Anno scolastico 2009/2010: parte la scuola dimezzata.

RICEVO  e PUBBLICO
Dalla CGIL Scuola.
La scuola pubblica del nostro Paese vive uno dei momenti più difficili della sua storia a causa dei tagli pesantissimi decisi dal Governo, che ridurranno la qualità dell’offerta pubblica d’istruzione e stanno determinando conseguenze pesantissime sull’occupazione.
Circa 25.000 precari, tra docenti e ATA, non avranno più le supplenze annuali, tantissimi docenti sono stati dichiarati in esubero, le scuole sono in sofferenza finanziaria e non potranno garantire nemmeno le spese ordinarie e il pagamento delle supplenze brevi.
Sono state cancellate le esperienze pedagogiche e didattiche più positive, apprezzate in tutta Europa: i regolamenti approvati disegnano una scuola puramente nozionistica, con classi più affollate, con meno ore frontali e meno ore laboratoriali, annullando progressivamente il valore e la funzione dell’autonomia scolastica.
Laicità e partecipazione democratica sono ritenuti degli intralci per affermare pensieri unici e logiche burocratiche, mortificando la libertà d’insegnamento che è il presupposto di qualsiasi processo autenticamente riformatore.
Il disegno del Ministro Gelmini, esplicitato più volte negli scorsi mesi, è quello di trasformare l’istruzione da bene pubblico che garantisce a tutti opportunità di apprendimento di qualità, a servizio a domanda individuale, attraverso uguali finanziamenti alle scuole pubbliche ed a quelle paritarie, calpestando i valori della nostra Costituzione.
Questo Governo scommette  sull’ignoranza delle persone e dimostra un forte livore ideologico contro il personale della scuola.
Noi non ci rassegniamo a questa deriva. Saremo al fianco dei lavoratori della scuola in tutte le iniziative che sono in campo in questi giorni e promuoveremo una campagna nazionale e territoriale che si dispiegherà nei prossimi giorni con manifestazioni, presidi, incatenamenti, volantinaggi per culminare nei primi giorni di ottobre in una manifestazione nazionale diffusa: “100 piazze per la conoscenza”.

Una Risposta

  1. La Gelmini è una delle tante teste di legno, messe da Berlusconi a mo’ di pedine di scacchi, la cui funzione è quella di essere un primo ostacolo all’avanzare del fronte opposto che punta a dare scacco matto al Presidente del Consiglio. Occorre una protesta che io definirei di aggiramento, che punti cioè direttamente al Re, delegittimando in questo modo il ruolo dei diversivi con i quali Berlusconi si è circondato, una specie di reticolato umano messo su affinché i suoi oppositori ne restino invischiati e quindi fiaccati.

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