A proposito di Spesa per il Sociale
Tra i punti discussi martedì 28 settembre in Consiglio Comunale , vi era la salvaguardia degli equilibri di bilancio e la verifica dello stato di attuazione del programma.
Ecco alcuni dati emersi dalla relazione del’esecutivo:
1) Sono stati impiegati soldi pubblici € 24.950,41 per la copertura della perdita della soc. partecipata Geos Maver srl subita nel 2009;
2) L’Amministrazione comunale delle liste “Simoncini&Latini” ha bloccato la spesa corrente per ben € 326.000,00;
3) Per affrontare il difficile momento dei conti del Comune, l’Amm. comunale segna una battuta di arresto proprio nella realizzazione delle spese relative al sociale.
Infatti lo stato di realizzazione dei programmi nel sociale ( spese correnti e spese di investimento) al 30 settembre raggiunge appena la metà (56,32 %) di quello che era stato previsto con il Bilancio di previsione 2010. Ad esempio, lo stato di realizzazione delle spese correnti del sociale è di 63,21% e le spese dì investimento, sempre nel sociale, é fermo al 2,45%. Ciò significa che l’Amm. comunale, negli ultimi mesi dell’anno, dovrà realizzare il 97,55 % delle spese di investimento se vorrà raggiungere gli obiettivi che si era prefissata per quanto attiene il sociale. Eppure l’Amm. Comunale per voce del suo Ass. alle finanze sig. Francioni, nei consigli di quartiere e sui mezzi di informazione, ha sempre sbandierato che a causa della difficile situazione, l’attività amministrativa del 2010 avrebbe visto un sforzo maggiore proprio nel sociale, per il quale erano stati previsti € 4.336.411. Alla fine di settembre la realizzazione è ferma a circa la metà.
4) Il bilancio 2010 risente del pagamento delle spese connesse ai lavori pubblici di esercizi precedenti ( svolti nella precedente amministrazione delle liste ” S&L”). Per smaltire i pagamenti delle suddette spese – ed onorare gli impegni presi con le ditte aggiudicatarie dei lavori – la giunta “Simoncini&Latini” è costretta oggi a porre in vendita gran parte del
patrimonio immobiliare comunale. Ecco l’elenco dei beni posti in vendita:
1) l’ex scuola d’Infanzia di San Sabino (valore € 477.000,00 );
2) i locali ex invalidi civili (valore € 108.000,00 );
3) l’ex scuola primaria San Biagio (valore € 545.000,00 );
4) l’edificio ex Eca – attualmente sede degli uffici tributi e ragioneria del Comune(valore € 1.428.000,00 );
5) l’ex casa del custode di Piazza Nuova (valore € 350.000,00);
6) l’ex palazzo Omni di via Fonte Magna (valore € 770.000,00);
7) l’ex scuola di Villa San Paterniano (valore € 195.000,00);
8) l’ex scuola Leopardi di via Michelangelo (valore € 1.031.000,00);
9) un’area in via Flaminia II loc.Conte Orsi (valore € 184.000,00);
10) tre tratti di strada di via Sbrozzola (valore € 36.000,00);
11) e da ultimo c’è la proposta di cedere le quote comunali (60%) della Farmacia Comunale Ottavia aperta tre anni fa a Casenuove.
Di fronte a questo elenco di immobili in vendita, credo che non sia inappropriato parlare di una politica di Outlet immobiliare per salvare i conti e gli obiettivi di bilancio.
5) Il responsabile dei servizio finanziario nella relazione sulla salvaguardia degli equilibri del Bilancio 2010 mette in guardia l’Amministrazione affermando che oltre al congelamento delle spese correnti per € 326.000.00, il rispetto del patto di stabilità è connesso tra l’altro anche :
– alla piena realizzazione degli oneri di urbanizzazione o alla monetizzazione dei nuovi contributi di miglioria derivanti dalla produzione di energia rinnovabile;
– dai proventi derivanti dalla alienazione del patrimonio immobiliare del comune di Osimo. Vale a dire che se il Comune non incassa gli oneri di urbanizzazione preventivati e/o non riesce a vendere i suddetti immobili, i conti si metteranno veramente male.
Questa è la situazione contabile del Comune di Osimo che i nostri amministratori vogliono presentarci come rose e fiori. Tutta colpa del patto di stabilità ? O l’ amministrazione “Simoncini&Latini” da undici anni “padrona” della città ci ha messo anche del proprio ?
E come ha confessato lo stesso Sindaco Simoncini ” il Comune non fa più niente “. Basta guardare lo stato delle nostre scuole, delle nostre strade, dell’abbandono del centro storico, dell’assenza di politiche per i giovani, per le famiglie e per chi è rimasto in difficoltà.
I cittadini osimani si stanno sempre più rendendo conto di quanto era, ed è sempre più, necessario dare un CAMBIAMENTO al governo della città
Paola Andreoni
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