Aveva quattro doti innate, Pio Francesco Fantasia, l’indimenticato “burocrate”, (così come oggi vengono chiamati quanti si impegnano con dovere e incorruttibilità nella pubblica amministrazione) , scomparso il 17 dicembre di 20 anni fa all’età di 50 anni: la competenza, la creatività, l’ironia, l’originalità nell’affrontare le situazioni anche le più complesse. Pio Fantasia ha lavorato a lungo nel nostro Comune: ragioniere e poi vice segretario. Competente, preparato, meticoloso nel lavoro, capace di rapportarsi con il cittadino sempre in punta di sorriso, una grande passione per la politica ed attaccamento per la nostra Osimo. Una persona sincera, leale, intelligente ma anche un raffinato cultore di tutto ciò che rappresentava l’ arte e la cultura. Per gli amministratori comunali che hanno avuto la fortuna di avvalersi delle sue capacità e competenze, Pio Fantasia è stato un riferimento e una fonte inesauribile di ricchezza di idee che hanno trovato poi realizzazione in eventi ed in importanti iniziative cittadine.
E’ grazie alla sua capacità organizzativa e abilità amministrativa – contabile che Osimo ha potuto realizzare, insieme a don Vincenzo Fanesi e all’Ema guidata da Claudio Polenta (con Nicola Canalini, Germano Agostinelli e Carlo Carletti) , l’allestimento di varie edizioni della rassegna internazionali di musica e di balletti, “Festival Città di Osimo“, che nel mese di luglio richiamava ad Osimo migliaia di turisti e appassionati che venivano nella nostra città entusiasti ed affascinati per apprezzare spettacoli di alto valore culturale nel magnifico scenario della Cattedrale romanica di piazza del Duomo. Quanti come me – allora giovanissimi -, ancora oggi ricordano di aver avuto la fortuna di assistere dai gradoni del Duomo della nostra città, alle esibizioni dei più importanti ballerini provenienti dai tempi sacri della danza mondiale da Mosca, alle compagnie di balletto americane, brasiliane e di tutto il mondo o ai concerti indimenticabili, di Eugenio Bennato, della Compagnia di Canto Popolare, ai concerti di musica jazz, blues e classica come quello tenutosi negli anni ’80 con Severino Gazzelloni, ecc.
Pio, Claudio e gli altri appassionati soci dell’Ema riuscirono in poco tempo a fare del Festival un riferimento artistico e turistico per Osimo e per tutta la Regione Marche. Oltre a richiamare nel nome dell’arte migliaia di persone, gli illuminati organizzatori di questi eventi estivi, riuscirono a dare un’immagine di qualificazione culturale alla città. Grazie al Comune con Pio e all’Ema, Osimo era riuscita a guadagnarsi un’immagine di cittadina a servizio dell’arte e della cultura.
E’ legata al nome di Fantasia ( con il fondatore, padre Venanzio Sorbini) la nascita dell’Accademia d’Arte Lirica e Corale di Osimo con i più importanti docenti ed artisti dell’insegnamento del canto lirico che si dividevano tra i prestigiosi conservatori di Milano, Roma e la nostra “piccola” Osimo. Grazie alla presenza di questa prestigiosa istituzione il nostro Teatro “La Fenice” ha visto nel tempo esibirsi in concerti e rappresentazioni, i più bravi e rinomati artisti lirici ed anche – nel 1980 – il coro del Teatro della Scala di Milano, sotto la direzione del m° Romano Gandolfi.
Sotto la regia di Pio Fantasia, nel 1971, è sorta nella nostra città l’istituzione del registro e la manifestazione della consegna delle Civiche Benemerenze, per ricordare quei cittadini che nei più svariati campi hanno onorato la nostra città. E, sempre, ispirata da Pio Fantasia, nel primo mandato del sindaco Paolo Polenta, è stata l’istituzione dell’ organismo di partecipazione democratica dei Consigli di Quartiere. C’era, inoltre, il segno della meticolosa organizzazione di Pio nelle diverse edizioni delle mostre di macchine per la bieticoltura così come è stata determinante la sua creatività nella realizzazione ( in collaborazione con don Vincenzo Fanesi e il contributo della famiglia Bugari con la ditta Sisme) del prestigioso concorso della “Coppa Pianisti d’Italia” e l’allestimento delle ultime edizioni della “Festa dei Fiori”, tra cui, l’originalissima rappresentazione in notturna svoltasi nell’agosto del 1971.
Nell’ambito amministrativo da ricordare, anche, l’impulso dato da Pio Fantasia al riordino di interi servizi comunali: servizi sociali, nettezza urbana, la riorganizzazione del personale, l’attivazione del Consiglio Tributario …ecc.
Ha lottato contro un male inguaribile e, malgrado questo, ha lavorato e portato avanti tutte le sue molteplici passioni fino all’ultimo secondo, ( una delle sue ultime colleghe al Comune di Ancona mi ha raccontato la battuta che sorridendo era solito raccontare, a proposito dei tanti impegni: “Uno non può fare mille cose. Al massimo ne fa solo qualche centinaio!“) questo è stato Pio Fantasia: una vita spesa nella Pubblica Amministrazione.
Al Palazzo del Comune in Osimo, poi al Co.Re.Co. ed al Comune di Ancona quale Dirigente degli uffici finanziari del capoluogo di Regione. Arrivato in Comune nell’aprile del 1968, come ragioniere, ben presto iniziò a seguire e a ben consigliare tutti i Sindaci che nell’arco di un ventennio si sono susseguiti: Paolo Polenta, Alberto Cartuccia, Raimondo Orsetti. Più di un ventennio, speso tra agende dei primi cittadini, cerimonie e tantissimi eventi culturali, e sportivi.
Ma Pio è stato anche un grande promotore della vita associativa osimana, anche in tale ambito in prima fila soprattutto nell’impegno a favore dei giovani. Sua l’idea dei giochi della gioventù comunali che hanno visto la partecipazione di tantissimi giovani che per giorni interi si sono sfidati nelle più svariate discipline sportive. O come l’impegno in favore della Libertas Calcio coadiuvato da Cecconi Renato ( il “mitico” barbiere di Corso Mazzini, di fronte al Teatro).
Ancor più degna di nota la determinazione e la competenza che profuse collaborando con Rossano Bartoli, don Dino Marabini e Luigi Giacco nella complicata e complessa fase di nascita e consolidamento della Lega del Filo d’Oro.
Ma Pio Fantasia va ricordato, anche perchè è stato un bravo giornalista e scrittore della storia e cultura di Osimo. Ha scritto sulle pagine locali del Resto del Carlino, l’Antenna, su Presenza ( l’organo della Diocesi di Ancona e Osimo) e molteplici sono state le sue collaborazioni con riviste e giornali. Tra le sue pubblicazioni, meritano di essere menzionate: “Mezzosecolo del Corridoni” del 1991, “Opera Pia Grimani Buttari” del 1986, “La Contesa dello Stivale” del 1994.
Arte, politica, opinioni, storia, letteratura, costume, cronaca locale, la società e i suoi problemi non vi è argomento di cui non abbia scritto con la sua solita prosa sontuosa ed intelligente.
Pio Fantasia, ho detto, “deus ex machina” dell’Amministrazione Comunale osimana, ma anche e soprattutto “padre”, “anima” e “mente” del Notiziario Comunale “5 Torri” di cui è stato redattore dal suo primo numero nel settembre del 1973 fino al 1990. Un notiziario che per la prima volta arrivava a casa di tutti gli osimani con una cadenza bimestrale. Una comunicazione nuova, al passo con i tempi e con al centro il cittadino, dove il Pio ha contribuito a raccontare la Osimo che cambiava, ne ha spiegato le radici ai nuovi arrivati e preparato i residenti storici alle evoluzioni sociali in atto, interpretate attraverso le scelte delle Amministrazioni.
Un notiziario cittadino amato e atteso dagli osimani dove traspaiono tutte le caratteristiche del suo redattore: la competenza, l’ascolto e la lettura dei fatti della città, il non ergersi a “capitano” ma a direttore di orchestra , coinvolgendo, oltre i politici locali, anche tante personalità osimane ognuna portatrice di ricchezze ( scriveranno per il giornalino dell’amministrazione comunale : don Carlo Grillantini, Elmo Cappannari, Umberto Graciotti, Gilberto Severini, Rossano Bartoli, Aldo Compagnucci, Giampaolo Bellaspiga, Mariano Guzzini, Roberto Andreoni, Paolo Piazzini, Eros Pirani, il prof.Mario Pincherle che teneva una rubrica di archeologia, ecc. ….).
Ho voluto ricordare, a 20 anni dalla sua scomparsa, Pio Francesco Fantasia, un osimano, un bravo funzionario che ha dato lustro alla nostra città e che rimane sempre un punto di riferimento, un esempio di correttezza, competenza e di impegno segnato da un alto senso di responsabilità verso la nostra comunità.
Sicuramente i familiari, gli amministratori e i colleghi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo da vicino e di apprezzarne le qualità professionali ed umane, avrebbero avuto migliori parole e ricordi ben più profondi di queste poche righe, per “disegnare” in modo più completo ed esaustivo la persona mite, generosa sempre pronta a donarsi per nuove sfide quale è stato il dott. Pio Francesco Fantasia.
Non ho conosciuto direttamente Pio, ma in considerazione di quanto ha fatto per la città, dei “grandi segni” che ha lasciato nelle persone che ancora oggi lo ricordano con stima e ne evidenziano la perdita, volevo esprimere la gratitudine, mia personale, e in qualità di Presidente del Consiglio Comunale un riconoscente ricordo – di questo eccellente Dirigente comunale prematuramente scomparso ed esprimere una affettuosa vicinanza alla sig,ra Rita, a Federica e Francesco -, a nome di tutta la città.
Grazie Pio, Osimo non Ti dimentica.
La Presidente del Consiglio Comunale di Osimo
********prof.ssa Paola Andreoni
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