La Polizia Municipale di Osimo “cambia pelle”, in pensione nove vigili storici. Si tratta di alcune delle colonne portanti del comando osimano quelle che nel corso dell’anno o recentemente hanno dismesso la divisa per tornare agli abiti civili.
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Sommati tutti insieme fanno oltre 300 anni di servizio prestati per accompagnare le trasformazioni urbanistiche, sociali e culturali della città. Una vera e propria memoria storica che ha lasciato un delicato vuoto da colmare nei prossimi mesi. «Sono dispiaciuto, un sentimento condiviso con gli “anziani” rimasti – spiega il comandante Graziano Galassi – perché hanno lasciato il lavoro tanti uomini e “colleghi di viaggio” in questo lungo periodo di vita passato nella Polizia Locale di Osimo, con un accavallarsi nei nostri pensieri di tanti episodi vissuti insieme belli e brutti, allegri e tristi, ma comunque ormai solo ricordi, che forse saranno ogni tanto allegramente rievocati intorno ad un tavola imbandita».
A lasciare il servizio sono stati:
– l’Ispettore Stefano Zoppi. Era il primo giugno 1977, ed aveva 23 anni, quando il giovane maestro elementare Stefano Zoppi, entrò nel Corpo della Polizia Municipale dopo aver vinto il concorso comunale. Lo stesso concorso che aprì le porte della carriera alle prime due vigilesse osimane: Clara Grassetti ed Anna Maria Mandaliti.
Mercoledì 31 luglio scorso con il suo ultimo turno, l’ispettore Zoppi, ha lasciato la divisa dopo 42 anni di servizio svolti a seguire il settore procedure sanzionatorie e le pratiche relative ai ricorsi. Un record, gli anni di servizio prestati in favore della Amministrazione cittadina, che neanche gli storici dipendenti della Polizia cittadina come Carlo Nicoletti, Renato Bellezza, Sandro Magnaterra, Sandro Franchini detto “Boba”, Aldo Copparini, Gianni Marchegiani, Sergio Pieretti, Franco Gatto, hanno sfiorato.
Autentico pilastro dell’ufficio, dalle buone maniere, sempre cordiale e disponibile con i cittadini soprattutto con il mondo giovanile osimano con il quale ha sempre condiviso umori e spazi di socializzazione.
Stefano Zoppi ha saputo unire al rispetto della ferrea regola che impone la divisa, la sua proverbiale simpatia e leggerezza. Grazie al suo spirito goliardico, ha contribuito a far cementare lo spirito di squadra all’interno della Caserma di via Molino Mensa.
Nel 2009 ha ricevuto un encomio pubblico da parte dell’Amministrazione Comunale con questa motivazione:
” Zoppi Stefano in una attività lavorativa dura, spigolosa e spesso oscura è riuscito a mantenere viva la sua vena culturale ed artistica, ironica ed autoironica, unita ad una arguta satira, che non l’hanno comunque distolto da una costante crescita professionale nell’ambito delle competenze che gli sono state affidate“.
Ora che è in pensione potrà, sicuramente, dedicarsi a tempo pieno alle sue passioni di eccellente vignettista e bravo musicista, come suonatore di sassofono.
Le sue caricature ed illustrazioni hanno trovato spazio anche nella pagina di fondo del notiziario comunale “5 Torri” negli anni ’70-’80 ( apprezzate dagli osimani quanto i disegni di Umberto Graciotti). I suoi disegni sono stati pubblicati, inoltre, anche nel libro che racconta la storia dell’Osimana calcio ( “Una storia giallorossa” di D.Andreucci) e in svariate riviste come: “L’Osservatore Nuovo”, “440 Hertz”, “Il Caffè”, “Le 7”, “La Gazzetta di Ancona”.
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– il sovraintendente Stefano Paoltroni, nel Corpo dei vigili urbani dal 2002, in precedenza ha lavorato in Comune come giardiniere e poi come addetto alla segnaletica stradale apprendendo il mestiere dal “veterano” Otello Marconi. Entrato in Comune ad appena 22 anni, il 1 giugno 1982, detiene ad oggi il primato del più giovane dipendente assunto dal Comune di Osimo. Nella sua carriera da poliziotto locale si è fatto ben apprezzare da tutti i colleghi per la sua generosa disponibilità e modestia. Con i cittadini, nell’espletamento del suo servizio che prevedeva prevalentemente il controllo residenziale, ha usato sia il bastone che la carota: intransigente quando non c’era da transigere, ha invece usato il buonsenso quando le situazioni potevano essere risolte pacificamente.
Nel 2010 ha ricevuto un encomio pubblico da parte dell’Amministrazione Comunale con questa motivazione:
” Paoltroni Stefano, in pattuglia con il collega Buscarini Luciano, venivano chiamati urgentemente all’interno del Palazzo Comunale dove notavano una persona con accanto un contenitore pieno di liquido infiammabile e in mano un accendino acceso, pronta a darsi fuoco con grave pregiudizio suo e di tutto il Palazzo Comunale molto frequentato a quell’ora del mattino. Data la situazione di estremo pericolo prontamente intervenivano con grande coraggio e spregiudicatezza portando via il contenitore e l’accendino. Riuscendo contemporaneamente a calmare l’individuo in attesa del personale medico e degli assistenti sociali. Dimostrazione esemplare di professionalità e umanità“.
Soprannominato dai colleghi “il fratello Righeira” per il fatto che in caserma ci lavorava anche il fratello Andrea, ha lasciato la divisa nel 2018 per dedicarsi totalmente alla famiglia, agli innumerevoli hobby e alla passione sportiva per il tennis.
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– il maresciallo maggiore Franco Cola ha lasciato il servizio il 30 giugno 2016 dopo 40 anni alla Polizia Municipale. Quando era entrato, con il suo fisico atletico da ciclista con paletta e fischietto aveva iniziato a girare in lungo e in largo per Passatempo, ma anche a farsi apprezzare dagli osimani, qualche multa a parte ovviamente.
Negli annali della storia del Comando, verrà ricordato, anche, come il “vigile che va sempre in fuga” per i suoi trascorsi ciclistici che lo hanno visto spesso vittorioso sempre all’insegna delle fughe in solitaria. In particolare vanno menzionati i prestigiosi piazzamenti in occasione del Campionato Italiano ASPMI di ciclismo, kermesse tricolore per polizie municipali, nelle due edizioni svoltesi a Faenza e a Cerignola, dove Franco ha conquistato il quarto e sesto posto assoluto. In questa ultima edizione dei Campionati italiani, la squadra osimana era rappresentata da ben quattro portacolori: Franco Cola, Sergio Pieretti, Franco Gatto e Fausto Cedraro.
Un periodo lungo quello di Franco presso i Vigili osimani, durante il quale, questo mestiere via via è diventato parte della sua vita, dedicandosi in particolare, oltre ai servizi generali, alle problematiche relative all’ambiente, al randagismo ed alla buona tenuta degli animali da affezione. Lasciata la divisa si è “ritirato” a Passatempo a dedicarsi, a tempo pieno, alle sue passioni: i suoi cani e naturalmente il ciclismo. Attualmente Franco svolge il compito di direttore sportivo responsabile della squadra di ciclismo femminile “Gruppo Ciclistico Osimo Stazione”.
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– l’ispettore Claudio Pesaresi per 35 anni consecutivi è sempre stato fedele alla divisa. Maresciallo storico del comando di via Molino Mensa è entrato in servizio nel lontano 1984 quando ancora le rotonde di via Marco Polo, in zona Crocefisso, ai “Tre Archi” ed allo “Smindolo” non c’erano. Lì c’erano loro, i vigili, in mezzo alla strada a dirigere il traffico. All’interno del Comando si è occupato di tutte le materie di competenza della polizia locale, maturando notevoli competenze professionali. In particolare, per circa 21 anni ha svolto il servizio di accertamento anagrafico in coppia con Claudio Gatto. Sono stati gli “Starsky & Hutch” della nostra polizia municipale, sempre vincenti, amici inseparabili ancora oggi fuori dal servizio. Persona onesta e corretta, sempre disponibile anche nei servizi di emergenza o quando si trattava di sostituire qualche collega. Farà strano non incontrarlo più per strada in divisa dopo così tanti anni di servizio. Grande appassionato di caccia e di moto, si racconta che l’ultimo turno di lavoro, dopo aver riconsegnato la pistola d’ordinanza e la divisa, ha salutato i colleghi con le valigie già pronte per partire: meta il mondo.
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– l’ispettore Maurizio Cingolani in pensione dal 1 novembre 2016. Una carriera, la sua, iniziata in Ancona nel gennaio del 1984 e poi continuata per gli ultimi 30 anni di servizio in Osimo, suo comune di nascita e di residenza. Un lasso di tempo durante il quale ha visto passare ed ha avuto modo di collaborare con sei diverse amministrazioni comunali da Cartuccia a Orsetti, da Niccoli a Latini, da Simoncini a Pugnaloni.
Sportivo ed ottimo calciatore è stato capitano e “faro” della squadra calcio della Polizia Locale. I colleghi in occasione dei tornei calcistici tra corpi delle Forze dell’Ordine hanno imparato ad apprezzarne le doti atletiche nel ruolo di centrocampista per i suoi “piedi buoni” e il grande fiuto per il gol. Non a caso nel 2012 ha ricevuto un encomio pubblico da parte dell’Amministrazione Comunale con questa motivazione:
” Cingolani Maurizio capitano della squadra calcetto della PM Osimo. Con l’esempio e la tenacia ha portato alla vittoria la squadra di calcetto della P.M. Osimo nel 1° torneo interforze organizzato dalla CRI comitato locale di Osimo, tenendo ancora alto il prestigio sportivo del Corpo Polizia Municipale di Osimo dopo diversi anni dall’ultimo similare successo“. Si sentirà la sua mancanza.
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– il maresciallo maggiore Claudio Gatto. Era il 1980 quando Claudio Gatto, entrò a far parte dell’Amministrazione di Osimo. Diversi, ben 32, sono stati gli anni vissuti in divisa. La sua carriera come dipendente comunale, è iniziata, come autista di Scuolabus a servizio dei bambini osimani e si è conclusa il 31/12/2016 ad un gradino dal ruolo di ispettore. In coppia con il suo amico ed inseparabile compagno di lavoro, Claudio Pesaresi, da cui il soprannome loro affibbiato ” il gatto e la volpe“, hanno girato ogni angolo di Osimo per gli accertamenti anagrafici, per il rilascio certificazioni pratiche di immigrazione e nel controllo delle attività delle ditte artigiane osimane.
Nel 2009 ha ricevuto un encomio pubblico da parte dell’Amministrazione Comunale con questa motivazione:
” Gatto Claudio per l’impegno e la professionalità con cui svolge le proprie competenze che spesso lo hanno portato ad affrontare situazioni difficili nell’ambito dello sfruttamento della immigrazione e delle problematiche dell’infanzia“.
Da sempre appassionato di caccia in occasione delle ultime votazioni amministrative si è messo in gioco nella politica, candidandosi ad un posto da Consigliere comunale ottenendo un discreto numero di consensi.
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– l’agente Armando Zagaglia. Il suo ingresso nei vigili risale al 2000, grazie ad un passaggio interno. Prima ha svolto il ruolo di cantoniere comunale assunto, con concorso pubblico, il primo ottobre 1988. Quindici anni – con cappello, fregi, stemma della polizia municipale, alamari sul collo della giacca ed i guanti bianchi – a garantire la sicurezza degli osimani oltre che presidiare il traffico delle ore di punta.
Ma Armando, soprannominato dai colleghi “Armaduk“, ha lasciato il segno in caserma anche per le sue “mani d’oro”, un’autentica figura di riferimento per ogni piccola riparazione ed inconveniente tecnico da risolvere all’interno degli spazi della “gendarmeria cittadina ” di via Molino Mensa 66. Con la pensione raggiunta, questo umile e bravo agente, è tornato a dedicarsi alle sue passioni: la pesca subacquea in apnea e i viaggi.
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– il sovrintendente Luciano Buscarini anche per lui la “prima vita” ( diciasette anni) è stata quella come operaio addetto agli uffici tecnici del Comune. Una vita professionale iniziata il 3 dicembre 1984. Nel 2001 è passato al settore della PM con la qualifica di agente motociclista. All’interno del Comando, per altri 17 anni, si è occupato di tante materie di competenza della polizia locale dai controlli edilizi, alle autorizzazioni, agli abusi, alla pubblicità. Nome di battaglia all’interno del Comando: “Pavarotti”.
Nel 2009 ha ricevuto un encomio pubblico da parte dell’Amministrazione Comunale con questa motivazione:
” Buscarini Luciano, terminato il servizio a cui era stato comandato, si apprestava a rientrare in sede quando, in prossimità del Maxiparcheggio di via C.Colombo, notava un autobus in fiamme. Visto l’autista in difficoltà e con l’estintore ormai scarico, prontamente si fermava e con l’estintore in dotazione all’auto di servizio in uso, provvedeva a circostanziare l’incendio e a limitarne i pericoli in attesa che arrivassero i VV.FF. Dimostrando esempio di professionalità ed altruismo “.
Fino all’ultimo giorno di servizio, il 30 ottobre 2017, ha indossato con orgoglio l’uniforme e reso il solito puntuale servizio alla città. Uscendo per sempre dall’ufficio ha dato spazio alle passioni: quella di volontario al settore giovanile dell’Osimana calcio e l’impegno civile nel proprio quartiere dove con altri cittadini del rione “Roncisvalle” salvaguarda i tesori monumentali della chiesa dei SS.Martiri Osimani e collabora a tenere viva la tradizione e la memoria della festa dei Martiri Osimani dell’ 11 maggio.
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– l’agente Giorgio Mengoni fratello del vigile Giuseppe ha trascorso diversi anni nella caserma “Bruno Giacconi”. Anche lui entrato in servizio quando i vigili urbani ancora si chiamavano così, oggi sono “agenti di Polizia Locale”. Un servizio che Giorgio ha svolto con buon senso, con grande rispetto verso i colleghi ed i cittadini senza mai sottovalutare il dovere di essere giusti. Oggi si dedica totalmente alle sue passioni: la lettura, i viaggi e l’amore per la natura e gli animali.
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Nove figure, uomini chiave con esperienza oltre che di buonsenso ed equilibrio che non vedremo più girare per la città in divisa.
Tanti gli aneddoti, le storie curiose ed anche toccanti di umanità, ma anche numerosi gli avvenimenti difficili professionalmente da gestire che in questi 300 anni di servizio, questi agenti della Polizia comunale hanno vissuto in prima persona: dai contatti con gli osimani, le emergenze ( dal terremoto, alla “bomba d’acqua” ad Osimo Stazione), gli eventi ( Giri d’Italia, feste dei Fiori, balletti, feste del patrono, avvenimenti culturali), gli incidenti stradali di cui molti mortali in cui hanno dovuto prestare i primi soccorsi e fare rilievi, fatti di cronaca e gli interventi richiesti dai cittadini più o meno importanti ( dal sedare una lite condominiale agli interventi in codice rosso per violenze o fatti altrettanti gravi nei quali i nostri Agenti sono dovuti intervenire anche con funzioni di ausiliari delle Forze dell’Ordine), l’introduzione delle armi, l’arrivo delle moto, l’introduzione dei photored, l’introduzione dei controlli notturni, ecc.
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Con i nove vigili se ne parte quindi anche una bella porzione di memoria storica osimana, una parte di vita dietro le quinte, passata quasi di soppiatto a vegliare con costanza e decisione sulla tranquillità e sicurezza di tutti noi cittadini.
A tutti, naturalmente, un in bocca al lupo e l’augurio di godersi questo secondo tempo della vita, anche se non più da marescialli !!
Paola Andreoni
Vice Sindaco di Osimo
Attualmente sono 21 gli Agenti di Polizia Locale in forza al Comune di Osimo ( oltre il Comandante dott. Graziano Galassi, il Vice Comandante Danilo Vescovo, e la dott.ssa Graziella Feliziani responsabile amministrativa e “anima” del Corpo), un numero sottodimensionato rispetto alle esigenze dei servizi da compiere. L’estensione territoriale e demografica, della nostra città imporrebbe la presenza di maggiori unità per il monitoraggio del territorio, una emergenza che è all’attenzione sia del Sindaco che dell’Assessore preposto, dott.ssa Federica Gatto, ed alla quale si sta trovando una soluzione con l’arrivo di nuove unità tramite nuove assunzioni o mobilità tra enti.
Hanno composto, negli anni passati, la “squadra” dei Vigili Urbani ( una volta si chiamavano così) osimani :
– Sandro Franchini detto “Boba”, se lo cercate lo troverete a lucidare la sua barchetta ormeggiata al porto di Numana, ma sempre disponibile anche per le attività di volontariato;
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– Sandro Magnaterra, lasciata la divisa, ha rispolverato lo spirito rock ed ha ripreso a suonare e a fare concerti con le “Anime Nere”;
– Renato Bellezza, ora volontario accompagnatore dei giovani calciatori dell’Osimana e responsabile della bocciofila della Sacra Famiglia;
– Luigi Squadroni, valido agente della nostra Polizia municipale che ha sempre lavorato al servizio della viabilità cittadina con professionalità e abnegazione, prematuramente scomparso nel maggio del 2011;
– Giuseppe Mengoni soprannominato dai colleghi “lo sceriffo”. Oggi è responsabile della sezione Tiro a Segno osimana ed istruttore federale per chi vuole cimentarsi nell’utilizzo delle armi.
– Giovanni Marchegiani, per tanti anni ha controllato il regolare svolgimento delle attività commerciali in città, oggi dedica le sue attenzioni e capacità al volontariato.
– Clara Grassetti e Anna Maria Mandaliti (quest’ultima prematuramente scomparsa) che sono state le prime due vigilesse del nostro Comune, entrambe esempio di onestà e professionalità nei loro specifici compiti di responsabilità;
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– Carlo Nicoletti un grande “capitano” che ha guidato per 30 anni il comando della Polizia Municipale osimana, scomparso nel 2013 ;
– Franco Gatto, ha lasciato la divisa da tempo, ma continua, ancora oggi, ad essere legato alle vicissitudini del Corpo, la figlia, infatti, in qualità di Assessore è responsabile del settore;
– Aldo Copparini scomparso nell’aprile 2011, il volto buono dei vigili osimani, dai modi sempre garbati e gentili rimasti indelebili nella gente che lo ha stimato e benvoluto;
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– Sergio Pieretti, che rimane nel ricordo degli osimani il sosia del vigile “Celletti” l’indimenticato ghisa in moto, magistralmente portato al cinema da Alberto Sordi. Oggi affermato libero professionista;
– Carlo Biondini, se ne ricorda la cordialità nei modi di interloquire con la gente. Dismessa la divisa non frequenta più Osimo ma solo la sua Castelfidardo.
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I Vigili come li ha disegnati Umberto Graciotti nel 1976 sul notiziario comunale “5Torri”
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