Ancora da chiarire gli accordi di cooperazione Roma-Tripoli in materia di immigrazione
La Libia è il partner principale dell’Europa per quel che riguarda il controllo dell’immigrazione clandestina. Il territorio libico è divenuto un passaggio obbligato per la gran parte dei migranti provenienti dal resto dell’Africa. Ma la collaborazione per limitare l’afflusso dei clandestini non prevede controlli specifici né particolari garanzie sul trattamento riservato agli immigrati intercettati in Libia. Sia l’Europa che l’Italia accettano le “garanzie” offerte dal colonnello Gheddafi senza porre particolari condizioni. Anzi, sembrano quasi non sapere cosa rischiano i potenziali richiedenti asilo che si trovano in Libia: il paese non possiede una legge specifica sul diritto d’asilo e non ha mai ratificato la Convenzione di Ginevra del 1951, che protegge quanti fuggono dai conflitti. Collaborazione con l’Italia nel pattugliamento marittimo, disumani centri di detenzione (tre dei quali finanziati dall’Italia) e deportazione indiscriminata verso i paesi di origine dei migranti. Su questi ed altri elementi ancora occorre richiedere, anche firmando questa petizione, delle indagini che individuino le responsabilità italiane ed europee. Responsabilità di cui ci accusano non solo i migranti ma anche numerose organizzazioni per la difesa dei diritti umani.
La petizione si rivolge proprio a Parlamento Italiano, Parlamento e Commissione Europea e UNHCR, l’Alto commissariato dell’Onu che si occupa dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico, per ottenere chiarimenti sulle condizioni dei migranti. Occorre inoltre che il governo italiano renda noto il contenuto degli accordi con la Libia in materia di migrazione e faccia luce sulle gravi responsabilità del nostro paese.
E’ questa l’immagine dell’Italia che questo Governo riesce a dare all’estero ? Un’Italia da sempre, tradizionalmente schierata in qualsiasi parte del mondo in difesa dei diritti dell’uomo.
IL TESTO DELLA PETIZIONE:
Al Presidenti Camera dei Deputati della Repubblica Italiana – On. Gianfranco Fini
Al Presidente Senato della Repubblica Italiana – On. Renato Schifani
Al Presidente Parlameno Europeo – Mr. Hans G. Poettering
Al Presidente della Commissione Europea – Josè M. Barroso
Al Commissario per Giustizia, Libertà e Sicurezza e Vice-Presidente Commissione Europea – Mr. Jacques Barrot
All’ Alto Commissario UNHCR – Mr. António Guterres
Dopo aver ascoltato o letto (anche grazie al documentario COME UN UOMO SULLA TERRA) le storie di rifugiati africani residenti in Italia sui viaggi attraverso la Libia,
noi sottoscritti
Riteniamo sia necessario fermare le violenze inflitte a migliaia di esseri umani arrestati e deportati dalla polizia libica, al fine di fermarne l’emigrazione verso l’Europa.
Riteniamo sia anche necessario chiarire le responsabilità italiane rispetto a questa situazione. Visti i noti e successivi accordi bilaterali con cui il Governo italiano sin dal 2004 sostiene finanziariamente e tecnicamente la Libia nel “controllo dei flussi di immigrazione clandestina”.
Pertanto con questa petizione chiediamo al
PARLAMENTO ITALIANO e PARLAMENTO EUROPEO
COMMISSIONE EUROPEA
UNHCR
1. di promuovere:
Una commissione di inchiesta internazionale e indipendente sulle modalità di controllo dei flussi migratori in Libia in seguito agli accordi bilaterali con il Governo Italiano.
Inchiesta che sia anche finalizzata a chiarire le responsabilità italiane dirette o indirette, al fine di bloccare eventuali rinnovi degli accordi bilaterali, riconducendo la collaborazione con la Libia ad un quadro europeo ed internazionale.
2. di avviare rapidamente, vista l’emergenza della situazione,
Una missione internazionale umanitaria in Libia per verificare la condizione delle persone detenute nelle carceri e nei centri di detenzione per stranieri.
Chi è interessato a firmare la petizione mi può contattare direttamente:
cell. 339 89.81.791 Paola Andreoni
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