Cgil e PD uniti contro la politica degli ulteriori tagli nella SCUOLA

L’anno scolastico volge al termine, ma non scemano le preoccupazioni per quello che succederà nelle scuole pubbliche italiane a partire dal prossimo settembre. Già si annunciano tagli  anche a livello provinciale a fronte di un aumento della popolazione scolastica e nuovi tagli alle risorse per Università e ricerca.
Il Partito Democratico e la Flc-Cgil,  hammo annunciato iniziative di contrasto a questi ulteriori  tagli varati dal Governo. Si comincerà giovedì 3 giugno con l’occupazione degli uffici scolastici provinciali in tutta Italia. Sabato 12 giugno, a Roma, ci sarà invece la manifestazione nazionale contro i tagli della manovra finanziaria.
Il Partito Democratico ha organizzato proprio sui temi della scuola una giornata di mobilitazione nazionale per lunedì prossimo 31 maggio.

2 Giugno 2010: W l’Italia che non dimentica e sa resistere.

La Libertà è come l’aria!”
La Costituzione è il testamento di 100.000 morti “

Piero Calamandrei.

 

Di seguito riporto  il messaggio del Presidente Napolitano per la Festa della Repubblica.

“L’Italia consolidi la sua unità, si rinnovi, divenga più moderna e più giusta”
“Un augurio affettuoso a quanti vivono e operano nel nostro paese per la festa che celebriamo insieme : festa dell’Italia che si unì e si fece Stato 150 anni orsono, festa della Repubblica che il popolo scelse liberamente il 2 giugno 1946”. Inizia così il videomessaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per la Festa della Repubblica.
“In questo momento, sentirsi nazione unita e solidale, sentirsi italiani, significa – ha aggiunto il Presidente Napolitano – riconoscere come problemi di tutti noi quelli che preoccupano le famiglie in difficoltà, quelli che nei giovani suscitano, per effetto della precarietà e incertezza in cui si dibattono, pesanti interrogativi per il futuro”.
“Parlo dei problemi del lavoro e della vita quotidiana, dell’economia e della giustizia sociale. Stiamo attraversando, nel mondo e in particolar modo in Europa, una crisi difficile : occorre dunque un grande sforzo, fatto anche di sacrifici, per aprire all’Italia una prospettiva di sviluppo più sicuro e più forte. Per crescere di più e meglio, assicurando maggiore benessere a quanti sono rimasti più indietro, l’Italia deve crescere tutta, al Nord e al Sud. Si deve, guardando ai giovani, promuovere una migliore educazione e formazione, fare avanzare la ricerca scientifica e tecnologica, elevare la produttività del nostro sistema economico : solo così si potrà creare nuova e buona occupazione”.
“Il confronto tra le opposte parti politiche deve concorrere al raggiungimento di questi risultati, e non produrre solo conflitto, soltanto scontro fine a sé stesso.
“Si discutano in questo spirito – ha sottolineato il Capo dello Stato – le decisioni che sono all’ordine del giorno; si scelga in questo spirito – nel Parlamento, nelle istituzioni regionali e locali e nella società – tra le diverse proposte che si dovranno liberamente esprimere”.”Ci accomuni – ha concluso il Presidente Napolitano – un forte senso delle responsabilità cui fare fronte perché l’Italia consolidi la sua unità, si rinnovi, divenga più moderna e più giusta e si dimostri capace di dare il suo contributo alla causa della pace e della giustizia nel mondo.
Buon 2 giugno a tutti”.
Giorgio Napolitano

Anche nel sacrificio serve equità.

Pubblico l’articolo inviato e inserito nell’ultimo numero del settimanale La Meridiana

Anche nel sacrificio serve equità.
di Paola Andreoni
E’ di poche ore fa il provvedimento che il governo ha varato per fronteggiare la crisi. Ilpresidente del Consiglio, dopo aver tentato, in un primo tempo, di convincere se stesso e poi l’opinione pubblica, che la crisi non riguardava l’Italia, affermazione questa peraltro successivamente  smentita con la singolare e contraddittoria  rassicurazione che il nostro Paese stava uscendo senza eccessive difficoltà dalla crisi, ora sottopone gli italiani alla morsa di una manovra già definita, da esponenti dello stesso governo, molto impegnativa e caratterizzata da sacrifici non indifferenti, purtroppo  per i soliti strati sociali.
Dunque, il centro destra dopo due anni di governo, oltre a non aver fatto niente per risolvere i problemi concreti dei cittadini , occupandosi più che altro delle emergenze personali del  Presidente del Consiglio, delinea ora per l’Italia una manovra finanziaria nella quale gli elementi portanti sono i tagli e i sacrifici richiesti a determinate categorie di cittadini, senza prospettare nessuna concreta azione di sostegno alla ripresa e allo sviluppo. Non dobbiamo, poi, dimenticare la completa mancanza di riforme strutturali indispensabili e non più rinviabili, a partire da quelle del fisco del welfare e degli ammortizzatori sociali. Le conseguenze saranno gravissime per tutto il Paese, in particolar modo, come già detto,per alcune categorie di cittadini:finiti nel mirino del provvedimento governativo:mi riferisco ovviamente ai dipendenti pubblici, ai pensionati, agli operai, chiamati a sopportare gravosi sacrifici. Non dobbiamo, poi, dimenticare, gli  enti locali che ancora una volta di più saranno colpiti duramente da una dissennata politica fatta di soli tagli
Il PD, consapevole che la situazione internazionale impone di tenere sotto un rigoroso controllo i conti pubblici, affronterà la discussione nel merito delle misure che il governo vorrà adottare, ma si batterà per il rispetto delle regole e per un principio di equità che non può venire meno, soprattutto ora.
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Passando, ora, alla situazione della nostra città, dobbiamo dire che, essendo trascorso ormai quasi un anno dalle elezioni, ci troviamo nella possibilità di fare alcune considerazioni.
Voglio puntualizzare  ciò che il gruppo consiliare del partito democratico ha fatto in questo primo anno attraverso l’uso degli strumenti propri del Consiglio, mozioni ed interrogazioni, alcune delle quali vado ora ad illustrare.

Mozione sugli aumenti della Tia.
Abbiamo seguito attentamente le misure messe in atto dall’Amministrazione riguardo alle tariffe dei servizi che sono risultate tutte al rialzo: il caso più eclatante quella della Tia (tariffa igiene ambientale) il cui aumento in bolletta sarà superiore a quel 16% medio comunicato dall’amministrazione. Di fronte a questo, ci siamo preoccupati di presentare una mozione (che andrà in discussione tra breve) in cui chiediamo all’Amministrazione di rimodulare il piano tariffario proposto dall’ente gestore,eliminando le cause dell’aumento.. In merito, vanno chiarite alcune questioni: ad esempio, a che cosa è dovuto l’aumento di ciò che passa con i termini altri costi e costi comuni diversi previsti intorno al 12% e perché in considerazione del passaggio di una parte significativa delle utenze alla raccolta porta a porta, nel 2009 il 28,5% e nel 2010 si aggiungerà un altro 28,5%, il costo della raccolta e del trasporto dei rifiuti indifferenziati nel 2010 debba aumentare del 48,7% rispetto al 2009. Sempre a proposito di aumenti, con il bilancio 2010 dell’Amministrazione Simoncini viene confermata l’Irpef nella misura dello 0,8% che risultata essere al limite massimo possibile; si riscontrano, inoltre, aumenti (seppur in adeguamento all’indice Istat) delle tariffe degli asili nido, del centro “Aquilone” e del centro diurno “Fonte Magna”, del servizio dopo scuola San Biagio, del canone della concessione dei loculi, delle colonie estive, delle palestre, dei campi sportivi. Il servizio che fa registrare il maggior aumento è la refezione scolastica che prevede un sostanziale aumento della parte fissa (più di 7 €) oltre che l’adeguamento ai dati Istat della parte variabile (costo pasto).
Si tratta di capire ora che cosa significhi per l’Amministrazione comunale mettere in pratica politiche che non vadano ulteriormente ad influire sui redditi. Non è certo con gli aumenti che l’Amministrazione dimostra di voler rispondere positivamente al difficile periodo che si sta attraversando e che grava in modo particolare sulle famiglie. C’è da chiedersi come mai, a fronte degli avanzi di bilancio che l’Amministrazione vanta ogni anno, i costi dei servizi aumentino costantemente. Sempre da bilancio 2010 si registra un azzeramento dei contributi alle associazioni sportive per – 150.000  € circa e agli enti ed associazioni per – 125.000 €.
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Mozione sui Parcheggi in centro storico
Dopo aver preso atto dell’aumento delle tariffe dei parcheggi abbiamo proposto all’Amministrazione comunale di discutere in merito alla possibilità di istituire parcheggi di “cortesia” in prossimità delle farmacie in modo tale da agevolare chi deve recarsi al centro per comprare dei farmaci; abbiamo,inoltre, portato all’attenzione la necessità di trovare una soluzione per la piazzetta di Via san Francesco che fa registrare in certe ore della giornata soste irregolari non controllate creando difficoltà alla viabilità e ai pedoni; infine,abbiamo proposto di verificare la possibilità di istituire un breve periodo gratuito di sosta, limitato a 30’, nei parcheggi a ridosso del centro storico allo scopo di incentivarne la frequenza da parte dei cittadini . Le nostre proposte sono state respinte dalla maggioranza che, come al solito, ha rifiutato a priori ogni suggerimento  della minoranza senza valutarne nel merito l’efficacia e  i possibili riscontri positivi
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Interrogazione in ordine agli impianti fotovoltaici su terreni agricoli.
Con l’interrogazione sull’installazione di impianti  fotovoltaici  su terreni agricoli,  abbiamo voluto incoraggiare l’amministrazione a dotarsi di un regolamento, come hanno fatto già altri Comuni, in modo tale da promuovere l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili disciplinando però l’installazione dei grossi impianti fotovoltaici per limitare l’impatto paesaggistico. Inoltre abbiamo voluto discutere sul fatto che la forte concentrazione di potenza installata su pochi e grossi impianti realizzati al suolo, oltre a limitare la possibilità ai piccoli impianti di privati cittadini di accedere ai benefici delle agevolazioni pubbliche, .rischia di vanificare quella che è la caratteristica peculiare dell’energia solare, ovvero la produzione/generazione distribuita sul territorio grazie  a piccoli/medi impianti che, nel meccanismo di incentivazione pubblica, avrebbero dovuto avere un peso consistente nell’economia generale.

Tutto ciò a dimostrazione che il gruppo consiliare del Partito Democratico partecipa attivamente in seno al Consiglio Comunale e non si esime dal presentare proposte che ritiene giuste con il solo obiettivo di dare un contributo  fattivo e sostanziale ad esclusivo vantaggio dei cittadini, uscendo dall’angusto cortile di quelle sterili e astiose polemiche in cui la maggioranza riconduce ostinatamente il confronto con la minoranza .politica che siede in Consiglio comunale.

Paola Andreoni
Capogruppo PD Osimo

Il decreo-legge predisposto dal Governo con le misure anti-crisi (non ancora definitivo).

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La bozza della manovra straordinaria è ( domenica 30 maggio) al vaglio del Presidente della Repubblica che dovrà dare le proprie valutazioni sia sul contenuto oltre che in ordine alle modalità di presentazione dell’atto.

Chi si salva? Non certo i lavoratori.

Per colpa delle responsabilità delle Banche e degli speculatori finanziari, degli Evasori Fiscali e dei Corrotti e Corruttori il governo approva, una manovra finanziaria da oltre 25 miliardi che ricade tutta sulle spalle di chi in questi ultimi 20 anni ha sopportato i sacrifici imposti dai vari governi che si sono succeduti: i lavoratori dipendenti. Il prelievo viene sopportato maggiormente dal pubblico impiego, ormai utilizzato come un vero e proprio Bancomat da Tremonti: blocco del rinnovo contrattuale 2010-2012; blocco delle retribuzioni per 4 anni, quindi fino al 2013; restituzione degli incrementi eccedenti il 3,2% eventualmente previsti nei contratti 2008-09; blocco degli scatti di anzianità nella scuola e università; riduzione del 50% delle spese per la formazione del personale; riduzione del 50% delle spese per il personale a tempo determinato; riduzione del 50% delle spese per le missioni; riduzione del 5% e del 10% delle retribuzioni superiori ai 90.000 e 120.000 euro; proroga per altri 2 anni del blocco delle assunzioni; riduzione delle finestre di uscita per il pensionamento con slittamento di un anno dalla maturazione dei requisiti; donne in pensione a 65 anni dal 2016 anziché dal 2018; liquidazione pagata in ritardo ed in tre tranches.
E questo oltre ai tagli ai trasferimenti alle Regioni (10 miliardi) e comuni (2 miliardi) che si ripercuoteranno pesantemente sui servizi erogati e sulle condizioni di lavoro del 1.500.000 dipendenti di Sanità ed Enti locali. E in ultimo, ma non per importanza, la chiusura di tutta una serie di Enti minori con cui andare a finanziare le varie guerre in giro per il mondo che vedono impegnato il nostro Paese.

Savonarola

Il blocco del sostegno, sarebbe GRAVISSIMO.

Se  la manovra economica – anticrisi –  varata dal Consiglio dei ministri confermasse, il blocco del sostegno sarebbe un  fatto GRAVISSIMO  e incostituzionale. Nel pacchetto anti-crisi, infatti, è prevista una disposizione che prevede che l’organico degli insegnanti di sostegno per l’anno scolastico 2010/2011 deve restare invariato rispetto all’anno precedente, vanificando di fatto la sentenza della Corte costituzionale n. 80 di quest’anno che aveva dichiarato illegittimo qualsiasi tetto ai posti di sostegno. Inoltre il ministro Gelmini aveva dichiarato alla stampa che la scuola non sarebbe stata toccata. Se ci sarà, il congelamento degli insegnanti di sostegno, questo sarebbe una palese violazione di una norma costituzionale  da parte del governo.
La circolare n. 37 del 13 aprile 2010 emessa dal ministero dell’Istruzione (e quindi precedente al pacchetto anti-crisi) prevedeva  la presenza di 90.469 insegnanti di sostegno totali, di cui 63.348 in organico di diritto e 27.121 in organico di fatto, con un aumento dell’organico di diritto e un contemporaneo calo dell’organico di fatto.

Sul bilancio consuntivo 2009 del Comune di Osimo.

Dall’analisi del rendiconto 2009 del Comune di Osimo emergono i seguenti dati:

Il risultato di competenza del 2009 chiude con un disavanzo pari a : ..………– 182.361,00 ; ciò significa che le spese hanno superato le entrate ( gli impegni hanno superato gli accertamenti).
Il risultato di amministrazione sbandierato dall’amministrazione chiude con un avanzo di 2.198.006 derivante però dagli avanzi degli esercizi precedenti (ottenuti da spese previste e non realizzate e dunque rinviate e applicate  al 2009 per 1.121.533,01 € e dalla gestione positiva dei residui di 483.394,07).
Dunque l’ avanzo disponibile per il 2010 è stato ottenuto anche da economie di spesa nel sociale, nella voce del personale e da oneri straordinari.

 Analisi residui:
La revisione dei residui viene fatta per cifre considerevoli: ciò lascia intendere che, i residui, non sono stati ben definiti in precedenza tenendo conto del trend storico
Ci sono minori residui passivi per 970.925€, minori residui attivi riaccertati per 942.787 € e maggiori residui attivi per 455.256€. Frutto di un passato esercizio che forse non era stato definito bene.

Residui attivi riaccertati:
L’addizionale comunale irpef . Il trend dimostra che il riaccertamento nel 2009  per il 2008 è 419.552 (ed è eccessivo), nel 2008 per il 2007 è di 188.667 € e nel 2007 per il 2006 è di 163,001€. Ciò è andato a discapito dell’esercizio precedente.
Il trend storico avrebbe dovuto guidare  verso una più esatta definizione delle risorse nell’ambito dell’esercizio di competenza.
Il residuo attivo di circa 900.000€ relativo a proventi derivanti dalle sanzioni amministrative, che per anni ha influenzando positivamente l’avanzo, nel 2009, è stato riaccertato per una cifra corrispondente a – 500.000 € circa ( multe anni 1999/2002 mai incassate e che non si incasseranno più).
Contributo Fondazione Cariverona il contributo di +30.000 € non si è stato registrato in bilancio entro il 30/11(negli stanziamenti definitivi) e dunque anche questa voce ha contribuito all’avanzo.

Residui passivi riaccertati
Tra le economie (avanzo vincolato) c’è da evidenziare l’azzeramento nel 2009 dei fondi per il progetto Family Card di quasi 30.000 €, dei fondi previsti per il contributo a famiglie –pro handicap- di quasi 6.000 € e il dimezzamento del fondo – interventi pro handicap sogg. a rischio emarginazione assistenza domiciliare monetizzata- di quasi 15.000 €.
Economia nel sociale nel 2009 (per le voci prese in considerazione) di 50.000 €.

I minori  residui passivi derivano anche da economie su interventi di spesa del personale  per 283.398€ (su 970.925 di minori residui passivi).

Minori residui passivi derivano poi dagli  oneri straordinari della spesa corrente (swap) per -373.000€  somma non disponibile nel 2009 perché accantonata per i rischi dei derivati.

Ai fini dell’accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario va considerato  il  volume dei residui passivi complessivi provenienti dal tit. I se superiore al 40% della medesima spesa corrente.

Il Comune di Osimo ha raggiunto il 74,38%; ciò significa che le spese rimaste da pagare al 31/12 rispetto al totale spesa impegnato è troppo elevata e supera il 40% (ciò significa blocco della gestione).

Per quanto riguarda la spesa corrente va evidenziato:
1. che essa è influenzata per circa il 79% da spese fisse e dunque il margine di manovra del bilancio è estremamente ridotto (vale a dire che il bilancio è irrigidito dalle spese fisse);
2. che l’amministrazione persevera su questa linea continuando a contrarre mutui anche in presenza di avanzo di amministrazione (lo scostamento per i mutui rispetto alla previsione è stato del 115%); ed è inutile che si dica che il Comune ha la possibilità di contrarne altri: basta guardare l’incidenza delle spese fisse sulle spese correnti per capire che il margine è veramente ridotto;
3. rispetto alla previsione iniziale le spese correnti sono aumentate del 6%;
4. il contributo per permesso di costruire finanzia la spesa del titolo I con un trend in aumento fino ad arrivare al 54,57% del 2009 (41,30 nel 2007, 51,42 nel 2008) dunque  sempre più ricorso a questa risorsa che ha carattere straordinario. Anche se vi era la possibilità di utilizzare le risorse del permesso a costruire fino al 75% , ciò non esime dal considerare che comunque si utilizza una risorsa straordinaria per la copertura delle spese correnti.

Per tutte queste considerazioni il gruppo consiliare del PD ha votato contro l’approvazione del rendiconto 2009.

Nota:
Durante la discussione sul rendiconto è emersa una netta contrapposizione tra il consigliere Latini e il sindaco Simoncini (che ancora una volta viene sorpreso e spiazzato dalle iniziative individuali di Latini) riguardo la possibilità, affermata da Latini, di diminuire l’Irpef  a partire dal 2012 (si ricorda che propria l’amministrazione Latini nel 2007 aveva deciso  di raddoppiare  l’aliquota  passando in un solo colpo dallo 0,4% allo 0,8% e gravando fortemente sulle tasche dei cittadini).
Il Sindaco cercando di rimediare in un primo momento afferma  che l’aliquota  Irpef non verrà abbassata e poi aggiusta il tiro con un’altra proposta.
Per quanto ci riguarda, abbiamo la conferma di quanto fosse stato giusto da parte nostra  l’aver  in questi anni sostenuto che il raddoppio dell’Irpef voluto dall’amministrazione Latini penalizzava fortemente le tasche di tutti i cittadini osimani.
E’ singolare che dopo 3 anni se ne sia accorto anche Latini!

……………..Paola Andreoni
Capogruppo del Partito Democratico Osimo

Uomini in rosa.

 Ivan Basso,  Michele Scarponi, Cadel Evans,  David Arroyo,  Vincenzo Nibali

Grandi uomini sulle strade del giro d’Italia, grazie a voi tutti.

Finanziaria 2010: “stretta” sulle nuove pensioni di invalidità.

Il  decreto legge licenziato dal governo sulla  manovra economica – in ordine all’ invalidità -stabilisce :
1)  l’assenza del tetto di reddito per le indennità di accompagnamento;
2)  c’è l’aumento della soglia per ottenere le nuove pensioni: dal 74% all’85%;
3)  immediata l’entrata in vigore, prevista per il 1 giugno 2010.
Previsti 500 mila controlli straordinari in tre anni. Sulla scuola, stop all’aumento dei docenti di sostegno.
Come tutti gli altri titolari di pensione, i titolari della pensione di invalidità, potranno essere chiamati alla visita di accertamento: la manovra del governo prevede infatti che l’Inps dovrà effettuare 100 mila verifiche straordinarie nel 2010 e 200 mila per ciascuno degli anni 2011 e 2012. Una novità rilevante è quella che prevede il concorso delle regioni alle spese per l’invalidità civile: il 45% dei trasferimenti sarà proprio a carico delle regioni, tenendo conto della distribuzione pro-capite della spesa effettuata in ogni regione. Un meccanismo che peserà di più, evidentemente, sulle regioni in cui la percentuale di titolari di pensione rispetto al numero degli abitanti è maggiore.

La comare del Borgo

Solidarietà in calo, colpa della crisi economica.

Presentata una ricerca della Lega del Filo d’Oro sul tema “Solidarietà e crisi economica”. Risultato ? dal 2002 al 2010 è calato del 19% il numero dei volontari attivi in Italia. Il motivo principale è la crisi economica e la crescente precarietà.
Quello che emerge dall’indagine in definitiva è l’equivalenza: Crisi economica = crisi di generosità.
Si è passati  dai 7.2 milioni di volontari attivi nel 2002 ai 5.8 milioni del 2010 facendo registrare un calo del 19%, concentrato drasticamente negli ultimi tre anni.
Non va meglio per le donazioni in denaro: dal 2007 ad oggi ben 2.4 milioni di persone hanno rinunciato ad aprire il portafogli. E se un terzo degli intervistati sostiene di aver preferito donare il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi, i restanti due terzi attribuiscono la ragione di un tale tracollo di generosità alle ridotte entrate economiche.
L’egoismo , sta prendendo sempre più campo, e questa non è una Buona Notizia.

La comare del Borgo

Una finanziaria di sacrifici. Le controproposte PD

Ricevo  dalla Redazione Nazionale del PD e pubblico

Cari democratiche, cari democratici

il Governo della destra ha scoperto la crisi. E la favola che per mesi la coppia Tremonti-Berlusconi ha raccontato agli italiani è finita. Le riforme? Neanche a parlarne, solo tagli. Indiscriminati. “Ci hanno raccontato che i conti erano in equilibrio, invece non è vero niente. – ha ricordato Pier Luigi Bersani – La Grecia non c’entra nulla: è un problema nostro. E non vedo riforme”.
L’improvvisazione è stato l’unico programma di questo Esecutivo che ora tenterà di porrerimedio ai suoi errori con una manovra tardiva e inadeguata. Una finanziaria dura che proteggerà i forti e metterà in ginocchio i più deboli. L’equità è per noi obiettivo primario. La manovra annunciata non pare coglierlo. La nostra proposta di finanziaria, presentata da Enrico Letta, parla chiaro e, tra gli altri punti della sua contromanovra, chiede un aiuto concreto per sostenere l’occupazione e la crescita: una norma che preveda ‘tasse zero’ per i primi due anni per le aziende che assumeranno a tempo indeterminato.
Non c’è ossigeno neanche per gli Enti Locali. La manovra da 24 miliardi ne scarica 13 sul Patto di Stabilità, compromettendo la qualità e la quantità dei servizi ai cittadini. E le critiche fioccano, persino dai presidenti della Lombardia e della Calabria, Formigoni e Scopelliti. Sono disfattisti sinistri anche loro? Forse è troppo facile per Berlusconi nascondersi dietro alle citazioni deplorevoli di Mussolini per ricordare che lui non ha potere. Una pessima scusa di cattivo gusto? Un certo capitano ha già lasciato la nave prima che affondi. Un bel servizio al Paese.

La proposta di posticipare l’apertura dell’anno scolastico.

( commento alla proposta del senatore Costa, rilanciata dal ministro Gelmini, di spostare l’inizio dell’anno scolastico al 30 settembre ).

Invece di discutere di infanzia si mettono davanti problemi di altro tipo. È inaccettabile che l’inizio dell’anno scolastico sia calibrato non sulle esigenze degli studenti e delle studentesse ma del ministro Tremonti e del Ministro del Turismo. 
Come al solito  si chiederà a qualcuno di rimanere a casa con i bambini, e quel qualcuno sono le mamme.
La scelta dell’inizio dell’anno scolastico,  non può essere fatta in base alle esigenze della cassa, del turismo, della caccia pesca e ambiente o del pulviscolo atmosferico, ma di quale sia la scelta migliore per i bambini e le bambine italiane e per la scuola di questo Paese.

Consiglio Comunale: 28 maggio 2010. CONTO CONSUNTIVO 2009.

VENERDI’ 28 Maggio 2010 – alle ore 20,00 Consiglio Comunale,
con questo Ordine del Giorno:

1) – Esame ed approvazione del Rendiconto della Gestione Finanziaria 2009 e relativi allegati. 

 

* è possibile seguire il Consiglio Comunale in diretta audio tramite il sito internet del Comune di Osimo

Se arrivano a casa libri o pubblicazioni non richieste: cosa bisogna fare ?

Talvolta accade che vengano recapitati a casa libri o altre pubblicazioni non richieste, con allegata una lettera in cui si spiega che si può visionare gratuitamente il materiale per alcuni giorni per poi decidere se restituirlo al mittente o acquistarlo. E’ bene sapere che i destinatari non sono tenuti a restituire il materiale ricevuto e che possono quindi trattenerlo senza alcun costo. Ciò in base all’art. 9 del D. Lgs.185/1999 e al principio sancito dall’art. 1418 del Codice Civile secondo cui se manca l’accordo delle parti non si può ritenere sussistente alcun vincolo contrattuale.

La Comare del Borgo

Sondrio città natia di Tremonti, non si tocca.

La cancellazione delle Province, in quanto enti inutili e spreconi, è sempre stato un cavallo di battaglia del centrodestra.
Con la manovra correttiva in ballo in queste ore, però, la buona intenzione di risparmiare risorse preziose riorganizzando le autonomie locali ha il sapore della farsa. Il criterio con cui Tremonti ha intenzione di cancellare le piccole Province, però, non è quello territoriale, bensì quello demografico.
Così quelle con meno di 220.000 abitanti che non confinano con Stati esteri e non ricadono in Regioni a statuto speciale spariranno.
Così forse dovremo dire addio alla Provincia di Ascoli Piceno e di  Fermo. Paradossalmente quest’ultima  era stata istituita negli ultimi anni proprio dal centro-destra.

Che tempi viviamo?

Tempi tristi.  Guidati da un Governo che vuole imbavagliare la libertà di dire, dissentire e democraticamente confrontarsi. Sono i tempi del pensiero unico. Sono i tempi di epurazioni più o meno velate. Sono i tempi dell’impossibilità del confronto. Sono i tempi in cui la libertà di stampa ed espressione sono a rischio. Sono i tempi in cui per onestà e coscienza sei tentato di chiamarti fuori. Sono i tempi in cui nell’ambito morale tutto è relativo.  Sono i tempi in cui controllori e controllati sono in combutta tra di loro. Sono i tempi in cui la crisi la fa da padrone e qualcuno ci dice che ne stiamo uscendo. Sono i tempi in cui per uscire dalla crisi occorre mettere mano al portafoglio e pagare… ma sono ancora i tempi in cui il governo le mani le mette nelle tasche dei soliti tartassati. Sono i tempi della corruzione, delle mazzette, dei favori. Sono ancora i tempi delle bugie.
Sono i tempi giusti per cominciare a pensare di CAMBIARE: UN MONDO diverso è possibile.

Non dimenticarti giammai, Dante, ogni qualvolta nella vita sarai felice, di non essere egoista: dividi sempre le tue gioie con quelli più infelici, più poveri e più deboli di te e non essere mai sordo verso coloro che domandano soccorso. Aiuta i perseguitati e le vittime perché essi saranno i tuoi migliori amici, essi sono i compagni che lottano e cadono, come tuo padre e Bartolomeo lottarono e oggi cadono per aver reclamati felicità e libertà per tutte le povere cenciose folle del lavoro. Dante mio, essi potranno ben crocifiggere i nostri corpi come già fanno da sette anni: ma essi non potranno mai distruggere le nostre Idee che rimarranno ancora più belle per le future generazioni a venire.

( lettera  che Nicola Sacco lasciò al figlio Dante )

 

 

Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet in Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.

Ricevo da Carlo Giuliani e pubblico.

Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.L.733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (UDC) identificato dall’articolo 50-bis: /Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l’articolo nr. 60.
Il senatore Gianpiero D’Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della”Casta”.
In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i /providers/ dovranno bloccare il blog.
Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all’estero; il Ministro dell’Interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l’interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.
L’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.
Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l’apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali.
Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta!
In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l’unica informazione non condizionata e/o censurata.
Vi ricordo che il nostro è l’unico Paese al mondo dove una /media company/ ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.
Il nome di questa /media company/, guarda caso, è Mediaset. Quindi il Governo interviene per l’ennesima volta, in una materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un’impresa del Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d’interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l’istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al “pacchetto sicurezza” di fatto rende esplicito il progetto del Governo di /normalizzare/ con leggi di repressione internet e tutto il
sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet in Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.
Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c’è libera informazione e diritto di critica il concetto di democrazia diventa un problema dialettico.

Fraternitè, Libertè ……..

Ricevo da E. De Siati  e  Pubblico

Chi disse che il lavoro nobilita l’uomo non aveva di certo fatto i conti con i lavori dell’era odierna. Call center, grandi catene di negozi aperti anche il primo Maggio, orari inumani con retribuzioni ancora meno umani è lo scenario di questi anni, che vede giovani (fannulloni a detta di un ministro che evidentemente sta’ a contattato solo con una classe privilegiata se non vede la realtà) lavorare, studiare, senza una certezza futura di cui i nostri genitori hanno potuto in qualche modo usufruire. Penso all’accesso immediato dell’insegnamento nelle scuole secondarie trasformatosi in un orizzonte fantasma con anni di università triennale e magistrale e forse pure SISS.
La società sta’ affrontando una crisi, è vero, ma è la crisi delle disuguaglianze, delle diversità, delle classi diventate macroclassi, uomini contro uomini, uomini ricchi contro uomini poveri, senza via di mezzo, senza respiro per nessuno, senza dignità che metta l’essere umano nella possibilità di una scelta.
Forse per capire la situazione basterebbe guardare da una finestra di un palazzo molto alto e guardare quello che c’è giù, quello che scorre per le strade. Fuoristrada e macchine super lussuose contro ..gente a piedi e se va bene in bicicletta. Gente che non sa come spendere i propri soldi e coppie disperate che  non possono permettersi più di un figlio e che vivono in un monolocale. Studenti ricchi contro studenti poveri che devono lavorare e vedono scivolare la possibilità di una borsa di studio a causa del rallentamento dei tempi. Giustizia contro ingiustizia. Sanità che non funziona, (penso ai tempi dilatatissimi di attesa delle prenotazioni delle visite con la mutua nei CUP) contro sanità privata.
Mi chiedo: dove sono spariti i soldi? Crisi significa che i soldi sono diminuiti o fanno solo dei tragitti diversi per volere di pochi prepotenti? E’ troppo idealistico il discorso? E’ troppo idealistico affermare che l’esistenza di una famiglia troppo ricca fa di un’altra famiglia una troppo povera? E così per le nazioni del mondo.
Vengo agli esempi pratici dunque. Una mia amica che chiamerò per privacy Francesca, lavora in un’importante azienda di lusso che fabbrica accessori di lusso. La sede è in Francia. Poi ci sono fabbriche in Croazia e a Lecce. Francesca che ha una laurea in lingue e un master ed è stata assunta da questa fabbrica perché fa parte di una categoria protetta e quindi parte dello stipendio è pagato dallo stato. A Francesca hanno fatto un contratto a tempo determinato, part-time e guadagna 700 euro mensili. Le hanno detto che non possono aumentare le ore perché il bilancio dell’azienda non lo permette. Questa azienda fa ogni giorno fatture miliardarie, Francesca se le vede passare ogni giorno dalle sue mani. Sono scarpe ed altro abbigliamento  di lusso e si vendono in Francia in negozi di alta moda. Francesca non ha buoni pasto, le hanno dato un buono mensile di  Euro 1, 50 per il caffè, (uno al mese!). I ‘capi’ francesi che ogni tanto vengono in azienda a dare una controllatina chiamano  Francesca per ordinare il pranzo, spesso nella loro lingua.Ordinano Sushi. Francesca prende lo scontrino, è di Euro 200, 00. E paga l’azienda, la stessa azienda il cui bilancio non permette di far lavorare Francesca qualche ora in più per guadagnare cento euro in più che le cambierebbe lo stato del fine mese.
Per me questo è un esempio di come i soldi ci siano. E’ che girano sempre dalla stessa parte.