La manovra finanziaria del governo Berlusconi è un attacco senza precedenti alla autonomia degli Enti Locali. Questo si aggiunge agli attacchi indiscriminati alla Scuola – dall’infanzia alle superiori -, all’Università, alla Ricerca, al Sistema Sanitario Nazionale, alle Politiche abitative.
Unanime da parte dei comuni la manifestazione della grave preoccupazione sulla situazione economica attuale e in particolare sulle scelte del governo in materia di finanza pubblica che avrebbe meritato un ben altro coinvolgimento di tutto il sistema istituzionale attivando incontri specifici per individuare soluzioni partecipate in materia di finanza pubblica per i problemi quali sanità, sociale, casa e federalismo e consentire agli enti locali una programmazione credibile e adeguata alla qualità della crisi economica dei bilanci di previsione 2009-2011.
In particolare ciò che più ha colpito i comuni sono cinque questioni.:
1. La restituzione del mancato gettito originato dall’abolizione dell’ Ici sulla prima casa;
2. Il temine del 30 aprile 2009 per la presentazione delle certificazioni relative al mancato gettito Ici prima casa che determina una crisi di gestione dei flussi di cassa;
3. I tagli previsti sui trasferimenti erariali 2009;
4. Le nuove regole del patto di stabilità;
5. Le misure che limiterebbero la possibilità da parte dei comuni di deliberare in ordine agli aumenti delle addizionali attribuiti con legge dello stato misura che va in direzione contraria in materia di federalismo fiscale.
E dunque in seguito al mancato rispetto delle promesse fatte anche in occasione dell’abolizione dell’Ici, i comuni si trovano oggi a far fronte a gravi crisi finanziarie.
A questo si aggiunge una manovra del governo sbagliata perché fondata sui tagli trasversali alla spesa pubblica, è inadeguata e fortemente depressiva.
E’ un attacco senza precedenti da parte del governo all’autonomia degli Enti locali.
Le famiglie sono state dimenticate dal governo e i dati Istat pongono a tutti noi alcuni interrogativi che non ci possono lasciare certo indifferenti e che confermano le disuguaglianze sociali..
Le varie social card sono misure a carattere assistenziale e non strutturale, non prospettano alcun impatto anti-ciclico e restano inadeguate ed incapaci per prospettare soluzioni positive per i lavoratori, pensionati, precari e inadatte a dare slancio all’economie, alle famiglie e ai consumi. Certo passare dagli spot ai problemi concreti risulta ora difficile.
Bilancio 2009 del Comune di Osimo
E’ un bilancio a sostegno delle famiglie osimane? Il bilancio di previsione 2009 del Comune di Osimo non può essere considerato una risposta adeguata nei confronti delle esigenze delle famiglie di fronte alla difficile congiuntura economica in atto. Non lo si può definire un bilancio sociale perché non tutela le tante famiglie di medio-basso reddito, oggi più colpite dalla crisi. Difatti, l’aliquota dell’addizionale Irpef non è stata modificata e si mantiene allo 0,8%, ovvero alla massima percentuale consentita dalla legge; intanto i tanti servizi a domanda individuale continuano a subire aumenti. Sono queste le cifre che pesano davvero sul vivere quotidiano delle famiglie ed è proprio su queste che si dovrebbe agire. Parallelamente, si rende sempre più urgente una politica di contenimento delle spese. Il Comune continua a investire molte risorse in cause legali. Ma quante di queste sono realmente necessarie? I contratti swap poi pesano come una spada di Damocle sul bilancio obbligando a congelare ogni anno delle somme per tenere testa alle eventuali evoluzioni in negativo, soldi che potrebbero essere utilizzati per altro.
Da un’analisi preventiva degli elementi che hanno caratterizzato i bilanci del Comune di Osimo negli anni precedenti emerge quanto segue:
1. nel 2007 si è registrato un aumento della pressione fiscale ( Ici e Irpef) ;
2. graduale aumento delle tariffe;
3. aumento del costo dei servizi;
4. aumento della tariffa per l’igiene urbana;
5. alto indebitamento;
6. progressivi accantonamenti per i rischi derivanti dagli swap;
7. alto livello delle spese legali;
8. spesa corrente che in fase di rendiconto ha fatto registrare sostenuti aumenti;
In questo quadro si innesta il bilancio 2009.
Il presupposto da cui partire, a nostro avviso, avrebbe dovuto considerare la difficile se non drammatica situazione che sta attraversando la nostra economia e che non risparmia la nostra realtà economica, situazione difficile e drammatica non del tutto leggibile oggi, con la previsione di pesanti ripercussioni sulle famiglie e sulle capacità di molti di far fronte anche alle esigenze primarie.
Fa sorprendere, a tal proposito, la dichiarazione dell’Assessore Triscari, a giustificazione di una mancanza di scelte in favore di garanzie e sostegno sociale per i redditi per fronteggiare situazioni di disoccupazione, mobilità e sospensione, che liquida il discorso con una semplice battuta in cui afferma che “ i cassaintegrati un 60% di stipendio lo mantengono”!!! (dal corriere adriatico del 24 dicembre 2008).
Una situazione questa che deve imporre una seria riflessione sulle scelte da fare. D’altronde credo che per un sindaco sia veramente umiliante gestire solo piccole elemosine invece che politiche attive di solidarietà.
Nonostante le crescenti difficoltà che attanagliano tutti i comuni italiani, comuni come Loreto e Castelfidardo hanno siglato un accordo con le parti sociali:
– per la soglia di esenzione dell’Irpef,
– per le tariffe dei servizi a domanda
– per l’introduzione di facilitazioni economiche su scuolabus e mense scolastiche
– per la riduzione della tariffa dei nido
– per l’introduzione di un fondo unico di sostegno per i redditi per fronteggiare situazioni di disoccupazione, cassaintegrazione, mobilità, sospensione.
Le Liste Civiche Osimane non ritengono necessario il confronto con le parti sociali.
Mettiamo a fuoco il Bilancio
Addizionale Irpef: Il comune di Osimo ha deliberato nel 2007 il raddoppio dell’aliquota riconfermata nel 2008 e nel 2009 allo 0,80. In altri comuni : varia dallo 0,40( di Loreto, Senigallia), allo 0,47 (di Castelfidardo) allo 0,50 (di Jesi).
Non erano possibili ulteriori aumenti perché l’aliquota è già al massimo. Era possibile semmai una diminuzione.
La soglia esenzione Irpef è ferma a 10.000 € (per un costo di 200.000 € per 3000 persone; 12000 € per un costo ulteriore di 130.000 € per 4500 persone; 15000 € per un costo di 400.000 € per 7000 persone ); Jesi arriva a 12.000 € e a 15.000 € Loreto.
Era possibile un’aumento della soglia di esenzione.
Tariffe servizi a domanda
Gli stipendi si adeguano all’inflazione programmata e non a quella reale.
Da notare che:
– Sono aumentati nel 2007, nel 2008 e nel 2009 i costi di molti servizi, ecco alcuni esempi:
– i 13.440 € stanziati in più e relativi alla gestione dell’ASSISTENZA DOMICILIARE degli ANZIANI corrispondono esattamente all’aumento della tariffa oraria che passa da 17,50 a 18,90 dunque + 8% il cui peso sarà a carico dei cittadini.
Un esempio:
La famiglia Spera con un reddito inferiore a € 10.389,46:
– nel 2008 per 18 ore di assistenza pagava € 0,00 settimanali e € 0,00 mensili;
– nel 2009 per pari ore di assistenza pagherà € 59,60 settimanali e € 238,40 mensili;
la famiglia Spera con un reddito di € 10.389,00 per 18 ore di assistenza pagherà:
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fino a ore 5
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€ 0,00 (5 ore x € 0,00)
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dalla 6^ ora alla 12^
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€ 19,88 (7 ore x € 2,84)
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dalla 13^ fino alla 18^
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€ 39,72 (6 ore x € 6,62)
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totale ore settimanali 18 costo settimanale € 59,60 costo mensile € 238,40
La famiglia Sogna con un reddito inferiore a € 11.428,00 che:
– nel 2008 per 18 ore di assistenza pagava € 31,50 settimanali e € 126,00 mensili;
– nel 2009 per 18 ore di assistenza pagherà € 102,84 settimanali e € 411,36 mensili;
la famiglia Sogna con un reddito di € 11.428,00 per 18 ore di assistenza pagherà:
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fino a ore 5
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€ 9,45 (5 ore x € 1,89)
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dalla 6^ ora alla 12^
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€ 39,69 (7 ore x € 5,67)
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dalla 13^ fino alla 18^
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€ 56,70 (6 ore x € 9,45)
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totale ore settimanali 18 costo settimanale € 102,84 costo mensile € 411,36
– i 15.000 € stanziati in più per la gestione del CENTRO AQUILONE sono accompagnati da aumenti della tariffa;
– per quanto riguarda il SERVIZIO MENSA SCOLASTICA , tariffa che è strutturata in maniera tale che gli utenti sono obbligati al pagamento di una quota fissa mensile oltre alla quota pasto determinata sulla base delle presenze effettive e corrispondente al costo pagato dal Comune per ogni pasto, alla soc. aggiudicataria del servizio ( A.S.S.O. ).
Simulando il caso della famiglia Spera con un tre figli che frequentano, uno la scuola d’infanzia, uno la scuola primaria e il grande le medie, vediamo quanto ha speso e quanto spende mediamente al mese per 20 giorni di utilizzo del servizio ( la scuola media per soli 8 giorni mensili di utilizzo del servizio)
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2006
|
2007
|
2008
|
2009
|
Scuola Infanzia
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€ 67
|
€ 84
|
€ 88
|
€ 91
( ipotesi di un + 3% )
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Scuola primaria
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€ 70
|
€ 86
|
€ 90
|
€ 93
( ipotesi di un + 3% )
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Scuola media 8gg
|
€ 37
|
€ 45
|
€ 47
|
€ 49
( ipotesi di un + 3% )
|
– molti dei servizi del sociale sono garantiti anche grazie ai contributi della Regione.
A fronte degli aumenti per i servizi a domanda individuale ecco invece le somme impegnate per la copertura dei rischi swap, per le spese legali, e per far fronte al rimborso dei mutui.
La situazione Swap, 800.000 € vincolati, che non possono essere utilizzati per altri fini.
Capitolo
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2007
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2008
|
2009
|
1320
Interessi passivi e oneri finanziari
|
€ 90.000
|
€ 241.910
|
€ 10.000
|
1420
Oneri straordinari gestione corrente
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€ 150.000
|
€ 210.000
|
€ 400.000
|
La situazione debitoria del Comune di Osimo
Capitolo
|
2006
|
2007
|
2008
|
2009
|
Oneri finanziari
|
1.736.547
|
1.888.690
|
1.763.133
|
1.668.920
|
Quota capitale
|
2.512.524
|
2.776.437
|
2.860.420
|
2.999.147
|
Totale fine anno
|
4.249.071
|
4.665.127
|
4.623.553
|
4.668.067
|
Le spese legali che ha sostenuto e sta sostenendo il Comune per le innumerevoli vertenze
Capitolo
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Residuo
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2007
|
2008
|
2009
|
138
Prestazioni
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367.000
|
106.000
|
224.638
|
100.000
|
238
Fondo
|
88.988
|
175.000
|
76.025
|
0,00
|
338
Partite arretrate
|
103.143,38
|
249.998
|
150.000
|
150.000
|
Gli oneri di urbanizzazione una entrata comunale a carattere straordinario, che si rende necessaria per finanziare nel 2009 circa il 46% della spesa corrente
Oneri di urbanizzazione
|
2006
|
2007
|
2008
|
2009
|
Contributo permesso di costruire
|
3.280.564
|
3.403.288
|
3.132.500
|
2.700.000
|
Destinazione per finanziamento spesa corrente
|
34,59%
|
45,92%
|
47,31%
|
45,93%
|
C’è da mettere in evidenza:
– come sia stato effettuato il taglio alle manutenzioni ( operazione contabile di arrotondamento in diminuzione delle cifre del 2008);
– I costi per le manutenzioni diminuiscono di € 245.485 dunque è spontaneo chiedersi o lo scorso anno vi erano comunque margini di risparmio che non sono stati effettuati o dobbiamo pensare che vi sia una specie di abbandono delle manutenzioni o che il bilancio sia stato effettuato per i primi cinque mesi dell’anno cioè fino alla data delle elezioni amministrative del prossimo 6 giugno.
Prestazione Servizi
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2007
|
2008
|
2009
|
|
|
|
|
|
tagli in €
|
Manut.ord. patrimonio comunale
|
171.559,00
|
248.560,00
|
170.789,00
|
-77.771,00
|
Manut. ord. scuole materne
|
13.087,00
|
13.088,00
|
10.000,00
|
-3.088,00
|
Manut.ord. scuole elementari
|
22.938,00
|
22.939,00
|
20.000,00
|
-2.939,00
|
Manut.ord. scuole medie
|
9.952,00
|
9.953,00
|
9.000,00
|
-953,00
|
Manut.ord.locali biblioteca
|
734,00
|
734,00
|
500,00
|
-234,00
|
Manut.verde urbano
|
20.000,00
|
30.000,00
|
0,00
|
-30.000,00
|
Manut.impianti illuminaz. votiva
|
16.560,00
|
16.560,00
|
15.000,00
|
-1.560,00
|
Manut.ord.cimiteri
|
164.540,00
|
164.540,00
|
130.000,00
|
-34.540,00
|
Manut.ord.impianti elettrici
|
29.400,00
|
29.400,00
|
25.000,00
|
-4.400,00
|
Manut.ord.verde pubblico
|
239.999,00
|
240.000,00
|
200.000,00
|
-40.000,00
|
Manut.ord.strade comunali
|
299.999,00
|
300.000,00
|
250.000,00
|
-50.000,00
|
Totale Manutenzione
|
988.768,00
|
1.075.774,00
|
830.289,00
|
-245.485,00
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– I costi di gestione per la Park.O srl in particolare scuolabus e citybus diminuiscono di circa 100.000 €. Anche qui valgono le stesse domande che cosa ci si deve aspettare minori servizi o c’era ampio margine di risparmio e di razionalizzazione del servizio ?
Prestazione Servizio Park.O.
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2007
|
2008
|
2009
|
|
|
|
|
|
tagli in €
|
trasporto, trasporto scolastico, parcheggio, tiramisù
|
602.799,00
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654.138,00
|
556.018,00
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–98.120,00
|
– Il costo del servizio di illuminazione pubblica diminuisce di circa 79.000 € . E’ cambiato il contratto l’illuminazione cresce con la crescita di quartieri. Come è possibile questo risparmio?
Prestazione Servizio
|
2007
|
2008
|
2009
|
|
|
|
|
|
tagli in €
|
illuminazione pubblica
|
395.000,00
|
395.000,00
|
316.000,00
|
–79.000,00
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– Le ingenti somme accantonate per il rischio derivante dalle operazioni di finanza derivata ( swap ) che superano in totale gli 800.000 € che non possono essere utilizzati per altri fini.
– gli aumenti stanziati a favore del sociale che l’Amministrazione tanto proclama, sono dovuti gran parte all’aumento delle tariffe dei servizi che grava sulle tasche del cittadino, e in parte alle somme elargite per il sociale dalla Regione.
In definitiva il Bilancio 2009, proposto dalle Liste Civiche, non presenta POLITICHE ATTIVE di sostegno alle difficoltà economiche che molte famiglie, a causa del caro vita e della perdita del lavoro, dovranno affrontare già a partire dai primi mesi del 2009.
Paola Andreoni capogruppo consiliare Partito Democratico
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