Grazie alla mozione presentata da PD e SeL, anche Osimo dedica una via a Peppino Impastato

Era il 13 settembre 2009. Sono passati quasi 5 anni, da quando i gruppi consiliari del PD e SeL avevano presentato, congiuntamente,   una mozione in Consiglio Comunale per invitare l’Amministrazione comunale a dedicare una via cittadina alla memoria di Peppino Impastato.
Nella mozione  chiedevamo in particolare di  deliberare l’intitolazione a “Peppino Impastato” di una via pubblica di particolare rilevanza e significato ed indicavamo  ad esempio la via- attualmente senza un nome – che da Piazza Padre Rossini conduce all’Ist. Tecnico Commerciale “F.Corridoni” in modo che anche la sede della scuola acquisisse la via del giovane attivista impegnato contro la mafia.

via Peppino Impastato

via Peppino Impastato

Ora  leggo all’albo pretorio comunale che la giunta  Simoncini  ha  finalmente  dato seguito all’iniziativa consiliare disponendo la intitolazione di una via cittadina  in memoria dell’’ attivista di Radio Aut ucciso da Cosa nostra nel 1978. A Impastato verrà dedicata una via individuata   nella nuova zona PEEP di San Paterniano.

Come chiesto nella mozione, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, ci auguriamo che alla intitolazione della via cittadina  facciano seguito una serie di eventi ed iniziative   per  tributare il giusto ed indelebile ricordo al coraggio e all’impegno civile del giovane di Cinisi. Una cerimonia che presenti ai giovani osimani il fratello Giovanni e le organizzazioni civili nazionali di lotta al racket e all’usura (Comitato Addiopizzo Onlus, Ass. Libera Onslus, Ass.Ammazzatecitutti Onlus, l’ass. daSud Onlus, ..ecc.), la proiezione del film “I Cento Passi” di T.Giordana, e che commemori anche gli altri martiri della resistenza antimafiosa in Sicilia.

Fin dal momento in cui ho predisposto e presentato la mozione ho sempre ritenuto che dedicare una via a Peppino Impastato fosse il minimo che una comunità  possa  fare. Un modo per sensibilizzare i più giovani nel ricordo di chi ha perso la vita per le proprie idee e per lottare contro la mafia. Perchè anche i bambini che vanno nei parchi pubblici a giocare, sappiano chi è stato Peppino Impastato. Perchè i giovani possano studiarlo sui libri di storia e che questo li aiuti a capire da quale parte è giusto stare!!!

Anche il sindaco Simoncini se riterrà di presenziare all’inaugurazione sarà bene che lo dica da quale parte è giusto stare!!!
P
aola

p.s.:  chi ha memoria corta clicchi qui

…raccontano i giornali della tua città: Osimo 31 gennaio 2014

Rassegna stampa Osimo

Rassegna stampa locale del 31 gennaio 2014 leggi

Oggi in edicola i temi osimani sono:
– nuovo ospedale Inrca: continuano le battaglie legali mentre l’Ospedale nuovo rimane ancora un “plastico”;
– Bilancio di Previsione 2014: Simoncini promette che non si saranno aumenti delle tariffe;
– Inaugurato il punto clienti Inps all’interno del Comune ;
– Barriere architettoniche: inaccessibili alcuni uffici comunali come l’Anagrafe e la Biblioteca;

Nel Paese Italia oggi  i quotidiani segnalano che:
I destini di Alitalia e Fiat («se ne vada pure, ma paghi l’exit tax» propone il senatore  Pd Massimo Mucchetti), l’assalto dei grillini in parlamento.
Caos, scontri e tensione in Parlamento per la votazione della riforma elettorale. Quasi tutti i quotidiani di oggi attaccano Grillo e i suoi parlamentari che sono stati protagonisti in queste ore di vari episodi di violenza. Alcuni commentatori parlano di suicidio politico del Movimento a Cinque Stelle, altri parlano di una vera e propria strategia di destabilizzazione. Parte l’impeachment contro il presidente Napolitano. Il segretario del Pd, Matteo Renzi, continua ad essere ottimista sulla riforma elettorale e dice di non temere il voto segreto. Mossa strumentale dell’Alitalia che minaccia di tagliare quasi 2000 posti di lavoro. Oggi nuovo incontro tra le parti.

Nei Cie ancora bocche cucite e sciopero della fame. Le istituzioni e la politica incapaci di dare risposte.

Continua la paradossale situazione di detenzione illegittima in cui si trovano gli immigrati  trattenuti da diversi  mesi presso i Centri Cie. Alcune di queste persone fuggite dal loro Paese nativo,  sono i sopravvissuti ai tragici naufragi avvenuti al largo dell’isola di Lampedusa nell’ottobre scorso.
La loro situazione, sia per le condizioni materiali di accoglienza: inumana e degradante;  che per la mancanza di provvedimenti formali che ne definiscano lo status giuridico e che ne  giustificano lo stato di detenzione , appare qualificabile come un ‘trattamento inumano e degradante’, così come lo ha definito il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa.

bocche cucite Ci lamentiamo con l’India che trattiene i nostri due soldati senza  uno specifico capo di imputazione, ma noi facciamo la stessa cosa con gli immigrati trattenuti nei centri Cie.

Nessun reato è stato loro notificato, la loro unica colpa è che sono nati nella parte sbagliata del Mediterraneo. Alcuni di questi  immigrati ( nella quasi assoluta indifferenza) hanno ripreso a protestare cucendosi la bocca e rifiutando  cibo, ed acqua mentre la “politica” continua a non far nulla.

È stato inoltre lanciato un Appello che può essere controfirmato e fatto girare in rete per mantenere alta l’attenzione sui migranti ancora presenti nei  centri Cie  e che sono da considerare ‘ostaggi’ delle istituzioni italiane.

Fra le tante drammatiche storie che si vivono, nella più totale indifferenza delle istituzioni e della politica, all’interno di questi Centri Identificazione  ed Espulsione vi è quella di  “Romeo e Giulietta”: due sposi tunisini  rinchiusi nel Cie di Ponte Galeria alle porte di Roma.

Ii due sposi tunisini fuggiti via mare dalla violenza della famiglia salafita di lei.
Alia ha subito torture, con ferite visibili, dalla famiglia che si opponeva al matrimonio con Ali. Rischiano di essere imbarcati su un aereo contro la loro volontà, come accadde ad Alma Shalabayeva e a sua figlia Alua. Anche in questo caso, pur avendo diritto alla protezione internazionale, hanno ricevuto un rifiuto. Dopo che lei ha tentato di impiccarsi nel bagno della sezione femminile perchè non sopportava l’idea di tornare a Tunisi ed essere costretta a vivere senza di lui, marito e moglie possono incontrarsi per brevi momenti.
Per gli operatori e i trattenuti del Cie sono ormai “Romeo e Giulietta”. I Deputati Sel Ileana Piazzoni e Nazzareno Pilozzi hanno scritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, segnalando il loro caso e chiedendo un suo intervento sui Cie.

Tra pochi mesi il governo italiano sarà chiamato a guidare  le Istituzioni Europee. Ma che guida sarà se i nostri politici sono del tutto incapaci di tramutare nel nostro Paese quelli che sono i valori ed i principi fondamentali dell’Europa ?
Ecco cosa prevede, ad esempio, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea
La Carta dei diritti fondamentali riconosce una serie di diritti personali, civili, politici, economici e sociali dei cittadini e dei residenti dell’UE, fissandoli nella legislazione dell’UE.
Art. 1  Dignità umana. ” La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata”.
Art.  11  Libertà di espressione e d’informazione. ” Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la  libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera”.

Chi tace sta zitto: In Parlamento la Boldrini applica la “ghigliottina”

In Parlamento la Boldrini applica la “ghigliottina”.

Boldrini ghigliottina vignettadi Luca Lanari
( chi tace sta zitto )

Il gol più bello della storia del calcio. Di sempre

Non sono una grande tifosa del calcio, normale se si pensa che sono cresciuta  sotto gli insegnamenti sportivi del grande prof. Gino Falcetta.
Ma questo è senza dubbio il più bel gol, di sempre, che ho visto.

Lo segna un bambino di appena 3 anni, allo Stamford Bridge. A volte anche  i tifosi, in questo caso quelli del Chelsea, sanno essere grandi, che spettacolo!

Il Time ti aiuta a scoprire quanto tempo hai perso su Facebook

Il Time ha prodotto un contatore per quantificare l’utilizzo dei profili.
Sono passati quasi dieci anni dal giorno in cui è nato il Social Network Facebook. Il prestigiosissimo settimanale Time ha rilasciato un contatore che riesce a calcolare quanti giorni, ore e minuti siamo riusciti a spendere sul social network… “quanto tempo abbiamo buttato via su Facebook”.
time FbLa mia media è 17 minuti al giorno, per un totale di 8.3 ore al mese.  Il calcolo ripercorre tutti i post pubblicati da ogni utente a partire dalla data della sua iscrizione. Il primo post pubblicato dall’utente viene considerato come l’inizio della sua esperienza sul social network.
Buon calcolo!  clicca qui per contare il tuo tempo buttato su Fb.

…raccontano i giornali della tua città: Osimo 30 gennaio 2014

Rassegna stampa Osimo

Rassegna stampa locale del 30 gennaio 2014 leggi

Oggi in edicola i temi osimani sono:
– nuovo ospedale Inrca: continuano le battaglie legali mentre l’Ospedale nuovo rimane ancora un “plastico”;
– Amministrative 2014: PD, SeL Udc, M5stelle, Liste cittadine;
– Amministrative 2014: SeL verso un proprio candidato sindaco ;
– Hotel di lusso al Palazzo Baldeschi di Osimo: il progetto traballa;

Nel Paese Italia oggi, invece, i quotidiani segnalano che: la Fiat porta la sede legale in Olanda, sede fiscale a Londra, doppia quotazione in Borsa (New York e Milano), progettazione e sviluppo negli Usa. La Fiat cambia casa e cambia nome, Fca, Fiat Chrysler Automobiles. Dove pagherà le tasse e che fine faranno gli stabilimenti italiani? Intanto il governo cerca – in ritardo – di aprire un tavolo di confronto sui destini degli stabilimenti italiani dell’Electrolux.. Sul fronte della politica c’è da registrare il nuovo accordo in extremis tra Renzi e Berlusconi sulla riforma elettorale che ora sbarca in aula …con tanti dubbi ( tutta mia questa nota conclusiva).

Una giornata lunga e piena di contraddizioni.

Scioperi e proteste in Friuli degli operai della Electrolux che vogliono difendere il loro lavoro messo in discussione e la richiesta  della multinazionale di ridurre gli stipendi di 300 – 400 €,  adeguandoli  a livello di quelli polacchi per continuare a produrre in Italia.  Altre industrie si dicono pronte a seguire il modello proposto da Electrolux.
Intanto in America il presidente Barack Obama   decide  di aumentare il salario minimo federale. Si accendono le polemiche sui nuovi attacchi al presidente Napolitano del Movimento a Cinque Stelle, mentre sulle riforme elettorali sembra siamo alle ultime battute. La Fiat che cambia nome, FCA,  ( e forse non solo) con le preoccupazioni di tutti gli operai per il loro futuro. A Castelfidardo la Roal licenzia 51 operai.

Speriamo domani sia un giorno migliore.
Paola

Iscrizioni scolastiche on line

Dalla mezzanotte del 27 gennaio 2014 è possibile, per le famiglie che devono iscrivere i figli alla prima classe della scuola primaria o della scuola secondaria di primo e secondo grado, cominciare a registrarsi sul sito del Miur dedicato alle iscrizioni on line.
Le iscrizioni sono disciplinate dalla Circolare Ministeriale n° 28 del 10 gennaio 2014 che prevede l’iscrizione on line per le scuole di ogni ordine e grado.
La compilazione dei modelli di domanda va eseguita dal 3 al 28 febbraio.
http://www.iscrizioni.istruzione.it

Italicum da oggi anche un po’ “padanum”: le conseguenze della piena sintonia tra Renzi e Berlusconi.

Grazie alla  piena sintonia tra Renzi e Berlusconi, nella nuova legge elettorale,  è stato inserito,  il salva-Lega, ovvero un appendice – aggiunta oggi – per permettere alla Lega di accedere al Parlamento anche se, come è probabile vista la caduta libera di questo partito, non dovesse superare la soglia di sbarramento del 4,5% previsto dall’italicum. Salvini ringrazia.
Sicuri che sia  questa, la nuova  legge elettorale che voleva il popolo delle primarie del  PD ? Una legge che resuscita Berlusconi e che ignora i nostri alleati di sempre come SeL.

…raccontano i giornali della tua città: Osimo 29 gennaio 2014

Rassegna stampa Osimo

Rassegna stampa locale del 29 gennaio 2014 leggi

Oggi in edicola i temi sono:
– Si pensa a rendere gratis il parcheggio coperto per aiutare il commercio del centro storico;
– Amministrative 2014: PD con UDC e Lista Liberi e Forti ?;
– Amministrative 2014: SeL verso un proprio candidato sindaco ;
– Teatro Nuova Felice: domenica 2 febbraio “Molto rumore per Nulla”;
– Truffe on-line anche ad Osimo;
– nuovo logo per la Lega del Filo d’Oro;
– Bilancio di previsione 2014: il sindaco annuncia tariffe invariate per i servizi;
– Tariffe 2014 dei servizi comunali.

…raccontano i giornali della tua città: Osimo 28 gennaio 2014

Rassegna stampa Osimo

Rassegna stampa locale del 28 gennaio 2014 leggi

Oggi in edicola i temi sono:
– ex Consorzio i scavi da tutelare;
– lavori per il nuovo centro commerciale: si allarga la protesta anche la Coal fa ricorso al Tar;
– Centro storico di Osimo sempre più in crisi: chiude anche il punto macrobiotico;
– amministrative 2014:  figli e parenti scendono in campo.

Chi tace sta zitto: La copertina del Sunday Times Magazine con Berlusconi.

La copertina del Sunday Times Magazine con Berlusconi.

Leggi la notizia  

berlusconi senza trucco vignettadi Luca Lanari
( chi tace sta zitto )

…raccontano i giornali della tua città: Osimo 26 e 27 gennaio 2014

Rassegna stampa Osimo

Rassegna stampa locale del 26 e del 27 gennaio 2014 leggi

Oggi in edicola i temi sono:
– ex Consorzio: il proprietario dell’area chiede la revoca del provvedimento della chiusura del cantiere;
– ex Consorzio: il proprietario dell’area potrebbe chiedere al Comune di Osimo che ha rilasciato le autorizzazioni un risarcimento danni milionario;
– premiazioni Apollino d’Oro 2014;
– Ospedale di Osimo è a norma;
– Amministrative 2014 in Osimo: S.Pugnaloni annuncia la sua squadra.

Se questo è un uomo, per non dimenticare

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi

Eugenio Scalfari: il duopolio ai partitoni e il bavaglio ai partitini

giornale La Repubblicadi Eugenio Scalfari  26 gennaio 2014. Ricorsi storici e questione morale
Qualcuno si ricorda la legge elettorale truffa, proposta dalla Democrazia cristiana e dai suoi alleati laici, i cosiddetti partitini? Ne dubito; sono passati sessant’anni da allora e molti degli attori di quella vicenda non ci sono più. Io ricordo bene: la legge fu sconfitta dall’opposizione di dissidenti da sinistra e da destra, tra i quali emergevano Codignola, Parri e Corbino. Eppure non era una grande truffa: attribuiva un premio del 15 per cento alla coalizione che avesse superato il 50,1 dei voti. Si votava in collegi uninominali, gli stessi con i quali nel 1948 la Dc aveva incassato il 48 per cento dei voti e la maggioranza assoluta dei seggi.
Altri tempi, sembrano la preistoria. C’erano personaggi come De Gasperi, Togliatti, Ugo La Malfa e molti altri di analogo conio; al Quirinale c’era Luigi Einaudi, del quale Napolitano è un devoto cultore nonostante il suo passato di comunista (ma non marxista).
Oggi siamo alle prese con una riforma elettorale voluta da Renzi e da Berlusconi e diventata disegno di legge in pochi giorni, che cerca di realizzare il massimo di governabiltà sacrificando i criteri di rappresentanza. Il punto di frizione con i partiti minori e con i Cinque Stelle è proprio questo: attraverso un complicato gioco di soglie di sbarramento e di premi, le forze minori vengono di fatto ridotte al silenzio lasciando in campo i partiti maggiori. Come si può uscire da quest’imbroglio? Berlusconi se ne preoccupa poco o niente: voleva riguadagnare il titolo di salvatore della Patria e ce l’ha fatta.
Per lui è una posizione di importanza enorme che può avere ripercussioni anche sulle sue vicende personali. Ma per Renzi è diverso; lui deve assolutamente portare a casa il risultato. Se fosse battuto sarebbe un disastro e lo sarebbe anche per il Pd. Nei sondaggi quel partito supera il neo-salvatore della Patria di 12 punti, ma li perderebbe di colpo se Renzi cadesse sulla riforma elettorale. Il crollo dei consensi finirebbe col travolgere anche il governo Letta. Del resto la forza di Renzi è proprio questa: o vincete con me o con me affonderete. È questo l’imbroglio in cui ci troviamo.
A proposito del salvatore della Patria, credo sia giusto segnalare di nuovo un gesto di coraggiosa dignità che Repubblica ha già registrato con un’intervista venerdì scorso. Si tratta di Pietro Marzotto che aveva chiesto da alcuni mesi l’espulsione di Berlusconi dall’associazione dai cavalieri del Lavoro, senza ottenere alcuna risposta. Per protestare contro questo silenzio Marzotto si è dimesso da quell’associazione e ne resterà fuori fino a quando un condannato per frode fiscale non ne sarà escluso. Finora l’esempio di Marzotto non è stato seguito da altri. Bel gesto egli ha fatto e brutto segnale il pesante silenzio degli altri associati. Cavalieri smontati da cavallo?
***
A me Matteo Renzi non ispira molta fiducia né come segretario del Pd né come eventuale presidente del Consiglio; le ragioni le ho più volte spiegate e non starò a ripetermi, riconosco però che la sua iniziativa ha dato una scossa al partito del quale è il leader e di conseguenza a tutta la politica italiana, governo compreso il quale ne aveva urgente bisogno.
La legge da lui presentata, tuttavia, è assai poco accettabile poiché — volutamente e quindi consapevolmente — cancella non soltanto i partiti minori avversari senza se e senza ma del Partito democratico, ma anche quelli disposti ad allearsi col Pd ed entrare a far parte d’una coalizione da esso guidata.
Il gioco delle soglie d’ammissibilità, da quella del 12 per cento a quella dell’8 e del 5, rischia di escluderli dall’eventuale premio previsto per chi raggiunge il 35 per cento dei consensi. Se infatti quei partiti non superano la soglia del 5 per cento non parteciperanno ai voti ottenuti dalla coalizione. Sono soltanto portatori d’acqua che non ricevono alcun tipo di ringraziamento dal partito maggiore che, anche con i loro voti, ha sconfitto l’avversario o comunque diventerebbe il partito d’opposizione. Ai portatori d’acqua non resta nulla fuorché gli occhi per piangere.
Con questa legge, come è uscita dalle stanze del Nazareno, non restano in campo che Pd, Forza Italia e l’incomunicabile Grillo che probabilmente sarà beneficiario di quegli elettori che saranno schifati dal duopolio Renzi-Berlusconi e dalla loro riaffermata e reciproca sintonia.
In una situazione di questo genere restano due punti fermi: la libertà costituzionalmente affermata del mandato parlamentare al quale non si può opporre alcun vincolo e la necessità che Renzi rimanga al suo posto di segretario del Pd per l’esistenza stessa di quel partito.
La legge elettorale si trova ora all’esame del Parlamento che è libero di pronunciarsi. Se viene rivista in alcuni punti essenziali Renzi deve accettarne il risultato e restare al suo posto; dimettersi da segretario avrebbe infatti le stesse conseguenze d’una scissione del partito che nelle primarie ha votato massicciamente per lui.
Un conto è il partito, un conto è il Parlamento. Il primo è una libera associazione, il secondo è un organo istituzionale sul quale si fonda la democrazia rappresentativa. Il primo è depositario di una sua visione del bene comune, il secondo è titolare dell’interesse generale e non ha nessun leader ma soltanto i propri organi previsti dai suoi regolamenti. I leader dei partiti non
hanno in Parlamento alcun potere salvo la propria autorevolezza. Ugo La Malfa ai suoi tempi era più autorevole in Parlamento di quanto non lo fossero Rumor o Piccoli o De Martino o Mancini quando erano segretari della Dc o del Psi e guidavano partiti dieci o cinque volte più forti dei repubblicani i cui voti alla Camera oscillavano tra i 5 e i 20, su 630 membri.
Renzi deve dunque restare e far digerire a Berlusconi il nuovo schema di legge approvato dalla Camera, sempre in attesa che il Senato sia riformato come è necessario fare.
La legge più appropriata deve dare il peso che merita al criterio della rappresentanza e diminuire — non certo abolire — il criterio della governabilità.
La soluzione migliore sarebbe quella di votare in collegi uninominali, innalzare la soglia prevista per ottenere il premio
di maggioranza al 40 per cento, abolire la soglia del 5 per cento o abbassarla al 3, abbassando in proporzione la soglia dell’8 prevista per i partiti che si presentano da soli.
Più o meno sono questi i lineamenti di una legge elettorale accettabile nell’interesse della democrazia parlamentare. Assai meglio delle preferenze che Renzi fa bene a non volere perché possono inquinare il voto in favore di clientele e mafie, come è spesso avvenuto in passato.
Se Berlusconi non ci sta, il Pd si appelli a tutti i parlamentari di buona volontà e se non ci saranno altre soluzioni che il voto, si voterà con la proporzionale che prevede collegi e non liste. E vinca il migliore.
****
Alcuni osservatori ed editorialisti di altri giornali hanno scritto che non esistono “governi amici” se non nei casi di emergenza. I governi amici cioè non sono altro che un commissariamento efficace e destinato ad esser breve.
Su questo punto — che da molto tempo ritengo fondamentale per la democrazia rappresentativa — la mia opinione è completamente diversa; sostengo infatti (e lo sostengo dai primi anni Ottanta del secolo scorso) che il governo è titolare del potere esecutivo e in quanto tale è uno dei tre poteri dello Stato a somiglianza del Parlamento e dell’Ordine della magistratura. Quando un uomo politico, membro del Parlamento o tecnico, diventa presidente del Consiglio o ministro o sottosegretario, quale che sia la sua provenienza egli rappresenta un potere dello Stato. E poiché il governo ha bisogno della fiducia del Parlamento, esso è appunto amico della maggioranza parlamentare che lo sostiene, ma autonomo da essa. Tiene conto della visione del bene comune di quella maggioranza, ma deve sempre privilegiare l’interesse generale e quindi lo Stato che in sé lo riassume.
Questo sostenne Enrico Berlinguer nell’intervista data al nostro giornale nel 1981 e questa egli chiamò “questione morale”. In questo modo si accresce l’autonomia del governo e del Parlamento dai partiti determinando così la nuova natura delle persone che ne fanno parte. La visione della democrazia rappresentativa qui esposta prevede un rafforzamento del potere esecutivo e soprattutto di chi ne è il titolare, così come un rafforzamento del Parlamento nei suoi poteri di controllo della pubblica amministrazione.
Prevede anche una diversa concezione delle magistrature amministrative rispetto a quella ordinaria e quindi una profonda riforma sia della Corte dei Conti sia soprattutto del Consiglio di Stato. Ieri Galli Della Loggia ha documentato sul
Corriere della Sera l’invadenza soffocante della burocrazia che si autotutela anziché essere il braccio armato del potere esecutivo. Concordo interamente e non da oggi con questa tesi. Bisogna disboscare e semplificare la pubblica amministrazione. Questa è la madre di tutte le riforme, senza la quale le altre restano barchette di carta nell’acqua, sulla quale a stento galleggiano prima di disfarsi.

AUSCHWITZ, per non dimenticare

 

    Una nota per ogni domenica

                                                                                       

                                                                                        –

               –

Buona Domenica a tutti Voi,  con una canzone di Guccini ed i Nomadi
27 Gennaio: Giorno della Memoria
RICORDIAMO DI NON DIMENTICARE

…Son morto con altri cento,
son morto ch’ ero bambino, 
passato per il camino
e adesso sono nel vento
e adesso sono nel vento…. 
Ad Auschwitz c’era la neve,
il fumo saliva lento 
nel freddo giorno d’ inverno
e adesso sono nel vento,
adesso sono nel vento… 
Ad Auschwitz tante persone,
ma un solo grande silenzio: 
è strano non riesco ancora 
a sorridere qui nel vento,
a sorridere qui nel vento… 
Io chiedo
come può un uomo
uccidere un suo fratello 
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento,
in polvere qui nel vento… 
Ancora tuona il cannone,
ancora non è contento 
di sangue la belva umana
e ancora ci porta il vento
e ancora ci porta il vento… 
Io chiedo
quando sarà 
che l’ uomo
potrà imparare 
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà
e il vento si poserà… 
Io chiedo
quando sarà
che l’ uomo
potrà imparare 
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà
e il vento si poserà
e il vento si poserà…

Un abbraccio Paola

Solidarietà e vicinanza al rabbino e alla comunità ebraica di Roma

Quanto è avvenuto alla Sinagoga di Roma, alla vigilia della Shoah è un oltraggio alla Memoria. Un’ offesa non solo alla comunità ebraica romana, che fu vittima delle leggi razziste  e poi delle deportazioni, ma tutti ci sentiamo disgustati e preoccupati   da quanto oggi accaduto.  Un  vile gesto provocatorio di razzismo e più precisamente di antisemitismo.
Una società che voglia essere civile non può accettare e farsi soggiogare da tale cultura.
In questi giorni, nelle scuole, ai nostri ragazzi ricordiamo lo sterminio nazista degli ebrei, i deportati politici e gli internati militari, gli oppositori del nazifascismo, i gay, i disabili, gli zingari e quanti si adoperarono per proteggerli e salvarli.
Esprimo  tutta la mia  solidarietà e vicinanza al rabbino e alla comunità ebraica di Roma.
Paola