Osimo calls World: Gemma Ingargiola


Gemma Ingargiola nata in Osimo il 05 settembre 1991.

Osimana, classe ’91, nata e cresciuta ad Osimo in zona “Caio”, residente in Svezia dal 2014.

 

Gemma Ingargiola un’osimana che ha scelto di vivere  in una terra che  non è solo Ikea

Sono Gemma, ricordo con molta chiarezza come da piccola non avessi mai provato il desiderio di partire e andare lontano. Viaggiare mi piaceva, sì, mi piaceva eccome. Aspettavo con ansia le vacanze estive per poter partire alla volta dei paesi europei con mio padre, o di perdermi tra le montagne della Valle Aurina assieme a mio nonno Carlo.
Eppure, non volevo andarmene davvero. Quando partivo, portavo già nella mente e nel cuore l’immagine di una casa a cui volevo tornare. Osimo era il mio piccolo universo, e mi ci trovavo più che bene. Casa, scuola, piazzale Bellini per i pranzi del nonno, piazza Duomo per le riunioni scout, magari una passeggiata verso il cimitero vecchio in zona San Giovanni, e poi di ritorno a casa.
È stata l’università a spingermi a cambiare, ad allargare le mie vedute. Io, che durante il primo semestre credevo che fare da pendolare tra Osimo e Macerata fosse già un enorme salto nel buio… che ingenua, non sapevo ancora cosa la vita avesse in serbo per me!
Ho studiato Lingue e Letterature straniere all’Università degli Studi di Macerata, specializzandomi in inglese e francese. In apparenza un grande baratro tra i miei studi universitari e quelli liceali, presso il Liceo Classico Campana. Ero passata da latino, greco e qualche – a mio parere sempre troppo poche – ora di inglese a una full-immersion in letteratura e traduzione inglese e francese. Che cosa c’entrava? Niente, eppure tutto.
Forse sarà una frase fatta, ma io credo fortemente nell’idea che lo studio delle lingue classiche apra ed alleni la mente allo studio di altre materie. D’altra parte, un verbo è un verbo, in qualsiasi lingua tu lo legga. E le ore passate a sudare sopra le versioni mi hanno ripagata con la capacità di apprendere e parlare fluentemente le lingue straniere in tempi rapidissimi.
Come dicevo, è stata l’Università ad aprirmi gli occhi alle mille possibilità che il mondo poteva offrirmi. E, ironia della sorte, è stata sempre l’università ad introdurmi ai due più grandi amori della mia vita: la Svezia, e mia moglie.
Nel 2012 partii per un Erasmus di sei mesi presso l’Università di Dalarna a Falun, un pittoresco paesino di circa 38 mila abitanti a tre ore di macchina da Stoccolma. Fu lì che mi innamorai perdutamente della Svezia, delle sue foreste e dei suoi laghi. Della neve ad ottobre e della mentalità così aperta delle persone. Dei dolci natalizi speziati e della lingua, musicale quanto la nostra.
Mi ero innamorata, ma ero ancora convinta che il mio futuro risiedesse in Italia, e in particolar modo ad Osimo. Così tornai a casa e mi laureai. E fu in quel periodo che la dura realtà infranse tutte le mie illusioni.
Non avevo voglia di continuare gli studi per una laurea magistrale il cui programma era tale e quale alla triennale, così cominciai a cercare lavoro. Non avevo grandi ambizioni, se non quella di lavorare, un lavoro in un settore dove le mie competenze linguistiche e i miei anni di studio avrebbero portato frutto.
Così mi ritrovai faccia a faccia con la stessa realtà che gran parte di noi giovani espatriati ha vissuto in prima persona: “grazie, ma abbiamo già assunto”, “grazie, ma non ci interessi”, o anche peggio, nessuna risposta.
Per sei mesi, le mie uniche occupazioni furono lo scoutismo e qualche ora settimanale di ripetizioni presso amici di famiglia. Mi facevano sentire utile ed apprezzata, ma nessuna di queste attività portava davvero il pane in tavola. Mi sentivo una bomba piena di potenzialità, pronta ad esplodere da un minuto all’altro se non avessi trovato il modo di impiegare questo potenziale.
Inoltre, ero agli albori di una relazione del tutto nuova e inaspettata, e sentivo che non avrei potuto viverla a pieno e in sicurezza nella realtà in cui mi trovavo.
Mi iscrissi così ad un’agenzia di collocamento per ragazze alla pari. Il piano era di vivere e lavorare presso una famiglia svedese per un anno, e nel frattempo costruirmi le basi per un futuro autonomo.

Con la mia esperienza come Capo Branco, pensavo, sarebbe stato facile badare a tre bambini in età da lupetti. Nulla mi aveva preparato allo shock culturale che avrei ricevuto al mio arrivo.
La famiglia che mi assunse era molto gentile e di mentalità aperta, ma mise subito in chiaro le regole: se non fossi riuscita a comunicare con i bambini e ad adattarmi ai loro ritmi nel giro di un mese, mi avrebbero rimandata a casa. Quella che io credevo sarebbe stata una fase di assestamento, divenne quindi un periodo di lotta per la sopravvivenza. Impiegai ogni ora del mio tempo libero per studiare lo svedese, sottoponendomi alla crudele disciplina dei bambini, che mi prendevano in giro per ogni piccolo errore di pronuncia. Imparai a cucinare piatti svedesi e a fare cena alle 18, impressi nella memoria gli orari dei bus per giostrarmi tra i miei corsi di lingua e le molteplici attività pomeridiane dei tre bambini. Scesi a patti con le lunghe assenze dei genitori, e con le – a mio parere incomprensibili – priorità e usanze della famiglia.
Fu un anno duro, non lo nascondo. Ma mentre stringevo i denti e fungevo da terzo genitore, mettevo da parte ogni corona guadagnata, continuavo i corsi (gratuiti!) di svedese, ottenevo una carta di identità e mi guardavo attorno in cerca di altri lavori. Gli obiettivi che volevo raggiungere erano ancora molto lontani, ma a differenza dell’Italia, la Svezia mi stava dando gli strumenti e le modalità per raggiungerli.
Ad un anno e mezzo dal mio arrivo in Svezia avevo completato i miei studi di lingua e ottenuto un nuovo diploma di istruzione superiore, avevo trovato una stanza in un appartamento di periferia e due lavori part-time: di giorno ero una supplente scolastica ambulante, di sera una cameriera.
La paga era magra e gli orari di lavoro massacranti, ma non era mia intenzione fermarmi lì. Volevo di più.
Nel gennaio 2017 mi iscrissi al corso di laurea in Scienze della Biblioteca e dell’Informazione.
Lavorare come bibliotecaria era un sogno che non sapevo di avere. Sono sempre stata un’amante della letteratura e una divoratrice di libri, ma da piccola frequentavo molto raramente la biblioteca comunale di Osimo. In parte perché sono cresciuta in case piene zeppe di libri, in parte perché la biblioteca comunale era tutto fuorché attrattiva. Vecchia, polverosa, disordinata, senza un vero spazio per i bambini e giovani.
In Svezia, le biblioteche comunali sono tutto un altro mondo. I libri assumono un ruolo quasi marginale, mentre i locali diventano luogo d’incontro, di crescita e scambio culturale. I bibliotecari lavorano affinché ogni cittadino abbia i mezzi necessari per accedere all’informazione e fare uso del patrimonio letterario e culturale, indipendentemente da origine, ceto e disponibilità economica.
Bambini e giovani sono uno dei cardini attorno a cui si sviluppa la biblioteca comunale. Secondo la legge, spetta infatti ai bibliotecari il compito di far riscoprire alle giovani generazioni il piacere della storia e del racconto, e di fornire loro i mezzi per aiutarli nella loro crescita linguistica e culturale.
Mezzi che non sono necessariamente libri stampati.
Fu l’approccio a questo diverso tipo di biblioteca a far scaturire in me una nuova e travolgente passione. Inizialmente ero affascinata da questo nuovo mondo, incantata, come può esserlo uno spettatore che contempla uno spettacolo teatrale. Ma fu solo quando cominciai a lavorare part-time in biblioteca (sempre in concomitanza con gli studi universitari) che capii di aver finalmente trovato la mia vocazione.
Sebbene io percepisca un regolare stipendio, ritrovo nella mia professione quella scelta di servizio che compii ormai quasi dieci anni fa, quando presi la Partenza dal Clan. Io sono a servizio della mia piccola comunità di periferia. Tutto ciò che faccio ogni giorno, dal mettere i libri sugli scaffali, ad aiutare uno straniero con dei moduli, o spiegare ad un anziano come funziona un computer… tutto questo, io lo faccio per il bene della mia comunità, di ogni singolo individuo.
Mi faccio strumento per loro, per aiutarli nella loro crescita, che avviene costantemente, impercettibilmente. E lo stipendio di fine mese è poca cosa rispetto alla gratificazione che mi danno il saluto gentile e soddisfatto del visitatore abituale, o lo sguardo appassionato di un bambino che trova il suo libro preferito.

Siamo quindi arrivati al famigerato anno 2021. Ho trent’anni, due lauree e un lavoro a tempo indeterminato. Vivo in un monolocale un po’ stretto, sì, ma ho una moglie stupenda ed un gatto coccolone che rendono la mia casa una reggia.
Mi mancano l’Italia e Osimo ?  Molto. Mi manca la familiarità dei luoghi della mia infanzia, il buono (e molto meno costoso!) cibo, il mare e la montagna. Mi manca la mia famiglia, la spontaneità con cui io e i miei amici uscivamo per una birra la sera, i ragazzi del gruppo scout Osimo 1. Mi manca la fiera di San Giuseppe, le sagre, le passeggiate per il bellissimo centro storico.
Tornerei in Italia e in particolare ad Osimo? No. O per lo meno, non nel prossimo futuro.
Sono consapevole che a molti italiani non piace sentire la stessa filastrocca, e che queste mie parole sono diventate quasi un luogo comune. Eppure, ci tengo a ribadirle, e le ribadirò ancora e ancora, fino a quando non si troverà una soluzione al problema.
Non c’è futuro per i giovani in Italia. Il Paese e le istituzioni non investono su di noi, e anzi, siamo noi a dover investire soldi che non abbiamo per poterci creare una vita e trovare un posto nel mondo.
Mi rattrista rendermi conto che non avrei raggiunto tutti i miei traguardi, se fossi rimasta in Italia.
Avrei dovuto pagare di tasca mia (o peggio, addossare sulla mia famiglia) gli studi che qui in Svezia sono completamente gratuiti, e che addirittura mi danno diritto ad una borsa di studio mensile. In Italia avrei accettato lavori mal retribuiti o gratuiti nel tentativo di guadagnarmi un posto fisso, per poi venir sorpassata da chi ha un nome ed una reputazione migliori. Qui in Svezia sono stata premiata per le mie competenze e le mie capacità. Nessuno mi ha chiesto da dove venissi, o di chi fossi figlia.

Se fossi rimasta in Italia, non avrei potuto esprimere a pieno la mia identità
, né vivere la mia storia d’amore alla luce del sole. Magari avrei avuto abbastanza coraggio per tenere la mano di mia moglie in pubblico, ma la nostra sarebbe sempre stata considerata una relazione di serie B. Qui, secondo la legge Svedese, io e lei – Jessicasiamo sposate, e non “unite civilmente”. Qui possiamo essere noi stesse senza paura, e possiamo contare su una legislazione che ci tutela e che punisce severamente qualsiasi crimine di odio nei nostri confronti.
Ovviamente non tutto è sempre rose e fiori, nemmeno qui in Svezia. Te ne rendi conto piano piano, quando smetti di essere “turista” e cominci ad integrarti davvero nella società in cui vivi. La proverbiale riservatezza degli svedesi è bella nel momento in cui ognuno si fa gli affari suoi, ma è insopportabile quando cerchi di fare amicizia. La spontaneità è completamente assente, per poter uscire insieme bisogna organizzarsi con un mese di anticipo. E per paura di offendere, qui nessuno alza la voce, nessuno osa iniziare una discussione, nemmeno per le cose importanti. Per non parlare dell’alto costo della vita, e di come sia difficile reperire prodotti di buona qualità che assomiglino vagamente a quelli italiani.
In conclusione, nessun Paese è perfetto, ma forse esiste il Paese perfetto per ciascuno di noi. Io l’ho trovato in parte in Italia, in parte in Svezia. Il mio cuore è osimano e svedese, e batte i colori rosso, giallo e blu. L’appartenere a tutti e a nessuno fa parte di me, ed è forse la parte che preferisco.

p.s. Gemma e la passione per il rugby. Ho cominciato a praticare il rugby già in Italia, avevo circa 16 anni. Mio fratello aveva scoperto il rugby grazie all’ associazione Praetoriani di Recanati.All’epoca facevano prove gratuite nelle scuole. Mio fratello cominciò a giocare nella Under 14, poi piano piano venne coinvolto anche mio padre (che attualmente è ancora presidente dell’associazione).
Seguendo entrambi loro alle partite e agli allenamenti, mi era venuta tantissima voglia di giocare, ma nella zona non esistevano squadre femminili. Così mi concessero di allenarmi assieme ai ragazzi di 13-14 anni (la squadra di mio fratello). Giocai anche una piccola partita amichevole assieme a loro. Quando cominciai l’università (anni 2011-2012) scoprii che ad Ancona si era formata una piccola squadra femminile, così mi unii a loro. Giocai nei campionati regionali e interregionali con loro fino a che non mi trasferii in Svezia (2014).
Presa dal lavoro e dagli studi, misi il rugby da parte per un po’ di anni. L’attuale squadra dove gioco si chiama Berserkers Rugby. è stata fondata nel 2013, ma io l’ho scoperta solo nell’ estate 2019. Con loro ho giocato i campionati nazionali. (Qui in Svezia il rugby è uno sport molto molto ristretto, quindi le poche squadre che ci sono giocano tutte ai livelli più alti. Non ci sono abbastanza squadre per formare più “serie”). Sto riscoprendo l’amore per questo sport grazie a loro, ma ciò che amo di più dei Berserkers è che nascono come associazione LGBT. Tutti sono i benvenuti nella squadra, qualsiasi sia la loro identità di genere o orientamento sessuale. E come associazione, noi Berserkers promuoviamo attivamente l’eguaglianza e la tutela delle persone LGBT e dei loro diritti, tramite ad esempio raccolte fondi o eventi sociali.


Ciao Gemma, grazie per la tua testimonianza, ti sono vicina e condivido pienamente tutte le considerazioni, anche quelle amare, che hai saputo ben rappresentare. L’Italia di oggi sicuramente deve fare ancora molta strada per assicurare ai giovani un futuro e per garantire a ciascuna persona piena cittadinanza. Io credo e spero che anche qui, nel nostro Paese, le cose potranno migliorare, anche grazie all’esempio di coraggio e di determinazione di belle persone come te.
Paola Andreoni vice Sindaco di Osimo
***

 

 

***

6 luglio 1944 Osimo è libera: dai Diari di Guerra di Mons. C.Grillantini, don Fulvio Badaloni ed altre testimonianze

6 luglio 1944
***
Truppe Polacche in Osimo
***

dal “Diario di Guerra” di Mons. C.Grillantini

***
Giorno fatale e fatidico !
ore 3
: Dopo un lungo girare di aereo, gran sibilo come di aviogetti in picchiata e terribile scoppio, il più spaventoso di questi giorni. Tutti saltiamo dai nostri letti ( io ho dormito le notti precedenti al 1° piano, nel mio studio, ma questa notte, addirittura dentro la dispensa al pianterreno, con altre cinque o sei persone) e ci precipitiamo lungo le scale del sotterraneo ora colmo di rifugiati. Saranno almeno 600 . Con me trovano alloggio quegli altri otto  o dieci che dormono su sedie presso il pozzo, e glia altri 12 che dormono su  sedie  a sdraie e panche della Chiesa, nella legnaia  e nell’andito attiguo. Poi, più nulla, quantunque avessimo tutti l’animo disposto alla solita musica.
ore 5,30: Qualcuno che ha fatto capolino dalla porta vede qualche partigiano con il mitra; attende , e ne passano altri ( tutti vestiti in kaki e al petto una coccarda con un segno rosso) ma nessun tedesco.
E’ gran silenzio. Nasce una speranza che senza rumori di artiglieria, nè spari di sorta, con il passare del tempo si consolida.
Giunge l’annunzio al rifugio. Ci si alza un po’ inebiti. Si corre sopra; è vero!.
ore 7,30: passa, dopo alcune motocarrozzette isolate, una compagnia di alleati. Dicono siano polacchi  e russi. Battimani e gioia incontenibile.  Poco dopo, un piccolo corteo di partigiani  – a capo del quale troneggia su un piccolo cavallo  Sportella .
Porta 12 prigionieri, ognuno dei quali è affiancato da una coppia di partigiani  con mitra. Si dice che in tutta la zona circostante ce ne siano razziati, con questi altri tre-quattrocento.
Appaiono i primi manifesti tricolori, portati dai partigiani e recanti il saluto alle truppe alleate e l’invito alla gioia, non disgiunta dalla serena calma. Più tardi altro manifesto del Comitato Nazionale di Liberazione costituitosi in Governo Provvisorio.
Più tardi ancora striscioni con sopra scritto:

Viva il Gen. Alexander  – Viva la libertàViva l’esercito polaccola brigata Garibaldinagli animosi del G.A.P.

Verso le 8 una compagnia di soldati polacchi è accolta molto festosamente in città. Molte case invitano i giovani. Giudicando tuttavia opportuno che la guerra non è finita, faccio un doppio giro per le principali vie e piazze, avvertendo tutti di stare molto vigilanti, per l’eventuale reazione tedesca, che infatti comincia  poco dopo. Gli imprevidenti pagano con la vita : Vincenzo PALLOTTA e Brugè al Borgo; la figlia di Gigio lo stalliere al Duomo, e forse qualche altro. Ieri sera, per voler soccorrere un tale che chiamava aiuto,  Carlo BATTAGLINI si è preso una pallottola ed è morto.  L’uomo di Suardi, tale Polentò ha incontrato la stessa sorte, non so se per qualche altro motivo.
Debbo subito preoccuparmi del vitto per il mio rifugio; e porto al fornaio un Q,le  di farina: mancandogli il carbone, mi reco dal Comitato di Liberazione e poi dalla Segreteria del Comune, ottenendo un’ordinanza scritta tutta a mano ( avendo i tedeschi portato via tutte le macchine da scrivere sia della Prefettura, quanto dal Comune.

Raccolgo altre impressioni dell’importantissima giornata: i polacchi riferiscono che, dopo Ortona, non avevano trovato una tale  resistenza come quella di Osimo. La coccarda dei partigiani è una stella a 12 punte costituita da tre quadratini di diversa grandezza e di colore rispettivamente: bianco, rosso  e verde sovrapposti, in modo da alternare gli angoli. Ma i politici non la vogliono, come non la vuole il Commissario, sapendo troppo di comunista. Faranno il Sindaco e ristabiliranno i Carabinieri, con tanto di reali. Abbiamo la spiegazione del perchè fu fatto saltare il viadotto Barbalarga, a mezzogiorno: per obbligare gli alleati a transitare rimanendo sotto il controllo di chi domina il Monte della Crescia e Santo Stefano ( dove sono ora appostati i tedeschi). Ma la rivelazione più interessante è la seguente: il cavallo di Troia o l’ultimo bicchiere che costituì il punto critico ( nel quale la situazione questa notte cambiò improvvisamente) fu offerto dai partigiani, i quali – vista la impossibilità da parte degli alleati di entrare in città, fintano che le porte erano presidiate da mitragliatrici e cannoni – questa notte, ad ora convenuta, si sono appostati in vari angoli di vie e piazze mostrando appena le canne dei mitra. I pochi tedeschi, alla domanda: chi va là ? fascista ? Si sentivano rispondere: English e sparare addosso. I primi sette o otto morti convincono i tedeschi che gli alleati da qualche parte sono entrati, e si decidono a compiere quel passo cui prima o poi sapevano di dover ridursi. Ci hanno detto ancora i Polacchi che: ove la liberazione non si fosse compiuta oggi, i loro Comandanti avrebbero domandato l’intervento dell’armata aerea alleata. E allora… addio Osimo e gli Osimani !.

***

dal “Diario del fronte di Guerra” di don Fulvio Badaloni parroco di San Paterniano di Osimo
tratto dal libro “Quota 360 il Monte della Crescia” di Carlo Gobbi

***
Notte insonne per gli spari continui: un terrore indicibile invade gli animi di tutti. Al mattino, mentre don Alberto Passeri si veste per celebrare la messa, due soldati della polizia tedesca armati di ogni specie , gli intimano di andare con loro, perchè qualche ora prima, obbligato a lavorare per abbattere le querce ( che si trovavano nel tratto di strada accanto alla nuova chiesa), onde sbarrare la strada insieme col vecchio padre ed altre persone ( Nello Scarponi, Umberto cenci, Papa Emilio quest’ultimo uno sfollato di Ancona), si era allontanato  – col consenso di un ufficiale – per venire in Chiesa. E’ costretto a seguirli. Intanto si vedono già i primi incendi locali e circolano notizie di sanguinosi combattimenti e di numerose vittime. Al mattino vengono altri sfollati, che altrove non credono di essere abbastanza sicuri. Ora siamo ( 70 persone):
– famiglia del parroco n. 4 persone;
– famiglia Andreoni Emidio n. 4 persone;
– famiglia Cardellini Nazzareno n° 8 persone;
– famiglia Vaccarini Tommaso n° 8 persone;
– famiglia Cola Caffiero n° 6 persone;
– famiglia Vaccarini Tommaso n° 8 persone;
– famiglia Ceccarelli Renato n° 6 persone;
– famiglia Cannelli Otello n° 6 persone;
– famiglia Perinetti Maria n° 6 persone;
– famiglia Orlandini n° 6 persone;
– sfollati provenienti da fuori n° 8 persone.
Sono avvistati i primi carri armati alleati. Verso le 17 i Polacchi con camionette si avanzano e avviene un grave scontro con tiri di mitraglia con i Tedeschi tra il palazzo della sig.ra Lalla ( signora Adelaide Giardinieri un bella figura di donna che si prodigò in generosità , rimasta vedova da giovane, di un medico) e la scuola. Carletti Nazzareno aveva guidato i polacchi . Incendio da Vaccarini. Alle ore 20 una cannonata colpisce il ciglio della finestra della stalla, un fitto e nero polverone invade il primo piano: è la guerra in casa.

Andrzej Horoch

***

dal libro “Passa il fronte nella Valle del Musone” di Massimo Morroni

(testimonianza resa dal dott. Amilcare Cristallini)

Di primo mattino, fra gli applausi della popolazione, entrano in Osimo i militari polacchi seguiti dai partigiani che si portano dietro prigionieri tedeschi. Dalla finestra ( abitavo nei locali attualmente occupati dall’ufficio del notaio Bellaspiga) assisto alla sfilata la quale mi annuncia che il faticoso compito di Commissario è finalmente terminato ( il 30 ottobre 1943 era stato nominato Commissario Prefettizio di Osimo). Giudico tuttavia opportuno recarmi in Comune – anche col rischio di incappare in qualche scalmanato – poichè la mia assenza potrebbe essere interpretata come un riconoscimento di colpa. Consapevole di aver fatto soltanto il bene di Osimo verso le 11.00 raggiungo il Comune e, saputo che nell’Ufficio già occupato dal Prefetto c’è l’avv. Oddo Marinelli ( Presidente del Comitato di Liberazione) mi faccio annunciare. Egli mi riceve subito, mi viene incontro tendendomi la mano, mi ringrazia per l’opera svolta e mi prega di rimanere in carica fino alla nomina del Sindaco. Confesso che non mi aspettavo un’accoglienza così cordiale ed un riconoscimento così franco, tanto più che non l’avevo mai visto né conosciuto.

***

opera di R.A. Schiavoni, Sfilata dei liberatori lungo il Corso

***
Il nostro Comune e gli osimani non hanno mai dimenticato  la generosità, il coraggio e la fede dei soldati e del  popolo polacco per il contributo dato alla   liberazione dell’Italia e della nostra città dal nazifascismo.
***

Osimo è stata liberata anche grazie al sacrificio della vita di tanti giovani osimani. Giovani partigiani che non si piegarono alla tirannia e sacrificarono la loro vita per la libertà della nostra città e per l’Italia Repubblicana. Non possiamo essere un popolo che dimentica il suo passato.
Le stele e i piccoli monumenti sparsi per Osimo vogliono essere un ricordo alle giovani generazioni , un ricordo che dobbiamo conservare e mantenere sempre vivi e che mai nessuno negherà.

Ai partigiani caduti , stele sotto le Logge comunali

***
La Presidente del Consiglio Comunale di Osimo
*********Paola Andreoni

 

*****

19 luglio 1944 dai diari di Guerra di Mons. C.Grillantini e don Fulvio Badaloni per non dimenticare la nostra storia ed essere testimoni di Pace.

19 luglio 1944
(mercoledì, … ultimo giorno)

La descrizione particolareggiata dei giorni del fronte di guerra finisce con la data del  18 luglio 1944. Da quella data, gli osimani escono dai rifugi, ritornano , per quanti era possibile, nelle proprie abitazioni., ci si cerca, ci si trova e pian piano riprendono le proprie attività, in città come nelle campagne.
Concludo questi racconti con uno degli ultimi appunti di don Fulvio che meglio di ogni altra riflessione ci dà l’immagine e la fotografia del passaggio del fronte della Guerra nella nostra città: “ …tutto è invaso e saccheggiato. Lavoriamo per ricostruire e ricostruirci”.

18 luglio 1La battaglia è finita, i  soldati polacchi devono proseguire il loro cammino di liberazione che dopo Ancona li porterà fino a liberare Bologna. Una pausa della guerra a preparare il  pane nel forno di campagna in una casa colonica osimana, aiutati dalle massaie del posto. ( foto The Polish Institute and Sikorski Museum of Londra ).

La guerra è sinonimo di atrocità, di violenze e dolore ma come tutti i tempi più bui e tragici della storia anche in tali frangenti non mancarono gesti di solidarietà: quella dei contadini che ospitarono i vicini e sfollati sconosciuti, nelle loro case più sicure dando loro con generosità calore ed assistenza  o come la storia del 2° Corpo d’Armata Polacco.  160 mila soldati provenienti dalla Polonia, prigionieri della Russia, che sotto la guida del Generale Władysław Anders si unirono al CIL per aiutare l’Italia nella sua liberazione, e molti di questi soldati persero la vita combattendo a Cassino e in gran parte sul nostro territorio marchigiano.
La bandiera bianco-rossa fu la prima bandiera che i nostri territori, i nostri contadini videro appena liberatisi dal dominio nazi-fascista. Un esercito che combattè contro il totalitarismo e che, dato sconfitto in partenza, liberò con i partigiani il nostro Paese.
Singolare anche la storia del generale Anders costretto a morire in esilio a Londra nel 1970 ricordato solo dalle persone che aveva contribuito a salvare. Sepolto, come da sua volontà, in un cimitero militare, tra i suoi soldati ( in un cimitero militare non possono essere sepolte persone non cadute sul campo in battaglia. A lui e solo a lui, venne fatta un’eccezione ).

Ho voluto riprendere quanto don Carlo Grillantini e don Fulvio Badaloni hanno scritto nei loro diari , e che il m° Carlo Gobbi  ha ben trascritto nel libro ” Quota 360, il Monte della Crescia”,  perchè credo che Osimo, ciascuno di noi,  non deve dimenticare la propria storia e quanto è accaduto, per essere testimoni di Pace.

19 luglio Anders19 luglio 1944, campagne di Osimo: il gen. Anders ( con il basco) comandante del II Corpo polacco assieme al gen. Sosnkowski, comandante in capo delle Forze Armate polacche dipendenti dal Governo in esilio a Londra ( foto The Polish Institute and Sikorski Museum Londra).

19 luglio 1944 soldati polacchiE’ anche a  questi uomini che l’ Italia deve la propria libertà. Oggi vengono banalmente chiamati “stranieri” o qualcuno peggio ancora  “invasori”, ma dobbiamo ricordare che proprio loro i polacchi – ma anche i maori, gli indiani, i canadesi come gli  americani – combatterono per la nostra libertà. ( foto by The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra)

19 luglio 1944 sfilata polaccaLe truppe polacche  del II Corpo sfilano a PIazza Nuova di Osimo davanti al loro comandante gen. Anders. Tra il generale Anders ed i suoi soldati è sempre esistito un particolare rapporto di fiducia, di stima, di comprensione a tal punto che generalmente, i soldati lo consideravano più una guida che un comandante militare, quasi un padre sul quale fare sempre affidamento.
Eloquente a tal proposito quanto scritto da don Carlo Grillantini. La risposta del Comando polacco agli osimani che  sollecitavano più determinazione nell’attaccare le postazioni tedesche sul Monte della Crescia: “…per fare un cannone occorre solo  qualche ora, per fare un uomo occorrono vent’anni.” ( foto by The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra)

19 luglio 1944 Kazimierz ChmielowskiLa foto ritrae il sottoufficiale Kazimierz Chmielowski della divisione Lancieri dei Carpazi nel gesto di offrire a dei bambini osimani del cibo. Al termine della guerra come altri suoi commilitoni, Kazimierz Chmielowski, si stabilirà in Osimo sposando una ragazza osimana Wanda Pesaro. La loro figlia più piccola, Rita,  sarà una mia carissima amica di scuola.
( foto by The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra)

**
E’ anche a  questi uomini che l’ Italia deve la propria libertà. Oggi vengono banalmente chiamati “stranieri” o peggio “invasori” ma dobbiamo ricordare che proprio loro i polacchi – ma anche i maori, gli indiani, i canadesi e gli americani – combatterono per la nostra libertà. ( foto by The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra)

*****

18 luglio 1944: dai Diari di Guerra di Mons. C.Grillantini e don Fulvio Badaloni.

18 luglio 1944
(martedì, su quota 360 i cannoni, finalmente, tacciono)

18 luglio 2La battaglia per la conquista di quota 360 “il Monte della Crescia” si era conclusa ( foto The Polish Institute and Sikorski Museum of Londra ).

dal “Diario di Guerra” di Mons. C.Grillantini

Dalle 3 a mezzogiorno i cannoni tacciono. Sotto un bel sole, dopo una breve pioggia nelle prime ore, la gente comincia a circolare vedendo i polacchi raccogliere i fili telefonici e andarsene sui propri carri. Ad una certa ora parte anche il comando inglese.
Alle 10,30 passa il generale Anders comandante in capo polacco con il suo stato maggiore, su cinque macchine. Voci che tedeschi hanno abbandonato Camerano, Montegallo, Santo Stefano, Offagna, Monte della Crescia, Polverigi, Agugliano. Dalla vallata del Musone salgono per ogni strada moltissimi automezzi alleati che vanno verso nord.

Si conferma che ieri non meno di 1.000 bocche da fuoco abbiano sparato dalla vallata del Musone contro i tedeschi. E, al momento dell’intensità massima del fuoco 2.000 colpi sono partiti in un quarto d’ora. Oggi si vede, del numero degli automezzi che scorazzano lungo le strade del territorio, che il quantitativo di cannoni non deve essere stato inferiore a quello comunicato dai bollettini.
Sono passati per Osimo, ieri, in tutto circa 270 tedeschi prigionieri molto male in arnese. I polacchi non avrebbero avuto nemmeno un morto nell’azione contro i tedeschi. Solo per errore, un aereo alleato ha sganciato alcuni spezzoni tra Monte Santo Pietro e il cimitero, uccidendo tre o quattro polacchi. Si parla di molte vittime civili, specialmente a San Paterniano, CaseNuove e Santo Stefano, le cui chiese si dice siano quasi completamente distrutte: nulla si sa dei loro parroci.
 È morta la maestra ZAGAGLIA di San Paterniano.
Altre voci danno per presa anche Ancona, ma alcuni colpi di cannone da qui ce lo fanno molto dubitare. Un sopralluogo al Duomo fa rilevare che alcune bombe sono scoppiate nell’interno procurando enormi danni, ma non  compromettendo la solidità dell’edificio sacro.
Ho sentito vari lamenti delle gerarchie nuove italiani nei riguardi degli alleati, da cui si credono un poco considerate (ed è una realtà). Ma mi accorgo poi che tra le considerazioni che più loro premono c’è anche quella dei loro interessi e comodi personali: perché non si dà a ciascuno di loro una macchina, perché non possono disporre di quel che vorrebbero, eccetera. C’è ancora in costoro una certa mentalità: d’altro canto  i G.A.P. ( Gruppi di Azione Politica)  e  i comunisti sono così poco graditi agli alleati, che a Montefano per un attrito con il tenente dei Carabinieri , gli alleati hanno sciolto il G.A.P. locale.
Frattanto il comando inglese radunatosi con i suoi consulenti locali ha fatto il calmiere da entrare in vigore subito. Il Prefetto si sta interessando per la nafta necessaria alla ormai urgente trebbiatura, per il materiale edilizio occorrenti alle più impellenti riparazioni, eccetera.
Sì è del parere di chiudere entro domani tutti i rifugi. Faccio un giro dei principali rifugi, annunziando tale deliberazione e perché ognuno provveda in tempo ai casi suoi. La sera, nel mio rifugio, dopo il rosario e la benedizione  invito tutti a ringraziare il signore, il quale – se pure ha voluto duramente provarci – ci ha risparmiato tuttavia calamità ben più gravi che incombevano sul nostro capo, come bombardamenti, sfollamenti in massa, violazioni di ogni specie, infezioni eccetera, e chiudo raccomandando di fare profitto della lezione, per incominciare una vita più cristiana.
Molti rifugiati ringraziano del trattamento usato loro fino ad oggi: i più nemmeno se lo  sognano .
Ore 18,30 Captato da mio nipote il Bollettino di Radio Algeri, ne vo facendo lettura nei vari centri della città: le voci del popolo danno per presa Ancona, Candia, Paterno ecc.                              

dal “Diario del fronte di Guerra” di don Fulvio Badaloni
parroco di San Paterniano di Osimo
tratto dal libro “Quota 360 il Monte della Crescia” di Carlo Gobbi

Dopo le funzioni in chiesa, circa alle otto del mattino, viene in casa del prevosto un tenente polacco per dirmi che essendo liberata dai tedeschi la zona di San Paterniano, il comando, a me solo, permetteva di tornare a casa: tutti gli altri sarebbero venuti dopo due giorni. Ciò nonostante ottengo che vengano con me una mia sorella e BASCONI: saliamo su una croce rossa polacca che a tutt’ora freschi i segni vermigli del suo pietoso ufficio. Da Montefano oltre il Padiglione due file ininterrotte di automezzi, l’una che va,l’altra che viene, occupano la strada. E’ il fronte che si sposta !….
I tedeschi trasportavano con le mucche tutto il loro materiale!,  le strade sono coperte di un palmo di polvere, tutti i ponti rotti, tutte le case perforate o squarciate. L’impressione è indicibile presso la cappella Caccini dobbiamo scendere e andiamo  frettolosi, paurosi verso casa con la grave preoccupazione di trovare tristi sorprese. Avvicinandoci conosciamo i nomi  di alcune vittime. Circa a  mezzogiorno siamo a casa: Deo gratias ! Tutti salvi !
La casa e la Chiesa danneggiati. Un camion polacco carico di esplosivo avvistato e colpito a 4 metri a nord della  casa dai tedeschi sul Monte Crescia ha esploso, provocando con lo spostamento d’aria il rovescio di muri principali e la conseguente Caduta dei solai, e del tetto con enormi danni, e causando al contadino vicino la perdita per accensione di tutta la biancheria nascosta sotto terra. Vado poi per le casette ! che orrore !  Tutto invaso e saccheggiato. !
Ancora non è tornato quasi nessuno. Visito la salma della maestra Olivia PASSERI, ieri morta per il ferimento di schegge, la giovinetta Rosa FABIETTI ( nota: Rosa FABIETTI , una bellissima ragazza bruna, durante la battaglia si era nascosta dentro un tino. Tenta di uscire pensando che i tedeschi se ne fossero andati. Un soldato polacco la vede nella penombra della cantina, pensa essere un tedesco, le spara: la ragazza muore. Il polacco resosi conto dell’errore si è messo a piangere disperatamente accanto alla ragazza, uccisa dai polacchi perché creduta soldato tedesco travestito……
In Osimo oggi è morto il canonico dottor don Giuseppe BULDORINI colpito ieri da una delle ultime bombe del fronte. O signore il paradiso sia per tutti.

18 luglio 3Soldati tedeschi catturati dai polacchi ( foto by The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra).

18 luglio 4Il generale Anders entra a Palazzo Campana. La battaglia combattuta in gran parte sul territorio osimano si era conclusa con un grande successo strategico: la liberazione di Ancona e del suo porto ( foto by The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra).

**

*****

17 luglio 1944: dai Diari di Guerra di Mons. C.Grillantini e don Fulvio Badaloni.

17 luglio 1944 ( un lunedì di sangue )

17 luglioLa battaglia per la conquista di quota 360 “il Monte della Crescia”( foto The Polish Institute and Sikorski Museum of Londra ).

dal “Diario di Guerra” di Mons. C.Grillantini

Giornata sensazionale e di grande……” spettacolo” per chi ne ha avuto voglia. Dopo un’avvisaglia di un’ora verso mezzanotte, stamane dalle 4 a tutt’oggi, tiro ininterrotto di tutte le artiglierie poste lungo il fiume, di là dal fiume e anche sotto Osimo, contro tutte le postazioni nemiche di santo Stefano, Monte Crescia, Offagna e Monte Gallo,  e giù giù a Camerano. La vallata del Musone è stata tutto un mare di fumo, la vallata a nord di Osimo tutto un punteggiato di nuvolette quante erano gli scoppi delle granate. Fino a quest’ora ( sono le 18,45) conquistate le alture di Santo Stefano e quasi interamente Monte Crescia. Fatti una cinquantina di prigionieri e – sembra – garantite le premesse per una avanzata più profonda e risolutiva.
Sensazionale l’ascesa dei carri armati lungo le strade di San Valentino verso l’incrocio con Bellafiora. Assordante il tiro dei cannoni di ogni calibro  i cui proiettili fischiano continuamente sul nostro capo.
Risposta tedesca molto parca. Una granata ha fatto quattro morti al Borgo, altre tre vittime nei pressi del Comune:
1) Il Canonico Teologo Don Giuseppe BULDORINI , portato morente morente all’Ospedale per una scheggia alla fronte;
2) Giovanni PATARCA, industriale a riposo,
3) la signorina FRONTALINI ( nota: Peppina FRONTALINI studentessa alle Magistrali, il padre era conosciuto in città perchè era uno dei più bravi falegnami mentre la madre lavorava le maglie),  tutti dello stesso rifugio che avevo visitato ieri sera lasciandoli con la raccomandazione di raccogliersi nella parte più sotterranea, all’arrivo dei colpi più grossi.
Grande il compianto per la fine del povero, bravo prof. BULDORINI.
Tra ieri sera  e stamane nei locali del Collegio Campana il Comando inglese ha sostituito un reparto polacco spostatosi altrove: il Comando è giunto con due autoblindo  e alcuni carri attrezzati di varia natura. 
Ho dimenticato di annotare che 4 o 5 giorni fa in piazza abbiamo avuto l’ennesima metamorfosi : è stata abbattuta la lapide che deplora le sanzioni, e sono state scardinate le grosse lettere di bronzo della dicitura: Fascio Repubblicano.                                

dal “Diario del fronte di Guerra” di don Fulvio Badaloni
parroco di San Paterniano di Osimo
tratto dal libro “Quota 360 il Monte della Crescia” di Carlo Gobbi

Dies migro sig manda lapillo ! ( nota: “giorno da segnare con un sasso nero”. È un detto degli antichi romani che segnavano i giorni di sventura con i sassi neri.)
Giorno tra i più memorabili della nostra vita! I polacchi hanno deciso di spostare la linea del fronte, superando qualsiasi difficoltà. Al mattino diverse centinaia di bocche da fuoco di medio e grosso  calibro forse un migliaio di carri armati, apparecchi con spezzoni, autoblindo, camionette ecc. furono messi in azione lungo tutto il fronte dal mare- presso la stazione – fino a Filottrano, aventi come bersaglio più formidabile il Monte della Crescia, per sbaragliare l’avversario, che rispose con veemenza all’urto e soltanto verso sera cominciò a tacere, prendendo frettolosamente la via della ritirata dopo aver subito gravi perdite e soprattutto dopo aver inflitto e provocato per tutta la vasta zona molte vittime militari e civili e incalcolabili danni alle abitazioni e ai campi, ancora ricoperti di grano.
Ogni casa – ogni campo – ogni albero, per la nostra zona ne riportarono segni indelebili, cominciando dalla scuola della Croce fino tutto Offagna.
Per il contrattacco pochi erano i soldati tedeschi e pochi i mezzi di offesa da loro usati: ma sembravano molti perché erano in posizione migliore e di difensiva, per la rapidità degli spostamenti e per  la inarrivabile tenacia  nelle azioni più dure. Tutto il settore fu coperto da un terrificante nube di polvere e fumo.
I campi più scoscesi, le vie più impervie, i monti più impraticabili furono attraversati dei carri armati,  altri luoghi furono spezzonati dagli apparecchi, che aprirono nei campi spaventose voragini: i soldati polacchi per l’impiego dei mezzi usati, per le difficoltà incontrate, per le devastazioni e  vittime causate  dissero  che questo fronte si può chiamare  a buon diritto: “la seconda Cassino”.
Secondo quanto riferirono poi i reduci, la radio alleata e quella tedesca parlarono spesso e ampiamente di questo fronte, nominando località e facendo descrizioni impressionanti dei danni e delle devastazioni arrecati.
Impossibile calcolare anche approssimativamente le vittime militari da ambedue le parti: perché la maggior parte dei morti e dei feriti furono trasportati dai propri servizi sanitari. Altri restarono sul campo e se ne darà un cenno locale.
 Quasi tutti i campi dei contadini e le case diventarono sedi di soldati, di comandi, di materiali, di medicazioni, di postazioni, di armi in una parola: un vasto e movimentato “cantiere di guerra”; ma quello che è più orrendo, molti campi  divennero cimiteri, perché vi furono sepolte tante salme di civili e militari, non sempre distinte con sacrosanto simbolo della croce.

17 luglio 1944 soldato tedescoTomba improvvisata di un soldato tedesco a Santo Stefano. In polacco ed inglese i soldati polacchi scrissero:”Soldato Tedesco”, sulla croce – in segno di rispetto –  l’elmo del soldato ucciso ed un rosario ( foto The Polish Institute and Sikorski Museum of Londra ).

**

*****

16 luglio 1944: dai Diari di Guerra di Mons. C.Grillantini e don Fulvio Badaloni.

16 luglio 1944 ( domenica ma in Osimo non è stato giorno di festa)

1944 polFanti del II Corpo d’Armata  polacco  ( foto The Polish Institute and Sikorski Museum of Londra ).

dal “Diario di Guerra” di Mons. C.Grillantini

Roba da matti. Gli alleati son qui con centinaia di cannoni di grosso calibro piazzati da per tutto, con parecchie centinaia di carri armati scorrazzanti per la  via di Jesi; con l’appoggio di una potente aviazione che martella continuamente nemico; con intere divisioni che hanno invaso tutto il territorio circostante; eppure non si muovono. Hanno detto che l’avanzata avverrà quando i tedeschi, fatti consapevoli di tanta imponenza di forza, si decideranno a sganciarsi per prudenza.
Quanto ad assalirli hanno una teoria: per fare un cannone occorre solo  qualche ora, per fare un uomo occorrono vent’anni.
Andranno quindi molto piano. E’ già sembrato agli alleati troppo, avere avuto quattro morti per la presa di Osimo.
Si commentava oggi molto arditamente in Prefettura, alla mia presenza: sarà bene spedire un messo segreto ai tedeschi per avvertirli della imponenza di tanti mezzi e pregarli di ….. sgomberare.
Se no, a quando? Anche oggi altre azioni su Ancona, preludenti a qualche iniziativa  su più ampia scala !.
I tedeschi da qualche giorno rispondono sempre meno alle artiglierie polacche; si direbbe che intendano economizzare le munizioni per adoperarle al momento decisivo. Si annunzia la ripresa di Cingoli e il probabile aggiramento di Fabriano.                                

dal “Diario del fronte di Guerra” di don Fulvio Badaloni
parroco di San Paterniano di Osimo
tratto dal libro “Quota 360 il Monte della Crescia” di Carlo Gobbi

Celebro la Santa messa nella chiesa della villa VOLPONI a Montefano, essendo domenica e festa della Madonna del Carmine. La sono convenuti in molti sfollati da Filottrano: al Vangelo non possono non riguardare i miei parrocchiani che sono tuttora sotto il turbine del fronte.
Nel pomeriggio il prevosto di Montefano è chiamato all’ospedale per assistere un malato. Dopo qualche tempo ritorna e mi dice che la giovane Luisa BASCONI di anni 16 di San Paterniano, ferita per mitragliamento, è in fin di vita, e già le hanno amministrato l’estrema unzione.
Corro all’ospedale; la trovo assistita dallo zio Alfredo, da un dottore polacco e dalle suore. Lo zio mi racconta che fu ferita al mattino mentre ritornava a casa, dei tedeschi.
Ebbe le prime cure nella sacrestia di San Paterniano, operata poi a Montefano, non si svegliò più e spirò circa alle sette di sera.  
Dopo la raccomandazione dell’anima, al giorno seguente celebrai per l’anima sua.  Al pomeriggio,  con un camion polacco, la salma fu portata in chiesa per le esequie. Tutti gli sfollati di San Paterniano, più di 100, ed altri presero parte al funerale, quindi la salma fu tumulata nel cimitero di Montefano.

1944 tedeSoldati tedeschi catturati, prigionieri dei polacchi, sfiniti per la fatica, le tribolazioni e le drammatiche vicende vissute, si abbandonano al sonno sdraiandosi in terra sul pavimento o appoggiandosi su una sedia. E’ l’immagine eloquente di un esercito, quello tedesco, disfatto da lunghe ed estenuanti battaglie volute da Hitler e dal suo famigerato regime nazista. ( foto by The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra).

**

*****

15 luglio 1944: dai Diari di Guerra di Mons. C.Grillantini e don Fulvio Badaloni.

15 luglio 1944 ( un mesto sabato)

Artiglieria PolaccaL’artiglieria della 3^ Divisione Carpatica puntata verso il Monte della Crescia ( foto The Polish Institute and Sikorski Museum of Londra ).

dal “Diario di Guerra” di Mons. C.Grillantini

Stanotte grande calma.
Ore 16:00. Mi si dice che la presa di Santa Maria Nuova effettuato ieri dei bersaglieri italiani, ha costato a loro notevoli perdite. Tre di questi bersaglieri essendo di Osimo sono oggi qui in licenza. I polacchi sono entusiasti della loro bravura.
Ore 17,00 sento che i polacchi stanno piantando  batterie a ridosso delle case del Borgo.
Ore 18,00 alcune squadriglie di fortezza volanti hanno bombardato Ancona. Siamo in procinto della offensiva fattaci sperare ?Qui,  il sistema nervoso anche dei più forti comincia a risentire della lunga attesa. Si è fatto trenta, bisognerà fare trentuno.
Io non mi muovo. Oggi sono partite altre due colonne di sfollati, alle quali non potendo assegnare due carabinieri di scorta se ne è dato solo uno, facendolo coadiuvare da un parroco. Sono andati mons. FLAMINI, Parroco di Santa Palazia e don Luigi POLENTONI della chiesa della Trinità.
La scorta opera fino al Musone, temendo il Comandante polacco che qualcuno a mezza strada possa cambiare rotta e dirigersi verso i tedeschi o fare la spia … A tutt’oggi ho prenotato altre mille persone. Si è effettuato ora. Il quarto raid di bombardieri su Ancona e alture circostanti. Contraerea nutritissima.
Manifesto: coprifuoco, da oggi alle 20 fino alle 5 .                                

dal “Diario del fronte di Guerra” di don Fulvio Badaloni
parroco di San Paterniano di Osimo
tratto dal libro “Quota 360 il Monte della Crescia” di Carlo Gobbi

Andiamo al campo dove si stanno preparando molti carri armati. Di tanto in tanto giungono feriti e morti militari all’ospedale polacco. Col cannocchiale cerchiamo di seguire le operazioni a San Paterniano ma quasi inutilmente.

15 luglio polacchiUna foto che racconta tutta la fatica di un soldato polacco che si riposa in un casolare della nostra campagna. La liberazione di Osimo, dei paesi limitrofi e la presa di Ancona hanno comportato un bilancio molto pesante in termini di vite umane e sofferenze per il II Corpo d’Armata polacco, che alla fine delle battaglie lasciarono sul campo 496 morti, 1.789 feriti e più di 130 dispersi.

**

*****

14 luglio 1944: dai Diari di Guerra di Mons. C.Grillantini e don Fulvio Badaloni.

14 luglio 1944 ( cadeva di venerdì)

Monte Crescia quota 360Monte della Crescia, indicato nelle cartine militari come “quota 360”, essendo appunto alto 360 metri. Il nome storico, è Monte Cerno, luogo ricco di suggestioni e mistero. Presenta una forma a tronco di cono dovuto allo spianamento nell’antichità, del culmine della collina. Ricco di grotte e di cunicoli scavati nel tufo, il luogo era stato trasformato dai tedeschi nel 1944, in un fortilizio. Il Monte della Crescia era il punto chiave della difesa tedesca e l’obiettivo principale dell’offensiva polacca ( foto The Polish Institute and Sikorski Museum Londra ).

dal “Diario di Guerra” di Mons. C.Grillantini

Dalle 0,30 alle 2,30 scoppio di granate  da 149 su vari palazzi del Nord e della città. Colpiti specialmente il Collegio Campana e il Palazzo Giardinieri e la mia casa parrocchiale. Nulla alla Chiesa. Il crollo di un lato del Palazzo Giardinieri ha provocato il seppellimento della casa della servente del monastero  di San Nicolò e la conseguente morte della stessa, di due figlie e di un figlio ( famiglia ANTONELLI). In via Buon Villano è deceduto per analoghi motivi Augusto MARSILI, e con lui i suoi due figli: la moglie è rimasta ferita.
Altro morto Giuseppe LOCATELLI, laureato, intelligentissimo giovane ( nota: fratello delle sorelle LOCATELLI molto conosciuta in Osimo per essere stata per tanti anni maestra) . Altre bombe all’Ospizio Cronici di città, con decesso di tale FEBO e altro ricoverato. Molti feriti ricoverati all’ospedale . Questo triste bilancio ha fatto decidere in molti ad approfittare del permesso di sfollare e circa un migliaio di persone sono partite. Chi parte alle 10 per Loreto e per Porto Recanati, chi alle 11 per Passatempo MonteFano, Appignano chi alle 15 per Recanati. Ogni colonna è protetta da due carabinieri naturalmente tutti  a piedi. Nonostante ciò il rifugio è affollato. Avendo ormai distribuito quasi 8.000 razioni ci troviamo a corto di condimenti.
Oggi siamo ancora nel territorio di nessuno essendo le batterie polacche al Musone e quelle tedesche al Monte della Crescia.
                                   

dal “Diario del fronte di Guerra” di don Fulvio Badaloni
parroco di San Paterniano di Osimo
tratto dal libro “Quota 360 il Monte della Crescia” di Carlo Gobbi

Ancora nulla di nuovo. A San Donato si celebra un ufficio solenne per i polacchi defunti: intervengono moltissimi soldati ufficiali. Un epigrafe paragona il loro valore a quello dei soldati maccabei. Diversi padri conventuali che vengono da Osimo ci riferiscono che ieri nella sala comunale colpiti da bombe tedesche sono morte diverse persone, esponenti della città riuniti al comune per un’importante adunanza. Vado al cimitero dove sono sepolti molti polacchi recenti vittime di guerra. Insistendo presso il comando per il ritorno in parrocchia, mi rispondano:aspettate due giorni si prepararono grandi eventi.

**

*****

13 luglio 1944: dai Diari di Guerra di Mons. C.Grillantini e don Fulvio Badaloni

13 luglio 1944 ( era un giovedì)

bombardamenti su osimo

Artiglieria tedesca, cui seguiva la risposta della artiglieria polacca. Tutti i giorni e spesso anche la notte dominava la voce dei cannoni. Osimo e una esausta popolazione nascosta nei rifugi, era  in mezzo a questo dispiegamento di forze. ( foto Imperial War Museum Londra ).

 

dal “Diario di Guerra” di Mons. C.Grillantini

Qualcuno del comitato di liberazione mi vuole spiegare il malumore e la contrarietà dei polacchi per non aver incontrato ad Osimo – stretta fra due fuochi – liete accoglienze a base di damigiane di vino ed altro…. Che non ci sia la sua parte di vero ?
Se ne avrebbe una riprova nella singolare accondiscenza con cui hanno aderito a varie richieste fatte, da chi ha potuto trattarli bene.
Questa notte pochi ma pesantissimi colpi di artiglieria tedesca. Colpiti il palazzo FREZZINI  a Piazzanuova, il Molino Bianchi li presso, due  case attigue e la villa BARBALARGA.
Il mancato ritorno oggi del Comandante inglese  non ha permesso lo sfollamento preannunziato.
Il Sindaco ha fatto affiggere un altro manifesto per raccomandare l’oscuramento, accennando che i polacchi sarebbero obbligati a provvedimenti gravi.
Ore 18,30 tenendosi in Municipio un’adunanza di proprietari sono piombate  nel salone alcune granate tedesche.
Sono morti: conte Giulio SINIBALDI, Giulio BADIALETTI, Giuseppe PETRINI, dott.Luigi RAVAGLIA ( questi ultimi amministratori rispettivamente del conte BALDESCHI e dei signori BELLINI) e il fornaio G. MENGARELLI (nota: con il fratello gestiva il forno di via Cappuccini).
Feriti l’impiegato Edoardo BUGLIONI, il macellaio Cassio BUGLIONI, cui si dovette subito amputare una gamba, alcuni della questura e leggermente altri. E io ero uscito 10 minuti prima , opinione generale: le granate sono state frutto di spionaggio.                                     

dal “Diario del fronte di Guerra” di don Fulvio Badaloni
parroco di San Paterniano di Osimo
tratto dal libro “Quota 360 il Monte della Crescia” di Carlo Gobbi

Domandiamo ad alcuni ufficiali polacchi come vanno le operazioni, ci rispondono: il fronte è fermo, quies  in fronte.
Comunque i timori si fanno sempre più gravi, e le preoccupazioni per la famiglia e per la parrocchia sono forti, e rendono lungo il tranquillo e riposante soggiorno di Montefano. Intanto ho la consolazione di fare un po’ di bene ai parrocchiani colà trasportati e di procurare ad alcuni  un po’ di pane.

DittajutiNon è riportata la notizia nel diario di don Carlo Grillantini, ma tra i feriti della granata che aveva preso di mira il Palazzo Comunale vi era anche un uomo coraggioso e generoso: il nobile Leopardo Leopardi Dittajuti. Alla riunione indetta quella sera in Comune non tutti gli invitati parteciparono, Osimo era libera, in mano agli alleati, ma i pericoli ancora erano tanti, le artiglierie facevano sentire forte la loro terrificante voce. Gli osimani, come dal racconto dei diari, vivevano negli improvvisati rifugi  e nelle grotte. Ma alla paura si era aggiunta la difficoltà di trovare cibo, quel minimo che garantiva la sopravvivenza. Questo era il motivo della riunione, cercare di approvvigionare con del cibo i vari rifugi presenti in città.
Come detto, non tutti gli invitati parteciparono all’adunanza,  non era consigliabile lasciare i rifugi e ancor più ardito era stato convocare tale riunione nel Palazzo comunale dove oltre agli uffici, si era insediato il Comando alleato e il Governo provvisorio della città, quindi per i tedeschi era quello uno dei bersagli prioritari.
Erano quasi le 18,30 quando la granata tedesca perforò il muro nord della sede comunale ( per intenderci  il muro del  corridoio dove sono oggi collocati i messi comunali) e scoppiò nel salone della Sala Maggiore uccidendo 4 persone sul colpo  e ferendone molte altre. Tra coloro che furono trasportati all’Ospedale c’era anche il conte Leopardo Leopardi Dittajuti che dopo una lunga degenza morì il 3 novembre 1944 a seguito delle ferite da arma da fuoco riportate.
Giulio SINIBALDI, Giulio BADIALETTI, Giuseppe PETRINI, Luigi RAVAGLIA, il fornaio G. MENGARELLI, Edoardo BUGLIONI, il macellaio Cassio BUGLIONI, il conte Leopardo LEOPARDI DITTAJUTI ed altri anonimi cittadini, “PERSONE, NOBILI, FORNAI, MACELLAI, semplici IMPIEGATI”, coraggiosi Samaritani,  accomunati da un grande senso civico: cercare di aiutare la popolazione sfinita ed affamata. A loro va tutto il nostro ricordo e la nostra ammirazione perchè non ignorando il pericolo a cui andarono incontro hanno messo come prioritario non la loro vita ma  il bene e le necessità della loro, nostra,  Comunità. Non dimentichiamoci di queste storie.
**

*****

12 luglio 1944: dai Diari di Guerra di Mons. C.Grillantini e don Fulvio Badaloni

12 luglio 1944 ( era un mercoledì)

bombardamenti su Ancona

bombardamenti su Ancona

 

dal “Diario di Guerra” di Mons. C.Grillantini

Ore 1,30 sveglia di artiglieria fino alle tre, altri danni. Il resto della giornata abbastanza tranquillo. In seguito con l’intesa del comando di occupazione raccolgo i nomi dei desiderosi di sfollare: sono Finora più di otto cento. Manifesto del comando polacco: vuole la integrale consegna delle armi e delle radio militari. Interrogato un ufficiale polacco sulla situazione, garantisce che la moltitudine dei loro mezzi renderà impossibile un ritorno di tedeschi e che forse fra 3-4 giorni, una forte avanzata alleata  fino a Pesaro. Se sono rose….

Ore 17,45 bollettino: un gruppo di bersaglieri ha preso Filottrano; Ancona è sotto le artiglierie anglo-americani. Manifesto del sindaco, che invita i sinistrati a presentarsi all’apposito ufficio, per le indennità e restauri.                                       

dal “Diario del fronte di Guerra” di don Fulvio Badaloni
parroco di San Paterniano di Osimo
tratto dal libro “Quota 360 il Monte della Crescia” di Carlo Gobbi

Ricevendo sempre la stessa risposta dalla polizia, prego il sindaco di Montefano dottor Mario Ciabattini perorare la mia causa presso il comando. Ma non si ottiene nulla egualmente !.

FilottranoFilottrano  liberata

***

*****

11 luglio 1944: dai Diari di Guerra di Mons. C.Grillantini e don Fulvio Badaloni

11 luglio 1944 ( era un martedì)

11 luglio corpo d_armata polaccoFanti della 5^ Divisione “Kresowa” del II Corpo d’Armata polacco ( foto by “The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra).

 

dal “Diario di Guerra” di Mons. C.Grillantini

Atmosfera politica: con nostra grande sorpresa ci sentiamo continuamente ribadire dai polacchi la loro convinzione che in Osimo siamo tutti fascisti e tedescofoli.
Loro correlano al fatto che il primo Ufficiale polacco fu ucciso la mattina del sei fuori porta Vaccaro da un borghese. Aggiungono di avere motivo per credere che un solerte spionaggio funzioni qui a loro danno. Ai cittadini sembra tutto ciò un’esagerazione anzi una vera calunnia. Io credo che la ragione del loro disappunto debba ricercarsi nel fatto che vari tedeschi debbono trovarsi ancora tra noi, vestiti da borghesi.
Lo conferma l’avvenuta sparizione, la notte del 5-6, di molti abiti da borghesi in molte case private visitate dai tedeschi nell’assenza dei loro proprietari e il ritrovamento in più luoghi e giberne, armi ecc. … tedesche.
Ma intanto noi ne subiamo le conseguenze. Oggi il comando polacco ha arrestato molti elementi specie del fascismo repubblicano. È ritornato il Comandante inglese del quale si è ottenuta anche l’autorizzazione a sfollare. Con lui sono giunti i vari giornalisti anglo-americani, di cui alcune donne. Tre assalti di carri armati al Monte della Crescia  sono stati infruttuosi oggi a rifugio, vitto con aggiunta di formaggio.
ore 17,45: notizie dalla radio. Prese le Casenuove . Dalla sua villa di Santo Stefano miracolosamente scampata ai tedeschi, rientra la contessa Gallo – De Lucia , la quale ha raccontato cose terribili e casi di violenza commessi in queste in quelle case coloniche.                                       

dal “Diario del fronte di Guerra” di don Fulvio Badaloni
parroco di San Paterniano di Osimo
tratto dal libro “Quota 360 il Monte della Crescia” di Carlo Gobbi

Alle 8:00, celebrata la Santa messa, dopo tre giorni senza, torno dalla polizia per partire. Mi si risponde che non essendo stata liberata ancora la zona, si partirà alla sera alle cinque. Non valsero insistenze. A Montefano, dov’erano moltissimi polacchi, ma nessun segno del fronte e dei danni di guerra, trovai quattro mie sorelle con mio nipote Giuseppe (Giuseppe GIULIODORI), molti parrocchiani (nota: tra cui Enrico e Aldo Belfiori).
Più di cento persone di San Paterniano erano sfollate a Montefano la’ portati dai polacchi, perché sorpresi per le strade, molti osimani e filottranesi che si erano  rifugiati perché luogo tranquillo e sicuro. Torno dalla polizia alla sera, ma mi si risponde che la partenza è stata rimandata al mattino del giorno seguente perché la zona è ancora in mano tedesca. Prego e scongiuro, ma mi sento ripetere: Prima lex: bellum. Ebbene partirò domani !……..

11 luglio ussari

7° Reggimento Ussari ( foto by “The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra).

***

*****

10 luglio 1944: dai Diari di Guerra di Mons. C.Grillantini e don Fulvio Badaloni

10 luglio 1944 ( lunedì)

10 luglio fanteria polacca nelle campagne osimaneSan Paterniano le truppe Polacche avanzano nella campagna osimana
(foto by “The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra)

 

dal “Diario di Guerra” di Mons. C.Grillantini

La più brutta delle notti: all’inizio di un contrattacco tedesco da Santo Stefano, San Valentino, San Biagio, che – dopo tre quarti di fuoco – portava gli attaccanti quasi sotto le nostre mura.
Un inferno di pezzi anticarro, mitragliatrici, bombe a mano, pistole automatiche si protraeva per oltre due ore, dando la sensazione di un’estrema vicinanza, e qualche volta – con i brevi intervalli di silenzio – del tentativo di ingresso in città.
Poi ( sembra per rinforzi sopravvenuti da Montefano e Recanati) è cominciato il processo inverso.
ore 04,00: tutto taceva. Pare che i Tedeschi abbiano avuto notevoli perdite. Molte le case danneggiate al Borgo.
Oggi, nel rifugio, solo pane al 1° pasto, al 2° legumi e patate; non rimane che ingegnarsi domandando ai rifugiati L’artiglieria pesante colpisce un deposito di casse fisarmoniche ( celluloide), distruggendone 300 in Via Giacomo Leopardi. Intanto in Comune, dopo lail sale, le cipolle, e condimenti vari. C’è ancora del lardo però.
I polacchi visto il contrattacco dei tedeschi e prevenuti, fin da primo giorno, che gli osimani siano tutti fascisti o filo fascisti, ( forse perchè non hanno trovato nè fiori nè damigiane di vino) hanno pubblicato un’ordinanza con cui domandano ancora le armi e minacciano la deportazione di tutti gli uomini dai 19 ai 60 anni al Campo di concentramento di Loreto.
Fortunatamente la visita del Generale Inglese oggi avvenuta, li ha moderati: sono stati rilasciati gli ostaggi ed è stata staccata l’ordinanza draconiana.
Nelle ultime ore ancora tuona il cannone, ma con poche risposte da parte tedesca la quale dà l’impressione di voler economizzare le munizioni.
Le condizioni dei rifugiati  sono precarie, si accusa scarsità di vitamine, volti pallidi, malleoli tumefatti, voci abbassate, inappetenze, disturbi intestinali.rinuncia dell’avv. Acqua, è stato nominato Sindaco l’avv. Canapa, che sarà coadiuvato da una Giunta di quattro persone. 

dal “Diario del fronte di Guerra” di don Fulvio Badaloni
parroco di San Paterniano di Osimo
tratto dal libro “Quota 360 il Monte della Crescia” di Carlo Gobbi


Oggi è la festa di San Paterniano: ma purtroppo non ci è dato di venerare il nostro santo protettore. Nella notte, diversi soldati tedeschi e russi prigionieri, eludendo la sorveglianza dei loro ufficiali, si presentano ai  prossimi comandi polacchi da Mammoli ( nota: in via Osteriola ) e alla filanda Dittaiuti – per costituirsi prigionieri.
In questo periodo non è mai apparso nessun carro armato tedesco, nè alcun apparecchio. La notte, che non passa mai per la continua paura caldo e lamentele, è davvero gravosa. Al mattino alcuni sfollati decidono di partire  verso il fronte alleato, con  la speranza di minori pericoli: difatti si troveranno bene a Loreto e Recanati.
Noi approfittando di un po’ di quiete si mette un pò di ordine e e un po’ di pulizia, anche perchè ci è possibile, diversamente dagli altri giorni, prendere senza tanto pericolo l’acqua dal pozzo. Verso le 7,30 vedendo che la situazione potrebbe farsi sempre più grave, prendiamo la decisione di formare una commissione e presentarci così al prossimo comando polacco residente in casa Mammoli in via Osteriola per dire ai Polacchi che presso la chiesa da tre giorni giacciono insepolti tre cadaveri polacchi e che pertanto ne prendessero cura, e per dire che nelle prossime azioni belliche avessero riguardo per la chiesa e per la casa parrocchiale, dove c’erano molte persone, tra cui infermi, vecchi e bambini, che se ciò non fosse possibile, di trasportare tutti con una macchina, in una occasione propizia, in un luogo sicuro. Su preghiera dei presenti, dopo molte incertezze  e insistenze, provocate dal timore per l’avvenire, io, Guerrino FABIETTI e Antonietta COLA sfollata di Ancona, partiamo da casa, dopo aver detto alla mamma che per le ore 9 saremmo ritornati a casa.
Passiamo per la casa del Guardiano ( nota: è la famiglia RAFFAELLI, la quale vede passare i tre, davanti don Fulvio con un grosso drappo bianco in segno di pace) attraversiamo il viale di SIMONETTI per ritrovarci sulla strada di MARZIONI, lungo la via Osteriola.
Vicino la casa di Mammoli, vediamo una sentinella polacca armata, sdraiata a terra, che ci dà ordine di attraversare. Sotto la casa vediamo molti soldati e jeep. Un soldato ci accompagna in cucina, dove diversi soldati con canocchiali osservano il fronte, le strade e i campi.
Dopo diversi minuti viene un sergente per ascoltarci. Cerchiamo di farci capire in francese. Poi ci fanno salire con guardia armata su una jeep e attraverso il campo di Mammoli, ULISSE-VELTRI, e via Campoceraso arriviamo sulla via di Jesi. Qui sentiamo scoppi di granata; vediamo alcuni soldati feriti, che versano sangue sono trasportati su barelle da soldati e donne della Croce Rossa. Proviamo una impressione nuova e terrorizzante. Ci trasportano nel campo di grano tra CATOZZI e MARTINI. Ci sono molti soldati, attendamenti, molte buche circondate per difesa da covoni di grano. Dopo qualche mezz’ora di attesa a piedi, ci conducono in casa di MASSACCESI. Camminando ci gettiamo a terra recitando giaculatorie perchè sopra di noi sentiamo diverse scariche di cannone e il sibilo delle schegge attraverso i filari. Ci sembra di essere sull’orlo della tomba.
In casa Massaccesi ci sono molte persone civili raccolte qua e là, tra cui l’insegnante della Croce ( nota: la sig.na GRACIOTTI maestra della Croce), che necessitano di una mia raccomandazione presso il comando polacco.
Qualche tempo dopo, lasciate le altre due persone che mi seguivano, mi fanno salire su una jeep e attraversando il Padiglione, molto rovinato, dove tutti mi guardano e chiamano con apprensione ( nota: molti lo riconoscono poichè don Fulvio a Passatempo era vice parroco), giungiamo in un vasto attendamento e accampamento di soldati in alcuni campi presso Montefiore. Mi conducono in una casa colonica, dove mi interroga un capitano mediante l’interprete. Mi domanda notizie sul fronte, dei Tedeschi, quanti sono, che cosa si dice e si spera circa le operazioni, quale sia il palazzo del conte FIORENZI, ecc.
Mentre ascolta, telefona. Poi vuol sapere il perchè della mia venuta. Risponde dicendo che cercherà di prendere in considerazione quanto ho esposto, e alla mia insistenza di tornare a casa mi dice che ancora debbo essere interrogato. Mi danno il pranzo, dopo qualche ora di attesa per la stessa strada, con diverse fermate, mi riportano da ULISSE in via Campoceraso, dove un ufficiale, dopo aver parlato a lungo al telefono, mi fa alcune proposte per l’evacuazione della mia casa delle persone che ci sono per un luogo più sicuro. Poichè le proposte sono troppo rigide e di carattere militare, non le posso accettare. Dopo avermi offerto della carne a mangiare, mi portano a Montefano per essere interrogato dall’ufficio militare di polizia. Dopo molte e gentili interrogazioni mediante un intelligente e buon interprete, il capitano di polizia mi risponde che è impossibile prendere le persone, ma che useranno riguardi nelle azioni belliche; io intanto sarei ospitato convenientemente dal prevosto di Montefano che già essi avevano interrogato per avere notizie nei miei  riguardi.
Ale mie insistenze per essere ricondotto a casa, perchè ero parroco e non mi ritenessero una spia, mi rispose che se io pensassi così di loro li avrei offesi, perchè essi credevano a tutto quello che io avevo riferito loro, d’altra parte mi conoscevano per informazioni prese; che non mi avrebbero potuto rimandare perchè essendo le 5 della sera erano cominciate le operazioni, d’altra parte come parroco non avrei potuto far nulla per i miei parrocchiani e che non mi mandavano per il bene perchè i tedeschi – mediante il cannocchiale – si sarebbero accorti del mio ritorno e mi avrebbero interrogato se avessi risposto avrei danneggiato i polacchi, se avessi taciuto sarei stato ucciso. Quindi per il mio bene conveniva restare, anche perchè il giorno seguente alle ore 8 sari stato condotto a casa. Dovetti accettare per il logico ragionamento, per ile poche ore di attesa, perchè contro la forza…. ecc…
Il prevosto di Montefano, don Antonio TARUSCHIO, che era stato informato di tutto, mi ospitò cortesemente. La sua casa era diventata il rifugio di altri sacerdoti, seminaristi, sventurati, ecc. tra loro c’erano don Romualdo COLACCINI, rettore del santuario di Tornazzano e don Cesare PAOLUCCI, parroco di San Biagio.

generali Anders_Duch_RakowskiI Comandanti del 2° Corpo polacco gen. Anders, con il comandante della 3^ Divisione di Fanteria “Carpanica” gen. Duch e il comandante della 2^ Brigata corazzata gen. Rakowski discutono sul piano d’attacco per la conquista del Monte della Crescia – Croce San Vincenzo e Santo Stefano ( foto by “The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra).

***

*****

9 luglio 1944: dai Diari di Guerra di Mons. C.Grillantini e don Fulvio Badaloni

9 luglio 1944 ( domenica)

Villa San Paterniano via striscioniSan Paterniano le truppe Polacche risalgono Via Striscioni
(foto by “The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra)

 

dal “Diario di Guerra” di Mons. C.Grillantini

Ore 1,45: L’artiglieria pesante colpisce un deposito di casse fisarmoniche ( celluloide), distruggendone 300 in Via Giacomo Leopardi. Intanto in Comune, dopo la rinuncia dell’avv. Acqua, è stato nominato Sindaco l’avv. Canapa, che sarà coadiuvato da una Giunta di quattro persone.
ore 10,00: altro intervento al Rifugio per allontanare militari in cerca di chi vuol discorrere.
cannoneggiamento Tutti i detentori di armi , compresi i patrioti, debbono farne immediatamente consegna;
ore 12,00: combinata con la contessa Ida Gallo l’introduzione di due vitelli, da servire per alimentare il suo rifugio, il mio e la mensa della C.R.I.
ore 14,00: sembrando imminente un’offensiva in grado, si consiglia di scendere tutti in rifugio. Poi, più nulla.
ore 15,00: scroscio torrenziale di acqua che invade, ma purifica, tante case scoperchiate.
ore 16,00: manifesto polacco diffuso per la città: lamentando atti di sabotaggio hanno fatto 10 ostaggi che saranno deferiti al tribunale militare per la fucilazione, se dovesse succedere qualche cosa. Ma proprio oggi mi dice una donna di aver visto dei tedeschi presso le fonti di Guazzatore, e di sapere che altri dovrebbero essere lì nascosti.
ore 17,00: Altro manifesto che vieta il passaggio del Musone di Osimo.
ore 19,30:   Preoccupati del problema dei viveri, promuoviamo una sottoscrizione tra i rifugiati nostri, che dà  800 lire. Cominceremo a compre, inviando uomini in campagna.
Osimo era libera ma era nel bel mezzo della linea di fronte.

dal “Diario del fronte di Guerra” di don Fulvio Badaloni
parroco di San Paterniano di Osimo
tratto dal libro “Quota 360 il Monte della Crescia” di Carlo Gobbi


La notte, come sempre, trascorre pesante, lunga e agitata, per l’azione dei cannoni e dei mitra, che di tanto in tanto si fanno sentire. Intanto, tra gli sfollati nasce un diverbio per la scarsezza dei viveri. Il curato vedendo che l’ambiente fisico e morale non è adatto per la celebrazione della santa messa, non la celebra.
Durante il giorno si diffonde la diceria che i Polacchi non potendo sfondare il fronte  con i soliti mezzi militari , presto avrebbero eseguito un bombardamento in grande stile. Questo suscita un vero panico, e poichè  alcuni difettano anche di cibo pensano di andarsene altrove.
In questi giorni, come hanno riferito poi i nostri reduci, la radio dell’una e dell’altra parte, trasmette notizie di questo fronte , nominando ripetutamente le nostre località. I Polacchi poi diranno che la battaglia in questa parte del fronte per la conquista di Ancona è una seconda Cassino.

1944 Villa SimonettiSan Paterniano le truppe Polacche si attestarono nell’ampio parco e nella residenza dei conti Simonetti
(foto by “The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra”)

San PaternianoUna pattuglia in ricognizione presso una casa colonica della zona di San Paterniano
(foto by “The Polish Institute and Sikorski Museum di Londra)

***

*****

Gli Amministratori di Osimo, storia di donne e uomini che hanno servito la nostra città. Mandato 1970 – 1975.

Storia Amministratori 1970_1975

Gli Amministratori Comunali di Osimo 

mandato di governo

1970 – 1975

elezioni amministrative del 7 e 8 giugno 1970

votanti n° 15.529, di cui 7.358 donne e 8.171 uomini
risultati delle “votaziò” del 7 e 8 giugno  1970:
– D.C.………… 50,12 %,  voti 7.030 – conquista n° 17 seggi consiliari su 30;
– P.C.I. ……… 24,10 %, voti 3.062 – conquista n° 07 seggi consiliari su 30;
– P.S.I. ……… 08,57 %, voti 1.559  – conquista n° 03 seggi consiliari su 30;
– P.S.U. ….… 04,63 %, voti 1.559  – conquista n° 03 seggi consiliari su 30;
P.L.I. ……….04,15 %, voti ..745  – conquista n° 01 seggio consiliare su 30;
P.S.I.U.P. ..03,30%,  voti  ..510  – conquista n° 01 seggio consiliare su 30;
– M.S.I ………02,61 %, voti 371  – conquista n° 00 seggi consiliari su 30;
– P.R.I. ………02,52 %, voti ..264 – conquista n° 00 seggi consiliari su 30;

elezioni amministrative del 7 – 8 giugno 1970
Consiglieri Comunali
eletti

1)   POLENTA Paolo  – eletto nella lista DC, 1.542  preferenze ;
2)   MARCHESANI Antonio Franco – eletto nella lista DC, 991 preferenze;
3)   PIRANI Vincenzo – eletto nella lista DC, 673 preferenze;
4)   BIANCONI Paolo – eletto nella lista DC, 513 preferenze;
5)   BELLI Tito – eletto nella lista DC, 469 preferenze;
6)   CARTUCCIA Alberto – eletto nella lista DC, 371 preferenze;
7)   ORSETTI Duilio – eletto nella lista DC, 347 preferenze;
8)   CAPOMAGI Anna Maria – eletto nella lista DC, 329 preferenze;
9)   MARI Rodolfo  – eletto nella lista DC, 322 preferenze;
10) RIDERELLI Fernando – eletto nella lista DC, 305 preferenze;
11) BUFFARINI Secondo – eletto nella lista DC, 300 preferenze;
12) LAMPA Ginnasio – eletto nella lista DC, 299 preferenze;
13) CARDINALI Giovanni – eletto nella lista DC, 232 preferenze;
14) BRANDONI Pacifico – eletto nella lista DC, 220 preferenze;
15) EDELWEISS Fosco – eletto nella lista DC, 212 preferenze;
16) AGOSTINELLI Luciano – eletto nella lista DC, 201 preferenze;
17) CAPORALINI Gino – eletto nella lista DC, 197 preferenze;
18) MAGGIORI Guido – eletto nella lista PCI, 376 preferenze;
19) GUZZINI Mariano – eletto nella lista PCI, 286 preferenze;
20) BASSI Anna in Guerrini – eletto nella lista PCI, 282 preferenze;
21) GUERCIO Giulio – eletto nella lista PCI, 252 preferenze;
22) GIULIETTI Riccardo – eletto nella lista PCI, 171 preferenze ( deceduto il 22/8/1973 nel corso del mandato)
23) ANDREUCCI Delio– eletto nella lista PCI, 150 preferenze;
24) CAMERANESI Luigi – eletto nella lista PCI,  119 preferenze;
25) CARLINI Silvano  – eletto nella lista PCI,  117 preferenze;
26) DE ANGELIS Romano – eletto nella lista PSI, con  94 preferenze;
27) CATENA Giovanni  – eletto nella lista PSI, 73 preferenze;
28) GIRI Flora – eletta nella lista PSDI, 53 preferenze;
29) FABIANI Vincenzo – eletto nella lista PLI, 211 preferenze;
30) BUGLIONI Attilio – eletto nella lista PSIUP, 37 preferenze;
31) PETRELLA Ettore – eletto nella lista PSDI,  subentrando il 4/7/1970 a Flora GIRI, dimissionaria.
32) CAPPELLA Sergio – eletto nella lista PSI subentrato il 21/12/1970 a  Romano DE ANGELIS e a seguito della rinuncia di Gaetano CAMPANELLI.
33) PRINCIPI Umberto – eletto nella lista PCI, subentrato il 10/09/1973 a Riccardo GIULIETTI, deceduto .
34) QUERCETTI Alberto – – eletto nella lista PSDI,  subentrando il 17/3/1971 a PETRELLA Ettore, dimissionario.
35) RICCIONI MARIO – – eletto nella lista PLI,  subentrando il 02/3/1975 a FABIANI Vincenzo deceduto.


Consiglio comunale 1970 - 1975 1 parte
Consiglio comunale 1970 - 1975 2 parte

*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*

*
*
*
*
*
*
*
*

*

*
Sindaco
( eletto dai Consiglieri Comunali il 04/07/1970)

POLENTA Paolo che mantiene a se anche la delega della Pubblica Istruzione

Assessori  ( eletti dai Consiglieri Comunali  il 04/07/1970)

1) PIRANI Vincenzo assessore delegato Vice Sindaco e assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica;
2) MARI Rodolfo  assessore con delega alla Polizia Urbana e Personale;
3) BIANCONI Paolo  assessore  delegato SportTurismo, Spettacoli e Servizi Demografici;
4) BELLI Tito assessore con delega alle FinanzeTributi ed ai problemi dello Sviluppo economico
5) CAPOMAGI AnnaMaria   assessore con delega alla Assistenza pubblica e Sanità;
6) ORSETTI Duilio assessore ai problemi delle Frazioni.
Giunta Polenta

DATI SEGGI

Alle elezioni parteciparono 8  liste,  per un totale di 170 candidati.
Si candidarono con la Democrazia Cristiana: AGOSTINELLI Luciano, BELLI Tito, BIANCHI Albino, BIANCONI Paolo, BRANDONI Pacifico, BUFFARINI Secondo, CAPOMAGI Anna, CAPORALINI Gino, CARDINALI Giovanni, CARTUCCIA Alberto, EDELWEISS Fosco, FALCETTA Gino, FIORDOMO Bruno, FORESI Aldo, INNOCENZI Giuseppe, LAMPA Ginnasio, MARCHESANI Antonio, MARI Rodolfo, MARINELLI Leonello, MINUCCI Alberto, ORSETTI Duilio, PIERPAOLI Giuseppe, PIRANI Giovanni, PIRANI Vincenzo, POLENTA Paolo, RIDERELLI Fernando,
ROCCHI Benedetto, SINIGAGLIESI Giuseppe, SIMONETTI Mario, STORTONI Franco.

Si candidarono con il P.S.U.: GIRI Flora, PETRELLA Ettore, QUERCETTI Alberto, BRUNETTI Marco Maria, CINGOLANI Gino, GIULIODORI Filippo, MARCHESINI Paolo Michele, MATASSOLI Ariste, MENGONI Giulio, ORSETTI Renato, PAOLONI Primo, SPINSANTE Guido, STAFFOLANI Vincenzo, VEROLI Renato.

Si candidarono con il M.S.I.: MARAVALLE Silverio, BERTI Sandro, COGNINI Renzo, DE CADILHAC Alfredo, DE LUCA Idilio, GIOVAGNINI Leonardo, MARONARI Gino, MATASSOLI Cesare, MICHELI Alfredo, NAPOLITANO Francesco, SANTARELLI Corrado, SERMOSI Francesco.

Candidati con il P.S.I.U.P.: BUGLIONI Attilio, AMICI Alvaro, BALDUCCI Danilo, BATTISTONI Gualtiero, BELVEDERESI Giovanni, BUGLIONI Amleto, DOMENELLA Giancarlo, FORMICA Mario, FRANCESCANGELI Nello,
GATTO Edoardo, LANTERNARI Marco Fausto, LILLINI Giuseppe, LUCONI Vincenzo, MAGRINI Guido, PASQUALINI Edoardo, PICCININI Giovanni, PICCHIO Marino, PIRANI Piero, POLACCO Rodolfo, QUAGLIARDI Leonello, SANTINI Osvaldo, SCARPONI Clemente, STERNINI Vincenzo, TALACCHIA Giancarlo, VESCOVO Giuseppe.

Candidati con il P.S.I.: DE ANGELIS Romano, ANTONELLI Argiro, BARBADORO Mario, CAMPANELLI Gaetano, CAMPANELLA Luigi, CAPONI Gilberto, CAPPELLA Sergio, CATENA Giovanni, CASAROLA Giulio, CINTIOLI Giuseppe, CIOTTI Gianni, GIULIODORI Aldo, GIUMETTI Franca, GONNELLI Alvaro, LAZZARINI Armando, LILLINI Enzo, LOMBARDI Enrico, LUCONI Lucio, MERCANTI Bruno, QUERCETTI Alvaro, RAFFAELLI Anna Rita, RICCI Gino, SEVERINI Renato, TORCIANTI Mario, VIGIANI Gualtiero, VIGIANI Sandro.

Candidati con il P.L.I.: FABIANI Vincenzo, ACCORRONI Galliano, ANTONELLI Vinicio, BECCI Americo, BONVECCHI Artico, BUGLIONI Gino, CAGNONI Muzio, CAPOMAGI Vincenzo, COSTANTINI Ferruccio, FRAMPOLLI PierVincenzo, LORETANI Nello, MORETTI Gianfranco, PETRINI Carlotta ved.FRONTINI, RICCINONI Mario, SUARDI Araldo, TADDIOLI Domenico, TESTA Terenzio.

Si candidarono per  il Partito Comunista Italiano: Giustiniano ALOCCO, Giuseppe ANDREONI, Delio ANDREUCCI, Guerrino ARAMINI, Anna BASSI, Giuseppe BATTAGLINI, Igino BELLEZZA, Nello BIANCHI, Aldo BIONDI, Luigi CAMERANESI, Silvano CARLINI, Alberto CASACCIA, Gino CATENA, Ferdinando DOLCINI, Orlando DURANTI, Riccardo GIULIETTI, Giulio GUERCIO, Mariano GUZZINI, Edmiro LUCCARINI, Antonino LUCCHESE, Guido MAGGIORI, Orlando MARCHETTI, Luisa MENGONI, Paolo PASQUALINI, Armando PETTINARI, Carlo PIERPAOLI, Umberto PRINCIPI, Carlo RAFFAELI, Roberto RE, Fausto SAMPAOLESI.

Si candidarono con il Partito Repubblicano italiano: VICARELLI Ennio, BALEANI Antonio, BORSINI Alberto, CANAPA Carlo Fabio, CANAPA Giannino, CARPINETTI Pietro, CIRCELLI Roberto, COLETTA Mario, DOLCINI Luigi, GIUSEPPETTI Cesare, GRACIOTTI Ubaldo, LILLINI Oddo, MACHEDA Luigi, PIATANESI Lamberto, POLVERIGIANI Gualtiero, ZAGAGLIA Italo.

Dei 170 candidati solo 5 sono state le donne che si presentarono alla competizione elettorale e solo due di loro riuscì ad essere eletta:
–   GIRI Flora candidata nelle liste del  P.S.U. ed eletta consigliera  ( la più votata della lista), per motivi familiari alla prima seduta del consiglio comunale rassegnò le dimissioni;
–  CAPOMAGI AnnaMaria candidata nella lista della D.C. eletta consigliera e poi entrata nella Giunta guidata dal sindaco Polenta;
–  GIUMETTI Franca  candidata nella lista del P.S.I.;
–  RAFFAELLI Anna Rita  candidata nella lista del P.S.I.;
–  PETRINI Carlotta  vedova Frontini candidata nella lista del P.L.I.;
–  BASSI Anna candidata nella lista del P.C.I.;
–  MENGONI Luisa candidata nella lista del P.C.I.;

Inizio mandato: 04.07.1970
Fine mandato..: 17.05.1975
n° delibere nel mandato, del Consiglio Comunale: 1.684
n° delibere nel mandato,  di Giunta…………………:  n°   4.903
segretario comunale è   il dott. DONATI Gualtiero.

Mandato 1965 – 1970,la macchina comunale è per un Amministratore lo strumento necessario e possibile, per realizzare il proprio programma elettorale. Uno dei compiti del “primo cittadino ” è quello di rafforzare “lo spirito di squadra” e il senso di appartenenza aziendale ad un ente che quotidianamente opera per dare risposte e servizi ai cittadini. Questa la squadra di cui si è avvalso il sindaco Paolo Polenta nel mandato 1970-1975 per dare qualità all’attività amministrativa.

DONATI Gualtiero, segretario capo, FRAGALA’ Ignazio  Alessandro vice segretario, ATTILI Fiordirosa applicata, SCARPINI  Daniela impiegata protocollo, VIGNONI Maria Antonietta dattilografa, GIULIODORI Augusto capo ragioniere, FANTASIA  Pio Francesco vice capo ragioneria, CEDRARO Fausto economo, POLVERIGIANI Angelo applicato ragioneria, SANTILLI Vittorio messo comunale, FRANCHINI Franco, FIORANELLI Giuseppe, IURA  Gabriella impiegata, RAMAZZOTTI Silvana dattilografa, CARLINI Vincenzo, MARCONI Sandro, PRINCIPI Libero ingegnere capo, QUARANTINI Luciano geometra, ALESSANDRINI  Angelo, ANGELETTI Augusto, SALOMONI Federico magazziniere, ANDREOLI Filiberto geometra, CAPRARI Alvaro geometra, STRAPPATI Maria dattilografa, GRACIOTTI Giuseppe applicato ragioneria, POLVERIGIANI Angelo applicato ragioneria, DURANTI Enzo applicato ragioneria, FALCETTA Primo, AGHIRONI Fulvio, MARINI  Igino geometra, ORTINI Vincenzo, SANTILLI Vittorio, RIMBALDO Oliviero messi comunali, FOCANTE Franco applicato biblioteca, PROSPERI Mario responsabile stato civile, MATTEUCCI Oddone, DURANTI Enzo, GATTI Gina ved.Panebianco, MARCOSIGNORI Nazzareno, LAMONICA Nerina, PASQUINELLI Liliana, GIARDINIERI Maria tutti applicati allo stato civile, NICOLETTI Carlo comandante dei vigili urbani, PETTINARI Luciano vice comandante, AMBROSONI Aldo, FELICIANI Armando, DOMESI  Luciano, SERRANI Oliviero, FRANCIONI Roberto, PIERETTI Sergio, MARCHIGIANI Giovanni, FRANCIONI  Luciano, PICCININI Nevio, BELLEZZA Renato, GATTO Franco  tutti vigili urbani, MENGHINI Pierino, GIACCO Luisa, ANTONELLI Giovanna, CARNEVALI Anita, GRACIOTTI Rolando, DOLCINI  Maria Fausta, EGIDI Luciano bibliotecario, LETTIERI Antonietta bibliotecaria, MAGI Lucia impiegata archivio, SABBATINI Giulio cantoniere, MARINELLI Giovanni cantoniere, BRANDONI Augusto cantoniere, GRAZIOSI Sirio cantoniere, LILLINI Armando cantoniere, CARLETTI Emilio cantoniere, SANTICCHIA Cesare cantoniere, MANDALITI Francesco, PESARESI Graziano, RICCIONI  Alessandro, PIERANTONI Giuseppina applicata ufficio sanitario, SFRAPPINI  Domenico, LEONE Raoul, BATTISTONI Mario responsabile mattatoio, GIARDINIERI Secondo custode cimitero maggiore, PAVONI  Massimo, DONZELLI  Armando, BORGOGNONI Lanfranco medico ufficio sanitario, BARTOLI Edgardo medico ufficio sanitario, TOMARELLI  Gualtiero medico ufficio sanitario, MORRONI Wanda,  SCARPONI  Rosolino, GIULIODORI Umberto, TULLI Alfredo, MARCONI  Otello, MARINELLI Mario, MAGGIORI  Mario, SABBATINI Costantino, PAOLONI Gino cantoniere, COTOLONI Elvio, LARDINI Luciano, GRACIOTTI  Valentina, CARLETTI Emilio, LIMONI Giuseppe giardiniere, STACCHIOTTI Gino, GIOACCHINI Armando, BALDONI  Vincenzo, URBANI Sandro, SALOMONI Anna Rita.

osimo-reperti-romani-palazzo-comunale

 

Osimo 1960

fino a dicembre 1971 Presidente della Repubblica è  Giuseppe SARAGAT;
poi Presidente della Repubblica sarà  Giovanni LEONE;

Il palazzo Balleani-Baldeschi in uno schizzo di Elmo CAPPANNARI
Palazzo Baldeschi

07 e 08 giugno 1970 Come sono andate le votazioni comunali:
DATI VOTAZIONI 1970

 – 07 e 08 giugno 1970 Come sono andate le votazioni Regionali. Il centro sinistra si impose e il nostro concittadino, il prof. Giuseppe Serrini con  11.459 preferenze fu il più eletto e venne nominato Presidente della Regione Marche.
Serrini Presidente della Regione Marche

Regionali 1970

07 e 08 giugno 1970 Il voto del 7 giugno in Osimo. I  risultati elettorali della nostra città sono stati caratterizzati dalla rinnovata, conquista della maggioranza assoluta da parte della DC che con i suoi 17 consiglieri e il 50,12% di consensi sarà ancora arbitra in sala Gialla.
Il rinnovamento della DC ( nessun membro della Giunta uscente è stato messo nella lista) è stato favorevolmente accolto dall’elettorato osimano.
La lettura dei dati elettorali dice anche che sono calati i socialisti del PSI, che hanno ceduto un consigliere al PCI che ora si presenta in Consiglio Comunale con 8 rappresentanti.

07 e 08 giugno 1970 Come sono andate le votazioni Provinciali. Anche in questo ente il  centro sinistra conquistò la maggioranza. Fra i consiglieri provinciali eletti  anche l’ex sindaco, l’avv. Vincenzo Acqua.
cONSIGLIERI pROVINCIALI ELETTI

–  giugno 1970  Osimo ha un nuovo Sindaco e una nuova Giunta. Il prof. Paolo POLENTA è il nuovo Sindaco di Osimo. Con i suoi 25 anni è stato tra i più giovani Sindaci d’Italia. Nato nel 1945 è cresciuto nelle file dell’Azione Cattolica, nel 1963 inizia il suo impegno politico iscrivendosi nella Democrazia Cristiana. Nel partito ha rivestito diverse cariche di responsabilità.
Nelle elezioni del 1970 si presenta agli elettori osimani come segretario del partito riuscendo a riscuotere molti consensi, oltre 1.500 voti, dall’elettorato osimano.
Polenta Paolo

 giugno 1970 Nelle pagine de “L’Osservatore” giovani come Mariano GUZZINI, Nevio LAVAGNOLI, Riccardo GIULIETTI ma anche Mario MAGGIORI ed altri esponenti della minoranza consiliare cercano di raccontare e si propongono agli osimani per una alternativa politica alla egemonia democristiana.
lOsservatore

 

Come erano andate le elezioni amministrative per Riccardo GIULIETTI neo eletto consigliere comunale nelle file del PCI

Giulietti Riccardo 2

 10 giugno 1970 presso l’Università di Ancona si laurea in Economia e Commercio la sig.na Donatella DONATI, figlia del segretario comunale. All’Università di Roma consegue la laurea in Lingue e Letteratura Straniera la sig.na Maria Pia MANCINO;

15 giugno 1970 A far ricca una città, spesso, sono alcune figure importanti: il sindaco, il comandante dei carabinieri, il postino, il maestro, il farmacista, il comandante dei vigili urbani, il parroco. Ciascuno di loro ha una sua specificità istituzionale e/o culturale che la comunità riconosce importante e da rispettare.
Ad Osimo tra queste persone sopra le righe, persone di riguardo che in città si sono conquistate un ruolo di primo ordine per le loro grandi doti umane e professionali figura anche Giuseppe LIMONI: per gli osimani, il giardiniere comunale.
Per quasi 40 anni le mani, le competenze tecniche, le conoscenze botaniche, la capacità organizzativa e la creatività di questo umile lavoratore hanno progettato, curato, mantenuto vivi gli spazi verdi di Osimo.
Il mestiere del Giardiniere non è un mestiere facile. Occorre non solo conoscere ma soprattutto occorre osservare ed avere una grande passione per le piante e la natura.
Osimo ha vantato tra i propri dipendenti, precedentemente a Peppe Limoni,  dei bravi giardinieri: Ugo Bolognini  ed Antonio Eusepi solo per citare gli ultimi in ordine di tempo.
Il mestiere del giardiniere non è soltanto terra e fiori, ma anche una professione  molto complicata.
Peppe Limoni, originario di Tolentino proviene da una famiglia di giardinieri. Svolgeva questo mestiere il bisnonno a Bagnaia nel viterbese, suo nonno e il padre che curava i prati della villa del principe Baldini di Fiastra. Cresciuto in questo ambiente familiare impregnato di coscienza ecologica, ambientale ed amore per le piante, Giuseppe non poteva che ereditare e proseguire la passione familiare. Ha fatto  appena in tempo a diplomarsi alla scuola agraria di Santa Marinella a Roma (dove le nozioni di botanica, entomologia, agronomia ma anche economia aziendale, hanno completato quello che era il bagaglio delle conoscenze ereditate “sul campo” ) che subito ha ricevuto un’offerta di lavoro di quelle che non si potevano di certo  lasciare: venne così assunto, come giardiniere, dalla famiglia di Clara AGNELLI ( la sorella maggiore dell’avv. Agnelli) a Mestre,  con la responsabilità di gestire il parco e i giardini di una delle più belle e rinomate ville venete, dove la signora Agnelli aveva trasferito da Torino la propria residenza. Sono stati anni importanti per la crescita professionale del giovane Giuseppe,  per la vastità delle piante presenti e delle varie tipologie di giardini che doveva curare ( giardini all’inglese, all’italiana e alla francese) presenti nell’ampio parco. Sono stati  anche gli anni delle scelte importanti della vita, come l’incontro con la futura moglie Anna ( veneta doc).
La lontananza dagli anziani genitori, l’esigenza di avere un appoggio al proprio progetto familiare ha spinto Giuseppe ad avvicinarsi a casa e l’occasione è stata il concorso bandito nel 1969 dal Comune di Osimo ( sindaco Acqua) per la copertura del posto di capo giardiniere comunale resosi vacante a seguito del pensionamento di Ugo Bolognini.
Peppe Limoni vince il concorso e diviene, così, il capo giardiniere del comune di Osimo. Tale qualifica  prevedeva sia  l’obbligo di risiedere nella casa all’interno dei Giardini pubblici,  sia il coordinamento di un gruppo di salariati: Gino STACCHIOTTI, Gino CAMILLUCCI, Armando GIOACCHINI, Vincenzo BALDONI. Con questa esigua squadra ( che poi negli anni è cambiata con nuovi elementi:SERNANI, PAPA, IACHINI, ROCCHI ed altri) ma accomunata dalla condivisa passione per la cura del verde, i giardinieri comunali hanno assicurato la manutenzione e la realizzazione di nuove aree verdi presenti in città: il verde del cimitero, i giardini del Foro Boario, di Piazza Nuova, la potatura degli alberi sparsi per la città, il verde delle scuole, il Parco della Rimembranza, gli Orti Marchetti, tutti gli altri spazi verdi presenti nelle frazioni. I giardinieri si occupavano, con grande maestria,  anche all’addobbo della città ogni volta che c’era un qualche evento: dalla Festa dei Fiori, alle cerimonie in Comune,  ai ricevimenti, al festival in Piazza del Teatro, all’addobbo del Teatro, e all’addobbo cittadino  in occasione di feste e manifestazioni.
Sicuramente il luogo dove il talento creativo di Peppe Limoni ha trovato la sua massima espressione è stato  Piazza Nuova con i suoi giardini. Uno spazio naturale, luogo di pace e di piacere, caro agli osimani, che racchiude un piccolo mondo fatto di erbe profumate, di aiuole cromatiche, di arbusti, di piante ad alto fusto. Un piccolo ambiente  naturalistico voluto nel 1922 da sapienti amministratori della città che destinarono a giardini pubblici gli orti del conte Acqua. Peppe Limoni nei 40 anni di servizio da capo giardiniere  ha  saputo rendere la bellezza naturale dei giardini di Piazza Nuova in qualcosa che ha  conquistato lo sguardo ammirato degli osimani ed attirato l’attenzione di  tutti i turisti passati per la nostra città: i giardini diventarono il gioiello naturalistico di Osimo.

Piazza Nuova 86

Piazza Nuova 5

Piazza Nuova, con Limoni e la sua squadra di giardinieri comunali,   diventa un giardino all’italiana di eccezionale e rara bellezza.  Con una miriade di varietà di fiori, i  giardini di Piazza Nuova diventano “pittura”  e offrono al visitatore una serie di vedute di aiuole pittoresche così come lo sono  le  vedute panoramiche del paesaggio.   Non a caso via Saffi diventa  il luogo preferito per far da cornice a foto ricordo: innamorati, novelli sposi, famiglie con i loro bambini.  Nelle composizioni delle aiuole si manifesta tutta la creatività del giardiniere Peppe Limoni e della sua squadra, che diventa spesso vera e propria arte.
Peppe Limoni è, anche, un grande appassionato di arte topiaria ( tecnica di potatura che permette alle piante di assumere figure  d’arredo come: archi, ruote, ombrelli, riproduzione di animali ) che mette a frutto, abbinandola al suo talento creativo,  con la realizzazione   di angoli suggestivi nei “giardinetti”: la meridiana, la ruota che gira, vari animali che sembrano tranquillamente pascolare sui prati ( chi non ricorda di aver ammirato i due cigni a lato del laghetto o la giraffa), il calendario. Che dire poi quando arricchì i giardini del mini laghetto dove vegetavano foglie e piante acquatiche.
Non si può che attribuire un meritato bravo, a Giuseppe Limoni, un artista della natura e a tutti i suoi collaboratori che hanno saput0 rendere ( anche con poche risorse)  il “belvedere” dei giardini di Piazza Nuova un vero vanto della nostra città.
Piazza Nuova 78

piazza Nuova 894
La mia stima per questa “grande persona” va anche per le sue doti umane che,  appena 15enne, ebbi modo di conoscere quando partecipammo alla iniziativa di solidarietà verso le popolazioni del Friuli colpite dal terremoto. Anche in quella occasione fu di Peppe Limoni l’idea del progetto ” una pianta per il Friuli”. Una iniziativa  che ha riguardato la popolazione del comune di Trasaghis  ( in prov.di Udine) presso il quale il 16 e 17 aprile 1977 ci siamo recati e dove, sotto la guida del nostro giardiniere/volontario Peppe Limoni, abbiamo piantato degli alberi nel grande campo delle baracche degli scampati al terremoto.

terremoto-in-friuli
Purtroppo i tempi sono cambiati e i protagonisti della vita cittadina non sono più così conosciuti come un tempo, al di là della loro bravura e competenza. Anche questo è un segno dei tempi. E’ bene così ricordare queste figure che racchiudevano in sè non solo “il personaggio” ma che esprimeva i valori che lo stesso rappresentava nella vita cittadina.
Una città vive, cresce e peospera di tali valori. Tali figure torneranno ad essere i protagonisti della vita cittadina ? C’è solo da augurarselo per il bene della nostra comunità.
Limoni

– giugno 1970 il nuovo gruppo consigliare comunale del PCI in Sala Gialla. Sulle pagine de “L’Osservatore” Mariano Guzzini così aveva sottotitolato questa foto:
1970 gruppo consigliare PCI“Rappresentano tremilaseicento osimani: tremilaseicento pugni chiusi contro i padroni e i loro lacchè democristiani.”
La comunicazione politica con Twitter arriverà 40 dopo, ma @marianoguzzini già era su quella via ….

15/06/1970 il concittadino Padre Lamberto  SERRINI viene rieletto nella carica di Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali delle Marche. Padre Guardiano del Convento di Osimo viene nominato il m.r. Padre Giovanni Ciccola;
640px-Altare_San_Giuseppe_da_Copertino

20/06/1970 Si costituisce ad Osimo la Sezione dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, intitolata alla medaglia d’argento sergente tenente Aldo PALLERI. Fanno parte della sezione: Giuseppe DARDANI,  Antonio FANESI,Germano AGOSTINELLI, Aldo PALLERI, Osvaldo BRAGONI,  Cesare GIULIODORI, Mario VIGIANI.

27/6/1970 E’ sabato e sul palcoscenico della “Fenice” si esibisce il gruppo internazionale di “Viva la Gente”. Sono 70 giovani artisti provenienti dalle più disparate zone del mondo uniti dalla voglia di cantare, ballare e trasmettere un messaggio di pace.

giugno 1970 Grazie a quanti inviano fotografie riguardanti associazioni, scuole personaggi della Osimo di qualche anno fa. Questa volta è di turno l’amico Palmiro Possanzini, due foto dei “ragazzi del ’26 “, scattate in occasione dei ricorrenti ritrovi conviviali. Nella foto Giuseppe Possanzini, Paoli, mio padre Fausto Andreoni, Fiorani, …….
Comunisti, democristiani, socialisti, liberali per un giorno sono solo: i “ragazzi del 1926”.
Palmiro 3

giugno 1970 I giovani osimani avevano modo di praticare: la pallacanestro con la Lenco-Robur, il tennis con l’attività promossa dal Circolo del Tennis, il calcio con la Libertas e la pratica sportiva del judo con il club Sakura diretto dalla cintura nera, sig. Alberto CARLETTI.
Judo aumenta i suoi appassionati

04/07/1970 primo Consiglio comunale dopo le elezioni. All’apertura dei lavori prende la parola il consigliere BUGLIONI Attilio del PSIUP:
Gentili colleghi. Questa è la terza volta che mi trovo presente alla prima seduta del nuovo consiglio e non vi nascondo il mio scetticismo: Più volte ho assistito a campagne elettorali della D.C. piene di promesse e di dichiarazioni e invece le scorse amministrazioni non hanno, certo, tenuto le promesse fatte.
Vedo molte facce nuove sopratutto nel partito che ha ottenuto la maggioranza e a loro voglio fare una contestazione: la situazione finanziaria e amministrativa di Osimo non solo è la stessa di 20 anni fa’, ma purtroppo è peggiorata. Ora gli stessi nuovi consiglieri della maggioranza stanno a dimostrare che la DC ha capito che bisogna rinnovare  l’Amministrazione, per cercare di svecchiare l’andamento del nostro Comune. Io ho fiducia nei giovani e mi auguro che collaboreranno cion noi consiglieri della minoranza e che le future sedute non saranno di polemica fra i partiti, ma di accordo, per il bene  e l’utile della cittadinanza, senza discriminazioni fra i cittadini, rilievi che più volte, purtroppo, ho dovuto fare alla DC. Termino col voler ricordare a noi tutti che noi siamo qui riuniti per compiere quel dovere assegnatoci dai nostri elettori che hanno riposto in noi la loro fiducia, perciò non dobbiamo dimenticare che il nostro lavoro in questo Consiglio è di servizio verso ogni singolo cittadino.
MAGGIORI Guido a nome del gruppo del PCI chiede se il gruppo DC non ritenga opportuno comunicare al Consiglio i fondamenti sul quale si svilupperà la propria politica amministrativa.
Il consigliere RIDERELLI Fernando ( per la DC) replica facendo presente che, pur essendoci in campo nazionale un governo di centro sinistra, la DC osimana detenendo la maggioranza assoluta dei seggi in Consiglio procederà alla formazione di una Giunta monocolore, così rispettando la volontà dell’elettorato; tuttavia ciò non vorrà dire che la DC si chiuderà nel suo steccato, anzi è suo intendimento procedere alla apertura di un dialogo costruttivo con tutte le altre forze politiche rappresentate o meno in Consiglio, che attualmente fanno parte del Governo di centro sinistra.
1970 primo Consiglio Comunale

04/07/1970 è  sabato, nel corso del primo Consiglio comunale dopo il Sindaco viene eletta la Giunta. A seguito delle votazioni ( diversamente da  oggi che la Giunta la decide il Sindaco eletto) consiliare vengono eletti Assessori, al voto parteciparono solo i consiglieri della maggioranza mentre quelli della minoranza preferirono astenersi:
PIRANI Vincenzo con voti 17;
BIANCONI Paolo con voti 17;
BELLI Tito con voti 17;
MARI Rodolfo con voti 17;
CAPOMAGI Anna Maria con voti 17;
ORSETTI Duilio con voti 17.
Dopo la votazione prese la parola il neo eletto Sindaco, prof. Paolo Polenta
“Signori consiglieri, la nuova giunta comunale si presenta oggi di fronte al Consiglio espresso dagli elettori nella consultazione del 7 giugno scorso per esporre le linee generali essenziali del proprio programma.
Un’esposizione che ovviamente dovrà essere sintetica, ma che servirà ad inquadrare gli orientamenti fondamentali ai quali ci si vuole attendere e gli obiettivi qualificati verso i quali si desidera camminare.
Ma prima di addentrarmi nel merito del discorso, desidero mettere al corrente questo consesso della strutturazione che abbiamo dato alla giunta, con la distribuzione delle deleghe.
Al prof.Vincenzo PIRANI ho attribuito la funzione di Assessore delegato o, come più comunemente  si dice, di vice Sindaco, unitamente all’ assessorato dei Lavori Pubblici; al prof. Tito BELLI l’assessorato alle finanze e l studio dei problemi dello sviluppo economico della nostra città; al prof. Paolo BIANCONI, l’assessorato ai problemi della gioventù, sport, turismo, spettacolo unitamente all’anagrafe; al signor Rodolfo MARI gli assessorati alla Polizia Urbana e al personale; alla signorina Anna Maria CAPOMAGI l’assessorato all’assistenza, igiene e sanità, al signor Duilio ORSETTI, l’assessorato ai problemi delle frazioni. Una strutturazione questa rispondente alle particolari esperienze di ciascuno ed in grado quindi di assicurare all’amministrazione un andamento, ci auguriamo, funzionale.
Le linee programmatiche della nuova Giunta si ricollegano, è ovvio, al programma elettorale della D.C., che ancora una volta è stata chiamata a governare Osimo. Non siamo però chiusi in noi stessi, ma favorevolmente aperti a tutte le proposte che ci perverranno, in questa sede o altrove, e che sempre saranno esaminate con attenzione e, se del caso, recepite. In particolare è il Civico Consesso, nella totalità delle sue componenti, che ha avuto dai cittadini il preciso mandato di affrontare e risolvere i problemi della comunità osimana, problemi ovviamente molteplici e che richiedono un esame attento ed approfondito.
E’ bene naturalmente non nascondersi le difficoltà che dovremo affrontare: è a tutti noto che i Comuni, in attesa della tanto auspicata riforma della finanza locale, non hanno grosse disponibilità finanziarie per far fronte ai tanti problemi oggi a loro carico. E’ altrettanto noto che le spese straordinarie possono essere affrontate soltanto attraverso la contrazione di mutui dagli Enti allo scopo preposti. E’ ovvio, d’altro lato, che le possibilità di aumentare le entrate del Comune va ricondotta sostanzialmente al problema della tassazione dei cittadini. In questo settore è da tener presente che la nuova legge per la riforma tributaria, che dovrebbe entrare in vigore il 1 gennaio 1972, abolirà l’imposta di famiglia insieme ad altre imposte dirette che verranno conglobate nell’unica imposta progressiva sul reddito delle persone fisiche. Nonostante ciò e anche per l’ipotesi, non del tutto infondata, che i termini legislativi non possano essere rispettati, riteniamo necessario predisporre una revisione dei redditi imponibili. Attualmente risultano iscritti a ruolo 2.700 nuclei familiari, paria al 45% dei 6.016 nuclei familiari esistenti. La quota esente è di L. 270.000. I coefficienti di riduzione, concessi per legge, ai redditi di lavoro dipendente, in  aggiunta alla quota esente, sono quelli stabiliti con una delibera del 1962.
Pur consci dell’estrema insufficienza dei mezzi di accertamento di indagine che la legge pone a nostra disposizione, cercheremo di reperire gli eventuali evasori totali e parziali. Contemporaneamente, con l’obiettivo di gravare meno sui redditi più bassi, proporremo al Consiglio di deliberare l’aumento della quota esente a L. 400.000 e nuovi coefficienti di riduzione per i redditi di lavoro, subordinato, artigianato e similari che tengano conto correttamente delle seguenti variabili: a) reddito familiare; b) lavoratori nella famiglia; c) numero dei componenti la famiglia.
Per quanto sopra chiediamo la collaborazione dei membri del Consiglio, proponendo di istituire una commissione con l’apporto di tutti i partiti. Abbiamo altresì fiducia del senso del dovere tributario dei cittadini.
Nostra intenzione è pure quella di intensificare la collaborazione fra tutti Comuni della provincia ed anche con altri Comuni al fine di unificare al massimo i criteri validi per la stima dei redditi e per il reperimento degli evasori.
Infine è intenzione di questa amministrazione proporre la rettifica dei valori di alcuni generi delle imposte di consumo relativamente ad alcuni beni di lusso e ad altri i cui valori sono lontanissimi dalla realtà e da ogni seno logico.
E’ chiaro che gli obiettivi di una Amministrazione comunale, pur nelle ristrettezze del bilancio, non possono più essere ricondotti soltanto nella creazione o nel miglioramento dei servizi a favore della popolazione insediata. Anche se per molti, quartieri e, ancor più per alcune frazioni, i problemi dell’acqua e della luce, delle strade e delle fognature, attendono ancora definitive soluzioni sulle quali, mi soffermerò successivamente, riteniamo tuttavia che l’attenzione di un’amministrazione comunale vigile ai problemi dei propri amministrati debba essere rivolta in primo piano luogo ai problemi di fondo dello sviluppo economico e sociale della comunità stessa. I problemi della casa e del lavoro, anche se soltanto in parte possono essere affrontati da un’amministrazione comunale, saranno comunque al primo posto dell’attenzione di questa Giunta Municipale. Una città come la nostra pone il problema della casa sia per soddisfare la domanda degli immigrati ex agricoli che premono sulla città e che vengono utilizzati in settori extra agricoli sia per la collocazione della casa in un contesto urbano a dimensione dell’uomo.
Il problema della casa è tornato ad essere riproposto, spesso in termini drammatici, all’attenzione dell’opinione pubblica. La crisi degli alloggi interessa in particolare i grandi centri, ma non v’è dubbio che le preoccupazioni del ” caro-casa” siano avvertite ovunque, con maggiori o minori tensioni, dalle classi mono abbienti.
E’ urgente, specie nel campo dell’edilizia economica e popolare, un organico e programmato intervento perchè spesso nel settore è mancata una visione unitaria dei problemi con conseguenti non trascurabili inconvenienti.
Per questo, nel quadro delle indicazioni del programma di fabbricazione vigente e, domani, del Piano Regolatore Generale, di cui parlerò dopo e che è uno degli impegni qualificanti di questa amministrazione, è nostra intenzione ricorrere alla legge 167 che rappresenta certamente l’aspetto, attivo e operativo della pianificazione urbanistica. E’ noto che, la legge intende agevolare l’acquisizione a prezzi sopportabili, di aree edificabili, ma sopratutto attribuire un ruolo direttivo dell’autorità pubblica nello sviluppo della città. Tutto ciò al fine di arrivare all’impostazione di quartieri socialmente equilibrati attraverso la distribuzione di diversi tipi di abitazioni a diverso livello di affitti e a diversa composizione, oltre che allo scopo di integrare l’iniziativa pubblica con l’iniziativa privata.
Pertanto l’impegno di attuare la 167 costituisce uno degli aspetti fondamentali e qualificanti del nostro programma, che va inquadrato in tutto un discorso generale di attenzione al fenomeno edilizio che costituisce oggi anche una delle fonti più importanti di occupazione per la nostra popolazione. In questo quadro va anche ricordato l’impegno ad evitare la crescita irregolare della città, attraverso un attento esame delle concessioni di licenze edilizie e un potenziamento del controllo sulle costruzioni stesse, al fine di evitare irregolarità, sempre nocive all’ordinato sviluppo urbanistico.
La stesura e la successiva adozione del PRG è, in questo settore, un impegno sostanziale e qualificante del nostro programma. Certo non si tratta della realizzazione di un’opera pubblica appariscente, ma tuttavia non può essere sottaciuto l’alto valore e il significato di un tale adempimento. Il PRG è lo strumento fondamentale ed indispensabile a garantire un regolare ed armonico sviluppo urbanistico della città, il superamento delle iniziative speculative e il raggiungimento di strutture a misura d’uomo. Non si tratta di un impegno di poco conto, ma che è nostro intendimento far camminare con molta speditezza, anche attraverso una nuova convenzione con i progettisti che preveda tempi precisi di attuazione. Naturalmente una realizzazione come questa, che condiziona lo sviluppo futuro della città quindi la vita futura dei cittadini, non può non essere attuata senza la loro partecipazione e collaborazione. per questo intendiamo rinnovare e potenziare l’attività della commissione consultiva a livello di consiglio comunale, e realizzare un dialogo aperto con gli stessi cittadini da cui attendiamo indicazioni e proposte.
Accanto ai problemi della casa e della crescita urbanisticamente ordinata della città, sta il problema del lavoro e dello sviluppo dei diversi settori economici operanti nella nostra città.
Il problema dell’occupazione è sempre tra i più difficili da risolvere in zone come le nostre in cui l’esodo dalle campagne non sempre è compensato da un adeguato processo di industrializzazione che stenta invece a crescere a tassi soddisfacenti. Se si tiene poi conto del fatto che la manodopera di estrazione agricola spesso impreparata ad inserirsi nel meccanismo dei processi di produzione industriale e che l’età matura di molti lavoratori provenienti dall’agricoltura rende ancor più problematica una loro qualificazione, si può immaginare quante tenacia e con quali mezzi l’obiettivo della piena occupazione debba essere perseguito. Il problema della creazione di zone industriali, come impegno peculiare dell’Amministrazione, non può quindi non essere da noi seguito con molta attenzione. In questo quadro intendiamo sbloccare l’attuale impasse della zona di Scaricalasino, ponendo anche le premesse un suo successivo sviluppo e potenziamento e intendiamo utilizzare in altre zone previste nel programma di fabbricazione ( Aspio, Campocavallo), prevedere nel nuovo P.R.G. un ampliamento di dette aree, sollecitare in ogni modo gli insediamenti derivanti dalle iniziative dei privati. In questo quadro intendiamo promuovere la ripresa dell’attività della Comunità delle Valli dell’Aspio, del Musone, Potenza, ed in particolare al consorzio per le attività industriali, nel quale Osimo dovrà costituire la forza di propulsione e non di rallentamento.
Per ciò che riguarda l’agricoltura, è da tenere presente che lo sviluppo industriale, la terziarizzazione del processo economico, la specializzazione e il mutamento della domanda dei beni agricoli a livello interno e internazionale hanno condizionato in modo particolare la situazione del settore agricolo nel nostro ed in altri Paesi. A ciò si aggiunga, per le Marche, l’assetto mezzadrile come prevalente forma di conduzione, che tuttavia richiede un radicale mutamento affinchè il lavoratore della terra possa essere protagonista e non mediatore di volontà direzionale nell’azienda agricola. E’ ovvio che il superamento della mezzadria per il raggiungimento di una impresa diretto-coltivatrice integrata e associata, richiede che contestualmente si proceda ad una adeguata formazione della classe imprenditoriale nelle campagne, ad un sufficiente stimolo del fenomeno associazionistico fra coltivatori. In questo settore risulta difficoltosa la iniziativa del Comune: verranno comunque presi contatti con l’Ente di sviluppo per l’agricoltura delle Marche al fine di sollecitare iniziative nel senso testè indicato. Ma non basta. Occorre che le condizioni ambientali del lavoratore della terra, il suo “habitat” per intenderci, sia adeguato alle esigenze della vita moderna e risponda alla domanda di partecipazione comunitaria che proviene da questi strati sociali. Ciò significa dotare le campagne e le frazioni agricole di tutti i servizi indispensabili al viver sociale. Detto ciò, va anche ricordato che la nostra Amministrazione ha in animo di risolvere i più importanti problemi di tutte le frazioni, che hanno diritto a servizi non dissimili da quelli a disposizione del centro della città.
L’attenzione di questa amministrazione sarà rivolto, è ovvio, a tutti i settori di lavoro. Oltre che l’agricoltura, l’industria e l’artigianato, va ricordato il commercio che costituisce certamente un settore molto vivo anche in Osimo. In questi ultimi tempi, nel nostro Comune il commercio non ha certamente segnato il passo. Nel 1969 ben 42 aziende hanno provveduto al rinnovo delle attrezzature e possiamo prevedere che entro il 1971 il numero possa salire a 90 ditte. Non sono mancate le adesione a forme cooperativistiche ( gruppi collettivi di acquisto), mentre è data oramai per certa la costruzione di un gruppo autonomo per gli acquisti collettivi e la gestione di un supermarket.
Gli operatori privati ( commercianti operanti nel settore turistico), in questo ultimo triennio hanno raccolto l’invito rivolto a meglio operare nel settore, migliorando le attrezzature e ampliando gli esercizi. In questo caso le cifre sono significative. Nel giugno 1967 ad Osimo vi erano n. 3 esercizi (alberghieri), con un totale di 42 posti letto e 6 bagni. Naturalmente, se si comprende, in questa cifra anche un piccolo albergo  all’Aspio ma in territorio osimano, la situazione è la seguente: esercizi n.6, camere n. 50, posti letto n. 96, bagni 25. Il numero dei ristoranti da 6 è passato a 14. Le previsioni sono senza dubbio buone; entro il 1973 si presuppone che gli esercizi potranno aumentare il numero dei posti letto di un 25 per cento mentre le attrezzature igienico-sanitario potranno ottenere un aumento del 50 %. Dall’esame di questi dati, risulta che ad Osimo il problema dell’albergo, se non ha trovato una soluzione definitiva e nelle dimensioni prospettate dalle infinite discussioni fatte sull’argomento non si pone oggi nei termini di alcuni anni fa. L’amministrazione comunque, si ritiene in dovere di sollecitare ed appoggiare ancora tutte le iniziative che potranno essere prese nel settore. Strettamente collegato al problema alberghiero, c’è quello turistico. Anche su questo tema si è fatto un grande parlare negli ultimi anni. Noni riteniamo che Osimo abbia le carte in regola per aspirare ad un avvenire turistico che si avvantaggi, da un lato delle caratteristiche della città storica e ricca di monumenti, e dall’altro per la tendenza del turismo ad una sempre a maggiore integrazione mare-entroterra collinare. In questo quadro Osimo potrebbe prendere accordi con l’azienda di soggiorno “Riviera del Conero”, al fine di poter beneficiare della presenza che l’Azienda stessa gode ormai a livello nazionale e internazionale.
Dicevo inizialmente che su questi temi, sviluppo economico e sociale, attività produttive e terziarie, deve confrontarsi il dibattito sull’attività di una amministrazione comunale sensibile ai problemi della propria comunità.E’ evidente però che non si possono disconoscere tenere in poco conto i problemi tradizionali a cui un’amministrazione comunale deve far fronte, quelli cioè relativi ai servizi necessari ad un viver civile della popolazione insediata. Dovrei dilungarmi troppo se volessi affrontare dettagliatamente tutti questi problemi, ma non posso esimermi dal sottolineare la volontà dell’amministrazione di aderire sempre di più alle esigenze proprie di questo settore.
Per ciò che riguarda i problemi dell’erogazione idrica, sono stati iniziati in questi giorni i lavori per l’acquedotto che servirà le frazioni di Montegallo, Aspio, San Biagio e Colle San Biagio ( per una spesa di circa 20 milioni), mentre è imminente l’inizio dei lavori per quello che potenzierà l’erogazione nella zona di via Corta di Recanati. Altri due importanti realizzazioni nel settore saranno il potenziamento dell’acquedotto di passatempo ( con l’allacciamento della zona fornace Morando che verrà attuato non appena concesso il relativo mutuo già affidato all’INA, e l’altro progetto, di cui un istante fa abbiamo ratificato la deliberazione di Giunta, per una spesa di circa 46 milioni e che servirà a potenziare la distribuzione nelle zone dell’Abbadia, della Stazione e del Padiglione e della periferia di osimo nella zona della Settempedana. Una volta realizzati questi impianti , tutti ormai finanziati, il problema della distribuzione idrica ad Osimo sarà risolto del tutto, o quasi.
Accanto al problema dell’acqua c’è quello della distribuzione dell’energia elettrica, per la quale l’Azienda Idroelettica Municipalizzata Osimana ha chiesto un mutuo di 80 milioni di necessari per migliorare la distribuzione nelle zone rurali e nelle frazioni, e quello del rinnovo degli impianti di illuminazione pubblica. A questo proposito voglio ricordare che subito dopo Ferragosto avranno inizio i lavori per i nuovi impianti a vapore di mercurio nelle vie, Ungheria, Settempedana, dal Consorzio al Bivio Orsi, Corta di Recanati, San Giovanni, Flaminia II^, nella zona del bivio Orsi, e nelle frazioni di Campocavallo, San Biagio, San Sabino, Abbadia , Osimo Stazione, via Paradiso e Fornace Morando a Passatempo; mentre è in fase di predisposizione un altro progetto per nuovi impianti nel centro cittadino. Per la viabilità, è nostra intenzione, dopo la provincializzazione delle importanti vie Cagiata e Striscioni, chiedere identico riconoscimento per altre strade del nostro territorio comunale. Ciò permetterà l’intervento delle maggiori possibilità finanziarie dell’amministrazione provinciale e, d’altro canto, permetterà all’amministrazione di rendere comunali altre strade oggi consorziate e di provvedere in maggior misura alla loro sistemazione, mediante l’allargamento, la sistemazione di scarpate e, ove possibile, la depolverizzazione. Per le vie del centro, intendiamo attuare la risistemazione totale  di quella importante via d’accesso che è il Guazzatore ( sulla base di un progetto approvato) e chiedere un finanziamento per il rifacimento del manto bituminoso in altre importanti vie.
Nel settore igienico, accanto alla costruzione di nuove fognature, è nella nostra massima attenzione il problema della nettezza urbana. Creeremo una Commissione consiliare che studi approfonditamente il problema in vista della scadenza dell’appalto della Società Pastorino. Si dovrà attuare così l’allargamento del servizio alle zone periferiche di nuova costruzione e a tutte le frazioni, anche mediante l’adozione di nuovi metodi di raccolta. Per quanto riguarda l’annoso problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, questo consesso verrà chiamato a dibatterlo nuovamente. Da parte nostra, riteniamo superiore alle possibilità di Osimo l’acquisto e la gestione di un impianto di trasformazione e, per questo, abbiamo già preso gli opportuni contatti con il Comune di Ancona per addivenire ad una soluzione consorziata, la sola in grado di garantire un servizio efficiente e nel contempo finanziariamente sostenibile.
Infine sono nel nostro programma la realizzazione della distribuzione del gas metano e l’ampliamento ed il potenziamento di altri servizi.
Una particolare attenzione vogliamo prestare anche ai problemi della scuola; della gioventù, dello sport e del tempo libero. Desideriamo potenziare le attrezzature scolastiche( edilizia con particolare riferimento alle palestre, trasporto degli alunni, creazione di un efficiente servizio medico-scolastico) e quelle culturali, come la nostra gloriosa biblioteca, favorendo anche tutte le iniziative che potranno essere prese nel settore.
Per lo sport è nostra intenzione dare attuazione al progetto già approvato per una nuova sistemazione e per l’illuminazione del campo sportivo Diana, ricercare finanziamenti per la realizzazione di impianti sportivi di diverso genere, aiutando anche le iniziative che nascono nelle varie associazioni sportive.
In questo quadro va anche ricondotto il discorso sul verde, verrà attuato il progetto per la sistemazione a parco dell’ex Foro Boario ed è nostra intenzione studiare anche l’utilizzazione del parco della Rimembranza. Nelle frazioni e nei quartieri più popolosi dovranno essere predisposte aree da adibire a giochi per bambini.
I problemi della gioventù verranno affrontati e sollecitati, comunque dagli stessi giovani. Per questo è in programma la creazione della Consulta della Gioventù, strutturata nella maniera più aperta possibile, in modo tale da garantire e stimolare la partecipazione di tutti i giovani. Due parole sui problemi dell’assistenza e dell’igiene. Nel quadro del coordinamento dei servizi assistenziali, desideriamo promuovere la confederazione di tutte le opere pie esistenti nel Comune di Osimo per il ricovero dei giovani e degli invalidi, per l’assistenza generica, al fine di intervenire in modo completo in collaborazione con il Comune in tutti i casi di accertata necessità. L’assistenza diretta del Comune dovrà essere efficace, soprattutto a favore dei casi richiedenti ingenti spese.
Per l’igiene anche attraverso l’apporto del Corpo dei vigili urbani, dovrà essere potenziata la vigilanza del suolo e dell’abitato, degli alimenti e delle bevande.
Come si vede anche da una relazione certamente incompleta come la mia, tanti e difficili sono i problemi della nostra comunità. La soluzione di essi richiede impegno, costanza, presenza dell’amministrazione nelle sedi provinciali, regionali e nazionali, perchè la nostra voce possa essere ascoltata, collaborazione con i Comuni vicini e con gli enti economici e della programmazione, senso di responsabilità della famiglia dei dipendenti comunali ( dai quali ci aspettiamo un particolare impegno e per i quali abbiamo istituito un assessorato al personale). Soprattutto però è necessario l’apporto completo e fattivo di tutti voi e della cittadinanza intera. In questa sede, anche attraverso la creazione di commissioni e gruppi di studio, dovranno essere elaborate le decisioni per l’attuazione del programma. Attraverso l’apporto di tutti voi, nel libero gioco democratico della maggioranza e delle minoranze, verrà garantita l’adozione di decisioni obbiettive e meditate. Con gli stessi cittadini desideriamo aprire un proficuo dibattito su questi temi, attraverso le riunioni di quartiere e di frazione ( che contiamo di iniziare dopo il periodo estivo), attraverso una informativa maggiore della nostra attività ( con la realizzazione di un bollettino di notizie e di dibattito sui problemi cittadini), attraverso la creazione di consulte sui problemi più importanti nelle quali chiamare cittadini particolarmente esperti, attraverso infine una presenza di noi amministratori in mezzo ai problemi della città ed una nostra partecipazione attiva ed interessata a tutte le iniziative che i cittadini intraprendono.
Certamente è un impegno gravoso quello che ci attende. Molti dei problemi cui abbiamo accennato aspettano da tempo soluzioni adeguate e forse noi stessi non saremo in grado di soddisfare completamente le aspettative di tutti. Vorremmo però che si credesse che metteremo tutto l’impegno per fare del nostro meglio, nei limiti delle nostre capacità, della nostra esperienza, e del tempo a nostra disposizione. Il nostro è un impegno che abbiamo preso di fronte all’elettorato e che, in questa sede, desideriamo rinnovare. Il mandato che ci è stato affidato forse ci offrirà preoccupazioni ed amarezze. Ma se noi serviremo la nostra comunità con disciplina onore e fedeltà, forse qualche sofferenza potrà essere alleviata, qualche miseria lenita, qualche dolore consolato.
Diamo quindi inizio alla nostra fatica con l’animo e la speranza con la quale si prendono le imprese giuste, con l’augurio che nel prossimo quinquennio la nostra città possa continuare a prosperare, con la stessa intensità che noi auguriamo all’intero popolo italiano e ai popoli di tutto il mondo”.

luglio 1970 L’Unione Sportiva Osimana si prepara ad affrontare il campionato di Promozione regionale. La squadra viene affidata agli ordini del nuovo allenatore, sig. LUCCHESI. Durante l’estate la campagna acquisti e vendite è stata molto intensa.
Vengono ceduti importanti giocatori:
Enzo BRAZZONI centravanti viene ceduto alla Recanatese, Corrado ORAZI centrocampista viene ceduto alla Castelfrettese, Gianni GIANSANTI difensore viene ceduto alla Virtus Ancona. Vengono ceduti alla Maceratese anche alcuni giovani, promesse del calcio osimano: Massimo FIORANELLI ( attaccante classe 1952), Michele Zaiiko ( centrocampista classe 1953), Omero PICCHIO (portiere classe 1954), Gabriele FERRI ( attaccante classe 1953).
Vengono acquistati giocatori “titolati”per disputare un campionato con l’ambizione di ben figurare:
Edoaro LORENZETTI centrocampista; Pasquale GIORGETTI, centrocampista; Valerio MENGHINI, centrocampista tutti provenienti dalla Maceratese.
Dall’Anconitana vengono acquisiti i cartellini di: Sauro MOSCA centravanti, Donato ANDREUCCI attaccante, Stefano POLENTA attaccante, Giancarlo GAGGIOTTI mediano.
La rosa della prima squadra dell’Osimana è composta:
– Portieri: Claudio CERUSICO 1950 e Fabio Farinelli 1945;
– Difensori: Fabio BALDINELLI 1952, Andrea CAPRARI 1954, Andrea DOLCINI 1953, Rossano GRACIOTTI 1947, Fausto GROTTINI 1951, Umberto MANTINI 1940, Gianfranco MENGONI 1945, Ettore RUMORI 1944;
– Centrocampisti: Giancarlo GAGGIOTTI 1943, Edoardo LORENZETTI 1943, Valerio MENGHINI 1941, Vincenzo AGOSTINELLI 1953;
– Attacanti: Enrico AGOSTINELLI 1953, Paolo LEGGIERI 1943, Sauro MOSCA 1949, e p. c. Stefano POLENTA 1950, Franco  REZZONICO 1944, Donato Andreucci 1951, Sandro CITTADINI 1951.

Polenta saluta l_OsimanaIl sindaco Polenta, accompagnato dal Presidente, saluta i giocatori dell’Osimana

luglio 1970 Si svolse  in Ancona un importante concorso  riservato alle parrucchiere. La nostra concittadina Anna Maria PESARESI conseguì il 2 posto nella classifica  presentando un  lavoro eseguito sulla modella: Aldesina SALVUCCI. La gara  si tenne al Teatro Sperimentale.
Parrucchiera Pesaresi

luglio 1970 Scoppia il caso Passatempo.
Passatempo è al centro dell’attenzione della stampa locale e nazionale. Numerosi fedeli nel desiderio di avere come parroco il giovane Don Ezio Saraceni protestano e contestano le diverse decisioni del vescovo.Si tratta di un caso complesso che suscita sorpresa e nello stesso tempo dispiacere. La frazione è tutta schierata per il giovane prete che evidentemente aveva ben seminato e vive come un’ingiustizia la decisione vescovile del suo allontanamento. Il vescovo Maccari aveva designato come parroco  a succedere il compianto don Moretti,  don Cesare AGOSTINELLI.

06/09/1970 Riconoscimento della CIVICA BENEMERENZA a due osimani donatori Avis: Luigi PIRANI e Oberdan MARSILI. Per la prima volta Osimo riconosce le benemerenze cittadine, che si decide di effettuare con cadenza annuale in occasione dei festeggiamenti patronali. I premiati sono due donatori Avis, particolarmente benemeriti per avere abbondantemente superato nel corso della loro vita associativa di donatori, le cento trasfusioni. La cerimonia del conferimento delle benemerenze viene effettuata eccezionalmente agli inizi di settembre,  in occasione del quarantennio della fondazione Avis Osimo..
Osimo 1970 Civiche Benemerenze

6/9/1970 la benemerita Associazione Avis cittadina festeggia solennemente i propri 40 anni di generosa attività a servizio della salute degli osimani. Il programma dei festeggiamenti della importante ricorrenza iniziò con una messa in Cattedrale celebrata dal “donatore” don Giovanni BIANCONI, poi tutti i partecipanti in corteo si recarono al Monumento dei Caduti dove l’Avis pose una corona di alloro. Alle 11 al Teatro “La Nuova Fenice” si tenne la celebrazione ufficiale della quarantennale vita della locale sezione. Presero la parola tra gli altri il presidente di allora, prof. Giovanni SILVESTRI, e il primo presidente e fondatore dell’Avis osimana, il prof. Gualfardo TONNINI. Seguì poi  il rituale banchetto sociale presso la Concessionaria Fiat Casali, nell’occasione venne  costituito  anche  un gruppo aziendale AVIS.
Durante il momento conviviale si premiarono i donatori distintisi per l’attività sociale.
I cittadini benemeriti: Luigi PIRANI ( 190 donazioni) e Oberdan MARSILI ( 112 donazioni).
Medaglia d’oro: Fioravante BELLEZZE (75 donazioni), Francesca BONCI, Dino PESARESI, Marino CARNEVALINI, Elio POSSANZINI, Cesare GIUSEPPETTI ( tutti con 50 donazioni).
Medaglia d’argento ( 35 donazioni) a Luigi BARONTINI, Albino GALASSI, don Alvaro SCATTOLINI, Domenico LOZZI, Aldo Carnevalini, Ugolino MAZZIERI, Roberto BITOCCHI, Mario SPINACI, Remo CECCONI, Ferruccio PIERGIACOMI, Gino DONZELLI, Sisinio VERDOLINI. Medaglia di bronzo ( 20 donazioni) a Dino AGOSTINELLI, Gemma FRONTALINI, Anna GRACIOTTI, Gualtiero MARZIANI, Maria MENGONI, Franco PIRANI, Aldo TORCIANTI, Elsa ESPOSTO, Italo GALASSI, Alga MARZIONI, Osvalda MEZZELANI, Enrico STORANI, Anna Rita TONTI, Natalina FRAGOLI, GINO giannoni, Luciano MARCHIONNI, Gina MATASSOLI, Dino PIZZICHINI, Arnaldo STEFANI, Leonarda BADALONI, Natale COPPARI, Carlo GIULIODORI, Tullio LUCAIOLI, Dino MARCONI, Alberto VIGIANI, Luisa FEI, Eugenio TONTI, Primo CARLONI, Mario LANZONI, don Dino MARABINI, Renata PAOLONI, Valeria VOLPINI, Egidio GHERGO, Alessio CAPOMAGI, Silvio CORALLINI, Emma LAVAGNOLI, Germano MENGARELLI, Igino QUERCETTI, Maria Teresa BRANDONI, Remo PACCAMICCI, Gisella ALBANESI.

settembre 1970 Walter Bozzia di Torino è il vincitore assoluto della 3^ edizione della coppa pianisti d’Italia. Un’edizione che vide in Osimo 200 concorrenti dai 10 ai 25 anni.
Coppa Pianisti 1970
La folla di allievi insegnanti e familiari nell’ atrio del collegio Campana in attesa delle classifiche
Coppa Pianisti 1970 i genitori in attesa

La concertista Cigoli Anna Maria
A sinistra il prefetto Achille Cappuccio, il comm.Aldo Bugaro a destra il presidente dell’Ema il prof.Alessandro Niccoli
coppa Pianisti 1970 serata finaleI due pianoforti i palio, offerti dalla Universal della ditta “Bugari-Sisme di Osimo Stazione furono aggiudicati: uno al Vincitore assoluto della “3^ Coppa Pianisti d’Italia 1970”: Walter Bozzia di Torino; l’altro, a norma del Regolamento, dalla Scuola che aveva avuto il maggior numero di allievi meglio classificati: la scuola di Torino guidata dalla prof.ssa Maria Golia.
Nella Categoria D (solisti fino a 16 anni)  l’osimano Roberto MARACCI con la votazione di 95 punti si classificò al 1° posto, risultando il meglio classificato tra i concorrenti osimani.
1970 Maracci Roberto
1970 Maracci Roberto_2Gli altri giovani pianisti osimani che parteciparono alla competizione furono: Giovanna GIULIODORI ( nella categoria B ); Marzia GIULIODORI ( nella categoria B); Rita SGARDI ( nella categoria F) ; e il duo Marta MARISCOLI – Giovanna GIULIODORI nella categoria H a quattro mani.

30/09/1970 l’indennità di carica del Sindaco passa da £ 70.000 a £. 110.000 mensili. Al vice-Sindaco si attribuisce  una indennità pari al 75% di quella percepita dal Sindaco e cioè £. 82.500. Nessuna indennità è prevista per gli altri Assessori.

03/10/1970 nominati i revisori dei conti del conto consuntivo dell’Az.Idroelettrica municipale: DE ANGELIS Romano, BUGLIONI Attilio, AGOSTINELLI Luciano;

03/10/1970 nominati i componenti della Commissione Consultiva per il Piano Regolatore. Presieduta  dal Sindaco Paolo POLENTA, gli altri componenti  sono il dott. Vincenzo PIRANI (quale Assessore ai Lavori Pubblici), il dott. Alessandro RICCIONI ( quale ufficiale sanitario), ing. Angelo BRODOLINI (direttore dell’ufficio tecnico del Comune), inoltre: Vittorio PIAZZINI, Guglielmo CAPPANNARI, Clemente LANARI, Giovanni CATENA, Roberto RE, Massimiliano ERPICI, Vincenzo FABIANI, Giuseppe RIDERELLI.

03/10/1970 nominata dal Consiglio comunale la nuova Commissione Amministrativa dell’Azienda Idroelettrica: Giuseppe MOBBILI presidente, Giovanni PIRANI, Luigi MORONI, Gino BUGLIONI, Clemente LANARI;

ottobre 1970 iniziano i lavori per la costruzione della nuova palestra che sorgerà accanto alla Scuola Media “Caio Giulio Cesare” di cui è in corso l’ultimazione del secondo e ultimo piano. La palestra oltre che alle attività scolastiche vedrà svolgersi l’attività agonistica della “Lenco -Robur” che militava nel campionato di serie ” C “. Tra la nuova palestra  e la Scuola Media venne lasciato appositamente un certo spazio perchè nelle intenzioni dell’Amministrazione Polenta vi era il proposito  di costruirvi una piscina.

ottobre 1970 La struttura della Regione MARCHE inizia a prendere il via cominciando a far fronte ai propri compiti. Il nuovo ente dopo l’elezione del Consiglio Regionale ha dedicato le sue prime riunioni alle nomine dei vari organi previsti dallo Statuto.
A capo della Giunta regionale vi è il nostro concittadino, prof. Giuseppe SERRINI che ha provveduto a formare la giunta composta da: Ferdinando MESSI (DC) Assessore regionale alla Agricoltura, Giordano TONNINI (PSU) Assessore al Bilancio e Finanze, Emanuele GRIFANTINI (DC) Assessore alla Sanità, Tullio PASCUCCI (PSI) Assessore al Lavoro e cooperazione, Guido BIANCHINI (DC) Assssore alla Istruzione e attività culturali, Guido BIANCHINI (DC) Assessore agli Enti Locali, Patrizio VENARUCCI (PRI) Assessore al Turismo e Commercio, Emidio MASSI (PSI) Assessore all’Industria, Pesca e Artigianato. Presidente del civico consesso regionale viene nominato il prof. Walter TULLI.

10/10/1970 nominati i rappresentanti del comune all’interno del consiglio di Amministrazione degli Istituti Riuniti di Beneficienza: Vinicio ANTONELLI, Luigi CESARETTI, Alberto MAGNONI.

10/10/1970 nominati dal Consiglio comunale i componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Ospedaliero Ospedale Generale di zona “SS.Benvenuto e Rocco” nelle persone di:  BELLASPIGA Giampaolo, GOBBI Carlo, BIONDI Aldo, RIDERELLI Giuseppe, MONDAINI Edoardo;

10/10/1970 nominati dal Consiglio comunale i componenti del Consiglio di amministrazione dell’Ente Comunale Assistenza: Maria CASTELLANI presidente, Olindo MARTINI, Alvaro QUERCETTI, Antonietta CANAPA, Bruno FIORDOMO, Alberto QUERCETTI, Ferruccio FRONTALINI, Alberto MINUCCI, Paolo CARNEVALINI, Giulio GUERCIO.

ottobre 1970 Campionato di Promozione, dopo 8 giornate la situazione dell’Osimana è critica: 7 soli punti, 3 vittorie  tutte interne (allora la vittoria assegnava 2 punti), un pareggio ( in casa con il Castelfidardo), 4 sconfitte. La dirigenza giallorossa decide per il cambio allenatore. Anche a quei tempi la legge del calcio diceva che la colpa delle insoddisfacenti prove era tutta dell’allenatore. LUCCHESI viene esonerato, la squadra viene assegnata al nuovo trainer PELLICCETTI di Porto San Giorgio.

ottobre 1970 un nostro giovane concittadino è entrato a far parte della squadra degli spericolati acrobati che compongono la famosa formazione delle “Frecce Tricolori”, si chiama Sandro SANTILLI, ha 25 anni e dal 1967 è pilota presso la pattuglia militare.
Santilli 1970

ottobre 1970 Nella PallaCanestro la “Lenco-Robur” militava nel campionato di serie C. Presidente del sodalizio osimano era Giovanni FATTORINI.
Allenatore Roberto MANCINI. La stagione era iniziata con lusinghiere prospettive, la società aveva provveduto a rafforzare la rosa dei giovani osimani con l’acquisto di due esperti ed alti, giocatori provenienti da Jesi: BIGI e BAMBOZZI.
Questa la rosa dei giocatori:
– Paolo BIGI classe 1946, alto 1.83 ala;
– Flavio FILONZI classe 1945, alto 1.82 difesa;
– Rolando GIORGI classe 1946, alto 1.75 difesa;
– Paolo GONNELLI classe 1951, alto 1.80 play-maker;
– Gianni BAMBOZZI classe 1942, alto 1.92 pivot;
– Enrico PIAZZINI classe 1952, alto 1.90 pivot;
– Roberto PIERPAOLI classe 1946, alto 1.88 ala;
– Giuseppe MENGONI classe 1948, alto 1.80 play-maker;
– Fabio BALEANI classe 1947, alto 1.89 pivot;
– Augusto MATTIOLI classe 1944, alto 1.87 pivot;
– Mauro VERDOLINI classe 1953, alto 1.88 ala.

1970 campo di gioco Lenco RoburIl campo di gioco della Lenco-Robur Basket

15/10/1970 nominati dal Consiglio comunale i rappresentanti comunali alla Deputazione ai Pubblici Spettacoli presso la “La Nuova Fenice” nelle persone di: Giovanni CIOTTI, Domenico CASTELLANA, Silvio SEVERINI.

15/10/1970 nominato dal Consiglio Comunale il rappresentante del Comune all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’Ist.Tecnico Comm.”Filippo Corridoni” nella persona di Aldo MANCINI ragioniere nato in osimo il 17/02/1920;

15/10/1970 nominati i rappresentanti del comune all’interno del consiglio di Amministrazione del Patronato Scolastico Osimano, viene proclamata eletta la maestra  BELLI Rita al posto del dimissionario prof.Paolo POLENTA.

20/10/1970 muore all’età di 78 anni a Firenze dove si era trasferito presso la casa del figlio, l’avv. Giannetto CANAPA.
L’avv. Giannetto CANAPA è stata una figura caratteristica della nostra Osimo: repubblicano per tradizione familiare difese con la parola – era un oratore veemente ed efficace oratore – , e con l’azione quei principi.
Perseguitato come sospettato fautore dei fatti della “Repubblica del Pinocchio” ( la settimana Rossa anconitana del giugno 1914) riparò con altri nel territorio della Repubblica di San Marino, trattenendovisi per vario tempo, fino a quando non vide sicuro il ritorno in famiglia. E’ stato membro instancabile del Comitato di Liberazione, e fu eletto primo Sindaco di Osimo della nuova Amministrazione comunale appena il giorno successivo all’ingresso in Osimo delle prime truppe alleate il 6 luglio 1943.
Fu in quel periodo uno dei principali animatori della ricostruzione di Osimo.
Nella vita privata dopo gli studi in legge all’Università di Roma si mise ad esercitare la professione che esercitò con grande successo non mancando mai di prestare la propria opera gratuitamente alle persone più indigenti di Osimo.  Canapa è stato anche un grande amante dello sport al quale dava tempo e lavoro: è stato Presidente della Società Sportiva Osimana.

– 20/10/1970 il Consiglio comunale nomina i propri rappresentanti all’interno de condominio della  soc.Teatrale “La Nuova Fenice”  nelle persone di : Paolo BIANCONI e Alberto CARTUCCIA.

20/10/1970 nominati dal Consiglio comunale i rappresentanti del Comune all’interno del consiglio di amministrazione della Opera Pia “Enrico e Margherita Santini” nelle persone di: Fosco EDELWEISS e Ginnasio LAMPA.

20/10/1970 nominati dal Consiglio comunale i rappresentanti del Comune all’interno del consiglio di amministrazione del Comitato Direttivo Tiro A Segno sezione di Osimo nella persona di PICCHIO Armando nato ad Osimo il 10/10/1922.

30/10/1970 nominata dal Consiglio comunale la Commissione direttiva  della Biblioteca comunale: Vittorio GIACCO, Furio FAZI, Mariano GUZZINI, Cesare ROMITI.

30/10/1970 nominati dal Consiglio comunale i componenti della Commissione elenco dei Poveri nelle persone di: BUGLIONI Attilio, BIANCHI Albino, FORESI Aldo, GIRI Flora, BAFFETTI Corrado.

30/10/1970 nominati dal Consiglio comunale i componenti della Commissione del Commercio in sede fissa, nelle persone di: Luigi COLONNELLI nato in Osimo il 21/10/1919, Ugone MARHECEGIANI nato in Osimo il 11/05/1926, Aldo BENIGNI nato in Osimo il 07/05/1927, Antonio LEONE nato ad Asti il 29/07/1943.

30/10/1970 nominati dal Consiglio Comunale i componenti della Commissione Edilizia comunale, nelle persone di: Narciso GENTILI, Elmo CAPPANNARI,  Mario RIDERELLI, Mariano GUZZINI, Mario ing. TONNINI, Antonio geom.PIZZICHINI.

30/10/1970 il Consiglio nomina i componenti della Commissione per l’Edilizia Popolare nelle persone di: Vincenzo PIRANI e Giovanni CATENA.

30/10/1970 nominati dal Consiglio comunale i revisori dei Conti del Comune, nelle persone di: Silvano CARLINI, Ettore PETRELLA, Secondo BUFFARINI.

30/10/1970 nominato dal Consiglio Comunale  il nuovo Comitato comunale O.N.M.I. nelle persone di:  Giovanni CARDINALI presidente, dott. Antonio Franco MARCHESANI, Santina GRACIOTTI, Anna BASSI in Guerrini.

30/10/1970 nominato dal Consiglio comunale il rappresentante del Comune all’interno del consiglio di amministrazione della casa di riposo ” Gisella e Gaetano Recanatesi” nella persona di Mario PESARESI.

novembre 1970 E’ tempo di bilanci anche per il ciclismo. Il fiorente gruppo ciclistico “Alfredo Luna” di Campocavallo  tiene alto in città le gloriose tradizioni sportive del ciclismo. E’ grazie al generoso intervento economico  dell’industriale Quinto LUNA che la società ( che porta il nome del proprio figlio Alfredo)  riesce ad andare avanti. Nel 1970 i ciclisti tesserati sono 12 di cui 10 della categoria allievi. Nel corso del 1970 la società è riuscita a collezionare 30 vittorie su pista nella categoria Allievi oltre innumerevoli piazzamenti. Più di 150 i trofei conquistati. Importante anche l’attività svolta nel campo organizzativo: la società di Campocavallo è riuscita ad organizzare una decina di corse su strada  e su pista. L’anima della società con il ruolo anche di  direttore sportivo è il sig. Adalberto GABRIELLONI.

novembre 1970 Viene rinnovato il Consiglio di Amministrazione dell’EMA. Vengono chiamati  guidare l’ente per il biennio 1971-1973:
FANESI don Vincenzo, MARCHEGIANI Ugone, GIULIODORI Goffredo, CAMPANELLI Giuseppe, CARLONI Carlo Luigi, NICCOLI Alessandro,  LEOPARDI DITTAJUTI Beatrice, TRONTI Fauno, BARTOLI Renato e BUGARI Aldo.

novembre 1970 Nuovo direttivo della Democrazia Cristiana. Al termine delle votazioni furono eletti:
Alberto CARTUCCIA voti 108; Claudio POLENTA voti 104; Fosco EDELWEISS voti 74; Secondo BUFFARINI voti 66; Giuseppe MOBBILI voti 64; Claudio CANAPA voti 52; Carlo GOBBI voti 44; Augusto GIULIODORI voti 31.

novembre 1970 Prima della applicazione dell’IRPEF (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) le famiglie italiane ed osimane pagavano la così detta “IMPOSTA COMPLEMENTARE”. Si trattava di una imposta  personale  e progressiva sul reddito complessivo delle sole persone fisiche, introdotta in Italia nel 1923, poi modificata e abolita con la riforma tributaria entrata in vigore il 1º gennaio 1974. Tale imposta si aggiungeva alle imposte speciali e reali sui redditi dei terreni, dei fabbricati e della ricchezza mobile e, in un sistema basato sulla imposizione diretta a carattere reale, costituiva uno degli strumenti  per attuare i principi costituzionali di progressività e personalità dell’imposta, che sono stati poi realizzati dall’IRPEF. Dalle dichiarazioni del 1970, i contribuenti osimani più facoltosi  risultavano essere: Mario RICCIONI che denunciava redditi per  lire 15.000.000,   Vinicio LEONARDI con 13.200.000, Carlo  LANARI con £. 12.600.000, Sante LANARI con £. 10.800.000. A seguire ma con redditi molto più bassi e comunque superiori ai 4 milioni: Ambrogetti Giulio, Antonelli Luciano, Baleani Ermanno, Boccanera Ermanno, Borgognoni Lanfranco, Bucciarelli Vittorio, Cardinali Giuseppe, Carloni Vincenzo, Corono Osvaldo, Costantini Armando, Cristallini Amilcare, Fagiano Amedeo, Fagioli Emilio eredi, Fiorenzi Gianfranco, Gallo Giacomo, Gambini Giancarlo, Lardinelli Aldo, Lombardi Enrico, Marchesani Antonio, Marinelli Egidio, Martini Marino, Niccoli Alessandro, Pasqualini Roberto, Pergolesi Ferruccio, Preve Ruggero, Tomarelli Gualtiero, Zoppi Alberto e Zoppi Sinibaldo

08/12/1970 è domenica, in Comune c’è la visita ufficiale del neo Presidente della Giunta Regionale, prof. Giuseppe SERRINI.
1970 Serrini Presidente della Regione in Comune

– 8 dicembre 1970 ricorre il 15° anno della fondazione del club Judo Sakura  e nell’occasione viene inaugurata la nuova palestra di judo. Finalmente così si risolvono i problemi degli impianti sportivi del Judo di Osimo.Presidente è Sardus TRONTI e il consiglio di Amministrazione è composto da: Lamberto CANAPA, Edgardo BARTOLI, Carlo CARLETTI, Remo CANTORI, Giorgio SORCI e Claudio ZOPPI.

14/12/1970 Il Consiglio comunale  – a seguito della interpellanza del sig. Giuseppe RIDERELLI  del PSU sulla incompatibilità del consigliere comunale, prof. Romano DE ANGELIS (PSI) che da cinque mesi sedeva al Consiglio comunale di Osimo pur essendo consigliere ed Assessore al comune di Ancona –  è chiamato ad esprimersi. De ANGELIS da’ le dimissioni prima che il Consiglio comunale prendesse in esame l’interpellanza  che riguardava la sua incompatibilità. Scrisse DE ANGELIS:
” Ill.mo Signor Sindaco del Comune di Osimo, come già verbalmente annunciato in sede di Consiglio comunale del 14 dicembre 1970, il sottoscritto presenta formalmente le proprie dimissioni da Consigliere comunale di Osimo, pregandola di volerla mettere all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare. In questa particolare occasione sento il dovere di ringraziare Lei ed il Consiglio tutto per la serietà con la quale sono proceduti i lavori a tutt’oggi e per la simpatia e stima sempre dimostrati nei confronti miei personali e del gruppo politico che io rappresentavo. Colgo l’occasione per augurare al Consiglio comunale di Osimo di svolgere sempre più proficuamente il proprio lavoro nell’esclusivo interesse della popolazione osimana. Distintamente.”
f.to Romano De Angelis
dE aNGELIS
Il sindaco  ha parola di rammarico per l’accaduto, mette in rilievo l’attivo contributo dato in Consiglio comunale, in ogni occasione dal Consigliere Romano De Angelis.

dicembre 1970 parte la metanizzazione del centro storico. Al posto del gas gli osimani avranno nelle proprie case e sui fornelli il metano, meno pericoloso e meno costoso del gas fino ad allora utilizzato. Il progetto parte con il centro storico cittadino  con un primo allacciamento di circa 2.000 utenze. Il Consiglio comunale decide di affidarne la gestione all’Azienda Idroelettrica Municipalizzata che vedrà così estendere la sua attività anche in questo nuovo servizio cittadino.

16/12/1970 Petizione degli abitanti della frazione dell’Abbadia per il disservizio dell’energia elettrica. I residenti della frazione lamentano gli inconvenienti che da anni si verifica nella frazione. L’energia elettrica subisce oscillazioni di tensione nelle ore serali tali da rendere impossibile il funzionamento degli apparecchi radio e televisivi e l’uso degli elettrodomestici oramai diffusi anche nelle campagne e nelle frazioni. I cittadini dell’Abbadia oramai esasperati dopo diversi reclami chiedono e minacciano proteste clamorose se la nuova Amministrazione Polenta se alle parole promesse durante la campagna elettorale non seguono fatti concreti per la risoluzione dei disservizi.

17/12/1970 suor Tosalba BERTONI viene trasferita lasciando ai bambini ed ai genitori delll’asilo Montessori il ricordo di un prezioso e amorevole lavoro svolto con capacità e gioioso impegno. Anche suor Giulietta LIMONATA lascia l’orfanotrofio femminile.
1970 suroRosalba

21/12/1970 a seguito delle dimissioni ( forzate) di Romano DE ANGELIS (PSI) viene invitato ad assumere la nomina il signor Gaetano CAMPANELLI quale primo dei non eletti nella lista n. 5 contrassegnata “Falce, martello e libro con scritta P.S.I.” alla quale apparteneva il prof. DE ANGELIS.
Ma il sig.Gaetano da grande socialista qual’ era, in solidarietà al suo stimato compagno di partito costretto alle dimissioni, rinunciò alla nomina. Il seggio vacante venne poi preso dal signor Sergio CAPPELLA primo dei non eletti dopo CAMPANELLI.

21/12/1970 a seguito dell’aumento del numero degli alunni frequentanti la scuola media, l’Amministrazione comunale è costretta a cercare nuovi locali dato che le scuole allora esistenti so erano dimostrate insufficienti per la sistemazione. Inoltre la situazione deficitaria delle finanze del Comune non permetteva di costruire rapidamente un edificio scolastico nuovo. Sei aule  più la sala professori più la palestra si reperirono presso l’ex seminario vescovile  di proprietà della Curia. Per l’affitto di questi spazi fu concordato un canone annuale di £. 1.500.000 più £ 200.000 per rimborso delle spese per luce,riscaldamento e acqua. Parliamo della scuola media “Giacomo Leopardi”.

26/12/1970  il consigliere comunale ( e futuro sindaco ) Alberto CARTUCCIA si sposa in cattedrale con al sig.na Cinzia BARTELLONI

27/12/1970  anche il neo Sindaco, Paolo Polenta eletto a giugno a reggere l’Amministrazione Comunale si sposa con la sig.na Agnese  Maria GRILLI. Il matrimonio si svolse in Cattedrale e la cerimonia fu officiata da s.e. mons. Carlo MACCARI.

gennaio 1971 Claudio CANAPA, per tutti Lalli,  a soli 22 anni è  il nuovo segretario comunale della Democrazia Cristiana osimana. Nominato all’ unanimità dopo il  congresso cittadino  molto partecipato del novembre 1970. Queste le scelte del congresso della DC osimana:
Segretario Politico venne nominato Claudio CANAPA;
Vice Segretari Politici Claudio POLENTA e Fosco EDELWEISS;
Componenti del direttivo: Alberto CARTUCCIA, Secondo BUFFARINI, Carlo GOBBI, Augusto GIULIODORI, Fernando MOSCA.
Segretario amministrativo e tesoriere Giuseppe MOBBILI.
Delegata movimento femminile la maestra Rita BELLI, delegato per il movimento giovanile l’universitario Valerio MARCHETTI.
1971

15 gennaio 1971 all’Università di Bologna, facoltà di Ingegneria si laurea “Ingegnere elettrotecnico” il nostro concittadino Pasquale ROMAGNOLI;

17 gennaio 1971 rinnovate le cariche al Circolo del Cinema. Presidente Aldo COMPAGNUCCI, segretario Fausto SANTILLI, tesoriere Gerardo SABBATINI. Componenti del consiglio direttivo: Giuseppe ATTILI,  don Giovanni BIANCONI, Ida MORI, Stefano PIZZICHINI.
don Aldo Compagnucci

gennaio 1971 dopo aver superato diversi provini  per annunciatrice e presentatrice, presso la sede centrale della Rai di Roma, la giovane concittadina Beatrice CAGNONI prende servizio quale presentatrice Rai. La giovane Beatrice diplomata alle Magistrali in Osimo e poi diplomatasi Insegnante di Educazione Fisica con buona conoscenza di diverse lingue, presenterà  anche alcuni festival e manifestazioni varie, rifiutò proposte per il Teatro ed il cinema.. Assunse il nome d’arte di Beatrice Cori e per noi tutti osimani, ma non solo, era tra le “signorine buonasera ” il  volto più bello, molto femminile, elegante  ed allegro della Rai.
È rimasto famoso un suo annuncio durante i Mondiali di Calcio di Italia ’90, durante il quale esibiva un ampio décolleté, il che  le costò l’allontanamento dal video per qualche tempo a cui seguirono polemiche e articoli di giornale anche su Repubblica che la difese per la sua spontaneità e simpatia.
Bearrice Cagnoni

21/01/1971 entra in funzione per iniziativa dell’Eca una mensa del popolo presso la sede di via San Filippo per venire incontro alle esigenze di ampi strati della popolazione in difficoltà;

22 /01/1971 per iniziativa della “DOMUS CHRISTIANE” sorge ad Osimo un Centro prematrimoniale con l’intento di svolgere iniziative in  preparazione e a difesa della famiglia che, sopratutto dopo l’approvazione della Legge sul divorzio, stava subendo  –  a detta di tale Associazione – una notevole disgregazione. L’iniziativa si avvarrà di un equipe composta da: dott. Francesco UMANI medico, direttore del Centro, prof. Giovanni ALBANESI direttore didattico, prof. Giampaolo BELLASPIGA giurista, dott. Paolo IPPOLITI pediatra, don Giuseppe GERONZI giudice Tribunale ecclesiastico regionale, prof. Giovanni SILVESTRI ginecologo, prof. Alberto ZANNINI medico specialista cura della pelle, sig.ra Mafalda BUGLIONI segretaria. La sede dell’Associazione sarà in via d’Offagna località Monte della Crescia.

26/01/1971 A seguito della morte del senatore Aristide Merloni e della rinuncia del primo dei non eletti, prof. Umberto delle Fave, il nostro concittadino prof. Alessandro Niccoli viene chiamato ad occupare il seggio rimasto vacante a Palazzo Madama.
Il prof. Niccoli nelle elezioni politiche del 1968 riscosse ben 45.488 voti, pari al 35,03% dei voti validi, risultando il secondo dei non eletti.
Osimo ha il suo rappresentante in Parlamento e un rappresentante di alto profilo culturale, umano, professionale e con grande esperienza amministrativa. Una delle figure più preparate e impegnate della DC: laureato in lettere, professionalmente stimato come ordinario di lettere italiane e latine nei Licei Classici dal 1940 al 1961, preside negli Istituti Magistrali dal 1981 al 1963 e dal 1963 al momento della nomina preside al Liceo Classico di Osimo.
Si aggiunga che era stato Consigliere comunale di Osimo dal 1946 al 1948 e dal 1951 al 1956; Sindaco di Osimo dal 1956 al 1964. E’ stato membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto di Studi per lo Sviluppo Economico delle Marche ( ISSEM); alla nomina a Parlamentare rivestiva il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione del Collegio Convitto “Campana” e componente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Autonomo Case popolari di Ancona. Inoltre aveva appena terminato di pubblicare un Dizionario della Lingua Italiana. Insomma Osimo è ben lieta di aver mandato a Roma uno dei suoi cittadini più autorevoli e preparati per svolgere un ruolo istituzionale importante per tutto il Paese.

Niccoli Alessandrofoto tratta dal dal libro di Carlo Niccoli

febbraio 1971 Il Consiglio comunale approva il Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 1971. Il Bilancio è un atto fondamentale nella vita del Comune, con questo strumento si dovrà far fronte alle molteplici esigenze della Pubblica Amministrazione nei vari settori della vita della città.
Nella presentazione, in Consiglio comunale,  del progetto di bilancio di previsione per il 1971,  il prof. Tito BELLI – relatore in quanto assessore alle finanze- disse che tale documento non si differenziava da quello per l’esercizio del 1970, se non per l’aumento del disavanzo economico di 114 milioni 490 mila e 50 lire. Il disavanzo economico nel 1971 arrivò a toccare i 400 milioni.
Colpa degli Amministratori Locali osimani ? A quei tempi  tutti gli Enti Locali erano alle prese con i “disavanzi” e la causa principale di tale dissesto della finanza locale era determinata dalla inadempienze dello Stato: che sopprimeva entrate tributarie senza mettere a disposizione dei comuni delle entrate necessarie a far fronte a servizi per le proprie comunità.
schema Bilancio 1971

febbraio 1971 i lavori per la costruzione della nuova palestra che sorgerà accanto la scuola media Caio G.Cesare continuano alacremente. La palestra servirà per le normali lezioni di educazione fisica  della scuola e per le gare sportive della locale squadra , la Lenco-Robur, di pallacanestro che militava nel campionato di serie “C”.
lavori costruzione Palabellini

febbraio 1971 Grande difficoltà per le industrie del settore della fisarmonica e strumenti musicali. Il difficile momento che il settore attraversa fa seguito a tutto un periodo di saliscendi collegati  a congiunture economiche nazionali ed internazionali, che stanno tenendo tutta la classe operaia legata  in una situazione di disagio e di precarietà. Sono centinaia i lavoratori licenziati o minacciati di licenziamento, lavoratori dei comuni di Castelfidardo, Osimo e Loreto. Sindacati, confindustria, amministratori locali si augurano che la crisi, la più grande dal dopoguerra, che colpisce il settore possa passare, ma purtroppo nessuno sa indicare una risoluzione.

14/2/1971 inaugurata la sede, ad Osimo Stazione lungo la statale, del centro AeO della ditta Carlo TEODORI per il deposito e la distribuzione di generi alimentari. Si trattava del primo grande “supermercato” presente a Osimo.

febbraio 1971 La situazione dell’ Osimana nel campionato di Promozione è sempre precaria. La squadra ora nelle mani di Pelliccetti continua a essere posizionata nei bassifondi della classifica. La formazione dell’Osimana:
CERUSICO, GROTTINI, MONALDI, MENGHINI, RUMORI, GIORGETTI, POLETTA, ANDREUCCI, MOSCA, LORENZETTI, LEGGERI, FARINELLI, GRACIOTTI. I tifosi sono delusi e preoccupati. La classifica, a febbraio, come riportata dai giornali:
Immagine1febbraio 1971 Se i tifosi dell’Osimana sono delusi, grande amaro in bocca ha lasciato – sopratutto – la sconfitta con il Castelfidardo, grande è invece l’entusiasmo per i sostenitori della Libertas ( l’altra squadra cittadina che militava nel campionato di seconda categoria). La Libertas, allenata da Sandro CAMPANELLI,  nell’ultima partita del girone di andata si impose con un sonoro 5 a 2 nel derby contro la Passatempese, con reti di LARDINI, e le doppiette di CORALLINI e BUSCARINI.
Queste le formazioni.
Passatempese: PETTINARI, CAPITANI, BRANCHESI, CAPOMAGI, PESARESI, CAMPANARI, BELLEZZA, POLENTA, AGOSTINELLI, PACIOTTI, BRACONI.
Libertas: TULLI, PACCAMICCI, VERDOLINI, BUSCARINI R., GALASSI, PIRANI, CHIARALUCE, LARDINI, CORALLINI, SERRANI, BUSCARINI O., COMODI, secondo portiere RAMAZZOTTI.

4 marzo 1971 Dopo un lungo periodo di crescita, durato per tutti gli anni ’60, il settore della produzione di fisarmoniche andò, agli inizi degli anni ’70, definitivamente in crisi. L’ingresso sul mercato di una miriade di nuovi concorrenti internazionali che seppero per primi apportare le nuove tecnologie e l’elettronica negli strumenti musicali tradizionali, mandò in crisi definitivamente il settore  che subì un drastico  ridimensionamento. Tante piccole imprese fallirono, molti abili artigiani con tanta professionalità si ritrovarono disoccupati.
In Consiglio comunale il consigliere CATENA Giovanni si fa promotore di una iniziativa, invitando il Consiglio ad approvare un Ordine del Giorno, per cercare di stimolare l’intervento del capitale pubblico e delle partecipazioni statali al fine di sostenere il settore per superare la pesante situazione economica e sociale che si andava determinando con la chiusura di diverse fabbriche.

Il Consiglio Comunale di Osimo,
constatato il grave stato in cui si è venuta a trovare l’industria della fisarmonica tenendo in continuo stato di allarme centinaia di famiglie di lavoratori;
auspica una qualificazione dell’intervento pubblico e delle partecipazioni statali nelle Marche per consentire uno sviluppo economico che superi la pesante situazione in atto;
Chiede che l’Amministrazione comunale di Osimo si renda promotrice di ricercare incontri con gli altri Comuni della Valle;
Affinchè possa costituirsi nei prossimi mesi e quindi iniziare lo studio per individuare una vasta area da adibire a zona industriale.
Inoltre fa voti perchè il Sindaco e la Giunta siano presenti al convegno sul settore indetto dalla Amm. comunale di Castelfidardo. ”
L’Ordine del Giorno fu approvato all’unanimità.
fisarmoniche

marzo 1971 Decorato Quinto LUNA che riceve la medaglia d’argento al valore militare, su proposta del Ministero della Difesa. Questa la motivazione:
Entrava, all’armistizio, nelle formazioni partigiane della sua zona portandovi l’esperienza della sua età e l’entusiasmo della sua fede. Partecipava a tutte le azioni del suo reparto distinguendosi per doti di particolare coraggio e di capacità di comando, fornendo brillante esempio ai suoi uomini, di fede ed attaccamento alla lotta. Nel corso di una rischiosa azione intesa a far saltare un importante ponte stradale, sorpreso dall’inatteso sopraggiungere di un automezzo nemico, apriva immediatamente il fuoco contro l’avversario. Inceppatasi l’arma, anzichè ritirarsi, si lanciava arditamente con la stessa sugli avversari riuscendo  a metterli fuori combattimento“.
Luna Quinto

15 marzo 1971 il consigliere comunale, dott. Ettore PETRELLA per motivi legati alla sua professione si dimette. Il seggio resosi vacante viene attribuito al sig. Alberto QUERCETTI primo dei non eletti dopo il Petrella nella lista del PSDI.

marzo 1971  il gruppo ciclistico G.S. Alfredo LUNA di Campocavallo si ritira dalla scena del ciclismo e nasce una nuova compagine che prende il nome di Soc.Sportiva CAMPOCAVALLO. Nella nuova società rimangono gli stessi dirigenti ed appassionati che avevano guidato la precedente compagine.

marzo 1971  il concittadino Alberto SANTARELLI viene insignito del stella al merito del lavoro.
Il Saltarelli nato il 28 aprile 1912 era conosciuto in città per la sua professione di operatore del cinema,  dipendente del cinema Concerto.
Nel 1961 il Santarelli era già stato premiato quale “anziano del cinema” e nel 1963 gli era stata assegnata la medaglia d’oro per la fedeltà al lavoro.
anni 60 Bacheca del cinema ConcertoIl Santarelli provvedeva anche ad aggiornare la Bacheca del Cinema Concerto che stava per il Corso tra il negozio di Campanelli e il negozio di abbigliamento  Alessandrini,di fronte c’era la bacheca  del Cinema Teatro

marzo 1971 L’Italia era scossa è segnata da disordini e tumulti a Catanzaro e all’Aquila , disordini legati alla scelta dei capoluoghi e guidati da alcune forze politiche di estrema destra. In Osimo il Consiglio comunale approva un Ordine del Giorno contro il pericolo del “neofascismo”.
IL CONSIGLIO COMUNALE di OSIMO
Considerati  i luttuosi avvenimenti che hanno recentemente turbato la coscienza democratica degli italiani in occasione della scelta dei capoluoghi regionali calabro e abruzzese;
Rilevato come essi nascondono le mira di ben determinate forze politiche eversive, tendenti a procurare continui attentati alla sicurezza dello Stato ed ai principi della Costituzione;
Considerato  che la Repubblica Italiana ha tratto le sue origini da un’eroica lotta unitaria di tutte le componenti politiche contrarie al regime fascista negatore di ogni libertà e fondato sulla violenza indiscriminata;
Chiede  un’azione contro il teppismo neo fascista, un’inchiesta sui finanziamenti delle organizzazioni di destra e, al Governo la determinazione a colpire mandanti, complici, ed istigatori delle squadracce fasciste, applicando inflessibilmente la legge 645 del 1952.
Intervennero  nella discussione  molti consiglieri, in particolare si associarono all’iniziativa i consiglieri: Catena, Buglioni, Guzzini, Fabiani e Giulietti.

17 marzo 1971  A partire dal 1971 anche OSIMO, con me già si usava fare in altri centri,  inizierà a ricordare quei cittadini che nei più svariati campi delle umani attività avranno onorato la nostra città.
Il consiglio comunale approva un regolamento per la concessione di medaglie ed attestati di civica benemerenza da assegnare annualmente a tutti coloro che abbiano in qualsiasi modo giovato alla città sia rendendole più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, sia servendone con disinteressata di edizione di singole istituzioni, sia promuovendo nuove iniziative di interesse comunitario. Le medaglie e gli attestati verranno assegnati annualmente in occasione della festività del patrono Di Osimo, San Giuseppe da Copertino, che ricorre il 18 settembre.
Si legge sulla delibera di Consiglio: “L’Amministrazione comunale allo scopo di sostenere e sviluppare il dovere civico nel suo senso più ampio, rende testimonianza indicando alla pubblica riconoscenza l’attività di cittadini, enti, associazioni ecc. che con opere, atti, eventi doti e virtù personali o associative nel campo sociale, culturale, economico, nonché con atti di particolare rilievo ed abnegazione, abbiano apportato prestigio alla comunità osimana dimostrando particolare dedizione e senso civico.”
Era il 17 marzo 1971, quando il Consiglio comunale approvò a tal riguardo il seguente Regolamento per la istituzione e concessione di Attestati di Benemerenza Cittadina
Art.1 Il Consiglio Comunale di Osimo, interprete dei desideri e dei sentimenti della cittadinanza, ritiene tra i suoi doveri additare alla pubblica estimazione l’attività di tutti colore che, con opere concrete nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, della scuola, del lavoro, della produzione, dello sport, con iniziative a carattere sociale, assistenziale e filantropico, con particolare collaborazione alle attività comunali, con atti di coraggio e di amore, abbiano in qualsiasi modo giovato alla città di Osimo, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, sia servendone con disinteressata dedizione le singole istituzioni, sia promuovendo nuove iniziative di interesse comunitario;
Art. 2 Allo scopo sono istituite speciali segni di benemerenze destinati a premiare le persone e gli enti od istituzioni che si siano particolarmente distinti nel campo e per le attività di cui al precedente art. 1. Le civiche benemerenze assumono le seguenti forme:
– Medaglia d’Oro;
– Medaglia d’Argento;
– Medaglia di Civica Benemerenza.
Art. 3 Le civiche benemerenze sono conferite solennemente il 18 settembre di ogni anno, ricorrenza della festività di San Giuseppe da Copertino, Patrono cittadino.
Art. 4 La concessione delle civiche benemerenze è deliberata dalla Giunta Municipale, cui le proposte vengono sottoposte, corredate dai necessari elementi illustrativi.
Art. 5 Le proposte di concessione possono essere inoltrate dai membri della Giunta e del Consiglio comunale, dagli uffici municipali, da Enti, istituzioni e da singoli cittadini che, per la loro conoscenza diretta, siano in grado di sottolineare le attività ritenute degne di essere pubblicamente riconosciute mediante la civica benemerenza. Le proposte stesse devono essere fatte pervenire entro il 18 luglio di ogni anno.
Art. 6 La forma della civica benemerenza è stabilita ad esclusiva discrezione della Giunta Municipale, cui compete il giudizio di valutazione sulle benemerenze effettivamente acquisite dalla persona, dall’Ente o istituzione proposti.
Art. 7 Le civiche benemerenze prevedono le seguenti otto classi :
Classe I : Benemerenze per le scienze, lettere ed arti:
a) benemeriti nel campo delle scienze (tecniche, giuridiche, mediche);
b) benemeriti nel campo delle Arti figurative;
c) benemeriti nel campo delle lettere (critici, storici, giornalisti);
d) benemeriti nel campo della musica e dello spettacolo.
Classe II : Educatori.
Classe III : Lavoratori, industriali, operatori economici ed animatori di istituzioni cittadine:
a) lavoratori, industriali ed operatori economici;
b) dirigenti e promotori di istituzioni culturali ed artistiche.
Classe IV : Mecenati, filantropi e benemeriti delle varie attività sociali ed assistenziali.
Classe V : Enti ed istituzioni osimane.
Classe VI : Collaboratori dell’Amministrazione comunale ( consulenti, funzionari interni, ed esterni, appartenenti a Commissioni, ecc.).
Classe VII : Benemeriti per atti di coraggio, per particolari manifestazioni di amore verso la città, e per attività sportive.
Classe VIII: Promotori di nuove iniziative che abbiano contribuito allo sviluppo della città.
Art. 8 Le civiche benemerenze sono consegnate unitamente ad un certificato sottoscritto dal Sindaco o dal Segretario capo, recante un numero progressivo corrispondente a quello riportato sul Registro delle concessioni, conservato a cura dell’Ufficio Segreteria.
Art. 9 Nel caso di rinuncia alla civica benemerenza non sarà dato atti alla registrazione; qualora la registrazione sia già avvenuta la Giunta Municipale procederà alla revoca della concessione.
Civiche Benemerenze dal 1970
Questi i primi  benemeriti iscritti all’ Albo d’Oro Civiche Benemerenze (fino al 1971):
Anno 1970
– PIRANI Luigi;
– MARSILI Oberdan entrambi per essere stati i più virtuosi volontari donatori del sangue all’Avis osimano.
Anno 1971
– dott. Aldo BLASI per “l’alto servizio reso all’Amministrazione della città di Osimo nell’aver ricoperto l’incarico di segretario comunale ininterrottamente per quasi un quarantennio, dando prova di rara competenza e di particolare attaccamento all’ufficio e alla propria città”.
– mons Carlo GRILLANTINI per “le benemerenze acquisite con la sua feconda attività di storiografo dedicata, con fervida passione e profonda competenza, alle millenarie vicende di Osimo, di cui ha raccolto in un approfondito studio la storia dalle origini ai nostri giorni, rendendo così prezioso ed inestimabile servizio alla città”.
– prof. Ferruccio PERGOLESI per “aver dato lustro e prestigio alla propria città, di cui fu anche Sindaco raggiungendo una posizione di chiara fama nello studio delle scienze giuridiche, attraverso quarant’anni di insegnamento universitario, che gli hanno meritato il titolo di emerito e una innumerevole serie di pubblicazioni”.

25/03/1971 Lo studente universitario osimano, laureando in Economia e Commercio, Sergio GIULIODORI si cimenta nella popolare trasmissione televisiva “Rischiatutto”, condotto da Mike Bongiorno.
E’ stata una trasmissione, un gioco a quiz, divenuto a quei tempi un fenomeno di costume: si vinceva molto, ma bisognava essere davvero preparati, quasi dei fenomeni. Il supercampione in assoluto fu il parapsicologo Massimo Inardi.
La formula del Rischiatutto prevedeva tre concorrenti, all’inizio con delle domande preliminari, uno alla volta, questi potevano guadagnare i gettoni d’oro che poi sarebbero serviti per il gioco principale.
L’ultima fase della gara, quella più tesa ed emozionante, era quella dei “raddoppi”: luci abbassate, cabine chiuse, concorrenti isolati con una cuffia per evitare suggerimenti. Un’altra frase celebre di Mike: “Quale busta vuole? La uno la due o la tre?”. La domanda, sulla materia del concorrente, era multipla e molto difficile; chi vinceva raddoppiava quanto aveva guadagnato in quel momento, ma se sbagliava una sola di quelle domande perdeva tutto. Chi aveva più gettoni d’oro era il campione.
Sergio GIULIODORI arriva in televisione dopo aver superato brillantemente le prove di selezione di Ancona e di Milano. Nel gioco veniva messa a dura prova, oltre l’emozione, la capacità di memoria, i riflessi.
La materia prescelta dal concorrente osimano era: la Storia della II guerra mondiale  dal congresso di Monaco del 1938 fino agli Armistizi.
Giuliodori Sergio
marzo 1971  Le maestre osimane che superarono la prova scritta del Concorso Magistrale e furono ammesse agli orali: ANGELONI Palmina, ANTONELLA Igina, ANTONELLI Pierina, BELLARDI Laura, BELLEZZA Rosa Maria, BEVILACQUA Maria, CASTELLANA Gloria, DIONISI Fiorisa, IORMETTI Marisa, LATINI Giannina, MANCINELLI Anna, PARINI AnnaMaria, PESARESI Settimia, PICCINI Iva, PISTOLA Daniela, PROSPERI Sandrina, ROMAGNOLI Renata, TANTUCCI Maria.
Scuola elementare Osimo
marzo 1971 Sui giornali appaio due notizie che non avranno poi riscontro nei fatti.
La nuova sede delle Poste. I giornali riportano la notizia che finalmente è stato risolto l’annoso problema della sede centrale delle Poste. Viene riportata la notizia, poi risultata non veritiera, che la Commissione Edilizia ha approvato il progetto di trasformazione della Chiesa di San Gregorio ( in Piazza Dante) con annessa canonica a nuova sede delle Poste Italiane che in quel periodo erano state sistemate provvisoriamente in Via G.Leopardi, al piano terra  del “Grattacielo”. La scelta di Piazza Dante sembrava ottimale e funzionale come nuova sede delle Poste del centro ma in realtà non se ne fece nulla ( mi permetto di aggiungere: fortunatamente): la chiesa di San Gregorio con il suo bellissimo portone venne poi restaurata nel 2009  mentre la nuova, attuale, sede delle Poste venne poi trovata in piazza Rosselli.
Caso Passatempo. Anche il clamore suscitato dal “caso di Passatempo” sembra, a detta della stampa, risolto. La clamorosa protesta dei fedeli di Passatempo, che si erano opposti al trasferimento del cappellano don Ezio ad altro incarico sembra cessata nel periodo pasquale con la scelta più logica: il ritorno di don Ezio tra i suoi parrocchiani in qualità di Cappellano e con don Giuliano Cesari come nuovo Parroco. Un ritorno alla pace dopo 7 mesi di dure contestazioni e laceranti conflitti. Così almeno sembrava.

marzo 1971 L’Istituto Professionale di Stato per l’Industria  e l’Artigianato ottiene la piena autonomia amministrativa. La scuola si dedica alla formazione dei futuri tecnici, ha sede nei locali dell’istituto collegio San Carlo in via Molino Mensa e nel 1971 contava ben  219 alunni. Primo Preside dell’Istituto è stato l’ing. Mario PINCHERLE, uomo dalle tante virtù: archeologo, poeta, ingegnere  e grande studioso deceduto il 23/9/2012. Vice preside  in quei primi anni fu il prof. Sebastiano SCARNA’.
PinkerleNel marzo del  1972 il preside  PINCHERLE organizzò un famosissimo esperimento, seguito anche dalla Rai, che si svolse al campo sportivo del San Carlo: attraverso gli specchi ustori, ricalcando l’esperimento di Archimede, gli studenti incendiarono la riproduzione di una nave romana.
Pincherle

Pincherle specchi-ustori-3

L’Ing. Mario PINCHERLE, un grande Preside amato e rispettato dai suoi studenti.
Un simpatico racconto “rubato” al figlio Roberto Pincherle.
“Partita studenti-professori all’ IPSIA di Osimo negli anni ’70. Papà finge un infortunio per farsi sostituire alla fine del primo tempo e viene portato negli spogliatoi con quella avveniristica barella. Ero presente ed ho scattato io la foto. Nonostante le parate di padre Toffari i professori furono asfaltati dagli studenti capitanati da Adriano Polenta, poi divenuto calciatore professionista e successivamente anche dirigente del Bologna ! ”
Forse la partita era una sfida tra IPSIA e Ragioneri “Corridoni”, sicuramente il campo è quello del San Carlo.
Pincherle preside IPSIA

26 marzo 1971 dopo  aspre discussioni; sempre contrastata dai ricchi proprietari terrieri, viene finalmente votata la legge sui fondi rustici. La questione della mezzadria arriva anche nell’aula del Consiglio Comune osimano. I Consiglieri Guido MAGGIORI e Giovanni CATENA presentano due distinte mozioni. Dopo una discussione approfondita, nella quale emersero le diverse posizioni dei consiglieri, sia arrivò a redigere un Ordine del Giorno comune approvato all’ unanimità dal civico consesso osimano.
“ IL CONSIGLIO COMUNALE di OSIMO
Presa in esame la grave tensione creatasi nelle campagne in seguito alle intimidazioni ed alla minaccia di disdettare dai fondi numerose famiglie di contadini ;
Considerato che, in vista di una profonda trasformazione dell’agricoltura oggi in crisi, il passaggio dalla mezzadria al contratto di affitto, fondato questo sull’equo canone e su concreti sussidi di garanzia dell’autonomia imprenditoriale per coltivatore costituiscono il primo passo valido e progressivo verso l’impresa contadina;
Esprime solidarietà ai contadini e condanna il metodo intimidatorio di gran parte dei proprietari;
Chiede, al parlamento di approvare tempestivamente il disegno di legge che sancisce la obbligatorietà del passaggio – su richiesta del colono – dalla mezzadria all’affitto anche nel caso di contratti stipulati dopo il 1964 compresi quelli pendenti davanti alla Magistratura.”
L’Ordine del Giorno venne approvato all’unanimità da tutti i Consiglieri comunali.
mezzadria 2

mezzadri 4
mezzadria 1
mezzadri 5
mezzadria Osimo7

5 aprile 1971 In “sala gialla” si svolge una seduta segreta del Consiglio Comunale. L’oggetto della discussione è il servizio del corpo dei Vigili Urbani. Tutto era nato a seguito di lamentele e di alcune segnalazioni di manchevolezze del servizio del corpo dei Vigili Urbani e dal comportamento del suo Comandante ritenuto, da alcuni, troppo rigido ed autoritario.
Sulla stampa locale le uniche indiscrezioni che emersero furono le dichiarazioni dell’Assessore competente, Rodolfo MARI, che riferì che tutto era stato chiarito e tutto era da imputare allo scarso numero dei vigili a disposizione dell’Amministrazione comunale e questo limitato organico era la causa delle  tensioni presenti  all’interno dell’ufficio.

aprile 1971 La scuola “Borgo San Giacomo” ha messo in scena l’operetta “Fior di Loto”. La rappresentazione è stata data nel Teatro della Misericordia ed ha ottenuto un buon successo. Erano presenti le autorità locali, il direttore didattico dott. Ameglio CARDELLI e centinai di spettatori. La regia è stata curata dalla signora Giuseppina MOBBILI mentre la sceneggiatura è stata curata dall’insegnante Donato MILONE.
Borgo

10  aprile 1971   In consiglio comunale e tra le forze politiche cittadine è accesa la discussione della situazione dell’E.C.A., l’Ente comunale preposto alla Assistenza. Il gruppo consiliare del PCI presenta una interrogazione a firma: Riccardo GIULIETTI, Mario MAGGIORI, Mariano GUZZINI  e Giulio GUERCIO.
“Avuto notizia che in seno all’organismo dell’ECA esiste allo stato attuale una situazione finanziaria amministrativa irregolare, e, per certi aspetti, non molto chiara, essendo a conoscenza delle effettive dimissioni del Presidente dell’Ente, la signora Maria AGOSTINELLI Castellani, rassegnate per motivi personali;
Tenuto Conto
Che, in una situazione particolarmente delicata come l’attuale, la mancanza del Presidente priva della necessaria autorevolezza e capacità del Consiglio di Amministrazione dell’ECA eletto dal Consiglio Comunale
Chiede
Che nel seno del Cons.Comunale stesso, venga nominata una Commissione d’inchiesta la quale, al più presto provveda a verificare quali siano le reali condizioni finanziarie dell’ente, ed ad accertare , nel caso che vi siano, le responsabilità di uno stato anormale dello stesso, per riferire poi adeguatamente a questo consesso”-

Anche l’avv.Vincenzo Fabiani presentò una analoga richiesta di discussione consiliare sulla questione ECA.
Della vicenda nel frattempo, nel marzo del 1971, se ne stava interessando anche la Prefettura che aveva aperto una inchiesta.
Da parte sua il Consiglio Comunale appositamente convocato e dopo una lunga discussione decise di accogliere le proposte provenienti dalle minoranze che volevano si facesse piena luce su quanto stava accadendo all’interno dell’ECA. Il Consiglio Comunale nominò una Commissione d’inchiesta consigliare formata da un rappresentante di ogni partito presente nel civico consesso. La commissione presieduta dal Sindaco si componeva dei seguenti consiglieri:
– Fosco EDELWEISS in rappresentanza della DC;
– Guido MAGGIORI a quale rappresentante del PCI;
– Giovanni CATENA per il PSI;
– Attilio BUGLIONI per il PSUP;
– Alberto QUERCETTI per il PSDI;
– Vincenzo FABIANI per il PLI.
Con la nomina della Commissione il Consiglio invita, altresì, la Prefettura di portare a termine l’indagine promossa nel più breve tempo possibile e chiede, inoltre, che nelle risultanze di tali indagini sia resa edotta l’Amministrazione comunale.
Nelle pagine de “L’Osservatore”
Eca inchiesta

14 aprile 1971 ( mercoledì sera) L’EMA organizza al Teatro “La Fenice” uno spettacolo di musica jazz con la partecipazione della New Orleans Jazz Band di Carlo Loffredo  con la presenza della famosa solista Shan Robinson.
Carlo Loffredo jazz

17 aprile 1971 Niccoli Alessandro recentemente entrato a far parte dell’alto consesso della Repubblica  viene ricevuto in Comune dal Sindaco, dal viceSindaco , dal mons. Carlo MACCARI
nICCOLI IN cOMUNE

20/04/1971 La società sportiva Osimana in occasione dell’ Assemblea dei soci, rinnova le cariche sociali. Nominato Presidente onorario il sindaco, prof. Paolo POLENTA, Presidente della società viene confermato Silvano PRINCIPI e vicePresidente Antonio BRUNI. Entrano nel consiglio: Pietro CARPINETI, Ennio PANGRAZI, Sinibaldo POLACCO, Giuseppe RIDERELLI, Mario MAGNONI, Piero GIACCHE’, Secondo GIARDINIERI, Sirip GRAZIONSI, Franco MAGGIORI, Franco TASSI, Gianni MANNINO, Giovanni MARSILI, Luciano CASTELLANI, Otello GRAZIOSI, Giovanni SGARDI, Carlo PIERPAOLI, Aldo BIONDI, Alberto BONIFAZI, Giuseppe VIGNONI,  Clelio GRACIOTTI,  Franco PESCE,  Franco FRANCHINI, Mario CASONI, Franco CARTUCCIA,  Nevio PICCININI,  Franco FORESI,  Duilio MONTECCHIANI e Settimio SBAFFO.
197 Osimana 1Intanto la prima squadra riesce a salvarsi anche per il prossimo anno parteciperà al difficile ed impegnativo campionato di Promozione.

maggio 1971 sotto la regia di Pio Fantasia, grande uomo di sport  oltre che ispirato funzionario “tuttofare” del Comune si aprono i  Giochi della Gioventù edizione 1971. I giochi che come al solito vedranno la partecipazione di tantissimi giovani osimani si aprirono in piazza del Duomo con la “teofila” Rosalba Brandoni.
Giochi della Gioventù 1971

L’organizzazione della bella iniziativa sportiva che negli anni ha coinvolto tanti ragazzi faceva capo ad una Commissione composta da: il Sindaco, dall’Assessore allo sport ( il prof. Paolo Bianconi), dal prof. Luigi PESARINI insegnante di Educazione Fisica quale rappresentante della Scuola; Egidio BALEANI, Pio Francesco FANTASIA dirigente del Comune nonchè rappresentante della Libertas; Sandro BASCONI, Mario PETTINARI rappresentante della S.S.Fiamma, Nazzareno BITOCCHI del gruppo sportivo Osimo Stazione, Giuseppe ATTILI rappresentante del gruppo sportivo Passatempo, Gino FALCETTA del centro CONI; Franco LOMBARDI, Angelo ALESSANDRINI della polisportiva Libertas; Giuseppe RIDERELLI in rappresentanza della Unione sportiva Osimana; Giovanni FATTORINI per la Robur; Gianni SANTILLI per la volleyball; Giovanni DONZELLI della soc.sportiva LUNA; padre TOFARI dell’ist.San Carlo; Gino BUGLIONI del club Tennis; Lamberto CANAPA per lo judo Sakura; Gabriele GIUSEPPETTI per la Atletica Leggera; don Flavio RICCI rappresentante del Seminario; Gianfranco MORETTI della soc.Tiro a Segno; Luigi CESARETTI del pattinaggio; Gabrielloni per il ciclismo.

giochi1

giochi 79

24 maggio 1971 Una commovente cerimonia si è svolta presso la Scuola Elementare di Santa Lucia, con la consegna di medaglie d’oro in segno di riconoscimento per la lunga e benemerita opera svolta nella scuola, dalle maestre collocate a riposo per raggiunti limiti di età:
– signorina Laurina BEBI;
– signorina Godella VOLPINI
Due insegnanti verso le quali intere generazioni di alunni nutrirono sentimenti di grande gratitudine affetto e stima.
Volpini

giugno 1971 La Lenco-Robur si salva e rimane a giocare nel campionato nazionale di serie C. Il risultato conseguito è molto importante sia perchè la squadra era composta di quasi tutti giovani osimani, sia perchè ci  si confrontava con compagini molto forti ed agguerrite come: Padova, Vicenza, La Torre di Reggio Emilia e Bologna. Giocavano fra i “senza testa”: Fiorenzi, Mengoni, Bambozzi, Piazzini, Giorgi, Verdolini, Moroni, Pirpaoli, Gonnelli e …….
La squadra osimana pur partecipando ad un campionato importante continuava ad osservare intatto lo spirito dilettantistico che da sempre la animava e la caratterizzava.
1971 Robur

21/06/1971 Carlo CARRETTO, il religioso dei piccoli fratelli del vangelo di Spello autore di diversi libri,  viene ad Osimo. Terrà in Cattedrale una conferenza sul tema ” Al di là delle cose”.

26 giugno 1971 Anche il comune di Osimo viene coinvolto nella vicenda dei problemi della FARFISA. La crisi della più importante azienda di strumenti musicali aveva determinato la sospensione dal lavoro di più di 380 operai, si prevedevano inoltre altri licenziamenti ed erano in corso scioperi di tutte le maestranze e della questione c’era anche l’interessamento del Ministero dell’Industria dove proseguiva la vertenza tra i titolari della ditta e le rappresentanze sindacali.
Su iniziativa del gruppo consiliare del PCI la questione arrivò sugli scranni del Consiglio Comunale.
Il Consigliere comunale GUERCIO intervenendo nella discussione disse:
… A nome del PCI partecipo alla discussione consiliare apprezzando l’interessamento della Amministrazione comunale, della Giunta e gli interventi già fatti dai colleghi della DC su tale problematica. Riteniamo importante esprimere la solidarietà di questo civico consesso a tutti i lavoratori in questi giorni in sciopero. Chi parla per  è stato operaio della FARFISA per 16 anni. Anni vissuti sotto la continua minaccia del licenziamento con tutte le tensioni che ciò determina in una famiglia….
Alla fine della discussione viene predisposto ed approvato all’unanimità un Ordine del Giorno.

Il Consiglio comunale

Appresa la grave situazione creatasi nella FARFISA a seguito della sospensione di un importante numero di dipendenti;
                                                                                                                                                        Esprime

La solidarietà agli operai colpiti dal provvedimento e la preoccupazione anche alla luce delle difficili condizioni dell’ occupazione nella nostra zona che la situazione si aggravi ulteriormente

Chiede

Un urgentissimo intervento del Governo che assicuri la soluzione della spinosa vertenza della FARFISA è in tutto il settore degli strumenti musicali ed elettronici, nel quadro di una politica economica basata sulla realizzazione di strutture che stimolino una ripresa produttiva del settore che caratterizza la nostra zona.”
L’ordine del giorno venne approvato all’unanimità per alzata di mano.
Farfisa 3

Parte anche una sottoscrizione per aiutare gli operai in agitazione da diversi giorni
sottoscrizione

27 giugno 1971 Osimo aderisce al Consorzio Acquedotto del Nera che avrà sede a Macerata. Il Consorzio era finalizzato alla costruzione, manutenzione, delle opere necessarie per il prelevamento delle acque dalla sorgente del fiume Nera allo scopo di migliorare l’approvvigionamento idrico con evidenti benefici anche per il nostro territorio da sempre deficitario della risorsa acqua.
Acquedotto del Nera

giugno 1971 si laureano in lettere all’Università di Urbino Ivana BORSELLA, Gloria CASTELLANA, AnnaMaria MORELLI, Irene MOSCA  e Orietta POLVERIGIANI.
Risponde al post, Gloria Castellana: “…Avevo portato “I Malatesta ad Osimo” e fui molto apprezzata ….come premio di laurea, ebbi il permesso (pensa un po’) di partire per conto mio per una breve vacanza (e avevo 21 anni!!!)Mi precipitai a Vienna a visitare i luoghi della principessa Sissi (già quella volta avevo il pallino di fiabe, re, regine e company!)”
Gloria Castellana

giugno 1971 Affrontarono l’esame di maturità, diplomandosi maestri all’Istituto magistrale “Pier Giorgio Frassati” di Largo Trieste in Osimo: Liliana ACCORRONI, Gianfranco BAIOCCO, Liliana BALDONI, Franca BASCONI, Patrizia BIAGETTI, Elia BORTIGNON, Michele CAGNA, Anna DONNINI, Anna Maria GASPARRINI, Angelo GRANDE, Fiorisa IPPOLITI, Franco LATINI, Angela MAGGIANI, Giovanna MARCHETTI, Maria Grazia NICOLETTI, Maria Teresa PAOLI, Pietro PEZZOTTI, Agostino POLVERIGIANI, Giuseppe SALONE, Marcella SARTARELLI, Maria Teresa SEVERINI, Maria Grazia ZOPPI, Simonetta BENEDETTELLI, Maria Laura BIONDINI, Daniela BRONZINI, Maria BUGARI,  Liana CAPITANELLI,  Fiorella COLETTA, Carla FOSSER, Daniela GABRIELLONI, Anna Maria GIULIODORO, Patrizia MANCINELLI, Patrizia MONTENOVO, Silvia RAVENDA, Anna RIZZA, Maria Incoronata TERLIZZI.
Magistrali Osimo

giugno 1971 Bill Gates, fondatore della Microsoft, da tempo in testa alle classifiche degli uomini più ricchi del pianeta, ha raccontato che il segreto del suo successo è stato lo studio  del  latino e del greco.
Anche dietro a questi ragazzi e ragazze che si diplomarono nell’estate del 1971 al Liceo Scientifico e Classico “Campana”di Osimo, c’era lo studio del latino e del greco:
Francesco BADIALETTI, Tito Livio BASSO, Francesca BUGLIONI, Rosalba CANAPA, Renata CARLONI, Anna Maria FEI, Giovanni GIRALDI, Sandro GUERCIO, Luigi INNOCENZI, Annunziata MAGI, Giovanella MANDOLINI, Mariella MARTINI, Maria MILKIWSKI, Maria Paola NICCOLI, Elisabetta PASQUALINI, Roberto PESARESI, Doriano PETTINARI, Graziano PIERGIACOMI, Angelomaria RICCIONI, Roberto TOMARELLI, Lucia TOMBOLINI,  Stefano TROMBETTONI, Nadia VACCARINI, Maria Giovanna VICARELLI
arrivano i Geometri

giugno 1971 Diventano RAGIONIERI  pensando di guadagnarsi da vivere affidandosi alla partita doppia, all’economia e alla tenuta dei registri contabili:  Sergio ACCORRONI, Vincenzo BAFFETTI, Massimo BELFIORI, Mariella BELLUCCI, Stefano BIONDINI, Brunella BRILLI, Aldimiro CANDOLFI, Giuseppe CARANCINI, Sandro CARBONARI, Giancarla CIONCO, Ernesto GIROMBELLI, Maria GIULIODORI, Astra GRACIOTTI, Luciana MAGGIORI, Paolo MARSILI, Hans MORF, Maria Rita MORI, Maria Pia MOSCA, Maria PICCHIETTI, Viviana PIERMARIA, Pio Renato SBAFFO, Canzio SETTEMBRINI, Alessandro TORBIDONI, Francesca TRISCARI, Roberto VICARELLI, Vincenzo VICARELLI, Danilo ALESSANDRINI, Mario BINCI, Fausto CAMPANARI, Massimo CARPANO, Enrico CETRARI, Stefania COPPARI, Carlo CRUCIANELLI, Claudio DE ANGELIS, Camillo DI LUCENTE, Salvatore FIORE, Simonetta GALEANDRO, Clara GRASSETTI, Fausto GROTTINI, Luigina GUERRINI, Maurizio INCONTRI, Nenella MARTINANGELI, Ennio MELONARI, Lezio MESCHINI,  Bruno MONACHESI, Bernardetta PANDOLFI, Renato PIRANI,  Elisabetta POLITI, Paola POSSANZINI,  Serenella QUAGLIARDI, Spartaco ZOPPI, Daniela PIRANI e Leonardo RUGGERO.

1971 Ragionieri 1

1971 Ragionieri 3

1971 Ragionieri 4

1971 Ragionieri 5

1971 Ragionieri 7

1971 Ragionieri 2

1971 Ragionieri 6

5 luglio 1971 il comune realizza le pensiline per la fermata delle corriere in via Crocefisso e in via Cesare Battisti.
A causa della lentezza dei lavori con i disagi che gli stessi stavano determinando la questione andò a finire in “sala gialla”.
Sig. Sindaco, il sottoscritto, Sergio Cappella, in qualità di consigliere comunale chiede alla Signoria Vostra quanto segue:
1) Chi ha dato l’autorizzazione per la fermata dell’autobus in prossimità della curva delle Magistrali largo Trieste – via Cesare Battisti ? La fermata è in contrasto con le norme del codice della strada che vieta appunto la fermata di qualsiasi mezzo in prossimità o in curva.
2) Quanto dureranno i lavori di via Strigola ? La chiusura di questa via tanto piccola quanto importante, porta un notevole disagio alla viabilità cittadina. Non si potrebbero accelerare i lavori ?
3) Quanto costerà all’ Amministrazione comunale la realizzazione della pensilina del Crocefisso ? “
( interrogazione del consigliere com. Sergio Cappella del Psi ).

luglio 1971 con una solenne cerimonia svoltasi nella civica residenza sono state consegnate le insegne di  “Cavalieri di Vittorio Veneto” per oltre 300 ex combattenti della prima guerra mondiale. Un meritato e giusto riconoscimento a:
ACCORRONI Domenico, ACCORRONI Giovanni, ADORNI Giacomo, AGOSTINELLI Giuseppe, ALBA Emilio, ALGATI Luigi, AMBROGETTI Carlo, ANDREUCCI Alfredo, ANGELETTI Adrio, ANGELETTI Arte, ANTONANGELI Carlo, ANTONELLI Giulio, ARENI Giovanni, BAFFETTI Celeste, BAIOCCO Nazzareno, BALEANI Antonio, BALEANI Basilio, BALEANI Giulio, BALEANI Luigi, BALEANI Ubaldo, BALEANI Umberto, BALLONI Giulio, BARBALARGA Filippo, BARIGELLETTI Raffaele, BARONTINI Armando, BASCONI Vincenzo, BATTAGLINI Isidoro, BATTISTELLI Filippo, BECCACECE GAUIDO, BELLEZZA Alfonso, BELLEZZA Umberto, BELLEZZA Ranieri, BEVILACQUA Cesare, BEVILACQUA Marino, BIANCHELLI Alessio, BINCI Augusto, BINCI Sante, BIONDI Giulio, BOCCOLI Alfredo, BONIFAZI Luigi, BOTTEGONI Nazzareno, BRUNACCI Amedeo, BRUSCHINI Giovanni, BUFARINI Cesare, BUFARINI Nazzareno, BUSCARINI Eugenio, BUSCARINI Luigi, CAMILLETTI Enrico, Camilletti Pasquale, CANALINI Francesco, CANTARINI Costantino,  CANTORI Emilio, CANTORI Attilio, CAPORALINI Giuseppe, CARBONARI Albino, CARTUCCIA Giovanni, CECCONI Nazzareno, CENTANNI Benvenuto, DONZELLI Leonardo, FRANCIA Eugenio, GIOACCHINI Augusto, GIULIODORI Luigi, GRILLANTINI don Carlo, CESARETTI Pietro, MAGNALARDO Nazzareno, MARIANI Luigi, PRETINI Giovanni, FRANCHINI Clemente, MERCANTI Antonio, POLIDORI Francesco, RECANATESI Giovanni, DARDANI Aldo, DEL CURTO Duilio, DELLA ROSSA Luigi, DIONISI Vincenzo, DIOTALLEVI Aldo, DIOTALLEVI Dorino, DONNINI Augusto, FABBIETTI Gino, FAGIOLI Diego, FAGOTTI Giuseppe, FALAPPA Enrico, FALASCONI Alessio, FALCETELLI Marino, FATTORI Adolfo, FATTORINI Giuseppe, FICOSECCO Eugenio, FIORANELLI Giacomo, FIORANELLI Giovanni, FRANCINELLA Paolo, FRONTALINI Federico, GABRIELLONI Alfredo, GABRIELLONI Giuseppe, GAGGIOTTI Nazzareno, GAMBINI Enrico, GAMBINI Giulio, GAMBINI Giuseppe, GAMBINI Luigi, GHERGO Giovanni, GIACCHE’ Giuseppe, GIACCHETTA Enrico, GIACONI Nazzareno, GIULIODORI Alessandro, GIULIODORI Giovanni, GRACIOTTI Ferdinando, GRACIOTTI Ubaldo, GROTTINI Giovanni, GUERCIO Giovanni, GUERCIO Luigi, ILARI Ilario, IOVANELLI Luigi, IPPOLITI Primo, LARDINI Antonio, LATINI Enrico, LATINI Marino, LUZI Nazzareno, MACCHI Vito, MAGNONI Filippo, MARACCI vincenzo, MARCHETTI Enrico, MARIANI Enrico, MARINELLI Clemente, MARINELLI Giuseppe, MARINI Luigi, MARINI NAZZARENO, MARRA Giuseppe, MASSACCESI Cesino, MATASSOLI Aristide, MAZZANTINI Amedeo, MAZZIERI Luigi, MAZZIERI Nazzareno, MENGARELLI Cesare, MENGARELLI Giambattista, MEZZELANI Giulio, NICOLETTI Giuseppe, NICOLINI Attilio, NOCCIONI Enrico, ORIOLI Nazzareno, ORLANDINI Enrico, ORLANDINI Luigi, ORLANDINI Vincenzo, PALAZZESI Celeste, PALAZZINI Marino, PALAZZINI Pasquale, PALPACELLI Bruno, PASQAULINI Nazzareno, PEPA Emilio, PESARESI Antonio, PESARESI EAMILIO, PESARESI Giuseppe, PESARESI Sante, PETRACCINI Marino, PETRACCINI Nazzareno, PETTINARI Luigi, PETTINARI Vincenzo, PICCHIO Enrico, CANTORI Cesare, CANTORI Enrico, CANTORI Giuseppe, CAPITANELLI Pasquale, CAPOGROSSO Giuseppe, CAPOMAGGI Giuseppe, CAPONI Amedeo, CAPORALETTI Antonio, CAPORALETTI Eugenio, CAPORALETTI Giulio, CAPORALETTI Igino, CAPORALETTI Marino,  CAPORALETTI Nazzareno, CAPORALINI Enrico,  CAPORALINI Luigi, CAPPELLA Isidoro, CARBONARI Costantino,  CARBONARI Nazzareno, CARDELLA Enrico,  CARDELI Nazzareno, CARESTIA Lorenzo,  CARLETTI Clemente, CARLETTI Ugo, CARLONI Vincenzo,  CARNEVALINI Giuseppe, CATOZZO Cesare,  CECCARELLI Giuseppe, CECCHINI Giuseppe, CESARETTI Filippo,  CESARETTI Luigi, CETRINI Alfredo, COLA Clemente, COLOSI Luigi,  COLTRINARI Giovanni, COPPARI Vincenzo, COSTANTINI Ferruccio, CUPIDO Costantino, CUPIDO GAIULIO,  CUPIDO Paolo, DAL MAISTRO Primo, PICCHIO Enrico, PICCHIO Luigi, PIERANTONI Vincenzo, PIERINI Antonio,  PIERPAOLI Augusto, PIERUCCI Nazzareno, PIGLIAPOCO Eugenio,  PIGLIAPOCO Fortunato, PILESI Rutilio,  PIOMBONI Cesare, PIRANI Benvenuto,  PIRANI Enrico, PIRANI Pietro,  PIRANI Umberto, PIZZICHINI Luigi, POLACCO Giuseppe, POLENTA Ferruccio, PICCHIO Luigi, PIERANTONI Vincenzo, PIERINI Antonio, PIERPAOLI Augusto, PIERUCCI Nazzareno, PIGLIAPOCO Eugenio, PIGLIAPOCO Fortunato, PILESI Rutilio, PIOMBONI Cesare, PIRANI Benvenuto, PIRANI Enrico, PIRANI Pietro, PIRANI Umberto, PIZZICHINI Luigi, POLACCO Giuseppe, POLENTA Ferruccio, STORTONI Nazzareno, STRAPPATO Giulio, TOCCACELI Alfredo, TOCCACELI Rodolfo, TOMBOLESI GAUIDO, TORBIDONI Enrico, TOZZO Cesare, TRILLINI Giuseppe, TRUCCHIA Cesare, TRUCCHIA Luigi, VACCARINI Cesare, VACCARINI Giovanni, VELLI Raniero,  VESCOVO Pietro, VESCOVO Vincenzo, VIGIANI Vincenzo, VIGNINI Mario, VIRGINI Domenico,  ZACCONI Gaspare, ZAGAGLIA Cesare, ZAGAGLIA Enrico, ZAGAGLIA Pietro, ZOPPI Luigi, ACCORRONI Antonio, ADORNI Aldo, AGOSTINELLI Augusto, AIELLO Vincenzo, ALESSANDRINI Tullio, ANDREUCCI Cesare, BADIALI Enrico, BAFFETTI Eugenio, BOSCHI Ciro, BUSCARINI Silvio, CANAPA Adelfimo, COPPARI Giovanni, COSTANTINI Enrico, FALCETTA Cesare, FRANCHINI Amedeo, GABRIELLI Nazzareno, GOBBI Enrico, GROTTINI Luigi, IPPOLITI Annibale, IPPOLITI Francesco, LAMPACRESCIA Luigi, MANCINELLI Vincenzo, MARINI Giulio, MATTIONI Giuseppe, MAZZOCCHINI Giuseppe, MENGARELLI Giuseppe, PIGLIAPOCO Albino, SALVUCCI Gualtiero, SANTARELLI Massenzio, TOZZO Eugenio, VIOLINI Cesare, ZAGAGLIA Enrico, AGOSTINELLI Bruno, BAGNARELLI Enrico, BRANDONI Enrico, BUSCARINI Enrico,  BUSCARINI Nazzareno, CANTORI Giuseppe, CAPOGROSSO Attilio, CAPORALETTI Marino, COLTRINI Nazzareno, CREMONESI Antonio, FAVA Luigi, FREDDO Enrico, GIANNONI Clemente, GIGLIO Clemente, GIULIODORI Ruggero, GUERCIO Enrico, MARONARI Alfio, MAZZAFERRI Giuseppe, MENGARELLI Cesare, MEZZELANI Giuseppe, ORTINI MENOTTI Vittorio, PALLOTTA Sisinio, PESARESI Filippo, PIERDICCA Giulio, PROVINCIALI Augusto, SERRANI Cesare, VICARELLI Italiano, VIGNONI Raffaele, ZARI Cesare, CARDIONALI Raffaele, FONTANELLA Pietro, GLORIO Nazzareno, PERGOLESI Enrico.

Tutti ricevettero l’attestato e il nastrino.
Cavalieri Vittorio Veneto 2

luglio 1971 la Lenco Italiana spa rimane la più importante realtà produttiva della città. Il titolare è Luciano Antonelli, la fabbrica produceva giradischi e motori elettrici, era composta da capitale italo-svizzero.
Lenco 15

luglio 1971 sotto la regia di Pio Francesco Fantasia e dell’Ema con Claudio Polenta si tiene dal 17 al 25 luglio nel magnifico scenario della Cattedrale Romanica la 5^ edizione del Festival Musicale Città di Osimo. La collaudata iniziativa estiva osimana ancora una volta sarà segnata dalla presenza di un folto pubblico provenite anche dalle località marine per apprezzare spettacoli di alto valore culturale. Le manifestazioni poste in calendario per il 1971 videro esibirsi  nel palcoscenico di piazza del Duomo:
* il 17/07/1971 un balletto moderno su musiche classiche  con la compagnia dei Nederlands Danz Theater  con più di 50 elementi;
* il 23/07/1971 concerto duo pianistico Wally e Nerina Pepoli di Torino;
* il 24/07/1971 concerto beethoveniano dell’orchestra Sinfonica città di Praga con 100 maestri musicanti.
1971 festival 1

Il manifesto della  5^ edizione del Festival Internazionale di Musica Città di Osimo
1971 Festival 3

luglio 1971 In zona San Sabino la società Sam di Bologna realizza un impianto pilota per la produzione del baco da seta.L’iniziativa fa seguito ad uno specifico studio secondo il quale il nostro territorio appare il più idoneo per la produzione del baco da seta. Da ricordare come nel nostro territorio sia stata fiorente e redditizia l’industria del baco da seta, che con le filande di Recanatesi, Cardinali, Berrè e Giorgetti diede lavoro, negli anni 1920- 1950 a centinaia di famiglie osimane.
L’iniziativa industriale promossa a San Sabino appare assai interessante e foriera di belle prospettive poichè secondo le previsioni ad Osimo la stessa ditta avrebbe collocato uno stabilimento per la produzione della seta. La Sam acquistò in via Buffarda circa dieci ettari di terreno, nel quale mise a dimora gelsi di tipo giapponese che producevano foglie tre volte l’anno. Anche la Fornace Fagioli con i suoi essiccatoi venne coinvolta nel progetto industriale.

16 luglio 1971  ore 21,30 in Piazza Duomo ( serata inaugurale) e replica Sabato 17 luglio Nederlands dan Theater Balletto moderno  musiche di Stravinsky, Vivaldi, Techaikovsky. Una troupe di 45 artisti  più l’orchestra.
balletto 1971

17 luglio 1971 è Domenica,  a San Paterniano vengono inaugurate due lapidi che ricordano gli 82 Caduti della Parrocchia nelle due guerre mondiali. Presente un  folto corteo aperto dagli alunni delle scuole Elementari, con la banda cittadina, vengono scoperte le lapidi poste sulla facciata della Chiesa Parrocchiale. Tra le autorità presenti il sindaco Paolo Polenta, il senatore prof.Alessandro Niccoli, il dott. Gualtiero Donati segretario del Comune di Osimo, il cav. Angelo Rubini presidente dell’associazione Combattenti, che aveva organizzato insieme al parroco la  manifestazione. Presenti molti Cavalieri di Vittorio Veneto, reduci e combattenti, ma soprattutto moltissimi congiunti dei caduti, venuti anche da lontane località.
San PaternianoLa seconda guerra mondiale, portò morte e distruzione nelle campagna osimane. Molte le case coloniche che furono gravemente danneggiate dal fuoco dell’artiglieria pesante e dagli scontri che si combatterono casa per casa. La popolazione fu coinvolta negli scontri e la zona osimana della parrocchia di San Paterniano e Santo Stefano è quella che ha pagato il più alto tributo di vite umane. Per tutti va ricordato un fatto tragico accaduto il 17 luglio a San Paterniano, Rosa Fabietti, una bellissima ragazza bruna, durante la battaglia si era nascosta dentro un tino. Tenta di uscire pensando che i tedeschi se ne fossero andati. Un soldato polacco la vide nella penombra della cantina, pensa essere un tedesco, le spara. La ragazza muore, il polacco resosi conto dell’errore si mise a piangere disperatamente accanto alla ragazza.

San Paterniano 2( The Polish Institute and Silorski Museum di Londra)

Il libro del maestro  Carlo Gobbi, “Quota 360. Il Monte della Crescia”, racconta questi tragici fatti, che accaddero a San Paterniano e a Santo Stefano  con il passaggio del fronte.  17 giorni terribili che videro le due frazioni di Osimo tra due fuochi e che lasciarono sul campo 24 vittime civili, tanti mutilati e più di un centinaio di soldati morti tra le file tedesche e polacche. Il libro racconta, riprendendo alcuni appunti del diario del parroco di San Paterniano don Fulvio Badaloni, che alcuni ufficiali polacchi incaricarono don Fulvio di far costruire presso la chiesa un piccolo monumento in onore di tre soldati polacchi falciati all’alba del 17 luglio, dai mitra tedeschi appostati nella vecchia scuola. Al termine della guerra, maggio del 1945, fra le  tante priorità della ricostruzione don Fulvio si adoperò per la costruzione del monumentino che ad ottobre era già pronto per la solenne inaugurazione.
Il 17 luglio rimane una data importante per la storia della frazione di San Paterniano, una memoria con i suoi monumenti e i suoi “segni” che è bene non vada mai dimenticata.

San Paterniano 3Il primate di Polonia,  Joseph Glemp, ha visitato nel maggio del 1994 il piccolo monumento ai soldati polacchi

21/07/1971 Nell’ambito di Osimo Festival, l’Ema organizza un evento musicale all’interno della chiesa di San Francesco. Il famoso organista della Cattedrale di San Veneslao di Praga si esibisce in un concerto per musica da organo.

24/07/1971 nell’ambito di Osimo Festiva si esibisce  la corale “Le guaranis”, un gruppo argentino;
los

25 luglio 1971  ore 21,00 spettacolo di jazz e blues della New Orleans Jazz Band con Carlo Loffredo e Edith Peters
1971 jazz

25 luglio 1971 si conclude la 5^ edizione del Festival Internazionale di Musica Città di Osimo. Una edizione artistica che ha segnato la presenza in piazza Duomo di più di 5.000 spettatori.
1971 Osimo Festival 5Si trattava della 5^ edizione del Festival Internazionale di Musica. L’Ema con Claudio Polenta e il prezioso contributo di Francesco Pio Fantasia riuscirono a programmare  una serie di eventi artistici che per la loro qualità non avevano confronto con quanto proposto da altri Enti o Comuni limitrofi.
L’eccezionalità del programma, la felice scelta e combinazione di generi di sicuro richiamo come: balletto, organo, pianoforte, folklore e jazz. In aggiunta a questi elementi, il sapiente lavoro di una organizzazione tecnica e pubblicitaria di primo ordine sono stati gli ingredienti che hanno determinato, per diversi anni,  il successo delle serate in Piazza Duomo.
Il Festiva riusciva, di anno in anno, ad essere un riferimento artistico e turistico per Osimo e per tutta la Regione Marche, richiamando nel nome dell’arte, migliaia di persone nella nostra città. Gli organizzatori riuscirono non solo a portare tante persone ad Osimo ma anche a dare un’immagine di qualificazione culturale alla nostra città. Gli “illuminati” organizzatori di anno in anno erano riusciti a “segnare ed a consolidare una strada”, Osimo in pochi anni, grazie a questi eventi estivi, era riuscita a guadagnarsi un’immagine di cittadina a servizio dell’arte e della cultura.
1971 Festival 2

08/08/1971 Festa dei Fiori in notturna . Come sempre la maggior attrattiva sarà costituita dai carri allegorici che percorsero le vie cittadine  in una fantasmagoria di luci. Una Festa dei fiori in notturna che ha visto un grande concorso di pubblico formato oltre che da osimani, anche da numerosi turisti che stazionano nelle vicine località balneari.  Oltre la Banda “Città di Osimo”, hanno allietato la serata diversi gruppi folklorisitici: “La Nuccichella” di Montecassiano, “La Calandra” di maiolati Spontini, il gruppo folk “Civitanova Marche” e il “Gruppo Folkloristico Marchigiano” di Potenza Picena. La cantante Rita Morin, con il suo complesso “Quelli delle stelle nere”, ha tenuto un personal show. La giuria, al termine della sfilata dei carri, ha provveduto poi ad assegnare i premi. Primo classificato è stato il carro allestito dalla ditta Montecchiani intitolato “Mille e una notte”, il secondo premio è andato, invece, al carro della ditta Campanelli intitolato ” Il Castello fatato”.

agosto 1971 Il Ministro della Pubblica Istruzione, on.Misasi,  ha disposto, a partire dal 1 ottobre con l’inizio del nuovo anno scolastico,  l’autorizzazione all’apertura di una sezione “Geometri” annessa all’Istituto tecnico – commerciale “Filippo Corridoni”. L’Amministrazione comunale ha immediatamente provveduto al reperimento di idonei locali per lo svolgimento delle lezioni. Da tempo la cittadinanza osimana aspirava all’Istituto per Geometri che va a completare la già ricca presenza di Istituti di Istruzione secondaria nella nostra città e che offre ai giovani studenti osimani e a quelli provenienti dal vicino hinterland la possibilità di scegliere per la propria formazione fra: licei classico e scientifico, l’Ist. tecnico per ragionieri, l’Ist. per l’industria e l’artigianato e le magistrali.
arrivano i Geometrisettembre 1971 L’Italia si conta, parte l’ XI censimento generale della popolazione e V censimento generale dell’industria e del commercio. Vengono applicati per il censimento i seguenti giovani osimani:
Serenella SANTILLI, Spartaco ZOPPI, Agostino POLVERIGIANI, Daniele SCARPINI, Ugo NOVELLI, Rina BADIALETTI, Franco CAPOMAGI, Sauro MERCURI, Paolo PIAZZINI.
1971 riepilogoIl Censimento Generale della popolazione 1971 rileva questo quadro della popolazione Osimana. Popolazione residente n° 23.877, di cui maschi 11.614 e femmine 12.263. Densità popolazione ( abitanti / Km2 ) 226. 
Dei 11.614 maschi: i celibi erano 5.526, i coniugati erano  5.795, mentre i vedovi erano  293.
Delle 12.268 femmine: le nubili erano 5.222, le coniugate erano 5.842 e le vedove erano 1.199.
Suddivisa per classe di età, questa era la popolazione di Osimo del 1971:  meno di 5 anni n° 1.778 (879 m. e 899 f.), 5 – 9 anni n° 1.914 (993 m. e 921 f.) 10 – 14 anni n° 1835 ( 957 m. e 878 f), 15 – 19 anni n° 1785 (884 m e 901 f.), 20- 24 anni n° 1727 (877 m e 850 f.), 25 – 29 anni n° 1441 ( 743 m. 698 f.), 30 – 34 anni n° 1792 ( 866 m. e 926 f.), 35 – 39 anni n° 1.664 ( 832 m. e 832 f.), 40 – 44 anni n° 1.696 ( 870 m. e 826 f.), 45 – 49 anni n° 1.608 ( 822 m. e 786 f.), 50 – 54 anni n° 1.177 ( 555 m. e 622 f.), 55 – 59 anni n° 1.450 ( 661 m. e 789 f.), 60 – 64 anni n° 1.392 (603 m. e 789 f.), 65 – 69 anni n° 989 ( 446 m. e 543 f.), 70 -74 anni n° 740 (318 m. e 422 f.), 75 e + anni n° 889 (347 m. e 542 f.).
Con meno di 6 anni c’erano 2.165 giovani osimani ( 1.055 m e 1.110 f.), dai 6 ai 10 anni n° 1.977 ( 1008 m. e 969 f.), dagli 11 ai 13 anni n° 1.106 ( 580 m. e 526 f.), dai 14 ai 18 anni n° 1.784 ( 884 m. e 900 f.), dai 19 ai 20 anni  n° 667 ( 347 m. e 667 f.)
L’indice di vecchiaia della popolazione osimana ( indice demografico che serve  per descrivere  il peso della popolazione anziana sul totale della popolazione) nel 1971 era di 141,58 ( sostanzialmente un valore superiore a 100 indica una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto alla popolazione giovane).
Livello di istruzione della popolazione 1971, sempre rilevati dall’Istat 1971: i laureati erano 300 (198 m. e 102 f.); in possesso di diploma erano 1.109 osimani (647 m. e 462 f.); in possesso della  licenza media inferiore erano 2.251 ( 1287 m. e 964 f.); con la basilare licenza elementare erano 10.560 osimani ( 5.488 m. sono osimani mentre le f. erano 5.072).
dal 1861 al 2011

settembre 1971 nuova edizione ( la quarta) della Coppa Pianisti d’Italia. Il sindaco Paolo Polenta premia la bambina Paola Motta di Biella. La serata conclusiva al Teatro “La Nuova Fenice” sarà condotta dalla presentatrice Liliana Urbino.
1971 coppa pianistiOsimo era riuscita ad inventarsi, grazie a Claudio POLENTA ed a Pio Francesco FANTASIA, uno degli appuntamenti annuali più attesi ed appassionati della vita cittadina. L’importante avvenimento culturale era riuscito ancora una volta a far affluire nella nostra città circa 1.300 persone provenienti da tutte le regioni d’Italia ( maestri, operatori economici degli strumenti musicali, concorrenti e loro famiglie) destando ovunque consensi ed adesioni vaste ed entusiastiche che confermarono la validità e la vitalità della bella manifestazione.
Alcune cifre: dal Piemonte arrivarono 97 concorrenti, 35 dalla Lombardia, 6 dalla Sardegna, mentre 22 furono i siciliani, ecc. Tanti giovani protesi nello studio della musica e del pianoforte in particolare, che si ritrovano in questo appuntamento artistico osimano, per mettersi alla prova e confrontarsi con i migliori talenti nazionali. La Coppa Pianisti rappresentava anche un bell’esempio di capacità organizzativa per la nostra città. Una iniziativa impegnativa alla quale Osimo con le sue diverse componenti istituzionali ed imprenditoriali ( Comune, EMA, SISME, il Collegio CAMPANA, i negozianti del centro, ecc.) ha saputo dare piena attuazione ed una bella cornice di accoglienza ed ospitalità. Ma un ruolo importante, per la buona riuscita della manifestazione, è stata sempre riconosciuta alla cittadinanza osimana che con simpatia, ha sempre seguito le diverse fasi del Concorso, circondano sempre la numerosa folla degli ospiti di gentile cordialità e sono state diverse le amicizie che sono nate grazie a questo evento che, ancora oggi, coinvolgono tante famiglie osimane. Oltre queste considerazioni di carattere generale il Concorso, che nell’edizione del 1971 ha visto in gara più di 400 allievi, aveva acquisito un aspetto artistico di grande rilievo e da non sottovalutare per l’economia cittadina l’aspetto turistico che tale manifestazione per la sua ampiezza aveva assunto. Secondo le valutazioni e le proiezioni dell’EMA la manifestazione del 1971 con i suoi quattro giorni di manifestazione era riuscita a smuovere l’economia cittadina, calcolando in circa £. 25 milioni le spese sostenute dalle varie famiglie a tutto vantaggio per l’economia cittadina. Una salutare occasione di incentivazione economica per la nostra realtà oltre che essere un validissimo mezzo per far conoscere la città ai turisti di tutta Italia.
I giornali dell’epoca parlarono entusiasti del successo che la manifestazione era riuscita ad assumere arrivando ad essere un fatto di risonanza nazionale oltre che essere una occasione speciale a servizio dell’arte e della gioventù di cui tutta Osimo beneficiava.
coppa pianisti 1971 1Vincitore assoluto della 4^ edizione della  “Coppa Pianisti d’Italia 1971” è stato il diciottenne Mario Patuzzi di Trento, la cui bravura, unita alla modestia, meravigliò la Giuria del Concorso ed il pubblico del Teatro La Fenice. A lui andò il pianoforte in palio.

15 settembre 1971 Concerto al teatro La Fenice  diretto da padre Venanzio   Sorbini all’organo padre Nazzareno Virgini
aaa1

18 settembre 1971 assegnate tre medaglie d’oro di “civica benemerenza” ad altrettanti illustri concittadini che, con la loro attività, hanno onorato e servito la nostra città.
civiche benemerenzeSi tratta di:
dott. Aldo BLASI  “per l’alto servizio reso all’Amministrazione della città di Osimo nell’aver ricoperto l’incarico di segretario comunale ininterrottamente per quasi un quarantennio, dando prova di rara competenza e di particolare attaccamento all’ufficio e alla propria città

Mons Carlo GRILLANTINIper le benemerenze acquisite con la sua feconda attività di storiografo dedicata, con fervida passione e profonda competenza, alle millenarie vicende di Osimo, di cui ha raccolto in un approfondito studio la storia dalle origini ai nostri giorni, rendendo così prezioso ed inestimabile servizio alla città“.

prof. Ferruccio PERGOLESIper aver dato lustro e prestigio alla propria città, di cui fu anche Sindaco raggiungendo una posizione di chiara fama nello studio delle scienze giuridiche, attraverso quarant’anni di insegnamento universitario, che gli hanno meritato il titolo di emerito e una innumerevole serie di pubblicazioni“.

25/09/1971  I Frati scrivevano alla cittadinanza per RENDERE CONTO del bilancio della festa patronale appena conclusasi
Scrivevano i frati:
Frati 1971
Crediamo di dover rendere noto alla Cittadinanza il bilancio della festa di San Giuseppe da Copertino, insieme ad alcune nostre annotazioni.
Da notare che l’Amministrazione Comunale, oltre al contributo in denaro, ha offerto: il servizio gratuito del concerto bandistico, l’erogazione dell’energia elettrica per l’illuminazione, l’allestimento delle tribune per le manifestazioni sportive nel chiostro di S.Francesco. Per questo ci sentiamo in dovere di ringraziare in primo luogo l’Amministrazione Comunale e tutto coloro che hanno contribuito con molta sensibilità a mettere insieme la somma necessaria per la festa. Si sa, dai programmi, che i festeggiamenti civili sono stati quest’anno piuttosto modesti e la rimanenza attiva del bilancio ha bisogno di una spiegazione. I festeggiamenti si programmano molto tempo prima che si raccolga la somma necessaria a finanziarli. Noi quest’anno abbiamo voluto essere più cauti non solo perchè prevedevamo un calo delle offerte a causa della cattiva annata di grano, ma sopratutto perchè avevamo dinanzi agli occhi queste cifre dei bilanci passati:
– anno 1970 deficit di £. 556.893;
– anno 1969 deficit di £. 69.455;
– anno 1968 deficit di £. 410.000.
Pensiamo quindi che la nostra cautela poteva essere più che giustificata.

Ma a questo punto bisogna chiarire. Tutti sanno che da pie persone, da pellegrini, da devoti del Santo tramite la stampa, giungono a noi delle offerte che non possono evidentemente essere impiegate per far quadrare il bilancio dei festeggiamenti civili, perchè non è questa la intenzione con cui ci vengono date. Queste offerte infatti vengono per il culto del Santo, cioè per il mantenimento e il decoro del Santuario, per i nostri seminaristi e sopratutto per le Missioni; spesso anche per intenzioni di Messe.
Solo per forza maggiore abbiamo dovuto ricorrere a questi fondi negli anni passati per sanare il deficit scaturito dai festeggiamenti civili.
Ed infine un ultimo chiarimento. Si va sempre più maturando in noi l’idea che come religiosi e sacerdoti non sia nostro compito organizzare le feste civili. L’orientamento post-conciliare nella Chiesa è sempre più chiaramente avviato ad affidare ai laici questo tipo di organizzazioni.
Fra l’altro non ci sentiamo esperti nello scegliere numeri di interesse e di attrazione che possono soddisfare tutti i gusti, dagli anziani ai giovani. in questo campo di disagio è forse di tutti, ma per noi è probabilmente più forte. Bisogna far divertire tutti, fare in modo che certi divertimenti si paghino perchè ogni cosa riesca…
Il compito è insomma quanto mai arduo. La nostra attività è invece diversa. Siamo i custodi del santuario per compiere il nostro ministero liturgico, sacramenta, e pastorale. E’ qui che vorremmo far sempre di più e sempre meglio, seguendo la nostra precisa vocazione. Il nostro campo è questo e questo deve essere il nostro servizio verso la comunità cristiana di Osimo.
Dobbiamo migliorare il nostro ministero sacramentale e pastorale, dobbiamo tenere viva una forma di liturgia autentica che non scivoli nel convenzionale o nel folklore. Non sappiamo, per esempio, come sia stato giudicato il tentativo di rendere alla processione tradizionale la sua vera qualifica di atto sacro, con la preghiera e la riflessione comune; ma era nostra intenzione valorizzare il significato spirituale, piuttosto che organizzarla come spettacolo folkloristico.
Molti per i festeggiamenti civili hanno fatto delle proposte, alcuni anche delle critiche. Noi invitiamo tutti i volontari a farsi avanti per formare un vero “comitato civile per un settembre osimano” che faccia da cornice decorosa alla festa liturgica del santo, ma sia anche turisticamente valido, soddisfacente sul piano spettacolare, attraente per tutti. Sarebbe quanto mai opportuna una collaborazione fra gli Enti della città che hanno in questo settore una competenza di gran lunga superiore alla nostra ( come la Pro-Loco ed altri). Noi, nel limiti del possibile daremo ampia collaborazione e fin da ora questo possibile comitato può contare sulla cifra avanzata quest’anno e che noi teniamo a disposizione come fondo per i festeggiamenti del prossimo anno. Attendiamo con fiducia proposte e suggerimenti, ma sopratutto un concreto impegno da parte di chi può dare incremento alla tradizionale festa di San Giuseppe da Copertino, patrono della città. “
f.to La Comunità dei Frati Minori conventuali

settembre 1971 L’Osimana partecipa al campionato di Promozione, a guidarla in questo difficile campionato sarà Ivo PELLEGRINI un allenatore di grande esperienza e ben noto agli sportivi osimani. Tra le fila della squadra dei senza testa, risultava in porta CERUSICO, un bravo ed affidabile portiere e gli fa da riserva BONACCORSI. Come difensori la squadra, presieduta da PRINCIPI, disponeva di PAOLINELLI (classe 1949), MICHELETTI (classe 1949), BRUNELLI (classe 1952), oltrechè di MENGHINI, MANTINI, GROTTINI  e di MONALDI. A centrocampo oltre il validissimo GIACCO, c’erano GAGGIOTTI ed ANGELETTI  (classe 1949). In attacco il sardo PORCU (classe 1949), FIORANELLI (classe 1952), SCAGNOLI, GRACIOTTI, REZZONICO, LEGGERI e BELLAVIGNA (classe 1954). Componevano la prima squadra anche i giovani osimani BEVILACQUA e VALERI. Una squadra e un allenatore per un campionato decoroso il cui obiettivo era raggiungere una  salvezza tranquilla.
osimana tifosi

settembre 1971  Apre ad Osimo la nuova sede dei poliambulatori INAM ( acronimo di Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro le malattie )  in piazza del comune ex palazzo Suardi. Prendono il via, in questo periodo, diversi servizi: urologia, ortopedia, radiologia, analisi cliniche.  Nel 1977 con la nascita del Servizio Sanitario Nazionale l’ente viene sciolto,  ma la struttura di piazza del Comune continua ad essere sede delle prestazioni di poliambulatorio con l’aggiunta di nuovi servizi.
Per gli osimani al di là del cambio della denominazione e incuranti delle nuove terminologie tecniche portate  dalle leggi, questo luogo rimane sempre la  rassicurante, “Mutua”.
mutua

settembre 1971 nell’Atletica leggera continuano i successi delle atlete osimane della soc. SALF -società Atletica Leggera Femminile-. In particolare si mettono in evidenza :
Rosalba BRANDONI  che nel corso della stagione ha accumulato vari primati e titoli, fra i quali mt. .40 nell’alto ( che rimarrà primato regionale per diversi anni) e mt. 4,80 nel salto in lungo.
Brandoni Rosalba 2
Anna BUSINARO specialista nella velocità con un primato personale di 27” sui 200 metri.
Businaro Anna 2La società SALF nel 1971 era presieduta da GIACCAGLIA Giuseppe. Consiglieri e dirigenti erano: Giuseppe BRANDONI, Romano DE ANGELIS, Dagoberto BELELLI, Paride BUSINARO, Giulio MOSCA,  Enzo RICCI, Natalina STORANI, Germano VICARELLI, Piero ZOPPI. Svolgevano il ruoolo di segretari: Claudio COPPARI e  Gabriele GIUSEPPETTI.

1 ottobre 1971 L’Istituto “Nostra Casa ” della Lega del Filo d’Oro, che si dedica all’assistenza ai ciechi e sordo-muti, si trasferisce da San Biagio nella Villa del Seminario a Santo Stefano. Un trasferimento che doveva essere provvisorio (già si pensava alla realizzazione di una struttura nuova), l’Istituto a Santo Stefano, invece,  da quasi 45 anni ancor oggi è la sede dell’Associazione osimana che solo da poco tempo ha avviato i lavori di costruzione di una più adeguata struttura che solo verso la fine del 2017 sarà completata. La villa del Seminario, posta a Santo Stefano, venne opportunamente sistemata in modo accogliente e funzionale per la vita dell’Istituto e dei suoi piccoli assistiti. Nel 1971 i bambini ospitati nella nuova struttura erano 21 suddivisi in quattro gruppi, secondo il criterio dello stato di pluriminorazione e i livelli di sviluppo psicofisico. Ogni gruppo era costituito al massimo da 6 bambini ed era organizzato in modo autonomo. Il personale educativo, per ogni gruppo, sia per l’assistenza educativa sia per l’ azione didattica pedagogica, era costituito da due insegnanti  e da tre o cinque educatrici. Tutto il lavoro degli insegnanti ed educatrici veniva guidato da una équipe medicopsico-pedagogica, con la presenza di un pediatra, un neurologo, un otorinolaringoiatra, un esperto di psicomotricità, un psicologo, un pedagogista e da un assistente sociale.
Lega del filo d'oro0001

5 ottobre 1971 Una folla,valutata in alcune migliaia di persone, ha fatto festa al raduno interregionale dei bersaglieri in occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Osimo della associazione dei fanti-piumati. I bersaglieri hanno sfilato per le vie principali della città accompagnati da più bande musicali e attorniati da una grande folla applaudente ed entusiasta.
Bersaglieri in Osimo

6 ottobre 1971 Arrivano 94 milioni ad Osimo per Opere Pubbliche. Il Ministero del Tesoro approva la concessione di un mutuo al Comune di Osimo di £. 94 milioni richiesto dal sindaco, prof. paolo Polenta per la realizzazione di alcune operre pubbliche importanti per la città. Queste opere erano:
1) la costruzione di un serbatoio di mc. 500 in largo Trieste, spesa £. 48 milioni;
2) la realizzazione di colombari al Cimitero Maggiore, spesa prevista £. 6 milioni;
3) la costruzione del 2° lotto della scuola elementare San Paterniano, per £. 30 milioni;
4) copertura fosso in prossimità della scuola media “C.G.Cesare” per £. 2 milioni;
5) l’asfaltatura di strade varia fra le quali via Bramante e via Raffaello per £. 2 milioni;
6) il rifacimento della scalinata via Drogone per £. 1 milione;
7) la costruzione della scalinata tra via C.Battisti e via Ciaffi, spesa £ 1 milione.

ottobre 1971 La FARFISA sta vivendo un momento veramente difficile, uno dei più instabili della propria esistenza.. Da maggio 1971 a settembre si sono succedute numerose e lunghe agitazioni delle maestranze  alle quali era stato ridotto l’orario di lavoro prima a 32 ore e, in un secondo tempo addirittura a 22. La società si è poi trovata nella necessità di ricorrere alla Cassa Integrazione per 350 operai generando altri scioperi arrivando anche alla occupazione dello stabilimento  ubicato all’Aspio Terme di Osimo. La contestazione riguardava non solo la dirigenza della società ma anche le organizzazioni sindacali  accusati di non rappresentare adeguatamente le istanze dei lavoratori. Un centinaio di dipendenti  per protesta restituirono le tessere sindacali, ma questo non servì a risolvere la situazione di crisi dell’azienda né a dare sicurezza ai lavoratori.
Farfisa 2
Farfisa 3

– 17 ottobre 1971 è domenica a San Paterniano vengono inaugurate due lapidi poste sulla facciata della Chiesa parrocchiale per onorare gli 85 caduti – militari e civili – della Parrocchia di San Paterniano nel corso delle due guerre mondiali ’15-’18 e ’40-’45.

ottobre 1971 La Lenco-Robur partecipa all’impegnativo campionato di serie C. La nostra squadra di basket se la dovrà combattere con titolate compagini come: Libertas di Imola, Pierobo di Padova, Marchi di Pordenone, la Lloyd Adriatico di Trieste, Delfino Pesaro ecc. La nostra squadra mira a salvarsi ed a rimanere nella categoria. Per la prima volta, nel 1971 i nostri giocatori potranno allenarsi e disputare gli incontri casalinghi nella nuova palestra coperta, realizzata vicino la scuola media Caio G. Cesare,  capace di ben 600 posti a sedere.
Questi i giocatori della Lenco-Robur edizione 1971
GIORGI, MORONI, GONNELLI, VERDOLINI, BAMBOZZI, PIAZZINI, PIERPAOLI, FIORENZI, BIGI e MENGONI.
Robur 1971

18 ottobre 1971 In Consiglio comunale si discute di diversi punti, fra i quali: a) l’approvazione di un progetto per il restauro del Palazzo comunale; b) di un progetto per l’ampliamento del cimitero maggiore; c) la costruzione di fognature in località Osimo Stazione, d) un incarico per la progettazione di nuovi spogliatoi a servizio del campo sportivo “Diana”, e) l’erogazione di un contributo straordinario a favore dei dipendenti della Farfisa, f) il finanziamento della nuova illuminazione pubblica nelle frazioni di San Paterniano, Santo Stefano, Cucchiarello e Villa, g) la realizzazione di una scuola elementare speciale a Colle San Biagio, ed altre deliberazioni di minore importanza.
In apertura di seduta il sindaco Paolo Polenta aveva riferito sul lavoro svolto dalla Commissione d’inchiesta sull’Ente Comunale di Assistenza, commissione nominata dal Consiglio per far luce su avvenimenti e fatti poco trasparenti accaduti all’interno della stessa ECA.
Altri punti importanti discussi in Consiglio furono quelli relativi alla situazione dell’edilizia scolastica e di altri problemi connessi all’inizio dell’anno scolastico, il piano di interventi sul traffico predisposto dall’ing. Alberto ROGANO, la situazione economica ed occupazionale della zona e della regione, ed infine il bilancio preventivo per l’anno 1972;
piazza del comune                                                                               Piazza del comune sgombra di parcheggi dopo l’entrata in vigore del nuovo piano del traffico

ottobre 1971 In Consiglio comunale si dibatte di scuola. Molti  e dettagliati gli interventi che si susseguono, prendono la parola i consiglieri: Anna BASSI ( PCI),  Sergio CAPPELLA (PSI), Fernando RIDERELLI (DC), Mariano GUZZINI (PCI), Delio ANDREUCCI (PCI), Alberto QUERCETTI (PSDI), Attilio BUGLIONI (PSIUP). Dopo la discussione è seguita l’esposizione del sindaco, Paolo Polenta, che ha sintetizzato le linee d’azione che l’amministrazione comunale intende perseguire in tale, importante ambito:
1° interventi per la creazione di asili nido;
2° istituzione a breve di scuole materne statali nelle zone che sono ancora sfornite di tale servizio;
3° consolidamento dei plessi scolastici elementari per arrivare alla graduale eliminazione delle pluriclassi con la creazione di plessi sufficientemente autosufficienti e dotati di tutte le strutture necessarie al buon funzionamento della scuola;
4° soluzione dei problemi edilizi relativi alla scuola media inferiore e superiore, per quanto di competenza del Comune.
Polenta parla anche di qualificazione di Osimo come centro di studi attraverso il potenziamento delle strutture e dei servizi parascolastici ( biblioteca, mensa, attività sportive, ecc).
1971 patronato scolastico 2
Sempre con oggetto la Scuola, il Consiglio  deliberale spese che l’Amministrazione sosterrà per l’autotrasporto degli alunni della scuola dell’obbligo, servizio effettuato con i tre scuolabus di proprietà del Patronato Scolastico e con numerose corriere delle autolinee private.
Riferisce il Sindaco che la spesa che il Comune per l’anno scolastico 1970/1971 ammonta a £. 6.820.000. Da ultimo il Consiglio, sempre in tema scolastico, ha deliberato provvedimenti per il Servizio Medico Scolastico. Con gli interventi dell’Assessore alla sanità, ins. Anna Maria CAPOMAGI, e dell’Ufficiali Sanitario dott. Alessandro Riccioni, il Sindaco informa che nell’anno scolastico in corso verranno impiegati tre medici ed il servizio verrà esteso anche alle scuole di campagna e delle frazioni.

ottobre 1971 A seguito dello sviluppo edilizio, nascono nuovi quartieri e il Comune aggiorna la toponomastica denominando nuove vie cittadine. La proposta delle nuove vie veniva predisposta da una apposita commissione consiliare che poi la Giunta Comunale esaminava e faceva proprie. Queste le nuove vie:
In zona Guazzatore: via Benedetto Barbalarga, via Maria Montessori, via Vasari e via del Monticello.
In zona di via Olimpia: piazzale Bellino Bellini, via Giosuè Carducci e via Francesco Petrarca.
In zona via Onofri nasce e viene inaugurata via Vincenzo Ciaffi.
In zona di via di Recanati viene aperta e intitolata una via a Di Vittorio.
In zona via Molino Mensa intitolate le nuove via Gioacchino Rossini, via Loreto, via Castelfidardo, via Verdi e via Donizetti.
In zona Gattuccio aperte via 2 giugno, via 1° Maggio, via 25 Aprile, via 5 Novembre e via 20 Settembre.
In zona della fornace Giuliodori via 7 Fratelli Cervi.
piazzale Bellini

29 ottobre 1971 In Consiglio comunale viene approvata all’unanimità una mozione di condanna al MSI osimana che nei giorni precedenti aveva affisso nella bacheca murale un manifesto gravemente offensivo nei confronti dell’Amministrazione globalmente presa, rea di aver negato allo stesso partito la concessione di poter installare una nuova bacheca in piazza Boccolino perchè in posizione antiestetica.L’argomento ha fornito l’occasione per un dibattito sul problema del neofascismo, conclusosi con la redazione di una mozione che varrà fatta affiggere pubblicamente.

ottobre 1971 il Comune bandisce  diversi  concorsi: due posti da vigili urbani ( alla fine delle prove risulteranno vincitori Roberto FRANCIONI di Osimo e Sergio PIERETTI di Castelfidardo; un posto da Economo; un posto da archivista e un posto da ingegnere capo.

Pieretti Sergio vigile

30 ottobre 1971 Anniversario della scomparsa di Luigi Einaudi, morto il 30 ottobre 1971.

novembre 1971. Nella zona Borgo San Giacomo di Osimo già sorge la parrocchia della Misericordia retta dai Frati Minori. La chiesa presente, costruita sul finire del ‘600, inizia a “stare stretta” alla numerosa parrocchia che negli ultimi anni si era espansa arrivando a toccare più di 5.000 abitanti.  Per questo si pensa di costruire un nuovo complesso Parrocchiale. Il nuovo complesso viene pensato su un’area prospiciente via Ungheria. Il nuovo tempio, che è stato progettato dall’arch. CARANCINI Alessandro di Pesaro,  ha una superficie per il pubblico di circa mq. 852, un campanile alto oltre mq 118.
Così si presentava agli occhi degli osimani il progetto della  nuova chiesa della Misericordia.
1971 nuova chiesa alla Misericordia

Chiesa Misericordia

novembre 1971 Sistemato il campo sportivo “Diana” di via Olimpia.  Per incarico dell’Amministrazione Comunale, al fine di favorire gli appassionati di atletica leggera, venne dato l’incarico all’ing. Mariotti, a maggio 1971, per la elaborazione di un progetto riguardante la creazione di 4 corsie  per le gare di corsa su rettilineo per poter disputare gare dei 100 metri  e gare ad  ostacoli, una pedana per il salto in alto, una per il lungo e il triplo, una per l’asta, con relative fosse di caduta, le pedane per il lancio. Con la realizzazione di tali spazi si venne a colmare una lacuna nel settore dell’atletica leggera, tanto più sentita se si considera l’enorme sviluppo assunto dalla Atletica femminile. Anche il campo di gioco del calcio subì una modifica portandolo dai primitivi 100×60 a 105×60 rendendolo così agibile per eventuali incontri internazionali a livello giovanile, oltre che per incontri di serie B. Nell’occasione vennero fatte opere di drenaggio per il manto erboso  ed altre migliorie sulle tribune. In totale l’Amministrazione si fece carico di una spesa di circa 32 milioni.

– 5 e 6 novembre 1971 in discussione in Consiglio comunale il Bilancio di Previsione del Comune per l’anno 1972. Nella relazione presentata dalla Giunta si parla della necessità di accendere un mutuo di 425 milioni per portare a pareggio il Bilancio. Tra le SPESE le novità più significative sono rappresentate dalla voce: Partecipazione democratica £ 2 milioni, una nuova voce di bilancio che viene inserita per le spese che verranno affrontate per la stampa di un notiziario di informazione da inviare alle famiglie di Osimo, per il funzionamento delle assemblee cittadine e di quartiere, della consulta giovanile  e di tutte le altre iniziative che verranno intraprese pe facilitare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Nel Bilancio sono previste, in più, (rispetto al 1971) spese per le scuole materne statali, per le scuole elementari ecc. spese motivate dalla esigenza di dotare gli edifici scolastici di strutture idonee ai moderni criteri pedagogici. Come novità vi è, in più, anche la spesa per dotare le scuole della città di un servizio medico scolastico con personale appositamente incaricato. Altra voce di spesa importante è quella relativa alla Nettezza Urbana: 35 milioni per dare attuazione ad un impegno dell’Amministrazione ( che prevede l’entrata in vigore dal 1 gennaio 1972) che intende estendere il servizio della Raccolta Rifiuti in tutto il suo territorio comprese le frazioni.

8 novembre 1971 la sig.na Irene MENGARELLI viene nominata rappresentante comunale all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’Asilo Infantile San Giuseppe da Copertino.

novembre 1971 Uno degli argomenti che più appassiona l’opinione pubblica e tiene accesi gli animi della discussione politica osimana  è la questione del traffico cittadino. Sembrerà ai più impossibile, ma 55 anni fa come oggi le polemiche e le discussioni vertevano su questo argomento. Il traffico era divenuto sempre più intenso e non sempre disciplinato  e regolato da disposizioni efficaci e logiche. Per addivenire ad una soluzione del problema, l’Amministrazione Comunale nell’ottobre 1971 affidò ad un tecnico, all’ing. Alberto ROGANO, il compito di redigere uno studio sul traffico e la viabilità cittadina. Lo studio tecnico venne poi presentato e discusso in Consiglio Comunale.
L’ing. ROGANO rilevò due necessità una collegata ad interventi generali indicando quali infrastrutture sarebbero state necessarie nel contesto di una programmazione intercomunale per poter inserire anche Osimo lungo un percorso di una strada “ad alta capacità” che già allora era allo studio come la “collinare” che aveva il compito di non far passare nei centri cittadini il traffico del collegamento Ancona-Macerata. La seconda parte prevedeva suggerimenti e soluzioni a breve ed a medio termine per risolvere il traffico cittadino.
Dai dati emersi dallo studio del tecnico vennero rilevate diverse criticità:
a) verso le ore 19,30 circolano nel centro abitato di Osimo circa 1.020 veicoli mentre lo spazio disponibile per la sosta è di circa 660 posti macchina. Da questo, lo studio, rilevava che nelle ore di massima punta c’erano almeno 440 veicoli in movimento.
Tale cifra rappresentava il 55% circa dell’accumulazione di traffico, valore enormemente superiore a quello che normalmente si considera ammissibile ( 15%).
b) altro elemento di criticità emerso dalla ricerca, è l’inadeguatezza dei mezzi pubblici di trasporto extraurbani che aveva pochissime direttrici servite efficacemente.
Le soluzioni proposte: grandi parcheggi scambiatori da individuare nello studio del nuovo PRG, l’istituzione in città di un servizio pubblico urbano. Altre soluzioni indicate dallo studio “Rogano” furono in particolare:
1) l’eliminazione della circolazione principale per il Corso Mazzini e ripristinare il doppio senso ( anche se con alcuni accorgimenti) in via 5 Torri che avrebbe potuto così dar modo di allacciare via Leopardi con gli altri itinerari di scorrimento.

via GiuliaUn angolo della vecchia Osimo: le Mura castellane medievali di via Giulia . Il traffico non era ancora un problema.

novembre 1971 viene dato al Teatro “La Nuova Fenice” la commedia  di Diego Fabbri “Lascio alle mie donne” interpretata dalla Compagnia di Aldo Giuffrè  e Lauretta Masiero.
Il Teatro “La Nuova Fenice” è stato costruito nel 1770,  al posto di un altra più modesta struttura, dall’architetto Canedi, autore di altri  teatri come quelli di Palermo e di Filadelfia. Dopo il crollo dell’edificio avvenuto nel 1888 il Teatro fu ricostruito ed inaugurato nel 1894 con il nuovo attuale nome. La “Nuova Fenice” ha ospitato grossi nomi della lirica e della prosa, tra cui Beniamino GIGLI nel 1927, oltre a varie stagioni liriche e a complessi di prosa, rivista, concerti e per diversi anni è stato adibito a sala cinematografica.
Teatro La Nuova Fenice

novembre 1971 l’Azienda Idroelettrica cambia nome da  AIMO diventa ASPM …. parliamo dell’attuale ASTEA spa.

novembre 1971 La LIBERTAS milita nel campionato di 3^ categoria
Libertas 1971Allenatore è il dott. Virgilio SBOLGI. Questi i giocatori della Libertas, società presieduta da Pio Francesco FANTASIA:
Antonio FOGLIA, Olivio BUSCARINI, Vicenzo CARPANO, Pierpaolo PIERPAOLI, Augusto PIRANI, Claudio COMODI, Carlo NICOLETTI, il dirigente Leonardo VERDOLINI.
Accosciati:
Sandro BIANCHI, Luigi PENNACCHIONI, Giovanni PIRANI, Sandro CAMPANELLI, Franco LARDINI, Valeriano CONTI.

novembre 1971 Grazie all’interessamento di alcuni appassionati degli sports invernali si costituisce ad Osimo lo “Sci Club” affiliato alla Federazione Sport Invernali.
Il primo consiglio Direttivo si compone degli stessi soci fondatori vale a dire:
Maurizio MORETTI che assume la carica di Presidente;
Antonino DI GERONIMO che viene eletto Vice Presidente ma anche medico sociale;
Il neo Consiglio si avvarrà inoltre dell’aiuto di Gianfranco MORETTI, Carlo NICOLETTI, Sandro SUARDI, Anna RICCIONI e del prof. Franco LOMBARDI che si prenderà cura della preparazione fisica presciistica.
L’Associazione si proponeva di favorire la diffusione dello sport dello sci fra gli osimani e iniziò la sua attività con l’organizzazione di varie uscite a Sarnano e a Frontignano che ben presto, con il boom dello sci grazie ai successi di Gustavo Thöni e di Piero Gros, divennero le “piste nere” degli osimani.
sci osimo

12 novembre 1971 Sui muri cittadini appare un manifesto a firma MSI Osimo:
Democratici Osimani.
Ancora una volta la” democratica” Osimo ha svelato la sua vera faccia: la demagogia.
Abbiamo chiesto a quei “ democratici” signori il permesso di affiggere un nuova bacheca in piazza Boccolino. Ci hanno detto di no.
Ma quelli altri 10 che ci sono? Questi signori tendono solamente alle poltrone e alla pancia: sono ANTIDEMOCRATICI, IPOCRITI, TENDENZIOSI, INCAPACI, insomma BUFFONI…… GUARDATEVENE”.

La cosa spinse i consiglieri del PCI  a presentare e chiedere subito la discussione di una interrogazione consiliare
I sottoscritti consiglieri comunali
ravvisano del contenuto del quadro murale, affisso oggi stesso 12 novembre nella bacheca del Msi e di cui riportiamo a parte il testo integrale, una aperta diffamazione all’indirizzo di tutta l’Amministrazione comunale, nel suo complesso di organismi politici, tecnici e amministrativi.
Ritengono che ciò si inquadri nel più vasto disegno neofascista che tende a gettare discredito sulle istituzioni democratiche nel tentativo di sovvertire lo Stato Repubblicano nato dalla resistenza
Impegnano il consiglio comunale ad una unanime risposta pubblica che esponga al disprezzo della cittadinanza l’operato dei dirigenti del MSI locale;
Invitano la giunta a valutare l’opportunità di procedere legalmente nei confronti degli estensori del quadro morale.
F.to i consiglieri del PCI  osimano ( MAGGIORI Guido, GUZZINI Mariano, GIULIETTI Riccardo)

Nel suo intervento di presentazione dell’interrogazione il consigliere Giulietti Riccardo dice: “ Non è che ci sia molto da illustrare, mi pare che la interrogazione sia chiara. Da un po’ di tempo d’altra parte che c’è tutta una tendenza da parte di queste figure del MSI di Osimo, a portare  avanti il linciaggio morale di tutta l’amministrazione, non soltanto della Giunta democristiana, ma dell’amministrazione comunale, come dicevamo nella mozione nel suo complesso di organismi politici, tecnici, e amministrativi, infatti, per il caso in questione, al MSI  è stata rifiutata con una motivazione della commissione edilizia, l’affissione di una nuova bacheca sotto il loggiato per motivi estetici. Ero presente io stesso alla commissione edilizia, così come i consiglieri Riderelli e Pirani oltre agli altri componenti. Non c’era stata nessuna valutazione di carattere politico su questa cosa. E’ stato il MSI locale che ha cercato di speculare gettando fango su tutti. Quindi è chiara la tendenza a voler discreditare tutta l’Istituzione comunale nel suo complesso. Per questo ci siamo sentiti in dovere di investire tutto il consiglio comunale e di pregare la Giunta di vedere l’opportunità di perseguire  legalmente, se è possibile, gli autori di tale manifesto.
D’altra parte quanto successo non è un caso limitato, ci sono stati altri episodi simili. Il giorno dopo sono stato linciato moralmente io stesso, perché mi hanno visto, loro dicono, a strappare il manifesto, ma in realtà mi hanno visto a fare le fotografie alla loro bacheca  e copiare il testo: quindi  hanno cercato di attaccarmi sul piano personale.
Fece seguito una discussione alla quale prese parte quasi tutti i consiglieri. Terminata la discussione il sindaco da lettura di un condiviso ordine del giorno:
” Il Consiglio Comunale,
ravvisa nel contenuto delle quadro murale affisso il 12 novembre 1971 nella bacheca del MSI intitolato “democratici Osimani” una aperta diffamazione all’indirizzo di tutta l’Amministrazione comunale nel suo complesso di organismi politici, tecnici e amministrativi;
Ritiene che ciò si inquadri nel più vasto disegno neofascista, che tende a gettare discredito sulle istituzioni democratiche nel tentativo di sovvertire lo Stato Repubblicano nato dalla resistenza;
Espone al disprezzo della cittadinanza l’operato dei dirigenti del MSI locale autori del manifesto;
Chiede nello spirito della Costituzione Repubblicana l’applicazione delle leggi che prevedono lo scioglimento di tutte le organizzazioni che sotto qualunque forma, tentino la ricostruzione del disciolto partito fascista e in primo luogo del MSI;
Si impegna a svolgere  un’ampia opera di sensibilizzazione sulla natura , sul carattere e sui pericoli della provocazione fascista.
( votato ed approvato da tutti i Consiglieri comunali).

22 novembre 1971 il rag. Fausto CEDRATO vince il concorso in Comune e viene nominato Economo comunale.

novembre 1971 l’imprenditore Duilio Borsini trasferisce parte della produzione elettronica per strumenti musicali a Casenuove di Osimo. Lo stabilimento si chiamava  Space Sound. La cosa aveva destato perplessità ai componenti dell’opposizione consiliare. Sino ad allora la zona di Casenuove aveva una caratterizzazione  agricola e secondo i rappresentanti del PCI  osimano tale vocazione doveva essere alimentata con il favorire la  presenza di industrie legate alla produzione di  prodotti agricoli. Si accese una polemica che vide la frazione (favorevole alla presenza della fabbrica come possibilità di ricchezza in alternativa  al lavoro agricolo) unita con il titolare dell’iniziativa imprenditoriale contro i consiglieri comunali del PCI osimano. Segue l’articolo che scrisse Riccardo GIULIETTI sulle pagine de l’Osservatore.
Borsini a Casenuove

24 novembre 1971 muore Gualfardo Tonnini.   Fu chirurgo primario del nostro ospedale dalle 1930 al 1955. Diresse l’ospedale nel momento del passaggio del fronte, quattro anni in cui il nostro nosocomio divenne il punto di riferimento sanitario della Provincia, assolvendo le mansioni precedentemente assolte da Ancona.
L’ospedale di Osimo era affetto da tanti guai e si resero necessari tanti interventi, la gran parte di questi lavori gravò sulle spalle del Tonnini.
E inoltre per sua iniziativa che in Osimo si dette vita fin dal 1930 alla sezione locale dell’Avis, la terza sorta in Italia dopo quelle di Milano e di Ancona. Sezione che il Tonnini potenziò sempre più.
In occasione della sua morte Don Carlo Grillantini con queste parole lo salutò sulle pagine dei giornali locali: “Gualfardo Dottor Giannini, un uomo che gli osimani non dimenticheranno”.
A questa grande e generosa persona, Osimo ha intitolato la via cittadina che congiunge via De Gasperi a Via Einaudi.
Tonnini

1931 Ospedale di Osimo1931.Il nostro Ospedale, il dott. Tonnini con il camice bianco. ( foto inviata su FB da Franco Focante)

21 dicembre 1971 va in scena  al Teatro “La Nuova Fenice” la commedia musicale “L’ora della fantasia” che vedrà come attesi ed eccezionali protagonisti l’inedita coppia: Pippo BAUDO e Sandra MONDAINI.

–  dicembre 1971 viene inaugurato il nuovo stabilimento SIMAT dei F.lli MONTECCHIANI, in via di Filottrano. L’azienda in poco tempo si era andata ad affermare a livello nazionale grazie alla produzione di nuove caldaie e scaldabagno,  prodotti moderni che avevano saputo rispondere alle esigenze del mercato, segnato da un crescente benessere delle  famiglie italiane.
Nella foto i tre fratelli MONTECCHIANI, il Sindaco e l’on. Leopardi DITTAIUTI.
ditta SIMAT
dicembre 1971 In via Corta di Recanati ultimati i lavori di costruzione di 9 appartamenti popolari. Nell’ultimo bando redatto dal Comune furono 400 le domande di richiesta per ottenere una casa popolare. Questa la drammatica situazione esistente negli anni ’70 in ordine al bene primario, rappresentato dalla casa. Una situazione, a detta di tutti,  risolvibile solo con la costruzione di altre numerose case.
case popolari in via Corta di Recanatidicembre 1971 Molto attiva in Osimo la sezione della Federcaccia. Presidente era Ferdiando VIOLINI, fra i numerosi cacciatori osimani: Alberto ALESSANDRINI, Domenico SFRAPPINI, il dott.Lanfranco BORGOGNONI, Luciano DOMESI, Osvaldo CANTORI, il dott. Alessandro RICCIONI, Dino BENEDETTELLI, il prof. di matematica Ermanno RAPONI.

dicembre 1971 partivano  da Osimo i panettoni “Milano”, il pandoro “ stella di Verona” e il pandoro “ Milano”: prodotti natalizi che allora andavano per la maggiore.
Nascevano nella nostra città , nello stabilimento “Patrizia “ fondato dal concittadino Giulio Pettinari e da suo figlio e ubicato  per via costa del borgo.
Giulio Pettinari era fornaio a Campocavallo, da lì si spostò in centro dove con  l’aiuto del figlio aprì  una pasticceria lungo Corso Mazzini.
Panettoni Milano

– 27 dicembre 1971 presso il nostro Ospedale di Osimo veniva inaugurata la Scuola per infermieri generici. Evidentemente erano altri tempi per il nostro Ospedale che era diretto dal dott. Mario Riccioni mentre il Consiglio di Amministrazione era presieduto da  Carlo Gobbi con consiglieri:  Pietro TORRESI, Aldo BIANCHI, Mario VALLESI, Edoardo MONDAINI, Giuseppe RIDERELLI. Nei verbali del consiglio di gestione si legge di impegni programmatici quali: la ristrutturazione e il miglioramento della sede di via Leopardi, il potenziamento dei servizi, la necessità di una nuova sede. Temi che a 45 anni di distanza sono ancora oggi irrisolti.

ospedaleMa ritornando alla Scuola per infermieri, 27 furono gli allievi che si iscrissero al corso gestito in Osimo. Questi gli ammessi alla scuola: Umberto RE, Maria MARCHEGIANI,  Luciano TULLI,  Graziano GUERCIO, Maria TARANTINI, Fiorisa CINGOLANI, Ester GREGORI, Maria GABBANELLI, Rita BRANCHESI, Auro CARLETTI, Mario BEVILACQUA, Giordano CATENA, Maria PIGINI,  Beniaminio DI VENTI,  Rita ZENOBI, Rina CAPOMAGI, Franca TULLI, A.Maria PIERANTONI,  Rinaldo CAMPANELLA, Piero BADIALETTI, Marzia CINGOLANI, Lina SANTILLI, Luciana ROMAGNOLI, Giancarlo AGOSTINELLI, Guerrina MARZOCCHINI, Luciano CENTANNI.
La formazione infermieristica ha sempre rappresentato un punto di forza nell’organizzazione di un ‘ospedale e sicuramente la presenza di tale Scuola testimonia l’importanza che il nostro Ente Ospedale rivestiva negli anni ’70. Non sono ancora  riuscita a raccogliere notizie per quanto tempo la scuola ha proseguito la sua attività e quanti sono stati gli infermieri/infermiere  che si sono formati in Osimo.
infermiereGennaio 1972 costituita la nuova commissione amministrativa della ASPM, Presidente viene nominato Goffredo Giuliodori, i membri del Consiglio di Amministrazione sono: Gabriele Giuseppetti, Clemente Lanari, Giovanni Pisani, Roberto Re,  Luigi Mobili.
Il nuovo consiglio aggiudica alla ditta Nicolai di Roma il Servizio della Nettezza Urbana, un contratto che avrà la durata di sei anni e per il quale servizio il comune di Osimo si impegna  a versare alla ditta appaltante, la somma  di dire 25 milioni per automezzi,consumi,imposte,sacchetti di plastica,…eccetera. La ditta appaltatrice provvederà al servizio con tre autisti, 18 operatori spazzini raccoglitori rifiuti ed impiegati.
NU

Gennaio 1972 Nella già variegata costellazione della galassia della sinistra italiana compare un nuovo movimento: MPL Movimento Politico dei Lavoratori. Il Movimento creatura politica di Livio Labor, per anni Leader delle Acli, trova anche ad Osimo un gruppo di giovani aderenti. Giovani universitari come Antonio GIARDINIERI e Mario MARCHIORI futuro primo Presidente della Consulta Giovanile.

1972 si costituisce in Osimo MPL

MPL

MPL per la consulta

gennaio 1972 L’uomo che regolava il tempo degli osimani: Carlo DEL COLLE.
Era stato incaricato dall’Amministrazione comunale come addetto alla sorveglianza degli orologi della torre civica e dei campanili di San Marco e del Borgo. Svolgeva il suo lavoro con precisione svizzera lungo le strette e ripide scalette dei campanili e se le lancette per qualche motivo non “facevano giudizio” lui correva subito ai ripari.
Del Colle 2

febbraio 1972 prende il via il  nuovo appalto del servizio della nettezza urbana chi viene ora fatto con l’uso di “sacchetti a perdere”. Aggiudicato alla ditta Nicolai di Roma che avrà la durata di sei anni e per il servizio il Comune verserà all’impresa un canone annuale di lire 25 milioni per gli automezzi consumi imposte sacchetti di plastica personale. La ditta appaltatrice provvederà al servizio con i tre autisti, 18 operai Tra spazzini, raccoglitori e 1 impiegato.
Il capitolato prevedeva inoltre:
– La dotazione di diversi mezzi (un autocompattatore, 9 carrelli porta sacchetti per la raccolta ecc.)
– Lo spiazzamento del suolo;
– Il servizio del ritiro dei rifiuti doveva, per contratto, essere effettuato tutti i giorni ad eccezione per le domeniche e le feste
Peppino Pietroselli

rifiuti

rifi 4

Il nuovo servizio raccolta rifiuti con il “sacchetto a perdere” visto con gli occhi di “El Sor Ceseru” un Osimano all’antica.
El Sor Ceseru rifiuti

Febbraio 1972 Tutto partì il 25 gennaio 1972, alle ore 21 circa, un terremoto del 7° grado della scala Mercalli colpì la città di Ancona e molti centri limitrofi come Osimo.
Seguirono una lunga serie di scosse telluriche, ma fu la scossa verificatasi tra il 3 ed il 4 febbraio 1972 che fece più paura e portò alla fuga da Ancona  migliaia di cittadini.
La lunga durata, oltre che l’intensità di questa serie sismica fu disastrosa sopratutto per Ancona, la maggior parte degli edifici, abitazioni, aziende, uffici pubblici, furono lesionati in modo più o meno grave.
Scriveva il Corriere Adriatico: “…“Nei rioni storici di Capodimonte, San Pietro, Guasco e Porto i crolli sono stati più numerosi; numerosissimi sono gli edifici gravemente lesionati al Piano, al Pinocchio, alle Grazie…”.
Per mesi le persone dovettero vivere in improvvisate tendopoli e persino nei vagoni ferroviari, la maggior parte delle attività economiche si fermarono, i rioni storici rimasero per anni deserti.
Osimo si trovava in posizione arretrata rispetto alla “prima linea” dei comuni più coinvolti nel sisma. Tuttavia anche gli osimani vissero con apprensione quei lunghi giorni in cui la terra a più riprese continuava a tremare.
Gran parte degli osimani, a differenza di quanto accaduto per la popolazione di Ancona, non ha abbandonato la propria abitazione neanche di notte e tutti al giorno hanno continuato la loro abituale occupazione.
Osimo, tuttavia, è stato in prima linea nell’assistenza da dare ai numerosi sfollati che, soprattutto da Ancona, sono affluiti nella nostra città. Nel periodo dal 5 al 15 febbraio 1972 gli sfollati da Ancona raggiunse la cifra di oltre 2 mila persone, secondo i dati registrati dall’Ufficio di Polizia Urbana.
Gli ospiti vennero sistemati in maggior parte presso famiglie di parenti ed amici, oltre che in edifici pubblici, alberghi e ( al primo sorgere del fenomeno tellurico) presso le tende allestite dai Vigili del Fuoco nel nuovo Mercato del bestiame in via Molino Mensa.
A tutti gli sfollati il nostro Comune, tramite l’ECA, assicurò due pasti quotidiani gratuiti, ed agli stessi venne rilasciato “l’attestato provvisorio” al fine di mettere tutti in condizione di poter usufruire delle varie provvidenze previste.
Anche un consistente numero di degenti dell’Ospedale Civile di Ancona trovò assistenza presso il nostro nosocomio.
Il fenomeno tellurico non provocò vittime fra gli osimani, ma i danni furono ingenti.
A seguito dei sopralluoghi effettuati dai vigili del Fuoco e dagli uffici tecnici comunali, per verificare lo stato e l’abitabilità degli stabili più o meno lesionati, furono circa 500 gli edifici colpiti risultanti lesionati ivi compresi alcuni edifici del centro storico da tempo abbandonati a se stessi.
Alcune case in campagna già piuttosto vecchie e cadenti risentirono ovviamente del sisma.
Fra gli edifici pubblici la situazione più seria fu quella registrata alla chiesa di San Filippo, chiesa che era già chiusa al culto da alcuni anni.  Altri danni meno seri riguardarono il Palazzo comunale che continuò comunque la normale e piena attività. Danni consistenti si registrarono anche nella scuola elementare di San Paterniano.
Il terremoto a differenza di quanto era accaduto in Ancona ed agli altri comuni più vicini all’epicentro ( e quindi più soggetti al panico ed ai danni) ebbe una lieve influenza sulla vita cittadina, che, anche nei giorni più critici, si mantenne abbastanza normale.
A titolo precauzionale le Scuole rimasero chiuse da lunedì 6 a sabato 12 febbraio, continuò senza eccezioni il commercio di piazza continuò normalmente ed anche il mercato settimanale del giovedì si tenne regolarmente.

terremoto Ancona 1972tendopoli al dorico

Terremoto di Ancona_tendopoli

Terremoto di Ancona_ impalcatura a sostegno del portale del Duomo

27 febbraio 1972 L’Amministrazione comunale decide di dare applicazione ad uno di quelli che erano gli impegni programmatici, cioè la redazione di un giornale, di un notiziario comunale a stampa da inviare a tutte le famiglie osimane. Come primo atto il Comune provvide alle necessarie iscrizioni all’ordine dei giornalisti ed alla registrazione del giornalino, che prenderà il nome di ” 5 Torri”,  al Tribunale di Ancona.
Della iniziativa ne viene reso partecipe il Consiglio Comunale. Nella discussione che ne conseguì , i consiglieri FABIANI e MAGGIORI nei loro interventi – pur  apprezzando l’iniziativa che era finalizzata ad avvicinare di più i cittadini all’Amministrazione comunale –    auspicarono che tale scelta non si tramutasse in una propaganda pro-DC ed espressero  la preoccupazione che tale mensile non diventasse un giornalino di propaganda, ma  l’occasione per dare voce dell’Amministrazione comunale nel quale si portino i punti di vista, i pareri, le opinioni di tutto il Consiglio comunale;

febbraio 1972 l’Amministrazione comunale sostiene anche con un piccolo aiuto finanziario il Comitato organizzatore che a Campocavallo ricorda gli 80 anni dell’Anniversario dei prodigi  della Madonna di Campoavallo
CampocavalloEra nel giugno del 1892, in questa piccola chiesuola (ancora esistente a Campocavallo), quando  alcuni devoti iniziarono a raccontare dei miracolosi prodigi dell’ Immagine della Vergine Addolorata. Ben presto la devozione verso la Madonna di Campocavallo si propagandò in tutta Osimo e non solo. Campocavallo divenne ben presto meta di pellegrinaggi mariani. Grazie alle donazioni provenienti da ogni parte del Mondo iniziarono i lavori di  costruzione del Santuario.

1 marzo 1972 I consiglieri comunali della DC, Alberto CARTUCCIA, Ginnasio LAMPA, Fernando RIDERELLI, Giovanni CARDINALI, firmano un mozione sul futuro dell’Ospedale sanatoriale Muzio Gallo. Il Consiglio Comunale, con i soli voti della maggioranza, accolse la Mozione che tramutò in un Ordine del Giorno. Le minoranze , pur sensibili al futuro dell’ospedale della Villa, auspicavano una discussione più generale sul futuro della programmazione  sanitaria regionale e locale, scelsero di astenersi.
Il Consiglio Comunale di Osimo
Preso in esame  la situazione dell’ospedale Sanatoriale “Muzio Gallo” attualmente gestito dal Sovrano ordine di Malta, ma di proprietà del Consorzio Antitubercolare di Ancona;

Constatato come esso costituisca la struttura sanatoriale meglio attrezzata nella Regione per la cura della Tubercolosi polmonare e l’unica impegnata nella cura delle forme extrapolmonari di tale malattia;
Considerato che per questi motivi, tale nosocomio dovrà assumere un posto rilevante nel Comitato della programmazione ospedaliera regionale, la quale non potrà disattendere la giusta aspirazione a che esso venga classificato Ente ospedaliero Specializzato;
afferma che, in tale prospettiva si renda necessario e prioritario il passaggio dall’attuale gestione dello S.M.O.M. ad una gestione pubblica nel quadro dell’attuale legislazione ospedaliera.
Muzio Gallo5

8 marzo 1972 Il dibattito in  Consiglio comunale non era solo rose e fiori.  Il confronto tra maggioranza e opposizione assumeva a volte anche toni accesi ed aspri. E’ quanto accaduto in  occasione della trattazione dell’ultimo punto del Consiglio comunale dell’8 marzo  quando per protesta l’opposizione abbandona in blocco i lavori facendo  venir meno il numero legale al civico consesso.  Tutto nasce in seguito alla presentazione di una mozione a  firma dei consiglieri della DC: Duilio ORSETTI, Alberto CARTUCCIA, Fernando RIDERELLI, Rodolfo MARI.  Scopo della mozione era quello di far adottare al civico consesso un atto di solidarietà verso il giornalista Valerio OCHETTO arrestato in Cecoslovacchia, e rimasto per 43 giorni in carcere,  incolpato di tenere contatti con i dissidenti dell’allora regime comunista, regime che aveva con la forza messo fine alla stagione del “socialismo dal volto umano ” di Dubcek .
Questo il testo che si propose all’aula consiliare.
IL CONSIGLIO COMUNALE di OSIMO
preoccupato per la lunga ed ingiustificata detenzione e per i provvedimenti presi nei confronti del giornalista italiano, Ochetto Valerio, perchè colpevole di aver svolto il coscienzioso lavoro di giornalista;
Deplora questi arbitrari e continui abusi di potere, espressione di un sistema politico stanilistico, negatore di ogni forma di libertà e democrazia, e repressivo nei confronti di chiunque tenti di manifestare apertamente le proprie idee;
ritiene che ciò si inquadri nel più vasto disegno in atto nei Paesi a regime comunista, tendente ad eliminare qualsiasi rinnovamento verso forme più democratiche ed umane;
Esprime la propria solidarietà non solo per il giornalista italiano, ma anche verso quanti, a causa della loro idee debbono sopportare atti di persecuzione morale e materiale.
Ringrazia il Ministero degli Esteri il quale con il suo sollecito e solerte interessamento ha fatto si che il giornalista Ochetto Valerio, compatibilmente con il regime vigente in Cecoslovacchia, quanto prima si stato rilasciato.
Seguì un’accesa discussione, nella quale gli esponenti  del PCI, ricordarono, la loro netta condanna verso l’intervento sovietico in Cecoslovacchia, posizione già assunta dal partito anche a livello nazionale. Alcuni  esponenti della DC  imputarono la colpa dell’arresto del giornalista all’ ideologia comunista la cui espressione di governo , a loro dire,
non poteva che essere di natura totalitaria e violenta.  Dopo tanti interventi e dopo che la discussione si era ormai arenata e radicalizzata sui massimi sistemi ideologici, i consiglieri: Guzzini, Maggiori, Guercio, Cameranesi, Carlini e Giulietti decisero di abbandonare l’aula consigliare. Con loro, in segno di solidarietà, incolpando alcune esponenti della DC di aver voluto, appositamente, cercato la divisione  in Consiglio uscì anche il consigliere Buglioni espressione del PSIUP. Registrando in aula la  sola presenza di  13 consiglieri, il segretario comunale, dott. Gualfieri Donati, prese atto del venir meno del numero legale, dichiarò sciolta la seduta e di conseguenza della mozione ordine del giorno in favore di Ochetto non se ne fece nulla.
Sala Gialla Consiglio

 – 12 marzo 1972 rinnovate le cariche all’interno dell’Avis comunale:
Presidente viene eletto Emilio TEOLI; vicePresidenti Mario LANZONI e Rolando MARRA; direttore sanitario il dott. Mario RICCIONI; segretario Mario BARTOLI; consiglieri Paolo BARTOLI, Carlo GIULIODORI. Il nuovo organismo societario va a sostituire gli uscenti, il prof. Giovanni SILVESTRI e Fernando VIOLINI.

20 marzo 1972 dopo diverse discussioni consiliari e sollecitazioni che provenivano dal mondo giovanile e da associazioni giovanili legate ai partiti, in particolare del PCI e della DC, il Consiglio Comunale approva lo Statuto della Consulta Giovanile.

STATUTO della CONSULTA GIOVANILE di Osimo
Art.1 La Consulta Giovanile è un organo di partecipazione democratica a livello giovanile; essa dibatte, discute e propone al Consiglio comunale e a tutti gli organismi competenti i problemi che riguardano la vita civile e democratica della città.
Art. 2 La Consulta Giovanile è ispirata ai valori della Resistenza e della Costituzione Repubblicana Antifascista;
Art. 3 La Consulta Giovanile è composta dall’Assemblea di tutti i giovani residenti nel Comune di Osimo, dell’eta compresa tra i 14 e i 28 anni;
Art. 4 Gli organi della Consulta Giovanile sono L’Assemblea e il Comitato di Coordinamento della Consulta, che è composto di 11 persone di cui un Presidente, un tesoriere, un segretario e otto membri eletti dall’Assemblea;
Art. 5 Le elezioni degli organi avvengono attraverso la presentazione, da parte dell’Assemblea, di nominativi da inserire nella lista dei candidati; verranno poi elette le persone che avranno riportato più voti nel numero stabilito dall’articolo precedente. Ogni singolo componente della Consulta ha a disposizione quattro voti;
Art. 6 Sarà eletto Presidente colui che avrà riportato il maggior numero di voti nell’Assemblea; il tesoriere e il segretario sono eletti all’interno del Comitato di Coordinamento;
Art. 7 Ogni componente del Comitato di Coordinamento dura in carica un anno e può essere revocato dall’Assemblea con una maggioranza qualificata di 2/3 qualora non rispetti la sua volontà. La revoca può essere fatta dall’Assemblea con una proposta presentata nell’Assemblea precedente è discussa e votata nell’Assemblea successiva;
Art. 8 Il Comitato di Coordinamento ha il compito di assicurare la continuità della Consulta Giovanile, di coordinare ed organizzare le attività proposte dall’Assemblea, è portavoce delle istanze dell’Assemblea presso le autorità competenti.
Il Presidente svolta la funzione di moderatore durante i dibattiti dell’Assemblea e di qualsiasi altra riunione che avviene nell’ambito della Consulta Giovanile. il tesoriere amministra i fondi della Consulta, il segretario ha il compito di trascrivere fedelmente i dibattiti dell’Assemblea e di qualsiasi altra riunione che avviene nell’ambito della Consulta Giovanile.
Art. 9 L’Assemblea della consulta giovanile si riunisce almeno una volta ogni due mesi e può inoltre:
A) Essere convocata dal Consiglio e dalla Giunta Municipale;
B) Auto convocata da 15 componenti la Consulta;
C) Essere convocata dal Comitato di Coordinamento;
Art. 10 Il Comitato di Coordinamento si auto convoca di volta in volta;
Art. 11 Ad ogni Assemblea possono partecipare i rappresentanti della Giunta e del Consiglio, e altre autorità, essi hanno il diritto di parola ma non di voto
Art. 12 Possono essere invitati od accettati dal Comitato di Coordinamento in assemblea in veste di relatori o semplici spettatori persone che non facciano parte dell’Assemblea. Queste persone hanno il diritto di parola, ma non di voto e sono tenute a sottostare alla decisione dell’Assemblea stessa;
Art. 13 I dibattiti in Assemblea seguiranno un determinato ordine del giorno. Le proposte per gli argomenti da porre all’ordine del giorno potranno essere fatte:
A) Da almeno 15 componenti l’Assemblea;
B) Dal Comitato di Coordinamento.
I temi non finiti a trattare, saranno rinviati all’Assemblea successiva.
Art. 14 Tutti i componenti l’Assemblea hanno il diritto di voto e di parola. La parola verrà data dal Presidente dell’Assemblea per ordine di iscrizione a parlare di ciascuno. Le decisioni saranno prese dall’Assemblea a maggioranza assoluta;
Art.15 Per approfondire certi temi, l’Assemblea può nominare e delegare commissioni di studio, che riferiranno poi sui risultati a cui la commissione è giunta. Le commissioni di studio non sono permanenti, pertanto terminato il loro compito vengono sciolte;
Art. 16 Per svolgere la sua funzione la Consulta Giovanile si avvale dei mezzi, degli strumenti e dei locali forniti dall’Amministrazione comunale;
Art. 17 Il bilancio della Consulta Giovanile è sempre  pubblico;
Art. 18 Lo Statuto può essere modificato dai 2/3 dell’Assemblea su proposta fatta nell’Assemblea precedente. Qualsiasi modifica deve essere ratificata dal Consiglio comunale.

Lo Statuto venne accolto con il voto favorevole di 22 Consiglieri Comunali ( Paolo Polenta, Vincenzo Pirani, Paolo Bianconi, Tito Belli, Duilio Orsetti, Anna Maria Capomagi, Fernando Riderelli, Ginnasio Lampa, Pacifico Brandoni, Fosco Edelweiss, Luciano Agostinelli, Gino Caporalini, Guido Maggiori, , Mariano Guzzini, Anna Assi, Giulio Guercio, Delio Andreucci, , Silvano Carlini, Giovanni Catena, Alberto Quercetti, Vincenzo Fabiani, Attilio Buglioni) e 1 solo voto contrario ( Quercetti ).
Consulta Giov.1

Come era nata questa iniziativa:
In un precedente Consiglio Comunale, discutendo a proposito di partecipazione democratica si era ritenuto opportuno dare una forma istituzionale anche alla partecipazione giovanile alla vita amministrativa della città: una Consulta Giovanile. Un organismo che doveva facilitare la partecipazione dei giovani alla vita politica, sociale, ai problemi del nostro paese ed a quelli più specifici, in modo particolare, dei giovani stessi in ordine alle problematiche della Scuola, del mondo del lavoro, delle attività ricreative e culturali, ecc.
Nel corso del dibattito consiliare si disse:
Mariano GUZZINI ( del PCI) “Noi siamo d’accordo su questo testo, è quello che abbiamo elaborato in Commissione, un bell’esempio di partecipazione democratica giovanile……. Come gruppo consiliare voteremo a favore di questa iniziativa .”
Alberto QUERCETTI espresse invece il suo disappunto per questa iniziativa: “ ... Vorrei tanto conoscere quella mente della DC a a cui è venuta in mente la grande e geniale idea di istituire questo istituto, che guarda caso trova consenziente in pieno il PCI. …dico che la Consulta Giovanile potrebbe essere per Osimo la fine della tranquillità che è sempre regnata, sarà una bomba in mano al Partito Comunista che dove e quando vorrà fare esplodere a suo piacimento in barba ai problemi della città edell.’intera popolazione osimana“.
Quando questo istituto prenderà a funzionare tutti voi vi accorgerete quale regalo avremo fatto ad Osimo, a tutte le sue strutture , alla scuola, alla tranquillità cittadina.
Non voglio essere né polemico, ne lungo, ma debbo far presente la preoccupazione che da più parti serpeggia, infatti da approcci avuti con esponenti politici e con persone non politicamente qualificate, tutte hanno espresso parere negativo. Anche moltissimi esponenti della DC dopo aver rivolto loro la domanda: “Perché approvate la Consulta Giovanile ?” Ho sentito rispondere: “Lascia perdere, non ne parliamo” ed io allora: “ come non ne parliamo, ma siete voi della DC che la portate avanti ?” Voi colleghi volete che io riveli i nomi di questi consiglieri che mi hanno fatto queste confidenze, ma io non posso e non voglio pertanto dovrete credermi sulla mia modesta parola d’onore, ma posso assicurarvi che quanto vi dico è la pura verità.
Comunque senza altri indugi vi dico che questo errore non lo capiremo oggi, ma quando si raccoglieranno i frutti, ossia quando la Consulta vorrà imporre con la forza certi punti di posizione presi, quando si parlerà di politica nelle scuole anziché studiare, quando si vorrà imporre con la forza la sostituzione di certi professori o presidi, allora saremo ancora noi a dire ai rappresentanti della DC: “Bravi questo è il regalo che ci avete fatto !!!.
Io quale unico rappresentante del PSDI voterò contro questa istituzione.”
Consigliere Fernando RIDERELLI ( capogruppo della D.C.): “ Noi come gruppo democristiano, approviamo lo Statuto così come è notato formulato, visto che siamo scesi un pochino nei particolari diremo anche quale è il nostro punto di vista rispetto alla Consulta della Gioventù.
Noi abbiamo auspicato a che questo tipo di consulta avvenisse e se poi dovesse venire questo tipo di bomba che il consigliere Quercetti ha detto, io direi in un certo senso ben venga, ma in questi termini, cioè che quell’oasi di tranquillità auspicata è così decantata dal consigliere Quercetti a me sembra invece che sia una cosa diversa, cioè oggi i giovani osimani, rispetto agli altri giovani, qui non. Mi riferisco ai vari estremismi, ma ai giovani che operano in organizzazioni politiche, a quelli che dicono la loro nei consigli di classe, nelle scuole,ma quelli che prendono voce nelle Università, certamente questo è un contributo democratico a che l’insegnamento non scenda dall’alto, a che ci sia anche un’affermazione ed un’informazione nell’animo dei giovani. Quindi a me sembra che questa oasi di tranquillità non sia altro che una specie di abulia dei nostri giovani osimani che rimangono al di fuori di quelli che sono i problemi veramente urgenti della nostra società.
Oggi parlare di politica sembrerebbe che sia una cosa quasi scandalosa, quando è invece il nostro pane quotidiano, quindi è bene che le giovani generazioni siano impegnate sin dall’inizio a questo tipo di discorso che è un discorso costruttivo, a questo carattere assembleare che ha appunto,la Consulta Giovanile, ha la sua caratteristica di essere democratico. Ognuno, e qui sono inclusi tutti i partiti che vogliono partecipare, può dire la sua, può esprimere la propria opinione, invece di ritrovare questi giovani su e giù per il corso dalla mattina alla sera o dentro un caffè, sarebbe ora che questi giovani osimani si svegliassero, prendessero la loro posizione, senza che facessero tutte queste discriminazioni senza nessuna informazione e affermazione; è bene che cominciassero a costruire su basi solide, senza sparare ad ogni tipo di rivendicazione, senza sapere poi quale sia la via migliore da poter seguire. Questo capita tante volte in diversi livelli, dalle scuole medie superiori all’Università; i giovani contestano si, però molto spesso non sanno quali soluzioni prendere ed è bene che essi comincino sin d’ora, anzi è già molto tardi, a presentarsi con un certo programma senza discorrere con le idee campate per aria che non hanno nessuna consistenza e nessuna attuazione. Quindi noi diciamo si, un si convinto, alla Consulta Giovanile perché è il miglior modo per insegnare a questi giovani a come immettersi nella società e a come avere sin dall’inizio una loro responsabilità ed un loro posto in quella società di cui essi fanno parte e che essi domani dovranno dirigere. Se non hanno una base, che cosa poi domani potranno dare allo Stato, alla società che richiede il loro contributo?.
Noi abbiamo questa carenza di elementi capaci di poter sostituire quelli che ormai hanno fatto il loro dovere nella vita civile, sociale e politica e quindi loro dovranno assumere la loro responsabilità e dirigere lo Stato.
Ecco perché noi abbiamo auspicato questo tipo di Consulta, vogliamo che questo tipo di Consulta ci sia, vogliamo che i giovani si impegnino, che discutano a tutti i livelli i problemi, non soltanto cittadini di ordine amministrativo o di ordine di normale amministrazione, ma discutere di problemi che oggi sono alla ribalta di interessi nazionali ed internazionali.
Mariano GUZZINI (capogruppo PCI):
“ Ho sentito le cose che ha detto Riderelli a nome della DC ed anche se sono portato a credere che non fosse una menzogna quello che diceva Quercetti, perché la DC a in Osimo è di un certo tipo. Ci sono delle tendenze innovatrici che sono pur sempre una minoranza rispetto alla base storica della DC. Ritornando al discorso di Quercetti credo siano gravi le sue affermazioni. Le paragono alla caricatura che fanno ad Alto Gradimento (una trasmissione radiofonica molto nota all’epoca condotta da Arbore e Boncompagni) del professore che ha 20 anni di insegnamento è che si trova in mezzo al caos, non so se voi sentite Alto Gradimento, dove appunto c’è la caricatura di questo personaggio indietro con la realtà, che è rimasto agli anni ’50 e che considera i giovani, gli studenti, una serie di avversari da battere sopratutto quando entrano nel merito delle cose. Quando i giovani approfondiscono i problemi è proprio in quel momento che fanno una cosa giusta ed utile per tutta la collettività, Quercetti compreso. Nel momento in cui i giovani cioè la classe dirigente di domani, fin da 14 anni liberamente discutono a fondo dei loro problemi che poi non l’hanno inventati loro, se li trovano in eredità da quelli che hanno governato male l’Italia, socialdemocratici compresi, perché se la scuola è in crisi è colpa dei governi che non hanno risolto tali problemi. Ora siamo arrivati al punto che che ci si preoccupa che i giovani, discutono di tale situazione è cerchino di porsi i problemi. E’ una cosa incredibile è quindi per questo noi diciamo che riconfermiamo il nostro appoggio a questa iniziativa anche perché abbiamo da guadagnare perché tutte le volte che la democrazia si espande, che la discussione è veramente libera, il PCI osimano giustamente va avanti e i socialdemocratici vanno indietro, credo che ci sia una logica in quello che diceva il consigliere Quercetti.

Consulta 2

Consulta 3

Consulta 4

Si svolsero subito  le prime elezioni (come da art. 4 dello Statuto) organizzate dagli stessi ragazzi in un clima gioioso e di festa. La Consulta ebbe il suo primo Comitato di Coordinamento. Furono democraticamente eletti nel primo Comitato di Coordinamento:

– Mario MARCHIORI con funzioni di Presidente;
– Stefano CARPERA con funzioni di Tesoriere;
– Mariella MARTINI con funzioni di Segretaria;
– Teresa CARLONI componente eletto;
– Palmiro POSSANZINI componente eletto;
– Manlio MARZIOLI componente eletto;
– Sauro MERCURI componente eletto;
– Giorgio MORRONI componente eletto;
– Ugo NOVELLI componente eletto;
– Franco DONATI componente eletto;
– Luigi FARINA componente eletto.

Consulta votazioni 8

Consulta votazioni 7

Consulta 6 votazioni

 

20 marzo 1972 il Consiglio comunale approva il Bilancio di Previsione dell’ASPM. Illustrerà al civico consesso le strategie aziendali della Municipalizzata l’ing. Berti responsabile tecnico dell’azienda di via Bondimane.
Azienda Bilancio Prev. 1971

23 marzo 1972 dopo l’approvazione dello Statuto della Consulta dei Giovani, il Consiglio comunale delibera di assegnare alla  Consulta  un fondo iniziale di  di £. 150.000, necessari per il funzionamento e per finanziare  le attività della neo Associazione. Per l’anno 1972 venne assegnato un fondo di £. 150.000;

marzo 1972 La Consulta Giovanile era nata ma con tante perplessità da parte di alcuni esponenti della DC. Anche  don Fanesi  sulle pagine de “L’Antenna”  non mancava occasione per rilevare l’errore politico commesso dalla DC, di aver dato spazio a quel gruppetto di giovani tutti vicini alla sinistra che avrebbe manipolato la gioventù osimana. In Consiglio comunale  il rappresentante del PSDI, Alvaro QUERCETTI, si era schierato contro questo progetto, definendolo “una bomba”  in mano al PCI.
Sulle pagine dell’Osservatore, arrivò puntuale la risposta a firma di uno di  quei giovani che sarà poi una figura di spicco  della Consulta:  “…. Se dei campioni di democrazia, come il “fanesauro” e Quercetti ( mamma mia, i comunisti), temono una strumentalizzazione dei “marxisti” ai danni dei poveri giovani osimani, ciò significa che questi signori hanno capito che i comunisti hanno dalla loro parte la forza penetrante delle idee e la volontà di andare avanti e di cambiare le cose ingiuste e gli uomini ingiusti: anche lor signori, perchè no ? 
f.to Palmiro POSSANZINI
Osservatore La Consulta

marzo 1972 sulle orme di Archimede l’Istituto Professionale di Stato per l’industria e l’artigianato dopo oltre 2000 anni ripete il  famoso esperimento degli “specchi ustori” che Archimede avrebbe usato per bruciare le navi romane.
Grazie al preside Mario PINCHERLE si ripete ad Osimo le gesta dello scienziato siracusano che per l’improvviso arrivare dovette sicuramente scegliere specchi normali non avendo avuto il tempo necessario alla realizzazione dei grandi specchi curvi
È probabile, quindi, che i famosi specchi ustori non fossero altro che normalissimi specchietti piani, direttamente tenuti in mano dei siracusani, o tutt’al più appoggiati sulle mura.
Partendo da queste ipotesi, gli studenti ripeterono l’esperimento, per il quale avevano preparato una sagoma a forma di vascello. L’esperimento funzionò alla perfezione, la sagoma colpita da centinai di riflessi solari concentrati dagli specchi in un unico punto, iniziò a bruciare.   I ragazzi del San Carlo, nel cortile dell’ Istituto Professionale davanti le cineprese della  Rai, ripeterono e dimostrarono che l’invenzione  degli “Specchi Ustori” che Archimede avrebbe usato per bruciare le navi romane, non era una fantasia popolare.
Che altro aggiungere sullo spirito di innovazione e sulle straordinarie capacità di un preside,come lo è stato Mario PINCHERLE, di coinvolgere ed appassionare i ragazzi in  iniziative ( con i suoi contenuti storici, educativi e scientifici) come queste.specchi

 

25 marzo 1972 L’Assemblea Generale della Consulta Giovanile discute e approva il seguente Ordine del Giorno:
” Chiediamo al Consiglio Comunale formale richiesta perchè vengano presi provvedimenti al fine di:
a) garantire trasporti pubblici gratuiti a tutti gli studenti pendolari;
b) garantire vitto gratuito a tutti gli studenti pendolari;
I motivi sono:
– rispondere alle immediate esigenze dei diretti interessati. Come risulta dal questionario, si tratta di circa 250 giovani studenti che ogni mattina partono e pervengono ad Osimo;
– per le nostre considerazioni di fondo per cui i trasporti e la mensa rappresentano un costo sociale, e debbono perciò essere sostenuti dalla collettività tutta e non gravare solo sul bilancio familiare;
– perchè queste richieste coincidono con l’obiettivo più generale del diritto allo studio garantito a tutti indistintamente;
E’ nella salvaguardia di questo diritto che ci siamo mossi e che ci muoveremo, in seguito, cercando di rimuovere gli altri ostacoli che ci impediscono la sua effettiva acquisizione da parte di tutti.
Pertanto  CHIEDIAMO che queste richieste vengano al più presto prese in considerazione e che le soluzioni che dovranno essere promosse siano il frutto della collaborazione  tra CONSULTA Giovanile e Amministrazione comunale.
A firma del coordinamento dell’Assemblea:
– Mario MARCHIORI con funzioni di Presidente;
– Stefano CARPERA con funzioni di Tesoriere;
– Mariella MARTINI con funzioni di Segretaria;
– Teresa CARLONI componente eletto;
– Palmiro POSSANZINI componente eletto;
– Manlio MARZIOLI componente eletto;
– Sauro MERCURI componente eletto;
– Giorgio MORRONI componente eletto;
– Ugo NOVELLI componente eletto;
– Franco DONATI componente eletto;
– Luigi FARINA componente eletto.
Consulta Giovanile 13

marzo 1972 nei locali dell’Eca, in via San Filippo, apre un nuovo Ristorante economico con Rosticceria ( una novità assoluta per Osimo), self-service e Pizza al piatto. L’attività era gestita dalla Direzione dell’Albergo La Fonte. La cosa non passò inosservata sulla stampa locale, scrissero i giornali:
” … Apre la Pizzeria – Rosticceria Gino BAMBOZZI. Un locale sobrio ma tuttavia caratteristico, anche elegante ma al tempo stesso familiare dove si potrà gustare una pizza speciale ed una cucina genuina. Una novità assoluta per Osimo la rosticceria un segno del cambiamento dei tempi che vede anche ad Osimo, per la donna moderna che lavora o per l’invito all’ultimo momento, la possibilità di non impazzire in cucina e la certezza di fare un figurone. Tutto per lo più, con una sorprendente modicità di prezzi. ”
Rosticceria Bambozzi

aprile 1972 prosegue in città l’intensa attività del Circolo del Cinema. Programmati la proiezione di 15 film,  per il periodo marzo – aprile 1972, tutti proiettati al Cinema Concerto. I films, come nello spirito dei soci del Circolo, avevano tutti un tema conduttore che in questo ciclo era: i problemi della società moderna. Tra i film proiettati: “L’Istruttoria” del regista Damiani; “Satyricon” di Fellini, “A ciascuno il suo” di E.Petri.

aprile 1972 dopo aver prestato la sua opera di assistenza agli ammalati per oltre mezzo secolo lascia definitivamente l’ospedale di Osimo suor Anna ILDE.  Dal 18 agosto del 1919 suor Anna ha visto nascere migliaia di osimani e curato tantissimi osimani avendo per tutti parole di fede e di coraggio. (FOTO 100)

aprile 1972 nei capannelli di piazza, nella pausa caffè dei commercianti del centro fa discutere la possibile apertura di un negozio di grande dimensione, si vocifera di un interessamento della Standa per Osimo. Osimo si divide: i favorevoli alla novità, per primi i  residenti del centro che trovano l’iniziativa interessante  e con evidenti benefici per i consumatori, dall’altra parte i piccoli commercianti che intravedono nell’arrivo dei grandi magazzini  della Montedison  la fine della loro attività commerciale.

aprile 1972 Ad Osimo c’era anche la Pallavolo. Presidente era Gianni SANTILLI e la società si chiamava “Piroil”. La squadra femminile era stata promossa in serie C, mentre quella maschile si era classificata al secondo posto nel campionato di promozione.
pallavolo giochi della gioventù 1971

Pallavolo femminile…Casarotto, Graziella Mengoni, Clara Grassetti, Norma Maggiori, Elisabetta Zannini, Lucia Pierpaoli, Liviana Carnevali, Lucia Davalli, ….Lazzari ,….Palmieri, ….Mosca, allenatrice Marta Buglioni, commissario tecnico Gianni Santilli.

aprile 1972 Si avvicinano le elezioni politiche del 7 e 8 maggio 1972. Per il Senato candidato per la DC, nel collegio senatoriale Ancona-Osimo, è il concittadino già parlamentare Alessandro NICCOLI. Non sarà il solo osimano chiamato a candidarsi per il rinnovo del Parlamento, infatti nelle liste elettorali figurerà anche il nome del Consigliere comunale, avv. Vincenzo FABIANI  che sarà  candidato per il PLI per la Camera dei Deputati circoscrizione Marche.

10 aprile 1972 Centenario della morte di Giuseppe Mazzini avvenuta il 10 aprile 1872;  giovani studenti che ogni mattina partono e pervengono ad Osimo

maggio 1972 gli osimani continuano ad avere il piacere di vedere apparire sullo schermo televisivo la giovane e simpatica concittadina Beatrice Cagnoni in qualità di presentatrice. Beatrice Cagnoni, per molti suoi coetanei osimani era Baby Cagnoni in tutta Italia la conoscevano come Beatrice Cori.
Pubblico questa bella foto di Sandro Mosca in compagnia di Baby Cagnoni  all’età di 16 anni.
Beatrice Cori

7 e 8 maggio 1972 Elezioni politiche. Dai dati elettorali riguardanti la nostra città si riscontra una netta affermazione della Democrazia Cristiana che al Senato guadagna il 3.78% e, alla Camera il 2,81 % raggiungendo la percentuale del 50,85 %, con un totale di 7.948 voti. L’ottimo risultato al Senato costituiva anche una affermazione personale del candidato osimano  Alessandro Niccoli, il cui prestigio era riuscito a far convogliare sulla DC i voti di elettori solitamente di altri partiti. Niccoli, tuttavia malgrado il buon risultato conseguito,  non riuscì ad essere eletto piazzandosi come il primo dei non eletti.
A sinistra, ottimo il risultato del PCI che aveva guadagnato l’ 1,64%. Nel complesso le elezioni nazionali in Osimo aveva rafforzato la posizione della DC.
elezioni Sento 1972
Niccoli e Polenta

elezioni Camera 1972

raffronto dati elettorali comunali 1970 _politi 1972

26 maggio 1972 vince il concorso per dattilografa la brava e gentile  dipendente, sig.na Silvana RAMAZZOTTI;

27 maggio 1972 costruita e fissata la fontana in marmo presso l’area ex Foro Boario;

29 maggio 1972 il Comune assume due vigili urbani avventizi per tre mesi, si tratta di : Giovanni  MARCHEGIANI e Renato BELLEZZA;

giugno 1972 con grande successo e soddisfazione da parte di Gino BUGLIONI, il tennis osimano sta mietendo vittorie nella Coppa FACCHINETTI, un torneo a squadre a livello regionale. La squadra osimana era composta dai giocatori: GRACIOTTI Sandro, SIMONCIONI, VICARELLI, ANDREOLI e FILONZI. La squadra osimana dopo aver superato i titolati circoli di Jesi, Macerata e Tolentino era arrivata nella fase finale del Torneo .

giugno 1972 gli judoisti osimani si fanno onore in diversi tornei nazionali. Fra i giovani emergenti in evidenza  la cintura nera Domenico ALOCCO.
Alocco

14 giugno 1972 la terra riprende a tremare. Il fenomeno sismico che si era avuto nei mesi scorsi ( gennaio – febbraio) ha un improvvisa ed inaspettata ripresa. In Osimo il sisma raggiunse una  intensità di 6 – 7  gradi nella scala Mercalli. Il ritorno di Terry ( così gli osimani chiamavano il terremoto)  creò tantissimi problemi: problemi immediati di assistenza che ad un certo punto, è chiaro, si erano esauriti con il ritorno della gran parte dei terremotati ad Ancona, e sistemazione di alcune famiglie osimane che avevano avuto l’abitazione lesionata. Il fenomeno di “sfollamento”  si ripresentò questa volta in maniera ancora più massiccia che non nella volta precedente, da Ancona  e da altri centri verso la nostra città.

Il Consiglio comunale si riunisce in seduta straordinaria e concorda l’approvazione del seguente Ordine del Giorno:
Il CONSIGLIO COMUNALE di OSIMO
nell’esprimere la propria solidarietà alle popolazioni duramente colpite dal grave sisma che le ha costrette ad allontanarsi dalle abitazioni e dai posti di lavoro, in una situazione economica che era già precaria prima dell’evento tellurico,
rinnova la piena disponibilità del Comune e della cittadinanza di Osimo per alleviare in ogni modo i terribili disagi nei quali si sono venute a trovare.
Chiede un intervento appropriato e calmieratore nei confronti dei prezzi di generi di prima necessità e degli alloggi, in modo da scoraggiare ogni speculazione, e nel quadro di immediati provvedimenti per la rinascita di Ancona e del suo comprensorio;
1- la ricostruzione dei centri terremotati attraverso l’erogazione di fondi adeguati a garantire l’attuazione di nuovi programmi di edilizia economica popolare;
2 – adeguati finanziamenti per la riparazione e la costruzione di edifici pubblici ( scuole, ospedali, ecc.);
3 – la garanzia del posto di lavoro e provvedimenti atti ad assicurare una ripresa economica e produttiva che tenda al raggiungimento dell’obiettivo del pieno impiego per impedire che l’esodo della zona indebolisca la già fragile struttura economica;
4 – interventi sostanziali per le categorie che hanno risentito particolarmente degli eventi sismici ( commercio, artigianato, piccole e medi industria, agricoltura, libere professioni ecc.) e in particolare la fiscalizzazione degli oneri sociali; lo sgravio di tutte le imposte, l’estensione a tutti i settori della cassa integrazione guadagni, agevolazioni creditizie, l’aumento dell’indennità di disoccupazione e un contributo “una tantum”, a tutti i pensionati INPS con pensioni inferiori alle £. 150.000 mensili;
5 – l’intervento del capitale pubblico per la creazione d’industrie a partecipazioni statali, evitando di considerare la nostra provincia come zona depressa;
6 – il rimborso agli Enti Locali di tutte le spese sostenute direttamente in occasione del fenomeno sismico e delle minori entrate derivanti dalle agevolazioni fiscali;
Infine il CONSIGLIO comunale,
nell’augurarsi che queste indicazioni trovino applicazione attraverso una legge speciale che determini anche uno snellimento delle procedure burocratiche;
sottolinea anche le condizioni estremamente precarie nelle quali si è venuto a trovare l’Ospedale di zona di Osimo, per il quale occorrono immediati provvedimenti intesi ad avviare concretamente la realizzazione di una nuova sede.
TERREMOTO aN 5
16 giugno 1972 In Consiglio comunale il Sindaco relazione sui lavori e le prestazioni in favore ai terremotati.
 La Giunta Municipale,
a seguito delle forti scosse telluriche verificatesi anche nel territorio di Osimo osservando che le scosse del 14 giugno hanno aggravato la situazione di tutti gli edifici già colpiti. All’ufficio Tecnico affluiscono numerosissime le denunce di danni arrecati agli edifici privati;
Dato atto che stando alle dichiarazioni del Presidente dell’E.C.A. presente alla seduta, fa presente che si possono contare oggi circa 400 sfollati da Ancona che si trovano ad Osimo ai quali si rende necessario fornire la consueta assistenza e moltissimi chiedono alloggio;
Constatata la necessità di adoperarsi nel migliore dei modi perchè nulla venga a mancare ai bisognosi;
Dato atto altresì che esiste la possibilità di sistemare, per quanto possibile, i sinistrati in alcune scuole e che è in pieno sorso l’accertamento da parte dell’Ufficio tecnico;
Raccomanda al Sindaco ed al Presidente dell’E.C.A. affinchè proseguano nelle azioni fin qui felicemente svolte.

giugno 1972 Si maturano 72 RAGIONIERI  sognando un futuro di partita doppia, economia e  tenuta dei registri contabili:
Adriana ACCORRONI, Giancarlo AGOSTINELLI,  Daniela ANGELETTI, Vincenza BATTAGLINI, Guido BELLEZZA, Oriana BERNARDONI, Augusto BUGLIONI, Piero CARBONARI, Stefano CARLETTI,  Adriana DOMESI, Francesco FAGIOLI, Sisinio FAGIOLI, Piergiorgio GALDINI, Giuliano GARBUGLIA, Alberto GIULIODORI, Gioia GOZZI, Rolando MONTECCHIANI,  Giorgio MORONI, Claudio PATRIZI, Maurizio PESARO, Paolo PIERONI, Anna Rita SALOMONI, Rino SCARPONI, Zaira STAFFOLANI, Virginia TAVOLONI, Velia VOLPINI,  Andrea ALFONSI, Galeano BINCI, Emanuela CALIMICI, Stefano CEDRATI, Franco COPPARO, Antonio DI PROSSIMO, Silvano FABRIZI, Giorgio FAVA, Lorenza GUERRINI, Riccardo LORENZETTI, Cesare MARASCHIO, Aurelio MARCHETTI, Graziella MENGONI, Marisa NUCCI, Iolanda OSIMANI, Sergio REFI,  Loretta SPILLI, Amleto TREVISAN, Valter VERDOLINI, Lorena BELTRAMI, Giorgio COSTA, Aldo DELLA CAMERA, Fabio FRANCHINI, Maurizio FRATI, Orietta GIOVAGNOLI, Alfredo MACCHINI, Marino MARCONI, Fausto MASSACCESI, Mirella MENGHI, Massimo MONTICELLI, M.Grazia MORRESI, Luigi PALMIERI, Anna Maria PATANESI, Sandro PICCHIO, Franco PIERANTONI, Maria PIERONI,  Francesco PROSPERI, Anna Maria SANTARELLI, Paolo SCHIAVONI, Mauro SERENELLI, Pietro STARNARI, Mauro VERDOLINI, Santo ZACCARIA, Giancarlo ZENE, Marisa BAZZANI, Giuseppe  GUARNIERI.
rAGIONIERI 1972 1

1972 RAGIONIERI 2

giugno 1972 Affrontarono l’esame di maturità, diplomandosi maestri all’Istituto magistrale “Pier Giorgio Frassati” di Largo Trieste in Osimo:
Claudio BIAGIOLA, Franca CANNUCCIA, Antonella CARINI, Marina CARNEVALI, Adriana CARPERA, Fabio CICCARELLI, Gabriella COPPARI, Mariaosanna D’AVINO, Marinella DIONISI, Maria FOGLIA, Lorenzo GATTO, A.Maria GINEVRI,  Franca GIULIODORI,  Teresita GIULIODORI, Rosina GIUSEPPETTI,  Ignazio LAI,  Lucia LUCARELLI, Anna Maria MAGI, Marta MAMMOLI, Daniela MARZOCCHINI, Rita MOROSINI, Lino PESARESI, Luciana PETTINARI, Rosanna PIERPAOLI, Rossana ROSSETTI, Giuliana SANGIORGIO, Eugenio SELLERI, M.Gloria SGROI, Adriana TRILLINI, Claudio VERGARI, Elena ZAGAGLIA.
Magistrali Osimo

Aggiunge Lino PESARESI:
Era l’anno del terremoto di Ancona ed abbiamo fatto gli esami di maturità presso le scuole medie di Ostra.

giugno 1972 Bill Gates, fondatore della Microsoft, da tempo in testa alle classifiche degli uomini più ricchi del pianeta, ha raccontato che il segreto del suo successo è stato lo studio del latino e del greco.
Anche dietro a questi ragazzi e ragazze che si diplomarono nell’estate del 1972 al Liceo Scientifico e Classico “Campana”di Osimo, c’è stato il faticoso studio del latino e del greco:
Paola AGOSTINELLI, Oretta BALDELLI, Carla BARTOLI, Anna BEVILACQUA, Serenella BORGHI,  Teresa CARLONI, Fabrizio FANESI, Rosanna GIULIODORI,  Paolo GONNELLI, Enrichetta LORENZINI, Ivana LORENZINI, Lucia MAGI, Anna Maria MAGNONI,  Patrizia MANCINI, Fiorenza MARCHEGIANI, Manuela Maria MARISCOLI, Euplio NUZZO, Maria Grazia PANCALDI, Rita PELLEGRINI, Gian Paolo PETRINI, Rosanna PICCINI, Anna RICCIONI, Maria Cristina SINIBALDI, Sandro SINISCALCHI, Beatrice SOPRANI
Liceo Campana
giugno 1972 ritornando ai Ragionieri, hanno avuto come  “maestri” di saperi e  non solo: Paolo BIANCONI (professore di Educazione Fisica),  Don Marino CECCONI (profesore di Matematica), don Aldo COMPAGNUCCI (prof. di Religione), Franca COSTANTINI ( prof. di Educazione Fisica), Franco DEL PRETE ( prof. di Inglese), Filippo DI PROSSIMO ( prof. di Francese), Luigi LEPORI ( prof. di Diritto), Rosalba RONCAGLIA ( prof.ssa di Lettere), Franco RAFFI ( prof. di Lettere), Vincenzo PIRANI ( prof.di Scienze), Brnno PINGI ( prof.di Inglese), Lucia MONTANARI ( prof.di Lettere), Edgardo MARINCIONI (prof. di Tecnica commerciale), Paola GUICCIARDI ( prof. di Ragioneria),  Giuliana GRACIOTTI ( prof.di Lettere), Alfio GIULIODORI ( prof.di Francese), Anna Maria GIORGETTI ( prof.ssa di Ragioneria), Gino FALCETTA ( prof. di Educaz.Fisica), Lucia RICCI (prof.ssa di Matematica). C’erano  tre sezioni e ogni classe si componeva di circa 26-27 alunni.
1972 ragionieri maturi 1

1972 ragionieri maturi 4

– dal 15 al 24 luglio 1972 Nuovo appuntamento degli osimani e dei turisti in Piazza Duomo con la nuova edizione della manifestazione Festival Internazionale di Musica città di Osimo. Come già collaudata la manifestazione artistica si svolte in Piazza Duomo nello scenario sempre accogliente e suggestivo della cattedrale romanica. L’edizione 1972 prevede:
– sabato 15 luglio un concerto Sinfonico dell’orchestra di Stato polacca;
– domenica 16 luglio un concerto pianistico di Jerome Rose, artista e musicista proveniente dagli Stati Uniti;
– Venerdì 21 luglio spettacolo di jazz con il complesso di Romano Mussolini e la partecipazione straordinaria di un clanirettista di fama internazionale, Tony Scott;
– Sabato 22 luglio concerto d’organi alla basilica di San Francesco;
– lunedì 24 luglio balletto classico dell’opera di Stato Cecoslovacchia di Kosice.
Cappannari 78

luglio 1972 si diploma, presso la Civica Scuola di Artedrammatica al Piccolo Teatro di Milano, attrice drammatica, la giovane ROSARIA MERCURI, figlia del nostro concittadino Gianni MERCURI.

14 agosto 1972 alla Casa del Popolo di Osimo rappresentazione teatrale “Ipotesi di Teatro alternativo” regia di Gilberto SEVERINI.
Teatro alla casa del Popolo

agosto 1972 il Teatro La Fenice chiude la proiezione del Cinema.  Per vedere un film con c’era che la sala del Cinema Concerto. Questo comportò diversi disagi agli osimani. Il Cinema Concerto con la sua piccola sala divenne superaffollato. Chi voleva andare al Cinema sapeva che l’aspettava lunghe file, una battaglia per poter entrare e conquistare un posto a sedere. Con una lettera inviata all’Amministrazione comunale, un gruppo di cittadini utenti del cinema osimano, capitanati da Domenico CASTELLANA,  chiese ed esortò il condominio Teatrale a riprendere le proiezioni.
cinema al Teatro… il magico momento in cui le luci si spegnevano e il sipario si apriva, ma non appariva la scena……. iniziava il cinema.

agosto 1972 Seguendo il buon esempio di varie altre città anche Osimo ha adottato il sistema della gentilezza e della ospitalità verso i turisti in visita alla nostra città: alle auto parcheggiate in zona di divieto di sosta non vengono elevate contravvenzioni. I vigili urbani in luogo della multina da £. 1.000 avevano l’ordine di mettere sotto il parabrezza un cortese invito (redatto in 4 lingue) di spostare l’auto in zona con sosta permessa. Una opportuna innovazione ( che restò in vigore dino a tutto settembre 1972) che non mancò di favorire nel turista di passaggio oltre il ricordo delle nostre bellezze  naturali ed artistiche, anche quello di una città gentile ed ospitale anche in materia di traffico.
Vigili urbani Osimo

agosto 1972  inizia la stagione calcistica 1972-1973, nuovo allenatore dell’ Osimana è l’ex giocatore dell’Ancona Natale Miserocchi.
L’ Osimana inizia la preparazione in vista del prossimo campionato di promozione inserendo nella rosa della prima squadra tanti giovani del settore giovanile e con l’acquisto di  esperti giocatori: Coltorti e Gagliardini dalla Jesina,  Picchio Omero dalla Maceratese,  Ridolfi dal Cupramontana, Enzo Brazzoni dalla Recanatese e  Gabbanelli dal Castelfidardo.
Questa la rosa dei giocatori giallo-rossi:
Portieri: CERUSICO Claudio 1950, MENGARELLI Fabio 1954,  Omero PICCHIO classe 1954, VACCARINI Gherardo 1953.
Difensori: Franco BONTEMPO 1957,  Giancarlo GAGGIOTTI 1947, Mario BALEANI classe 1955,  Fausto GROTTINI 1951,  Valerio MENGHINI 1941,  Andrea ROCCOLI 1954 Vasco BRUNELLI 1952,  Franco FALCETTA 1956,  Ivano GAGLIARDINI 1953,  Romano GARDONI 1954,  Fausto ROSSI 1956.
Centrocampisti: Sauro ALIBERTI 1956, Attilio COLTORTI 1951,  Leo GABBANELLI 1946, William RIDOLFI 1945, Giuseppe BEVILACQUA 1954, Paolo CARLETTI 1955,  Sandro GRACIOTTI 1950 detto Garibaldi.
Attaccanti: Enzo BRAZZONI 1947, Riccardo BELLAVIGNA 1954, Andrea GUERRINI 1954, mariano VALERI 1954, Walter BELELLI 1945, Gabriele BALDONI 1954, Lamberto MORESI 1955.
Osimana 1972
Immagine1

settembre 1972 Ciò che accomunava, tante famiglie osimane  era il lavoro tramandato. I segreti del mestiere appresi dal padre o dal nonno che venivano tramandati ai figli. E’ stata la storia comune di tanti famiglie artigiane della nostra città: falegnami, muratori, ciabattini, artigiani delle “voci” e delle fisarmoniche, forgiatori del ferro, ecc. Così avveniva nelle campagne quanto nelle botteghe, tanto che alcune famiglie acquisivano come soprannome quello del loro mestiere: Carbonari, Giardinieri, Mercanti, Ciavattì,Paccaraggi, Pattadina, Metenfilzo, Truellì, Campanari, Le Colombine, Bulletti ( che per mestiere vendeva e sistemava chiodi), Tacchì ( famiglia di calzolai a San Marco), Magnafighi ( negozio di frutta e verdura in Piazza), …ecc.
Tra le tante famiglie che si tramandarono il lavoro una storia, in particolare, va menzionata perchè particolare era il lavoro: la famiglia PASQUALINI che per tradizione è stata in Osimo una famiglia di ” carcerati” ( da cui il soprannome “Carceratì”).
Già nel 1876 il carcere mandamentale di Osimo veniva preso in consegna da Pasqualini “nonno”. Roma era da poco diventata capitale d’Italia e il carcere osimano avrà visto ospitare oltre i vari delinquenti comuni anche detenuti politici vecchi mazziniani e idealisti repubblicani.
Nel 1901 al “nonno” subentrò “Carceratì padre” che restò in servizio per ben 45 anni. Da ultimo il carcere mandamentale osimano fu affidato a Bruno PASQUALINI detto anche lui “Carceratì”.
Pasqualini Bruno andò in pensione nel settembre del 1972 e il carcere osimano era già stato chiuso qualche anno prima.
Così i giornali locali salutarono il pensionamento di Bruno  “il carceratì”:
” Dopo tanti anni di lavoro “particolare”, Bruno PASQUALINI (per gli osimani “il carceratì”) è andato in pensione, a godersi un meritato riposo. La figura del personaggio in parola è molto popolare ad Osimo, ove riscuote una simpatia cordiale e generale: come l’ha riscossa in tutti gli anni in cui ha svolto presso le nostre carceri di Piazza Rosselli ( chiuse nel per mancanza di “ospiti”) il suo lavoro di secondino con serenità, comprensione ed umanità verso tutti coloro che le vicende avevano portato a che fare con il “sole a scacchi”.
Nell’articolo Bruno PASQUALINI ricorda i fatti più salienti della sua attività: ” Nel 1944, quando mio padre era ancora titolare, ricordo che i carcerati avevano raggiunto la cifra record di 108. Tra questi, messi in prigione dai fascisti ricordo l’avv. Vincenzo ACQUA, l’avv. Vincenzo MEZZELANI, la contessa MAGNONI (rea di aver aiutato ed ospitato i partigiani), un certo NICOLETTI di Roma capitano dei bersaglieri e tanti altri detenuti politici. Un paio di anni dopo, alla caduta del fascismo le sorti si invertirono. Toccò ai fascisti andare dentro. Ricordo con piacere la figura di Mons. Domenico BRIZI allora vescovo di Osimo, che tanto si diede da fare per i carcerati. Tutte le migliorie apportate alle carceri si devono al suo interessamento.”
Bruno PASQUALINI l’ultimo dei secondini del nostro carcere, è stato un uomo buono, per molti carcerati egli fu un autentico padre.
carcerati

Maria Vittoria Carbonari su FB  ( 4 luglio 2015): “Ho abitato vicino a Bruno il Carceradi’ in via Fonte Magna (ora via Paolo VI) finché non ci ha lasciato, sempre cordiale e pronto a raccontarti qualche particolare in maniera scherzosa, sempre insieme alla moglie ed alla figlia Orgilla. Che bei ricordi.
settembre 1972 nasce ad Osimo la CAMO Conad. Vi aderiscono moltissimi commercianti alimentari dei comuni di Osimo, Castelfidardo, Sirolo, Loreto, Recanati e Porto Recanati che si riuniscono in un gruppo di acquisto  aderente alle Conad nazionale.
In un particolare momento di grave situazione economica dove si assisteva ad un generale ed incontrollato rialzo dei prezzi la nuova cooperativa si prefiggeva di esercitare una benefica influenza sul settore a tutto beneficio dei consumatori.
Camo Osimo
settembre 1972  si celebra la “festa del donatore” organizzata, come da tradizione, dall’Avis cittadina. La cerimonia si svolse al Cinema Concerto  dove vennero premiati i donatori più generosi. Diploma di benemerenza ( attestante il raggiungimento di 8 donazioni): Rosa AGOSTINELLI, Remo GIOACCHINI, Gino IPPOLITI, Alberto QUERCETTI, Gino CAPORALINI, Franco CARTUCCIA, Rolando MARRA, Elsa SANSEVERINATI, Sergio SANTARELLI, Giuseppe ZAGAGLIA, Giacinto CAPOMAGI, Severino ANTONELLA, Emilio TEOLI.
Medaglia di Bronzo ( 16 donazioni): Mario ANDREOLI, Alfredo BINCI, Giuseppe ANGELONI,  Mario CECCONI,  Fosco EDLWEISS,  Silvio MARCHETTI, Luciano PETTINARI, Mario LUCCHETTI, Reginaldo PAGLIARECCI,, Giancarlo SANTILLI, Pacifico STRAPPATI, don Giovanni BIANCONI, don Fulvio BADALONI, Ugolina MARCHEGIANI, Ada POLENTA, Mario SOPRANZETTI, Romolo LASCA, Oliviero ANDREONI.
Medaglia d’Argento (  per il raggiungimento delle 25 donazioni): Dino AGOSTINELLI, Armando COLTRINARI, Gino GIANNONI, Gemma FRONTALINI, Anna GRACIOTTI,  Olga MARZIONI, Silvio MARCHETTI,  Osvalda MEZZELANI, Franco PIRANI,  Gina MATASSONI, Mario MENGONI, Giuseppe VOLPINI, Enrico STORANI,  Arnaldo STEFANI, Primo CARLONI, Luigi ANTONELLI, Sergio BALEANI, Carlo GIULIODORI, Natale COPPARI, Silvio CORALLINI, Tullio Lucaioli, Emma LAVAGNOLI, Mario LANZONI, Piergiorgio MONTEVECCHI, Germano MENGARELLI, Mario MAZZIERI, Igino QUERCETTI, Renata PAOLONI, Ugo POLENTA, Gisella ALBANESI, Valeria VOLPINI, Alberto VIGIANI,  Remo PACCAMICCI, Natalina FRAGOLI.
Medaglia d’Oro ( 56 donazioni): Pierino BELLEZZE, Anna FAGIOLI, Pietro MOSCA,  Giulio CAMPANELLI, Mario VIGIANI.
Distintivo con fronde ( 75 donazioni) a due donne: Giuseppa CARLETTI, Ersilia VIGIANI.
Avis 1972
settembre 1972 Programma civile della Festa Patronale:
– Torneo regionale di Pallacanestro Femminile organizzato dal G.S. Lenco Robur;
– al campo sportivo Diana incontro di calcio,  in palio il Trofeo San Giuseppe da Copertino,  tra U.S.Fortitudo Fabriano e Libertas Campanelli Osimo;
– corsa ciclistica riservata alla categoria esordienti “Coppa San Giuseppe da Copertino”;
– il 18 settembre festa del Patrono, alle ore 10 nel Palazzo comunale, consegna attestati di civica benemerenza;
– la sera in Piazza Boccolino concerto della Banda “città di Osimo” diretta dal maestro Paolo Pellegrini;
– alle ore 21 concerto di musica leggera con il complesso “Aldo e la sua orchestra”;
– ore 22,30 spettacolo pirotecnico.
SanGiuseppe
settembre 1972  il coro della Cappella Musicale “P.A. Borroni”, come da tradizione è protagonista della messa in onore del santo patrono, San Giuseppe da Copertino.
Il coro diretto da P.Venanzio SORBINI, che porta il nome del compositore di musica sacra P.Alessandro BORRONI frate Minore Conventuale, iniziò la sua attività nel 1935 con lo scopo di animare le cerimonie religiose del Santuario Basilica S. Giuseppe da Copertino soprattutto in occasione delle maggiori festività dell’anno liturgico.
Si sono succeduti  nella direzione del coro: P. Giuseppe MORELLI, P. Raffaele BALDUCCI e dal 1963 la direzione venne assunta da un giovane promettente maestro: P. Venanzio Sorbini validamente supportato dagli organisti P. Virgili, fino alla sua morte avvenuta nel 1980, e da Riccardo Lorenzetti.
Coro Padre Venanzio
18 settembre 1972 nella sala Magna del Comune, la sala più prestigiosa del palazzo comunale ,  con una significativa manifestazione     si è tenuta la consueta cerimonia  della consegna delle Civiche Benemerenze. L’iniziativa è legata alle festività del Patrono San Giuseppe da Copertino  con la consegna dei riconoscimenti a coloro che si sono distinti nel campo del lavoro, del sociale, del volontariato, dell’arte e dello sport.
civiche benemerenze
Le medaglie d’oro delle Civiche benemerenze 1972 sono state assegnate a:
Luigi GATTO “per aver dato un impulso veramente notevole, assieme ai propri congiunti e sulla scia di una tradizione familiare di 5 generazioni alla conduzione di un’azienda zootecnica modello che ha contribuito in maniera cospicua al miglioramento della razza bovina marchigiana ed alla sua affermazione in Italia e all’estero”.
LENCO ITALIANA spa con questa motivazione ” per  aver contribuito in maniera determinante , grazie allo spirito d’iniziativa dei dirigenti ed alla fattiva operosità delle maestranze allo sviluppo economico della nostra città perseguendo in un’azione di potenziamento e di espansione  produttiva anche nei momenti di maggior difficoltà e di generale crisi economica“.
Don Dino MARABINI “per la preziosa ed instancabile attività svolta alla promozione di iniziative di particolare valore sociale ed assistenziale, culminati nella creazione di un Istituto per cieco-sordi-muti, unico in Italia, il quale costituisce un raro esempio di impegno civile nei confronti di un mondo così bisognoso di comprensione umana“.
Marabini
– dal 21 al 24 settembre 1972,  V^ edizione della Coppa Pianisti d’Italia organizzata dall’EMA in collaborazione con la ditta BUGARI – SISME, l’Amministrazione Comunale e la rivisti “Strumenti e Musica”. Sabrina CIUFFINI la nota “valletta” di Mike BONGIORNO e del Rischiatutto è stata la presentatrice della serata finale svoltasi al Teatro La Fenice;
Ancora  una volta il concorso coppa Pianisti di Italia ha richiamato ad Osimo provenienti da tutta Italia tanti giovani.  421 saranno i concorrenti provenienti da tutta Italia a partecipare alla quinta edizione della Coppa Pianisti Italia.
La risonanza nazionale del concorso è confermata dalle cifre dei concorrenti provenienti da tutte le regioni d’Italia: Piemonte 96, Lombardia 38, Friuli 27, Toscana 108, Emilia e Romagna 32,  Marche 12, Sicilia 12 …. Agli aspetti strettamente educativi ed artistici di una competizione che trova nel suo spirito animatore il segreto del successo vanno aggiunti gli aspetti turistici dei quali ha beneficiato la nostra città con la presenza di più di 1500 persone durante la settimana del concorso.
Oltre ai concorrenti, i loro familiari, i maestri delle varie scuole hanno fatto da cornice alla Coppa Pianisti di Italia le varie cerimonie di presentazione che si sono svolte al teatro La Fenice e al palazzo Campana
Osimo, con questa manifestazione,  diventa meta di centinaia di giovani pianisti tutti di passaggio nella nostra città,  nella loro strada verso l’arte.
coppa piansti 1972
Ha vinto la V^ edizione della manifestazione pianistica, la giovane Gioiella Giannoni di Piombino, è lei la vincitrice assoluta della Coppa Pianisti Italia 1972, a lei è andato il pianoforte in palio offerto dalla Universal di Varsavia e dalla ditta Bugari-Sisme di Osimo Stazione.
Coppa Pianisti 1970 i genitori in attesaGenitori, allievi e maestri in attesa dei risultati della giuria.
1973 Coppa Pianisti 77
( foto 114 ) coppa Pianisti
29 settembre 1972  viene assunto con incarico temporaneo come applicato d’ordine presso l’Ufficio Tecnico Comunale il geometra Gino MARINI;
settembre 1972  risorge il ciclismo a Campocavallo dopo  la cessazione dell’attività del gruppo sportivo Luna.
La nuova formazione di esordienti della società ciclistica Campocavallo si presenta. Nella foto il  vice sindaco Pirani, Capomagi, Paolini, Mengoni, Freddo, a’assessore allo sport Paolo Bianconi, il Presidente della compagine ciclistica Donzelli, Biondini, Pierino Bravi, Vaccarini e il direttore sportivo Gabrielloni
cAMPOCAVALLO CICLISMO
– settembre 1972 continua con successo l’attività sportiva del Judo osimano. Oltre alla cintura nera Domenico ALOCCO, anche altri giovani stavano emergendo , fra questi: Gianni LOMBARDI, Roberto LIMOSINI e Giampaolo VICARELLI.
( foto 117  ) foto JUDO

settembre 1972 padre Francesco CANALINI dopo aver ricoperto da vari anni la funzione di Segretario Apostolico presso la Santa Sede in Equador, viene trasferito alla nunziatura Apostolica di Dublino in Irlanda;

ottobre 1972 la ripresa scolastica caratterizza la vita delle famiglie degli osimani, ritornano le esigenze e le problematiche legate ai trasporti ed all’edilizia scolastica.
1 ottobre inizia la scuola

ottobre 1972 nuove cariche sociali nella Lenco-Robur osimana. Giovanni FATTORINI Presidente, vice Presidente Sergio SANSEVERINATI responsabile del settore tecnico, vice Presidente Mauro BELLEZZA responsabile del settore amministrativo, Enzo NESPOLI vice Presidente addetto al settore femminile, Augusto MATTIOLI vice Presidente addetto al settore giovanile, viene nominato segretario Paolo BIANCONI. Completano il consiglio: Goffredo GIULIODORI, Gilberto BALDASSARI, Egidio BALEANI, Giacomo NARDINI. Alcune cifre per sintetizzare l’attività svolta: 314 i tesserati, la società partecipa a tre campionati: la Serie “C” nazionale maschile, la Promozione, la Prima Divisione oltre a tutti i campionati del settore giovanile ed anche all’attività del settore femminile.
Fattorini Giovanni Presidente della Lenco Robur e grande appassionato della pallacanestro

La 1^ squadra della Lenco Robur partecipava al campionato nazionale di serie C. La Robur si confrontava con squadre come la Sutor di Montegranaro, la Delfino Pesaro, Virtus Imola e la Marazzi di Bologna.
Questi gli atleti che componevano la rosa della 1^ squadra:
Silvano LESA pivot alto m.1,95, Enrico PIAZZINI pivot alto m.1,91 di anni 20, Mauro VERDOLINI pivot alto mt. 1,92 di anni 20; Rolando GIORGI ala di anni 26 alto m. 1,76; Sandro MORONI esrterno ala di anni 18 alto m.1,82; Gianlorenzo FIORENZI ala di anni 18 alto m. 1,84; Giuseppe MENGONI difensore di anni 24 alto m. 1,82; Paolo GONNELLI difensore difensore di anni 21 alto m. 1,82; Muzio PESARO difensore di anni 19 alto m. 1.76. Rientravano nella rosa anche tre diciasettenni osimani: Alberto LEONARDI difensore alto m.1,70; Giovanni TULLI ala alto m.1,76 e Marco MAZZIERI esterno alto m. 1,86. Per essere competitiva con le altre agguerrite squadre la Lenco nel corso della stagione completò la rosa con alcuni giovani promettenti: RIDOLFI, TRAFERI alto 1,96 e Achille GINNETTI con i suoi 2 metri di altezza.
A titolo di cronaca le vicende della pallacanestro cittadina ( da cui ho tratto queste informazioni) erano raccontate sui giornali locali da un grande tifoso della squadra nonchè appassionato cestista: Giorgio Fanesi.

ottobre 1972 l’ing. Libero PRINCIPI diventa il nuovo ingegnere capo dell’ufficio tecnco comunale in luogo dell’ing. Angelo BRODOLINI. Lasciano il Comune , sempre per esodo volontario, anche altri dipendenti: il rag. Giuseppe GRACIOTTI, Alberto GIOACCHINI, Arnaldo LILLINI, Attilio ATTILI, Elvio CORIANI, Sisinio GRACIOTTI, Domenico LOZZI, Ferruccio VALERI, Giuseppe RICCI. Diventa archivista del Comune, dopo aver vinto il relativo concorso,   Daniela SCARPINI.

ottobre 1972 La ditta Lenco cresce. Il complesso industriale della Lenco di via Guazzatore con la produzione di giradischi ed apparecchi elettrici allarga la propria capacità produttiva  con l’allestimento di un nuovo padiglione.
Lenco

ottobre 1972 Altre brave atlete della SALF che hanno conseguito ottimi risultati onorando l’atletica leggera femminile e lo sport osimano. Da sinistra Manuela BELELLI, Eleonora BARONTINI,  Marinella SPINSANTI  e Ivana GIULIODORI. In particolare la Belelli e la Giuliodori gareggiavano nei 1.000 mt. con ottime prestazioni anche a livello nazionale. La Brandoni invece gareggiava nelle corse veloci ( 100 e 200 m.)
belelli e le altre

ottobre 1972 successo dei tiratori Osimani che si affermano nella coppa Marche 1972. Capriotti Nicola è primo nella carabina. Libera Serrani Nicola  si impone  brillantemente nella pistola automatica.
La squadra Osimana di carabina standard composta dei tiratori Capriotti Nicola, Bartolucci Lauro, Moretti Maurizio si classifica al primo posto aggiudicandosi la coppa Marche 1972.

ottobre 1972 inizia la Scuola, il Comune tramite il Patronato Scolastico garatisce il trasporto scolastico per gli alunni della Scuola dell’obbligo. Erano tre i pulmini in servizio guidati da: COPPARINI, BORDI e MARINELLI.
Per la zona di Passatempo, invece, il servizio trasporto era assicurato tramite la ditta Flavio GRACIOTTI.
Scuola Osimo

ottobre 1972 polemica in città per la licenza a costruire rilasciata, dalla Giunta Polenta, per costruire appartamenti nell’area “Orti Marchetti” in via Battisti ( a lato della zona Crocifisso). Da una parte i cittadini che volevano che l’area rimanesse a verde pubblico, dall’altra gli interessi dei proprietari e dei costruttori. L’interesse privato e la speculazione  hanno, ancora una volta, avuto partita vinta.
verde orti Marchetti

ottobre 1972 Il Muzio Gallo diventa Ente Ospedaliero, viene nominato commissario dell’Ente il rag. Giuseppe MOBBILI, mentre Direttore Sanitario viene nominato il dott. MARCHESANI.
villa cannone3

villa Cannone 7                                                                                                                                           Villa Cannone oggi

ottobre 1972 Osimo conserva la diocesi e viene nominato vescovo di Osimo monsignor Carlo Maccari, nominato da papa Paolo VI.
Domenica 26 novembre 1972 cerimonia di ingresso della presa di possesso del nuovo vescovo di Osimo, monsignor Carlo Maccari. Sarà l’ultimo  vescovo della diocesi unica di Osimo. In sedici secoli Osimo aveva avuto ininterrottamente il suo vescovo e mons.Carlo MACCARI sarà il 77°  Pastore della diocesi osimana . Il primo vescovo era stato San Leopardo a lui si deve la costruzione  della Cattedrale.
Maccari 2

maccari

novembre 1972 La squadra della LIBERTAS-CAMPANELLI non andava spesso sulle cronache sportive dei giornali come la più blasonata Osimana, ma era molto amata in città, meritandosi il simpatico appoggio di tutti gli sportivi osimani che vedevano nella squadra presieduta da Pio FANTASIA una formazione di buon livello tecnico ed agonistico e sopratutto formata da soli elementi locali.
Nella foto da sinistra:
Sandro CAMPANELLI, Gilberto MERCANTI, Stefano MARCHEGIANI, Alessandro CHIARALUCE, Pierpaolo PIERPAOLI, Umberto MANTINI, Giovanni PIRANI, Antonio FOGLIA, Pio Francesco FANTASIA ( Presidente). Accosciati: Massimo FIORANELLI, Giuliano DONZELLI, Olivio BUSCARINI, Claudio COMODI, Sandro BIANCHI
LIBERTAS 1972

– 26 novembre 1972 un giovane motociclista osimano, Andrea Marchetti, muore in un tragico incidente alla guida della sua moto. Andrea  aveva soli 18 anni lasciò nell’angoscia i familiari e i tanti amici che aveva in Osimo.
Marchetti Andrea
Dopo alcuni mesi a memoria del giovane sfortunato si costituisce il “Moto Club” intitolato allo stesso Andrea Marchetti. Fra i soci del nuovo sodalizio: Celso CANONICO (Presidente), Luciano PETTINARI, Alberto CARBONARI, Sergio SINISCALCHI, Alberto PESARESI, Amerigo BRUGE’, Alessandro BIANCHI, Luciano DOMESI, Cesare PASQUALINI, Franco MENGARELLI, Giuseppe ATTILI, Sandro BAMBOZZI, Alberto CAPITOLI, Sandro SINISCALCHI, Sisinio FAGIOLI.

novembre 1972 La nuova casa di riposo dell’Opera Pia Grimani – Buttari è in corso di costruzione. La sempre crescente richiesta di ricovero di persone inabili che per molteplici ragioni sono allontanate dalle famiglie impossibilitate spesso ad assicurare un decoroso e dignitosa assistenza ai propri anziani ha imposto all’ Opera Pia Buttari di progettare e costruire una nuova casa di riposo per anziani non autosufficienti. La nuova struttura in costruzione permetterà di ospitare 80/90 anziani inabili.
Opera Pia Buttari

14 dicembre 1972 intervento in Consiglio Comunale del consigliere del PCI, Riccardo GIULIETTI ( la trattazione dei punti all’ordine del giorno erano terminati)
Spettabili Consiglieri, non c’entra con l’ordine del giorno, ma visto che abbiamo esaurito i punti dell’ordine del giorno, consapevole che eccedo nei limiti  che il Regolamento dà a questo Consesso, comunque, vista la situazione che si è creata questa sera, abbiamo un documento da parte dei Sindacati, su una questione di grande interesse nazionale e anche locale, visto che abbiamo un’azienda come la Lenco che occupa circa 700 operai, sappiamo che c’è stato un incontro con la Giunta su questa questione; la delegazione degli operai della Lenco ha chiesto un sostegno da parte dell’Amministrazione Comunale, mi sembra giusto e qualificante da parte del Consiglio comunale, prendere una posizione su questo punto. Io credo che sia quanto mai doveroso fare un Ordine del Giorno di sostegno per le lotte che vengono portate avanti nel settore metalmeccanico, specialmente ad Osimo, ma anche in linea generale, in una situazione molto grave, perchè in questo settore si va avanti da più di due mesi, come qui è detto nel documento, con 40 ore di sciopero e le organizzazioni patronali dei metalmeccanici non ha ancora aderito a nessuna delle richieste sindacali. Quindi io penso che un Ente Locale, facendo un ordine del giorno a sostegno di queste lotte, faccia quantomeno il suo dovere.
Perciò propongo di sospendere magari cinque minuti e concordare un ordine del Giorno su queste cose, se è possibile.
( Assessore e vice-Sindaco PIRANI – stante l’assenza del sindaco Paolo Polenta ) ” E’ chiaro che è un argomento che merita di essere dibattuto a lungo e di essere affrontato, per portare un valido contributo a questi operai in lotta da diverso tempo per una giusta rivendicazione del contratto di lavoro.
E’ altrettanto logico fare una precisazione. C’è stato un incontro di una delegazione di operai ( io non c’ero, perchè non era la Giunta al completo) con una delegazione della Giunta. Obiettivamente sono d’accordissimo non solo di fare l’ordine del giorno, ma anche qualche cosa di nuovo, di diverso, in modo da portare veramente un contributo ed un apporto nuovo in questo settore che purtroppo ancora , ogni anno ci si ritorna sopra. Come Giunta non abbiamo ancora discusso questo argomento nè come potrebbe essere risolto. …..Ritengo pertanto di rinviare di una settimana la trattazione di questo Ordine del Giorno anche per il fatto che non verrebbe ad essere modificato nulla.”
Consigliere Riccardo GIULIETTI, “Io ho detto proprio perchè questa sera sono presenti gli operai della delegazione, e mi dispiace che non ci sia il Sindaco perchè quello che la delegazione ha riferito al Sindaco poteva essere portato a conoscenza del Consiglio. Non pretendo che ci sia una discussione  di carattere economico o politico su questa questione, però quello che io sentivo era di dare questa sera, subito, un contributo, un sostegno morale, a questa delegazione, che poi rappresenta gli operai della Lenco, con un Ordine del Giorno di carattere abbastanza generale. 
Nel momento in cui c’è questa vertenza che va avanti da due mesi e non si riesce a vedere la fine del tunnel; in questo momento in cui c’è una grave difficoltà anche di carattere occupazionale, io non parlo specificatamente solo di Osimo, parlo anche della nostra zona, parlo di tutta una serie di cose che viene avanti a livello nazionale, è doveroso fare un ordine del giorno di sostegno a queste lotte, dicendo che il Consiglio comunale ha preso atto di questa cosa ( se ci fosse stato il Sindaco, si sarebbero potuti ascoltare da parte sua i risultati dell’incontro, si sarebbe potuto mettere ” ascoltato il Sindaco che riferisce su queste cose, il Consiglio comunale  dichiara di sostenere le lotte, dà un sostegno morale e via di seguito.
Una cosa del genere mi sembra incisiva proprio in questo momento, vista anche la presenza dei lavoratori in questa sede. Io ho forzato l mano al Regolamento, però non credo di aver fatto una cosa sbagliata sul piano della posizione che deve assumere un Ente Locale e quindi il massimo consesso rappresentativo cell’Ente Locale.
Quindi se tutti siamo coscienti che è necessaria questa presa di posizione, possiamo buttar giù un documento concordato; non è che noi lo presentiamo, perchè non si può  per il Regolamento, però se tutti siamo d’accordo, si potrebbe fare questo ordine del giorno.”
La discussione proseguì e si concluse con un rinvio della predisposizione dell’Ordine del giorno a seguito della richiesta dei consiglieri della DC che volevano meglio approfondire la questione.

dicembre 1972 la Giunta presenta in “sala gialla” una importante opera che l’Amministrazione aveva deciso di realizzare: un sottopasso pedonale tra Via San Giovanni e via Olimpia.  L’opera era stata richiesta dai numerosi cittadini che dal rione via San Giovanni si recavano a piedi verso il centro urbano e che dovevano attraversare la statale Septempedana ( via Marco Polo) al centro di una curva totalmente coperta per cui il transito risultava oltremodo pericoloso. Lo stesso dicasi per gli abitanti di via Olimpia che debbono recarsi in via San Giovanni dove, tra l’altro, esiste una scuola (a quel temo solo la scuola materna).  Il progetto realizzato direttamente dall’ufficio tecnico comportava una spesa di £. 9 milioni. In fase di discussione consiliare, emersero che anche altre zone di Osimo necessitavano di un sottopasso pedonale. Il dott. Marchesani suggerì ad esempio un sottopasso pedonale  da realizzare alla fine della Costa del Borgo dove la via si allaccia con via Cialdini, evidenziando che anche lì è una zona molto trafficata.  Altri consiglieri suggerirono la necessità di un sottopassaggio per collegare Corta di Recanati con Corta Onofri anche lì in presenza di  un passaggio pedonale reso ancor più pericoloso per la presenza della scuola e della palestra sportiva.
Non se ne fece nulla.

dicembre 1972 suor Coletta ZERLOTTO dopo aver prestato servizio presso l’Istituto Magistrale di via 5 Torri, va missionaria in Uganda.
Con lo slogan: ” La civiltà dei consumi lascia le briciole, ma noi le raccogliamo perchè ritornino pane per i poveri e i malati delle missioni” Osimo si mobilita per raccogliere fondi e materiale da inviare alla missione di suor Coletta. Verranno raccolti anche stracci, indumenti, carta, riviste, cartone e ferro per finanziare l’iniziativa.
I punti di raccolta saranno:
– la casa di riposo “Villino Verde” responsabile raccolta sig.na Simoncini;
– il seminario Interdiocesano al Borgo, responsabile raccolta don Flavio Ricci;
– Istituto Magistrale in via 5 Torri;
– il seminario Francescano via San Francesco;
– l’Asilo Muzio Gallo responsabile raccolta suor Ignazia.
1972 suor Zerlotto missionaria

dicembre 1972 riconoscimento nazionale per la qualità della produzione, alla ditta osimana “Mangimificio Violini”. L’importante premio “qualità prodotti Emilia Marche 1972” venne consegnato in occasione della Fiera di Bologna. La giovane azienda osimana si era specializzata nella produzione e distribuzione di mangimi ed era riuscita, in poco tempo, a conquistarsi  una bella fetta del mercato.
Violini 7Violini 1

25 gennaio 1973 L’Amministrazione comunale istituisce un importante servizio scolastico per le famiglie: il servizio medico scolastico. Vengono incaricati 3 medici , i dottori: Alessandro RICCIONI, Paolo IPPOLITI, Gualtiero TOMARELLI. I tre medici espleteranno il servizio per tutti gli alunni di tutti plessi delle Scuole Elementari, il Consiglio riconoscerà loro un compenso di £. 2.000 per ogni ora di servizio.
scuola 45

gennaio 1973 vengono eletti nella Commissione direttiva della Biblioteca per il biennio 1973-74: Vittorio GIACCO, il prof. Cesare ROMITI, Furio FAZI, Alberto NICCOLI.

10 febbraio 1973 Era da poco  finita la guerra in Vietnam ed era stato firmato l’ accordo di pace di Parigi ( gennaio 1973) tra i rappresentanti degli Stati Uniti e del Vietnam del Sud da un lato, e quelli di Vietnam del Nord.
Su proposta dei consiglieri comunali del PCI, fatta propria da tutto il Civico Consesso,   il Comune delibera all’unanimità il seguente Ordine del Giorno che prevedeva tra l’altro di devolvere un contributo di L. 300.000 in favore della Croce Rossa Italiana per aiutare la popolazione del Vietnam del Nord uscita martoriata dalla guerra.
Il Consiglio Comunale di OSIMO esprime immensa soddisfazione per l’accordo raggiunto a Parigi per la cessazione della guerra nel Vietnam, accordo reso possibile dall’eroica lotta dei glorioso popolo vietnamita e dal sostegno e dalle iniziative delle forze progressiste del Mondo intero;
Ribadisce la propria convinzione che con l’unità e l’azione delle “forze amanti della pace” e possibile imporre la soluzione pacifica delle controversie internazionali nel rispetto della indipendenza, della sovranità e della libertà di ogni nazione;
Consapevole dei gravi ed enormi problemi esistenti nel Vietnam, causati dalla guerra che ha durato molti anni, e della necessità, quindi, di dare al suo popolo tutto l’aiuto possibile per rimarginare rapidamente le ferite aperte;
Delibera di sottoscrive un versamento di lire 300.000 alla Croce Rossa Italiana ed invita la cittadinanza a contribuire per sostenere lo sforzo di questo martoriato Paese; Invita infine, il Governo italiano a riconoscere subito la Repubblica democratica del Nord Vietnam, stabilendo con essa normali rapporti diplomati
“.
Delibera di approvare l’ordine del giorno concordato e di imputare la spesa di lire 300.000 per il contributo predetto al bilancio di previsione 1973.

febbraio 1973 vengono eletti nella Commissione Consultiva per la Formazione dell’Elenco dei Poveri: Attilio BUGLIONI, Aldo FORESI, Albino BIANCHI, Flora GIRI, Corrado BAFFETTI.

febbraio 1973 la nostra città non è soltanto storica, artistica e bella ma a volte presentava inconvenienti e stonature sulle quali già allora qualche attento fotografo evidenziava.
Ad esempio in via Montefanese, su un’area che era adibita a zona verde e servizi, stava prendendo forma “uno scaricatore per auto fuori servizio”.
osimo brutta

febbraio 1973 per far fronte alle necessità del Comune vengono acquistate dalla ditta CASALI  due automobili:
a) una Fiat 500 berlina accessoriata di antifurto per £. 730.632 iva compresa;
b) una Fiat 128/4 porte accessoriata di antifurto per £. 1.364.632 iva compresa;

febbraio 1973 Campionato marchigiano corsa campestre vince nella sua categoria davanti a oltre 16 concorrenti, l’osimana Lorena VIGNONI
Vignoni atletica

febbraio 1973 il giovane osimano Walter MATASSOLI  a soli 20 anni faceva onore alla nostra città ed allo sport osimano, giocando titolare nella Baby Brummel Pallavolo, militante nel campionato nazionale di serie A.
Matassoli

31 marzo 1973 Gara tra osimani sulle nevi di Sarnano. Festa di sport e di amicizia durante la quale tutti i soci si confrontavano e si mettevano in gioco. La disputa tra i migliori sciatori osimani ha visto primeggiare Maurizio MORETTI, davanti a: Mario DI GERONIMO, Andrea EREMITAGGIO, Ulrich STRECHER, Claudio PIAZZINI, Stefano DI GENONIMO, Gianfranco MORETTI, Giuseppe INNOCENZI, Sandra LOSI, Luciano GIULIODORI, Paolo BRUGE’, Antonino DI GERONIMO, Armando FAGIOLI.
Prima tra le donne la sig.ra Sandra LOSI.
sci Osimo

aprile 1973 Non avevano ancora inventato i “buoni pasto” ma succedeva che durante le feste patronali, la festa dei fiori ed altre feste consuetudinarie,  i vigili urbani  erano autorizzati ad una breve interruzione dal servizio per consumare un pasto: che in realtà era un panino. Con questa delibera l’Amm.Comunale sanò con £. 12.050 il credito vantato dalla Rosticceria Bambozzi per  la fornitura di 40 panini.
Vigili buoni pasto

7 aprile 1973 alla presenza delle massime autorità vengono inaugurati i “Magazzini CAMPANELLI” con il supermercato alimentari VEGE’.
I nuovi magazzini posti lungo il Corso Mazzini occupavano un vastissimo edificio di 5 piani ricolmi di merce con annesso altrettanto completo supermercato alimentari VEGE’.
Al piano terra i trovavano gli articoli per la casa, gli articoli elettrici, tendaggi, elettrodomestici e televisori.
Campanelli 6Al primo piano era invece posto il supermercato alimentare Vegè. Nel piano corrispondente al Corso mazzini c’era un vastissimo assortimento di articoli da regalo, valigeria, profumi, bigiotteria e un angolo riservato ai dischi.
Il terzo piano era dedicato al settore dei giocattoli, calzature. l’abbigliamento e il necessario per lo sport.
All’ultimo piano tutto per i bambini: carrozzine, passeggini, culle, box, seggiolini e quant’altro.
Campanelli aveva inoltre un vastissimo magazzino di mobili in piazza Leopardi e in via Pompeiana.
La ditta CAMPANELLI era stata fondata nel 1890 dall’allora giovane intraprendente Antonio CAMPANELLI, che aveva iniziato l’attività come commerciante di mobili in un piccolo, angusto, spazio per il Corso Mazzini.
Tre i figli che continuarono l’attività del capostipite: Raffaella, Giuseppe e Gaetano che continuarono, ampliandola, l’attività commerciale intrapresa dal padre.
Alle dipendenze dei Campanelli, allora lavoravano circa 40 persone tra operai e commesse.
La ditta Campanelli fece precedere l’inaugurazione del complesso commerciale di piazza, da una vasta campagna pubblicitaria. Anticipando quelle che sono oggi note come ingegnose strategie di marketing, l’ apertura del nuovo emporio fu preceduta da una martellante réclame : annunci alla radio e sui giornali, la sponsorizzazione di ogni evento osimano, e più di 5.000 famiglie di Osimo e dei paesi vicini si videro recapitare a casa un buono del valore di £. 1.000 da rimborsare alla cassa di ogni reparto all’atto di acquisto di merce non inferiore a £. 3.000, il buono valeva fino al 30 di aprile.
Campanelli Osimo

La foto dell’azienda CAMPANELLI è del 19 marzo 1935 ( in occasione della festa di San Giuseppe, patrono dei falegnami).
Nella foto ci sono tutti i collaboratori dell’azienda Campanelli. Al centro il fondatore Antonio CAMPANELLI.
In alto a partire da sinistra: BAMBOZZI Artaserze, CAMPANELLI Gaetano ( uno dei figli di Antonio) CARBONARI Armando, MEZZELANI Romualdo, PASQUALINI Bruno ( carceratì), CAPITOLI Luciano, BERNABEI Giuseppe, RAPONI Mario, VIGIANI Alfredo, BAMBOZZI Alberico, CARLETTI Bruno, BRACONI Guerrino, BIANCONI Gino, CANAPA Arnaldo, VIGIANI Giuseppe.
In seconda fila da sinistra: GIARDINIERI Amilcare, BERNABEI Giovanni, BAIOCCO Dante, TELARUCCI Valentino, RE Bruno, CAPRARI Marino, GIACCO Pierino, CESTA Torquato, VIGIANI Vincenzo, VIGIANI Domenico, TORRIANI Giovanni.
In terza fila (dìseduti da sinistra): BARDEZZI Gugliemo, MARZOCCHINI Giuseppe, BRACONI Alfredo, FALCIONI Attilio, FILUGELLI Pensiero, CAMPANELLI Antonio, BAIOCCO Luigi, RAPONI Armando, FRANCHINI Gildo, CAMPANELLI Giuseppe (altro figlio del capostipite Antonio), BIANCONI Alfredo, MOSCA Giuseppe.
A terra da sinistra: MARSILI Rimondo, CAMPANELLI Lamberto ( altra generazione di Campanelli) SCHIAVONI Sante, VIGIANI Settimio, GRACIOTTI Pierino, CARLETTI Alfredo.

L’ apertura dei magazzini Campanelli fu un grande avvenimento, una propensione all’innovazione del commercio  osimano. L’Emporio Campanelli era come la “Standa” osimana.

Campanelli 75

L’inaugurazione del nuovo negozio Supermercato “Magazzini Campanelli”, fu un evento memorabile della ‘centerlife’ osimana al quale parteciparono tantissimi osimani.
Il nuovo spazio godeva di ampie metrature pronte a ricevere, nel centro storico di Osimo, l’esigente clientela dei “senza testa”. L’evento di inaugurazione, aveva come titolo “5 piani di merce esposte a libero servizio”. Una novità assoluta per Osimo.
Campanelli 1

Campanelli 2

Un progetto commerciale, quello dei Campanelli, che ha dato lavoro e ricchezza alla nostra città.
commesse 1In alto a sinistra: Erminia MAZZIERI (detta MIMMA), Sandra FALCETTA, Filiberta…..; seconda fila in alto da sinistra: Arturina BADALONI, Marzia MARZOCCHINI, Elisabetta EUSEPI; terza fila sempre da sinistra: Ornella MAZZIERI, Filiberta ….., Franca FACCENDA; quarta fila da sinistra: Anna LE MOGLIE, …………… , Adriana CEDRATI, Roina ………; ultima fila in basso da sinistra: Raffaella GRACIOTTI, Adriana ANGELETTI,  Mara BIONDI, Patrizia MAZZONI.

commesse 2

commesse 9

Il negozio di piazza oltre che da Giuseppe e Gaetano Campanelli era seguito anche dalla loro sorella  Raffaela Campanelli: per tutti gli osimani era la mitica signorina Lella.
Lella 58In particolare il  quarto piano, “tutto per il neonato” – dove si vendevano: carrozzine, passeggini, culle – era quello lo spazio e il luogo di responsabilità della signorina Lella.

Lella Campanelli

Lella 958
Raffaella CAMPANELLI, tutti ad Osimo la conoscevano solo come la signorina Lella è stata un personaggio della nostra città. Il suo nome e il suo ricordo è legato al negozio di corso Mazzini del quale con i fratelli ha condiviso le gioie e le fatiche. Il suo era un carattere definito da molti “agrodolce”, sempre gentile e sempre puntuale ma anche sempre attenta alla”ditta” ( oggi direbbe così Bersani) e dalla risposta facile e puntuale alle domande più pungenti. Era una leggenda metropolitana la risposta che dava a chi le chiedeva come mai “signorina”, Lei rispondeva “non ho avuto tempo di prendere marito”.
Ma la signorina Raffaella CAMPANELLI la si ricorda anche perchè una volta la fece veramente grossa, sempre rispettando il suo carattere spontaneo e risoluto senza peli sulla lingua. In risposta alla comunicazione ed invito del Comune che voleva attribuirle all’età di 88 anni la benemerenza cittadina per tutti i suoi anni di lavoro, Lei mandò a dire: “E perchè mai? ho soltanto lavorato e fatto il mio dovere per la famiglia”. A nulla valsero le insistenze del sindaco Cartuccia, Lei quell’attestato non lo volle proprio. Alle medaglie, alle pergamene, alle feste Lella Campanelli preferì sempre il suo “antico” bancone, le sue abitudini quasi secolari, il suo ruolo di “leader” di una famiglia di commercianti, i consigli alle sue clienti.
E’ proprio per questo suo attaccamento al lavoro di commerciante, alle sue regole di vita, antiche ma meravigliose, Lella Campanelli è stata più che mai un personaggio straordinario anche senza alcun lustrino da mostrare.
Anche senza la rifiutata benemerenza, la signorina Lella poteva esibire un curriculum probabilmente unico nel suo genere: settantanove anni di ininterrotta attività, tantissime ore di lavoro, tutti i parenti la ricordano come la prima ad arrivare in bottega ed ultima ad andarsene. Facendo i conti, mise piede nel negozio di cappellaio del padre Antonio appena dodicenne e visto che più o meno lavorava per almeno 14 ore al giorno, i calcoli sono fatti, Lella si è fatta oltre trecentomila ore e passa di … bancone.
Più che BENEMERITA.
Non potevo non ricordarti, signorina Lella.

Lella5878

Lella 857

Lella anni 60

Sabato mattina ore 9,30 l’attesa inaugurazione. Si aprono le porte del nuovo Magazzino Emporio CAMPANELLI.
Inaugura 1

iNAUGURA 2

INAUGURA 54

INAUGURA854

inaugur alocali

Taglio del nastro per l’inaugurazione dell’Emporio Supermercato Campanelli. A festeggiare questo passo importante il vescovo Maccari, tutta la famiglia Campanelli e Migliarini, presenti tutti i colleghi commercianti del centro, diversi rappresentanti dell’Amministrazione comunale dal sindaco Polenta agli assessori Bianconi, Mari, Pirani e Belli, il comandante dei vigili urbani Carlo Nicoletti, il comandante dei Vigili del Fuoco di Osimo Settimio Sbaffo, tutte le altre autorità militari, il consigliere regionale Serrini. All’evento parteciparono anche numerosi cittadini di Osimo, tantissima gente entusiasta che non si era voluta perdere il battesimo del nuovo negozio del corso.
Un particolare, alle spalle della folla si intravede il cartellone del Cinema Concerto. In proiezione l’ “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci, interpretato dal grande Marlon Brando.

Inaugurazione 52

All’evento dell’apertura del nuovo esercizio commerciale era presente davvero tanta gente, entusiasta e curiosa all’idea di scoprire la  “standa osimana” nella location del centro storico  cittadino
ina gente 1

ina gente 8

ina.gente 3

ina.gente 7

ina.gente2

ina.gente5

Quando oggi leggiamo sui giornali: “500 persone in fila dall’alba per l’apertura del nuovo Apple Store”.
Ad Osimo ( sempre anticipatore dei tempi) queste cose accadevano già 40 anni fa…. Anche gli  osimani sono stati  in fila pronti a  varcare le porte del nuovo Supermercato Campanelli.
attesa1

dopo i discorsi,…..puntuale non poteva mancare il “rinfresco”
rinfresco 1

rinfresco

16 aprile 1973 continuano quotidianamente gli scontri tra gruppi di estrema sinistra e formazioni neo fasciste.A Roma viene incendiata la casa del segretario della sezione del MSI di Primavalle. Moriranno arsi vivi due figli del Mattei . Sono anni difficili, il Paese era  in preda a mille fermenti e divisioni

aprile 1973 A seguito del ripetersi di attentati ed aggressioni il Consiglio di Osimo aderisce alla petizione nazionale lanciata dall’ ANPI e affigge per la città manifesti che così recitano:
Il Consiglio Comunale di OSIMO di fronte all’ondata di violenza fascista scatenata nel Paese, che avuto come ultima tragica espressione l’uccisione dell’agente di pubblica sicurezza  Marino;
chiede agli osimani, in particolare ai giovani di isolare e condannare i pochi sconsiderati che non si rendono conto della pericolosità dei fantasmi che evocano, o, consapevolmente, si fanno portatori di un’ideologia criminale, che il popolo italiano, la costituzione e la storia hanno condannato senza appello.
Aderisce alla petizione dell’ANPI e lo scioglimento delle organizzazioni fasciste ed invita tutti cittadini osimani a firmarla per dimostrare l’impegno civile di Osimo antifascista contro chi vuole rovesciare la democrazia repubblicana.”

aprile 1973 Si costituisce una nuova società sportiva denominata: Gruppo Sportivo Fiamma.
Il Gruppo Sportivo aveva lo scopo di favorire lo sviluppo dello sport inteso come efficace strumento di educazione fisica e morale della gioventù. I fondatori della società sportiva erano: Leonardo GIOVAGNOLI che rivesterà il ruolo di Presidente, Giuliano PIZZONI, Cesare MATASSOLI, Sandro MARINELLI, Luciano PIGINI, Paolo BELARDINELLI, Giorgio COSTA, Giuseppe ATTILI, Guido MAZZONI, Corrado SANTARELLI e il prof. Sardus TRONTI.

25 aprile 1973 muore ad Osimo l’ing. Augusto ROMITI. Laureato in ingegneria al Politecnico di Torino è stato poi insegnante di materie tecniche. Nel 1934 le cronache dei giornali si occuparono ampiamente della sua impresa: un viaggio in canoa dal Lago Maggiore a Numana, attraverso il Ticino e il Po.
Un osimano dallo spirito pionieristico unita alla passione per l’innovazione: nello sport, nella fotografia. Una leggenda per la nostra città dei “senzatesta”.
romiti                                                                                                    L’ingegnere Augusto Romiti con il giovane figlio, prof.Cesare Romiti

maggio 1973 La cerimonia di apertura della 5^ edizione dei giochi al palazzetto dello sport
Giochi della Gioventu 1974I Giochi della Gioventù hanno rappresentato per tanti giovani l’occasione per avvicinarsi allo sport e per  i Comuni il modo per ridivenire il centro propulsore e coordinatore delle attività per sviluppare la pratica sportiva nella comunità locale. Anche se per pochi giorni lo sport diventa protagonista assoluto dei fatti cittadini.

Presso il poligono di via Vescovara si erano svolte le fasi comunali del Tiro a Segno. Questa disciplina  ha avuto in Osimo sempre grandi tradizioni sportive e tantissimi giovani avevano partecipato alla gara con le armi ad aria compressa messe a disposizione dalla Sezione osimana del Tiro a Segno. Saliriono sul podio al 1° posto BADIALI Emilio classe1969 con punti 136, 2° SBAFFO Pierluigi, 3° BOTTEGONI Bruno. A seguire tutti gli altri:PIZZICHINI Marcello, BELLUCCI Giancarlo, PESARESI Valentino, FREDDO Walter, SASSO Gianfranco, MARCHETTI Massimo, MAZZIERI Claudio, GIUILOODRI Alberto, TOZZO Fabio, SANTINI Nevio, CANTORI Armando, MAZZIERI Marco, STACCHIOTTI Vincenzo, MIGLIOZZI Lanfranco, PETROSELLI Massimo, MOSCA Moreno, CORRINA Giampiero, ANGELETTI Enrico, GIULIODORI Luciano, MENGARELLI Tonino, GIULIODORI Roberto, MARINELLI Gianfranco, MARTINI Flavio, iPPOLITI Graziano, MUTI Andrea, MARTEDI’ Mario, GABBANELLI Giuliano, PAOLUCCI Alessandro, MENGONI Carlo.
Partecipò ma fuori gara anche MUTI Paolo classe 1960 che benchè più piccolo fece più di 60 punti quanto coloro che si piazzarono tra i primi 10.
1973 Tiro a segno

19 maggio 1973 sciopero dei netturbini. I netturbini osimani incrociano le braccia il motivo, l’arenarsi di una vertenza legata a diverse questioni:
-l’attuazione dell’orario del lavoro (i lavoratori volevano l’orario unico non più spezzato come era fin a quel momento;
-l’inserimento in organico di 4 colleghi supplenti
-il riposo domenicale per tutti
-l’abolizione dello straordinario obbligatorio

I consiglieri di minoranza del PCI ( sempre attenti a queste problematiche) presentarono una interrogazione al Sindaco:
Al signor sindaco del Comune di Osimo i sottoscritti interroga la signoria vostra per sapere: 1) qual è stata l’opera svolta dalla Giunta municipale per evitare l’inasprimento della vertenza sindacali dei netturbini, sia come controparte in causa, sia come Amministrazione comunale, per la parte della vertenza che non la riguarda direttamente; 2) come intende adoperarsi per una rapida e positiva conclusione della vertenza stessa; 3) quali sono stati i motivi che hanno indotto la giunta Municipale alla pubblicazione di un manifesto, nel cui contenuto sono presenti affermazioni inesatte, subito smentite degli stessi interessati con un volantino largamente diffuso nella città, di un manifesto tutto volto nello spirito di addossare la responsabilità dell’inasprimento della vertenza sui lavoratori, incitando i cittadini a schierarsi dalla parte della Giunta e della ditta appaltatrice contro i netturbini in sciopero; 4) se tutto ciò non sia in contrasto con ogni forma di correttezza democratica, che sempre deve ispirare una pubblica amministrazione.
f.to MAGGIORI Guido, GUZZINI Mariano, GUERCIO Giulio
netturbini OsimoQuesto era uno dei compiti assegnati ai netturbini Osimani.

maggio 1973 Presso il Villino VERDE nasce una bella iniziativa a carattere umanitario che vede impegnate molte delle ospiti del pensionato. A seguito di una fitta corrispondenza con alcuni Missionari osimani al lavoro in Uganda e in altri centri si è venuta a concretizzare un’opera di sostegno, attraverso la spedizione di pacchi contenenti: vestiario, medicinali, materiale scolastico, ecc….
Gli osimani parteciparono all’iniziativa facendo pervenire al centro di raccolta del Villino Verde molto materiale e vari contributi. Alla fine del 1973 si contavano più di 236 pacchi di indumenti e materiale spedito in Monzambico, Kenia, Zaire e Uganda.
Villino Verde missioni

giugno 1973  Dopo ansie, preoccupazioni, ore passate sul dizionario alla ricerca della parole giusta e qualche balbettio all’orale, gli studenti osimani dell’anno scolastico 1972-1973 con l’esame di stato sono diventati maturi. La storia è sempre la stessa: c’è chi avrà esultato, chi non si aspettava quel voto così alto e chi sarà  rimasto deluso, comunque tutti MATURI.
Chiusero il loro capitolo con Gino Falcetta, con Tito Belli, con la matematica di don Marino Cecconi, con le regole contabili di A.Maria GIORGETTI, con i codici di Luigi LEPORI, con l’eleganza inglese di Bruno PINGI e con tutti gli altri professori  dell’Istituto Tecnico “Filippo CORRIDONI”, 55 Ragionieri: Patrizia AGOSTINELLI, Maria BREGA, Franco CEDRARO, Giuliano CIVERCHIA, Cristina DUBBINI, Maria Assunta FULGENZI, Mariano GIULIODORI, Franca GRILLI, Daniela LEONARDI, Pierino MARTINELLI, Marzia MARTINI, lino MONTENOVO, Maurizio PANGRAZI, Ave PERGOLESI, Rossano POLVERIGIANI, Valeria POLVERIGIANI, Giuliano PUGNALONI, Francesco SCOCCIA, Anna Maria STRAPPINI, Simonetta TULLI,  Fausto ANTINORI, Carla BARTOLI, Graziella BITOCCHI, Eugenio BRUGE’, Olivio BUSCARINI,  Roberto BUSCARINI, Marcello CAPRARI, Antonella FIORDOLIVA, Silvestro GUALINI, Silvana LEONI, Marco MARCHETTI, Guerrino MARZOCCHINI, Giancarlo PASQUINI, Lucia PIERPAOLI, patrizia PROVINCIALI, Beatrice SMORLESI, Patrizia VITALI, Liana AGOSTINELLI, Anna Maria ANTINORI, Carla ATTILI, Mariella BERNABEI,  Saveriano BUFARINI, Valentina CARANCINI, Sandro CECCARELLI,  Egidio DEL VICARIO, Marina GATTARI, Antonio INGLETTO, Lia MACERATESI, Maria Grazia MANITA, Elide MORO, Andra PANGRAZI, Giorgio ROSSI, Stefano SERENELLINI, Alberto SIMONETTI, Ivana CATENA.
1973 ragionieri 51

RA1973 100

RA1973 500

RA1973 1

RA1973 200

giugno 1973  Dopo ansie, preoccupazioni, ore passate sul dizionario alla ricerca della parole giusta e qualche balbettio all’orale, gli studenti osimani dell’anno scolastico 1972-1973 con l’esame di stato sono diventati maturi. La storia è sempre la stessa: c’è chi avrà esultato, chi non si aspettava quel voto così alto e chi sarà  rimasto deluso, comunque tutti MATURI.
Osimo aveva 20 nuovi maestri elementari. Chissà quanti  di questi maestri avranno  reso lo studio una gioia, avranno allontanato nei bambini le paure delle cose che  non riuscivano a capire, o avranno insegnato ad immaginare avventure, ad esplorare, a vivere con stupore. Questi i 20 diplomati  “maestri”  all’Istituto magistrale “Pier Giorgio Frassati” di Largo Trieste in Osimo:
Rita ANTONELLI, Lucia BASILE, Maria BASILE, Sergio BELELLI, Antonietta CATOZZI, Fausto COLTRINARI, Giselda COPPARI, Costantina Emanuela COSTANTINI, Giancarlo CRUCIANELLI, Massimo FIORANELLI, Serenella GASPARINI, Nadia GRIZIO, Anita LAZZARI, A.Maria MELAPPIONI, Rossella MORETTI, Giuseppina POLENTA, Luigi RAPONI, Giovanna TEOLI, Virina TESEI, Stefano ZOPPI
Magistrali Osimo

giugno 1973  hanno raggiunto il loro primo ciclo di studi, superando i difficili ostacoli dell’apprendimento del latino, del greco e della matematica, con la soddisfazione di poter dire, finalmente, “ce l’ho fatta”, aggiungendo i loro nomi all’Albo d’Oro del Liceo Scientifico e Classico “Campana”di Osimo:
Marinella BALDONI, AnnaMaria BARTOLI, Chiara BINCI, Nicola DI MAGGIO, Loretta FICOSECCO, Gianlorenzo FIORENZI, Flavio FLAMINI, Maria Grazia GIULIODORI, Laura GRACIOTTI, Antonio LONGO, Giuseppe MARTINI, Patrizia MOSCA, Eros PIRANI, Vincenzo POLENTA, Roberto PRIMAVERA, Carlo ROSCAINI, Silvia Serena UMANI, Miranda ARGENTATI, Osvalda BARTOLI, Enzo BIANCHI, Giacomo CAPRIONI, Massimo CARINI, Daniela FIORANI, Alberto GABBANELLI, Cristina GINEVRI, Paolo LAMPACRESCIA, Lorenzo MAGI, Daniela MANDOLINI, Luciana NARDELLI, Fausto SANTI, Rita SECCHIAROLI, Paola TIFFI, Viviana VICI, Franco ANTINORI, Paolo BADIALETTI, Claudio CECCONI, Luciano CLEMENTI, Leonardo DI DONATO, Tobaldo GIULIODORI, Osvaldo LAUCELLA, Roberto MARACCI, Stefano MARACCI, Alberto MATTEUCCI, Carlo NOVELLI, Reinaldo PESARESI, Marcello PESOLA,

arrivano i Geometri

giugno 1973 La squadra Juniores dell’Osimana, dopo aver vinto il campionato regionale Juniores  partecipa alle finali nazionali svoltesi a Piacenza. Non era ( e non è ) mai successo che una squadra giovanile del calcio osimano arrivasse così in alto. Anche nelle dispute nazionali i giovani “senza testa” ben figurarono superando i pari siciliani e poi piegandosi, senza demerito contro i forti piemontesi. Osimo e questi nostri giovani giocatori risultarono, alla fine, tra le prime 8 squadre d’Italia.
La squadra Juniore dell’Osimana: MENGARELLI, GUERRINI, ROSSI, BELLAVIGNA, ROCCOLI, BEVILACQUA, CARLETTI, FALCETTA, CARLINI, SAMPAOLESI, POLENTA.

giugno 1973 Incontro pubblico presso la “Casa del Popolo” hanno preso parte al dibattito: Riccardo GIULIETTI, Giulio GUERCIO, Sandro GUERCIO, Mariano GUZZINI, Nevio LAVAGNOLI, Guido MAGGIORI, Roberto RE, Stefano PIAZZINI e Gilberto SEVERINI.
incontro PCI

incontro PCI 2

luglio 1973 Al circolo Tennis ( allora c’era solo quello di via Olimpia) il prof. Sandro Graciotti teneva corsi di preparazione tennistica. Tali corsi erano partecipati da numerosi giovani anche grazie alla lungimiranza di  Gino Buglioni con il quale il tennis osimano ha avuto una grande crescita e diffusione.
Il segreto? I costi molto contenuti. Questo permise anche alle famiglie meno abbienti di poter mandare i loro figli e per tanti giovani osimani l’accesso ai campi rossi non era una “roba per signori”.  Che l’esempio di questo grande sportivo, amante del tennis, possa essere luce…
tennis sandro

16 luglio 1973 il Consiglio Comunale, con 18 voti favorevoli e 7 contrari, approva l’adozione del Piano Regolatore Generale, redatto dagli architetti  ROZZI  e CAROZZI.  Si trattava della  1^ programmazione urbanistica della città, un impegno dell’amministrazione Polenta , per dare un futuro  di sviluppo regolato della città.

Come era  nato e come si era sviluppato il lavoro del Piano Regolatore

L’analisi della situazione rilevata dai progettisti  architetti all’inizio dello studio  e che poi si intendeva verificare e correggere con la predisposizione del Piano era, in riferimento alle principali problematiche, la seguente:
Strutture produttive. Gli architetti  Rozzi e Carozzi avevano rilevato la  necessità di integrare la struttura produttiva osimana con quella dei territori circostanti, altro fattore riscontrato la”subordinazione dei livelli occupazionali osimani all’economia anconitana”;
Il Centro. L’accentramento dei servizi nel centro rispetto ad un territorio ampio;
Il modello urbanistico. Uno sviluppo tendenzialmente accentrato sul solo capoluogo secondo che provocavano da un lato crescenti squilibri  urbanistici e dall’alro una progressiva accentuazione delle differenze nelle condizioni insediative, a svantaggio degli strati economicamente più deboli.
Su indicazione, degli stessi progettisti incaricati alla predisposizione del Piano, l’Amministrazione comunale ha formato delle Commissioni, composte da esperti locali, per la raccolta di informazioni e la individuazione di eventuali esigenze utili per la redazione del P.R.G.
Queste alla fine le principali  indicazioni  suggerite dalle Commissioni:
1) Beni storici-artistici e naturali: necessità ed urgenza di intervenire in modo attivo nel Centro Storico al fine di conservare gelosamente i valori culturali, allontanarne gradualmente  le attività commerciali mancanti alle zone esterne, migliorare l’efficienza delle funzioni terziarie  più importanti, riqualificare le condizioni insediative delle classi popolari nel Centro Storico in forme controllate e gestite dalle stesse classi popolari;
2) Sviluppo del territorio agricolo comunale precarietà della situazione attuale caratterizzata da aziende deboli sotto il profilo finanziario, organizzativo e dimensionale come anche per la elevata età media dei coltivatori; molteplici possibilità evolutive con diverse ripercussioni di ordine urbanistico ( forme di insediamento della popolazione agricola, quantità di manodopera occupata, diffusione del part-time, presenza di componenti familiari addetti ad altri settori, ecc);
3) Industria ed artigianato: una struttura produttiva insufficiente ad assorbire la manodopera disponibile, composta in gran parte di aziende di piccole dimensioni, con largo uso di lavoro a domicilio, tendente a localizzazioni in modo sparso con riflessi urbanistici negativi, poco o nulla sostenuta dal risparmio locale; disoccupazione sensibile  e scarsamente qualificata;
4) Sport e tempo libero: forte carenza generale di attrezzature, particolarmente accentuata nei centri di frazione e nei settori relativi all’utenza più giovane, inadeguateza di molte delle attrezzature e loro scarsa specializzazione. Elevata potenzialità di utenza specie nel campo delle attività non agonistiche;
5) Scuola e cultura: inadeguatezza di alcuni edifici  e loro insufficienza – in tutto l’arco scolastico- a far fronte alle esigenze. Caratteristiche particolarmente accentuate in tutto il territorio esterno al capoluogo, opportunità di un processo ci concentrazione  delle scuole elementari e medie. Sostanziale inesistenza di asili nido.

Nel maggio 1972 i progettisti del PRG presentarono tre ipotesi di organizzazione degli insediamenti sul territorio, cioè tre schemi urbanistici alternativi, disegnati ciascuno secondo due versioni relative una al minimo e l’altra al massimo sviluppo demografico prevedibile, rispettivamente di circa 25.000 e 30.000 abitanti.
Le tre ipotesi di sviluppo della città avevano come elementi comuni ( che avrebbero assicurato un accentuato sviluppo demografico): 1) la struttura economica  ed occupazionale caratterizzata dal calo del peso dell’agricoltura a favore del settore industriale e del settore terziario dei servizi; 2) il rafforzamento del ruolo di  Osimo quale centro  di servizi  ed il mantenimento della “competitività” residenziale nei confronti di Ancona e dei comuni limitrofi.
Tre le  ipotesi di PRG elaborate:
– ipotesi PRG A). Prevedeva uno sviluppo del centro-capoluogo.
– ipotesi PRG B). Prevedeva uno sviluppo massimo  delle frazioni.
– ipotesi PRG C). Prevedeva una contenuta crescita del centro-capoluogo accompagnata da un sostanziale irrobustimento di molti centri di frazione.

Osimo PRG( foto di Alberto Carletti )

Il Piano Regolatore con gli occhi di “El Sor Ceseru” un Osimano all’antica
El sor Ceseru piano regolatore

luglio 1973 7^ edizione del Festival Internazionale della Musica. Un appuntamento che fin dall’origine, nel 1965, non ha mai mancato di suscitare vivo interesse sia per la caratteristica ambientazione che per l’alto livello delle varie esecuzioni musicali che di anno in anno si sono succedute.
In questa edizione del Festival ha fatto spicco, in particolare, l’ esibizione del famoso dance COMPANY New York ed  ha avuto la sua brillante serata conclusiva con il complesso di Enrico Intra con la partecipazione del flauto d’oro di Severino Gazzelloni.
Festival 1973

Festival 1973 2

 fest

22/08/1973 muore il consigliere comunale del PCI  e direttore dell’Osservatore, Riccardo GIULIETTI.
1973 muore Riccardo GIULIETTI
Orazione funebre di don Luigi Lucianetti: “Col cuore straziato dal dolore partecipiamo commossi e frastornati alla Messa funebre del nostro caro Riccardo. Un giovane di appena 25 anni, buono, intelligente, pieno di salute, proteso verso un avvenire sicuro, stroncato improvvisamente dalla morte, mentre, seguendo il suo istinto naturale, si immetteva nel mare per scoprirne le bellezze. Non v’è parola adeguata in tali circostanze !… l’unica cosa sarebbe tacere, chinare la fronte dinanzi al mistero… meglio, aprirsi alla fede nella vita eterna, dischiusaci dalla morte e dalla resurrezione di Gesù. Cosa dire di fronte allo strazio dei genitori per la seconda volta colpiti in maniera così tragica nei loro affetti più cari ?
Non era ancora rimarginata la piaga, lasciata nel loro cuore dalla morte di Costante, un ragazzo di 16 anni morto giocando. Tutto il perchè della loro vita, del loro lavoro, dei loro sacrifici, tutta la speranza era lui Riccardo… C’è da impazzire dal dolore, se non venisse in aiuto il Signore, il quale per vie misteriose ma sicure interviene con la sua grazia, con suo conforto per supplire quello venuto meno. Cosa dire ad una giovane che ormai aveva legato la vita a quella sua e che, terrorizzata, l’ha visto scomparire nel mare… e con lui i suoi sogni, il suo avvenire.
La morte, veramente, è un grande mistero! Solo la fede lo illumina di soprannaturale speranza.
Tutti noi conoscevamo Riccardo. Era una perla di giovane! Era il ritratto della bontà. Buono col babbo e la mamma. Universitario ed impegnato com’era non stimava indecorose aiutarli nel loro lavoro. Con la nonna Adalgisa, donna difficile prima della malattia e poi, in vecchiaia bisognosa di tutto, anche dei più umili servizi, Riccardo, più generoso di una donna matura, le stava accanto, l’aiutava in tutto, contento di fare un atto di carità, felice di poter risparmiare la mamma stanca. Non era capace di fare del male a nessuno. Mi raccontava la mamma che prendeva delicatamente con due dita un ragno e lo metteva fuori della finestra per paura che venisse ucciso. Era buono, voleva il bene di tutto, era pronto a prodigarsi per tutti. Forse se noi, comunità dei fedeli, fossimo stati più capaci, di presentargli un cristianesimo più vero, più autentico, più impegnato, più generoso e non un cristianesimo verboso e imborghesito, probabilmente Riccardo si sarebbe altrimenti realizzato nel suo intenso desiderio di bene; avrebbe potuto trovare il modo per mettere a servizio dei fratelli di fede la sua bella intelligenza, la sua ardente giovinezza, la sua grande generosità.
Però il Signore è buono e misericordioso; attende gli uomini onesti e di buona volontà in qualunque strada essi camminano … . e l’altra sera, in una di queste, incontrando Riccardo, gli avrà allargato le sue braccia, aperto il cuore, e gli avrà ripetuto: “Oggi sarai con me in Paradiso”. Abituiamoci a vedere il bene ovunque esso si trovi, a rispettare la coscienza e gli ideali di tutti, felici se anche noi, come gli altri , ci sentiamo impegnati per cause giuste e sante. Supplichiamo perciò il Signore per il nostro Riccardo, perchè rimuneri la sua bontà, il suo altruismo, la sua fiorente giovinezza spezzata, i suoi ideali appena accarezzati, con il premio promesso ai buoni, ai volenterosi, ai generosi, alle persone impegnate, a colore che sanno sacrificarsi per gli altri. Preghiamo il Signore per i genitori perchè nel loro immenso dolore, nel vedere svanita ogni loro speranza, sentano il conforto della nostra solidarietà, del nostro affetto fraterno, ma soprattutto il conforto che viene dalla fede nelle parole della Liturgia: ” La vita cambia non finisce ! Oltre la tomba un’uniternità ci attende”.
Preghiamo per la giovane fidanzata perchè non si chiuda in se stessa delusa e amareggiata, col pericolo di perdere anche la fede e la speranza in un suo avvenire, ma pur continuando a vedere in Riccardo l’ideale del giovane buono e generoso, si senta da lui protetta e guidata in ogni sua scelta. Ed infine preghiamo il Signore anche per noi che confidiamo troppo nelle nostre capacità che poco pensiamo all’importanza , alla preziosità della vita, che confidiamo nella salute, nella giovinezza, tenendo troppo lontano dalla mente la brevità della vita terrena, affinchè la morte ci colga con la coscienza pulita, con la morale certezza d’aver compiuto bene i nostri doveri, e di aver speso la vita in un generoso e attento servizio di carità verso Dio e verso il prossimo.”

In Consiglio Comunale, intervento di Mariano Guzzini
Vorrei associarmi alle parole del Sindaco, in quanto il Gruppo comunista ed io personalmente, oltre a trovarci nelle stesse condizioni del Sindaco, cioè oltre ad essere stati amici di Riccardo molto prima di trovarci su questi banchi, avevamo anche la condizione di essergli compagni di lotta nello stesso partito e di portare avanti insieme le stesse idee.
Tutti noi, qui, Sindaco per primo, riconosciamo che si è aperto un vuoto nelle nostre file, ma anche nel Consiglio comunale e nell’impegno complessivo delle diverse forze politiche a livello della città in cui l’impegno civile è purtroppo impegno di pochi, di pochissimi; e io credo che gioverà a tutti noi, a quanti sentono le angustie e il pressapochismo della vita pubblica osimana, riflettere sulla figura del nostro compagno Riccardo, che non ha commosso tutta la città solo perchè è morto nel cosidetto “fiore degli anni”, ma anche perchè già aveva dimostrato come fosse fosse possibile impegnarsi sul piano pubblico perfino in Osimo, dando il meglio di sè per una causa giusta, per delle idee di emancipazione, di progresso, di mutamento sociale. La partecipazione di tutta la città al nostro dolore e a quello dei familiari è stata commovente e confortante; una di quelle vecchine assai esperte di queste cose, diceva molto impressionata, la sera del funerale “c’era più gente di quando è morto il Vescovo”.
Però mi pare che, a distanza di tempo qualche altra riflessione, sia pur breve, possa essere fatta.
Diceva per primo il sacerdote che l’ha ricordato in Chiesa – c’erano in molti – che questo lutto dovrebbe far riflettere la “comunità cristiana” perchè – dal suo punto di vista – era difficile da accettare che un bravo ragazzo come Riccardo si fosse potuto allontanare dalla comunità, anche se alla verità ci si può arrivare per diverse strade. E qquel prete ricordava, ripeto, dal suo punto di vista, come probabilmente c’erano stati dei limiti in questa comunità dalla quale Riccardo aveva sentito il bisogno di uscire per portare avanti meglio la sua battaglia.
Ora, nel momento in cui noi qui lo ricordiamo , vorrei citare un altro sacerdote, don Mazzolari, non per strumentalizzare un lutto ( sarebbe la cosa più grave che si potesse fare) ma invece per rendere completo ed esplicito un discorso, e per dare al nostro cordoglio il senso che ha.
Don Mazzolari diceva, nel 1945, che “oggi l’inquietudine ha un nome, la novità ha un volto, e si chiama comunismo, e in questo senso comunisti lo sanno un po’ tutti, anche coloro che ne hanno paura e ne dicono male, proprio perchè l’inquietudine, la novità, il desiderio del meglio ha anche questo nome: comunismo”.
E Mazzolari aggiungeva di preferire “al confronto con la dottrina, mettersi vicino come cristiano a questo stato d’animo che costituisce la forza segreta del comunismo, proprio perchè per ricostruire la città non sui piani di ieri” ( lui parlava, ripeto, all’indomani del fascismo) non sarà il dottrinalismo degli iniziati ma l’opposizione irresistibile , anche se anonima, di tutti coloro cje hanno scontato i crolli di un “mondo costruito sull’ingiustizia”.
Ho voluto citare due preti, parlando di Riccardo, proprio perchè in questa sala come nella città Riccardo ha portato avanti una opposizione “aperta”, attenta al rispetto delle posizioni altrui probabilmente più di quanto altri fossero attenti alle nostre posizioni, e la sua vita, se ripensata attentamente è una grande lezione per tutti noi.
Da un rapporto difficile con la realtà cattolica osimana, che molti di noi comunisti hanno avuto, è stato portato a scegliere l’impegno pieno nel Partito della classe operaia perchè questo e il modo per affrontare fino in fondo, nella libertà di scelta e di coscienza, i problemi civili e i nodi storici locali e nazionali.
Senza voler infierire, o calcare troppo la mano, credo che sia necessaria una riflessione serena, con “spirito d’amore”, proprio, sulla figura di questo nostro compagno morto, per capire fino in fondo quello che può significare l’impegno degli altri ed il nostro.
Voglio dire, guardando questa vicenda dalla parte vostra, mettendomi un momento nei vostri panni di democristiani, che potrebbe essere una occasione per apprezzare l’impegno degli altri nel cercare di costruire insieme una Osimo diversa, una società più civile, meno repressiva. E per aiutarvi, mi permetto di leggere solo due, tra le tante che sicuramente avrete letto negli anni, delle cose che Riccardo GIULIETTI scriveva sul suo giornale l’Osservatore.
Lui diceva, a proposito della Giunta Polenta, subito dopo il suo insediamento e subito dopo la dichiarazione programmatica, che il confronto tra noi e voi “non potrà” diceva “che svolgersi sulla piattaforma veramente politica delle Consulte, dei Consigli di Frazione, dell’impostazione del PRG, della scelta di forme di rilancio per la nostra economia, per la nostra vita sociale e per quella sportiva e culturale”.
E ancora ” bisogna che si parta dell’esigenza sempre più presente di dare democrazia e partecipazione, che proviene sia da organismi rappresentativi ( Comune, Provincia e Regione) sia da dai cittadini ( i lavoratori, gli studenti, i contadini) attraverso le organizzazioni sindacali e le iniziative di vario genere come le Consulte, i consigli di fabbrica, di quartiere e le Assemblee studentesche.
E’ un messaggio postumo, se vogliamo, che viene a spiegare tutto sommato il perchè di una lacerazione dal suo ambiente cattolico, il perchè della lotta che l’ha visto impegnato, alla luce delle questioni che ci lascia da risolvere, e che vanno risolte anche per colmare nel concreto e nel positivo il vuoto che ha lasciato.
Perchè io credo ( e così penso di potermi associare fino in fondo con le parole di Polenta proprio per fare in modo che le parole non siano le solite e non siano quelle cose di circostanza che vengono dette ma restano poi una testimonianza sterile) che potremmo avviarci a colmare il vuoto che lascia in quest’aula e nella Città il compagno Riccardo, se ci avvieremo con un diverso spirito, con quello che prima riconosceva Paolo essere lo spirito di Riccardo nel portare avanti tutta la sua vita politica e di cittadino, se con un diverso spirito ci avvieremo a realizzare quelle cose che non erano nè sua nè una nostra bandiera, ma che erano e sono tutt’ora bisogni reali di tutta la città, e condizione di partenza per far saltare quei fronti contrapposti che ancora impediscono la partecipazione reale alla vita pubblica a tutti i concittadini. Questo dovevo alla memoria di Riccardo, al suo impegno politico, in questa sede che l’ha visto combattere molte battaglie e che più che sede di cordoglianze è luogo di battaglia politica, di riflessione e di lavoro.”
In Consiglio Comunale, intervento del Sindaco  a ricordo di Riccardo GIULIETTI:
Prima di procedere agli adempimenti connessi con la surrogazione del compianto consigliere Giulietti mi sembra doveroso dire due parole, a nome della Giunta, a ricordo di questo nostro collega purtroppo scomparso, scomparsa particolarmente triste, soprattutto per l’età del nostro collega e per la situazione tragica nella quale si è svolta questa morte. In queste circostanze è sempre difficile parlare perché si rischia di dire parole di circostanza e di non esprimere quello che realmente si vorrebbe dire. Giulietti, oltre che essere stato un nostro collega qui in Consiglio Comunale, era un amico, un mio amico, ci conoscevamo bene anche prima che ci trovassimo insieme ( anche se su diversi fronti) qui in sala consiliare. Devo dire che, non sono queste frasi di circostanza, abbiamo trovato sempre in lui un consigliere che ha portato un notevole apporto all’attività del comune, che certamente non è stato in consiglio soltanto per la presenza, ma ha attivamente contribuito in diversi settori della vita amministrativa e in modo particolare per quello che riguardava gli aspetti connessi con la politica urbanistica, quale componente della commissione edilizia, poi per i problemi dello sviluppo del nostro comprensorio quale vice presidente del consorzio della comunità delle Valli.
Direi che, pur essendo stato Giulietti un nostro oppositore democratico all’interno di questo Consiglio Comunale, dobbiamo riconoscere che ha sempre dato un apporto positivo. Cioè ha fatto quel tipo di opposizione che realmente deve essere fatta in un Consiglio comunale per contribuire al miglioramento dei problemi e alla soluzione di essi. Direi che è stato un po’ un esempio di come la politica vada intesa in maniera di correttezza democratica, di un rapporto tra partiti e gruppi con diversi ruoli, però tutti miranti a contribuire ad una soluzione per i problemi comuni della nostra popolazione. Certamente, nel momento in cui la fatalità l’ha strappato via,  questo Consesso ha perduto un elemento valido che poteva contribuire, nel migliore dei modi alla vita amministrativa del  comune.
Io non desidero andare oltre, ripeto, perché le parole in questo caso non sono mai valide ad esprimere quello che si dovrebbe dire desidero, comunque, rinnovare ancora una volta, anche da questa assise, a nome di tutti i consigli comunali, e per quanto mi riguarda, anche a nome della Giunta, la più viva commozione e le più vive condoglianze“.

Intervento del capogruppo della Democrazia Cristiana, Fernando Riderelli. ” La figura di Giulietti è stata vista nelle diverse sue sfumature e i suoi poliedrici impegni sia nella vita politica che nella vita culturale e amministrativa. Io ho avuto la fortuna e la sfortuna insieme di conoscere troppo presto la famiglia di RICCARDO in circostanze già remote alla morte di Costante che faceva la mia stessa scuola ed è stato veramente un lutto gravissimo;
Rivedere poi questa famiglia colpita da un altro tragico fatto, certamente la riflessione che si trae è: tristezza e amarezza. Però ci solleva un po’ l’animo il ricordo di questi due giovani, diversi tanti anni e anche collocati  in una realtà sociale diversa:
Uno che si preparava la vita è un altro che lottava avendo degli ideali e degli scopi e ha combattuto per essi con animo franco e sincero aperto non fazioso. A me sembra che se questo è il nuovo volto di comunismo raffigurato dalla persona di Riccardo Giulietti, è un’evoluzione stessa del comunismo chi è in atto. E proprio perché questo suo atteggiamento non era un atteggiamento di contrasto per rimarcare quelli che erano gli aspetti che ci dividevano e ci schieravano su due fronti opposti a quelli che potevano essere i momenti di un dialogo, di un accostamento e anche di uguali vedute.  E allora in quei momenti era chiaro che il discorso veniva fatto in un’altra maniera e il rapporto era di un’altra intensità. E questo si è potuto rilevare quando si parlava di problemi concreti, a prescindere delle impostazioni ideologiche che un partito ha, ma che poi deve sempre fare i conti con la realtà contingente e devi risolvere al momento i diversi problemi.
Per questo Riccardo è stato meno nebuloso di tanti di noi, forse perché, per alcuni aspetti, possiamo dire che era anche più preparato e quindi trovava prima di qualche altro, una giusta risoluzione ad essi. Noi questo l’abbiamo veduto soprattutto in problemi di carattere organizzativo, quella che poteva essere una vita partecipativa, un nuovo volto da dare all’ente pubblico, un nuovo volto da dare ai problemi di carattere urbanistico. Io ho avuto la fortuna di stargli vicino anche in commissione edilizia e in quella sede abbiamo ricordato lo stesso la figura di Riccardo Giulietti, anche lì, in quella sede tecnica, ha dato un suo più che valido contributo.
Penso che essere presenti in quella Commissione che si riuniva molto spesso, e tener dietro anche i suoi impegni di studio, è stato per lui è un grande sacrificio. E mi pare che e stato più che presente, anche se qualche volta non poteva esserci per i suoi motivi di studio, di lavoro eccetera. Ma è stato una presenza attiva, fattiva.
E anche quando non era potuto essere presente, il giorno prima e il giorno dopo andava ad informarsi di quello che era accaduto, come mai, per dire, era stata rilasciata o meno una licenza. Cioè lui era al corrente di tutti i vari problemi e di tutte le varie carenze che a volte ci sono nel nostro comune.
Ma non è stata la sua una posizione di cercare di trovare le manchevolezze, quanto di dare il suo contributo a che queste manchevolezze venissero superate, e allora la posizione di Riccardo Giulietti come esponente di un partito deve essere valorizzata e rivista, è la figura di un uomo impegnato a risolvere i problemi, tenendo conto anche dei punti di vista altrui e non ancorandosi soltanto al proprio punto di vista. A me sembra che questa sia una testimonianza ed un esempio  per tutti  noi, perché in questa sede molte volte è stato detto che la verità noi non ce lo siamo fabbricata da soli, ce l’abbiamo giusta in tasca ognuno per proprio conto. E’ proprio da questo dialogo che noi scopriamo la verità e insieme dobbiamo raggiungerla  e risolvere tutti quei problemi che molto spesso rimangono insoluti perché ognuno rimane fermo nelle proprie posizioni. Concedere questo qualche cosa ad ambo le parti significa andare avanti, e andare avanti significa non trovare i motivi di dissenso e di contrasto tra le diverse posizioni politiche, ma trovare quegli elementi che prima uniscono e allora i contrasti più facilmente potrebbero risolversi.
A me pare che questo nuovo volto di opposizione politica sia stato validamente dato dall’amico che noi oggi qui ricordiamo. Riccardo in questo ci ha dato una lezione, speriamo di non dimenticarla nessuno di noi e presto, e quando saremo chiamati a formulare i nostri giudizi abbiamo sempre dinanzi l’esempio   che Riccardo ci ha dato.
Intervento del consigliere BUGLIONI:
Anch’io mi sento in dovere in questa sala consiliare di ricordare la scomparsa del compagno Riccardo.
Anzi mi fa piacere che in questo consiglio tutti ascoltino in silenzio coloro che hanno già preso la parola in commemorazione del consigliere scomparso. Io vedo la un vuoto, così penso che tutti i consiglieri sentano questo vuoto, la sedia su cui molte volte il compagno Giulietti è stato. Mi fa piacere che questo Consiglio ricordi questo nostro amico, la sua personalità credo rimarrà a lungo in noi, lo ricorderemo sempre. Io, come amico e compagno, l’ho stimato e la notizia della sua scomparsa è stata come un fulmine a ciel sereno: dolorosa e inaspettata. Perciò vorrei stringermi con tutti  perché sono sicuro che ogni consigliere ha un’espressione di cordoglio verso questa scomparsa immatura e mi auguro che in questo Consiglio non solo oggi venga ricordata la sua assenza, ma per sempre il compagno Giulietti sia ricordato da tutti noi

Il segretario della federazione comunista Paolo Guerrini pronuncia l’estremo saluto a Riccardo Cesaretti,  al cimitero di Osimo.
1974 Giulietti

settembre 1973 . Nel settembre del 1973 nasce  il notiziario comunale 5 Torri, un nuovo canale di informazione e condivisione dell’attività amministrativa, della vita sociale della comunità osimana e degli eventi programmati sul territorio.
giornale 5 Torri OsimoL’obiettivo era quello di migliorare la relazione con i cittadino, attuare la partecipazione, sia in termini di qualità che di quantità dei contenuti. Per il sindaco, il prof. Paolo POLENTA, era questo uno degli obiettivi fissati nel programma elettorale con cui si era presentato agli osimani nel 1970. Una comunicazione al passo con i tempi, quindi, un nuovo modo di amministrare, trasparente e con al centro il cittadino, per permettere ad ognuno di orientarsi meglio all’interno di una società in continuo mutamento.
Il notiziario aveva cadenza bimestrale e puntualmente furono 5 le uscite nel corso del 1974. Il giornalino si presentava in un formato molto semplice,  simile nello stile, al notiziario “L’Antenna” di don Fanesi. Il “5 Torri” si componeva di 4 pagine, direttore responsabile era il sindaco Paolo POLENTA, mentre il redattore nonchè  “mente” del notiziario era il funzionario comunale Pio Francesco FANTASIA.
Il nome scelto per questo giornale, riconduce ad uno dei luoghi più significativi di Osimo: le 5 Torri. Oltre rappresentare l’ingresso alla città ne è anche il simbolo, per cui è sembrato il nome perfetto per intitolare il giornale, uno spazio per parlare di Osimo, del suo territorio, degli abitanti, della storia e della cultura.
Non sappiamo se il nome sia stato scelto tra un elenco di possibili altri nomi, e chi alla fine abbia deciso per ” 5 Torri “, solo il prof.Paolo Polenta ci potrebbe svelare l’arcano.
197 5 Torri 2Così il sindaco, prof. Paolo Polenta presenta il giornalino, nella sua prima uscita, agli osimani.
“Ha inizio con questo numero, la pubblicazione di “cinque Torri”, un notiziario dell’Amministrazione Comunale di Osimo che intende favorire un  rapporto più stretto tra elettori ed eletti attraverso un dialogo sui tanti problemi della nostra comunità. Alla complessità ed urgenza dei problemi che oggi sono di fronte ad una realtà come quella osimana fa riscontro la ben nota e cronica insufficienza di mezzi finanziari a disposizione degli Enti  Locali. Tale situazione esige pertanto non solo una presa di coscienza  responsabile degli amministrazioni  che debbono  conciliare le contrapposte esigenza di risolvere i problemi reclamati dalla popolazione e di superare le difficoltà burocratiche e finanziarie dell’Ente locale, ma anche una presa di coscienza dei cittadini spesso estranei alla vita ed ai reali meccanismi del Comune.
Il dialogo che si apre dovrà  contribuire pertanto a chiarire a noi stessi aspetti, modi e tempi dello sviluppo cittadino attraverso la soluzione dei principali problemi, consentendo  alla popolazione di accedere ad argomenti solitamente riservati agli addetti ai lavori.
Il notiziario, che in questo primo numero esce forzatamente in una veste improvvisata e sperimentale, darà pertanto ampio spazio ai lavori dei vari organi comunali ( Consiglio – Giunta – Commissioni ) e degli altri Enti Locali cittadini riportando il dibattito fra le forze politiche e le deliberazioni relative. Ma la collaborazione sarà aperta a tutti  i cittadini, a quanti vorranno scrivere per esporre problemi, per sottoporre  interrogativi, e, perchè no ?, per  criticare le scelte e l’operato degli amministratori. Il giornale sarà vitale nella misura in cui tale dialogo verrà realizzato, accanto alle altre forme di partecipazione  ( assemblee popolari, ecc.) che l’Amministrazione metterà  in cantiere.  Per ora non mi resta che risolvere, attraverso queste righe, un saluto aperto e caloroso a tutti gli osimani, anche a nome dell’intero Consiglio Comunale.”
f.to il Sindaco  ( Paolo Polenta)

11 settembre 1973 colpo di Stato in Cile guidato dal capo di Stato Maggiore Pinochet. Tutte le misure sociali del governo Allende vengono abrogate. Tutte le aziende nazionalizzate e le terre distribuite ai contadini sono restituite ai proprietari. Di tante persone vicine alle idee dell’ex Presidente Allende, non se ne saprà più nulla.

Anche Osimo non rimase insensibile alle drammatiche notizie che arrivavano dal Cile e dalla Palestina. furono organizzate una serie di iniziative (una mostra fotografica e un volantinaggio) volte ad informare e a rendere partecipi della tragedia cilena la popolazione osimana. Il Consiglio comunale approvò, con voto unanime, un Ordine del Giorno.
Cile 17 ottobre

18 settembre 1973 Anche per l’anno 1973 l’ Amministrazione comunale ha deliberato l’assegnazione delle medaglie d’oro di civica benemerenza, conferite in occasione delle festività patronali. Per l’anno 1973 scelta è caduta su:
Civiche Benemerenze dal 1970
a) prof.Gino Vinicio GENTILI, Sindaco di Osimo nell’immediato dopoguerra, archeologo di chiara fama autore di studi sulla Osimo antica, nel 1973 Sovraintendente alle Antichità dell’Emilia Romagna. La benemerenza è stata assegnata con la seguente motivazione: “ per aver reso onore alla propria città con la chiarissima fama acquisita nel campo dell’archeologia e in modo particolare per il prezioso ed insostituibile contributo fornito con lo studio e la pubblicazione, alla conoscenza delle vestigia passate di Osimo, di cui è stato anche Sindaco”;
b) Sezione AVIS di Osimo che fu tra le prime ad essere fondate in Italia e che è nota per la quantità dei soci e delle attività svolte, la benemerenza è stata assegnata con la seguente motivazione: “ per la sempre crescente ed instancabile azione di un numero così vasto di cittadini di tutte le condizioni , volta, sulla scia di un impegno tra i primi maturati in Italia, ad una nobile e preziosa offerta verso gli altri, come concreta ed efficace contributo alla fratellanza umana”.
avis
23 settembre 1973 Con la consueta festosa solennità si è svolta dal 20 al 23 settembre l’annuale concorso pianistico nazionale che, giunto alla IV edizione, continua a riscuotere consensi da tutte le regioni d’Italia dimostrando, così, la sua indiscussa validità. 403 i partecipanti suddivisi nelle diverse categorie, un centinaio gli insegnanti, oltre 1.000 i familiari. Queste le cifre che da sole possono dare un’idea del successo della manifestazione e della “presa” che esercita nel mondo musicale italiano la manifestazione musicale. Il vincitore assoluto dell’edizione 1973, che si portò a casa il magnifico pianoforte a mezza coda offerto dalla ditta SISME, è stato il goriziano  Massimo GON
Gon

28 settembre 1973 Berlinguer scrive un articolo su “Rinascita”, due parole di quell’articolo entreranno nella politica italiana condizionandola nel bene e nel male per almeno 15 anni: il compromesso storico.

settembre 1973 sempre accesa in Consiglio comunale la questione ospedale, o per meglio dire la questione “ospedali” dato che Osimo ed i suoi amministratori  era stati chiamati a dare risposte al futuro dei due nosocomi presenti nel territorio comunale. Interviene sulla discussione con passione e determinazione  il consigliere comunale della DC, dott. Franco MARCHESANI che era Direttore Sanitario dell’Ospedale specializzato “M.Gallo”.
Ad Osimo abbiamo due enti ospedalieri: l’Ospedale civile e l’Ospedale specializzato “M.Gallo”. Sono due istituti che devono rappresentare l’orgoglio della città, due entità ormai parte integrante dell’economia osimana. E noi quali consiglieri, espressi dal popolo, qualunque sia il nostro credo, abbiamo il dovere di conservarli potenziarli qualificando i servizi e il personale in modo da renderli rispondenti alle continue evoluzioni tecniche per dare così ad ogni paziente il migliore della scienza. L’Ospedale Generale ha bisogno di una nuova sede, di una nuova struttura e su questo tutti dovremmo essere d’accordo. Saranno necessari alcuni anni, ma con la volontà di perseverare costruiremo un nuovo complesso. In attesa di tale futuro vicino dobbiamo potenziare l’ospedale presente, che ancora oggi può assolvere ai sui compiti, aumentarne i servizi e la ricettività. Devo dire, o meglio precisare, contro il parere di alcuni colleghi, che il San Rocco è al centro di una zona che può presentare il luogo ideale per l’afflusso degli ammalati.
Abbiamo un quadrilatero con nei quattro angoli gli ospedali vicinitori: Ancona, Jesi, Recanati e Loreto. Sono quattro angoli di questo quadrilatero e all’interno abbiamo una vasta zona popolosa costituita dai seguenti Comuni: Castelfidardo 12.625 abitanti, Offagna circa 1.000, Osimo 24.139, Filottrano 8.456, Camerano 5.754 abitanti. Quindi complessivamente in questo vasto  comprensorio abbiamo 52.000 abitanti e tutta questa popolazione gravita su Osimo che è situata al centro. Ancona dista da Osimo 19 chilometri, Loreto 13, Recanati 16, Jesi 28 mentre i comuni di questo popoloso comprensorio distano da OSIMO 5-10 minuti di macchina perché abbiamo strade scorrevoli e diritte. Offagna dista 9 km.,  Castelfidardo 7 km.,  Camerano 12 km.,  Filottrano 15 km. In questo esteso territorio di 52.000 abitanti dobbiamo far sorgere un ospedale tecnicamente all’avanguardia, in modo che possa assicurare la più qualificata assistenza ad ogni cittadino. Dobbiamo creare a sud di Ancona un nuovo polo di attrazione, far diventare la città di Osimo un secondo ospedale, dopo il regionale, con tutti i suoi servizi e non costringere chi ha bisogno a ricorrere per ogni evento morboso nell’ospedale regionale, perché ritiene, a suo giudizio, di poter trovare lì più qualificate  prestazioni mediche. Amici, guardiamoci in viso, la verità non deve essere nascosta, sono un medico e posso sostenere quanto dico, a cosa serve l’ ospedale di Filottrano e quello di Castelfidardo ? Ad operare l’ernia o l’appendicite, non sono questi gli interventi che qualificano un ospedale generale e ne tantomeno il bisogno di un generico  pronto soccorso come qualcuno può sostenere. Quale pronto soccorso quando manca il medico di guardia e tutta la prestazione può ridursi ad una puntura o palpare il polso. Qualsiasi medico della zona può farlo. Oggi il piccolo ospedale  condotto da un medico, sito in piccoli centri, è completamente superato e non può più avere la sua vera funzione di utilità al malato, intendendo per malato quello che veramente ha bisogno. Un ospedale generale di zona deve possedere un minimo indispensabile: una divisione di medicina, uno di chirurgia, una divisione di ginecologia ed ostetricia ostetricia, una sezione o divisione di pediatria, una divisione di ortopedia, un ottimo servizio di laboratorio, di radiologia ed un servizio con il personale completo di anestesia e rianimazione, questo è il punto focale di tutto il problema che io vado sviscerando. Un servizio con il personale completo di anestesia e rianimazione, questo è invero l’ospedale dove l’ammalato urgente può essere avviato, dove il paziente può realmente trovare l’assistenza per superare l’evento acuto che può trasformarsi in dramma se non è prontamente soccorso. E solo in questo ospedale può essere realizzato il vero pronto soccorso. Per malato urgenze non intendo l’appendicite acuta o la crisi isterica  o la colica del bambino per indigestione: L’ammalato urgente e quello che ha bisogno di presidi medico-chirurgici con cui salvare la vita a breve scadenza, a distanza brevissima, basta mezz’ora alcune volte. E’, l’avvelenamento acuto, il traumatizzato, l’ulcera perforata, la metrorragia, la gravidanza extra uterina, il mal di stato di shock. Sono tanti casi di pronto soccorso dove si impone la presenza di un’équipe medica. A cosa serve il piccolo ospedale ? a disperdere energie, tempo denaro e qualche volta a mettere in pericolo la vita del malato. Tutti i medici possono sbagliare, ma è più difficile errare quando al letto del malato vi sono più medici e con mezzi idonei.
Il pronto soccorso può essere attuato solo in ospedale dove vi è un servizio di guardia medica interrotta, attuato da un’équipe medico-chirurgica reperibile, che entro pochi minuti possa essere al capezzale del malato, con un servizio ininterrotto di rianimazione. Solo così l’ospedale può assolvere il suo dovere verso la popolazione.
Sostenere altri tesi, far sopravvivere altre istituzioni e contro logica di ogni buon senso medico, soltanto un freddo campanilismo può appoggiare alcune tesi. Purtroppo esistono ancora oggi ammalati che passano da un ospedale all’altro in cerca della divisione specializzata che fa al suo caso. Oggi con i mezzi di trasporto, con la facilità di rapido spostamento il desiderare di tenere l’ospedale in casa è completamente superato e non deve ripetersi quanto spesso osserviamo, e questo penso che molti di voi l’hanno visto e possono informarsi, ma non deve ripetersi quanto spesso osserviamo: vedere arrivare al pronto soccorso una autoambulanza, farsi avanti un infermiere, informarsi del caso e dire all’ autista: non possiamo accettarlo, manca il servizio di rianimazione. E noi vediamo di nuovo ripartire questa autoambulanza  in cerca di un nuovo ospedale mentre il paziente lotta con la morte. Tale quadro deve essere per noi amministratori una dura responsabilità e dovrebbe riunirci intorno a questi gravi problemi per risolverli nell’interesse di tutti e non dividerci per egoismi politici. Perché creiamo doppioni, perchè dovremmo disperdere i mezzi e le risorse?
Adoperiamo il denaro pubblico in attrezzature, in mezzi altamente perfezionati e poi non abbiamo i medici per superare tali macchine complesse. Un ospedale non lontano l’anno scorso, avendo disposizione  15 milioni per la rianimazione, ha acquistato varie respiratori, ma non avendo il personale medico, tali macchine sono state rilegate in una stanza e tra qualche anno saranno rivendute per ferro vecchio. Questa è colpa di noi amministratori perché vogliamo sempre anteporre gli interessi campanilistiche al bene della comunità. Quindi, tornando all’argomento dell’ospedale generale di zona di Osimo, il dovere di noi tutti è di potenziare momentaneamente l’attuale ospedale, anche se il complesso non è idoneo a grosse trasformazioni, può benissimo per ora per ancora 8 – 10 anni assolvere alla sua funzione e assicurare a tutto il comprensorio di 50-60.000 abitanti ogni tipo di assistenza. È necessario però aumentare la ricettività fino a 200 letti almeno momentaneamente, potenziare i servizi del laboratorio, della radiologia e del servizio della rianimazione e di istituire una divisione di ortopedia. Ampliato così l’ospedale, qualificando sempre maggiormente il personale para medico, noi possiamo essere un centro ospedaliero, a sud di Ancona, a pochi chilometri dall’autostrada e dalla nazionale, e con uno sforzo realmente comune, questo ospedale può imporsi e creare un afflusso anche degli ammalati della periferia di Ancona. Pensate che vi sono grosse città dove a pochi chilometri, vi sono piccoli ospedali (dovremo dire di zona) con una capacità medico-chirurgica da essere sovraffollati, pur essendo a pochi chilometri dalle grosse metropoli E questo soltanto perché gli amministratori di quelle piccole ospedale di quel comune hanno saputo creare dei centri qualificati all’assistenza.
Qualche parola per l’ospedale Muzio-Gallo. Alcuni consiglieri non conoscono neanche l’attività di tale istituto, altrimenti alcune proposte non sarebbero neanche state avanzate. Il MuzioGallo ricovera e cura qualsiasi forma di TBC sia polmonare che exta polmonare, maschile e femminile. Possiede un reparto per affezioni respiratorie non tubercolare. È l’unico ospedale nelle Marche e nelle regioni limitrofe che possiede reparti per tubercolosi ossea e urogenitale. La presenza media di malati è di 210,230,220. È un ospedale che può benissimo diventare l’unico istituto nella Regione per la tubercolosi. Invero nelle Marche è sufficiente un solo Ospedale  specializzato sito al centro della regione e che abbia al suo interno ogni specialità per la cura di tale malattia.
Gli altri ospedali similari (similari solo parzialmente, attenti bene perché curano soltanto la tubercolosi polmonare mentre al Muzio Gallo come dicevo, esistono ben due reparti tubercolosi extrapolmonari), sono fortemente passivi, hanno pochi malati e personale esuberante..

Pensate a Pesaro 60 malati con 84 dipendenti;  Jesi 100-110 malati per 130 dipendenti; Macerata 40 malati, non so il numero dei dipendenti; Ascoli Piceno 120 malati, circa 130 sono i dipendenti. In questi numeri c’è tutta la responsabilità  grave dei politici. Si fa presente che in questi sanatori gli ammalati vengono trattenuti oltre il bisogno per necessità di sostenere la retta. Da medico esperto in tali problemi vi assicuro che il 50% di tali malati potrebbero essere dimessi tutti in un giorno in quanto non hanno bisogno di soggiorno ospedaliero, ma sono trattenuti per l’economia dell’ospedale. È una piaga questo a cui  bisogna riporre rimedio.  L’assistenza della TBC nelle Marche deve essere ristrutturata e, come dicevo all’inizio, è sufficiente un solo ospedale per assistere tutte le forme della tubercolosi e con tale programma potremmo risparmiare centinaia di milioni. Un malato in questi ospedali passivi costa lire 14.000 al giorno, è una cifra passiva per un paziente a lungo decorso.
Tutti gli altri ospedali sanatori dovrebbero essere adibiti ad altre attività e il personale attualmente esuberante inserirlo in altri ospedali in modo che l’assistenza  possa essere più perfezionata. Amici, ad Osimo abbiamo due Ospedali che dobbiamo potenziare e non distruggere. Sono due attività che danno un contributo notevole alla economia di Osimo e ove i due complessi saranno potenziati potrebbero trovarvi lavoro ancora un centinaio di cittadini. E, ancora 100-150 persone potrebbero essere inserite in questo lavoro ospedaliero. Se per disgrazia dovesse realizzarsi quanto alcuni consigliere hanno  paventato e proposto in ordine alla chiusura del Muzio Gallo, da esperto vi dico che la città di OSIMO rischierebbe di restare  anche senza ospedale generale con grave danno morale ed economico e noi saremmo additati come autori di tale scempio ed incolpati come incapaci di amministrare i beni della città.
Trasferire l’Ospedale generale al M.Gallo significherebbe decentrare in modo assurdo l’Ospedale con eccessiva vicinanza a quello di Jesi, e in tale eventuale situazione si verrebbe a perdere il 50-60% di ricoverati perchè gli abitanti di questo vasto comprensorio non più gravitanti su Osimo, ma al M.Gallo, distante 10 chilometri da Osimo, spontaneamente riprenderebbe l’afflusso verso Ancona e di tale situazione avremmo un danno irreparabile con distruzione di due ospedali e faremmo 200 dipendenti disoccupati o costretti a cercar lavoro presso altri ospedali. Se in questo suggerimento di trasferire Osimo al M.Gallo vi è una vasta manovra politica con altri interessi, invito i consiglieri a dire chiaramente ai cittadini che noi vogliamo declassare i nostri ospedali a beneficio di altri piccoli Comuni.
Io quale medico fin da ora prometto che lotterò contro ogni tentativo, perchè sarebbe deformare la realtà e privare una città, che per la sua centralità e potenzialità può benissimo divenire un centro ospedaliero, sia per la medicina generale, che per tutte le varie forme della tvbc e delle malattie respirtorie. Pertanto invito il sig. Sindaco e la Giunta affinchè siano intraprese tutte quelle iniziative tecniche, politiche onde creare in Osimo un vero complesso ospedaliero ì, a livello di zona o comprensorio per la medicina generale, a livello regionle per qualsiasi forma tubercolosa.
Amici, abbiamo un tesoro, un’attività economica da gestire e vogliamo regalare ad altri queste risorse che la fortuna ci dona ? E’ vero che in politica spesse volte il buon senso non trova seguaci, ma qui siamo stati eletti per amministrare la cosa pubblica nell’interesse del popolo. Il nostro fine è solo questo: servire la città di Osimo e la comunità del vasto comprensorio il cui epicentro economico ed ospedaliero è Osimo oggi e lo sarà domani.
Marchesani Antonio Franco

 

28 settembre 1973 all’età di 99 anni muore il cav. Gaetano MIGLIARINI, conosciuto in città per le sue doti di laboriosità. Grazie alla sua lungimiranza aveva saputo creare dal nulla uno dei più grandi centri italiani di disribuzione nel settore alimentare. Prima con una importante centro di distribuzione in Ancona e poi con la realizzazione di diversi negozi Vegè sparsi in tutte le Marche.
Negli anni successivi, con l’espandersi della grande distribuzione la piccola ditta familiare del fondatore Gaetano divenne il gruppo Cedis Migliarini, societa’ capogruppo di aziende che ancora oggi  operano nella grande distribuzione alimentare, attraverso diversi punti vendita diretti tra ipermercati, supermercati Sidis, cash e carry e hard discuount.
Migliarini

Migliarini Gaetano 2

ottobre 1973 preside alla scuola Media “Caio Giulio Cesare” era il prof. Giacomo SONNINO preside alla scuola Media “G.Leopardi” era il prof. Vincenzo NOCERA.

ottobre 1973 il prof. Mario PINCHERLE si dedicò con passione alla sua Scuola ma rimase anche affascinato dalla nostra città, ammirato dalle sue unicità storiche e archeologiche. La sua curiosità intellettuale lo spinse a scoprire i “tesori osimani”con la stessa determinazione con cui era preso nelle ricerche sull’antico Egitto. Così scriveva allo storico osimani, don Carlo Grillantini. al quale racconta di essersi imbattuto in un antico basamento mormoreo.
“…in questo basamento, che è raffigurato in una stampa esistente presso il Municipio di Osimo era incisa una dedica al dio Esculapio ( Aesculapio et Hygiae Sacrum). ”
Scrive il prof. Pincherle:  ” Dunque nell’antichità erano onorate in Osimo le divinità salutari di Esculapio e di Igea. Questa base mormorea sarebbe stata innalzata nel 159 d.C. da un liberto del Console Oppio Sabino. Vi era in Osimo, nell’antichità, un tempio di Esculapio ?  Generalmente simili templi erano edificati in località termali. Interrogai così i miei amici osimani per conoscere quali erano i più vicini luoghi termali. Mi parlarono delle Terme dell’Aspio, che già conoscevo, poste a parecchi chilometri da Osimo. Poi il mio amico Goffredo Fagioli mi portò a visitare la Fonte dell’Acquvivs in una valle sotto le mura di Osimo. Lì vedemmo alcuni contadini che raccoglievano in damigiane l’acqua e la bevevano per cura. Ci dissero che faceva bene per le malattie renali. Un’altra fonte, a pochi metri di distanza, era rinomata perchè la sua acqua aveva molta efficacia, ci dissero, per le malattie degli occhi. Questa acqua era conosciuta nell’antichità ? Poteva essere legata al nome di Esculapio ? Ricordai allora la mia visita al più famoso di tutti i templi edificati a questo Dio, nell’antichità: quello che sorgeva ad Epidauro, nel Peloponneso.
Là avevo visto gli avanzi del famoso labirinto e della grotta dove sorgenti di vapore e fumi improvvisi servivano a provocare una specie di choc benefico sugli epilettici e sui malati di mente. Ricordai che, entrato nel vestibolo del museo del tempio.
Si formò in me la convinzione che in Osimo esistesse nella antichità una fonte termale la cui acqua, estremamente salutare, favoriva l’accrescimento dei bambini malati di nanismo e di rachitismo. Era solo un’idea non convalidata da fatti o da prove. Lessi in quei giorni nelle “Memorie historiche” della antichissima città di Osimo, di Luigi Martorelli, libro nato all’inizio del 1700, la descrizione di una immensa cisterna sotterranea che era stata scoperta circa un secolo prima nella piazza principale di Osimo e che subito dopo il ritrovamento era stata di nuovo interrata. La descrizione dice: ” Sono cinque saloni sotto la piazza avanti il palazzo della città tutti a volta con 12 archi per uno, fatti di materia saracinesca, ed infine di essi una gran vasca per conservare acqua in sovvenimento della città e specialmente in tempi di assedi; fabbrica antichissima fatta con grande arte e spesa”.
Nel leggere questa descrizione ricordai che Procopio menziona una grande cisterna posta entro il perimetro delle mura cittadine di Osimo. Pensai anche che la materia saracinesca volesse dire materiale impermeabile all’acqua ( opus signinum). Esiste ancora questa grande cisterna formata dai cinque saloni con i 60 archi complessivi ? Mi rivolsi ai miei amici osimani e seppi così che attraverso una botola sarebbe stato possibile accedere, dalla piazza Boccolino, ad un vasto locale sotterraneo che anticamente era servito da cisterna. Mi ripromisi dunque di effettuare un sopralluogo in questo locale. Ma la cosa che più m’interessava non era la cisterna, bensì la sorgente. Osimo è posta su un alto colle e se un’antica sorgente avesse potuto alimentare, entro il perimetro delle sue mura, la grande cisterna, la vena d’acqua sarebbe stata di tipo artesiano. Occorreva dunque verificare se fosse esistita una sorgente  di tale tipo nel centro della città. Mi bastò dare un’occhiata alla pianta di Osimo per vedere che in essa apparivano ai due lati strapiombanti della città, segnati chiaramente, due fossi o due torrentelli, uno nel lato Nord e uno nel lato Sud. Riconobbi subito in uno di essi la vena di acqua, ormai quasi secca, che alimenta l’antica Fonte Magna, alla cui acqua la tradizione vuole si abbeverassero i cavalli di Pompeo. Dunque non era da questo lato che dovevo cercare la ricca vena artesiana. L’altro torrentello, nella pianta della città, appariva provenire da un punto posto alla curva della strada provinciale sotto la villa Barbalarga. Recatomi sul posto con l’amico l’Ingegnere Leonardo Dal Monte Casoni mi resi conto con delusione, che anche questa vena era quasi secca. Stavamo per andarcene quando, ci siamo inerpicati su per l’erta che porta alla via Guasino. Eravamo nel lato più soleggiato della città tuttavia i grandi alberi e la lussureggiante vegetazione facevano pensare ad un sottosuolo particolarmente ricco di acque. E fu allora che, nel silenzio estivo delle prime ore pomeridiane udimmo un forte scrosciare di acque. Era un suono strano e piacevole al nostro orecchio, tuttavia illusorio perchè non confermato dalla vista di un torrente. Ci stavamo guardando attorno interrogativamente quando io mi accorsi che ormai il rumore giungeva da sotto ai miei piedi. Rimuovendo l’erba e gli sterpi trovammo una botola. Potemmo sollevarne il coperchio e subito ai nostri occhi apparve una cascatella sotterranea di acqua abbondante e chiara. L’antica sorgente sacra era ritrovata.”
f.to Mario Pincherle
Comune
osimo-reperti-romani-palazzo-comunale

ottobre 1973 Un nuovo negozio si apre in Corso Mazzini, un elegante negozio di abbigliamento. Per meglio dire il negozio, già esistente, viene completamente rinnovato. I nuovi locali occupavano un’area di circa 500 mq suddivisi in diversi reparti: confezioni per donna, per bambino, per uomini, tendaggi e biancheria. Si trattava del negozio dei F.lli BALDASSARI: Gilberto, Sergio e Gianfranco.
Baldassari

0ttobre 1973 Continua la metanizzazione del territorio Osimano,  l’amministrazione comunale rende noto alla cittadinanza che sono in avanzato stato di realizzazione i lavori per la costruzione di un impianto di distribuzione gas metano .
L’amministrazione prevede che l’impianto verrà messo in funzione nell’estate dell’anno 1974 in quella data il gas metano verrà distribuito a tutte le case per gli usi domestici e di riscaldamento e per le attività artigianali.
Era questo uno dei maggiori impegni programmatici della prima amministrazione Polenta.
L’amministrazione informa con una lettera inviata a  tutta la cittadinanza che a partire dal 1 gennaio 74 potranno essere presentate le domande di allacciamento, con il versamento di lire 2.000. Queste le prime tariffe proposte:
Per uso:
– promiscuo comprendente gli usi di cucina, di produzione acqua calda, e di riscaldamento con impianti fino a 99.999 cal-ora di potenzialità L. 60 al metro cubo fino a 25 Mc. al mese;
– industriale per panificazione e processi produttivi di attività artigianali e di piccole industrie L. 25 al metro cubo per qualsiasi consumo.
Metano arriva

dicembre 1973 al Teatro “La Fenice” viene presentata una ricca Stagione di Prosa.
Stagione di prosa 1973_1974
2 dicembre 1973, a seguito dell’occupazione Israeliana sui territori della Palestina, i paesi dell’Opec decidono di ridurre del 5% la produzione del greggio. L’embargo provoca una riduzione mondiale delle disponibilità dell'”oro nero”. In Italia scattano le misure di austerità, disposto il divieto, in alcune giornate, di utilizzare gli automezzi privati.
Il due dicembre anche Osimo è a piedi.
austeriti tutti a piedi
Gli effetti delle misure di AUSTERITA’ si fecero sentire anche nella nostra piccola Osimo
austerità a Osimo 2

El Sor Ceseru, al secolo Graciotti Umberto,  la vedeva così:
El sor Ceseru la crisi

dicembre 1973 Il Consiglio comunale approva il progetto per la sistemazione generale del Palazzo civico, comportante una spesa di £. 144.000.000. Il progetto, che verrà attuato per stralci, prevede il rifacimento del tetto dell’intero palazzo e la sistemazione dell’ultimo piano del palazzo ( oggi utilizzato dall’ufficio tecnico) precedentemente adibito a deposito ed archivio.

dicembre 1973  sono in fase di ultimazione i lavori che porteranno il metano nelle case industriali.  degli osimani.  Con la realizzazione dell’impianto di distribuzione si prevede che già dall’estate 1974 il gas metano verrà distribuito alla popolazione per gli uso domestici  di riscaldamento e per le utenze artigianali. Le tariffe alle quali il gas metano verrà ceduto all’utenza saranno tali da offrire notevoli vantaggi , sia economici che pratici, rispetto a tutti gli altri combustibili fino ad allora utilizzati. L’amministrazione comunica a tutte le famiglie  osimane che le domande di allacciamento dovranno essere presentate presso l’Ufficio Utenti dell’Azienda Servizi Pubblici Municipalizzati di Osimo ad iniziare dal 1° gennaio 1974 con il versamento di £. 2.000.
Metano

13 dicembre 1973 CGIL CISL UIL sciopero generale. Osimo organizza una giornata di sciopero  contro l’aumento dei prezzi, la crisi occupazionale, ma anche  per protestare contro il trasferimento di  uffici  ( ufficio del Registro e delle Imposte) da Osimo ad Ancona.
sciopero

23 dicembre 1973 Singolare protesta degli sportivi osimani. La notte tra sabato e domenica 23 dicembre alcuni ignoti hanno tracciato in piazza del comune, con della calce, il perimetro di un campo sportivo con relative porte destando la sorpresa degli osimani che la domenica mattina hanno affollato il centro cittadino in concomitanza con la giornata di austerità. Sembra che la sortita notturna sia riconducibile a un vivo malessere tra gli sportivi osimani simpatizzanti della squadra locale che vedono ritardati inspiegabilmente i lavori di sistemazione del campo Diana.

1974  Si apre  un anno difficile in Italia caratterizzato dalla instabilità politica ma anche  per lo sviluppo delle trame eversive di destra ed anche  per la crescita del terrorismo di sinistra. Non c’era giorno che i giornali riportavano di  sedi del PCI o del MSI che venivano prese di mira con bottiglie incendiarie ed erano all’ordine del giorno aggressioni nei confronti di militanti di sinistra e/o di  destra. Sui giornali compaiono  i primi comunicati delle Brigate Rosse e degli altrettanti macabri messaggi del gruppo Ordine Nero.

3 gennaio 1974 la provincia di Ancona assume  l’iniziativa di dare vita ad un Consorzio Provinciale dei Trasporti pubblici allo scopo di dare alla popolazione lo strumento giuridico necessario per  attuare un servizio di trasporto pubblico efficiente e che possa soddisfare tutte le esigenze dei lavoratori, degli studenti e della collettività in genere
Il comune di Osimo aderisce al Consorzio partecipando con un importo simbolico di l. 10.000.

gennaio 1974 la prima assemblea del Movimento Studentesco osimano si svolse sulle scalinate del Duomo di Osimo.
Movimento Studentesco sulle scale del Duomo

mov studentesco

I giornali titolano: ” Battezzato in Cattedrale, il Movimento studentesco osimano.”

gennaio 1974 i giovani della nostra città, così come accadeva in tutta Italia, vivevano sulla loro pelle  tutte le tensioni sociali derivanti da una crisi economica che espelleva sempre più persone dal ciclo produttivo e dal benessere. Il Movimento Studentesco  rivendicava una scuola  con maggiore partecipazione e chiedeva alla politica un maggior interessamento sulle questioni scolastiche: dalle strutture, alla partecipazione democratica,  una scuola pubblica alla portata di tutte le classi sociali, ecc
Sulle pagine de l'”Osservatore” il giovane studente Luciano MENGHI rappresentante del Movimento Studentesco ,  lanciava un appello a tutti i giovani osimani ad  aderire e partecipare al movimento studentesco osimano:
 Ultimamente sui muri di Osimo è apparso un  manifesto dove la DC, a grosse lettere, annunciava che grazie all’ interessamento della giunta comunale presso il Ministero della Pubblica Istruzione, Osimo avrà il terzo anno dei geometri. Un’iniziativa senza dubbio da lodare, però forse gli elaboratori del manifesto si sono dimenticati di scrivere dove saranno collocati questi futuri geometri, infatti le due classi già esistenti sono mal sopportati dall’Istituto Tecnico Commerciale già pieno di problemi per le proprie strutture. Purtroppo il problema della edilizia scolastica non riguarda solo i geometri, ma anche il liceo scientifico i cui studenti sono costretti ad ascoltare le lezioni nell’ex soffitta del collegio Campana o nelle anguste stanze del palazzo comunale, con mancanza  di aule adeguate, di gabinetti scientifici e di servizi igienici necessari.
Quest’anno il movimento studentesco nel suo secondo anno di Attività, dopo essere riuscito a mobilitare tutti gli studenti osmani con risultati soddisfacenti, basta pensare all’assemblea tenuta sulle gradinate del Duomo, dovrà sensibilizzare gli studenti affinché essi stessi si facciano portavoce delle carenze di ogni singolo istituto e sollecitino le autorità competenti a considerare la loro situazione soprattutto riguardo il Liceo Scientifico, l’Istituto Professionale San Carlo, nonché i geometri. Il movimento studentesco, movimento indipendente degli studenti democratici osimani, una volta  riuscito a far comprendere l’importanza di un organo di coordinamento tra gli studenti dovrà quest’anno affrontare l’introduzione dei decreti delegati.

Sarà senza dubbio Un momento molto importante perché non si dovrà rischiare di vedere nei vari consigli che saranno costituiti una brutta copia dei già poco efficienti consigli scuola-famiglia.
Ancora una volta il problema della partecipazione e al centro, non solo per gli studenti e i professori ma soprattutto per i genitori il cui ruolo presuppone una esperienza ed una conoscenza dei problemi della scuola che normalmente è difficile trovare in coloro che lavorano in fabbrica.
Il movimento studentesco dovrà fare in modo di sensibilizzare su questo importante momento della democratizzazione della scuola non solo gli studenti, ma anche genitori, infatti non si dovrà più vedere, consigli formati solo da professionisti, ma anche da operai, dai contadini cioè dai rappresentanti di quelle classi i cui figli sentono e subiscono più degli altri le difficoltà sia economiche (basti pensare al costo dei libri), sia di inserimento sociale che crea la scuola.”     f.to Luciano Menghi.
studenti osimani

gennaio 1974 iniziano i lavori di sistemazione dell’incrocio: via Guazzatore via Marco Polo.  I lavori prevedono l’allargamento del tratto di strada in prossimità dell’imbocco su via Marco Polo ex nazionale via Settempedana
1974 via Guazzatore

22/01/1974 il Consiglio comunale approva con 16 voti favorevoli e 9 contrari, il bilancio di previsione per l’anno 1974
1974 bilancio previsioneDal quadro dimostrativo della situazione economica del bilancio di gestione e dei mezzi di ripiano del disavanzo emerge  un preoccupante disavanzo economico di quasi 700 milioni.

gennaio 1974 una nuova iniziativa a favore dei giovani studenti viene deliberata dal Consiglio Comunale. Sollecitata dalla Consulta Giovanile e dal Movimento Studentesco venne istituita una prescuola- interscuola. In pratica erano dei locali attrezzati nei quali gli studenti potevano sostare nelle ore che non coincidevano con i loro mezzi di trasporto, per gli studenti che avevano ore buche, oppure che dovevano aspettare la fine dell’orario scolastico per riprendere la corriera. I locali erano stati messi a disposizione dal Collegio Campana nel Palazzo di piazza Dante.
Collegio Campana 1974 lavori sistemazione locali

gennaio 1974 Scuola a “Tempo Pieno” alla Scuola Media “Caio G.Cesare”. Con il benestare del Ministero della Pubblica Istruzione, in seguito alla richiesta da parte del Preside e degli insegnanti, alla Caio G.Cesare di Osimo parte una sperimentazione di scuola a tempo pieno che interessa 150 alunni di prima e seconda media.
Anche la scuola inizia a trasformarsi e ad adeguarsi alle esigenze della società. La Scuola a Tempo Pieno non nasce per dare risposte a bisogni occupazionali o in seguito alle richieste dei genitori che, impegnati in occupazioni lavorative, non sapevano a chi affidare i figli;  certamente erano presenti anche queste ragioni, ma questo modello scolastico era ritenuto funzionale per perseguire innovazioni profonde nella didattica quotidiana.
Infatti, agli inizi degli anni ‘70 veniva contestato alla scuola uno scarso impegno nel sostenere gli alunni in difficoltà, spesso provenienti da ambienti culturalmente svantaggiati, limitandosi a certificare con le bocciature le disuguaglianze, senza un’azione sistematica nel colmare lacune e nell’offrire a tutti pari opportunità.
Presidi e insegnanti illuminati, con la sperimentazione ( partita in diverse zone di Italia e nelle Marche le prime scuole furono quelle di Chiaravalle e di Camerino) volevano, quindi, costruire una scuola che riuscisse ad essere per tutti gli alunni un ambiente educativo di apprendimento,
dove ciascuno -non uno di meno- potesse sperimentare il successo formativo.
C’era, inoltre, la volontà di realizzare una scuola dove gli alunni fossero impegnati attivamente nella costruzione del loro sapere; quindi si intendeva abbandonare
definitivamente il nozionismo, l’ascolto passivo delle lezioni, la ripetizione meccanica di contenuti, spesso distanti dalla realtà e dagli interessi degli scolari, attraverso un deciso impulso al “fare”, al comunicare, allo scoprire insieme.
Le innovazioni, quindi, avevano come oggetto le finalità della scuola, i suoi contenuti, l’abbandono di alcune metodologie ed in particolar modo quelle che potevano rafforzare l’individualismo, la competizione, l’omologazione.
Con la sperimentazione del Tempo Pieno si portarono nella scuola nuovi valori, come:
il “Gruppo docente”, le classi aperte, la compresenza, la didattica laboratoriale, il rispetto dei tempi di apprendimento dei ragazzi,
la valorizzazione della diversità, no alla disuguaglianza, la valorizzazione delle molteplici risorse presenti sul territorio.

Lucia Montanari in Marini

30 gennaio 1974 il Consiglio Comunale delibera  la intitolazione della Biblioteca comunale a Francesco CINI.
La commissione biblioteca, con una lettera del 3/12/1973, invitava il Consiglio Comunale, alla opportunità che la biblioteca comunale venisse intitolata all’osimano mons. Francesco Cini vescovo di Macerata e Tolentino (15 novembre 1660 – maggio 1684 deceduto), che nel 1668 donò al Comune di Osimo la sua libreria, ricca di oltre 3000 volumi con l’esplicita clausola testamentaria che essa fosse posta a disposizione del pubblico.
Scriveva il Presidente della Commissione Biblioteca: “…mons.Francesco CINI può essere pertanto considerato il fondatore di questa istituzione. Certo che codesta amministrazione sarà senz’altro favorevole all’attuazione di quest’iniziativa, resto in attesa della dovuta approvazione, favorendo i più distinti e differenti ossequi.”
F.to il Presidente prof. Cesare Romiti

La Biblioteca fu aperta solennemente al pubblico nel 1675 gestita dalla Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri. In seguito la nuova Istituzione, che ebbe sede nello stesso Palazzo Cini di Piazzanuova, venne arricchita soprattutto grazie ad altre benemerite donazioni di famiglie osimane. Quando il Comune nel secolo scorso si assunse l’onere del suo mantenimento, la Biblioteca cominciò ad essere dotata di nuovi libri, impegno divenuto sempre più continuo e sostanzioso. Oggi la Biblioteca, che prima di trasferirsi nella sede attuale ha subito altri due spostamenti, può vantare un patrimonio librario di circa 90 mila volumi. In essa sono custoditi anche 45 cartelle e 162 volumi manoscritti dal XV al XX secolo, e due globi celeste-terrestre, rispettivamente del 1695 e del 1744. Accanto alla sezione antica, si è andata costituendo ed è in continuo incremento la sezione delle pubblicazioni contemporanee, suddivise per materia in modo da facilitarne la ricerca, con pregevoli collezioni e collane. Ricca e di rilevante interesse è la sezione dei volumi ed opuscoli sulla storia locale e marchigiana. Da qualche anno ha preso corpo anche una sezione riguardante la letteratura e testi di consultazione per ragazzi.
Biblioteca Cini

febbraio 1974 Nel Comitato Amministrativo dell’ECA entrano due nuovi componenti nominati dal Consiglio Comunale: Graziano PIERGIACOMI osimano 22 anni studente universitario residente in via Chiaravallese, Carlo BARLETTA 25 anni residente a San Sabino.
Piergiacomi Graziano

febbraio 1974 è tempo di rinnovo di alcune nomine:
nel Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale  “SS.Benvenuto e Rocco” in sostituzione del dimissionario dott. Giampaolo BELLASPIGA entra il dott. Marco VALLESI;
nel Consiglio di Amministrazione dell’Opera Recanatesi entra, come rappresentante del Comune, PESARESI Mario già Assessore e consigliere comunale;
nel Consiglio di Amm. della società del Teatro “La nuova Fenice” vengono nominati i consiglieri comunali: Paolo BIANCONI e Alberto CARTUCCIA.

febbraio 1974 la Giunta Municipale  approva il Bilancio di Previsione. L’anno 1974 sarà ricordato come l’anno dell’ ”austerity”. Il disavanzo del Comune di Osimo sarà di 650 milioni di lire.
bilancio 1974

febbraio 1974 la macchina amministrativa comunale si arricchisce di nuove professionalità. In biblioteca entra a lavorare la sig.ra  Antonella CANCELLIERI, all’ufficio tecnico inizia a prestare la sua opera un giovane geometra: Filiberto ANDREOLI. Il corpo dei vigili urbani viene rinforzato con  5 nuove assunzioni: Luciano FRANCIONI, Renato BELLEZZA, Franco GATTO, Giovanni MARCHEGIANI e Nevio PICCININI.
vigile Bellezza

marzo 1974 Il Consiglio comunale ha approvato la nuova pianta organica del personale, finalizzata a riorganizzare i vari uffici comunali, adeguandoli ai rispettivi compiti e ad eliminare i rapporti d’impiego precari dei vari avventizi, giornalieri, incaricati. La macchina burocratica del Comune passerà dai 65 dipendenti previsti dalla vecchia pianta organica alla previsione di 127 dipendenti con diverse mansioni e qualifiche.

marzo 1974 si articola la lotta del Movimento Studentesco Osimano di Adriana ZANNINI.
Gli studenti osimani con i colleghi di Ancona, Fabriano, Recanati, Ascoli Piceno e Civitanova tra altre cose chiedono:
– la costituzione di un organismo tra Comuni, Provincie e Regioni per il finanziamento delle mense scolastiche;
– gratuità dei libri di testo della Scuola Media Inferiore;
– biblioteche di quartiere aperte a studenti, lavoratori e a tutta la popolazione…
Movimento studentesco Zannini

marzo 1974 La Lega del Filo d’Oro oggi è un affermato Ente che ha a cuore la vita, la piena autonomia, il futuro di tanti bimbi ed adulti ciecosordi e il sostegno alle loro famiglie. E’ grazie alla determinazione ed all’impegno, a diverso titolo, di persone come Sabina Santilli, Dino Marabini, Rossano Bartoli, Luigi Giacco, Giulio, Patrizia, la motivata presenza di personale educativo e di oltre 600 volontari in tutta Italia che l’Ente, oggi, ha un riconoscimento non solo nazionale per la missione e per i servizio che sta svolgendo. E poi è grazie al generoso impegno come testimonials del duo, Renzo Arbolre e Neri Marcorè che la Lega oggi è riusita a farsi conoscere in tutta Italia.
Ma è grazie alle raccolte di denaro cittadine, alla sensibilità della nostra comunità, a quella di tanti giovani che passarono notti in una tenda messa in piazza per sensibilizzare le autorità politiche nazionali, o all’impegno di alcuni giovani osimani che si recarono a Roma pronti ad occupare il Ministero della Sanità a Roma per richiamare l’opinione pubblica e le autorità politiche nazionali che la Lega del Filo d’Oro negli anni ’70 riesce ad ottenere il primo riconoscimento di Ente Morale.

Lega del Filo d'oro 154Oltre a don Dino Marabini, l’educazione medico educativa della Lega del Filo d’Oro era guidata e coordinata da una equipe medico-psico-pedagogica composta da:
– prof. Luigi GIACCO direttore pedagogista;
– dott. Flavio TIBERI direttore sanitario
– dott. Giulio LANCIONI psicologo
– dott.ssa Emilia NARCISI assistente sociale
– dott. Edgardo BARTOLI pediatra.
A questi, il Centro della Lega del Filo d’oro, si avvaleva anche della preziosa collaborazione, nei settori di loro competenza: del reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale “Salesi” di Ancona e della clinica oculistica di Macerata.
Gigi Giacco

marzo 1974 la Pasqua si avvicina è tempo di promozioni  al  supermercato CAMPANELLI
Campanelli Offerte Pasqua

14 marzo 1974 Ore di intenso e generale cordoglio ha vissuto la nostra città per la perdita di uno dei suoi figli più cari e promettenti: Sandro SANTILLI sottotenente pilota della pattuglia acrobatica nazionale “Frecce Tricolori”.
La terribile notizia giunse in città ed ai genitori nel pomeriggio del 14 marzo 1974. Sandro Santilli era venuto a collisione sulla verticale di Reano in provincia di Udine, con un altro “Fiat G.91” pilotato dal pari grado Ivano Poffe. Ambedue i veicoli militari appartenevano alle “Frecce Tricolori” la famosa e spericolata pattuglia acrobatica nazionale.
Figlio del messo comunale Santilli, Sandro era entrato giovanissimo nell’aeronautica; ottenuto il brevetto di pilota, aveva conseguito il grado di sergente maggiore e da cinque anni era entrato nella pattuglia acrobatica. Con oltre duemila ore di volo al suo attivo, Sandro Santilli si era ben presto conquistato un posto da “titolare” nella formazione acrobatica dove i vari componenti sono selezionati con particolare durezza ed inflessibilità. Deciso a continuare nella carriera militare, si era messo a studiare ed aveva partecipato al concorso per passare ufficiale. L’aveva vinto e gli era stato concesso il grado di sottotenente; era in attesa di essere promosso di grado ed anche di sposarsi.
Una decina di giorni prima del fatale volo era tornato ad Osimo per una breve licenza.
I funerali con tante autorità civili e militari si svolsero ad Osimo. Tutta la nostra comunità  si sentì toccata e si unì al dolore straziante dei  genitori.
Santilli 9Hanno scritto:
Sandro Santilli, una freccia tricolore nel cielo di Osimo. Un onore per tutti noi osimani! Lo sapete che a volte, quando l’attuale Pattuglia Acrobatica Nazionale passa in zona per i trasferimenti da nord a sud (o viceversa) passa sopra il nostro territorio in segno di saluto a Sandro che riposa al Cimitero Maggiore ?” (Paolo Pesaresi).
Dal suo cielo dal suo mare… dall’alto ora ci saluterà… “( Gloria Castellana).
Ricordo quando mi disse che era entrato a far parte della pattuglia” (Alida Suardi).

24 marzo 1974 è stata celebrata  la cerimonia d’apertura delle manifestazioni per commemorare il 30º anniversario della liberazione della città dal gioco nazista e fascista. La cerimonia, indetta dall’amministrazione comunale con la partecipazione di tutti i partiti democratici e delle associazioni partigiani, ha avuto inizio con una S.Messa celebrata da monsignor Carlo Grillantini presso la chiesa di Santa Palazia; poi un folto corteo di persone, tra cui il Sindaco, gli amministratori comunali, i rappresentanti dei partiti e dei sindacati, con in testa il gonfalone della città, ha percorso le principali vie della città andando a deporre corone di alloro al Monumento dei caduti e al cippo della Resistenza. Quindi presso la sala maggiore del palazzo comunale, il professor Niccoli ha ricordato i tragici avvenimenti del marzo ’44 a Chigiano dove furono trucidati sei nostri concittadini che militavano nelle formazioni partigiane.
Le cerimonie per commemorare l’anniversario della liberazione continuarono i mesi successivi con altre manifestazioni.

marzo 1974 E’ polemica sui giornali per alcune scritte fasciste comparse sui muri di Osimo. Il gruppo consiliare del PCI contesta l’Amministrazione per i ritardi e in alcuni casi per non aver disposto la cancellazione delle vergognose scritte dai muri di Osimo.
Da “LOsservatore”
scritte fasciste

1 aprile 1974 L’Amministrazione POLENTA dal suo insediamento aveva dato inizio ad una bella iniziativa che puntualmente si ripeteva ogni anno: la consegna delle onorificenze agli  insegnanti elementari andati in pensione.
Un modo per salutare e ringraziare quanti si erano dedicati con passione e dedizione alla formazione e istruzione di numerose generazioni di osimani. Un riconoscimento, anche, all’azione  educativa,  non facile ed importante  , che veniva fatta dal “maestro” e/o dal  “professore” all’interno della scuola. Insegnanti che sono stati anche maestri di vita, trasmettendo ai ragazzi, valori; docenti che hanno dato un grande apporto al mondo della scuola e che hanno fatto la differenza non soltanto all’interno dell’istituzione, ma di tutta la comunità, insegnando a recuperare, conoscere e apprezzare le nostre particolarità storiche, linguistiche e artistiche e le nostre radici.

aprile 1974 Anche Osimo non si sottrae al fenomeno delle scritte sui muri: dalle classiche dichiarazioni d’amore, ai messaggi politici.

scritte sui muri

El Sor Ceseru, al secolo Graciotti Umberto,  la vedeva così:
scritte sui muri

aprile 1974 L’avvento del regime di austerità imposta dagli sceicchi a tutto il mondo, non aveva colto impreparati i ciclisti del circolo dei “Senza Testa”. La società fondata nel 1970 vedeva tra i più appassionati: Giuseppe BIANCHI, Giulio CENCI, il maestro Giuseppe CARBONARI, Dino VIOLINI …
Senza testa14 aprile 1974 il Consiglio Comunale prende in esame e approva il testo del nuovo  statuto, nasce l’Istituto “Campana”. Il “Nobil Collegio Convitto Campana” che dal 3 luglio 1967 aveva sospeso in via temporanea il funzionamento del Collegio che per secoli è stato il centro propulsore della cultura di tutta la città  ora diventa “Istituto Campana” e con il nuovo Statuto trova una sua nuova vocazione: affiancare e completare l’opera delle scuole e delle altre realtà educative presenti in città. Così recita l’art.1  del nuovo Statuto dell’Ente:
“Art. 1. Il Collegio Convitto “Campana” di Osimo riconosciuto come Ente Morale del R.D. 22 settembre 1876, numero MCCCII, che ne ha approvato lo Statuto, successivamente modificato dal R.D. 27 luglio 1928 n. 2070 adempie a funzioni di istruzione e di cultura affiancando l’attività degli istituti di istruzione media, secondaria, e professionale mediante l’assunzione di iniziative culturali e parascolastiche dirette agli studenti e favorendo il godimento del diritto allo studio con la gestione di servizi in proprio o in collaborazione con altri Enti; concede le borse di studio di cui all’art.8. L’Ente Morale può inoltre assumere iniziative di carattere culturale rivolte alla totalità dei cittadini al fine di promuovere la istruzione e di soddisfare le esigenze culturali. L’Ente Morale assume la denominazione di “Istituto Campana per l’istruzione permanente“.
Nobil Collegio Convitto Campana

Nobil Collegio

18 aprile 1974 Un nucleo delle Br sequestra a Genova il giudice Mario Sossi, protagonista del processo contro il gruppo “22 Ottobre” e da tempo in polemica con le forze della sinistra extraparlamentare per la sua vigorosa azione repressiva. Sossi verrà rimesso in libertà il 23 maggio.

20 aprile 1974  con una cerimonia , nell’Aula Magna del Municipio, il Sindaco e la Giunta Comunale, a nome di tutta la cittadinanza, hanno voluto rendere doveroso omaggio, alla squadra della Lenco Robur Baslet da pochi giorni neo promossa nel campionato di serie B nazionale di pallacanestro.
Robur 1974

25 aprile 1974 Per il trentesimo anniversario della Liberazione  (1974-1944) il Comune di Osimo organizzò una serie di iniziative per ricordare quanti lottarono e morirono per vedere il Paese superare la dittatura e riconquistare  la democrazia.
liberazione 1974Nella foto il sindaco prof.Paolo Polenta, da sinistra  a destra il prof. Volpini, Quinto Luna, il sen. Niccoli , gli assessori Mari e Belli.
Il sindaco prof.Paolo Polenta nel suo discorso introduttivo disse: “… il ricordo di quei giorni non dev’essere puramente formale ed accademico, ma deve servire a forgiare – specie nelle giovani generazioni –  la coscienza che la democrazia non è un fatto scontato e definitivamente risolto, ma un bene da salvaguardare attentamente e da difendere attraverso un impegno costante a migliorare la nostra società che, in trent’anni, ha già percorso un lungo cammino di progresso, ma che, su quel cammino, deve raggiungere sempre nuovi obiettivi “.
Dopo la S.Messa celebrata da mons. Grillantini, il corteo – aperto dalla banda cittadina, e composto da autorità civiche e militari, da rappresentanze dei partiti, associazioni  partigiane  e d’arme, da scolaresche e cittadini –  si è soffermato davanti alla lapide dei caduti per la Resistenza. Alla  deposizione di corone d’alloro ha fatto seguito  l’orazione ufficiale tenuta dal senatore prof.  Alessandro NICCOLI.
anniversario liberazione 1974 1

Anniversario Liberazione 1974 2

aprile 1974 al Teatro Campana spettacolo  su un  testo di  “CAMUS”, del gruppo universitario teatrale osimano. Lo spettacolo, eseguito con due repliche – racconta la stampa – ebbe un bel successo di pubblico e trovò unanimi consensi malgrado durasse tre ore. La regia era di don Aldo COMPAGNUCCI e come riportarono i giornali, bravi gli attori, con una nota di lode per la prof.ssa Ida MORI che ha interpretato efficacemente la parte della madre e per  Rossana ROSSETTI che anche lei ha dato un saggio di bravura interpretativa.

aprile 1974 protesta dell’Osimana nei confronti dell’Amministrazione comunale. Il Consiglio Direttivo dell’Unione Sportiva Osimana, dopo tante attese pazienti e garbate, inviò al sindaco Paolo Polenta una vibrata e perentoria lettera di protesta per la grave situazione venutasi a creare a causa della indisponibilità del Diana. La questione della sistemazione del locale campo sportivo cominciava ad essere annosa ed assurda; il terreno di gioco – che doveva essere pronto per l’inizio del campionato al 1° novembre 1973 – era ancora impraticabile e sottosopra per i lavori da tempo avviati. L’Osimana era costretta a giocare le partite interne al vecchio stadio di Castelfidardo.  Questo il testo della lettera:

L’Assemblea del direttivo dell’U.S.Osimana mi ha conferito il mandato di definire con l’ente da Lei rappresentato ogni questione relativa all’agibilità ed al conseguente uso del campo sportivo Diana, che per la nostra associazione rappresenta un essenziale presupposto per l’esplicazione dell’attività sportiva. Mi permetto in argomento di sottolineare i sacrifici economici e logistici ai quali la nostra squadra di calcio è stata quest’anno sottoposta; così come mi permetto di sottolineare che ciononostante, essa ha saputo molto bene figurare nel campionato calcistico al quale sta partecipando quale brillante protagonista. ( In proposito non sarà vano rammentare che, se la squadra quest’anno non riuscirà a conseguire l’allettante risultato della promozione al campionato di quarta serie, ciò sarà in gran parte dovuto alla assoluta indisponibilità del campo sportivo che era stato invece promesso per il 1° novembre 1973). La società sta ora affrontando lo sforzo organizativo per un completo riassetto e per una più estesa e più impegnativa attività. Ciò rende, però indispensabile alla società stessa conoscere din d’ora ed in maniera certa la data esatta, entro la quale potrà finalmente fruire delle infrastrutture sportive connesse al campo Diana e del suo terreno di gioco. Sono conseguentemente costretto ad inviare formalmente la S.V. a rendermi ufficialmente nota la data entro la quale l’Unione Sportiva Osimana potrà tornare a fruire del locale campo sportivo.
f.ta Il Presidente dell’U.S.Osimana Antonio BRUNI
OSIMANA STADIOLavori di restauro al vecchio “Diana”. Alcuni dirigenti della società calcistica ( allora presieduta dall’imprenditore edile Antonio BRUNI): Pietro CARPINETI, Giuseppe RIDERELLI, Silvano PRINCIPI.

maggio 1974 Assemblea generale dei soci del Circolo Tennis Osimo, nei locali del circolo di lettura “Vetus Auximon”. Prima la premiazione dei giocatori che avevano fatto conquistare il secondo posto nella Coppa Marche, che rispondevano al nome di:Sandro Graciotti, Mariano Beato, Bianchini, Romano Monastier, Carlo Nicoletti, Maurizio Moretti e Riccioni.
Poi vennero rinnovate le cariche sociali con la riconferma di Renato BARTOLI come Presidente, e i consiglieri: Gino BUGLIONI, Antonio GIARDINIERI, LEONI, LOMBARDI, BRUGE’, BARALLI, MENGONI.

3 maggio 1974 fu un successo la prima edizione della Marcialonga di Osimo
marcialonga 1

1975 marcialonga Partenze della prima marcialonga osimana, settembre 1975

1975 marcialonga il 29 è Lucarì

Non fu solo una gara per atleti con la “A” maiuscola, ma una grande festa aperta a tutti e molti osimani si misero alla prova. La marcialonga era stata organizzata dall’Avis di Osimo in occasione delle celebrazioni del 45° anniversario della sua fondazione, intitolata “Marcialonga della SOLIDARIETA'” allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica osimana sulla necessità di donare più sangue possibile.

maggio 1974 400 furono i giovani delle scuole elementari e medie inferiori che parteciparono a partire dal 3 maggio alla sesta edizione dei Giochi della Gioventù. Un bel evento organizzato con molta semplicità e vissuto dai ragazzi osimani con tanta passione e divertimento. Alcuni risultati di quei Giochi della Gioventù 1974
ATLETICA LEGGERA
M.80 MASCHILI: 1° FLAMINI Lucio, 2° TARANTELLI Stefano, 3° BUGLIONI Oddo, 4° INGARGIOLA G.Franco.
SALTO IN ALTO MASCHILE: 1° POLACCO G.Carlo.
M.60 FEMMINILE: 1^ BONTEMPO Patrizia, 2^ FRONTINI Lina, 3^ CARACCIOLO Elisabetta, 4° RAFFAELLI Carla.
M.1000 FEMMINILI: 1^ VIGNONI Lorena, 2^ RICCIONI Alessandra
SALTO IN ALTO FEMMINILE: 1^ POLINORI Elisabetta
giochi 4

CICLISMO
GIMKANA cat. A: 1° BITOCCHI Emanuele, 2° BIONDINI Michele.
GIMKANA cat. B: 1° CENCI Lorenzo, 2° GIULIODORI Stefano.
GIMKANA cat. C: 1° DE MARTINO Giovanni, 2° GIULIODORI Stefano.
CICLO CROSS cat. C: 1° SCARPONI Massimo, 2° STAFFOLANI David, 3° CEDRATI Luca.
PALLAVOLO
1° IST.SAN CARLO, 2° Scuola Media “G.Leopardi”, 3° U.S.Osimana.
pallavolo giochi della gioventù 1971
JUDO
Fino KG 35: 1° ANTONELLI Lorenzo, 2° PESCE Bruno.
Fino KG 40: 1° FRONTALINI Fausto, 2° MENDOLA Alfonso, 3° BELLI Mario.
Fino KG 45: 1° BRECCIA Giansandro, 2° PESARESI Damiano, 3° BRUNI Ettore.
Fino KG 50: 1° SALVATORI Nazzareno, 2° LOCATELLI Marco.
Fino KG 55: 1° BELLI Stefano, 2° FAGIOLI Renato, 3° GAMBINI Mirko
Fino KG 70: 1° COSTANTINI Luca.
Oltre KG 70: 1° SCARPONI Ciro.
giochi 74
PATTINAGGIO A ROTELLE
CORSA M.150: 1° ANTONELLA Roberto, 2° VIRGINI Lino, 3° MARINI Igino, 4° MATASSOLI Massimo
MEZZOFONDO: 1° MATASSOLI Maurizio
giochi 15
TENNIS
1° STRONATI Stefano, 2° CANONICO A., 3° GIULIODORI S., 4° LOMBARDI
TENNIS DA TAVOLO
SINGOLO: 1° MANNINO Antonio, 2° CAVINA Giuseppe, 3° TRISCARI Giuliano, 4° STRONATI Stefano.
DOPPIO: 1° CAVINA – MANNINO, 2° TRISCARI – STRONATI, 3° BALERCIA – CAPOMAGI.

giochi 9
TIRO A SEGNO:
1° RAMAZZOTTI Paolo, 2° SBAFFO Paolo, 3° MAZZIERI Claudio, 4° QUERCETTI Sandro, 5° PESARESI Claudio.
giochi 5

MOTOCROSS MINORE

1° ANDREUCCI Celestino, 2° MOSCA Moreno, 3° BINCI Ferdinando, 4° CEDRATI Francesco
giochi 412

maggio 1974 La formazione della Lenco-Robur vincitrice del campionato di serie C girone B.  La società aveva puntato con lungimiranza su una politica di inserimento di giovani elementi dando loro piena fiducia e i risultati non mancarono. Allenatore Roberto Mancini.

lenco 16

maggio 1974 Nato nel 1973 ed intitolato in memoria di Andrea Marchetti – il giovane osimano tragicamente perito in un incidente stradale – il Moto Club di Osimo coinvolgeva tanti giovani motociclisti che si cimentavano nelle gare di regolarità e di motocross.
Oliviero MONTICELLI alla fine della stagione 1973, si era laureato campione regionale nella classe 50 cc, mentre nella stessa categoria Giuseppe CEDRATI si era piazzato al 3° posto.
La squadra osimana era forte anche nelle altre categorie maggiori con: Paolo BAMBOZZI, Giampaolo VICARELLI e MONTICELLI.
Nella foto una spettacolare acrobazia di Paolo BAMBOZZI durante una gara.
Bambozzi

motocros

13 maggio 1974 Il referendum per l ‘abrogazione dell ‘istituto del divorzio viene vinto dalle forze laiche con un risultato al di sopra di ogni ottimistica aspettativa. Sono 59,1% gli italiani che hanno votato “no” all ‘abrogazione della legge Fortuna-Baslini. Il senatore Fanfani commenta: “La DC ossequia la decisione che gli elettori hanno liberamente preso”. L’istituto del DIVORZIO è salvo.
Divorzio
E ad Osimo come era andata ?
rEFERENDUM dIVORZIO RISULTATII  “NO” si affermarono solo su 8 sezioni elettorali rispetto alle 29 presenti e presso le quali 15.293 elettori osimani andarono a votare  per confermare o meno il DIVORZIO. Vinsero i “NO” (chi voleva il mantenimento della legge sul divorzio) nelle sezioni: Istituto ( credo si tratti Istituto San Carlo), a Passatempo in entrambe le due sezioni, al Padiglione (per soli 2 schede), all’Avviamento, al Borgo S.Giacomo, alla Pietà e alla Fornace Fagioli.

20 maggio 1974 Gli abitanti di Montegallo – contrada posta al confine tra il Comune di Osimo e Offagna – hanno in questi giorni raccolto un centinaio di firme per protestare contro il tentativo di scaricare, in una cava posta nella contrada, i rifiuti solidi urbani provenienti dal Comune di Ancona.
Per i cittadini di Montegallo la richiesta del Comune di Ancona è davvero singolare se si pensa ad alcune cose:
1) la cava prescelta viene a trovarsi al centro di nuclei di caseggiati e porci di rifiuti rappresenterebbe un vero e proprio attentato alla salute degli abitanti;
2) tutti i terreni adiacenti erano coltivati in colture specializzate: vigneti, uliveti e alberi da frutto che verrebbero seriamente danneggiati.
3) a poche decine di metri dal luogo esiste una villa monumento nazionale di grande valore artistico e monumentale. La villa è,tra l’altro, circondata da alberi di alto fusto di notevole interesse paesistico.
Gli abitanti di Montegallo avevano tutte le regioni per protestare nella maniera più energica. L’Amministrazione comunale osimana si fece portavoce delle lamentele dei suoi concittadini. Nella foto la bella villa  Bonaccorsi a Montegallo.Montegallo

28 maggio 1974 Un ordigno, collocato sotto i portici di piazza della Loggia a Brescia, esplode mentre è in corso una manifestazione antifascista. Sette persone vengono uccise sul colpo e novanta restano ferite, due delle quali moriranno successivamente. Ordine Nero rivendica l’attentato.

mercoledì 29 maggio 1974 in risposta al vile attentato delle bombe di Brescia, gli osimani vollero far sentire tutto il loro sgomento sfilando numerosi davanti al Monumento della Resistenza. Un modo semplice per esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime e a manifestare lo sdegno civile e l’impegno della nostra comunità contro la violenza sanguinaria del terrorismo. Osimo era ed, ne sono certa, è questa.
solidarietà degli osimaniIl Consiglio Comunale convocato d’urgenza approvò un Ordine del Giorno per poi sospendere la seduta in segno di lutto.
Il consiglio comunale di Osimo riunitosi il 29 maggio 1974,
esprime commosso cordoglio alle famiglie delle vittime della strage fascista di Brescia. Il gravissimo attentato, che è costato sette vite umane oltre 90 feriti, si è verificato in corso di una manifestazione unitaria antifascista, promosse dei sindacati. Mai il volto assassino dei nemici della democrazia  si era manifestato e così aspramente; mai lo stato democratico nato dalla Resistenza, le forze politiche e le organizzazioni sindacali erano stati così gravemente e tragicamente sfidate. Ma chi vuole il Paese lacerato tra la rabbia, lo smarrimento e la paura, per impedire il libero e sereno sviluppo della vita democratica , sbaglia i suoi conti. I responsabili di questo disegno criminali siano perseguiti, ogni complicità sia smascherata, senza incertezze, perché i principi e i valori della tolleranza e della convivenza democratica, possano essere fondamento di ogni progresso civile.
Il consiglio comunale di Osimo, memore dell’ alto contributo dato dalla città alla lotta di liberazione, di cui ricorre quest’anno il trentennale,  in segno di lutto e di solidarietà decide di sospendere la propria seduta. “

Fra le unanime espressioni di solidarietà espresse dal Civico Consesso, quella del  Sindaco che così aveva aperto la seduta:  “Io ritengo che il Consiglio Comunale faccia bene oggi a esprimere ed associarsi agli interventi che sono stati fatti questa mattina nella manifestazione popolare.  Come Consiglio Comunale quale rappresentanza democratica più alta della popolazione osimana, ci uniamo, alle espressioni di condanna di questo vile attentato. Osimo democratica, Osimo antifascista come lo è sempre stata si unisce al dolore e alle voci che in tutt’Italia, in tutti i comuni d’Italia oggi si eleveranno per la condanna di questo barbero attentato alla vita di tutti i cittadini italiani”.

Sulle pagine dell’Osservatore l’indignazione di quanto accaduto è lasciata al giovane Paolo Pittori
Pittori Paolo

5 giugno 1974 La Nuovo Pignone, (ditta che era stata rilevata dall’Eni di Enrico Mattei ) che con lo stabilimento rilevato a Porto Recanati nel 1963 aveva suscitato tante attese occupazionali,  era entrata in una crisi gravissima. L’ipotesi di chiusura sollevò una grande mobilitazione e tanta preoccupazione.
I lavoratori e il Consiglio di Fabbrica che contava non pochi operai osimani, in questa situazione di grave difficoltà, si rivolse agli Enti Locali a tutti i livelli per chiedere la solidarietà e la vicinanza nella lotta per la salvaguardia dei posti di lavoro.
Il Consiglio Comunale di Osimo questa solidarietà alle maestranze del “Nuovo Pignone” non la fece mancare. La questione arrivò sui tavoli del Civico Consesso che approvò un Ordine del Giorno a sostegno dei lavoratori e del Consiglio di Fabbrica.
Il consiglio comunale di OSIMO esaminata attentamente la deficitarie situazioni della “Nuovo Pignone” che con il tempo invece di attenuarsi ha assunto proporzioni allarmanti, ritiene di concordare integralmente con le conclusioni che il Consiglio di fabbrica ha sintetizzato nel documento, dal quale emergono in maniera chiara i ruoli e le competenze che tale complesso deve avere e le cose da farsi;
Il Consiglio comunale condivide e fa proprio il testo del Consiglio di Fabbrica laddove si evidenzia: “..se l’azienda vuole effettivamente raggiungere una buona industrializzazione della produzione è necessario intraprendere una modifica delle politiche aziendale che deve essere protesa verso nuovi investimenti, un impegno della direzione aziendale a ristrutturare gli impianti, a riqualificare il personale, di riorganizzare gli apparati tecnici e commerciali per dare al “Nuovo Pignone” un carattere più competitivo sui mercati.
Il consiglio comunale auspica che nel quadro di una programmazione nazionali e regionali delle esigenze industriali e occupazionali del nostro territorio si tenda a dare un carattere prioritario a scelte che vadano direttamente e principalmente ad aiutare i territori più esposti a difesa del livello di occupazione e del salario.
Invita le partecipazioni statali ad essere più presenti in tale settore e che dia le garanzie con una politica organica di interventi per risolvere tali crisi denunciata dalle organizzazioni sindacali e da tutti i lavoratori;
Dispone altresì, a titolo di solidarietà verso i lavoratori in sciopero da diversi giorni un piccolo contributo di lire 50.000 dando atto che tale spesa trova copertura nel bilancio 1974″. Il testo venne approvato all’unanimità dal Consiglio.
Fra gli interventi più appassionati a difesa dell’iniziativa “pro Nuovo Pignone” quello del consigliere Ginnasio LAMPA che ribadì nel Civico Consesso l’importanza dell’atto consiliare a sostegno della lotta dei lavoratori dell’azienda concludendo così il suo intervento: “…. si deve sapere che la lotta delle maestranze della Nuovo Pignone che continua ininterrotta da diversi giorni è una lotta non tanto per il miglioramento retributivo, ma si lotta per creare e mantenere il lavoro, per l’occupazione che è un diritto sancito dalla Costituzione Italiana
Nuova Pignone 1

giugno 1974 nuove indennità di carica sono disposte dalla legge per gli amministratori e per la prima volta si prevede un gettone di presenza per i Consiglieri comunali.
In applicazione delle nuove disposizioni legislative l’indennità mensile del Sindaco passa a £. 180.000 mensili mentre al solo Assessore delegato spetta £. 135.000 ( il 75% di quanto percepito dal Sindaco). Vine introdotto per la prima volta un gettone di presenza per i Consiglieri comunali ammontante a £ 5.000 per ogni giornata di effettiva partecipazione alla seduta del Consiglio comunale.

9 giugno 1974, nell’ambito delle manifestazioni antifasciste indette dall’amministrazione comunale per celebrare il 30º anniversario della Liberazione di Osimo dal fascismo, presso il cinema Concerto sono stati proiettati alcuni documentari “LUCE” che erano gli strumenti della propaganda di regime durante il ventennio nero
Nel corso della manifestazione hanno preso la parola il dottor Paolo Polenta sindaco di OSIMO, per presentare l’iniziativa, e il dottor Pacetti, responsabile del centro studi della resistenza della Regione Marche che ha illustrato il significato e il contenuto  dei documentari.
Estremamente positiva la partecipazione del pubblico: molti giovani e giovanissimi che, raccontano le cronache dei giornali,  si siano divertiti un mondo alle buffonesche parate e smorfie di Benito Mussolini. Divertiti ma anche un po’ stupiti gli anziani presenti, molti sembravano domandarsi come tanta gente abbia potuto subire il fascino di un simile pagliaccio.
Nella foto partigiani e truppe polacche lungo corso Mazzini, era il 6 luglio 1944.
1944 liberazione

giugno 1974 con una spesa di oltre 6 milioni l’Amministrazione installa diverse pensiline per l’attesa degli autobus
pensiline

Come  segnalato  dalla collega e brava fotografa Stefania Nasuti, dopo 41 anni la pensilina collocata a Montegallo svolge  ancora la sua funzione
pensilina 2

giugno 1974 Bill Gates, fondatore della Microsoft, da tempo in testa alle classifiche degli uomini più ricchi del pianeta, ha raccontato che il segreto del suo successo è stato lo studio del latino e del greco.  Anche dietro a questi ragazzi e ragazze che nell’ estate del 1974 aggiunsero i loro nomi all’Albo d’Oro del Liceo Scientifico e Classico “Campana”di Osimo, c’è stato il faticoso studio del latino e del greco:
Lauretta ALBA, Maria Assunta BALEANI, Lucia BARBIERI, Sandro BELFIORI, Elvira BORGHI, Fiorella BUCCOLINI, Carla CAMPAGNA, Alberto CAPITOLI, Maurizio CARLETTI, Sandro CITTADINI, Maurizio COLONNELLI, Stefano GENTILI, Achille GINNETTI, Maria Luisa GUERCIO, Loredana LORETANI, Eugenia MARCHEGIANI, Paolo MAZZOCCHINI, Luigi MAZZUFERI, Lucia MENDOLA, Marcherita PERILLO, Paola PERILLO, Maria Gabriella PETTINARI, Ida QUATTINI, Maria Vittoria SALTARA, Tiziana SAMPAOLESI, Luciano SARACENI, Giacinta SINIBALDI, Daniela TESEI.
Liceo

giugno 1974 C’è chi sostiene che il ’68 sia stato guidato da “cattivi maestri” e di questi “maestri del 1974” che ne sarà stato ? Questi le maestre ed i maestri diplomati alle Magistrali di Largo Trieste:
Isabella BALDASSARI, Alessandra CANAPA, Valeria CEDRARO, Marianna DONARGO, Americo FANTINI, Patrizia GALASSI, Gianfranco GARGANELLI, Doriana GUZZINI, M.Grazia ILLUMINATI, Graziella MAMMOLI, Luciano MENGHI, Massimo MILONE, Renzo TODARI, Cesarina TOMASETTI, Rita ZAGALGLIA.
64. 01

giugno 1974 Chiusero  il capitolo delle preoccupazioni per le interrogazioni, per i compiti in classe e si “maturarono” Ragionieri e Periti commerciali:
Enrico AGOSTINELLI, Valeria AGOSTINELLI, Nicolino BERARDI, Rodolfo BORSINI, Stefano BUSINARO, Giulia CANALINI, Germano CAPITANELLI, Andrea CAPRARI, Loredana CINTIOLI, Fabio FATTORINI, Irene GIULIODORI, Gianfranco GRASSI, Marco MAZZIERI, Margherita PERGOLESI, Giuliana POLVERIGIANI, Fabrizio STERLACCHINI, Luciano ALLORI, Alida CANTORI, Diana CARLETTI, Patrizia CERNIERI, Giampaolo DURANTI, Paolo GALDINI, Leandra GATTO, Maurizia LE MOGLIE, Mariella MORBIDONI, Maurizio MORONI, Giovanni MORRESI, Giampaolo PAOLINI, Maria Pia PIERGIACOMI, Laura SCALZO, Oreste SIMONETTI, Beniamino BRUTTI, David CORIANI, Giuseppe PIERANTONI.
1974 Ragioneria 6

1974 Ragioneria 5

1974 Ragioneria 3

1974 Ragioneria 2

1974 Ragioneria 1

domenica 14 luglio 1974 la Città di Osimo ha ricordato il 30° anniversario della Liberazione dal giogo Nazi-fascista e il contemporaneo sfondamento del fronte tedesco in prossimità della frazione di Case Nuove. Tale battaglia fu decisiva per la liberazione di Ancona e di tutta la provincia.
Nell’occasione fu inaugurato il cippo che si trova a Casenuove. La stele commemora “la battaglia  del Musone” o anche detto ” il forzamento del Musone” svoltosi tra il 17 e il 18 luglio 1944. Il superamento del Musone, dopo la decisiva e tormentata liberazione di Filottrano, costituì un momento importante nelle vicende della lotta di liberazione che fu decisiva per facilitare l’intervento delle truppe alleate per la liberazione di Ancona.  60 giovani partigiani osimani si arruolarono volontari nelle divisioni italiane “Cremona” e “Friuli” per continuare la lotta contro i fascisti e gli oppressori nazisti.
cippo di Casenuove di OsimoIl monumento commemorativo in travertino delle dimensioni di ml. 3.51×1,50 nel quale sono scolpiti i nominativi dei partigiani caduti è stato realizzato dall’impresa di marmisti osimani Marchegiani Mario e Tommaso su progetto del prof. Elmo Cappannari. Il cippo riporta la seguente iscrizione:

Speranza di Libertà ci affratellò ricordateci uniti
Luglio 1944 – Luglio 1974.
Le Marche nel 30° anniversario della Liberazione

bozzeto Cappannari Casenuove

CasenUove 4

luglio 1974 Pur tra le non lievi difficoltà economiche del momento si svolse la 8^ edizione del Festival di Musica ” città di Osimo”. Dal 1965 l’EMA raccoglie sempre maggiori consensi di pubblico per l’alto livello artistico culturale degli spettacoli organizzati. Un appuntamento estivo di richiamo, una prestigiosa iniziativa che si ripete con puntale cadenza annuale  che onora la nostra città.
Strategico il periodo scelto per gli spettacoli ( 12 – 24 luglio ), è il momento in cui la grande stagione del turismo è in atto su tutte le zone balneari, e per gli organizzatori è giusto e doveroso che Osimo compia il suo sforzo per essere presente ed operante nel settore. Un grande sforzo organizzativo da parte di  Claudio Polenta, Don Fanesi e Pio Fantasia che riescono ogni anno nel miracolo di allineare sul palcoscenico di piazza del Duomo, con le limitate risorse economiche a disposizione, i più prestigiosi nomi dello spettacolo internazionale. Tra gli spettacoli più acclamati:
– concerto sinfonico dell’Orchestra di Stato di Ostravia ( Cecoslovacchia);
– l’esibizione del pianista Luciano SANGIORGI ;

– Carlo LOFFREDO con la sua notissima Jazz Band una serata in  un omaggio a Duke Ellington.
jazz 1974

festival 1974

Festiva 1974 6

23 luglio 1974 Senza spargimenti di sangue cade in Grecia il regime dei colonnelli.

4 agosto 1974 Una forte carica di esplosivo, ad alto potenziale calorico, esplode a bordo del treno ltalicus sulla Firenze-Bologna, all’uscita della galleria di San Benedetto Val di Sambro. I morti sono dodici, ma nelle intenzioni degli attentatori che avevano regolato la bomba in modo da farla esplodere al centro della lunga galleria, dovevano essere in numero molto superiore.

27 agosto 1974 muore in Svizzera la dinamica fondatrice della Lenco Italia, Maria LAENG. Le verrà intitolato l’Istituto professionale di via Molino Mensa.

agosto 1975 la nuova Osimana si prepara, con molte ambizioni, ad affrontare il campionato di Promozione girone unico. Presidenti della società sono: Antonio BRUNI e Silvano PRINCIPI. Il nuovo allenatore è Marcello NERI ( ex professionista ed uno degli allenatori più ricercati). Questa la rosa dei giocatori:
Portieri: Parri, Tantucci, Taviani e Vaccarini.
Difensori: Bontempo, Bottegoni, Brunelli, Carpano, Ferri, Gaggiotti, Giacco, Pauri e Polenta Adriano.
Centrocampisti: Antinori, Carlini Marco, Gabbanelli, Mezzelani e Marini.
Attaccanti: Brazzoni Enzo, Cittadini, Feliciani, Graciotti Sandro detto Garibaldi, Mannino Raoul, Moglie, Pierucci, Zoppi Andrea.
Osimana 1975_1976

Marcello Neri e il Presidente Bruni

31 agosto 1974 viene inaugurata la Mait snc di Emilio TONTI ed Enrica CAMILLETTI. L’azienda in pochi anni diventò leader nella produzione, su proprio brevetto,  di macchine  industriali trivellatrici mobili.
Trivella MaitNella foto  un vero mito la “trivella Mait Ten” una delle prime macchine trivelle mobili prodotte dalla ditta Mait. Era capace di eseguire fori da 1.2 mt fino a 30 mt di profondità, su ogni tipo di terreno. Si trattava di una trivelsonda mobile con asse posteriore azionata tramite sistema meccanico. Un grande merito della MAIT  macchine industriali perforatrice e del Sig. Emilio Tonti, primo ideatore al mondo di una perforatrice meccanica semovente.

agosto 1974 anche negli anni 70 era molto viva la questione della “fuga dei cervelli”.
Osimani doc, e di questi molti giovani, che decidevano di lasciare la propria terra e trasferire le loro professionalità lontano dai confini italiano. Questo accade sistematicamente anche oggi a causa della crisi che costringe molti giovani della nostra città a partire per cercare occasioni e realizzazioni di aspettative di studio che purtroppo il nostro territorio non riesce ad offrire.
Sarebbe bello non perdere i legami con ciò che di buono i nostri concittadini hanno portato fuori dalla nostra piccola comunità per sfruttarla all’estero o in altre realtà del Paese. Creare un catalogo delle eccellenze osimane all’estero e mantenere un legame con loro sarebbe utile anche per la nostra comunità, in fondo, si tratta di persone “ambasciatori delle nostre tradizioni”.
Alcuni di questi sono diventati imprenditori o stanno facendo carriera in uffici strategici della finanza, dell’economia. Proverò in seguito a raccogliere alcune di queste belle storie.
Nel periodo in esame (1970 – 1975) tra gli osimani di eccezione “ambasciatori delle nostre tradizioni” è da menzionare la figura del prof. Oreste VACCARI glottologo di fama internazionale. Ai più sarebbe rimasta persona sconosciuta se don Carlo Grillantini non ne avesse fatto un bellissimo articolo ed elogio sulla stampa locale dell’epoca.
La sua è stata una storia singolare, figlio di Enrico VACCARI, un prode ex garibaldino che fu capo stazione presso il nostro scalo ferroviario, e di Luisa Mayo. Fin da piccolo la sua passione fu attirata dala conoscenza delle lingue straniere. Dopo gli studi universitari fatti a Napoli, insegnò in Canada e poi in Argentina, ma il desiderio di conoscere le lingue orientali lo spinse a trasferirsi a Tokyo. Nella capitale nipponica mise le sue radici, sposandosi con la sig.na Enko Elisa, e mentre insegnava lingue europee approfondì lo studio della lingua giapponese. A lui si devono diverse pubblicazioni in giapponese e in inglese e la fondazione di un Istituto Linguistico. Tra le sue opere di maggior rilievo: il Corso di conversazione inglese-giapponese e il dizionario inglese-giapponese. Opere di gran successo sopratutto negli Stati Uniti dove furono più di un milione le copie vendute.
Il prof. Vaccari per la sua importante opera di diffusione della lingua giapponese ebbe anche uno dei maggiori riconoscimenti dal Governo nipponico: il conferimento del premio dell’ordine del Gran Tesoro. E’ stato il primo straniero ad aver ricevuto tale onoreficenza. Da convinto antifascista il prof. Vaccari venne internato dal Governo nipponico perchè si rifiutò di riconoscere lo Repubblica di Salò. Nel dopo guerra il prof. Vaccari continuò nella sua preziosa opera di approfondimento e di divulgazione della complicata lingua giapponese.
Oreste Vaccari un insigne figura di osimano di eccezione.
Vaccari Oreste

agosto 1974 quando per molti giovani osimani il pomeriggio era troppo azzurro e lungo …..  c’era il baretto di piazza nuova
baretto di Piazza Nuova

1 settembre 1974 all’ospedale Muzio GALLO proseguendo l’opera di miglioramento dei servizi aprì un nuovo reparto: quello di urologia. La nuova divisione, venne affidata al concittadino dott. Raimondo LOMBARDI che da anni si dedicava a questa specialità medico chirurgica.
villa-cannone

settembre 1974 Gloria CASTELLANA osimana che da anni si dedicava con bravura e successo alla scrittura di fiabe e novelle vince la medaglia d’oro all’8^ edizione del premio letterario nazionale “H.C. Andersen” indetto dal comune di Sestri Levante con il Corriere dei Piccoli riservato agli scrittori di fiabe.

18 settembre 1974 come oramai da tradizione, il 18 settembre  festività di San Giuseppe da Copertino patrono di Osimo, vengono consegnate le medaglie ai cittadini benemeriti. Tale iniziativa che si ripete di anno in anno vuole premiare i cittadini osimani che si sono distinti in vari settori. Quell’anno ricorrendo il 30° anniversario della Liberazione dal fascismo e dal nazismo-fascismo ( 1944-1974), l’Amministrazione comunale volle assegnare i riconoscimenti a delle persone che hanno dato un particolare contributo alla lotta antifascista nella città. Si tratta dell’avv. Vincenzo ACQUA e del sig. Quinto LUNA per la loro nota attività di antifascisti e di combattenti partigiani.
Civiche Benemerenze dal 1970
L’avv. Vincenzo ACQUA è stato membro del C.N.L., ha subito la detenzione per la sua attività di antifascista e dopo la liberazione ha ricoperto varie cariche  amministrative ad Osimo di cui è stato Sindaco per molti anni. La Motivazione della benemerenza: ” per aver svolto con fermezza e personale sacrificio una permanente azione contro il fascismo e per aver dato un contributo determinante, quale membro del C.L.N.  e amministratore comunale, alla rinascita democratica della nostra città” .
Il sig. Quinto LUNA  comandante partigiano si è distinto per molte azioni nella provincia  e nella regione. La Motivazione della benemerenza: ”  per il valoroso e costante impegno di combattente partigiano che lo portò ad operare efficacemente in molte parti della regione contribuendo così alla lotta popolare di liberazione contro la dittatura fascista “.

Prima della consegna delle medaglie, avvenuta presso il palazzo comunale, il sindaco ha tracciato un breve ritratto di due concittadini premiati mettendo in risalto la fede antifascista, il loro attaccamento agli ideali di democrazia e di libertà, la loro milizia coerente e disinteressata.
Democristiano l’avv.Vincenzo Acqua, comunista il signor Quinto Luna, entrambi, aldilà delle divergenze ideologiche, si trovarono a percorrere insieme la stessa strada della dura lotta antifascista.
Al termine della cerimonia, visibilmente commossi, l’avv. Acqua e il signor Luna, ritirando le medaglie, hanno rivolto un breve ringraziamento alle amministrazione comunale per questo riconoscimento ad essi conferito.
Entrambi hanno voluto sottolineare quanto questa iniziativa varca l’aspetto individuale, ma deve invece essere un riconoscimento ad un’intera generazione di italiani che ha sofferto e combattuto contro il fascismo.
1974 Quinto Luna civica benemerenza 1

Acqua 3

18 settembre 1974 Il nuovo campo sportivo Diana viene ufficialmente inaugurato il giorno della festa del patrono. Con l’occasione si svolse un’amichevole: Osimana – Giulianova  brillantemente vinta dai nostri portacolori.
Nella previsione dei lavori da effettuare si era pensato di attrezzare la struttura di via Olimpia anche per lo svolgimento dell’attività di Atletica Leggera. Venne dato l’incarico all’ing.Mariotti nell’aprile 1968 per la elaborazione di un progetto riguardante la creazione di 4 corsie attorno al campo, una pedana per il salto in alto, una per il lungo e il triplo, una per l’asta, con relative fosse di caduta, le pedane per il lancio. In questo modo l’Amministrazione aveva pensato di colmare la lacuna nel settore dell’Atletica Leggera, settore che si stava sviluppando sopratutto grazie alla presenza di un bel gruppetto di ragazze.
Il Comune aveva deliberato per tale progetto, una spesa di circa 17 milioni da coprire con un apposito mutuo. Eseguendo i lavori l’Amministrazione decise che occorreva, stante le pessime condizioni del fondo erboso, altresì provvedere alla sistemazione del manto erboso con appositi lavori di drenaggio, la sistemazione delle gradinate per il pubblico e la palazzina spogliatoi.
Diana

settembre 1974 si è ripetuto il successo del concorso pianistico “Coppa Pianisti d’Italia” ( siamo alla settima edizione).
1974 coppa pianistiVincitore assoluto sarà  il giovane Luigi CECI di Bari.
1974

ottobre 1974 l’opinione pubblica osimana ma anche di fuori Osimo viveva con apprensione la drammatica situazione che stava attraversando la Lega del Filo d’Oro. L’Associazione osimana fondata da don Dino MARABINI e Sabina SANTILLI aveva dato vita ad un Istituto, denominato Istituto “Nostra Casa”, per la cura  e la riabilitazione dei bambini ciecosordomuti, cioè bambini pluriminorati che non venivano curati da altri Istituti del genere o perlomeno dove sono solo ricoverati senza essere riabilitati.  Dopo i primi anni di attività svolta quasi in forma volontaristica l’attività dell’Istituto andava sempre più specializzandosi e arricchendosi di riconoscimenti ( prima la parificazione delle scuole elementari e materne). Aumentando la propria attività e adeguando le proprie strutture alla ricerca di una sempre più adeguata risposta da dare all’utenza – che come detto non era solo di tipo assistenziale ma soprattutto riabilitativo – anche le spese dell’Ente andavano notevolmente aumentando. Fino ad allora l’Associazione era vissuta prevalentemente grazie alla sensibilità e all’aiuto concreto dei cittadini, sia osimani che da tutta Italia, poi l’entrata maggiore della Lega cominciò a derivare dalle rette degli Enti Locali di provenienza dei ragazzi ricoverati. Ma a causa delle lentezze e spesso della mancanza di  pagamento di dette rette,  il bilancio della Lega iniziò ad andare in sofferenza. Si iniziò a vociferare di: “chiusura della Lega del Filo d’Oro” a decorrere dal mese di Dicembre 1974. Tutta la popolazione osimana seguiva con ansia la difficile situazione  che stava vivendo l’istituto di don Dino.

La questione che stava a cuore di tutti gli osimani non poteva non trovare attenzione nell’Assise comunale osimana. L’Amministrazione comunale si adoperò per appoggiare validamente le giuste richieste della lega. Il Sindaco, per due volte, accompagnò don Dino e la  delegazione dei dirigenti della Lega negli incontri con i vari Ministeri per ottenere la sospirata convenzione.  Anche il  Consiglio comunale diede il proprio contributo deliberando un Ordine del Giorno, ancora una volta votato in modo unitario, questo il testo dell’ordine del Giorno:
Il CONSIGLIO COMUNALE di OSIMO,
udite le comunicazioni del Sindaco sulla grave situazione dell'”Istituto NOSTRA CASA” della Lega del Filo d’Oro che per difficoltà finanziarie ha deliberato la chiusura a decorrere dal 1° ottobre 1974 garantendo peraltro la continuità della propria attività fino al termine del corrente anno facendo affidamento sulle contribuzioni private;
tenuto presente che tale Istituto è attualmente l’unico in Italia a curare efficacemente la riabilitazione dei bambini pluriminorati psicosensoriali contemporaneamente della vista, dell’udito e della parola;
esprime anzitutto la propria solidarietà ai dirigenti e al personale della Lega del Filo d’Oro, nonchè alle famiglie interessate e a quanti alti si stanno, adoperando per la sopravvivenza e il consolidamento dell’Istituto;
auspicano che il Governo e il Parlamento procedano quanto prima  ad un organico intervento legislativo  nel settore dell’assistenza agli handicappati, ponendo così trmine ad una situazione di disorganicità ed insufficienza degli interventi finora attuati;
chiede che, in attesa del raggiungimento di tale obiettivo che potrà significare anche la pubblicizzazione dell’Istituto o altre adeguate soluzioni, se ne garantisca intanto la vita trattandosi dell’unico che in Italia si occupa di una categoria così bisognosa di interventi concreti e di umana solidarietà, fornendo ad esso i contributi finanziari che sono previsti dalla legge 30.03.1971 n. 118;
considerato che in un incontro avutosi a Roma il 9 ottobre u.s. il Ministro della Sanità ( mia nota: on.Vittorino Colombo) si è impegnato a firmare la necessaria convenzione con l’Istituto ai sensi della legge precedentemente richiamata e che, fino ad oggi, tale impegno non ha avuto concreta attuazione rimettendo in forse nuovamente l’avvenire dell’Istituto;
invita il Ministro della Sanità a provvedervi immediatamente, secondo gli impegni presi, garantendo rette adeguate alle particolarissime caratteristiche dell’Istituto che non possono essere raffrontate a quelle di Enti che provvedono soltanto al ricovero dei minorati;
si impegna a sviluppare con l’opinione pubblica e la cittadinanza iniziative volte all’approfondimento dei problemi dei ciecosordomuti in particolare e della riforma dell’assistenza in generale al fine di dare ogni possibile contributo dell’Ente locale alla soluzione di essi.
Lega filo d'oro 456

Ottobre 1974 i cittadini di via Striscioni protestano. Era da circa 5 anni che in quella zona insisteva una discarica, una discarica che pur dichiarata idonea dalla Commissione Prefettizia tuttavia per la mancanza dei necessari lavori di interramento dei rifiuti di fatto non era in regola. A seguito della dura e forte protesta della gente la discarica divenne da allora un “osservato speciale” ( tanti gli interventi, i lavori eseguiti per limitare i danni ambientali e numerose volte la questione arrivò sui tavoli del Civico Consesso) fino alla sua chiusura definitiva.
Villa San Paterniano territorio
La protesta di Via Striscioni proseguirà anche nei mesi successivi con articoli inviati ai giornali e l’ennesima petizione con la accolta di più di 100 firme di capi famiglia trasmessa all’Amministrazione comunale. Ecco quanto, tra l’alro” scrissero i capi famiglia al Sindaco:
I sottoscritti si rivolgono nuovamente alla S.V. affinchè vengano presi i dovuti provvedimenti per trasferire in altra località lo scarico dei rifiuti solidi urbani. La richiesta è motivsta dal fatto che detti rifiuti non sono stati mai interrati, ma sistematicamente incediati provocando così cortine di fumo che trasporte dal vento per chilometri ammorbano l’aria per mesi interi, arrecando seri disturbi all’organismo ( mal di testa, inappetenza, insonnia, difficoltà respiratoria particolarmente gravi nei soggetti malati ed asmatici.
Pertanto riferendoci anche alla precedente istanza, che non venne presa in considerazione per il rifiuto da parte degli agricoltori di accettare lo scarico nei loro terreni si permettono di segnalare la disponibilità del sig. Cesare SANTICCHIA ( abitante nella casa colonica adiacente a quella in cui venfono effettuati gli scarichi solidi di Offagna), il quale ad un prezzo inferiore metterebbe a disposizione l’area per lo scarico dei rifiuti e ne garantirenbe l’interramento.”

29 ottobre 1974 In un clima politico nazionale segnato dalla ingovernabilità, il 3 ottobre 1974 si era dimesso il 5° governo Rumor (leader dorotei della Democrazia Cristiana), dall’acuirsi della violenza politica dell’estrema destra e dell’estrema sinistra, Osimo che fino ad allora aveva goduto di un discreto sviluppo economico grazie all’espandersi di piccole industrie locali ma sopratutto della Lenco, si ritrova improvvisamente alle prese con il problema dell’occupazione. La più grossa industria osimana, La Lenco Italiana, aveva deciso di mettere le proprie maestranze in Cassa Integrazione, 32 ore settimanali a partire dal 1° novembre 1974.
Con la Lenco vanno in crisi tutte le numerose aziende di piccole e medie dimensioni ad essa collegata. La città e con essa tutte le famiglie osimane si ritrova fragile, indifesa e senza prospettive.
Il Sindaco, anche d’accordo con i consiglieri rappresentanti dei vari gruppi consiliari, convoca un Consiglio Comunale Straordinario per consentire al Civico Consesso una discussione sul futuro occupazione della città.
A seguito dei vari interventi il Consiglio con voti unanimi approva il seguente Ordine del Giorno:
IL CONSIGLIO COMUNALE di OSIMO,
di fronte al prolungarsi della crisi politica che travaglia il nostro Paese in un momento di gravissime difficoltà economiche;
alla luce del ventilato licenziamento di dipendenti da parte di imprese cittadine e della messa in Cassa Integrazione di tutti gli operai della Lenco Italiana che minaccia inoltre una serie di ditte collaterali e di lavoranti a domicilio, fatti che tendono a scaricare ancora una volta le difficoltà dell’attuale momento economico sui lavoratori;
chiede che si costituisca al più presto un governo in grado di difendere efficacemente l’occupazione e di fermare la spirale del caro-vita, impostando una politica economica basata sulla programmazione democratica e sui consumi sociali;
esprime la più netta opposizione all’ipotesi dello scioglimento anticipato del Parlamento e di elezioni politiche anticipate, due fatti che non risolverebbero nessuno dei problemi aperti nel nostro Paese e ne aggraverebbero altri, compresi l’occupazione, il caro-vita e la difesa delle stesse Istituzioni Repubblicane.
In questo spirito il Consiglio comunale esprime pieno appoggio alle maestranze, della Lenco, delle altre imprese e alle loro organizzazioni sindacali, impegnandosi a seguire gli sviluppi delle vertenze a tutti i livelli, in appoggio alle giuste esigenze dei lavoratori.
manifestaz 3
manifestaz 4
manifes 5
manifestazione pro occupazione

Novembre 1974 La Giunta municipale aveva incaricati i progettisti del Piano Regolatore Generale, gli architetti Rozzi e Carancini, a predisporre la redazione di un Piano Particolareggiato del Centro Storico e di un Piano di ristrutturazione della rete commerciale.
PIANO Particolareggiato del CENTRO STORICO rivestiva una importanza primaria ed era la diretta conseguenza logica del lavoro del Piano Regolatore che era stato da poco adottato.

In Consiglio Comunale vengono invitati i due progettisti a relazionare sulla questione PIANO PARTICOLAREGGIATO del CENTRO STORICO.
Il Sindaco, prof.Paolo POLENTA, introduce l’argomento: ” Il centro storico di OSIMO ha una particolare importanza, perché è piuttosto vasto, non ha un valore soltanto da un punto di vista storico, artistico ( e ne ha parecchio ) ma lo ha anche da un punto di vista di ricchezze di strutture edilizie, economiche, che all’interno del centro storico ci sono.
Sappiamo tutti che le attuali ristrettezze della legge urbanistica non consentono, purtroppo, la realizzazione di opere di non secondaria importanza, di ristrutturazione e di restauri. Per cui, e ciò ha portato indubbiamente, da una parte a garantire il centro storico da interventi che fossero stati depauperanti della sua ricchezza, dall’altra parte però, in certi casi, ha costituito un elemento negativo di freno, con la conseguenza che alcuni quartieri del centro storico sono oggi pressoché inabitabili nei punti più mal ridotti .
Quindi il piano deve, secondo noi, determinare la destinazione del centro storico sulla base delle indicazioni che abbiamo già visto in sede di Piano Regolatore, cercando di realizzare contemporaneamente queste sue esigenze: da una parte è quella di garantire, non solo il mantenimento, ma direi la valorizzazione di un ricco patrimonio, non solo, ripeto, storico e artistico, ma anche ambientali e urbanistico del centro storico;
dall’altra parte però, deve garantire anche la possibilità di ridare alle zone del centro storico che stanno morendo, quella rivitalizzazione che è necessaria, perché il valore di questa zona di OSIMO sia mantenuto e utilizzato giustamente nel contesto della programmazione territoriale di tutto il Comune.
È un piano particolarmente impegnativo, quindi, che richiederà un impegno di circa un anno di lavoro, di studi e di rilevazioni prima e poi di redazione della sistemazione del centro storico che, ripeto, dovrà essere fatto in base agli obiettivi che noi daremo, obiettivi che peraltro erano già contenuti nella relazione del PRG dove già si diceva, anche se in forma molto generali, quali erano gli indirizzi che si cercava di perseguire. Ora lascio la parola ai progettisti che faranno un’illustrazione di questo problema, anche sulla base di una prima discussione che c’è stata con la Giunta il cui frutto è contenuto nel documento che vi è stato consegnato“.
Intervento dell’architetto ROZZI ( uno dei progettisti del nuovo PRG che era stato da poco approvato in Consiglio comunale): “..in questa fase credo che la cosa importante sia analizzare e discutere gli obiettivi che il Piano Particolareggiato del centro storico si pone, e cominciare anche a valutare quali strumenti possono essere utilizzati e sono da scegliere per attuare poi questi obiettivi. Già in fase di elaborazione, poi di approvazione del PRG, si era dovuto necessariamente individuare quello che avrebbe dovuto essere il ruolo del centro storico nel territorio comunale. In fondo il piano particolareggiato non è altro che lo strumento esecutivo che è necessario perché possano essere operate nel centro storico quelle modifiche, quelle trasformazioni necessarie a consentirgli di svolgere efficacemente e pienamente le sue funzioni che il piano regolatore generale aveva già indicato. In sintesi gli obiettivi che il piano particolareggiato si propone di raggiungere sono questi: da un lato c’è la conservazione e il ripristino, in taluni casi dei valori culturali rappresentati dal centro storico di Osimo valori che sono quindi di carattere storico, sono di carattere architettonico, sono di carattere ambientale;
questo è un obiettivo che è anche un vincolo operativo, nel senso che il centro storico è molto ricco di questi valori ed evidentemente il loro mantenimento costituisce un preciso vincolo nelle possibilità di intervento per modificare la situazione. Sotto un profilo funzionale gli obiettivi sono sostanzialmente due: quello di rafforzare la funzione direzionale del centro storico, funzione che il centro storico già svolge, ma che per una serie di motivi svolge in modo non completamente efficiente e direi in modo non completamente efficace e direi in modo con efficienza decrescente nel tempo. E questa funzione direzionale è rappresentata (anche se direzionale non è una definizione esatta) da quelle funzioni il cui raggio d’azione è almeno comunale, oppure addirittura sovracomunale. Sono quindi gli uffici pubblici come l’Amministrazione Comunale, come certi uffici di carattere provinciale, o regionale, o statali, e soprattutto, perché un settore in cui l’iniziativa dell’Amministrazione può avere particolarmente peso, è il settore dell’istruzione media superiore. Se n’era già parlato nel corso dell’elaborazione del PRG rilevando come Osimo oggi disponga di tutte le scuole medie superiori, da un punto di vista formale, di come tuttavia la sistemazione e l’efficienza di queste scuole medie sia molto spesso precaria,  nella prospettiva di un rafforzamento notevole cioè di un notevole aumento degli iscritti a questa scuole, sia da prevedere una loro sistemazione che possa essere considerata veramente efficiente e non (come spesso per necessità si è dovuto accettare) una sistemazione di ripiego. Questo significa anche che in prospettiva bisogna cogliere le opportunità di uno spostamento del centro storico, di una quota di funzioni, soprattutto di esercizi commerciali, che rubano spazio, sia spazio costruito che spazio di circolazione, alle altre funzioni che sono insediate nel centro storico, non per servire la popolazione del centro storico, ma è realtà per servire tutta la popolazione, e, delle zone di espansione, e, delle frazioni.
Evidentemente questo è un risultato il cui raggiungimento richiederà del tempo, ma che va perseguito proprio perché questo significa rendere maggiormente funzionale ed efficiente il centro storico e contemporaneamente rendere funzionali ed efficienti le altre zone del territorio comunale.
Invece l’altro obiettivo funzionale sostanziale riguarda le zone residenziali, o meglio, riguarda la popolazione che risiede nel centro storico. Una parte rilevante di questa popolazione è popolazione a basso reddito che vive in condizioni che non possono essere definite assolutamente soddisfacenti, anzi, talora sono condizioni che la società non dovrebbe tollerare. È una popolazione che non ha, per definizione, la capacità economica di risolvere con i propri mezzi la situazione  in cui si trova e che quindi è necessario ed ha diritto che intervenga la collettività in suo aiuto; un aiuto che è, non soltanto di tipo tecnico e normativo, cioè che offre, attraverso il piano particolareggiato, lo strumento normativo per poter attuare certi tipi di trasformazione, ma perlomeno in molti casi, dovrà anche essere un aiuto di tipo economico. Cioè obiettivo quindi del piano particolareggiato è : prevedere delle trasformazioni che riqualifichino le condizioni di abitazione, senza che ciò costituisca  un pericolo, senza che ciò obblighi chi vi abita ad allontanarsi dal centro storico per insediarsi in altre zone.
Infine ci sono due obiettivi che sono subordinati, ma altrettanto strettamente interconnessi con quelli precedenti che riguardano: uno la circolazione e la sosta dei veicoli, che attualmente ha già largamente deteriorato la qualità del centro storico. Questo è evidentemente un grosso problema, però, se il centro storico deve essere efficiente, deve essere un ambiente qualificato, occorre eliminare o quantomeno ridurre molto fortemente la sosta e la circolazione dei veicoli al suo interno. D’altra parte è chiaro che se il centro storico deve svolgere le funzioni che si sono indicate, è necessario che esso sia facilmente accessibile da parte di chi appunto ha necessità di servirsi di quelle funzioni. Quindi non si può risolvere questo problema con degli atti semplicemente negativi che impediscano o limitino la circolazione, bisogna anche trovare le soluzioni che consentano comunque di accedere con facilità al centro storico.
Infine ultimo degli obiettivi e quello di dotare il centro storico delle attrezzature e dei servizi che per certi versi mancano o sono carenti. Questo Può riguardare i servizi come il verde; esistono i giardini pubblici, ma sono insufficienti al fabbisogno del centro storico; esistono altre attrezzature, se si vuole di tipo minore, ma ciò nonostante ugualmente importanti, che pure sono o inadeguate o qualche volta carenti. Questo può riguardare i servizi come il verde; esistono i giardini pubblici, ma sono insufficienti al fabbisogno del centro storico; esistono altre attrezzature, se si vuole di tipo minore, ma ciò nonostante ugualmente importanti, che pure sono o inadeguate o qualche volta carenti. Quindi questo è il quadro degli obiettivi.
Per quanto riguarda gli strumenti io credo che in questo momento si possano semplicemente tracciare delle grandissime linee. Le trasformazioni che il Piano Particolareggiato prevederà, sapranno essere attuate o dall’operatore pubblico, o dall’operatore privato. Evidentemente una serie di interventi che riguardano i servizi pubblici da un lato e la riqualificazione della residenza a favore degli stati a basso reddito, devono essere attuate o perlomeno strettamente controllate dall’ente pubblico e quindi dal Comune.
Altri tipi di trasformazione possono essere affidati all’iniziativa privata, la quale dovrà operare evidentemente nel quadro delle indicazioni, delle norme e delle prescrizioni del Piano Particolareggiato. A questo punto bisogna anche chiarire un fatto importante, cioè nella situazione attuale è difficile che l’operatore pubblico abbia le forze sufficienti per attuare gli interventi necessari e, d’altra parte, in molti casi, nella situazione attuale l’operatore privato attore privato può non avere convenienza ad intervenire. Questo significa che non tutti gli strumenti, come alcuni strumenti fondamentali per intervenire nel centro storico sono al di fuori del potere dell’Ente Pubblico, ma si trovano ad altri livelli che riguardano una serie di norme, regolamentazioni di legislazione che d’altra parte sono fondamentali. Cioè sino ad oggi, mettiamo tutta la legislazione di tipo fiscale sulle costruzioni, ha agevolato esclusivamente le costruzioni nuove, con le esenzioni delle imposte, esenzioni sui materiali di consumo, riduzioni delle imposte sui materiali di consumo , ecc. e questo  non ha affatto agevolato gli interventi sulle costruzioni esistenti.
Evidentemente un cambiamento di questo tipo di legislazione potrebbe essere estremamente importante per creare condizioni di convenienza all’operatore privato.
Allo stesso modo i finanziamenti destinati a interventi nel vecchio patrimonio edilizio, sono stati finora mancanti o estremamente scarsi da parte dello Stato, delle Regioni, ed evidentemente un loro aumento è essenziale se si vuole realizzare il Piano Particolareggiato in tempi che siano efficienti, in tempi ragionevolmente rapidi.
Intervento dell’architetto CARANCINI ( l’altro progettista incaricato all’elaborazione  del nuovo PRG ): “..mi vorrei soffermare sul concetto di Centro Storico. Purtroppo fino a qualche anno fa, il centro storico rappresentava, era il rifugium dei cultori astratti, degli affezionati. Qui ad Osimo avete un personaggio come mons. Grillantini che ha scritto molto della vostra storia. Ha scritto due libri che si leggono molto bene e Vi invito tutti a farlo. Questo per dire che c’è stato un salto qualitativo, quello che era territorio per pochi, oggi finalmente sta diventando per parecchi. Quando il Sindaco ha parlato di “rivitalizzazione”, vuol dire che per parecchi anni quel luogo è stato “ibernato”, adesso noi abbiamo, potremo avere, gli strumenti per farlo rivivere dopo questa ibernazione. Naturalmente non sono strumenti soltanto legali, soltanto di origine e natura legale, ma sono strumenti anche morali, culturali. Io mi appello e questo senso del valore del termine di centro storico, perchè altrimenti avremo perduto qualsiasi battaglia iniziale. Perchè anche se non abbiamo dalla parte nostra certi leggi, però con l’entusiasmo, con il piacere di dire : facciamo veramente qualche cosa, rinnoviamo una stasi che dura da centinai di anni, noi potremmo forse essere utili, noi potremmo dire finalmente di aver sbloccato una situazione che rimane e che potrebbe anche rimanere se non c’è la volontà di farla camminare. Questo è uno dei punti essenziali. Il Sindaco ha parlato di valore economico e valore umano. In effetti la rivitalizzazione si esplica attraverso due cose: un interesse economico che è sempre la molla, lo stimolo e il valore umano, cioè voi lo vedete perchè il Centro Storico ancora oggi determina, rappresenta un grandissimo polo di attrazione per tutta Osimo, per tutti coloro che abitano, anche quelli che abitano nelle frazioni. Non si muove paglia , non c’è celebrazione, non c’è spettacolo, non c’è un qualche cosa che partecipi  della presenza delle persone, del popolo, che non si attui nel centro storico. E non avrebbe d’altra parte spiegazione diversa, perchè questo ? Perchè è qui che ognuno attraverso la memoria, ritrova tutte quelle cose, quei fatti che si sono succeduti in centinaia di anni, cioè rappresenta  l’identificazione stessa di coloro che ci vivono anche se vivono nelle frazioni.
Questo dobbiamo assolutamente mettere in conto, questo estremo valore storico delle città. Se noi dimentichiamo questo, è inutile fare i piani ecc. Voi dovete sapere quando si parla di centri storici in Italia  che questi ( quelli  che hanno avuto una loro consacrazione  ufficiale) sono pochi appena un centinaio in tutta Italia.  Osimo  è uno di questi  quindi non dobbiamo perdere questa occasione. Non dipende solo da noi tecnici o da Voi Amministratori, dipende anche dai cittadini osimani. Ecco perchè Osimo si trova oggi  a doversi impegnare per un processo enormemente valido, cercate di capirne il valore, perchè è solo così che potremmo dare tutto il nostro contributo con un grosso entusiasmo.
Porta MusoneNella foto la vecchia porta romana – Porta Musone -per mezzo della quale si accede da sud al Centro storico di Osimo. Il Piano particolareggiato per il centro storico si proponeva di  garantire a un tempo la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico-ambientale e la rinnovata funzionalità del tessuto edilizio.

novembre 1974 cambio di presidi  alla scuola media “Caio Giulio Cesare” nuovo preside viene nominato il prof. Mario MARCHEGIANI, mentre alla media “Giacomo Leopardi” nuovo preside è il prof. Mario ROSSINI.
scuola 25

novembre 1974 marzo 1975 al Teatro “La Fenice” si svolge la quarta stagione di prosa. Una collaborazione tra: Comune, Ema e Eti. 5 spettacoli di prosa con nomi di rilievo e di grandi capacità espressive nel circuito teatrale nazionale.
Prosa 1975

novembre 1974 ha avuto piena attuazione il Piano di riordinamento del traffico. Tra le più importanti soluzioni adottate: la chiusura del traffico e la realizzazione di un’isola pedonale  in  Corso Mazzini, l’istituzione di vari sensi unici finalizzata ad una maggiore scorrevolezza del traffico, l’installazione di semafori in Largo Trieste e al Crocefisso, la costituzione di aree ( nel centro) di carico e scarico, aumento del numero dei posti-macchine per parcheggi nelle zone del centro storico e in quelle immediatamente adiacenti ( sia quelli  a disco orario che di quelli a tempo indeterminato), soppressione dei parcheggi in piazza del Comune, generalizzazione del “disco orario”( finalizzato all’avvicendamento e ad una maggiore  facilità di parcheggio). L’amministrazione alla fine di questa operazione ( definita da alcuni contestatori  la “rivoluzione golpista”) registrava la disponibilità  di ben circa 325 posti-macchina  con limitazione a disco orario. Rimanevano, sempre nella zona centrale, altri circa 635 parcheggi senza limite orario: via Fonte Magna, via Costa del Borgo, via Giulia, via Guasino, via Leopardi.
Corso 10

Corso 14

domenica 10 novembre 1974 viene intitolata, su iniziativa del PCI, la “casa del popolo” a Riccardo GIULIETTI. Con una breve cerimonia alla presenza dei genitori, della fidanzata e di innumerevoli compagni di partito e di amici, il segretario della Federazione del partito, Paolo GUERRINI, ha ricordato le doti del bravo consigliere comunale e compagno  scomparso sottolineando come tutta la sua vita e la sua esperienza siano stati un invito all’impegno e all’andare avanti. Al termine della cerimonia venne scoperta una lapide commemorativa.

dicembre 1974 Il gruppo osimano di Italia Nostra, il cui principale animatore era Piergiorgio BUGLIONI, era molto attivo in città. Oltre che sollecitare interventi di recupero e restauro a tutela del patrimonio storico-artistico culturale cittadino, con efficaci fotografie che venivano pubblicate nella bacheca posta per Corso Mazzini, “Italia Nostra Osimo” denunciava le brutture che si coglievano per la città.
Come in questo  caso la foto che riportava come titolo ” muraglia da cimitero”.

Nella nota che accompagnava la foto c’era scritto: ” In una delle zone più belle e ricche di verde della città ( via Guazzatore) è stata colta questa immagine decisamente brutta e stonata. Si trattava di un muro di cinta che è stato costruito all’imbocco di via Pignocco.

dicembre 1974 . La giunta Polenta per far fronte alla grave crisi economico-finanziaria in cui versava il Comune  determinata anche dalla sempre più pressante ed onerosa richiesta di servizi da parte dei cittadini, accompagnata spesso dall’aumento dei costi  mentre le entrate comunali erano davvero esigue, si trovò costretto a deliberare la partecipazione degli osimani all’acquisto dei sacchetti per la raccolta della nettezza urbana. Sacchetti che fino ad allora erano consegnati gratuitamente.
L. 20 per ogni sacchetto piccolo unifamiliare;
L. 50 per ogni sacchetto grande condominiale.
nettezza urbana 75

4 dicembre 1974 Assemblea Studentesca al cinema “Concerto”, in previsione della costituzione degli organismi democratici all’interno delle scuole. Dal 9 al 23 febbraio in tutte le scuole di ogni ordine e grado si svolsero per la prima volta le elezioni per la costituzione degli organismi direttivi della scuola ai quali faranno parte insegnanti, personale non docente, genitori e, nelle scuole medie superiori, anche gli alunni.
Comitato sudentesco 1974Elezione degli organi collegiali nella scuola, anche gli alunni entreranno nel Consiglio d’Istituto.

dicembre 1974 il Consiglio comunale approva il “Piano di ristrutturazione della rete commerciale” che andrà a regolamentare la creazione di nuovi punti vendita nel nostro comune. Ma la proposta non trova unanime consesso tra i commercianti e la contrarietà delle opposizioni.Così scrive sulle pagine dell’Osservatore il giovane Sandro Guercio.
Non si riesce a capire come la DC osimana si vanti tanto di aver realizzato il Piano del Commercio, quando è noto che i contenuti di questo Piano ha visto contrari la maggioranza dei commercianti non solo di Osimo, ma anche di altri paesi vicini. I commercianti non si sono pronunciati contro i contenuto del Piano per motivi strettamente particolaristici, ma avevano avanzato una serie di richieste e di critiche che se la DC non si fosse irrigidita sulle sue posizioni preconcette avrebbe facilmente potuto accogliere. Quali erano dunque gli appunti che i commercianti muovono all’Amministrazione ? Vediamoli in particolare:
La questione del supermercato Teodori: Il Piano del Commercio di Osimo prevede una zona, la 5^ vicino Osimo Stazione, per insediamento di grossi complessi di distribuzione. Questa è una scelta particolarmente dannosa non solo per i commercianti, ma anche per gli stessi consumatori. Infatti il grosso centro di distribuzione, inoltre ad essere una minaccia di fatto per tutta una serie di piccoli e medi commercianti, non soltanto di Osimo, ma anche di Camerano, Castelfidardo, Loreto, Ancona, crea un regime di doppi livelli di consumi.
Chi può, chi ha la macchina, chi ha i soldi in contanti, va al supermercato; gli altri, quelli che non hanno tempo, che pagano alla fine del mese, che hanno i redditi troppo bassi, continuano ad andare al negozio sottocasa e sono i più esposti a subire eventuali aumenti di prezzi dovuti a una diminuzione del giro di affari del piccolo commercio. Sebza contare l’incremento della motorizzazione privata – e quindi di sprechi – che porta un supermercato fuori della città, quando da tutte le parti si parla di incentivare il trasporto pubblico.
Che poi il supermercato Teodori faccia parte di una catena internzaionale come l’A&O, costituisce un ulteriore lato negativo in quanto tutto il denaro che viene rastrellato da questa struttura commerciale viene trasferito in altri settori e spesso all’estero, mentre i redditi dei piccoli e medi commercianti viene reinvestito o speso nel paese o nella città.
Ma su questo punto la DC osimana non poteva fare certamente passi indietro percheè il sig. Teodori aveva costruito il suo Supermercato prima ancora che fosse formulato il Piano del Commercio.
Anzi sembra proprio che questo sia stato fatto su misura dell’A&O. E noi sappiamo che il grande capitale finanziario ricorre a tutti i mezzi per raggiungere i suoi scopi.
La questione del subentro: Il Piano del Commercio di Osimo stabilisce che i nuovi titolari di una licenza già esistente, devono avere a disposizione una superficie minima di vendita di tanti meri a seconda della zona in cui si trovano.
Ora, le superfici minime di vendita stabilite dal Piano del Commercio sono per la stragrande maggioranza dei negozi osimani più elevate delle attuali superfici. Quindi la maggioranza dei commercianti dei commercianti osimani si trovano nell’impossibilità di vendere i propri negozi e di realizzare quindi una somma con la quale affrontare la vecchiaia perchè nessuno comprerebbe un negozio che non avesse i minimi di superficie richiesti dal Piano. Quindi la soluzione per i commercianti che smettessero l’attività sono due: o vendere senza realizzare quasi niente o tirare avanti fino alla fine dentro il negozio senza possibilità di andare in pensione. Questa norma, che sarebbe entrata in vigore subito, è stata rimandata di due anni grazie alla dura lotta condotta in Consiglio Comunale dal gruppo Comunista; ciononostante fra due anni il problema si riproporrà con tutta la sua drammaticità.
E’ su questi punti che è avvenuto sostanzialmente lo scontro tra le forze politiche: su chi doveva essere protagonista della ristrutturazione della rete commerciale.
Se, come ha sostenuto la DC e il PLI in nome di un presunto efficientismo d’azienda, devono essere i Supermercati e l’aristocrazia del commerci, come il prof. Tito Belli ha definito la ditta Teodori o, come hanno sostenuto il PCI e il PSI e il PSIUP, devono essere gli attuali commercianti, aiutati nella costruzione di strutture più valide e moderne dall’Ente Locale. Purtroppo la DC al Comune di Osimo ha scelto la prima strada.

Corso 14

18 dicembre 1974  Accogliendo le richieste della piazza e le istanze che venivano dal mondo della  scuola Il Governò emanò ( fine maggio 1974) i Decreti Delegati:  la Scuola Italiana spirò una ventata di democrazia e di partecipazione. Con la L. 416 venne annullato il concetto di scuola a sviluppo piramidale della Gentile: il preside non regolava ed imponeva più da solo il funzionamento della scuola, che ora veniva gestita anche dal personale docente e non docente, dagli studenti e, la grande novità, dai genitori; in tal modo, la scuola si apriva per la prima volta all’esterno. Veniva istituito il Consiglio di Classe e il Collegio dei Docenti, organo importante e decisionale in merito alla programmazione ed all’indirizzo didattico; il Consiglio d’Istituto, aperto ai genitori e agli studenti delle secondarie superiori, a presidenza elettiva, a cui venivano affidati compiti amministrativi e di gestione delle spese; il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, organo propositivo e di coordinamento tra la base ed il Ministero. Lo spirito della riforma oltre alla democrazia e alla partecipazione era teso a ridare dignità all’insegnante.

Il Civico Consesso osimano colse l’importanza dei cambiamenti che la nuova legge con i Decreti Delegati portava nel mondo della Scuola. Con un Ordine del Giorno invitò i professori, i genitori e gli studenti a farsi parte attiva nel processo di riforma in atto e approvò un Ordine del Giorno sottoscritto da tutti i capogruppi consiliari.
IL CONSIGLIO COMUNALE di Osimo,
invita tutti i cittadini, gli insegnanti, i genitori, gli studenti a partecipare alle elezioni dei nuovi organismi collegiali della Scuola per rafforzare e sviluppare nella società i valori della Costituzione, espressione della Repubblica, base ideale della trasformazione democratica del Paese e asse unificante del rinnovamento culturale.
I nuovi organismi svolgeranno fino in fondo la loro funzione se saranno permanentemente collegati con il Comune; a tal fine il Consiglio Comunale impegna la Giunta a convocare periodiche assemblee popolari e di quartiere sui problemi della scuola.
Inoltre il Consiglio Comunale esprime l’esigenza che i nuovi organismi collegiali si impegnino a dì fianco del Comune:
a) per la realizzazione del diritto allo studio ( scuole dell’infanzia, refezione, trasporti, biblioteche);
b) per una riforma della scuola secondaria superiore che prefiguri una scuola unitaria con indirizzi opzionali;
c) per la sollecita approvazione del progetto di legge predisposto dalle Regioni per il finanziamento dei Piani di Edilizia scolastica;
d) per una definizione democratica da parte della Regione Marche della distrettualizzazione, perchè il distretto possa poi essere organo di promozione della partecipazione democratica alla gestione della scuola in rapporto alla programmazione regionale.”
f.to Mariano GUZZINI, Fernando RIDERELLI, Alberto QUERCETTI, Attilio BUGLIONI, Giovanni CATENA.
anno 1954_1955

gennaio 1975 problema dei parcheggi  ecco come era il parcheggio in via 5 Torri. Della serie “gira che te la rigira i posti erano e sono sempre solo quelli”
parcheggi

gennaio 1975 apre la sezione osimana di Italia Nostra . Sarà per Osimo un valido strumento di tutela delle proprie bellezze monumentali e naturali. Tra i suoi fondatori l’ing. Vittorio Piermattei, Piergiorgio BUGLIONI e mons. GRILLANTINI.
costa del duomo

18 gennaio 1975 inaugurazione della scuola di San Paterniano. Plesso a servizio della comunità di San Paterniano, La Villa e Croce San Paterniano.
174 inaugurata scuola Sabìn Paternaini

27 gennaio 1975 Un geometra modello del Comune di Empoli, Mario TUTI, che poi si scoprì vicino a Ordine Nuovo e tra i fondatore del Fronte nazionale rivoluzionario, in un vile attentato uccide due giovani  poliziotti.  Il sindaco, prof. Paolo POLENTA, in apertura di seduta del Consiglio comunale ricorda i delittuosi eventi di Empoli. Il Consiglio comunale osserva un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime.

30 gennaio 1975 l’ing. Sandro MARCONI subentra come responsabile dell’ufficio  tecnico all’ing. Principi , comandato presso la Regione.

febbraio 2015 Ad una interrogazione della consigliera comunale BASSI Anna che chiedeva lumi sullo stato delle scuole materne presenti in città, l’Assessore CAPOMAGI Anna Maria così illustra la situazione.
Quasi 700 sono i bambini che frequentano ad Osimo la scuola materna. Gli asili funzionanti sono 12 di cui cinque in centro ed i restanti 7 nelle frazioni. Oltre a questi c’era l’asilo-nido gestito dall’Onmi sito in via Fonte Magna che ospitava una quarantina di bambini.
Tra questi plessi vi è:
– l’asilo “San Giuseppe da Copertino”, gestito dall’ECA che ospita 92 alunni, dai tre ai sei anni. Per le categorie meno abbienti la retta è di £. 3.500 mensili;
– l’asilo “Montessori” gestito dagli Irb, ospita 63 alunni e la retta è di 8.500 lire al mese;
– il “Muzio Gallo” è il più grande di Osimo e ospita circa 155 bambini servendo in particolar modo la zona del Borgo e la Pietà. La retta mensile è di £. 1.500. Circa una trentina di alunni non pagano alcuna retta.
– l’asilo del “CIF del Foro Boario” è frequentato da 80 bambini. La retta è di £ 5.000 mensili.
– l’asilo del Borgo San Giacomo, l’unico ad essere statale e i circa 30 iscritti non pagano alcuna retta. (Era ospitato nei locali della scuola elementare).
– a San Biagio, a Casenuove, a Villa San Paterniano, a Campocavallo e Padiglione ci sono altri asili gestiti dal Cif.  Anche a Passatempo c’è una struttura con circa una trentina di bambini gestito dal Muzio Gallo. Quota mensile £. 2.000.
Dei dodici asili funzionanti quattro sono gestiti da personale religioso e gli altri otto da personale laico.
Asilo San Giuseppe

5 febbraio 1975 viene ufficialmente inaugurato l’impianto di distribuzione del gas metano. Alla cerimonia di inaugurazione presenziò anche il ministro, on. Arnaldo FORLANI. Durante la cerimonia venne simbolicamente acceso  il metano un braciere in piazza del Comune.
metano inaugNella foto il ministro Forlani taglia il nastro di accesso alla centralina dell’impianto del gas-metano di Padiglione; il sindaco Paolo Polenta, il messo comunale sig. Santilli e il sig. Goffredo Giuliodori Presidnete dell’azienda ASPM
La rete era collegata al metanodotto Ravenna – Chieti. In Osimo furono realizzati ed interrati circa 25 km di tubature per una spesa di oltre mezzo miliardo di lire. Osimo è stata la seconda città nelle Marche  a rendere operative le attrezzature necessarie a sfruttare la risorsa del gas. Con la gestione  anche del metano l’azienda municipalizzata assume la nuova denominazione di Azienda Servizi Pubblici Municipalizzati ( ASPM) sostituendosi alla Azienda Idroelettrica.  Con questa iniziativa  l’Amministrazione comunale mise a disposizione degli osimani e delle aziende produttive un elemento ad alto potere calorifico, con una evidente  convenienza ed economicità  rispetto ad altri mezzi energetici. Un’opera, quindi,  che contribuì non solo a modernizzare la nostra città e a favorire lo sviluppo economico, ma che costituì anche un intervento rilevante dal punto di vista sociale, perché veniva incontro all’economia e alla qualità della vita di tutte  le famiglie  osimane.
Metano 10

metano 12

10 febbraio 1975 buona la risposta delle famiglie osimane alla prima opportunità di partecipazione. Studenti, genitori, personale educativo e non educativo parteciparono numerosi alle votazioni previste dai Decreti Delegati. Questi i primi eletti negli organi di partecipazione democratica nelle scuola osimane:
decreti delegati

febbraio 1975 Viene realizzato un nuovo campo sportivo in via Molino Mensa adibito allo svolgimento dell’attività sportiva giovanile. La struttura verrà intitolata allo sfortunato aviatore osimano “Sandro Santilli”.
campo santilli

febbraio 1975 viene approvato dal Consiglio Comunale, con i voti contrari dei gruppi PCI e PSI,  il bilancio previsionale 1975 che risultava con un disavanzo di circa 1 miliardo di lire.
Entrate £. 836.000.000
Uscite £. 1.760.000.000
disavanzo economico di £. 924.000
Bilancio prev. 1975

2 marzo 1975 muore all’età di 62 anni l’avv. Vincenzo FABIANI, professionista di riconosciuto valore ed impegno ed è stato consigliere comunale per il Partito Liberale
In consiglio comunale gli subentra il dott. Mario RICCIONI primo dei non eletti nella lista del PLI
avv. Fabiani

6 marzo 1975 l’Amministrazione di Osimo è favorevole alla pubblicizzazione dei trasporti delibera l’allegato Ordine del Giorno:
IL CONSIGLIO COMUNALE di OSIMO,
preso atto che la pesante situazione della ditta Concessionaria delle Autolinee locali, già nota da tempo, si è ulteriormente aggravata in questo ultimo periodo, come anche dimostrato dall’agitazione in corso tra il personale dipendente;
tenuto presente che detta situazione , per i risvolti negativi anche immediati, sta creando gravi problemi alla cità che rischia di restare priva degli essenziali mezzi di collegamento;
richiamata la propria deliberazione in data 30 gennaio 1974 con la quale si decideva un’adesione di massa all’istituendo Consorzio tra Amministrazione Provinciale e Comuni per la rilevazione e gestione delle autolinee private;
confermato che soltanto con l’intervento pubblico nell’ambito di una politica globale l’Ente Regionale, si potrà dare un’adeguata sistemazione ad un servizio d’importanza così vitale;
preso atto delle iniziative già prese dall’Amministrazione per ottenere un diretto intervento del COTRAN nel bacino di traffico a sud di Ancona, comprendente oltre ad Osimo anche altri Comuni sin presenza degli stessi gravi problemi;
rinnova la disponibilità del Comune di Osimo ad assumere la sua parte di oneri per la gestione pubblica del servizio.;
esprime tutta la propria solidarietà alle rivendicazioni avanzate dai dipendenti della ditta Bucci che sono state alla base della agitazione in fata odierna, impegnandosi a verificare un positivo sbocco della vertenza attraverso, attraverso un incontro in sede di amministraz. Comunale;
CHIEDE
Al Cotran una urgente e positiva risposta alla richiesta inoltrata per poter intraprendere  immediati contatti che portino prima possibile alla concretizzazione dell’obiettivo sospirato e, a tal scopo si impegna a provocare immediatamente una riunione dei Comuni e degli Enti interessati nonché delle forze politiche e sindacali come sede idonea a decidere gli sbocchi immediati e quelli definitivi del problema in discussione “.

marzo 1975 “l’Osservatore, il giornale delle opposizioni, non aveva donatori, non aveva industriali, ne finanziamenti occulti… Sandro GUERCIO, Nevio LAVAGNOLI, Adriana ZANNINI, Bruno BRAVETTI, Mariano GUZZINI, e gli altri alla guida del giornale si appellavano alla generosità dei lettori.
Osservatore Guzzini

15 marzo 1975 si svolsero le seconde elezioni per la nomina del Comitato di Coordinamento della Consulta dei Giovani questi gli eletti:
Eros PIRANI  – presidente –
Giuliana MORRONI – segretaria –
Spartaco ZOPPI  – tesoriere –
Palmiro POSSANZINI
Ivo MIGNANELLI
Daniela GIULIODORI
Antonio CARBONARI
Luigi VENANZI
Rosamaria BUROCCHI
Moreno CECCONI
Giorgio MORONI poi dimessosi e al quale subentrò DE NOBILI Giulio e poi Mariano SEVERINI

Consulta 20

Consulta 21

marzo 1975 dopo lunga malattia muore don Luigi LUCIANETTI aveva soli 56 anni e da 26 anni era parroco nella parrocchia di San Marco.
Brizi e i parroci

19 marzo 1975 organizzato dall’Amministrazione Comunale  si è svolto il convegno sul tema “I servizi sociali e sanitari per una politica di recupero degli handicappati”. Fra i relatori l’assessore comunale alla sanità , l’ins. Anna Maria CAPOMAGI, il dott. Luigi Tavazza dell’Enaoli, il psicologo Giulio LANCIONI, il pedagogista Luigi GIACCO, l’on. Franco FOSCHI sottosegretario alla Sanità.
Il Convegno prendeva le mosse dalla vicenda della Lega del Filo d’Oro, l’unico istituto in Italia ad operare nel settore dei ciecosordomuti che tanta sensazione aveva suscitato nell’opinione pubblica, per favorire il superamento del fatto puramente  emotivo ed allargare la sensibilità popolare attorno ad una presa di coscienza dell’intero problema degli handicappati nei suoi molteplici aspetti umani, scientifici e sociali.
L’ importante convegno  sulla questione dei bambini con handicap e il loro inserimento a scuola ( è grazie a convegni come questi che poi maturò la sensibilità che portò all’introduzione  nella  scuola italiana della importante  figura  dell’ insegnante di sostegno) era stato promosso dall’ assessore Anna Maria CAPOMAGI in collaborazione con il funzionario comunale dott. Pio Francesco FANTASIA.
Anna Maria CAPOMAGI è stata anche Lei una figura importante nel nostro Comune, Consigliere comunale, Assessore alla Assistenza ed alla Sanità. Il mandato è quello del sindaco Paolo Polenta 1970 – 1975. Oltre ad essere stata un amministratore attenta ed impegnata, con senso del dovere e rispetto delle istituzioni, è stata un’insegnante elementare molto amata dai suoi alunni e dai colleghi. Superato il concorso Magistrale nel 1951 si è dedicata con passione alla sua missione di insegnante, a quella professione che ha tanto amato e che gli ha procurato nel corso degli anni soddisfazioni e riconoscimenti. Prima in Abruzzo poi a Campocavallo, al Padiglione, alla scuola della Pietà ha poi concluso la sua attività di insegnante alla Bruno da Osimo. E’ stata eletta in Consiglio comunale nelle file della DC nel 1970, su sollecitazione del giovane segretario del partito, Paolo Polenta che cercava volti nuovi da candidare nella lista della Democrazia Cristiana. Conosciuta in città anche per il suo impegno nell’associazionismo cattolico, era responsabile diocesana e regionale dell’Associazione Cattolica, all’appuntamento elettorale del giugno 1970 conseguì un inaspettato consenso elettorale. Per cinque anni è stata poi nella giunta Polenta. Come Assessore, attenta alle questioni sociali si impegnò perchè la politica rispondesse concretamente alle richieste ed alle sollecitazioni che venivano dagli osimani: il problema della casa, le problematiche della scuola, l’aiuto alle famiglie bisognose, la questione della presenza di figli con handicap ( allora il problema era totalmente a carico della famiglia)…. La sua esperienza politica dopo il mandato Polenta proseguì nei tavoli del Consiglio provinciale dove per 10 anni rappresentò e curò gli interessi degli osimani.
Anna Maria CAPOMAGI oltre all’impegno civico svolto in modo serio ed intelligente, non ha mai interrotto il lavoro che tanto amava: la maestra. E “maestra” di vita, lo è anche oggi.
Capomagi Anna Maria 3

Capomagi Anna Maria 2

Capomagi 4

25 marzo 1975 la società di Mutuo soccorso fra gli operai osimani, comunemente nota come la “Società operaia” compie 110 anni, infatti, precisamente il 25 e il 26 marzo 1865 vennero tenute le prime due assemblee generali dei soci promotori. Nella prima oltre a decidere gli scopi che la società si prefiggeva, vennero eletti:
Augusto CARDINALI presidente
Francesco MANCINI e Giuseppe MARCUCCI vice presidenti.
Nella seconda, presenti gli 81 soci, vennero eletti i consiglieri:
Luigi CANAPA, Zenocrate CESARI, Filandro GABRIELLI, Cesare MARCHESINI, Francesco MORESI, Pietro MOSCA, Domenico PETRINI, Dionisio PIERUCCI e Amedeo AMEDEI segretario, Antonio LARDINELLI vice segretario, Mariano COSTANTINI cassiere, Mariano CASTAGNETI medico, Francesco FUSCHINI chirurgo.
Al termine della riunione Zenocrate Cesari rivolse un caldo appello ai soci affinchè l’istruzione, il lavoro e l’onestà recassero un contributo essenziale alla affermazione ed al consolidamento del sodalizio.

Società operaia 1875Una storica foto della “Società di mutuo soccorso tra gli operai osimani” scattata il 16 dicembre 1939. La così detta “Società Operaia”, fondata nel 25 marzo 1865, è da allora  simbolo di solidarietà e di concreta fraternità tra le classe operai della nostra città.
Società operaia 1865 particolare.png

manifestoLo storico manifesto con cui i promotori della società operaia in data 1 febbraio 1865 si rivolsero alla cittadinanza osimana per annunciare la nascita della benemerita istituzione con il ” desiderio di recare morali e materiali vantaggi alla onesta classe operaia osimana”

7 aprile 1975 entra in Comune come dattilografa presso l’Ufficio Tecnico la sig.ra Lucia MAGI. Nel tempo dimostrerà tutta la sua professionalità e capacità diventando Dirigente e un punto di riferimento per i vari Amministratori comunali succedutisi in Comune.

aprile 1975 Oltre alla curva dello “scaricatore”, le cronache dei giornali parlano di un altro tratto di strada pericoloso, causa di diversi incidenti: la curva a gomito di San Sabino sulla provinciale Flaminia II.
Una serie di incidenti automobilistici a raffica, causati oltre che presumibilmente dalla imprudenza dei conducenti, anche dalla strada che non offre una visuale totalmente libera e sicura.
San Sabino

9 aprile 1975 il gruppo osimano di Italia Nostra invia un appello a Giovanni Spadolini ( ministro dei beni culturali) per cercare di salvare la bella e oramai fatiscente chiesa di San Filippo, ecco il testo della missiva:
Il Gruppo osimano di “Italia Nostra” si onora di segnalare all’E.V. un problema di facile soluzione, la conservazione, cioè, della Chiesa di San Filippo Neri, notevole monumento costruito nel centro urbano di Osimo nei primi anni del secolo XVIII.La città di Osimo, che fu Municipio romano, ricordato da una lunga serie di storici che da Cesare, Livio, Procopio e tanti altri si susseguono nel tempo, è ricca di monumenti sia pubblici che privati.
Non tutti, però, in buono stato e tra questi, ormai fatiscente, il tempio suddetto, che per la sua struttura ed il suo inserimento urbanistico e ambientale merita ogni migliore cura.
Pertanto al fine di sottrarlo ad una rovina che appare ormai certa, se non si interverrà con sollecitudine nel modo più idoneo, si ritiene doveroso, da parte di questo Gruppo, di segnalare all’E.V. questo vivo e civile desiderio di tanti, nella certezza che della Sua illuminata e responsabile sensibilità“.1974 chiesa San Filippo

aprile 1975 Discussione aperta in città sul futuro dei nostri due nosocomi: il vecchio ( e attuale) Ospedale Generale di zona e l’Ospedale specializzato “Muzio Gallo”.
Alberto CARTUCCIA segretario comunale della DC era per il potenziamento e concentrazione dei due enti per una successiva eventuale fusione.
Il dott. Antonio MARCHESINI direttore sanitario del Muzio Gallo era per ospedali autonomi ed indipendenti.
Per Carlo GOBBI, presidente dell’Ospedale generale di zona, l’Ospedale Generale e quello specialistico dovevano essere mantenuti come tali e distinti e ci si doveva attivare per la costruzione di un nuovo ospedale.
In città la discussione  era accesa con dichiarazioni, manifesti e articoli giornalieri sulla stampa locale. L’ Assemblea del personale del Muzio Gallo si espresse all’unaminità a favore della fusione integrale e contro la così detta “concentrazione” ( un passaggio intermedio equivalente ad un semplice coordinamento amministrativo di vertice) sostenuta dalla DC.
Sui muri della città apparse un manifesto del PSI ( fortemente critico con la DC) nel quale rinnovava la sua posizione decisamente in favore della più sollecita ed integrale fusione.
Ospedale 1

aprile  1975 Il Consiglio comunale delibera la realizzazione di un nuovo Asilo Nido  che verrà edificato all’interno dell’area così detta “Collefiorito”.

15 aprile 1975 la Tenenza dei Carabinieri di Osimo che era a quel tempo collocata in via Marcelletta viene elevata a Compagnia dei Carabinieri. Osimo stava assumendo un ruolo sempre più importante come centro di servizi.

20 aprile 1975 il consiglio comunale approva il Regolamento per il funzionamento dei Consigli di Quartiere e di zona al fine di favorire il dialogo con i cittadini.
Anche Osimo ha, così,  i Consigli di Quartiere. Il territorio comunale venne suddiviso in 12 rioni. A ciascuna zona venne preposto un Consiglio di Quartiere composto di 15 persone nominate dal Consiglio Comunale tra elettori residenti nella zona interessata. A tali consigli vennero affidati i compiti consultivi di proposta e di studio dei problemi amministrativi locali, con la possibilità di intervenire sulle più importanti decisioni che riguarderanno la zona di competenza. Il Regolamento, da ultimo, prevedeva che i Consigli dovevano essere nominati entro 60 giorni dalla data dell’elezione del Sindaco e della Giunta Municipale.

aprile 1975 Inaugurazione all’interno dell’Ospedale di zona del gabinetto radiologico presieduto dal dott. Carlo CARLONI.
ospedale 1

aprile 2015 zona Sud di Osimo compresa tra via 5 Torri e via C. Battisti, detta “Orti Marchetti”. Una delle poche aree verdi presenti nel centro, sempre più ridotte dall’incalzare dello sviluppo edilizio. La speculazione edilizia spingeva per costruirci nuovi appartamenti, molti osimani volevano  la conservazione a verde dell’intera area per realizzarvi, magari, un orto botanico.
Orti MarchettiC’era uno stradello che attraverso gli orti Marchetti univa la via Cesare Battisti con la sovrastante via 5 Torri . Successivamente venne realizzata una scala sicuramente più sicura ed idonea.
stradello dentro orti marchetti

24 aprile 1975 il Consiglio comunale approva il Regolamento per la biblioteca comunale e l’Archivio Storico e delibera il rinnovo e l’ammodernamento dei locali.
Biblioteca comunale

28 aprile 1975 al teatro “La Fenice” va in scena in prima nazionale il nuovo lavoro,”Inquisizione”, dello scrittore e drammaturgo Diego FABBRI. Sarà presente alla rappresentazione anche lo stesso autore invitato dal Comune e dall’Ema.
Fabbri

3 maggio 1975  è  questa una storia dal tipico sapore di “mondo piccolo”, che vede protagonista un personaggio osimano: Giorgio DIAMANTI.
Chi era Giorgio DIAMANTI ? Non sono riuscita a scoprire molto se non che era un pensionato osimano al quale, gratuitamente era stato affidato il compito di provvedere alla custodia del Museo, del Battistero e della Cattedrale del Duomo.
Con grande impegno provvedeva puntualmente a garantire l’apertura, in qualsiasi ora della giornata, ai visitatori sia stranieri che italiani ed agli appassionati d’arte, dei preziosi monumenti storici presenti nella cattedrale. Accoglienza dei turisti che non si limitava alla sola apertura, facendo anche le funzioni di cicerone e provvedeva ad allestire l’altare nel caso in cui avessero voluto celebrare una funzione.
Una grande ed utile funzione resa alla città da parte del “cicerone e guardiano del museo“, Giorgio Diamanti al quale l’Amministrazione Polenta volle riconoscere, in segno di gratitudine, un contributo “una tantum” di £. 60.000 per tutti gli anni che infaticabilmente si era reso disponibile a beneficio della città e del movimento turistico.
Aggiungo a pieno titolo, Giorgio DIAMANTI, nelle memorie storiche della nostra comunità.

9 maggio 1975 installato l’impianto telefonico taxi. Un apparecchio telefonico solo ricevente, con scatola protettiva in Piazza Boccolino per la chiamata taxi.

17 maggio 1975 è sabato,  l‘Osimana vince 1 a 0 contro il Falconara e arriva alla sospirata promozione in serie D. L’incontro si svolse allo stadio Dorico di Ancona e la rete della vittoria giallorossa fu segnata da Sandro GRACIOTTI   al 102mo minuto dei tempi supplementari.
Tifosi giallorossi in festa al dorico, l’Osimana è in serie d.
1975 gol di Graciotti
Il duo – Presidenti Antonio BRUNI e Silvano PRINCIPI furono l’ abbinamento vincente di quella, forse irripetibile, stagione calcistica osimana. Tra i protagonisti senz’altro l’allenatore Marcello Neri e tantissimi bravi giocatori:
PARRI, TANTUCCI, TAVIANI, VACCARINI, BONTEMPO, BOTTEGONI, BRUNELLI, CARPANO, FERRI, GAGGIOTTI, GIACCO, PAURI, POLENTA, ANTINORI, CARLINI, GABBANELLI, MARINI, MEZZELANI, BRAZZONI, CITTADINI, FELICIANI, GRACIOTTI, MANNINO (realizzatore di 13 gols), MOGLIE, PIERUCCI, ZOPPI.
1975 spareggio

29 maggio 1975 nominato vice Comandante dei Vigili Urbani PETTINARI Luciano a seguito di concorso interno.

30 maggio 2015 Il Consiglio Comunale sta concludendo la propria attività. Gli ultimi provvedimenti stanno riguardando: il completamento del Mattatoio comunale, la sistemazione delle vie Molino Mensa e Corta di Recanati e il completamento dei lavori al campo sportivo Diana.

maggio 1975 anche la ORLAND uno dei stabilimenti del gruppo Mac-Queen di Filottrano chiude i battenti. Quasi 900 le maestranze, la maggior parte delle quali donne e molte di queste osimane, rimaste senza lavoro e senza alcuna prospettiva occupazionale. Il gruppo consiliare del PCI chiede la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale in modo da investire del problema il Governo e le istituzioni competenti e per concordare le misure necessarie per un’azione per la riapertura della fabbrica.
Orland Filottrano

1 giugno 1975 i consiglieri della Democrazia Cristiana: Riderelli, Cartuccia, Cardinali e Brandoni presentano una mozione
Il CONSIGLIO COMUNALE di OSIMO
presi in esame i gravi avvenimenti che stanno caratterizzando la vita politica del vicino Paese del Portogallo ove, dopo quarant’anni di dittatura fascista, il processo di sviluppo democratico trova ogni giorno nuovi ostacoli;
pur tenendo presente che l’esperienza portoghese presenta caratteristiche proprie estremamente particolari rispetto ad ogni altra forma di rovesciamento di un regime fascista ( accompagnato dalla simultanea fine di tre guerre coloniali con conseguente liquidazione di un impero coloniale pluricentenario), e che tutto questo è stato reso possibile dal rapporto unitario e dialettico tra i partiti democratici e il Movimento delle forze armate;
nell’esprimere la più profonda soddisfazione per la fine del colonialismo in Guinea, in Mozambico e in Angola, e per la fine del regime fascista portoghese che ha rappresentato una forma inaudita di congelamento di quel Paese in tutte le sue espressioni, e una sua separazione dalla storia europea di questo ultimo tumultuoso cinquantennio;
condanna gli ostacoli gravi frapposti al processo di sviluppo democratico dal potere economico e burocratico che sono stati matrici del fascismo;
pur comprendendo l’irrinunciabile esigenza del popolo e della Nazione portoghese di raggiungere il punto di non ritorno al fascismo;
non condivide la decisione di escludere dalla campagna elettorale tre formazioni politiche e in particolare;
condanna come antidemocratico e totalitario il provvedimento preso dal Governo con il divieto posto alla Democrazia Cristiana locale di partecipare alle prossime elezioni, provvedimento che si inquadra in un’atmosfera di intimidazioni e di violenza che è stata messa in atto in questi ultimi mesi nei confronti dell’attività politica delle formazioni di centro, per evidente responsabilità del movimento delle forze armate, del Partito Comunista e del Governo portoghese;
invita tutte le forze politiche italiane a dissociarsi da un modo così distorto di interpretare la democrazia che finisce per disperdere gli ideali che sono stati alla base del rovesciamento del regime di Gaetano;
riafferma la convinzione che la democrazia può realizzarsi solo con il pieno rispetto delle fondamentali libertà di parola, di associazione e di libero concorso del cittadino alle formazioni sociali e politiche , libertà che sono da considerarsi attributi sostanziali e determinanti per costruire una solida e duratura democrazia;
denuncia la pericolosità dell’istituzionalizzazione delle Forze Armate come movimento politico che pare, a volte, sovrapporsi agli stessi organi di governo, auspicando che si giunga al più presto a stabilire in Portogallo un regime di piena democrazia;
chiede al Governo e al Parlamento una immediata iniziativa presso le autorità portoghesi affinchè venga restituito alla Democrazia Cristiana il diritto di svolgere liberamente la propria iniziativa politica per concorrere, con le altre forze democratiche, allo sviluppo di un Paese che possa costituire un motivo di rafforzamento, e non di ulteriore incertezza, per un’Europa libera, progredita e civile.”
Sul sesto comma ( condanna….. ) gli interventi furono accesi, sopratutto dai  banchi delle minoranze PCI  arrivò il  disappunto ma la DC fu inamovibile a riformulare il punto. Alla fine l’ordine del giorno passò con l’astensione dei 6 voti del PCI.
Dalle pagine de l’Antenna anche don Fanesi lanciò una velata polemica nei confronti della DC e di tutto il Consiglio comunale in generale, colpevole, secondo il direttore, di sprecare tempo a trattare di questi temi ( in precedenza l’Assise comunale si era soffermata  a parlare di Viet-Nam, di fascismo e di Brigate Rosse). Gli rispose, sul Corriere Adriatico , il capogruppo DC il prof. Riderelli con queste parole: “… l’attività di un Comune non si esaurisce in un Bilancio preventivo e in un Conto Consuntivo ed il resto sia silenzio”.

giugno 1975 tennis Mariano Beato si piazza al 2° posto al torneo di Ravenna. Nato a Osimo nel 1957 il suo primo approccio con la racchetta l’aveva avuto nel 1969. La sua prima affermazione risale al 1971 quando vinse i giochi della Gioventù. Nel 1974 si laurea campione regionale Juniores di doppio in coppia con David Favia.
Beatogiugno 1975 i partiti si preparano all’imminente appuntamento  elettorale amministrativo.  Nevio LAVAGNOLI, Mariano GUZZINI, Sandro GUERCIO, Mario MAGGIORI e Luciano BARCA aprono la campagna elettorale per il PCI di Osimo. La manifestazione si svolse al teatrino campana con la partecipazione di Luciano BARCA , importante membro della direzione nazionale del partito.
elezioni 1975 PCI

elezioni 1975 iniziativa PCI

giugno 1975 nei giorni del 15 e 16 giugno  tre gli appuntamenti elettorali per gli osimani:  il rinnovo del Consiglio Comunale,  la Provincia e l’elezione dei nuovi consiglieri regionali. Diversi i concittadini osimani candidati: Serrini e Leopardi Dittajuti alla Regione, l’assesssore Anna Maria Capomagi e il giovane Graziano Piergiacomi di anni 23 alla Provincia.
Piergiacomi candidato alla Provincia

giugno 1975 il capogruppo consiliare della DC, prof. Fernando RIDERELLI, fa un bilancio dei 5 anni di gestione della città da parte della Amministrazione Polenta. Elenca quelli che secondo lui sono i provvedimenti più importanti adottati dall’uscente Sindaco: 1) il Piano Regolatore Generale, 2) la nuova Pianta Organica del Personale del Comune, 3) la nuova gestione del Servizio della Nettezza Urbana, 4) l’inaugurazione dell’impianto di gas Metano, 5) il nuovo Piano del Traffico, 6) il Piano di ristrutturazione della rete commerciale; 7) il Piano particolareggiato per il Centro Storico.
Secondo  il prof.Riderelli , inoltre,  “è stato molto importante per  la città che con i partiti della Sinistra si sia passati da una posizione di scontro ad un confronto  politico quanto mai costruttivo”.
Per il prof. Fernando Riderelli quella di Paolo Polenta è stata una buona Amministrazione, inoltre ” .… ciò che era stato promesso è stato mantenuto e molti di quegli uomini della DC  attualmente impegnati si ripresenteranno all’elettorato con le carte in regola sicuri di ricevere, attraverso il voto, il giusto riconoscimento dei continui sacrifici fatti per soddisfare le esigenze e le aspettative dei cittadini osimani“.
Riderelli Fernando

giugno 1975 Osimo è oggetto in questo periodo, come nella maggior parte delle città del Paese, di una notevole espansione edilizia.
Con l’Amministrazione Polenta 1970 – 1975 il tessuto edilizio si estende favorito anche dall’adozione dello strumento urbanistico approvato nel 1973. L’edilizia diventa il settore trainante dell’economia cittadina. Iniziano a svilupparsi ed ad ampliarsi  nuove zone periferiche della città.
Colle Fiorito                                                                                                                        Il Centro residenziale Colle Fiorito

via Guazzatore 4                                                                                    Nuovi edifici sorgono in zona Guazzatore, ora via Bartolini. A valle la Fornace Fagioli

Anche la viabilità cittadina risentì dei cambiamenti: nuove vie, strade allargate e sistemate, …
via Molino Mensa

via Guazzatore

via FonteMagna

giugno 2015 l’allargamento della popolazione scolastica creò per il comune gravosi impegni specialmente in materia di edilizia scolastica.
Dall’analisi dei bilanci del quinquennio ’70-’75 ho rilevato come il settore dell’istruzione abbia  assorbito  una gran fetta delle risorse comunali. Questo a dimostrazione della sensibilità degli amministratori e dell’impegno a favore del progresso culturale e sociale  della città. Nel corso del quinquennio la giunta guidata dal prof. Paolo Polenta ha istituito tre nuove scuole materne: 1) Fornace Fagioli, 2) San Sabino e Villa san Paterniano.
scuola San Paterniano 1975In questo periodo sono state soppressi, seguendo le indicazioni ministeriali, diversi plessi costituiti da “pluriclassi”. 15 i plessi scolastici soppressi, tra cui: Fratte, Santa Paolina, Fontanelle, San Filippo, Colle San Biagio, Coppa, Monte Gallo, Santo Stefano, Quattrobotti, Croce San Paterniano, Villa San Paterniano, Molino Guarnieri.
Il superamento delle pluriclassi comportò per l’amministrazione nuovi oneri come quello del trasporto degli alunni.
Pulmini del Patronato Scolastico
Vennero completati i lavori del nuovo edificio scolastico “Bruno da Osimo”. I nuovi spazi ricavate permisero una più idonea e migliore  distribuzione delle aule , rispondendo, così,  ai  nuovi  indirizzi pedagogici.
Bruno da Osimo 1974
A questa amministrazione si deve, altresì, il merito del completamento della palestra della scuola media “Caio G.Cesare” ( per gli osimani identificato come il nostro “il Palazzetto  dello Sport”.
Palazzetto

giugno 1975  il grande sviluppo della motorizzazione ha comportato per  l’amministrazione il potenziamento anche del corpo dei vigili urbani. 11 i vigili in servizio ma la nuova pianta organica ne prevede ben 18.
vigiliIl Consiglio Comunale si preoccupò di migliorare l’attrezzatura tecnica in dotazione ai Vigili, deliberò l’acquisto di apparecchi radio riceventi trasmittenti da installare su tutti i mezzi  ( auto e moto) per un collegamento vicendevole tramite un centralino di comando collocato presso la sede dell’ufficio di Polizia Urbana.

giugno 1975 Elisabetta PASQUALINI, giovane militante del PCI sulle pagine dell’Osservatore, risponde alle dichiarazioni del sindaco Paolo Polenta  sulle intenzioni dell’Amministrazione comunale di voler realizzare un Asilo Nido: “..dopo l’Assemblea cittadina del 21 ottobre ( 1973) in cui il sindaco ha comunicato l’intenzione di realizzare un asilo nido comunale, nessuno si è più preoccupato di informare la gente sul modo in cui dovrà realizzarsi questo asilo che raccoglierà i bambini dai 3 mesi ai 3 anni. Mi auguro si preveda la gratuità di tale servizio, cioè che non saranno più le famiglie a sopportare il peso economico dell’assistenza all’infanzia, ma saranno direttamente gli Enti Locali ( Regioni e Comuni) a finanziare, amministrare e gestire assieme alle famiglie e alle forze sociali questo importante servizio. Quindi non sarà più l’O.N.M.I. o qualche ente morale ad essere delegati dal comune nella gestione dei servizi per l’assistenza all’infanzia, ma saranno direttamente i rappresentanti della amministrazione comunale, delle famiglie,  e dei sindacati che dovranno assumersi la responsabilità delle scelte educative e organizzative dell’asilo stesso, coadiugati da esperti  e personale specializzato. E’ questa una grossa novità, l’assistenza all’infanzia intesa non più come un atto di beneficienza, ma come un vero e proprio servizio sociale, quindi un diritto sacrosanto della famiglia e del bambino. Che cosa vuol dire per osimo uno strumento come l’asilo nido comunale ? Vuol dire innanzitutto aprire un discorso di partecipazione dei cittadini alle scelte sociali e politiche della città. Che cosa fa la Giunta Polenta su questo problema ? Ancora nulla. Si pone ad osimo più che mai la necessità di un confronto sul tema tra le forze politiche  e sociali, e l’esigenza di portare questo tipo di discorso tra i cittadini con riunioni di quartiere, con assemblee cittadine. Inoltre parlando di assistenza all’infanzia non si può fare a meno di fare il punto sulla funzione svolta finora dall’ONMI e sulla situazione delle scuole materne osimane. Queste, oltre alla loro gestione che è in mano a enti morali o a privati, e quindi non funzionali alle esigenze delle famiglie osimane e in particolare delle madri lavoratrici, sono altresì prive di attrezzature e di strutture adeguate alle esigenze del bambino e del suo sviluppo psicofisico”.
PASQUALINI Betta

giugno 1975 La chiusura del corso era stata al centro di vivaci discussioni tra i cittadini favorevoli e contrari al provvedimento.
corsogiugno 1975  L’istruzione è un bene pubblico ed una preminente responsabilità pubblica, da essa dipende in larga misura la qualità della convivenza civile futura e il benessere di una comunità. Don Lorenzo Milani era solito dire ai politici che andavano a Barbiana che degli investimenti sui servizi educativi e scolastici (dai nidi d’infanzia, all’università) non beneficiano solo le famiglie o gli utenti diretti ma primariamente tutta  la comunità locale e nazionale complessivamente considerata. Di questo ne era consapevole, anche perchè “uomo di scuola”, il sindaco Polenta. Per risolvere il problema della carenza delle aule, dovuta sia ad una notevole incremeto della popolazione scolastica che al fenomeno della concentrazione di insediamenti edilizi periferici, ma anche a seguito delle nuove esigenze pedagogiche della scuola che esigeva più spazi all’interno dei plessi, l’Amministrazione Polenta incarica un esperto  architetto di Jesi, l’arch. Arnaldo VENERI.
La Giunta volle porre mano alla risoluzione del problema o quantomeno progettare un percorso per la risoluzione delle urgenze scolastiche,  con la progettazione di alcuni interventi. Polenta era ben conscio che non poteva realizzare tutto quanto necessitava per superare la questione edilizia scolastica osimana anche per la limitatezza dei mezzi finanziari a disposizione, allora,  in modo lungimirante partì con le progettazioni. Avere a disposizione i progetti, secondo il sindaco, serviva sicuramente a far trovare pronto il Comune una volta liberati o trovati alcuni finanziamenti. Il professionista incaricato dopo un attento esame della situazione individua 6 necessità non prorogabili:
1. una nuova sede per la Scuola Media “G.Leopardi”. La scuola era dislocata in due diversi edifici: quello dell’ex avviamento professionale che ospitava 7 classi più la palestra per un totale di circa 150 alunni e gli uffici di segreteria e presidenza; locali in affitto presso il seminario vescovile ove erano allocate altre  9 classi con altri 211 alunni. Quindi una frammentazione della scuola in due edifici distanti l’uno dall’altro che era motivo di naturali inconvenienti sul piano didattico oltre che comportare un onere annuo di circa 3 milioni di fitti passivi a carico del Comune.
2. una nuova sede per la Scuola Media “G.Leopardi sezione staccata di Osimo Stazione”. In quel periodo la scuola utilizzava locali privati presi in affitto con un onere annuo di circa 1 milione, mancava la palestra, non c’era modo di ricavare spazi per aule specialistiche e inoltre dato che frazione era in pieno sviluppo, quei spazi non sarebbero stati più sufficienti per un eventuale e presupposto incremento della popolazione scolastica;
3. una nuova sede per la Scuola Media “C.G.Cesare sezione staccata di Passatempo”. In questo caso i locali erano di proprietà comunale ma antiquati e insufficienti. Si trattava della vecchia sede della scuola elementare, abbandonata con la costruzione del nuovo edificio, e adattata provvisoriamente a scuola media. Anche in questo caso mancava la palestra ed inesistenti altre aule da destinare a materie specialistiche;
4. una nuova sede per la scuola elementare “Fornace Fagioli”. La scuola elementare ospitava contemporaneamente anche una scuola materna statale. Due aule più refettorio per la scuola materna e due aule per le elementari. Quest’ultima inoltre utilizzava una ‘altra aula in un locale esterno affittato da un privato per 200 mila lire  l’anno. Anche in questo caso in considerazione dell’espansione edilizia della zona, la proposta  del tecnico è stata quello di  adibire tutto l’edificio o per la elementare o per la materna rendendosi necessario un nuovo stabile.
5. una nuova sede per l’ Istituto professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato. Questa scuola aveva avuto negli ultimi anni uno sviluppo notevole che aveva comportato il reperimento di sempre maggiori locali. Con l’istituzione della IV e V classe sperimentali, l’Istituto aveva raggiunto la quota di 288 allievi, quota che ogni anno si incrementava. La scuola era divisa in due edifici lontani tra loro,  entrambi di proprietà privata che costringeva il Comune ad una spesa annuale di circa 6 milioni di lire. In questo caso quindi l’urgenza di una nuova sede derivava sopratutto dal fattore economico oltre che dalla necessità di superare la precarietà di una scuola divisa in due sedi.
6. una nuova sede per la Scuola elementare “F.lli Trillini”. La scuola era ubicata in una zona ad altissimo sviluppo – si pensi al complesso edilizio denominato Collefiorito – per cui la popolazione scolastica era in  grande incremento. A fine 1974 gli alunni erano circa trecento. L’edificio per quanto nel tempo riadattato con la realizzazione di altre aule non era più idoneo ad ospitare altri bambini.
scuola elementare de Cele

 Una strada pericolosa, parliamo della “curva dello scaricatore” pericolosa sia per le automobili, le vespe, le moto che venivano dal “Crocifisso” sia per i mezzi provenienti dal San Carlo.
Mezzi che raramente rallentavano nel fare la curva…. Da un rilievo eseguito  dalla Polizia Municipale risultava che:  “.. la CURVA è percorsa da 450 motorini al giorno e altrettante le auto che specie di notte quando il traffico è meno intenso si lasciano ingannare dall’apparente facilità della curva e vanno troppo forte, motivo questo di molti  incidenti”.
CURVA DELLO SCARICATORE PERICOLO
 – giugno 1975 Si conclude il primo mandato amministrativo a guida del sindaco, prof. Paolo Polenta.
sindaco POLENTA
In una intervista rilasciata al Resto del Carlino, il sindaco fa il bilancio di questa esperienza, che stava volgendo a termine, nella carica di Sindaco: ” E’ stata per me anzitutto una grande esperienza umana che mi ha portato a conoscere i problemi più disparati, ma sopratutto a sperimentare il colloquio e il rapporto quotidiano con il cittadino: l’arricchimento umano che ne ho conseguito è notevole e per me molto importante. L’altra impressione che ho riportato è la pesantezza dell’impegno di fronte alla mole di problemi oggi esistenti e viceversa alla estrema limitatezza delle risorse. Tale situazione richiede il continuo superamento di se stessi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma soprattutto la collaborazione e il sostegno dell’opinione pubblica…. Ritengo che le realizzazioni più significative raggiunte di questa Amministrazione siano state: Il Piano Regolatore Generale, il primo schema di Piano Particolareggiato per il Centro Storico, l’impianto per il gas metano, il piano commerciale, l’acquedotto di soccorso, l’avvio nell’attuazione del Piano per l’Edilizia economica e popolare, la zona industriale artigianale di Osimo Stazione e il grande impulso dato alle opere pubbliche in genere. Tra queste ultime maggiormente degne di nota sono i provvedimenti per la sistemazione delle strade, la nuova scuola di San Paterniano, importanti opere fognanti, il parco-giochi dell’area dell’ex Foro Boario, il rinnovamento degli impianti di illuminazione pubblica, gli acquedotti costruiti in periferia e in importanti frazioni, il campo sportivo Diana e quello di via Molino Mensa nonchè il palazzetto dello sport. Particolarmente P.R.G., metano ed acquedotto di soccorso debbono essere considerate vere pietre miliari sulla via dello sviluppo della città…. Problemi irrisolti, molti. Tra i primi impegni che la nuova Amministrazione, a mio avviso, si troverà di fronte, ritengo figureranno quello del trasporto pubblico per il quale bisognerà condurre in porto l’azione da noi intrapresa per la pubblicizzazione, e quello dell’edilizia scolastica la cui situazione, in assenza di finanziamenti dello Stato, si fa giorno per giorno più pesante”.
 
Chiesa di San NiccolòIl magnifico portale in marmo 1372 della chiesa di san Nicolò con fregi romanici e con l’arco in gotico nel tempio si conservano mirabili affreschi del terzo e quarto secolo di notevole valore.

Osimo che lavora:

– La ditta Antonelli. Negli anni trenta del 1900, a Castelfidardo comincio’ a svilupparsi in modo notevole, con il determinante contributo dei fratelli Soprani, la produzione di fisarmoniche destinate in prevalenza al mercato degli Stati Uniti d’ America.
Luigi Antonelli, gia’ responsabile del settore “voci armoniche” nella fabbrica di Settimio Soprani, penso’ di iniziare in proprio tale produzione; insieme ai fratelli Cesare e Filippo costitui’ nel 1935 la Fratelli Antonelli, con sede in Osimo (Ancona) per produrre voci armoniche destinate prevalentemente all’ industria locale delle fisarmoniche.
Negli anni successivi, liquidati i due fratelli e restato il solo Luigi Antonelli, subentro’ quale socio finanziatore Urio Rossi, nipote di Vincenzo, patriota risorgimentale osimano.
Durante la seconda guerra mondiale il mercato della fisarmoniche si ridusse sensibilmente per cui la ditta penso’ a una diversificazione: inizio’ cosi la produzione di articoli in bachelite, tra i quali spolette per grandi proiettili destinati all’esercito italiano.
Lo stampaggio della bachelite fu indirizzato anche verso altri prodotti, come i contenitori per alimenti e per il settore farmaceutico.
Al termine della seconda guerra mondiale, la fisarmonica era lo strumento piu’ popolare, sia in Italia che all’ estero.
L’ industria del settore ebbe un grande sviluppo, anche in considerazione del fatto che si riaprirono i mercati esteri, sia europei che americani, in particolare quello degli Stati Uniti d’ America che era il piu’ importante.
La richiesta di voci armoniche era talmente elevata che la ditta Antonelli decise di costruire un nuovo stabilimento ad Osimo (Ancona) in via del Guazzatore.
Entrato in funzione nel 1949, arrivo’ ad impiegare negli anni successivi, circa cento dipendenti interni e piu’ di duecento a domicilio.
Nel frattempo fu acquisita la fabbrica di armoniche a bocca della Prestini di Firenze.
Tale impresa aveva un grande mercato interno, tanto e’ vero che esisteva un piccolo complesso fiorentino denominato Claravox composto anche da dipendenti della Prestini, che si esibiva spesso alla radio nazionale.
Verso la fine degli anni cinquanta inizio’ una grande crisi del settore delle fisarmoniche.
La moda stava cambiando: tra i giovani la chitarra divenne lo strumento piu’ popolare per il limitato costo e perche’ era piu’ facile da suonare; ebbe inoltre un grande successo il giradischi alimentato a batterie con la fonovaligia portatile.
In quegli anni entrarono nell’ azienda di Luigi il figlio Luciano e successivamente il secondogenito Vinicio. L’ impresa mantenne la denominazione ” Fratelli Antonelli”.
A causa della crisi la Fratelli Antonelli dovette ridimensionarsi e cercare alternative produttive: la fabbrica di Firenze venne chiusa e la produzione ad Osimo delle “voci armoniche” venne sensibilmente ridotta, nonostante si esportasse molto all’ estero, in particolare nei paesi dell’ Europa dell’ Est nei quali la fisarmonica aveva un grande mercato interno essendo lo strumento piu’ popolare.
Per far fronte alla crisi si cerco’ di diversificare la produzione, tenendo presente le esperienze acquisite, prevalentemente nel settore della meccanica di precisione.
Cio’ non solo per mantenere il livello occupazionale ma per avere un futuro promettente nel settore affine.
Tramite un comune amico, F. Charles Liebi, fu concordato un incontro tra gli Antonelli e i signori Laeng di Burgdorf, Svizzera, titolari della Lenco, industria gia’ affermata sia in campo nazionale che internazionale.
Cio’ al fine di valutare la possibilita’ di una collaborazione.
Seguirono numerose visite sia in Italia che in Svizzera.
Luciano Antonelli si dedico’ completamente a questo progetto per iniziare la produzione in Italia di giradischi, considerando il grande mercato che si stava aprendo in campo nazionale.
Nel dicembre 1961 fu costituita la Lenco Italiana S.p.A. a capitate italo-svizzero, nella quale Luciano Antonelli opero’ sino al 1970 come vice presidente esecutivo.
L’ attivita’ ebbe subito un grande sviluppo grazie al successo dei nuovi giradischi ed ai motorini, in particolare quelli a corrente continua destinati ai mangiadischi.
Nel 1970 la famiglia Antonelli cedette le sue quote azionarie, lasciando un’ azienda con 565 dipendenti.
Nel frattempo la Fratelli Antonelli investi’ nella costruzione di un nuovo stabilimento a Montefano (Macerata), dove Vinicio Antonelli sviluppo’ il settore dello stampaggio delle materie plastiche che apri’ le porte del giocattolo musicale.
Cio’ avvenne attraverso l’ acquisizione, nel 1967 della Erregi di Renato Gori di Firenze, che operava nel settore giocattoli, gia’ cliente della azienda Antonelli.
Nel 1970 Luciano Antonelli entro’ a far parte, nuovamente, dell’ azienda famigliare dedicandosi completamente allo sviluppo degli strumenti musicali giocattolo-educativi, in particolare nel settore elettronico.
Fu presentata alle fiere internazionali del giocattolo una nuova pianola con un accattivante design, sia nella versione ad ance che in quella elettronica, quest’ ultima in due realizzazioni: come semplice tastiera e con incluso un mangiadischi; questi modelli ebbero una grande risonanza nel settore ed un grande successo commerciale sia in Italia che all’estero.
L’ Antonelli fu la prima azienda al mondo ad utilizzare l’ elettronica nel giocattolo musicale.
Nel 1978 la Fratelli Antonelli snc venne messa in liquidazione e costituita la Antonelli S. p. A. i cui soci fondatori furono Luciano e Vinicio Antonelli, che si occupo’ prevalentemente del settore giocattoli e strumenti musicali.
Nel 1980 fu inaugurato un nuovo modernissimo stabilimento ad Osimo (Ancona) in via di Filottrano di circa 4500 mq.
Per quanto riguarda il settore voci armoniche fu costituita la S.I.V.A. Srl con sede in Osimo (Ancona), che in seguito sviluppo’ anche il settore affine di stampaggio a freddo della lamiera e costruzione stampi, controllata dalla famiglia Antonelli e con la partecipazione di Giuseppe ed Emilio Pierpaoli.
Segui’ una serie di nuovi prodotti, previligiando la qualita’, l’ aspetto educativo e il design, facendo capo ad illustri specialisti del settore.
In quello educativo si usufrui’ della consulenza del maestro Orfeo Burattini (gia’ fondatore della Fisorchestra Citta’ di Castelfidardo) che porto’ l’ insegnamento nelle scuole elementari, non solo nelle Marche.
Per questo impiego si realizzo’ uno strumento a fiato, denominato Pan Armonica, che ebbe un grande successo commerciale.
Si sviluppo’, inoltre, il settore degli organi elettronici destinati ai ragazzi, strumenti che si distinguevano per il loro design e che si vendevano prevalentemente all’ estero.
Nel 1982 fu assegnato alla Antonelli il premio Design S.I.M. al Salone Internazionale della Musica di Milano.
I designers di riferimento erano lo studio Bonetto e gli architetti Lucci & Orlandini dello studio L/O Design.
Nel frattempo Luciano Antonelli fu nominato presidente vicario dell’ Assogiocattoli (Associazione Italiana Fabbricanti Giocattoli) e restò in carica negli anni 1984-1985 partecipando a convegni nazionali e internazionali del settore.
Nel Dicembre del 1984, insieme al consiglio direttivo, partecipo’ alla trasmissione televisiva “Domenica In”, in onda sul canale di Rai 1, condotta da Pippo Baudo e Raffaella Carra’.
Nell’autunno 1987 il controllo del 70% della Antonelli S.p.A. fu ceduto alla Comus SpA di Bontempi, con sede in Potenza Picena (Macerata), che acquisi’ nell’ anno successivo il totale controllo della societa’.
Nel 1989 Luciano Antonelli cedette le sue quote della S.I.V.A. Srl al fratello Vinicio, quindi inizio’ l’attivita’ di Consulente Aziendale, nel settore giocattoli per lo sviluppo di nuovi prodotti fabbricati in Cina, che svolse per circa 5 anni.
Vinicio Antonelli in seguito sviluppo’ l’ azienda, curando e consolidando la produzione delle voci armoniche e parallelamente espandendo lo stampaggio a freddo della lamiera di componenti di precisione per grandi industrie dei settori elettrodomestico, elettrico, e meccanico.
Nel 1996 entro’ in azienda Lorenzo Antonelli, figlio di Vinicio.
Nel 2002 Lorenzo opero’ una fusione dell’ attivita’ delle voci armoniche con la ditta Salpa di Castelfidardo di Giansandro Breccia: nacque cosi’ Voci Armoniche Srl, con sede in Osimo (Ancona).
Con questa fusione di due storiche ditte di voci armoniche, furono poste le basi e le premesse per il mantenimento della conoscenza tradizionale e del “sapere” tecnico-produttivo relativo alle voci armoniche, e del suo miglioramento.
Negli anni successivi l’ azienda ha investito consapovalmente nella formazione di giovani e nella strutturazione delle competenze tecniche e artigianali, e attualmente si pratica una continua ricerca applicata al miglioramento meccanico ed acustico delle voci per fisarmoniche, che ha come obiettivo i piu’ alti standard qualitativi a livello mondiale.
Questo in linea con una tradizione che la ditta Antonelli ha sempre seguito con coerenza.
Parallelamente, Siva Srl raggiungeva ottimi livelli di eccellenza nella produzione di componentistica stampata a freddo e nella produzione di stampi progressivi, applicando avanzati sistemi organizzativi e ampliando la clientela in Italia e in Europa.
Oggi Lorenzo Antonelli amministra entrambe le aziende SIVA Srl e Voci Armoniche Srl.
Formazione e miglioramento continuo, crescita del “Valore” piuttosto che del profitto (quest’ ultimo considerato un mezzo ma non il fine), consapevolezza che un’ azienda deve operare in armonia con il concetto del Bene Comune: questi elementi rappresentano la visione aziendale alla base delle scelte nel breve, nel medio e nel lungo periodo

– La CRB Elettronica di Duilio BORSINI.
La CRB Elettronica (Costruzioni Radioelettriche Borsini) nasce come ditta artigiana nel 1948 con sede a Senigallia in via Arsilli (Ancona).
Il titolare e’ Duilio Borsini uomo di grande ingegno nato il 10 settembre 1923 ad Osimo ( An).
La produzione sono le radio.
Nel 1952 a seguito di una momentanea crisi del settore, Borsini inizia la produzione di amplificatori di circa 10 watt, specifici per ambulanti che potevano essere alimentati sia a batterie che a corrente alternata.
Questi amplificatori vengono prodotti in larga scala e senza concorrenza di altre ditte.
Successivamente nel settore entrano altre fabbriche tra cui la Geloso.
Contemporaneamente la CRB con all’epoca circa 30 dipendenti produce anche trasformatori per rasoi elettrici sia per il mercato italiano, sia per il mercato estero, tra cui l’America e la Francia.
Verso la meta’ degli anni cinquanta con l’arrivo sul mercato dei primi televisori in bianco e nero l’azienda progetta e produce gli stabilizzatori di tensione.
Nel 1955 l’azienda si trasferisce in Ancona in via Marchetti dove aggiunge alla normale produzione anche motorini elettrici che in quel periodo sono molto richiesti per la produzione di pianole ed armonium da parte di alcune fabbriche della zona.
Sempre in quel periodo Borsini, persona molto creativa, inizia la costruzione di testine per magnetofoni (registratori) con tecnologia per allora molto avanzata.
Il materiale utilizzato doveva essere di altissima qualita’, trattato e ricotto su forni ad idrogeno a 1200 gradi.
Nel 1958 la CRB Elettronica si sposta da Ancona centro alla periferia, alla zona industriale Baraccola su un nuovo stabilimento molto piu’ grande.
Sempre in questo anno su richiesta di Oliviero Pigini titolare della Eko fabbrica che costruisce chitarre produce pick-up, (microfoni per chitarre.)
Borsini sempre su suggerimento di Oliviero Pigini, inizia la progettazione e la produzione di organi elettronici.
E’ l’anno 1967 ed inizia la produzione dei primi prototipi, seguita poi dalla produzione vera e propria dei primi modelli a una tastiera denominati Coral, Topazio, Rubin ecc…..
Contemporaneamente si producono anche modelli a due tastiere.
Nel 1969 inizia anche la produzione di amplificatori,nella prima serie ci sono i modelli Diamond 20, Diamond 40 Diamond 100 ecc….. che ottennero un buon successo e quindi anche esportati in tutta Europa e nei paesi scandinavi.
A questa serie seguirono i modelli Space Sound (effetto leslie), effetto ottenuto con un sistema di altoparlanti rotanti, questo sistema era nato dall’ idea di Borsini ed era stato brevettato.
La produzione veniva fatta in un altro stabilimento, chiamato appunto Space Sound a Casenuove di Osimo (AN) sempre di proprieta’ dello stesso Borsini.
Negli anni successivi al 1968 il successo del marchio Diamond cresceva in continuazione e questo era un grande stimolo per avviare la progettazione di modelli sempre piu’ nuovi e rispondenti alle esigenze di musicisti e appassionati di musica che aumentavano di anno in anno.
Per soddisfare le richieste di una clientela sempre piu’ vasta ogni anno alla fiera di Francoforte, che era diventata la piu’ importante rassegna di strumenti musicali al mondo, veniva presentata una nuova gamma di organi elettronici con nuove tecnologie e nuovi effetti che attiravano visitatori e addetti del settore sempre piu’ esigenti.
Fu infatti in quegli anni che la CRB Elettronica conquistava con la qualita’ dei suoi strumenti sempre nuovi mercati, espandendosi dall ‘America Latina agli Stati Uniti, dalla Spagna ai paesi Scandinavi passando per l’ Europa intera arrivando perfino in Corea con una produzione molto qualificata di organi da chiesa-
I modelli di organi progettati e prodotti dalla CRB furono molti e tutti di successo, tuttavia alcuni ebbero un successo particolare e fra questi ricordiamo il Diamond 800 che venne usato da moltissimi gruppi musicali di quel periodo, poi la serie 900 Gold che con il suono sinusoidale ed accoppiato all’amplificatore con lo Space Sound dava un suono particolarmente armonioso percio’ particolarmente apprezzato da tutti i professionisti ed amatori in quanto era una validissima alternativa all’organo elettromagnetico Hammond.
La maggior parte dei modelli veniva prodotta sia nella versione portatile che nella versione consolle per soddisfare le esigenze di chi voleva fare musica in luoghi diversi e chi la voleva suonare in casa.
Questi strumenti venivano realizzati seguendo in molti dettagli quelle che erano appunto le caratteristiche di questi strumenti…. dai drawbars alle contattiere multiple fino ai vibrati ed i riverberi a molla.
La CRB realizzo’ successivamente anche diversi modelli di tastiere con effetti Strings e Pianoforte nonche’ diversi modelli di computer drum che facevano appunto il verso alla tradizionale batteria acustica.
Tutti questi strumenti venivano curati nella parte musicale da Sandro Fontanella nipote di Borsini musicista e tastierista di grande talento il quale si occupava anche degli aspetti dimostrativi delle fiere nazionali ed internazionali affiancato poi in molte occasioni dal 1975 da Marcello Colo’ anche lui grande musicista e tastierista.
Nel 1977 fu presentato alla fiera di Francoforte un prototipo di sintetizzatore Uranus che visto il successo ottenuto entro’ in produzione l’anno seguente insieme a un modello ridotto Uranus 2 assai piu’ accesibile nei costi e nella programmabilita’ in situazioni “live”.
Entrambi i modelli conquistarono immediatamente gli appassionati di musica elettronica di tutto il mondo, infatti nell’anno 1978 la CRB partecipo’ alla fiere di Chicago e l’anno successivo a quella di Atlanta ottenendo anche qui un successo strepitoso.
A seguire arrivarono anche altri strumenti innovativi quali un synth monofonico chiamato Oberon e una tastiera Strings Vocoder chiamata appunto Vocostrings.
Con l’inizio degli anni ottanta causa anche dell’avanzare della concorrenza giapponese inizio’ il declino degli strumenti musicali e delle aziende correlate……… CRB compresa. Nel 1982 la CRB Elettronica cesso’ la sua attivita’.
crb_elettronica (1)

(tratto dall’archivio di Claudio Capponi che ne ha  gentilmente autorizzata la pubblicazione)

Osimo altro

– Osimani al mare Oggi il sole stenta ad uscire fuori ma, come tanti anni fa, niente  ferma gli osimani.
Una bella foto del bravo fotografo osimano, V.Renzoni

al mare
palazzo ex Paccazzocchi. Ho ricevuto questo schizzo opera di Dino Giorgetti che aveva riprodotto un angolo caratteristico di Osimo com’era circa 90 anni fa. Un lembo centralissimo della nostra città che poi nel tempo è stato trasformato. Si tratta del palazzo così detto “ex-Paccazzocchi” compreso tra via Fuina e il corso, dove ora c’è al piano terra la tabaccheria Moschini.
Giorgetti

– La chiesa di San Silvestro costruita agli inizi del XVI secolo, su progetto dell’osimano mastro Biagio Pannicoli, il tempio ha forma ottagonale con sette altari e conserva pregevoli affreschi e lavori barocchi. Legata al nome del santo osimano Silvestro del casato aristocratico denominato «Guzzolini» è dal 1910 chiusa al culto  ed è attualmente luogo  delle Attività Culturali indette dal nostro Comune.
San Silvestro

– I pompieri.  Una fotografia del Corpo volontari dei Pompieri del 1929, scattata in occasione della inaugurazione della caratteristica nuova divisa.
Da sinistra a destra in alto, in prima fila: Vincenzo MANCINI, Ottavio FRANCHINI, Carlo ALLOCCO, Giulio LEONARDI, Luigi FIORDELMONDO, Emilio SERLONI, Placido MASCELLONI, Carlo SEVERINI, Achille Ugo LAMPONI, Giuseppe CAPORALINI.
In seconda fila: Serse BAMBOZZI, Luigi PENNACCHIONI, Donato MOSCA, Ferruccio MARCHEGIANI, Federico TRONTALINI, Argentino INNOCENZI, Pompilio GIOVAGNETTI, Rodolfo MARCONI, Eduardo ROMAGNOLI, Riccardo BATTISTONI, Ottavio BRANDONI;
Terza fila: Giuseppe TRUCCHIA, Mansueto BRANDONI, Tancredi VACCA, Gustavo prof. BELLONI, Gustavo Ing. ABBRUZZETTI, Vincenzo INVERNATI.
pompieri

Il primo Corpo dei Pompieri osimano, fu guidato dall’ing. Goffredo ABBRUZZETTI, poi consigliere comunale ed Assessore. Si trattava di 24 vigili volontari. Questi i loro nomi con gli inevitabili soprannomi:
Giuseppe ALOCCO;
Giulio LEONARDI detto Scattolò;
Luigi FIORDELMONDO detto Calicì;
Umberto SERLONI detto Pantera;
Placido MACELLONI;
Carlo SEVERINI detto Carluccio del Tanfo;
Achille SALOMONI detto Angai;
Ugo LAMPONI;
Giuseppe CAPORALINI detto Il Piccolo;
Artserse BAMBOZZI detto Serse;
Luigi PENNACCHIONI;
Donato MOSCA;
Giuseppe BRUGE’;
Federico MARCHIGIANI padre di Garibà granne;
Federico FRONTALINI detto Carozzì;
Argentino INNOCENZI detto Selcì;
Pompilio GIOVAGNETTI detto Gigi Maroni;
Rodolfo MARCONI detto Battuto;
Riccardo BATTISTONI detto Fugge che te pijo;
Ottavio BRANDONI detto Piccionì;
Giuseppe TRUCCHIA  padre di Aroldo;
Mansueto BRANDONI;
Augusto VERDOLINI detto Passasotta;
Vincenzo INVERNATI detto Mappò.
Si trattava di gente semplice molti dei quali piccoli artigiani ed erano, per la Osimo del tempo, dei piccoli eroi cittadini esempio di coraggio e di generosità. Il Piccolo, Battuto e Angai  erano dei calzolai, Selcì faceva lo stradino, Giuseppe Brugè era fabbro.
Nel periodo della guerra altri giovani osimani prestarono la loro opera nei pompieri, fra questi risultano:
Federico SALOMONI, Arnaldo ANGELETTI, Bentivoglio MARCONI, Alberto CINGOLANI, Augusto ANGELETTI, Antonio GRACIOTTI, Giulio GRACIOTTI, Pietro MORRONI, Emilio MORRESI, Antonio SERLONI, Giulio STACCHIOTTI, Renato STACCHIOTTI, Carlo ALBERTI, Dante GIOVAGNOLI.

Le persone
ovvero la storia fatta attraverso le persone.

Si tratta delle elette e degli eletti in consiglio comunale nel mandato di governo preso in considerazione ( di molti purtroppo non sono riuscita a raccogliere informazioni).
Non solo gli eletti ma  anche le Persone che sono state ” protagoniste ” di Osimo ( sempre relativamente  al periodo preso in considerazione) , coloro che hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo sociale, economico e civile della nostra città.

ABBRUZZETTI Goffredo, Jesi 26/06/1893 – Osimo 12/07/1965. muore, all’età di 72 anni, il consigliere comunale Goffredo ABBRUZZETTI. Il Sindaco Vincenzo Acqua lo ricorda in Consiglio Comunale: “… ricordo ai convenuti consiglieri la recentissima, immatura e fulminea scomparsa del consigliere cav.uff. Abruzzetti Goffredo che ha attivamente partecipato anche alle sedute della settimana scorsa. La scomparsa ci ha lasciati costernati così come alla sposa, ai figli, ai parenti, a tutto il Consiglio comunale e a tutta la popolazione.” Ricorda il Sindaco le alte doti di bontà, le sue attività spassionata di amministratore e di collaboratore sempre improntata a rettitudine e sorretta da esperienza ed intelligenza non comuni, tanto che le sue opere e la sua attività, permeata di umanità e coscienza, lasciano in tutti i consiglieri un ricordo imperituro. Alle parole del Sindaco si associarono l’avv. Fabiani per i liberali, la prof.ssa Giri per i Socialdemocratici, Bianchi Albino per la DC, il dott. Artegni per i Socialisti, Buglioni per i socialisti di unità proletaria. Si associa alche il consigliere Maggiori a nome del PCI ricordando la figura, la bontà, l’impegno che dava alla sua opera un carattere inconfondibile anche nelle divergenze.
In segno di lutto il Consiglio Comunale, convocato per discutere di diversi punti, venne sospeso e rinviato ad altra data.
L’ing. ABBRUZZETTI abitava in via 5 Torri. Raccontano i giornali dell’epoce che ai suoi funerali parteciparono tanti osimani a testimonianza dell’affettuosa stima di cui il più volte Consigliere ed Assessore – dal 1956 al giorno della morte – era circondato ad Osimo. E’ stato combattente della I^ Guerra mondale e decorato al valore militare. Intorno al 1940 venne chiamato quale vice comandante alla direzione del Comando dei Vigili del Fuoco di Ancona.

Abbruzzetti

L’Ingegnere Abbruzzetti è il signore a destra

Consigliere  comunale ed Assessore con ruolo di Vice Sindaco mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale ed Assessore con ruolo di Vice Sindaco mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale  mandato 1965-1970.

ACQUA Vincenzo, Grottamamare 1894 – .
– Sindaco nel 1945;
– Consigliere comunale nel 1946 capogruppo della minoranza;
Sindaco di Osimo nel mandato 1951 – 1955 ( subentra al cugino Montanari Muzio che aveva guidato per 5 anni un’amministrazione socialcomunista;
– Consigliere  comunale  e nominato Sindaco di Osimo nel mandato 1965-1970

ADORNI Giacomo, Osimo 1894 – 1973. Detto  “lo scolaro”, in quanto titolare di una cartoleria in corso Mazzini denominata “Bottega dello scolaro”. Fu segretario del Comitato di Liberazione osimano ed amministratore della soc. corale G. Verdi (dal Diz.Encicl. Osimano di Morroni&Egidi);
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

AGOSTINELLI Luciano, Osimo 21/07/1942 – 29/12/1999, eletto Consigliere comunale nella lista della DC
Consigliere comunale mandato 1970-1975;

AGOSTINELLI Maria in Castellani, Osimo 19___-19___. Candidata nelle liste della Dc
Consigliere comunale e nominata Assessore ai servizi sociali  nel mandato 1965 – 1970;

ALESSANDRINI Angelo, Recanati 27/11/1912 – 19__.
Consigliere  comunale e Assessore supplente mandato 1956-1960;

ALESSANDRINI Settimio, Osimo 2/07/1920 – 1963. Un mio “lontano”(si dice così in Osimo) parente soprannominato da noi parenti “zio Valentì” ma per tutti gli osimani era “metenfilzo”. La moglie si chiamava Piera Cittadini e aveva due figli Remo e Anna, morti giovanissimi di tubercolosi, malattia infettiva che negli anni ’40 seminava dolore in tante famiglie osimane. E’ stato un eclettico industriale osimano, prima sviluppò una delle più importanti filande cittadine, poi si buttò nella  produzione del gelo per i bar e per le famiglie facoltose della zona. Da ultimo, con discreto successo, si mise a produrre gassosa e seltz. Uomo dai mille interessi si distinse anche per l’ impegno sociale e politico caratterizzato da una forte identità ideologica che si ispirava all’ideologia dei popolari di Don Strurzo.
Consigliere  comunale e Assessore  con delega alle finanze e vice sindaco, mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale e Assessore mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale e Assessore nel mandato 1960-1964;

ALUJEVICH Elena, Osimo _/__/19__ – 19__. Professoressa candidata nella lista della DC entra in Consiglio comunale a seguito della morte di Alessandrini Settimio
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964.

AMBROGETTI Carlonasce ad Osimo l’ 8 settembre 1899 muore ad Osimo il 17 ottobre del 1976.  Nel secondo mandato Niccoli non si presenta alle elezioni amministrative.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale e Assessore ai lavori pubblici nel   mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale  e Assessore nel mandato 1960 – 1964;
Consigliere  comunale e Assessore Vice Sindaco nel mandato 1965-1970.

ANDREONI Amleto, Osimo 19__ – 19__.
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

ANDREONI Giuseppe Osimo 19___-19__. Candidato Consigliere comunale nelle liste del PCI.
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

ANDREUCCI Delio, Osimo  21/07/1935 – 27/08/2004, eletto Consigliere comunale nella lista del PCI
Consigliere comunale mandato 1970-1975;

ANTINORI Settimio, Osimo 30/03/1920 – 19__.
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

ARTECONI Sergio, Osimo 19___-19__. Candidato Consigliere comunale nelle liste del PSI.
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

APPIGNANESI Carlo, Agugliano 12/06/1924 – 19__.
Consigliere  comunale nel mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale e Assessore allo stato civile nel mandato 1965-1970;

BACCHIOCCHI Alberto, Castelfidardo 20/05/1909 – Osimo 1969. Candidato Consigliere comunale nelle liste del PSI.
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

BALDI Italiano, Osimo 24/02/1905 – 19__.
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

BARBALARGA Maria Teresa, Osimo 1893 – 1967.
Consigliere  comunale e Assessore  con delega all’assistenza e beneficenza, mandato 1951-1955;

BARDEZZI Giuseppe, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana,
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BARIGELLETTI Aldo, Osimo 16/06/1921 – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana,
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale ed Assessore ai lavori pubblici nel mandato 1965-1970;

BARTOLI Renato, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana,
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BASSI Anna, Osimo ../../19.. , eletta Consigliera comunale nella lista del PCI
Consigliere comunale mandato 1970-1975;

BEBI Francesco, Bagnacavallo 1847 – 1973  Veterinario ad Osimo.

BELLI Tito , Osimo 30/08/1927 – 16/01/1996, eletto Consigliere comunale nella lista dela DC
Consigliere comunale mandato 1970-1975 e nominato Assessore finanze e problemi sviluppo economico

BACCHIOCCHI Alberto, Osimo 11/05/1897 – 1969. Candidato nella lista elettorale  del PSI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale nel mandato 1965-1970;

BIANCONI Paolo , Osimo ../../19.. , eletto Consigliere comunale nella lista dela DC
Consigliere comunale mandato 1970-1975 e nominato Assessore sport, turismo, spettacolo e servizi demografici;

BIANCHI Alessandro, Osimo 1916 – 2006.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

BIANCHI Albino, Osimo 29/01/1912 – 1999. Titolare del forno a legna del borgo.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

BIANCHI Nello, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  del PCI osimano
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

BIONDI Aldo, Osimo __/__/19__ . Candidato nella lista elettorale  del PCI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

BINCI Alfredo, Osimo __/__/19__ . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BLASI Aldo, Osimo 1990 – 1976. Abitava in via Pompeiana davanti la fabbrica delle gazzose. E’ stato un grande animatore della vita culturale osimna. Nel 1961 costituì con MERCANTI Arturo il Circolo del Cinema.
Segretario comunale nel 
periodo 1951-1955.

BOTTEGONI Igino, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere comunale e Assessore nel mandato 1965 – 1970;

BRANDONI Pacifico , Osimo  05/11/1914 – 10/04/2004, eletto Consigliere comunale nella lista dela DC
Consigliere comunale mandato 1970-1975;

BRIZI mons.Domenico, Tuscania 21/01/1891 – Osimo 11/02/1964. E’ stato vescovo di Osimo per 19 anni. Iniziò gli studi liceali nel Seminario di Viterbo e li terminò presso il Seminario Romano. Prestò il servizio militare nel 1912 (ebbe il grado di caporale), ma venne richiamato durante la Prima Guerra Mondiale. Fu ordinato sacerdote a Roma il 23 febbraio 1918 presso il Pontificio Seminario Romano. Conseguì poi la laurea in teologia (1918) e la laurea in utroque iure (1921). Tornato in diocesi, fu nominato parroco di S. Giovanni Decollato (1921), chiesa senza parroco ed in stato di semiabbandono dopo che quello precedente, Don Alessandro Aureli, se ne era andato via nel 1919.
Il 23 gennaio 1945 ricevette la notizia che era stato nominato vescovo di Osimo e Cingoli. Mons. Brizi scelse, come giorno della sua consacrazione episcopale, l’11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes “e per me – annotò nella sua agenda – festa della Madonna della Fiducia“.
Nella prima lettera pastorale, scritta a Roma in quel 23 febbraio, indirizzò al Clero e al Popolo di Osimo e Cingoli, di cui stava per diventare pastore, queste parole: “…Al Collegio Urbano di Propaganda Fide, ove sono stato Rettore dal 1939 a tutto il 1944, fra alunni di molte nazioni ma di un solo cuore; agli ex-alunni della Quercia, tra i quali fui Rettore dal 1933 al 1939 e tra i quali ritorna sempre il mio cuore; ai parrocchiani di Tuscania, dove dal 1921 al 1933 spesi i primi fervidissimi anni del mio sacerdozio; ai superiori, ai compagni di lavoro, agli amici del sacerdozio, alla schiera folta di figli spirituali, ai parenti amatissimi, ai luoghi dove sono nato, dove sono cresciuto, dove fui educato, alla città mia natale, della quale sono il primo cittadino divenuto vescovo, a tutto io ho per voi rinunciato, tutto ho per voi offerto, tutto ho voluto porgere al vostro amore – come in una sintesi – nellacroce bianca in campo rosso della mia Tuscania, che sormonta il mio stemma: questa croce dica a quelli che io lascio che non li dimentico: e che l’amore in Cristo, anche salendo la croce, non lascia nessuno, anzi è più grande; dica a voi, presso i quali vengo, che l’amore in Cristo non si sgomenta di nulla, appunto perché è sulla croce con Cristo, e nulla e nessuno potrà mai non farvi amare. Quelli che io lascio e quelli che io trovo, nel mio povero cuore, faranno una sola famiglia come fanno una sola gioia…“.
Mons. Domenico Brizi governò con amore ed abnegazione le due diocesi. Durante i suoi 19 anni di episcopato fu un buon pastore per tutti, dai personaggi importanti al più umile cittadino. Chiuse la giornata terrena nell’Ospedale Civile di Osimo l’11 febbraio 1964. Per sua volontà il suo corpo è sepolto nella cripta del Duomo di Osimo. Ad un anno dalla morte, così scriveva il Direttore del periodico “Vita Diocesana – Bollettino delle Diocesi di Viterbo e Tuscania” (Gennaio-Febbraio 1965): “Mons. Domenico Brizi indubbiamente fu una lampada posta dalla Provvidenza al di sopra del livello ordinario, affinché fosse di esempio, ed anche di monito, ai confratelli nel sacerdozio e particolarmente ai confratelli più giovani“.
Tra gli episodi curiosi, ne ricordiamo qualcuno, raccontato dalla nipote Giulia Palozzi, che ha vissuto la sua adolescenza ad Osimo: “Non so quali preoccupazioni e sofferenze lo zio abbia dovuto sopportare nei rapporti coi suoi sacerdoti, perché non lasciava trasparire nulla. Intuivo che qualche cosa non andava quando con qualcuno di loro lo zio parlava mentre facevano delle ‘passeggiate’ interminabili sotto le colonne [anticamera d’attesa, in episcopio]. E mi dispiaceva che tra le sue pecorelle ci fosse qualche discoletto. Al mio esame di adolescente si presentavano diversi esemplari nella ‘clero-fauna’. Un prete amavo soprattutto: don Ido. Di lui non ricordo il cognome. Se non sbaglio, era un parroco di campagna, e questo lo deducevo dal modo di presentarsi in episcopio: impolverato dopo un viaggio in bicicletta. Bussava alla porta di servizio (della cucina) e con il baschetto in mano chiedeva con accento marchigiano che rendeva la domanda più affettuosa: “C’è babbo?”. Il ‘babbo’ era il vescovo. Anche questo sta a dimostrare che lo zio era amato soprattutto dai semplici accomunati a lui dallo spirito evangelico“.
Era difficile andare a fargli visita ad Osimo senza essere amabilmente costretti a fermarsi a cena e a dormire. Diceva: “L’episcopio è così grande: a che serve, se no, avere tanto posto?”
Racconta Giulia: “Spesso in Osimo c’erano ospiti, i più disparati. Più volte il vescovo avvisava all’ultimo momento che qualcuno sarebbe rimasto a tavola con noi. Zia Teresa era bravissima nell’affrontare questo problema improvviso. Tutti erano benvenuti in egual misura: dagli operai del mobilificio Moretti di Tuscania, che portavano mobili ad un rivenditore dì Osimo, ai vari oratori e predicatori, agli amici. Con i primi era contento perché poteva avere notizie di qualche tuscanese, poteva esprimersi, capito, con qualche parola in dialetto e soprattutto perché, offrendo ospitalità in episcopio, faceva loro risparmiare la ‘trasferta…”.
Mons. Brizi era assai umile: “Non si vergognava – scrive Mons. Antonazzi – di essere “figlio di una fornaia e di un uomo che andava a far legna”. Egli fu veramente homo rectus, simplex ac timens Deum:una semplicità degna, in alcuni episodi, dei Fioretti di S. Francesco. Come quando, ad esempio, già vescovo, colse un bel ramo carico di ciliege dall’albero del suo giardino, e lo portò a una bambina malata, che ne aveva espresso il desiderio. Passando tranquillamente attraverso la città di Osimo, nascondeva molto relativamente il dono sotto il soprabito”.
Ancora dai ricordi di Giulia: “Lo chiamavo ‘zio prete’, perché il nome vescovo me lo rendeva più lontano. Inoltre, lo zio era rimasto parroco: rispetto al periodo di Tuscania, erano semplicemente aumentate le parrocchie da curare. Era facile incontrano per le strade di Osimo, perché andava a piedi. Non aveva automobile né autista“.
Amava anche gli animali. Una sera, sempre ad Osimo, recitava il rosario in cappella con alcuni ex alunni del seminario della Quecia suoi ospiti, che erano venuti a fargli visita. All’improvviso entrò il suo bel gatto. Ed egli, con tutta naturalezza, lo adagiò sul cuscino dell’inginocchiatoio e seguitò a sgranare le avemarie, mentre con l’altra mano accarezzava quella bestiola creatura di Dio.
A proposito di questo gatto, Giulia racconta: “C’era in episcopio un gatto persiano. Era sempre in cucina, quando il vescovo vi faceva colazione. Ogni tanto lui deponeva per terra parte della colazione per il gatto. La bestiola era motivo di gioia per il vescovo e di cruccio per mia sorella Ada, perché spesso lasciava in giro un po’ del suo lungo pelo e qualcosa di peggio, rientrando, per giunta, dal giardino. Alle giuste rimostranze di Ada, lo zio, che di solito era rispettoso delle fatiche altrui, rideva divertito. Dei gatti, però, non sopportava i tristi miagolii notturni: per farli tacere teneva sul davanzale della finestra della camera una serie di sassolini, un vero arsenale, e glieli tirava…“.
A venti anni dalla morte, nel febbraio 1984, si svolse una toccante commemorazione organizzata a cura del “Centro Anziani” di Tuscania, frequentato da molti cittadini che avevano conosciuto Mons. Brizi ed avevano mantenuto con lui stretti vincoli di amicizia. Tra questi, ricordo l’intervento di Angelica Cesetti, che commosse l’uditorio raccolto in profondo silenzio.
Nel 25° anniversario della morte (11 febbraio 1989) così lo ricordava Mons. Nicola Pavoni, che da giovane era stato spesso ospite del suo vescovo Mons. Brizi: “…Io, uno dei sopravvissuti [della diocesi di Osimo], ancora pellegrino sulla terra, con una sottile nostalgia dei tempi andati, mi porto dietro con tenerezza ossessiva l’immagine di quel “vecchio maremmano”… Era paziente nell’ascoltare la gente. Se tu andavi da lui e parlavi di Dio e dei tuoi problemi spirituali, per te dimenticava di esistere…
Subiva con pazienza le mie infinite violenze verbali. Mi ascoltava “serioso”. Poi, se riuscivo a prendere fiato, un sorriso, uno schiaffo come una carezza e mi mandava via sibillando
(sic): “Capoccione!” Ed io sentivo che il suo silenzio mi parlava dentro.
Viveva da povero.
L’acquacotta ed il pancotto, a stare con lui, sembravano bistecche e cosciotti d’abbacchio. Il suo vestire preciso era frutto delle invenzioni quotidiane delle mani magiche di Teresa [Volpini, la cognata, moglie di Giacomo]. Il superfluo era sconosciuto. Il necessario qualche volta era in debito d’ossigeno, ma ero felice con lui!
La preghiera di notte, nella cappella dell’episcopio: davanti al Santissimo, mi chiedeva di parlare forte con Gesù. Io non sapevo cosa dire. Cadevo dal sonno; ma era bello stare lì, nella tremula luce della lampada ad olio…
Era uno stacanovista. Non c’era un attimo di respiro nella sua giornata; e quando tutti si andava a letto, lui iniziava i “notturni della corrispondenza”: fino alle tre di notte scriveva lettere (…), brevi, incisive, soprannaturali. Poi, di giorno, i sacerdoti che venivano da lui dovevano sopportare infiniti sbadigli. Io mi arrabbiavo, e lui mi rispondeva che “i notturni”, come io li chiamavo, erano un servizio alle anime, e gli sbadigli un motivo di umiliazione.
Caro
vecchio maremmano, chi ha avuto la fortuna di conoscerti non potrà mai più dimenticarti. Adesso metti la mano sul mio “capoccione” e benedicimi come allora. Arrivederci, vecchio mio! Mons. Nicola Pavoni”.
(tratto dalla biografia che il suo amico e collaboratore Mons. Giovanni Antonazzi scrisse nel 1984 con il titolo “Domenico Brizi – Prete e Vescovo”).

domenico_brizi_2

Il Papa Buono e il vescovo Buono

Brizi

Il saluto di Osimo e degli osimani, commosso, partecipato ed unanime al suo “Vescovo Buono”

BUFFARINI Secondo  , Osimo ../../19.. – 19___ , eletto Consigliere comunale nella lista dela DC
Consigliere comunale mandato 1970-1975;

BUGLIONI Attilio, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  del  PSI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;
Consigliere  comunale mandato 1970-1975;

BURGHIANI Gabriele Vincenzo, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BUSCARINI Enrico, Osimo 11/05/1897 – 1985.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

BUSCARINI Silvio, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

CAMERANESI Luigi, Castelfidardo 06/09/1930 – 11/12/1986, eletto Consigliere comunale nella lista del PCI
Consigliere comunale mandato 1970-1975;

CAMPANELLI  Gaetano, Osimo 2/11/1906 – 1990. Era soprannominato “Dindano” ( come tutti i Campanelli) o “Gaetà” per quelli della periferia che  non avevano dimestichezza  con le tradizioni osimane del centro. E’ stato uno dei maggiori esponenti del PSI di Osimo, il partito di  Pietro Nenni e Sandro Pertini, in tempi in cui professarsi per un partito diverso dalla DC voleva dire non essere allineati ed avere un pensiero divergente. Fu proprietario terriero fino a quando,  sotto la spinta del  motto gramsciano “la terra ai contadini”, cedette gran parte delle proprietà terriere. Proseguì l’attività commerciale del padre. Nell’esercizio delle funzioni politiche cittadine  si batté con forza contro coloro che volevano lo spostamento dell’attuale ospedale cittadino di “SS.Benvenuto e Rocco” presso la sede dello  Smom di Villa San Paterniano. Se sulla questione dell’ Ospedale l’ebbe vinta, non altrettanto accadde per l’altro tema che aveva particolarmente a cuore: tenere vivo il centro storico osimano. Gaetano aveva grande lungimiranza politica e sapeva vedere “lontano”, già allora ammoniva preoccupato gli amministratori comunali che scelte, come quelle che andavano a fare,  di decentrare gran parte delle attività commerciali nelle periferie, avrebbero avuto come conseguenza  l’inesorabile depauperamento del centro storico osimano.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere comunale mandato 1960 – 1964;
Consigliere comunale mandato 1965 – 1970.

Campanelli

La famiglia Campanelli riunita con il capostipite Antonio. Al centro della foto Gaetano con il figlio, il piccolo Lamberto.

Campanelli

Il giovane e “capelluto” sindaco Paolo Polenta alla inaugurazione  dei rinnovati ampi locali commerciali Campanelli in corso Mazzini. Gaetano ascolta.

I Campanelli, il vescovo Carlo Maccari e si intravede il comandante dei vigili urbani Carlo Nicoletti

I Campanelli, il vescovo Carlo Maccari e si intravede il comandante dei vigili urbani Carlo Nicoletti

Campanelli 6

” I Magazzini” Campanelli, la “Standa” degli osimani

CAMPANELLI Raffaela ( detta Lella), Osimo 18/01/1902 – 28/01/1993. Raffaela CAMPANELLI, tutti ad Osimo la conoscevano solo come la signorina Lella è stata un personaggio della nostra città. Il suo nome e il suo ricordo è legato al negozio di corso Mazzini del quale con i fratelli ha condiviso le gioie e le fatiche. Il suo era un carattere definito da molti “agrodolce”, sempre gentile e sempre puntuale ma anche sempre attenta alla”ditta” ( oggi direbbe così Bersani) e dalla risposta facile e puntuale alle domande più pungenti. Era una leggenda metropolitana la risposta che dava a chi le chiedeva come mai “signorina”, Lei rispondeva “non ho avuto tempo di prendere marito”.
Ma la signorina Raffaela CAMPANELLI la si ricorda anche perchè una volta la fece veramente grossa, sempre rispettando il suo carattere spontaneo e risoluto senza peli sulla lingua. In risposta alla comunicazione ed invito del Comune che voleva attribuirle all’età di 88 anni la benemerenza cittadina per tutti i suoi anni di lavoro, Lei mandò a dire: “E perchè mai? ho soltanto lavorato e fatto il mio dovere per la famiglia”. A nulla valsero le insistenze del sindaco Cartuccia, Lei quell’attestato non lo volle proprio. Alle medaglie, alle pergamene, alle feste Lella Campanelli preferì sempre il suo “antico” bancone, le sue abitudini quasi secolari, il suo ruolo di “leader” di una famiglia di commercianti, i consigli alle sue clienti.
E’ proprio per questo suo attaccamento al lavoro di commerciante, alle sue regole di vita, antiche ma meravigliose, Lella Campanelli è stata più che mai un personaggio straordinario anche senza alcun lustrino da mostrare.
Anche senza la rifiutata benemerenza, la signorina Lella poteva esibire un curriculum probabilmente unico nel suo genere: settantanove anni di ininterrotta attività, tantissime ore di lavoro, tutti i parenti la ricordano come la prima ad arrivare in bottega ed ultima ad andarsene. Facendo i conti, mise piede nel negozio di cappellaio del padre Antonio appena dodicenne e visto che più o meno lavorava per almeno 14 ore al giorno, i calcoli sono fatti, Lella si è fatta oltre trecentomila ore e passa di … bancone.
Più che BENEMERITA.
Non potevo non ricordarti, signorina Lella.

Lella5878

Lella 857

Lella anni 60

CANALINI Clemente, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  dell’unione PSDI-PRI
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

CAPOMAGI Anna Maria, Osimo 26/12/1931,  è stata anche Lei una figura importante nel nostro Comune, Consigliere comunale, Assessore alla Assistenza ed alla Sanità. Il mandato è quello del sindaco Pao/lo Polenta 1970 – 1975. Oltre ad essere stata un amministratore attenta ed impegnata, con senso del dovere e rispetto delle istituzioni, è stata un’insegnante el/mentare molto amata dai suoi alunni e dai colleghi. Superato il concorso Magistrale nel 1951 si è dedicata con passione alla sua missione di insegnante, a quella professione che ha tanto amato e che gli ha procurato nel corso degli anni soddisfazioni e riconoscimenti. Prima in Abruzzo poi a Campocavallo, al Padiglione, alla scuola della Pietà ha poi concluso la sua attività di insegnante alla Bruno da Osimo. E’ stata eletta in Consiglio comunale nelle file della DC nel 1970, su sollecitazione del giovane segretario del partito, Paolo Polenta che cercava volti nuovi da candidare nella lista della Democrazia Cristiana. Conosciuta in città anche per il suo impegno nell’associazionismo cattolico, era responsabile diocesana e regionale dell’Associazione Cattolica, all’appuntamento elettorale del giugno 1970 conseguì un inaspettato consenso elettorale. Per cinque anni è stata poi nella giunta Polenta. Come Assessore, attenta alle questioni sociali si impegnò perchè la politica rispondesse concretamente alle richieste ed alle sollecitazioni che venivano dagli osimani: il problema della casa, le problematiche della scuola, l’aiuto alle famiglie bosognose, la questione della presenza di figli con handicap ( allora il problema era totalmente a carico della famiglia)…. La sua esperienza politica dopo il mandato Polenta proseguì nei tavoli del Consiglio provinciale dove per 10 anni rappresentò e curò gli interessi degli osimani.
Anna Maria CAPOMAGI oltre all’impegno civico svolto in modo serio ed intelligente, non ha mai interrotto il lavoro che tanto amava: la maestra. E “maestra” di vita, lo è anche oggi.
Capomagi Anna Maria 3

Capomagi Anna Maria 2

Capomagi 4

Consigliera comunale e Assessore ai Servizi sociali e Sanità  nel mandato 1970-1975;

CAPORALINI Gino, Osimo 11/04/1938, eletto Consigliere comunale nella lista della  DC
Consigliere comunale mandato 1970-1975;

CAPPANNARI Guglielmo, Osimo 25/06/1923 – 1997 detto Elmo, pittore, scenografo, ceramista, scrittore di vernacolo. Diplomatosi  a Roma nel 1944svolse la sua attività artistica quasi esclusivamente nelle Marche.  Dal 1945 fu scenografo presso il gruppo teatrale “Il Drammatico di Ancona”. Dal 1960 ha curato i bozzetti per il Teatro Sperimentale di Ancona.
Elmo (Guglielmo) Cappannari
Ha partecipato a diverse mostre – in Italia e nel Mondo – Nel 1981 il Comune di Osimo gli ha conferito la civica Benemerenza ( dal Dizionario Enciclopedico osimano di Egidi&Morroni)
Consigliere  comunale e Assessore supplente  mandato 1956-1960;
Consigliere comunale e Assessore ai lavori pubblici e turismo nel mandato 1960-1964;

CAPPELLA Sergio, Ancona 07/09/1942, eletto Consigliere comunale nella lista del PSI osimano
Consigliere comunale mandato 1970-1975;

CARDINALI Giovanni, Osimo 1910 – 1981. Soprannominato “Nanni della gazzosa”. Gestì per anni il circolo della DC  quando era situato nella sala del Pomarancio, locali ora utilizzati dalla Banca Unicred di Osimo centro.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1975-1980;

CARDINALI Raffaele, Osimo 23/07/1896 – 19……
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

CARLINI Silvano, Osimo 09/12/1940 – 02/03/2014, eletto Consigliere comunale nella lista del PCI
Consigliere comunale mandato 1970-1975;

CARTUCCIA Alberto, Osimo 06/06/1944, eletto Consigliere comunale nella lista della DC
Consigliere comunale mandato 1970-1975;

CASTELLANI Luigi, Osimo 18/06/1915 – 19…… Candidato nella lista elettorale  della  DC osimana
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

CATENA Gino, Osimo 19… – 19……
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

CATENA Giovanni, Filottrano 09/09/1938, eletto Consigliere comunale nella lista del  PSI osimano
Consigliere comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere comunale nel mandato 1965-1970;
Consigliere comunale mandato 1970-1975;

CATENA Luigi, Osimo 19__ -, eletto Consigliere comunale nella lista elettorale  del  PCI osimano
Consigliere comunale nel mandato 1960-1964;

CECCONI Cesare, Osimo 1911 – 2005. Soprannominato “Bicchierì” di professione barbiere ( parente dei Cecconi barbieri osimani, il nipote Mauro ancora oggi esercita  l’attività mantenendo viva  la tradizione familiare). Fu un grande antifascista osimano. Il nipote Renato ricorda che il 30 aprile di ogni anno – durante il periodo fascista – con i suoi fedelissimi amici e compagni: Adorni Giacomo, Andreoni Giuseppe ( un mio zio), Luna Quinto ed altri venivano prelevati dai fascisti e portati nelle carceri osimane. Questo per impedire loro di festeggiare il 1° maggio. Ma al rilascio il giorno dopo di nascosto si incontravano ed era festa grossa con merenda e grande “sbronza” generale.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

CECCONI  Umberto, Osimo 17/02/1907 – 19…… di Agostino, detto  “il Canario”. Di professione faceva il barbiere, aveva la bottega in piazza del Comune. Era un convinto mazziniano e un convinto socialista rispettato da tutti gli osimani. Il sindaco Niccoli così lo ricorda in Consiglio comunale: ” … un nuovo lutto ha colpito la nostra famiglia con la scomparsa recentissima di Umberto Cecconi che in questa Assemblea ha rappresentato per due volte il Partito Socialista Italiano. Rassegnò le dimissioni perchè le sue condizioni di salute non gli consentivano più di seguire i lavori del civico consesso con l’assiduità che gli era propria. Desidero tuttavia ricordarlo egualmente perchè in Cecconi tutti noi abbiamo avuto un’amico sincero e fidato, sincero nelle espressioni del suo punto di vista, fidato in tutto quanto concerneva l’attaccamento alla cosa pubblica. Egli ci ha lasciato un esempio, un  bello esempio del modo in cui una persona di modesta levatura sociale, ispirandosi ad una fede politica, abbia saputo rendersi interprete delle necessità delle classi umili nella compagine consiliare, impegnandoVisi con tenacia e perseveranza. Credeva ai principi ideali del suo Partito, ci credeva con profondo convincimento, e ne caldeggiava l’attuazione. E’ stato coerente nelle proprie idee, conservate per tutta la vita, e questo torna di onore a Lui, che lo ricordiamo con animo commosso.”  Dopo questo intervento, Maggiori Guido, per il Partito Comunista si associò alle parole del Sindaco, Erpici Massimiliano, a nome del gruppo socialista, ringraziò il Sindaco per le toccanti parole espresse nei confronti di un loro rappresentante, Bianchi Albino si associò anch’egli a nome del gruppo di maggioranza;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

CECCONI Silvio, Osimo 23/09/1914. – 19…… eletto Consigliere comunale nella lista
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

CEDRATI Alberto, Osimo 19__ – , eletto Consigliere comunale nella lista DC osimana
Consigliere comunale nel mandato 1960-1964;

COLONNELLI Luigi, Osimo 19__ – ,  eletto Consigliere comunale nella lista DC osimana
Consigliere comunale nel mandato 1960-1964;

DE ANGELIS  Romano, Osimo 19__ – ,  eletto Consigliere comunale nella lista PSI osimana
Consigliere comunale nel mandato 1970-1975;

DELLA CASA Vittore, Bagnacavallo 1847 – 1973  Medico condotto ad Osimo.

DOLCINI Fernando, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  del  PCI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale nel mandato 1965-1969.

EDELWEISS Fosco, Castelraimondo 06/09/1934 – 23/01/2014, eletto Consigliere comunale nella lista della DC
Consigliere comunale mandato 1975-1980;

ERPICI Massimiliano, Osimo 19__ – , eletto Consigliere comunale nella lista elettorale  del  PSI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

FABIANI Vincenzo Ancona 20.11.1911 – Osimo 02.03.1975 . Avvocato, candidato consigliere comunale, eletto nelle liste del PLI.  Nato in una famiglia di avvocati, si laurea con lode nel 1933 in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Macerata. Corrispondente da Ancona per il Messaggero, inizia a soli 23 anni l’attività forense, esercitando prevalentemente nel campo del diritto penale, presso i suoi studi legali di Osimo ed Ancona. Inizia l’attività politica nell’immediato dopoguerra e, candidato come indipendente nelle liste del Partito Liberale, viene eletto Consigliere comunale nelle elezioni del 1964, riscuotendo un notevole successo personale, carica che mantenne anche nella legislatura successiva sino al 1973, allorché si dimise per motivi di salute. Socio fondatore del Rotary Club di Osimo, ne fu per tre volte Presidente. Ebbe altri incarichi di prestigio, tra i quali fu membro del Consiglio di Amministrazione degli Istituti Riuniti di Beneficienza.
avv. FabianiConsigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;
– Consigliere comunale nel mandato 1970 – 1975;
Consigliere  comunale mandato 1975-1980;

Dalla lettura degli atti del Consiglio Comunale, ho avuto modo di apprezzare questa persona”Persona”, un consigliere comunale che forse non sentiva di appartenere ad alcun partito politico, sentiva di appartenere alla sua Osimo, per essa ha operato per quasi 10 anni come amministratore in Consiglio Comunale, partecipando intensamente anche nella vita associativa della nostra città.
Nei suoi interventi in Consiglio comunale ho letto la sua serietà, la preparazione, il suo impegno. L’avv. Vincenzo Fabiani è stato, un attento e vigile consigliere di minoranza un ruolo che ha ricoperto, riscuotendo la stima e il rispetto anche dagli scanni della maggioranza, senza preconcetti seguendo il principio, in più occasioni affermato, che “una buona idea è sempre una buona idea, da qualsiasi parte politica provenga”.
Una persona che voglio ricordare, senza averla mai conosciuta, con stima e gratitudine.
Paola Andreoni Presidente del Consiglio Comunale

FANTASIA Pio Francesco, Osimo 1948 – Osimo 1998.  Assunto in comune il 19/04/1968 con la qualifica di Vice capo ragioniere è diventato in breve tempo Vice Segretario comunale. E’ stato autore di diverse pubblicazioni:
– Mezzosecolo del Corridoni del 1991;
– La contesa dello stivale del 1994;
– Opera Pia Grimani Buttari del 1986.
Ha diretto fin dal suo sorgere, vale a dire dal 1973, il giornale comunale “5 Torri.
Fantasia Pio
Non l’ho conosciuto ma da tante persone ho sentito parlare con grande stima di questo bravo funzionario comunale, nonché scrittore e creatore di eventi, prematuramente scomparso. In molte iniziative culturali, promosse in Osimo, c’era la sua mano, le sue capacità e  la sua mente competente;
Paola Andreoni

FORESI Aldo
, Osimo 19__ – 19__ . ……., eletto Consigliere comunale nella lista della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

GAMBINI Cesare, Osimo 19… – 19…… Forse di professione fabbro
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

GENTILI Gino Vinicio, Osimo 1914 – 2006 primo sindaco di Osimo dopo la liberazione

Gentili Gino Vinicio

Gentili Gino Vinicio a passeggio per corso Mazzini ( foto Giorgio Gentili)

GENTILI Narciso, Osimo 19__ – 19__., eletto Consigliere comunale nella lista  della DC.
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

GENTILI Tommaso, Osimo 1886 – 1963. Pittore, decorò tra l’altro gli interni della chiesa della Madonna della Misericordia, gli interni della chiesa di San Marco, gli interni della chiesa del Carmine e di quella di Santa Rosa.
Mi scrive  il sig. Giorgio Gentili da Bologna: “Tommaso Gentili è mio nonno paterno, nato ad Osimo il 7 marzo 1886 e mortovi il 2 luglio 1963. Figlio di Cesare Gentili, nato l’8 dicembre 1848, morto il 19 febbraio 1916. Padre di Gino Vinicio Gentili, nato il 27 settembre 1914, morto il 29 luglio 2006. Archeologo e primo sindaco di Osimo dopo la liberazione.
– Consigliere  comunale mandato 1954-1955;

Gentili Tommaso 1908 ( foto inviata da Giorgio Gentili )

Gentili Tommaso 1908 ( foto inviata da Giorgio Gentili )

( foto inviata da Giorgio Gentili )

( foto inviata da Giorgio Gentili ) 

GIRI Flora, Osimo 19__ –  eletta Consigliera comunale nella lista del PSDI
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

GIULIODORI Augusto, Osimo 1914 – 1991, eletta Consigliera comunale nella lista della DC osimana
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

GIULIODORI Nazzareno, Osimo 19__ – 19__ , eletta Consigliera comunale nella lista della Democrazia Cristiana;
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

GIULIODORI Giuseppe, Osimo 19.. – 19 .. Pretore, amministratore della giustizia in Osimo
Così, uno dei più affermati avvocati del foro di Ancona, l ‘avv.to Alberto Cucchieri invitato dall’avv. Lia Giuliodori, ci ricorda chi è stato il giudice Giuseppe GIULIODORI:
Il Giudice Consigliere Dott. Giuliodori è stato “PRETORE” in Osimo per un lungo periodo di tempo.
Oltre ad essere un Magistrato di notevole preparazione e cultura giuridica, impressionava, chi frequentava le aule di giustizia, il suo equilibrio e soprattutto il rispetto di tutte le parti processuali, sia in sede civile che in sede penale, con la ricerca continua di far pervenire tutti ad un accordo, nelle cause civili, ed alla pronuncia di sentenze nelle cause penali che tenevano conto di tutte le questioni giuridiche, ma anche umane e sociali di tutte le parti interessate al giudizio stesso.
I cittadini osimani, gli avvocati e chiunque avesse un proprio diritto da tutelare, avevano la possibilità di consultare il “PRETORE” Giuliodori (che mai rifiutava tali consultazioni), per esporre le più diverse situazioni fattuali, ed il “PRETORE”, senza che lo stesso mai incorresse in pareri che potessero dar luogo all’applicazione degli artt. 51 (astensione del giudice) e 52 (ricusazione del giudice) del codice di procedura civile, dava luogo a colloqui con cittadini ed avvocati gestendo sempre gli stessi sulla base di criteri di massimo equilibrio, di buon senso e, soprattutto, del rispetto rigoroso della legge.
Con il “PRETORE” Giuliodori, tutti avevano la sensazione che lo stesso rappresentasse il vero concetto della “Giustizia” e soprattutto la correttezza dei rapporti sociali.
Chi ha frequentato la Pretura di Osimo dell’ “epoca Giuliodori” si è sempre reso conto che il “PRETORE” durante il suo mandato, addirittura aveva anticipato, con molta efficacia, quelle riforme processuali volte alla definizione dei contenziosi sia in sede civile che in sede penale attraverso un accordo conciliativo proposto e agevolato dallo stesso, al fine di pervenire quanto prima, e nel rispetto rigoroso delle norme, alla conclusione di procedimenti.
Tali iniziative del “PRETORE” Giuliodori costituivano senz’altro delle “novità” che chi frequentava la Pretura di Osimo aveva ormai acquisito come normale sistema, unico per la gestione razionale e corretta della Giustizia, gestione che tutti all’epoca auspicavano poter essere riscontrata anche nelle altre sede giudiziarie.
Il “PRETORE” Giuliodori era un grande lavoratore, ben voluto dai collaboratori dell’Ufficio Giudiziario della Pretura di Osimo, che venne lasciata dal Dott. Giuliodori, a seguito di incarico presso la Corte di Appello di Ancona, sostanzialmente senza arretrati.
l’avv. Alberto Cucchieri.

GOBBI Carlo, Osimo 19__ . Maestro scuole elementari, candidato nelle liste della DC osimana.
Gobbi Carlo assessore alla pubb.istruzione
Consigliere comunale e nominato Assessore all’istruzione e poi al Bilancio nel mandato 1965 – 1970;

GUERCIO Giulio, Osimo 19__ – 19__. eletto Consigliere comunale nella lista del PCI
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;
Consigliere  comunale mandato 1970-1975;

GUERRINI Oreste, Osimo 19__ – 19__. eletto Consigliere comunale nella lista del PCI
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

GUZZINI Mariano, Osimo 19__  eletto Consigliere comunale nella lista del PCI
Consigliere comunale nel mandato 1970-1975;

INNOCENZI Giuseppe, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

IPPOLITI Carlo, Osimo 1898 – 1994. Padre del pediatra dott. Paolo Ippoliti. Fu eletto insieme alla moglie ( Migliarini Anna)  e per 5 anni stettero insieme, marito e moglie,  nel civico consesso a condividere la passione politica di ispirazione scudo crociato.
– Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

IPPOLITI Francesco, Osimo 1874 –  1960.

IPPOLITI Giovanni, Osimo 1885 –  1970. Si laureò in lettere all’università di Roma nel 1909. Professore al Liceo Campana  di Osimo, socio della Deputazione di Storia Patria per le Marche. Successivamente Preside della Scuola Media (dal Diz.Encicl. Osimano di Morroni&Egidi);
– Sindaco di Osimo dal 1922 al 1923;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

LAMPA Ginnasio , Osimo 30/06/1941, eletto Consigliere comunale nella lista della DC
Consigliere comunale mandato 1970-1975;

LASCA Roberto, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

LE MOGLIE Leonello, Osimo 1911 – Ancona 20____. Nato e vissuto a Passatempo dove svolgeva la professione di pescivendolo. Il suo spirito ideale e coraggioso lo spinse giovanissimo  alla partecipazione alla guerra d’Africa come bersagliere. Si iscrisse nelle file dell’Azione Cattolica osimana dove crebbe sotto l’influenza e gli insegnamenti del vescovo Brizi, e in questo ambiente maturò il suo impegno civile per la politica. Aderì al partito di Don Sturzo e De Gasperi, e con grande passione partecipò alla vita sociale e politica della frazione e del paese. Non erano anni facili e anche manifestare apertamente le proprie idee e pensieri spesso comportava aspri conflitti. Sono ancora  vivi  nei ricordi di suo nipote Rolando, i racconti tramandati degli aspri diverbi che portarono suo zio Leonello, giovane rappresentante dello scudo crociato,  a scontrarsi anche fisicamente contro chi patteggiava, nella frazione, per  la bandiera falce e martello. La vita lo portò poi a trasferirsi a Varano dove svolse con la moglie, Carloni Marina, l’attività di contadino. Rimasto vedovo gestì per diversi anni un lavaggio auto in Ancona presso la stazione ferroviaria. Ora riposa nel cimitero di Passatempo accanto alla moglie.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

LOMBARDI Enrico, Osimo ____ – . Candidato nelle liste elettorali dell’unione PSDI-PRI 
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

LUNA Quinto, Osimo 10/11/ 1907 – 1983. Partigiano nome di battaglia “Simone”. Oltre che partigiano Luna Quinto  è stato colui che nella vita civile, da un piccolo laboratorio arigianale è riuscito a creare una moderna azienda metalmeccanica con oltre 50 dipendenti. A seguito della morte del figlio Alfredo, nel corso del secondo mandato Niccoli, si ritirò dalla vita politica attiva dalle file del PCI per dedicarsi alla cura dei nipoti e della fabbrica.  Il Comune di Osimo nel 1974 gli conferì la medaglia d’oro di civica benemerenza. Muore all’età di 76 anni, la camera ardente venne allestita nel suo stabilimento a Campocavallo con la veglia presidenziata da tutti i suoi operai. Gli è intitolata una Fondazione.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

MAGGIORI  Guido, è nato ad Osimo il 5 settembre 1920 da una famiglia di contadini. Fin da giovane nel tempo libero si dedicò alla politica e iniziò a frequentare la Camera del lavoro dove la ddomenica incontrava i contadini e gli operai per informarli sui loro diritti. Alle parole seguirono i fatti culminati in battaglie nella campagna e scioperi nelle fabbriche.
Iscritto al partito Comunista Italiano giovanissimo si è orestato subito alla politica e fu eletto Consigliere Comunale nelle file dell’opposizione  e ricoprì quella carica per oltre 40 anni come capogruppo . Deciso nelle sue idee e  nelle convinzioni democratiche , si scontrò con le forze di maggioranza sempre con rispetto  e lealtà come gli viene  anche  oggi riconosciuto dai compagni e dagli avversari.
La sua figura è ben stigmatizzata nella motivazione della benemerenza conferitagli nel 2002 dal Comune di Osimo.
” Figura  simbolo della sinistra osimana ha saputo sempre rappresentare i valori fondamentali della moderna democrazia non accettando strumentalizzazioni di sorta. L’umiltà con la quale ha fatto uso dei poteri pubblici nella politica e nel suo ruolo di rappresentante sindacale, la disponibilità al dialogo lo hanno reso paladino delle classi più umili e indicato come stile di vita. Riconosciuto da tutte le forze sociali politiche e civili come un punto di riferimento nelle scelte più difficili. Uscito dalla politica attiva con la stessa serenità con la quale aveva umilmente servito la città merita il plauso dell’amministrazione e di tutta la civica comunità”.
Nella presentazione del libro “Al contadino non far sapere” Nevio Lavagnoli responsabile della Cia, il sindacato degli agricoltori, con queste parole descrive Mario Maggiori: ” ... La capacità di Maggiori, soprannominato, non a caso, Guido del Bravo, di “articolare, ordinare” i propri interventi tanto da rapire sempre l’attenzione degli astanti e l’ammirazione dei “dotti” per questo contadino comunista che si era formato da solo e che era sempre puntualmente preparato. Una preparazione coltivata tutti i giorni dalla lettura dei giornali, primo tra tutti l’Unità. Alle sette del mattino ( in campagna ci si alza presto) di tutte le mattine chi passava per piazza poteva vedere Maggiori dentro laa “seicento” che terminava la lettura dell’organo del PCI, oppure, quando al mattino si andava in giro per qualche riunione lui guidava e noi “costretti” a leggere l’Unità ad alta voce…”

Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale mandato 1965-1970;
– Consigliere  comunale mandato 1970-1975;

Maggiori 2

Manifestazione per il superamento della mezzadria

Comizio in Piazza del Comune: c'è Guido che parla.

Comizio in Piazza del Comune: c’è Guido che parla.

MARCHEGIANI Ugone, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Ugone Marchigiani
Consigliere comunale e nominato Assessore alle Finanze nel mandato 1965 – 1970;

MARCHESANI Antonio Franco, Rosciano 14/03/1935, eletto Consigliere comunale nella lista della DC
Consigliere  comunale mandato 1970-1975;

MARCONI Otello, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

MARI Rodolfo, Osimo 03/12/1935, eletto Consigliere comunale nella lista della DC
Consigliere  comunale mandato 1970-1975  e nominato Assessore polizia urbana e personale

MARTINI GIUSEPPE, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

MATTIOLI  Emilio, Osimo 11/10/1914- 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

MENGARELLI Germano, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  del  PCI osimano subenta in Consiglio Comunale al posto del dimissionari Luna Quinto.
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

MERCURI  Celestina, Osimo 19__ – 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

MIGLIARINI ANNA, Osimo 1904 – 1995  Madre del medico pediatra  Ippoliti Paolo. Con il marito, Ippoliti Carlo, insieme nel civico consesso ed è la  prima volta che marito e moglie siedono insieme in Consiglio comunale;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

MONDAINI  Edoardo, Osimo 09/10/1923 – 19___  
Consigliere  comunale e Assessore supplente mandato 1956-1960.

MONTANARI Ugo Muzio, Roncofreddo 21/08/1871 – 1962 Sottufficiale di Marina.
– Sindaco di Osimo dal 1947 al 1950;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

MONTEVECCHI Francesco, Osimo 1896 – 1955 segretario presso il Filippo Corridoni di Osimo.
– Sindaco di Osimo dal 1947 al 1950;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

MORETTI Antondomenico, Morro d’Alba 9/03/1895 – 1960.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale e Assessore mandato 1956-1960.

NICCOLI Alessandro, Roma 27/03/1916 – Osimo 1994 Il prof. Alessandro NICCOLI è stata una delle figure più preparate ed impegnate della DC, nella quale ha militato fin dal 1945. Laureato in lettere, è stato professore di lettere italiane e latine nei licei classici dal 1940 al 1963 per poi divenire Preside al liceo classico di Osimo.Professore di lettere italiane e latino. Preside del Liceo Campana. Nell’impegno politico è stato segretario della DC osimana rivestendo anche ruoli importanti nel consiglio provinciale del partito. Oltre ai ruoli rivestiti nel Comune di Osimo quale consigliere comunale e sindaco è stato anche consigliere provinciale di Ancona dal 1951 al 1956. E’ stato Senatore della Repubblica per due mandati:
– V  Legislatura Senato (dal 26 gennaio 1971 al 7 maggio 1972).
– VI Legislatura Senato (dal 25 settembre 1973 al 4 luglio 1976).
E’ stato membro del consiglio di amministrazione dell’Istituto di studi per lo sviluppo economico delle Marche (Issem) e Presidente del Consiglio di Amministrazione del collegio convitto “Campana” di Osimo.
Per una casa editrice romana ha pubblicato un dizionario della lingua italiana ed una enciclopedia dell’arte.
–  Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
–  Consigliere  comunale e Sindaco di Osimo  mandato 1955-1960;
–  Consigliere  comunale e Sindaco di Osimo  mandato 1960-1964;
–  Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970.

Niccoli

Niccoli 1948Niccoli Alssandro uno dei primi discorsi  1948
( foto di Carlo Niccoli “Dalle immagini alla vita pubblica di Alessandro Niccoli”)


ORSETTI Duilio
Osimo  15/03/1930 – 13/10/2007, candidato nella lista della DC osimana.
Consigliere  comunale mandato 1965-1970.
Consigliere  comunale mandato 1970-1975 dove ricoprì  anche il ruolo di Assessore problemi della frazione

PACINI Ledo, Osimo  30/08/1910 – 19___  Di professione sarto, era un rinomato artigiano allievo della famosa sartoria Mercuri da dove apprese l’arte di confezionare gli abiti. Le sue mani hanno confezionato gli abiti dei signori osimani, e non solo, dell’epoca. La ditta Orland di Filottrano, che negli anni 1960 era una delle più rinomate ditte lo volle tra la sua squadra di professionisti delle “Forbici d’Oro”.

PaciniConsigliere  comunale mandato 1956-1960.

PALLOTTA Arnaldo, Osimo  ___ – 19___  . Candidato nelle liste del PSI osimano.
Consigliere  comunale mandato 1960-1964.

PESARESI Mario, Osimo il 14/07/1929 . Candidato nelle liste della DC osimana. Mario Pesaresi è stato segretario di zona della Coldiretti, ad Osimo è una persona conosciuta da tutti, anche, per la sua proverbiale simpatia e per la grande passione per l’aviazione militare. . All’interno della confederazione della Coldiretti, la sua, è stata sempre una presenza attiva interprete dei bisogni della gente comune, di quella gente dei campi alla quale ha dedicato gran parte del suo tempo. Ad Osimo per il suo impegno a favore dei nostri piccoli imprenditori agricoli veniva soprannominato “il Bonomi osimano”, ( Bonomi è stato il fondatore della Coldiretti, organizzazione che ha guidato per più di 40 anni ed anche noto deputato della DC).  Pesaresi come Bonomi ha abbinato l’impegno per l’organizzazione della Coldiretti che lo vedeva partecipe delle vicende dei coltivatori della zona di Osimo, Castelfidardo, Loreto, Filottrano con l’impegno sociale nella politica osimana  nelle file della Democrazia Cristiana, risultando eletto consigliere comunale con larghi  consensi del mondo contadino.
Mario è cresciuto ed è stato educato, in mezzo a gente semplice di campagna: in una famiglia  di contadini,  originaria di Santo Stefano. E’ in  questo ambiente – i cui valori erano l’impegno, la fatica del quotidiano duro lavoro della terra ma anche  del reciproco aiuto, della solidarietà e della  tanta relazione tra la gente –  che Mario ha forgiato il proprio carattere. E  con questi valori, abbinati ad una capacità caratteriale di sapersi relazionare con tutti (dal contadino più umile al “potente”possidente e/o importante carica politica istituzionale,) che Mario  si è dedicato alla famiglia, con  passione ed entusiasmo al lavoro come segretario di zona della Coldiretti, alla politica amministrativa osimana.
Questo è ancora oggi Mario, un signore di 86 anni, provato dai dolori della vita per essere stato  prematuramente  privato di alcuni  affetti più cari, ma sempre una persona piena di  curiosità per tutto ciò che lo circonda , con tanti interessi.  

Simonetti Mario

Questo è Mario PESARESI, un sorriso simpatico ed un carattere tranquillo, sereno. Uomo disponibile, onesto, eclettico e soprattutto grintoso.
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale e nominato Assessore all’Anagrafe e Stato civile  nel mandato 1965-1970.

PETTINARI Giulio, Osimo 28/10/1909 – 22/12/1994. Di ispirazione cristiana è stato un antifascista e partigiano durante l’occupazione tedesca. Artigiano ha gestito dal 1950 al 1970 un proprio forno a Campocavallo. Dal 1970 ha gestito la Pasticceria Centrale in via A.Niccoli fino al 1976. Ha iniziato l’attività politica coinvolto dall’avv. V.Acqua. E’ stato uno dei fondatori della  Democrazia Cristiana osimana con lo stesso Acqua, con il prof. Serrini e poi con il prof. Niccoli, aderì successivamente all’area forlaniana del partito di Don Struzo.
PolaccoConsigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale mandato 1965-1970

PETTINARI Renato, Osimo 19__ – 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

PIAZZINI Vittorio, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

PIETRELLA  Ettore, Roma 15/06/1926 – Osimo 22/06/1987, eletto Consigliere comunale nella lista del PSDI
Consigliere  comunale mandato 1970-1975 ;

PIRANI Armando, Osimo 1887 – 1962. Generale nelle truppe coloniali nel campo veterinario (dal Diz.Encicl. Osimano di Morroni&Egidi);

PIRANI Vincenzo, Osimo 07/04/1936, eletto Consigliere comunale nella lista della  DC
Consigliere  comunale mandato 1970-1975 nominato Vice Sindaco e Assessore ai lavori pubblici;

PIRANI Ugolino, Osimo 17/02/1921- 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

POLENTA Paolo, Osimo 27/12/1945. Il prof. Paolo POLENTA , a 25 anni è stato tra i più giovani Sindaci d’Italia. Cresciuto nelle file dell’Azione Cattolica, nel 1963 inizia il suo impegno politico iscrivendosi nella Democrazia Cristiana. Nel partito ha rivestito diverse cariche di responsabilità.
Nelle elezioni del 1970 si presenta agli elettori osimani come segretario del partito riuscendo a riscuotere molti consensi, oltre 1.500 voti,dall’elettorato osimano.
Consigliere  comunale e Sindaco di Osimo  mandato 1970-1975;
Consigliere  comunale e Sindaco di Osimo  mandato 1975-1980;.

POSSANZINI Giuseppe, Osimo 1926 – 1995. Operaio della Farfisa sempre impegnato e vicino al Partito Comunista di cui è stato sempre, un fedele e acritico, militante. Essere del Partito Comunista a quei tempi voleva dire essere discriminati, voleva dire avere difficoltà a trovare lavoro e questo sopratutto in Osimo. Il padre Antonio partecipò alla settimana rossa del 1914 e fu un fervente antifascista.
Giuseppe non ha mai ricoperto una carica istituzionale all’interno del partito.  E’ stato, come si usa dire con una terminologia “militaresca”, un semplice militante. Ma come tanti “militanti”, anche dei contrapposti schieramenti, ha svolto per il partito un ruolo importantissimo non solo di manovalanza ma anche di connessione fra i cittadini ed i suoi rappresentanti liberamente eletti, portatori delle esigenze e delle ansie che venivano della società. Un militante oscuro che ha creduto nelle idee di sinistra, nei luoghi e negli strumenti con cui queste idee si potevano confrontare e per esse battersi. Come diceva lui “sempre dalla parte del partito”. Un partito a cui molti di questi umili militanti hanno creduto e per esso si sono sacrificati. Un partito comunità a cui uomini come Giuseppe Possanzini si sentivano legati “a prescindere”.
Era sempre presente quando il partito chiamava: quando c’era da sistemare con lavori di piccola manutenzione la sezione, quando per autofinanziarsi, la domenica mattina,  andava casa per casa a vendere copie dell’Unità, quando c’erano da montare le strutture per le Feste dell’Unità, quando c’era necessità di andare ad attaccare i manifesti, ecc.
Diede la propria disponibilità a candidarsi, a rappresentare il partito comunista, alle elezioni amministrative comunali del 1965 senza tuttavia riuscire ad entrare in “Sala Gialla”, ma sicuramente lo immaginiamo, da buon comunista e da brava persona qual’era, che si sia prodigato generosamente per il successo del partito, mettendo in secondo piano le ambizioni personali.
Palmiro ha ricordi vivissimi dei racconti che il padre Giuseppe gli faceva: la delusione per la mancata vittoria alle elezioni politiche del 1948, i rapporti difficili con i democristiani osimani, le “lotte per l’affissione dei manifesti” durante le campagne elettorali comunali; i manifesti, allora, si attaccavano ovunque in quanto non c’erano gli appositi spazi come oggi.
Racconta Palmiro: “ Era molto attaccato al partito, forse troppo, e ciò gli impedì di averne il giusto spirito critico. Parlavamo raramente di tematiche sociali e di politica, le nostre idee divergevano su tutto, il mio spirito innovatore difficilmente poteva conciliarsi con il suo modo di vedere le cose. Ascoltavo volentieri però mio padre quando mi parlava di alcuni fatti dell’immediato dopoguerra: dei primi scioperi; delle discriminazioni nelle fabbriche, delle difficoltà di trovare lavoro, discriminati, perché si era comunisti o del “Fronte popolare”;  il racconto dei manifesti che un attivista della Democrazia Cristiana affisse proprio sulla facciata della sua abitazione e lo scontro verbale che ne seguì.Una volta in fabbrica fu licenziato perché al responsabile continuava a chiedere un banchetto per stare più comodo e non lavorare in piedi. La solidarietà e la lotta dei colleghi che improvvisavano uno sciopero lo fecero riassumere..Era forte lo spirito di fraternità tra i compagni, ci si aiutava spesso. Ricordo benissimo che quando i dirigenti venivano in provincia per ragioni di partito, erano ospitati dai compagni e pranzavano con le loro famiglie.
Giuseppe Possanzini  un umile e nobile militante appassionato di politica e di sinistra.
Possanzini Giuseppe

PRINCIPI Umberto, Osimo 13/01/1938,  eletto Consigliere comunale nella lista del PCI.
Raccontare il vissuto dei protagonisti della Storia amministrativa della nostra città porta a considerare anche quanto, nel breve periodo, siano cambiati i tempi. Ma da quel vissuto, da queste storie, nasce il modo di “leggere” e capire il presente che comunque non è avulso da tale patrimonio ancorchè pare non volerci attingere. Sono storie “rappresentative” dove ci siamo dentro tutti e c’è dentro tutta la nostra comunità.
E’ la storia di Umberto PRINCIPI, consigliere comunale comunista, profondamente legato alla frazione di Passatempo, dove da sempre vive.
Umberto nasce da una famiglia umile, come lo era la maggior parte delle famiglie osimane, in un tempo in cui la vita ben presto chiedeva, anche ai più giovani senso di responsabilità e presa di coscienza stante la durezza del vivere quotidiano. Dopo aver conseguito la licenza elementare, inizia giovanissimo a lavorare in una fabbrica di fisarmoniche a Castelfidardo. Con la crisi del settore degli strumenti musicali e l’inaspettato brancolamento nel buio della disoccupazione e assenza di prospettive si trova costretto ad inventarsi, non ancora ventenne, un nuovo progetto di vita. Nel giovane Umberto i sogni, l’ambizione e la voglia di riuscire non difettano decide, così, con coraggio di provare la via del commercio: il commercio ambulante di prodotti di abbigliamento.
Una vita non facile quella del venditore ambulante, come dice Umberto: “il mattino ti alzi e speri che il furgone parta, poi speri che non ci sia traffico ,e quando arrivi sul tuo posto speri che non ci sia una macchina, quando apri il banco speri che non piova o tiri vento, poi speri che arrivi gente, e speri anche di lavorare”.
Un lavoro che Umberto ha amato, ed ha trovavo sempre stimolante, coinvolgente, ricco di opportunità sul piano umano. Si dice, difatti, che fare l’ambulante sia una scuola di vita, se riesci a fare l’ambulante dopo nella vita tutto ti è più facile.
E’ proprio in questo ambiente nel quale si incontrano persone di diverse estrazioni sociali, dove si ha sovente la possibilità di captare umori, opinioni, tendenze, attese, sogni e bisogni della gente, che Umberto matura il proprio impegno civico e politico.
Si iscrive a 20 anni alla FGCI e il poco tempo libero che il lavoro gli concede lo dedica con passione al Partito, un impegno che lo ha visto per diversi anni girare, la domenica per Passatempo a vendere copie del giornale “L’Unità”, attività che a quei tempi rappresentava una delle maggiori fonti di finanziamento il Partito.
L’adesione al PCI vissuta come impegno ideale per un mondo migliore, più giusto, con meno diseguaglianze e discriminazioni e, soprattutto per un mondo di pace, è stata condivisa, con i suoi amici e compagni di sempre, tutti di Passatempo:
Alvaro PETTINARI ( detto “fornaro”), Oreste GUERRINI, Raimondo BUSBANI e Guerrino ARAMINI.
Insieme a questi amici stimati ed irriducibili idealisti, Umberto costituisce a Passatempo, una sottosezione locale del PCI. Una “casa del popolo” ubicata per via Casette, nel cuore di Passatempo, molto attiva, frequentata, animata spesso da incontri, riunioni e conferenze. Con la sezione si istituisce anche la bacheca che nel tempo diverrà “la voce di Antonio Gramsci a Passatempo”. Nella bacheca si affiggeva la prima pagina dell’Unità, e si dava notizia di convocazioni di assemblee e delle iniziative politiche.
Il numeroso gruppo degli iscritti alla sottosezione per diversi anni è riuscito ad organizzare anche alcune edizioni di successo della Festa dell’Unità a Passatempo con tanto di gara ciclistica, ballo e una pregiata cucina, come nelle migliori tradizioni delle feste dell’Unità.

A quei tempi non era facile in Osimo, e neanche a Passatempo, essere iscritti o essere semplici attivisti e simpatizzanti del PCI. Il “pensiero dominante” lo dettavano i democristiani, spesso anche “facilitatori” di lavoro tramite il prete , il farmacista, il fattore.
In occasione delle amministrative del 1970 il Partito chiese ad Umberto PRINCIPI di candidarsi per la “sala gialla” cosa che fece con grande spirito di servizio, non badando al proprio successo personale, ma mettendosi – come sempre – a disposizione per attaccare i manifesti, diffondere la propaganda per il Partito.
Risultato primo dei non eletti, Umberto, viene nominato Consigliere Comunale a seguito del subentro al compianto compagno e amico Riccardo GIULIETTI.
Umberto ricorda questa sua presenza in “sala gialla” come una bella esperienza, seduto nello scranno del Consiglio vicino al pur grande oratore che era Mariano Guzzini capace di intavolare discorsi e catalizzare l’attenzione dei colleghi per ore e ore.
La DC, a quel tempo, aveva la maggioranza assoluta e, quindi, le proposte avanzate con spirito di collaborazione dal PCI, quale forza di minoranza, finivano con l’essere spesso del tutto disattese.
Al termine del mandato amministrativo 1970 – 1975, Umberto ha continuato a “fare politica” nel Partito come componente del direttivo.
E’ stato, così, testimone dei successivi passaggi e trasformazioni del Partito fino ad aderire convintamente al PD, sempre pronto a dare una mano e a dispensare consigli alle nuove generazioni di politici.
Una storia di vita che ha lasciato il segno non solo nella piccola comunità di Passatempo, ma anche in tutte quelle persone che hanno avuto ed hanno, modo di conoscere Umberto. A lui va il “grazie” per tutto quello che ha fatto e per quello che rappresenta ancora per tutti noi.
Principi Umberto
Consigliere  comunale mandato 1970-1975;

QUATTRINI Luigi, Osimo 05/09/1907 – 19___.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

QUERCETTI Alberto, Staffolo  10/09/1938, eletto Consigliere comunale nella lista del PSDI
Consigliere  comunale mandato 1970-1975;

RobertoReRE Roberto, Osimo 10/07/1926 -2011. Partigiano, fu tra i primi ad entrare nella Resistenza osimana, fece parte del Gap ‘Renato B. Fabrizi’ della V divisione Garibaldi Marche. All’approssimarsi degli eventi bellici Roberto Re, falegname nella bottega del mobiliere Fattorini, frequentava la casa di quella che poi divenne sua moglie Anita Carlini, la casa del cosiddetto Carlinetto. La  casa del colono Carlini era luogo d’incontro degli antifascisti come Cecconi, Pasqualini Mario, Quinto Luna ed altri, che dettero vita al primo GAP, intitolato appunto al loro vecchio compagno antifascista Renato B. Fabrizi.. Iscritto ed animatore del PCI era l’anima della vecchia sede del PC ora PD osimana.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale mandato 1965-1970;

RICCI Gino, Osimo il …….. – . Candidato nelle liste del PSI osimano.
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

RICCIONI Emilio, Osimo 1879- 1978  Aprì una farmacia nel 1905 poi ceduta a Teodori. Fondò la Croce Bianca in campo azzurro, organizzò alcune feste dei fiori. Insegnò chimica nelle scuole osimane e collaborò all’apertura dell’Istituto Magistrale. Fu iscritto alla DC e al Partito Popolare;

RICCIONI  Mario, Osimo 10/04/1912 – 29/08/2001, eletto Consigliere comunale nella lista del PLI. Un incarico di soli tre mesi: da marzo 1975 (alla morte dell’avv. V.Fabiani) al termine del mandato amministrativo ( giugno 1975);
Consigliere  comunale mandato 1970-1975;

RIDERELLI Fernando, Osimo 21/12/1939, eletto Consigliere comunale nella lista della DC. Laureato all’Università di Roma in Pedagogia con tesi di Laurea in Filosofia Teoretica  su Ludwig Wittgenstein e Rudolf Carnap, ha insegnato Italiano e Storia nll’Istituto Tecnico “F.Corridoni” di Osimo.  Grande appassionato di Teatro, ha scritto romanzi e saggi di carattere storico-politico, filosofico-teologico. Tra i libri pubblicati da Feltrinelli si ricordano: Papa Pietro II. Il ritratto immaginarioquello del PCI, Mariano Guzzini  sulla Guerra in Vietnam.  di un papa innovatore, Finitudine, Due vite. Cresciuto in un ambiente familiare dove la passione civica era molto sentita, sua madre sin dal 1948 aderì al Partito Popolare e partecipò attivamente alle vicende politiche osimane.
Il prof. RIDERELLI nel 1970 ha iniziato il suo impegno civico, accogliendo  l’invito di alcuni amici dell’area di sinistra della DC ad impegnarsi e a candidarsi per le elezioni amministrative che videro eletto sindaco Paolo Polenta. Nella sua prima esperienza amministrativa il prof.Riderelli ha rivestito  il ruolo di consigliere e capogruppo consiliare della DC. In tale veste ha dovuto redigere i testi delle mozioni, delle numerose  interrogazioni  che il proprio gruppo proponeva nel civico consesso. Di alto profilo le discussioni e i confronti consiliari tra Riderelli e il capogruppo del PCI, Mariano GUZZINI. Confronti consiliari aspri ma tenuti sempre con il massimo rispetto istituzionale dei ruoli rivestiti  e del luogo, senza scendere mai ad attacchi personali. Le tematiche non erano solo quelle dei problemi di  Osimo e del suo territorio ma riguardavano anche tematiche nazionali: la questione agricola, la violenza fascista, la riforma della scuola con i decreti delegati, ecc. Degno di nota la discussione consiliare tra il capogruppo DC e quello del capogruppo PCI, Mariano Guzzini sulle vicende della guerra in Vietnam. Come ha detto lo stesso prof.Riderelli: ” … sembrava non di stare nella sala del Consiglio comunale di Osimo, ma di stare alla Commissione Esteri della Camera dei deputati”.
L’impegno civico del prof. Fernando Riderelli è proseguito nel mandato successivo 1975-1980 dove lasciò la guida della DC nella “sala Gialla” per assumere la responsabilità di Assessore comunale alle Finanze ed alla programmazione economica nella giunta Polenta. L’attività politica e civica  è proseguita poi fino al 1996. Dal 1980 al 1986 è stato il primo Presidente dell’Associazione dei Comuni di Osimo, Castelfidardo, Offagna con deleghe alla Sanità e all’Agricoltura. Dal 1992 al 1995 è stato Presidente del consiglio di Amministrazione  della società Marche Ambiente spa società con capitale Pubblico-privato.
Consigliere  comunale mandato 1970-1975;
Consigliere  comunale e Assessore  alle Finanze ed alla programmazione economica nel mandato 1975-1980.

ROSSI Teopiste, Bagnacavallo 1847 – 1973  Ostetrica condotta ad Osimo sostituita a volte dalla giovane ostetrica Tomasucci Terza in Catena;

ROSSINI Alberto, Osimo ____ –  eletto Consigliere comunale nelle liste elettorali della DC osimana 
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

SBAFFO Settimio, il vigile del fuoco: una vita al servizio degli altri.
Sono poco amante delle armi, al momento della leva militare, per puro caso, vidi un manifesto pubblicitario nel quale si caldeggiava l’arruolamento volontario nei vigili del fuoco al posto del servizio militare. Mi recai al Comando del 3° corpo provinciale di Ancona ove l’Ufficio personale mi ragguagliò circa la documentazione da presentare, i requisiti di cui aver possesso, vale a dire: la sana e robusta costituzione, avere un mestiere qualificato.”
sbaffo 15
Così, è iniziata la storia di “pompiere” del nostro concittadino Settimio SBAFFO, un’idea forte accompagnata da una grande determinazione che ha spinto Settimio a non mancare l’appuntamento con quell’occasione di fare qualcosa di utile per la società.
Le tappe  del lungo percorso di “pompiere” di Settimio SBAFFO, lo videro, prima a Roma nel servizio di leva, poi ausiliario, quindi discontinuo e poi permanente come “vigile del fuoco scelto” per poi assumere la qualifica di sottoufficiale e in tale veste è arrivato a servire la propria comunità cittadina come capo-squadra e capo distaccamento per ben 23 anni.
Settimio 02Un lavoro silenzioso quello dei “vigili del fuoco” che si può racchiudere in una sola parola: gli interventi. Gli interventi di uomini sempre pronti a prestare la loro opera in qualsiasi situazione di pericolo e di emergenza. Anche per i vigili del fuoco distaccati in Osimo questo è stato e lo è ancora: portare aiuto e difesa a quanti si trovano in situazioni di difficoltà e di pericolo. Uomini che ogni giorno si giocano la vita per il bene comune.
Settimio 03Oggi Settimio è un pensionato ma ha ancora vivi i tanti ricordi di questa professione che l’ha visto vicino alla nostra comunità. Quando gli ho telefonato per dirgli che volevo dedicargli uno spazio in questo progetto in omaggio, anche verso tutti i vigili del fuoco osimani, è stato un fiume in piena: mi ha scritto sei fogli di protocollo. Mi ha descritto l’attività svolta, dalle difficoltà dei primi anni, dalle richieste pressanti agli amministratori comunali per avere locali adeguati e dalle battaglie con il Comando Generale per dotare la sede osimana di una più adeguata pianta organica e di un parco mezzi rispondente alle necessità.

La prima sede osimana dei vigili del fuoco a guida del neo capo-squadra Settimio Sbaffo è stata quella di piazza Rosselli, ove ora è ubicato il caffè Lampa nei pressi delle Poste. Una sede minuta e disagiata con un solo automezzo disponibile e una dotazione di personale di 3 unità (un autista, un vigile permanente e un ausiliario ) che avevano l’arduo compito di assicurare la copertura di un turno di 24 ore. Mi racconta Settimio delle pressanti sollecitazioni verso il sindaco Acqua e poi nei confronti del neo sindaco Polenta per avere una sede più idonea con più autorimesse e verso i responsabili provinciali per un adeguamento del personale.
Questo è stato il “duro lavoro su più fronti” che Settimio ha dovuto svolgere negli anni di servizio in Osimo: la routine degli interventi, l’organizzazione del lavoro quale responsabile capo distaccamento, un’azione di stimolo presso le autorità comunali e quelle del Comando di appartenenza per ottenere una migliore funzionalità del servizio in ordine ai locali, al personale ed ai mezzi in dotazione.
Sbaffo 5Le pressioni verso i politici locali ( anche con articoli di giornale fatti in collaborazione con l’amico Fausto Streccioni ) e le sollecitazioni nei confronti del Comando Provinciale produssero i loro auspicati risultati. Osimo finalmente con i locali di via Olimpia locali dotati di tre ampie autorimesse poteva contare su di una nuova dignitosa sede. Anche il personale e il parco mezzi aumentarono: il personale arrivò a 3 unità per turno, più due ausiliari; per i mezzi arrivarono una campagnola e un camion dotato di autopompa. Il capo-squadra e capo distaccamento, Settimio Sbaffo, era riuscito nell’impresa: nuova sede, più organico, nuovi mezzi.
inaugurazione sede via olimpiaCon il passare degli anni, le competenze dei vigili del fuoco aumentarono, i tempi richiedono nuovi efficienti spazi, come un centralino operativo, un’officina per i mezzi e dei locali di deposito dei materiali pericolosi. La sede di via Olimpia era diventata, oramai, troppo stretta ma non solo, l’espansione industriale di Castelfidardo e la presenza del turismo religioso a Loreto richiedevano una sede più baricentrica al territorio da servire (Osimo, Castelfidardo, Loreto, Filottrano, Polverigi e Numana). Settimio Sbaffo, “riparte”, ritorna alla carica con i politici locali che nel frattempo sono cambiati, ora sono gli amministratori del secondo mandato Polenta e poi Cartuccia a guidare il Comune. Ancora una volta Settimio riesce nell’intento, il Comune trasferisce la sede dei Vigili del Fuoco da via Olimpia a via Marco Polo.
Settimio via Olimpia 3Il Comune si fa carico dell’affitto dei locali di un privato e vi trasferisce i Vigili del Fuoco. Una nuova sede funzionale su due piani dove troveranno spazio: uffici, spaziose camerate, la cucina e la mensa, una funzionale sala operativa, un’aula didattica per l’aggiornamento del personale.tre ampie autorimesse ed una officina attrezzata. Settimio ancora una volta raggiunge l’obiettivo e in questa sede terminerà il suo servizio per i Vigili del Fuoco. Prima della meritata pensione ( febbraio 1987) ha preso parte alla commissione dei tecnici ministeriali incaricati di individuare la nuova – e attuale – ubicazione della caserma in via Flaminia II^ della quale ha seguito i primi lavori di costruzione.
Ho chiesto a Settimio di parlarmi degli interventi fatti in tutti questi anni, ma da persona riservata ed umile abituata ad operare nel silenzio a cui non piace parlare di sè mi ha risposto che ogni intervento era ed è stato un’accelerazione del battito cardiaco: dall’intervento più umile come quello di soccorrere chi è rimasto fuori di casa o per recuperare animali di compagnia finiti sui tetti, alle insidie di una macchina in fiamme o alle tante tragedie a cui ha dovuto assistere.

con i colleghi in via olimpiaMi ha parlato con orgoglio delle missioni a cui ha partecipato: come capo-squadra nella rovinosa frana di Agrigento del 1966, nella frana Balducci di Ancona, nell’immediato soccorso delle alluvioni di Ancona, Villa Musone, come capo-squadra negli interventi di immediato intervento nel terremoto dell’Irpinia e a Balvano successivamente al pronto intervento per la gestione della tendopoli. Nel 1976 venne inviato nelle zone terremotate del Friuli come coordinatore della ricostruzione provvisoria operando nelle zone di Pordenone, Maniago, Treppo e Cavasso. Mi ha mostrato con soddisfazione e commozione il riconoscimento ricevuto dal comune di Cavasso e il diploma di benemerenza e la medaglia ricevuta da parte del commissario on. Zamberletti.
Settimio cavaliereAltro prestigioso riconoscimento Settimio lo ottenne nel 1981 dall’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini: su proposta dell’Ispettorato Nazionale dei Vigili del Fuoco è stato insignito della benemerenza e della croce di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica.

con le autorità osimaneDietro la mia insistenza mi ha parlato delle tante porte aperte, ciascuna con la sua storia umana unica e speciale, delle canne fumarie incendiate, delle tragedie degli incidenti stradali, tanti gli interventi per domare incendi (sicuramente uno dei più difficili e impegnativi è stato l’intervento all’incendio del molino Loretani in via Guazzatore), e per prestare aiuto a persone anziane e anche ad animali. Tanti anche gli incidenti sul lavoro, nei pozzi aperti ed incustoditi nelle campagne, ecc.
Una carriera, quella di Settimio, condotta con grande responsabilità, abilità, gentilezza e professionalità. Ha dato tanto e non si è mai risparmiato e se oggi ad Osimo opera una funzionale caserma dei vigili del fuoco è grazie anche al suo infaticabile impegno.

Sbaffo Settimio 1Da incontri come quello che ho avuto con questo nostro concittadino, Settimio SBAFFO, ho capito quanto sia importante restituire memoria a questi uomini perchè la loro storia, la loro umanità semplice e magnifica deve essere un faro per tutti noi.
Con Settimio ringrazio tutti i pompieri osimani, quelli in congedo e quelli in servizio. Gente di tale stampo rivaluta la parte migliore degli italiani e ci fanno capire che in questo “Paese” non ci sono solo personaggi che lo disonorano ma anche chi, in silenzio, assolve con competenza e umiltà compiti spesso gravosi e pieni di rischi. Oscuri protagonisti di innumerevoli episodi di valore civico ed umano, a tutti voi, Grazie.

SCARPONI Libero Luigi , Macerata 01/10/1929 – 19___  
Consigliere  comunale e Assessore supplente mandato 1956-1960.

SCHIAVONI Romolo Augusto, Osimo 07/12/1921 –

SERRINI Giuseppe, Osimo 9/10/1917 – Ancona 1994. Fu insegnante di lettere al Liceo Classico di Osimo e poi preside di scuola media a Loreto, Camerano e Ancona. Fondatore della DC osimana. Presidente della Giunta Provinciale di Ancona  dal 1961 al 1970 e primo Presidente della Giunta Regionale delle Marche dal 1970 al 1972.
Una delle figure politiche di maggior spicco che la Democrazia Cristiana di Osimo espresse dal dopoguerra fino alla metà degli anni Settanta fu senza dubbio il prof. Giuseppe Serrini, che nel 1970 ebbe l’onore di ricoprire l’incarico di primo Presidente della Regione Marche. Il prof. Serrini, nato e vissuto fino alla prima giovinezza in Via San Francesco, fratello di Padre Lanfranco, recentemente scomparso e per lunghi anni Generale dell’Ordine dei Francescani Conventuali, anche dopo il trasferimento ad Ancona mantenne sempre rapporti e legami fortissimi con la sua città natale. Preside di Scuola Media, è ricordato anche per essere stato Presidente dell’Amministrazione Provinciale e per oltre un ventennio Presidente di Aerdorica.
Serrini Presidente della Regione MarcheNella Democrazia Cristiana ricopri incarichi di vertice a livello provinciale, regionale e nazionale. Nella foto, del 1970, lo vediamo con l’allora Sindaco Avv. Vincenzo Acqua, il segretario della DC osimana il giovanissimo Paolo Polenta (che in quell’anno divenne Sindaco a soli 25 anni), l’on. Gianfranco Sabbatini, segretario regionale ed il dr. Giorgio Girelli, pesarese, dirigente nazionale del partito.campagna elettorale 1970
Consigliere comunale  mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

SIMONCINI Maria, Osimo  ___ – 19___  . Candidata nelle liste della DC osimana.
Consigliere  comunale e Assessore alla Assistenza nel mandato 1960-1964.

SINISCALCHI Alfredo, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Consigliere comunale e nominato Assessore ai lavori pubblici nel mandato 1965 – 1970;

SPOTTI Cesare , Sermide 17/01/1872 – 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

SORBELLINI Rosario Alberto, Osimo 19__ . Candidato nelle liste elettorali della Democrazia Cristiana.
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

TRONTI Fauno, Osimo 19__ – 19__. Candidato nelle liste elettorali del MSI osimano
Consigliere  comunale mandato 1960-1964.

VICARELLI  Fausto, Osimo 1917 – Ancona 1994. Nel 1955 si diplomò Ragioniere presso l’Istituto Corridoni.
1955 2I suoi compagni di classe: Andreoli Walter, Baldinelli Mirko, Balietti Giamario, Barulli Rnos, Cinti Savina, Crucianelli Piero, Giardinieri Roberto, Marchesini Giorgio, Mengarelli Enzo, Micheli Augusto, Muti Roberto, Ravaglia Giovanni, Stella Vittorio così lo ricordano nel libro di Pio Francesco Fantasia : Fu un Uomo di nobile animo che per la sua scelta di vita non ebbe mai paura di dimostrarsi umilmente buono, generoso e altruista.  Gesù e il Signore Iddio, con i quali Fausto dialogava quotidianamente nel cuore e nella coscienza, gliene resero merito arricchendolo di quella vivida Fede operativa. e di quella umana intelligenza che avrebbero raggiunto i nidi delle aquile, nei suoi giorni vissuti in mezzo a noi. Noi, suoi compagni di scuola fummo soltanto dei testimoni spesso disattenti di tanto sommesso Valore”.

VOLPINI Leonardo , Osimo 16/08/1917 – 19___  
Consigliere  comunale ed Assessore mandato 1956-1960.

VOLPINI Giuseppe, Osimo 18___ – 19___. Forse di professione falegname
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

ZAGAGLIA  Giuseppe, Osimo 9/9/1897 – 2001.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

 

 

 

 

 

Gli Amministratori di Osimo, storia di donne e uomini che hanno servito la nostra città. Mandato 1965 – 1970.

1965_1970

 Gli Amministratori Comunali di Osimo 

mandato di governo

1965 – 1970

elezioni amministrative del 22 e 23 novembre 1964

votanti n° 15.529, di cui 7.358 donne e 8.171 uomini
risultati delle “votaziò” del 22 e 23 novembre 1964:
– D.C.………… 49,73 %,  voti 7.030 – conquista n° 17 seggi consiliari su 30;
– P.C.I. ……… 21,26 %, voti 3.062 – conquista n° 07 seggi consiliari su 30;
– P.S.I. ……… 11,03 %, voti 1.559 – conquista n° 03 seggi consiliari su 30;
P.L.I. ……….07,54 %, voti ..745 – conquista n° 01 seggio consiliare su 30;
– P.S.D.I. ……04,19%, voti ..593  – conquista n° 01 seggio consiliare su 30;
P.S.I.U.P. ..03,60%, voti  ..510  – conquista n° 01 seggio consiliare su 30;
– M.S.I ………02,62 %, voti ..371  – conquista n° 00 seggi consiliari su 30;
– P.R.I. ………01,86 %, voti ..264 – conquista n° 00 seggi consiliari su 30;

elezioni amministrative del 22-23 novembre 1964
Consiglieri Comunali
eletti

1)   ACQUA Vincenzo  – eletto nella lista DC, 1500 preferenze;
2)   NICCOLI Alessandro – eletto nella lista DC, 1077 preferenze;
3)   GOBBI Carlo – eletto nella lista DC, 510 preferenze;
4)   PIAZZINI Vittorio – eletto nella lista DC, 507 preferenze;
5)   AMBROGETTI Carlo – eletto nella lista DC, 468 preferenze;
6)  APPIGNESI Carlo – eletto nella lista DC, 464 preferenze;
7)   PESARESI MARIO – eletto nella lista DC, 338 preferenze;
8)   BARIGELLETTI Aldo – eletto nella lista DC, 298 preferenze;
9)   MARCHEGIANI Ugone – eletto nella lista DC, 296 preferenze;
10) INNOCENZI Giuseppe – eletto nella lista DC, 257 preferenze;
11) SINISCALCHI Alfredo – eletto nella lista DC, 238 preferenze;
12) ABBRUZZETTI Goffredo – eletto nella lista DC, 233 preferenze;
13) AGOSTINELLI Maria – eletto nella lista DC, 203 preferenze;
14) BOTTEGONI Igino – eletto nella lista DC, 155 preferenze;
15) LASCA Roberto – eletto nella lista DC, 126 preferenze;
16) GENTILI Narciso – eletto nella lista DC, 124 preferenze;
17) BIANCHI Albino – eletto nella lista DC, 117 preferenze;
18) MAGGIORI Guido – eletto nella lista PCI, 537 preferenze;
19) BIANCHI Nello – eletto nella lista PCI, 462 preferenze;
20) BIONDI Aldo – eletto nella lista PCI, 247 preferenze;
21) RE Roberto – eletto nella lista PCI, 217 preferenze;
22) GUERCIO Giulio – eletto nella lista PCI, 185 preferenze;
23) GUERRINI Oreste – eletto nella lista PCI, 148 preferenze;
24) DOLCINI Ferdinando – eletto nella lista PCI, 127 preferenze;
25) ARTECONI Sergio – eletto nella lista PSI, 185 preferenze;
26) CAMPANELLI Gaetano – eletto nella lista PSI, eletto con  102 preferenze;
27) CATENA Giovanni  – eletto nella lista PSI, 95 preferenze;
28) FABIANI  Vincenzo – eletto nella lista PLI, 235 preferenze;
29) GIRI Flora – eletto nella lista PSDI, 88 preferenze;
30) BUGLIONI Attilio – eletto nella lista PSIUP, 38 preferenze;
31) BACCHIOCCHI Alberto – eletto nella lista del PSI, subentra a ARTECONI Sergio dimissionario;
32) SORBELLINI Rosario – eletto nella lista della DC, subentra il 22/11/1965  a Abbruzzetti Goffredo deceduto;
33) FORESI Aldo – eletto eletto nella lista della DC, subentra il 13/11/1967  a Barigelletti Aldo dimissionario;
34) MARTINI Giuseppe – eletto nella lista della DC, subentra il 05/04/1968  a Niccoli Alberto dimissionario;
35) GIULIODORI Nazzareno – eletto nella lista della DC, subentra il 05/04/1968  a Martini G. dimissionario;
36) MARCONI Otello – eletto nella lista della DC, subentra il 02/12/1968  a Gobbi C. dimissionario;
37) ORSETTI Duilio  – eletto nella lista della DC, subentra il 02/12/1968  a Marconi O. dimissionario;
38) ANDREONI Giuseppe  – eletto nella lista del PCI, subentra il 07/11/1969 a Guerrini O. dimissionario;
39) RICCI Gino   – eletto nella lista del PSI, subentra a BACCHIOCCHI  Albeto deceduto;

Sindaco ( eletto dai Consiglieri Comunali il 28/12/1964)

ACQUA Vincenzo

Assessori  ( eletti dai Consiglieri Comunali  il 28/12/1964)

1) AMBROGETTI Carlo assessore delegato Vice Sindaco;
2) APPIGNANESI Carlo  assessore con delega allo Stato civile, elettorale, anagrafe;
3) BARIGELLETTI Aldo  assessore  delegato lavori pubblici;
5) GOBBI  Carlo assessore con delega alla istruzione e poi alle finanze
6) MARCHEGIANI Ugone  assessore con delega alle finanze, tributi  e sport;
7) AGOSTINELLI Maria   assessore con delega alla assistenza pubblica;
8) SINISCALCHI Alfredo assessore effettivo dal 14/11/1967 ai lavori pubblici a seguito delle dimissioni di Barigelletti A.
9) BOTTEGONI Igino assessore effettivo dal 02/12/1968 alle finanze a seguito delle dimissioni di Gobbi C.

votazioni a confronto

Confronto dati votazioni amministrative: 1956, 1960, 1964

Alle elezioni parteciparono 8  liste,  per un totale di 163 candidati.
Si candidarono con la Democrazia Cristiana: NICCOLI Alessandro, ACQUA Vincenzo, ABBRUZZETTI Goffredo, AGOSTINELLI Maria in Castellani, AMBROGETTI Carlo, APPIGNANESI Carlo, BARIGELLETTI Aldo. BIANCHI Albino. BOTTEGONI Igino, BUSCARINI Enrico, FORESI Aldo, GENTILI Narciso, GIULIODORI Augusto, GIULIODORI Nazzareno, GOBBI Carlo maestro, INNOCENZI Giuseppe, LASCA Roberto, MARCHEGIANI Ugone, MARCONI Attilio, MARTINI Giuseoppe, MOSCA Giulio, ORSETTI Duilio, PESARESI Mario, PETTINARI Giulio, PIAZZINI Vittorio, SINISCALCHI Alfredo, SIMONETTI Mario, SORBELLINI Rosario, ZOPPI Sinibaldo.
Si candidarono con il P.S.D.I.: GIRI Flora, CINGOLANI Gino, CANALINI Clemente, ARGENTO Ugo, BRUSCHINI Giovanni, CLEMENTI Gino, LAMPA Remo, MATASSOLI Aristeo, MARCHESINI Luigi, MENGONI Giulio, MIGNARELLI Marino, MOSCOLONI Ferruccio, PAGLIARECCI Eugenio, STAFFOLANI Mario, STAFFOLANI Vincenzo, ACCARINI Enrico.
Si candidarono con il M.S.I.: SCAVIZZI Giacomo, MICHELI Alfredo, MATASSOLI Cesare, BORSETTI Renato, CIONCO Giovanni, FALASCONI Alessio, GASPARONI Filippo, MARONARI Gino, SANTARELLI Corrado, SERMOSI Francesco.
Candidati con il P.S.I.U.P.: BUGLIONI Attilio, ERPICI Massimiliano, BAMBOZZI Nello, BELVEDERESI Giovanni, BUGLIONI Amleto, CINGOLANI Carnio, DE LUCIA Gabriele, FALAPPA Mario, FONTANELLA Aroldo, LARDINI Orfeo, MARCONI Enrico, PICCHIO Marino, PIRANI Piero, POLACCO Rodolfo, SCARPONI Clemente, STACCHIOTTI Vincenzo.
Candidati con il P.S.I.: ARTECONI Sergio, BACHIOCCHI Alberto, BAFFETTI Mario, BELELLI Pietro, BELELLI Antonio, CAMPANELLI Gaetano, CAMPANELLI Luigi, CAPORALINI Calfiero, CARBONARI Arturo, CATENA Giovanni, CECCONI Remo, CINTIOLI Giuseppe, GIACCO Cesare, GIULIODORI Aldo, GONNELLI Alvaro, GRACIOTTI Americo, GRACIOTTI Giulio, LUCHETTI Nazzareno, MARINELLI Rolando, MARCHETTI Gualtiero, MASSACCESI Aurelio, MORRONI Luigi, PIRANI Emilio, SABBATINI Augusto, VIGIANI Timuccio.
Candidati con il P.L.I.: ACCORRONI Galliano, ALESSANDRINI Alberto, ALESSANDRINI Tullio, BUGLIONI Gino, COSTANTINI Ferruccio, FABIANI Vincenzo, FRAMPOLLI Pier Vincenzo, GAMBINI Sisinio, GIULIODORI Luigi, GIULIODORI Giovanni, REGANTI Giuseppe, HONORATI Alberto, LORETANI Nello, MARTINI Marino, MORETTI Amedeo, PALMIERI-LATTANZI Eugenio, PESARO Alberto, PETRINI Carlotta, RAPONI Ermanno, RICCIONI Mario, ROCCHI Guido, SAMPAOLO Giovanni, SERNANI Enrico, TADDIOLI Domenico.
Si candidarono per  il Partito Comunista Italiano: ANDREONI Giuseppe, BALEANI Vito, BALESTRIERI Giuseppa in Marzioli, BIANCHI Nello, BIANCHI Aldo, CATENA Gino, CECCONI Veniero, CORALLINI Silvio, DOLCINI Ferdinando, DONZELLI Vittorio, GIOVAGNOLI Remo, GIULIODORI Emilio, GLORIO Luigi. GRACIOTTI Arnaldo, GRAZIOSI Erminio, GUERCIO Giulio, GUERRINI Oreste, LUCARINI Edmiro, MAGGIORI Guido, MERCURI Celestina in Corriani, PASQUALINI Paolo, MOSCA Giovanni, PETTINARI Armando, PIERGIACOMI Antonio, POSSANZINI Giuseppe, RAFFFAELLI Carlo, RE Roberto, SABBATINI Rimondo, SALUZZI Carlo, VICARELLI Alfredo.
Si candidarono con il Partito Repubblicano italiano: CARELLI Ennio, BALEANI Umberto, BORSINI Antonio, CANAPA Giannino, COSTANTINI Enrico, DOLCINI Luigi, GELSOMINI Lidio, GIUSEPPETTI Cesare, LILLINI Oddo, MARCHETTI Emilio Luigi, MARSILI Oberdan, POLVERIGIANI Mario.

Dei 163 candidati solo 5 sono state le donne che si presentarono alla competizione elettorale e solo una di loro riuscì ad essere eletta:
AGOSTINELLI Maria in Castellani candidata nella lista della D.C., eletta consigliere con 203 preferenze e poi Assessore;
– GIRI Flora candidata nelle liste del  P.S.D.I. ed eletta consigliera con 88 preferenze ( la più votata della lista);
BALESTRIERI Giuseppa in Marzioli candidata nella lista del P.C.I.;
MERCURI Celestina in Corriani candidata nella lista del P.C.I.;
PETRINI Carlotta candidata nella lista del P.L.I.

Inizio mandato: 28.12.1964
Fine mandato..: 17.05.1970
n° delibere nel mandato, del Consiglio Comunale: .1.031
n° delibere nel mandato,  di Giunta…………………:  n°  2.933
segretario comunale è   il dott. DONATI Gualtiero.

Mandato 1964 – 1969, i dipendenti di ruolo del Comune sono:
MILIONE Arturo segretario capo, COMPAGNUCCI Carlo vice segretario, ATTILI Fiordirosa applicata, GIOACCHINI Alberto archivista, VIGNONI Antonietta dattilografa, LAMONICA Rigoberto ragioniere capo, GIULIODORI Augusto vice ragioniere, BARTOLI Luigi economo, GRACIOTTI Giuseppe, applicato ragioneria, POLVERIGIANI Angelo applicato ragioneria, DURANTI Enzo applicato ragioneria, PROSPERI Mario capo ufficio Stato civile, SGARDI Fortunato, MATTEUCCI Oddone, MARCOSIGNORI Nazzareno, LAMONICA Nerina, PASQUINELLI Liliana, GIARDINIERI Maria tutti applicati allo stato civile, VIGIANI Esuperanzio, ORTINI Vincenzo, SANTILLI Vittorio, RIMBALDO Oliviero messi comunali, ADORNI Mario ispettore Polizia urbana, NICOLETTI Carlo comandante dei vigili urbani, SARAULLO Cesare vigile scelto, BURATTINI Alessio, RICCI Giuseppe, GRACIOTTI Sisinio, CORIANI Elvio, LOZZI Domenico, ATTILI Attilio, AMBROSONI Aldo, FELIZIANI Armando, TULLI Vincenzo vigili urbani, PASQUALINI Bruno custode del carcere, PASQUALINI Maria guardiana del carcere, BRODOLINI Angelo ingegnere capo ufficio Tecnico, QUARANTINI Luciano geometra ufficio tecnico, BELLEZZA Alfredo assistente ufficio tecnico, VALERI Ferruccio applicato ufficio tecnico, LAMONICA Adriana dattilografa, LAZZARI Mario muratore magazziniere, SALOMONI Federico magazziniere, BOLOGNINI Ugo giardiniere, SABBATINI Giulio cantoniere, MARINELLI Giovanni cantoniere, BRANDONI Augusto cantoniere, GRAZIOSI Sirio cantoniere, LILLINI Armando cantoniere, CARLETTI Emilio cantoniere, SANTICCHIA Cesare cantoniere, MENGHINI Pierino, GIACCO Luisa, ANTONELLI Giovanna,  COMODI Assunta, TADDIOLI Flavio, CAPORALETTI Valdimiro, MARSILI Benedetta bidelli, RIDERELLI Mario bibliotecario;BOCCANERA Ermanno cantoniere; MORRONI Wanda,  PETTINARI Luciano e DOMESI Luciano, IPPOLITI Antonio giudice di conciliazione, MANCINO Vito messo di conciliazione, FANTASIA Pio Francesco vice capo ragioniere; URBANI Sandro voce Segretario Comunale

Hanno lavorato a  tempo determinato in questo  periodo:  FARINA Luigi, LAMPA Ermanno, GIOSTRA Giusto, CIAMBECCHINI Iole, BURONI Carla, ATTILI AnnaMaria, MARCHEGIANI Luciana, VALERI Gina bidella, MANGARELLI Teresa in CAPPELLA orfana di guerra, SERRANI Oliviero vigile urbano, GIARDINIERI Secondo custode del cimitero, BATTISTONI Giulio custode del Mattatoio, MENGARELLI Teresa bidella, VALERI Gina bidella, BATTISTELLI Tullio applicato allo stato civile, PIERANTONI Giuseppina applicata ufficio sanitario, PESARESI Giulia applicata allo stato civile, CIAMBECCHINI Jole, BURONI Carla, ATTILI Anna Maria, MARCHEGIANI Luciana, CASTELLANI Anna Maria tutti applicati allo stato civile, MARTINI Olindo applicato ufficio tecnico, MONTEVECCHI Elena, CASTELLANI Anna Maria,  LARDINI Giuseppina, FRONTALINI Gabriella, STRAPPATI Gina, GATTI Gina vedova Panebianco; GRACIOTTI Umberto all’ufficio ragioneria, MEZZELANI Mirta, GRACIOTTI Carmela, DRAZEWICH Argentina, POLENTA Claudio, FANTASIA Francesco Pio, MAZZIERI Ferruccio, EUSEPI Antonio giardiniere, DOLCINI Fausta bidella, GIULIODORI Nazzareno operaio, BANCHETTI Giovanni, BELLEZZA Fioranvanti, BAIOCCO Bruno, GATTI Nazzareno, LILLINI Oddo, SIMONETTI Ferruccio, ZAGAGLIA Gino,

Comune

CONTESTI, ATTI e FATTI RILEVANTI:

Lo stipendio di un operaio era circa £ 86.000, i giornali costavano £ 50, il pane £ 170 al kg. Una Fiat 600 costava  640.000 lire, una Simca 1000 £ 965.000, una televisione 150.000 lire. Sono gli anni dove gli italiani riversano il loro reddito sul mercato dei consumi. Aumenta la qualità della vita. Gli italiani mangiano di più, la pasta ormai è quotidiana, (non per nulla fu inventato uno slogan di successo ” con Barilla è sempre Domenica“), iniziano a gustare “la fettina”, creano le atmosfere con un famoso Brandy, si vestono meglio con Lebole, curano la loro persona, la  casa e tantissimo la loro auto, e iniziano a spendere anche per acculturarsi. Sono gli anni dove la Televisione non è di meno nel produrre cultura. Compare la pubblicità sulla Televisione, uno spazio di pochi minuti e senza essere invasiva, anzi le scenette erano dei piccoli capolavori, che solo nel finale chiudevano con il prodotto reclamizzato.
In sintesi, in questo periodo l’Italia, favorita anche da una congiuntura internazionale particolarmente favorevole, vede una accelerazione del prodotto interno che porta un diffuso benessere. Sul piano sociale si intravedono i sintomi di un profondo cambiamento che avverrà negli anni ’70.  L’universo giovanile, sarà il protagonista di questo cambiamento culturale, nei costumi, nel linguaggio.
Sono questi gli anni in cui il Mondo è turbato dalla guerra in Vietnam. Sono anche gli anni di grandi conquiste per l’umanità: l’allunaggio della Apollo 11, il primo trapianto di cuore.
Sono gli anni dell’alluvione di FIRENZE, con l’Arno che colpisce le sue chiese, i palazzi,  i musei, portandosi via un pezzo di città. Sono gli anni delle contestazioni giovanili con le occupazioni  delle scuole. Per il nostro Paese sono  anni difficili dove lo Stato si ritrova inerme ed impreparato davanti alla strage di Piazza Fontana a Milano.
Dopo le premesse vado a raccontare i fatti nazionali e locali in ordine cronologico.

Osimo 1960

1965 fino a maggio 1970 Presidente della Repubblica è  Giuseppe SARAGAT;

gennaio 1965 Il concittadino prof. Giuseppe SERRINI segretario regionale della DC  già eletto consigliere provinciale viene eletto Presidente della Provincia di Ancona;

febbraio 1965 si svolge la IV edizione del “Palio Artistico delle contrade Osimane” una simpatica e geniale rassegna artistica fra la gioventù osimana proposta ed organizzata dal giornale, “L’Antenna”,  di don Vincenzo FANESI. Quattro i gruppi che parteciparono all’iniziativa: il Circolo il FARO, IL RIONE SAN MARCO, il circolo Il GOMERO, il rione Antica Rocca.  Nella fase eliminatoria, ogni squadra aveva a disposizione una serata in cui esibiva il proprio repertorio e veniva giudicata da un giuria che alla fine stilava una graduatoria. Le prime due squadre si esibivano nello spettacolo di finalissima che si svolse il 14 marzo al Teatro Campana davanti ad un folto pubblico divertito ed entusiasta.
Il Palio, giunto alla sua quarta edizione ha una sua storia, fatta di episodi, di artisti, di presentatori, di scenografi, di coreografi: tutta una rassegna di giovani elementi le cui doti e qualità sono state rilevate al pubblico osimano grazie a questa bella iniziativa di don Vincenzo FANESI e del suo staff.

i rappresentanti  delle 4 squadre

i rappresentanti delle 4 squadre

La prima edizione si svolse nel 1959 scesero in campo i rioni: San Filippo, San Marco, Misericordia ( che vinse la sfida) e del Collegio Campana. Nel 1960 la vittoria arrise alla squadra di san Marco. Nella terza edizione del 1962 il trofeo fu vinto dalla squadra dell’Antica Rocca ricreatorio femminile.
Chi erano i sfidanti del 1965: La squadra “ANTICA ROCCA”, espressione del ricreatorio fenminile di via Antica Rocca, è diretta dalla sig.na Maria Diva BIANCHI e dalla sig.ra Gigliola COSTANTINI MONDAINI. Ne è regista e caposquadra l’avv. Filippo TEODORI.
Il circolo “il GOMERO”, espressione del Circolo giovanile di via Saffi, è diretta da PASQUALINI Fausto ed ha per registi e capo-squadra MORRONI Vincenzo e SEVERINI Gilberto.
Il circolo “Il FARO”, espressione dell’omonimo circolo giovanile di Piazza Dante, è diretto dall’ins. Umberto GRACIOTTI che funge anche da regista e cpao squadra unitamente alla ins. Carmela GRACIOTTI.
Il rione “San MARCO”,  diretto dalla sig.na  Emilia NARCISI, ha per capo-squadra  e regista l’ins. RIDERELLI Fernando ed è espressione del rione San Marco

La giuria del palio 1965, presieduta dal dott. Domenico CASTELLANA, era composta inoltre da: Anna ZUCCONI  in Fampolli,  Anna FORESI in Sinibaldi Folenghi, Augusto DAVALLI e da Sergio MORICHI.

la giuria

la giuria

La classifica vide vincitori “ex aequo” il circolo GOMERO e il rione San MARCO, terzo il rione ANTICA ROCCA, quarto il circolo il FARO. Premi speciali furono assegnati: a Gilberto SEVERINI per la migliore regia, al complesso “I MERIDIANI” per la migliore orchestra, al circolo il FARO per il numero degli attori

03/02/1965 istituita la sezione staccata di scuola media nella frazione di Osimo Stazione. E’ la sezione staccata della Scuola Media Statale “Giacomo Leopardi” di Osimo;

06/02/1965 muore Winston Churchill, un grande statista, annoverato tra i grandi uomini della storia;

01/03/1965 nominata la commissione comunale per i ricorsi contro i tributi Comunali: RUBINI Angelo, CAMPANELLI Giuseppe, CANAPA Augusto, PAOLI Armando, GAGGIOTTI Giuseppe, CANALINI Clemente, TADDIOLI Domenico, CARDINALI Giovanni, ANDREONI Giuseppe;

– marzo 1965 nella settimana dall’8 al 12 marzo furono organizzati un ciclo di incontri formativi, per le signorine osimane,  presso la DOMUS CHRISTIANA. Parlarono il prof. Giovanni SILVESTRI, primario chirurgico dell’ospedale Civile di Osimo, sui temi: “il sesso e la scienza” e “la procreazione e le sue leggi”. La prof.ssa Ada FIORENZI ha parlato su “La vita ed il suo processo educativo” mentre il dott. Paolo IPPOLITI  ha tenuto una conferenza su “Diritti e doveri nel matrimonio”. Gli incontri ai quali hanno partecipato un alto numero di signorine osimane si sono conclusi con l’incontro con don Giuseppe GERONZI che ha parlato su ” Diritti e doveri nel fidanzamento”;

marzo 1965  nella frazione di Osimo Aspio vecchio iniziano i lavori per la realizzazione dell’ Autostrada Adriatica  che vedrà sorgere il casello di Entrata ed Uscita Ancona Sud, successivamente denominata: USCITA OSIMO.
autosdtrada

01/03/1965 il consigliere Guido Maggiori, contesta al comune la gestione dell’azienda agraria dell’Ospedale arrivando ad affermare che ” …oggi in questo momento, l’az.agraria dell’ospedale è una delle aziende più arretrate in ordine alla efficienza ed alla produzione…” Il sindaco Acqua smentisce le gravi affermazioni del consigliere di minoranza elencando tutta una serie di dati positivi;

01/03/1965 nominata dal Consiglio comunale la Commissione amministrativa dell’Azienda Idroelettrica Municipale: ROSSINI Alberto presidente, BECCACECI Igino, BUROCCHI Werther, GONNELLI Alvaro, MANCINI Aldo;

01/03/1965 nominati i revisoni dei conti del conto consuntivo dell’Az.Idroelettrica municipale: PESARESI Mario, APPIGNANESI Carlo, BUGLIONI Attilio;

01/03/1965 nominati i rappresentanti del Comune presso il Consiglio di Amministrazione del convitto del Collegio Campana: BELLI Carlo, HONORATI Alberto;

01/03/1965 nominati i revisori dei conti del conto consuntivo del Collegio campana: POLINORI Pietro, MANCINI Aldo;

marzo 1965 il nostro Duomo
Duomo 1965

01/03/1965 nominati i rappresentanti del comune all’interno del consiglio di Amministrazione del Patronato Scolastico Osimano: BARIGELLETTI prof. Aldo, BOTTEGONI Igino, GIRI Flora;

01/03/1965 il Consiglio nomina il nuovo Consiglio di amministrazione dell’ECA: RICCI Gino presidente, PESARO Gino, PIANGERELLI Alfredo, BELLI Rita, CARDINALI Giovanni, COLONNELLI Luigi, LANARI Clemente, POLVERIGIANI  Giuseppe, LUCIANETTI don Luigi;

01/03/1965 nominato il nuovo consiglio di amministrazione degli istituti Riuniti di Beneficienza: ANDREONI Amleto presidente, ZOPPI Sinibaldo, CASTELLANI Luigi, CAMPANELLI Gaetano;

01/03/1965 nominati i rappresentanti comunali all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia Enrico e Margherita SANTINI: PESARESI Mario, CAMPANELLI Gaetano;

01/03/1965  Alberto Carletti si diploma brillantemente, a Bologna,  e consegue la cintura nera di Judo. Sarà il primo maestro di Judo nelle Marche, cintura nera 1° Dan.
Da parecchi anni il m° Alberto CARLETTI era già direttore tecnico della palestra Sakura osimana. Nella palestra, di via Antica Rocca, Alberto è cresciuto e ha avuto la fortuna di  formarsi alla scuola del grande campione Elio VOLPI ( più volte campione d’Italia assoluto) e da questo maestro di vita e di sport ha appreso le migliori doti umane e sportive: il fare gruppo, la lealtà, la modestia, la determinazione nell’ impegno.  Alberto Carletti è stato un esempio per tutti i giovani sportivi osimani  e non solo per i praticanti il judo.
Il tempo libero dagli impegni di lavoro, quasi ogni sera, l’ha dedicato ai suoi allenamenti ed all’insegnamento della disciplina dello judo. Sicuramente Alberto Carletti rimane per Osimo uno dei “Grandi dello Sport” della nostra città, per questo merita il giusto spazio in questa  storia di Osimo e delle sue Persone.
Carletti

01/03/1965 nominato  il rappresentante comunale presso la deputazione del Brefotrofio consorzile  (Istituto in cui venivano  raccolti e allevati i bambini abbandonati o in pericolo di abbandono dei comuni di Osimo, Castelfidardo e Filottrano ) : il dott. Antonio MARCHESANI;

01/03/1965 rinnovati i componenti della Commissione Consultiva per la formazione dell’elenco dei poveri, nominati: MARTINI Olindo, QUERCETTI Alvaro, CINGOLANI Gino, SIMONCINI Maria, FRONTALINI Ferruccio.

01/03/1965 anche il Comitato direttivo della sezione Tiro a Segno di Osimo prevedeva un rappresentante eletto dal Consiglio comunale, fu nominato: MENGARELLI Vittorio.

03/03/1965 il vice segretario comunale, Carlo Filippo Compagnucci, rassegna le dimissioni;

03/03/1965 Lo sciopero dei piccioni:ad Osimo i piccioni hanno incrociato le zampe. Questo il simpatico titolo di un articolo apparso sull’Antenna a firma di don Vincenzo Fanesi.
…i piccioni di Piazza Boccolino hanno iniziato da venti giorni lo sciopero…della fame. Infatti, non scendono più sulla piazza come facevano da circa mezzo secolo per il pasto di mezzodì; e ciò come segno di protesta verso le autorità comunali che, per ridurre le non lievi spese di sostentamento dei mille volatili ( 700.000 lire l’anno), hanno recentemente deciso di ridurre il loro numero a non più di seicento. Dopo la drastica decisione, gli incaricati si sono messi all’opera: quando i piccioni, dopo aver intrecciato i tradizionali voli di festa attorno alla torre civica, scendevano sulla piazza per la razione di becchime, venivano inesorabilmente catturati. ma i piccioni, frettolosamente riuniti in sindacato con incredibile furberia sono passati al contrattacco: in segno di protesta da vari giorni hanno cessato di scendere sulla piazza e di mangiare. A mezzogiorno mentre viene distribuito il becchime, loro, – diffidenti e preoccupati – se ne stanno, alla larga, sui tetti a guardare …
L’attuale sciopero ha trovato consenzienti molti zoofili osimani, del tutto solidali con i singolari “scioperanti” che per l’ordine impartito, hanno incrociato … le zampe. Ma ora come si fa a convincere i piccioni che “il pericolo è cessato” e che le finanze comunali sono… salve ? Intanto il loro sciopero ( a tempo indeterminato ) continua…”

I piccioni quando scendevano

I piccioni quando scendevano

03/03/1965 nominati nuovi componenti nella Commissione Edilizia:COLONNELLI Luigi e GONNELLI Alvaro.

03/03/1965 la Commissione Elettorale Comunale è composta da: Maggiori Guido, Barigelletti Aldo, Bottegoni Igino, Siniscalchi Alfredo;

03/03/1965 nominati i nuovi rappresentanti comunali all’interno della deputazione ai pubblici spettacoli: CAMPANELLI Gaetano, CASTELLANA Domenico, CAPPANNARI Gugliemo, CAMPANELLI Gaetano.

03/03/1965  rappresentante del Comune in seno al Consiglio di Amministrazione della casa di riposo “Gisella e Gaetano Recanatesi” viene nominata BARBALARGA Maria Teresa;

03/03/1965 il Consiglio Comunale nomina rappresentanti comunali all’interno del Condominio della soc. Teatrale “la Nuova Fenice”: INNOCENZI Giuseppe e CAMPANELLI Gaetano;

12/03/1965 il Comune appalta, per tre anni, i lavori di ordinaria manutenzione e per le opere di limitata entità alla ditta GRACIOTTI Clelio per £. 3.900.000 all’anno;

15/03/1965 la Giunta comunale rilevata la inderogabile necessità di acquistare camicie per le guardie e per i messi comunali, interpella 5 ditte locali: 1) ditta Gino Pesaro; 2)F.lli Baldassari; 3) ditta Giuliodori Eugenio; 4) Ippoliti Antonio; 5) Fiumani Paolo.
Esaminate le offerte  sia sotto il profilo del costo, sia sotto l’aspetto della bontà della merce, la Giunta decide di acquistare 42 camicie “King”  dalla ditta Pesaro Gino per un costo complessivo di £. 147.000;

17/03/1965 il Consiglio Comunale delibera di istituire un posto telefonico pubblico in località Cucchiarello. Viene incaricata la T.I.M.O. per effettuare il necessario collegamento per una spesa annuale di £. 30.000;

27/03/1965 L’associazione Vetus Auximum, associazione tra osimani residenti a Milano in via Bagutta, 12 ha organizzato un incontro dove si è data lettura della “battaja del porco” opera dialettale dell’osimano ing. Benedetto BARBALARGA;

29/03/1965 La F.C. JUVENTIS calcio di Torino ha radunato sul campo di Porto S.Elpidio due promettenti atleti osimani per essere visionati dai tecnici del sodalizio torinese.
Si tratta di Franco GRACIOTTI   classe 1944 portiere e di Sandro BIANCHI classe 1949 nel ruolo di mezzala sinistra. Ambedue gli atleti appartenevano al fiorente vivaio della Libertas Osimo;

aprile 1965  in via Olimpia, nei pressi del campo sportivo Diana, proseguono i lavori per la costruzione della nuova scuola media  statale.

Scuola MediaUn’opera resasi urgente e necessaria visto l’aumento degli alunni delle medie passati dai 508 del 1963 agli 800 del 1965. Al termine dei lavori l’opera costerà al Comune, più di 250 milioni di lire.

AlunniEscludendo gli alunni delle elementari e delle medie, si calcoli che un 35 % degli alunni provengono da altri comuni, limitrofi ad Osimo.

aprile 1965 Per iniziativa del Circolo giovanile “Il FARO” si organizzano una serie di incontri rivolti ai giovani della città. In un primo incontro la prof.ssa Elisabetta NICCOLI ha parlato della figura e dell’opera dello scrittore “Charles Peguy”.
Il prof. Renato NARCISI in un successivo incontro ha relazionato, anche con l’ausilio di materiale scientifico e filmine sull’ “Astronomia e le sue leggi”. Il prof. don Marino CECCONI, ( già allora professore di matematica e fisica al’Ist. Commerciale) da ultimo, ha tenuto una conferenza sui “Rapporti tra scienza e Fede”;

10/04/1965 viene inaugurato il più grande impianto siderurgico d’Europa: quello di Taranto. L’iniziativa imprenditoriale portò occupazione e benessere non supportata, tuttavia, dai necessari interventi di prevenzione ambientali e sulla salute con le tragiche conseguenze che ancora oggi la  città e i suoi abitanti stanno vivendo;

10/04/1965 l’alunno Mauro GHERGO frequentante la 3^ classe della scuola elementare di Passatempo di Osimo vince un concorso nazionale di pittura, indetto in occasione della giornata nazionale dell’anziano. Il bravo ragazzo, oggi noto imprenditore di Passatempo conosciuto in città anche per la sua passione  per la musica, partecipò al concorso nel quale si chiedeva di illustrare ” un gesto di affettuosa devozione e solidarietà della fanciullezza verso la vecchiaia”. Il disegno di Mauro Ghergo, dopo aver superato diverse selezioni, provinciali e regionali, è risultato 5° fra i 4.000 schizzi selezionati dalla giuria. Nell’elaborato premiato Mauro Ghergo aveva  rappresentato  un bambino che accompagnava un anziano durante una passeggiata in campagna;

Mauro GhergoI tre bambini della classe 3^ elementare di Passatempo che parteciparono al concorso di disegno: Casarola Gianluigi, Ghergo Mauro e Giampaolo Pettinari;

25/04/1965 Al Teatro “La Nuova Fenice” l’U.S.Osimana organizza, riscuotendo notevole successo di pubblico, un incontro di pugilato a livello nazionale con due dei maggiori pugili italiani professionisti della categoria leggeri. Al teatro si organizzavano anche di questi eventi sportivi;

25/04/1965 Esce un nuovo giornale locale, dal titolo,  ” L’Osservatore Osimano“. All’epoca   i fatti della città, così come le questioni politiche venivano raccontati esclusivamente  dal giornale di don Vincenzo Fanesi. L’Osservatore Osimano, che si richiamava alle posizioni politiche della sinistra, voleva dare una propria visione e un racconto diverso dei fatti osimani e degli avvenimenti politici nazionali. Negli ideatori il giornale voleva essere la voce di quanti ad Osimo non avevano voce e si riproponeva di  rispondere ai bisogni ed alle ansie dei lavoratori, degli studenti, dei contadini e dei giovani osimani
OssservatoreIl primo numero esce il 25 aprile 1965, in occasione dell’anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo e giorno della ricorrenza del  ventennale della resistenza.
L’Osservatore Osimano uscirà ogni mese,  a firma  del giovane Mariano GUZZINI, mentre il Direttore responsabile era il consigliere comunale Aldo BIONDI, vice direttore del giornale era Lucio MERCURI. Nel 1970 diventa responsabile del giornale Bruno BRAVETTI;

–  1 maggio 1965 la società operaia osimana  di Mutuo Soccorso fondata nel 1 maggio 1865 festeggia il 1° centenario di fondazione;

05/05/1965 XX anniversario del voto alle donne. Questa affermazione del diritto di voto alle donne italiane non viene ricordato in Consiglio Comunale, d’altronde nella sala gialla sedeva solo una donna su 30 consiglieri;

15/05/1965 Presso l’Istituto Orientale di Napoli, consegue la laurea in lingua e letteratura inglese la giovane concittadina Maria Aurora NARDINI, discutendo la tesi: “The Beggar’s Opera di John Gay la sua fortuna”;

19/05/1965 Con atto nobile e munifico la Cassa di Risparmio Anconetana, sede di Osimo, offrì all’Orfanotrofio Femminile una lavatrice automatica che sarà particolarmente utile all’andamento della comunità.

17/05/1965 il consigliere CATENA Giovanni del gruppo consiliare del PSI, all’apertura del Consiglio comunale, chiede al Sindaco che venga sottoposta alla approvazione del Consiglio comunale il seguente ordine del giorno:
 Il Consiglio comunale di Osimo preoccupato dalle notizie che ogni giorno vengono a turbare l’opinione pubblica a causa della situazione creatasi nel VietNam e a Santo Domingo;
Considerato che tale situazione rappresenta un serio aggravamento della tensione internazionale e compromette il processo di distensione con conseguenze imprevedibili e drammatiche per la pace nel Mondo;
Convinto di interpretare i sentimenti della popolazione;
Auspica che il conflitti abbiano a risolversi mediante trattative nelle naturali sedi internazionali;
Fa voti affinchè il Governo del paese assuma, nell’ambito delle sue linee di politica estera, tutte le iniziative necessarie perchè attraverso le competenti sedi internazionali sia salvaguardata la pace risparmiando all’umanità gli orrori della guerra nucleare “.
Dopo una animata discussione alla quale parteciparono il Sindaco, i consiglieri Fabiani, Niccoli, Ambrogetti e Maggiori il Consiglio Comunale bocciò la proposta con le motivazioni che non era competenza  del Consiglio la trattazione di tali argomenti attinenti la politica nazionale;

25/05/1965 indetto dalle locali organizzazioni sindacali della CGIL , CISL e UIL, ha avuto luogo uno sciopero di 24 ore dei lavoratori delle fornaci. Motivo dello sciopero è stato quello di respingere il tentativo messo in atto dagli industriali del settore di diminuire il prezzo di produzione previsto dal contratto provinciale.
Lo sciopero ha visto l’adesione al 100% dei lavoratori delle Fornaci di FAGIOLI e di GIULIODORI mentre, riportano le cronache, gli operai della Fornace di LANARI subirono ricatti e le pressioni dell’industriale che arrivò anche a minacciare di licenziare chi avrebbe incrociato le braccia;

29/05/1965 Festa dei Fiori andò benissimo. Il nutrito numero di carri partecipanti al corso dei fiori, la loro originalità nelle creazioni ed allestimento, i migliaia di fiori freschi che ricoprivano le inteleiature hanno dato alla manifestazione un tocco particolare e di curata organizzazione. Un giusto riconoscimento viene anche dalla stampa locale. I giornali  il giorno dopo intitolano: La “Festa dei Fiori” ha fatto centro, e con essa ha vinto Osimo.
Accanto al lavoro delle Associazioni promotrici, i giornali segnalarono la partecipazione cordiale e operosa di tutta la cittadinanza: dalle autorità comunali che avevano assecondato e favorito l’iniziativa, ai singoli cittadini, noti od oscuri collaboratori della simpatica manifestazione.
Il nutrito programma della giornata ha visto:
1) la sfilata delle auto antiche a cura  della Casali sas, concessionaria di Osimo, che ha curato la sfilata di una serie di modelli FIAT, riccamente infiorati su direzione artistica di Elmo CAPPANNARI. Anche  l’AUTOSCUOLA Osimana del prof. Luigi PESARINI ha partecipato  alla sfilata con auto d’epoca;
2) i ritmati saltarelli dei gruppi folkloristici ( con i  gruppi caratteristici di Filottrano e di Apiro), la Banda “città di Osimo”,  il  complesso ” I Friders”,  la fanfara dei bersaglieri e  il Gruppo ” Primavera” di Osimo”
3) le note gioiose della “Matta di San Costanzo”.
La Matta di San Costanzo

I Promotori della edizione 1965 della Festa dei Fiori sono stati:
– l’Associazione AVIS
– l’Associazione Combattenti e Reduci;
– l’Associazione dei Commercianti;
– l’Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra;
– il Circolo dei “Senza Testa” – Ass.no Pro Loco;
– l’Unione Sportiva Osimana.

Gli Oragnizzatori, a cui tutto faceva capo, sono stati:
Il  Presidente il cav. Giuseppe CAMPANELLI, i segretarfi: Nicola CANALINI e Pier Giorgio BUGLIONI e il sig. GianBattista BUGLIONI.

Franco Andreucci, Sergio Santarelli,Peppino Bianchi,Sandro Mosca,Ennio Dionisi: I Friders

Franco Andreucci, Sergio Santarelli,Peppino Bianchi,Sandro Mosca,Ennio Dionisi: I Friders

I carri partecipanti alla sfida sono stati 11, ognuno con il suo titolo e il suo disegnatore ufficiale:
– “La Leggenda di Lohengrin” dell’Ass.ne Mutilati ed Invalidi di Guerra, su disegno di Piergiorgio BUGLIONI – 1° classificato -;
– ” Il Paese dei sogni” della Ditta F.lli VIOLINI, su disegno di Piergiorgio BUGLIONI – 2° classificato -;
– “La Bottega Fantastica” del Circolo dei Senza Testa, disegnato da Elmo CAPPANNARI – 3° classificato – ;
– ” Osimo balcone delle Marche” dell’Avis su disegno di Piergiorgio BUGLIONI – 4° classificato -;
– ” Casa Prefabbricata” della ditta BRUGE’, su disegno di Piergiorgio BUGLIONI – 5° classificato .;
– ” Biga Romana” delle Acli dell’Abbadia disegnato da Caporalini – 6° classificato -;
– ” 1915 – 1965″ della Associazione Combattenti e Reduci disegnato da Elmo CAPPANNARI – 7° classificato -;
– ” Tempio di Olimpia” dell’Unione Sportiva Osimana disegnato da Alfio Giuliodori – 8° classificato -;
– ” Tutto per la casa” della ditta CAMPANELLI su disegno di Elmo CAPPANNARI – carro fuori concorso – ;
– “Pepsi Cola” della ditta Bracaccini disegnato da Elmo CAPPANNARI – carro fuori concorso -;

Premiate anche le CARROZZE e i CAVALLI:
1° premio al “pony” di alcuni amici, disegnato da Elmo CAPPANNARI;
2° premio al carro dell’Associazione dei Commercianti, disegnato da Benito BOLOGNINI.
Hanno partecipato alla sfilata anche: un somarello del gruppo “PRIMAVERA” ed un cavallo di Valerio MEZZELANI.

Premiati anche i “Balconi ” più belli:
1° il Balcone della casa Sinibaldi ved.Magnoni;; 2° “Telefoni della Pace” della sig.na Angelini, 3° il Balcone del Circolo Studentesco “Il Faro”.
Sono stati altresì molto ammirati i balconi dei sigg. MARCHESINI, FIORENZI, BIANCHI, FEI e del Partito Liberale Italiano.

1965 carro vincentePremiate le vetrine dei negozi. L’organizzazione rivolse un vivo elogio a tutti i partecipanti al concorso: ANDREONI Fausto, BALDASSARI Baldissera, Bottega dello Scolaro, CINGOLANI Aldo, negozio DARDANI, DEL COLLE Carlo, DIOTALLEVI Gioconda, GIULIODORI Eugenio, IPPOLIRI Enrico, NARDINI Alfredo, PESARO Alberto, PESARO Gino, SANSEVERIANTI Sergio e VIGIANI Mario.

ALTRE IN IZIATIVE
– La fontana costruita all’inizio della via Antica Rocca per interessamento delle ditte Graciotti Clelio e Vignoni Giuseppe;
– Un giardino in piazza G.Marconi allestito dal sig. Remo CANTORI;
– Un posto di ristoro in piazza Gallo del sig. Gino BAMBOZZI;
– Un giardino in vial Lionetta allerstito dal fioraio di Polverigi.

Il carro vincitore dell'edizione 1965 del Corso dei fiori

Il carro vincitore dell’edizione 1965 del Corso dei fiori

30/05/1965 si celebra al Duomo la giornata dell’oratorio, in occasione del 10° anniversario della riapertura dei locali dell’oratorio di san Filippo Neri. Storico spazio dove è passata e cresciuta tanta gioventù osimana. Dieci anni prima per opera di don Marcello CINGOLANI  i locali furono rimodernati ed adeguati alle moderne esigenze dei giovani. Il ritrovo dopo 10 anni continuava ad essere punto di riferimento per molti giovani osimani. Responsabili dell’oratorio erano don Pino PESARESI ( con funzioni di assistente) Alberto NICCOLI, e don BIANCONI.

31/05/1965 Il Consiglio comunale decide la corresponsione di una indennità per la carica di Sindaco stabilita in £. 70.000;

31/05/1965 convenzione con la società bandistica cittadina per la prestazione di servizi musicali in occasione delle feste nazionali, solennità civili e religiose il tutto con un onere del Comune di £. 1.200.000 annui;

31/05/1965 prorogata alla ditta F.lli Suardi di Osimo la concessione delle due  autolinee, per gli osimani si trattava del “GIRO IN GIRO”:
1) Osimo – Padiglione – Campocavallo – Casenuove,  percorso di km 13;
2) Osimo – Abbadia – Osimo Stazione, percorso di km. 7.
La concessione prevedeva  due corse settimanali eseguite nei giorni di fiera e/o marcato. Con la proroga della concessione si pattuirono anche  i prezzi dei biglietti delle singole corse:
corse 1965

giugno 1965  il  problema della evoluzione e del futuro  industriale nel nostro territorio è una questione che riguarda anche i soci del  Rotary Osimo che su questa questione organizzarono, nella prestigiosa sede del Collegio Campana, un convegno con un funzionario del Ministero;

01/06/1965 La Federmezzadri di Osimo lanciò un appello a tutti i mezzadri perchè partecipassero allo sciopero della consegna del grano di parte padronale. In una lettera inviata alle autorità locali e provinciali, l’organizzazione sindacale unitaria sottolineava che a distanza di otto mesi dalla pubblicazione della legge sui patti agrari ancora la legge non veniva  applicata. Nel contempo si registrava, una massiccia azione di intimidazione, di ricatti da parte dei concedenti, compresi gli Enti Pubblici, tesa a peggiorare il rapporto contrattuale e quindi rendere impossibile la vita del mezzadro nelle campagne.
Di fronte a questa situazione la Federmezzadri CGIL indicava a tutti i mezzadri, la via della lotta sindacale, per il rispetto della legge:
non saranno consegnati dal mezzadro più nessun prodotto, senza avere prima riscosso il 58%;
– a partire dalla trebbiatura, il 42% di parte padronale sarà contestato mediante lo sciopero della consegna fino a quando non saranno regolati e liquidati i conti del passato e stabiliti i nuovi rapporti per l’avvenire.
La C.G.I.L. Federmezzadri indicava la necessità della continuazione ed estensione di tali forme di lotta fino a quando i contenuti della legge non avesse corretta e integrale applicazione.
Si rivendicava inoltre:  premi di coltivazione, compenso di capitali conferiti, più equo riparto delle spese, ecc. anche in considerazione della raggiunta parità del lavoro della donna rispetto all’uomo.
mezzadri

1 giugno 1965 All’Assemblea Generale degli iscritti della DC vengono eletti i nuovi componenti del direttivo dello scudo crociato osimano:
ROSSINI Alberto segretario politico, NICCOLI Alberto vice segretario, MARGARUCCI Alderino segretario amministrativo, GIULIODORI Alberto responsabile  della organizzazione, ANDREONI Amleto incaricato elettorale, CARBONARI Federico responsabile problematiche lavoro, MARTINI Olindo responsabile contatti pubbliche amministrazioni, CANAPA Augusto responsabile contatti aziende, POLENTA Paolo delegato giovanile  uomini, BELLI Rita delegata giovanile donne;

giugno 1965 inaugurato il nuovo asilo del Centro Italiano Femminile in località Foro Boario.
Cif

zia Ilda

zia Ilda 2

giugno 1965 Il Consiglio comunale deve approvare il Bilancio di previsione 1965. La situazione economica non è delle più facili, tutti i Comuni sono in difficoltà a causa della difficile congiuntura economica del Paese, dello Stato centrale che trasferisce sempre meno fondi. I consiglieri consapevoli di tale drammatica situazione sollecitano una riduzione del debito del Comune e una riduzione drastica delle spese.
In un accorato intervento  il consigliere Niccoli, specifica che le cause del disavanzo economico non vanno attribuite alla cattiva amministrazione ma vanno ricercate in alcune modifiche che il Parlamento ha apportato alla Legge sulla Finanza Locale che non ha prodotto delle contropartite adeguate per i Comuni come ad esempio: l’abolizione dell’imposta sul bestiame, l’abolizione dell’imposta sul consumo del vino, della riduzione dell’imposta di consumo dei materiali di costruzione.
Il consigliere comunale Maggiori nella discussione rileva la grave situazione degli operai che hanno perduto il  lavoro  e non è disposto ad accettare qualsiasi impostazione del Bilancio che faccia uscire da questa situazione, facendo gravare ulteriormente la già precaria e drammatica situazione degli operai. Lo stesso consigliere illustra quelle che, secondo lui, sono le problematiche della città che attendono soluzioni e per le quali il Bilancio 1965 dovrebbe dare risposte:
1) la VIABILITA’ le strade delle periferie  della città sono intransitabili;
2) il PERSONALE del Comune, in particolare i vigili urbani che sono pochi, i cantonieri che non sono sufficienti a sopperire agli interventi necessari sulle strade ( a seguito delle non risposte della Amministrazione il gruppo del PCI voterà contro il Bilancio).
Il consigliere Marchegiani risponde alle accuse delle minoranze affermando che molto il Comune ha fatto e sta facendo per alleviare la disoccupazione. Albino Bianchi capogruppo di maggioranza della DC, sempre molto pragmatico chiede che il Bilancio preveda soldi per eseguire i lavori di recinzione sull’edificio scolastico del Borgo. L’avv.Vincenzo Fabiani dallo scanno  delle minoranze raccomanda l’attuazione del servizio di trasporto dei bambini che frequentano le scuole ( il trasporto scolastico dei bambini veniva allora effettuato dal Patronato Scolastico).
Interviene nella discussione consiliare il prof. Niccoli che in un lungo intervento spiegò  esaurientemente i motivi di fondo dello stato dell’economia osimana e le difficoltà di bilancio del Comune. Gli introiti maggiori per il Comune di Osimo provenivano dalle imposte sul bestiame e dall’imposta sul vino, che per legge furono abolite quell’anno. Quindi è l’ imposta di famiglia a contribuire maggiormente alle entrate del Comune, – sempre secondo Niccoli – la zona di Osimo non gode della presenza di grandi gruppi industriali, e il gettito offerto dall’imposta di famiglia è basso. Quindi così si spiegano per Niccoli le difficoltà del Bilancio comunale: le entrate sono sempre le stesse, mentre le spese obbligatoriamente aumentano;

giugno 1965 Apre una nuova casa di riposo ed assistenza per anziani, si tratta della casa di riposo “Gisella e Gaetano Recanatesi”che prende il nome delle munifiche persone che lasciando allo scopo un apposito patrimonio hanno voluto donare serena quiete e generosa assistenza  a persone bisognose. Queste generose persone lasciarono scritto nel testamento: “… la casa Villino Verde Recanatesi di via Flaminia II, accoglierà e manterà, signore e signorine di buona educazione sociale  ma economicamente in disagio e comunque senza adeguata assistenza familiare”.
Il primo Consiglio di Amministrazione sarà presieduto dalla sig.na Maria Teresa Barbalarga ( già Consigliera Comunale ed Assessore nel mandato 1951-1955) con consiglieri: don Vincenzo FANESI, PERMATTEI Violante, MARCHESANI Antonio, SIMONCINI Maria ( anche lei già consigliera comunale e Assessore);
Villino Verde

11/06/1965 la Giunta presieduta dal Sindaco, avv.Vincenzo Acqua, stabilisce che il luogo da destinare allo svolgimento di riunioni di comizi di  carattere pubblico sarà per quanto riguarda il centro, solo Piazza Dante;

12/06/1965 istituito un parcheggio a pagamento con custodia veicoli in piazza del Comune lato della Chiesa del Sacramento per una profondità di metri 4 e la lunghezza della Piazza stessa compresa fra via del Sacramento e via Leonetta con custodia dei veicoli a pagamento. Stabilite anche le tariffe:
dalle ore 08 alle ore 13 £ 100 ogni veicolo;
dalle ore 13 alle ore 20 £ 100 ogni veicolo. La concessione della gestione dei posti parcheggio a pagamento viene affidata all’ECA;

giugno 1965  prendono la maturità classica: Adriana ALESSANDRINI, Frida BARTOLI,  Laura BARTOLI, Maria Busilacchio, Luigi DURANTI, Mauro GAGGIOTTI,  Maria Luisa LANARI, Luigi MACHEDA, Sergio MEZZELANI, Rosaria MORELLI,  Cesare PACINI, Fausto TOMASSINI BARBAROSSA, Maria VACCARNI.
Diventano Ragionieri: Alberto ALESSANDRINI, Massimo BALDONI,  Sandro CAMPANELLI,  Franca DI SANTE,  Eraldo DOGA,  Donatella DONATI,  Franco DUBBINI,  Flavio FILONZI,  Fiorella FIORDOLIVA, Patrizia FIORDOLIVA, Valeria GRACIOTTI,  Marino MENGONI,  Graziella MORBIDONI, Sandro MOSCA,  Emiliano POSSANZINI, Mariangelo SERMOSI;

1965 ragi n

1965 ragionieri 3

1965 ragionieri

1965 ragionieri 96foto tratte dal libro di Pio Francesco Fantasia ” mezzosecolo del Corridoni”

Diventano maestre: ADORNI Stefania, ANTONELLI Igina, ARGENTATI Mirna, BARTOLUCCI Bruna, BARTOLUCCI Maria Teresa, BENATTI Anna Maria, BONTEMPI Giovanna,  BUGARI Franco, CAGNONI Beatrice, CASTELLANA RosaLia, CATANI Tersilio, DURANTI MariaPia, FALASCONI AnnaMaria, FRAMPOLLI Stefania,  GIACCO Luigi, GUZZINI Nadia, LANARI Marisa, MANCINO MariaPia, MARASCA Valeria, MARZETTI Settimio,  MERCURIO Maria Liberata, MONARCA Alida, MOSCA Irene, PIATANESI Mario, RAVAGLIOLI Adriana, ROMAGNOLI Renata, TRUCCHIA Clementina.

foto di Gloria Castellana

foto di Gloria Castellana

15/06/1965  Si conclude il campionato di 1^ categoria e l’U.S. Osimana, neo promossa, conclude con  un brillante 6° posto in classifica;

Osimana  campionato 1965

Osimana campionato 1965

15/06/1965 la Giunta rileva la inderogabile necessità di effettuare lavori di ampliamento e sistemazione della sede comunale. Viene approvato un progetto per un importo di £ 100.000.000;

17/06/1965 I dirigenti dell”Unione Sportiva Osimana dopo aver organizzato uno spettacolo canoro con “Dino” e i suoi “Kings” ed una serata pugilistica al fine di raccogliere fondi per la propria attività sportiva, organizzano un “super evento” per Osimo: uno spettacolo concerto con Gianni MORANDI. Sarà uno spettacolo riuscitissimo e il giovane cantante  al grido”devo andare dalla mamma a prendere il latte” ebbe una calorosissima accoglienza da parte dei suoi numerosissimi  fans osimani;
Gianni Morandi 2

Morandi, le chitarre  erano "Eko"

Morandi, le chitarre erano “Eko”

29/06/1965 alla cattedrale vengono consacrati sacerdoti tre giovani osimani: padre Antonio MANCINO dei padri Bianchi, don Tarcisio PETTINARI  e don Vincenzo BAIOCCO;

giugno 1965  a Macerata si laurea in Giurisprudenza il giovane osimano Vittore ZOPPI che discuterà la tesi con il prof. Stefano RODOTA’ (oggi politico nazionale allora professore ordinario di diritto civile);

luglio 1965 le atlete dell’Atletica leggera Femminile SALF guidate dai professori  GIAMPAOLETTI, BIANCONI e COSTANTINI ottengono buoni risultati in tutte le discipline sia nelle corse che nelle gare dei lanci. Le atlete osimane, che allora si allenavano al campo sportivo Diana,  erano ben determinate e già dalle prime competizioni ottennero importanti risultati a livello provinciale. Queste le atlete: SGARDI Rita, VACCARINI Maria Grazia, MAGGIORI Norma , ROGGEMBUCHE Anna Maria, TADDEI Rina, DAVALLI Lucia, PAOLINI Tiziana, CASTELLANI Gloria, GRACIOTTI Rosita, ZAGAGLIA Iliana, FABBRI Paola, POLACCO Serenella, COMODI Luciana, OTTAVIANELLI Adele, MAGI Anna, CAPORALINI Fiorisa.

Le atlete della SALF  Osimo

Le atlete della SALF Osimo

05/07/1965 il comune delibera l’acquisto di un’area per la realizzazione di case popolari a Osimo Stazione a lato della via Garibaldi;

10/07/1965 il nostro concittadino Peppino BIANCHI con la canzone ” … e finiremo”, da lui stessa composta, vince il VII campionato Italiano Canzoni Nuove. Il nostro cantautore si impose superando  illustri nomi della canzone italiana come Germana Caroli, ed altri. Per capire il valore di questo nostro cantautore è bene ricordare che l’edizione 1960 del festival di Ancona fu vinta da un cantante  di nome: Adriano Celentano.
Bianchi cantautore

luglio 1965 la Robur Basket organizza per tutto il mese di luglio la “leva cestistica” per tutti i bambini osimani dai 9 agli 11 anni;
leva Basket

12/07/1965 muore, all’età di 72 anni, il consigliere comunale Goffredo ABBRUZZETTI. Il Sindaco Vincenzo Acqua lo ricorda in Consiglio Comunale: “… ricordo ai convenuti consiglieri la recentissima, immatura e fulminea scomparsa del consigliere cav.uff. Abruzzetti Goffredo che ha attivamente partecipato anche alle sedute della settimana scorsa. La scomparsa ci ha lasciati costernati così come alla sposa, ai figli, ai parenti, a tutto il Consiglio comunale e a tutta la popolazione.” Ricorda il Sindaco le alte doti di bontà, le sue attività spassionata di amministratore e di collaboratore sempre improntata a rettitudine e sorretta da esperienza ed intelligenza non comuni, tanto che le sue opere e la sua attività, permeata di umanità e coscienza, lasciano in tutti i consiglieri un ricordo imperituro. Alle parole del Sindaco si associarono l’avv. Fabiani per i liberali, la prof.ssa Giri per i Socialdemocratici, Bianchi Albino per la DC, il dott. Artegni per i Socialisti, Buglioni per i socialisti di unità proletaria. Si associa alche il consigliere Maggiori a nome del PCI ricordando la figura, la bontà, l’impegno che dava alla sua opera un carattere inconfondibile anche nelle divergenze.
In segno di lutto il Consiglio Comunale, convocato per discutere di diversi punti, venne sospeso e rinviato ad altra data.
L’ing. ABBRUZZETTI abitava in via 5 Torri. Raccontano i giornali dell’epoce che ai suoi funerali parteciparono tanti osimani a testimonianza dell’affettuosa stima di cui il più volte Consigliere ed Assessore – dal 1956 al giorno della morte – era circondato ad Osimo. E’ stato combattente della I^ Guerra mondale e decorato al valore militare. Intorno al 1940 venne chiamato quale vice comandante alla direzione del Comando dei Vigili del Fuoco di Ancona.

13/07/1965 la Giunta acquista una macchina spanditrice di bitume  che sarà utilizzata per far fronte ai tanti interventi in economia di riparazione delle strade comunali. Costo dell’investimento £ 260.000;

agosto 1965 Proseguono nella nostra città i lavori per la costruzione del secondo lotto dell’edificio delle Scuole Elementari di via S.Lucia, la cui spesa preventivata si aggirava sui 50 milioni di lire. I lavori vanno a rilento anche a causa del ritrovamenti di mura romane. I reperti ritrovati sono stati  lasciati ove vennero rinvenuti  e sono ancora visibili vicino all’entrata della palestra della scuola;

31/08/1965 alla Cattedrale per tre giorni, 28 – 29 – 30 agosto 1965, va in scena la rappresentazione teatrale “Assassinio nella cattedrale” opera di T.E. Eliot messa in scena ad opera del Teatro Sperimentale di Ancona. Fra i promotori dell’iniziativa anche don Vincenzo Fanesi.
In Consiglio comunale si accese la polemica perchè il Comune ha dovuto contribuire all’iniziativa erogando ai promotori £ 500.000 cifra ritenuta, per le minoranze,  eccessiva rispetto alle tante priorità della città.
A di là delle circoscritte  polemiche la manifestazione ebbe grande successo. La rappresentazione del dramma di Elliot  nella suggestiva cornice della Piazza del Duomo ebbe un grande successo. Una scommessa vinta dai suoi organizzatori. L’eccezionale manifestazione richiamò un pubblico d’eccezione ad Osimo che sancì, in tre riuscitissime serate, il pieno successo dell’iniziativa.
Assa1

L’iniziativa era stata programmata e preparata nei minimi particolari. Era stato costituito un apposito comitato organizzativo composto da: don Vincenzo FANESI (direttore dell’Antenna promotrice dell’iniziativa. A lui faceva capo la direzione e il coordinamento generale); Elmo CAPPANNARI e Ugone MARCHEGIANI (ai quali competeva la sistemazione della piazza ed le esigenze di spettacolo); Carlo GOBBI e il rag. Augusto GIULIODORI ( con competenze sulla pubblicità e la propaganda); Alfio BARIGELLETTI ( responsabile dei servizi logitici e del traffico); Faliero CANAPA ( incaricato al ricevimento delle autorità), Aldo MANCINI e Antonio GIUSEPPETTI ( organizzazione vendita biglietti); Alberto PESARESI ( responsabile suoni e collegamenti telefonici); Domenico GIUSEPPETTI ( addetto ai servizi di sistemazione della Piazza); Norma SALUZZI e Luigina FALCIONI ( addette ai costumi e al guardaroba scenico); ALBANESI Renata, AGOSTINELLI Luciano , CARBONARI Federico, FALCETTA Gino, POLENTA Paolo, SIMONETTI Flavio, coadiuvati dal rag. Nicola Canalini, tutti addetti alla segreteria.

Assa 2Il momento culminante del dramma: l’arcivescovo di  Canterbury ( Lirio ARENA attore protagonista e regista) sta per essere ucciso).

I consensi furono unanimi. E’ stata una coraggiosa ed innovativa iniziativa che ha rivelato ad Osimo e nelle Marche lo scenario bello ed efficace del nostro Duomo. Per la prima volta,  e grazie all’intuito di don Vincenzo Fanesi, con questa rappresentazione è stata collaudata la possibilità di adibire la Piazza del Duomo – con lo sfondo monumentale della Cattedrale – a spettacoli di alto livello artistico e culturale.
Tanto il gradimento del pubblico  meravigliato ed entusiasta sulle gradinate, pubblico accorso da tutti i centri delle Marche.

Assa3Un’immagine suggestiva della rappresentazione sullo sfondo l’Entrata della Cattedrale

Una rappresentazione che seppe rilanciare la città e il suo più bel monumento e che ha saputo attirare ad Osimo l’attenzione di migliaia di turisti  e forestieri sulle sue risorse artistiche e monumentali.
Una rappresentazione che seppe anche  mettere in mostra la vena artistica ed organizzativa di molti giovani osimani. Con la “Compagnia sperimentale di Ancona” e guidati  dalla regia di Lirio ARENA,  molti giovani osimani si cimentarono  con impegno  come attori protagonisti delle tre serate.  70 gli attori che hanno meritato il plauso del pubblico e fra questi: OLMI Corrado, GRACIOTTI Carmela, TURICCHI Iolanda, CASTELLANI Gloria, SEVERINI Silvio, RIDERELLI Fernando, FANTASIA Pio, FALCETTA Gino, SIMONETTI Flavio, CESARONI Corrado.
Altrettanto importante la collaborazione offerta alla regia da parte di Elmo CAPPANNARI che ha saputo allestire la piazza con particolari accorgimenti tecnici  e che ha disegnato tutti i costumi dei protagonisti.  Elogi non mancarono, anche da parte della stampa, per gli artigiani osimani che avevano saputo  allestire con maestria e alta professionalità le luci e i suoni: PIZZICHINI Giovanni, PESARESI Alberto, FEI Francesco, BELELLI Mirko e CANDELARI Giovanni.

bozzetto CappannariPiazza del Duomo con le gradinate per il pubblico ( disegno di E. Cappannari)

Agosto 1965 scoppia una sanguinosa rivolta antirazzista dei neri in America, in particolare, a Los Angels. In contrapposizione al gruppo moderato del reverendo Marthin Luther KING, fecero la loro comparsa movimenti radicali e violenti come il BLACK POWER e Le PANTERE NERE;

30/08/1965 in occasione dell’iniziativa teatrale fu lanciato, da parte del comitato organizzatore del “Assassinio in Cattedrale” in collaborazione della sezione foto del circolo dei Senza Testa, un concorso fotografico tematico: “il Duomo”. I concorso fu vinto da Giampaolo BELLASPIGA  con l0pera “toccata e fuga  in re minore”;

settembre 1965 interrogazione trattamento dei dipendenti comunali.
” Egregio Sindaco, noi sottoscritti Consiglieri comunali siamo venuti a conoscenza di alcune decisioni prese dalla Amministrazione comunale da Ella presieduta, circa i rapporti con il personale dipendente operaio e impiegatizio. Ci riferiamo particolarmente al lavoro straordinario degli impiegati, ai lavori degli operai e giardinieri. Poichè l’argomento assume rilevante importanza e il permanere di anomali situazioni si risolve in un conflitto tra Amministrazione comunale  e dipendenti oltre ad un  disagio per la cittadinanza dovuto ad un insufficiente funzionamento dei servizi, i sottoscritti chiedono che l’argomento sia incluso nell’ ordine del giorno della prossima riunione consigliare per una discussione di merito e le opportune decisioni.”
f.to i consiglieri comunali del P.C.I;

12 settembre 1965 il pittore osimano Mario MOSCA espone i propri quadri in “sala gialla” ( dal 12 al 23 settembre). E’ stato l’unico pittore ad avere avuto questo particolare onore;
Mosca

18/09/1965 Festa del Patrono, si esibiscono in piazza i complessi musicali osimani: ” I FRIDERS ” ed  ” I MERIDIANI”   e le soliste LANCIONI Aura e AMBROSONI Rita, presentatore Silvio SEVERINI.

25/09/1965 al Diana si svolge il palio delle contrade. Si tratta di una gara podistica  a staffette tra i rioni della città e i paesi limitrofi. Il promotore dell’iniziativa è Gino Falcetta che ha voluto, in questo modo, riprendere una vecchia tradizione osimana;

27/09/1965 Sandro GRACIOTTI  vince il 1° Torneo nazionale organizzato dal circolo Tennis Osimo. La finale maschile, tutta osimana, vide la sfida tra Graciotti Sandro e Renato FILONZI : 6-1, 3-6, 6-1- Nel singolo femminile RONCAGLIA prevalse su VOLPINI, mentre nel singolo categoria allievi vinse Vicarelli. Tennisti che negli anni successivi fecero grande il circolo di Gino Buglioni fucina di tanti altri giovani campioni come: Mariano BEATO, Roberto PESARESI, Adriano LANARI, Andrea ZOPPI , Stefano STRONATI, Anna Maria BUCCETTI e le sorelle Gloria e Silvia UMANI.
Sandro graciotti2

01/10/1965 si festeggiano i 20 anni dell’Istituto Magistrale “P.G. FRASSATI”. Sorto nell’ottobre del 1964 per la geniale attuazione  e per lo spirito di sacrificio di mons. Igino CIAVATTINI.  Ne 1946 ottenne la parificazione per quattro classi. Alla morte del fondatore, avvenuta nell’ottobre del 1953, le suore oblate dello Spirito Santo ne raccolsero la eredità. Il numero degli alunni è andato aumentando rapidamente , delle 9 del 1954 alle 41 iscritte alle prime classi del 1964. Accanto all’Ist. magistrale è sorto un pensionato femminile dove le alunne possono usufruire dle attività dopo scuola e l’insegnamento delle applicazioni tecniche, della musica  e del latino;

13/10/1965 Dalle pagine dell’Osservatore, Mariano Guzzini lanciava una interessante proposta per far avvicinare i giovani alla politica: far seguire ai ragazzi delle Superiori la vita pubblica della nostra città, attraverso lo studio, l’esame delle delibere e  dei verbali del Civico Consesso. Una forma di Educazione Civica e di coinvolgimento delle nuove generazioni di osimani per la loro “cosa pubblica”, che – come scriveva Mariano – “…non potrà che fare del bene, alla distanza, a tutti coloro che sinceramente si augurano per la nostra Città la migliore delle Amministrazioni”.
GuzziniCome si dice le buone  idee non invecchiano mai.

15/10/1965 la Giunta decide l’acquisto di 5 stufe warm morning a carbone per le esigenze dei vari istituti scolastici cittadini. L’acquisto dietro confronto di varie offerte venne fatto presso la ditta Attilio Graciotti e Figli . Costo £ 145.000  a stufa;

19/10/1965 il prof. Alessandro Niccoli, al tempo consigliere comunale, riceve dal Provveditorato agli Studi la nomina a Presidente del Collegio Convitto Campana. La nomina viene ratificata dal Consiglio Comunale non senza polemiche. Maggiori Guido rileva l’esistenza di motivi giuridici di incompatibilità fra la carica di Consigliere comunale e quella di Presidente del Consiglio di Amministrazione del collegio convitto, in quanto questo Ente ha un bilancio controllato dal Comune.
Per il sindaco ACQUA non esiste tale incompatibilità in quanto non esistono interessi contrastanti fra Amm.Comunale e il Collegio Campana. La questione venne sottoposta a votazione che si svolsero per scrutinio segreto.
Su 23 consiglieri presenti:
a) votarono “SI” negando l’incompatibilità n°  11 consiglieri;
b) votarono “NO” affermando la incompatibilità n° 10 consiglieri;
c) votarono scheda bianca n° 2 consiglieri

reclame
pubblicità 1965 3

26/10/1965 costituito anche ad Osimo il Comitato Comunale di Educazione Sanitaria, chiamate a farne parte sono le seguenti persone:
il medico RICCIONI Alessandro nato in Osimo il 26/06/1911, il medico condotto BORGOGNONI Lanfranco nato a Castelbellino il 2/10/1922, l’ostetrica condotta MARRONI Walda nata a Pergola il 14/09/1926, il sacerdote don Ermanno CARNEVALI nato in Osimo il 9/6/1933, l’impiegato GALLORINI Elio nato in Arezzo il 16/3/1930, l’insegnante BARIGELLETTI Aldo nato in Osimo il 16/06/1921, il direttore didattico CARDELLI Ameglio nato in Castelfidardo il 3/9/1913, la direttrice ONMI PIERONI Michela nata a Filottrano il 26/4/1908;

30 ottobre 1965 viene approvata la legge sui patti agrari e l’abolizione della mezzadria. Molti contadini – mezzadri  – ottennero un pezzo di terra quella terra che aveva loro piegato la schiena. Una riforma e con essa una ventata di giustizia sociale che però non apportò un miglioramento produttivo. Nacquero in questo periodo le “cooperative rosse” e quelle “bianche” a seconda della corrente politica predominante nella zona;

05/11/1965 istituita una sezione staccata della scuola media nella frazione di Passatempo per dare modo ai numerosi bambini, della frazione stessa e delle zone vicine, fornite di licenza elementare di ottemperare all’obbligo scolastico sancito dalla legge 1858 del 31/12/1963. Si trattava della sezione staccata della scuola media statale “Caio Giulio Cesare” del centro;

novembre 1965 il cuore della popolazione della frazione di Osimo Stazione è il piazzale della Stazione
StazOsimo

22/11/1965 viene attribuito il seggio resosi vacanti con la morte del cav.Abbruzzetti al sig. Rosario SORBELLINI che nella lista n° 3, quella dello scudo crociato, risulta il primo dei non eletti;

– 24/11/1965 viene nominato Vice Segretario del Comune, a seguito di pubblico concorso, il dott. Gianfranco VALERIANI;

novembre 1965 la scuola elementare del centro, ex scuola Santa Lucia, viene intitolata a Bruno da Osimo;

dicembre 1965 Guerra in Vietnam. Gli Stati Uniti scendono militarmente in aiuto al Sud Vietnam convinti che in 40 giorni avrebbero messo in ginocchio il Nord del Paese. Ma le cose non andarono così e malgrado i massicci bombardamenti e le atrocità commesse,  il Vietnam del Nord riuscì ad ottenere l’indipendenza, pagando un tributo di sangue enorme come 2.000.000 di morti. La guerra in Vietnam isolò nel mondo gli Usa. Una viva ostilità nei loro confronti si elevò da ogni parte del mondo in quanto si  considerava il loro intervento come un’aggressione vera e propria  e non una missione di pace per salvare una democrazia ( quante altre volte la storia, anche recente, ci racconterà di queste motivazioni guerrafondaie: salvare la democrazia). Sopratutto dopo il primo devastante bombardamento del 3 marzo 1965 si svolsero in America e in tutto il mondo manifestazioni di protesta  contro l’intervento Usa in Vietnam ( proteste che dilagarono soprautto nelle Università, saranno i primi focolai del ’68).

17/12/1965 il servizio accensione, custodia e manutenzione stufe e termosifoni per il riscaldamento delle scuole e degli uffici viene affidato alla ditta F.lli ACCORRONI per £ 750.000 all’anno;

reclame
pubblicità 1965 6

– dicembre 1965 Guerra in Vietnam. Gli Stati Uniti scendono militarmente in aiuto al Sud Vietnam convinti che in 40 giorni avrebbero messo in ginocchio il Nord del Paese. Ma le cose non andarono così e malgrado i massicci bombardamenti e le atrocità commesse,  il Vietnam del Nord riuscì ad ottenere l’indipendenza, pagando un tributo di sangue enorme come 2.000.000 di morti. La guerra in Vietnam isolò nel mondo gli Usa. Una viva ostilità nei loro confronti si elevò da ogni parte del mondo che considerava l’intervento americano come un’aggressione vera e propria  e non una missione di pace per salvare una democrazia ( quante altre volte la storia, anche recente, ci racconterà di questa motivazione). Sopratutto dopo il primo devastante bombardamento del 3 marzo 1965 si svolsero in America e in tutto il mondo manifestazioni di protesta  contro l’intervento Usa in Vietnam ( proteste che dilagarono sopruttutto nelle Università, saranno i primi focolai del ’68);

09/12/1965 Costantini Ennio, gestore del Cinema Concerto scrive al Sindaco di Osimo.
E’ intenzione del sottoscritto realizzare:
1) opere di ampliamento all’attuale locale di proprietà comunale adibito a sala cinematografica in concessione alla Banda Città di Osimo mediante la demolizione del muro perimetrale a sacca a confine con il corridoio che immette ai piani superiori, demolizione e arretramento del muro su cui è installato lo schermo di proiezione;
2) demolizione e rifacimento in totale della galleria.
I lavori di cui sopra, oltre che ad aumentare sensibilmente la capienza, serviranno ad offrire alla Città di osimo una sala cinematografica degna delle più grandi città.
In sede di realizzazione dell’opera si adotteranno tutti gli accorgimenti tecnici da fare in modo che la sala, oltre che ad avere una perfetta acustica, abbia un buon campo visivo e sia fornita di impianto di termoventilazione che garantisca così un locale più che idoneo dal punto di vista igienico sanitario.
Per la realizzazione dell’opera è prevista una spesa di circa 20.000.000, somma che sarà precisata all’atto della presentazione del computo metrico estimativo.
Il sottoscritto si dichiara fin d’ora disposto alla immediata realizzazione dell’opera a sue spese salvo la concessione in uso di detto locale per una durata di anni necessari all’ammortamento delle spesa relativa “.
Il consigliere Innocenzi fa presente che il Cinema Concerto, di proprietà comunale, è dato in gestione alla Banda musicale e il signor Costantini gestisce il locale per conto di quest’ultima, non si vede il perchè il Comune debba intervenire.
Marchegiani, e la maggioranza sono favorevoli ad autorizzare i lavori:
“L’ufficio tecnico comunale esaminati i disegni di massima inerenti alle modifiche da eseguire nel Cinema Concerto fa presente quanto segue:
L’ampliamento della platea dpe metri 1,80 circa nel senso della larchezza avverrebbe demolendo il muro che divide la sala dlla platea dal corridoio ed utilizzando quei vani larghi poco più di un metro che stanno a cuscinetto tra detto corridoio e la sala, e che attualmente in parte sono utilizzati come ripostigli e parte sono occupati dalle scale di uscita della galleria. Le murature saranno sostituite da strutture in cemento armato. La Galleria verrebbe ampliata utilizzando l’altezza esistente tra il soffitto e l’attuale ultimo ordine di posti che attualmente è di circa  metri 5 e che sarà portata a metri 3.
In conseguenza di tali modifiche dovrà essere spostata la scala che attualmente immette nella galleria per cui dovrà essere occupato il vano sopra l’ingresso del cinema e dovrà essere occupato pure il vano che è a disposizione della polizia urbana per esservi realizzata la nuova scala di accesso ai piani superiori dell’edificio.
Tutti questi lavori, a parere di quest’ufficio sono fattibili tecnicamente ma è necessario un progetto definitivo e più accurato per poter rendersi conto dei particolari.
Il signor Costantini interpellato ha riferito che incontrerà un progettista una  volta che avrà il benestare dell’amministrazione comunale ad eseguire le opere di ampliamento. La spesa di £ 19.200.000 appare verosimile ma non è dimostrata da un computo metrico dettagliato. A seguito dell’ampliamento progettato si  avrebbe in platea una maggiore capienza di 144 posti e in galleria di 110 circa.
Il consigliere Maggiori si dichiara in linea di massima favorevole, però ritiene necessario che il Comune approfondisca la questione: l’Amministrazione è proprietaria di un cinema, la banda ne ha la gestione ed il gestore effettivo è Costantini, ma tutte le volte che si richiede il Cinema pere una qualsiasi manifestazione non si sa a chi rivolgersi, ognuno scarica la responsabilità sull’altro; tale comportamento è inammissibile. E’ necessario che il Comune intervenga per stabilire che il cinema di proprietà  della cittadinanza sia disponibile quando sarà necessario per la cittadinanza.
Il Sindaco ritiene meritevole di considerazione tale raccomandazione e promette il suo interessamento perchè simili inconvenienti non abbiano a ripetersi. Il Consiglio Comunale espresse il voto favorevole per i lavori di ampliamento del Cinema;

17/12/1965 si conclude il Concilio Vaticano II fortemente voluto da Papa Giovanni XXIII e concluso dal suo successore, il pontefice Paolo VI;

reclame
Pubblicità 1966 3

18/12/1965 E’ polemica in città per la mancata concessione del Teatrino del Collegio Campana al Partito Comunista che lo aveva formalmente richiesto per svolgervi un incontro pubblico. All’episodio fece seguito una interrogazione consiliare a firma di Aldo BIONDI e una accesa polemica sulla stampa locale. Ma ritorniamo ai fatti.
Il consigliere comunale Guido MAGGIORI e l’amico GALEAZZI si erano rivolti alla segreteria del Collegio Campana per chiedere in prestito ( per una sera) il “Teatrino Campana”. Allora, come oggi, scarseggiavano spazi per fare conferenze, dibattiti, assemblee per questo gli esponenti del PCI osimano pensarono che il “Teatrino” si sarebbe prestato al caso. Da rilevare che non sarebbe stata la prima volta che il “Teatrino” veniva dato, in quanto, in altre occasioni, vi si erano tenute conferenze, l’ultima delle quali, durante le elezioni del novembre 1964, organizzata dalla Democrazia Cristiana.
Con grande meraviglia, alla richiesta dell’utilizzo dei locali del Teatrino – Maggiori e Galeazzi – si videro rispondere da parte dei responsabili del Collegio Campana, che dovevano rivolgersi a don Vincenzo Fanesi.
Recatisi da don Vincenzo Fanesi per fare analoga richiesta, ricevettero un diniego con la motivazione : “NO! non ve lo do….IL TEATRINO è come se fosse una sacrestia”. Di fronte a tale atteggiamento partì l’interrogazione e montò la polemica sui giornali con titoli del tipo: “Alla DC si, mentre al PCI chiuse le porte del Teatrino”, “la sacrestia del Teatrino solo alla DC”…

Questa l’interrogazione presentata in seguito al rifiuto di concedere il teatrino Campana alla FGCI per una discussione pubblica sui fatti del Vietnam, motivato da don Fanesi con la frase “il teatrino è mio: è come fosse una sacrestia. Mi verreste a cheìiedere la sacrestia per parlare di politica ?”

Il sottoscritto interroga la S.V. per sapere se sia vero che il locale denominato “teatrino del Collegio” di proprietà del Collegio Campana, è stato ceduto in affitto.
In caso affermativo chiede di conoscere: il nome, Ente o Associazione al quale è stato affittato; le condizioni come sono state trascritte nell’eventuale contratto .
Si chiede risposta scritta. Distinti saluti.
f.to Biondi Aldo

Il Sindaco Acqua risponde che non gli è pervenuto nessun documento riguardante l’affitto

Insomma anche 50 anni fa la polemica era di casa nella politica osimana.

gennaio 1966 il premio nazionale “Stelle della bontà” fondato nel 1934 da Angelo Motta è stato assegnato all’osimano  don Dino MARABINI  promotore della Lega del Filo d’Oro, l’associazione per la protezione ed il recupero delle persone sordo-cieche.
Don Dino MARABINI all’epoca ( vice parroco a San Marco) con l’orefice anconetano Aldo VALCAVI e alla sig.na Sabina SANTILLI erano impegnati nella costruzione di un centro per bambini ad Osimo.;
Marabini Dino

soggiorno Lega 1A Casali di Ussita con don Dino
soggiorno Lega 3 Sandrina Sartarelli, Rosaria Mercuri, Maria Vittoria Pieroni,mia sorella, Laura Bellardi, Gloria Castellana

14/01/1966 il Comune di Osimo riconosce come frazione la località di Villa San Paterniano. Nelle motivazioni dell’atto adottato dalla Giunta si legge: “… avendo tutti i caratteri per essere elevata a frazione vale a dire: una chiesa officiata con oratorio, una scuola elementare, una rivendita di sale e tabacchi e generi alimentari, un forno, un bar con mescita di vino, un forno pubblico, un bar con mescita di vino, una piccola tipografia, un magazzino di generi alimentari. Inoltre nei pressi dell’abitato esiste un grande complesso sanitario denominato “istituto Muzio Gallo” e gestito dallo SMOM  con 280 posti letto e circa 60 persone addette…”.

villa cannone2

II Palazzo del Cannone, chiamato così perché a mezzogiorno veniva sparato un colpo di cannone, fu costruito nella seconda metà del 1800 su disegno dell’architetto Fontana. Il palazzo passò poi ai conti Gallo di Osimo e nel 1933 fu donato alla Provincia di Ancona dalla contessa Ida, vedova del conte Muzio Gallo.

La Giunta decide, così, di ripartire il territorio dell’ex frazione di San Paterniano in due frazioni distinte:
– una delle quali, rimane la denominazione di San Paterniano;
– una nuova, alla quale si riconosce ogni effetto e conseguenza di legge che prende la denominazione di frazione “Villa San Paterniano” che comprende il centro abitato di Villa  ( o Villa Cannone) e le case sparse circostanti.
In particolare  si stabilisce che la istituenda frazione di Villa San Paterniano comprende le seguenti vie e tratti di via:
– via Albanelli  ( tutta) in totale 9 famiglie per circa 70 abitanti;
– via Molino Guarnieri ( tutta)  con le sue 20 famiglie e 131 abitanti;
– via Villa ( tutta), 51 famiglie con i suoi 219 abitanti;
– via Striscioni ( parte) 7 famiglie con circa 41 residenti;
– via San Paterniano ( parte) 7 famiglie con circa 56 residenti;
– via Osteriola ( pate ) 7 famiglie  con circa 36 residenti;
– via Jesi ( parte) 35 famiglie con circa 223 residenti.
In totale 136 famiglie  e circa 776 residenti andranno a comporre la nuova frazione in una Osimo che all’ultimo censimento del 1961 contava circa 23.170 residenti;
Villa San Paterniano territorio

26/01/1966 il pittore osimano Mario MOSCA dona al Comune di Osimo un quadro raffigurante barche sulla spiaggia avente per sfondo un paesaggio di pescatori;

gennaio 1966 a cura di alcuni giovani osimani esce il primo numero di OSIMODUE.  Si tratta di un giornale  di ispirazione cattolica che si rifaceva  alle novità ed ai valori posti dal Concilio Vaticano II. Il giornale uscirà abbinato a ” l’Antenna”. Compongono il gruppo: Francesco CANALINI, Aldo COMPAGNUCCI, Claudio DONATI, Alberto NICCOLI, Paolo POLENTA, Pio PESARESI e Silvano VICARELLI.

24/02/1966 Aldo MORO  guida di un governo pentapartito composto da DC, PSI, PSDI, PRI, dove i ministri sono: FANFANI, ANDREOTTI, Oscar Luigi SCALFARO,  ….
La classe politica italiana vedeva inoltre: tra le file della DC: RUMOR, Giorgio LA PIRA, DONAT CATTIN esponente delle sinistra democristiana ( Forze Nuove), Arnaldo FORLANI l’uomo nuovo della DC. Nel  PCI c’era AMENDOLA, INGRAO, LONGO, OCCHETTO, Giorgio NAPOLITANO, nel Movimento Sociale ALMIRANTE, nei socialisti NENNI e PERTINI  e c’era a bacchettare tutti il repubblicano Ugo LA MALFA che in quei tempi di inizio di spesa allegra era l’unico a richiamare e a combattere il contenimento della spesa pubblica; 

27/02/1966 Carnevale 1966. Protagoniste sono le ragazze del ricreatorio “Antica Rocca” che organizzano uno spettacolo vario andato in scena al Teatro Campana sotto la direzione artistica dell’avv. Theodori.  Il primo  spettacolo di questo show tutto osimano  era denominato “Arlecchinata”, presentato da Gloria CASTELLANA vedeva come protagonisti: Gigliola MONDAINI, Domenico DE CHIARA, Paolo POMPEI nelle vesti di “Mangiafuoco”, mentre Pinocchio era rappresentato da Massimo MARCHETTI.  Dopo questa rappresentazione fece seguito la “danza di Zorbo”, una rivisitazione osimana della “danza di Zorba”,  un balletto originale  messo in mostra dalla migliore gioventù “rosa” osimana: Maria BALEANI, Carla BARTOLI, Elisabetta e Piera BACHIOCCHI, Maria Eugenia FABIANI,  Franca  FIUMANI, Eugenia e Fiorella MARCHEGIANI, Maria paola NICCOLI, Maria Luisa RAVAIOLI, Giuliana PESARO, Marcella SARTARELLI.  Tutte le ballerine erano guidate da Franca COSTANTINI.
La concitazione del balletto fu subito  smorzata dalla esibizione successiva. Un toccante  giallo in tre tempi dal titolo ” Telefonata a mezzanotte” che nel buoi della sala  regalò ai presenti  attimi di   suspence . Gli attori protagonisti di questa rappresentazione furono: Beatrice BACCHIOCCO, Annina BEVILACQUA, Fiorisa CAPORALINI, Maria Eugenia FABIANI, Fiorella Marchegiani e Daniela FIORANI.
A chiusura della riuscitissima manifestazione Gloria CASTELLANI accompagnata dall’orchestra, “The lovely Boys”, ha cantato diverse canzoni popolari;

05/03/1966 i consiglieri di minoranza, a nome dell’avv. Vincenzo FABIANI, contestano le poche convocazioni del Consiglio comunale, cosa che impediva ai consiglieri di minoranza di poter espletare il compito che loro competeva con quell’ assiduità e quella diligenza che, più, sono dovute. Le poche convocazioni comportavano anche un accumulo di diversi punti da trattare con un eccessivo appesantimento di ogni seduta e difficoltà da parte dei consiglieri di poter studiare al meglio ogni pratica proposta all’esame del consesso.
Dall’avv. Vincenzo FABIANI sempre interventi  circostanziati ma sempre con stile e rispetto.

05/03/1966 dato che nel carcere mandamentale si ricevono annualmente pochi detenuti e che il locale non è più rispondente alle attuali moderne esigenze della vita carceraria, il Comune chiede al Ministero Grazia e Giustizia la soppressione del carcere mandamentale di Osimo. Da una nota si legge che annualmente il comune di Osimo per il  mantenimento del carcere spendeva annualmente  £ 2.917.000, somma solo parzialmente rimborsata dallo Stato. Contestualmente alla richiesta di chiusura il Consiglio approva la decisione della demolizione dei locali ex carcere;
carceri

07/03/1966 su richiesta del parroco, don Giovanni MARASCA, il comune provvede alla riparazione del campanile della chiesa di san Biagio di Osimo;

10/3/1966 il consigliere SORBELLINI Rosario Alberto rassegna le proprie dimissioni motivate per il fatto di essere militare di carriera. Il seggio resosi vacante dalle dimissioni del sig. Sorbellini Rosario Alberto viene assegnato a SIMONETTI Mario nato ad Osimo il 15/1/1923 coltivatore diretto che nella lista della DC seguiva immediatamente il consigliere dimessosi;

10/3/1966 il consigliere ARTECONI Sergio rassegna le proprie dimissioni da Consigliere comunale in quanto per ragioni professionali si è dovuto trasferire da Osimo. Il seggio resosi vacante della lista PSI viene assegnato a BACCHIOCCHI Alberto nato a Castelfidardo il 20/05/1909;

14/03/1966 il Consiglio comunale decide l’acquisto di aree per destinarle a zona industriale e artigianale. E’ questo un problema di estremo interesse ed importanza l’ iniziativa privata cercava spazi per le proprie attività imprenditoriali ed il comune aveva interesse che queste trovassero spazio nel nostro territorio con opportunità per l’occupazione e il benessere della nostra comunità  e lo sviluppo della economia osimana. Ad un prima idea di costruire, di comune accordo con altri Comuni della Val Musone, una grande area industriale nella fascia di terreno che costeggia l’Adriatica  e che partiva dall’Aspio fino ad arrivare fino ai confini della Nuova Pignone, idea questa proposta dalla precedente amministrazione Niccoli si fa largo il progetto di costruire tante piccole aree industriali. Ogni comune ha l’ambizione di avere e costruire tante piccole aree, piccoli isolotti in mezzo all’oceano che di fatto si tramuteranno in una confusione della programmazione edilizia, dispersione di energie e di spese. Il concetto di “unione fa la forza”, tanto caro alla precedente amministrazione  Alessandro Niccoli,  non passa e quindi il Comune di Osimo, come gli altri comuni  del circondario pensa a realizzare autonome aree da destinare all’industria e all’artigianato. Il comune si accolla un mutuo di 100 milioni e acquista l’area di proprietà di Binci Luigi ed altri, terreni da destinarsi a zona industriale e  artigianale;

18/03/1966 il servizio di pulizia in tutta la zona della  frazione di Campocavallo viene assegnato al sig. Armando DONZELLI che subentra a quanto già facevano Adalgisa ORLANDONI e Mario PISTOLA. Fra i compiti attribuiti con il  servizio anche la  spazzatura e la custodia di tutti gli spazi della piazza del Santuario;

marzo 1966 la bella foto opera del rag. Giovanni Pietro NARDI intitolata “ultime luci di Osimo” che ottenne diversi riconoscimenti  come una delle migliori  foto su Osimo;
ultime luci

20/3/1966 viene assegnato il servizio di nettezza urbana con appalto, alla ditta G.G. PASTORINO  di Bergamo per un canone annuale di £. 9.021.000;

aprile 1966 nuovo direttivo del Circolo dei Senza Testa. Presidente BELLEZZA Giulio, vice Presidente PESARESI Alberto, segretario Fabio FAGOTTI, consiglieri: CARPINETI Giannetto, CARDINALI Achille, TADDIOLI Domenico, PETTINARI E milio, SINIGAGLIESI Giuseppe, FEI Francesco, CANALINI Nicola, ANTONELLI Giuseppe.

11/04/1966 consacrato sacerdote nella  Chiesa di San Marco Evangelista il giovane osimano: fra Carlo CASAVECCHIA dell’ordine dei Servi di Maria. Il giovane aveva studiato teologia in Belgio;

22/04/1966 la Giunta rileva la necessità della costituzione di una efficiente PRO LOCO che si occupi della attività culturali e turistiche del territorio. Tale attività fino ad allora era stata espletata dal circolo dei Senza Testa.  Ma con l’aumento delle iniziative promosse anche da altre associazioni, si rese necessario un miglior coordinamento di tutte le iniziative artistiche, culturali e turistiche per dare alle stesse organicità e raggiungere il fine di fare maggiormente conoscere Osimo e il suo territorio ai turisti italiani e stranieri;
– reclame

24/04/1966 spettacolo musicale “pro-Osimana” al Teatro “La nuova Fenice” organizzato dall’U.S. Osimana con la partecipazione del cantante Dino e i suoi Kings.

KingsAll’ esibizione canora parteciparono anche i complessi osimani più affermati: “The Lovely Boys” e i “Friders”.
Apprezzata anche l’esibizione del cantautore osimano Peppino BIANCHI, dei cantanti Beniamino e Aura LANCIONI e dell’affermato tenore Vitaliano BAFFETTI.  Presentatori della bella manifestazione gli eclettici Pierluigi FERRAMONDO e Raimondo SERPILLI;

Gli osimani  "Friders"

Gli osimani “Friders”

24/4/1966  Seicento giovani delle diocesi di Osimo e Ancona parteciparono alla marcia della Fede per l’unità dei cristiani e la pace nel Mondo. Il percorso della marcia era Campocavallo – Loreto.
marcia della fede

01/05/1966 la CGIL celebra il primo maggio in piazza con un discorso dei suoi dirigenti in piazza Boccolino. La CISL  celebra la festa dei lavoratori a Campocavallo;

22/05/ 1966 per la prima volta viene introdotta in Italia l’ORA LEGALE. Gli orologi sono spostati in avanti di un’ora sia per effettuare un risparmio energetico ì, sia per favorire le attività del turistiche e del tempo libero;

01/06/1966 XX Anniversario della Proclamazione della Repubblica

03/06/1966 Il Regolamento per il servizio dei Vigili Urbani prevedeva l’obbligo per i vigili ed i messi comunali di indossare la divisa , divisa che doveva essere fornita dal Comune stesso.  Per questo il Comune  invitò  a presentare offerte i più importanti negozianti di Osimo: BAFFETTI Teresa, F.LLI BALDASSARI, DOLCINI-BIANCHI Teresa, FIUMANI Paolo, GIANCAMILLI Rosa, GIULIODORI Eugenio eredi, GOBBI Italo, MARCHEGIANI Angelo, PESARO Gino e figli, ZENOBI Emma.;

03/06/1966 anche per l’acquisto delle scarpe dei vigili ( 9 paia di scarpe bianche di vitello) fu indetta una gara, e la ditta vincitrice fu la ditta osimana BISOGNI Ennio di Osimo per una spesa totale di £ 40.500;

05/06/1966 Festa dei Fiori edizione 1966. Una edizione caratterizzata dalla pioggia che non scoraggiò, tuttavia, l’affluenza e la partecipazione della folla riversatasi ad Osimo per ammirare i sempre caratteristici, artistici carri addobbati di fiori. La festa come  al solito ha regalato grande successo e consenso di pubblico. Il ricco programma ha visto oltre alla sfilata dei carri, la partecipazione della banda cittadina e dei complessi locali dei: “I Meridiani”, ed i “The Lovely Boys”.
Sette i carri che parteciparono alla sfida:
1) il carro “Guardiano del ‘700″ dell’Associazione Mutilati, disegnato da BARTELLONI Getulio;
2) il carro ” In un mercato Persiano” , disegnato da Elmo CAPPANNARI;
3) il carro intitolato “Il Paese del Marajha” dell’U.S. Osimana, disegnato dal prof. Alfio GIULIODORI;
4) il carro ” Romanticismo osimano” dell’Associazione I Senza Testa, disegnato da Elmo CAPPANNARI;
5) il carro dell’Avis osimo intitolato ” Il Sogno Marino” disegnato dal prof. Ennio GIOACCHINI;
6) il carro “Arrivo della Primavera” dell’Associazione combattenti e reduci disegnato da Mario MOSCA;
7) il carro “Giostra di Mary Poppins” della ditta F.lli VIOLINI, disegnato da Piergiorgio BUGLIONI.
La sfida fu vinta dal carro della ditta Violini scelto dalla giuria come miglior carro della edizione 1966 della bella manifestazione estiva  osimana;
Festa dei fiori 1966

( foto di Luigi Vito Mele da Sei di Osimo se..)

( foto di Luigi Vito Mele dal gruppo “Sei di Osimo se…”)

( foto di  Luigi Vito Mele dal gruppo "Sei di Osimo se...")

( foto di Luigi Vito Mele dal gruppo “Sei di Osimo se…”)

Festa dei Fiori ed.1966 premiazione

Festa dei Fiori ed.1966 premiazione

14/06/1966 un tema molto sentito in città era l’esigenza di avere un albergo per rispondere alle opportunità turistiche del territorio. Viene sottoposto al Consiglio comunale un progetto di massima per la costruzione di un complesso edilizio ove sarebbe dovuto sorgere un albergo, un cinema, negozi e civili abitazioni. Detto complesso doveva insistere, in parte sull’area di proprietà comunale, ove attualmente è ubicato il palazzo ex Recanatesi che nell’idea del progetto si sarebbe dovuto abbattere. La proposta viene approvata, riservandosi il Consiglio di meglio valutare il progetto e le garanzie sulla realizzazione dell’albergo cittadino;

20/06/1966 il progetto dell’Albergo ritorna all’attenzione dei consiglieri comunali. Il progetto proposta dell’impresa MORRESI Mario nei particolari chiedeva la permuta del palazzo di proprietà comunale ex Recanatesi sito in via Lionetta. L’interesse del Comune e della Giunta era quello avere un moderno ed efficiente Albergo, una vecchia e sentita aspirazione di Osimo, l’interesse della ditta proponente era quello di costruire nell’area dell’ex Recanatesi tre edifici di cui due adibiti ad abitazioni private ed uno da destinare ad albergo. Nello stesso periodo un altra richiesta era stata avanzata per la costruzione di un albergo, richiesta che era pervenuta in comune da parte  della famiglia FRANCHINI. Quest’ultimo progetto per l’albergo e un ristorante non era stato ritenuto idoneo da parte della Commissione Edilizia sopratutto in relazione al luogo che era nella zona delle mura romane. La questione Albergo occupò l’attenzione  del Consiglio comunale per parecchie sedute senza mai addivenire ad una risoluzione. Il progetto dell’impresa MORRESI Mario con la richiesta di permuta non trovava consensi fra i consiglieri di minoranza che non ritenevano la proposta  un buon affare per il Comune;

giugno 1966 la Robur raggiunge una storica promozione in serie ” D “

giugno 1966 prendono la maturità classica:  ACCORRONI Aldo, ANDREUCCI Adriano, BALEANI Silvio, BELMONTI Aldo, BESCHIN Giovanni, BRUGNOLI Teresa, BUFFO Luigi, COPPARI Luciano, CROCE Mario, DONATI Claudio Giuseppe, DONZELLI Carlo, GIULIODORI Claudio,  LILLINI Eaugenio,  MELE Luigi Vito, NICCOLI Carlo, PECCHIOLI Guido, RIPA Donato, RIZZONI Leonardo, ROSA Luigi, TORCIANTI Franco, UBALDELLI Mario, ZOPPI Antonio, ZOPPI Claudio,;
Si maturano “ragionieri“: Sergio CAPPELLA, Maria CARLONI,  Antonietta CESARETTI, Clara CORRADI, Aleandro CUSINI, Gianfranco CUSINI, Pio Francesco FANTASIA, Ivana FILIPPI, Roberto LUCCHETTI, Giancarlo PIERONI, Maria Vittoria PIERONI, Raimondo BIANCHI, Valerio FIUMANI, Sandro MARINELLI, Elvio MATTIOLI,  Stefano ORLANDO, Piero PACINI, Mario QUATTRINI, Vincenzo STORICO, Lino STRAPPATO.
Diventano maestre: BARABANI Meri, BUSCARINI Rina, CINGOLANI AnnaMaria, DOGA Carla, FOCANTE Gabriella, GRILLI Isabella, MAGGIORI Raffaella,  MORI Giuseppina, POLWENTA Meri, PUCCI Anna Maria, SANTOLINI Antonietta, SIMONCINI Liviana, SINISCALCHI Serenella, TIFFI Francesca.
1966 ragionieri 1

1966 diplomati ragionieri al ballo SAYONARA

1966 ragionieri 2

1966 ragionieri 11

1966 ragionieri 5

ragionieri 1969 1

rag 1969 32

rag 1969 2

rag 1966 52

10/07/1966 assunto a tempo determinato per svolgere lavori di inventario all’interno dell’archivio comunale il giovane Luigi FARINA per un compenso onnicomprensivo di £ 60.000. Luigi poi diventerà insegnante e per tanti anni è stato un collega nella scuola media;

10/08/1966 assunto a tempo determinato a supporto dell’ufficio tecnico LAMPA Ermanno, oggi libero professionista e apprezzato architetto;

13/08/1966 Nel Campionato Regionale Allieve  di Atletica Leggera si affermano anche due atlete osimane della Salf. Vincono il titolo regionale: Lucia DAVALLI nei 60 mt.piani davanti all’altra osimana ROGGEMBUCH Anna Maria; Serenella POLACCO nel salto in alto. Altri piazzamenti importanti vennero da Gloria CASTELLANA nel lancio del disco e da Fiorisa CAPORALINI nel salto in lungo un’altra osimanan

20/08/1966 la Giunta del sindaco Acqua sottoscrive un mutuo da £ 25.000.000 per interventi fognari su tutte le frazioni di Osimo. Opere  che all’epoca ritenute prioritarie anche a seguito dello sviluppo edilizio che la città e tutto il suo territorio stavano vivendo;

29/08/1966 il Comune di Osimo aderisce al Consorzio per lo sviluppo economico per la costruzione delle aree industriali nella Val Musone;

settembre 1966 Cambiamenti nell’Osimana calcio. Assume la carica di Presidente un noto commerciante di Passatempo: PRINCIPI Silvano. Vice Presidente sarà Pietro CARPINETI ( titolare di una ferramenta all’inizio di via Guazzatore ), segretario Cesare FALCETTA. La squadra viene affidata all’allenatore Ivo PELLEGRINI, uno dei tecnici più seri e preparati della categoria. La squadra si componeva:
– portieri: GALEAZZI, NICOLETTI, VICARELLI;
– difesa: COSTANZO, GIANSANTI, BARLETTA, MANTINI;
– centrocampisti: PARRI, BASTIANELLI, RUMORI, SANTINI, MACHEDA, MIGNANELLI ;
– attaccanti: BRAZZONI, Paolo LEGGERI, GUIDANTONI, FANGI, GABBANELLI, MANNINO, BIANCHI, GRACIOTTI.

Principi Silvanoil Presidentissimo: Silvano Principi

–  12/09/1966 oltre che aderire, con altri Comuni, al Consorzio per lo sviluppo economico, l’amministrazione comunale pensa sia utile per la città realizzare una propria zona industriale  ed artigianale;

17/09/1966 medaglia d’oro al giovane concittadino Carlo Alberto STECCONI, di professione sarto che all’età di  28 anni vince un concorso interregionale di sartoria per uomini e donne;
stecconi

10/10/1966 il comune ha necessità di acquistare delle stufe per le scuole: due per la scuola di San Paterniano, due per la scuola Quattrobotti, una per la scuola di San Valentino. Vengono invitate a presentare delle offerte di acquisto ad alcune ditte osimane, in particolare alle ditte:
– CARLETTI F.lli di Borgo San Giacomo;
– CAMPANELLI Antonio di via Pompeiana;
– CARPINETI F.lli di via Matteotti;
– BAMBOZZI Nello di via Matteotti
Dopo una comparazione tecnica ed economica delle offerte pervenute, la migliore offerta risultò essere quella della ditta Campanelli Antonio e figli presso la quale furono acquistate le stufe;

12/10/1966 Gli studenti dell’istituto Tecnico Commerciale ” F.Corridoni” sono scesi in sciopero, per denunciare all’opinione pubblica le numerosissime deficienze con le quali l’anno scolastico ha avuto inizio.
Accanto alle richieste di fondo come: la costruzione di una palestra, un più razionale assetto dell’edilizia scolastica, e la costruzione di un impianto di riscaldamento più adeguato; gli studenti si trovano di fronte a problemi immediati ed esigenze talmente primarie (come un banco dove potersi sedere o l’assistere alle lezioni non a classi riunite bensì separate) da essere stati costretti a scendere in piazza all’immediata riapertura della scuola. Le autorità scolastiche, riportano le cronache, assunsero un atteggiamento estremamente duro verso coloro che fecero conoscere alla cittadinanza lo stato di bisogno in cui si trovava la scuola osimana.

Dal diario di un anonimo studente scioperante:
“….Da che mondo è mondo gli studenti non si fano mettere i piedi sopra da nessun Preside. Con l’inizio della scuola una parola cominciava a circolare  fra noi studenti, una parola proibita e affascinante: ” sciopero ! “.
L’astensione dalle lezioni aveva una motivazione importante: riportare nel “Corridoni” quel clima di fiducia reciproca fra professori e studenti che deve regnare nella scuola. Il motto dello sciopero era: ” Basta con il terrore”, “Vogliamo un clima nuovo”, “Vogliamo essere trattati come ragazzi e non come carcerati”.
Il Preside , molto severo, per non smentire la sua fama ricorse alla più odiosa delle rappresaglie: non potendo prendere provvedimenti contro tutti, “decimò” noi  ragazzi, sospendendoci a caso uno su ogni dieci tra quelli che si erano astenuti dalle lezioni, dimostrando, se ancora ce ne fosse stato bisogno,  che razza di “buon padre” abbiamo quotidianamente a che fare noi studenti dell’Istituto Tecnico “Corridoni” di Osimo.
E oggi la situazione è a questo punto: da una parte noi  studenti amareggiati, le nostre famiglie scontente, e i professori che si raccomandano di non far storie perchè “cullù è tanto tristu”, e “cullù”, al secolo dott. PAIOTTA Alberto,  sembra intenzionato a continuare a confondere, come diceva quel commentatore politici, gli educatori con i caporali.”;

15/10/1966 i Bilanci del Comune reggevano principalmente sulle entrate derivanti dall’applicazione di tasse  che venivano riscosse mediante la redazione di ruoli comunali. Questa nel 1966 la situazione delle Entrate Tributarie del Comune di Osimo:
– Imposta di Famiglia, …………………………………..entrate per £ 44.289.000;
– Imposta sul valore locativo, …………………………entrate per £ ……..69.700;
– Imposta di patente, …………………………………….entrate per £ ……..28.800;
– Imposta per le licenze,……………………………….. entrate per £ ……..60.000;
– Tassa sulle insegne, ……………………………………entrate per  £ ……289.420;
– Imposta sulla macchina da caffè espresso, ……entrate per £ …….143.000;
– Tassa rifiuti solidi urbani,………………………….. entrate per £ …..4.887.750;
– Tassa occupazione spazi sulle aree pubbliche, entrate per £ ……….134.150.
In totale le entrate tributarie nel 1966 per un comune come il nostro di 21.000 abitanti ammontavano a circa  52 milioni di Lire.

18/10/1966 i gruppi consiliari: Unione Socialisti, Socialdemocratici e Partito Socialista italiano si fondono insieme in un solo gruppo consiliare nominando come capogruppo il consigliere CAMPANELLI Gaetano, il gruppo si chiamerà Partito Socialisti Unitario.
Nel corso della seduta del civico consesso, durante la discussione del punto all’ordine del giorno riguardante il problema Albergo e la risposta da dare alla istanza della ditta Morresi, viene data lettura di una missiva pervenuta in Comune in pari giorno da parte del notaio Armando Costantini: ” Un mio cliente mi si dice disposto ad acquistare il palazzo ex Recanatesi in via Lionetta per demolirlo e costruire nell’area di risulta un nuovo fabbricato, parte del quale sarebbe utilizzato per il tanto desiderato e necessario Albergo cittadino. Prego, pertanto, a nome del mio cliente, farmi conoscere se il Comune è disposto alla vendita e a quali condizioni. In attesa di cortese riscontro prego gradire distinti ossequi.” La discussione nel civico consesso è più che mai animata. Il consigliere BUGLIONI ex PSIUP si esprime a favore della realizzazione dell’Albergo. Alcuni consiglieri invitano alla cautela altri affermano che non bisogna lasciasi sfuggire l’occasione. Tutti i convenuti alla fine decidono, delegando la Giunta, di proseguire le trattative riconoscendo la necessità di avere l’Albergo cittadino. Qualche consigliere chiede anche di riprendere in considerazione il progetto Franchini. La costruzione di un Albergo e il risanamento dell’area retrostante il palazzo ex Recanatesi potrebbero rappresentare la soluzione di due problemi cittadini di grande rilievo;

24/10/1966 il Prefetto di Ancona decreta la nullità della deliberazione con la quale il Consiglio Comunale aveva adottato un ordine del Giorno contro la Guerra Nucleare e la guerra nel Viet Nam. Nella nota prefettizia si rileva come motivazione che la materia è completamente estranea alle attribuzioni del Consiglio comunale;

25/10/1966 il Comitato dell’Associazione combattenti di Osimo e di quello dell’Abbadia a nome di tutti gli abitanti della frazione dell’Abbadia,  dato che la zona dell’Abbadia è stata particolarmente colpita dagli eventi bellici che nelle due guerre causarono svariate vittime sia civili che militari,decidono di costruire un monumento alla memoria di tutte le vittime  delle guerre.
” A tutte le vittime delle guerre da parte degli abitanti della frazione dell’Abbadia,  non dimentichi del loro sacrificio, in questo momento in cui i valori patrii sono da alcuni contestati e calpestati”

29/10/1966 per il servizio pubblico automobilistico da piazza vengono rilasciate due licenze: una a MARTINI Faustino residente in via Pignocco e l’altra a BORDI Abele residente in via Orti Traiani, 11;

31/10/1966 arrivano le dimissioni dagli incarichi di Assessore da parte di MARCHEGIANI Ugone e di GOBBI Carlo. Con una missiva indirizzata al Sindaco ed al Consiglio Comunale i due Assessori scrivono:
” dopo attente e lunghe considerazioni veniamo con la presente ad inoltrare le nostre dimissioni dagli incarichi di Assessori comunali. A ciò ci spinge molteplici ragioni:
– il continuo rinvio di decisioni importanti;
– la mancata programmazione dei problemi cittadini;
– la mancanza di un radicale studio per la risoluzione dei diversi problemi che si protraggono da anni ( vedasi questioni luce, acquedotto, fogne, viabilità, sviluppo turistico, e commerciale, impianti sportivi, problemi dello sport e della gioventù, problemi delle frazioni e del personale).
Nella sicura coscienza di aver finora svolto gli incarichi conferitici dall’On.le Consiglio comunale e dalla S.V., cogliamo l’occasione per dichiararci disposti a collaborare con una Amministrazione disposta ad impostare, concretare e realizzare i problemi cittadini che sono sul tappeto. Con cordialità.
F.to  Carlo Gobbi  e Ugone Marchegiani ”

4/11/1966 la scuola della Pietà viene intitolata ai F.lli Trillini, i quattro fratelli deceduti durante i fatti della Grande Guerra Mondiale;

Trillini

novembre 1966 Alla presenza delle massime autorità provinciali e cittadine, l’Amministrazione Comunale consegna 66 diploma e relative medaglie di insegna di “Cavalieri di Vittorio Veneto” a ricordo dei combattenti osimani della guerra 1915-1918.
Sono stati insigniti “Cavalieri di Vittorio Veneto”:
MARTINI Marino, DARDANI Giuseppe, PIERMATTEI Alessandro, PARINI Enrico, LEMMO Giuseppe, CARBONARI Mario, FREZZA Alberindo, LUNA Mario, GUZZO Pietro, FALCETELLI Marino, PATERNESI Francesco, POGGI Oliviero, CEROLI Carlo, MATASSOLI Romolo, COSTANTINO Enrico, BIANCHI Vincenzo, FIORANI Ruggero, MONTEVECCHI Dino, ALBANESI Giuseppe, ATTILI Guerrino, BALEANI Antonio, BARLETTA Pietro, BALEANI Enrico, BATTISTONI Nazzareno, BELELLI Attilio, BELFIORI Luigi, BONTEMPO CIGNI Luigi, BORGHI Giovanni, CANTORI Giovanni, CAPITOLI Giovanni, CATOZZO Nazzareno, CURINA Giuseppe, FAGIOLI Giulio, GABBANELLI Giovanni, GATTI Cesare, GHERGO Enrico, GIULIODORI Vitaliano, GRATTI Arduino, GREGORI Nazzareno, IPPOLITI Luigi, MAGGIORI Giovanni, MARCHETTI Luigi, MARINELLI Giovanni, MERCANTE Giuseppe, MARCONI Luigi, MERCURI Vincenzo, MONTIRONI Giuseppe, MOSCA Giulio, NICOLETTI Amedeo, NICOLINI Nazzareno, ORLANDINI Giuseppe, PAOLINI Giuseppe, PAOLONI Giuseppe, PIERANTONI Arduino, PIERUCCI Sante, POMI Vincenzo, RUGGERI Raffaele, SABBATINI Enrico, SALSICCIA Giuseppe, SALVUCCI Giovanni, SIMONETTI Sante, STAFFOLANI Luigi, VESCOVO Roberto, VITALE Giulio, VITALI Enrico, ZAGAGLIA Giuseppe.
medaglia dei Cavalieri di Vittorio Veneto

4/11/1966 Firenze viene sommersa dall’Arno con ingenti danni al patrimonio artistico. Le polemiche nel dopo alluvione ( che fece un centinaio di vittime e più di 15.000 sfollati)  divamparono. Ci si chiedeva, come fosse possibile che in Olanda con imponenti dighe si portano via al mare le terre, mentre in Italia con un solo giorno di pioggia uomini, argini e terre venivano trascinate invece al mare. (Una giusta riflessione che anche oggi nel 2015, a distanza di 50 anni, non ha trovato risposte nel nostro Paese costantemente sotto emergenza a causa di disastri atmosferici.)
Giovani volontari arrivarono a migliaia da ogni città d’Italia e anche dall’estero: un grande segno di partecipazione  e di solidarietà da parte dei giovani. I giornali li chiameranno “angeli del fango“. Il Corriere della Sera del 9/11/1967 scriverà: ” .. d’ora innanzi non sarà permesso a nessuno di fare dei sarcasmi sui giovani beats” ( poche settimane prima alcuni giovani a Torino erano stati arrestati solo per un motivo: perchè portavano i capelli lunghi ).

novembre 1966 E’ polemica accesa in città tra i giovani della DC e la Federazione Giovanile Comunista. Un confronto/scontro che si giocava tutto sui muri cittadini. Cominciarono i giovani DC, con un manifesto sui fatti di Ungheria; replicarono i giovani comunisti, pubblicando sui muri i crimini commessi dai soldati americani in Vietnam. Ma i temi della polemica non furono solo i fatti internazionali, vi si inserirono anche  le piccole beghe di città.
I più illuminati politologhi cittadini interpretarono questi avvenimenti come: l’inizio della comunicazione fra DC e PCI.
Viene spontaneo chiedersi: se avevano bisogno di comunicare perchè farlo sui muri e non scriversi direttamente ?
Perchè spendere almeno settantamilalire, fra tutti e due, in tipografia, quando sarebbe  stato più naturale incontrarsi in Piazza e raccontarsi tutto per filo e per segno, senza la “suspence” de ” il seguito al prossimo manifesto”.
Era questa la politica, molto simile a quella di oggi, dove ognuno faceva “il gioco delle parti” senza la volontà di incontrarsi e dialogare, preferendo la guerra dei comunicati stampa al dibattito pubblico.
Ma si appiccicavano le proprie idee ai muri anche perchè si sperava che una parte di quella gente che non sarebbe venuta a una conferenza, che non leggeva i giornali, che ignorava la politica, in qualche modo si trovasse coinvolta nei grandi temi ideali che muovevano la storia del mondo o le meno ideali vicende osimane. ( liberamente tratto da un articolo di giornale firmato da un giovane comunista osimano: Mariano Guzzini).

26/11/1966 i due ex Assessori ritirano le dimissioni a suo tempo presentate.
i sottoscritti Gobbi Carlo e Marchegiani Ugone che il 22 ottobre scorso presentarono  le dimissioni da Assessori dopo i contatti avuti con la S.V., al fine di trovare una soluzione per l’impostazione dei problemi cittadini, preso atto dell’impegno con Leo concordato per risolvere i problemi più urgenti, secondo una priorità da stabilire, constatata la volontà di un rilancio programmatico da parte del Partito di maggioranza, preso atto inoltre con soddisfazione, della creazione di un assessorato alle frazioni, e di un altro Assessorato importante come quello del Turismo, sport, spettacolo e problemi della gioventù, dichiarano di ritirare le dimissioni a suo tempo presentate.
F.to  Carlo Gobbi  e Ugone Marchegiani ”
Il ritiro delle dimissioni accese un lungo e dibattito consiliare. Le minoranze chiesero che si discutesse nel civico consesso di quanto accaduto, parlando apertamente proprio di crisi della tenuta della maggioranza.
Il Consigliere Giovanni CATENA per il PSU interviene parlando apertamente di crisi del partito di maggioranza “… fanno finta di nulla, come se la crisi non ci fosse mai stata… non solo, ma addirittura ignorano la nostra richiesta di discussione in aula di quanto è successo…. questo signori della DC non è democrazia, questo significa esautorare la minoranza di quelli che sono i suoi sacrosanti diritti. Noi socialisti non esitiamo a denunciarla ai cittadini, all’opinione pubblica, auspicando che cessi una volta per tutte questo vostro strafottente strapotere solo perchè avete 17 voti su 30. Nell’entrare in merito alla crisi, noi diciamo che essa c’è stata ed aggiungiamo che non si è risolta certamente con il diritto delle dimissioni da parte dei due ribelli; infatti non sono stati risolti i problemi di fondo, quei problemi sollevati nella lettera di dimissioni dei due agnellini, usciti dal gregge imprudentemente e che hanno fatto così conoscere all’opinione pubblica e a tutti i cittadini quelle manchevolezze in cui la Giunta, guarda caso, con essi dentro sarebbe incorsa in questi due anni di amministrazione. Da un lato possiamo elogiarvi per il vostro inatteso coraggio nel denunciare il continuo rinvio dei problemi cittadini, la mancanza di un radicale studio per la soluzione dei diversi problemi che si protraggono da anni, come la luce, gli acquedotti, le fogne, la viabilità, lo sviluppo turistico e commerciale, gli impianti sportivi, i problemi dello sport e della gioventù, quelli delle frazioni e del personale. Di questi problemi che voi avete denunciato, io vi ritengo alla pari degli altri assessori e dello stesso Sindaco responsabili, tanto più Marchegiani che era Assessore ai LL.PP., l’assessorato più importante di tutta l’Amministrazione. Era perciò tuo compito, caro Marchegiani, portare avanti questi problemi da te denunciati perchè interessavano il tuo assessorato, era tuo compito studiarli e dare ad essi la propria risoluzione. Se ciò non è stato fatto vuol significare che Marchegiani, come del resto tutti gli altri componenti la Giunta, avevano le mani legate che era in sostanza il Sindaco colui che decideva su ogni cosa e che così facendo si è venuto a trovare con un ammasso di cariche e di lavoro che gli consentiva soltanto di accantonare ogni problema.Noi socialisti non esitammo, nella discussione del bilancio, ad affermare che la Giunta era imperniata nella persona del Sindaco e che soltanto lui poteva disporre di tutto, fare e soddisfare a suo piacimento ciò che voleva. A distanza di pochi mesi, come da denuncia fatta dai due assessori, ci è stata data la conferma di ciò che noi affermavamo. Nonostante tutto la DC osimana non ha avuto il coraggio di affrontare il problema della sostituzione del Sindaco Acqua. Sappiamo tuttavia che qualche autorevole esponente della DC di Osimo ha sollevato questo problema, facendo presente che il Sindaco Acqua non risponde più alle esigenze poste dalla vita moderna e da una visione più organica dei problemi che stanno di fronte all’ Amministrazione. Ma per amor di partito, questo discorso è stato abbandonato. Così facendo la DC ha condannato l’Amministrazione ad una politica di stagnazione e di conservazione a danno di tutti i cittadini e della collettività in generale. Così facendo la DC locale di dimostrata quello che realmente è, conservatrice e incapace di intavolare ed instaurare con le altre forze esistenti in Consiglio comunale quel discorso nuovo su basi concrete che sia alla città una Amministrazione efficiente, priva di personalismi ed interessi, capace di interpretare le esigenze del mondo del lavoro e soprattutto sensibile allo sviluppo industriale ed economico tanto necessario e ed urgente per il nostro Comune. La DC ha eluso questi problemi ed è nostro dovere denunciarlo all’opinione pubblica, facendo conoscere ai cittadini e soprattutto agli elettori democristiani ciò che esiste in seno a questo mastodontico partito. Esiste soltanto la rincorsa alle poltrone e la volontà di mantenere ad ogni costo quelle già occupate, mentre ci si mostra del tutto incuranti di tutelare gli interessi generali dei cittadini pur di salvaguardare i propri. Denunciando queste cose siamo certi di fare un servigio alla cittadinanza osimana  mettendo soprattutto in guardia tutti coloro che, in buona fede, hanno avuto fiducia in siffatti uomini che tutto fanno fuorchè gli amministratori. Ritornando al discorso della crisi noi riteniamo che essa non sia affatto stata risolta con il ritiro delle dimissioni dei due assessori, perchè i problemi di fondo rimangono. Però quello che mi rende ancor più perplesso è il fatto che questi due assessori abbiano potuto accettare di ritirare le proprie dimissioni senza avere avuto nulla di contropartita o perlomeno senza aver avuto conferma di quell’impegno necessario perchè quei problemi insoluti da essi denunciati venissero realizzati. Se qualche mutamento c’è stato in Giunta e se può parlare di contropartita, essa c’è stata ma nel senso inverso: infatti, mentre l’assessore Gobbi viene promosso ad un assessorato più importante, l’assessore Marchegiani viene retrocesso da assessore ai LL.PP. a quello del Turismo. Sappiamo invece che tra le parti è stato raggiunto un accordo per fare un’ulteriore tentativo al fine di trovare la via giusta ed armoniosa per il buon andamento della Giunta e quindi per una amministrazione dignitosa, tentativo che dovrebbe durare due e tre mesi. Se tale accordo non si raggiungesse, con il bene placido della gerarchia democristiana, si dovrebbe far venire ad Osimo un Commissario Prefettizio che dovrebbe portarxi alle elezioni anticipate…. Nell’avviarmi rapidamente alle conclusioni, vorrei auspicare che le questioni interne della DC non debbono ripercuotersi sull’andamento della vita amministrativa per non ritardare ancora quelle realizzazioni che attendono una soluzione. Per parte nostra daremo, come bbiamo fatto per il passato, tutto il nostro aiuto e il nostro contributo.
L’avv. FABIANI ( capogruppo del PLI) contesta che della questione delle dimissioni degli Assessori non ne sia stata data subito informazione al civico consesso, ma solo dopo un mese ad “armistizio concluso”, nell’interno della stessa maggioranza, la minoranza ha notizia della lettera di dimissioni e di quella che tale dimissioni si affretta a revocare. Questi due documenti però, che denotano una disinvoltura quanto meno non comune, meritano di essere ricordati per il loro contenuto e per le conseguenze che da tale esame se ne debbono trarre. Con la lettera 31/10/1966,gli assessori hanno informato gli organi competenti, ad essi indirizzandosi ( tra questi – anche quel Consiglio comunale al quale invece nulla è stato detto) della decisione assunta di dimettersi dalle cariche di Assessori, ricoperte. Di tale divisamento, è bene sottolineare, sono state indicate le ragioni non già in maniera generica, ma in maniera scrupolosamente specifica, direi quasi analitica dei perchè.
Stando a quanto così viene detto, l’attuale amministrazione avrebbe, in sostanza omesso di fare ogni cosa di veramente concreto e utile per la cittadinanza. Ciò in quanto, e sono alcuni degli stessi esponenti della maggioranza investiti della carica di Assessori non solo ad ammetterlo, ma ad affermare che, stante questa manchevolezza precorsa, non ritenevano nella loro coscienza di continuare oltre a condividere la propria responsabilità con una Amministrazione che essi indicano, in sostanza, inconcludente e deficitaria.
Voce sincera, quindi, documentata e che non proviene, con tutta evidenza, da chi può essere tacciato di velleità di opposizione. Spetta ora a questa opposizione, anche per non dare una sia pur minima impressione di farsi partecipe di un così grave stato di cose rilevare che, ormai giunto alla metà del proprio mandato quinquennale, l’attuale Amministrazione è venuta a non attuare alcuni di quei programmi che aveva, invece, sottoposto al proprio elettorato nel periodo delle elezioni, dimostrando ancora una volta quanto sia facile in tale occasione fare programmi promesse, ma non purtroppo, quasi sempre, sia altrettanto comune e facile queste non mantenere…. E’ necessario, a modesto parere di chi parla, che il Sindaco e l’onorevole Giunta prendano formale e solenne impegno, una volta per tutte, di specificare e chiarire senza dilazioni, e senza compromessi, come e quando intendano risolvere, in maniera definitiva i problemi che Assessori della loro stessa maggioranza, hanno dimostrato siccome indilazionabili.
Il Consigliere NICCOLI difende l’operato della maggioranza e sinteticamente in ordine alle dimissioni degli Assessori osserva che trattandosi di un atto di volontà dell’individuo possono essere ritirate in ogni momento, per cui, avvenuto il ritiro non dovrebbero essere più discusse. In merito all’operato della Giunta in questo scorcio di legislatura, rileva l’infondatezza delle osservazioni perchè la Giunta stessa ha operato profondamente, proseguendo alacremente i lavori iniziati ( scuole elementare e medie, mattatoio, ecc. ) inoltre la Giunta ha concretamente avviato a soluzione altri numerosi problemi per i quali il Consiglio ha adottato a suo tempo le deliberazioni:
– Acquisto area ad adozione infrastrutture industriali, spesa oltre L. 112.000.000;
– Acquisto ed installazione impianto trasformazione rifiuti L. 74.000.000;
– Ampliamento acquedotto, spesa £ 24.000.000;
– Problemi alberghiero spesa £  84.000;
– Soppressione del carcere mandamentale ed abbattimento fabbricati
– Completamento Scuola Media.
Conclude così il suo intervento il prof. Alessandro NICCOLI: ” Ritengo opportuno rilevare la necessità di non tradire le aspettative dell’elettorato, e di condurre a termine il mandato elettorale con senso di responsabilità e civismo. Così la Giunta deve sapere di poter contare sulla concorde volontà dei consiglieri che l’ha nominata perchè deve proseguire il restante cammino con tranquillità e sicurezza. Quindi niente crisi della Giunta, niente gestione commissariale“;

10/12/1966 in via Pompeiana apre la Scuola Guida Corinaldesi. Si tratta della seconda scuola, presente in città, attrezzata per il conseguimento di patente di guida. Gli automobilisti osimani che fino ad allora, all’ improperio loro rivolto: “chi ti ha dato la patente ?”  non potevano che rispondere:  “PESARINI”, dal  dicembre 1966  si divisero tra chi continuava a rispondere: “PESARINI” e chi rispondeva, apportando una nota di novità: “CORINALDESI”;

1966 le entrate del Comune derivavano principalmente dai tributi comunali e in particolare dall’imposta di famiglia che veniva calcolata in base ai redditi imponibili. Gli osimani che all’epoca avevano un reddito pari o superiore a 1.000.000 e che quindi rappresentavano i maggiori contribuenti del Comune, non erano tantissimi. Dai ruoli emessi risultavano possedere redditi pari o superiori ad un milione:
BONTEMPO Marino, CANDOLFI Giuliano, EDELWEISS Fosco, BRUNI Antonio,  BONIFAZI Alberto, FAGIOLI, MARCHIONNE Gino, MARINI Olimpia,  PIZZICHINI Antonio, SALVUCCI Nello, SINIBALDI FOLENGHI Beatrice, VIGNONI Ferruccio, BLASI Aldo, CANALINI Ediìoardo, COSTANTINI Giorgio, FIUMICELLI Cesare, IPPOLITI Francesco, IPPOLITI Giovanni, BAIANI Natale, MARCONI Nazzareno, PASQUALINI Roberto, PIERMATTEI , SIMONETTI Americo, UMANI Ferruccio, VIGNONI Giovanni …

05/12/1966 commemorazione dell’assessore cav. APPIGNANESI Carlo, stroncato da una improvvisa malattia all’età di 42 anni. Originario di Osimo Stazione, era dipendente delle ferrovie.
Il consigliere NICCOLI Alessandro ricorda in Consiglio Comunale la recente scomparsa dell’Ass. cav. Carlo APPIGNANESI collaboratore attivo, buono e leale il quale come gli assessori ABBRUZZETTI, ALESSANDRINI,  e MORETTI  è deceduto durante il periodo di espletamento del mandato consiliare. Niccoli ricorda dello scomparso, al quale era legato da vincoli di amicizia, lo slancio, il fervore e l’impegno che poneva nell’assolvimento delle mansioni a lui affidate sia nel partito, sia nell’Amministrazione comunale.Rammenta, altresì, che in uno degli ultimi colloqui avuti con lo scomparso lo stesso aveva lamentato le sue non buone condizioni di salute, e che, consigliato di lasciare gli incarichi, aveva affermato che non poteva farlo perchè voleva condurre a temine i suoi progetti. Nonostante le sue condizioni di salute non facili, era animato da un senso smisurato del dovere. Ha, inoltre, parole di sentito cordoglio per la famiglia dello scomparso. Tutti i gruppi consiliari si associano alle parole di Niccoli e si uniscono nel formulare le cordoglianze ai responsabili della DC osimana e a tutta la famiglia;

dicembre 1966 riprende l’attività del ricostituito gruppo sportivo de rosso/blue di Borgo San Giacomo con sede in via Cialdini, 10;

05/12/1966 surroga del Consigliere APPIGNANESI Carlo, al suo posto subentra in Consiglio Giulio PETTINARI sempre della lista DC quale primo degli non eletti. A scrutinio segreto viene eletto e proclamato assessore il sig, PESARESI Mario che andrà a sostituire l’incarico che del  defunto Appignanesi;

06/12/1966 il Comune di Osimo partecipa con un contributo di £ 1.000.000 alla gara di solidarietà per il soccorso alle popolazioni colpite dalle alluvioni;

dicembre 1966 alle scuole di campagna vengono  assegnate alcune signore del posto che provvederanno, dietro un piccolo compenso alla pulizia delle scuole:
– alla  scuole di Colle San Biagio viene incaricata  la sig.ra GIACCO Ida in Ramazzotti;
– alla scuola di Croce del Monte viene incaricata la sig.ra COPOGROSSO Maria;
– alla scuola della Coppa viene incaricata la sig,ra ROSSI Enrica in Coltrinari;
– alla scuola della Fornace Fagioli viene incaricata GIACCHETTA Gesmina;
– alla scuole delle Fratte viene incaricata la sig.ra MARASCA Annunziata in Casaccia;
– alla scuola di Montegallo viene assegnata la sig.ra LASCA Vincenzina;
– alla scuola di Mone San Pietro viene assegnata la sig.ra ANDREANI Annunziata;
– alla scuola di Quattrobotti viene assegnata la sig.ra CATENA AnaMaria;
– alla scuola di San Biagio viene incaricata la sig.ra MARINELLI Gina;
– alla scuola di San Filippo viene incaricata la sig.ra PETTINARI Gina;
– alla scuola di San Giorgio viene incaricata la sig.ra TRONTI Ines in Carlini;
– alla scuola di SANTA Paolina viene incaricata la sig.ra PIERINI Maria in Stacchiotti
– alla scuola di San Paterniano viene incaricata la sig.ra SCARPONI Lucia;
– alla scuola di San Sabino viene assegnata la sig.ra BARLETTA Maria;
– alla scuola di Santo Stefano viene incaricata la sig.ra MENGHINI Maria;
– alla scuola di San Valentino viene incaricata la sig.ra LUCCHETTI Ester in Marincioni;
– alla scuola di Molino Guarnieri viene incaricata la sig.ra LILLINIO Argia;
– alla scuola dell’Abbadia viene incaricata la sig.ra MARTELLI Adriana;
– alla scuola di Osimo Stazione viene incaricata la sig.ra ZACCONI Amelia;
– alla scuola di Padiglione viene incaricata la sig.ra PIRANI Elpidia in Gatti;
– alla scuola di Campocavallo viene incaricata la sig.ra PETRACCINI Giulia;
– alla scuola di Casenuove vine incaricata la sig.ra GAMBI Dina in Glorio.

gennaio 1967 molti gli osimani costretti a lasciare la città: chi per motivi studio, chi per esigenze professionali, tanti costretti ad emigrare all’estero per avere quelle opportunità che il nostro paese non  riusciva ad offrire.  Tutti comunque legati alla nostra città, anche se lontani.
La storia di questi concittadini, qualcuno emigrato in terre lontane senza aver più  fatto ritorno ad Osimo, è cominciata qui tra i colori, i suoni, le atmosfere della nostra cittadina. A tutti loro ( questa lista di nomi non sarà sicuramente completa) dedico questo post.
Panorama 3 piniAlcuni nomi:
SAMPAOLESI Anita emigrata in Svizzera, VIGIANI Nazzareno in Francia, FERRARA Antonio in Germania, MERCURI Lanfranco in Francia, PIRANI Sante in Francia, BAIOCCO Raimondo in Germania, FRANCHINI Sergio in Inghilterra, SIMONETTI Alvaro, in Germania, RUTIGLIANO Renato in Germania, GIARDINIERI Giuseppa in Czachorowski in Inghilterra, ROSSI Gino in Germania, VALERI Ubaldo in Svizzera, SINIGAGLIESI Lina in Germania, INGEGNERI Gabriele in Germania, BIANCHI Romolo ad Ancona, LEONI Leandro a Milano, BARIGELLETTI Romolo a Baveno, FRAMPOLLI Guido a Ravenna, RUZZINI Aldo a Roma, BALLONI Alfredo in Argentina, ERCOLES Alberto a Milano. CORRINA Giuseppe a Torino,  PAOLONI INNOCENZI Carla a Roma, ROSSINI Mario a Roma. CARLINI Giovanni a Roma, MENGARELLI Umberto a Roma, MARCHEGIANI Cesarina a Viareggio, FILIPPUCCI Franco a Magenta, LATINI Latino a Milano, MONTINI sruo Angelica a Foggia, CANALINI Antonio ad Anagni, COSTANTINI Ottone a Rapallo, RAVAGLIA Giuseppe a Bergamo, FAGIOLI Fulvia a Roma, TESTA Anna a Roma, CARRIERO Marisa ad Ancona, BARIGELLETTI Raffaele in Ancona, BALDASSARI Aldo a Firenze, GENTILI Giuseppina a Roma, SUARDI Sandra a Gorgonzola, MARIANI Mario a Roma, BALEANI Gaiano ad ANCONA, TURICCHI Franco a palermo, PRINCIPI Secondo  ad Ancona, PIETRONI Teresa a Bologna, POLINORI Vincenza a Roma, CECCONI Marino a Castelfidardo, BOCCANERA Veniero a Roma, FELICETTI Donato a Roma, BELLAGAMBA Alessandro a Recco, DIAMBRI Giovanni a Bologna,  PIZZICHINI Vittorio ad Ancona, BALBI Luisa a Napoli, MARCHESINI Amerigo a Roma, GIORGETTI GIOVANNI a Milano, TAPPA Lanfranco ad Ancona,  TAPPA Paolo a Bologna, SILVESTRELLI Silvio a Varese, SINIGLIESI Luigi a Roma, STACCHIOTTI Maria a Roma; BALDUCCI Raffaele ad Ascoli, RUSCHIONI Maria a Roma, BIFANI Pietro a Roma, BOZZI Umberto a Legnano, CAPPANNARI Antonio a Roma, POLENTA Armando emigrato in  Francia, PENNACCHIONI Vaincenzo a Milano, FAGGIOLI MINNEO Sira a Milano, GIULIODORI Luciano a Pergia, AMARCHEGIANI Walfrido a Pietrasanta, ALBANESI Silvio a Sesto San Giovanni, ALOCCO Manfredo emigrato in Francia, BIANCHI Egilberto a Milano, MENGARELLI Alessandro ad Albate, BUGLIONI Ealvio a Ladispoli, PIRANI Daniele a Milano, STRAPPATI Tarcisio a Bologna, DI MARCO Attilio a Milano, GIORGETTI Maria Teresa a Gallarate, BALDESCHI BALLEANI Aurelio a IìJesi, TEODORI Giorgio a Livorno, RECANATESI Pietro a Milano, CITTADINI Carlo a Milano, CASTELLANI Arturo a Roma, STRONATI Lidia a Vercelli, BUCCETTI Egidio a Recnanti, GERMANA’ Teresa a Potenza,  palatroni Norma ad Imperia, MERCURI Ezio a Perugia, MAGANTTI Quarto a Bari, CECCONI Ferdiando a Roma, SILVA Giuseppe a Torino, GIORGINI Michele a Salerno, ROSSI Gina a Roma, ANTONELLI Gino a Milano, STRONATI Mario a porto San Giorgio, TORCIANTI Enrico a Roma, BISOGNI Leonello a Roma, GABRIELLI Vittoria ad Ancona, NEBBIA Lucia a Casale Monferrato, STRONATI Rita a Vercelli, ANTONELLI Umberto a Como, PROSPERI Remo a  Roma, CANAPA Faliero ad Ancona, GIAMMARINI Alessandro ad Ancona, RICCIONI Marcella a Milano, AGOSTINELLI Otello a Pesaro, BAFFETTI Emilia a Bergamo, BAFFETTI Antonio a bergamo, MAZZIERI Livio a livorno, ZOPPI Isidoro emigrato in Germania, INNOCENZI Carla a Roma, CESARI Don Giuliano a Offagna, SISTI Carlo ad Ancona, ADORNI Domenico ad Aosta, FILIPPUCCI Ercole a Gorizia, PIGINI Vinicio in Germania;, BAIOCCO Giuseppe in Germania, CAPRARI Augusto in Svizzera, BUFARINI Giovanni in Germania, CASAVECCHIA Carlo in Belgio; CAMPANELLI Mario a Roma, VEGLIA Felice a Torino, SERRINI Ubaldo a Montefano, SIMONCINI Mario a Veriona, TORCIANTI Enrico a Roma, MARCONI Valentina a Milano, GIORGETTI Lucio a Bologna, CANAPA Rosanna a Roma, LOPOSKO Joseph negli Stati uniti,  ZOPPI Luigi in Germania, STRAPPATI Tarcisio a Bologna, CATENA Maria Teresa a Roma, SABìNTARELLI Mario a Corsico, PIRANI Giovanni a Corsico, CINTI Arrigo a Jesi, CINTI Savina a Pescara, MARCONI Valentina a Milano, IPPOLITI Mario a Breno, GIUSTOZZI BELLI Maria a Milano, BUGLIONI Ernesto a Roma, MATASSOLI Giacomo emigrato in Francia, DONATI Fiorella a Roma, COCCI Antonio a Roma, MARCONI Carlo a Roma, BARTOLI Guidi a Roma, MARCHEGIANI Marino a Roma, GIARDINIERI Mario a Roma, GRILLANTINI Giovanni a Treviso, FIORENZI Ferdinando a Roma, BAMBOZZI CORRADINI Maria a Milano, BALESTRA Pietro a Treia, TITTARELLI Rolando a Spello, BARTOCCETTI Vittorio a Roma, PERGOLESI Ferruccio a Bologna, APOLLONI Alberto a Roma, MATASSOLI Ferdinando emigrato in Francia, MADONI Vittorio a Genova, TAPPA Mirella a Gualdo Tadino, ZOPPI Riccardo a Milano, LANARI Antonio a Roma,  LUNA Lanfranco emigrato in Francia, SERPILLI Fernando a Roma, SOCCI Dino a Roma, ELISEI Attilio emigrato in Germania, GONFALONIERI Vincenzo emigrato in Francia; CORONATI Silvio emigrato in Australia era stato un valente atleta della Virtus ginnastica sotto la guida di Pangrazi; Caffiero e Luisa PICCIAFUOCO emigrati in Germania;

gennaio 1967 il circolo dei Senza Testa rinnova le cariche sociali: Presidente viene eletto Nicola CANALINI, vicePresidente Alberto PESARESI, consiglieri Fabio FAGOTTI e Domenico TADDIOLI;

1967 l’anno inizia con tante questioni cittadine  irrisolte:
a) Osimo ha l’esigenza di avere un funzionale e moderno Ufficio Postale. Un Ufficio al centro più ampio e meglio rispondente alle esigenze dei cittadini rispetto all’ufficio esistente in Piazza Buccolino;
b) Questione Albergo. Tante le iniziative organizzate in città, convegni,  riunioni, manifestazioni artistiche,  la scoperta dei monumenti cittadini,  ma tutte queste iniziative si scontrano  con l’inquietante  interrogativo: ” … ma poi queste persone che vogliamo far venire ad Osimo dove le ospiteremo ? “

Palazzo ex Recanatesi dove doveva sorgere l'Albergo

Palazzo ex Recanatesi dove doveva sorgere l’Albergo

c) Piano Regolatore. La città stava crescendo “ma il vecchio vestito le stringe e si fa corto”. La periferia è oramai diventata città e l’antico nucleo cittadino stenta ad aggiornarsi.  I politici più illuminati di quel periodo sentono la preoccupazione  e l’esigenza di dare alla città una espansione razionale e “comandata”.  Qualcuno si preoccupa di una Osimo del 1980 che non sia un agglomerato casuale di case, costruite senza ordine ed intelligenza.
d) Nella vita culturale cittadina è predominante il ruolo del cinema mentre il teatro stenta a trovare uno spazio.
e) Ad un impetuoso aumento della popolazione scolastica  non corrisponde un adeguato allestimento degli edifici scolastici. Sono in corso la realizzazione della nuova scuola media in piazzale Bellini e ad un ampliamento della scuola elementare di Santa Lucia.
f) La politica cittadina così come gli operatori economici auspicano una decisa qualificazione turistica  di Osimo mediante un organico programma di iniziative e manifestazioni. Da qui l’esigenza di costituire una PRO LOCO.

1967   i preti osimani che animavano le parrocchie, i gruppi giovanili e gli oratori,  la vita spirituale e culturale osimana:
*ALESSANDRINI padre Tarcisio missionario
* BAIOCCO don Vincenzo;
* BIANCONI don Giovanni;
* CAPITANI don Quirino
* CARNEVALI don Ermanno;
* CECCONI don Marino;
* CESARI don Giuliano parroco a Casenuove
* COLETTA don Nazzareno;
* COMPAGNUCCI don Aldo;
* FANESI don Vincenzo;
* FELIZIANI don
* FLAMINI don Marino parroco a Santa Palazia
* GABBANELLI don Carlo missionario
* ILARI padre Luigi;
* LUCIANETTI don Luigi;
* MARABINI don Dino;
* MARCHIONNI don Gino;
* MORETTI don Sisinio parroco a Passatempo;
* NATALINI padre Fernando parroco alla Misericordia
* PESARESI don Pio;
* PETRACCINI don Candido;
* POLENTONI don  Luigi;
* POMPEI padre Alessandro;
* SGALLA don Domenico;
* ZAGAGLIA don Ernesto parroco a San Bartolomeo e alla chiesa della Pietà;

aggiungo a questi prelati: CONTRONI suor MARIA PIA  preside dell’Istituto Magistrale

mons.Feliziani_ don Pio PesaresiMons. Feliziani e il suo assistente don Pio Pesaresi ( foto inviata da Nevio Lavagnoli )
padre Tarcisio Alesandrini padre Tarcisio ALESSANDRINI missioario
don Carlo Gabbanellidon Carlo GABBANELLI missionarioLi hanno ricordati:

Li  ricordano:
– Teresa Carloni: “carissimo Don Ernesto! parroco povero di una parrocchia povera, ma per l’epifania ci regalava biscotti e mandarini”;
– Gloria Castellana: ” Monsignor Feliziani era una cara persona, Le sue prediche cominciavano sempre con un dolce e cauto “fratelli carissimi”…e finivano puntualmente con scoppi di voce elevata e sdegnata, per lo più a causa dell’indifferenza o della tiepidezza dei suddetti “fratelli carissimi”. Su di lui ho raccontato un episodio nel mio libro “Da Osimo…in poi”, che riguarda proprio il ritmo in crescendo (alla bolero di Ravel, diceva mio padre) delle sue prediche”;
– Sandra Coriani:  “don Gino Marchionni dolcissimo uomo mio professore alle medie”;
– Anna Osimani: “don Luigi Polentoni. Il parroco del ss sacramento nonché zio di don Giovanni Bianconi. Un grande sacerdote innamorato della sua missione, della chiesa e della sua parrocchia. Io sono stata sua parrocchiana e mi ha battezzata, ho fatto la prima comunione e tutto il catechismo!”;

10/01/1967 incaricate alla pulizia del palazzo comunale e di tutti gli uffici le sig.re PALAZZETTI Luigia in Gasparoni e BALDI Giulia;

14/01/1967 nevicata su Osimo. L’opinione pubblica osimana  fece sentire la propria voce critica  per la mancanza di una adeguata forma di intervento per la garanzia di un minimo di sicurezza e di viabilità.  La città, infatti, rimase paralizzata sotto appena 30 cm di neve e gelo senza che nessuno provvedesse tempestivamente a mantenere aperte le vie più indispensabili e le comunicazioni più vitali.
nevicata 1967

20/01/1967 assunto a tempo determinato presso l’ufficio Ragioneria il giovane rag. Francesco Pio FANTASIA;

21/01/1967 I movimenti giovanili del partiti comunista, democristiano, repubblicano, socialista e socialdemocratico hanno tenuto una  manifestazione per la pace nel Vietnam. Alle 16,30 una “carovana della pace” composta da una ventina di auto, ha attraversato la città e le periferia annunciando la manifestazione. Poi alle ore 18, nel salone del PSU  ha avuto luogo l’assemblea dei partecipanti, durante la quale i dirigenti dei partiti hanno portato l’adesione dei rispettivi movimenti giovanili. Dell’iniziativa dei giovani osimani ne parlò anche l’Unità.
gIOVANI PER LA PACE

 – 27/01/1967 gli anziani ricoverati presso il ricovero “Don Giuseppe e Gaetano Recanatesi”, diretto da don Carlo Grillantini,  pagano una diaria di £ 1.000 giornaliera;

29/01/1967 si apre ad Osimo il “circolo culturale della Resistenza” a cura dell’Anpi. Già erano presenti in città altre due associazioni legate alla Resistenza: l’ANPPIA  e l’ass. Reduci della Prigionia sezione di Osimo;

30/01/1967 viene istituito in Comune l’ufficio di conciliazione. Primo Giudice di Conciliazione è il dott. Antonio IPPOLITI e il primo messo di conciliazione sarà il sig. Vito Mancino;

03/02/1967 parte il trasporto scolastico per i  bambini delle frazioni (sprovviste di scuola media). Per dare a questi bambini la possibilità di ottemperare l’obbligo scolastico viene effettuato dal Patronato Scolastico per il mezzo dell’autista  BORDI Abele. Il Comune di Osimo contribuisce alle spese;

09/02/1967 a seguito della richiesta del Preside dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Temistocle Calzecchi Onesti” di Ancona, di aprire ad Osimo un corso serale per “radio montatori”  e “riparatori radio tv”, il Comune di Osimo chiede al Ministero della Pubblica Istruzione la trasformazione della Scuola Professionale  di Stato in Ist. Autonomo Professionale per l’Industria e  e l’Artigianato” assumendone tutti gli oneri previsti dalla  Legge  e cioé: fornitura  e manutenzione dei locali, fornitura dei servizi acqua, e gas, riscaldamento , assicurando di contribuire in modo continuativo al mantenimento della istituzione scolastica.
Partì così l’Istituto Autonomo Professionale per l’ Industria e l’Artigianato  con l’avvio del corso triennale per radio montatore e riparatore  e l’avvio di un  corso annuale per riparatore di apparecchi televisivi;
San Carlo

10/02/1967 la banda cittadina ha un nuovo maestro il prof. Paolo PELLEGRINI di Senigallia. La direzione del m° Pellegrini durerà fino al termine della sua vita, avvenuta nel 2005;

12/02/1967 viene istituito, a seguito della richiesta del Preside del Liceo Classico – all’interno del Ginnasio -, la nuova sezione del Liceo Scientifico. Il Comune si fece carico di tutti gli oneri derivanti dalla istituzione del nuovo corso, inizialmente con £. 600.000;

– 25/02/1967  Interpellanza dell’avv. Vincenzo FABIANI, consigliere comunale eletto nella lista del PLI: “Il sottoscritto Consigliere comunale ritenuto che su vari quotidiani, anche in pagina non cittadina, è apparsa la notizia di visita effettuata alla nostra città dal Sottosegretario al Consiglio dei Ministri On. SALIZZONI Angelo;
che da parte della stampa è stato precisato come tale visita  abbia avuto carattere di ufficialità, sottolineando l’intervento oltre, naturalmente, del primo cittadino Osimano e della Giunta comunale al completo, delle maggiori autorità provinciali alla partecipazione, anche alla cerimonia che si è svolta nella casa comunale;
che la stampa stessa abbia inoltre riferito la notizia secondo cui il signor Sindaco di Osimo ha colto l’occasione per sottoporre all’attenzione dell’Ospite problemi che interessano altamente l’Amministrazione comunale, anche ed in particolar modo, sotto il profilo di carattere amministrativo;
rivolge INTERPELLANZA al signor Sindaco  ed alla Giunta comunale:
1° affinchè dicano se risponde ad esattezza la notizia come apparsa  sui vari giornali, con specificazione, in maniera particolare, se si è trattato o meno di visita compiuta in forma ufficiale da parte di un Membro del Governo;
2° in caso positivo perchè chiariscano i motivi per i quali i rappresentanti delle minoranze, che pure rappresentano ampi strati della popolazione osimana, non sia stata data, comunque, notizia alcuna sia pure in forma ufficiosa e non protocollare di quanto sarebbe ed è poi avvenuto;
4° perchè informino, in via d’urgenza, l’intero Consiglio comunale quale organo elettivo che rappresenta nel senso più pieno il Comune e la sua Amministrazione, di quali sarebbero i problemi di così vitale imprtanza, dalla cui formulazione le minoranze sono rimaste totalmente escluse, e che avrebbero formato oggetto dei colloqui accennati, riferendo altresì, infine, l’esito dei colloqui stessi.”
Il Sindaco avv.Vincenzo ACQUA in proposito osserva che quanto è stato pubblicato dalla stampa non risponde a verità, l’On Angelo SALIZZANI è venuto in Osimo a seguito d’invito personale del  Sindaco, ed in forma privatissima. Ovviamente anche se si trattava di una visita privata era nostro dovere invitare l’Ill.mo Signor  Prefetto. E’ altresì noto che non si è parlato di problemi riguardanti  Osimo, ma solo è stata fatta raccomandazione perchè l’Onorevole si fosse interessato di alcune pratiche pendenti presso i Ministeri. Dopo la visita al Comune il parlamentare ha visitato la Cattedrale, Piazza nuova e più tardi la Basilica di San Giuseppe da Copertino. Erano presenti i componenti la Giunta appositamente avvertiti.
SINISCALCHI ( consigliere comunale DC) interviene nella discussione precisando che non sono stati invitati nemmeno i consiglieri della maggioranza.
FABIANI nella replica, conferma il  disagio in cui sono venute a trovarsi le minoranze sapendo ( sempre stando alla comunicazione della stampa) dei colloqui che si sono svolti a carattere amministrativo e fa presente l’opportunità che la stampa chiarisca la situazione.
Il Sindaco ribadisce che si è fatto cenno ad alcune pratiche già definite dal Consiglio, quali l’approvazione del bilancio, il mutuo a pareggio del bialncio 1966 e pratiche prendenti presso i Ministeri. Mette in  rilievo, infine, che se vi saranno visite di componenti di Governo a carattere ufficiale, tutto il Consiglio sarà invitato.

27/02/1967 approvato il Bilancio dell’Azienda Idroelettrica Municipale di Osimo per l’anno 1967
Bilancio Azienda Idroelet_196728/2/1967 deliberata la costruzione di un acquedotto rurale in località San Valentino per far fronte alle esigenze dei residenti della frazione;

02/03/1967 il servizio della raccolta rifiuti dato in appalto alla ditta G.G. PASTORINO  di Bergamo viene esteso anche alle frazioni. Tale iniziativa, necessaria e non più prorogabile determinerà una revisione del contratto di appalto con un incremento della spesa annua di £ 5 milioni circa. Il servizio esteso alle frazioni prevedeva anche lo spazzamento delle principali vie periferiche e la collocazione di ( oggi li chiamiamo cassonetti ) bidoni per la raccolta dei rifiuti. In particolare ne furono collocati:
– frazione Casenuove, bidoni collocati n° 12;
– frazione Padiglione, bidoni collocati n° 12;
– frazione San Biagio, bidoni collocati n° 12;
– frazione Villa San Paterniano, bidoni collocati n° 10;
– frazione Passatempo, bidoni collocati n° 30;
– frazione Campocavallo, bidoni collocati n° 16;
– frazione Aspio, bidoni collocati n°  5;
– frazione San Sabino , bidoni collocati n°  5;

05/03/1967 nominati i rappresentanti del Comune di Osimo all’interno del Patronato Scolastico: GAGLIARDINI Giovanni e Paolo POLENTA;

06/03/1967 BELLI Tito viene nominato a far parte del Consiglio di Amministrazione della casa di riposo “Gisella e Gaetano Recanatesi”;

07/03/1967 il Consiglio Comunale dopo diverse riunioni, incontri allargati a tutti i capigruppo decide per l’alienazione dell’area edificio ex Recanatesi di proprietà comunale con l’obbligo agli acquirenti della costruzione di un albergo.
Per appagare il desiderio di tutti gli osimani, per dare finalmente alla città un degno posto per i turisti, per far si che Osimo si dotasse di una struttura di ricezione per dare opportunità turistiche alla nostra città, con queste motivazioni tutti i consiglieri erano concordi che era diventato impellente e non rinviabile il problema di avere in Osimo un Albergo.  La ditta “MORESI&GRACIOTTI” che aveva presentato il primo progetto edificatorio dell’aria si ritira ritenendolo troppo oneroso ed impegnativo. La ditta “MENGARELLI Ulderico  e Renato” che già per il tramite del notaio Costantini aveva fatto pervenire un proprio interessamento, fa pervenire un progetto in cui si prevede la realizzazione dell’Albergo e dei relativi servizi, la realizzazione di uffici e appartamenti di civile abitazione e una sala convegni-cinema. Nel dettaglio il progetto prevedeva nel sotterraneo: garage, ripostigli, lavanderia, impianti vari. Al piano terra avrebbe trovato collocazione un ristorante di lusso, caff’è-bar, la hall dell’albergo, la cucina alcuni negozi con vetrine su via Leonetta. Il 1°, 2°, 3° piano erano destinati all’albergo per  le camere, gli uffici, ecc. Al 4° e al 5° piano sarebbero sorti gli appartamenti di civile abitazione. Inoltre nell’ultimo piano con terrazza si prevedeva la realizzazione di un grande locale per i congressi, sala convegni e riunione, completa di servizi, bar e ristorante. L’alberto, dal progetto, risulta avere in dotazione circa 30 camere di cui 14 munite di bagno incorporato per un complessivo di 60 posti letto. Gli imprenditori costruttori assicurano che sarà assicurata l’immediata gestione dell’albergo affidandola a persone qualificate che renderanno l’albergo stesso confortevole, decoroso in modo da richiamare sempre più l’affluenza turistica.
Si garantisce  che l’albergo potrà entrare in funzione entro 1 anno circa dalla fine dei lavori dell’opera.
Il Consiglio, all’unanimità, delibera la vendita del palazzo al prezzo di £ 28.000.000  stabilendo che gli acquirenti cederanno in proprietà al Comune una parte del costruendo immobile al piano stradale, un locale di mq. 65.
Si fissa l’obbligo da parte degli acquirenti di costruire un albergo secondo i progetti depositati. L’albergo dovrà essere, inoltre, classificato per lo meno di categoria 2^ e dovrà avere non meno di 30/35 camere, servizi adeguati, annessi, bar, caffè, ristorante, salone convegni con almeno 250 posti. Si pone la clausola che qualsiasi oggetto antico, rudere di rilievo, e quanto altro dovesse essere rinvenuto, considerato rilevante  a giudizio insindacabile dell’Amministrazione comunale rimarrà di proprietà del Comune. Altra clausola di garanzia inserita nel contratto è quella che prevede qualora venisse a mancare la destinazione ad albergo della parte di fabbricato a ciò destinato, la parte stessa passerà di proprietà del Comune di Osimo. Infine, si autorizza la ditta a costruire in sopraelevazione, civili abitazioni;

22/03/1967 oltre all’albergo altro tema che alimenta la discussione politica osimana è la questione dell’area industriale-artigianale che la Giunta vuole realizzare in località Osimo Stazione, lungo la statale Adriatica. In particolare i socialisti osimani contestano la località scelta dal Comune perchè a loro dire non adatta. Per i socialisti avrebbe risposto meglio alle esigenze la zona presso la frazione di Casenuove e Passatempo dove avrebbe potuto utilmente sorgere aziende di trasformazione e conservazione di prodotti agricoli locali con l’impiego di celle frigorifere. Per la    maggioranza, per la DC, la scelta fatta vale a dire l’individuazione di una area lungo la statale Adriatica è la scelta migliore, individuata dopo lunghissime e ponderato esame e i ricorda alle altre forze di opposizione, che i criteri generali che hanno inspirato la scelta dell’area è legata: alla vicinanza della Stazione ferroviaria, alla vicinanza del casello autostradale ( autostrada che è in corso di  costruzione). Il Consiglio comunale dopo aver provveduto all’individuazione dell’area, situata lungo la strada statale 16 Adriatica  dal km 311,120 al km 312,070 approva un Regolamento per la ripartizione dei vari lotti e per l’individuazione della concessione degli stessi alle ditte richiedenti;

25/03/1967 In Consiglio comunale c’è l’unanime volontà da parte di tutti i partiti presenti nel civico consesso ad aiutare le società sportive presenti sul territorio osimano. Le esigue risorse a disposizione del Comune impone, tuttavia,  agli amministratori di fissare delle regole  per la determinazione dei contributi da elargire alle stesse con criteri di equità e di imparzialità . L’amministrazione per prima cosa invita tutte le soc. sportive ad effettuare una relazione sulla attività svolta nel corso dell’anno 1996. Alla luce di tali relazioni, prendendo come criterio il numero degli atleti tesserati e l’entità delle manifestazioni organizzate e/o alle quali si è partecipato, il Comune eroga i contributi alle società sportive osimane:
– Osimana calcio ………….. £ 300.000;
– Robur pallacanestro……. £ 300.000;
– Libertas calcio……………. £ 120.000;
– Volley ball pallavolo …….£ ..20.000;
– Sakura Judo………………. £ ..30.000;
– Saif atletica……………….. £ 100.000;
– Diana atletica leggera…..£ …25.000;
– Osimo Stazione calcio…. £ …25.000;
– San Carlo calcio………….. £ .. 25.000.
Un totale di 920.000 lire di contributi erogati dal Comune alle varie società sportive osimane che nel 1966 tesseravano circa 367 atleti osimani;

8/4/ 1967 Gloria CASTELLANI, è una giovane e promettente cantante osimana che ha vinto il “Festival VOCI NUOVE” di Cupramontana, dopo una serrata lotta fra concorrenti e dopo una severa cernita operata dalla giuria.
Ebbene dalla manifestazione canora – alla quale hanno partecipato voci provenienti da tutta Italia – è uscita laureata la nostra concittadina che avrà diritto a poter partecipare al prossimo Cantagiro;
1967 Voci nuove

9/04/1967 inaugurati i nuovi locali dell’Unione Sportiva Osimana in via Sacramento. La nuova sede risponde alle esigenze degli sportivi osimani. La realizzazione si è resa possibile grazie al sacrificio di molti appassionati che hanno prestato la loro opera volontaria per la sistemazione dei locali;

18/04/1967 riconoscimento del gesto di valore civile ai concittadini: BONCI Livio, PIERPAOLI Paolo, PIERPAOLI Giovanni, ROMAGNOLI Cesare. Del fatto ne parlarono diffusamente anche i giornali. Il gesto “eroico” dei quattro giovani che ha portato alla cattura – dopo fuoribonda e sanguinosa lotta – di Caso Paolo (ricercato dalla polizia perchè accusato di avere ucciso in un conflitto a fuoco a Campobasso l’appuntato Mignocora e ferito il brigadiere Paduano e la guardia Camisaro). Quanto accaduto e il comportamento dei quattro giovani volle essere ricordato anche dal Comune di Osimo in maniera tangibile dato che i primi tre dei giovani coraggiosi cittadini, sono osimani. Il Comune volle ricordare, sotto il profilo umano e sociale e per un debito di riconoscenza civica a ricordo del gesto compiuto, donando una medaglia coniata in oro ai propri concittadini per il coraggioso gesto dagli stessi compiuto in Ancona, mettendo in gravissimo pericolo la propria vita, che ha portato alla cattura del pericoloso latitante macchiatosi di un efferato omicidio. Il Comune propose per i quattro giovani anche il conferimento della medaglia d’argento al valore civile da parte del Ministero degli Interni;
Bonci Pierpaoli

aprile 1967 Premiazione dei donatori di sangue di Osimo. Grazie alla generosità di questi volontari le  vite di molte persone sono state strappate alla morte. Nell’occasione della festa sociale del 1966 viene inaugurata la nuova autoemoteca. Il fondatore dell’Avis Osimo è stato il prof. Gualfardo TONNINI, mentre il Presidente dell’Associazione nel 1966 era il prof. Giovanni SILVESTRI.
I benemeriti, premiati con la croce d’oro per aver raggiunto le 100 donazioni furono: Luigi PIRANI e Oberdan MARSILI. Furono premiati con diplomi e medaglie anche i donatori che raggiunsero nell’anno chi 50, 20, 10 donazioni: BARTOLI Mario, DONZELLI Alfredo, MARINELLI Enrica, VERDOLINI Leonardo, MOSCA Pietro, BONCI Francesca, CAMPANELLI Giulio, FAGIOLI Anna, COLTRINARI Armando, BALEANI Sergio, MAZZIERI Mario, MONTEVECCHI Piergiorgio, VERDOLINI Sisinia, ANTONELLI Luigi, POLENTA Ugo, VOLPINI Giuseppa, PRINCIPI Silvano, TOZZI Sante, GIANNONI Gino, CANDOLFI Mario, PIZZICHINI ANTONLLI Arrigo, MENGONI Maria, PEPA Mario, STEFANELLI Arnaldo, MARZIANI Gualtiero, SERPILLI Wlter, DONZELLI Giancarlo, MEZZELANI Osvalda, POLENTA Ada, PIRANI Mario, GIARDINIERI Sesto, VOLPINI Valeria, CARLONI Primo, DE ROSA Cesare, CAPOMAGI Alessio, FRAGOLI Natalina, GALASSI Italo, SIMONETTI Armando, CAPORALINI Amato, PAGLIARECCI Reginaldo, PIRANI Franco, GATTO Egidio, MARCHETTI Antonietta, GABBANELLI Renato, ESPOSITO Elsa, GRACIOTTI Anna, ANDREONI Oliviero, CECCONI Marino, ZITTI Giulio, CANTORI Guido, LAVAGNOLI Emma, CARDINALI Mario Sopranzetti; ALBANESI GISELDA, cardinali domenica, FEI Luisa;

la nuova autoemoteca dell'AVIS Osimo

la nuova autoemoteca dell’AVIS Osimo

19/04/1967 La Giunta ritiene opportuno fissare, con apposito atto deliberativo, l’orario per il servizio del comandante dei Vigili Urbani.  Al tempo i vigili svolgevano un orario di 8 ore giornaliere. L’orario di servizio del Comandante viene così  stabilito:
–  tutti i giorni non festivi escluso il giovedì dalle ore 8 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 18;
– il giovedì dalle ore 6,30 alle ore 11 e dalle ore 16 alle ore 18;

26/04/1967 Colpo di Stato monarchico-fascista in Grecia;

08/05/1967 approvato il Bilancio di Previsione per l’anno 1967. Il totale  delle Spese ammonta a £. 630.050.160,  di cui circa 600 milioni è la spesa corrente e circa 30 milioni è l’importo delle rate per il  rimborso dei mutui accesi. Il totale delle Entrate ammonta a circa 321 milioni. Si approva quindi un bilancio con un disavanzo economico di circa 308 milioni di lire;

09/05/1967 concorso per vigili urbani, nominati vincitori e saranno assunti i sig.ri: PETTINARI Luciano e DOMESI Luciano;

10/05/1967 il giovane calciatore osimano, Giovanni GIACCO,  dopo essersi formato  e dopo aver militato nella Libertas è partito, ancora minorenne, verso la “grande città”: Macerata. E’ qui,  mentre gioca nelle giovanili della Maceratese in paziente attesa di debuttare in prima squadra, che viene notato  e convocato dal commissario tecnico Galluzzi per la squadra nazionale juniores per partecipare al Torneo internazionale UEFA.
Le cronache dei giornali non ci raccontano se ha definitivamente fatto parte della compagine azzurra, ma credo che già la convocazione sia stata una bella soddisfazione.
Risponde Giovanni Giacco “….. per la cronaca non potei partire con la Nazionale per la Turchia in quanto mi infortunai 4 giorni prima con la squadra beretti della Maceratese.”

31/05/1967 la Giunta ricorre contro il Ministero della Pubblica Istruzione avverso il provvedimento della Soprintendenza ai monumenti delle Marche che assoggettava a particolari vincoli di tutela storici-architettonici il palazzo ex Recanatesi. Questi vincoli di fatto impedivano o quanto meno impedivano al Comune l’alienazione del bene e i progetto di costruzione dell’albergo.
Questa la nota della Soprintendenza:
“….Ai sensi della Legge  1/6/1939 n.1089, si conferma che il Palazzo ex Recanatesi, segnato in catasto ….., di proprietà del Comune di Osimo è sottoposto alla tutela della predetta legge. Pertanto, a norma dell’art. 4 della su menzionata legge, tale bene va ad  aggiungersi nell’elenco descrittivo degli immobili monumentali di proprietà di codesta Amministrazione, in quanto:  il Palazzo ex Recanatesi del sec. XIX  è notevole costruzione ottocentesca prospettante sulla via Lionetta; facciata costituita da due ordini di finestre, di cui quelle del piano nobile incorniciate, portale bugnato di accesso al cortiletto attraverso il quale e per uno scaloncino si accede al piano nobile; all’interno ampie sale voltate a vela; due soffitti decorati a fresco di cui uno, più abbondantemente, mostra motivi floreali facenti da cornice ad una scena mitologica; nel sotterraneo importante mosaico di epoca romana…..”
Il Comune di Osimo era venuto in possesso del Palazzo ex Recanatesi nel 1952, si trattava di un immobile storico ma di fatto l’incuria e il tempo lo avevano ridotto ad un immobile fatiscente e oramai privo di  interessi artistici. Vedremo in seguito cosa è successo.

01/06/1967 XXI anniversario della Repubblica Italiana;

– giugno 1967 prendono la maturità classica:  AGOSTINELLI Carla, AMATO Giuseppe, ANGELONI Angelo, CARLONI Maria Carla, FARINA Luigi Innocenzo, GIULIODORI Sergio, QUATTRINI Maurizio, ROSSI Marisa, SANSONE Biagio.
Diventano maestre/i alle magistrali di Osimo: AGNESI Anna, AGOSTINELLI Adriana, ANDREOLI Magda,  BELLEZZA Rosamaria, BIGATTI Teresa,  BONACCORSI Annamaria,  BORGOGNONI Simona,  BORSELLA Ivana,  BRUNORI Antoni, CALIMICI Maria Assunta, CAPORALETTI MariaSveva,  CARINI Luisa,  CASTELLANA Gloria,  CAVALLO Maria, CIARROCCHI Paola, CIONCO Nazzareno,  DELSERE Nella, DOLCINI Franca,  FILLEGI TOME’ Valeria,  LOPPEL Maria Novella,  NOBILI Maria Giulia,  POLVERIGIANI Oretta,  SARTARELLI Sandra,  SORBELLINI Maria Cristina, STAFFOLANI Bruno,  TRILLINO Maria Antonietta, VOLPINI Viviana.
Si diplomano ragionieri: ALESSANDRINI Maria, ANDREANI Rosina Maria, ANTOLINI Luisa, ANTONELLI Silvana,  BRACACCINI Antonietta,  D’ORLANDO Franco, DIONISI Luciana,  DONNINELLI Alberto, GIARDINIERI Antonio, GUERRINI Sofia, MASSERELLI Pierluigi,  MORO Anna Maria, PERILLOSO Pietro,  ROSIELLO Antonio, SANSEVERINATI Slvana,  SAVOIA Umberto, ZARLETTI Vinicio,  BARTOLI Paolo, BULDORINI Vittorio,  FRANCHINI Ubaldo, GATTO Anna, MARCHEGIANI Paolo,  MARCHETTI Alberto,  MORONI Paolo,  MAZZIERI Franco,  PACINI Liviana, PAPA Mario, PATRIGNANI Pasqualina,  PESCATORE Maria Pia,  TAPPA Fausto, TASSO Mirella,  TOMASSETTI Simonetta.
197 rag 1
1967 rag 2
1967 rag 3
1967 rag 4
1967 7 rag

19/06/1967 il consiglio comunale si apre con l’intervento del consigliere BUGLIONI Attilio rappresentante del PSIUP:
Ill.mo Signor Sindaco, Assessori comunali e Colleghi consiglieri. In apertura di questo Consiglio desidererei che mi lasciate parlare e prometto per non più di dieci minuti. Chiedo silenzio ed attenzione affinchè non accada come nell’ultima seduta in cui pochi consiglieri poterono prendere atto della mia relazione al bilancio, mentre in altri gruppi infuriavano accanite discussioni, tanto che ad un certo punto non riuscii piùdi distinguere in quella confusione quale dei due gruppi – DC o PSU – fosse più idoneo a guidare in una strada di sole fra viali profumati i 24 mila abitanti osimani.
Infatti leggendo i manifesti affissi nei muri delle vie di Osimo, sembra dare proprio questa sensazione…. Non voglio confondere e non voglio aggiungere altro, saranno i cittadini osimani a giudicare se all’ordine del giorno promosso dal gruppo socialista unificato, il rappresentante del PSIUP abbia votato contro lo sviluppo industriale, contro lo sviluppo artigianale, contro lo sviluppo economico.
Non sò chi mi ha eletto nella candidatura comunale, però trovandomi qui come consigliere mi sono assunto l’impegno non diversamente dagli altri consiglieri. Perciò desidero che le mie relazioni siano ascoltate con educazione e come io ascolto con silenzio e con attenzione quelle degli altri. Ingiustamente sono stato accusato, principalmente in ogni muro della nostra città, signir Sindaco. La prego cortesemente di leggere la pagina 19 del verbale della seduta del 9 maggio di fronte alla rispettabile seduta consiliare ed al gentile pubblico. Dopo che il signor Sindaco avrà letto, quindi vedere e garantire se mi sono astenuto, e non che abbia votato contro all’ordine del giorno dei socialisti unificati.
Io rappresentante del partito socialista unitario ho sempre creduto di unirmi alle giuste cause che si svolgono in questa sala, con il mio motto: “SIAMO QUI PER LAVORARE E PER TUTTI, PER RISOLVERE PROBLEMI PER IL BENESSERE DI OGNI SINGOLO CITTADINO: QUINDI TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI !”

20/06/1967 Sono da poco passati gli anni delle Riforme Agrarie: l’assegnazione delle terre agli assegnatari in base al principio che riconosce “la proprietà della terra a chi la lavora”.  Le terre appartenenti ai grandi  proprietari furono espropriate e ripartite fra i contadini, che assumevano l’impegno di ripagarne il valore in determinati anni, a un basso tasso d’interesse.
Nel Consiglio Comunale di Osimo si discute, su proposta del Consigliere Guido MAGGIORI ( capogruppo della lista del PCI),. dell’ Ordine del Giorno avente come oggetto l’alienazione della terra di proprietà degli Enti Pubblici. Si trattava in particolare dei terreni posseduti:
– dall’Azienda II.RR.BB che nel 1967 contava più di 464 ettari;
– dal Collegio convitto Campana che nel 1967 contava più 170 ettari;
– dall’Opera Pia Buttari che nel 1967 contava più di 175 ettari.
Il Consiglio fu chiamato a discutere il seguente Ordine del Giorno :
“Il Consiglio comunale di Osimo, considerata la situazione finanziaria difficile  di vari enti pubblici ospedalieri e di beneficenza ( Istituti Riuniti di Beneficenza, Opera Pia G.Buttari, Collegio Convitto Campana, Istituto Muzio Gallo) determinata anche dalle rendite insignificanti che vengono tratte dalle aziende agrarie possedute, rendite che comunque sono assolutamente sproporzionate al valore del capitale agrario posseduto; ritenuto che causa determinante di questa situazione sia l’esistenza dell’arcadica e superata struttura mezzadrile nelle campagne;
di fronte agli studi regionali per la programmazione in agricoltura che pongono il giusto obiettivo del superamento della condizione mezzadrile quale condizione per una moderna e razionale ristrutturazione delle campagne;
preso atto che numerose forze politiche democratiche della Regione hanno affrmato il principio del trasferimento della proprietà fondiaria alle categorie dei lavoratori agricoli anche attraverso la trasformazione della proprietà agricola degli enti pubblici in “aziende pilota familiari diretto coltivatrici e cooperative”,
raccomanda ai rappresentanti eletti in detti Enti da da questo Consiglio comunale di adoperarsi perchè le aziende agrarie da essi amministrate , procedono a deliberare l’alienazione a favore dei contadini della terra che questi lavorano, utilizzando la legge 590, previa contrattazione del prezzo con i consigli di azienda assistiti dalle organizzazioni sindacali”
La votazione espresse  il seguente risultato: Favorevoli n. 11, Contrari n. 10, Astenuti tre ( Niccoli, Gobbi e Marchegiani). La proposta passò.
1969 terra ai contadini lotte 1La difesa dei diritti e della libertà dei mezzadri è stata una dura lotta sindacale,  una grande battaglia della CGIL e della CISL.
In Osimo questa battaglia sindacale per il riscatto dei diritti economici, sociali, morali e civili nel mondo contadino, aveva in particolare due volti:
– quello di Guido MAGGIORI che anche sui tavoli del Consiglio Comunale portava la sua passione a difesa dei diritti dei più deboli;
– quello di Luigi DE MINICIS, un grande sindacalista della Cisl ad Osimo e non solo, anche lui figlio di contadini e un nostro caro amico di famiglia.
1969 terra ai contadini lotte 2
1969 terra a contadini lotte 4

22/06/1967 L’attuazione degli artt.117 e seguenti  della Carta Costituzionale e’ avvenuta solo nel 1970 con la costituzione delle Regioni a statuto ordinario, quali Enti Pubblici Territoriali dotati di sovranità derivata,con funzioni proprie delegate e ripartite. Nell’anno 1967 si era aperto in Italia il dibattito sulla istituzione delle Regioni. Il nostro Civico consesso delibera un Ordine del Giorno, predisposto  congiuntamente dalle forze politiche della maggioranza e di quelle delle minoranza per sollecitare l’istituzione della Regione Marche:
“Il Consiglio comunale di Osimo, consapevole che la legislazione che regola oggi la vita degli Enti Locali in Italia è tecnicamente e politicamente superata dalla carenza delle disponibilità finanziaria; della pesantezza della tutela burocratica, della macchinosità delle procedure, di quanto tutto ciò alteri quel rapporto di interscambio, libero ed efficiente, che dovrebbe esistere tra il potere locale ed il potere centrale;
consapevole altresì che la correzione di questo sistema è cosa che ha il suo passaggio obbligato nell’attuazione dell’ordinamento regionale, secondo il dettato della Costituzione della Repubblica;
considerato che la legislatura parlamentare volge ormai al termine senza che il problema dell’attuazione dell’ordinamento regionale sia stato affrontato e risolto;
convinto che, se non viene predisposta rapidamente una adeguata legislatura al riguardo, si rischia di ritardare di altri anni la attuazione del dettato costituzionale con serio pregiudizio degli EE.LL. e della stessa programmazione democratica;
decide di far pervenire il presente ordine del giorno a tutti i Parlamentari della Regione Marche, perchè si rendano interpreti della volontà e delle esigenze della Comunità rappresentata.”.
La votazione espresse  il seguente risultato: Favorevoli n. 22, Astenuti due ( Simonetti e Gentili). La proposta passò.

giugno 1967 parliamo di sport e di ciclismo in particolare. Ci sono tre osimani che si fanno valere, tutti giovani o giovanissimi, su di loro si puntano le aspettative, visti i loro risultati nelle categorie di appartenenza, del ciclismo osimano. Solo il tempo e il racconto da parte degli stessi della loro storia saprà dirci se questa aspettativa si è  rivelata veritiera, e come sono andate le cose. Ecco i nomi delle promesse del ciclismo osimano del 1967:
Otelio LE MOGLIE di Passatempo. Al termine del suo primo anno di attività come esordiente, questo corridore di Passatempo possedeva già  un “curriculum” da brividi: due vittorie su strada e ben nove vittorie su gare tipo pista. Le sue doti sono quelle di uno scattista  e viene descritto  da Piazzini come uno degli atleti più notevoli del ciclismo marchigiano. Nel 1967 aveva 15 anni;
Gilberto MOBBILI di Villa Cannone. Correva con il Pedale Dorico squadra di Ancona ( maglietta rossa fiammante, da giovane ci correva anche mio marito prima di optare per il calcio, sempre con risultati che non meritano particolari citazioni) Le cronache lo descrivono come un abile scalatore vincitore di importanti gare a livello nazionale. Un dominatore delle salite.
–   Pianaroli del Padiglione anch’egli atleta del Pedalo Dorico un predestinato per le corse a sprint.
ciclisti 1967 2

23/06/1967 il Comune licenzia alcuni operai avventizi. La mancanza di fondi impedisce al Comune il proseguimento del rapporto lavorativo  ne di soddisfare le aspettative degli operai avventizi di poter essere inclusi stabilmente nella pianta organica comunale. Questa scelta, naturalmente, viene contestata dalle minoranze consiliari, Maggiori per il PCI rileva quanto tale scelta sia un “cattivo affare” per il Comune che non potrà avere quella continuità e quella sicurezza nelle prestazioni che quegli operai avevano assicurato nel tempo. Si trattava di operai che avevano offerto le loro prestazioni al Comune per oltre 10 anni;

24/06/1967 al circolo Tennis si svolse  la seconda edizione del Torneo Nazionale “Coppa Castle”. Sponsor dell’iniziativa era la ditta Castle di Castelfidardo che fabbricava racchette da Tennis in legno.  Il fondatore della ditta, Leonardo Ottavianelli, era un grande artigiano nella lavorazione del legno che  dopo la crisi delle fisarmoniche, convertì la sua azienda  nella costruzione delle racchette da tennis. Produceva a prezzi competitivi racchette di buona qualità.  A quei tempi, chi praticava tennis  da Gino Buglioni, aveva in mano un prodotto artigianale  in  legno di buona fattezza targato: “Castle – Italy”.
Ritornando al Torneo, ancora una volta Sandro GRACIOTTI si sbarazzò dei tanti quotati tennisti scesi ad Osimo, da tutta Italia,  con mire conquistatrici.  Il campione automobilistico Lodovico Scarfiotti  premia il nostro Sandro Graciotti.
Caste 1967

26/06/1967 Un’altra polemica investe la Giunta a causa di una scelta discutibile che porterà ad una accesa discussione in sala Gialla: il licenziamento del custode del mattatoio BATTISTONI Mario.
Il Consigliere Buglioni del PSUP presenta una interrogazione:
“Ill.mo Signor Sindaco e signori Assessori, sono certo che non vi rimarrà difficile rispondere alla mia interpellanza in questa seduta, ma d’altro canto penso e m’incoraggio che nel mio giusto intervento come consigliere comunale domani difensore per una giusta causa a spezzare e denunciare le vostre sbagliate decisioni, nella quale, per caso, ma sovente, questa vostra amministrazione cade in alcune discriminazione contro singoli cittadini.Dunque non è possibile che continuate in questa maniera particolarmente quando la Giunta non delibera con lo stesso timbro le carte sul tavolo  amministrativo. Questo mi fa pensare in tali casi  si ottiene la maggioranza solamente con indiscriminazione e con la legge assoluta di potestà, però voglio ricordare che non siamo più nell’era fascista, ora siamo in uno stato democratico e libero in cui si deve lavorare onestamente per il benessere pubblico.
Signori Amministratori, come consigliere in questo Comune invito a comportarvi meglio ed a guardare egualmente tutti i cittadini da questo edificio dalle cinque torri mestamente e continuamente ventilate dalla bandiera rossa e gialla, simbolo di fratellanza e giustizia per tutti. protesto per la sospensione da voi accettata dell’operaio Battistoni Mario esemplare e qualificato lavoratore, idoneo a tutti i lavori che il mattatoio pubblico esige, stimato da tutti i macellai di Osimo, oltre a questo abbiamo una particolare affermazione del sig. BEBI dott.Francesco, veterinaio direttore da oltre 25 anni in questo mattatoio. Quali sono allora i motivi di questa vostra decisione ?
Vi rispondo io, perchè il vostro lavoro di amministrazione è contro qualsiasi economia pubblica e contro gli interessi del nostro Comune , e i cittadini di Osimo vi accusano, ed io me ne faccio portatore.”
La maggioranza nè la Giunta rispondono a queste affermazioni.
Il consigliere MAGGIORI interviene nella discussione chiedendo di conoscere i motivi per cui la Giunta ha deliberato la non riassunzione dell’operaio addetto al mattatoio, signor Mario Battistoni. Sempre lo stesso consigliere di minoranza afferma di essere venuto a conoscenza che il provvedimento è stato adottato dalla Giunta con una votazione segreta senza la necessaria concordanza di tutti gli Assessori. Dice Maggiori: ” Conto di avere una spiegazione sincera, leale perchè l’opinione pubblica attende di conoscere quali sono i motivi in base ai quali la Giunta ha adottato un così grave provvedimento.
A nome della maggioranza interviene il consigliere NICCOLI: ” … preciso occorra esaminare il problema sotto due aspetti, giuridico e di merito. Sotto il profilo giuridico nessun dubbio può essere affacciato in quanto,  com’è noto a tutti, le Amministrazioni comunali possono assumere personale avventizio solamente per tre mesi, ed in via eccezionale per altri tre mesi, senza che occorra una motivazione. nel fatto concreto, precisa che ignora se vi sono motivi che hanno condotto la Giunta ad adottare le deliberazione in argomento. E’ comunque da escludersi che vi sia stato arbitrio, senz’altro sarà stata adottata nell’interesse dell’Amministrazione. Trattandosi di un servizio prettamente tecnico mi auguro che la Giunta Municipale abbia tenuto conto delle esigenze del servizio.” L’ex sindaco Niccoli, conferma che la Giunta ha esercitato un suo diritto ed esprimere il convincimento che dal lato tecnico siano stati richiesti i pareri necessari dati dal direttore del macello e dai commercianti.
Il consigliere Catena rileva la necessità di sospendere quando deliberato dalla Giunta affinchè, come suggerito dal prof.Niccoli, la Giunta acquisisca tutti i pareri necessari per potersi al meglio esprimere. Per il gruppo consiliare del PCI, con l’intervento del consigliere Guercio, la Giunta deve riconoscere il proprio errore e revocare la “ingiusta e penalizzante” delibera contro Battistoni Mario. Dopo una animata discussione la seduta viene sospesa. Si riprendono i lavori con Niccoli che prende la parola per affermare la complessità della questione. Ribadisce che la Giunta ha agito nell’ambito della sua competenza in quanto la nomi na dei salariati spetta all’organo esecutivo per cui l’ordine del giorno presentato dalle minoranze sarebbe improponibile. Tuttavia comprendendo le esigenze dei consiglieri propone di tramutare l’improponibile ordine del giorno in una sorta di raccomandazione verbale alla Giunta di rivedere e di riesaminare la questione nel più breve tempo possibile, tenendo presente quanto è emerso dalla discussione e dalle considerazioni fatte dal Consiglio. La soluzione prospettata trova il suo fondamento nel fatto che il Consiglio, non può entrare nell’ambito dei poteri della Giunta, e che è necessario rispettino le competenze degli organi pur concordando sulle considerazioni di merito.
Il gruppo consiliare del PCI insiste  chiedendo ed ottenendo la votazione del seguente Ordine del Giorno:
“Il Consiglio comunale di Osimo, vista la delibera della Giunta Municipale n° 267 del 16/6/1967, con la quale si conferisce l’incarico di custode del mattatoio al signor MARCONI Otello per un periodo di tre mesi a far dal 3/7/1967 p.v. incarico ricoperto dal signor Battistoni Mario,
riservata l’obbligatorietà e continuità del servizio, nonchè l’esperienza già acquisita dal Battistoni, gli attestati di fiducia nei suoi confronti del direttore del mattatoi, dei macellai e quanti altri hanno a che fare con la predetta attività;
impegna la Giunta municipale a revocare la deliberazione n° 267 del 1967 e la invita, con successivo atto deliberativo, voler provvedere al rinnovo a custode del mattatoio pubblico”. La votazione che fece seguito diede il seguente risultato:
Votanti n. 21 – “SI” n° 9, – “NO” n° 8, – schede Bianche n° 4.  L’ordine del giorno fu approvato con grande soddisfazione delle minoranze.

Per la seconda volta nel giro di una settimana la DC, al Consiglio Comunale ha subito un’altra sconfitta, e non meno significativa della prima quando si è trovata divisa nella votazione sull’ordine del giorno per la vendita delle terre degli Enti pubblici.
Questa volta la Giunta è stata messa in minoranza su un problema di costume. Si trattava di una nomina fatta dalla Giunta per il custode del mattatoio pubblico.
Casa è successo? Al mattatoio c’era già un custode la cui nomina veniva rinnovata ogni tre mesi non essendo, questa figura professionale, compresa nell’organico del Comune. Scaduto il trimestre anzichè riconfermare quello esistente, già sperimentato nel lavoro, la Giunta, con una delibera del 26 giugno, nominava un’altra persona che del mattatoio non ne sapeva niente, si diceva che mai ci era neanche entrato. Allora perchè la sostituzione?
Dai banchi dell’opposizione partì la critica, per assicurare un buon servizio – questa la posizione delle minoranze – era meglio riconfermare chi già è esperto del mestiere. Ma la DC non era di questa opinione. Volarono parole grosse dai tavoli delle minoranze in quanto era  chiaro l’intendimento dell’Amministrazione di accontentare una persona di suo gradimento disinteressandosi  delle sorti  e funzionalità del servizio.
La Giunta e la DC si dimostrarono divisi e sicuramente screditati addirittura Ambrogetti che sostituiva il sindaco Acqua ( ammalato)   abbandonò la sala consiliare.
Da questi fatti appare chiaro quanto la compagine DC, pur con una maggioranza assoluta, era divisa al suo interno. Diffidenti l’un l’altro forse a causa di rivalità. Contrasti che emersero ancor più evidenti sulla questione dell’opportunità o meno di acquistare una macchina per lo smaltimento dei rifiuti e la sua trasformazione in concimi, vicenda che si concluse con: una non decisione e le dimissioni del consigliere e assessore m° Carlo GOBBI;

31/07/1967 nominata la Commissione della Biblioteca comunale e dell’ Archivio Storico, composta da CARLONI Vincenzo, ROMITI Cesare, COMPAGNUCCI don Aldo, LEPORI Luigi;

31/07/1967 approvato il regolamento per la fornitura di divisa e di altri effetti al personale dipendente dei servizi Vigli e messi. La divisa per i motociclisti prevedeva: casco nero e casco bianco, giubbino pelle nera felpata, stivali per motociclista, pantaloni alla cavallerizza, maglione di lana, guanti da motociclista.

02/08/1967 acquistata un’ area per alloggi di case popolari in via Corta di Recanati;

05/08/1967  Concerti a PIAZZA NUOVA:  “CORVI” e  i  “PLAYERS”
1965 i Corvi

18/08/1967  dopo le accese polemiche in Consiglio Comunale e un ordine del giorno proposto dalle opposizioni appoggiato da alcuni consiglieri della maggioranza che di fatto bocciò  l’atto di revoca dall’incarico proposto dalla Giunta, si conferma l’incarico di custode del mattatoio comunale al sig. BATTISTONI Mario. Revocata la precedente delibera con cui era stato assegnato all’incarico il sig.  MARCONI Otello.
Intanto il nuovo Mattatoio comunale è in via di  ultimazione.
Foro BoarioCon il nuovo Mattatoio anche l’area  destinata al nuovo Foro Boario (compresa tra via Molino della Mensa e la Statale Septempedana ) viene completata dei vari servizi,  vengono costruite anche  delle pensiline necessarie  per il Mercato del bestiame.

21/08/1967 presso il circolo dei “Senza Testa” si costituisce una sezione di cine-foto amatori con lo scopo di divulgare la “fotografia” e il “cinema” come arte. Il gruppo ha in programma fra le altre cose di allestire concorsi nazionali di fotografia e in tale attività particolare attenzione si propone di riservare alla città di Osimo ed ai suoi luoghi;

settembre 1967 la gloriosa attività della Virtus, che ad Osimo per oltre mezzo secolo, aveva tenuto viva la passione per la ginnastica artistica, ritorna viva tra gli sport osimani per merito della Robur. La società sportiva  aveva allora i seguenti dirigenti:
Presidente Alberto PESARO, vice presidente Sergio SANSEVERINATI, segretario Paolo BIANCONI, consiglieri erano: Goffredo GIULIODORI, Eugenio BRACONI, Marino MENGONI, Sandreo SANSEVERINATI, Egidio BALEANI, Piergiorgio SCHIAVONI.
La sezione Pallacanestro, sponsorizzata dalla LENCO aveva come presidente onorario Luciano NTONELLI, direttore Tecnico Luigi PATRIZI, vice direttore Egidio BALEANI, segretario Paolo BIANCONI.
L’attività della Ginnastica Artistica “Virtus” era invece presieduta da Carlo AMBROGETTI (presidente onorario), direttore tecnico era Franco LOMBARDI, vice direttore Bruno RUSSO, segretario Franco BERARDINELLI. Consiglieri: Ugone MARCHEGIANI.
La società aveva anche un assistente ecclesiastico don Giovanni BIANCONI e un medico sociale, il dott. Mario BARTOLONI.

26/09/1967 istituita nella frazione di CASENUOVE una sezione staccata della scuola media per dare modo ai numerosi bambini, della frazione stessa e delle zone vicine, in possesso di licenza elementare di ottemperare all’obbligo scolastico post – elementare. Si trattava di una sezione staccata della Scuola Media “Caio Giulio Cesare”;

settembre 1967 L’U.S. Osimana partecipa al Campionato di 1^categoria

Osimana 1967

Osimana 1967

Bastianelli, Rumori, Parri, Guidantoni, Giansanti, Vicarelli
Galeazzi, Brazzoni, Gabbanelli, Barletta, Leggeri, …..

27/09/1967 la Giunta Acqua progetta la costruzione della palestra annessa alla Scuola Media ” Caio Giulio Cesare”, viene dato incarico all’ing. Paolo Parrotti di Ancona di redigere il progetto;

ottobre 1967 lo sport in Osimo era anche la Polisportiva LIBERTAS, Una associazione sportiva con un obiettivo sociale ancor prima che sportivo. L’obiettivo era quello di far crescere i ragazzi in un ambiente pulito e famigliare con dei valori sani
I suoi dirigenti avevano ideali condivisi  e chiarissimi: educare i ragazzi a diventare persone significative facendo sport. Per questo la Libertas non puntò mai a raggiungere successi sportivi, la squadra di calcio militò sempre in terza o al massimo in seconda categoria. In questo ambiente e con questi “bravi maestri” si formarono tanti giovani ed anche calciatori di valore, alcuni di questi arrivarono poi a militare anche nell’Osimana: GIACCO Giovanni, ALESSANDRINI Giancarlo ( l’avvocato), BERARDINELLI, REZZONICO Franco ( anche grande tennista) e negli anni più recenti un certo Claudio GIULIODORI che faceva infuriare mister Di Giacomo quando non rispondeva alle convocazioni perchè impegnato in seminario.
La LIBERTAS  nel ’67 inizia ad impegnarsi, sempre con lo stesso stile e valori educativi,  anche nella pallavolo formando due squadre: una femminile e una maschile.
Presidente della Libertas era Pio Francesco FANTASIA , con Luigi FREGONARA quale Presidente onorario, mentre componevano il consiglio: PIRANI Giovanni, SANTILLI Gino, MORICHI Franco, CECCONI Renato ( il barbiere di piazza), CECCONI Vincenzo, VERDOLINI Leonardo, FORESI Aldo, AGOSTINELLI Germano, BUGLIONI Maurizio, LUCENTE Franco, GRACIOTTI Rosita, GIACCHE’ Luigi,  MAGGIORI Norma, RAPONI Carla, BALDONI Sauro.

ottobre 1967 nasce il circolo giovanile intitolato a Papa Giovanni XXIII in via Saffi. Una trentina di ragazzi, fra i quali giovani operai, a cui vengono messi a disposizione dei locali dell’ex cantina del Palazzo di San Filippo per incontrarsi, discutere e divertirsi sotto la guida di Don Giovanni BIANCONI;

09/10/1967 viene ucciso in Bolivia  Che Guevara;

09/10/1967 viene concessa una licenza per l’esercizio del servizio automobilistico di noleggio auto con conducente da Piazza al sig. COPPARINI Muzio;

13/11/1967 si dimette il consigliere comunale prof. BARIGELLETTI Aldo che rivestiva anche  il ruolo  di Assessore. Per motivi professionali si dovette allontanare  da Osimo trasferendosi a Como. Il seggio vacante venne attribuito a ZOPPI Sisinio dottore in agraria  che risultava il primo dei non eletti della lista n° 5 avente il contrassegno dello scudo crociato. In Consiglio comunale le  minoranze protestano rilevando che il papabile candidato alla successione del dimissionario consigliere ricadeva nelle condizioni di ineleggibilità in quanto componente del Consiglio di Amministrazione dell’istituto “Muzio Gallo”, ente  sul quale il Comune esercita un potere di vigilanza. A seguito delle polemiche che si accesero, lo stesso ZOPPI Sinibaldo comunicò l’impossibilità, per motivi personali,  ad accettare la nomina. A seguito della rinuncia di ZOPPI Sinibaldo viene nominato consigliere comunale il sig. FORESI Aldo;

14/11/1967 il consigliere comunale  SINISCALCHI Alfredo viene nominato Assessore effettivo con la delega alle Finanze al posto del dimissionario BARIGELLETTI Aldo;

20/11/1967  la proposta, avanzata dal gruppo di minoranza del PCI, di decadenza per incompatibilità del consigliere Alessandro Niccoli ( in quanto presidente del Collegio Campana) viene respinta dal Consiglio Comunale, ma le minoranze non si arrendono e scrivono al Prefetto;

25/11/1967 il dott. URBANI Sandro a seguito di vittoria nel pubblico concorso viene assunto con il ruolo di Vice Segretario Comunale;

26/11/1967 inaugurato all’Abbadia il Monumento ai caduti, opera disegnata da Elmo CAPPANNARI mentre i lavori sono stati eseguiti dalla ditta F.lli MARCHEGIANI e la relativa epigrafe è stata dettata dallo storico osimano mons. Carlo GRILLANTINI;
Abbadia di Osimo 2

28/11/1967 in via Corta di Recanati, oggi via Einaudi, terminano i lavori di costruzione per conto della Gescal ( acronimo di GEStione CAse per i Lavoratori) di 19 appartamenti ( si tratta delle abitazioni a sinistra prima del “centro commerciale”;

case popolari in via di Recanati

case popolari in via di Recanati

30/11/1967 Interrogazione del consigliere comunale Re Roberto del gruppo PCI con la quale fa presente che nel settore edilizio esiste un po’ di confusione, infatti vengono concesse licenze di costruzione senza tenere conto della larghezza della strada, delle necessità relative alla circolazione senza tener conto, altresì, che la città ha bisogno che sia salvaguardato il verde pubblico facendo riferimento al rione della Pietà osserva che non esistono strade agevoli. In via generale fa presente inoltre che, mentre si concedono con grande facilità, license di costruzione per grossi prefabbricati, si stenta a concedere i permessi a chi costruisce una casa per suo conto.
Il Sindaco risponde affermando che attualmente dopo l’entrata in vigore del programma di fabbricazione e della legge urbanistica la commissione edilizia si è attenuta scrupolosamente alle limitazioni vigenti procedendo anche a numerosi sopralluoghi per accertare sul posto l’ubicazione del fabbricato per il quale veniva richiesta la licenza di costruzione;

30/11/1967 con l’approvazione ed il riconoscimento Ministeriale, La Lega del Filo d’Oro apre una sezione speciale di prima elementare statale sperimentale per bambini pluriminorati cieco sordo muti. Scuola annessa all’Ist.Medico psicopedagogico “Nostra Casa” .  L’Istituto era  a San Biagio.
Un importante riconoscimento all’impegno messo dai fondatori della Lega,  don Dino e Sabina Santilli, determinante per il futuro e la peculiarità dell’associazione osimana.
Maria Arfelli

03/12/1967  per la prima volta nella storia dell’uomo il cuore di un essere umano deceduto viene asportato e trapiantato in un altro uomo. Si tratta del primo trapianto di cuore al mondo e fu  eseguito dal chirurgo sudafricano Christian Barnard;

dicembre  L’ufficio postale del centro a seguito dei lavori si sposta da piazza Buccolini a via Leopardi, nei piani terra del “grattacielo” ( ai non osimani dovremmo dare ulteriori specificazioni). Si trattava di un trasferimento provvisorio, l’Ufficio postale del centro  necessitava di uno spazio adeguato, al tempo erano in servizio 11 portalettere;

1967 Stagione 1966/1967 la Libertas  partecipa  al campionato di II categoria.
Libertas 1967In piedi da sinistra: AGOSTINELLI (vice Presidente), mister MATASSOLI (per tutti ASTRO), MARCHETTI, SALUZZI, ALESSANDRINI ( il capitano detto “il Bello”), BERARDINELLI, BIONDINI, MAZZIERI, CARTUCCIA, MERCANTI (portiere), FORESI ( massaggiatore)
accosciati da sinistra  GIULIANELLI, PAVONI, FRANCHINI, VIGIANI, GIAMBARTOLOMEI, MORICHI (segretario).

–  dicembre 1967 l’anno che sta per concludersi segna un “boom” dell’edilizia osimana. In un anno la Commissione Edilizia ha rilasciato ben 350 permessi a costruire. Questa crescita, tuttavia, avvenne senza un piano di programmazione edilizia,  un P.R.G. del quale si sentiv la necessità che verrà realizzato nel mandato amministrativo successivo.

20/12/1967 Al bocciodromo del circolo ACLI della Misericordia viene disputato il I° Torneo cittadino di bocce. Campione cittadino per il 1967 sarà TRILLINI Orlando, al secondo posto DOMESI Lino, terzo MARRA Dario.
1969 torneo bocce

natale 1967 …….quando  gli addobbi natalizi avevano il sapore  dell’ autenticità e della semplicità
Natale 1967

14/01/1968 un violento terremoto colpisce la valle del Belice, in Sicilia, provocando la distruzione di molti centri abitati come Gibillina  che venne conpletamente abbattuta, e la morte di circa 200 persone;

19/01/1968 l’ Amministrazione Acqua mette in bilancio l’erogazione di un contributo a favore dei terremotati della Sicilia di £ 1.000.000 nell’intento di alleviare, per quanto possibile le sofferenze ed i disagi della popolazione della Sicilia duramente colpite dalla sorte;

26/01/1968 il cav. AMBROGETTI Carlo già anche Assessore viene nominato a rappresentare il Comune all’interno del consiglio di amministrazione dell’Opera Pia Grimani Buttari;

31/01/1968 l’occupazione dell’Università di Sociologia di Trento apre in Italia la stagione della “contestazione giovanile”. Nel giro di pochi mesi il numero delle università occupate supererà la trentina. Successivamente il fenomeno della contestazione studentesca si allarga alle scuole superiori che vogliono, così,  solidarizzare con gli universitari.
Il fenomeno della contestazione studentesca si allarga alle scuole superiori che vogliono solidarizzare con gli universitari. La protesta si estende rapidamente ad altre città, come Pavia, Genova e Napoli. Da qualche mese era stato pubblicato il libro di Don Milani, Lettera a una Professoressa, e la riflessione sui contenuti del sapere diventa il filo conduttore delle proteste insieme alla critica dell’autoritarismo delle lezioni cattedratiche e alla richiesta di nuovi modelli di confronto: assemblee, seminari, discussioni sulla didattica.  Anche le vicende internazionali: la Guerra in Vietnam, la repressione delle contestazioni in Messico in occasione delle Olimpiadi, le battaglie civili dei neri d’America promosse da Martin Luther King furono determinanti alla nascita e al diffondersi dei movimenti studenteschi.
Ad Osimo ? Dai documenti e dai giornali locali che ho potuto visionare ho tratto la considerazione  che nella nostra città la “contestazione studentesca”  trovò una sua collocazione sia nel mondo cattolico, sia in quello di sinistra, con la formazione di circoli e gruppi come: “il FARO”, “il GOMERO”, il “circolo di San Marco”; o nei ragazzi che si ritrovavano dietro i giornali come: “l’Osservatore Nuovo” o “Osimo 2”. In questo arcipelago fatto di nuovi movimenti culturali e sociali, si svilupparono le prime forme di protesta verso il mondo dei genitori, il conformismo,  la società borghese. I protagonisti di questi gruppi,  spesso non avevano un’etichetta politica, caratteristica era la comunicavano  tramite ciclostile.
Sicuramente il “sessantotto osimano” ha avuto una sua storia e un suo percorso che pur non essendo contrassegnato dagli eventi eclatanti avvenuti  nelle grandi metropoli italiane, senza dubbio è stato importante per il contesto  nel quale era inserito.
Ad Osimo , a parte il caso isolato dei ragionieri  del “Corridoni” , che  erano scesi in lotta per protestare contro l’inadeguatezza della struttura già nel 1966, – anticipando il maggio francese e la primavera del ’68 -, il Movimento Studentesco appare sulle cronache cittadine nel marzo del  1969. Fa scalpore in città lo sciopero alle Magistrali. I giornali riportano la notizia: “…sciopero perfino alle Magistrali”.
Anche le Magistrali scioperano Lancio un appello a tutti gli ex giovani osimani che vissero, circa 50 anni fa, questi eventi:

Dove eravate, cosa facevate, cosa ricordate e cosa vorreste cancellare di quegli anni.
In poche parole : che cosa è stato, per voi, il ’68 ?  

Gianni SANTILLI  “Un anno importantissimo, surreale: improvvisamente, dall’oggi al domani, cresceva dentro di noi una voglia di cambiamento, di indipendenza, di rabbia verso l’immobilismo dei “grandi”. Noi giovani sentivamo il peso della responsabilità dell’innovazione: avevamo un coraggio che non sapevamo di avere: scioperi; picchetti, proteste per … tutti i nostri desideri sino ad ora inascoltati: dai più futili (diritto di avere la pizza calda a scuola durante l’intervallo), ai più importanti quali essere consultati sulle decisioni programmatiche dell’istituto, sugli orari e sui programmi e sulle scelte gestionali, con tutti i rischi delle sicure conseguenze a cui andavamo incontro. Inoltre le difficoltà di far capire ai nostri genitori il perchè delle nostre proteste, sfidando i loro divieti: Ricordo i mia madre che piangeva e mio padre che mi rimproverava di non riconoscere i sacrifici che facevano per mandarmi a scuola….”
Matteo BISCARINI  “il capo riconosciuto della occupazione del Liceo Campana era Sandro Guercio…… dalla sua classe è uscito gran parte del nuovo gruppo dirigente del Pci osimano che si è affermato negli anni ’70….”
Gloria CASTELLANA  “veramente io nel 1968 ero già a Urbino; quella volta per entrare alla facoltà di Lettere bisognava dare un esame di ammissione: un tema.Se ben ricordo io scrissi del problema dei bambini che aspettavano negli Istituti di essere adottati….All’Università c’era grande movimento, spesso ci si presentava ai cosiddetti esami “di gruppo” … orripilante.Io, tanto per cambiare, stavo dalle suore Pie Venerine, di cui ho un bellissimo ricordo, soprattutto della Superiora sempre allegra e spiritosa, che mandò a chiamare un paio di “anziani” per farmi scrivere il famigerato papiro: un’accozzaglia di disegni e barzellette (anche volgari) in un improbabile latino maccheronico. Grazie a quello potevo girare liberamente e nessuno mi faceva brutti scherzi!!!”
Iside CAGNONI Eravamo lì a prelarare dopo assemblee varie lo sciopero e la manifestazione che si è svolta sul piazzale della scuola. E’ stato uno sciopero soprattutto a sostegno delle altre scuole superiori di osimo che avevano occupato per giorni. Presidente del movimento alle magistrali era Fausto Giuliodori”.
Fausto GIULIODORI  ” cara Paola,leggo la tua continuando a meravigliarmi dello stupore generato allora dallo sciopero alle magistrali.Infatti lo lo sciopero fu solo un momento della intensa attività svolta dalle studentesse e dagli studenti. A differenza degli amici del Corridoni fummo meno casinisti ma forse più costruttivi.Durante le assemblee e lo stesso sciopero non rompemmo nulla,non imbrattammo nulla ma riuscimmo a redigere uno statuto che per alcuni anni servì nelle relazioni con la presidenza ed i professori.Ricordo con piacere le fitte riunioni che venivano fatte,sempre costruttive e sempre nel rispetto di tutti.Si contestava anche pesantemente ma non si insultava.Si litigava magari ma alla fine in amicizia si faceva merenda insieme offerta dalla madre superiora. Striscioni e cartelli furono preparati nella palestra della scuola con la preside che sapeva non codividendo e lo sciopero fu attuato con un ferreo servizio d’ordine utilissimo quando studenti di altre scuole vennero alla nostra manifestazione più interessati a “pomiciare” le nostre compagne che agli argomenti dello sciopero. Furono eletti per ogni classe i rappresentanti degli studenti che lavorarono allo statuto non in orario scolastico e che prima della fine dell’anno scolastico lo portarono alla assemblea generale per l’approvazione. Fu davvero una palestra di democrazia vissuta da noi studenti con tanto orgoglio ma con altrettanto impegno. Devo dire che non fummo bloccati e nemmeno ostacolati in questo democratico cammino. In quel periodo alle magistrali insegnava don Aldo Compagnucci, suor Amedea Andreini e la preside era la dolcissima suor Pia Pulcini che oltre ad arricchire il nostro corredo professionale e culturale pensavano a far crescire la nostra voglia di democrazia partecipativa.Furono frutti speciali di quel periodo tanti insegnanti e professionisti donne e uomini che hanno arricchito e continuano ad arricchire la nostra Italia. Aggiungo solo un ricordo personale.All’esame che allora era di stato portai come tesina il nostro statuto e al professore molto conservatore per non dire fascista che mi impediva la corretta esposizione dei vari capitoli chiesi in maniera ferma di non interrompere e di lasciarmi parlare.Il presidente di commissione lo fece tacere ed io vinsi una delle tante battaglie democratiche della mia vita lasciando però sul campo alcuni punti sulla valutazione finale….. ”
Teresa CARLONI : “Il liceo fu occupato, ma la notte le ragazze tornavano a casa.”
Valerio MARCHETTI:  ” Ciao Paola, il tuo invito a scrivere qualcosa sul ’68 osimano mi ha fatto riaprire una finestra che avevo ormai chiuso e nel riaffacciarmi non tutto mi riesce di percepire in modo nitido.
In realtà ad Osimo non c’è stato il ’68 (almeno così mi sembra), ma il ’69.
Nel ’68 ad Osimo era tutto “tranquillo”; giungeva solo l’eco di quanto avveniva lontano.
Ricordo che nelle serate dell’estate del ’68, pur non essendo “comunista”, frequentavo la “Casa del Popolo” in via Cialdini, per ascoltare e confrontarmi con altri ragazzi più grandi di me, già universitari in grandi città fuori regione, i quali trasmettevano quanto avevano vissuto nelle loro facoltà nei mesi precedenti (ho l’immagine dei fratelli Piazzini).
Ricordo che veniva spesso citato con gran rispetto Herbert Marcuse (filosofo, sociologo, politologo e a cui si ispirava il ’68). Mi sembra di ricordare un suo libro (“L’uomo ad una dimensione”) che criticava il modello della società industriale di allora che soffocava l’uomo; da questa premessa gli studenti avevano la missione di rompere il “meccanismo” partendo dalla struttura scolastica e dalle sue rigide/autoritarie regole imperanti. Del libro lessi solo qualche pagina.
In realtà la mia vera formazione avveniva nella “palestra” del Circolo giovanile della Parrocchia di San Marco, frequentato anche da amici studenti delle magistrali e del liceo.
In quel periodo ero stato eletto “Presidente /rappresentante degli studenti di Ragioneria del Corridoni” e mi sono ritrovato a gestire, con altri compagni di scuola, l’occupazione dell’Istituto (fine 1968 oppure inizio 1969 ????)
Per farla breve voglio riportare un piccolo fatto che ha tutto il sapore “nostrano” di allora.
L’occupazione proseguiva regolarmente e in maniera estremamente corretta. Venivano fatte assemblee per decidere il programma della giornata, si incaricavano i compagni che dovevano assicurare il controllo dell’ordine, della pulizia, ecc.
Una domenica mattina (sul presto) mi giunge la soffiata che i carabinieri si stavano apprestando per buttarci fuori. Ero preoccupato. Con un amico, e in gran segreto, vado a casa del Giudice Giuliodori (in via Cesare Battisti) per informarmi quali conseguenze penali potevano derivare nel porre resistenza e a farci trovare dentro la scuola. Il dr. Giuliodori, familiarmente, mi fornì quanto mi necessitava.
Ritornai al “Corridoni” per indire urgentemente un’assemblea nel corso della quale, a maggioranza, si valutò che gli obiettivi dell’occupazione erano stati ormai sostanzialmente raggiunti e che pertanto si poteva porre termine alla contestazione.
Le forze dell’ordine, già da ore presenti numerose in via Pompeiana (raggruppate a un centinaio di metri dal portone principale della scuola), aspettarono la fine della nostra assemblea e la completa uscita di tutti noi (probabilmente avevano dettagliate informazioni su quanto stava avvenendo e ci lasciarono concludere).”
Scrisse Paolo Carnevalini sul giornale “L’ Osservatore osimano” qualche giorno dopo l’evento. Il titolo dell’articolo era:

Sciopero alle magistrali. Un aspetto del “rivoluzionario” evento.

Da un po di tempo in qua alle Magistrali si sentiva che qualcosa era cambiato: non era più quell’istituto estremamente gretto e conservatore tanto criticato dai giovani osimani; vi si era svolta una certa attività che va dall’aver organizzato il ballo di Carnevale a discussioni formative fino all’assemblea.
Gli eventi delle altre scuole hanno fatto riflettere i futuri maestri sul come comportarsi ed hanno agito innanzitutto per coscienza che il paragrafo 5 della Riforma va mutato anzi invertito ( non 5 esaminatori esterni ed 1 interno, ma 5 interni ed 1 esterno) poi per solidarietà, che è un fattore molto importante: Se gli operai hanno ottenuto qualche cosa dai padroni l’hanno potuto per la solidarietà che ha sempre caratterizzato le loro azioni, anche gli studenti otterranno una riforma globale della scuola se sono concordi ed uniti. Marx direbbe: “Studenti di tutto il mondo unitevi per rivendicare i vostri diritti”.
Dopo un esame delle varie forme di protesta, scartata l’occupazione per il carattere privato della scuola e la dimostrazione diventata ormai pane quotidiano è stato deciso di portare avanti uno sciopero totale e compatto di 3 giorni, decisione presa all’unanimità.
Il primo giorno di sciopero tutto è filato liscio, tranne il fatto che un professore ha colto l’occasione per mettere in mostra le sue “alte doti” di maleducazione e villania scagliandosi in maniera degna di un ubriaco contro un giovane che se ne stava tra gli scioperanti tutti suoi amici. Soprassediamo su questo fatto che in noi non ha suscitato alcuna meraviglia conoscendo da molto tempo il professore in questione e ritorniamo alla “cronaca ” dello sciopero.
Intimidazioni varie hanno consigliato gli alunni della scuola in questione a ridurre lo sciopero a 2 giorni, che non è stato inchinarsi ad intimidazioni o altro, ma decisione presa previo esame della situazione venutasi a creare dopo lo sgombero dell’Istituto tecnico e del liceo da parte della polizia e per il martedì 4 si è deciso uno sciopero bianco: cioè tutti a casa per evitare assembramenti e non dare motivo alla polizia di intervenire. Al mercoledì tutti a scuola certi di avere portato avanti qualcosa di positivo e di non averlo fatto quasi senza errori.
( articolo firmato Paolo Carnevalini ).

febbraio 1968 la contestazione giovanile continua ma cosa succede al Liceo ?
Scrive Sandro Guercio uno dei “capo-popoli” della contestazione al Liceo Campana:

NO al DECRETO FABIANI.

Se a maggio gli universitari gridavano “No alla legge Gui” e se ad ottobre gli studenti medi si sono fatti pestare a sangue dai manganelli della polizia per rivendicare il diritto di assemblea, noi studenti del Licep-ginnasio di Osimo alla ripresa delle lezioni dopo le feste natalizie scateneremo la nostra protesta contro il “decreto Fabiani”. E’ inutile scartabellare i giornali o fare sforzi eccessivi di memoria un simile decreto non ha precedenti: è nato dalla testolina di una nostra cara amica di scuola. In un momento in cui gli studenti medi delle più grandi città italiane sono scesi in lotta per esigere il diritto di unirsi in libere assemblee, in un momento in cui Roma ha assistito al grandioso sciopero di circa 50.000 studenti medi che con la loro dimostrazione di forza hanno voluto far valere le loro rivendicazioni, quando il rumore della lotta del liceo Mamiani contro l’autoritarismo di tipica marca fascista, del preside di quella scuola non si è ancora spento nel cuore di tutti coloro che amano la democrazia, qualcuno al liceo Campana ha ancora il coraggio e la sfacciataggine di parlare di delegati. All’indomani della emanazione della circolare Scaglia che riconosceva il diritto di Assemblea ( pur permettendo le più svariate manipolzioni) la Sig.na Fabiani è piombata in classe ed ha cominciato a sfoggiare tutta la sua eloquenza cercando di convincere più gente possibile della necessità di eleggere delegati che andassero a riperire in Assemblea quello che la massa degli studenti voleva; tutto questo per evitare di far troppa confusione che avrebbe potuto nuocere alla salute dei professori e del preside e perchè in certi classi ci sarebbe dei deficienti che sarebbe inutile far parlare. Per la sig.na Fabiani, quindi che il difetto di credersi Cristo tra il popolo o una novella Giovanna d’Arco, l’assemblea non è più un momento di lotta in cui lo studente si scontra con l’autoritarismo e il condizionamento voluti dall’apparato scolastico, ma diviene un passatempo, un diversivo alla vita di tutti i giorni, un nuovo gioco di società da sfruttare finchè è valido. A noi poveri ignoranti che cercavamo di contestare queste sue argomentazioni tentando di farle capire che sarebbe stato meglio, invece di preoccuparci della confusione che sarebbe sorta, aver cura che tutti indistintamente potessero parlare ed esprimere la propria opinione. Lei rispondeva che non potevamo capire, che non valutavamo a fondo le difficoltà, che lasciassimo fare a lei che in fondo valeva molto più di tutti noi messi insieme. Quindi per la sig.na Fabiani l’Assemblea è una specie di gran consiglio a cui gli studenti, o meglio i loro delegati portano un contributo che però va esaminato dal preside ed a lui soltanto spetta il compito di decidere, A questo punto la libera assemblea può anche andare a farsi friggere.
L’atteggiamento da “capo popolo” della sig.na Fabiani a noi non stupisce affatto perchè a conti fatti non è tutta colpa sua. A lei è toccato solo la disgrazia o la fortuna di appartenere ad una determinata sfera sociale che, soprattutto qui ad Osimo, ha sempre potuto fare il proprio comodo, ha sempre comandato incontrastata.
firmato Sandro Guercio

A distanza di 47 anni da quanto scritto da Sandro Guercio risponde la “sig.na Fabiani” : “Salve, …Sono tantissimi i ricordi che mi sono venuti alla mente leggendo i tuoi ….bellissimi scritti. Gli anni sessanta sono gli anni della mia adolescenza e riviverli ha sempre un gusto un po’ agrodolce. Erano gli anni della minigonna, delle prime femministe, della  contestazione. Come li abbiamo vissuti in un paese come Osimo? Credo con molta superficialità e una buona dose di  romanticismo: ci si schierava, non so se per convinzione o per moda, forse per tradizione familiare o, magari, per contestazione della famiglia e delle sue idee, si leggeva Marx o Mein Kampf, Evola o Spengler,si era convinti di essere fedeli estimatori di Russel, ma la domenica facevamo la Comunione da Monsignore, perché al Duomo valeva di più e poi non si sa mai..,si ascoltava De Andrè, ma si piangeva con Battisti, ci si insultava a scuola, ma poi si andava tutti insieme alla festa del sabato pomeriggio. Certo è che eravamo convinti di poter cambiare il mondo, ma l’unico cambiamento che facevamo era arrivare da Fattorini, anziché da Campanelli nello struscio del pomeriggio. In ogni caso ringrazio di essere cresciuta in un paese provinciale, sonnolento, forse anche borghese e conservatore ma dove esistevano valori che andavano oltre gli schieramenti e dove la stima per una persona esulava le idee politiche. Ricordo lo screzio avuto con Sandro, anche se mi sfugge il motivo scatenante, ma ti posso assicurare che, anche dopo la pubblicazione dell’articolo, abbiamo continuato a scambiarci le versioni (corrette!!) di greco o latino.”  f.to Maria Eugenia Fabiani

1968 e Osimo

febbraio 1968 Istituto Tecnico Commerciale “F.Corridoni” alle nobili motivazioni delle  contestazioni del ’68 si aggiungeva il  forte malcontento causato da altri ragioni forse meno nobili ma molto sentite dai rgazzi dell’istituto di via Pompeiana:
– la sezione B era sfavorita rispetto all’altra sezione. Nella B non c’era un professore di ruolo, ogni anno nuovi supplenti e questo comportava una evidente differenza nel grado di preparazione. La mancanza di aule aveva determinato fino a gennaio il doppio turno della scuola: le lezioni si svolgevano dalle 8 alle 10,30 e il secondo turno dalle 10,30 alle 13 con grave pregiudizio sull’andamento scolastico in generale. Altri motivi del malcontento derivavano da divieti assurdi come quello imposto dal preside di vietare dalle 8 alle 10 l’autorizzazione ad andare alla toilette.
Scrissero i ragazzi e fecero girare un volantino anonimo:
” Forse questa misura sarà stata presa per evitare quel “via vai” nelle prime due ore, cioè in quel periodo più fruttuoso per un profiqui insegnamento fors’anche per evitare che “fumatori incalliti” si nascondino nei gabinetti mentre i loro rispettabilissimi professori fumano abbondantemente e liberamente perfino in autla. Altre misure potevano e dovevano essere prese per impedire ciò e non chiudere a chiave le tanto necessarie stanzette con il “buco”. Per le prime due ore si potevano chiudere anche i gabinetti dei professori se è vero che i migliori risultati si ottengono dando il buon esempio”.
Un altro motivo di lamentela “non legata alle motivazioni  sessantottine” era quello della palestra. L’unica palestra a servizio della scuola era la chiesa di San Silvestro, opportunamente adattata, ma priva di un sufficiente sistema di riscaldamento, di un decente spogliatoio ed un pavimento adatto ad una palestra.
Anche sull’orario i ragazzi avevano da protestare, spesso tutte le materie difficili erano concentrate in un solo giorno impedendo agli stessi, di potersi preparare adeguatamente.

06/03/1968 il consigliere comunale Mario MAGGIORI nel civico consesso convocato per discutere ed approvare il Bilancio di previsione dell’Azienda Idroelettrica Municipale, presieduta dal rag. Rossini, lamenta che la fornitura di energia elettrica a causa della bassa tensione, determina disagi nelle famiglie che spesso rimangono senza luce. A causa di questi  disservizi molte persone hanno manifestato il proposito di sospendere i pagamenti delle bollette e ciò con particolare riferimento alla frazione di Campocavallo. Il presidente rag. Rossini fornisce ragguagli sulle interruzioni di luce e fornisce ragguagli sulle entità dei lavori che porteranno, già  nel breve periodo, ad eliminare i lamentati inconvenienti. Fornisce inoltre il dato che dal 1959 al allora ( 1968 ) la richiesta di energia elettrica si è raddoppiata;

10/3/1968 per provvedere alla sistemazione ed alla manutenzione dei giardini pubblici, necessità che si faceva sempre più viva e pressante con l’avvicinarsi della buona stagione, l’Amministrazione Acqua si attiva per indire un concorso per giardiniere. Il posto si era reso vacante a seguito del pensionamento del giardiniere Bolognini. I tempi del concorso erano lunghi, e l’Amministrazione aveva la più assoluta necessità di trovare una persona esperta e capace . Viene assunto con contratto a tempo determinato il giardiniere EUSEPI Antonio.
Eusebi 1 Eusepi era stato per lungo tempo a servizio come giardiniere alle dipendenze dell’amministrazione Leopardi Dittajuti dove con grande cura e maestria aveva progettato e sistemato i giardini della villa e del parco.
Un’artista giardiniere, che non solo viveva tra le piante ma, sicuramente, viveva per le piante. Di ogni fiore e pianta prendeva nota e appunti raccolti in ordinati quaderni, oggi custoditi gelosamente dalle proprie figlie;
Eusebi 2

17/03/1968 inaugurata la nuova autoambulanza della Croce Rossa acquistata grazie  al contributo di enti, associazioni e privati  osimani
1968 nuova ambulanza della CRI

marzo 1968 In chiusura del secondo trimestre il preside Niccoli, richiamandosi a quanto stava succedendo in molte Università italiana e in alcuni Istituti Superiori, con occupazione delle scuole scrive agli insegnanti del liceo per cercare di venire incontro alle aspettative degli allievi:
… Al di là di ogni giudizio di merito sui motivi che possono avere determinato le manifestazioni in corso, esse rilevano un profondo senso di disagio della gioventù studiosa  di fronte alle strutture scolastiche che è nostro stretto obbligo professionale ed umano valutare con sereno e spassionata obbiettività. 
Qualsiasi atteggiamento di irrigidimento da parte dei organi collegiali degli Ist.Scolastici o di singoli insegnanti non contribuirebbero in alcun modo a rendere più facile la soluzione dei problemi, così gravi e complessi, che la Scuola italiana è chiamata ad affrontare in una fase particolarmente delicata della vita nazionale.
Dobbiamo renderci conto che i nostri giovani chiedono alla Scuola, ed hanno ragione di chiederlo, preparazione professionale, larghezza di interessi e costante aderenza alle loro aspirazioni ed alle loro esigenze.
A nessuno degli insegnanti di questo istituto fa difetto la preparazione professionale, nè manca la proficua volontà di contribuire positivamente, in armonica collaborazione con le famiglie, alla formazione umana dei giovani. Doti, queste, che il preside è ben lieto di poter riconoscere  nei propri collaboratori; ed è proprio perchè confida sul loro intuito psicologico ancor più che sulla loro cultura, che il capo d’istituto rivolge di nuovo l’invito, cordiale ma responsabile, a tutti gli insegnanti di non ritenere che il loro compito si esaurisca nell’esposizione ed illustrazione dei problemi connessi alle discipline loro affidate.
Primo compito nostro è quello di porci con alacre e vigile sensibilità di educatori di fronte alle contraddizioni, alle inquietudini, alle deluse speranze dell’animo giovanile: alle contraddizioni insite in intelligenze non ancora formate, perchè la nostra maturità culturale può aiutare a risolverle; alle inquietudini rese così intense dalle sollecitazioni del mondo esterno alla Scuola, perchè sono anch’esse inconsapevoli manifestazioni di un desiderio di crescita spirituale; alla delusa amarezza con la quale tanti giovani, e sono spesso i migliori, giudicano l’operato delle generazioni più anziane. perchè in qualche misura ne siamo tutti corresponsabili; alle speranze, perchè nessuno di noi vorrebbe doversi rimproverare di non aver saputo intuirle”.

25/03/1968 l’ente manifestazioni Piazza Duomo presenta l’iniziativa “I° trofeo nazionale di Pianisti”. Per gli organizzatori il concorso consisterebbe in una serie di gare di esecuzione per pianoforte avanti ad una giuria composta da professori di conservatorio ed altri insigni componenti. La competizione artistica, nei progetti degli organizzatori, si sarebbe conclusa con un concerto pubblico  e la premiazione  durante lo spettacolo musicale nella degna cornice del Teatro “La nuova Fenice”. L’amministrazione comunale appoggiò l’ iniziativa in considerazione anche dei riflessi turistici che il progetto, unico per il suo genere in Italia, avrebbe comportato per Osimo. Il sostegno si concretizzò concedendo agli organizzatori un contributo di £. 500.000.
La manifestazione si svolse il 20, 21, 22 settembre. Una manifestazione che portò nella nostra città oltre 170 iscritti tra bambini e ragazzi accompagnati dalle loro famiglie. La serata finale con le premiazioni svoltasi al teatro la Fenice fu presentata dalla bella presentatrice RAI Mariolina Cannuli. Un teatro traboccante di persone. Una manifestazione pienamente riuscita, che venne ripetuta negli anni successivi.

Coppa Pianisti 1968( foto di Anna Maria Gabbanelli tratte da “Sei di Osimo se… )
Coppa pianisti 1968 2

G.Guerra uno dei giovani talentuosi finalisti

G.Guerra uno dei giovani talentuosi finalisti

edizione 1968 della Coppia Pianisti
– Concorrenti: 162
– Vincitrice assoluta fu Noemi GOBBI di Varese;
– La scuola con il maggior numero di allievi meglio classificati fu la NIVES CAETANI BUZZAI di Trieste.

02/04/1968 la seduta del Consiglio Comunale viene sciolta per mancanza del numero legale. Hanno aderito alla convocazione del Consiglio solo 13 Consiglieri  su 30 assegnati al Comune. Praticamente sono assenti tutti i consiglieri del gruppo DC che assicura la maggioranza alla Giunta guidata dal sindaco Acqua. All’esame del Civico consesso c’erano punti importanti come l’approvazione del Bilancio Preventivo 1968. Le minoranze vorrebbero proseguire i lavori del Consiglio. Dopo ampia discussione, dal verbale della seduta si legge: ” … segue un lungo ed animata discussione della quale l’estensore  ( il segretario) non ha potuto redigere verbale“.
Il sindaco aggiorna i lavori del Consiglio alla data di venerdì 5 aprile alle ore 17,30;

05/04/1968 il sindaco avv. Vincenzo Acqua pronuncia, all’inizio della seduta, alcune frasi di rammarico per quanto accaduto in chiusura della seduta precedente. Chiede la collaborazione sincera ed affettuosa da parte di tutti e ciò con particolare riferimento alla seduta odierna  nella quale dovrà essere deliberato il Bilancio 1968, ed invita ad iniziare la discussione del Bilancio stesso, con animo tranquillo, dando così al Paese ed alla cittadinanza un esempio di consapevolezza e decoro.
Questa seduta del Civico consesso si ricorderà  anche perché sarà l’ultimo Consiglio di Alessandro Niccoli che si dimetterà da consigliere  comunale.
In Consiglio viene data lettura della seguente lettera:
I.ll.mo Signor Sindaco, ritengo doveroso assicurarLe che non è mia intenzione ricorrere in appello avverso alla sentenza del Tribunale Civile di Ancona, con la quale sono stato dichiarato decaduto dalla carica di consigliere comunale per motivi di incompatibilità.
Nel momento di porre definitivamente termine alla mia più che ventennale partecipazione al Civico Consesso, la prego voler gradire, insieme con i membri della Giunta, i sensi più deferenti del mio rispetto e fervidissimi auguri per l’opera da Lei svolta a favore della nostra Città.
La prego inoltre di farsi interprete presso i Consiglieri di tutti i gruppi del mio cordiale e affettuoso ricordo e della mia gratitudine per la stima che, pur nei dissensi, hanno inteso in tante circostanze dimostrarmi. Suo Alessandro Niccoli
Il Sindaco rileva la necessità che il Consiglio provveda alla surrogazione del prof. Alessandro Niccoli dato che la sentenza del Tribunale di Ancona in data 26 gennaio 1968 è passata in giudicato.
Il consigliere Maggiori precisa che l’azione della minoranza sfociata con la sentenza, non è stata fatta per togliere di mezzo il prof. Niccoli, del quale riconosce le capacità, dal Consiglio come è stato detto dai tavoli della DC, ma unicamente per ristabilire la legalità.
Il Sindaco ribadisce che la maggioranza era e rimane convinta che non esisteva la incompatibilità ma ora di fronte alla sentenza e alla volontà del prof. di non farvi appello, non rimane che prendere atto di tutto ciò.
Al posto del prof. A.Niccoli in consiglio dovrebbe subentrare il sig. Giuseppe MARTINI infermiere presso l’ospedale Civile di Osimo, il quale fa sapere, con lettera inviata al Sindaco che non intende assumere la nomina di consigliere. A questo punto primo dei non eletti della lista della DC, risulta GIULIODORI Nazzareno che ottenuto il consenso del civico consesso viene proclamato nuovo Consigliere comunale.
Il seggio del prof. Alessandro Niccoli resosi vacante verrà attribuito al sig. GIULIODORI Nazzareno eletto nella lista n° 5 avente per contrassegno lo scudo crociato con la scritta Libertas, dove risulta il primo dei non eletti;
Niccoli AlessandroEra il 1957, Niccoli eletto sindaco sfila lungo Corso Mazzini
( foto tratta dal libro di Carlo Nicoli ” Dalle immagini alla vita pubblica di Alessandro Niccoli”)

05/04/1968 in Consiglio comunale si discute l’ approvazione del Bilancio preventivo 1968. La DC  che rappresenta in Consiglio  la maggioranza è divisa, passa una proposta delle minoranze ( 15 voti a favore contro 13 ) che chiede che la votazione del Bilancio venga effettuata a scrutinio segreto.  Si accende una animatissima discussione Dai tavoli delle minoranze si chiedono le dimissioni, si accende una animatissima discussione, quasi tutti i consiglieri ne prendono parte. Il segretario comunale che deve provvedere alla verbalizzazione delle sedute, è sconcertato, così scriverà: “… all’estensore rimane difficoltoso prendere appunti stante, molto spesso, la contemporaneità degli interventi e, quasi sempre, la celerità degli stessi…”

07/04/1968 il comune di Osimo partecipa al costituito Consorzio Intercomunale per le attività industriali nella valle dell’Aspio, del Musone e del Potenza. Con Osimo partecipano anche i comuni di: Castelfidardo, Loreto Numana, Offagna, Sirolo, Potenza Picena, Numana, Recanati ecc.;

10/04/1968 inaugurata nella sala del Pomarancio della Cassa di Risparmio di Ancona in piazza Gallo, 11 la mostra giovanile di Pittura e scultura “Vetus Auximum” organizzata dal movimento giovanile della DC;

19/04/1968 Primo classificato nella graduatoria finale del pubblico concorso bandito dal comune di Osimo per ricoprire il posto di Vice Capo Ragioniere risulterà essere Pio Francesco FANTASIA che, di lì a poco, prenderà servizio presso gli uffici contabile del Comune. Non l’ho conosciuto ma da tante persone ho sentito parlare con grande stima di questo bravo funzionario comunale, nonché scrittore e creatore di eventi, prematuramente scomparso. In molte iniziative culturali, promosse in Osimo, c’erano la sua mano, le sue capacità e  la sua mente competente;

20/04/1968 istituita una scuola materna statale in località Borgo San Giacomo, con il Comune che si fa carico di tutti gli oneri previsti dalla legge relativamente alla fornitura dei locali, idonei, nonché alla manutenzione, al riscaldamento, del servizio custodia oltre alle normali spese di gestione;

20 aprile 1968 All’inizio della seduta del Consiglio Comunale prende la parola l’assessore Carlo GOBBI che ricorda al civico consesso, la figura di Martin Luther King, premio Nobel per la Pace recentemente assassinato. Riferisce il maestro Gobbi in Aula: “un crimine compiuto contro  chi impersonava gli insopprimibili diritti all’uguaglianza a alla libertà dei neri d’America”.  Il Consiglio comunale dopo aver espresso, unito, la propria indignazione  con  il pubblico, presente in “sala gialla”,  tutti in piedi e con particolare raccoglimento, osserva un minuto di silenzio. La concordia ne civico consesso finisce ben presto, ripresi i lavori le minoranze se la prendono con il Segretario comunale. Il gruppo consiliare del PSI e PSDI unificati presentano un Ordine del Giorno contro il Segretario Comunale, verbalizzante le sedute del Civico consesso:
Considerato che il verbale del Consiglio comunale del 5/4/1968 contiene delle gravi omissioni tali da determinare un totale svisamento della discussione svoltasi il 5 aprile 1968, DICHIARA di non approvare tale verbale che è una palese violazione del rispetto e della dignità dell’intero consiglio comunale; ELEVA la su vibrata protesta e la sua disapprovazione circa l’operato del Sindaco che ha fatto distribuire un verbale volutamente mutilato rendendosi così gravemente responsabile si un incredibile atto discriminatorio e antidemocratico.  Il Gruppo PROPONE una formale censura nei confronti del verbalizzante dei lavori del Consiglio che per la sua funzione dovrebbe garantire la più assoluta imparzialità al di sopra delle parti e che invece nella circostanza si è reso complice di una soppressione di parte della discussione svoltasi nella seduta del 5 aprile, con ciò manifestamente palesando una sua incapacità a garantire una giusta, corretta e necessaria custodia della sovranità consiliare. F.to i consiglieri del gruppo consiliare del PSI – PSDI Unificato“.
Il Sindaco respinge energicamente e reiteramente con valide argomentazioni, anche il gruppo PCI si astiene nel votare l’OdG. proposto dai colleghi socialisti, riconoscendo al Segretario la difficoltà nella verbalizzazione. L’OdGiorno messo a votazione viene respinto: votanti 25, contrari 16, astenuti 5, favolrevoli 3:

22/04/1968 assunto a tempo determinato per le esigenze dell’ufficio tecnico il giovane geometra Ivano Sacchi Beccarini;

aprile 1968 La Salf-Osimo chiude i suoi primi 5 anni di attività agonistica. La società era sorta nella primavera del 1964 per iniziativa di alcuni appassionati e in quei primi anni di attività ha conseguito importanti risultati: una ragazza, POLACCO, è stata convocata nel 1967 per la nazionale juniores; altre due atlete, Daniela Alessandrini e Serenella Polacco, seconde nelle graduatorie nazionali “categoria Allieve”. Inoltre: la vittoria, nel 1965, nell’ambitissima manifestazione regionale denominata “Coppa Balducci”; atlete della società ripetutamente invitate a raduni interregionali e nazionali. Insomma una bella soddisfazione per i dirigenti della neo società sportiva. Per quanto riguarda le atlete, quelle che lasciarono un’impronta sono state in particolare modo:  SANSEVERINATI, ROSSI, ALBANESI, POLACCO, DAVALLI, ALESSANDRINI, SGARDI, VACCARINI, STORANI, BUGLIONI, ZANNINI, CMIELOWSKI, PAGGI, ZAGAGLIA …
FOTO  Sale polacco alessia

19/05/1968 elezioni politiche. In un clima teso a causa delle occupazioni delle università e delle proteste contro la guerra del Vietmnam si svolsero le  elezioni politiche. La DC conseguì il 39,10% delle preferenze degli italiani, seguita dal PCI con il 26,9 %, il PSU il 19,9 %,  il PLI  prese il 5,8 %, il Movimento Sicuale il 4,5 % e il PRI il 2%.
Ad Osimo le elezioni politiche confermarono una certa tendenza, già annunciata dalle consultazioni del 1963, pur conservando la DC un’ampia maggioranza , si assiste  alla crescita del PCI, fatto completamente nuovo per una città dove, lo scudocrociato ha esercitato un’egemonia pressochè assoluta.
Alla Camera dei DEPUTATI le cose andarono così:
elezpolitiche 1968 cameraGli elettori osimani sono stati:  15.906 di cui uomini 7.599, e le donne 8.307;
I voti validi furono 14.868;  le schede Bianche sono state: 324;  Le  Nulle:  185

Al Senato  gli osimani votarono  così:
SENATO 1968Gli elettori osimani furono:  14.715 di cui gli uomini 6.900   e le donne 7.715;
–  i voti validi  furono:    13.409,   le schede Bianche furono: 594;  mentre le   Nulle:  157.

Alessandro NICCOLI candidato al Senato nel Collegio Osimo Ancona  riscosse ben 45.488 voti, pari al 35,03% dei voti validi, risultando il secondo dei non eletti dietro Umberto Delle Fave. Nel corso della V^ legislatura a seguito della morte di Aristide Merloni e della contemporanea rinuncia di Umberto Delle Fave, ( nominato Presidente alla Rai, ruolo incompatibile con l’esercizio del mandato parlamentare) Alessandro NICCOLI venne chiamato , il 19 gennaio 1971, ad occupare il seggio rimasto vacante. All’età di 54 anni il nostro concittadino prof. Alessandro NICCOLI entra a Palazzo Madama.

1971 Niccoli accolto in città come SenatoreIl neo senatore prof. Niccoli viene accolto in Comune. (foto di Carlo Niccoli.)

20/05/1968 Dopo circa 2 anni di forzata chiusura per restauri, il Cinema Concerto della Banda ( ex dopolavoro) viene riaperto al pubblico con notevoli migliorie  sia edili che tecnologiche legate all’audio e alla qualità della proiezione. La gestione è stata assegnata al sig. COSTANTINI Costantino di Ancona. Gli osimani sono tornati ad usufruire della seconda sala cinematografica, ricca di tutte le più moderne risorse tecnologiche per l’epoca. A seguito dell’ampliamento apportato la platea offriva una maggiore capienza pari a 144 posti con poltroncine e in galleria ci saranno  110 posti.

05/06/1968 nella notte tra martedì e mercoledì gli uffici dello Stato Civile e dell’Anagrafe sono stati  «visitati» da ignoti. Rubati: circa  3.000 lire di proventi derivanti da marche e di  bolli chiusi nella cassa dell’ufficio ed altri effetti personali degli impiegati dell’ufficio. Purtroppo non sarà, nel tempo, l’unica “razzia” effettuata nel palazzo Comunale;

06/06/1968 in America durante un comizio viene ucciso Robert Kennedy  candidato democratico alle elezioni presidenziali che era sceso in lizza contro Johnson con un suo preciso impegno pacifista: far cessare la gerra in Vietnam. Un’altra figura di spicco degli Stati Uniti violentemente uccisa a causa dell’impegno nella difesa dei diritti delle minoranze;

09/06/1968 Festa dei Fiori 1968. Come da rituale: fiori e forestieri lungo tutte le vie del centro trasformate in eleganti serre. Anche nell’edizione del 1968 il tempo non fu clemente, bagnando a più riprese la sfilata dei carri per le vie del centro.
Il carro vincitore, premiato dalla Giunta, sarà quello realizzato dalla LENCO intitola “il Drago”. Al secondo posto, parimerito, i carri allestiti dalla ditta CAPORALINI dalla ditta MONTECCHIANI. Terzo classificato il trenino allestito dal Ricreatorio femminile “Antica Rocca”.
Tra le Vetrine dei negozi, i premi andarono ai negozi di: Ennio BISOGNI, Gioconda DIOTALLEVI e quello di Giuseppina ALESSANDRINI.
I Balconi premiati furono quelli di: ANGELINI ( vincitore del 1° premio), famiglia FEI e il balcone del circolo “il Faro”.
1968 festa dei fiori drgo

14/06/1968 il custode del carcere mandamentale Bruno PASQUALINI, a seguito della soppressione del carcere, viene assegnato ad altro incarico: alla custodia della palestra di Santa Lucia;

– giugno 1968 prendono la maturità classica: BADIALETTI Fabio, BETTUCCI Mario, BORDIGNON Silvano, BOVO Luigino, CAGNOLATI Maria Paola, CAMPANELLI Paolo, CANAPA Stefano, DAVALLI Enrico,  GENTILI Maurizio, GIUSEPPETTI Ganbriele, LATINI Maria Antonietta, LORENZETTI Valentino, MARCHETTI Marco, MEZZELANI Stefano, NICCOLI Giovanni, RIZZI Stefano Augusto, SINIBALDI Serena,  TOMBOLINI Marco,  ZANNINI Adriana,
Si diplomano ragionieri: ARGENTATI Maria, BARTOLI Daniela, BECCACECE Giuseppe, BIANCHI Orlando, BRUGE’ Alfredo,  BUGLIONI Maria,  CAPODAGLIO Lauretta,  CARBONARI Alberto, CASTELLANI Daniela,  CEDRARO Fausto,  FILUGELLI Giorgio,  FLAMINI Enzo,  GAROFOLI Gianfranco, GIULIETTI  Franco, PALMIERI Armando, PIGINI AnnaMaria,  SALUZZI Beatrice,  BALDONI Sauro, BENIGNI  Giuseppe, CESARETTI Giuseppe,  GRACIOTTI Luciano, GRACIOTTI Rosita, MATTIOLI Giuseppe,  MOCHI Arnaldo,  MORONI Maria Teresa,  NARDELLI Lauretta,  PICCINI Gilberto, PIRANI Franco, POLVERIGIANI Gualtiero,  SANTILLI Gianni, STORANI Luigi,  VIGIANI Elmo.
Diventano maestre/maestri: ANTONELLI Graziella, BRANCHESI Paola, BUSILACCHIO Patrizia, CARNEVALINI Paolo, CREMONESI Emilia,  DI PROSSIMO Dorinda,  FRATINI Luisa,  FRONTALINI Giovanni,  GRACIOTTI Margherita,  LANCIONI Giulio, MASI Giampiero,  MORI Ida,  MORI Rita,  OTTAVIANELLI Carmen,  PESARESI Rita,  PIERPAOLI Costantino,  PIZZICHINI Stefano, ROCCHETTI Lamberto,  SANTILLI Fausto, SBAFFO Maria Rita,  SERPILLI Gabriella,  TANONI Italo,  TAPPA Viviana, TOSI Lauretta.
Magistrali

17/06/1968 dimissioni da Assessore del Comune di Osimo di Carlo cav.AMBROGETTI.
Gentilissimo sig. Sindaco avv. Vincenzo Acqua, le mie attuali condizioni di salute non mi consentono di continuare l’epoca sin qui svolta quale assessore dei lavori pubblici di codesto Comune, trattandosi di mansioni che richiedono forte impegno e molte preoccupazioni. Prego pertanto la S.V. di voler esonerarmi da tale incarico. Con osservanza,  F.to Carlo Ambrogetti.”. A lettura ultimata il Sindaco nel rammaricarsi per le dimissioni di un suo valido collaboratore ha parole di stima e di apprezzamento per l’opera prestata da Carlo Ambrogetti come Assessore e fa’ voti acciochè questi riacquisti al più presto la sua salute;

18/06/1968 il consigliere GENTILI Narciso viene eletto Assessore effettivo in seno alla Giunta in sostituzione del dimissionario consigliere cav. Carlo Ambrogetti;

giugno 1968 la Robur Basket conquista la promozione di serie “D”
Robur in serie C

Con i giocatori: Giorgi, Mattioli, Filonzi, Roberto Pierpaoli, Fabio Baleani, Mengoni, Lampa, Niccoli, Bolognini, Baleani,. Allenatore Baleani.

Robur serie d

19/06/1968 il Comune di Osimo fa’ richiesta alla Rai perchè anche nella nostra città si tenga lo spettacolo “Buone Vacanze” con la presenza di attori ed attrici della Rai Tv;

20/06/1968 l’Opera Pia ricovero “Don Giovanni e Gaetano Recanatesi” chiede ed ottiene il cambiamento della denominazione in “Casa SERENA do Giovanni e Gaetano Recanatesi”;

26/06/1968  a soli 44 anni muore , don Lorenzo MILANI, il parroco di Barbiana. L’esperienza straordinaria di questo prete del Mugello farà proseliti in tutto il mondo cattolico e anche non cattolico. I suoi scritti come, “Lettera ad una professoressa”  avranno un enorme influenza su tutte le nuove generazioni e sul mondo cattolico;

28/06/1968 l’assessore Mario PESARESI viene eletto componente della Commissione Amministrativa dell’Opera Pia Grimani e Buttari;

29/06/1968 si costituisce in località Misericordia un bocciodromo con due campi ad opera delle Acli;

30/06/1968 si istituisce una scuola Materna in località Borgo S. Giacomo;

12/07/1968 viene dato incarico al sig. Guglielmo CAPPANNARI di coadiuvare l’ufficio tecnico comunale nella relazione di un progetto per una soddisfacente sistemazione urbanistica ed artistica dell’area occupata dal vecchio Foro Boario ( oggi piazza Giovanni XXIII)  e dell’area ex Parco della Rimembranza;
Prima degli interventi di Cappannari i luoghi  si presentavano così:
Foro Boario Cappabbari

13/07/1968 Vengono assegnate le aree della zona industriale di Osimo Stazione . Per rispondere alla legittima richiesta di trasparenza, l’assegnazione viene effettuate in presenza della Giunta e di tutti i rappresentanti dei capogruppi  presenti in Consiglio Comunale. Le aree vennero assegnate alle ditte:
– Panzini Gianfranco di Ancona, costruzione – erogazione e revisione di impianti termici;
– Messi e Paoloni di Ancona, produzione  di conduttori elettrici, isolanti;
– Ramadori Antonio di Macerata, produzione di prefabbricati  e conglomerati cementizi;
– Polines di Luciana Signorini Anzeri di Ancona;
– Vigiani Cesare di Osimo, mobilificio;
– Pierdicca Augusto di Ancona, produzione e riparazione strumenti elettrici di precisione;
– Nuova Febo di Fernando Ferretti di Ancona, produzione sacchetti di carta e assorbenti igienici;
– CEM di Baleani Giovanni di Osimo, costruzioni elettrogalvaniche;
– Gagliardini e Spadolini di Ancona, produzione e conservazione prodotti surglati;
– AeC di Teodori Carlo di Ancona, deposito e preconfezionamento di derrate alimentari;
– Zorbini Cesare si San Severino Marche, bottonificio;

14/07/1968 l’Amministrazione Acqua, per far fronte alle sempre più pressanti richieste di abitazioni da parte della popolazione meno abbiente, acquista un’area , in zona San Giovanni, per la realizzazione di alloggi popolari;

02/08/1968 si apre un nuovo ufficio postale a Passatempo. Viene preso in affitto un locale del sig. SCANZANI Giuseppe  nella centrale via Casette di Passatempo. Il  costo dell’affitto è a carico del Comune per un canone di   £ 15.000  mensili;

20/08/1968  Elmo Cappannari, a seguito dell’incarico ricevuto per coadiuvare l’Ufficio Tecnico comunale, per la sistemazione dell’area dell’ex Foro Boario presentò un progetto corredato di foto, disegni planimetrici, profili e schizzi prospettici e un plastico per poter meglio rendere l’idea della nuova destinazione dell’area.

Ex Foro Boario

Ex Foro Boario

Questa la parte narrativa del progetto dell’area ex Foro Boario presentato da  Elmo Cappannari:
…essendo il piazzale dell’ex Foro Boario ormai ubicato nel centro del Paese e non più in periferia si rende necessario una radicale e decorosa sistemazione di esso a parco pubblico e campo da giuochi per ragazzi. L’area ha una superficie di circa 6.000 metri quadrati, una esposizione completamente a mezzogiorno, è collegata alle vie principali da un sistema di scalinate e di strade che la mettono in comunicazione sia con la parte alta che con la aprte bassa della città.

Foro Boario 2

Foro Boario ( foto di Alberto Carletti )

La sistemazione ideale risulta quindi quella della sua destinazione a zona verde, ma più che creare in essa un giardino vero e proprio si ritiene più opportuno destinarlo a campo da giuochi. L’intera area verrà divisa in due zone, una destinata ai bambini più piccoli e l’altra per i giochi attivi e ricreativi dei bambini delle elementari superiori e per gli adolescenti. Il campo da giuochi per bambini sarà realizzato in un ambiente prevalentemente verde, con piante che diano un aspetto ridente e riposante senza sostituire impedimenti ai liberi giuochi, che consisteranno in “luoghi” sistemati con sabbia, con acqua, e prato , con pavimentazione per i giuochi di strada, pareti e casette, attrezzi per giuochi di movimento, scivoli, giostre, veicoli fuori uso ecc. Il campo da giochi per adolescenti sarà attrezzato con “luoghi” a prato, pavimenti per il pattinaggio, un angolo per i teatri, uno per la lettura e quello per il lavoro manuale e ricreativo, nonché un vialetto destinato alle biciclette. Farà parte del campo da giuochi il porticato esistente che potrà servire da immediato e capiente rifugio per i bambini ed i loro accompagnatori in caso di improvvise perturbazioni atmosferiche, per cui potrà avere un aspetto adeguato e sarà attrezzato con sedili e panchine e illuminazione. Accanto al porticato, nello stesso posto ove si trovano adesso, ma sistemati con miglior criterio e decoro, saranno i gabinetti pubblici.
Il progetto per la suddetta sistemazione, corredato dei disegni planimetrici, profili e schizzi prospettici sarà completato con un plastico, necessario per poter meglio rendere l’idea della nuova destinazione dell’area…

23/08/1968  il Comune affitta i locali di proprietà comunale di Piazza Boccolino alla ditta  F.lli Suardi per uso agenzia di viaggio;

30/08/1968 occupazione militare della Russia sulla Cecoslovacchia

08/09/1968 arrivano in Comune le dimissioni dell’Assessore, ins. Carlo GOBBI.
Ill.mo Signor Sindaco del Comune di Osimo, da quando assunzi l’incarico di Assessore alle finanze prospettai più volte in sede di Giunta l’inopportunità e l’antieconomicità da parte del solo Comune di Osimo dell’acquisto del trasformatore dei rifiuti solidi urbani in quanto la spesa non riveste carattere prioritario, ci sono ben altre opere da realizzare, ne è opportuna anche perchè lo smaltimento dei rifiuti è un obbligo della ditta appaltatrice del servizio di raccolta fino alla scadenza del contratto previsto entro il 30 giugno 1970.
E’ vero che in sede di votazione sia al Consiglio comunale che in quella dipartito votai a favore, ma è anche vero che il mio “si”, è stato motivato più da uno “spirito” di gruppo ( quello della maggioranza) che da un’effettiva convinzione della bontà dell’acquisto e della relativa ingente spesa.
Ma c’è anche da ricordare che in sede sia di partito che di Consiglio comunale dichiarai di votare a favore a condizione che il servizio di raccolta fosse effettuato in maniera organica prima in tutte le nostre frazioni. Ora alla vigilia della firma del contratto d’acquisto del citato trasformatore, non volendo sostituirmi alla maggioranza sia dell’Amministrazione, sia del Consiglio, in quanto la deliberazione dell’acquisto venne approvata a larga maggioranza, dichiaro di rassegnare le dimissioni sia da Assessore effettivo che da consigliere comunale di Osimo. Con distinti saluti.
Osimo 8 novembre 1968 F.to Carlo Gobbi
Nella successiva, del 2 dicembre 1968, riunione del Consiglio comunale  la questione fu oggetto di grandi polemiche e discussioni. Per molti consiglieri delle minoranze le motivazioni che spinsero il maestro Carlo Gobbi alle dimissioni erano altre.
Il consigliere Attilio Buglioni del PSIUP interviene nella discussione chiede se le vere ragioni non siano altre e se non si debba ricercarle in contrasti sorti nella maggioranza per motivi di clientelismo. Tale supposizione gli è stata confermata da due assessori, pertanto insiste che si indaghi sulle vere ragioni delle dimissioni.
Il Sindaco rammenta, data l’assenza della parte interessata, sia consigliabile accettare le ragioni esposte nella lettera inviata ai consiglieri.
L’avv. Vincenzo Fabiani chiede notizia della interrogazione presentata il 30 novembre che viene letta dall’ass. Marchegiani:
“Il sottoscritto, quale consigliere comunale, in relazione alle motivazioni adotte dall’Assessore effettivo alle Finanze. ins. Carlo Gobbi, a sostegno delle dimissioni da lui avanzate dalle cariche di Assessore e di Consigliere comunale, ed in relazione, anche, alle notizie, apparse sulla stampa, e non smentite, circa l’entità delle spese che sarebbero conseguenti all’eventuale installazione di un impianto di trasformazione di rifiuti urbani solidi in concimi organici, CHIEDE di conoscere dal signor Sindaco e dall’On.le Giunta comunale:
1. se viene confermata la spesa di £. 74.000.000 stabilita nella delibera 14/7/1966, n.67 , per l’impianto completo per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, compresi accessori ed attrezzatura;
2. a quanto ammonti, in via di previsione, la spesa annua per la gestione del suddetto impianto;
3. se siano preventivate, e per quale ammontar, spese di avvio;
4. se sia stato preveduto, studiato ed attuato il dovuto piano di organizzazione commerciale e di vendita del concime ricavato dal funzionamento dell’impianto;
5. come è preventivata la attuazione pratica del maggior gettito della imposta di famiglia, di consumo e sulla tassa di raccolta dei rifiuti solidi urbani ( previsto nella delibera sopracitata per compensare la spesa necessaria all’impianto) senza che be vengano colpiti gli strati più bisognosi della popolazione….”
Il Sindaco precisa immediatamente che la spesa rimarrà quella preventivata, e che a seguito di accordi con la ditta Pubblic Consult quest’ultima si è impegnata a partire per i primi due anni a suo completo carico l’impianto di trasformazione e a conferma di ciò fa leggere all’assessore Gentili la lettera di conferma in data 8/11/ da parte della Public Consult.
L’avv. Vincenzo Fabiani del gruppo PLI paventa che tutto si risolva in un aggravio delle imposte.
Il consigliere Guido Maggiori del PCI muove un appunto all’amministrazione per il ritardo con cui ha proceduto alla realizzazione dell’impianto di trasformazione, deliberato da più di due anni ed ancora allo stato di progetto; non è il caso di riprendere la discussione sul merito di una questione che ha visto concorde la stragrande maggioranza del consiglio comunale, sarebbe opportuno di passare ad una rapida costruzione dell’impianto.
Quanto alle dimissioni da cariche pubbliche di solito esse sono dovute o a causa di forza maggiore o a motivi di dissenso politico, ora dalle notizie di stampa si ricava che le motivazioni ufficiali delle dimissioni dell’ assessore Gobbi siano le solite e lo stesso Sindaco ebbe a confermare in un colloquio tale impressione; le voci sono molte, troppe. Sarebbe necessario pocedere a fondo e controllarle. Si potrebbe così constatare che parecchi degli appunti fatti dal gruppo consiliare comunista rispondono a verità.D’altra parte è necessario cambiare indirizzo e poichè l’amministrazione ha i giorni contati, mese più, mese meno, solo un anno ci separa dalle nuove elezioni comunali, si rende necessaria una seduta consiliare dedicata alla cernita ed all’esame dei problemi cittadini da affrontare nell’anno residuo.
Il Sindaco fa presente come non sia facile fare il processo alle intenzioni; le motivazioni sono quelle esposte nella lettera e non è possibile parlare di altre.
Il consigliere Buglioni precisa che le informazioni sulla diversità fra i motivi indicati nella lettera e quelli reali gli sono state date dagli assessori Sinigagliesi e Pesaresi.
Protestano gli assessori menzionati. Il Sindaco ribadisce che il Consiglio deve attenersi a quanto è ufficialmente a sua conoscenza.
Il consigliere Buglioni insiste e dichiara di aver saputo dai due assessori già nominati che non del trasformatore si trattava ma del rifiuto da parte della Giunta ad assumere illecitamente una persona. Il Sindaco precisa che trattandosi di voci incontrollate non si dovrebbe farne menzione verbale. Maggiori conferma che le voci parlano di due persone da sistemare e di una terza che invece sarebbe stata esclusa ed ha le prove di quanto afferma.
L’avv. Fabiani invita Maggiori ad una maggiore precisione. Il Sindaco ritiene che, avendo smentito queste voci, la sua parola sia sufficiente- L’avv. Fabiani invita il Consiglio a respingere le dimissioni di Gobbi per dar modo all’assessore dimissionario di spiegare le ragioni delle sue dimissioni.
Catena insiste nel dire che anche egli è a conoscenza del fatto che le vere ragioni sarebbero tutt’altre.
L’assessore Pesaresi smentisce recisamente quanto affermato dal consigliere Buglioni in quanto egli non partecipa da parecchio tempo ai lavori della Giunta perchè malato e può produrre a prova di ciò certificati medici.
Catena insiste perchè vengano dati maggiori chiarimenti sui reali motivi delle dimissioni.
Il consigliere Re richiamandosi alla prassi finora seguita in questi casi propone di respingere le dimissioni. Bianchi Albino per conto della maggioranza propone l’accettazione.
Il consigliere Fabiani dichiara che allo stato attuale dei fatti si rende necessaria una chiarificazione in ordine alla quanto meno spiacevole situazione venutasi a creare questa sera, pertanto voterà contro l’accettazione delle dimissioni.
Il consigliere Biondi ritenendo superfluo sottolineare lo scalpore che queste dimissioni hanno suscitato, crede di poter arguire da vari indizi come la lettera del consigliere Gobbia denoti che dietro vi siano altre ragioni che lo hanno indotto a dare le dimissioni; e non credo che le voci circolanti corrispondano a verità anzi ritiene che esse siano state popolate ad arte per gettare il discredito su quella che è e rimane una manifestazione di dissenso politico. Queste dimissioni possono essere riallacciate a quelle presentate a suo tempo dallo stesso Gobbi e dall’assessore Marchegiani e motivate dalla lentezza con cui l’amministrazione provvedeva all’attuazione del suo programma.
Le dimissioni furono poi ritirate a seguito di un accordo con cui il gruppo dirigente della DC si impegnava ad accellerare la realizzazione del programma. Ma evidentemente il dissenso politico è rimasto, e queste dimissioni hanno tutta l’aspetto di una resa del gruppo conservatore della DC. Spera che il consigliere Gobbi abbia il coraggio di non soggiacere al ricatto della DC.
Vengono messe a votazione, a scrutinio segreto, le due proposte. Chi accetta le dimissioni scriverà “si”, chi non le accetta scriverà “no”. Lo spoglio dei voti dà il seguente risultato: presenti e votanti 26. “Si” n° 15, “No” n° 11, le dimissioni vengono accolte. Il maestro Gobbi che tanti consensi elettorali aveva ottenuto nelle ultime  elezioni amministrative collocandosi dietro i due ex sindaci ( Acqua e Niccoli) è fuori dalla Giunta e dal  Consiglio comunale;

settembre 1968 L’Osimana partecipa al campionato di 1^ categoria
1968 OsimanaAlessandrini, Mantini, Mosca, Rumori, Giandìsanti, Mengoni; accosciati Cerusico (portiere), Leggieri, Miserocchi (capitano),  Graciotti e Menghini.

16/09/1968 il consigliere comunale Attilio BUGLIONI fa presente che è indispensabile prendere provvedimenti per la regolamentazione del traffico in corso Mazzini, in via San Francesco e Piazza Nuova perseguendo chi sosta abusivamente dove non è permesso e prendendo in considerazione l’idea di abolire i permessi a sostare nelle suddette vie cittadine. Ciò in particolare per quanto riguarda Piazza Nuova che essendo limitrofa alla passeggiata pedonale dei giardini pubblici sarebbe opportuno, almeno per i mezzi pesanti, interdire al traffico ed alla sosta.  Si raccomanda che vengano prese severe misure nei confronti dei tubi di scarico di macchine e motocicli troppo rumorosi. Il Sindaco si dichiara perfettamente d’accordo dato che il problema va sempre più aggravandosi non solo con l’aumento della circolazione ma anche per l’indisciplina e la maleducazione dei cittadini, dà la sua più ampia assicurazione che l’Amministrazione terrà presente le raccomandazioni del consigliere Buglioni e prenderà tutti i provvedimenti del caso;

17/09/1968 il Consiglio Comunale nomina una commissione consiliare per la denominazione delle nuove strade e vie cittadine. La commissione viene composta con la presenza  dal sindaco, dell’Assessore allo stato civile Mario SINISCALCHI, dell’Assessore alla pubblica istruzione Maria AGOSTINELLI in Castellani, dell’Assessore ai lavori pubblici Narciso GENTILI, dalla presenza di tre esperti: Aldo BLASI, Aldredo BELLASPIGA, don Carlo GRILLANTINI e dai rappresentanti di tutti i gruppi consiliari: Aldo BIONDI per il PCI, Attilio BUGLIONI per il PSIUP, Giovanni CATENA per il PSU, Vincenzo FABIANI per il PLI;

20/09/1968 il Comune istituisce degli incentivi per il Commercio. Scopo dell’iniziativa era quello di fare ammodernare le aziende commerciali presenti in città il che avrebbe comportato un notevole abbellimento della città. Il contributo comunale consisteva in un abolizione o congrua riduzione delle imposte di consumo sui materiali e sulle nuove attrezzature, come gli arredi, impiegati per l’ammodernamento delle strutture commerciali;

22 settembre 1968 Il nuovo  vescovo di Ancona e Osimo mons. Carlo MACCARI, incontra gli osimani. Una  visita commovente, la cittadinanza aspettò l’arrivo del presule  in Largo Trieste tributandogli, appena scese dalla macchina, un filiale applauso. Poi in corteo tra il suono delle campane e il canto di inni religiosi salì  verso Corso Mazzini. In piazza del Comune  il sindaco, avv. Vincenzo Acqua rivolse all’illustre presule calorose parole di benvenuto. Il corteo quindi riprese il suo cammino verso la Cattedrale per la solenne cerimonia religiosa. Al termine delle funzioni religiose il nuovo vescovo ringraziò per la commovente accoglienza attribuitagli.
Maccari in Osimo

23/09/1968 viene nominata una commissione consiliare comunale con funzioni consultive, sul Piano Regolatore, Piano al quale stanno lavorando gli architetti ROZZI e SABBATINI. La commissione viene composta da: il sindaco Vincenzo ACQUA, L’ASSESSORE ai lavori pubblici Narciso GENTILI, l’ufficiale sanitario dott. Alessandro RICCIONI, dal dirigente dell’ufficio tecnico comunale Angelo BRODOLINI, da Vittorio PIAZZINI, Guglielmo CAPPANNARI, Clemente LANARI, Giovanni CATENA,  Roberto RE, Massimiliano ERPICI, Vincenzo FABIANI;

24/09/1968  viene ampliato il campo di gioco del DIANA, il rettangolo di gioco per il calcio venne ad avere, con questa nuova sistemazione, le dimensioni di 60×95 metri, un campo regolamentare per le gare delle squadre dilettantistiche. L’U.S.Osimana chiede al Comune di attrezzare il campo anche con l’illuminazione e presenta un preventivo di spesa di circa 3 milioni di lire, il progetto rimane lettera morta  sui tavoli degli uffici comunali;

25/09/1968 viene sistemato il campo sportivo di Osimo Stazione. La sportiva locale presenta un preventivo di spesa e chiede al Comune un contributo per far fronte alle spese di circa 1 milione che il comune erogò anche in considerazione della mole dei lavori che si andavano a fare: costruzione di un ambiente spogliatoio e docce corredate del relativo impianto di riscaldamento, recinzione in rete metallica del rettangolo di gioco…. I soci e gli appassionati della sportiva di Osimo Stazione con il loro lavoro gratuito e in pieno spirito di volontario si adoperarono a sistemare in breve tempo il campo sportivo della frazione;
Osimo Stazione calcio1

Osimo Stazione calcio 3

02/10/1968  iniziano le Olimpiadi in  Messico;

15/10/1968 la ditta Fiat Casali si trasferisce nella nuova sede di via Cristoforo Colombo. La Fiat in Osimo, a quel tempo, era solo Casali.

Il vescovo Maccari nell'officina  Casali

Il vescovo Maccari nell’officina Casali

11/11/1968 La LIBERTAS non era solo calcio, ma anche pallavolo. La squadra maschile era impegnata nel campionato di serie D ed era guidata dall’allenatore, campione cecoslovacco, Antonin VICHE.
Il Consiglio direttivo della Volleyball Libertas era composto da Pio Francesco FANTASIA (Presidente Libertas), Gianni SANTILLI (Presidente Volleyball Libertas), Nazzareno CIONCO ( vicePresidente), Beatrice SALUZZI ( segretaria), consiglieri:BIANCO Fabio, MATTIOLI Giuseppe, VICARELLI Germano;

15/11/1968 manifestazione per il 3° centenario della istituzione della Biblioteca  Comunale.  La Biblioteca comunale rappresenta per Osimo un punto di riferimento importante per la vita cittadina sia per il passato come per il futuro;

novembre 1968 Osimo ha anche un efficiente poligono di tiro, grazie alla passione di alcuni volontari che hanno saputo trasformare un rudere in un vero impianto sportivo per il tiro a segno. Gli appassionati osimani di questa disciplina sportiva che vanta storia e tradizioni secolari erano: MORETTI Gianfranco, SERRANI Elio, LUCHETTI Silvano, NOVELLI Alessandro, RAVAIOLI Giuseppe, MORETTI Maurizio, SBAFFO Ottavio, BIANCHI Roberto, TARSETTI Goffredo.

16/11/1968 il Convento di San Francesco apre due sale dei locali del convento per ospitare nelle ore libere dalle lezioni gli studenti che dalle frazioni e dai paesi vicini vengono in Piazza. Si prevede, inoltre, alche il pranzo per gli studenti che devono rimanere per le lezioni del pomeriggio.
L’attività proposta  dei frati, voleva essere un contributo ai problemi delle scuole della città oltre  che offrire un riparo dal freddo per i giovani studenti.
E’ stata, questa,  una iniziativa del Centro di lettura San Giuseppe da Copertino e fra i suoi promotori vi è un giovane frate proveniente da Fermo, la cui vita si intreccerà con la storia culturale della nostra città:   padre Venanzio Sorbini;
padre Venanzio

20/11/1968 Protesta del Consigliere  comunale avv.Vincenzo Fabiani.
Il sottoscritto consigliere comunale, visto che all’ordine del giorno relativo ai lavori dell’odierna seduta, sono iscritti ben 64 argomenti, non certo nella speranza che questo sui rilievo venga ascoltato dagli organi responsabili del Comune, poichè già eguale lamentela, benchè sottoposta all’attenzione del Sindaco e della Giunta, è stata regolarmente disattesa, e mai presa in considerazione alcuna, ma soltanto al fine di fare rilevare, come non sia possibile accettare – ad essi sottostando – simili comportamenti che tentano palesemente di porre le minoranze in imbarazzo creando loro gravi ostacoli all’espletamento del proprio compito, dichiara di protestare ancora una volta contro il sistema di formare il programma di lavori dell’ordinanza consiliare con un numero enorme di argomenti da trattare, alcuni dei quali, sono, a prima vista, di importanza basilare per il buon andamento dell’Amministrazione comunale “.
Il Sindaco fa presente che non da cattiva volontà sia dipeso l’alto numero degli argomenti da trattare ma da cause obiettive: si è dovuto attendere che fosse portata a termine la revisione del regolamento edilizio e ciò ha portato all’accumulo di altri importanti argomenti lamentati dall’avv.V.Fabiani accumulo che, garantisce, è giustificato da cause di forza maggiore.
L’avv. Fabiani prende nota delle precisazioni del Sindaco;

23/11/1968 con la firma dell’atto costitutivo nasce ad Osimo l’ EMA. Saranno cinque i membri chiamati a formare il primo consiglio di amministrazione dell’ente creato per meglio organizzare tutti gli eventi turistici, culturali della nostra città.
Le esperienze aquisite dalle precedenti manifestazioni, si ritenne, potessero trovare una forma giuridica ed organizzativa migliore nel costituendo PRO-LOCO.
Ricordo cosa si era organizzato fino ad allora:
Nel 1965, nel suggestivo scenario della Cattedrale era stato rappresentato il dramma “Assassinio nella Cattedrale” di Elliot allestito dal Teatro Sperimentale di Ancona;
Nel 1967, l’iniziativa fu ripresa con un respiro ancora maggiore e fu la volta della “Rassegna di Musica e Prosa” arttraversi la quale vennero offerte al pubblico il Concerto della Filarmonica di Sofia, la rappresentazione de “I Fioretti di San Francesco” e una esibizione di “spirituals”.
Il 1968 aveva visto nuovamente Osimo alla ribalta del mondo artistico nazionale con la 1^ Coppa Pianisti d’Italia”.
Questo in breve, l’iter di una iniziativa artistica – dagli innegabili riflessi anche turistici ed economici – che sfocia nella creazione dell’Ente Manifestazioni Artistiche il cui atto costitutivo vede come benemeriti fondatori:
EmaPresidente viene nominato il prof. Alessandro NICCOLI, vice presidente BUGARI Aldo, e come consiglieri vengono nominati: Sardus TRONTI, Renato BARTOLI e don Vincenzo FANESI.
Inoltre vengono nominati il Direttore artistico PERUCCI Carlo, il consulente tecnico CAPPANNARI Elmo, il segretario Ugone MARCHEGIANI, revisori dei conti BELLI Tito, CATENA Giovanni, FANESI Giorgio. Come primo atto il nuovo consiglio stila una proposta per le attività del 1969 con la previsione di organizzare: a fine giugno la rassegna di musica e prosa nello scenario della Cattedrale, a settembre una nuova edizione della Coppa Pianisti d’Italia.

1968 firma EMAVenne firmato, presso la residenza comunale, l’atto costitutivo dell’Ente Manifestazioni Artistiche. Alla importante occasione presenziarono tutte le maggiori autorità provinciali. Erano, fra gli altri, presenti il vescovo Carlo MACCARI, il prefetto Achille CAPPUCCIO, il presidente dell’ente provinciale del Turismo Francesco RENZI, il presidente della Cassa di Risparmio Ettore PICCININI.
La nascita dell’EMA riveste senza dubbio un significato ed una portata di grande valore, non soltanto per il sistematico proseguimento delle manifestazioni iniziate, ma anche per quell’auspicato arricchimento artistico e culturale della nostra città nell’ambito dell’intera provincia.
Osimo, ricca di storia e di arte, poteva trovare nel prezioso strumento dell’EMA un motivo di rinnovata vitalità.

02/12/1968 viene attribuito il seggio consiliare resosi vacante a seguito delle dimissioni del maestro Carlo GOBBI, a Otello MARCONI nato in Osimo il 10/9/1924 abitante in via di Jesi 151 il quale fa sapere con lettera inviata al Consiglio che per ragioni personali non intende assumere l’incarico. Il seggio vacante viene , pertanto, attribuito al sig. Duilio ORSETTI  che nella lista della DC segue il rinunciatario sig. Marconi;

– 02/12/1968 BOTTEGONI perito agrario Igino viene eletto assessore effettivo in sostituzione di Carlo GOBBI;

03/12/1968 protesta degli abitanti della frazione di San Sabino che viene raccolta dal consigliere Guido Maggiori in una interrogazione:
” I sottoscritti signori, tutti abitanti della frazione di San Sabino, richiamano alla memoria sua illustrissima che la loro frazione è l’unica fra tutte a non avere una illuminazione pubblica. Per interessamento del parroco vi sono solo due lampade ai lati della chiesa. mentre per l’installazione di lampade in via San Sabino e Flaminia dove solo site dozzine di case giaà abitate ed altre in via di costruzione nessuno se ne è mai interessato.Chiediamo un suo sollecito ed autorevole intervento, stanchi di tante promesse che chissà come mai avvengono sempre sotto le elezioni: Vogliamo ciò che abbiamo domandato e confidiamo nella sua fede alla parola data dal suo stesso partito. Come Lei già saprà e se non lo sa è una deficienza grave perchè un buon Sindaco deve essere informato di tutte le deficienze del Comune da lui amministrato, tutta la situazione elettrica della nostra frazione è disastrosa: alla sera dalle ore 18 in poi i nostri televisori, frigoriferi, lavatrici, neon ecc.non funzionano. L’azienda idroelettrica e l’amministrazione comunale promettono ma non mantengono le loro promesse. La linea che porta corrente a San Sabino ha bisogno di essere rafforzata per far fronte alle nuove richieste. Con la speranza di avere presto una casa ed una frazione ben illuminata come tutte le altre, gli abitanti di San Sabino La ringraziano anticipatamente del Suo intervento. Distinti saluti. F.to gli abitanti di San Sabino”
Il Consigliere Maggiori ritiene la lettera sufficientemente eloquente non aggiunge altri commenti.
Il Sindaco risponde informando che recentemente il Comune ha ottenuto un finanziamento di £. 30.000.000 per la illuminazione pubblica e l’amministrazione ha deciso di impiegarlo per la sistemazione della illuminazione pubblica in tutte le frazioni;

12/12/1968 il Comune completa la palestra del San Carlo. La struttura era stata iniziata da vari anni ma per mancanza di fondi i lavori si erano bloccati. La direzione dell’Istituto per i figli degli  emigranti italiani aveva sollecitato più volte il Comune a dare un contributo  per permettere il completamento della Palestra. Solo a fine 1968 il comune autorizza e dispone il finanziamento necessario.;

18/12/1968 il Comune è proprietario di alcuni titoli pubblici: buoni del tesoro, buoni della ricostruzione, redimibile Trieste. La Giunta decide di vendere questi titoli al loro valore corrente di mercato dato che gli interessi che ne ricava sono irrisori e il Comune per finanziare nuove opere deve contrarre mutui o ricorrere ad esborsi di cassa che comportano un onere pesantissimo per le finanze locali.
La vendita dei titoli fruttò al Comune £ 4.350.000 che venne messa a disposizione per il finanziamento dei lavori di costruzione del primo stralcio della scuola elementare di San Paterniano;

15/12/1968 Assemblea degli iscritti e dei simpatizzanti osimani  del Partito Comunista. Concluderà i lavori del congresso  l’onorevole Nilde IOTTI
Nilde Iotti ad Osimo

Aprì i lavori del Congresso della Sezione “Centro ” di Osimo, Guido MAGGIORI. Ricordano, i più giovani iscritti, che era una giornata particolarmente fredda e piovosa. Al tavolo della presidenza c’era preoccupazione e tensione perchè la sala era quasi vuota e dispiaceva dare questa immagine all’illustre ospite. Inoltre per la prima volta si era deciso di non svolgere l’incontro come al solito in sezione, ma nel salone più grande di un albergo cittadino.
La tensione scomparve con l’arrivo in sala degli iscritti, con il passare dei minuti la sala si riempì rapidamente con il sollievo di tutti, anche perchè il congresso per il PCI non era solo una conferenza ma rappresentava  un valore simbolico importante: era l’atto politico fondamentale nella vita interna del partito che ambiva ad crescere in città.
iottii

1969 pci osimo

18/12/1968 il Comune di Osimo si dota di un importante strumento: il 1° Regolamento Edilizio, che in Consiglio venne approvato all’unanimità;

20/12/1968 la giunta Acqua decide di concedere un contributo economico alle società sportive osimane. Si scelse di elargire i contributi in base al numero dei tesserati che ogni società dichiarava di avere tra le proprie file:
Circolo del Tennis ……….. n° tesserati  64 contributo di £140.000;
Club Judo Sakura………….n° tesserati   17 …….. ……..£…..50.000;
GS SALF Atletica …………. ………….  19 ……..……..£ ..100.000;
GS Robur pallacanestro ..………….  80 ……..……....£500.000;
GS Virtus ginnastica……..………….  20 …….. ……..£……50.000;
GS Osimo Stazione ……… ………….  48 …….. ……..£….110.000;
GS S.Lucia…………………………………..8 ……..……..£…...50.000;
GS Osimana calcio………..…………….70 ……..……..£400.000;
GS polisportiva Libertas . ……………78 …….. ……..£….350.000;
A.S.  San Carlo……………..……………..40 ……..……..£……50.000;

21/12/1968 la Giunta delibera di dotare il campo sportivo Diana di via Olimpia  di un moderno  impianto di illuminazione, spesa prevista e deliberata £ 10 milioni;

dicembre 1968 l’anno si chiude ma i problemi di Osimo rimanono sempre aperti ed irrisolti. In particolare:
1) ALBERGO nonostante il susseguirsi di promesse, di assicurazioni autorevoli, Osimo rimane nell’ “anno zero” della ricettività alberghiera. Svanita nella nebbia la soluzione incentrata sul palazzo ex Recanatesi, emerge ora all’orizzonte quello del palazzo delle Poste in piazza Buccolino;
2) la ZONA INDUSTRIALE con molta lentezza sta comunque diventando una realtà ricca di belle prospettive per l’occupazione osimana;
3) le CARCERI sono passati circa 2 anni che le carceri sono rimaste “senza inquilini” ma ancora non si è provveduto a dare una degna utilizzazione ai locali per realizzarci qualcosa di nuovo;
carceri

16/01/1969 tragico gesto di Jan Palach, lo studente che in segno di protesta contro l’Unione Sovietica, si cosparse il corpo di benzina  e di diede fuoco in piazza San Viceslao a Praga;

maggio 1968 Lamentele a Passatempo. Il consigliere comunale Oreste GUERRINI si fa portavoce dei  cittadini della frazione in Consiglio Comunale, e  scrive ai giornali lamentando le cose che non vanno nella frazione.
Scriverà: “…. questa frazione che di anno in anno vede aumentare il numero dei suoi abitanti ( nel 1965 si aggiravano intorno ai 2.500 ) ha una serie d’inconvenienti che rendono veramente difficile la vita a chi vi abita. Ecco alcuni dei problemi:
1) Mancanza assoluta di gabinetti pubblici. Si fa presto ad immaginare cosa succede, in modo particolare nei giorni festivi, quando vi è nella frazione una particolare affluenza di pubblico.
2) Insufficienza di assistenza e inesistenza di una farmacia;
3) presenza a pochi passi dall’abitato di un letamaio i cui effetti negativi si fanno sentire specie nel periodo caldo;
4) oscurità quasi completa dei veicoli e stato disastroso del fondo stradale;
5) inefficienza del servizio idrico, l’acqua non arriva a tutte le case;

5) mancanza di un campo sportivo, che dia modo ai giovani di ricrearsi.
Di quest’ultimo problema sembra se ne sia anche interessato qualche “pezzo grosso” della D.C., il quale avrebbe prospettato a dei giovani della zona la possibilità della costruzione del campo sportivo condizionandola però al raggiungimento di un determinato numero di iscritti alla Democrazia Cristiana. Naturalmente si tratta di uno dei tanti trucchi della democrazia cristiana ai quali solo i gonzi creono. E a Passatempo non ce ne sono.
Se qualcuno con tanta facilità afferma che a Passatempo tutto va bene vada a chiedere il parere degli operai disoccupati del settore dell’edilizia e sopratuttto delle fisarmoniche, costretti ad emigrare nel Nord-Italia o all’estero, e nella nostra frazione vi sono decine di casi di questo genere. Ma da parte dell’attuale sindaco, avv. Acqua, vi è poco interesse ad accostarsi alla popolazione per ascoltare i suoi bisogni. Si preferisce andare in alcune case private a scopo elettoralistico e fra scrivere sul giornale della curia ( l’ Antenna ) che tutto va bene.
lettera firmata da Oreste Guerrini
Passatempo problemiLe donne di Casette di Passatempo costrette a rifornirsi d’acqua alla fontana pubblica.

02/02/1969 esce il primo numero di Presenza si tratta di un settimanale religioso, sociale della Diocesi di Ancona e Osimo, ne è direttore responsabile:  don Vincenzo Fanesi
Diventerà, strumento di comunicazione,  punto di riferimento dei cattolici – nel primo numero il direttore parla di ” una proposta per un salutare risveglio dei cattolici”. Il periodico uscirà regolarmente ogni settimana e sarà la voce del Vescovo protesa  a servire la causa e l’impegno dei cristiani in tutta la Diocesi di Ancona e Osimo. Nel periodico troveranno spazio anche gli avvenimenti  locali, una guida sui films e sulle trasmissioni televisive da seguire e quelli sconsigliati. Oltre al direttore responsabile nella redazione ci sarà un altro osimano di “buona penna”: Pio Francesco FANTASIA;
Presenza

22/02/1969  In Osimo si costituisce un nuovo  gruppo giovanile denominato “Nuovo Impegno” che si propone di realizzare in Osimo una serie di eventi culturali. Il gruppo presenta un articolato progetto al Comune al quale chiede un contributo per far fronte alle spese organizzative:
“… il gruppo propone una RASSEGNA CINEMATOGRAFICA che dovrebbe avvenire il martedì, il giovedì, il sabato ( per due settimane) alle ore 21 entro il mese di aprile. Sei i film proposti, dotati di sufficiente attrattiva spettacolare e atti a favorire l’avvio di un discorso critico serio e costruttivo. Questi i films: “Pane Amaro” , “Le mani sulla città”, “Play Time” ( film francese), “L’armata a cavallo”, “La calda notte dell’Ispettore Tibbs”, “Come ho vinto la guerra”.
Previsti quattro INCONTRI CONFERENZE e DIBATTITI, da tenersi il mercoledì e il sabato ( alle ore 19 presso il Teatro Campana.
Prevista la FIERA del LIBRO previo contatto con le varie Case Editrici, si pensava di promuovere una esposizione/vendita, stabile, in una sala del palazzo Comunale e ambulante, in appositi autoveicoli che girano per le frazioni e i quartieri.
Nel programma dei gruppo tutte queste manifestazioni dovevano svolgersi in uno stesso periodo di tempo, della durata di due settimane. La spesa prevista ammontava a £ 300.000 e comprendeva: noleggio delle pellicole cinematografiche, pubblicità, compenso ai relatori delle conferenze;

febbraio 1969. Nella denuncia di Oreste GUERRINI sulla condizione di abbandono in cui versa la frazione di Passatempo, specifica che non sono problemi di un paese dell’entroterra sicialiano, siamo nelle Marche nella provincia di Ancona a Passatempo dove questioni primarie quali l’approvvigionamento dell’acqua, i servizi igienici, le strade non hanno trovato ancora soluzioni.
A Passatempo, una frazione “ad un tiro di schioppo” da Osimo si fa ancora la fila per prendere l’acqua con la brocca.
Si chiedeva il consigliere comunale di minoranza Oreste GUERRINI: ” è mai possibile che in una frazione di una certa, come Passatempo, non si possa avere acqua a sufficienza per i normali bisogni delle persone ?”. Lamenta Guerrini: ” L’attuale Amministrazione comunale democristiana ha nel suo seno un assessore che abita addirittura nella frazione, costui sembra cieco, e muto perchè non vede e non parla dei problemi della propria frazione. Chi se non lui dovrebbe conoscere ed adoperarsi per risolvere tutte le manchevolezze ?
Passatempo contava circa 2.500 abitanti quanti Offagna e Numana, secondo il consigliere del PCI, doveva essere ritenuta una frazione importante, quasi un comune, invece l’incuria più completa lascia incancrenire i problemi e si arriva che per due giorni la settimana non c’è acqua a sufficienza.
Oggi, continua la spietata disamina del Guerrini, 1969 si va sulla luna ma a Passatempo frequentata da molti forestieri che hanno rapporti di lavoro con gli abitanti del posto, mancano i gabinetti pubblici.
Si inaugurano autostrade ma a Passatempo manca una circonvallazione che permette al traffico di svolgersi non davanti alle case come succede adesso. Oggi ogni tanto succede che si vede sfrecciare un autocarro a 60 all’ora in mezzo alle case senza che capiti mai da quelle parti un vigile urbano.
Altri grossi problemi esistono a Passatempo a cominciare da quello dell’illuminazione pubblica che è scarsa, insufficiente ( basta che tiri un po’ di vento e va via la luce ) ed in alcuni punti addirittura inesistente, fino a quello causato dalla mancanza di un chiosco di attesa per i pullman che costringe le numerose persone che lavorano fuori ad aspettare ai margini della strada vicino ad una curva; per arrivare poi allo scandalo vero e proprio, perchè, non sembra possibile, ma a Passatempo ogni famiglia deve smaltire con i propri mezzi le immondizie.
Così capita di vedere ogni tanto una persona che spinge una carriola carica e maleodorante passare davanti ai negozi dei generi alimentari, per portare le immondizie al letamaio !
Questo, scriveva Oreste GUERRINI, succede ogni giorno a Passatempo.
Per il consigliere comunale Oreste GUERRINI, occorre considerare questa grossa frazione come un piccolo comune e quindi dotarla di tutti quei servizi che la rendano autonoma ed autosufficiente quali ad esempio un medico condotto e una farmacia.
Per Oreste i problemi, come si è visto, sono molti, ma in tanti anni non si è voluto o saputo fare nulla. Non si possono chiedere voti, fare eleggere in assessore del posto se poi questi non apre mai bocca perchè “i grandi capi” non voglionoi parlare di certi argomenti. Ecco allora che si spiega perchè l’attuale Giunta Acqua non vuole andare a parlare con la gente. Ma un primo avvertimento gli abitanti di passatempo l’hanno dato rifiutandosi di pagare la bolletta dell’ acqua, Guerrini auspica che non debbano ricorrere ad altro per farsi sentire.
Passatempo acqua è un problema

febbraio 1969 deliberati lavori per la sistemazione del Campanile del Duomo
campanile

febbraio 1969 Al Festival del Galletto d’oro tenutosi ad Ancona il compositore di musica osimano dott. Domenico CASTELLANA, vince il 1° premio. La sua canzone viene proclamata dalla Giuria, come  la più bella canzone  presentata. La canzone si chiamava: “Bimbo nero”;

febbraio 1969 sulla stampa locale si parla della necessità di un Nuovo Ospedale. l’ubicazione del vecchio – incastrato oramai nel pieno centro urbano – e l’  ipotesi di costruirne uno nuovo su quel punto viene scartata. Si fa largo l’idea di collocare un nuovo presidio ospedaliero fuori della città. Doveva essere un luogo che doveva rispondere  ai migliori requisiti di salubrità, comodità di accesso ma sempre nell’immediata periferia di Osimo. Tra le zone individuate, la più candeggiata,  è quella sovrastante l’incrocio del “Mindolo”, area fra via d’Ancona e via Flaminia II;

febbraio 1969 per il triennio 1969-1971 vengono chiamati a comporre il Consiglio di Amministrazione del Collegio Convitto Campana: NICCOLI Alessandro ( nomina confermata dal Ministero della Pubbl.Istruzione ), ROMITI Cesare, BONCI Livio, BELLI Carlo, Honorati Alberto;

16 marzo 1969 una giovane di Osimo Stazione,  Ines STAFFOLANI, parte missionaria per il Brasile a svolgere il suo apostolato;

18/03/1969  viene istituita in Italia la Scuola Materna di Stato, ( in tutta Europa già queste scuole pubbliche esistevano da almeno 10 anni) ma non fu una conquista da poco in quanto osteggiata da tutte le forze politiche del centro destra che vedevano con questa scelta una minaccia alla famiglia ed alla sua funzione educatrice;

19/03/1969 Maggiori Guido presenta una interrogazione a riguardo del servizio smaltimento e raccolta rifiuti, lamentando il disservizio che viene a determinarsi n tante zone di Osimo oramai facenti parte del centro urbano come via Guazzatore e in via Olimpia;

marzo 1969 Un gesto vile che ferisce Osimo. In molti in città si chiesero il perchè di quel gesto vile ed inqualificabile che determinò sdegno in tutti gli ambienti della città. La condanna fu ferma e decisa da parte del  Consiglio Comunale e unanime condanna fu espressa da tutti gli  osimani: chi presenziando in silenzio davanti al monumento, chi portando un fiore.
Eravamo in una situazione di profondi cambiamenti e sconvolgimenti internazionali, ma anche di grandi rivendicazioni: quella degli operai, dei contadini e quella degli studenti.
In questo clima, Osimo si risvegliò  e con amarezza si accorse del vile atto compiuto sul monumento dai partigiani imbrattato notte tempo con una svastica.
vile attentatoScrisse a commento dell’accaduto il consigliere comunale del PCI, Giulio GUERCIO:
Diciamo subito all’autore del gesto che si guardi attorno e si accorgerà che è uno strumento in mano a loschi individui i quali sono talmente vigliacchi che evitano di uscire allo scoperto e mandano avanti agli inesperti:
Diciamo ancora che in tempi ben più duri siamo riusciti a far vincere la libertà e la democrazia e non saranno certamente gli anni trascorsi che ci impediranno di punire in modo esemplare chi si azzarderà ad insultare ancora il nome di chi è caduto per liberare il proprio Paese dalla tirannide 
f.to Giulio GUERCIO

30/03/1969 il consigliere comunale BUGLIONI Attilio del PSIUP presenta diverse interrogazioni con le quali lamenta e sollecita l’amministrazioni ad intervenire in particolari situazioni di disagio. Tra queste segnalazioni, il consigliere evidenzia  lo stato della via  Leopardi e del Corso cittadino. Chiede, a nome delle minoranze, che sia impedito il parcheggio e la sosta delle macchine  lungo il corso perchè questo, specialmente  la sera, si trasforma in un percorso a gimcana.  Rappresenta un problema per gli osimani ed è, per il consigliere,  uno sperpero di risorse pubbliche le passerelle sul Musone. Ogni anno si spendono solfi per sistemare le passerelle  che poi, regolarmente, alla prima piena  partono. Per le minoranze bisognerebbe intervenire  con opere più solide;

19/04/1969 approvato il Conto Conto Consuntivo dell’esercizio finanziario 1967  dell’Azienda Idroelettrica Municipale
1969 aziendaUn utile netto di circa 500.000 lire tutti messi a riserva.

maggio 1969 La “Voce Adriatica”  – giornale  che dal  dopo guerra agli anni  ’70, prima di lasciare il testimone al  “Corriere Adriatico” , raccontava i piccoli fatti delle nostre vallate e città – lancia una simpatica iniziativa: il concorso- referendum per la “commessa ideale”. Il concorso si concluse con una solenne premiazione, alla Loggia dei Mercanti di Ancona, delle 60 commesse di negozio che  avevano ottenuto il maggior numero di  segnalazioni da parte dei lettori  del giornale.
Anche alcune giovani osimane entrarono nell’olimpo provinciale delle commesse di negozio più gentili e simpatiche. Queste le osimane vincitrici del Concorso:
– Gabriella DONATI, dipendente del “Bar Basì”, classificatasi all’11° posto;
– Anna LOZZI, dipendente dell’ “Emporio Campanelli”, classificatasi al 29° posto:
– Marzia ROSSETTI, dipendente delle “Confezioni Giuliodori”, classificatasi al 37° posto;
– Rosella BRANDONI , dipendente delle “Confezioni F.lli Baldassari”, classificatesi al 45° posto;
– Ivana GIAMBARTOLOMEI , dipendente delle “Confezioni F.lli Baldassari”, classificatesi al 56° posto;

maggio 1969 giochi della gioventù. Tante ragazzi e tante ragazze delle scuole di Osimo hanno dato vita a bellissime giornate di sport al campo sportivo Diana e nelle altre strutture sportive. Si tratta dei Giochi della Gioventù, la manifestazione sportiva nazionale per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 15 anni, che furono disputati per la prima volta nel maggio del 1969.

gIOCHI DELLA gIOVENTU

I giovani osimani, i giornali parlano di più di 400 partecipanti, hanno affollato per circa 15 giorni i luoghi sportivi partecipando con estrema serietà e spirito sportivo alle singole discipline in programma e dimostrando il loro profondo attaccamento allo sport.
Racconterà Pio Fantasia ( componente del comitato organizzatore): ” Li abbiamo visti tesi e pronti al colpo di pistola delle corse piane, madidi di sudore per il forcing delle lunghe giornate di pallacanestro e pallavolo, armoniosi ed elegnati nei passaggi obbligatori di ginnastica. Lo spettacolo della fiaccola lungo le strade della città, nel giorno dell’apertura è continuato con la stessa suggestività durante tutto l’arco dei Giochi, e chi ha avuto la fortuna di incontrarsi con uno svolgimento di una qualsiasi gara ha riportato una sensazione straordinaria. A parte questo aspetto più o meno coreografico, l’essenza dei Giochi è stata rispettata ed anche con onore da parte dei nostri ragazzi. I risultati della partecipazione generosa e massiccia dei giovani sono eloquenti. Un grazie di cuore a tutti i giovani osimani. Mi piace ricordare in conclusione, un piccolo osimano partecipante alla fase provinciale dei 4 Km. Non aveva mai provato un simile lungo percorso, poichè nell’edizione osimana tale disciplina era sembrata inattuabile; eppure dietro insistenze, prese il via in Ancona assieme agli altri trentacinque partecipanti, ben più dotati fisicamente di lui. Dopo circa 2 Km. era letteralmente esausto e si avvicinava ad un giudice per rimettergli il numero di gara e ritirarsi. Ad un incomprensibile rifiuto di quest’ultimo riprendeva la marcia e giungeva settimo al traguardo. La scena di cui sopra sintetizza l’atmosfera dei Giochi della Gioventù: ogni mia parola potrebbe essere di troppo.” f.to Pio Fantasia.
Il comitato organizzatore si componeva del Presidente, MARCHEGIANI rag. Ugone, in qualità di Assessore allo sport con il quale collaborava il dipendente comunale Fantasia Pio Francesco e da un Comitato esecutivo composto da: Paolo BIANCONI, Carlo CARLETTI, Sandro BASCONI, Giovanni PIRANI, Gianni SANTILLI,  Franca COSTANTINI, Egidio BALEANI, Albeto CARLETTI, Gino BUGLIONI, Carlo CARLETTI.
Giochi della Gioventu 1969 1

I RISULTATI delle GARE

Atletica LEGGERA Maschile

***************a) gara di salto in alto
1° MENGARELLI Fabio (Parrocchia di Osimo Stazione) m. 1,45
2° TASSI Delvasio (Leonessa) m. 1,45
3° BELELLI Mario ( Leonessa) m. 1,40
4° MARRINO Luigi ( Robur ) m. 1,40
5° ex aequo ANDREOLI Claudio ( Leonessa) m. 1,35;
5° ex aequo MAZZIERI Marco ( Robur ) m. 1,35
6° MILONE Massimo ( Robur ) m. 1,25

***************b) gara di Lancio del Peso Kg. 4
1° MESTROVICH Romeo (Leonessa) m. 10,75
2° ex aequo POMPEI Paolo ( Pol.Libertas) m. 10,71
2° ex aequo MENGARELLI Nando ( Leonessa ) m. 10,71
3° DI MATTEO Donato ( Ist. San Carlo ) m. 10,42
4° FAGOTTI Luigi (Parrocchia osimo Staz) m. 9
5° PROVINCIALI Piero (Pol.Libertas) m. 8,90
6° RAPONI Luciano ( Leonessa ) m. 8,21

***************c) Corsa piana m. 80
1° ex aequo GIACOMINI Giuliano (Siao) tempo 9”9
1° ex aequo GUERRINI Andrea (Meeting Passatempo) tempo 9”9
2° AGOSTINI Riccardo (Siao) tempo 10”1
3° ex aequo SAINI Sergio (Ist.San Carlo) tempo 10”3
3° ex aequo SALVUCCI Stefano (Leonessa) tempo 10”3
3° ex aequo STAFFOLANI Fabrizio (Leonessa) tempo 10”3
4° ex aequo NOVELLI Carlo (Leonessa) tempo 10”5
4° ex aequo MASSACCESI Enzo (Robur) tempo 10”5

***************d) gara di Salto in Lungo
1° GIULIODORI Mariano (Libero) m. 4,69
2° MORONI Sandro ( Robur) m. 4,34
3° SABBATINI Nazzareno ( Pol.Libertas ) m. 4,10
4° VACCARINI Gherardo ( Pol.Libertas ) m. 3,81
5° PAOLETTI Mario (Pol.Libertas) m. 3,72
6° RAFFAELI Sergio ( Robur ) m. 3,32

***************e) Lancio del disco Kg. 1.500
1° GUERCIO Graziano (Siao) m. 30,20
2° BORSINI Antonio ( Robur) m. 24,83
3° GASPARONI Maurizio ( Siao) m. 19,30
4° PAPPACENA Marco ( Ist.San Carclo ) m. 13,36
5° PESARESI Francesco ( Libertas ) m. 11,41
6° MASSACCESI Rossano ( Libertas ) m. 10,35

***************f) gara corsa Ostacoli m. 60
1° PETTINARI Giampaolo (Meeting Passatempo) tempo 10”9
2° BELLEZZA Roberto ( Pol.Libertas) tempo 11”1
3° ex aequo PIRANI Bruno (Pol.Libertas) tempo 11”3
3° ex aequo PACINI Paolo (Parr.Osimo Stazione) tempo 11”3
4° VIGIANI Claudio ( Virtus) tempo 11”7
5° LUCARINI Renato ( Leonessa) tempo 11”9
6° BESSO Gonzales ( Ist.San Carlo) tempo 12”1

***************g) gara Corsa piana m.1.000
1° BUSCARINI Roberto ( Pol. Libertas) tempo 3’1”2
2° SERESI Eugenio ( Parr.Osimo Stazione) tempo 3’2”3
3° VECCHIA Pierino ( Ist.San Carlo) tempo 3’10”1
4° DE PASQUALE Luciano ( Ist.San Carlo) 3’12”4
5° LATTINI Walter ( Ist.San Carlo) 3’13”4
6° GINGOLA Carlo ( Ist.San Carlo) 3’14”4

***************h) Corsa campestre m. 1.500
1° SALCICCIA Alberto (Meeting Passatempo) tempo 5’33”9
2° MORESI Lamberto ( Pietà) tempo 5’35”1
3° BENIGNI Sauro ( Leonessa ) tempo 5’35”2
4° PERUZZI Marco ( Siao) tempo 5’36”4
5° BRUNETTI Massimo ( Parr.Osimo Stazione) tempo 5’36”9
6° GIULIODORI Luca ( Robur) tempo 5’37”5
7° CAPOTONDO Giuseppe ( Libertas ) tempo 5’37”8
8° BORGHI Augusto ( Volleyball) tempo 5’37”9

Atletica LEGGERA Femminile

***************a) gara Salto in Lungo
1^ BELELLI Tiziana (libera) m. 3,71
2^ BUSINARO Anna (pol. Libertas) m. 3,68
3^ DESTRO Enza (pol. Libertas) m. 3,62
4^ PIERANTONI Laura (libera) m.3,48
5^ BATTAGLINI Fiorella (pol. Libertas) m.3,45
6^ COSTANTINI Emanuela (libera) m. 3,42

***************b) gara Lancio del peso Kg. 3
1^ TEDONE Anna (pol.Libertas) m. 7,19
2^ LAZZARI Anna ( Volleyball) n. 6,92
3^ PROVINCIALI Maria G. (pol.Libertas) m.6,82
4^ CANTORI Alida (libera) n. 6,61
5^ BALEANI Maria Assunta ( libera) m. 6,03
6^ STAFFOLANI Katia (libera) m. 6,01

***************c) gara Corsa piana m. 60
1^ MARCHEGIANI Eugenia (pol. Libdertas) tempo 9”3
2^ ex aequo BELELLI Manuela (pol.Libertas) tempo 9”7
2^ ex aequo TROVARELLI Oriana (pol.Libertas) tempo 9”7
3^ ex aequo BORGHI Elvira (pol.Libertas) tempo 9”9
3^ ex aequo ANGELETTI Patrizia (pol.Libertas) tempo 9”9
3^ ex aequo GIOACCHINI Laura (pol.Libertas) tempo 9”9
4^ ex aequo OSIMANI Doriana (pol.Libertas) tempo 10”
4^ ex aequo MORONI Anna M. (Volleyball) tempo 10”
4^ ex aequo FIORDOMO Vittoria (parr.Osimo Stazione) tempo 10”
4^ ex aequo NOVELLI Agnese (libera) tempo 10”
4^ ex aequo BUROCCHI Virgini (libera) tempo 10”

***************d) gara Salto in alto
1^ BRANDONI Rosalba (libera) m. 1,43
2^ MARZOCCHINI Maria (c) m. 1,25
3^ ex aequo GASPARINI Serenella (libera) m. 1,20
3^ ex aequo CIAVATTINI M. (pol.Libertas) m. 1,20
4^ BIONDI Mara (pol.Libertas) m. 1,15
Giochi della gioventù 1969 3

PALLAVOLO MASCHILE

1° Seminario Interdiocesano. La squadra era composta da: AGOSTINI, GUERCIO,PERUZZINI, BIANCHELLI, GIACOMINI, IPPOLITI, QUATTRINI.
2° G.S. Leonessa. La squadra si componeva di: GIULIODORI, BALDONI, MARZOCCHINI, CATENA, ROSSI, MENGARELLI, ANDREOLI, BELELLI, MORONI e CARLETTI.
3° Volleball. Con: BECCACECE, PIETROSELLI, MARTEDì, RAMAZZOTTI, BORGHI, ROSSINI, DI PROSSIMO, GAGLIARDINI.
4° RObur. Con: MAZZUFERI, PANGRAZI, SARTARELLI, BARTOLI, GIULIODORI T. e FIORENZI

JUDO’ MASCHILE

gruppo: nati 1955-1956 fino a 34 Kg.
1° CARLETTI Sergio (Sakura)
gruppo: nati 1955-1956 fino a 44 Kg.
1° CAPORALINI Giorgio (Sakura)
gruppo: nati 1955-1956 fino a 52 Kg.
1° FRONTALINI Marco (Sakura)

gruppo: nati 1957-1958 fino a 40 Kg.
1° EREMITAGGIO Andrea (Sakura)
gruppo: nati 1955-1956 fino a 34 Kg.
1° LIMOSINI Roberto (Sakura)
2° LOMBARDI Gianni (Sakura)
3° ROSATI Roberto (Robur)
Giochi della gioventù 1969 2

GINNASTICA  ARTISTICA a SQUADRE

1^ Scuola media “C.G.CESARE” sezione C con: BELELLI, ROCCOLI, GRACIOTTI, BUCCETTI E UMANI Gloria
2^ Scuola media “C.G.CESARE” sezione A con: SERENELLINI,BATTAGLINI,BELELLI T. e MARISCOLI
3^ Scuola media “C.G.CESARE” sezione B con: GONNELLI, BELLEZZE, CANONICO e FIORANI
4^ PARROCCHIA s.MARIA sTAZIONE OSIMO A con: BRUGE’, TOCCACELI, CANTORI, PIERDICCA, e PATRIGNANI
5^ SCUOLA media “G.Leopardi” con: MENGONI, BIANCHI, ANTINORI, GRACIOTTI, BROCCHI
6^ PARROCCHIA s.MARIA sTAZIONE OSIMO B con: POLENTA, VELLI, PIANGERELLI, CARDINALI, FIORDOMO
7^ Scuola media “G.Leopardi” B con BELLI, PIERANTONI, TRUCCHIA, GATTI

GINNASTICA ARTISTICA INDIVIDUALE

1^ ex aequo GRACIOTTI Lucia della scuola Media “C.G.Cesare” sezione C
1^ ex aequo VELLI Antonietta della parrocchia di Osimo Stazione
2^ BATTAGLINI Fiorella della scuola Media “C.G.Cesare” sezione A
3^ BRUGE’ Maria della parrocchia di Osimo Stazione
4^ BELELLI Manuela della scuola Media “C.G.Cesare” sezione C
5^ BELLEZZE Floriana della scuola Media “C.G.Cesare” sezione B
6^ ex aequo UMANI Gloria della scuola Media “C.G.Cesare” sezione C
6^ ex aequo SERENELLINI Simonetta della scuola Media “C.G.Cesare” sezione A

TENNIS da TAVOLO

***********************SINGOLO MASCHILE – gruppo nati 1954-1955-1956 –

1° GIULIODORI Mariano ( libero )
2° PUGNALONI ( Leonessa)
3° NOVELLI (Leonessa)
4° BELELLI Sergio ( Leonessa)
5° MORONI ( Leonessa)

***********************DOPPIO MASCHILE – gruppo nati 1954-1955-1956 –
1° PUGNALONI-ALBANESI (Leonessa)
2° GIULIODORI-MARZOCCHINI (Liberi)
3° MORONI-CAPRARI (Leonessa)

***********************SINGOLO MASCHILE – gruppo nati 1957-1958-1959 –
1° BEVILACQUA Marco ( G.S. Vigor)
2° ROSSINI Roberto ( G.S. Vigor)
3° BARONTINI Fabrizio ( Leonessa)
4° STRONATI Celestino ( Leonessa)
5° LORETANI Lanfranco (Robur)

***********************DOPPIO MASCHILE – gruppo nati 1957-1958-1959 –
1° BEVILACQUA-ROSSINI ( G.S. Vigor)
2° TORCIANTI-CURINA (Leonessa)
3° STRONATI-MEZZELANI Graziano (Leonessa)

TENNIS MASCHILE

Non ho i risultati ma se la giocarono  tra: FANESI Giorgio, GENTILI Stefano, BADIALETTI Paolo e ZOPPI Andrea

TENNIS FEMMINILE

Anche qui non ho i risultati ma la sfida fu tra: SINIBALDI Giacinta e MARCIANESI Patrizia

giochi della gioventù 1969 4L’Assessore allo sport, Ugone MARCHEGIANI premia un atleta dei Giochi dells Gioventù

PALLACANESTRO MASCHILE gruppo nati 1957-1958-1959

1° Robur A
2° Robur B
3° G.S. Leonessa
*****************************classifica marcatori nati 1957-1958-1959
1° LAZZARI Alfredo punti realizzati 17 (Robur A)
2° GIULIODORI Adriano punti realizzati 12 (Robur B)
3° ROSATI Roberto punti realizzati 11 (Robur A)
4° MENGHI Alessandro punti realizzati 9 (Robur B)
5° FORIA Aniello punti realizzati 8 (Robur A)
6° TORCIANTI Massino punti realizzati 7 (Leonessa)

PALLACANESTRO MASCHILE gruppo nati 1954-1955-1956

1° ROBUR A
2° ROBUR B
3° G.S. LEONESSA
4° Ist. S.CARLO
5° pol.LIBERTAS

*****************************classifica marcatori nati 1954-1955-1956
1° LANDOLFO Giuseppe punti realizzati 38 (Robur A)
2° GIULIODORI Teobaldo punti realizzati 32 (Robur A)
3° MORONI Sandro punti realizzati 31 (Robur A)
4° BERARDI Nicola punti realizzati 30 ( Ist.San Carlo)
1969 giochi gioventu

23/05/1969 il comune costruisce diversi chioschi per l’attesa degli autobus. In particolare vengono costruiti i chioschi: nella frazione di San Paterniano,  all’Abbadia, a Passatempo, a Casenuove, a San Biagio, a San Sabino, a Campocavallo, al Padiglione. Anche il chiosco del Crocefisso è di questo periodo;

30/05/1969 Sorge in Osimo la “Nuova Filodrammatica”.
La Compagnia, composta di una quindicina di attori, tutti giovanissimi, ha anche tra le sue fila: scenografi, tecnici, costumisti ed addetti alle luci.
La direzione artistica è affidata a Massimo MARACCI, mentre il direttore organizzativo è Vittorio CAPOMAGI. Presidente onorario è il sig, Ido BUSILACCHIO. La nuova Filodrammatica si avvaleva inolre dell’opera di Sergio BALEANI, Giuseppe GUERCIO e Isidoro MEZZELANI.
Tutto il gruppo fa riferimento al direttore artistico, Massimo MARACCI che benchè giovanissimo ha una notevole esperienza per aver già fatto parte del Teatro Sperimentale di Ancona, nel 1966 ha vinto il Concorso nazionale di recitazione a Roma, risultando primo tra 780 concorrenti e sempre ha Roma nel 1967 ha recitato al Teatro Sistina.
Chi sono gli attori di questo nuovo gruppo teatrale ?
La giovane Liviana CARNEVALI che benchè quindicenne, già dimostrava una preparazione non indifferente, aveva già recitato a fianco del Maracci, ad osimo, nel 1968 , nella veste di Giulietta, durante la rappresentazione della tragedia “Giulietta e Romeo”.
Germano VICARELLI anche lui, sempre al fianco del Maracci aveva già recitato il Marcantonio. Vicarelli si faveva notare anche per la sua bella brillante e piena di espressione.
Daniele BEATO (il futuro gentile impiegato della Cassa di Risparmio) che della Compagnia è il vivave caratterista, che al momento opportuno sa dare la “pennellata” giusta alla scena.
Le gemelle Ida e Rita MORI, eccellenti attrici, pur essendosi limite fino ad allora a parti secondarie, dimostravano di essere all’altezza di protagoniste.
I gemelli MAZZOCCHINI che si distinguevano nelle parti comiche.
C’erano inoltre Giuseppe ATTILI ed Elisabetta CARDINALI, ragazza adatta alle parti comiche ma anche in quelle drammatiche, aveva già una piccola esperienza teatrale per aver ricoperto il ruolo di Maddalena nel “Processo a Gesù” di Diego Fabbri.
Gilberto VITALI adatto alle parti drammatiche anch’egli già con esperienza di palcoscenico per essersi esibito in una scena western nei teatri di Treia e di Osimo
Maracci

1 giugno 1969 Confermato il successo della allegra manifestazione che qualcuno chiama la “Festa dei fiori”, mentre per altri si tratta del “corso dei Fiori”.
Le cronache dei giornali riferiscono che anche per l’edizione del 1968 migliaia di persone hanno partecipato partecipato alla grande sagra della primavera marchigiana. La festa ha visto al mattino l’esibizione della banda musicale cittadina per le vie del centro e il raduno regionale dei granatieri in congedo. Nel pomeriggio ha avuto inizio il “corso dei fiori” con i carri che sono passati tra una marea di folla. E’ risultato vincitore il carro allestito dalla ditta “Lenco ” di Osimo denominato “il circo” e  raffigurante un pagliaccio e una foca giocoliera. Al secondo posto si è classificato il carro dell’Avis denominato “Pinocchio e la balena”. Al Terzo posto il carro dei “senza testa” raffigurante una tipica scena veneziana.
1969 festa dei fiori 3
Per quanto riguarda il concorso dei balconi fioriti, la classifica ha visto: al primo posto il balcone della maestra Angelini ( missile direttoverso una luna fiorita); secondo classificato, il balcone del signori Fei ( raffigurante una farfalla). Il negozio dei fratelli Baldassari ha invece ottenuto il primo premio per quanto riguarda l’allestimento delle vetrine dei negozi.

giugno 1969 Il progetto della Lega del Filo d’Oro con la nuova casa che tante speranze sta suscitando  nelle famiglie con  bambini pluriminorati che da tutta Italia chiedono un aiuto per i loro figli si scontra con l’incertezza di poter disporre di  finanziamenti certi.  Il futuro della Lega, a quei tempi,  lo si programmava  mese per mese: non c’erano ancora i “testimonial” e l’Associazione non era conosciuta fuori dai confini osimani. A don Dino MARABINI, al suo carissimo amico Aldo Valcavi ed a  Sabina SANTILLI, non rimase che fare appello alla sensibilità e alla generosità degli osimani. Questa la lettera pubblicata sui giornali ed inviata i ogni famiglia di Osimo:
” Gentili concittadini,
in una sede provvisoria a San Biagio di Osimo, ospitiamo quest’anno un gruppo di bambini in condizioni particolarissime, in quanto tutti cieco-sordi. La maggior parte di questi bambini si trova in queste condizioni fin dalla primissima infanzia. La loro esperienza della vita e delle cose è quasi completamente nulla. La lunga e forzata privazione della vista, dell’udito e del linguaggio ha provocato in alcuni anche profonde minorazioni fisiche e psichiche. Il Ministero della P.I. riconoscendo la validità, unica in Italia, della scuola speciale annessa all’Istituto, segue con molto interesse l’esperimento delle quattro classi già esistenti. Ci proponiamo di portare un po’ di luce nell’intensissima oscurità in cui vivono, far assaporare anche a loro il piacere della vita e toglierli per sempre dall’unica prospettiva in cui si trovano ora e cioè di finire i loro giorni ignorati da tutti, inutili a se stessi ed agli altri. Il numero per ora è di dieci bambini, ma le richieste giungono e giungeranno ancora da tutta Italia. per un prossimo futuro, su un terreno donato da un benefattore, si prevede la costruzione di una sede ampia e adeguata. ma purtroppo le possibilità attuali sono limitatissime; manchiamo ancora dei necessari mezzi di assistenza medico*specialistica. I sussidi didattici per la scuola sono ancora ridottissimi. La previsione delle spese è rilevante e le disponibilità presenti sono scarse. Vi invitiamo a vedere e conoscere il nostro istituto e vi preghiamo di darci il Vostro aiuto per affrontare e risolvere i suoi gravi problemi. f.to Don Dino”
L’appello trovò, come in altre importanti raccolte di fondi promosse dalla lega del Filo d’Oro, la generosità e la sensibilità delle famiglie osimane. Anche FILOTTRANO, ANCONA e MACERATA risposero in maniera sorprendente all’appello lanciato dall’Associazione osimana, le sottoscrizioni superarono quota 3 milioni. La Lega poteva guardare con fiducia alla sua lodevole attività. In quei primi anni di vita l’Istituto era diretto da Licia MACERATINI di Montefano.
Il Consiglio Direttivo era composto dal Presidente Domenico FILEGI di Montefano, dai consiglieri: PALADINI Piero di Ancona, SANTILLI Sabina di San Benedetto dei Marsi, BARBOTTI Renata di Bologna, BARTOLETTI Olga di Pesaro, FALASCONI Elio di Osimo, don Dino MARABINI di Osimo, TOMASSETTI Tullio di Osimo e da ROMITI Cesare di Osimo;
Maria Arfelli

Lega filo d'oro 1 – foto di Alberto Carletti –

giugno 1969 inaugurata e aperta al traffico l’Autostrada A1 nel tratto da Bologna fino a Pescara. Anche gli osimani avranno  il loro casello di Entrata/Uscita.
Autostrada

giugno 1969 anche Osimo, come tutte le città, si attrezza a risolvere attraverso la formulazione di un Piano Regolatore Generale, i problemi derivanti dal suo sviluppo. In un articolo sull’ “Antenna” , l’arch.Innocenzo SABBATINI esprime la sua ricetta.
I problemi principali del centro storico sono tre: transito, parcheggio risanamento. Iniziamo con il binomio transito-parcheggio che interessa indistintamente tutti, pedoni compresi. Non è certo lontano il traguardo della saturazione della motorizzazione individuale, oggi ( 1969) contenuta nel rapporto 1:18. Quando i seimila e cinquecento abitanti, che oggi costipano il centro, possederanno, in tutti, circa duemila duecento auto – una ogni tre abitanti – in tutto il territorio comunale ne avremo oltre ottomila. Nei quartieri nuovissimi questo boom immancabile, che si profilerà prima degli anni novanta, non creerà problemi, dipenderà solo da noi evitarli. Ma nell’immediata periferia, sorta negli ultimi anni, la cosa cambia aspetto. In essa si delineano già le gravi difficoltà create dagli abusi più deplorevoli perpretati a danno degli strumenti urbanistici, la cui eliminazione richiederà non indifferenti sacrifici. …
PRG arch.Sabbatini

09/06/1969  Il consigliere GUERCIO Giulio del PCI interpella il Sindaco a proposito dello stato della politica del trasformatore dei rifiuti solido urbani:
Nella precedente seduta, infatti, il Sindaco aveva annunciato la presentazione del progetto definitivo affrontato da tempo dall’ufficio tecnico, come invece è facile vedere dall’ordine del giorno anche per questa volta non si discuterà del problema. Tutto ciò porta a pensare che la parte della DC contraria alla realizzazione dell’opera in questione sta facendo pressioni per rinviare tutto alle calende greche, bloccando così una delle poche iniziative lodevoli dell’amministrazione“.
Il Sindaco precisa  che aveva annunciato la presentazione di tutti gli elaborati tecnici nella prossima seduta del Consiglio, un Consiglio comunale apposito per sviscerare la questione del trasformatore. Il fatto che all’interno del partito di maggioranza si continui a discutere, è un’ulteriore prova della democrazia esistente nel partito, cui egli appartiene.
Il consigliere Maggiori obietta che si tratta di una questione oltre che di serietà  anche di rispetto della sovranità del Consiglio, sovranità cui anche il PCI si è adeguato. Infatti è nota a tutti che le soluzioni proposte dal suo partito non erano quelle che poi sono state approvate in Consiglio, pur tuttavia nè lui stesso nè gli altri suoi  compagni di partito mettono minimamente in discussione la deliberazione già presa. Sarebbe auspicabile un simile atteggiamento anche dal partito di maggioranza;

1969 in piazza Dante c’era il circolo giovanile “Il Faro”. Tra  i giovani anche don Francesco CANALINI che da lì a pochi mesi, gennaio 1970 , verrà nominato 1° segretario presso  la Nunziatura Apostolica della Santa Sede in Equador;
Faro

10/06/1969 Sono diversi anni che si discute in città dell’opportunità di favorire  la costituzione di un apposito Ente, con il quale si potesse dare forma stabile ed organica alle iniziative artistiche realizzate in quegli anni in concorso con l’Amministrazione comunale. L’argomento finalmente viene ripreso, sviluppato da un gruppo di associazioni e di privati che , attraverso l’elaborazione di uno Statuto, vennero alla determinazione di costituire l’EMA ( Ente di Manifestazione Artistiche)  “Città di Osimo”.  L’Ema venne dotato, quindi,  di uno Statuto, aperto all’ingresso di altre associazioni, gruppi o privati che ne accettino e condividano le finalità strettamente artistiche e che si impegnino a corrispondere la quota stabilita dall’Assemblea sei Soci. Il neo costituito Ente predispone da subito un ricco programma di iniziative per la prossima stagione estiva 1969 che prevedeva:
a) la II^ edizione-rassegna di Musica e Prosa (dal 26 luglio al 1° agosto ) con  due serate  con protagonista l’attore Nando GAZZOLO nello spettacolo “Il più grande spettacolo del Mondo”;
b) un grande concerto sinfonico con esibizione di un famoso balletto folkloristico della Zagabria ( due serate);
c) la II^ edizione della Coppa Pianisti d’Italia ( il 19, 20,21 settembre).
Tra EMA  città di Osimo  e il Comune si instaurò da subito uno stretto  rapporto di collaborazione , il Comune non fece mai venir meno il suo sostegno , anche economico, all’Ente cittadino e ben presto l’ EMA, grazie alle sue pregiate iniziative  acquisì fama  e Osimo divenne punto di richiamo artistico  e turistico per l’intera regione oltre che per la vicina zona balneare.
Primo Presidente dell’EMA Città di Osimo è stato il prof. Alessandro NICCOLI;

– giugno 1969  prendono la maturità classica: ALESSANDRINI Paola, BARLETTA Carlo, BARTOLI Natalia, BRUNETTI Paolo, BUGLIONI Giovanna,  CARBONARI Franco, COSTANTINI Arianna, ELEUTERI Piero, FOGLIA Paolo Angelo,  GAROFOLI Fiorenza, GUERCIO Antonio, LOCATELLI Maria Elisa, MARTINI Margherita, MAZZUFFERI maria Vittoria,  MERCANTI Fabio, MORRONI Massimo, PASQUALINI Fabio, PESARO Silvana,  PETTINARI Ubaldo,  PIAZZINI Diana Barbara,  QUINTABA’ Dante,  RUZZONI Maria Giuseppina,  SECCHIAROLI Luciano, TESEI Maria, TOMARELLI Luigi Maria, VACCARINI Isabella, VERDECCHIA Valeria,  VOLPINI Maria Laura.
Sono maestri/e: ANDREUCCI Donato, ANTONELLI Pierina,  BERTELLONI Cinzia,  BASCONI Enzo, BRUTTI Beniamino,  CAPPELLACCIO Maria,  GIULIODORI Fausto,  GRACIOTTI Rossano,  MARACCI Bernardina,  NOVELLI Ugo,  PESARESI Settimina,  STACCHIOTTI Franco, VESCOVO Daniela, ANTINUCCI Daniela,  CANTORI Meri, CINGOLANI Maria Paola, FRAMPOLLI Maria Ludovica;
Diventano ragionieri: ANGELETTI Paolo, BACCHIOCCO Beatrice, BALEANI Fabio, BELLUCCI Sandro, CANAPA Claudio, CARDINALI Sandro, CASTELLANI Gloria,  CINGOLANI Massimo,  DIAMANTI Piergiorgio, DOLCINI Manola,  DONATI Franco, ERCOLANI Manuela, GUARNIERI Giovanni, LAVAGNOLI Nevio, MACCIONI Maria, MARCHEGIANI Emiliano, MARCHETTI Valerio, PATRIZI Stefano, QUATTRINI Mario,  ROSCIANI Margherita, ROSSETTI Lero, SANTILLI Gino, STAFFOLANI Angelo,  ALBANESI Elsa,  BADIALETTI Rina, BARBIERI Teresina, BEDINI Luisa,  BIANCO Fabio,  BULGARINI Bruno,  CARPERA Stefano, CECCHI Claudio, CONFORTI Luisa,  DEL VICARIO Vito, GIUSEPPONI Ennio,  GIUSTOZZI Antonietta,  GROTTINI Giancarlo, GUERRINI Patrizia, MANCINELLI Graziella, PACINI Giuliana, PANDOLFI Beatrice,  PASQUINELLI Roberto.
1969 rag 1

rag 1969 22

1969 rag 23

1969 ragioni 854

27/06/1969 le concessioni delle autolinee: Osimo – Abbadia e Osimo-Campocavallo-Padiglione-Casenuove passano dalla ditta F.lli Suardi snc alla ditta ( sempre osimana) F.lli Bucci snc;

11/07/1969 impresa degli astronauti americani che per primi si sono posati sul suolo lunare. La prima passeggiata lunare fu trasmessa in diretta televisiva per un pubblico mondiale. Armstrong quando mise il piede sulla superficie lunare descrisse l’evento come:
« That’s one small step for man, but  giant leap for mankind.». ( “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un balzo da gigante per l’umanità.” );

luglio 1969 inaugura l’attività  l’associazione culturale “La RAGNATELA” che ha sede in via  Torri n. 6. La prima iniziativa, con la quale si inaugura anche la sede, è l’esposizione di opere di pittura di due giovani osimane: Marysia CHIMIELOSKI e Paola DI GERONIMO. Le due giovani artiste osimane erano allieve della Accademia delle Belle Arti di Macerata;

luglio 1969  I ragazzi osimani con entusiasmo partecipano alla iniziativa missionaria: operazione Emmaus. Dedicando il loro tempo libero raccolgono stracci, ferraglie, cianfrusaglie, carta, casa per casa.
Li si vedevano girare per Osimo trascinando carretti carichi del materiale più vario. Tutti animati dal fervore di un impegno e da una generosa solidarietà finalizzata a contribuire, con il denaro ricavato dalla loro raccolta a domicilio, alla costruzione di un Ospedale missionario nella Nuova Guinea.
Tanti i giovani osimani impegnati nella raccolta Emmaus. I giovani hanno bussato in ogni porta con carretti per raccogliere carta, stracci e ferro. Una scampanellata e questa e quella porta si aprivano, gli osimani perplessi, ma in fondo comprensivi, hanno aperto le cantine, soffitte, ripostigli e hanno dato l’addio a tanta roba vecchia.
EmmausIl ricavato dell’operazione è stata di circa 1 milione e mezzo lordo, che sono state versate per collaborare alla costruzione di un ospedale in terra di Missione. I giovani osimani impegnati nell’operazione sono stati un centinaio.
Al di là della cifra raggiunta, quello che è stato apprezzato di questa iniziativa è stata la mobilitazione di tanti ragazzi di diverse condizioni sociali, appartenenti a vari gruppi, si sono affiancati per lavorare e dare così un contributo a chi non ha. Giovani che hanno dimostrato di essere sensibili ai problemi più scottanti della nostra società, quale è quello della miseria nel mondo.
Ecco alcune cifre indicative del materiale raccolto e venduto:
– ferro pesante ql. 123
– ferro leggero ql. 146
per un totale di circa 12 camion di materiale ferroso.
– metalli: rame kg. 106, ottone kg. 324, alluminio kg. 359, piombo kg. 140
per un totale di un camion.
– carta ql. 230
– cartone ql. 66
per un totale di 7 camion circa.
– stracci ql. 73 e n. 6.450 bottiglie.

Bartoli AnnaMaria, Pio Sbaffo, Sauro Mercuri, Donati

Bartoli AnnaMaria, Pio Sbaffo, Sauro Mercuri, Donati e forse Luigi  Giacco ?

I giovani di San Marco” tratto da Presenza “Se un fratello o una sorella sono nudi – dice San Giacomo – se mancano del sostentamento quotidiano,  e uno di voi dice loro: “andate in pace riscaldatevi, sfamatevi”, senza dare loro quel che è necessario al loro corpo, a che serverebbe ?
Nessuno oggi può ignorare che il dovere di solidarietà che vige per le persone vale anche per i popoli: ” Le nazioni sviluppate hanno il gravissimo dovere di autare le nazioni in via di sviluppo”. Il superfluo dei paesi ricchi deve servire ai paesi poveri. La regola che valev aun tempo in favore dei più vicini deve essere applicata oggi alla totalità dei bisognosi del mondo. Sono stralci della “Popolarum Progresso” di Paolo VI, parole che nell’attuale clima di contestazione globale, di anarchia spirituale e di pauroso slittamento verso principi e costumi malsani e prosaici, potrebbero apparie un fatto sporadico e votato all’oblio, specialmente tra le file giovanili….
Eppure, Luigi universitario, Claudio studente ragioneria, Rossano studente industriale, Isdide studentessa magistrali, Franco e Palmiro studenti ragioneria e Sandro e Stefano ed Antonio e diversi altri giovani del circolo di San Marco, fanno parte di quel mondo giovanile che rifiuta di figurare a titoli cubitali sui quotidiani accanto ai “tristi Manganelli” d’ordinanza della polizia “borghese e reazionaria”, rifiuta di trpovare i valori perduti dal mondo d’oggi, provando a affascinanti emozioni dell’Ascisc o dell’Heroina; rifiuta la brutalità, la violenza e la sopraffazione nel chiedere giustizia, ma convoglia il suo naturale ardore ed impeto giovanile, con serietà ed abnegazione, verso una più reale giustizia, quella dei poveri, degli oppressi, del prossimo … questo fratello scomodo e sconosciuto. E’ stata in questi giorni una campagna cittadina, volta ad aiutare i paesi sottosviluppati dell’Africa e dell’America Latina, promossa sa questi giovani, che durante il periodo di Pasqua hanno raccolto offerte dinanzi alla Chiesa parrocchiale di San Marco.
Certamente con questa iniziativa, i giovani di San Marco non risolveranno i problemi del Terzo Mondo poichè è agli stessi poveri popoli che spetta anzitutto di promuovere se stessicon un lavoro tenace per costruire il loro destino, ma comunque lodevole e meritoria la loro attivià.”
articolo firmato Pio Francesco Fantasia.

luglio 1969 Il programma della II^ rassegna estiva di Musica e Prosa, organizzata per la prima volta dall’EMA, ha visto sul palcoscenico naturale della nostra Cattedrale:
– domenica 27 luglio alle ore 21,30 lo spettacolo del “Grande Teatro del Mondo di Pedro Calderon De La Barca ( un autore molto caro e noto del teatro classico spagnolo) con la regia di Andrea CAMILLERI;
1969 spettacoli in piazza
– mercoledì 30 luglio alle ore 21,30 Grande concerto classico sinfonico della Orchestra Italo-Jugoslava diretto da Aleksander Novakovic;
– sabato 2 agosto alle ore 21,30 spettacolo del Balletto Folkloristico di Stato della Jugoslavia “Il ladro di Zagagria” con 50 danzatori e danzatrici.
Uno sforzo organizzativo per la nostra città di non poco peso. Ma grazie a questi eventi la nostra città si qualifica ed assume ruolo di valido entroterra culturale in seno alla regione, e costituisce un esempio di valorizzazione dei nostri piccoli centri, tanto ricchi di storia e di arte.
1967 in piazza Duomo

programma

La partecipazione degli osimani alle manifestazioni culturali promosse dall’Ema fu  scarsa o quantomeno non rispondente alle attese degli organizzatori. L'”Antenna”, a firma del direttore, rappresenta questa polemica cittadina. Il titolo dell’articolo è ” Osimani alla finestra”.
Potrebbe essere il titolo più appropriato per definire l’atteggiamento assenteista e, a volte, autolesionista nei riguardi della città, di un certo ceto sociale che ha disertato le iniziative della Rassegna dell’Ema.
Il perchè ? Sembra difficile ma non lo è: si tratta del classico atteggiamento di chi – in evidente contraddizione con se stesso – al giorno di ce e si lamenta: ” Ad Osimo non si organizza mai niente !” E’ una città morta !!!” e alla notte, invece, pensa gli argomenti più furbi per dimostrare che … quello che si fa, è tutto sbagliato.
Speriamo che la città non abbia mai bisogno di simili persone, dedicate soltanto a neutralizzare gli sforzi di quanti fanno qualcosa per la vita della propria città.
Ma c’è di peggio: qualcuno ha perfino … scoperto che i soldi spesi pe gli spettacoli dovevano essere meglio impiegati per risolvere le … istanze sociali. Quanta demagogia !
Prima si invocano le “promozioni culturali” ma poi – quando la cultura viene da alri gruppi – allora si ripiega sulle istanze so ciali e sulle “scelte prioritarie”.
E’ difficile capire cosa si vuole, quando si è tanto irrequieti e contraddittori !
Una cosa è certa: certi probelmi insoluti, furono tali molti anni prima che nascesse la iniziative degli spettacoli e, molto facilmente tali resteranno per vari anni ancora, indipendentemente dal contributo dato ad opportune e meritorie iniziative culturali, da chiunque promosse.
Un Comune moderno e aperto deve tenere presenti anche i problemi dell’arte e della cultura; e chi si chiude nell’ostracismo non dimostra serenità di giudizio ed entra nel regno della demagogia.
Un professionista osimano dopo aver assistito ad uno spetacolo della Rassegna, con evidente compiacimento ci ha fatto notare la presenza sulle gradinate di alcuni spettatori “operai”.
Lo stesso fenomeno fu notato al Teatro “La Fenice” durante la serata finale della Coppa Pianisti.
Soltanto certi guastatori-contestatori vogliono a tutti i costi cercare il classicismo dove non c’è; ma il loro lanternino fumogeno a volte fa cilecca !!.
p.s.:  Nelle’interesse di Osimo è proprio impossibile trovare intese e coordinamenti tali da soddisfare tutte le esigenze, in una collaborazione leale e fruttuosa ?
1969 rassegna Ema 4

settembre 1969 presso  l’Istituto Professionale di Ancona nella sua sezione di Osimo con sede nei locali dell’Istituto San Carlo, partono quattro nuovi corsi professionali che vanno ad ampliare l’offerta formativa del già ben avviato Istituto professionale. In particolare si aprono i corsi per:
* Elettricisti, installatori elettromeccanici;
* Tornitori meccanici;
* Congegnatori meccanici;
* Montatori e riparatori di apparecchi radio televisori.
Altra importante novità, i ragazzi che hanno conseguito il primo livello del titolo professionale dopo tre anni di studio, avranno la possibilità di proseguire gli studi del 4° e  5° anno in Osimo senza essere costretti ad andare in Ancona;
San Carlo IstI corsi nell’anno scolastico 1969/1970 sono frequentati da 160 alunni. Per dare un’idea dello sviluppo assunto dalla sezione osimana dell’Istituto, è sufficiente ricordare che appena 5 anni prima essa era frequentata da quaranta giovani. Questo tipo di scuola sta incontrando favori nei giovani che intendono assicurarsi un avvenire come operai specializzati.
In ordine alle attrezzature, la scuola è dotata di cinquanta macchine ( torni, frese, limatrici, seghe automatiche, rettificatrici, trapani ecc.) e di vari strumenti di misurazione. Questo per quanto riguarda il laboratorio di meccanica. In quello elettrico sono invece presenti sessanta pannelli a muro per impianti.
Il laboratorio radio è dotato di modernissimi banchi di lavoro e attrezzature per la misurazione delle frequenze. Non mancano, infine, una saldatrice elettrica e autogena, un gabinetto di fisica, tavoli da disegno e altre importanti attrezzature, insomma, quello di Osimo può a ben ragione essere definito uno tra i meglio organizzati istituti del genere della regione.
Il San Carlo continua, invece, ad ospitare circa 200 giovani figli di immigrati.

settembre 1969 tra i 460 candidati ammessi alle prove orali del Concorso Magistrale per l’anno 1968/1969 figurano anche alcuni nostri concittadini: ANTONELLI Giuseppa, BAMBOZZI MariaGrazia, BENATTI AnnaMaria, CASTELLANA Gloria, CASTELLANA Rosalia,  DIONISI Fiorisa,  DI PROSSIMO Dorinda,  EGIDI Ciano,  MOSCA Marco,  PASQUALINI Paola, POLENTA Claudio,  PICCININI Iva, ROMAGNOLI Renata;

dal 19 al 21 settembre 1969 con il patrocinio del Ministero del Turismo e Spettacolo, l’EMA organizza la 2^ edizione della “Coppa Pianisti d’Italia”. Il concorso, riservato ai giovani pianisti italiani, ha principalmente lo scopo di mettere in luce il meglio dei “talenti” che si dedicano con passione allo studio del pianoforte, fungendo quindi anche da trampolino di lancio e battesimo per una possibile affermazione artistica.
1969 coppa pianistiIl successo che la manifestazione osimana riscuote è ben rilevabile da due indici: il numero crescente di partecipanti  e dal buon livello di preparazione degli stessi. Maria Grazia CABAI 23enne studentessa universitaria di Udine si aggiudicò il primo premio assoluto: un pianoforte messo in palio dalla ditta Sisme. Mentre il secondo pianoforte in palio, riservato alla Scuola con il maggior numero di allievi meglio classificati, andò alla prof.ssa Iris MOSCAROLA di Biella.

1969 coppa pianisti serata finaleNella giornata conclusiva, nella fastosa cornice del teatro “La Fenice”, gremito in ogni ordine di palchi ha avuto luogo la prmiazione e l’esibizione degli assoluti vincitori.
Sicuramente la “Coppa Pianisti” nata in Osimo dall’intuito di don Vincenzo Fanesi aveva già raggiunto, in soli due anni, una significativa notorietà nazionale.

I dati in sintesi dell’edizione 1969:
Concorrenti: 274
Vincitrice assoluta fu Maria Grazia CABAI di UDINE;
La scuola con il maggior numero di allievi meglio classificati fu la IRIS MOSCAROLA di Biella

I Vincitori e gli osimani in gara:
– nella cat. A ( bambini fino a 10 anni): vinse MASSAGLIA Giuseppe di Torino, la nostra Giovanna GIULIODORI si calssificò al 3° posto;
– nella cat. B ( ragazzi fino a 12 anni): vinse GUELPA Laura di Biella, i nodtri ragazzzi Marta MARISCOLI e Marcello MILONE si ben piazzarono;
– nella cat. C (adolescenti fino a 14 anni): vinsero a pari merito PAOLINELLI Antonella di Ancona e PULLENGHI Antonio di Mantova, bene la nostra giovane Marzia GIULIODORI;
– nella cat. D ( debuttanti fino ai 16 anni): vinsero a pari merito MENGONI Cinzia di Ancona e LA ROCCA Cosimo di Palermo il nostro Roberto MARACCI 2° classificato, vinse il premio messo in palio dal Rotary club di Osimo, riservato al concorrente osimano meglio classificato nelle varie categorie.
Maracci Roberto
– nella cat. E (virtusoi fino ai 21 anni): vinse BOZZIA Walter di Torino, ottimo piazzamento per le osimane Rita SGARDI e Lucia GRACIOTTI;
– nella cat. F (virtuosi extra fino a 25 anni): vincitrice assoluta CABAI MGrazia di Udine;
– nella cat. H (debuttanti fino a 18 anni esecutori a 4 mani): vinsero SOMENZI Massimo e URDITO Michela di Mestre, bene figurò il duo osimano Reinaldo PESARESI e Lucia GRACIOTTI;
1969 coppa pianisti osimani
– nella cat. L (debuttanti fino a 18 anni esecutori a due pianoforti): vinsero PAROVEL Massimo e ALBANESE Riccardo di Trieste;

1/10/1969  il problema del traffico. A tenere accesa la polemica cittadina sono,  anche nel 1969,  le vicende legate alla viabilità, in particolare la scelta di chiudere al traffico Corso Mazzini.
traffico per corso mazzini
Il Comune adottò un primo provvedimento di “chiusura sperimentale” del Corso. Il provvedimento precauzionale e sperimentale prevedeva il divieto di transito alle automobili nelle ore di maggior traffico: il mattino dalle 12 alle 13.30 e la sera dalle 18 alle 23.
Il traffico proveniente da via San Francesco veniva dirottato in piazza Fratelli Rosselli.
Altre novità unitamente alla chiusura di Corso Mazzini erano:
– il divieto del transito in corso Mazzini nei giorni di mercato dalle ore 9 alle 13,30;
– in tutte le piazze del centro ( piazza Dante, Leopardi, Marconi Gallo) vengono istituiti parcheggi acon disco orario, con sosta consentita per un’ora;
– nel primo tratto di via 5 Torri, da piazza Minzoni fino all’altezza delle mura dell’ospedale verrà disposto il senso unico e di conseguenza si potrà da quella parte, solo uscire dal centro, e questo ( come riportato nel piano predisposto dalla polizia municipale) per evitare ingorghi nella curva di piazza Minzoni, dove le corriere in partenza sono costrette ad una difficile manovra;
– il menzionato tratto, ospiterà un parcheggio, nel lato a monte di via 5 Torri, con disco orario per 30 minuti.
Lo scottante problema relativo alle nuove disposizioni prese dal Comune per dare un nuovo disegno al traffico urbano, suscitò una ondata di proteste, soprattutto da parte dei commercianti. Secondo questi ultimi il divieto avrebbe prodotto un minore flusso di persone nel centro storico.
via Campana

ottobre 1969 Passatempo ha il  suo nuovo campo sportivo. Grazie alla fattiva e solerte opera del parroco, don Sisinio MORETTI,  in via Casette viene  costruito e inaugurato l’atteso campo sportivo che venne intitolato al conte Muzio Gallo in segno di riconoscimento per la preziosa attività che l’Istituto omonimo svolge nella frazione da tanto tempo. Il Comune parteciperà con  un contributo di £ 500.000 alla realizzazione dell’opera;
don Sisinio Moretti

ottobre 1969 la DC osimana organizza per la prima volta incontri di quartiere, un’iniziativa  che riscosse il favore degli osimani. In questi incontri, che rappresentavano all’epoca, una nuova forma di comunicazione con l’elettorato, la gente riferiva di problematiche, di disagi e situazioni per i quali si  richiedevano interventi da parte degli  amministratori. Una visione moderna ed aperta di intendere il concetto di democrazia e di fare politica che non era più e soltanto la possibilità di  poter esprimere il proprio voto ogni 5 anni ma di creare un rapporto più stretto e continuativo tra amministratori ed amministrati, politici e cittadini al fine di  garantire una effettiva partecipazione dei singoli alle scelte politiche e amministrative della comunità. Le prime riunioni registrarono un notevole afflusso di cittadini e si tennero con la presenza dei nuovi giovani dirigenti della DC osimana: Alberto CARTUCCIA e Luigi GIACCO  quale segretario della sezione DC del centro.
dc osimo

10/10/1969 incarico (trimestrale) alla Biblioteca comunale per Luciano EGIDI allora studente universitario laureando in materie letterarie presso l’Università di Urbino;

24/10/1969 acquistati due motocicli per le esigenze dei vigili urbani. I tre motocicli  modello “Galletto della Motoguzzi”, fino ad allora in dotazione, non sono più funzionali per questo si acquisteranno due nuove Gilera   300 cc. di cilindrata al prezzo di £. 860.00;

27/10/1969 il consigliere GUERRINI Oreste eletto nelle liste del PCI , a seguito della vincita della gara di appalto  per la fornitura di ghiaia al Comune ed alle case meno abbiente della città, si è ritrovato nelle condizioni di incompatibilità con l’incarico di Consigliere comunale, pertanto presenta le dimissioni da civico consesso;

28/10/1969 si costituisce un nuovo Movimento che si propone di approfondire gli aspetti e le problematiche della società e di promuovere in Osimo incontri e approfondimenti con personalità nazionali. Il movimento si chiamerà: DIALOGO e RINNOVAMENTO. Ne fanno parte: il prof. Tito BELLI in qualità di Presidente, e i consiglieri: Cesare ROMITI, don Aldo COMPAGNUCCI, FORESI Anna in Sinibaldi, RIDERELLI Fernando.
una associazione che favorisca il dibattito sui temi più importanti della nostra società-
Il movimento prese vita   con un incontro al Collegio Campana, incontro al quale aderirono diverse personalità di Osimo: Paolo CARNEVALINI ( definito il turbolento) redattore dell’Osservatore osimano, Carlo Fabio CANAPA; il consigliere comunale del PCI BIONDI; diverse figure del mondo dell’insegnamento: ROMITI, VICARELLI, BELLI; tre preti:  don Vincenzo FANESI, don Carlo GABBANELLI e don Aldo COMPAGNUCCI.
Presenti anche diversi giovani: SEVERINI, GUZZINI, POLENTA e LAVAGNOLI ( “Astanotte-Monnezza” così soprannominato da don Vincenzo nel suo giornale). I promotori di questa iniziativa si proponevano di mettere insieme operai, studenti, impiegati e professionisti per dare loro la possibilità di discutere dei problemi più vivi e urgenti della società. Dopo una viva discussione venne eletto un gruppo direttivo: ROMITI, BELLI, COMPAGNUCCI, VICARELLI, POLENTA, GUZZINI, RIDERELLI che doveva preparare lo Statuto e dare inizio alla organizzazione delle attività.
Statuto Dialogo e Rinnovamento

29/10/1969  che succede a Passatempo ? Il consigliere Guido  Maggiori si fa interprete delle lamentele dei concittadini della frazione e interroga il Sindaco e la Giunta:
Nel colloquio avuto con una  rappresentanza di cittadini di Passatempo, sono state esposte le condizioni di grave disagio della popolazione della frazione stessa, per la mancata realizzazione, da parte dell’amministrazione comunale, di diverse opere pubbliche di primaria necessità.
Manca l’acqua; non viene effettuata la raccolta dei rifiuti; in diverse parti dell’abitato mancano le fogne; necessita la costruzione di loculi e la sistemazione dei cimiteri; deve essere costruita una nuova strada ( circonvallazione) per eliminare il traffico all’interno.
Lei stesso, signor Sindaco, ebbe a riconoscere la necessità di soddisfare queste inderogabili esigenze. Proprio per questo  non si può continuare con le promesse.
Perchè la realizzazione di dette opere  assumano carattere di urgenza, il gruppo dei consiglieri comunali comunisti chiede la convocazione del Consiglio comunale, entro il più breve tempo possibile, per l’esame e la discussione di merito e per adottare tutti quei provvedimenti necessari, siano essi di ordine tecnico che di ordine finanziario.
Il gruppo  consigliare PCI f.to Guido Maggiori
Rispondendo il Sindaco precisa:
1) problema dell’acqua: è all’approvazione di questo Consiglio il progetto dell’acquedotto a servizio della frazione;
2) raccolta rifiuti: non è un problema  di facile soluzione, d’altra parte il servizio di raccolta dei rifiuti andrà completamente ristrutturato a breve scadenza con il rinnovo della gestione;
3) costruzione loculi: da circa un mese è stato firmato il contratto con l’impresa, purtroppo tutto è andato per le lunghe dato che non sisono trovate ditte disposte a fare i lavori, si sono dovuti fare due esperimenti d’asta, si è dovuto trattare direttamente con una ditta ecc. e ciò ha portato via tempo;
4) strada di circonvallazione: da più di un anno la Giunta ha affidato l’incarico di progettare tale strada all’ing. Paolo Maria Mariotti di Ancona che ha fatto sapere di averlo terminato ed è in corso di presentarlo;

–  1969 il seminario
1969 il seminario

07/11/1969 Il consigliere avv.Vincenzo FABIANI  del PLI chiede informazioni su un presunto caso di clientelismo.
“Al Sig. Sindaco del Comune di Osimo e alla On.le Giunta Municipale, in relazione a quanto esposto dal consigliere Umberto RE del gruppo consiliare PCI, nella riunione del 27 ottobre u.s.;
al contenuto del manifesto apparso in questi ultimi giorni sulla città a firma del PCI;
alla lettera inviata dall’assessore Ugone Marchegiani al signor Sindaco del Comune di Osimo e ai Capi Gruppo dei consigli comunali, in riferimento all’avvenuto licenziamento della bidella della scuola elementare dell’Abbadia ed alla successiva assunzione al posto della licenziata di altro elemento, il sottoscritto CHIEDE
1° se risponde o meno a verità che l’attuale assunta sia parente di assessore comunale;
2° in caso affermativo di quale degli assessori;
3° in particolare chi siano gli assessori la cui raccomandazione aveva valso a che fosse mantenuto nell’incarico un elemento già da tempo riconosciuto non idoneo e successivamente allontanato.
Tutto quanto sopra per chiarire e puntualizzare le rispettive responsabilità in ordine a quanto accaduto ed a salvaguardia e tutela del buon nome e del decoro all’intero consiglio comunale- Resto in attesa di una risposta  scritta.
Il consigliere comunale F.to Vincenzo Fabiani “.
Il Sindaco assicura la risposta richiesta.

07/11/1969 Giuseppe ANDREONI primo dei non eletti della lista  n° 1 avente il contrassegno falce, martello, bandiera, stella con scritto PCI subentra in Consiglio comunale  a Oreste GUERRINI, rinunciatario. Sui giornali locali si scriverà molto di queste dimissioni forzose, il Messaggero parlerà di “caso Guerrini”: il consigliere dovutosi dimettere  a seguito della vincita di una  gara di appalto .

07/11/1969 viene approvato il progetto di massima per la sistemazione e restauro dell’edificio comunale già adibito ad ufficio postale di piazza Boccolino. Nel nuovo edificio troveranno  spazio l’ufficio postale , degli appartamenti  e un albergo che praticamente si troverà sopra il mercato delle erbe.
Contrari al progetto le minoranze, tuttavia il progetto viene approvato dal Consiglio per una spesa di £ 141.000.000.
L’architetto Sabbatini viene incaricato a predisporre i disegni per la redazione del  progetto esecutivo.

15/11/1969 riconoscimento alla fedeltà al lavoro a PRINCIPI Cesare per 25 anni fedele mezzadro e all’artigiano BIANCONI Alfredo.

09/12/1969 muore il consigliere comunale BACCHIOCCHI Alberto, il Sindaco lo commemora ricordandolo con elevate parole alle quali si associano tutti i rappresentati dei vari gruppi consiliari;

12/12/1969 Don Giuseppe GERONZI  attiva corsi serali di scuola media a Campocavallo si chiameranno “Corsi di Cultura Popolare”;

12/12/1969 si verificano a Milano , in Piazza Fontana all’interno della  Banca dell’Agricoltura  ( con 16 persone uccise) e a Roma presso l’Altare della patria, due gravissimi attentati. E’ l’inizio di quella che verrà definita la “strategia della tensione”;

16/12/1969 sospesa la seduta del Consiglio comunale a memoria dei caduti della strage di Milano. Il Sindaco, Vincenzo Acqua,  prende la parola e stigmatizza a nome di tutto il Consiglio i tragici avvenimenti di Milano che hanno gettato nel lutto tante famiglie ed hanno gravemente scosso l’Italia;

17/12/1969 concorso  per un posto di assistente all’ufficio Tecnico, si piazza al primo posto e viene assunto in Comune  il sig. ALESSANDRINI Angelo;

gennaio 1970 Lo sport del ciclismo in Osimo è legato a personaggi come Rigoberto LAMONICA infaticabile organizzatore di importanti eventi ciclistici, Paolo Piazzini che il ciclismo lo raccontava nei giornali e ad altri cultori della bicicletta, che hanno sudato sulle due ruote qualcuno raggiungendo importanti successi sportivi altri felici solo di aver macinato chilometri sotto il sole e la pioggia provando l’ebrezza del vento sul viso.
Ma c’è un luogo in città, dove la passione per la bicicletta ha acceso e continua ad accendere i desideri, lo slancio, la gioa delle corse: la frazione di Campocavallo. E’ qui, a Campocavallo, che sono nate diverse squadre che hanno dato una “maglia” a molti giovani osimani che si sono cimentati nel ciclismo competitivo.  E’ a Campocavallo che nel gennaio del 1970 nasce il Gruppo ciclistico “Alfredo LUNA”. La squadra ha come presidente LUNA Quinto, vice presidente MEDEI Andino, segretario P.Luigi ILARI, cassiere Alfredo DONZELLI, consiglieri: SERPILLI Pio e MARCHETTI Sandro.
Al suo esordio la squadra è formata da una decina di corridori : LE MOGLIE Otello ( dilettanti);  CANUTI Enzo, COLA Franco, GHERGO Adriano, GHERGO Luciano, GUERRINI Gianfranco, MARTINI Valentino, MENGONI Silvio, QUATTRINI Giancarlo, SEVERINI Francesco ( allievi ). Tutti diretti dai direttori sportivi Adalberto GABRIELLONI e Dante ZAMPINI.

ciclismo Campocavallofoto di Carletti Alberto

gennaio 1970 La toponomastica cittadina, vale a dire la scelta dei nomi da dare alle nuove strade veniva gestita da una apposita Commissione.
Queste le nuove strade battezzate agli inizi del 1970, alcuni nomi  di queste vie saranno successivamente nuovamente modificati:
– via G.Giacomo Tribulzio ( da via Settempedana a via Ann.Vecchia);
– via Giacomo della Marca ( seconda traversa di destra via Settempedana venendo dal Crocefisso);
– via Giuliano della Rovere ( terza traversa a destra di via Settempedana);
– via SS. Benvenuto e Rocco ( zona San Giovanni);
– gradinata Guglielmo Oberdan ( zona della Pietà);
– via XX Settembre ( da via Ungheria a via Pietà);
– via Benedetto Barbalarga ( traversa sinistra prima dell’Astea);
– via del Mercato Vecchio ( traversa destra inizio curva Bellezza);
– via Fonti di Lanciafarro ( via Monticello e via Pignocco);
– via Monticello ( traversa sinistra dopo l’Astea);
– piazzale Bellino Bellini ( area di fronte alla Scuola Caio G.Cesare);
– via Alessandro Ippoliti ( prima traversa a destra via Olimpia);
– via Caterina Franceschi Ferrucci ( sotto il campo sportivo);
– via Vincenzo Ciaffi (via corta Onofri derivazione destra);
– via Castelfidardo ( traversa di via Molino Mensa);
– via del San Carlo ( prima traversa sinistra dopo Ist.San Carlo);
– via Loreto ( seconda traversa sinistra dopo Ist.San Carlo);
– via Madonna delle Api ( davanti al “nuovo foro boario”);
– via del Mercato Nuovo ( traversa a destra imbocco via Montefanese);
– via Fonte degli occhi ( prima traversa a destra imbocco da via Montefanese);
– via 2 giugno ( da via Ungheria a via Gattuccio);
– via 1° maggio ( da via Gattuccio a SS.Septempedana);
– via 25 Aprile ( prima traversa sinistra via Gattuccio);
– via 4 Novembre ( zona Gattuccio);
– via 16 Luglio 1944 ( seconda traversa sinistra via Gattuccio);
– via 7 Fratelli Cervi ( da via Trento a via Roncisvalle).

16/01/1970 la Giunta incarica uno studio tecnico, studio Fabiani e Censi di Roma, per studiare la concreta possibilità di realizzazione di una rete di distribuzione per l’erogazione del gas metano nel capoluogo di Osimo e poi nelle periferie. Lo studio tecnico di Roma era specializzata nel ramo e già aveva predisposto analoghi progetti ad altri Comuni e offriva inoltre al comune tutta l’assistenza per la realizzazione dell’opera. E’ quindi, in questo periodo e con il Sindaco Acqua che si comincia a pensare che era possibile disporre del metano per soddisfare gli usi civili della  cittadinanza attingendo dal metanodotti che la Snam del gruppo Enel, stava realizzando. Il rifornimento energetico tramite il gas metano, sulla scorta dei risultati ottenuti da numerosi altri Comuni era conveniente sia per il Comune che per la popolazione la quale veniva a disporre di un combustibile pregiatissimo a basso costo. L’amministrazione Acqua, molto previdente e con saggezza, intuì  questa opportunità. Al Comune serviva,però, uno studio particolareggiato del problema. Per questo l’incarico allo studio di Roma, avere uno strumento onde disporre di tutti gli elementi economici e tecnici per una responsabile ed obiettiva valutazione del problema  e per essere pronto con l’Ente erogatore a trattare le migliori condizioni in rapporto alla fornitura del gas, dal punto di presa all’ allacciamento sul metanodotto dorsale;

gennaio 1970 il circolo del Cinema continua la sua attività. Presidente dell’associazione era don Aldo COMPAGNUCCI, facevano parte del direttivo:  Giacomo BUSILACCHIO, Alberto NICCOLI, Giacomo ZOPPI, Pio Francesco FANTASIA,  Paolo POLENTA, don Giovanni BIANCONI;

20/01/1970 istituita la scuola-media in località Montetorto cui potevano affluire gli alunni che fino a quel momento frequentavano la scuola elementare nelle frazioni di San Filippo e della zona della Croce di Santo Stefano;

23/01/1970 il Comune acquista dalla ditta Baiocchi di Pesaro circa  n° 1.505 targhette  al fine di provvedere alla regolarizzazione della numerazione civica in vista del prossimo censimento generale della popolazione, così donando tutte le abitazioni di targhette apposite;

febbraio 1970 così la Libertas Calcio affrontava il campionato di II^ categoria
Libertas 1970Sandro BIANCHI, Stefano MARCHEGIANI, Maurizio SARACENI, Sandro MARCHEGIANI, Aldo PACCAMICCI, Paolo VIGIANI, Giovanni PIRANI(allenatore), Sandro CAMPANELLI, Pierpaolo PIERPAOLI, Franco NARDINI,  Stefano CEDRATI, Olivio BUSCARINI.

09/02/1970 In Osimo si organizzavano  feste di carnevale e veglioni danzanti.  Questa foto taggata da Anna Maria Gabbanelli dal gruppo FB  “Sei di Osimo se..” è del veglione al Teatro la Nuova Fenice. Ospite la cantante italiana nata in Eritrea, Lara Saint Paul.
1970 carnevale al Teatro

11/02/1970 a seguito della morte del Consigliere comunale BACCHIOCCHI  Alberto, deceduto il 9/12/1969 appartenente alla lista n° 4 avente per contrassegno: falce , martello libro, sole nascente con la scritta PSI, si provvede alla surrogazione,  Il primo dei non eletti della suddetta lista a cui  viene attribuito il seggio vacante è RICCI Gino;

12/02/1970 la Giunta assume un mutuo di £. 30 milioni per il completamento impianto di illuminazione pubblica;

17/02/1970 con nota della Prefettura di Ancona arriva in Comune la comunicazione che la Giunta Provinciale ( competente ad effettuare il controllo sia formale che sul merito sulle delibere dei Comuni)  non aveva approvato, rimandandola al Comune per un riesame, la deliberazione di Consiglio comunale  n° 207/1969  che aveva per oggetto: “richiesta comitato di solidarietà per i lavoratori  scioperanti”.  Il rinvio al Comune per il riesame portava due motivazioni:  1) il contenuto del deliberato secondo la Provincia esulerebbe la competenza degli EE.LL.; 2) l’erogazione della spesa contrasterebbe le condizioni fortemente deficitarie del bilancio comunale. Nel riesame il Consiglio riconferma la volontà  di voler concedere un modesto sussidio ad una larga parte della popolazione , quella in condizioni più modeste ma sulla cui attività poggia le fondamenta stesse della Repubblica Italiana ( art. 1 della Costituzione) in lotta per riaffermare il suo diritto a migliori condizioni di vita, il  contributo di £. 3.000.000. Il civico consesso osimano risponde altresì che, a suo parere, la delibera adottata non esula dai compiti istituzionali a cui è chiamato il  Comune;

20/02/1970 approvato il Bilancio di Previsione 1970. Seguono i numeri  della gestione finanziaria del Comune di Osimo:
1970 bil

marzo 1970 a Passatempo ultimati i lavori del nuovo ponte sul Musone lungo la strada che porta a Montefano
passatempo ponte
marzo 1970. Con una simpatica cerimonia, alla quale sono intervenuti tutti i maestri elementari dei due circoli didattici di osimo, sono state premiate con medaglia d’oro, a ricordo della loro attività,  due maestre elementari che hanno lasciato l’insegnamento attivo. Le due maestre premiate sono la sig.ra Maria CARDINALI vedova Strappati e la sig.ra Luisa IPPOLITI. Due maestre molto conosciute in città.
maestre in pensione

Argentina Graziosi ricorda la maestra Maria Luisa Ippoliti, quarta elementare Borgo San Giacomo
Ippoliti

marzo 1970 Fra Tersilio Pirani missionario in Africa muore in un tragico incidente aereo. Aveva solo 36 anni ed era nativo di San Biagio di Osimo.

04/04/1970 tutto esaurito al Teatro “La Nuova Fenice” in occasione dello spettacolo musicale del “GEN ROSSO” che con il motto “viva la gente” ha richiamato tanti giovani. Lo spettacolo, come quasi tutti gli eventi di quel periodo, è stato organizzato dall’EMA;

21/04/1970 il corpo Bandistico”città di Osimo” festeggia  il 150° anniversario della fondazione;

23/04/1970 si autorizza la costruzione del 3° campo da tennis a lato del campo sportivo Diana;

– 23/04/1970 il personale impiegatizio del Comune osserva un orario di 39 ore settimanali ( orario continuato di 6 ore giornaliere con recupero di 3 ore il pomeriggio del Venerdì) mentre il personale salariato osservava un orario di lavoro di 48 ore settimanali.
Dietro le pressioni delle organizzazioni sindacali, l’orario di lavoro viene rivisto in quanto troppo gravoso e non rispondente alle indicazioni del contratto nazionale di lavoro degli Enti Locali. Da maggio 1970 l’orario di lavoro del personale dipendente viene fissato in 37 ore settimanali per gli impiegati e 42 ore settimanali per i salariati;

1970   Parroco della Parrocchia della Misericordia è Padre Biagio Anastasi dei Frati Minori Conventuali. Una persona dai mille giudizi …
padre Biagio

23/04/1970 i vigili urbani vengono riconosciuti con la qualifica di  impiegati.  La richiesta dei vigili urbani del comune:
I sottoscritti vigili urbani fanno rispettosa domanda a codesta On.le Amministrazione affinchè venga loro riconosciuta la qualifica di impiegati. Gli scriventi fanno presente che tale richiesta è ampiamente giustificata dal fatto che i lavoro da loro svolto è di natura prettamente impiegatizi poichè la loro opera esige una applicazione intellettuale ed una specifica preparazione, pari a quella per gli impiegati della carriera esecutiva, in relazione ai delicati e complessi compiti loro affidati, tra cui in particolare quello di vegliare sulla osservanza delle leggi e dei regolamenti, di redigere atti di polizia giudiziaria e di stendere sommari processi verbali anche sulla strada………
Nella speranza che anche codesta On.le amministrazione voglia procedere al riconoscimento dei loro meriti, gli scriventi porgono i loro più deferenti ossequi. Osimo lì 10 luglio 1969
I vigili urbani: GRACIOTTI Sisinio, CORIANI Elvio, LOZZI Domenico, RICCI Giuseppe, ATTILI Attilio, AMBROSONI Aldo, TULLI Vincenzo, FELICIANI Armando, PETTINARI Luciano, DOMESI Luciano.”

30/04/1970 Il Presidente del Consiglio, on. Mariano RUMOR viene in visita ad Osimo. L’occasione della visita nella provincia  è l’apertura della imminente campagna elettorale per le regionali. Dopo essere stato a Jesi e in Ancona, il presidente del Consiglio viene ad Osimo e qui partecipa alla celebrazione del 150° anniversario  della banda cittadina. Il sindaco Acqua, riportano le cronache, rivolse all’illustre ospite il saluto e il ringraziamento della cittadinanza. L’on.Rumor, parlando nell’accogliente scenario del teatro “La Fenice”, ringraziò per l’accoglienza calorosa che Osimo gli aveva tributato. Il capo del Governo consegnò poi i diplomi di benemerenza  ai musicisti per premiare la loro lunga attività nella banda cittadina. Il Presidente poi raggiunse a piedi la residenza municipale e, durante il tragitto, venne salutato da una folla contenuta a stento dalle forze dell’ordine. Rumor stesso si fermò a parlare con i cittadini, stringendo tantissime mani protese verso di lui. Ha quindi visitato la residenza comunale, dove don Carlo Grillantini gli ha illustrato la “vicenda” delle state senza testa che costituiscono una suggestiva pagina di storia e di leggenda della città.

Banda 1900Alcuni componenti La Banda “Città di Osimo” agli inizi del ‘900

Con l’autorevole presenza del Presidente del Consiglio si festeggiarono i 150 anni della banda cittadina. Per l’occasione vennero ad Osimo ad onorare l’avvenimento tutte le bande cittadine dei paesi limitrofi. Ognuna di queste partendo da diversi posti di Osimo, suonando il loro miglior repertorio, si portarono a piedi fino al Teatro. Fuori dal Teatro il sindaco Acqua nell’occasione ricordò tutti i maestri di Banda che si sono succeduti, con passione e impegno, nella direzione del nostro complesso bandistico dal 1840.
1840 Luigi NARDI
1841 Antonio VALENTOTTI
1843 Nicola DATI
1850 Glicerio BONSERINI
dal 1860 al 1871 la Banda si sciolse
1872 Glicerio BONSERINI
1877 Everardo PROFILI
1885 Domenico QUERCETTI
1911 Guglielmo DONATI
1923 Zeno GINEVRI
1926 Omero CARRARO
1928 Flavio CLEMENTONI
1930 Attilio DI MARCO
1938 Bruno BRUNI
1939 Basilio D’ANNUNZIO
1946 Andrea DI GIROLAMO
21959 Umberto D’ORAZIO
1960 Attilio DI MARCO
1963 Raffaele DI BENEDETTO
1966 Michel IELUZZI
1967 Paolo PELLEGRINI
( dal 2005 e attuale direttore dell Banda cittadina è l’osimano m°Marco GUARNIERI).

La particolare giornata festosa e piena di musica non sfuggì alla sensibilità poetica e all’estro del nostro Elmo Cappannari che scrisse un bellissimo racconto in vernacolo osimano che  intitolò:                                          “La festa de la Banda
La Banda 1

La Banda 2

La Banda 3

maggio 1970 il mandato Acqua sta per volgere al termine. La Giunta stila un elenco di opere di interesse pubblico finanziate e quasi totalmente realizzate nel corso del mandato
Acqua opere

1 maggio 1970 Guzzini Mariano invita a sostenere il giornale Osservatore Osimano: mandaci 1000 lire
guzzini 5

12 maggio 1970 moriva in un ospedale di Londra stroncato da un attacco cardiaco all’età di 78 anni il generale Wladislav Andrers il vincitore di Montecassino, comandante del leggendario II Corpo Polacco.
Chi era il generale Anders ?
Nato a Bonie presso Varsavia nel 1892, interruppe i suoi studi di ingegneria al politecnico di Riga per arruolarsi nel 1911 dei Gragoni dello Zar. Durante la prima guerra mondiale al comando di uno squadrone di cavalleria fu ferito ben cinque volte. Durante la guerra russo polacca del ’10-’20 si distinse al comando di un reggimento di lancieri. Nel 1936 fu promosso generale. Al momento dell’invasione tedesca nel 1939 comandava una brigata di cavalleria con la quale prima combattè i tedeschi e poi quando i Russi invasero la Polonia orientale combattè anche contro di loro. Catturato dalle truppe sovietiche fu rinchiuso nel famoso carcere della Lubianka e liberato soltanto nel 1941 quando i Tedeschi invasero l’Unione Sovietica. Allora con i prigionieri polacchj in Russia fu costituito un esercito di sessantamila uomini che con il nome di Secondo Corpo di spedizione Polacco fu mandato a combattere i tedeschi.
Sbarcate in italia nel 1943 le truppe polacche capeggiate del gen. Anders presero parte ai combattimenti per la conquista di Montecassino ed alle operazioni dell’italia Centrale liberando Osimo, Ancona e poi Bologna.
Ancona, Osimo, Castelfidardo, Filottrano devono molto a Wladislav Anders, anche grazie al suo aiuto e a quello di tanti giovani polacchi i nostri territori, dopo i duri scontri del luglio del 1944 potettero recuperare la libertà e la dignità.
Anders 2Dopo oltre settant’anni dalla fine della guerra, il nome di Anders dice poco o niente alla gente di oggi, specie ai giovani. Ma le gesta di tanti giovani polacchi sacrificatasi soltanto per un ideale di libertà ( non combattevano per la loro patria, ma per la nostra) penso che hanno da dire qualche cosa anche ai nostri giovani in cerca di ideali.

polonia 3Il 6 luglio 1944, prima dell’inizio della decisiva battaglia per la conquista di Osimo il soldato cadetto Andrzej (Jedrek) Horoch, di appena 21 anni, scrive così a sua madre: Cara Mamma. Sento che mi potrà succedere qualcosa, mi possono colpire – ho uno strano presentimento che non ne esco vivo. Oggi c’è un fuoco così violento, dobbiamo andare all’attacco. L’artiglieria nemica ci tempesta di colpi che cadono sempre più vicini … Scrivi di me qualche parola a mio padre. I nostri avanzano ………2 contro carri, 3-4 leggeri. In questo momento la brigata inglese degli Sherman’s passa accanto a me. Dobbiamo seguirli … Ti bacio fortemente Jedrek.” I presentimenti di Jedrek purtroppo si sono verificati. E’ caduto lo stesso giorno, il 6 luglio 1944 nella battaglia per Osimo. Le macchie scure presenti sulla lettera trovata sul suo cadavere indicano il passaggio del proiettile che ha posto termine alla sua giovane vita. Andrzej Horosz è sepolto nel cimitero militare polacco del 2° Corpo a Loreto.

17/05/1970 il giovane osimano don Franco MARCHETTI  viene consacrato sacerdote;

giugno 1970  Ad Osimo la DC per le elezioni amministrative prepara la lista dei candidati per il Consiglio comunale:
Luciano AGOSTINELLI impiegato, Duilio ORSETTI coltivatore diretto, Tito BELLI insegnante dell’Ist.tecnico commerciale, Albino BIANCHI fornaio, Paolo BIANCONI insegnante di educazione fisica, Pacifico BRANDONI pensionato, Secondo BUFFARINI impiegato, Anna CAPOMAGI insegnante elementare, Ginno CAPORALINI pensionato, Alberto CARTUCCIA perito tecnico, Fosco EDELWEISS impiegato, Gino FALCETTA insegnante di educazione fisica, Bruno FIORDOMO usciere, Aldo FORESI operaio, Giuseppe INNOCENZI industriale, Ginnasio LAMPA operaio, Antonio MARCHESANI medico chirurgo, Rodolfo MARI impiegato dell’Inps, Leonello MARINELLI muratore, Alberto MINUCCI insegnante elementare, Duilio ORSETTI coltivatore diretto, Giuseppe PIERPAOLI operaio, Giovanni PIRANI rappresentante, Vincenzo PIRANI insegnante dell’ist. tecnico, Paolo POLENTA insegnante elementare, Fernando RIDERELLI insegnante di scuola media, Benedetto ROCCHI mezzadro, Giuseppe SENIGAGLIESI pensionato, Mario SIMONETTI coltivatore diretto, Franco STORTONI bidello.

giugno 1970 è campagna elettorale. Questo il messaggio che lancia il PCI agli osimani

cavallo DCPrima era colpa di Niccoli, poi di Acqua …e intanto sono passati vent’anni. Non è una questione di nomi, ma di politica.
Non serve cambiare cavaliere, ma bisogna cambiare il cavallo: la D C !!

20/05/1970 il Parlamento italiano approva lo Statuto dei lavoratori. Si tratta della Legge  n. 300/1970  “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”. La sua introduzione provocò importanti e notevoli modifiche sia sul piano delle condizioni di lavoro che su quello dei rapporti fra i datori di retribuzione, i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali. Insomma,  l’ossatura e la base di molte previsioni ordinamentali in materia di diritto del lavoro in Italia.
Diventa legge dello Stato lo “Statuto dei Lavoratori” e nelle fabbriche c’è più democrazia. 41 articoli, votati da centro-sinistra e dai liberali, con l’astensione di estrema destra ed estrema sinistra, con i quali riceverà un’impronta nuova ogni rapporto fra imprenditoei e prestatore di opere. Con lo Statuto dei lavoratori la personalità del lavoratore acquista una dignità nuova, la sua libertà e posizione in frabbrica è maggiormante tutelata e i suoi rappresentanti vengono posti in condizione di operare davvero nell’interesse di coloro che li eleggono. Con lo Statuto a guadagnarci non sarà tanto la forza sindacale dei lavoratori, quanto un più corretto modo di vivere, uno stile nei rapporti che alcuni giornali come “Avvenire” definirono “più cristiano”.
Lo Statuto sanciva il diritto dei lavoratori a manifestare, anche nei luoghi in cui prestano la loro opera, il proprio pensiero, e il datore di lavoro dovrà pertanto rendersi conto di avere a che fare non già con una macchina adibita alla produzione, ma con un essere umano pensante. Allo stesso imprenditore è vietato l’uso di impianti audiovisivi per il controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, ed il controllo delle assenze per infermità od infortunio potrà effettuarsi esclusivamente mediante gli istituti previdenziali. Prima di una sanzione disciplinare occorrerà contestare all’interessato lo specifico addebito e ascoltarne la difesa, nella quale potrà essere assistito dal proprio sindacato.
Lo Statuto prevedeva inoltre la reintegrazione del posto di lavoro per i lavoratori indebitamente licenziati.

Oggi questa importante conquista è stata minata dall’introduzione dai provvedimenti contenuti nel, così detto “Jobs acts”, il piano di riforme del governo Renzi su lavoro, welfare, ammortizzatori sociali, pensioni e turnover.  Gli effetti di questa, a mio modo di vedere, inopportuna modifica  con i suoi effetti, conseguenze e giudizi  rimane, oggi, una questione aperta.
Statuto

1 giugno 1970 nel confronto elettorale entra anche la polemica per un terreno di proprietà della parrocchia della Misericordia ( parroco  Padre Biagio) acquistato dal Comune, secondo le forze di opposizione ad un prezzo eccessivo comunque non corrispondente al valore di mercato dello stesso.
Terreno acquistato da Padre Biagio

giugno 1970 continua la campagna elettorale. Dalle pagine di Osservatore Osimano , Mariano Guzzini scrive e consiglia di votare:
” …. Una giovane donna, ma già matura e combattiva come Anna BASSI, un giovane studente come Riccardo GIULIETTI, accanto alla solida presenza di un Guido MAGGIORI: ecco chi sicuramente si batterà perchè in Comune i lavoratori abbiano il peso che spetta loro. E la lista comunista non si esaurisce qui…”
vota pci
giugno 1970 Osimo Stazione crescono le case e gli abitanti ma non tutto è … oro.  Ad Osimo Stazione si è assistito in questi anni ad un incremento notevole della popolazione con conseguente creazione di nuove case. Anche l’industrializzazione della zona comincia a dare i suoi frutti in particolare in ordine alla occupazione. La presenza della ferrovia, la vicinanza con l’autostrada e con il porto di Ancona. Insomma tutti elementi positivi che hanno concorso alla crescita demografica e del benessere ad Osimo Stazione.
L’aspetto debole, la maggiore criticità della frazione è tuttavia la mancanza totale di una linea amministrativa che abbia gestito, in questi anni lo sviluppo armonioso della frazione. E’ evidente che è mancata un’idea di sviluppo progettuale della frazione. Molto sentita fra la popolazione è anche la mancanza di servizi e uffici comunali decentrati.In particolare l’Ufficio Anagrafe, un agente municipale che regoli i passaggi pedonali e l’attraversamento della strada in prossimità di scuole e chiese.
Un terzo importante problema riguarda la vita sociale di questa grossa frazione, in tutte le sue componenti ricreative , culturali, sportive. Le persone lamentano la mancanza assoluta di luoghi di ritrovo atti a favorire incontri tra giovani e non giovani.
Osimo Stazione 1970

giugno 1970  i toni della propaganda elettorale si alzano, ma sempre con lo stile corretto di un sano confronto politico
1970 campagna elettorale

giugno 1970 i punti programmatici elettorali della Democrazia Cristiana
programma elettorale 1970 della DC

07/06/1970 gli italiani sono chiamati alle urne per la prima volta per le prime elezioni regionali a statuto ordinario.In Osimo si vota: per le comunali, per le Provinciali e per le Regionali.

18 giugno 1970 per improvviso attacco cardiaco muore nella sua casa parrocchiale don Sisinio MORETTI parroco di Passatempo. La sua inattesa quanto repentina morte lasciò un grande senso di smarrimento tra i parrocchiani e tra i tanti amici e familiari. Per 15 anni era stato parroco a Passatempo ( prima era stato parroco a Offagna e a Tornazzano) e nella frazione aveva saputo, grazie al suo carattere aperto e gioviale, attrarre la simpatia e l’ammirazione da parte di tutti.

Fonte Magna

Un’immagine della storica fonte,ove la tradizione vuole che Pompeo Magno abbia abbeverato i suoi cavalli e della quale parla Procopio nel “De Bello Ghotico”

7 e 8 giugno 1970  votazioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, per il rinnovo del Consiglio Provinciale e per la creazione del Consiglio Regionale. Gli osimani chiamati a votare sono  n°  16.324 ( 15.900 erano nelle politiche del 1968) rispetto alle amministrative del 1964 gli  osimani che votarono per la prima volta furono 1.672. Dei votanti gli uomini sono  7.798 mentre le donne sono 8.526;

giugno 1970 Si vota anche per il rinnovo del parlamentino della Provincia. Il sindaco uscente avv. Vincenzo ACQUA è il candidato della DC nel collegio 1 mentre per il coplegio 2 il candidato della DC è l’insegnante Enrico PRINCIPINI

giugno 1970 i candidati consiglieri comunali per il Partito Socialista Italiano erano:
ReDE ANGELIS Romano,
ANTONELLI Argiro,
BARBADORO Mario,
CAMPANELLI Gaetano,
CAMPANELLA Luigi,
CAPONI Gilberto,
CAPPELLA Sergio,
CATENA Giovanni,
CASAROLA Giulio,
CINTIOLI Giuseppe,
CIOTTI Gianni,
GIULIODORI Aldo,
GIUMETTI Franca,
GONNELLI Alvaro,
LAZZARINI Armando,
LILLINI Enzo,
LOMBARDI Enrico,
LUCONI Lucio,
MERCANTI Bruno,
QUERCETTI Alvaro,
RAFFAELLI Anna Rita,
RICCI Gino,
SEVERINI Renato,
TORCIANTI Mario,
VIGIANI Gualtiero,
VIGIANI Sandro
24  uomini e due sole donne: RAFFAELLI Anna Rita e  GIUMETTI Franca.

giugno 1970 scesero in campo in appoggio alla lista del Partito Liberale Italiano i seguenti candidati al consiglio comunale:
PLI 1970FABIANI Vincenzo,
ACCORRONI Galliano,
ANTONELLI Vinicio,
BECCI Americo,
BONVECCHI Artico,
BUGLIONI Gino,
CAGNONI Muzio,
CAPOMAGI Vincenzo,
COSTANTINI Ferruccio,
FRAMPOLLI PierVincenzo,
LORETANI Nello,
MORETTI Gianfranco,
PETRINI Carlotta ved.FRONTINI,
RICCINONI Mario,
SUARDI Araldo,
TADDIOLI Domenico,
TESTA Terenzio.
Diciasette candidati, una sola domma, PETRINI Carlotta vedova FRONTINI.

giugno 1970 si candidarono per i colori del PSU nella competizione amministrativa per essere eletti Consiglieri comunali:
psuGIRI Flora,
PETRELLA Ettore,
QUERCETTI Alberto,
BRUNETTI Marco Maria,
CINGOLANI Gino,
GIULIODORI Filippo,
MARCHESINI Paolo Michele,
MATASSOLI Ariste,
MENGONI Giulio,
ORSETTI Renato,
PAOLONI Primo,
SPINSANTE Guido,
STAFFOLANI Vaincenzo,
VEROLI Renato.
14 consiglieri, una sola la donna messa in lista, Giri Flora. Da notare che l’unica donna candidata venne messa come capolista, come dire:   almeno questo  riconoscimento. Senz’altro un gesto apprezzabile  che non si riscontra nelle altre liste.

giugno 1970 per il Partito Repubblicano Italiano si candidarono per la conquista  di seggi al Consiglio comunale:
VICARELLI Ennio,
BALEANI Antonio,
BORSINI Alberto,
CANAPA Carlo Fabio,
CANAPA Giannino,
CARPINETTI Pietro,
CIRCELLI Roberto,
COLETTA Mario,
DOLCINI Luigi,
GIUSEPPETTI Cesare,
GRACIOTTI Ubaldo,
LILLINI Oddo,
MACHEDA Luigi,
PIATANESI Lamberto,
POLVERIGIANI Gualtiero,
ZAGAGLIA Italo.
Sedici candidati tutti uomini con capolista il rag. Vicarelli Ennio
PRI 1970

giugno 1970 anche il MSI partecipa alle elezioni amministrative comunali con i seguenti candidati
MARAVALLE Silverio,
BERTI Sandro,
COGNINI Renzo,
DE CADILHAC Alfredo,
DE LUCA Idilio,
GIOVAGNINI Leonardo,
MARONARI Gino,
MATASSOLI Cesare,
MICHELI Alfredo,
NAPOLITANO Francesco,
SANTARELLI Corrado,
SERMOSI Francesco.
Dodici candidati tutti uomini.

giugno 1970 Il P.S.I.U.P. che nella precedente elezione del 1964 era riuscito ad avere un un Consigliere si presenta all’appuntamento elettorale con un ben nutrito numero di candidati:
BUGLIONI Attilio,
AMICI Alvaro,
BALDUCCI Danilo,
BATTISTONI Gualtiero,
BELVEDERESI Giovanni,
BUGLIONI Amleto,
DOMENELLA Giancarlo,
FORMICA Mario,
FRANCESCANGELI Nello,
GATTO Edoardo,
LANTERNARI Marco Fausto,
LILLINI Giuseppe,
LUCONI Vincenzo,
MAGRINI Guido,
PASQUALINI Edoardo,
PICCININI Giovanni,
PICCHIO Marino,
PIRANI Piero,
POLACCO Rodolfo,
QUAGLIARDI Leonello,
SANTINI Osvaldo,
SCARPONI Clemente,
STERNINI Vincenzo,
TALACCHIA Giancarlo,
VESCOVO Giuseppe.
Venticinque candidati nessuna donna  con il precedente consigliere comunale, Buglioni Attilio,  a far da capolista.
Psiup 1970

giugno 1970 Il Partito Comunista si presenta alle elezioni con determinazione, rappresentato dai collaudati nomi che hanno fatto la storia della sezione di via Cialdini e  di collaudata esperienza come consiglieri comunali, a questi si aggiungono    alcuni giovani preparati e carichi di passione politica da riversare sui tavoli del civico consesso
Giustiniano ALOCCO nato in Osimoil 20.10.1936 operaio;
Giuseppe ANDREONI nato in Osimo il 20.01.1901 pensionato;
Delio ANDREUCCI nato in Osimo il 21.07.1935 mezzadro;
Guerrino ARAMINI nato in Osimo il 21.06.1942 ambulante;
Anna BASSI in Guerrini nata a Iolanda di Savoia il 07.06.1946;
Giuseppe BATTAGLINI nato in Osimo il 11.10.1923 operaio;
Igino BELLEZZA nato in Osimo il 09.02.1927 mezzadro;
Nello BIANCHI nato in Osimo il 15.04.1928 operaio;
Aldo BIONDI nato in osimo il 29.04.1930 rappresentante;
Luigi CAMERANESI nato a Castelfidardo il 06.09.1930 ferroviere;
Silvano CARLINI nato in osimo il 05.10.1942 artigiano;
Alberto CASACCIA nato a Camerano il 07.01.1943 operaio;
Gino CATENA nato in Osimo il 16.03.1911 operaio;
Ferdinando DOLCINI nato in Osimo il 17.07.1933 ambulante;
Orlando DURANTI nato in Osimo il 27.05.1927 operaio;
Riccardo GIULIETTI nato in Osimo il 03.01.1948 studente universitario;
Giulio GUERCIO nato in Osimo il 20.06.1925 commerciante;
Mariano GUZZINI nato a Recanati il 13.02.1943 stud.universitario;
Edmiro LUCCARINI nato in Ancona il 17.07.1920 commerciante;
Antonino LUCCHESE nato a Sassoferrato il 30.07.1943 operaio;
Guido MAGGIORI nato in osimo il 05.09.1920 impiegato;
Orlando MARCHETTI nato in Ancona il 17.11.1924 rappresentante;
Luisa MENGONI in Pasqualini nata in Osimo il 04.08.1947 operaio;
Paolo PASQUALINI nato in osimo il 05.01.1939 operaio;
Armando PETTINARI nato in osimo il 29.11.1926 commerciante;
Carlo PIERPAOLI nato a Montemarciano il 11.02.1943 operaio;
Umberto PRINCIPI nato in Osimo il 13.01.1938 ambulante;
Carlo RAFFAELI nato in Osimo il 28.03.1915 operaio;
Roberto RE nato in Osimo il 11.07.1926  imprenditore;
Fausto SAMPAOLESI nato in Osimo il 26.11.1927 operaio.

30 i candidati, due le donne.

–  giugno 1970 una DC con molte novità si presenta all’appuntamento elettorale. Non sono candidati i due precedenti sindaci nè il maestro Carlo Gobbi che pure aveva ottenuto nel ’64 moltissime preferenze. Molti i volti nuovi, due professori di educazione fisica, medici… Questa la lista degli aspiranti  candidati alle poltrone della  sala gialla:
dcAGOSTINELLI Luciano,
BELLI Tito,
BIANCHI Albino,
BIANCONI Paolo,
BRANDONI Pacifico,
BUFFARINI Secondo,
CAPOMAGI Anna,
CAPORALINI Gino,
CARDINALI Giovanni,
CARTUCCIA Alberto,
EDELWEISS Fosco,
FALCETTA Gino,
FIORDOMO Bruno,
FORESI Aldo,
INNOCENZI Giuseppe,
LAMPA Ginnasio,
MARCHESANI Antonio,
MARI Rodolfo,
MARINELLI Leonello,
MINUCCI Alberto,
ORSETTI Duilio,
PIERPAOLI Giuseppe,
PIRANI Giovanni,
PIRANI Vincenzo,
POLENTA Paolo,
RIDERELLI Fernando,
ROCCHI Benedetto,
SINIGAGLIESI Giuseppe,
SIMONETTI Mario,
STORTONI Franco.
Trenta candidati: 29 uomini e una sola donna. Tutte le frazioni erano “chirurgicamente” rappresentate. Altra novità la DC si presenta all’appuntamento elettorale con un questionario che invia a tutti gli osimani. Si chiede il parere degli osimani sull’agricoltura, sulla qualità dei servizi ( viene chiesto un parere sulla nuova collocazione dell’ufficio postale, della caserma dei carabinieri..)
Si chiede agli osimani dove è meglio costruire, fuori dal centro storico, in nuovo Ospedale.
Altre domande: come potrebbero essere utilizzati i palazzi di proprietà del Comune, per l’albergo che cosa si consiglia; altre domande in merito alle scuole, allo sport, al turismo, alla viabilità ecc.
Referendum DC

14/06/1970 nuova edizione della Festa dei Fiori. La tradizionale festa dei fiori che da vari anni attira sulla nostra città migliaia di turisti è stato un grande successo. La “sagra della primavera” ha compiuto 64 anni di vita, anche se molteplici sono state le interruzioni; la prima edizione della manifestazione risale, infatti, al 1906 e fu organizzata nel popoloso rione di Borgo San Giacomo.

Festa dei Fiori 1970 2Nel  palco delle autorità, il vescovo Maccari, il conte Leopardi Dittajuti, l’avv.Vincenzo Acqua ( foto Pesaresi Mario)

Come nelle precedenti edizioni, anche l’edizione 1970 ha visto come punto centrale della festa la variopinta sfilata dei carri allegorici che in quell’anno sono stati sette:
– “I pompieri di Viggiù” dell’Avis;
– “La Dea del Cigno” dell’associazione combattenti e reduci;
– “L’Allegra compagnia” della ditta Lenco;
– ” Mexico ’70” dell’Unione Sportiva Osimana;
– ” Il cane, ul gatto, io… e tu” dell’Associazione Commercianti.
La giuria assegnò il primo premio al carro dell’Avis, il secondo a quello dell’Unione Sportiva Osimana, ed il terzo al carro dell’Associazione cCombattenti e reduci.
Per quanto riguarda il concorso delle vetrine dei negozi, il primo posto andò alla vetrina di Gioconda Diotallevi, al secondo posto si piazzò, a pari merito, la profumeria “Patrizia” e il negozio di tessuti dei F.lli Baldassari.
Il concorso dei balconi fioriti, anche quello molto ambito, riservato ai balconi e finestre prospicienti sul corso Mazzini lo vinse il signor Francesco FEI.

1970 festa dei fiori

– giugno 1970  prendono la maturità classica: BALAO Murizio, BARTOLI Fabrizio, BEVILACQUA MariaLaura, BRACACCINI Beatrice, CAMILLETTI Giuseppe, CANALINI Rosina, CANTORI Patrizia, CAPOGROSSO Gabriele, DAVALLI Lucia, FESTA Giuseppe, FIORDELMONDO Fiorisa, GALEOTTI Aldo, GASPARINI Lorenza, GONNELLI Paolo, GRACIOTTI Sandro, LANDOLFI Maurizo, LILLINI Adalberto, MACHEDA Alfredo, MANCINI Sergio, MERCURI Sauro,  PIAZZINI Enrico,  QUATTRINI Sandro, RABINI Danilo, ROSSINI Stefano, SAMPAOLESI Renzo, STURBA Gioia, ZANNINI Stefano.
Si diplomano maestri: AIELLO Giancarlo, ALBERTINI Anna Welleda, ANGELONI Palmina,  ARBUATTI Alessandro, BAMBOZZI Adelaide, BELLUCCI Caterina, BELLUCCI Silvana,  BORGHI Giancarla,  CAGNONI Iside, CATENA Lorena, CALO’ Brizia Lucia, CAMPETELLA Mirella, CONOCCHIARI Anna Maria, DE CHERCHI Daniela, DONARGO Teresa,  FABBRI Paola, ESPOSITO Luigi,  FILONZI Carla, FIUMANI Franca,  FORCONI Fausta,  FRANCELLA Luciano,  GRACIOTTI Sandro, GUERCETTI Fabiola,  GIOACCHINI Luciana,  GUZZINI Antonella,  LOFIEGO Vincenza, LUCA Sebastiano,  MANDALITI Anna Maria,  MARCHIORI Mario, MENGARELLI Daniela, MICALETTO Daniela, MARASCHIO Mara, MARINELLI Maria, MENGONI Daniela, MEZZELANI Maria Teresa, MOSCA AnnaRita, OLIVA Doretta, PAOLETTI Patrizia, PESARESI Lorena,  PIANGERELLI Rita, POLVERINI Maria, POLVERINI Reginalda,  POMETTO Santo,  PROSPERI Maria Grazia,  PETTINARI Maria Antonietta, PIERETTI Alberto, PIERPAOLI Pierpaolo,  PISTOLA Daniela, POLENTA Daniela, POLVERIGIANI Maria Pia,  ROCCHI Franco, SABBADIN Ferruccio, SERPILLI Maria Rita, SORBELLINI Anna Rita, SCOCCO Laura, SANTOLINI Daniela, SOVERCHIA Isabella, TAMANTI Anna Maria, ZAGAGLIA Doriana, UMANI Laura Serena.
Diventano ragionieri: ANDREUCCI Sauro, BALEANI Germano,  BIANCHI Sandro,  BUGLIONI Piericcardo,  CAPORALINI Fiorisa,  CESARINI Renato, ALESSANDRINI Giuseppe, BINCI Giorgio, BORGOGNONI Mirella,   CANALINI Paolo,  CAPOMAGI Franco, CAPOTONDO Alberto, CASALI Giuseppe,  CLEMENTI Giovanni, COSTANTINI Nestor Daniele, CRISTOFANETTI Gabriella, CROCIANELLI Luigi,  DI SANTE Elide,  DONATI Mario, GARDONI Renato,  GIORGI Vincenzo,  GIULIODORI Luciano,  GUZZINI Nadilio,  IPPOLITI Mirella, IURA Gabriella,  LATINI Franco, NOVELLI Fernando,  PATRIGNANI Gabriella,  PIERETTI Adriano,  PIERPAOLI Sergio, POLVERINI Argia,  RAMAZZOTTI Rosanna,  RAPONI Maria Carla, ROSA Antonino,  SABBATINI Gerardo,  SANTILLI Serenella, SCARPINI Daniela,  SGARDI Rita,  STACCHIOTTI Gilda,  STERLACCHINI Romeo,  TORRIANI Ada,  VACCARINI Maria Grazia,  GIACCO Giovanni, VINCIONI Alberto,
1970 ragionieri 1

1970 ragionieri 2
1970 ragionieri 3
1970 ragionieri 4

giugno 1970 sta per arrivare a conclusione lo studio sul Piano Regolatore, gli esperti e gli architetti incaricati continuano i lavori  di predisposizione del piano Regolatore. Attorno ad esso stanno lavorando progettisti e tecnici per fornire alla città, sia pure con notevole ritardo, un indispensabile strumento di progresso ordinato e coordinato.
L’importante strumento di pianificazione edilizia verrà firmato dal primo governo Polenta, ma già alcune indicazioni cominciavano a trapelare:
CENTRO STORICO. L’idea era di impedire l’eccessivo sfruttamento delle aree, andando contro i sistemi adottati fino ad allora dai poco scrupolosi speculatori edilizi. Si prospettava di ampliare la via Fonte Magna, via Giulia e molto parzialmente via Pompeiana. Si pensava  di realizzare una via di comunicazione a transito doppio, già virtualmente prevista nel programma di fabbricazione, la quale dalla via Fonte Magna all’altezza del ristorante di Franchini, salga sulla piazzetta Gallo. Una volta ampliate, le vie di Fonte Magna e Giulia, si percorreranno nei due sensi ed in esse soltanto transiteranno tutte le autocorriere di linea, che faranno capo alla piazza Rosselli.
ESPANSIONE PERIFERICA. Gli architetti erano dell’opinione che la città si sarebbe ampliata nell’immediata periferia sulle direttrici viarie: Flaminia I e II, Molino Mensa, Stazione di Osimo, Monte S.Pietro e sopratutto sulla Corta di Recanati.
Secondo il disegno degli architetti per il 2000 si percorrerà tutta la Settempedana, da Passatempo al Ponte dell’Aspio, tra due ali di fabbriche intervallate da parchi, giardini, zone industriali,, ecc.
Le ZONE INDUSTRIALI, già previste, si sarebbero ampliate per formare con la Baraccola e la zona cameranense da un lato, con la zona recanatense loretana e castellana dall’altra, una complessa e vasta area industriale di interesse nazionale.

giugno 1970  termina il mandato amministrativo del sindaco avv. Vincenzo Acqua
Acqua sindaco

Immagine di una Osimo che cambia, via Leon di Schiavo

Osimo angolo

 

Il palazzo Balleani-Baldeschi in uno schizzo di Elmo CAPPANNARI
Palazzo Baldeschi

Osimo che lavora:

– Ditta Trivelsonda.

Trivelsonda 1970

ditta NUOVA MARMI apre l’attività in via di Filottrano, si dedicherà, e continua ancora oggi, alla lavorazione specializzata di battiscopa  e pavimenti in marmi;

ditta VEBO ELECTRONIC inizia la sua attività a Passatempo;

Pastifici ad Osimo. Le Marche sono una regione a vocazione cerealicola e l’ambiente pedoclimatico favorisce la coltivazione e produzione di un frumento di qualità. La sua presenza è concentrata sopratutto nell’entroterra, nelle vallate a ridosso degli Appennini e nelle strette pianure che si aprono verso il mare. La coltivazione di grani teneri e grani duri ha facilitato nel corso del tempo la crescita di pastifici di piccole dimensioni, diffusi nel territorio regionale e caratterizzati da metodi e logiche tipicamente artigianali. Anche ad Osimo operavano in questo periodo almeno due pastifici di medie dimensioni. Il pastificio INNOCENZI che si trovava ad Osimo Stazione e il pastificio FAGIOLI di quest’ultimo i cui proprietari erano MASSACCESI Lanfranco, PETTINARI Gettulio, ANTONELLI Enrico.

Gaetano MIGLIARINI Nella nuova zona industriale il 12 settembre 1969 si è aperta la nuova sede della ditta di Gaetano MIGLIARINI, ditta ” Centro VEGE‘ ”  per il commercio all’ingrosso di alimentari  per le Marche;
Migliarini

Vegè

– Alessio LANARI nato in Osimo il 1884 deceduto in Osimo nel 1970. E’ stato un noto industriale osimano. Figlio di modestissimi operai, Alessio Lanari aveva fatto del lavoro la sua ragione di vita. Iniziò giovanissimo la sua attività nel campo dell’edilizia che lo portò rapidamente a diventare un capitano d’industria nel settore.  Il 2 giugno 1957 venne insignito della nomina a cavaliere del lavoro.
Aveva fondato l’impresa SICALF che ha diretto fino al giorno della sua morte, il 14 febbraio 1970.
La ditta SICALF negli anni ’70 era una delle maggiori imprese edili non solo nelle Marche ma in tutta Italia ove ha creato opere colossali anche nel settore pubblico. La società aveva la sede centrale in Osimo ma ben presto aggiunse sedi succursali a Roma, Trieste, Ancona e Ascoli. Con l’impiego di oltre 600 operai, costruì gallerie, acquedotti, strade, ponti, fabbricati civili e industriali tra cui l’Aeroporto di Bari e la Centrale elettrica di Pioraco. Fu anche l’ideatore di una nuova fornace a fuoco continuo per laterizi, gestita poi dai figli con la ragione sociale Fratelli Lanari.

Lanari AlessioFoto del Club Rotary Osimo

 

Le persone
ovvero la storia fatta attraverso le persone.

Si tratta delle elette e degli eletti in consiglio comunale nel mandato di governo preso in considerazione ( di molti purtroppo non sono riuscita a raccogliere informazioni).
Non solo gli eletti ma  anche le Persone che sono state ” protagoniste ” di Osimo ( sempre relativamente  al periodo preso in considerazione) , coloro che hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo sociale, economico e civile della nostra città.

ABBRUZZETTI Goffredo, Jesi 26/06/1893 – Osimo 12/07/1965. muore, all’età di 72 anni, il consigliere comunale Goffredo ABBRUZZETTI. Il Sindaco Vincenzo Acqua lo ricorda in Consiglio Comunale: “… ricordo ai convenuti consiglieri la recentissima, immatura e fulminea scomparsa del consigliere cav.uff. Abruzzetti Goffredo che ha attivamente partecipato anche alle sedute della settimana scorsa. La scomparsa ci ha lasciati costernati così come alla sposa, ai figli, ai parenti, a tutto il Consiglio comunale e a tutta la popolazione.” Ricorda il Sindaco le alte doti di bontà, le sue attività spassionata di amministratore e di collaboratore sempre improntata a rettitudine e sorretta da esperienza ed intelligenza non comuni, tanto che le sue opere e la sua attività, permeata di umanità e coscienza, lasciano in tutti i consiglieri un ricordo imperituro. Alle parole del Sindaco si associarono l’avv. Fabiani per i liberali, la prof.ssa Giri per i Socialdemocratici, Bianchi Albino per la DC, il dott. Artegni per i Socialisti, Buglioni per i socialisti di unità proletaria. Si associa alche il consigliere Maggiori a nome del PCI ricordando la figura, la bontà, l’impegno che dava alla sua opera un carattere inconfondibile anche nelle divergenze.
In segno di lutto il Consiglio Comunale, convocato per discutere di diversi punti, venne sospeso e rinviato ad altra data.
L’ing. ABBRUZZETTI abitava in via 5 Torri. Raccontano i giornali dell’epoce che ai suoi funerali parteciparono tanti osimani a testimonianza dell’affettuosa stima di cui il più volte Consigliere ed Assessore – dal 1956 al giorno della morte – era circondato ad Osimo. E’ stato combattente della I^ Guerra mondale e decorato al valore militare. Intorno al 1940 venne chiamato quale vice comandante alla direzione del Comando dei Vigili del Fuoco di Ancona.

Abbruzzetti

L’Ingegnere Abbruzzetti è il signore a destra

Consigliere  comunale ed Assessore con ruolo di Vice Sindaco mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale ed Assessore con ruolo di Vice Sindaco mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale  mandato 1965-1970.

ACQUA Vincenzo, Grottamamare 1894 – .
– Sindaco nel 1945;
– Consigliere comunale nel 1946 capogruppo della minoranza;
Sindaco di Osimo nel mandato 1951 – 1955 ( subentra al cugino Montanari Muzio che aveva guidato per 5 anni un’amministrazione socialcomunista;
– Consigliere  comunale  e nominato Sindaco nel mandato 1965-1970

ADORNI Giacomo, Osimo 1894 – 1973. Detto  “lo scolaro”, in quanto titolare di una cartoleria in corso Mazzini denominata “Bottega dello scolaro”. Fu segretario del Comitato di Liberazione osimano ed amministratore della soc. corale G. Verdi (dal Diz.Encicl. Osimano di Morroni&Egidi);
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

AGOSTINELLI Maria in Castellani, Osimo 19___-19___. Candidata nelle liste della Dc
Consigliere comunale e nominata Assessore ai servizi sociali  nel mandato 1965 – 1970;

ALESSANDRINI Angelo, Recanati 27/11/1912 – 19__.
Consigliere  comunale e Assessore supplente mandato 1956-1960;

ALESSANDRINI Settimio, Osimo 2/07/1920 – 1963. Un mio “lontano”(si dice così in Osimo) parente soprannominato da noi parenti “zio Valentì” ma per tutti gli osimani era “metenfilzo”. La moglie si chiamava Piera Cittadini e aveva due figli Remo e Anna, morti giovanissimi di tubercolosi, malattia infettiva che negli anni ’40 seminava dolore in tante famiglie osimane. E’ stato un eclettico industriale osimano, prima sviluppò una delle più importanti filande cittadine, poi si buttò nella  produzione del gelo per i bar e per le famiglie facoltose della zona. Da ultimo, con discreto successo, si mise a produrre gassosa e seltz. Uomo dai mille interessi si distinse anche per l’ impegno sociale e politico caratterizzato da una forte identità ideologica che si ispirava all’ideologia dei popolari di Don Strurzo.
Consigliere  comunale e Assessore  con delega alle finanze e vice sindaco, mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale e Assessore mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale e Assessore nel mandato 1960-1964;

ALUJEVICH Elena, Osimo _/__/19__ – 19__. Professoressa candidata nella lista della DC entra in Consiglio comunale a seguito della morte di Alessandrini Settimio
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964.

AMBROGETTI Carlonasce ad Osimo l’ 8 settembre 1899 muore ad Osimo il 17 ottobre del 1976.  Nel secondo mandato Niccoli non si presenta alle elezioni amministrative.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale e Assessore ai lavori pubblici nel   mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale  e Assessore nel mandato 1960 – 1964;
Consigliere  comunale e Assessore nel mandato 1965-1970.

ANDREONI Amleto, Osimo 19__ – 19__.
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

ANDREONI Giuseppe Osimo 19___-19__. Candidato Consigliere comunale nelle liste del PCI.
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

ANTINORI Settimio, Osimo 30/03/1920 – 19__.
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

ARTECONI Sergio, Osimo 19___-19__. Candidato Consigliere comunale nelle liste del PSI.
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

APPIGNANESI Carlo, Agugliano 12/06/1924 – 19__.
Consigliere  comunale nel mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale e Assessore allo stato civile nel mandato 1965-1970;

BACCHIOCCHI Alberto, Castelfidardo 20/05/1909 – Osimo 1969. Candidato Consigliere comunale nelle liste del PSI.
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

BALDI Italiano, Osimo 24/02/1905 – 19__.
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

BARBALARGA Maria Teresa, Osimo 1893 – 1967.
Consigliere  comunale e Assessore  con delega all’assistenza e beneficenza, mandato 1951-1955;

BARDEZZI Giuseppe, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana,
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BARIGELLETTI Aldo, Osimo 16/06/1921 – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana,
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale ed Assessore ai lavori pubblici nel mandato 1965-1970;

BARTOLI Renato, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana,
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BEBI Francesco, Bagnacavallo 1847 – 1973  Veterinario ad Osimo.

BACCHIOCCHI Alberto, Osimo 11/05/1897 – 1969. Candidato nella lista elettorale  del PSI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BIANCHI Alessandro, Osimo 1916 – 2006.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

BIANCHI Albino, Osimo 29/01/1912 – 1999. Titolare del forno a legna del borgo.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1969;

BIANCHI Aldo, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  del PCI osimano
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1969;

BIANCHI Nello, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  del PCI osimano
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1969;

BIONDI Aldo, Osimo __/__/19__ . Candidato nella lista elettorale  del PCI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1969;

BINCI Alfredo, Osimo __/__/19__ . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BLASI Aldo, Osimo 1990 – 1976. Abitava in via Pompeiana davanti la fabbrica delle gazzose. E’ stato un grande animatore della vita culturale osimna. Nel 1961 costituì con MERCANTI Arturo il Circolo del Cinema.
Segretario comunale nel 
periodo 1951-1955.

BOTTEGONI Igino, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere comunale e Assessore nel mandato 1965 – 1970;

BRIZI mons.Domenico, Tuscania 21/01/1891 – Osimo 11/02/1964. E’ stato vescovo di Osimo per 19 anni. Iniziò gli studi liceali nel Seminario di Viterbo e li terminò presso il Seminario Romano. Prestò il servizio militare nel 1912 (ebbe il grado di caporale), ma venne richiamato durante la Prima Guerra Mondiale. Fu ordinato sacerdote a Roma il 23 febbraio 1918 presso il Pontificio Seminario Romano. Conseguì poi la laurea in teologia (1918) e la laurea in utroque iure (1921). Tornato in diocesi, fu nominato parroco di S. Giovanni Decollato (1921), chiesa senza parroco ed in stato di semiabbandono dopo che quello precedente, Don Alessandro Aureli, se ne era andato via nel 1919.
Il 23 gennaio 1945 ricevette la notizia che era stato nominato vescovo di Osimo e Cingoli. Mons. Brizi scelse, come giorno della sua consacrazione episcopale, l’11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes “e per me – annotò nella sua agenda – festa della Madonna della Fiducia“.
Nella prima lettera pastorale, scritta a Roma in quel 23 febbraio, indirizzò al Clero e al Popolo di Osimo e Cingoli, di cui stava per diventare pastore, queste parole: “…Al Collegio Urbano di Propaganda Fide, ove sono stato Rettore dal 1939 a tutto il 1944, fra alunni di molte nazioni ma di un solo cuore; agli ex-alunni della Quercia, tra i quali fui Rettore dal 1933 al 1939 e tra i quali ritorna sempre il mio cuore; ai parrocchiani di Tuscania, dove dal 1921 al 1933 spesi i primi fervidissimi anni del mio sacerdozio; ai superiori, ai compagni di lavoro, agli amici del sacerdozio, alla schiera folta di figli spirituali, ai parenti amatissimi, ai luoghi dove sono nato, dove sono cresciuto, dove fui educato, alla città mia natale, della quale sono il primo cittadino divenuto vescovo, a tutto io ho per voi rinunciato, tutto ho per voi offerto, tutto ho voluto porgere al vostro amore – come in una sintesi – nellacroce bianca in campo rosso della mia Tuscania, che sormonta il mio stemma: questa croce dica a quelli che io lascio che non li dimentico: e che l’amore in Cristo, anche salendo la croce, non lascia nessuno, anzi è più grande; dica a voi, presso i quali vengo, che l’amore in Cristo non si sgomenta di nulla, appunto perché è sulla croce con Cristo, e nulla e nessuno potrà mai non farvi amare. Quelli che io lascio e quelli che io trovo, nel mio povero cuore, faranno una sola famiglia come fanno una sola gioia…“.
Mons. Domenico Brizi governò con amore ed abnegazione le due diocesi. Durante i suoi 19 anni di episcopato fu un buon pastore per tutti, dai personaggi importanti al più umile cittadino. Chiuse la giornata terrena nell’Ospedale Civile di Osimo l’11 febbraio 1964. Per sua volontà il suo corpo è sepolto nella cripta del Duomo di Osimo. Ad un anno dalla morte, così scriveva il Direttore del periodico “Vita Diocesana – Bollettino delle Diocesi di Viterbo e Tuscania” (Gennaio-Febbraio 1965): “Mons. Domenico Brizi indubbiamente fu una lampada posta dalla Provvidenza al di sopra del livello ordinario, affinché fosse di esempio, ed anche di monito, ai confratelli nel sacerdozio e particolarmente ai confratelli più giovani“.
Tra gli episodi curiosi, ne ricordiamo qualcuno, raccontato dalla nipote Giulia Palozzi, che ha vissuto la sua adolescenza ad Osimo: “Non so quali preoccupazioni e sofferenze lo zio abbia dovuto sopportare nei rapporti coi suoi sacerdoti, perché non lasciava trasparire nulla. Intuivo che qualche cosa non andava quando con qualcuno di loro lo zio parlava mentre facevano delle ‘passeggiate’ interminabili sotto le colonne [anticamera d’attesa, in episcopio]. E mi dispiaceva che tra le sue pecorelle ci fosse qualche discoletto. Al mio esame di adolescente si presentavano diversi esemplari nella ‘clero-fauna’. Un prete amavo soprattutto: don Ido. Di lui non ricordo il cognome. Se non sbaglio, era un parroco di campagna, e questo lo deducevo dal modo di presentarsi in episcopio: impolverato dopo un viaggio in bicicletta. Bussava alla porta di servizio (della cucina) e con il baschetto in mano chiedeva con accento marchigiano che rendeva la domanda più affettuosa: “C’è babbo?”. Il ‘babbo’ era il vescovo. Anche questo sta a dimostrare che lo zio era amato soprattutto dai semplici accomunati a lui dallo spirito evangelico“.
Era difficile andare a fargli visita ad Osimo senza essere amabilmente costretti a fermarsi a cena e a dormire. Diceva: “L’episcopio è così grande: a che serve, se no, avere tanto posto?”
Racconta Giulia: “Spesso in Osimo c’erano ospiti, i più disparati. Più volte il vescovo avvisava all’ultimo momento che qualcuno sarebbe rimasto a tavola con noi. Zia Teresa era bravissima nell’affrontare questo problema improvviso. Tutti erano benvenuti in egual misura: dagli operai del mobilificio Moretti di Tuscania, che portavano mobili ad un rivenditore dì Osimo, ai vari oratori e predicatori, agli amici. Con i primi era contento perché poteva avere notizie di qualche tuscanese, poteva esprimersi, capito, con qualche parola in dialetto e soprattutto perché, offrendo ospitalità in episcopio, faceva loro risparmiare la ‘trasferta…”.
Mons. Brizi era assai umile: “Non si vergognava – scrive Mons. Antonazzi – di essere “figlio di una fornaia e di un uomo che andava a far legna”. Egli fu veramente homo rectus, simplex ac timens Deum:una semplicità degna, in alcuni episodi, dei Fioretti di S. Francesco. Come quando, ad esempio, già vescovo, colse un bel ramo carico di ciliege dall’albero del suo giardino, e lo portò a una bambina malata, che ne aveva espresso il desiderio. Passando tranquillamente attraverso la città di Osimo, nascondeva molto relativamente il dono sotto il soprabito”.
Ancora dai ricordi di Giulia: “Lo chiamavo ‘zio prete’, perché il nome vescovo me lo rendeva più lontano. Inoltre, lo zio era rimasto parroco: rispetto al periodo di Tuscania, erano semplicemente aumentate le parrocchie da curare. Era facile incontrano per le strade di Osimo, perché andava a piedi. Non aveva automobile né autista“.
Amava anche gli animali. Una sera, sempre ad Osimo, recitava il rosario in cappella con alcuni ex alunni del seminario della Quecia suoi ospiti, che erano venuti a fargli visita. All’improvviso entrò il suo bel gatto. Ed egli, con tutta naturalezza, lo adagiò sul cuscino dell’inginocchiatoio e seguitò a sgranare le avemarie, mentre con l’altra mano accarezzava quella bestiola creatura di Dio.
A proposito di questo gatto, Giulia racconta: “C’era in episcopio un gatto persiano. Era sempre in cucina, quando il vescovo vi faceva colazione. Ogni tanto lui deponeva per terra parte della colazione per il gatto. La bestiola era motivo di gioia per il vescovo e di cruccio per mia sorella Ada, perché spesso lasciava in giro un po’ del suo lungo pelo e qualcosa di peggio, rientrando, per giunta, dal giardino. Alle giuste rimostranze di Ada, lo zio, che di solito era rispettoso delle fatiche altrui, rideva divertito. Dei gatti, però, non sopportava i tristi miagolii notturni: per farli tacere teneva sul davanzale della finestra della camera una serie di sassolini, un vero arsenale, e glieli tirava…“.
A venti anni dalla morte, nel febbraio 1984, si svolse una toccante commemorazione organizzata a cura del “Centro Anziani” di Tuscania, frequentato da molti cittadini che avevano conosciuto Mons. Brizi ed avevano mantenuto con lui stretti vincoli di amicizia. Tra questi, ricordo l’intervento di Angelica Cesetti, che commosse l’uditorio raccolto in profondo silenzio.
Nel 25° anniversario della morte (11 febbraio 1989) così lo ricordava Mons. Nicola Pavoni, che da giovane era stato spesso ospite del suo vescovo Mons. Brizi: “…Io, uno dei sopravvissuti [della diocesi di Osimo], ancora pellegrino sulla terra, con una sottile nostalgia dei tempi andati, mi porto dietro con tenerezza ossessiva l’immagine di quel “vecchio maremmano”… Era paziente nell’ascoltare la gente. Se tu andavi da lui e parlavi di Dio e dei tuoi problemi spirituali, per te dimenticava di esistere…
Subiva con pazienza le mie infinite violenze verbali. Mi ascoltava “serioso”. Poi, se riuscivo a prendere fiato, un sorriso, uno schiaffo come una carezza e mi mandava via sibillando
(sic): “Capoccione!” Ed io sentivo che il suo silenzio mi parlava dentro.
Viveva da povero.
L’acquacotta ed il pancotto, a stare con lui, sembravano bistecche e cosciotti d’abbacchio. Il suo vestire preciso era frutto delle invenzioni quotidiane delle mani magiche di Teresa [Volpini, la cognata, moglie di Giacomo]. Il superfluo era sconosciuto. Il necessario qualche volta era in debito d’ossigeno, ma ero felice con lui!
La preghiera di notte, nella cappella dell’episcopio: davanti al Santissimo, mi chiedeva di parlare forte con Gesù. Io non sapevo cosa dire. Cadevo dal sonno; ma era bello stare lì, nella tremula luce della lampada ad olio…
Era uno stacanovista. Non c’era un attimo di respiro nella sua giornata; e quando tutti si andava a letto, lui iniziava i “notturni della corrispondenza”: fino alle tre di notte scriveva lettere (…), brevi, incisive, soprannaturali. Poi, di giorno, i sacerdoti che venivano da lui dovevano sopportare infiniti sbadigli. Io mi arrabbiavo, e lui mi rispondeva che “i notturni”, come io li chiamavo, erano un servizio alle anime, e gli sbadigli un motivo di umiliazione.
Caro
vecchio maremmano, chi ha avuto la fortuna di conoscerti non potrà mai più dimenticarti. Adesso metti la mano sul mio “capoccione” e benedicimi come allora. Arrivederci, vecchio mio! Mons. Nicola Pavoni”.
(tratto dalla biografia che il suo amico e collaboratore Mons. Giovanni Antonazzi scrisse nel 1984 con il titolo “Domenico Brizi – Prete e Vescovo”).

domenico_brizi_2

Il Papa Buono e il vescovo Buono

Brizi

Il saluto di Osimo e degli osimani, commosso, partecipato ed unanime al suo “Vescovo Buono”

BUGLIONI Attilio, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  del  PSI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1969;

BURGHIANI Gabriele Vincenzo, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BUSCARINI Enrico, Osimo 11/05/1897 – 1985.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

BUSCARINI Silvio, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

CAMPANELLI  Gaetano, Osimo 2/11/1906 – 1990. Era soprannominato “Dindano” ( come tutti i Campanelli) o “Gaetà” per quelli della periferia che  non avevano dimestichezza  con le tradizioni osimane del centro. E’ stato uno dei maggiori esponenti del PSI di Osimo, il partito di  Pietro Nenni e Sandro Pertini, in tempi in cui professarsi per un partito diverso dalla DC voleva dire non essere allineati ed avere un pensiero divergente. Fu proprietario terriero fino a quando,  sotto la spinta del  motto gramsciano “la terra ai contadini”, cedette gran parte delle proprietà terriere. Proseguì l’attività commerciale del padre. Nell’esercizio delle funzioni politiche cittadine  si batté con forza contro coloro che volevano lo spostamento dell’attuale ospedale cittadino di “SS.Benvenuto e Rocco” presso la sede dello  Smom di Villa San Paterniano. Se sulla questione dell’ Ospedale l’ebbe vinta, non altrettanto accadde per l’altro tema che aveva particolarmente a cuore: tenere vivo il centro storico osimano. Gaetano aveva grande lungimiranza politica e sapeva vedere “lontano”, già allora ammoniva preoccupato gli amministratori comunali che scelte, come quelle che andavano a fare,  di decentrare gran parte delle attività commerciali nelle periferie, avrebbero avuto come conseguenza  l’inesorabile depauperamento del centro storico osimano.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere comunale mandato 1960 – 1964;
Consigliere comunale mandato 1965 – 1969.

Campanelli

La famiglia Campanelli riunita con il capostipite Antonio. Al centro della foto Gaetano con il figlio, il piccolo Lamberto.

Campanelli

Il giovane e “capelluto” sindaco Paolo Polenta alla inaugurazione  dei rinnovati ampi locali commerciali Campanelli in corso Mazzini. Gaetano ascolta.

I Campanelli, il vescovo Carlo Maccari e si intravede il comandante dei vigili urbani Carlo Nicoletti

I Campanelli, il vescovo Carlo Maccari e si intravede il comandante dei vigili urbani Carlo Nicoletti

Campanelli 6

” I Magazzini” Campanelli, la “Standa” degli osimani

CANALINI Clemente, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  dell’unione PSDI-PRI
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

CAPPANNARI Guglielmo, Osimo 25/06/1923 – 1997 detto Elmo, pittore, scenografo, ceramista, scrittore di vernacolo. Diplomatosi  a Roma nel 1944svolse la sua attività artistica quasi esclusivamente nelle Marche.  Dal 1945 fu scenografo presso il gruppo teatrale “Il Drammatico di Ancona”. Dal 1960 ha curato i bozzetti per il Teatro Sperimentale di Ancona.
Elmo (Guglielmo) Cappannari
Ha partecipato a diverse mostre – in Italia e nel Mondo – Nel 1981 il Comune di Osimo gli ha conferito la civica Benemerenza ( dal Dizionario Enciclopedico osimano di Egidi&Morroni)
Consigliere  comunale e Assessore supplente  mandato 1956-1960;
Consigliere comunale e Assessore ai lavori pubblici e turismo nel mandato 1960-1964;

CARDINALI Giovanni, Osimo 1910 – 1981. Soprannominato “Nanni della gazzosa”. Gestì per anni il circolo della DC  quando era situato nella sala del Pomarancio, locali ora utilizzati dalla Banca Unicred di Osimo centro.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

CARDINALI Raffaele, Osimo 23/07/1896 – 19……
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

CASTELLANI Luigi, Osimo 18/06/1915 – 19…… Candidato nella lista elettorale  della  DC osimana
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

CATENA Gino, Osimo 19… – 19……
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

CATENA Giovanni, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  del  PSI osimano
Consigliere comunale nel mandato 1960-1964;
– Consigliere comunale nel mandato 1965-1969;

CATENA Luigi, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  del  PCI osimano
Consigliere comunale nel mandato 1960-1964;

CECCONI Cesare, Osimo 1911 – 2005. Soprannominato “Bicchierì” di professione barbiere ( parente dei Cecconi barbieri osimani, il nipote Mauro ancora oggi esercita  l’attività mantenendo viva  la tradizione familiare). Fu un grande antifascista osimano. Il nipote Renato ricorda che il 30 aprile di ogni anno – durante il periodo fascista – con i suoi fedelissimi amici e compagni: Adorni Giacomo, Andreoni Giuseppe ( un mio zio), Luna Quinto ed altri venivano prelevati dai fascisti e portati nelle carceri osimane. Questo per impedire loro di festeggiare il 1° maggio. Ma al rilascio il giorno dopo di nascosto si incontravano ed era festa grossa con merenda e grande “sbronza” generale.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

CECCONI  Umberto, Osimo 17/02/1907 – 19…… di Agostino, detto  “il Canario”. Di professione faceva il barbiere, aveva la bottega in piazza del Comune. Era un convinto mazziniano e un convinto socialista rispettato da tutti gli osimani. Il sindaco Niccoli così lo ricorda in Consiglio comunale: ” … un nuovo lutto ha colpito la nostra famiglia con la scomparsa recentissima di Umberto Cecconi che in questa Assemblea ha rappresentato per due volte il Partito Socialista Italiano. Rassegnò le dimissioni perchè le sue condizioni di salute non gli consentivano più di seguire i lavori del civico consesso con l’assiduità che gli era propria. Desidero tuttavia ricordarlo egualmente perchè in Cecconi tutti noi abbiamo avuto un’amico sincero e fidato, sincero nelle espressioni del suo punto di vista, fidato in tutto quanto concerneva l’attaccamento alla cosa pubblica. Egli ci ha lasciato un esempio, un  bello esempio del modo in cui una persona di modesta levatura sociale, ispirandosi ad una fede politica, abbia saputo rendersi interprete delle necessità delle classi umili nella compagine consiliare, impegnandoVisi con tenacia e perseveranza. Credeva ai principi ideali del suo Partito, ci credeva con profondo convincimento, e ne caldeggiava l’attuazione. E’ stato coerente nelle proprie idee, conservate per tutta la vita, e questo torna di onore a Lui, che lo ricordiamo con animo commosso.”  Dopo questo intervento, Maggiori Guido, per il Partito Comunista si associò alle parole del Sindaco, Erpici Massimiliano, a nome del gruppo socialista, ringraziò il Sindaco per le toccanti parole espresse nei confronti di un loro rappresentante, Bianchi Albino si associò anch’egli a nome del gruppo di maggioranza;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

CECCONI Silvio, Osimo 23/09/1914. – 19……
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

CEDRATI Alberto, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere comunale nel mandato 1960-1964;

COLONNELLI Luigi, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere comunale nel mandato 1960-1964;

DELLA CASA Vittore, Bagnacavallo 1847 – 1973  Medico condotto ad Osimo.

DOLCINI Fernando, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  del  PCI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale nel mandato 1965-1969.

ERPICI Massimiliano, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  del  PSI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

FABIANI Vincenzo Ancona 20.11.1911 – Osimo 02.03.1975 . Avvocato, candidato consigliere comunale, eletto nelle liste del PLI.  Nato in una famiglia di avvocati, si laurea con lode nel 1933 in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Macerata. Corrispondente da Ancona per il Messaggero, inizia a soli 23 anni l’attività forense, esercitando prevalentemente nel campo del diritto penale, presso i suoi studi legali di Osimo ed Ancona. Inizia l’attività politica nell’immediato dopoguerra e, candidato come indipendente nelle liste del Partito Liberale, viene eletto Consigliere comunale nelle elezioni del 1964, riscuotendo un notevole successo personale, carica che mantenne anche nella legislatura successiva sino al 1973, allorché si dimise per motivi di salute. Socio fondatore del Rotary Club di Osimo, ne fu per tre volte Presidente. Ebbe altri incarichi di prestigio, tra i quali fu membro del Consiglio di Amministrazione degli Istituti Riuniti di Beneficienza.
avv. FabianiConsigliere comunale nel mandato 1965 – 1969;
– Consigliere comunale nel mandato 1970 – 1975;

Dalla lettura degli atti del Consiglio Comunale, ho avuto modo di apprezzare questa persona”Persona”, un consigliere comunale che forse non sentiva di appartenere ad alcun partito politico, sentiva di appartenere alla sua Osimo, per essa ha operato per quasi 10 anni come amministratore in Consiglio Comunale, partecipando intensamente anche nella vita associativa della nostra città.
Nei suoi interventi in Consiglio comunale ho letto la sua serietà, la preparazione, il suo impegno. L’avv. Vincenzo Fabiani è stato, un attento e vigile consigliere di minoranza un ruolo che ha ricoperto, riscuotendo la stima e il rispetto anche dagli scanni della maggioranza, senza preconcetti seguendo il principio, in più occasioni affermato, che “una buona idea è sempre una buona idea, da qualsiasi parte politica provenga”.
Una persona che voglio ricordare, senza averla mai conosciuta, con stima e gratitudine.
Paola Andreoni Presidente del Consiglio Comunale

FANTASIA Pio Francesco, Osimo 1948 – Osimo 1998.  Assunto in comune il 19/04/1968 con la qualifica di Vice capo ragioniere è diventato in breve tempo Vice Segretario comunale. E’ stato autore di diverse pubblicazioni:
– Mezzosecolo del Corridoni del 1991;
– La contesa dello stivale del 1994;
– Opera Pia Grimani Buttari del 1986.
Ha diretto fin dal suo sorgere, vale a dire dal 1973, il giornale comunale “5 Torri.
Fantasia Pio
Non l’ho conosciuto ma da tante persone ho sentito parlare con grande stima di questo bravo funzionario comunale, nonché scrittore e creatore di eventi, prematuramente scomparso. In molte iniziative culturali, promosse in Osimo, c’era la sua mano, le sue capacità e  la sua mente competente;
Paola Andreoni

FORESI Aldo
, Osimo 19__ – 19__ . ……., candidato nelle liste della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

GAMBINI Cesare, Osimo 19… – 19…… Forse di professione fabbro
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

GENTILI Gino Vinicio, Osimo 1914 – 2006 primo sindaco di Osimo dopo la liberazione

Gentili Gino Vinicio

Gentili Gino Vinicio a passeggio per corso Mazzini ( foto Giorgio Gentili)

GENTILI Narciso, Osimo 19__ – 19__. Candidato nelle liste della DC.
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1969;

GENTILI Tommaso, Osimo 1886 – 1963. Pittore, decorò tra l’altro gli interni della chiesa della Madonna della Misericordia, gli interni della chiesa di San Marco, gli interni della chiesa del Carmine e di quella di Santa Rosa.
Mi scrive  il sig. Giorgio Gentili da Bologna: “Tommaso Gentili è mio nonno paterno, nato ad Osimo il 7 marzo 1886 e mortovi il 2 luglio 1963. Figlio di Cesare Gentili, nato l’8 dicembre 1848, morto il 19 febbraio 1916. Padre di Gino Vinicio Gentili, nato il 27 settembre 1914, morto il 29 luglio 2006. Archeologo e primo sindaco di Osimo dopo la liberazione.
– Consigliere  comunale mandato 1954-1955;

Gentili Tommaso 1908 ( foto inviata da Giorgio Gentili )

Gentili Tommaso 1908 ( foto inviata da Giorgio Gentili )

( foto inviata da Giorgio Gentili )

( foto inviata da Giorgio Gentili ) 

GIRI Flora, Osimo 19__ – 19__ Candidata nelle liste del PSDI
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

GIULIODORI Augusto, Osimo 1914 – 1991. Candidato nelle liste elettorali della DC osimana
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

GIULIODORI Nazzareno, Osimo 19__ – 19__ Candidato nelle liste della Democrazia Cristiana;
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

GIULIODORI Giuseppe, Osimo 19.. – 19 .. Pretore, amministratore della giustizia in Osimo
Così, uno dei più affermati avvocati del foro di Ancona, l ‘avv.to Alberto Cucchieri invitato dall’avv. Lia Giuliodori, ci ricorda chi è stato il giudice Giuseppe GIULIODORI:
Il Giudice Consigliere Dott. Giuliodori è stato “PRETORE” in Osimo per un lungo periodo di tempo.
Oltre ad essere un Magistrato di notevole preparazione e cultura giuridica, impressionava, chi frequentava le aule di giustizia, il suo equilibrio e soprattutto il rispetto di tutte le parti processuali, sia in sede civile che in sede penale, con la ricerca continua di far pervenire tutti ad un accordo, nelle cause civili, ed alla pronuncia di sentenze nelle cause penali che tenevano conto di tutte le questioni giuridiche, ma anche umane e sociali di tutte le parti interessate al giudizio stesso.
I cittadini osimani, gli avvocati e chiunque avesse un proprio diritto da tutelare, avevano la possibilità di consultare il “PRETORE” Giuliodori (che mai rifiutava tali consultazioni), per esporre le più diverse situazioni fattuali, ed il “PRETORE”, senza che lo stesso mai incorresse in pareri che potessero dar luogo all’applicazione degli artt. 51 (astensione del giudice) e 52 (ricusazione del giudice) del codice di procedura civile, dava luogo a colloqui con cittadini ed avvocati gestendo sempre gli stessi sulla base di criteri di massimo equilibrio, di buon senso e, soprattutto, del rispetto rigoroso della legge.
Con il “PRETORE” Giuliodori, tutti avevano la sensazione che lo stesso rappresentasse il vero concetto della “Giustizia” e soprattutto la correttezza dei rapporti sociali.
Chi ha frequentato la Pretura di Osimo dell’ “epoca Giuliodori” si è sempre reso conto che il “PRETORE” durante il suo mandato, addirittura aveva anticipato, con molta efficacia, quelle riforme processuali volte alla definizione dei contenziosi sia in sede civile che in sede penale attraverso un accordo conciliativo proposto e agevolato dallo stesso, al fine di pervenire quanto prima, e nel rispetto rigoroso delle norme, alla conclusione di procedimenti.
Tali iniziative del “PRETORE” Giuliodori costituivano senz’altro delle “novità” che chi frequentava la Pretura di Osimo aveva ormai acquisito come normale sistema, unico per la gestione razionale e corretta della Giustizia, gestione che tutti all’epoca auspicavano poter essere riscontrata anche nelle altre sede giudiziarie.
Il “PRETORE” Giuliodori era un grande lavoratore, ben voluto dai collaboratori dell’Ufficio Giudiziario della Pretura di Osimo, che venne lasciata dal Dott. Giuliodori, a seguito di incarico presso la Corte di Appello di Ancona, sostanzialmente senza arretrati.
l’avv. Alberto Cucchieri.

GOBBI Carlo, Osimo 19__ . Maestro scuole elementari, candidato nelle liste della DC osimana.
Gobbi Carlo assessore alla pubb.istruzione
Consigliere comunale e nominato Assessore alla istruzione nel mandato 1965 – 1969;

GUERCIO Giulio, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista del PCI
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

GUERRINI Oreste, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista del PCI
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1969;

INNOCENZI Giuseppe, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

IPPOLITI Carlo, Osimo 1898 – 1994. Padre del pediatra dott. Paolo Ippoliti. Fu eletto insieme alla moglie ( Migliarini Anna)  e per 5 anni stettero insieme, marito e moglie,  nel civico consesso a condividere la passione politica di ispirazione scudo crociato.
– Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

IPPOLITI Francesco, Osimo 1874 –  1960.

IPPOLITI Giovanni, Osimo 1885 –  1970. Si laureò in lettere all’università di Roma nel 1909. Professore al Liceo Campana  di Osimo, socio della Deputazione di Storia Patria per le Marche. Successivamente Preside della Scuola Media (dal Diz.Encicl. Osimano di Morroni&Egidi);
– Sindaco di Osimo dal 1922 al 1923;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

LASCA Roberto, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

LE MOGLIE Leonello, Osimo 1911 – Ancona 20____. Nato e vissuto a Passatempo dove svolgeva la professione di pescivendolo. Il suo spirito ideale e coraggioso lo spinse giovanissimo  alla partecipazione alla guerra d’Africa come bersagliere. Si iscrisse nelle file dell’Azione Cattolica osimana dove crebbe sotto l’influenza e gli insegnamenti del vescovo Brizi, e in questo ambiente maturò il suo impegno civile per la politica. Aderì al partito di Don Sturzo e De Gasperi, e con grande passione partecipò alla vita sociale e politica della frazione e del paese. Non erano anni facili e anche manifestare apertamente le proprie idee e pensieri spesso comportava aspri conflitti. Sono ancora  vivi  nei ricordi di suo nipote Rolando, i racconti tramandati degli aspri diverbi che portarono suo zio Leonello, giovane rappresentante dello scudo crociato,  a scontrarsi anche fisicamente contro chi patteggiava, nella frazione, per  la bandiera falce e martello. La vita lo portò poi a trasferirsi a Varano dove svolse con la moglie, Carloni Marina, l’attività di contadino. Rimasto vedovo gestì per diversi anni un lavaggio auto in Ancona presso la stazione ferroviaria. Ora riposa nel cimitero di Passatempo accanto alla moglie.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

LOMBARDI Enrico, Osimo ____ – . Candidato nelle liste elettorali dell’unione PSDI-PRI 
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

LUNA Quinto, Osimo 10/11/ 1907 – 1983. Partigiano nome di battaglia “Simone”. Oltre che partigiano Luna Quinto  è stato colui che nella vita civile, da un piccolo laboratorio arigianale è riuscito a creare una moderna azienda metalmeccanica con oltre 50 dipendenti. A seguito della morte del figlio Alfredo, nel corso del secondo mandato Niccoli, si ritirò dalla vita politica attiva dalle file del PCI per dedicarsi alla cura dei nipoti e della fabbrica.  Il Comune di Osimo nel 1974 gli conferì la medaglia d’oro di civica benemerenza. Muore all’età di 76 anni, la camera ardente venne allestita nel suo stabilimento a Campocavallo con la veglia presidenziata da tutti i suoi operai. Gli è intitolata una Fondazione.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

MAGGIORI  Guido, è nato ad Osimo il 5 settembre 1920 da una famiglia di contadini. Fin da giovane nel tempo libero si dedicò alla politica e iniziò a frequentare la Camera del lavoro dove la ddomenica incontrava i contadini e gli operai per informarli sui loro diritti. Alle parole seguirono i fatti culminati in battaglie nella campagna e scioperi nelle fabbriche.
Iscritto al partito Comunista Italiano giovanissimo si è orestato subito alla politica e fu eletto Consigliere Comunale nelle file dell’opposizione  e ricoprì quella carica per oltre 40 anni come capogruppo . Deciso nelle sue idee e  nelle convinzioni democratiche , si scontrò con le forze di maggioranza sempre con rispetto  e lealtà come gli viene  anche  oggi riconosciuto dai compagni e dagli avversari.
La sua figura è ben stigmatizzata nella motivazione della benemerenza conferitagli nel 2002 dal Comune di Osimo.
” Figura  simbolo della sinistra osimana ha saputo sempre rappresentare i valori fondamentali della moderna democrazia non accettando strumentalizzazioni di sorta. L’umiltà con la quale ha fatto uso dei poteri pubblici nella politica e nel suo ruolo di rappresentante sindacale, la disponibilità al dialogo lo hanno reso paladino delle classi più umili e indicato come stile di vita. Riconosciuto da tutte le forze sociali politiche e civili come un punto di riferimento nelle scelte più difficili. Uscito dalla politica attiva con la stessa serenità con la quale aveva umilmente servito la città merita il plauso dell’amministrazione e di tutta la civica comunità”.
Nella presentazione del libro “Al contadino non far sapere” Nevio Lavagnoli responsabile della Cia, il sindacato degli agricoltori, con queste parole descrive Mario Maggiori: ” ... La capacità di Maggiori, soprannominato, non a caso, Guido del Bravo, di “articolare, ordinare” i propri interventi tanto da rapire sempre l’attenzione degli astanti e l’ammirazione dei “dotti” per questo contadino comunista che si era formato da solo e che era sempre puntualmente preparato. Una preparazione coltivata tutti i giorni dalla lettura dei giornali, primo tra tutti l’Unità. Alle sette del mattino ( in campagna ci si alza presto) di tutte le mattine chi passava per piazza poteva vedere Maggiori dentro laa “seicento” che terminava la lettura dell’organo del PCI, oppure, quando al mattinosi andava in giro per qualche riunione lui guidava e noi “costretti” a leggere l’Unità ad alta voce…”

Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale mandato 1965-1969;

Maggiori 2

Manifestazione per il superamento della mezzadria

Comizio in Piazza del Comune: c'è Guido che parla.

Comizio in Piazza del Comune: c’è Guido che parla.

MARCHEGIANI Ugone, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Ugone Marchigiani
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

MARCONI Otello, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

MARTINI GIUSEPPE, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

MATTIOLI  Emilio, Osimo 11/10/1914- 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

MENGARELLI Germano, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  del  PCI osimano subenta in Consiglio Comunale al posto del dimissionari Luna Quinto.
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

MERCURI  Celestina, Osimo 19__ – 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

MIGLIARINI ANNA, Osimo 1904 – 1995  Madre del medico pediatra  Ippoliti Paolo. Con il marito, Ippoliti Carlo, insieme nel civico consesso ed è la  prima volta che marito e moglie siedono insieme in Consiglio comunale;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

MONDAINI  Edoardo, Osimo 09/10/1923 – 19___  
Consigliere  comunale e Assessore supplente mandato 1956-1960.

MONTANARI Ugo Muzio, Roncofreddo 21/08/1871 – 1962 Sottufficiale di Marina.
– Sindaco di Osimo dal 1947 al 1950;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

MONTEVECCHI Francesco, Osimo 1896 – 1955 segretario presso il Filippo Corridoni di Osimo.
– Sindaco di Osimo dal 1947 al 1950;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

MORETTI Antondomenico, Morro d’Alba 9/03/1895 – 1960.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale e Assessore mandato 1956-1960.

NICCOLI Alessandro, Roma 27/03/1916 – Osimo 1994 Il prof. Alessandro NICCOLI è stata una delle figure più preparate ed impegnate della DC, nella quale ha militato fin dal 1945. Laureato in lettere, è stato professore di lettere italiane e latine nei licei classici dal 1940 al 1963 per poi divenire Preside al liceo classico di Osimo.Professore di lettere italiane e latino. Preside del Liceo Campana. Nell’impegno politico è stato segretario della DC osimana rivestendo anche ruoli importanti nel consiglio provinciale del partito. Oltre ai ruoli rivestiti nel Comune di Osimo quale consigliere comunale e sindaco è stato anche consigliere provinciale di Ancona dal 1951 al 1956. E’ stato Senatore della Repubblica per due mandati:
– V  Legislatura Senato (dal 26 gennaio 1971 al 7 maggio 1972).
– VI Legislatura Senato (dal 25 settembre 1973 al 4 luglio 1976).
E’ stato membro del consiglio di amministrazione dell’Istituto di studi per lo sviluppo economico delle Marche (Issem) e Presidente del Consiglio di Amministrazione del collegio convitto “Campana” di Osimo.
Per una casa editrice romana ha pubblicato un dizionario della lingua italiana ed una enciclopedia dell’arte.
–  Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
–  Consigliere  comunale e Sindaco di Osimo  mandato 1955-1960;
–  Consigliere  comunale e Sindaco di Osimo  mandato 1960-1964;
–  Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970.

Niccoli

Niccoli 1948Niccoli Alssandro uno dei primi discorsi  1948
( foto di Carlo Niccoli “Dalle immagini alla vita pubblica di Alessandro Niccoli”)


ORSETTI Duilio
Osimo  ___ – 19___  . Candidato nella lista della DC osimana.
Consigliere  comunale mandato 1965-1970.

PACINI Ledo, Osimo  30/08/1910 – 19___  Di professione sarto, era un rinomato artigiano allievo della famosa sartoria Mercuri da dove apprese l’arte di confezionare gli abiti. Le sue mani hanno confezionato gli abiti dei signori osimani, e non solo, dell’epoca. La ditta Orland di Filottrano, che negli anni 1960 era una delle più rinomate ditte lo volle tra la sua squadra di professionisti delle “Forbici d’Oro”.

PaciniConsigliere  comunale mandato 1956-1960.

PALLOTTA Arnaldo, Osimo  ___ – 19___  . Candidato nelle liste del PSI osimano.
Consigliere  comunale mandato 1960-1964.

PESARESI Mario, Osimo il 14/07/1929 . Candidato nelle liste della DC osimana. Mario Pesaresi è stato segretario di zona della Coldiretti, ad Osimo è una persona conosciuta da tutti, anche, per la sua proverbiale simpatia e per la grande passione per l’aviazione militare. . All’interno della confederazione della Coldiretti, la sua, è stata sempre una presenza attiva interprete dei bisogni della gente comune, di quella gente dei campi alla quale ha dedicato gran parte del suo tempo. Ad Osimo per il suo impegno a favore dei nostri piccoli imprenditori agricoli veniva soprannominato “il Bonomi osimano”, ( Bonomi è stato il fondatore della Coldiretti, organizzazione che ha guidato per più di 40 anni ed anche noto deputato della DC).  Pesaresi come Bonomi ha abbinato l’impegno per l’organizzazione della Coldiretti che lo vedeva partecipe delle vicende dei coltivatori della zona di Osimo, Castelfidardo, Loreto, Filottrano con l’impegno sociale nella politica osimana  nelle file della Democrazia Cristiana, risultando eletto consigliere comunale con larghi  consensi del mondo contadino.
Mario è cresciuto ed è stato educato, in mezzo a gente semplice di campagna: in una famiglia  di contadini,  originaria di Santo Stefano. E’ in  questo ambiente – i cui valori erano l’impegno, la fatica del quotidiano duro lavoro della terra ma anche  del reciproco aiuto, della solidarietà e della  tanta relazione tra la gente –  che Mario ha forgiato il proprio carattere. E  con questi valori, abbinati ad una capacità caratteriale di sapersi relazionare con tutti (dal contadino più umile al “potente”possidente e/o importante carica politica istituzionale,) che Mario  si è dedicato alla famiglia, con  passione ed entusiasmo al lavoro come segretario di zona della Coldiretti, alla politica amministrativa osimana.
Questo è ancora oggi Mario, un signore di 86 anni, provato dai dolori della vita per essere stato  prematuramente  privato di alcuni  affetti più cari, ma sempre una persona piena di  curiosità per tutto ciò che lo circonda , con tanti interessi.  

Simonetti Mario

Questo è Mario PESARESI, un sorriso simpatico ed un carattere tranquillo, sereno. Uomo disponibile, onesto, eclettico e soprattutto grintoso.

Consigliere  comunale mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale mandato 1965-1970.

PETTINARI Giulio, Osimo 28/10/1909 – 22/12/1994. Di ispirazione cristiana è stato un antifascista e partigiano durante l’occupazione tedesca. Artigiano ha gestito dal 1950 al 1970 un proprio forno a Campocavallo. Dal 1970 ha gestito la Pasticceria Centrale in via A.Niccoli fino al 1976. Ha iniziato l’attività politica coinvolto dall’avv. V.Acqua. E’ stato uno dei fondatori della  Democrazia Cristiana osimana con lo stesso Acqua, con il prof. Serrini e poi con il prof. Niccoli, aderì successivamente all’area forlaniana del partito di Don Struzo.
PolaccoConsigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale mandato 1965-1970

PETTINARI Renato, Osimo 19__ – 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

PIAZZINI Vittorio, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

PIRANI Armando, Osimo 1887 – 1962. Generale nelle truppe coloniali nel campo veterinario (dal Diz.Encicl. Osimano di Morroni&Egidi);

PIRANI Ugolino, Osimo 17/02/1921- 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

POSSANZINI Giuseppe, Osimo 1926 – 1995. Operaio della Farfisa sempre impegnato e vicino al Partito Comunista di cui è stato sempre, un fedele e acritico, militante. Essere del Partito Comunista a quei tempi voleva dire essere discriminati, voleva dire avere difficoltà a trovare lavoro e questo sopratutto in Osimo. Il padre Antonio partecipò alla settimana rossa del 1914 e fu un fervente antifascista.
Giuseppe non ha mai ricoperto una carica istituzionale all’interno del partito.  E’ stato, come si usa dire con una terminologia “militaresca”, un semplice militante. Ma come tanti “militanti”, anche dei contrapposti schieramenti, ha svolto per il partito un ruolo importantissimo non solo di manovalanza ma anche di connessione fra i cittadini ed i suoi rappresentanti liberamente eletti, portatori delle esigenze e delle ansie che venivano della società. Un militante oscuro che ha creduto nelle idee di sinistra, nei luoghi e negli strumenti con cui queste idee si potevano confrontare e per esse battersi. Come diceva lui “sempre dalla parte del partito”. Un partito a cui molti di questi umili militanti hanno creduto e per esso si sono sacrificati. Un partito comunità a cui uomini come Giuseppe Possanzini si sentivano legati “a prescindere”.
Era sempre presente quando il partito chiamava: quando c’era da sistemare con lavori di piccola manutenzione la sezione, quando per autofinanziarsi, la domenica mattina,  andava casa per casa a vendere copie dell’Unità, quando c’erano da montare le strutture per le Feste dell’Unità, quando c’era necessità di andare ad attaccare i manifesti, ecc.
Diede la propria disponibilità a candidarsi, a rappresentare il partito comunista, alle elezioni amministrative comunali del 1965 senza tuttavia riuscire ad entrare in “Sala Gialla”, ma sicuramente lo immaginiamo, da buon comunista e da brava persona qual’era, che si sia prodigato generosamente per il successo del partito, mettendo in secondo piano le ambizioni personali.
Palmiro ha ricordi vivissimi dei racconti che il padre Giuseppe gli faceva: la delusione per la mancata vittoria alle elezioni politiche del 1948, i rapporti difficili con i democristiani osimani, le “lotte per l’affissione dei manifesti” durante le campagne elettorali comunali; i manifesti, allora, si attaccavano ovunque in quanto non c’erano gli appositi spazi come oggi.
Racconta Palmiro: “ Era molto attaccato al partito, forse troppo, e ciò gli impedì di averne il giusto spirito critico. Parlavamo raramente di tematiche sociali e di politica, le nostre idee divergevano su tutto, il mio spirito innovatore difficilmente poteva conciliarsi con il suo modo di vedere le cose. Ascoltavo volentieri però mio padre quando mi parlava di alcuni fatti dell’immediato dopoguerra: dei primi scioperi; delle discriminazioni nelle fabbriche, delle difficoltà di trovare lavoro, discriminati, perché si era comunisti o del “Fronte popolare”;  il racconto dei manifesti che un attivista della Democrazia Cristiana affisse proprio sulla facciata della sua abitazione e lo scontro verbale che ne seguì.Una volta in fabbrica fu licenziato perché al responsabile continuava a chiedere un banchetto per stare più comodo e non lavorare in piedi. La solidarietà e la lotta dei colleghi che improvvisavano uno sciopero lo fecero riassumere..Era forte lo spirito di fraternità tra i compagni, ci si aiutava spesso. Ricordo benissimo che quando i dirigenti venivano in provincia per ragioni di partito, erano ospitati dai compagni e pranzavano con le loro famiglie.
Giuseppe Possanzini  un umile e nobile militante appassionato di politica e di sinistra.
Possanzini Giuseppe

QUATTRINI Luigi, Osimo 05/09/1907 – 19___.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

RobertoReRE Roberto, Osimo 10/07/1926 -2011. Partigiano osimano Roberto Re  fece parte del Gap ‘Renato B. Fabrizi’ della V divisione Garibaldi Marche. E’ stato presidente onorario dell’Anpi di Osimo. Iscritto ed animatore del PCI era l’anima della vecchia sede del PC ora PD osimana.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;
Consigliere  comunale mandato 1965-1969;

RICCI Gino, Osimo il …….. – . Candidato nelle liste del PSI osimano.
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

RICCIONI Emilio, Osimo 1879- 1978  Aprì una farmacia nel 1905 poi ceduta a Teodori. Fondò la Croce Bianca in campo azzurro, organizzò alcune feste dei fiori. Insegnò chimica nelle scuole osimane e collaborò all’apertura dell’Istituto Magistrale. Fu iscritto alla DC e al Partito Popolare;

ROSSI Teopiste, Bagnacavallo 1847 – 1973  Ostetrica condotta ad Osimo sostituita a volte dalla giovane ostetrica Tomasucci Terza in Catena;

ROSSINI Alberto, Osimo ____ – . Candidato nelle liste elettorali della DC osimana 
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

SBAFFO Settimio, il vigile del fuoco: una vita al servizio degli altri.
Sono poco amante delle armi, al momento della leva militare, per puro caso, vidi un manifesto pubblicitario nel quale si caldeggiava l’arruolamento volontario nei vigili del fuoco al posto del servizio militare. Mi recai al Comando del 3° corpo provinciale di Ancona ove l’Ufficio personale mi ragguagliò circa la documentazione da presentare, i requisiti di cui aver possesso, vale a dire: la sana e robusta costituzione, avere un mestiere qualificato.”
sbaffo 15
Così, è iniziata la storia di “pompiere” del nostro concittadino Settimio SBAFFO, un’idea forte accompagnata da una grande determinazione che ha spinto Settimio a non mancare l’appuntamento con quell’occasione di fare qualcosa di utile per la società.
Le tappe  del lungo percorso di “pompiere” di Settimio SBAFFO, lo videro, prima a Roma nel servizio di leva, poi ausiliario, quindi discontinuo e poi permanente come “vigile del fuoco scelto” per poi assumere la qualifica di sottoufficiale e in tale veste è arrivato a servire la propria comunità cittadina come capo-squadra e capo distaccamento per ben 23 anni.
Settimio 02Un lavoro silenzioso quello dei “vigili del fuoco” che si può racchiudere in una sola parola: gli interventi. Gli interventi di uomini sempre pronti a prestare la loro opera in qualsiasi situazione di pericolo e di emergenza. Anche per i vigili del fuoco distaccati in Osimo questo è stato e lo è ancora: portare aiuto e difesa a quanti si trovano in situazioni di difficoltà e di pericolo. Uomini che ogni giorno si giocano la vita per il bene comune.
Settimio 03Oggi Settimio è un pensionato ma ha ancora vivi i tanti ricordi di questa professione che l’ha visto vicino alla nostra comunità. Quando gli ho telefonato per dirgli che volevo dedicargli uno spazio in questo progetto in omaggio, anche verso tutti i vigili del fuoco osimani, è stato un fiume in piena: mi ha scritto sei fogli di protocollo. Mi ha descritto l’attività svolta, dalle difficoltà dei primi anni, dalle richieste pressanti agli amministratori comunali per avere locali adeguati e dalle battaglie con il Comando Generale per dotare la sede osimana di una più adeguata pianta organica e di un parco mezzi rispondente alle necessità.

La prima sede osimana dei vigili del fuoco a guida del neo capo-squadra Settimio Sbaffo è stata quella di piazza Rosselli, ove ora è ubicato il caffè Lampa nei pressi delle Poste. Una sede minuta e disagiata con un solo automezzo disponibile e una dotazione di personale di 3 unità (un autista, un vigile permanente e un ausiliario ) che avevano l’arduo compito di assicurare la copertura di un turno di 24 ore. Mi racconta Settimio delle pressanti sollecitazioni verso il sindaco Acqua e poi nei confronti del neo sindaco Polenta per avere una sede più idonea con più autorimesse e verso i responsabili provinciali per un adeguamento del personale.
Questo è stato il “duro lavoro su più fronti” che Settimio ha dovuto svolgere negli anni di servizio in Osimo: la routine degli interventi, l’organizzazione del lavoro quale responsabile capo distaccamento, un’azione di stimolo presso le autorità comunali e quelle del Comando di appartenenza per ottenere una migliore funzionalità del servizio in ordine ai locali, al personale ed ai mezzi in dotazione.
Sbaffo 5Le pressioni verso i politici locali ( anche con articoli di giornale fatti in collaborazione con l’amico Fausto Streccioni ) e le sollecitazioni nei confronti del Comando Provinciale produssero i loro auspicati risultati. Osimo finalmente con i locali di via Olimpia locali dotati di tre ampie autorimesse poteva contare su di una nuova dignitosa sede. Anche il personale e il parco mezzi aumentarono: il personale arrivò a 3 unità per turno, più due ausiliari; per i mezzi arrivarono una campagnola e un camion dotato di autopompa. Il capo-squadra e capo distaccamento, Settimio Sbaffo, era riuscito nell’impresa: nuova sede, più organico, nuovi mezzi.
inaugurazione sede via olimpiaCon il passare degli anni, le competenze dei vigili del fuoco aumentarono, i tempi richiedono nuovi efficienti spazi, come un centralino operativo, un’officina per i mezzi e dei locali di deposito dei materiali pericolosi. La sede di via Olimpia era diventata, oramai, troppo stretta ma non solo, l’espansione industriale di Castelfidardo e la presenza del turismo religioso a Loreto richiedevano una sede più baricentrica al territorio da servire (Osimo, Castelfidardo, Loreto, Filottrano, Polverigi e Numana). Settimio Sbaffo, “riparte”, ritorna alla carica con i politici locali che nel frattempo sono cambiati, ora sono gli amministratori del secondo mandato Polenta e poi Cartuccia a guidare il Comune. Ancora una volta Settimio riesce nell’intento, il Comune trasferisce la sede dei Vigili del Fuoco da via Olimpia a via Marco Polo.
Settimio via Olimpia 3Il Comune si fa carico dell’affitto dei locali di un privato e vi trasferisce i Vigili del Fuoco. Una nuova sede funzionale su due piani dove troveranno spazio: uffici, spaziose camerate, la cucina e la mensa, una funzionale sala operativa, un’aula didattica per l’aggiornamento del personale.tre ampie autorimesse ed una officina attrezzata. Settimio ancora una volta raggiunge l’obiettivo e in questa sede terminerà il suo servizio per i Vigili del Fuoco. Prima della meritata pensione ( febbraio 1987) ha preso parte alla commissione dei tecnici ministeriali incaricati di individuare la nuova – e attuale – ubicazione della caserma in via Flaminia II^ della quale ha seguito i primi lavori di costruzione.
Ho chiesto a Settimio di parlarmi degli interventi fatti in tutti questi anni, ma da persona riservata ed umile abituata ad operare nel silenzio a cui non piace parlare di sè mi ha risposto che ogni intervento era ed è stato un’accelerazione del battito cardiaco: dall’intervento più umile come quello di soccorrere chi è rimasto fuori di casa o per recuperare animali di compagnia finiti sui tetti, alle insidie di una macchina in fiamme o alle tante tragedie a cui ha dovuto assistere.

con i colleghi in via olimpiaMi ha parlato con orgoglio delle missioni a cui ha partecipato: come capo-squadra nella rovinosa frana di Agrigento del 1966, nella frana Balducci di Ancona, nell’immediato soccorso delle alluvioni di Ancona, Villa Musone, come capo-squadra negli interventi di immediato intervento nel terremoto dell’Irpinia e a Balvano successivamente al pronto intervento per la gestione della tendopoli. Nel 1976 venne inviato nelle zone terremotate del Friuli come coordinatore della ricostruzione provvisoria operando nelle zone di Pordenone, Maniago, Treppo e Cavasso. Mi ha mostrato con soddisfazione e commozione il riconoscimento ricevuto dal comune di Cavasso e il diploma di benemerenza e la medaglia ricevuta da parte del commissario on. Zamberletti.
Settimio cavaliereAltro prestigioso riconoscimento Settimio lo ottenne nel 1981 dall’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini: su proposta dell’Ispettorato Nazionale dei Vigili del Fuoco è stato insignito della benemerenza e della croce di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica.

con le autorità osimaneDietro la mia insistenza mi ha parlato delle tante porte aperte, ciascuna con la sua storia umana unica e speciale, delle canne fumarie incendiate, delle tragedie degli incidenti stradali, tanti gli interventi per domare incendi (sicuramente uno dei più difficili e impegnativi è stato l’intervento all’incendio del molino Loretani in via Guazzatore), e per prestare aiuto a persone anziane e anche ad animali. Tanti anche gli incidenti sul lavoro, nei pozzi aperti ed incustoditi nelle campagne, ecc.
Una carriera, quella di Settimio, condotta con grande responsabilità, abilità, gentilezza e professionalità. Ha dato tanto e non si è mai risparmiato e se oggi ad Osimo opera una funzionale caserma dei vigili del fuoco è grazie anche al suo infaticabile impegno.

Sbaffo Settimio 1Da incontri come quello che ho avuto con questo nostro concittadino, Settimio SBAFFO, ho capito quanto sia importante restituire memoria a questi uomini perchè la loro storia, la loro umanità semplice e magnifica deve essere un faro per tutti noi.
Con Settimio ringrazio tutti i pompieri osimani, quelli in congedo e quelli in servizio. Gente di tale stampo rivaluta la parte migliore degli italiani e ci fanno capire che in questo “Paese” non ci sono solo personaggi che lo disonorano ma anche chi, in silenzio, assolve con competenza e umiltà compiti spesso gravosi e pieni di rischi. Oscuri protagonisti di innumerevoli episodi di valore civico ed umano, a tutti voi, Grazie.

SCARPONI Libero Luigi , Macerata 01/10/1929 – 19___  
Consigliere  comunale e Assessore supplente mandato 1956-1960.

SERRINI Giuseppe, Osimo 9/10/1917 – Ancona 1994. Fu insegnante di lettere al Liceo Classico di Osimo e poi preside di scuola media a Loreto, Camerano e Ancona. Fondatore della DC osimana. Presidente della Giunta Provinciale di Ancona  dal 1961 al 1970 e primo Presidente della Giunta Regionale delle Marche dal 1970 al 1972.
Consigliere comunale  mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

SIMONCINI Maria, Osimo  ___ – 19___  . Candidata nelle liste della DC osimana.
Consigliere  comunale e Assessore alla Assistenza nel mandato 1960-1964.

SIMONETTI MARIO, Osimo  ___ – 19___  . Candidata nelle liste della DC osimana..
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

SINISCALCHI Alfredo, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista della DC
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

SPOTTI Cesare , Sermide 17/01/1872 – 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

SORBELLINI Rosario Alberto, Osimo 19__ . Candidato nelle liste elettorali della Democrazia Cristiana.
Consigliere comunale nel mandato 1965 – 1970;

TRONTI Fauno, Osimo 19__ – 19__. Candidato nelle liste elettorali del MSI osimano
Consigliere  comunale mandato 1960-1964.

VICARELLI  Fausto, Osimo 1917 – Ancona 1994. Nel 1955 si diplomò Ragioniere presso l’Istituto Corridoni.
1955 2I suoi compagni di classe: Andreoli Walter, Baldinelli Mirko, Balietti Giamario, Barulli Rnos, Cinti Savina, Crucianelli Piero, Giardinieri Roberto, Marchesini Giorgio, Mengarelli Enzo, Micheli Augusto, Muti Roberto, Ravaglia Giovanni, Stella Vittorio così lo ricordano nel libro di Pio Francesco Fantasia : Fu un Uomo di nobile animo che per la sua scelta di vita non ebbe mai paura di dimostrarsi umilmente buono, generoso e altruista.  Gesù e il Signore Iddio, con i quali Fausto dialogava quotidianamente nel cuore e nella coscienza, gliene resero merito arricchendolo di quella vivida Fede operativa. e di quella umana intelligenza che avrebbero raggiunto i nidi delle aquile, nei suoi giorni vissuti in mezzo a noi. Noi, suoi compagni di scuola fummo soltanto dei testimoni spesso disattenti di tanto sommesso Valore”.

VOLPINI Leonardo , Osimo 16/08/1917 – 19___  
Consigliere  comunale ed Assessore mandato 1956-1960.

VOLPINI Giuseppe, Osimo 18___ – 19___. Forse di professione falegname
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

ZAGAGLIA  Giuseppe, Osimo 9/9/1897 – 2001.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

 

Amministratori di Osimo, storia di donne e uomini che hanno servito la nostra città. Mandato 1965 – 1970.

1965_1970

 Gli Amministratori Comunali di Osimo 

mandato di governo

1965 – 1970

elezioni amministrative del 22 e 23 novembre 1964

votanti n° 15.529, di cui 7.358 donne e 8.171 uomini
risultati delle “votaziò” del 22 e 23 novembre 1964:
– D.C.………… 49,73 %,  voti 7.030 – conquista n° 17 seggi consiliari su 30;
– P.C.I. ……… 21,26 %, voti 3.062 – conquista n° 07 seggi consiliari su 30;
– P.S.I. ……… 11,03 %, voti 1.559 – conquista n° 03 seggi consiliari su 30;
P.L.I. ……….07,54 %, voti ..745 – conquista n° 01 seggio consiliare su 30;
– P.S.D.I. ……04,19%, voti ..593  – conquista n° 01 seggio consiliare su 30;
P.S.I.U.P. ..03,60%, voti  ..510  – conquista n° 01 seggio consiliare su 30;
– M.S.I ………02,62 %, voti ..371  – conquista n° 00 seggi consiliari su 30;
– P.R.I. ………01,86 %, voti ..264 – conquista n° 00 seggi consiliari su 30;

elezioni amministrative del 22/23 novembre 1960
Consiglieri Comunali
eletti

1)   ACQUA Vincenzo  – eletto nella lista DC, 1500 preferenze;
2)   NICCOLI Alessandro – eletto nella lista DC, 1077 preferenze;
3)   GOBBI Carlo – eletto nella lista DC, 510 preferenze;
4)   PIAZZINI Vittorio – eletto nella lista DC, 507 preferenze;
5)   AMBROGETTI Carlo – eletto nella lista DC, 468 preferenze;
6)  APPIGNESI Carlo – eletto nella lista DC, 464 preferenze;
7)   PESARESI MARIO – eletto nella lista DC, 338 preferenze;
8)   BARIGELLETTI Aldo – eletto nella lista DC, 298 preferenze;
9)   MARCHEGIANI Ugone – eletto nella lista DC, 296 preferenze;
10) INNOCENZI Giuseppe – eletto nella lista DC, 257 preferenze;
11) SINISCALCHI Alfredo – eletto nella lista DC, 238 preferenze;
12) ABBRUZZETTI Goffredo – eletto nella lista DC, 233 preferenze;
13) AGOSTINELLI Maria – eletto nella lista DC, 203 preferenze;
14) BOTTEGONI Igino – eletto nella lista DC, 155 preferenze;
15) LASCA Roberto – eletto nella lista DC, 126 preferenze;
16) GENTILI Narciso – eletto nella lista DC, 124 preferenze;
17) BIANCHI Albino – eletto nella lista DC, 117 preferenze;
18) MAGGIORI Guido – eletto nella lista PCI, 537 preferenze;
19) BIANCHI Nello – eletto nella lista PCI, 462 preferenze;
20) BIONDI Aldo – eletto nella lista PCI, 247 preferenze;
21) RE Roberto – eletto nella lista PCI, 217 preferenze;
22) GUERCIO Giulio – eletto nella lista PCI, 185 preferenze;
23) GUERRINI Oreste – eletto nella lista PCI, 148 preferenze;
24) DOLCINI Ferdinando – eletto nella lista PCI, 127 preferenze;
25) ARTECONI Sergio – eletto nella lista PSI, 185 preferenze;
26) CAMPANELLI Gaetano – eletto nella lista PSI, eletto con  102 preferenze;
27) CATENA Giovanni  – eletto nella lista PSI, 95 preferenze;
28) FABIANI  Vincenzo – eletto nella lista PLI, 235 preferenze;
29) GIRI Flora – eletto nella lista PSDI, 88 preferenze;
30) BUGLIONI Attilio – eletto nella lista PSIUP, 38 preferenze;
31) BACCHIOCCHI Alberto – eletto nella lista del PSI, subentra a ARTECONI Sergio dimissionario;
32) SORBELLINI Rosario – eletto nella lista della DC, subentra il 22/11/1965  a Abbruzzetti Goffredo deceduto;
33) FORESI Aldo – eletto eletto nella lista della DC, subentra il 13/11/1967  a Barigelletti Aldo dimissionario;
34) MARTINI Giuseppe – eletto nella lista della DC, subentra il 05/04/1968  a Niccoli Alberto dimissionario;
35) GIULIODORI Nazzareno – eletto nella lista della DC, subentra il 05/04/1968  a Martini G. dimissionario;
36) MARCONI Otello – eletto nella lista della DC, subentra il 02/12/1968  a Gobbi C. dimissionario;
37) ORSETTI Duilio  – eletto nella lista della DC, subentra il 02/12/1968  a Marconi O. dimissionario;
38) ANDREONI Giuseppe  – eletto nella lista del PCI, subentra il 07/11/1969 a Guerrini O. dimissionario;
39) RICCI Gino   – eletto nella lista del PSI, subentra a BACCHIOCCHI  Albeto deceduto;

Sindaco ( eletto dai Consiglieri Comunali il 28/12/1964)

ACQUA Vincenzo

Assessori  ( eletti dai Consiglieri Comunali  il 28/12/1964)

1) AMBROGETTI Carlo assessore delegato Vice Sindaco;
2) APPIGNANESI Carlo  assessore con delega allo Stato civile, elettorale, anagrafe;
3) BARIGELLETTI Aldo  assessore  delegato lavori pubblici;
5) GOBBI  Carlo assessore con delega alla istruzione e poi alle finanze
6) MARCHEGIANI Ugone  assessore con delega alle finanze, tributi  e sport;
7) AGOSTINELLI Maria   assessore con delega alla assistenza pubblica;
8) SINISCALCHI Alfredo assessore effettivo dal 14/11/1967 ai lavori pubblici a seguito delle dimissioni di Barigelletti A.
9) BOTTEGONI Igino assessore effettivo dal 02/12/1968 alle finanze a seguito delle dimissioni di Gobbi C.

votazioni a confronto

Confronto dati votazioni amministrative: 1956, 1960, 1964

Alle elezioni parteciparono 8  liste,  per un totale di 163 candidati.
Si candidarono con la Democrazia Cristiana: NICCOLI Alessandro, ACQUA Vincenzo, ABBRUZZETTI Goffredo, AGOSTINELLI Maria in Castellani, AMBROGETTI Carlo, APPIGNANESI Carlo, BARIGELLETTI Aldo. BIANCHI Albino. BOTTEGONI Igino, BUSCARINI Enrico, FORESI Aldo, GENTILI Narciso, GIULIODORI Augusto, GIULIODORI Nazzareno, GOBBI Carlo maestro, INNOCENZI Giuseppe, LASCA Roberto, MARCHEGIANI Ugone, MARCONI Attilio, MARTINI Giuseoppe, MOSCA Giulio, ORSETTI Duilio, PESARESI Mario, PETTINARI Giulio, PIAZZINI Vittorio, SINISCALCHI Alfredo, SIMONETTI Mario, SORBELLINI Rosario, ZOPPI Sinibaldo.
Si candidarono con il P.S.D.I.: GIRI Flora, CINGOLANI Gino, CANALINI Clemente, ARGENTO Ugo, BRUSCHINI Giovanni, CLEMENTI Gino, LAMPA Remo, MATASSOLI Aristeo, MARCHESINI Luigi, MENGONI Giulio, MIGNARELLI Marino, MOSCOLONI Ferruccio, PAGLIARECCI Eugenio, STAFFOLANI Mario, STAFFOLANI Vincenzo, ACCARINI Enrico.
Si candidarono con il M.S.I.: SCAVIZZI Giacomo, MICHELI Alfredo, MATASSOLI Cesare, BORSETTI Renato, CIONCO Giovanni, FALASCONI Alessio, GASPARONI Filippo, MARONARI Gino, SANTARELLI Corrado, SERMOSI Francesco.
Candidati con il P.S.I.U.P.: BUGLIONI Attilio, ERPICI Massimiliano, BAMBOZZI Nello, BELVEDERESI Giovanni, BUGLIONI Amleto, CINGOLANI Carnio, DE LUCIA Gabriele, FALAPPA Mario, FONTANELLA Aroldo, LARDINI Orfeo, MARCONI Enrico, PICCHIO Marino, PIRANI Piero, POLACCO Rodolfo, SCARPONI Clemente, STACCHIOTTI Vincenzo.
Candidati con il P.S.I.: ARTECONI Sergio, BACHIOCCHI Alberto, BAFFETTI Mario, BELELLI Pietro, BELELLI Antonio, CAMPANELLI Gaetano, CAMPANELLI Luigi, CAPORALINI Calfiero, CARBONARI Arturo, CATENA Giovanni, CECCONI Remo, CINTIOLI Giuseppe, GIACCO Cesare, GIULIODORI Aldo, GONNELLI Alvaro, GRACIOTTI Americo, GRACIOTTI Giulio, LUCHETTI Nazzareno, MARINELLI Rolando, MARCHETTI Gualtiero, MASSACCESI Aurelio, MORRONI Luigi, PIRANI Emilio, SABBATINI Augusto, VIGIANI Timuccio.
Candidati con il P.L.I.: ACCORRONI Galliano, ALESSANDRINI Alberto, ALESSANDRINI Tullio, BUGLIONI Gino, COSTANTINI Ferruccio, FABIANI Vincenzo, FRAMPOLLI Pier Vincenzo, GAMBINI Sisinio, GIULIODORI Luigi, GIULIODORI Giovanni, REGANTI Giuseppe, HONORATI Alberto, LORETANI Nello, MARTINI Marino, MORETTI Amedeo, PALMIERI-LATTANZI Eugenio, PESARO Alberto, PETRINI Carlotta, RAPONI Ermanno, RICCIONI Mario, ROCCHI Guido, SAMPAOLO Giovanni, SERNANI Enrico, TADDIOLI Domenico.
Si candidarono per  il Partito Comunista Italiano: ANDREONI Giuseppe, BALEANI Vito, BALESTRIERI Giuseppa in Marzioli, BIANCHI Nello, BIANCHI Aldo, CATENA Gino, CECCONI Veniero, CORALLINI Silvio, DOLCINI Ferdinando, DONZELLI Vittorio, GIOVAGNOLI Remo, GIULIODORI Emilio, GLORIO Luigi. GRACIOTTI Arnaldo, GRAZIOSI Erminio, GUERCIO Giulio, GUERRINI Oreste, LUCARINI Edmiro, MAGGIORI Guido, MERCURI Celestina in Corriani, PASQUALINI Paolo, MOSCA Giovanni, PETTINARI Armando, PIERGIACOMI Antonio, POSSANZINI Giuseppe, RAFFFAELLI Carlo, RE Roberto, SABBATINI Rimondo, SALUZZI Carlo, VICARELLI Alfredo.
Si candidarono con il Partito Repubblicano italiano: CARELLI Ennio, BALEANI Umberto, BORSINI Antonio, CANAPA Giannino, COSTANTINI Enrico, DOLCINI Luigi, GELSOMINI Lidio, GIUSEPPETTI Cesare, LILLINI Oddo, MARCHETTI Emilio Luigi, MARSILI Oberdan, POLVERIGIANI Mario.

Dei 163 candidati solo 5 sono state le donne che si presentarono alla competizione elettorale e solo una di loro riuscì ad essere eletta:
AGOSTINELLI Maria in Castellani candidata nella lista della D.C., eletta consigliere con 203 preferenze e poi Assessore;
– GIRI Flora candidata nelle liste del  P.S.D.I. ed eletta consigliera con 88 preferenze ( la più votata della lista);
BALESTRIERI Giuseppa in Marzioli candidata nella lista del P.C.I.;
MERCURI Celestina in Corriani candidata nella lista del P.C.I.;
PETRINI Carlotta candidata nella lista del P.L.I.

Inizio mandato: 28.12.1964
Fine mandato..: 17.04.1970
n° delibere nel mandato, del Consiglio Comunale: ….567
n° delibere nel mandato,  di Giunta…………………:  n°  2.037
segretario comunale è   il dott. DONATI Gualtiero.

Mandato 1964 – 1969, i dipendenti di ruolo del Comune sono:
MILIONE Arturo segretario capo, COMPAGNUCCI Carlo vice segretario, ATTILI Fiordirosa applicata, GIOACCHINI Alberto archivista, VIGNONI Antonietta dattilografa, LAMONICA Rigoberto ragioniere capo, GIULIODORI Augusto vice ragioniere, BARTOLI Luigi economo, GRACIOTTI Giuseppe, applicato ragioneria, POLVERIGIANI Angelo applicato ragioneria, DURANTI Enzo applicato ragioneria, PROSPERI Mario capo ufficio Stato civile, SGARDI Fortunato, MATTEUCCI Oddone, MARCOSIGNORI Nazzareno, LAMONICA Nerina, PASQUINELLI Liliana, GIARDINIERI Maria tutti applicati allo stato civile, VIGIANI Esuperanzio, ORTINI Vincenzo, SANTILLI Vittorio, RIMBALDO Oliviero messi comunali, ADORNI Mario ispettore Polizia urbana, NICOLETTI Carlo comandante dei vigili urbani, SARAULLO Cesare vigile scelto, BURATTINI Alessio, RICCI Giuseppe, GRACIOTTI Sisinio, CORIANI Elvio, LOZZI Domenico, ATTILI Attilio, AMBROSONI Aldo, FELIZIANI Armando, TULLI Vincenzo vigili urbani, PASQUALINI Bruno custode del carcere, PASQUALINI Maria guardiana del carcere, BRODOLINI Angelo ingegnere capo ufficio Tecnico, QUARANTINI Luciano geometra ufficio tecnico, BELLEZZA Alfredo assistente ufficio tecnico, VALERI Ferruccio applicato ufficio tecnico, LAMONICA Adriana dattilografa, LAZZARI Mario muratore magazziniere, SALOMONI Federico magazziniere, BOLOGNINI Ugo giardiniere, SABBATINI Giulio cantoniere, MARINELLI Giovanni cantoniere, BRANDONI Augusto cantoniere, GRAZIOSI Sirio cantoniere, LILLINI Armando cantoniere, CARLETTI Emilio cantoniere, SANTICCHIA Cesare cantoniere, MENGHINI Pierino, GIACCO Luisa, ANTONELLI Giovanna,  COMODI Assunta, TADDIOLI Flavio, CAPORALETTI Valdimiro, MARSILI Benedetta bidelli, RIDERELLI Mario bibliotecario;BOCCANERA Ermanno cantoniere; MORRONI Wanda,  PETTINARI Luciano e DOMESI Luciano, IPPOLITI Antonio giudice di conciliazione, MANCINO Vito messo di conciliazione, FANTASIA Pio Francesco vice capo ragioniere; URBANI Sandro voce Segretario Comunale

Hanno lavorato a  tempo determinato in questo  periodo:  FARINA Luigi, LAMPA Ermanno, GIOSTRA Giusto, CIAMBECCHINI Iole, BURONI Carla, ATTILI AnnaMaria, MARCHEGIANI Luciana, VALERI Gina bidella, MANGARELLI Teresa in CAPPELLA orfana di guerra, SERRANI Oliviero vigile urbano, GIARDINIERI Secondo custode del cimitero, BATTISTONI Giulio custode del Mattatoio, MENGARELLI Teresa bidella, VALERI Gina bidella, BATTISTELLI Tullio applicato allo stato civile, PIERANTONI Giuseppina applicata ufficio sanitario, PESARESI Giulia applicata allo stato civile, CIAMBECCHINI Jole, BURONI Carla, ATTILI Anna Maria, MARCHEGIANI Luciana, CASTELLANI Anna Maria tutti applicati allo stato civile, MARTINI Olindo applicato ufficio tecnico, MONTEVECCHI Elena, CASTELLANI Anna Maria,  LARDINI Giuseppina, FRONTALINI Gabriella, STRAPPATI Gina, GATTI Gina vedova Panebianco; GRACIOTTI Umberto all’ufficio ragioneria, MEZZELANI Mirta, GRACIOTTI Carmela, DRAZEWICH Argentina, POLENTA Claudio, FANTASIA Francesco Pio, MAZZIERI Ferruccio, EUSEPI Antonio giardiniere, DOLCINI Fausta bidella, GIULIODORI Nazzareno operaio, BANCHETTI Giovanni, BELLEZZA Fioranvanti, BAIOCCO Bruno, GATTI Nazzareno, LILLINI Oddo, SIMONETTI Ferruccio, ZAGAGLIA Gino,

Comune

CONTESTI, ATTI e FATTI RILEVANTI:

Lo stipendio di un operaio era circa £ 86.000, i giornali costavano £ 50, il pane £ 170 al kg. Una Fiat 600 costava  640.000 lire, una Simca 1000 £ 965.000, una televisione 150.000 lire. Sono gli anni dove gli italiani riversano il loro reddito sul mercato dei consumi. Aumenta la qualità della vita. Gli italiani mangiano di più, la pasta ormai è quotidiana, (non per nulla fu inventato uno slogan di successo ” con Barilla è sempre Domenica“), iniziano a gustare “la fettina”, creano le atmosfere con un famoso Brandy, si vestono meglio con Lebole, curano la loro persona, la  casa e tantissimo la loro auto, e iniziano a spendere anche per acculturarsi. Sono gli anni dove la Televisione non è di meno nel produrre cultura. Compare la pubblicità sulla Televisione, uno spazio di pochi minuti e senza essere invasiva, anzi le scenette erano dei piccoli capolavori, che solo nel finale chiudevano con il prodotto reclamizzato.
In sintesi, in questo periodo l’Italia, favorita anche da una congiuntura internazionale particolarmente favorevole, vede una accelerazione del prodotto interno che porta un diffuso benessere. Sul piano sociale si intravedono i sintomi di un profondo cambiamento che avverrà negli anni ’70.  L’universo giovanile, sarà il protagonista di questo cambiamento culturale, nei costumi, nel linguaggio.
Sono questi gli anni in cui il Mondo è turbato dalla guerra in Vietnam. Sono anche gli anni di grandi conquiste per l’umanità: l’allunaggio della Apollo 11, il primo trapianto di cuore.
Sono gli anni dell’alluvione di FIRENZE, con l’Arno che colpisce le sue chiese, i palazzi,  i musei, portandosi via un pezzo di città. Sono gli anni delle contestazioni giovanili con le occupazioni  delle scuole. Per il nostro Paese sono  anni difficili dove lo Stato si ritrova inerme ed impreparato davanti alla strage di Piazza Fontana a Milano.
Dopo le premesse vado a raccontare i fatti nazionali e locali in ordine cronologico.

Osimo 1960

1965 fino a maggio 1970 Presidente della Repubblica è  Giuseppe SARAGAT;

Gli Amministratori di Osimo, storia di donne e uomini che hanno servito la nostra città. Mandato 1960 – 1964.

Mandato 1960_1964Gli Amministratori Comunali di Osimo 

mandato di governo

1960 – 1964

elezioni amministrative del 6 novembre 1960

votanti n° 14.567 su 15.528 iscritti a votare.
risultati delle “votaziò” del 6 novembre 1960:
– Democrazia Cristiana……………. 52,77 % conquista n° 17 seggi consiliari su 30;
– Partito Comunista ………………… 22,08 % conquista n° 06 seggi consiliari su 30;
– Partito Socialista…………………… 15 %  conquista n° 05 seggi consiliari su 30;
– Unione PSDI e PRI ……………..…06,04 % conquista n° 01 seggio consiliare su 30;
– Movimento Sociale italiano …….04,61 % conquista n° 01 seggio consiliari su 30;

elezioni amministrative del 6 novembre 1960
Consiglieri Comunali
eletti

1)   NICCOLI Alessandro ( 1.346 preferenze), eletto nella lista DC;
2)   SIMONCINI Maria ( 960 preferenze), eletta nella lista DC;
3)   PESARESI Mario, eletto nella lista DC;
4)   APPIGNANESI Carlo, eletto nella lista DC;
5)   ALESSANDRINI Settimio, eletto nella lista DC;
6)   BOTTEGONI Igino, eletto nella lista DC;
7)  CASTELLANI Luigi, eletto nella lista DC;
8)  BURGHIANI Gabriele Vincenzo, eletto nella lista DC;
9)  BUSCARINI Silvio, eletto nella lista DC;
10) COLONNELLI Luigi, eletto nella lista DC;
11) ANDREONI Amleto ( 166 preferenze), eletto nella lista DC;
12) PETTINARI Giulio, eletto nella lista DC;
13) MAGGIORI Guido ( 460 preferenze) eletto nella lista PCI;
14) LUNA Quinto ( 300 preferenze), eletto nella lista PCI;
15) RE Roberto ( 217 preferenze), eletto nella lista PCI;
16) BIONDI Aldo  ( 215 preferenze), eletto nella lista PCI;
17) DOLCINI Fernando  ( 244 preferenze), eletto nella lista PCI;
18) CAMPANELLI Gaetano( 152 preferenze), eletto nella lista P.S.I.;
19) CATENA Giovanni, eletto nella lista P.S.I.;
20) CECCONI Umberto, eletto nella lista P.S.I.;
21) BECCHIOCCHI Alberto, eletto nella lista P.S.I.;
22) PALLOTTA Arnaldo, eletto nella lista P.S.I.;
23) ABBRUZZETTI Goffredo, eletto nella lista DC;
24) ROSSINI Alberto, eletto nella lista DC;
25) BARTOLI Renato, eletto nella lista DC;
26) CAPPANNARI Guglielmo, eletto nella lista DC;
27) CEDRATI Alberto, eletto nella lista DC;
28) CATENA  Luigi, eletto nella lista PCI;
29) LOMBARDI Enrico, eletto nella lista Unione P.S.D.I. – P.R.I.;
30) TRONTI Fauno, eletto nella lista M.S.I..
31) GIULIODORI Augusto subentra per surroga a ROSSINI Albeto;
32) BIANCHI Albino subentra per surroga a GIULIODORI Augusto;
33) BARIGELLETTI Aldo subentra per surroga a ANDREONI Amleto ( 14/12/1960 );
34) CANALINI Clemente entra in Consiglio Comunale al posto del dimissionario LOMBARDI Enrico;
35) ERPICI Massimiliano entra in Consiglio subentrando al dimissionario PALLOTTA Arnaldo;
35) BUGLIONI Attilio subentra a Cecconi Umberto dimessosi.
36) BARDEZZI Giuseppe subentra a CEDRATI Alberto;
36) PIZZICHINI Aurelio subentra a BARDEZZI  Giuseppe deceduto;
37) ALUJEVICH Elena subentra a ALESSANDRINI Settimio deceduto;
38) BINCI ALFREDO subentra alla dimissionaria ALUJEVICH Elena;
39) MENGARELLI Germano subentra a LUNA Quinto.

Sindaco ( eletto dai Consiglieri Comunali 21/11/1960)

NICCOLI Alessandro

Assessori  ( eletti dai Consiglieri Comunali  il 21/11/1960)

1) CAPPANNARI Guglielmo assessore con delega ai lavori pubblici e turismo;
2) SIMONCINI Maria  assessore con delega alla assistenza;
3) ABBRUZZETTI Goffredo  assessore  delegato Vice Sindaco;
5) ALESSANDRINI Settimio assessore con delega allo stato civile, elettorale e anagrafe;
6) BURGHIANI Gabriele assessore con delega alle finanze, tributi  e sport;
7) BARTOLI Renato  assessore con delega alla polizia urbana, sanità e l’igiene;
8) BARIGELLETTI ALDO che subentra nel corso del mandato  a Alessandrini Settimio ( deceduto);
Il sindaco prof. Alessandro Niccoli trattiene a se le competenze inerenti l’istruzione ed il personale.

Alle elezioni parteciparono 5  liste,  per un totale di 127 candidati. Dei 127 candidati solo 5 sono le donne che si presentarono alla competizione elettorale e solo una riuscì ad essere eletta:
SIMONCINI Maria candidata nella lista della D.C. ed eletta consigliere con 960 preferenze;
– ALUJEVICH Elena candidata nelle liste della D.C.;
BALESTRIERI Giuseppa candidata nella lista del P.C.I.;
CANTORI Lidia candidata nella lista del P.C.I.;
MOROSIN Maria Angela candidata nella lista del P.S.I.

 Con le elezioni comunali si svolsero anche le elezioni provinciali. Nel collegio di Osimo grande affermazione del concittadino, prof. SERRINI Giuseppe candidato nella D.C.   che venne eletto nell’assemblea provinciale.

Inizio mandato: 21.11.1960
Fine mandato..: 28.12.1964
n° delibere nel mandato, del Consiglio Comunale: ….782
n° delibere nel mandato,  di Giunta…………………: 1.966
segretario comunale è : inizialmente  il dott.  MILIONE Arturo, poi a fine 1964 lo sarà  il dott. DONATI Gualtiero

Mandato 1960 – 1964, i dipendenti di ruolo del Comune sono 70:
MILIONE Arturo segretario capo, COMPAGNUCCI Carlo vice segretario, ATTILI Fiordirosa applicata, GIOACCHINI Alberto archivista, VIGNONI Antonietta dattilografa, LAMONICA Rigoberto ragioniere capo, GIULIODORI Augusto vice ragioniere, BARTOLI Luigi economo, GRACIOTTI Giuseppe, applicato ragioneria, POLVERIGIANI Angelo applicato ragioneria, DURANTI Enzo applicato ragioneria, PROSPERI Mario capo ufficio Stato civile, SGARDI Fortunato, MATTEUCCI Oddone, MARCOSIGNORI Nazzareno, LAMONICA Nerina, PASQUINELLI Liliana, GIARDINIERI Maria tutti applicati allo stato civile, VIGIANI Esuperanzio, ORTINI Vincenzo, SANTILLI Vittorio, RIMBALDO Oliviero messi comunali, ADORNI Mario ispettore Polizia urbana, NICOLETTI Carlo comandante dei vigili urbani, SARAULLO Cesare vigile scelto, BURATTINI Alessio, RICCI Giuseppe, GRACIOTTI Sisinio, CORIANI Elvio, LOZZI Domenico, ATTILI Attilio, AMBROSONI Aldo, FELIZIANI Armando, TULLI Vincenzo vigili urbani, PASQUALINI Bruno custode del carcere, PASQUALINI Maria guardiana del carcere, BRODOLINI Angelo capo ufficio Tecnico, QUARANTINI Luciano geometra ufficio tecnico, BELLEZZA Alfredo assistente ufficio tecnico, VALERI Ferruccio applicato ufficio tecnico, LAMONICA Adriana dattilografa, LAZZARI Mario muratore magazziniere, SALOMONI Federico magazziniere, BOLOGNINI Ugo giardiniere, SABBATINI Giulio cantoniere, MARINELLI Giovanni cantoniere, BRANDONI Augusto cantoniere, GRAZIOSI Sirio cantoniere, LILLINI Armando cantoniere, CARLETTI Emilio cantoniere, SANTICCHIA Cesare cantoniere, MENGHINI Pierino, GIACCO Luisa, ANTONELLI Giovanna,  COMODI Assunta, TADDIOLI Flavio, CAPORALETTI Valdimiro, MARSILI Benedetta bidelli, RIDERELLI Mario bibliotecario;

Hanno lavorato a  tempo determinato in questo  periodo:  CIAMBECCHINI Iole, BURONI Carla, ATTILI AnnaMaria, MARCHEGIANI Luciana, VALERI Gina bidella, MANGARELLI Teresa in CAPPELLA orfana di guerra, SERRANI Oliviero vigile urbano, GIARDINIERI Secondo custode del cimitero, BATTISTONI Giulio custode del Mattatoio, MENGARELLI Teresa bidella, VALERI Gina bidella, BATTISTELLI Tullio applicato allo stato civile, PIERANTONI Giuseppina applicata ufficio sanitario, PESARESI Giulia applicata allo stato civile, CIAMBECCHINI Jole, BURONI Carla, ATTILI Anna Maria, MARCHEGIANI Luciana, CASTELLANI Anna Maria tutti applicati allo stato civile, MARTINI Olindo applicato ufficio tecnico, MONTEVECCHI Elena, CASTELLANI Anna Maria,  LARDINI Giuseppina, FRONTALINI Gabriella, STRAPPATI Gina, GATTI Gina vedova Panebianco; GRACIOTTI Umberto all’ufficio ragioneria, MEZZELANI Mirta, GRACIOTTI Carmela, DRAZEWICH Argentina, POLENTA Claudio,

Comune

ATTI e FATTI RILEVANTI:

La situazione dell’Italia: Continuano gli anni dello sviluppo economico. Il maggior contributo è dato dall’attività industriale mentre la produzione agricola segna una grave crisi. In difficoltà  l’industria locale della fisarmonicaAl 1° gennaio 1960  Osimo conta una popolazione di 23.500 residenti di cui maschi n° 11.374 e n° 12.166 femmine. Continua l’espansione edilizia della nostra città- La nuova Osimo sta sorgendo fuori delle antiche mura  romane. Una Osimo che incorona sempre più largamente il vecchio e storico nucleo cittadino.

Osimo 1960

1960 fino a maggio 1962 Presidente della Repubblica è  stato Giovanni GRONCHI;
– dall’ 11 maggio 1962 fino al 6 dicembre 1964 Presidente della Repubblica sarà Antonio SEGNI;

03/12/1959 Grande entusiasmo a Osimo  per la chiamata alla partecipazione alla nota trasmissione televisiva Campanile Sera. Tre serate indimenticabili per gli osimani che hanno avuto la possibilità di assistere all’evento direttamente in Piazza Boccolino, ma anche per i tanti osimani sparsi per l’Italia, che hanno potuto assistere all’evento comodamente seduti sulla poltrona di casa, sintonizzati sulla RAI, pronti a sostenere ed esultare per i propri concittadini. Una straordinaria serie di eventi  festosi che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia della nostra città.

I preparativi per la diretta Rai

I preparativi per la diretta Rai

Ricordo, a chi come me non aveva ancora  aperto gli occhi al mondo, che il programma “Campanile Sera” andava in onda  sull’unica rete Rai esistente, e che veniva tramesso in diretta il giovedì sera alle ore 21. Alla conduzione il grande Mike Bongiorno, coadiuvato da Renato Tagliani, poi sostituito da Enza Sampò, ed Enzo Tortora.
Il programma ebbe da subito un clamoroso successo mediatico che si protrasse fino al 2 ottobre 1962, registrando centonovantuno puntate e raggiungeva   negli ascolti quasi una media di dieci milioni di telespettatori. Il meccanismo del gioco era molto semplice. La sfida veniva svolta tra due località della “provincia italiana”, una del nord e una del sud. Due concorrenti rispondevano alle domande di Mike Bongiorno dallo studio del teatro della Fiera di Milano, mentre nelle piazze dei due centri, un comitato cittadino di esperti, – – – così detti “i professori” -, affrontava le prove proposte dai due inviati, ricorrendo a manuali, libri ed enciclopedie. Ogni città veniva, inoltre, rappresentata da una famiglia alla quale  competeva la gara dei prezzi. Non mancavano prove fisiche-sportive, per un gioco collettivo avvincente, con pochi soldi per i vincitori, e con l’unico scopo di divertire, divertirsi e difendere con tutte le forze il proprio gonfalone cittadino dall’assalto degli avversari. Le  regole del gioco prevedevano che il Comune vincente  continuava la competizione a discapito dello sfidante che veniva eliminato. Osimo partecipò alla trasmissione tre volte:
– il 03/12/1959  Mondovì – Osimo, vittoria per Mondovì per 10 a 0;
– il 24/11/1960 Osimo – Sestri Levante, vittoria osimana il che ci permise di partecipare ad un’altra sfida;
– 01/12/1960 Cento – Osimo, vittoria per Cento per 10 a 0.

campanile Sera 1960 5
Nella trasmissione del 3 dicembre 1959 il paese campione in  carica era Mondovì, che dopo aver battuto nell’ordine Montefiascone e San Miniato , con identico punteggio 10 a 0, si apprestava ad affrontare la nostra  cittadina. L’appuntamento, era molto atteso in città e tutti gli osimani  in fermento,  si riversarono in piazza ad assistere all’evento che per la diretta era fissato nella principale piazza Boccolino. Raccontano le cronache che Osimo si era preparato al meglio per la sfida creando diverse commissioni  di esperti pronti ad apportare il loro aiuto per le risposte. Fu costituita una legione di sapienti,  più di 120 persone: professori, medici, artisti, professionisti; insomma  la “migliore intellighenzia” di Osimo,  gente che doveva sapere di tutto oltre ad avere una memoria prodigiosa, a disposizione del campanile osimano.
Campanile sera 7Questi gli esperti delle varie Commissioni, pronti a dare risposte al  portavoce in piazza, designato nel  dott. Vincezo CARLONI:
Esperti materie scientifiche:
DAVALLI, BARTOLI, BINCI dott.Carlo e signora Vera, BLASI prof.ssa Maria, CIAVATTINI prof.ssa Gabriella, ZAMBONI prof.ssa Galliana, COLONNELLI dott.ssa Anna, TREBBI Ermes, TEODORI FERRETTI dott.ssa Mirella, ZOPPI Francesco, BERRE’ Lucia, ZOPPI Sinibaldo, CASTELLANI Luigi, BOTTEGONI Igino, RICCIONI Mario, PASQUALINI Roberto, SILVESRI Giovanni, ROZZI Tullio, NARCISI Renato, IPPOLITI Francesco, FELIZIANI Pierluigi, ALESSANDRINI Angelo, BERTI Ennio.

Esperti materie umanistiche: :
prof. VICARELLI e prof.ssa LONGARELLI, BLASI Mario, ROMITI Cesare, MARCHEGIANI Mario, ZUCCONI Elena, RICCI prof.ssa Anna, GIRI prof.ssa Flora, MERCANTI Antonino, BADIALETTI prof.ssa Gioconda, BARIGELLETTI Aldo, IPPOLITI Giovanni, IPPOLITI Antonio, IPPOLITI Ippolito, INNOCENZI Nerina, BERRE’ prof.ssa Alba, MERLI prof.ssa Vera, PIERANDREI Mirella, GALLO Maria Teresa, HONORATI Rosanna, PALLOTTA, CASTELLANI Franca, PETTINATI prof.ssa Alda, MARINI Marino, SERRINI prof.Giuseppe, PADOVAN Luigi, CARLONI prof.ssa Giocaonda, prof. LAGUARDIA, CARDINALI prof.ssa Maria Teresa, ASTERITI RUNDO prof.ssa Emma, PERICOLI DEL CURTO prof. Dina, FIORENZI  dott.ssa Ada.

Andreoni

( foto di Innocenzi Lea )

Esperti di Sport e Cinema: rag. LAMONICA  e prof.GIULIODORI, RICCI Antonio, FATTORINI Giovanni, ANDREONI Amleto, MILONE Donato, MATTIONI Enrico, CARBONARI Franco, LOMBARDI Raiomndo, COSTANTINI prof.ssa FRANCA, SCHIPSI Lucio, CARBONARI Giuseppe, SISTI Carlo, CARLONI Carlo, CREMONESI Antonio, RUBINO Ivo, COMPAGNUCCI rev.do ALDO, GIORGETTI Italo.

Esperti di musica e Teatro: prof. PAURI, CAMPANELLI Giuseppe, ADORNI Giacomo, DI MARCO, CARLETTI, SINIBALDI Corrado, PANGRAZI Fratelli, FANESI don Vincenzo, BONCI Livio, VALERI prof.ssa Maria, SERRINI prof.ssa Alberta, PIAZZINI prof.ssa Iva, IPPOLITI dott.ssa Lucia, VERDOLINI Guelfo, DIONISI Enrico, BLASI dott. Aldo, THEODORI avv. Filippo.

Esperti  varie e Filateria: GRILLANTINI Carlo, CANAPA avv. Giannetto, BERNARDONI rag.Carlo, BOCCANERA Ermanno, MAGNONI Alberto, NICCOLI Alberto, FAGIOLI Massimo, DAVALLI Laura, LEPORI Luigi, SUARDI Araldo, BELLASPIGA Giampaolo, ZOPPI Riccardo, RIDERELLI Mario, BURGHIANI Gabriele, PERILLO Simmaco, BUROCCHI avv. Werther, CANAPA avv. Lamberto, DI FRANCESCO avv. Gino, ALESSANDRINI Giulio, NARCISI Paolo, CERSOSIMO Giovanni, PADOAN, MORICHI  Sergio, FAGIOLI Armando, TADDIOLI rag. Domenico, BELLI Mauro, BELLI Carlo, RUZZINI Guido, BUSILACCHIO Ildo, MORETTI Ines.
Si può dire che ogni mente eccelsa venne reclutata per il buon nome della città.

Fu organizzata, invece,  all’interno del palazzo comunale una selezione per individuare i   due “esperti”   che dovevano andare a Milano per rispondere, all’interno delle cabine, alle domande di Mike Buongiorno. La scelta ricadde su due giovani laureandi: Guido FAGIOLI e Maurizio MORICHI, a loro il compito  di  rappresentare Osimo dagli studi di Milano. Oltre ai due titolari c’era, in trasmissione, anche una riserva: Renato Rozzi architetto ( rincalzo nella prima trasmissione) e  CENERELLI Lamberto (  rincalzo  nelle altre due dirette). In particolare  Guido FAGIOLI, 26 anni, era esperto per la parte letteraria e musica classica, e Maurizio MORICHI , 21 anni, avrebbe risposto alle domande sull’attualità e sul cinema di cui era, e continua ad esserlo anche oggi, un grande appassionato.
Morichi M

Lo scontro con il piccolo ma agguerrito comune piemontese fu una debacle, su tutti i fronti: la prova in piazza con i nostri esperti che non seppero tenere il confronto con quelli del piccolo paese della provincia di Cuneo, la prova ginnica alla pertica dove i nostri atleti – Fortunato DE LUCA e Alberto CINTI – persero la competizione con gli atleti avversari, e anche a Milano le cose non andarono meglio.

campanileOsimo ne uscì sconfitta 10 a 0.  In città la sconfitta  non fu presa  sportivamente. Sicuramente Mondovì era forte ma Osimo non volle ammainare bandiera a “Campanile sera”. In città cominciò a montare la protesta per il verdetto di Mike Bongiorno, reo di aver favorito, con alcune evidenti papere, Mondovì. Anche i giornali, locali e nazionali, cominciarono a parlarne. Dopo qualche giorno, dopo aver rivisto e analizzato quanto era accaduto in  trasmissione , tutti gli osimani, la stampa, unanimi, riconoscevano gli errori e le ingiustizie commesse in danno della nostra città da parte del conduttore televisivo. Il sindaco Alessandro Niccoli si fece portavoce di tale malumore, mandò un telegramma alla Rai facendosi interprete delle lamentele di tutta la cittadinanza. Questo il testo del telegramma inviato ai responsabili  – Rai  – della  trasmissione:
” Circostanziate e documentate irregolarità verificatesi giovedì 3 dicembre,  corrente gioco televisivo “Campanile sera” forniscono motivo at ricorso che questa Amministrazione Comunale interprete desiderio unanime cittadinanza osimana presenterà a termini articolo 10 regolamento. Tanto comunico per eventuali misure cautelative a codesta direzione.”
Firmato il Sindaco di Osimo prof. Alessandro Niccoli

campanile sera 1960 2Il 24 novembre 1960 in seguito al ricorso, Osimo fu riammesso a partecipare alla trasmissione “Campanile Sera”, questa volta contro la città di Sestri Levante.
Osimo ritorna dunque a Campanile Sera! Vi torniamo con tutti gli onori e l’entusiasmo possibile, ma sopratutto con l’orgoglio e la voglia di rivincita per cancellare l’umiliante sconfitta patita contro Mondovì . Con la signorilità, che aveva caratterizzato la  protesta, seguita al risultato della gara del 3 dicembre, falsata dall’errata formulazione di alcuni  quesiti, Osimo riappare sul piccolo video. Un’altra bella occasione per far conoscere la nostra città a tutta Italia. Un’occasione, anche, per dare modo a tutti gli osimani, idealmente, di riunirsi nel nome della città,  e di far rivere l’appartenenza al campanile del luogo natio a tutti gli osimani sparsi e/o costretti ad emigrare nelle mille città d’Italia. Sicuramente questo ha rappresentato questa manifestazione al di là delle vittorie e delle sconfitte: un bello spettacolo di piazze in festa, aver rafforzato il senso di appartenenza e di unità  di una comunità, essere stata occasione per mostrare  le bellezze delle piccole città della provincia italiana.
Osimo rimette in moto la macchina organizzativa per dare il meglio.  Vengono riconvocati e confermati gli esperti. Il Comitato organizzatore designa nella famiglia del cav. CAMPANELLI Giuseppe la famiglia che dovrà opporsi alla famiglia di Sestri Levante. La famiglia del cav. Campanelli, già noto commerciante osimano, al completo  composta da Giuseppe, dalla signora Quartina, dai sei figli e dai cinque nipoti assume l’incombenza preparandosi a dovere. Nella gara dei prezzi la famiglia Campanelli vinse alla grande, azzeccando quasi al centesimo il prezzo che si doveva indovinare relativo ad una bicicletta da donna completa degli accessori e il prezzo di un impermeabile da uomo.Nella prova in trasferta a Milano vengono riconfermati i giovani FAGIOLI e MORICHI che anche grazie all’esperienza acquisita nella precedente gara saranno determinanti, rispondendo bene a tutte le domande, per la vittoria della nostra città. in particolare si mise in evidenza il giovane Maurizio MORICHI che stracciò la concorrente ligure.

Guido Fagioli, Renato Rozzi, Maurizio Morichi

Nello scontro tra le piazze vengono presentati 7 dipinti. rappresentanti mestieri vari. Si trattava di scrivere sul retro di una lavagna il nome dell’autore del dipinto e il mestiere in esso raffigurato. Gli esperti osimani di piazza non furono ancora una volta all’altezza e persero tanti punti di fronte ai coriacei liguri che prima dell’ultima prova, quella sportiva, si ritrovarono in vantaggio di tre punti.
Una nuova sconfitta, e senza attenuanti e scusanti, era oramai nell’aria. Le prove decisive determinanti per  l’esito finale del confronto furono le gare sportive:
– nella corsa nei sacchi gli atleti osimani ANDREUCCI, nella categoria inferiore ai 75 kg  e MARCHEGIANI ( per gli osimani conosciuto come “Faolenza”)nella categoria dei massimi ( oltre i 100 kg) vinsero distanziando gli avversari;
– nella corsa con i trampoli gli osimani CESI, MOSCOLONI e MARAINI ebbero facile gioco sugli avversari conquistando i primi tre posti.
OSIMO vinse, battè Sestri Levante e acquisì il  diritto a ritornare in televisone come campanile campione, per il giovedì successivo.

Campanile Sera77
Grande entusiasmo naturalmente fra gli osimani, tuttavia, raccontano le cronache che in quei giorni “girava fra il chiacchiericcio della piazza” una barzelletta: ” …Due amici s’incontrano dopo la vittoria con Sestri Levante. <Hai visto compare ‘ finalmente l’abbiamo spuntata, magari con i sacchi e con i triangoli! >. L’altro replica: <Per forza caro mio: non c’era altra via d’uscita. Non potevamo vincere con la testa, abbiamo vinto con i piedi !!>.

Carletti uno degli atleti della squadra osimana

Carletti uno degli atleti della squadra osimana

Il giovedì 1 dicembre 1960 OSIMO vittoriosa e campione in carica  si presenta per la sfida con la cittadina ferrarese.  La compagine osimana si ripresenta con una unica novità rappresentata dalla famiglia che giocava al quiz sui prezzi. La nuova famiglia chiamata a rappresentare Osimo è quella dell’artigiano Celeste MARACCI. Non fu una serata felice per i nostri portacolori.
Una OSIMO priva di mordente cedette lo scettro di “Campanile Sera”, una disfatta per i nostri osimani.
Il clima natalizio, la squadra degli esperti ancora una volta in difficoltà, gli atleti che non riuscirono  a ripetere il miracolo, dagli studi di Milano il pur bravo Maurizio Morichi si perse sul nome di una attrice francese, personaggio principale in un film quasi sconosciuto, la famiglia Maracci non riesce ad indovinare il prezzo di una libreria di 54 volumi di vari autori, nè il prezzo di una forma di fondina della Val d’Aosta dal peso di oltre 10 kg ( per intenderci: non era poi così scontato e facile rispondere alle domande !!), sta di fatto che Osimo perse in terra di Ferrara il “Gonfalone” di campione in carica.
La trasmissione filò via piuttosto noiosa, senza mordente e priva del pathos che aveva caratterizzato le precedenti serate. Il punteggio di 9 a 0 in favore dei romagnoli  la dice tutta sull’andamento della gara, mai in discussione. Una bella storia comunque da raccontare e da ricordare.

gli atleti dei trampoli

La trasmissione contribuì ad accendre i riflettori della stampa nazionale sulla nostra città. Cronisti  di vari giornali di intrattenimento sbarcarono ad Osimo  per scoprirne  lo stile di vita.  Giornalisti intervistarono giovani e osimani nel loro vivere quotidiano, raccogliendo sicuramente un ritratto della parte più autentica del nostro territorio e della nostra gente, come testimoniano   questi articoli, usciti sul settimanale Eva Express del 3 dicembre 1960:
Le Ragazze osimane sono molto Attive. Le ragazze di Osimo si danno tutte un gran da fare: o studiano o lavorano. Dicono: ” Pochissime di noi si limitano ad essere delle casalinghe !…”. E fanno questa affermazione con orgoglio, perchè sono fiere dei loro giorni intensi sui libri, negli uffici, nelle fabbriche. Lo studio o il lavoro fanno si, poi, che le ragazze di Osimo abbiano tutte una loro personalità ben formata e che guardino tutte in faccia alla vita senza complessi riverenziali, senza timori per il futuro, senza ansie e preoccupazioni.Di distinguono anche nei confronti dei loro coetanei in pantaloni: li giudicano “un po’ procinciali”, nebtre li desiderebbero più vivaci, più decisi a contribuire allo sviluppo morale e materiale della loro città. ( articolo tratto da Eva Express del 10/12/1960)

1 RAGAZZE L LAVORO 2

Giuseppina ANTONELLI, Giuseppina MORETTI, Maria VICARELLI, Anna LUNARI, Maria Vittoria BIANCONI


4 cAMPA 1

1 Ragazze al lavoro

Ersilia BERRE’, Paolina MARRA, Luciana VOLPINI e Elena Gerboni

5 CAMPA 458

Il Ciclismo appassiona. la “ciclistica osimana” è un’associazione che conta oramai più di un quinquennio di vita attivissima. Ha di già organizzato trentaquattro gare per “allievi” e per “dilettanti” e tutte le competizioni hanno suscitato molto entusiasmo. La più recente gara è stata, nel settembre scorso, il Campionato italiano Allievi, al termine del quale è stata scattata lafotografia che pubblichiamo, con il presidente Rigoberto lamonica attorniato da concorrenti e sportivi esultanti.
Di moda anche lo Judo. le squadre sono due: lo “Judo Club” e la “Fiamma Judo Sukara”, che contano insieme un centinaio di validissimi elementi. Tutte e due le squadre partecipano di sovente a gare nazionali e figurano assai bene in ogni confronto.
Calciatori Giovanissimi. I calciatori dell'”Unione Sportiva osimana” sono tutti ragazzi che non superano i diciotto anni di età. La squadra partecipa al Campionato Dilettanti 1^ categoria. “Faremo molta strada!”, afferma il presidente Gerli qui fotografato con i suoi atleti: Menghini I. Tantucci, Parini, Menghini II, Giambartolomei, Marcosignori, Cartuccia, Marzioli, Marchetti, Breccia, Recinti, Leggieri Paolo( articolo tratto da Eva Express del 10/12/1960)

1959 si diplomano maestri: AMBROGETTI Maria Letizia, BARTOLI Paola, CAPPANNARI Maria Antonietta, CASTELLANI Anna Maria, CAVALLOTTI Giovanna, CECCHINI Anna Maria, CECCHINI Maria Antonietta, COSTANTINI Gabriella, FRATI Maria Cristina, GIULIODORI Giuseppa, MEZZELANI Mirta, RONCAGLIA Rosalba, SVEGLIATI Paola, VERDENELLI Maria Teresa, RIDERELLI Fernando, TASSI Lamberto.
Diventano ragionieri: ANDREOLI Severino, ANTONELLI Vinicio, BALEANI Renzo, BUGLIONI Piergiorgio, CAPPELLETTI Giorgio, CASALI Giancarlo, CERRITELLI Gianfranco, CIONCO Maria, CLEMENTI Piero, COSTA Umberto, CUPIDO Gabriella, DALIA Alessandro, DI PRIMO Concetta, GIOACCHINI Gioacchino, LEONI Bianca, MARRA Luigi, MASSACCESI Paolo, MIGLIARI Giuliano, MONTICELLI Sandro, NICOLETTI Carlo, PETTINARI Giuseppina, RICCI Alberto, ROLANDI Ugo Maria, SANSEVERINATI Giuseppe, TANTIUCCI Filiberto, VIGIANI Luigi, VITA Valerio, ZARLETTI Francesco.
Prendono la maturità classica: COSTANTINI Fabio, GALEAZZI Maria Pia, LARICI Massimo, MONACI Marta, ROMANO Giamba Luisella, SINIBALDI Augusto.
ragioneria 1960

1960 l’Avis cittadina è una bella realtà associativa, numerosi e in costante crescita  i donatori. Il Consiglio di Amministrazione era composto: presidente SILVESTRI Giovanni, vice Presidente MARTINI Mario, direttore sanitario RICCIONI Mario, consiglieri MARSILI Luigi, ANDREONI Giuseppe, MONTEVECCHI Elio, PIRANI Luigi;

1960 nello sport osimano, fra le tante dinamiche associazioni presenti in città, c’è anche la Virtus che svolge la propria attività ginnica all’interno della palestra di Santa Lucia;
Virtus 1960

10/01/1960 nominata la Commissione comunale responsabile della tenuta del registro dell’elenco dei poveri, la compongono i signori:  POCCIONI Leonina, BIANCONI Gino, COSTANTINI Enrico, FRONTALINI Ferruccio, APPIGNANESI Carlo;

10/01/1960 nominata la Commissione comunale responsabile della gestione della Biblioteca, ne faranno parte i signori:  CARLONI Vincenzo, ROMITI Cesare, BELLASPIGA Giampaolo e ALUJEVIC Elena professoressa;

12/02/1960 L’Antenna il giornale di don Vincenzo FANESI organizza il Carnevale 1960 al Teatro Campana, una iniziativa che vede in competizione quattro rioni della città in gara per conquistarsi il premio “l’Antenna d’oro”. Parteciparono il rione San Marco ( che vinse la competizione), il rione di Santa Palazia, il Collegio Campana e il rione della Misericordia. L’iniziativa ebbe un grande successo;

1960 Osimo sotto la neve;
Neve 1960

Neve 1960 2

Neve 1960 4

Traffico nel caos a Osimo Stazione: causa neve

02/04/1960 viene inaugurato ad Osimo il Commissariato di Pubblica Sicurezza, con sede in via San Bartolomeo. Dirigente della nuova sede è il dott. SANTANGELO Vittorio che verrà  sostituito, nel corso dello stesso anno 1960, dal dott. FOLINO Antonio;

05/04/1960 grazie al dinamismo di  Gino BUGLIONI nasce il  ‘Circolo tennistico Osimo’ ne fanno parte: FAGIOLI Ermanno Massimo, MERCURI Giovanni, BARTOLI  Renato, FIORENZI Gianfranco, SINIBALDI Corrado, ZUCCONI Anna Frampolli, BRUGE’ Amerigo, BIANCHI Giuseppe, BIANCHI Sandro, ADORNI Mario, LANARI Sante, BORGOGNONI Lanfranco, CARLONI Carlo, COSTANTINI Armando, BUDINI Renato, CIRILLI Bianchi Felice, BELLEZZA Mario, SINIBALDI Folenghi Piero, BUGLIONI Gino, RICCIONI Mario, BALEANI Ermanno, COLONNELLI Luigi, Di FRANCESCO Gino, DAVALLI Augusto, TAPPA Andrea, LOMBARDI Raimondo, ALUJEVICH Elena Zucconi e CHERUBINI Giorgio.
Il primo consiglio Direttivo in carica fino al 31 dicembre 1960 era così composto: Lanari Comm. Sante Presidente, Costantini Dott. Armando Vice Presidente. Consiglieri : Mercuri Giovanni (Direttore Sportivo), Lombardi Raimondo (Segretario – Cassiere), Adorni Geom. Mario, Borgognoni Dott. Lanfranco, Carloni Dott. Carlo;

25/04/1960 la Banda cittadina ha la nuova Commissione. Presidente diventa PESARO Gino, consiglieri i sig.ri BERNACCHIA Daino, MATASSOLI Cesare, POLENTA Aldo, SALOMONI Federico, MARZOCCHINI Leonardo, MARSILI Luigi;

28/04/1960 tra le iniziative imprenditoriali-artigiane  osimane nate a sostegno della attività agricola che rimaneva all’epoca il settore di traino della fragile economia osimana, vi era anche l’officina meccanica per l’agricoltura del cav. BURGHIANI Bellobuono. Una officina situata in via Ungheria, attrezzata per la vendita e la riparazione di tutte le tipologie di macchine a servizio dell’agricoltura;

01/05/1960  l’oratorio di San Marco organizza per la prima volta la geniale iniziativa della “crociata della bontà“. Si trattava di un grande gioco  parrocchiale che si svolgeva nel corso del mese mariano di maggio. Un gioco chiamato bontà. Tutti i ragazzi dai 5 ai 18 anni, venivano coinvolti nella crociata. Ogni piccolo gesto di cortesia e di bontà (non rispondere ed essere gentili con i fratelli, aiutare ad attraversare la strada alle vecchiette, prendere dei bei voti a scuola, non essere invidiose delle compagne), ogni buona azione (andare alla messa, servirla, aiutare a casa la mamma nei servizi domestici, stirare,  pulire anche quando erano gli altri a sporcare, ecc.),  ogni “fioretto” ( le preghiere della mattina, il rosario, le lodi serali, le sante benedizioni) andava annotato su una scheda personale. A fine mese  si svolgeva una festa con premiazione per tutti, ma anche premi sostanziosi per chi aveva conseguito più punteggio.  Questa iniziativa si è poi ripetuta per tanti anni, coinvolgendo tanti giovani osimani.
Se è vero quanto diceva don Bosco: ”  la bontà può cambiare il mondo”, credo che in quei mesi di maggio, i ragazzi di San Marco e di Santa Palazia, ce l’hanno messa tutta per cambiarlo questo nostro mondo;

 10/06/1960 nasce una nuova industria a Padiglione di Osimo negli spazi dell’ex Consorzio dei Tabacchi. Si tratta di uno stabilimento per la produzione di mangimi bilanciati ad uso zootecnico. Una nuova attività imprenditoriale  che nasce grazie all’intuito dei sig.ri BIANCHI Eugenio e BIANCHI Giovanni, che affideranno poi l’attività alle competenze dei loro figli:  Giuseppe, Sandro e Felice;
Bianchi

– 16/06/1960 La Robur vince il campionato di 1^ divisione acquistando il diritto di partecipare al Campionato di promozione. Allenatore dell’importante successo sportivo è stato Giuseppe POLIDORI;

1960 si diplomano maestri: EGIDI Gabriella, FIUMANI Laura, OLIVA Gianfranco, POLVERINI Giuseppina.
Prendono la maturità liceale e classica: BAIOCCO Vincenzo, CALDAROLA Silvano, MORETTI Angela, PINO Giancarlo, TOMASSIN .
Diventano ragionieri: Attili Anna Maria, BAIOCCO Virgilio Dante, BUGARI Sergio, CAMPANELLI Paola, CAPOTONDO Giancarlo, CARPINETI Antonio, CARPINETI Giancarlo, CENCI Secondo, CESARETTI Luigi, COPPPA Maria Pia, CRUCIANELLI Gino,  FACONDI Maria Paola,  GIULIODORI Giuseppe, LUCARONI Federico,  MAGNALARDO Framca Maria,  MATTIOLI Francesco, MICUCCI Paolo, NARCISI Rosita,  PARINI Alberto, PASSARINI Anna Maria,  PETTINARI Flavio,  ROSSI Romano, SCALMATI Attilio,  SCHIAVONI Rosella, VIGNONI Giuseppe, VIRGILI Mario.

ragionieri 1960

1960 l’Istituto Magistrale paritario “Piergiorgio FRASSATI ” ha finalmente una nuova sede con annesso convitto femminile, in via 5 Torri nella vecchia tabaccheria Alessandrini;

1960 fra le società sportive presenti in città vi è anche il Gruppo Sportivo Leonessa. Società che è una diramazione dell’oratorio di San Marco e che è impegnata nel settore dell’atletica leggera.  La compagine conta un discreto numero di atleti fra cui: DURANTI Antonio, MORI GIUSEPPE, CINGOLANI Romolo, PISTOSINI Leonardo, LILLINI Eugenio, MARZOCCHINI Giuseppe che era l’anima del gruppo. Erano tutti giovani ragazzi che frequentavano l’oratorio di San Marco appassionati delle discipline dell’atletica leggera: corsa, salti ecc. Dopo lo studio e/o il lavoro si ritrovavano tutti  al campo sportivo “Diana” ad allenarsi e a divertirsi in  sfide che non avevano mai fine;

 – luglio 1960 inaugurazione Olimpiadi a Roma. Saranno i giochi dell’oro di Berruti e del maratoneta scalzo Bikila

15/07/1960 il concittadino avv. CECCONI Giuseppe vince il concorso nazionale per Segretari Comunali bandito dal Ministero degli interni e diventa segretario comunale a Castel Sant’Angelo in provincia di Macerata. Ci sono anche altri giovani osimani che si fanno valere ed apprezzare. Anche allora ,come oggi, si assisteva al fenomeno della  “fuga di cervelli”, giovani osimani che per coronare le giuste aspettativa professionali   furono costretti a lasciare la nostra piccola cittadina verso mete  che, sicuramente,  offrivano maggiori opportunità. In quell’anno:
– il giovane perito industriale  Giulio AMBROGETTI appena diplomatosi a Fermo, in elettronica, viene assunto a Roma  dalla Radio Telecomunicazioni Italiana,  in qualità di tecnico dell’audio;
– anche il fraello, Vittorio AMBROGETTI vince il concorso alla Rai  come addetto all’Ufficio Registrazione del Telegiornale;
– in famiglia  a lasciare Osimo sarà lo zio Nazzareno ALESSANDRINI, anche lui perito industriale diplomatosi a Fermo, diretto a Milano per essere assunto alla Edison.

18/09/1960 corsa ciclistica in occasione della festa del patrono, all’organizzazione della manifestazione c’è sempre Rigoberto Lamonica.

1963

10/11/1960 Ristorante Economo per gli osimani. A cura dell’ECA si era provveduto all’apertura di un ristorante economo a prezzo fisso. L’iniziativa aveva lo scopo di assicurare a larghe categorie di consumatori, specie a quelli a reddito fisso e modesto, un pasto soddisfacente, a prezzo mite, in un ambiente decoroso. I pasti venivano serviti al prezzo fisso di £ 210 e composti di una minestra ( riso e pasta con verdure e brodo di carne, risotto o pastasciutta ), di un secondo piatto con contorno e di un pane di grammi 100. Il vino e la frutta potevano essere acquistati sul luogo su richiesta, con un supplemento di prezzo, rispettivamente: £ 25 il quarto di vino, £ 15 un pezzo di frutta a scelta.
Specificava una nota dell’ECA che ” l’orario di consumazione dei pasti è fissato dalle ore 12 alle ore 14 di tutti i giorni feriali“;

21/11/1960 primo Consiglio comunale. Come previsto dalla legge, tutti i nuovi eletti forniscono la prova di saper leggere e scrivere, secondo le modalità previste dalla legge.Viene sollevata,  dai consiglieri della minoranza e poi si riscontra che la questione ha valide fondamenta, l’ineleggibilità di un consigliere eletto nelle file della DC. L’eletto ROSSINI Alberto risulta essere impiegato presso un Istituto pubblico di assistenza e beneficenza di Osimo per cui ricade nelle condizioni di ineleggibilità previste dalla legge. Lo sostituisce GIULIODORI Augusto primo dei candidati della DC fra i non eletti consiglieri.  Però anche GIULIODORI Augusto si trova nelle situazioni analoghe a quelle del sig. ROSSINI Alberto, per essere anch’egli impiegato presso l’Opera Pia  Ist.”Muzio Gallo”, si provvede, quindi, alla dichiarazione di illegittimità dello stesso GIULIODORI e alla sua surrogazione con il sig. BIANCHI Albino.
Dopo la verifica degli eletti il Consiglio procede alla elezione del Sindaco mediante votazione segreta. Il prof.Alessandro Niccoli riporta la votazione di 16 preferenze ( le minoranze votarono scheda bianca)  e venne quindi proclamato, per il secondo mandato continuativo,  Sindaco di Osimo.

01/12/1960 nominati i componenti degli II.RR.BB. nelle persone di: FREGONARA Luigi, LEPORI Luigi, VICARELLI Ennio;

01/12/1960 nominati i componenti del comitato di gestione dell’ECA: presidente ANDREONI Amleto, altri componenti eletti BELLI Mauro, BELLI Rita, CANAPA Augusto, CANAPA Giannetto, don Luigi LUCIANETTI, MONTEBELLI Dino, MOSCHINI Carlo, PESARO Gino;

01/12/1960 nominati i componenti che andranno a gestire l’azienda Idro Elettrica.: presidente ROSSINI Alberto, altri componenti BECCACECE Gino, BINCI Carlo, MANCINI Aldo, BUROCCHI Werther;

01/12/196o nominati i componenti della Commissione edilizia comunale: MARCHEGIANI Mario e GIULIANI Filiberto;

02/12/1960 nuovo negozio di erboristeria. Il negozio è posto in via Fuina e nasce dall’iniziativa di Remo CANTORI. Il concittadino Remo Cantori aveva conseguito il diploma di Erborista presso la Università di Camerino, poi in proprio si mise a coltivare le piante medicinali, curandone la raccolta e la selezione. Il passaggio alla commercializzazione di tali prodotti è stato, quindi, quanto mai naturale e diretto. Ma è solamente dopo aver visitato le erboristerie di importanti centri come quelle di Bologna, Firenze  e Milano, che  il sig. Cantori  si decise di impiantare, non senza rischi,  anche nella nostra città di periferia questa attività con benefici e vantaggi per tutti gli osimani. Questo sistema di cure attraverso le erbe, sotto forma di tisane e decotti, digestivi, lassativi non mancò di essere apprezzato sempre più diffusamente dagli osimani.

08/12/1960 a San Paterniano iniziano i lavori di costruzione della nuova Chiesa parrocchiale, viene messa la prima pietra dal parroco don Fulvio BADALONI, progettista dell’opera è stato l’ing. Castelli. La chiesa verrà inaugurata solennemente da mons.Brizi il 22/10/1961 ;
San paterniano

Sul campanile della chiesa di San Paterniano venne fissata la data di inaugurazione a memoria dell’importante evento per la frazione.
1961 campanile chiesa San Paterniano

15/12/1960 affitto di un locale, ricavato da tre archi di mura, in via 5 Torri,  al sig. MERCURI Lanfranco per un laboratorio artigianale, affitto di £. 1.500 mensili;

21/12/1960 il sindaco Niccoli ricorda con commosse parole la figura del generale MORETTI Antondomenico:
“E’ scomparsa oggi ( 21/12/1960) il gen. A.Moretti che per diversi mandati consecutivi ha fatto parte di questo civico consesso. Una persona che dopo aver compiuto il suo dovere di soldato, al servizio della Patria, militò con fede ed amore in uno dei più nobili partiti italiani, il Partito Repubblicano, che lo designò a proprio rappresentante in seno al Consiglio comunale. di Osimo dove profuse le sue doti di intelletto e di cuore, specie nel settore dell’assistenza , a cui era stato preposto. Nei quotidiani rapporti sociali, al di là di ogni dissenso ideologico, delle diverse correnti politiche  che fanno capo al Consiglio comunale, fu ottimo e cordiale amico, sempre leale e generoso, così come nella intimità della famiglia fu padre affettuoso e buono, con l’animo costantemente  volto al bene  ed all’avvenire della figlia, che era per lui motivo di felicità e di orgoglio. Le solenne onoranze funebri, degne di Lui, hanno offerto la prova della stima e della benevolenza che egli si era acquistato tra la popolazione del suo paese natio, Morro d’Alba, e di Osimo. Il Consiglio comunale  custodirà a lungo la sua memoria e rivolge alla famiglia l’espressione del suo profondo cordoglio.”
Alle nobili parole del Sindaco si associarono tutti i capigruppo consiliari: Guido Maggiori per il partito comunista, Giovanni CATENA per il partito socialista e Fauno TRONTI per il movimento sociale italiano;

31/12/1960 il consigliere comunale ANDREONI Amleto rassegna le dimissioni, al suo posto viene nominato il primo dei non eletti della lista della Democrazia Cristiana: BARIGELLETTI Aldo;

31/12/1960 La Camera di Commercio assegna i Premi fedeltà al lavoro. Tra i premiati anche due osimani: GIULIODORI Vitaliano agricoltore, e CARLONI Giovanni artigiano;

1960 in Osimo opera con grande dinamismo l’O.N.M.I. ( l’Opera Nazionale Maternità e Infanzia) che provvedeva alla  protezione e all’assistenza delle gestanti e delle madri bisognose o abbandonate, dei bambini  lattanti e di quelli divezzati (fino al quinto anno d’età) le cui famiglie non erano in grado di  allevarli, dei fanciulli di qualsiasi età appartenenti a famiglie bisognose. Altri compiti dell’istituzione erano: favorire la  diffusione delle norme d’igiene prenatale e infantile, sia nelle famiglie che negli istituti, anche  mediante la creazione di ambulatori per la sorveglianza e la cura delle gestanti. Presiedeva l’istituzione BARBALARGA Maria Teresa.
In una relazione del 1960 la Presidente sintetizzò così l’attività svolta : a) donne assistite al refettorio materno n° 62; b) bambini assistiti n° 84; c) pasti distribuiti n° 23.140; d) l’ambulatorio pediatrico, diretto dal dott. BORGOGNONI ha eseguito n° 238 visite; e) gestanti e nutrici assistite nel consultorio materno n° 89. Nel centro, che aveva sede in via Fonte Magna e che comunemente gli osimani chiamavano “la Maternità“, partecipavano e prestavano la loro opera come volontarie diverse signore osimane.  Nei documenti rintracciati nell’archivio storico vengono menzionate: BOTTEGONI Anna in Violini; TESTA Antonietta in Buglioni; RAVAIOLI Rita in Ippoliti, ROSSINI Giovanna in Stacchiotti, ZOPPI Giuseppina in Pesaresi; BIAGINI Adriana in Muti, PUCCI Lidia moglie del postino Mosca;

01/01/1961 alla Pretura di Osimo prende servizio in qualità di nuovo Pretore, il concittadino dott. Giuseppe GIULIODORI.
Così, uno dei più affermati avvocati del foro di Ancona, l ‘avv.to Alberto Cucchieri invitato dall’avv. Lia Giuliodori, ricorda chi è stato il giudice Giuseppe GIULIODORI:
Il Giudice Consigliere Dott. Giuliodori è stato “PRETORE” in Osimo per un lungo periodo di tempo.
Oltre ad essere un Magistrato di notevole preparazione e cultura giuridica, impressionava, chi frequentava le aule di giustizia, il suo equilibrio e soprattutto il rispetto di tutte le parti processuali, sia in sede civile che in sede penale, con la ricerca continua di far pervenire tutti ad un accordo, nelle cause civili, ed alla pronuncia di sentenze nelle cause penali che tenevano conto di tutte le questioni giuridiche, ma anche umane e sociali di tutte le parti interessate al giudizio stesso.
I cittadini osimani, gli avvocati e chiunque avesse un proprio diritto da tutelare, avevano la possibilità di consultare il “PRETORE” Giuliodori (che mai rifiutava tali consultazioni), per esporre le più diverse situazioni fattuali, ed il “PRETORE”, senza che lo stesso mai incorresse in pareri che potessero dar luogo all’applicazione degli artt. 51 (astensione del giudice) e 52 (ricusazione del giudice) del codice di procedura civile, dava luogo a colloqui con cittadini ed avvocati gestendo sempre gli stessi sulla base di criteri di massimo equilibrio, di buon senso e, soprattutto, del rispetto rigoroso della legge.
Con il “PRETORE” Giuliodori, tutti avevano la sensazione che lo stesso rappresentasse il vero concetto della “Giustizia” e soprattutto la correttezza dei rapporti sociali.
Chi ha frequentato la Pretura di Osimo dell’ “epoca Giuliodori” si è sempre reso conto che il “PRETORE” durante il suo mandato, addirittura aveva anticipato, con molta efficacia, quelle riforme processuali volte alla definizione dei contenziosi sia in sede civile che in sede penale attraverso un accordo conciliativo proposto e agevolato dallo stesso, al fine di pervenire quanto prima, e nel rispetto rigoroso delle norme, alla conclusione di procedimenti.
Tali iniziative del “PRETORE” Giuliodori costituivano senz’altro delle “novità” che chi frequentava la Pretura di Osimo aveva ormai acquisito come normale sistema, unico per la gestione razionale e corretta della Giustizia, gestione che tutti all’epoca auspicavano poter essere riscontrata anche nelle altre sede giudiziarie.
Il “PRETORE” Giuliodori era un grande lavoratore, ben voluto dai collaboratori dell’Ufficio Giudiziario della Pretura di Osimo, che venne lasciata dal Dott. Giuliodori, a seguito di incarico presso la Corte di Appello di Ancona, sostanzialmente senza arretrati.
l’avv. Alberto Cucchieri.

01/01/1961 Casa di riposo GRIMANI Giselda e Gaetano RECANATESI composto il nuovo consiglio di amministrazione: presidente la maestra BARBALARGA Maria Teresa, consiglieri MARCHESANI Antonio, CURZI PIERMATTEI Violante, SIMONCINI Maria, FANESI don Vincenzo;

1961 dai giornali locali dell’epoca si rileva una grande preoccupazione per la gravità dell’andamento dell’economia osimana. L’agricoltura viveva un profondo processo di cambiamento. L’inadeguatezza dell’istituto della mezzadria, l’esodo dalle campagne queste alcune delle argomentazioni che venivano indicate come fattori determinanti tale crisi.
Di industrie non ce ne erano e la chiusura delle filande e il ridimensionamento della produzione delle fisarmoniche colpivano  duramente l’economia e l’occupazione osimana. L’intensificarsi, in questo periodo,  del fenomeno emigratorio, rappresenta un segnale delle difficoltà  del mercato del lavoro a trovare un’occupazione redditizia nella nostra zona. Questi fenomeni negativi si accompagnavano, tuttavia, a contrastanti segnali positivi come lo sviluppo dell’edilizia ed alla dilatazione dei consumi, segni dell’avvio di un certo benessere che si sta allargando a fasce sempre più ampie di popolazione.

10/01/1961 nasce il CIRCOLO del CINEMA di Osimo. Lo scopo del circolo era quello di convogliare il gusto del pubblico osimano  verso i film migliori, i così detti “film d’arte”. Presidenti e animatori  della neo associazione sono BLASI Aldo e MERCANTI Arturo.  Uscirà poi a  febbraio la pubblicazione del  primo programma di proiezioni di una serie di film “artistici”.  Il nutrito programma proposto prevederà la proiezione dei seguenti film: “Il gabinetto del dottor Calibrì” film del 1920 di R.Wiene; “La grande parata” film del 1925 di K.Vidon; “L’incrociatore Potienkin” film del 1925 di S. Elsenken; “Per le vie di Parigi” film del 1923 di R. Clain; “Ombre Rosse” film del 1938 di J.Ford; “Ossessione” film del 1942 di L.Visconti; “Paisà” film del 1946 di R.Rossellini; “Sfida a Silven city” film del 1955 di A.Biberman; “Una vampata d’amore” film del 1953 di Bergman; “Quando volano le cicogne” film del 1951 di M.Kalatozoy.
Alla proiezione dei film (al Cinema Concerto) faceva seguito un cineforum, diretti dal prof. Cesare ROMITI, e dal giovane studente Maurizio MORICHI con interventi da parte del numeroso pubblico;

11/01/1961 dimissioni del consigliere comunale LOMBARDI Enrico del PSDI, al suo posto subentra CANALINI Clemente;

20/01/1961 la B.P. Italiana fa domanda per il rilascio di una autorizzazione per un impianto distributore di carburante e miscela in Piazza Dante, nell’angolo tra corso Mazzini e Piazza Dante. L’amministrazione respinge la domanda, troppo pericoloso il punto dove si voleva realizzare la struttura;

03/02/1961  si autorizza la costruzione di due campi da tennis in via Olimpia all’interno degli spazi del campo Diana. Il Comune da un contributo straordiario di £. 1.000.000 al Comitato cittadino per il Tennis. Somma che si stabilisce da restituire in 5 annualità di £. 200.000. La spesa complessiva dell’opera risulta di £. 12.000.000 e fu realizzata dall’ing. Corrado Sinibaldi;

Buglioni Gino

Gino BUGLIONI, anima del tennis osimano

10/02/1961 approvato il progetto per la costruzione di un nuovo edificio scolastico  a Borgo San Giacomo, costo £. 40.000.000;

20/02/1961 un orologio viene installato sulla torre campanaria del Santuario di Campocavallo;
orologio a Campocavallo

25/02/1961 eletto il nuovo direttivo della Democrazia Cristiana di Osimo. Segretario del partito venne eletto il rag. Aldo MANCINI, responsabile amministrativo BURGHIANI Gabriele, responsabile del movimento giovanile maschile FELIZIANI Luigi, mentre come responsabile del movimento giovanile femminile venne scelta l’insegnante Rita BELLI. Membri del direttivo erano: ANDREONI Amleto, MENGHINI Pierino, BINCI Aldo, LEPORI Luigi, CAPPANNARI Elmo, SIMONCINI Maria;

29/01/1961 John Fitzgerald Kennedy diviene il 35° Presidente americano;

17/03/1961 in Consiglio comunale arriva  una grande novità: un segno della modernità. Per la prima volta viene inaugurato il “registratore” in Consiglio. Uno strumento importante al fine della esatta riproduzione  degli interventi.
La seduta del consiglio comunale del 17/3/1961 viene ricordata anche per la sua straordinaria durata: un Consiglio che si protrasse  per 5 ore ( fatto eccezionale a quel tempo che fece notevole scalpore sulla stampa locale) per trattare principalmente di 2 argomenti: il campo sportivo Diana e l’Istituto Muzio Gallo. Per il primo argomento la questione era la costruzione dei due campi da tennis, la cui opera andava  a pregiudicare, secondo  le minoranze, l’attività sportiva della pista  ciclistica. Altro tema acceso è stato la questione della vendita dello stabile dell’ist. Muzio Gallo al seminario vescovile di Osimo. Vivaci e carichi di passione politica gli interventi dei rappresentanti delle minoranze: Re, Luna e Maggiori;

18/03/1961 a Casette di Passatempo viene posta la prima pietra della nuova Chiesa parrocchiale dedicata a Cristo Re e a San Giovanni Battista;

18/03/1961 dimissioni del consigliere comunale PALLOTTA Armando del PSI, al suo posto entra in Consiglio ERPICI Massimiliano;

25/03/1961 nella chiesa parrocchiale di Santa Palazia, il vescovo di Osimo mons. Domenico Brizi  celebra l’ordinazione sacerdotale di don Francesco CANALINI;

don Canalini

… e partire da Osimo non preclude alcuna strada, don Francesco ne è la prova

20/03/1961  prorogata la concessione alla ditta Fratelli Suardi ( che subentra alla ditta Suardi di Ancona) della autolinea Osimo-Padiglione-Campocavallo e Osimo-Abbadia;

08/04/1961 appaltati i lavori di sistemazione della pavimentazione della piazza della Cattedrale. Lavori eseguiti dalla ditta CAPITANI Duilio di Aneli di Rosora;

08/04/1961 nominata la commissione comunale per la assegnazione degli alloggi popolari realizzati in Osimo in via Gattuccio e nella frazione dell’Abbadia. Presidente il pretore GIULIODORI Giuseppe, AVITABILE Giovanni rappresentante del Genio Civile Ancona, ANDREONI Amleto presidente dell’Eca Osimo, ALESSANDRINI Settimio, BIANCHI Albino, MERCURI Celestina e COMPAGNUCCI Carlo;

08/04/1961 il sindaco Niccoli promuove, nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia,  un concorso  riservato alle scuole. Il concorso viene denominato “Premio Comune di Osimo”, aperto a tutti gli studenti medi superiori osimani e premierà la migliore monografia ispirata al centenario dell’Unità d’Italia;

09/04/1961 è domenica, la nazione  festeggia il 1° centenario della UNITA’ d’ITALIA. Al Teatro “La Fenice” si riunisce il Consiglio Comunale in seduta straordinaria  per ricordare, con tutti gli osimani, il glorioso evento storico;
centenaio ditalia

17/05/1961 portata a termine la costruzione di un edificio scolastico in località Coppa, costo £ 5.000.000, opera realizzata dalla ditta CANALINI Giuseppe;

25/05/1961 autorizzato, alla soc.API Anonima Petroli Italia, un nuovo impianto di carburante e miscela in località Passatempo ;

31/05/1961 il medico condotto DELLA CASA Vincenzo viene sostituito del dott. TOMARELLI Gualtiero;

25/06/1961 il corriere Adriatico e l’Antenna riportano un fatto accaduto in città: un bel gesto di carità cristiana.
Sabato 20 u.s. nella prima classe dell’istituto magistrale “P.G. Frassati” c’era nell’aria un’attesa insolita. Con ansia si aspettava l’ora della ricreazione e, gli alunni mentre cercavano di seguire la lezione di matematica, volgevano gli sguardi verso un compagno che seduto nel suo banco, solo, non partecipava a quest’attesa comune: un bravo ragazzo al quale pochi giorni prima era stata rubata la bicicletta. La bicicletta era per lui il mezzo di trasporto per arrivare a scuola ogni mattina dopo aver percorso parecchi chilometri. Un ragazzo di umile famiglia che studia con scrificio e con forza di volontà ammirevole. Quando seppero del furto, le compagne rimasero male, poi una propose di raccogliere nella classe i denari pwer regalare al ragazzo una bicicletta nuova. La proposta fu accolta con entusiasmo e si ebbe una vera gara di generosità se si pensa che molte alunne, di modeste condizioni, contribuirono al dono con privazioni personali. Ma proprio per questo la gioia nel gruppo dei ragazzi era piena e profonda, e risplendeva negli occhi luminosi e ridenti. Finalmente suona il segnale dell’intervallo gli alunni, in quei dieci minuti, escono dalle aule e le alunne hanno la possibilità di preparare la festa. Arriva la bicicletta e si pone vicino alla cattedra, tra questa e la lavagna, poi si attende ancora che tornino i ragazzi. Allora, prima si fa silenzio, poi è un applauso e non sa se si applaude alla gioia del giovane che commosso e senza parole, guarda stupito o alla gioia dei compagni che sentono il cuore dilatato per la felicità procurata. Anche la Preside e gli insegnanti partecipano a questa atmosfera lieta e forse pensano che il loro insegnamento, la loro missione educativa non è vana se sa dare questi frutti di carità cristiana in un mondo in cui troppo spesso l’egoismo distrugge i sentimenti più belli dell’animo”.

1960  Dopo  “Campanile Sera” sarà un’altra  trasmissione radiofonica e televisiva a far parlare di Osimo e a richiamare  l’interesse di tanta folla. Si tratta della trasmissione “Studio L chiama X” condotta da Mike Bongiorno che ad Osimo organizzò tre punti di ascolto e precisamente: a Campocavallo, San Sabino e Osimo Centro. La macchina della televisione faceva tappa nei punti di ascolto dove il conduttore proponeva dei brevissimi motivi musicali, pochissime note, che i concorrenti, scelti fra il pubblico li radunato, doveva poi identificare.
Tanti i concorrenti osimani che si cimentarono nelle difficili domande di Mike Bongiorno: Mirella Antonelli, Bruno Bracaccini, Gloria Castellani, Wladimiro Donzelli, Edgardo Gabrielli, Claudio Gabrielli, Teresa Pirani, Dante Guzzini, Sara Maracci, Secondo Saracini, Rosario Sorbellini, Antonio Pirani, Vincenzo pirani, Giovanni Quattrini, Costantino Cingolani, Cesira Zagaglia, Franca Castellani, Renato, Mori, Lucia Mazzieri, Franco Morichi, Ennio Pangrazi, Maurizio Morichi, Luciano Pangrazi, Silvana Cecconi, Rita Ambrosoni, Giacomo Zoppi e anche  Alberto Niccoli. L’unica osimana ad indovinare il motivo misterioso fu la maestra Antonietta Canapa che nell’occasione, indovinando il brano segreto,  vinse la bella somma di 1 milione e 200 mila lire;

–  27/06/1961 il comune premia con borse di studio gli studenti osimani più meritevoli e con redditi familiari bassi. Le borse di studio vengono assegnate a: GRACIOTTI Luciana studentessa universitaria, VIGIANI Luigi studente universitario, CAPRARI Cesare studente liceo ginnasio, DURANTI Luciana studentessa magistrali, DURANTI Antonio studente istituto Tecnico professionale. Per gli studenti della scuola media inferiore le borse di studio vengono assegnate a: ALESSANDRINI Carla, MAZZIERI Paolo, CARLINI Franco, VIGIANI Sandro;

agosto 1961 i sovietici iniziano la costruzione del Muro di Berlino che diventerà una città separata;

15/09/1961 a ciascun vigile viene data una gratifica di £. 4.000 a titolo di riconoscimento dell’opera prestata nell’applicazione delle norme previste dal nuovo codice della  strada;

1964 Osimo 2

incidente stradale su via 5 Torri: si aspettano i vigili

24/09/1961 anche il Comune  fa la sua parte partecipando  all’obiettivo nazionale di “alfabetizzazzione del Paese”. L’amministrazione delibera la realizzazione di 3 aule nelle frazioni di Campocavallo, Osimo Scalo e di Passatempo per il funzionamento di centri di lettura e apprendimento tramite le video lezioni organizzate dalla Rai con il  maestro Alberto Manzi presentatore del programma “Non è mai troppo tardi”. A Campocavallo le aule furono messe a disposizione dal parroco del Santuario dei Servi di Maria. Le  aule furono poi arredate ed arredate, a spese del Comune, con tavolini e sedie realizzate dall’artigiano falegname CANAPA Arnaldo. Il corso di scuola media unificata, a distanza tramite la televisione, era rivolto in particolare a tutti coloro che pur muniti della licenza elementare, non potevano raggiungere, ne frequentare una normale scuola media o di avviamento professionale. Una volta ultimate le aule il comune provvide all’acquisto dei televisori dopo aver interpellato, per la fornitura, alcune ditte di Osimo: MONDAINI, SALOLI, BALEANI, CAMPANELLI POLIDORI, PRINCIPI, PESARESI. La scelta ricadde sulla  ditta POLIDORI Umberta che offrì le migliori condizioni per l’acquisto delle tre televisioni “Phonola” mod.2305 di 23 pollici per un prezzo di £. 123.000 ciascuna comprensivi di tutti gli occorrenti  per l’ascolto del corso televisivo;

1961 organizzato dalla Camera del Commercio di Ancona vennero assegnati i premi “Fedeltà al lavoro”. Tra i meritevoli premiati anche tre osimani: MARIANI Enrico colono la cui famiglia da oltre 100 anni è titolare di una azienda agricola; TANGHERINI Gino ex dipendente Timo; SUARDI Aroldo titolare della omonima ditta fondata nel 1873;

18/09/1961 in occasione della festa del patrono si festeggiano, anche, tutti gli artigiani della città. Ecco le principali attività artigianali presenti allora  in Osimo:
ANDREOLI Arnaldo sarto; BIANCONI Alfredo falegname, CANALINI Clemente sarto, GAGGIOTTI Vincenzo falegname, CANAPA Giuseppe tappezziere, CASTELLANI Giovanni calzolaio, DEL PRETE Sara sarta, MARCHETTI Giuseppe meccanico, MOSCA Giuseppe decoratore, PIERPAOLI Otello parrucchiere, BAMBOZZI Artaserze fabbro, BERRE’ Mariano calzolaio, CAPORALINI Luigi falegname, CECCONI Ludovico barbiere, GIULIANI Filiberto decoratore, GRACIOTTI Fratelli calderai, MAGNALARDO Ida sarta, MARCHEGIANI Antonio marmista, MONDAINI Nazzareno spazzolaio, MOSCA Italiano maniscalco, SCHIAVONI Giovanni sarto, SCHIAVONI Telesforo sarto, SCONOCCHINI Boezio meccanico, SERRINI Alfonso sarto, TOMBOLESI Guido cordaio, VICO Annibale carrozzaio, VOLPINI Anna Maria sarta, VOLPINI Dante falegname;

29/09/1961 nominati i membri dell’Opera Pia Grimani Buttari, per il Comune viene nominato  a far parte dell’organo di gestione dell’ente benefico, l’assessore Alessandrini Settimio;

30/09/1961 partono i lavori di costruzione della gradinata di collegamento tra la via Guarnieri e via Ungheria, costo dell’opera  £.3.000.000, fatta eseguire dalla ditta GRACIOTTI Clelio;

gradinata

oggi la gradinata Oberdan si presenta così, ma sempre con i suoi circa 200 gradini:
gradinata Oberdan

30/09/1961  deliberata la realizzazione della scalinata di collegamento tra via 5 Torri e piazza Guasino  ( oggi sostituita dalla scala mobile che porta al “Tiramisù”) e la  costruzione di un marciapiede lungo via 5 Torri;

5 torri

31/09/1961 il Consiglio comunale delibera due nuovi regolamenti: il Regolamento per il servizio pubblico da piazza; il Regolamento per le pubbliche affissioni;

01/10/1961 parte la Scuola Secondaria di Avviamento a tipo industriale. Studenti esterni si uniscono agli studenti interni del convitto per i figli degli emigranti.
Collegio San Carlo

03/10/1961  il consigliere eletto CEDRATI Alberto si dimette in quanto assunto alle dipendenze della Azienda Municipalizzata in qualità di letturista venendosi così a trovare nelle condizioni di incompatibilità previste dalla Legge;

11 ottobre 1961 è sera, una splendida sera Papa Giovanni XXIII pronuncia un tenerissimo saluto alle persone che lo salutano da piazza San Pietro, rimarrà nella storia come il “Discorso della Luna”;

15/10/1961  Censimento generale della Popolazione, ad Osimo la popolazione residente risulta essere di n° 23.170 abitanti. Rispetto al censimento del 1951 risulta un incremento di 388 persone ( + 1,7 % );

1961 un’opera importante  e sentita in città trova realizzazione: i bagni pubblici.  I lavori assegnati alla ditta Fratelli Bellezza, comprendono 16 docce, 4 vasche, 2 gabinetti, sono costati 12 milioni. L’opera è stata realizzata nel vano sottostante l’atrio comunale con ingresso sotto i portici di piazza Buccolino. Sono stati altresì programmati la realizzazione  di gabinetti pubblici gratuiti;

1961 Inaugurata, con la presenza dell’on. Delle Fave, la nuova scuola di Passatempo, costo £ 25.000.000;
Diverse le scuole elementari realizzate in questo periodo: Scuola elementare di San Valentino ( costo  £ 10.000.000; scuola elementare di San Biagio ( costo £ 12.000.000); scuola elementare San Martino ( costo £ 6.000.000); scuola elementare della Pietà (costo £ 18.000.000); scuola elementare del Padiglione ( costo £ 12.000.000); scuola elementare dell’Abbadia (costo £ 11.000.000); scuola elementare Montegallo ( costo £ 7.000.000); scuola elementare Coppa ( costo £ 7.000.000);

01/12/1961 nella ” nuova ” via Guazzatore iniziati i lavori per la costruzione di 16 appartamenti a cura dell’istituto Case popolari;

dicembre 1961 al Teatro del Collegio Campana continuano le rappresentazioni della FILODRAMMATICA. Fanno  parte dell’associazione: PARINI Silvana, BAIOCCO Nadia, RIDERELLI Fernando;

12/12/1961 alla cerimonia, organizzata dalla Camera del Commercio di Ancona,  per il conferimento delle medaglie d’oro per la fedeltà al lavoro, vengono premiati quattro osimani:
STRONATI Gino lavoratore della “Fornace di Fagioli”; PICCIONI Vincenza , GIULIODORI Luigi, PICCHIO Cesira;

15/12/1961 liquidati i compensi ai gestori dei posti telefonici pubblici in zona rurale. Nelle contrade di campagna di Campocavallo, Passatempo, San Biagio, San Paterniano, Abbadia, Santo Stefano funzionavano postazioni telefoniche pubbliche concordate con l’ente gestore che era la T.I.M.O. Al Comune spettava il compito di provvedere al locale ( che spesso era di un privato e collocato in un  bar, o in un alimentari come a Santo Stefano   )  e di chi poteva farsi carico di tale impegno.

1961 ultimati i lavori della nuova sede dell’Istituto Magistrale “P.G.Frassati” e l’annesso pensionato femminile ambedue rette dalle suore di S.Zita;

1961 Ogni occasione era buona per fare festa. Ogni anno si ripeteva lo spettacolo detto “Osimo Show”. I protagonisti erano loro gli osimani: di giorno commercianti, abili artigiani, seri professionisti la sera fantasisti e virtuosi artisti.

Lillini e Cagnoni

Lillini e Cagnoni alla fisarmonica

Del Colle

Del Colle direttore della famosa rapsodia sinfonica

Immagine4

voce e piano Peppino BIANCHI, agli strumenti BUGLIONI e POLENTA, alla batteria DIONISI

31/12/1961 l’Eca pubblica i dati dell’attività assistenziale svolta nell’anno: la Mensa Popolare ha distribuito 29.341 razioni di pasti, sono state assistite 420 persone, aiutato economicamente 820 famiglie. Il ristorante economico ha fornito 15.000 pasti. L’asilo infantile San Giuseppe  da Copertino ha assistito 150 bambini nei due asili di Osimo centro e Osimo Stazione

1962 la Commissione Elettorale del mandamento è composta da: GIULIODORI Giuseppe, FRAGALA’ Edoardo, VICARELLI Ennio, CARBONARI Artuto, ANDREONI Amleto, COMPAGNUCCI Carlo;

1962 muore Bruno Marsili, noto con lo pseudonimo Bruno da Osimo. Grafico, poeta, scrittore e sopratutto incisore le sue operesono state ospitate in numerose gallerie italiane ed europee.

bruno da Osimo 1

Bruno da Osimo nel 1913 tra gli amici: avv. Enea Fergnani alla sua sinistra e Vittorio Pizzichini alla sua destra

Era nato in Osimo nel 1888, si era diplomato all’istituto magistrale di Urbino nel 1913.
Bruno da osimo 1913

Dall’ottobre 1916 al marzo del 1919 fu in guerra, in trincea in prima linea nella zona di Asiago,  sottotenente al 93° fanteria. Dopo la grande guerra ritornò ad Ancona dove insegnò fino al 1948.

09/01/1962 incarico a custode  del Cimitero maggiore al sig. GIARDINIERI Secondo, incarico a custode del Mattatoio di via Molino Mensa al sig. BATTISTONI Giulio. Per  entrambi viene fissato uno stipendio annuale di L. 477.000;

09/01/1962 affitto locale di proprietà del comune in via Pompeiana, 10 –  in precedenza locato al sarto SCHIAVONI Telesforo  – a CAMPANELLI Giuseppe per la sua attività commerciale per un importo di £. 24.000 annue;

16/01/1962 per migliorare l’assetto del traffico urbano in piazza del Comune, e specificatamente nel tratto di strada che conduce a via 5 Torri,   al fine di garantire la zona riservata al passaggio pedonale, l’Amministrazione decide  di delimitare l’area con paletti fissi e catenelle.  I lavori vengono eseguiti dalla ditta osimana F.lli Pierpaoli;

20/01/1962 deliberata la costruzione di un nuovo edificio scolastico in località San Filippo. Costo dell’opera £. 4.500.000.;

26/01/1962  si  appalesa la necessità di aggiornare il catasto dei terreni, viene incaricato, per svolgere tale compito, il sig. MARTINI Olindo;

27/02/1962 il Consiglio delibera l’acquisizione di un’area nell’immediata periferia ( in via molino Mensa) per la costruzione di un nuovo ed efficiente mercato del bestiame. L’Amministrazione aveva, infatti, rilevato la necessità di realizzare una nuova opera da destinare al mercato del bestiame e a mattatoio dato che  l’economia osimana dell’epoca poggiava quasi esclusivamente sull’agricoltura.  Di fronte alla crisi che stava, allora, attraversando il settore si ritenne importante puntare anche sulla produzione zootecnica e quindi al commercio del bestiame  ed a quello bovino in particolare che nelle nostre zone era di ottima qualità. Così l’amministrazione Niccoli , con la realizzazione di questa importante opera, volle rispondere alle necessità delle categorie economiche legate all’agricoltura che da tempo richiedevano un intervento comunale. L’area ritenuta più idonea per la realizzazione del  mercato del bestiame con annesso un nuovo mattatoio comunale fu quella individuata in via Molino Mensa, area di proprietà di ROMITI Augusto che la cedette per £. 1.600.000;

16/03/1962 concorso in Comune per dattilografa, vince e viene assunta la signorina LAMONICA Adriana. Sarà per anni il volto gentile  dell’ufficio anagrafe del Comune,  sempre pronta a dare risposte agli osimani  ;

30/03/1962 Nasce il circolo giovanile “il GOMERO” su iniziativa di alcuni giovani studenti dell’istituto Tecnico Commerciale guidati dalle professoresse SCALCETTI MERLI Vera e IPPOLITI Maria. Sede del circolo era la vecchia officina Pierpaoli in via Saffi sul colle Gomero ( da cui il nome dell’associazione). La sede consisteva in una grande sala tinteggiata, arredata e abbellita dall’estro di uno dei suoi componenti: BUGLIONI Piergiorgio.

Il Circolo Gomero organizzava eventi musicali, mostre ( foto di P.Buglioni )

Il Circolo Gomero organizzava eventi musicali, mostre ( foto di P.Buglioni )

Componevano l’associazione giovanile: VICARELLI Silvano ( presidente), NARDINI Sandra, BOLOGNINI Anacleto, DURANTI Antonio, BUGLIONI Piergiorgio, ALESSANDRINI Alberto ( segretario), ANTONELLI Anna. Presidente onorario a vita del circolo fu nominata la prof.ssa SCALCETTI.

sede del circolo Il Gomero ( foto di P. Buglioni )

sede del circolo Il Gomero
( foto di P. Buglioni )

Quello del “Gomero” non era  il solo circolo giovanile presente in città. Proprio in questo anno fiorirono in Osimo diversi circoli ed associazioni autogestiti da giovani. L’esigenza di ritrovarsi, di incontrarsi, di mettere insieme i propri sogni ed aspettative, di autogestire spazi semplicemente per parlare e/o sentire musica vide in città, nel corso di pochi mesi, il nascere delle associazioni: il CO.LI.ST., il GOMERO,il C.S.O Circolo Studentesco osimano, il GRAPPOLO. Una tendenza ad associarsi da parte dei giovani osimani che non passò inosservata agli occhi vigili  di don Vincenzo Fanesi che la sintetizzò con una vignetta, apparsa sul suo giornalino: l’Antenna cittadina;
Associazioni giovanili

16/04/1962 deliberato il progetto di costruzione di una nuova scuola media del capoluogo, spesa prevista £. 160.000.000. Un grande investimento per Osimo di quegli anni;

18/06/1962 si diplomano maestri: ACCORRONI Fiorella, BRILLARELLI Dante, MANCINI Maura, MINGO Elvira, SAMPAOLESI Rosanna, VIGNONI GABRIELLA.
Escono dal ginnasio: CASTELLANI Franco, CARBONARI Federico, CAPRARI Cesare, ZUCCONI Marcella, D’ORLANDO Sergio,  PIAZZINI Maurizio, SINIBALDI Costanza, ROVARELLI Maria Claudia, LUNETTA Roberto.
Si diplomano ragionieri: BERNABEI Giovanni, BIANCHI Sandro, BOLOGNINI Anacleto Primo, CIONCO Enrico, CONFORTI Carla,  DURANTI Antonio, FONTANELLA Cesare,  GIACHE’ Luigi,  GIAQUINTO Rosa,  LUCATTINI Francesco,  MARCHETTI Piero,  MERENDONI Lucia, MIGNANI Anna Rita, MICUCCI David,  PASQUINELLI Liliana,  PELONI Pierluigi,  PERGOLESI Maria,   PIERPAOLI Paolo,  POCETTI Sergio,  QUATTRINI Vinicio,  ROSSI Claudio,  SUARDI Alessandro,  TOMASSETTI Tullio, ZAGAGLIA Giorgio.

1962

05/07/1962 rilascio della licenza comunale per l’esercizio del servizio automobilistico di noleggio con conducente al sig. AGOSTINELLI Giacomo;

luglio 1962 un commosso omaggio Osimo tributa  alle salme di otto giovani soldati osimani caduti nel Montenegro. Si tratta delle salme  di AMBROSONI Luigi, BAFFETTI Gino, CIAVATTINI Enrico, DIAMANTI Rodolfo, FALCETTA Igino, GIULIANI Mario, SEVERINI Paolo.  Nella cattedrale del Duomo si svolse una messa di requiem celebrata da Monsignor Domenico Brizi. Le salme degli otto militari al termine della cerimonia furono tumulate nell’abside della Chiesa del Cimitero Maggiore ove si trovano le spoglie di tutti gli osimani caduti in guerra;
salme

11/07/1962 proseguono le richieste di autorizzazione di realizzazione di impianti per la vendita di carburante e miscela. Un nuovo impianto viene autorizzato, in località Casenuove, alla ditta MAGI Alessio;

–  28/07/1962 contributo alle spese per la realizzazione del tempio votivo di Dachau. A seguito di una richiesta pervenuta dall’Associazione volontari della Libertà con sede a Verona, con la quale si chiedeva la erogazione di un contributo per il completamento delle opere relative alla costruzione di un tempio votivo eretto a Dachau  a memoria dei  30.000 deportati politici italiani morti nei lager tedeschi.
dacIl nostro comune decide di partecipare alla lodevole iniziativa, erogando un contributo di £. 20.000;

12/08/1962 la frazione di Campocavallo celebra per il suo santuario la FESTA del COVO. Una manifestazione di ringraziamento al Signore per il buon raccolto conseguito. Un’iniziativa promossa dai padri Servi di Maria e dall’Associazione Acli, che riprende una vecchia tradizione locale. In quell’anno il Covo è consistito nella rappresentazione, per mezzo di un paziente lavoro di inTreccio di spighe di grano, della sagoma della cupola del campanile di Campocavallo;
1960 cOVO DI cAMPOCAVALLO

30/08/1962 il giovane Gilberto SEVERINI viene nominato delegato provinciale del movimento giovanile della Democrazia Cristiana;

02/09/1962 anche il comune di Osimo partecipa  alla raccolta fondi, così come stava succedendo in tutta Italia, per soccorrere  la popolazione di alcune regioni d’Italia e in particolare quelle dell’ Irpinia colpite dal disastroso terremoto del 21/8/1962.
Un segno tangibile della solidarietà della nostra città verso le popolazioni colpite dai gravosi movimenti tellurici. Fu deliberata la erogazione di £. 1000.000;

15/09/1962  deliberata la costruzione dell’edificio scolastico in località Fornace Fagioli sede dell’attuale scuola elementare;

18/09/1962 per la festa del patrono, come ogni anno da tradizione, sulle strade della città si percorre la sfida ciclistica organizzata dall’eclettico Rigoberto Lamonica

ciclismo

a sinistra il maestro Carbonari e Rigoberto Lamonica entrambi grandi appassionati di ciclismo

4 ottobre 1962 Papa Giovanni XXIII nel compiere lo storico viaggio apostolico a Loreto, ha fatto anche sosta per qualche minuto presso la Stazione Ferroviaria di Osimo. Ad attenderlo oltre a centinaia di osimani entusiasti c’erano in rappresentanza della municipalità il vice Sindaco Abruzzetti e gli Assessori prof. Elmo Cappannari, Appignanesi, oltre al gonfalone civico accompagnato dai vigili Tulli, Attili e Coriani.
1962 Papa Giovanni XXIII sosta a Osimo Stazione
1962 Papa Giovanni XXIII sosta a Osimo Stazione_2
1962 Papa Giovanni XXIII sosta a Osimo Stazione_3

22/10/1962 con  una economia locale basata prevalentemente sulla agricoltura, Osimo risente della grave crisi che questa attraversa. I continui licenziamenti che da alcuni anni si verificavano nel settore della produzione di fisarmoniche hanno sempre più aggravato la situazione della disoccupazione locale. L’amministrazione Niccoli difronte a tale situazione, appalesa inderogabile urgente la necessità di agevolare il sorgere di iniziative produttive che avrebbero, secondo il primo cittadino, consentito di  creare nuovi posti di lavoro, capaci di fornire i mezzi di vita a molte famiglie che versavano in condizioni economiche quanto mai precarie che, oltre a riuscire penose per chi ne soffriva, si ripercuotevano in definitiva sulle finanze del Comune, chiamato di frequente a porgere soccorsi ed aiuti oltre il limite della normale azione che esso era tenuto ad applicare nel campo della assistenza e della beneficenza, incontrando spese notevoli e sempre più insostenibili.
Unitamente ai sindaci di altri comuni limitrofi al nostro, Niccoli elaborò un progetto  per la costruzione di un consorzio per la realizzazione di una zona industriale, che doveva trovare collocazione nel territorio di Camerano,  che allora era considerata zona depressa e quindi ammessa, come tale, a fruire delle provvidenze di legge in materia. Oltre a questa iniziativa, che avrebbe portato i suoi benefici effetti per l’economia cittadina in un periodo di tempo medio lungo,  l’amministrazione Niccoli decise di attuare altri interventi che dovevano dare riscontri benefici immediati, come quello di prevedere  concessione di contributi per le spese di realizzazione di nuovi impianti industriali.
In particolare il sindaco Niccoli mise in campo una serie di  interventi concreti a sostegno delle nuove iniziative industriali.
Uno di questi prevedeva l’ erogazione a favore dei privati e delle Società che avrebbero creato nuove industrie nel territorio comunale, dopo il 1 gennaio 1962, uno speciale contributo, determinato in questo modo:
– per ogni operraio impiegato … £. 20.000.
– per ogni apprendista ………. £. 10.000.
Il tutto finanziato dal comune con un fondo denominato: ” contributo del Comune a favore di nuove industrie locali” da scrivere nella parte passiva del bilancio del Comune di Osimo;

27/11/1962 inizia l’industrializzazione della campagna. Ferdinando VIOLINI per primo apre un allevamento di polli. Farà seguito la creazione di un mangimificio, necessario per provvedere alle accresciute necessità dell’alimentazione del pollame cresciuto in quantità  industriale negli allevamenti;

07/01/1963  il comune effettua una ricognizione dei beni comunali, operazione prevista dall’art. 29 della L. 142/1960. Il comune do Osimo, al termine di tali operazioni di ricognizione,  risulta che detiene: beni mobili per un valore di £. 210.129.690;  beni immobili patrimoniali per un valore di £. 114.800.000; beni immobili di uso pubblico per destinazione per un valore di £. 1.153.350.000;

o7/01/1963 istituita la Commissione per la disciplina del commercio a sede fissa, il cui compito eraquello di esprimere parere sulle richieste di concessione delle licenze. Ne faceva parte il Sindaco, due rappresentanti delle associazioni sindacali dei lavoratori manuali e intellettuali: MAGGIORI Guido e BACCHETTI Domenico; due rappresentanti dei commercianti nominati dalle rispettive associazioni: PESARO Alberto e GRACIOTTI Augusto;

26/01/1963 incaricato il sig. AZALEI Giuseppe con il compito di curare la pulizia e l’arredo urbano della frazione di Passatempo;

29/01/1963 assunto con mansioni di aiuto magazziniere presso l’ufficio tecnico, il sig. SALOMONI Federico, un’altro “storico” operaio del comune;

25/02/1963 il sindaco Alessandro NICCOLI presenta le dimissioni, inoltrate a seguito  alla sollecitazione per la candidatura al parlamento ( al fine di  rimuovere le cause di ineleggibilità per le imminenti elezioni politiche). Ma il 2/3/1963 lo stesso Niccoli ritira le dimissioni per la rinuncia alla offerta di candidatura alla Camera dei Deputati. Con grande responsabilità Niccoli decise di continuare a prestare l’opera in seno alla Amministrazione comunale rinunciando alla lusinghiera prospettiva di un sicuro posto in Parlamento. La decisione venne accolta con grande sollievo da parte di tutta la maggioranza;

Mago Zurlì

Mago Zurlì intervista il piccolo Sandro Cittadini

02/03/1963 Don Dino MARABINI, giovane prete in servizio nella parrocchia di San Marco, promuove la “Giornata della Scuola”. Una manifestazione per le scuole e realizzata in collaborazione con i responsabili degli istituti scolastici che si svolse in Teatro il 27-3-1963 e che vide la partecipazione di Ciro Tortorella ( personaggio televisivo noto come “Mago Zurlì”);

15/03/1963 muore il consigliere comunale BARDEZZI Giuseppe al suo posto entra nel civico consesso il sig. PIZZICHINI Aurelio nato ad Osimo il 20/10/1933 primo dei candidati non eletti nella lista della Democrazia Cristiana;

30/03/1963 nominata la signora ACQUA FRONTINI Olga, quale rappresentante del comune  all’interno del  consiglio di amministrazione dell’asilo “San Giuseppe da Copertino”;

30/03/1963 nominati i rappresentanti comunali all’interno del condominio della società teatrale “Nuova Fenice” nei signori BARIGELLETTI prof. Aldo e CAMPANELLI Gaetano; 

30/03/1963 nominati CAMPANELLI Giuseppe, CASTELLANA Domenico, IPPOLITI Giovanni a rappresentare il comune nella deputazione dei pubblici spettacoli;

28/04/1963 elezioni politiche. 48 osimani su 100 votarono la Democrazia Cristiana.
Alla Camera dei deputati i risultati furono:
DC             ottiene il    47,48 %    6.921 voti
PCI            ottiene il    21,80 %    3.176 voti
PSI             ottiene il    15,60 %    2.388 voti
PSDI          ottiene il    05,30 %       785 voti
PLI             ottiene il    03,96 %       575 voti
MSI            ottiene il    03,48 %       516 voti
PRI             ottiene il    01,87 %       292 voti
PNDUM     ottiene il   00,,78 %        54 voti

Al Senato le elezioni andarono così:
DC             ottiene il    48,20 %
PCI            ottiene il    21,05 %
PSI             ottiene il    16,00 %
PSDI          ottiene il    05,40 %
MSI            ottiene il    03,70 %
PLI             ottiene il    03,20 %
PRI             ottiene il    02,20 %
elezioni
Dalle elezioni uscì proclamato deputato nel collegio di Ancona,  dalla lista del P.L.I., l’osimano Giulio LEOPARDI DITTAIUTI  che ricoprì l’incarico fino al 4 giugno 1968.
Leopardi

05/05/1963 la FUCI ( Federazione Universitari Cattolici Italiani) costituisce un gruppo teatrale il GUT denominato “Gli Ultimi” che metterà in scena il primo spettacolo il 22 maggio al Teatro Campana. Si trattava di una commedia di Pirandello, “L’uomo dal fiore in bocca”, gli interpreti sono: BAIOCCO Nadia, FERRAMONDO Pierluigi, RIDERELLI Fernando, SEVERINI Gilberto, LANDOLFO Peppino, alla regia don Aldo COMPAGNUCCI.

maggio 1963 eletto il nuovo direttivo al Circolo dei “Senza Testa associazione Pro  Osimo”: PESARESI Alberto, CAMPANELLI Giuseppe, CARBONARI Benedetto, CANALINI Nicola, BELLEZZA Ubaldo, PETTINARI Emilio, LANARI Giuseppe.

27/05/1963 servizio automobilistico noleggio autoveicoli con conducente. Viene concessa licenza a COPPARINI Muzio a seguito di rinuncia di CASTRICO Angelo;

10/07/1963 la realizzazione dei campi da tennis che tanta polemica aveva scatenato in Consiglio Comunale, perchè di fatto queste opere determinarono la dismissione della pista ciclistica intorno al Diana, permise la diffusione e l’interesse degli osimani verso il tennis. Gino Buglioni organizzò i primi corsi e chiamò anche  un allenatore per insegnare la pratica tennistica ai bambini. Il primo allenatore di tennis venuto ad Osimo si chiamava ILYES Giuseppe
Tennis 1963

1963   istituito l’ufficio postale a Passatempo;

1963 deliberato la vendita di porzione di terreno per la costruzione dell’asilo ex Foro Boario da parte del Centro Italiano Femminile;

03/06/1963 muore: papa Giovanni XIII. Credo di non venir  smentita se dico che in ogni casa degli italiani c’era  la sua immagine. Io non l’ho “vissuto” ero troppo piccola ma attraverso le tante immagini ho imparato a conoscerlo un poco ed amarlo.Per la sua dolcezza rimane  il Papa Buono. 

29/07/1963 muore il consigliere comunale CECCONI Umberto, il sindaco Niccoli così lo ricorda in Consiglio comunale: ” … un nuovo lutto ha colpito la nostra famiglia con la scomparsa recentissima di Umberto Cecconi che in questa Assemblea ha rappresentato per due volte il Partito Socialista Italiano. Rassegnò le dimissioni perchè le sue condizioni di salute non gli consentivano più di seguire i lavori del civico consesso con l’assiduità che gli era propria. Desidero tuttavia ricordarlo egualmente perchè in Cecconi tutti noi abbiamo avuto un amico sincero e fidato, sincero nelle espressioni del suo punto di vista, fidato in tutto quanto concerneva l’attaccamento alla cosa pubblica. Egli ci ha lasciato un esempio, un  bello esempio del modo in cui una persona di modesta levatura sociale, ispirandosi ad una fede politica, abbia saputo rendersi interprete delle necessità delle classi umili nella compagine consiliare, impegnandoVisi con tenacia e perseveranza. Credeva ai principi ideali del suo Partito, ci credeva con profondo convincimento, e ne caldeggiava l’attuazione. E’ stato coerente nelle proprie idee, conservate per tutta la vita, e questo torna di onore a Lui, che lo ricordiamo con animo commosso.”  Dopo questo intervento, Maggiori Guido, per il Partito Comunista si associò alle parole del Sindaco, Erpici Massimiliano, a nome del gruppo socialista, ringraziò il Sindaco per le toccanti parole espresse nei confronti di un loro rappresentante, Bianchi Albino si associò anch’egli a nome del gruppo di maggioranza;

29/07/1963 deliberata la sistemazione della scala di accesso alla sala consiliare. Il palazzo comunale, oltre all’ingresso principale, ne ha un’altro sotto il portico che prospetta Piazza Boccolino, attraverso il quale si accede alla sala delle adunanze del Consiglio, ed allora, all’ufficio del lavoro, alla sezione staccata dell’Ufficio Tecnico provinciale ed alla Commissione militare di leva. Le scale di accesso era ridotta in condizioni deplorevoli con i gradini logori per vetustà, i pavimenti dei ripiani sconnessi. I lavori comportarono una spesa di £. 1.200.000 e furono eseguiti dall’impresa GRACIOTTI Clelio;

29/07/1963 approvata dal Consiglio Comunale la graduatoria di merito del pubblico concorso per applicato di concetto, viene nominata vincitrice ed assunta la signorina Liliana PASQUINELLI. Impiegata che per anni poi ha servito, sempre con grande gentilezza e garbo, tutti gli osimani che sono passati per l’ufficio anagrafe;

09/08/1963 premiati con borse di studio alcuni ragazzi osimani. Si tratta dei primi classificatisi in una graduatoria che tiene conto del merito scolastico ma soprattutto della situazione economica delle famiglie. I premiati 1963 sono:
MORETTI Angela frequentante l’università, MAZZIERI Sergio studente dell’istituto Tecnico Professionale; MORLACCHI Alfiero studente dell’istituto Tecnico Professionale; NATALINI Francesco anche questi un giovane frequentante la scuola professionale  del San Carlo;

14/08/1963 Anche la pratica sportiva della  pallacanestro,  grazie all’entusiasmo suscitato dai successi sportivi della prima squadra, si diffonde tra i giovani osimani;
ROBUR basket

28 agosto 1963 Martin Luther King marcia pacificamente su Washinton, chiedendo insieme ad altre 200.000 persone l’integrazione razziale. Rimarrà nelle pagine della storia come il discorso “I have a dream”: “Ho un sogno”;

29/08/1963 costituita  la Commissione Edilizia, nominati  i signori GONNELLI Alvaro e MARCHEGIANI Mario;

30/08/1963 approvato il Regolamento per il servizio dei Vigili Urbani;

18/09/1963 3° centenario della morte di San Giuseppe da Copertino. Al Teatro comunale “La Fenice”, per l’occasione venne a tenere un concerto la Banda dell’Aeronautica

padre remo

Mons. Agnozzi e a sinistra il guardiano padre Remo Marchetti 

1963 Nasceva la Lenco Italiana spa in via Guazzatore nei locali della ditta F.lli Antonelli ( che fabbricava voci  per fisarmonica). La nuova società con capitale italo-svizzero si dedicava alla realizzazione di giradischi e apparecchi elettrici. Dietro la società c’era lo spirito imprenditoriale dei sigg. Antonelli Luciano e  Laeng Frits. L’iniziativa imprenditoriale parte con 20 dipendenti ma nei programmi ambiziosi della società  già si parlava di un centinaio di assunzioni ed estensione della produzione a diversificati prodotti nell’ambito della costruzione di motori elettrici per piccoli elettrodomestici da far funzionare mediante batteria anzichè con la consueta elettricità.
Lenco Italiana S.p.A. Osimo

L’azienda si avvaleva dell’ esperienza ingegnosa dei  tecnici artigiani  osimani e dell’intuito innovativo di alcuni tecnici svizzeri. Un bel connubio di esperienza ed innovazione che portò alla realizzazione  di importanti prodotti di qualità. L’impresa osimana riuscì, nel tempo,  ad impiegare 650 tecnici e operai specializzati, e a produrre ogni anno centinaia di migliaia di giradischi, apparecchi Hi-Fi, meccaniche per uso industriale, e motori elettrici di alta qualità.  I modelli vedette della marca sono stati  il giradischi L. 85, numero uno incontestato per la qualità, e l’economico 725, i compatti 8000 e 950, questo ultimo con radio FM incorporata e la cuffia K-105;

Luciano Antonelli il titolare della Lenco Italiana spa osserva il lavoro delle sue collaboratrici

Luciano Antonelli il titolare della Lenco Italiana spa osserva il lavoro delle sue collaboratrici

09/10/1963 un’enorme frana fa traboccare il bacino dell Diga del Vajont, la cui enorme ondata distrugge Longarone ed altri paesi della vallata. Muoiono più di 2.000 persone;

12/10/1963 la Giunta delibera l’erogazione  di un contributo di £ 100.000 da devolversi, attraverso la Rai, per i soccorsi ai superstiti della sciagura del Vajont. Nella motivazione della delibera si legge: “La sciagura che ha colpito Longarone causando numerosissime vittime e la distruzione di interi paesi ha indotto l’amministrazione osimana a partecipare alla nobile gara di solidarietà, mettendo a disposizione l’erogazione di un contributo a favore dei superstiti della sciagura del Vajont, che al di là del suo ammontare serve a dare un segno tangibile della solidarietà della cittadinanza osimana con la popolazione tanto duramente colpite negli affetti e negli averi”.

28/10/1963 lascia il comune il segretario comunale MILIONE Arturo. Nuovo segretario comunale diverrà DONATI Gualtiero;

28/10/1963 ultimata la realizzazione della scalinata di collegamento tra via  Torri e piazzale Guasino costo dell’opera £. 9.50.000;
scalinata 5 torri gGUASINO

22/11/1963 viene assassinato a Dallas il presidente americano John Fitzgerald Kennedy

11/02/1964 muore tra il profondo cordoglio della cittadinanza osimana, nell’Ospedale Civile di Osimo,  il vescovo mons. Domenico BRIZI che dalla consacrazione episcopale avvenuta nel 1964 aveva sempre sorretto la diocesi. Il vescovo Brizi è stato amato dagli osimani per le sue virtù religiose e per la sua grande umanità. Durante i suoi 19 anni di episcopato fu un buon pastore per tutti, dai personaggi importanti al più umile cittadino. Come segno di riverente omaggio alla memoria del vescovo, la civica Amministrazione ritenne di assumere a carico del Bilancio comunale le spese per la cerimonia funebre. Cerimonia che vide la commossa partecipazione di tanti osimani di ogni ceto sociale.
Il suo corpo è sepolto nella cripta del Duomo di Osimo.
domenico_brizi_3

Grande, commossa ed unanime la partecipazione degli osimani all’ultimo saluto al suo “Vecovo Buono”
Brizi

25/03/1964 acquistato il terreno dalla contessa LEOPARDI DITTAIUTI Clarice di Osimo per un prezzo di £. 17.770.000 adiacente al campo sportivo Diana. Il terreno, per un totale di mq. 12.500,  servirà per la realizzazione della nuova scuola media;

25/03/1964 il consigliere LUNA Quinto  eletto nella lista n.1 “falce , martello e stella” si dimette, entra in consiglio MENGARELLI Germano, ma alla prima seduta questi dichiara pubblicamente di rinunciare alla nomina. Scorrendo la lista dei non eletti, il posto viene asseganto a ANDREUCCI Gino ma anche questi, presente in aula, fa sapere pubblicamente di rinunciare ad assumere la carica. Alla fine il posto viene assegnato a ANDREONI Giuseppe ( zio Peppe) che presente in aula,  dopo aver fornito al Sindaco-Presidente dell’Assemblea la prova grafica ( era previsto per legge che i consiglieri prima di assumere l’incarico dovevano dare prova di saper leggere e scrivere), diventa consigliere comunale del secondo mandato Niccoli;

marzo 1964 in Osimo faceva teatro anche il ” Ricreatorio Femminile ” diretto da Maria BIANCHI. Al suo interno vi erano diversi gruppi come: la nuova orchestra “THE FRIENDS” nella quale militavano le sorelle MORI; il gruppo delle “Piccole Attrici” con Anna Maria FEI e Maria Laura NICCOLI; il gruppo “THE LIVELY GIRLS” diretto da Maria Eugenia FABIANI e Francesca BUGLIONI;

25/03/1964 i consiglieri comunali ERPICI Massimiliano e BUGLIONI Attilio, entrambi eletti nella consultazione elettorale del 6/11/1959 con le liste del Partito Socialista Italiano, comunicano al Sindaco che intendono costituire un nuovo gruppo consiliare aderendo al P.S.I.U.P.;

10/04/1964 acquistata in via Fonte Magna una quercia ultracentenaria che per la sua imponenza caratterizzava ed arricchiva la zona. I proprietari della quercia, i sig.ri CEDRARO Ennio, CEDRARO Eilio, CATENA Giulia avevano manifestato il proposito di abbatterla per ricavarne legna. Il Comune venutone a conoscenza l’acquistò per £. 300.000, comprensivi della quercia e del piccolo tratto di terreno ove la stessa insisteva;

22/05/1964 la signora PRESSEMOLI Bianca Anna residente a Milano fa richiesta per una licenza edilizia per la realizzazione di un Motel per fini turistici da realizzare in via Settempedana. La Giunta esprime parere favorevole sulla opportunità della costruzione del “Motel CINZIA” da parte della signora Pressemoli;

25/05/1964 concorso per comandante dei Vigili Urbani, questa la graduatoria: 1° GIULIODORI Augusto; 2° NICOLETTI Carlo; 3° MARCHEGIANI Ugone, 4° LORETANI Marco. Viene assunto come Comandante il futuro ragioniere del Comune Giulidori Augusto, che poi rinuncia all’incarico in quanto passa all’ufficio ragioneria e viene assunto  il secondo in graduatoria: Nicoletti Carlo;

10/06/1964 sciopero dei dipendenti comunali.  Il consigliere Biondi preenta una interrogazione.
“Signor Sindaco, mi risulta che in occasione dello scipoero in vigore dei dipendenti comunali, un operaio alle dipendenze di questa Amministrazione, inviato sul posto di lavoro dei vari cantonieri per interrogarli se aderivano o meno allo sciopero  per rilevare le presenze ed assenze per sciopero. Si vuol sapere se ella è a conoscenza di questi fatti, che a giudizio dell’interrogante,  è una forma di intimidazione nei confronti dei dipendenti  e lede il diritto di sxioperare sancito dalla Costruzione.

1964 costruzione del nuovo Mattatoio con annesse celle frigorifere in zona Molino Mensa;

26/07/1964 prendono la maturità i maestri: AQUILI Ornella, COSTANTINI Luigina, FELICIANI Francesca,  MENGHINI Rita, CARLETTI Attilio, SABBATINI Augusto, STROLOGO Dirce, CEDRARO Luciana, DURANTI Luciana.
Escono maturi dal ginnasio: BELLAGAMBA Paolo, FALCETTA Gino, FORESI Margherita,  MASSACCESI Vincenzo, SABBATINI Graziano.
Si diplomano Ragionieri: ANTONINI Giorgio, BATTISTI Luciano, BERARDINELLI Gincarlo, BUGLIONI Patrizia, CIOTTI Gianni, CROCIANELLI Sergio, CUCCHOIA Angelo, FAGOTTI Renata,  GABBANELLI Anna,  GIORGETTI AnnaMaria, GIORGETTI Franca,  LANARI Eraldo, LUNA Giuseppina,  LUNA Liliana,  MERCURI Luisa,  NIOVELLI Guido,  POLVERINI Leonardo, REGNICOLI Simona.
diploma1964

03/07/1964 prima villeggiatura estiva organizzata da Don Dino MARABINI. Quella villeggiatura montana organizzata a Frontignano è stata decisiva per la nascita dell’Associazione della Lega del Filo d’Oro. In quella  breve vacanza di pochi giorni,  nella casa albergo “Domus Laetitiae,  con una comitiva di donne “singolari” ( cinque non vedenti prive di udito, dodici non vedenti e sedici volontarie); alla presenza di prete “particolare”, che aveva deciso di dedicare il suo impegno alla promozione dei diritti delle persone cieche, don Dino Marabini; presente il suo carissimo amico Aldo Valcavi, e con la presenza di una donna “straordinaria e coinvolgente” quale è stata Sabina SANTILLI, è nata  l’idea di creare la Lega del Filo d’Oro.
Hanno partecipato  a quella  storica villeggiatura le cieco-sorde Maria LUBRANO e Rita LUBRANO (che hanno vissuto gli ultimi anni della loro vita  presso la casa Kalorama di via delle scalette), Pina MANENTI e Maria SOMA che venivano da Milano. C’erano alcune non vedenti che saranno poi le “protagoniste fondatrici” e “le anime” della Lega come: Renata SAPORITI, Ernestina COLOMBO, Iride GIUSSANI, Anna Maria MARABINI ( sorella di don Dino), Costantina PANETTONI, Maria GROSSI e Felicita RUZZICONI.

Soggiorno Lega C’erano anche giovani ragazze osimane,  le prime volontarie della Lega del Filo d’Oro, che con la loro calorosa presenza e  il “Malossi” hanno aiutato a far trascorrere, alle  ospiti, giornate  di felicità e di spensieratezza. Fra di loro: le sorelle PIRANI, Fiorella maestra e Daniela ragioniera;  Rita MERCURI, Anna ORSETTI all’epoca studentesse; Giuseppina GIULIODORI, Cristina FRATI, Valeria VALCAVI maestre, Leonilde SCHIAVONI negoziante a San Marco; Anna GIULIODORI casalinga, Lucia MAZZIERI universitaria.
Tanti sono stati negli anni seguenti,  i  giovani osimani che hanno potuto fare esperienza di volontariato nei soggiorni estivi promossi dalla Lega del Filo d’Oro. Giovani che hanno avuto modo di  scoprire quanto fosse facile comunicare con persone prive di udito e di vista e quali ricchezze umane queste persone possono trasmettere.

Da quella villeggiatura partì il gruppo di lavoro che di li a poche settimane portò alla fondazione della Lega del Filo d’Oro, avvenuta il 20 dicembre 1964;

10/07/1964 su consiglio di mons.Grillantini, il sindaco Alessandro Niccoli  fa installare  un cannocchiale in un punto molto panoramico   di Piazza Nuova. Una iniziativa molto apprezzata dagli osimani e che destò non poca curiosità fra i bambini e i turisti in visita alla città, che potevano ammirare, come chiedeva don Carlo , “il nostro insuperabile paesaggio”.
Il  cannocchiale  era a moneta, e si aveva a disposizione 3 minuti  per scrutare da vicino, percorrere e attraversare i monti Sibillini, Filottrano, Montefano, Cingoli, Recanati, monte San Vicino, … ma anche riconoscere i percorsi fatti a piedi con gli scout,  le case, le piante, la natura che circondava Osimo;

PiazzaNuova

foto di Alberto Carletti

1964 l’Osimana partecipa al campionato di 1* divisione

Osimana 1964

da sinistra l’allenatore Lucchesi, Costanzo, Barletta, Galeazzi, Marchetti, Mantini, Parri accosciati Giulianelli, Paolo Leggeri, Ridolfi, Enzo Brazzoni e Faccenda.

– 1964 la Robur si fa onore nel campionato di Promozione
Robur 1964Filonzi, Marchetti, Pierpaoli, Baleani L., Mattioli, accosciati Lampa, Bolognini, Giorgi, Niccoli, Rossi

05/07/1964 a 20 anni dalla Liberazione l’Amministrazione comunale Niccoli, volle onorare e ricordare questa data  con l’inaugurazione di un monumento,  in via Leonetta, in pietra a forma di un prallelepipedo, adornato da un rampicante in ferro. Un cippo, a ricordo della Resistenza, per commemorare   i 15 partigiani osimani che persero la vita in diversi scontri a fuoco: quello del 9 febbraio 1944, quello del marzo 1944, del 22 e del 25 giugno. 

cippo via Leonetta

I nomi dei partigiani caduti riportati sul cippo: CASTELLANI Lelio, ESPINOSA Marcello, FABRIZI Renato, GRACIOTTI Piero, LAVAGNOLI Alessio, LIBERTI Bruno, MARINI Gino, MOSCHINI Luigi, PALLOTTA Augusto, PAOLINI Federico, POLVERINI Carlo, SCONOCCHINI Alfredo, STACCHIOTTI Franco, VERDOLINI Mariano, VOLPINI Gino.
A questi vennero successivamente ( a seguito di ulteriori ricerche storiografiche)  aggiunti i nomi di: BELFIORI Augusto, SPINSANTI Giulio, SERLONI Amedeo e  M.B.V.M.  BADIALETTI Ermanno.

leonetta4” PERCHE’ I CITTADINI RICORDINO E I GIOVANI TRAGGANO ESEMPIO
DA CHI CON LA MORTE SCHIUSE ALLA PATRIA IL CAMMINO DELLA LIBERTA’
E DEL RINNOVAMENTO DEMOCRATICO ”
Nel ventennale della Resistenza 5 luglio 1964

1964 la squadra “minore”della Robur  che nel 1964 partecipava al campionato di 1^ divisione

Robur 1964 1^ divisione

da sinistra: Baleani, Zoppi E., Marchetti, Carlini, Gaggiotti, accosciati : Mengoni, Pieroni, Cappannari, Zoppi A., Lampa

17/07/1964 in occasione del 3° anniversario della morte di San Giuseppe da Copertino il Comune di POGGIARDO aveva organizzato i festeggiamenti. In questo paese del salento il nostro santo patrono ha iniziato i suoi difficili studi da prete e  lì ha ottenuto l’ordinazione sacerdotale, celebrata la domenica  del 28 marzo 1628. L’assessore BARIGELLETTI Aldo , delegato dal sindaco,  e il gonfalone della nostra città scortato da due vigili urbani con il treno si recò a Poggiardo a rappresentare la nostra città per il solenne avvenimento.
Poggiardo 1

Immagine2

21/08/1964 la Giunta decide di acquistare e dotare la frazione di Osimo Stazione di un orologio da collocare nel piazzale della stazione. Orologio a corrente elettrica avente la dimensione di un metro di diametro, che viene acquistato dalla ditta Silvano POLVERIGIANI per £. 120.000;

04/09/1964 concessa a FULTONI Roberto  licenza per il servizio automobilistico di noleggio con conducente, aveva la rimessa auto in via San Giovanni;

28/09/1964 il vigile del fuoco scelto, Settimio SBAFFO, viene nominato Capo del distaccamento di Osimo dei Vigili del Fuoco.

novembre 1964 Osimo  si prepara per andare alle elezioni fissate per il 22 novembre 1964. I partiti preparano le liste dei candidati che si sottoporranno agli osimani per la scelta degli amministratori della città per il quinquennio 1964   – 1969.

Nella lista dell D.C. si candidarono:
candidati DCNICCOLI Alessandro, – preside Liceo classico e sindaco in carica;
ACQUA Vincenzo – avvocato libero professionista;
ABBRUZZETTI Goffredo – ingegnere;
AGOSTINELLI Maria in Castellani – casalinga;
AMBROGETTI Carlo – artigiano,
APPIGNANESI Carlo – impiegato Ferrovie dello Stato;
BARIGELLETTI Aldo – insegnante di scuola media;
BIANCHI Albinio – fornaio;
BOTTEGONI Igino – perito agrario;
BUSCARINI Enrico – pensionato;
FORESI Aldo – operaio;
GENTILI Narciso – capomastro;
GIULIODORI Augusto – insegnante;
GIULIODORI Nazzareno – operaio;
GOBBI Carlo – maestro elementare;
INNOCENZI Giuseppe – industriale;
LASCA Roberto – dipendente delle ferrovie dello stato;
MARCHEGIANI Ugone – ragioniere del mandamento commercio;
MARCONI Attilio – operaio;
MARTINI Giuseoppe – infermiere;
MOSCA Giulio – portalettere;
ORSETTI Duilio coltivatore – diretto;
PESARESI Mario – segretario Coldiretti;
PETTINARI Giulio – fornaio;
PIAZZINI Vittorio – ingegnere libero professionista;
SINISCALCHI Alfredo – ragioniere Artigiani;
SIMONETTI Mario – mezzadro;
SORBELLINI Rosario – maestro elementare;
ZOPPI Sinibaldo – agronomo.

 Si proposero per il P.C.I.:
pciANDREONI Giuseppe – artigiano;
BALEANI Vito;
BALESTRIERI Giuseppa in Marzioli;
BIANCHI Nello;
BIANCHI Aldo;
CATENA Gino;
CECCONI Veniero;
CORALLINI Silvio;
DOLCINI Ferdinando;
DONZELLI Vittorio;
GIOVAGNOLI Remo;
GIULIODORI Emilio ;
GLORIO Luigi;
GRACIOTTI Arnaldo;
GRAZIOSI Erminio;
GUERCIO Giulio;
GUERRINI Oreste;
LUCARINI Edmiro;
MAGGIORI Guido,
MERCURI Celestina in Corriani;
PASQUALINI Paolo,
MOSCA Giovanni;
PETTINARI Armando;
PIERGIACOMI Antonio;
POSSANZINI Giuseppe;
RAFFFAELLI Carlo;
RE Roberto;
SABBATINI Rimondo;
SALUZZI Carlo;
VICARELLI Alfredo.

Si candidarono per il M.S.I.:
msiSCAVIZZI Giacomo;
MICHELI Alfredo;
MATASSOLI Cesare;
BORSETTI Renato;
CIONCO Giovanni;
FALASCONI Alessio,
GASPARONI Filippo;
MARONARI Gino;
SANTARELLI Corrado;
SERMOSI Francesco.

Si candidarono per il PSI:
PSI 5ARTECONI Sergio;
BACHIOCCHI  Alberto;
BAFFETTI Mario;
BELELLI Pietro;
BELELLI Antonio;
CAMPANELLI Gaetano – commerciante;
CAMPANELLI Luigi;
CAPORALINI Calfiero;
CARBONARI Arturo;
CATENA Giovanni;
CECCONI Remo;
CINTIOLI Giuseppe;
GIACCO Cesare;
GIULIODORI Aldo;
GONNELLI Alvaro;
GRACIOTTI Americo;
GRACIOTTI Giulio;
LUCHETTI Nazzareno;
MARINELLI Rolando – fornaciao;
MARCHETTI Gualtiero;
MASSACCESI Aurelio;
MORRONI Luigi;
PIRANI Emilio;
SABBATINI Augusto;
VIGIANI Timuccio.

I candidati per la lista del Partito Liberale Italiano furono:
PLI ACCORRONI Galliano;
ALESSANDRINI Alberto – perito agrario;
ALESSANDRINI Tullio – geometra libero professionista;
BUGLIONI Gino;
COSTANTINI Ferruccio;
FABIANI Vincenzo – avvocato libero professionista;
FRAMPOLLI Pier Vincenzo;
GAMBINI Sisinio;
GIULIODORI Luigi – geometra libwero professionista;
GIULIODORI Giovanni;
GREGANTI Giuseppe;
HONORATI Giuseppe – agente rurale;
LORETANI Nello;
MARTINI Marino;
MORETTI Amedeo;
PALMIERI-LATTANZI Eugenio;
PESARO Alberto;
PETRINI Carlotta;
RAPONI Ermanno;
RICCIONI Mario,
ROCCHI Guido;
SAMPAOLO Giovanni;
SERNANI Enrico;
TADDIOLI Domenico.

Misero il loro nome per il  P.S.I.U.P.:
Psdup BUGLIONI Attilio;
ERPICI Massimiliano;
BAMBOZZI Nello;
BELVEDERESI Giovanni;
BUGLIONI Amleto;
CINGOLANI Carnio;
DE LUCIA Gabriele;
FALAPPA Mario;
FONTANELLA Aroldo;
LARDINI Orfeo;
MARCONI Enrico;
PICCHIO Marino;
PIRANI Piero;
POLACCO Rodolfo;
SCARPONI Clemente;
STACCHIOTTI Vincenzo.

Sostennero e si proposero come candidati per il P.S.D.I.:
psdiGIRI Flora  – professoressa;
CINGOLANI Gino;
CANALINI Clemente;
ARGENTO Ugo;
BRUSCHINI Giovanni;
CLEMENTI Gino;
LAMPA Remo;
MATASSOLI Aristeo;
MARCHESINI Luigi;
MENGONI Giulio;
MIGNARELLI Marino;
MOSCOLONI Ferruccio;
PAGLIARECCI Eugenio;
STAFFOLANI Mario;
STAFFOLANI Vincenzo;
VACCARINI Enrico.

I candidati in appoggio alla lista del P.R.I. furono:
PRI8 VICARELLI Ennio;
BALEANI Umberto;
BORSINI Antonio;
CANAPA Giannino;
COSTANTINI Enrico;
DOLCINI Luigi;
GELSOMINI Lidio;
GIUSEPPETTI Cesare.

28/12/1964 termina il mandato del sindaco Alessandro Niccoli e della sua giunta. Come dissero  i giornali dell’epoca:

“con Alessandro Niccoli si concludono 4 anni di fecondo Lavoro”.

Questi in sintesi  gli interventi fatti nei 4 anni:
– EDILIZIA SCOLASTICA interventi per £. 289.173.000
per l'edilizia scolastica

– INTERVENTI STRADALI spese per depolverizzazione delle strade e sistemazioni varie £. 25.990;
– OPERE PUBBLICHE varie e di piccola entità di manutenzione £. 170.149.000;
– OPERE IGIENICHE £. 213.003.000;
– SPESE  per il Nuovo Piano Regolatore £. 57.723.000
In questo periodo l’acquedotto cittadino venne potenziato. Con un sostanzioso investimento venne potenziata la nuova centralina di sollevamento in località Padiglione
acquedotto

Grandi investimenti nella realizzazione e/o ampliamento delle strutture scolastiche

ampliata la scuola elementare del Borgo

ampliata la scuola elementare del Borgo

nuovo edificio scolastico a San Biagio

nuovo edificio scolastico a San Biagio

a Fornace Fagioli

Nuovo Edificio Scolastico per la scuola elementare in località Fornace Fagioli realizzato nel 1964

Nuovo Edificio scolastico per le elementari realizzato, in località Villa San Paterniano, nel 1962

Nuovo Edificio scolastico per le elementari realizzato, in località Villa San Paterniano, nel 1962

Nuovo Edificio scolastico realizzato, in località Casenuove, nel 1961

Nuovo Edificio scolastico realizzato, in località Casenuove, nel 1961

Nuovo Edificio scolastico per la scuola elementare nella frazione di Santo Stefano. Opera realizzata nel 1962

Nuovo Edificio scolastico per la scuola elementare nella frazione di Santo Stefano. Opera realizzata nel 1962

Edificio scolastico per le elementari di Borgo San Giacomo ( 1963 )

Edificio scolastico per le elementari di Borgo San Giacomo ( 1963 )

Lo sviluppo delle nuove crescenti attività artigianali e industriali resero necessari investimenti per potenziare la rete di produzione dell’energia elettrica. Per rispondere a queste nuove esigenze l’Amministrazione Niccoli diede vita alla nuova centralina diesel per la produzione di energia elettrica cittadina
energiaLe nuove vie e i nuovi quartieri che in questo periodo si svilupparono furono tutte attrezzate con il servizio  dell’illuminazione pubblica

La nuova via Guazzatore illuminata come non lo è oggi

La nuova via Guazzatore illuminata come non lo è oggi

Tanti furono i lavori e le opere eseguite in questo mandato.
– il marciapiede rialzato lungo via  5 Totti
marciapiede via 5 Torri

Lavori di ampliamento e potenziamento dell’acquedotto cittadino, con la posa e sistemazione della nuova condotta,

acquedotto

Realizzate, oltre a quelle già riportate, anche tante  opere di ordinaria manutenzione o di limitata entità, ma sempre di vitale importanza per la popolazione osimana. Fra queste:
– La costruzione di una chiostrina per sosta passeggeri in Via 5 Torri;
– la sistemazione dei bagni al campo sportivo Diana;
– le bitumature stradali a Passatempo, a Villa San Paterniano e via Guazzatore;
– il restauro dei locali del Monastero di S.Nicolò, per ottenere maggiori disponibilità di aule per la scuola Media;
– riparazione del muraglione tra via Leopardi e Via 5 Torri;
– ricostruzione monumento partigiani in Via Val Musone;
– sistemazione locali Foro Boario per Ufficio Ispettorato Motorizzazione,;
– realizzazione fognature per la frazione Abbadia;
– costruzione scalinata di accesso alla scuola elementare Santa Lucia da via Pompeiana;
– costruzione cunette in via Onofri, ecc.

Osimo che lavora:

– Ditta F.lli Pierpaoli. L’azienda partita grazie all’iniziativa dell’artigiano Giuseppe Pierpaoli, vede negli anni ’60 titolari i 3 figli: il rag. Paolo, Giovanni e Ubaldo. L’officina meccanica nel tempo si era perfezionata sempre più nella preparazione di ogni tipo di infissi metallici: finestre, balconi, terrazze, vetrine, porte. La notorietà della qualità dei suoi prodotti gli aprì mercati in tutte le Marche ed anche fuori regione. All’originario nucleo familiare si aggiunsero ben presto un gruppo di una quindicina di operai. Nel periodo 1960 – 1964 l’azienda non riusciva ad evadere tutte le richieste di commesse perchè gli angusti spazi della ditta, prima in via Saffi e poi in via Settempedana, non lo permettevano e la zona artigianale che l’amministrazione Niccoli aveva progettato non era ancora  realtà. La mancanza di spazi obbligava ad effettuare alcuni lavori  anche all’aperto.

Pierpaoli f.lli

– ditte che producono articoli sacri: Nel 1964 in Osimo aprono due fabbriche, a carattere artigianale/familiare  di articoli religiosi.
La ditta Tronti che era ubicata in via Chiaravallese e la ditta I.R.O. di Mario Lucchetti che aveva il suo stabilimento in via Olimpia. Queste ditte si dedicavano alla produzione di articoli religiosi come: ceramiche, croci, simulacri di Santi e Madonnine. La ditta di Mario Lucchetti – che inizialmente  era composta unicamente dai propri familiari, con la moglie Mignani Augusta addetta alla lavorazione – in poco tempo ottenne un bel successo anche per la buona qualità dei sui prodotti che conquistarono i mercati di Loreto, e dell’Umbria.

Luchetti

– falegnameria Re Roberto. La falegnameria ha avuto origine nel marzo 1961 grazie alle mani esperte di Bruno Re. Nel proseguo degli anni ’60 grazie al lavoro tenace di Re Roberto l’attività si amplia fino ad assorbire una cinquantina di dipendenti.

ReL’attività prevalente che veniva  svolta era la lavorazione di “prefabbricati”per mobili di arredamento per la casa: soggiorni, tinelli, camera da pranzo e camere da letto. Tali prodotti venivano lavorati per conto di importanti aziende del pesarese. L’attività, tuttavia, nel tempo si diversificò fino alla lavorazione anche di “mobili finiti”. Oltre all’esperienza del capostipite Bruno la ditta era diretta dai figli Roberto ( consigliere comunale nelle file del PCI) e Rolando.
Re 45

– ditta  Vetreria Osimana di Mario Liguori. L’attività della ditta è iniziata nel 1956, ma solo verso il 1960 la ditta grazie ai nuovi macchinari e alla nuova tecnologia introdotta dal proporietario, Mario Liguori, ha trovato impulso aumentando la produzione, trovando un mercato sempre più ampio.
La fabbrica si dedicava alla lavorazione del vetro e del cristallo per specchi, incisioni e smegliature. Nel 1964 la ditta era ubicata in via Settempedana su un’area di 640 mq. e contava circa quindici operai. Grazie alle nuove tecnologie, automatizzate ( all’avanguardia come quelle delle più rinomate aziende del settore), introdotte dal lungimirante Mario Liguori, la produzione in quel periodo ha trovato grande impulso dando risposte anche alle richieste dei clienti più esigenti che provenivano quasi esclusivamente da fuori Osimo, arrivavano da Pesaro a Teramo sino a Perugia.

– ditta F.lli ANTONELLI sorge nel 1935 per la fabbricazione di voci per fisarmoniche. Negli anni ’60 lo stabilimento fu  rinnovato e trovò sede in via Guazzatore. Nel tempo si è specializzato nella produzione di articoli similari alle voci, in particolare: voci per pianole, per armonium, per giocattoli e armoniche a bocca. Nel 1960 era una delle principali realtà industriali di Osimo.
F.lli Antonelli 1

F.lli Antonelli 2

– ditta Brugè infissi metallici. Dalla iniziativa di due osimani, i fratelli Orlando e David Brugè, è partito il moderno progetto industriale/artigianale dell’officina meccanica Brugè che ha visto, nella prima metà degli anni ’60, la realizzazione di un complesso industriale nel territorio di Camerano.
La lavorazione del ferro battuto è un’attività che vanta antiche e stimate origini nella famiglia Brugè. Il capostipite Giuseppe, padre dei costruttori dello stabilimento, fu un vero e proprio artista del ferro, tanto da guadagnarsi significativi riconoscimenti come la medaglia d’oro ricevuta in occasione dell’Esposizione Campionaria di Roma del 1927.
La prima bottega artigianale era in via Costa del Borgo, poi man mano che l’attività richiese più spazi si trasferì in via Chiaravallese prima di approdare negli stabilimenti costruiti negli anni ’60 – ’64 sulla strada statale Adriatica. L’attività con l’iniziativa dei due figli Brugè ebbe un notevole impulso sia per la lavorazione degli infissi in ferro, ma anche con la costruzione di prefabbricati, di infissi in alluminio e con la lavorazione delle lamiere. In quei anni la ditta rappresentava una delle più importanti realtà industriali, assicurando lavoro a più di 40 fra operai e tecnici.

Brugè Amerigo

Brugè Amerigo

Le persone
ovvero la storia fatta attraverso le persone.

Si tratta delle elette e degli eletti in consiglio comunale nel mandato di governo preso in considerazione ( di molti purtroppo non sono riuscita a raccogliere informazioni).
Non solo gli eletti ma  anche le Persone che sono state ” protagoniste ” di Osimo ( sempre relativamente  al periodo preso in considerazione) , coloro che hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo sociale, economico e civile della nostra città.

ABBRUZZETTI Goffredo, Jesi 26/06/1893 – 19___.

Abbruzzetti

L’Ingegnere Abbruzzetti è il signore a destra

Consigliere  comunale ed Assessore con ruolo di Vice Sindaco mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale ed Assessore con ruolo di Vice Sindaco mandato 1960-1964;

ACQUA Vincenzo, Grottamamare 1894 – .
– Sindaco nel 1945;
– Consigliere comunale nel 1946 capogruppo della minoranza;
Sindaco di Osimo nel mandato 1951 – 1955 ( subentra al cugino Montanari Muzio che aveva guidato per 5 anni un’amministrazione socialcomunista.
– Sindaco nel mandato 1964.

ADORNI Giacomo, Osimo 1894 – 1973. Detto  “lo scolaro”, in quanto titolare di una cartoleria in corso Mazzini denominata “Bottega dello scolaro”. Fu segretario del Comitato di Liberazione osimano ed amministratore della soc. corale G. Verdi (dal Diz.Encicl. Osimano di Morroni&Egidi);
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

ALESSANDRINI Angelo, Recanati 27/11/1912 – 19__.
Consigliere  comunale e Assessore supplente mandato 1956-1960;

ALESSANDRINI Settimio, Osimo 2/07/1920 – 1963. Un mio “lontano”(si dice così in Osimo) parente soprannominato da noi parenti “zio Valentì” ma per tutti gli osimani era “metenfilzo”. La moglie si chiamava Piera Cittadini e aveva due figli Remo e Anna, morti giovanissimi di tubercolosi, malattia infettiva che negli anni ’40 seminava dolore in tante famiglie osimane. E’ stato un eclettico industriale osimano, prima sviluppò una delle più importanti filande cittadine, poi si buttò nella  produzione del gelo per i bar e per le famiglie facoltose della zona. Da ultimo, con discreto successo, si mise a produrre gassosa e seltz. Uomo dai mille interessi si distinse anche per l’ impegno sociale e politico caratterizzato da una forte identità ideologica che si ispirava all’ideologia dei popolari di Don Strurzo.
Consigliere  comunale e Assessore  con delega alle finanze e vice sindaco, mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale e Assessore mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale e Assessore nel mandato 1960-1964;

ALUJEVICH Elena, Osimo _/__/19__ – 19__. Professoressa candidata nella lista della DC entra in Consiglio comunale a seguito della morte di Alessandrini Settimio
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

AMBROGETTI Carlonasce ad Osimo l’ 8 settembre 1899 muore ad Osimo il 17 ottobre del 1976.  Nel secondo mandato Niccoli non si presenta alle elezioni amministrative.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale e Assessore ai lavori pubblici nel   mandato 1956-1960;

ANDREONI Amleto, Osimo 19__ – 19__.
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

ANTINORI Settimio, Osimo 30/03/1920 – 19__.
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

APPIGNANESI Carlo, Agugliano 12/06/1924 – 19__.
Consigliere  comunale nel mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BALDI Italiano, Osimo 24/02/1905 – 19__.
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

BARBALARGA Maria Teresa, Osimo 1893 – 1967.
Consigliere  comunale e Assessore  con delega all’assistenza e beneficenza, mandato 1951-1955;

BARDEZZI Giuseppe, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana,
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BARIGELLETTI Aldo, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana,
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BARTOLI Renato, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana,
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BEBI Francesco, Bagnacavallo 1847 – 1973  Veterinario ad Osimo.

BECCHIOCCHI Alberto, Osimo 11/05/1897 – 1985. Candidato nella lista elettorale  del PSI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BIANCHI Alessandro, Osimo 1916 – 2006.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

BIANCHI Albino, Osimo 29/01/1912 – 1999. Titolare del forno a legna del borgo.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BIONDI Aldo, Osimo __/__/19__ . Candidato nella lista elettorale  del PCI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BINCI Alfredo, Osimo __/__/19__ . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BLASI Aldo, Osimo 1990 – 1976. Abitava in via Pompeiana davanti la fabbrica delle gazzose. E’ stato un grande animatore della vita culturale osimna. Nel 1961 costituì con MERCANTI Arturo il Circolo del Cinema.
Segretario comunale nel 
periodo 1951-1955.

BOTTEGONI Igino, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BRIZI mons.Domenico, Tuscania 21/01/1891 – Osimo 11/02/1964. E’ stato vescovo di Osimo per 19 anni. Iniziò gli studi liceali nel Seminario di Viterbo e li terminò presso il Seminario Romano. Prestò il servizio militare nel 1912 (ebbe il grado di caporale), ma venne richiamato durante la Prima Guerra Mondiale. Fu ordinato sacerdote a Roma il 23 febbraio 1918 presso il Pontificio Seminario Romano. Conseguì poi la laurea in teologia (1918) e la laurea in utroque iure (1921). Tornato in diocesi, fu nominato parroco di S. Giovanni Decollato (1921), chiesa senza parroco ed in stato di semiabbandono dopo che quello precedente, Don Alessandro Aureli, se ne era andato via nel 1919.
Il 23 gennaio 1945 ricevette la notizia che era stato nominato vescovo di Osimo e Cingoli. Mons. Brizi scelse, come giorno della sua consacrazione episcopale, l’11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes “e per me – annotò nella sua agenda – festa della Madonna della Fiducia“.
Nella prima lettera pastorale, scritta a Roma in quel 23 febbraio, indirizzò al Clero e al Popolo di Osimo e Cingoli, di cui stava per diventare pastore, queste parole: “…Al Collegio Urbano di Propaganda Fide, ove sono stato Rettore dal 1939 a tutto il 1944, fra alunni di molte nazioni ma di un solo cuore; agli ex-alunni della Quercia, tra i quali fui Rettore dal 1933 al 1939 e tra i quali ritorna sempre il mio cuore; ai parrocchiani di Tuscania, dove dal 1921 al 1933 spesi i primi fervidissimi anni del mio sacerdozio; ai superiori, ai compagni di lavoro, agli amici del sacerdozio, alla schiera folta di figli spirituali, ai parenti amatissimi, ai luoghi dove sono nato, dove sono cresciuto, dove fui educato, alla città mia natale, della quale sono il primo cittadino divenuto vescovo, a tutto io ho per voi rinunciato, tutto ho per voi offerto, tutto ho voluto porgere al vostro amore – come in una sintesi – nellacroce bianca in campo rosso della mia Tuscania, che sormonta il mio stemma: questa croce dica a quelli che io lascio che non li dimentico: e che l’amore in Cristo, anche salendo la croce, non lascia nessuno, anzi è più grande; dica a voi, presso i quali vengo, che l’amore in Cristo non si sgomenta di nulla, appunto perché è sulla croce con Cristo, e nulla e nessuno potrà mai non farvi amare. Quelli che io lascio e quelli che io trovo, nel mio povero cuore, faranno una sola famiglia come fanno una sola gioia…“.
Mons. Domenico Brizi governò con amore ed abnegazione le due diocesi. Durante i suoi 19 anni di episcopato fu un buon pastore per tutti, dai personaggi importanti al più umile cittadino. Chiuse la giornata terrena nell’Ospedale Civile di Osimo l’11 febbraio 1964. Per sua volontà il suo corpo è sepolto nella cripta del Duomo di Osimo. Ad un anno dalla morte, così scriveva il Direttore del periodico “Vita Diocesana – Bollettino delle Diocesi di Viterbo e Tuscania” (Gennaio-Febbraio 1965): “Mons. Domenico Brizi indubbiamente fu una lampada posta dalla Provvidenza al di sopra del livello ordinario, affinché fosse di esempio, ed anche di monito, ai confratelli nel sacerdozio e particolarmente ai confratelli più giovani“.
Tra gli episodi curiosi, ne ricordiamo qualcuno, raccontato dalla nipote Giulia Palozzi, che ha vissuto la sua adolescenza ad Osimo: “Non so quali preoccupazioni e sofferenze lo zio abbia dovuto sopportare nei rapporti coi suoi sacerdoti, perché non lasciava trasparire nulla. Intuivo che qualche cosa non andava quando con qualcuno di loro lo zio parlava mentre facevano delle ‘passeggiate’ interminabili sotto le colonne [anticamera d’attesa, in episcopio]. E mi dispiaceva che tra le sue pecorelle ci fosse qualche discoletto. Al mio esame di adolescente si presentavano diversi esemplari nella ‘clero-fauna’. Un prete amavo soprattutto: don Ido. Di lui non ricordo il cognome. Se non sbaglio, era un parroco di campagna, e questo lo deducevo dal modo di presentarsi in episcopio: impolverato dopo un viaggio in bicicletta. Bussava alla porta di servizio (della cucina) e con il baschetto in mano chiedeva con accento marchigiano che rendeva la domanda più affettuosa: “C’è babbo?”. Il ‘babbo’ era il vescovo. Anche questo sta a dimostrare che lo zio era amato soprattutto dai semplici accomunati a lui dallo spirito evangelico“.
Era difficile andare a fargli visita ad Osimo senza essere amabilmente costretti a fermarsi a cena e a dormire. Diceva: “L’episcopio è così grande: a che serve, se no, avere tanto posto?”
Racconta Giulia: “Spesso in Osimo c’erano ospiti, i più disparati. Più volte il vescovo avvisava all’ultimo momento che qualcuno sarebbe rimasto a tavola con noi. Zia Teresa era bravissima nell’affrontare questo problema improvviso. Tutti erano benvenuti in egual misura: dagli operai del mobilificio Moretti di Tuscania, che portavano mobili ad un rivenditore dì Osimo, ai vari oratori e predicatori, agli amici. Con i primi era contento perché poteva avere notizie di qualche tuscanese, poteva esprimersi, capito, con qualche parola in dialetto e soprattutto perché, offrendo ospitalità in episcopio, faceva loro risparmiare la ‘trasferta…”.
Mons. Brizi era assai umile: “Non si vergognava – scrive Mons. Antonazzi – di essere “figlio di una fornaia e di un uomo che andava a far legna”. Egli fu veramente homo rectus, simplex ac timens Deum:una semplicità degna, in alcuni episodi, dei Fioretti di S. Francesco. Come quando, ad esempio, già vescovo, colse un bel ramo carico di ciliege dall’albero del suo giardino, e lo portò a una bambina malata, che ne aveva espresso il desiderio. Passando tranquillamente attraverso la città di Osimo, nascondeva molto relativamente il dono sotto il soprabito”.
Ancora dai ricordi di Giulia: “Lo chiamavo ‘zio prete’, perché il nome vescovo me lo rendeva più lontano. Inoltre, lo zio era rimasto parroco: rispetto al periodo di Tuscania, erano semplicemente aumentate le parrocchie da curare. Era facile incontrano per le strade di Osimo, perché andava a piedi. Non aveva automobile né autista“.
Amava anche gli animali. Una sera, sempre ad Osimo, recitava il rosario in cappella con alcuni ex alunni del seminario della Quecia suoi ospiti, che erano venuti a fargli visita. All’improvviso entrò il suo bel gatto. Ed egli, con tutta naturalezza, lo adagiò sul cuscino dell’inginocchiatoio e seguitò a sgranare le avemarie, mentre con l’altra mano accarezzava quella bestiola creatura di Dio.
A proposito di questo gatto, Giulia racconta: “C’era in episcopio un gatto persiano. Era sempre in cucina, quando il vescovo vi faceva colazione. Ogni tanto lui deponeva per terra parte della colazione per il gatto. La bestiola era motivo di gioia per il vescovo e di cruccio per mia sorella Ada, perché spesso lasciava in giro un po’ del suo lungo pelo e qualcosa di peggio, rientrando, per giunta, dal giardino. Alle giuste rimostranze di Ada, lo zio, che di solito era rispettoso delle fatiche altrui, rideva divertito. Dei gatti, però, non sopportava i tristi miagolii notturni: per farli tacere teneva sul davanzale della finestra della camera una serie di sassolini, un vero arsenale, e glieli tirava…“.
A venti anni dalla morte, nel febbraio 1984, si svolse una toccante commemorazione organizzata a cura del “Centro Anziani” di Tuscania, frequentato da molti cittadini che avevano conosciuto Mons. Brizi ed avevano mantenuto con lui stretti vincoli di amicizia. Tra questi, ricordo l’intervento di Angelica Cesetti, che commosse l’uditorio raccolto in profondo silenzio.
Nel 25° anniversario della morte (11 febbraio 1989) così lo ricordava Mons. Nicola Pavoni, che da giovane era stato spesso ospite del suo vescovo Mons. Brizi: “…Io, uno dei sopravvissuti [della diocesi di Osimo], ancora pellegrino sulla terra, con una sottile nostalgia dei tempi andati, mi porto dietro con tenerezza ossessiva l’immagine di quel “vecchio maremmano”… Era paziente nell’ascoltare la gente. Se tu andavi da lui e parlavi di Dio e dei tuoi problemi spirituali, per te dimenticava di esistere…
Subiva con pazienza le mie infinite violenze verbali. Mi ascoltava “serioso”. Poi, se riuscivo a prendere fiato, un sorriso, uno schiaffo come una carezza e mi mandava via sibillando
(sic): “Capoccione!” Ed io sentivo che il suo silenzio mi parlava dentro.
Viveva da povero.
L’acquacotta ed il pancotto, a stare con lui, sembravano bistecche e cosciotti d’abbacchio. Il suo vestire preciso era frutto delle invenzioni quotidiane delle mani magiche di Teresa [Volpini, la cognata, moglie di Giacomo]. Il superfluo era sconosciuto. Il necessario qualche volta era in debito d’ossigeno, ma ero felice con lui!
La preghiera di notte, nella cappella dell’episcopio: davanti al Santissimo, mi chiedeva di parlare forte con Gesù. Io non sapevo cosa dire. Cadevo dal sonno; ma era bello stare lì, nella tremula luce della lampada ad olio…
Era uno stacanovista. Non c’era un attimo di respiro nella sua giornata; e quando tutti si andava a letto, lui iniziava i “notturni della corrispondenza”: fino alle tre di notte scriveva lettere (…), brevi, incisive, soprannaturali. Poi, di giorno, i sacerdoti che venivano da lui dovevano sopportare infiniti sbadigli. Io mi arrabbiavo, e lui mi rispondeva che “i notturni”, come io li chiamavo, erano un servizio alle anime, e gli sbadigli un motivo di umiliazione.
Caro
vecchio maremmano, chi ha avuto la fortuna di conoscerti non potrà mai più dimenticarti. Adesso metti la mano sul mio “capoccione” e benedicimi come allora. Arrivederci, vecchio mio! Mons. Nicola Pavoni”.
(tratto dalla biografia che il suo amico e collaboratore Mons. Giovanni Antonazzi scrisse nel 1984 con il titolo “Domenico Brizi – Prete e Vescovo”).

domenico_brizi_2

Il Papa Buono e il vescovo Buono

Brizi

Il saluto di Osimo e degli osimani, commosso, partecipato ed unanime al suo “Vescovo Buono”

BUGLIONI Attilio, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  del  PSI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BURGHIANI Gabriele Vincenzo, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

BUSCARINI Enrico, Osimo 11/05/1897 – 1985.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

BUSCARINI Silvio, Osimo 19__ – 19__. Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

CAMPANELLI  Gaetano, Osimo 2/11/1906 – 1990. Era soprannominato “Dindano” ( come tutti i Campanelli) o “Gaetà” per quelli della periferia che  non avevano dimestichezza  con le tradizioni osimane del centro. E’ stato uno dei maggiori esponenti del PSI di Osimo, il partito di  Pietro Nenni e Sandro Pertini, in tempi in cui professarsi per un partito diverso dalla DC voleva dire non essere allineati ed avere un pensiero divergente. Fu proprietario terriero fino a quando,  sotto la spinta del  motto gramsciano “la terra ai contadini”, cedette gran parte delle proprietà terriere. Proseguì l’attività commerciale del padre. Nell’esercizio delle funzioni politiche cittadine  si batté con forza contro coloro che volevano lo spostamento dell’attuale ospedale cittadino di “SS.Benvenuto e Rocco” presso la sede dello  Smom di Villa San Paterniano. Se sulla questione dell’ Ospedale l’ebbe vinta, non altrettanto accadde per l’altro tema che aveva particolarmente a cuore: tenere vivo il centro storico osimano. Gaetano aveva grande lungimiranza politica e sapeva vedere “lontano”, già allora ammoniva preoccupato gli amministratori comunali che scelte, come quelle che andavano a fare,  di decentrare gran parte delle attività commerciali nelle periferie, avrebbero avuto come conseguenza  l’inesorabile depauperamento del centro storico osimano.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

Campanelli

La famiglia Campanelli riunita con il capostipite Antonio. Al centro della foto Gaetano con il figlio, il piccolo Lamberto.

Campanelli

Il giovane e “capelluto” sindaco Paolo Polenta alla inaugurazione  dei rinnovati ampi locali commerciali Campanelli in corso Mazzini. Gaetano ascolta.

I Campanelli, il vescovo Carlo Maccari e si intravede il comandante dei vigili urbani Carlo Nicoletti

I Campanelli, il vescovo Carlo Maccari e si intravede il comandante dei vigili urbani Carlo Nicoletti

Campanelli 6

” I Magazzini” Campanelli, la “Standa” degli osimani

CANALINI Clemente, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  dell’unione PSDI-PRI
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

CAPPANNARI Guglielmo, Osimo 25/06/1923 – 1997 detto Elmo, pittore, scenografo, ceramista, scrittore di vernacolo. Diplomatosi  a Roma nel 1944svolse la sua attività artistica quasi esclusivamente nelle Marche.  Dal 1945 fu scenografo presso il gruppo teatrale “Il Drammatico di Ancona”. Dal 1960 ha curato i bozzetti per il Teatro Sperimentale di Ancona.
Elmo (Guglielmo) Cappannari
Ha partecipato a diverse mostre – in Italia e nel Mondo – Nel 1981 il Comune di Osimo gli ha conferito la civica Benemerenza ( dal Dizionario Enciclopedico osimano di Egidi&Morroni)
Consigliere  comunale e Assessore supplente  mandato 1956-1960;
Consigliere comunale e Assessore ai lavori pubblici e turismo nel mandato 1960-1964;

CARDINALI Giovanni, Osimo 1910 – 1981. Soprannominato “Nanni della gazzosa”. Gestì per anni il circolo della DC  quando era situato nella sala del Pomarancio, locali ora utilizzati dalla Banca Unicred di Osimo centro.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

CARDINALI Raffaele, Osimo 23/07/1896 – 19……
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

CASTELLANI Luigi, Osimo 18/06/1915 – 19…… Candidato nella lista elettorale  della  DC osimana
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
– Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

CATENA Gino, Osimo 19… – 19……
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

CATENA Giovanni, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  del  PSI osimano
Consigliere comunale nel mandato 1960-1964;

CATENA Luigi, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  del  PCI osimano
Consigliere comunale nel mandato 1960-1964;

CECCONI Cesare, Osimo 1911 – 2005. Soprannominato “Bicchierì” di professione barbiere ( parente dei Cecconi barbieri osimani, il nipote Mauro ancora oggi esercita  l’attività mantenendo viva  la tradizione familiare). Fu un grande antifascista osimano. Il nipote Renato ricorda che il 30 aprile di ogni anno – durante il periodo fascista – con i suoi fedelissimi amici e compagni: Adorni Giacomo, Andreoni Giuseppe ( un mio zio), Luna Quinto ed altri venivano prelevati dai fascisti e portati nelle carceri osimane. Questo per impedire loro di festeggiare il 1° maggio. Ma al rilascio il giorno dopo di nascosto si incontravano ed era festa grossa con merenda e grande “sbronza” generale.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

CECCONI  Umberto, Osimo 17/02/1907 – 19…… di Agostino, detto  “il Canario”. Di professione faceva il barbiere, aveva la bottega in piazza del Comune. Era un convinto mazziniano e un convinto socialista rispettato da tutti gli osimani. Il sindaco Niccoli così lo ricorda in Consiglio comunale: ” … un nuovo lutto ha colpito la nostra famiglia con la scomparsa recentissima di Umberto Cecconi che in questa Assemblea ha rappresentato per due volte il Partito Socialista Italiano. Rassegnò le dimissioni perchè le sue condizioni di salute non gli consentivano più di seguire i lavori del civico consesso con l’assiduità che gli era propria. Desidero tuttavia ricordarlo egualmente perchè in Cecconi tutti noi abbiamo avuto un’amico sincero e fidato, sincero nelle espressioni del suo punto di vista, fidato in tutto quanto concerneva l’attaccamento alla cosa pubblica. Egli ci ha lasciato un esempio, un  bello esempio del modo in cui una persona di modesta levatura sociale, ispirandosi ad una fede politica, abbia saputo rendersi interprete delle necessità delle classi umili nella compagine consiliare, impegnandoVisi con tenacia e perseveranza. Credeva ai principi ideali del suo Partito, ci credeva con profondo convincimento, e ne caldeggiava l’attuazione. E’ stato coerente nelle proprie idee, conservate per tutta la vita, e questo torna di onore a Lui, che lo ricordiamo con animo commosso.”  Dopo questo intervento, Maggiori Guido, per il Partito Comunista si associò alle parole del Sindaco, Erpici Massimiliano, a nome del gruppo socialista, ringraziò il Sindaco per le toccanti parole espresse nei confronti di un loro rappresentante, Bianchi Albino si associò anch’egli a nome del gruppo di maggioranza;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

CECCONI Silvio, Osimo 23/09/1914. – 19……
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

CEDRATI Alberto, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere comunale nel mandato 1960-1964;

COLONNELLI Luigi, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  della DC osimana
Consigliere comunale nel mandato 1960-1964;

DELLA CASA Vittore, Bagnacavallo 1847 – 1973  Medico condotto ad Osimo.

DOLCINI Fernando, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  del  PCI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

ERPICI Massimiliano, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  del  PSI osimano
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

GAMBINI Cesare, Osimo 19… – 19…… Forse di professione fabbro
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

GENTILI Gino Vinicio, Osimo 1914 – 2006 primo sindaco di Osimo dopo la liberazione

Gentili Gino Vinicio

Gentili Gino Vinicio a passeggio per corso Mazzini ( foto Giorgio Gentili)

GENTILI Tommaso, Osimo 1886 – 1963. Pittore, decorò tra l’altro gli interni della chiesa della Madonna della Misericordia, gli interni della chiesa di San Marco, gli interni della chiesa del Carmine e di quella di Santa Rosa.
Mi scrive  il sig. Giorgio Gentili da Bologna: “Tommaso Gentili è mio nonno paterno, nato ad Osimo il 7 marzo 1886 e mortovi il 2 luglio 1963. Figlio di Cesare Gentili, nato l’8 dicembre 1848, morto il 19 febbraio 1916. Padre di Gino Vinicio Gentili, nato il 27 settembre 1914, morto il 29 luglio 2006. Archeologo e primo sindaco di Osimo dopo la liberazione.
– Consigliere  comunale mandato 1954-1955;

Gentili Tommaso 1908 ( foto inviata da Giorgio Gentili )

Gentili Tommaso 1908 ( foto inviata da Giorgio Gentili )

( foto inviata da Giorgio Gentili )

( foto inviata da Giorgio Gentili )

01/01/1961 alla Pretura di Osimo prende servizio in qualità di nuovo Pretore, il concittadino dott. Giuseppe GIULIODORI.
Così, uno dei più affermati avvocati del foro di Ancona,l ‘avv.to Albeto Cucchieri invitato dall’avv. Lia Giuliodori, ci ricorda chi è stato il giudice Giuseppe GIULIODORI:
Il Giudice Consigliere Dott. Giuliodori è stato “PRETORE” in Osimo per un lungo periodo di tempo.
Oltre ad essere un Magistrato di notevole preparazione e cultura giuridica, impressionava, chi frequentava le aule di giustizia, il suo equilibrio e soprattutto il rispetto di tutte le parti processuali, sia in sede civile che in sede penale, con la ricerca continua di far pervenire tutti ad un accordo, nelle cause civili, ed alla pronuncia di sentenze nelle cause penali che tenevano conto di tutte le questioni giuridiche, ma anche umane e sociali di tutte le parti interessate al giudizio stesso.
I cittadini osimani, gli avvocati e chiunque avesse un proprio diritto da tutelare, avevano la possibilità di consultare il “PRETORE” Giuliodori (che mai rifiutava tali consultazioni), per esporre le più diverse situazioni fattuali, ed il “PRETORE”, senza che lo stesso mai incorresse in pareri che potessero dar luogo all’applicazione degli artt. 51 (astensione del giudice) e 52 (ricusazione del giudice) del codice di procedura civile, dava luogo a colloqui con cittadini ed avvocati gestendo sempre gli stessi sulla base di criteri di massimo equilibrio, di buon senso e, soprattutto, del rispetto rigoroso della legge.
Con il “PRETORE” Giuliodori, tutti avevano la sensazione che lo stesso rappresentasse il vero concetto della “Giustizia” e soprattutto la correttezza dei rapporti sociali.
Chi ha frequentato la Pretura di Osimo dell’ “epoca Giuliodori” si è sempre reso conto che il “PRETORE” durante il suo mandato, addirittura aveva anticipato, con molta efficacia, quelle riforme processuali volte alla definizione dei contenziosi sia in sede civile che in sede penale attraverso un accordo conciliativo proposto e agevolato dallo stesso, al fine di pervenire quanto prima, e nel rispetto rigoroso delle norme, alla conclusione di procedimenti.
Tali iniziative del “PRETORE” Giuliodori costituivano senz’altro delle “novità” che chi frequentava la Pretura di Osimo aveva ormai acquisito come normale sistema, unico per la gestione razionale e corretta della Giustizia, gestione che tutti all’epoca auspicavano poter essere riscontrata anche nelle altre sede giudiziarie.
Il “PRETORE” Giuliodori era un grande lavoratore, ben voluto dai collaboratori dell’Ufficio Giudiziario della Pretura di Osimo, che venne lasciata dal Dott. Giuliodori, a seguito di incarico presso la Corte di Appello di Ancona, sostanzialmente senza arretrati. Saluti carissimi.” l’avv. Alberto Cucchieri.

GIULIODORI Augusto, Osimo 1914 – 1991. Candidato nelle liste elettorali della DC osimana
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

GIULIODORI Giuseppe, Osimo 19.. – 19 .. Pretore, amministratore della giustizia in Osimo
Così, uno dei più affermati avvocati del foro di Ancona, l ‘avv.to Alberto Cucchieri invitato dall’avv. Lia Giuliodori, ci ricorda chi è stato il giudice Giuseppe GIULIODORI:
Il Giudice Consigliere Dott. Giuliodori è stato “PRETORE” in Osimo per un lungo periodo di tempo.
Oltre ad essere un Magistrato di notevole preparazione e cultura giuridica, impressionava, chi frequentava le aule di giustizia, il suo equilibrio e soprattutto il rispetto di tutte le parti processuali, sia in sede civile che in sede penale, con la ricerca continua di far pervenire tutti ad un accordo, nelle cause civili, ed alla pronuncia di sentenze nelle cause penali che tenevano conto di tutte le questioni giuridiche, ma anche umane e sociali di tutte le parti interessate al giudizio stesso.
I cittadini osimani, gli avvocati e chiunque avesse un proprio diritto da tutelare, avevano la possibilità di consultare il “PRETORE” Giuliodori (che mai rifiutava tali consultazioni), per esporre le più diverse situazioni fattuali, ed il “PRETORE”, senza che lo stesso mai incorresse in pareri che potessero dar luogo all’applicazione degli artt. 51 (astensione del giudice) e 52 (ricusazione del giudice) del codice di procedura civile, dava luogo a colloqui con cittadini ed avvocati gestendo sempre gli stessi sulla base di criteri di massimo equilibrio, di buon senso e, soprattutto, del rispetto rigoroso della legge.
Con il “PRETORE” Giuliodori, tutti avevano la sensazione che lo stesso rappresentasse il vero concetto della “Giustizia” e soprattutto la correttezza dei rapporti sociali.
Chi ha frequentato la Pretura di Osimo dell’ “epoca Giuliodori” si è sempre reso conto che il “PRETORE” durante il suo mandato, addirittura aveva anticipato, con molta efficacia, quelle riforme processuali volte alla definizione dei contenziosi sia in sede civile che in sede penale attraverso un accordo conciliativo proposto e agevolato dallo stesso, al fine di pervenire quanto prima, e nel rispetto rigoroso delle norme, alla conclusione di procedimenti.
Tali iniziative del “PRETORE” Giuliodori costituivano senz’altro delle “novità” che chi frequentava la Pretura di Osimo aveva ormai acquisito come normale sistema, unico per la gestione razionale e corretta della Giustizia, gestione che tutti all’epoca auspicavano poter essere riscontrata anche nelle altre sede giudiziarie.
Il “PRETORE” Giuliodori era un grande lavoratore, ben voluto dai collaboratori dell’Ufficio Giudiziario della Pretura di Osimo, che venne lasciata dal Dott. Giuliodori, a seguito di incarico presso la Corte di Appello di Ancona, sostanzialmente senza arretrati.
l’avv. Alberto Cucchieri.

IPPOLITI Carlo, Osimo 1898 – 1994. Padre del pediatra dott. Paolo Ippoliti. Fu eletto insieme alla moglie ( Migliarini Anna)  e per 5 anni stettero insieme, marito e moglie,  nel civico consesso a condividere la passione politica di ispirazione scudo crociato.
– Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

IPPOLITI Francesco, Osimo 1874 –  1960.

IPPOLITI Giovanni, Osimo 1885 –  1970. Si laureò in lettere all’università di Roma nel 1909. Professore al Liceo Campana  di Osimo, socio della Deputazione di Storia Patria per le Marche. Successivamente Preside della Scuola Media (dal Diz.Encicl. Osimano di Morroni&Egidi);
– Sindaco di Osimo dal 1922 al 1923;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

LE MOGLIE Leonello, Osimo 1911 – Ancona 20____. Nato e vissuto a Passatempo dove svolgeva la professione di pescivendolo. Il suo spirito ideale e coraggioso lo spinse giovanissimo  alla partecipazione alla guerra d’Africa come bersagliere. Si iscrisse nelle file dell’Azione Cattolica osimana dove crebbe sotto l’influenza e gli insegnamenti del vescovo Brizi, e in questo ambiente maturò il suo impegno civile per la politica. Aderì al partito di Don Sturzo e De Gasperi, e con grande passione partecipò alla vita sociale e politica della frazione e del paese. Non erano anni facili e anche manifestare apertamente le proprie idee e pensieri spesso comportava aspri conflitti. Sono ancora  vivi  nei ricordi di suo nipote Rolando, i racconti tramandati degli aspri diverbi che portarono suo zio Leonello, giovane rappresentante dello scudo crociato,  a scontrarsi anche fisicamente contro chi patteggiava, nella frazione, per  la bandiera falce e martello. La vita lo portò poi a trasferirsi a Varano dove svolse con la moglie, Carloni Marina, l’attività di contadino. Rimasto vedovo gestì per diversi anni un lavaggio auto in Ancona presso la stazione ferroviaria. Ora riposa nel cimitero di Passatempo accanto alla moglie.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

LOMBARDI Enrico, Osimo ____ – . Candidato nelle liste elettorali dell’unione PSDI-PRI 
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

LUNA Quinto, Osimo 10/11/ 1907 – 1983. Partigiano nome di battaglia “Simone”. Oltre che partigiano Luna Quinto  è stato colui che nella vita civile, da un piccolo laboratorio arigianale è riuscito a creare una moderna azienda metalmeccanica con oltre 50 dipendenti. A seguito della morte del figlio Alfredo, nel corso del secondo mandato Niccoli, si ritirò dalla vita politica attiva dalle file del PCI per dedicarsi alla cura dei nipoti e della fabbrica.  Il Comune di Osimo nel 1974 gli conferì la medaglia d’oro di civica benemerenza. Muore all’età di 76 anni, la camera ardente venne allestita nel suo stabilimento a Campocavallo con la veglia presidenziata da tutti i suoi operai. Gli è intitolata una Fondazione.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

Luna Quinto

A Campocavallo il nuovo stabilimento di Quinto Luna

A Campocavallo il nuovo stabilimento di Quinto Luna

MAGGIORI  Guido, è nato ad Osimo il 5 settembre 1920 da una famiglia di contadini. Fin da giovane nel tempo libero si dedicò alla politica e iniziò a frequentare la Camera del lavoro dove la ddomenica incontrava i contadini e gli operai per informarli sui loro diritti. Alle parole seguirono i fatti culminati in battaglie nella campagna e scioperi nelle fabbriche.
Iscritto al partito Comunista Italiano giovanissimo si è orestato subito alla politica e fu eletto Consigliere Comunale nelle file dell’opposizione  e ricoprì quella carica per oltre 40 anni come capogruppo . Deciso nelle sue idee e  nelle convinzioni democratiche , si scontrò con le forze di maggioranza sempre con rispetto  e lealtà come gli viene  anche  oggi riconosciuto dai compagni e dagli avversari.
La sua figura è ben stigmatizzata nella motivazione della benemerenza conferitagli nel 2002 dal Comune di Osimo.
” Figura  simbolo della sinistra osimana ha saputo sempre rappresentare i valori fondamentali della moderna democrazia non accettando strumentalizzazioni di sorta. L’umiltà con la quale ha fatto uso dei poteri pubblici nella politica e nel suo ruolo di rappresentante sindacale, la disponibilità al dialogo lo hanno reso paladino delle classi più umili e indicato come stile di vita. Riconosciuto da tutte le forze sociali politiche e civili come un punto di riferimento nelle scelte più difficili. Uscito dalla politica attiva con la stessa serenità con la quale aveva umilmente servito la città merita il plauso dell’amministrazione e di tutta la civica comunità”.
Nella presentazione del libro “Al contadino non far sapere” Nevio Lavagnoli responsabile della Cia, il sindacato degli agricoltori, con queste parole descrive Mario Maggiori: ” ... La capacità di Maggiori, soprannominato, non a caso, Guido del Bravo, di “articolare, ordinare” i propri interventi tanto da rapire sempre l’attenzione degli astanti e l’ammirazione dei “dotti” per questo contadino comunista che si era formato da solo e che era sempre puntualmente preparato. Una preparazione coltivata tutti i giorni dalla lettura dei giornali, primo tra tutti l’Unità. Alle sette del mattino ( in campagna ci si alza presto) di tutte le mattine chi passava per piazza poteva vedere Maggiori dentro laa “seicento” che terminava la lettura dell’organo del PCI, oppure, quando al mattinosi andava in giro per qualche riunione lui guidava e noi “costretti” a leggere l’Unità ad alta voce…”

Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

Maggiori 2

Manifestazione per il superamento della mezzadria

Comizio in Piazza del Comune: c'è Guido che parla.

Comizio in Piazza del Comune: c’è Guido che parla.

MATTIOLI  Emilio, Osimo 11/10/1914- 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

MENGARELLI Germano, Osimo 19__ – . Candidato nella lista elettorale  del  PCI osimano subenta in Consiglio Comunale al posto del dimissionari Luna Quinto.
Consigliere  comunale nel mandato 1960-1964;

MERCURI  Celestina, Osimo 19__ – 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

MIGLIARINI ANNA, Osimo 1904 – 1995  Madre del medico pediatra  Ippoliti Paolo. Con il marito, Ippoliti Carlo, insieme nel civico consesso ed è la  prima volta che marito e moglie siedono insieme in Consiglio comunale;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

MONDAINI  Edoardo, Osimo 09/10/1923 – 19___  
Consigliere  comunale e Assessore supplente mandato 1956-1960.

MONTANARI Ugo Muzio, Roncofreddo 21/08/1871 – 1962 Sottufficiale di Marina.
– Sindaco di Osimo dal 1947 al 1950;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

MONTEVECCHI Francesco, Osimo 1896 – 1955 segretario presso il Filippo Corridoni di Osimo.
– Sindaco di Osimo dal 1947 al 1950;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

MORETTI Antondomenico, Morro d’Alba 9/03/1895 – 1960.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale e Assessore mandato 1956-1960.

NICCOLI Alessandro, Roma 27/03/1916 – Osimo 1994 Professore di lettere italiane e latino. Preside del Liceo Campana. Esponente della DC osimana, è stato consigliere comunale, provinciale e sindaco di Osimo. Senatore della Repubblica dal 1971 al 1973
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
–  Consigliere  comunale e Sindaco di Osimo  mandato 1955-1960;
–  Consigliere  comunale e Sindaco di Osimo  mandato 1960-1964;

Niccoli

PACINI Ledo, Osimo  30/08/1910 – 19___  Di professione sarto, era un rinomato artigiano allievo della famosa sartoria Mercuri da dove apprese l’arte di confezionare gli abiti. Le sue mani hanno confezionato gli abiti dei signori osimani, e non solo, dell’epoca. La ditta Orland di Filottrano, che negli anni 1960 era una delle più rinomate ditte lo volle tra la sua squadra di professionisti delle “Forbici d’Oro”.

PaciniConsigliere  comunale mandato 1956-1960.

PALLOTTA Arnaldo, Osimo  ___ – 19___  . Candidato nelle liste del PSI osimano.
Consigliere  comunale mandato 1960-1964.

PESARESI Mario, Osimo  ___ – 19___  . Candidato nelle liste della DC osimana.
Consigliere  comunale mandato 1960-1964.

PETTINARI Giulio, Osimo 28/10/1909 – 22/12/1994. Di ispirazione cristiana è stato un antifascista e partigiano durante l’occupazione tedesca. Artigiano ha gestito dal 1950 al 1970 un proprio forno a Campocavallo. Dal 1970 ha gestito la Pasticceria Centrale in via A.Niccoli fino al 1976. Ha iniziato l’attività politica coinvolto dall’avv. V.Acqua. E’ stato uno dei fondatori della  Democrazia Cristiana osimana con lo stesso Acqua, con il prof. Serrini e poi con il prof. Niccoli, aderì successivamente all’area forlaniana del partito di Don Struzo.
PolaccoConsigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.
Consigliere  comunale mandato 1960-1964.

PETTINARI Renato, Osimo 19__ – 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

PIRANI Armando, Osimo 1887 – 1962. Generale nelle truppe coloniali nel campo veterinario (dal Diz.Encicl. Osimano di Morroni&Egidi);

PIRANI Ugolino, Osimo 17/02/1921- 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

QUATTRINI Luigi, Osimo 05/09/1907 – 19___.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

RobertoReRE Roberto, Osimo 10/07/1926 -2011. Partigiano osimano Roberto Re  fece parte del Gap ‘Renato B. Fabrizi’ della V divisione Garibaldi Marche. E’ stato presidente onorario dell’Anpi di Osimo. Iscritto ed animatore del PCI era l’anima della vecchia sede del PC ora PD osimana.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

RICCIONI Emilio, Osimo 1879- 1978  Aprì una farmacia nel 1905 poi ceduta a Teodori. Fondò la Croce Bianca in campo azzurro, organizzò alcune feste dei fiori. Insegnò chimica nelle scuole osimane e collaborò all’apertura dell’Istituto Magistrale. Fu iscritto alla DC e al Partito Popolare;

ROSSI Teopiste, Bagnacavallo 1847 – 1973  Ostetrica condotta ad Osimo sostituita a volte dalla giovane ostetrica Tomasucci Terza in Catena;

ROSSINI Alberto, Osimo ____ – . Candidato nelle liste elettorali della DC osimana 
Consigliere  comunale mandato 1960-1964;

SCARPONI Libero Luigi , Macerata 01/10/1929 – 19___  
Consigliere  comunale e Assessore supplente mandato 1956-1960.

SIMONCINI Maria, Osimo  ___ – 19___  . Candidata nelle liste della DC osimana.
Consigliere  comunale e Assessore alla Assistenza nel mandato 1960-1964.

SERRINI Giuseppe, Osimo 9/10/1917 – Ancona 1994. Fu insegnante di lettere al Liceo Classico di Osimo e poi preside di scuola media a Loreto, Camerano e Ancona. Fondatore della DC osimana. Presidente della Giunta Provinciale di Ancona  dal 1961 al 1970 e primo Presidente della Giunta Regionale delle Marche dal 1970 al 1972.
Consigliere comunale  mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

SPOTTI Cesare , Sermide 17/01/1872 – 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

TRONTI Fauno, Osimo 19__ – 19__. Candidato nelle liste elettorali del MSI osimano
Consigliere  comunale mandato 1960-1964.

VICARELLI  Fausto, Osimo 1917 – Ancona 1994. Nel 1955 si diplomò Ragioniere presso l’Istituto Corridoni.
1955 2I suoi compagni di classe: Andreoli Walter, Baldinelli Mirko, Balietti Giamario, Barulli Rnos, Cinti Savina, Crucianelli Piero, Giardinieri Roberto, Marchesini Giorgio, Mengarelli Enzo, Micheli Augusto, Muti Roberto, Ravaglia Giovanni, Stella Vittorio così lo ricordano nel libro di Pio Francesco Fantasia : Fu un Uomo di nobile animo che per la sua scelta di vita non ebbe mai paura di dimostrarsi umilmente buono, generoso e altruista.  Gesù e il Signore Iddio, con i quali Fausto dialogava quotidianamente nel cuore e nella coscienza, gliene resero merito arricchendolo di quella vivida Fede operativa. e di quella umana intelligenza che avrebbero raggiunto i nidi delle aquile, nei suoi giorni vissuti in mezzo a noi. Noi, suoi compagni di scuola fummo soltanto dei testimoni spesso disattenti di tanto sommesso Valore”.

VOLPINI Leonardo , Osimo 16/08/1917 – 19___  
Consigliere  comunale ed Assessore mandato 1956-1960.

VOLPINI Giuseppe, Osimo 18___ – 19___. Forse di professione falegname
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

ZAGAGLIA  Giuseppe, Osimo 9/9/1897 – 2001.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

 

Gli Amministratori di Osimo, storia di donne e uomini che hanno servito la nostra città. Mandato 1956 – 1960.

1956_60

Gli Amministratori Comunali di Osimo 

mandato di governo

1956 – 1960

elezioni amministrative del 27 maggio 1956

votanti n° 14.726
risultati delle “votaziò” del 27 maggio 1956:
– Democrazia Cristiana…………….49,43 % conquistando n° 18 seggi consiliari su 30;
– Partito Comunista ………………… 17,65 % conquistando n° 04 seggi consiliari su 30;
– Partito Socialista……………………15,23 % conquistando n° 03 seggi consiliari su 30;
– Partito Repubblicano ………..…03,06 % conquistando n° 01 seggio consiliare su 30;
– Partito Social Democratico ……04,20 % conquistando n° 01 seggio consiliare su 30;
– Movimento Sociale italiano …..03,10 % conquistando n° 01 seggio consiliari su 30;
– Indipendenti ………..……………..07,30 % conquistando n° 02 seggi consiliari su 30;

Le liste e tutti  i candidati che parteciparono alle elezioni comunali. (clicca qui )
Dei 156 candidati 2 sole le presenze femminili, entrambe per in rappresentanza della lista del P.C.I.:
– MENGARELLI ANITA nata a Montesicuro il 9/4/1928;
– MERCURI CELESTINA nata a Osimo il 28/08/1910 che riuscì ad essere eletta consigliera comunale.


Consiglieri Comunali
eletti

1)   NICCOLI Alessandro;
2)   ALESSANDRINI Settimio;
3)   ABBRUZZETTI Goffredo;
4)   SCARPONI Libero Luigi;
5)   MONDAINI Edoardo;
6)   PETTINARI Remo;
7)   PETTINARI Giulio;
8)   APPIGNANESI Carlo;
9)   CAPPANNARI Guglielmo;
10) BALDI  Italiano;
11) IPPOLITI Giovanni;
12) ANTINORI Settimio;
13) CASTELLANI Luigi;
14) CECCONI Silvio;
15) MATTIOLI Emilio;
16) LUNA Quinto;
17) MAGGIORI Guido;
18) RE Roberto;
19) MERCURI Celeste;
20) CAMPANELLI Gaetano;
21) CECCONI Umberto;
22) PACINI Ledo;
23) PIRANI Ugolino;
24) CARDINALI Raffaele;
25) ALESSANDRINI Angelo;
26) SPOTTI Cesare;
27) MORETTI Antodomenico;
28) SERRINI Giuseppe;
29) CATENA Gino;
30) VOLPINI Leonardo.

Sindaco ( eletto dai Consiglieri Comunali 20/6/1956)

NICCOLI Alessandro

Assessori  ( eletti dai Consiglieri Comunali  il 20/6/1956)

1) ABBRUZZETTI Goffredo con delega ai lavori PUBBLICI  ;
2) ALESSANRINI Settimio con delega alla POLIZIA URBANA  e vice Sindaco;
3) MORETTI Antodomenico con delega alla  ASSISTENZA ;
5) VOLPINI Leonardo con delega alle  FINANZE .
6) SCARPONI Libero Luigi assessore supplente con incarico supplettivo ai problemi delle frazioni
7) ALESSANDRINI Angelo assessore supplente;
8) CAPPANNARI Gugliemo assessore supplente;
9) MONDAINI  Edoardo assessore supplente;
Il sindaco prof. Alessandro Niccoli trattiene a se le competenze inerenti l’istruzione ed il personale.

Inizio mandato: 27.05.1956
Fine mandato..: 21.11.1960
n° delibere nel mandato, del Consiglio Comunale: ….784
n° delibere nel mandato,  di Giunta…………………: 1.906
segretario comunale è : inizialmente  il dott. BLASI  Aldo, poi il dott. MILIONE Arturo

ATTI  e FATTI RILEVANTI:
La situazione dell’Italia: 
Questi sono gli anni del grande sviluppo economico, il “miracolo” che trasforma radicalmente la società italiana. Inizia in questo periodo l’era del consumismo italiano, con la diffusione  dell’automobile, esce in questo periodo il modello “500”, la piccola automobile alla portata di molte famiglie italiane.  Nelle case di gran parte degli italiani entrano la televisione ed altri elettrodomestici.  Lo sviluppo economico  di questo periodo accentua nelle sue modalità il divario fra nord e sud del Paese, e il mezzogiorno vede un’ondata migratoria verso le regioni industriali settentrionali che diventano luoghi del benessere e della modernità.
Nel Paese l’orientamento politico-economico è in direzione dell’intervento dello Stato nell’economia al fine di incentivare lo sviluppo ( tema attuale oggi, ma allora non c’erano i vincoli europei a limitare le spese dello Stato). I riflessi di queste scelte si avvertono  anche nel nostro comune, dapprima con cantieri aperti per l’edilizia popolare. Si registrano i primi interventi di edilizia popolare le cosidette “case Fanfani” dal promotore della legge. Partono inoltre una serie massiccia di interventi di opere pubbliche: scuole, acquedotti, fognature, strade, linee elettriche e telefoniche, ecc.

– 1951 Presidente della Repubblica è  Giovanni GRONCHI;
1951
la situazione politica italiana vede la DC  guidata da Amintore  FANFANI con una classe dirigente  di giovani come Aldo MORO, Giulio ANDREOTTI, Mariano RUMOR, Antonio SEGNI. Segretario del PSI è Pietro NENNI ed uno dei suoi leader di spicco è Sandro PERTINI. A capo del Partito Repubblicano  c’è Ugo LA MALFA. segretario del PSDI è Giuseppe SARAGAT, alla guida  del PCI ci sono Palmiro TOGLIATTI  e Claudio AMENDOLA con il giovane Enrico BERLINGUER che sta emergendo e che diventerà segretario del partito nel 1960.  La CGIL è guidata da Giuseppe DI VITTORIO;

mandato 1956 – 1959.  I dipendenti del comune sono: ACCIARINI Giuseppa bidella, ADORNI Erminio messo comunale, ADORNI Mario geometra ispettore della Polizia Urbana, ALOCCO Cesare scopino, ALMINI Angelo vigile urbano( figlio di “Gigio la Guardia”), AMBROSONI Aldo vigile urbano, ANTINORI Giovanni vice segretario; ANTONELLI Giovanna in Massaccesi bidella, ATTILI Attilio vigile urbano invalido di guerra, ATTILI Fiordoliva, BALEANI Attilio vigile urbano, BARALLI Marialuisa, BARTOLI Luigi economo, BATTISTELLI Tullio uffcio anagrafe,  BELLEZZA Afredo ufficio tecnico, BINCI Cesare spazzino incaricato della pulizia alla Stazione Ferroviaria, BLASI Aldo segretario comunale, BIONDI Attilio scopino, BOLOGNINI Ugo giardiniere,  BOTTEGONI Cesare guardia venatoria, BRANDONI Augusto cantoniere, BRODOLINI Angelo ingegniere capo dell’ ufficio tecnico, BUGLIONI Cesare ragioniere, BURATTINI Alessio vigile urbano, CANALINI Giuseppina, CAPORALINI Valdimira bidella, CARLETTI Emilio cantoniere, CACCIAMANI  Erminio scopino, COMODI Assunta bidella, COPPARI Giovanni cantoniere invalido di guerra, CORIANI Elvio vigile urbano, DANIELI Giovanni, DARDANI Andrea  capo servizi demografici, FAGOTTI Marialuisa, FALANGA Lorenzo, FELICIANI Armando vigile urbano( soprannominato “Sgrullapulci”), FRANCHINI Amedeo bidello, GIACCO Luisa bidella, GIARDINIERI Maria, GIOACCHINI Alberto archivista, GRACIOTTI Brunone spazzino giornaliero, GRACIOTTI Giuseppe vice ragioniere, GRACIOTTI Renato ragioniere presso l’ufficio tecnico, GRACIOTTI Sisinio vigile urbano, GRAZIOSI Sirio cantoniere, LAMONICA RIGOBERTO ragioniere capo, LANDOLFO Luigi,  LAZZARI Lazzaro magazziniere del Comune, LAZZARI Mario magazziniere,  LILLINI Armando vigile urbano, LOZZI Domenico vigile urbano ( per gli osimani era “Domè la guardia”), MARCOSIGNORI Nazzareno, MARINELLI Giovanni cantoniere invalido di guerra, MARZOCCHINI Giovanni ( detto “Cnezio”),  MATTEUCCI Oddone impiegato all’anagrafe, MARSILI Benedetto bidello, MARZI Bruna ved.NARDI, MENGHINI Pierino bidello, MOSCA Sisinio pittore e muratore, MOSCHINI Carlo ragioniere,  ORTINI Vincenzo messo comunale, PACCAMICCI Giuseppe scopino, PASQUALINI Bruno custode carcere,  PASQUALINI Cesare custode del carcere mandamentale, PASQUALINI Bruno ( per gli osimani era “il carceratì”), PELI Oscar (maresciallo dei Carabinieri in pensione al quale vengono attribuite le funzioni di Ispettore di P.U.), PROSPERI Mario servizi demografici, PENNATI Giambattista usciere, POLIDORI Teresa in Bellezza, POLINORI Francesco bidello, PROSPERI Mario, POLVERIGIANI Angelo, QUARANTINI Luciano geometra, RICCI Giuseppe vigile urbano, RIDERELLI Mario bibliotecario, RINALDO Oliviero, SABBATINI Giancarlo geometra, SABBATINI Giulio cantoniere, SANTICCHIA Cesare cantoniere, SANTINI Vittorio messo, SARAULLO Cesare viglie urbano, SCHIAVONI Annamaria, SERRANI Oliviero bidello, SGARDI Fortunato impiegato, SANTILLI Vittorio messo comunale invalido di guerra, SGARDI LAMONICA Nerina, STECCONI Armando addetto al servizio acchiappacani,  STELLUTI SCALA Asmas, TACCONI Leonello, TADDIOLI Flavio segretario scuola avviamento, TEOLI Gaetano, TULLI Vincenzo di Vincenzo vigile urbano, VALERI Ferruccio,  VIGIANI Esuperanzio messo comunale,  VIGNONI Maria Antonietta in Businaro, ZOPPI Ferdinando vice segretario comunale.
* (in neretto le nuove assunzioni effettuate nel mandato)
** hanno lavorato in Comune per alcuni mesi a tempo determinato: Leoni Bianca impiegata , Jonna Beatrice impiegata, BALEANI Verdiana dattilografa, PIERANTONI Giuseppina ufficio sanitario, LAMONICA Adriana per le necessità dell’ufficio sanitario, MARCHETTI Mirella dattilografa, CECCONI Giuseppe, CIAMBECCHINI Iole dattilografa, GIORGETTI Giancarla dattilografa, BUCCI Giuseppe dattilografo, PIANGERELLI Adriana dattilografa,

– 27/05/1956 nella prima riunione del nuovo Consiglio comunale,  il prof. Alessandro Niccoli, appena eletto Sindaco, pronuncia queste parole  al civico consesso: “Signori consiglieri,
debbo innanzi tutto ringraziarvi dell’onore che mi avete fatto di eleggermi a sindaco di questa città. E  per mezzo di Voi, che la cittadinanza tutta così degnamente rappresentata nella multiforme varietà dei suoi atteggiamenti spirituali, delle sue ideologie politiche e dei ceti sociali, desidero far giungere l’espressione della mia commossa e deferente riconoscenza ai tanti cittadini nostri che hanno voluto concedermi i loro suffragi. Alla vostra ed alla loro fiducia non può non corrispondere da parte mia l’impegno fermo di essere da questo momento custode geloso delle tradizioni di questa città, assiduo interprete delle sue aspirazioni, indefesso promotore del suo progresso e del suo benessere.
Maè ai nostri concittadini che sopratutto penso in questo momento; ad essi e alla loro fiduciosa attesa, alle speranze che essi, amici del Consiglio, ripongono nelle nostre attività; penso alla urgenza di tanti bisogni che devono essere soddisfatti, alla validità umana di tante aspirazioni a cui bisognerà venire incontro;  e nella coscienza dei limiti delle mie capacità e della mia preparazione, nella consapevolezza della insufficienza dei mezzi a nostra disposizione, sento più grave il peso della responsabilità che mi sono assunto. Perchè – permettete a un uomo che della sua fede religiosa e della sua appassionata dedizione allo studio trae le forze per il suo concreto sperare, permettetemi, colleghi del consiglio, di esprimervi il mio stato d’animo di questo momento con le parole di un poeta – perchè è pur vero che  “il cittadino vivendo entro l’orbita della quiete pubblica, la goda pienamente; ma egli è ben lontano dal pensare a quale ansiosa voglia deve sottoporsi chi ha la responsabilità di assicurargliela.”
proprio perchè sento profondamente questa responsabilità sono grato a con tutto il cuore a quelli tra voi che hanno accettato di celebrare più direttamente con me venendo a far parte della Giunta. I consiglieri del gruppo di maggioranza sono stati concordi con me nel pregare i due assessori effettivi che fanno  tuttora parte di questo Consiglio, di continuare a dare la loro collaborazione efficace e intelligente all’opera del Sindaco. La Democrazia Cristiana ha inteso così sottolineare la continuità ideale tra l’opera che noi ci proponiamo di svolgere e quella svolta dalla precedente amministrazione. Un’opera, questa, di cui siamo orgogliosi, e di cui condividiamo la responsabilità per aver sostenuto con il nostro voto di consiglieri gli indirizzi programmatici e i criteri di attuazione  a cui si attenne la Giunta durante lo scorso quinquiennio. E’ dunque del tutto fuor luogo pensare chem affrontando la campagna elettorale con nomi almeno in parte nuovi, la D.C. abbia inteso esprimere un giudizio che non fosse di approvazione per l’operato della precedente amministrazione. Anzi, a nome  del mio partito, tengo qui a ringraziare ancora una volta pubblicamente il sindaco avv.Acqua e i suoi più immediati collaboratori per l’opera da  essi svolta e con la quale noi riteniamo essi abbiano ben meritato di tutto il paese. E ci conforta in questo giudizio il fatto che il corpo elettorale abbia confermato alla Democrazia Cristiana la sua fiducia in misura così larga e generosa. E’ bene che si ricordi che, fra tutti i comuni della provincia di Ancona con popolazione superiore ai 10.000 abitanti, quello di Osimo è l’unico caso in cui una lista abbia ottenuto da sola la maggioranza dei seggi consigliari. Affermo pertanto il nostro proposito di continuare idealmente l’opera della amministrazione che ci ha preceduto, noi intendiamo anche rimanere doverosamente fedeli alla volontà esplicitamente espressa dal corpo elettorale.
D’altra parte, proprio perchè alcuni tra i problemi più urgenti della vita cittadina sono già stati risolti e di altri noi troviamo già avviata la soluzione, o perchè i mezzi finanziari sono già stati reperiti o perchè le opere programmate sono già state iniziate, è evidente che la nuova amministrazione potrà rivolgere la propria  attenzione ad altri compiti ed affrontare i problemi che le si presenteranno con i criteri che le sembreranno più opportuni e sui quali di volta in volta il soccorso del vostro consiglio e della vostra approvazione.
E’ inoltre per me motivo di particolare compiacimento poter contare sull’apporto e sulla collaborazione dei colleghi che qui rappresentano il Partito Socialista Democratico Italiano e il Partito Repubblicano Italiano. Sollecitando la collaborazione di questi colleghi, la D.C. ha  inteso confermare la coerenza  dell’atteggiamento con cui, nella vita nazionale come in quella municipale e provinciale, ha sempre ispirato la sua azione. Siamo grati che questa collaborazione ci sia stata concessa perchè, al di fuori di qualsiasi calcolo sulla consistenza dei gruppi consigliari, noi intendiamo in questo modo rassodare, nel rispetto delle  ideologie professate da ognuno di noi e nella uguaglianza delle responsabilità e dei compiti, la comune fede nei principi della democrazia come unico fondamento di ogni progresso sociale. Alla collaborazione sul piano governativvo e parlamentare viene così a corrispondere la collaborazione sul piano delle amministrazioni locali; si attua così  felicemente quel coordinamento tra azione legislativa e governativa da un lato e opera amministrativa nell’ambito dei Comuni e delle Provincie dall’altro che a me sembra costituire il presupposto necessario perchè le amministrazioni locali, pur nella gelosa tutela della loro autonomia, possano svolgere efficacemente i compiti multiformi a cui sono ormai chiamate.
Quanto ho già detto, mi sembra sufficiente a far intuire quale atteggiamento noi intendiamo assumere di fronte ai gruppi consiliari si minoranza. Io so sin d’ora di poter contare sul contributo positivo che le minoranze daranno.alla mia opera sottoponendola  ad una critica avveduta, matura e leale.
Ho detto contributo positivo, perchè soltanto dal dibattito vivo, appassionato eppur sereno delle tesi contrastanti può sgorgare la soluzione più adatta; soltanto la dialettica dei punti di vista opposti permette la scoperta rasserenante di un convincimento pienamente maturate.  Per questo, colleghi delle minoranze, delle vostre critiche  sin da ora vi ringrazio: vi ringrazio perchè  non conosco gioia più alta di quella che si prova allorquando le argomentazioni di un nostro contraddittore ci inducono a riconoscere un nostro errore. E’ la gioia, questa, che solo la libertà sa e può dare: la gioia umana di divenire migliori attraverso un mutuo scambio di esperienze, di propositi, di idee. Nessuna opposizione preconcetta. dunque, da parte mia, verso l’opera che le minoranze svolgeranno in questa assemblea; nessuna opposizione preconcetta, ma anzi il massimo rispetto.
Questo, almeno fino a  quando pari rispetto voli, colleghi delle minoranze, dimostrerete per i principi ideali a cui ispiriamo la nostra azione pubblica. Su questi noi non intendiamo deflettere. E’ evidente pertanto che la maggioranza subordinerà il proprio atteggiamento a quello che i singoli gruppi di minoranza assumeranno nei suoi riguardi; non solleciterà collaborazioni, ma non respingerà il sussidio di un atteggiamento ogni volta che questo dimostrerà fondato. E’ evidente altresì che la fedeltà ai principi della democrazia politica e agli ideali repubblicani e sociali della nostra costituzione ci ispirerà nella formazione della Giunta; è evidente che nessuno più di noi sarà lieto se, nell’ambito di questi principi, la nostra opera concreta sarà sostenuta dalla approvazione di un numero sempre più largo di Consiglieri.
Per quanto io militi in un partito politico, nella mia azione pubblica ho sempre voluto prescindere al particolarismo delle visioni di parte per mirare soltanto al bene di tutto il paese. A questo principio che per me, come del resto per tutti i democratici cristiani, costituisce un fondamento essenziale di onestà e di rettitudine civica, io e i miei collaboratori intendiamo rimanere fedeli anche in avvenire. Intendo rimanervi fedele perchè la promozione del bene comune costituisce un dovere di coscienza a cui non potrei sottrarmi senza venire meno alla fede religiosa a cui ispirano la loro azione quanti si vantano di proclamarsi cattolici; intendo rimanervi fedele perchè la adesione alla democrazia impone di respingere ogni dittatura di classe o di partito e di opporsi ad ogni privilegio di gruppi economici; intendiamo rimanervi fedeli perchè crediamo nella libertà, e non c’è libertà dove gli interessi dei singoli o di ceti privilegiati hanno la prevalenza sul bene di tutta la collettività. Per questo, saremo sopratutto lieti se otterremo la vostra approvazione promuovendo, come è nostro intento, una serie di opere che soddisfino le aspirazioni di quelli, tra i nostri concittadini, che maggiormente hanno bisogno.
Non è questo il momento di esporre il programma dettagliato che ci proponiamo di attuare; non è questo il momento, perchè prima di sottoporre al Consiglio un piano organico di lavoro, a me sembra opportuno esaminare attentamente con la Giunta quali sono i mezzi finanziari ordinari e straordinari sui quali la amministrazione potrà contare nel prossimo quadriennio e quali sono le opere più urgenti che con i mezzi a disposizione possono essere condotte a compimento. Ma desidero precisare sin da ora che unico criterio per stabilire la priorità delle opere da affrontare sarà quello della misura della loro utilità e della loro urgenza, giacchè penso che non si possono distrarre disponibilità finanziarie per altri scopi fino a quando non siano soddisfatte le esigenze vitali della povera gente e din quando non sia consentito a tutti i cittadini di usufruire in misura adeguata dei beni della civiltà.
Per svolgere il mio compito, io conto soprattutto sull’appoggio della Giunta e del Consiglio. Ma mi auguro di poter contare anche sulla competenza e sul senso del dovere dei dipendenti della Amministrazione, soprattutto di quelli che per le maggiori responsabilità del loro grado e per la più lunga esperienza, possono efficacemente contribuire al successo della nostra opera. Sono certo di interpretare il sentimento dei consiglieri rivolgendo a loro nome un saluto cordiale a tutti i dipendenti della amministrazione comunale.
Signori consiglieri, il mio partito nel suo manifesto programmatico ha ricordato che 10 anni or sono venivano ricostituite le amministrazioni comunali a base elettiva. Se non sbaglio, nessuno di noi ha ininterrottamente fatto parte di questo Consiglio per tutto il decennio, ricordiamo allora i tanti colleghi che hanno contribuito al bene di questo paese con la loro opera e con il loro spirito di dedizione; e pare doveroso ricordare soprattutto i sindaci eletti che mi hanno preceduto: il prof. Leonardo Volpini, di cui salutiamo il ritorno in questo Consiglio, il sig. Muzio Montanari, che con gentilezza d’animo di cui pubblicamente lo ringrazio, ha voluto rivolgermi i suoi auguri; l’avv. Vincenzo Acqua, a cui mi sento legato da vincoli di particolare deferenza e dalla comune fede negli ideali della democrazia cristiana. Io non so, amici consiglieri, se il fatto di non esser  nativo di Osimo mi impedirà di essere  – come qualcuno teme – interprete della tradizione cittadina  con la stessa interezza con cui lo sono stati i  miei predecessori. Ma poichè la mia famiglia cui vice da oltre vent’anni, qui sono nati i miei figli, qui sono avvenute tante vicende, tristi e liete, della mia vita, qui ho iniziato, ho svolto e continuato a svolgere la mia attività professionale, una cosa posso affermare: che i vincoli che mi legano a questa città hanno la forza del sentimento, sono alimentati dalla amicizia e dai rapporti di lavoro, sono radicati ormai in una salda .comunanza di interessi e di ideali. Spero che almeno questo mi renda degno di dedicare le mie modeste  capacità al bene di tutti i concittadini nostri. 
  Signori consiglieri, il mandato che ci è stato affidato ci offrirà solo pene, preoccupazioni, amarezze; ma se noi serviremo il paese con disciplina, onore e fedeltà, come soldati di un dovere civile, quella sofferenza potrà essere alleviata, qualche miseria lenita, qualche  dolore consolato.
E diamo dunque di piglio alla nostra fatica con l’animo e con  la speranza con la quale si prendono le imprese giuste; e nessuno di voi, io ne sono certo, si sentirà turbato  nella sua coscienza di uomo libero, se sul nostro lavoro – perchè ne sia reso fecondo –  invoco  propiziatrice la benedizione di Dio.”

Riportano le cronache del consiglio che le parole del prof. Niccoli furono accolte dal favore e dal plauso dei presenti ed i rappresentanti di tutti i gruppi si congratularono con Lui.

– 27/05/1956  la Giunta decide, per rispondere alle esigenze di una maggior decoro della città, di innaffiamento stradale delle principali vie del centro storico di Osimo. Le operazioni avranno cadenza mensile e il servizio viene affidato alla ditta Pastorino per  £. 150.000 mensili;

– 22/07/1956 La Giunta  si riunisce di domenica (succederà spesso con il sindaco Niccoli a dimostrazione dell’alto senso dell’impegno civile di questi amministratori che continuavano ognuno ad esercitare le proprie professioni) e delibera tra l’altro di affidarsi per  i lavori di piccola manutenzione alla ditta CANALINI Francesco;

– 22/07/1956 pubblicazione da parte del concittadino GENTILI Vinicio del libro AUXIMUM , la Giunta decide di acquistarne diverse copie;

31/07/1956 nomina commissione consultiva per la formazione e tenuta dell’elenco dei poveri per l’assistenza gratuita medico-chirurgica e per la somministrazione dei medicinali. Nominati i sig.ri: MONTEVECCHI Dino, APPIGNANESI Carlo, POLINORI Francesco, PALLOTTA Armando e POCCIONI Leonina;

31/07/1956 il Consiglio comunale designa  il sig. VALLESI Mario, come rappresentante comunale nel Consiglio dell’istituo Tecnico Commerciale;

31/07/1956 il Consiglio comunale designa  il sig. PETTINARI Remo, come rappresentante comunale nella Deputazione Direttiva del Brefotrofio consorziale;

31/07/1956 il Consiglio comunale nomina i sig.ri IPPOLITI Giuseppe, CAMPANELLA Giuseppe, CASTELLANA Domenico, come rappresentanti comunali nella Deputazione ai pubblici spettacoli;
31/07/1956 eletta anche la commissione  preposta alla Biblioteca comunale e all’archivio storico, ne sono componenti: Ugo CASTALDI, Trento  PASQUALI, Lanfranco TAPPA, Aldo BARIGELETTI;

31/07/1956  il Consiglio comunale nomina la Commissione Azienda Idroelettrica: MAGNONI Filippo presidente, consiglieri: TAPPA Armando, LOMBARDI Enrico, GIULIODORI Augusto, GRACIOTTI Ubaldo;

31/07/1956  il Consiglio comunale nomina la Commissione ECA: AMBROGETTI Carlo presidente, consiglieri: BUCCETTI Claudio, SIMONCINI Maria, CARDINALI Giovanni, PACIAROTTI Duilio, LUCIANETTI don Luigi, POLVERIGIANI Gino, CAPRARI Marino, PESARO Gino;

31/07/1956 nominati il geometra Eolo LUCHETTI e Tommaso GENTILI nella nuova Commissione Edilizia;

31/07/1956 nominati rappresentati comunali nel Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia Santini i consiglieri: Giovanni Ippoliti e Luigi Castellani.

31/07/1956  il Consiglio comunale nomina la Commissione II.RR.BB.: ALESSANDRINI Giulio presidente, consiglieri: FABIANI Vincenzo, LEPORI Luigi, BURGHIANI Bellobuono, MERCURI Cipriano;

08/08/1956 A Marcinelle ( Belgio) muoiono 237 lavoratori intrappolati in una miniera di carbone: 139 sono emigrati italiani;

– 17/08/1956 contributo a favore delle famiglie di minatori italiani morti in Belgio. Nelle motivazioni della delibera di legge. “… l’Amministrazione comunale osimana non vuole rimanere estranea al fatto gravemente doloroso che ha commosso tutta l’Italia, una partecipazione che vuol avere un carattere di solidarietà più che di tangibile aiuto…” Si delibera di partecipare con la somma di £. 30.000 alla raccolta fondi indetta dalla Rai in favore delle famiglie italiane colpite dal disastro di Charleroi  a Marcinelle;

– 22/08/1956 affitto di un locale comunale allo stagnaio VIGIANI Marino, piccolo locale in via 5 Torri ( sotto le mura dell’ospedale)  formato da uno degli archi che reggono la soprastante via Giacomo Leopardi, canone annuo £. 6.000;

28/08/1956  all’apertura dei lavori del Consiglio comunale i consiglieri, preliminarmente, si congratulano con il collega assessore Antondomenico MORETTI che è stato promosso dal grado di colonnello a quello di Generale dell’Aeronautica.
Una nota  aggiungo, per sottolineare una curiosità, in Consiglio comunale  sedeva anche un altro ufficiale dell’aeronautica: CARDINALI Raffaele;

28/08/1956  ratificata  dal Consiglio comunale la delibera di Giunta sul contributo in favore delle famiglie dei minatori italiani morti in una miniera in Belgio.  Come al solito molto profondo l’intervento del sindaco Alessandro NCOOLI: “… il mondo civile è rimasto commosso per il numero dei morti e per le circostanze  che ne hanno provocato e accompagnato la fine. Doloroso è il cammino del Mondo del lavoro, tanto e dolorosa, nel caso attuale, quando ciascuno ha ragione di ritenere che il disastro si sarebbe potuto evitare. Dobbiamo inchinarci alla memoria dei fratelli che non sono più …”

26/09/1956 muore a Firenze Piero Calamandrei, letterato, giurista e politico antifascista membro della Assemblea Costituente;

23/12/1956 riapre al culto la cattedrale del Duomo al termine di lunghi lavori di sistemazione;
Duomo 5

– 14/01/1957  affitto di un arco di via 5 Torri al verniciaio MORI Ludovico e di un altro arco al muratore GRASSETTI Alvaro. Ognuno deve corrispondere al Comune £. 500 mensili;

– 14/01/1957 Istituita la commissione per l’assegnazione degli alloggi costruiti in base alla legge sull’eliminazione delle abitazioni malsane. I componenti sono: Presidente dott. SCHIRINZI Migla quale rapp.te del prefetto, NICCOLI Alessandro sindaco di Osimo, RICCARDI Luciano rapp.te dell’Ist.Autonomo Case Popolari, SIMONCINI Maria in rappresentanza dell’Eca di Osimo; MONTEVECCHI Dino rappresentante delle famiglie, VALERI Ferruccio con funzioni di segretario;

– 01/02/1957 autorizzazione ad effettuare lavoro straordinario per controlli sul latte. Al tempo il latte fresco nelle case degli osimani lo portavano i “lattaroli” agricoltori  produttori di latte. Al fine di garantire i consumatori il Comune incarica tre vigili urbani ad effettuare controlli con prelevamento di campioni di latte per verificarne la genuinità. I controlli venivano eseguiti  nelle prime ore del mattino direttamente su coloro che vendevano, consegnandolo a domicilio, il latte  ai consumatori. I vigili urbani BURATTINI Alessio, LOZZI Domenico, ATTILI Attilio e AMBROSONI Aldo vengono  autorizzati ad effettuare tali controlli alla mattina presto fuori dall’orario del regolare servizio.

– 01/03/1957 affitto locali comunali, in via Olimpia , alla Provincia per destinarli al servizio dei Vigili del Fuoco;

– 01/03/1957 appaltati i lavori per la costruzione di un edificio scolastico in località San Biagio. Lavori assegnati alla ditta CANALINI Giuseppe;

– 01/03/1957 completati i lavori al mercato coperto £. 2000.000 opera eseguita dalla ditta MORRESI Mario;

– 15/03/1957 deliberata la costruzione di n° 3 acquedotti di campagna a: Passatempo, Casenuove e Padiglione. Tutti finanziati con il contributo concesso dal Ministero dei lavori Pubblici  che ha erogato £. 11.000.000;

– 15/03/1957 intitolata la Scuola in località San Martino ( sarebbe stata la Scuola di Monte San Pietro) scuola costruita su terreno di proprietà del conte Giulio Leopardi Dittaiuti che l’ha ceduto gratuitamente al Comune di Osimo. La nuova scuola viene intitolata a nome del nobile LEOPARDI DITTAIUTI Leopardo con queste motivazioni: “.. nel pomeriggio del 3/7/1944, quando osimo era già in mano delle truppe alleate, ma non fuori dalla portata dei cannoni tedeschi, fu indetta nelle sede comunale un’adunanza ai fini annonari ( le scorte alimentari per la popolazione), alla quale furono invitati i rappresentanti delle maggiori aziende agrarie locali e tra quelli il nobile LEOPARDI DITTAIUTI Leopardo. Non tutti gli invitati parteciparono all’adunanza, dato il pericolo che si correva, non era consigliabile lasciare i rifugi e specialmente era altrettanto pericoloso soffermarsi nel civico palazzo ove, oltre agli uffici, si trovava il comando inglese. Alle ore 18 circa, mentre si svolgevano le intese tra il sindaco e gli intervenuti all’adunanza per i rifornimenti annonari, la parte centrale di Osimo fu sottoposta a cannoneggiamento di grossi calibri da parte di una batteria tedesca, ed un proiettile, attraversando il muro nord della sede comunale, scoppiò nel salone uccidendo 4 persone sul colpo e ferendole molte altre. Tra coloro che furono trasportati all’ospedale vi fu il nobile LEOPARDI DITTAIUTI Leopardo che, dopo lunga degenza, nonostante l’amputazione di una gamba,morì il 3/11/1944 in seguito a setticemia per ferita da arma da fuoco come risulta dalla relazione necroscopica sanitaria. Leopardi è deceduto per adempiere ad un civico e patriottico dovere, quale quello di approvvigionare la popolazione in un momento quanto mai tragico, in cui era sospeso il regolare funzionamento dei servizi annonari, e lo fece non ignorando il pericolo a cui andava incontro;

– 22/03/1957  incarico per lavori di piccola manutenzione per tutto  l’anno 1957 alla ditta Simonetti Americo importo £. 1.652.144 ;

– 01/04/1957  concessione di suolo pubblico fino al 1961 in favore della sig.ra BARULLI Florida. Si tratta di un chiosco per la vendita di giornali nel vicolo cieco del corso Mazzini che fa angolo con la farmacia TREBBI  (oggi farmacia Cardinali), canone annuale  £. 600;

– 01/04/1957  autorizzato il permesso per impiantare un quadro metallico ( una bachEca) in favore del Comitato Civico Zonale, il cui responsabile è don Vincenzo  Fanesi per affiggervi i propri avvisi al pubblico. La bacheca viene autorizzata ad essere collocata a pochi centimetri dal muro dal fabbricato Sermosi in corso Mazzini tra il negozio Agostinelli che vendeva macchine da cucire  e la barberia Cecconi. Canone annuo fissato in £. 100. Rappresenterà per tanti anni la bacheca del giornale “l’Antenna civica” giornale ideato e promosso da don Vincenzo Fanesi;

maggio 1957 torna la Festa dei Fiori  sotto la regia del circolo dei senza Testa presieduta da  Elmo CAPPANNARI;

Festa dei Fiori 1957Uno dei più applauditi carri allegorici della Festa dei Fiori tenutasi nel 1957, rappresentava un “giardino del 700”.

maggio 1957  la pallacanestro si svolgeva nel campetto vicino la scuola Santa Lucia;pallacanestro 2

– 02/05/1957  affitto di due  archi in via 5 Torri a MARCHETTI Enrico ed a VICO Annibale  entrambi ad uso artigianale;

– 20/05/1957  concessa l’autorizzazione alla realizzazione di un chiosco di legno precario in via Matteotti nell’angolo formato dal lato sud dal Palazzo Gallo e dal lato nord ovest dal palazzo Zoppi. Autorizzazione  per il   chiosco e l’occupazione del suolo pubblico  rilasciata a MARZIOLI Erminia in Cagiotti che ci realizzerà un punto vendita di frutta e verdura. Canone £ 500 annui;

– 11/06/1957  il Comune acquista 2 motocicli “Galletto -Guzzi” per le necessità della Polizia Urbana;

– 19/06/1957  incarico al geometra VALENTI Ennio per predisporre la documentazione necessaria alla formazione di un Piano Regolatore del centro abitato;

– giugno 1957 MATTARELLA in visita ad OSIMO. Non vuol essere un titolo accattivante ed ingannevole per attrarre visitatori, è quanto effettivamente successo ….nel 1957.
Si tratta di Bernardo Mattarella, padre di Sergio neo eletto Presidente della Repubblica, anch’egli uno dei protagonisti della politica italiana.
Berardo Mattarella è’ stato uno dei fondatori della DC e il Parlamento lo ebbe sempre tra i protagonisti più notevoli ed ascoltati. Negli anni ’60 ricoprì nei diversi Governi, democristiani, anche il ruolo di Ministro: ai trasporti e poi responsabile del ministero del Commercio con l’Estero.
In tale veste, nel 1957, durante il mandato amministrativo che vedeva la città guidata dal prof. Niccoli Alessandro, Berardo MATTARELLA , padre dell’attuale Presidente della Repubblica fece visita alla nostra città. Una visita ufficiale in omaggio alla ditta Antonelli che in quegli anni grazie all’iniziativa imprenditoriale del capostipite Luigi, riuscì in poco tempo ad affermarsi, conquistando anche mercati esteri, con la produzione di prodotti di qualità nel settore degli strumenti musicali.
Mattarella ad Osimo 1957

Mattarella ad Osimo 1957 2

11/07/1957 incaricata la ditta BELLEZZA Enrico per piccoli lavori di manutenzione che si rendano necessari nel corso dell’anno 1959 pattuendo un costo di £ 2.000.000;

– 12/07/1957  Si autorizza  il corpo bandistico comunale a partecipare alla festa nazionale della montagna celebrata per la prima volta nelle Marche a Sassotetto di Sarnano. Il comune si fa carico delle spese di viaggio della trasferta per £. 3.000;

– 18/07/1957 sistemato il fosso detto “fosso della chiave” che si sviluppa in località Stazione Ferroviaria e che raccoglie le acque provenienti dai fondi rustici della frazione dell’Abbadia per poi sfociare nel torrente Aspio ; 

– 18/07/1957 ultimati i lavori di costruzione dell’acquedotto e dei bagni pubblici di Campocavallo,  lavori per £. 3.500.000, eseguiti dalla ditta BARBALARGA Filippo;

– 20/07/1957  Onoranze alla memoria del concittadino corridore Luigi FAGIOLI;

– 01/09/1957 arriva  il nuovo segretario comunale: MILIONI Arturo precedentemente titolare nella città di Cento;

– 10/09/1957  approvato progetto per la costruzione di un edificio scolastico in località Pietà  costo £. 16.000.000;

28/10/1957 arriva l’illuminazione pubblica a Osimo Stazione lungo la strada nazionale. L’amministrazione Niccoli realizza una delle più vive esigenze della frazione a sollievo di quanti abitano lungo il pericoloso tratto stradale;

23/11/1957 inaugurata la ristrutturata sede del complesso industriale della ditta BUSILACCHIO del sig. Ildo BUSILACCHIO che da lavoro a  più di 150 operai.
Si tratta di una fabbrica di fisarmoniche ubicato in via Soglia.
1950  ditta Nota d'oroAlla inaugurazione sono presenti sua eccellenza mons. Brizi, il sindaco Niccoli e l’on. Danilo De Cocci;
150

– 02/12/1957  assunzioni temporanee in comune per i giovani: BARALLI Benito, BAFFETTI Mafalda, MARCHETTI Mirella, GERMANA’ Maria Teresa;

– 21/12/1957 premio in deroga al giardiniere BOLOGNINI Ugo per l’attenzione  all’attività di giardiniere prestata e precisamente per il mantenimento  delle serre, l’innaffiamento delle piante di sera e di notte nei periodi di maggiore siccità, in cui manca l’acuqa, la vigilanza nei giardini di via Saffi, l’accensione e spegnimento delle lampade per l’illuminazione. Concesso un premio di £. 60.000;
1546419_10202042861570874_561368440_n

21/12/1957 istituita la  Commissione elettorale mandamentale con : FRAGALA’ Edoardo, VICARELLI Ennio, CARBONARI Arturo, DARDANI Andrea e presieduta dal pretore CHERUBINI Giorgio;

31/12/1957 fine anno tempo di statistiche:
Popolazione residente n° 23.289; nati 366 di cui 196 maschi e 170 femmine; morti 201 di cui 103 maschi e 98 femmine.
Esercizi presenti in città: Trattorie, ristoranti e osterie n° 33, bar caffè e gelaterie n° 15, alberghi n° 4, alberghi diurni n° 1, autorimesse n° 5, stallaggi n° 2;
Consumi: nell’anno 1957, nella nostra città, sono stati venduti 355 televisori e 67 frigoriferi, mentre i telefoni installati dalla Timo sono stati 285;
L’Attività del nostro OSPEDALE:

Immagine12

01/01/1958 al termine del girone i andata  l’Osimana è prima in classifica nel girone dlla 1^ divisione del calcio regionale. La squadra vedeva in porta MOSCHINI, in difesa le colonne erano BALDONI e BARBACCIA. A centrocampo le menti erano MANGIATERRA, MENGHINI e MAGI. Capocannoniere ANDREUCCI, gli altri erano: BRUNI, BIANCHI, FRONTALINI, BUCCOLINI e  PIANGERELLI. Nell’aprile del 1958, battendo la  Stella Marina per 5 a 0,  l’Osimana  vinse il girone B della 1^ divisione;

20/01/1958  Riccardo  e Valentino MANTINI due giovani emigranti osimani che fanno onore alla nostra città. Hanno avviato  in Argentina,  a   Buenos Aires, una importante fabbrica di fisarmoniche che è stata visitata anche dal Presidente della Repubblica Argentina;
Riccardo e Valentino Mantini in Argentina

febbraio 1958 Fare la spesa, una volta, non era quel rito consumistico che oggi ci costringe a radunarci in enormi centri commerciali traboccanti di merce di qualsiasi genere. C’erano  molti venditori ambulanti, che giravano casa per casa, c’erano le piccole bottegucce e c’era il Mercato delle erbe e dei polli e delle uova. Soprattutto quest’ultimo era molto fiorente  ma a causa dei contrasti tra i pollivendoli e il Dazio comunale, allora gestito dalla ditta Trezza, di quello che era uno dei mercati più ricchi e frequentati, domenica dopo domenica – nel febbraio 1958 – non rimane più nulla. Scoppia la polemica, sul banco degli imputati c’è il fisco locale, troppo oneroso secondo i “pollivendoli”: il risultato è che i pollivendoli disertano, per protesta, il mercato osimano con grave disagio per tutte le famiglie.

protesta pollivendoli

protesta pollivendoli

La considerazione è che a distanza di più di 50 anni la questione dei rapporti tra fisco e contribuenti, il giusto equilibrio tra il peso fiscale e la giusta applicazione  delle imposte rimane  sempre un problema irrisolto.

04/02/1958 rilasciata licenza servizio pubblico automobilistico di piazza a  ORSETTI Vincenzo  di fu Eugenio;

26/02/1958 autorizzata la installazione di un distributore di benzina r miscela  a nome della Esso Standard Italiana in via Largo Trieste n. 2 autorizzazione rilasciata alla ditta Casali;

26/02/1958 appaltati lavori per la costruzione di un edificio scolastico in località Montegallo costo £. 6.226.000;

20/03/1958 terminati i lavori di costruzione dell’edificio scolastico di via San Valentino, costo dell’opera £ 10.387.000 lavori eseguiti dalla impresa Canalini Giuseppe;

30/03/1958 visita del Ministro dell’Interno,  on.Tambroni,  in città;
Tambroni

marzo 1958 in un locale di via dei Macelli, promossi dalla Osimana, si aprono i corsi di Pugilato, una autentica novità per la nostra città che riscontrò grande successo fra i giovani osimani, testimoniata dall’alto numero dei partecipanti. I provetti pugili osimani ricevevano lezioni bisettimanali dal maestro di box GIACOMELLI di Ancona. Queste le prime reclute osimane del ring:
BIONDI Alberto, BORSINI Luigi, CAPORALINI Eraclo, DONATI Franco,  CORALLINI Piero, CAPOGROSSI Giuseppe, CASAGRANDE Giulio, FATTACIN Giuseppe, GIULIODORI Gualtiero, GIACCHE’ Cesare, GIOVAGNOLI Rino, GIAMBARTOLOMEI Vittorio, GHERGO Giancarlo, LAZZARI Cesare, MOCCHERONI Mario, MELONARI Vinicio, MARCHEGIANI Arnaldo,  PETTINARI Antonio, PETTINARI Giuseppe, RUTIGLIANO ANTONIO, SESTERZI Guido, STRAPPATO Antonio, TULLI Sante, TESTA Francesco, PALOMBINI Mario, AJELLO Francesco;

aprile 1958  Osimo in  piena campagna elettorale per le elezioni politiche;
campagna elettorale politiche  1958

– 10/05/1958 elezioni politiche votanti in Osimo: per il SENATO n° 13.315, per la Camera i votanti furono n° 14.726
risultati delle  elezioni politiche per il SENATO del 10 maggio 1958:
– Democrazia Cristiana…………………. 53,4 %
– Partito Comunista……………………… 17,4 %
– Partito Socialista ………………………. 14,6 %
– Partito Social Democratico…………6,4
– Mov.Sociale Italiano……………………… 2,8 %
– Partito Repubblicani ………….2,7  %
– Partito Liberale Italiano   2,6
– PMP………………………  0,9 %

risultati delle  elezioni politiche per la CAMERA del 10 maggio 1958:
– Democrazia Cristiana…………………. 52,3 %
– Partito Comunista……………………… 17,7 %
– Partito Socialista ………………………. 14,8 %
– Partito Social Democratico…………6,8 %
– Mov.Sociale Italiano……………………… 2,8 %
– Partito Repubblicani ………….2,5  %
– Partito Liberale Italiano ……  1,,6 %
– PMP………………………  0,7 %

10/06/1958 torneo cittadino di tennis da tavolo ( ping-pong) organizzato dalla C.S.I. di cui era presidente Rigoberto Lamonica
ping pong

15/06/1958 assegnazione borse di studio a studenti meritevoli  frequentanti l’Università e gli altri ordini di scuole. Una iniziativa promossa per la prima volta dal sindaco Niccoli molto sensibile alle problematiche dell’educazione e della Scuola. Numerose furono le domande pervenute in comune che le valutò fissando criteri che tennero conto del merito scolastico e della situazione della composizione dello stato di famiglia. Beneficiarono della borsa di studio i seguenti studenti:
1)   CANAPA Pietro studente universitario £. 100.000;
2)   VICARELLI Fausto studente universitarilo £ 100.000;
3)   BRACONI Augusta studentessa universitaria £ 100.000;
4)   NARDINI Maria Aurora studentessa universitaria £ 100.000;
5)   GIORGETTI Giovanna studentessa ginnasio/liceo/ magistrali/ist.tecnici £ 50.000;
6)   DURANTI Antonio studentessa ginnasio/liceo/ magistrali/ist.tecnici £ 50.000;
7)   CASTELLANI Franca studentessa ginnasio/liceo/ magistrali/ist.tecnici £ 50.000;
8)   VIGIANI Luigi studentessa ginnasio/liceo/ magistrali/ist.tecnici £ 50.000;
9)   ROMAGNOLI Pasquale studentessa ginnasio/liceo/ magistrali/ist.tecnici £ 50.000;
10) POLINORI Giuseppe studentessa ginnasio/liceo/ magistrali/ist.tecnici £ 50.000;
11) CARLETTI Adriana studentessa ginnasio/liceo/ magistrali/ist.tecnici £ 50.000;
12) GRACIOTTI Giuliana studentessa ginnasio/liceo/ magistrali/ist.tecnici £ 50.000;
13) FALCETTA Gino studente scuole medie inferiori borsa di studio di £ 20.000;
14) PACINI Cesare studente scuole medie inferiori borsa di studio di £ 20.000;
15) DURANTI Luciana studente scuole medie inferiori borsa di studio di £ 20.000;
16) DURANTI Luigi studente scuole medie inferiori borsa di studio di £ 20.000.

25/06/1958 la Giunta con un sussidio di £ 1.500 giornaliere in favore della soc. autolinee F.lli SUARDI istituisce un servizio di trasporto in favore di un gruppo di circa 40 operai che da Osimo dovevano recarsi a Santo Stefano dove si era aperto un importante cantiere di lavoro ( forse la costruzione del seminario dove ora ha sede la Lega del Filo d’Oro ? );

27/06/1958  termina la costruzione del nuovo palazzo dell’ECA in via San Filippo. Nel palazzo troverà degna sede tutte le attività al settore dell’assistenza osimana. Troverà sede una mensa popolare, un ristorante cittadino e un Ambulatorio medico. La costruzione è stata realizzata dalla  ditta  dell’ing. BARBALARGA Filippo;
eca

29/06/1958 la società PURFINA ITALIANA con sede in Milano chiede l’autorizzazione alla installazione di un distributore di miscela  collegato ad un serbatoio per benzina in via 5 Torri 80. La Giunta esprime parere negativo alla collocazione in quanto in quel tratto esisteva la fermata delle numerose autocorriere che giornalmente partono e arrivano ad Osimo;

29/06/1958  deliberata la costruzione di un edificio scolastico a San Biagio di Osimo costo previsto £ 10.500.000;

– 29/06/1958  delibera pavimentazione via Antica Rocca, via San Francesco  e piazzetta S.Giuseppe da Copertino;

luglio 1958 L’Osimana si prepara ad affrontare, per la prima volta, il Campionato Dilettanti
osima calcio 1958Dopo i successi e la vittoria del campionato, un altro compito più difficile ed impegnativo attende i giallo-rossi: affrontare il Campionato Dilettanti.
Presidente di questa Osimana era il rag. Armando Carletti.
I giocatori erano:
portieri  MOSCHINI e Carlo NICOLETTI (capo delle guardie);
terzini  BALDONI e BARNACCIA;
centrocampisti  MENGHINI, BENUCCI, MANGIATERRA, MAGI;
attaccanti  MORICI, BELLONI, BIANCHI, ANDREUCCI, FRONTALINI, BRUNI e PIANGERELLI

luglio 1958 Conseguono la maturità nel luglio del 1957:
La maturità classica:
ANESA Renato, BALBONI Alberto, BALBONI Giuseppe, CENERELLI Carlo, FACONDI Silvia Rosa, GAGGIOTTI Raniero, GRACIOTTI Giuliana, HONORATI Honorato, MORICHI Marco, SABA Maria Paola, CARNEVALI Nardino, MANCINO Antonio.
Diventano Ragionieri:
ALBANESI Valentina, BORSINI Giancarlo, CANALINI Anna Maria, CORVATTA Mario, FIAMMENGHI Leone, GIARDINIERI Alessandro, GIORGETTI Giovanna, GONNELLI Giuliano, MANGANELLI Luigi Augusto, MARIANI Sauro, MERCATALI Ettore, MONTICELLI Giacomo, MORICHI Maurizio, NARDINI Rita, ZOPPI Adele.
maturi 1958Diventano maestri;
GRACIOTTI Umberto, FRONTALINI Adriana, PAPETTA Carla, PASQUALINI Elena, SANTICCHIA Sandra, STRAMIGIOLI Assunta.
Conseguono la Licenza Media:
BURGHIANI Giuseppe, FRAMPOLLI Francesco, GAGGIOTTI Mauro, GIACCO Vittorio, GIULIODORI Franco, ZOPPI Antonio, ZOPPI Claudio.
Conseguono la Licenza della Scuola di Avviamento a tipo agrario ed industriale femminile:
CECCONI Giacomo, CINGOLANI Fulvio, DI CIRCOLANO Giovanni, LELLLI Augusto, LELLI Giancarlo, MENGONI Enrico, MOSCA Sandro, RAVAGLIATI Elvio, VIGIANI Paolo, ZOPPI Ermanno, PUCCI Adelio, ALBANESI Renata, BUGLLIONI Carla, CAMPANARI Luisa, CAPORALETTI Rosalia, CASAROLA Ivana, CATENA Clara, GIULIODORI Rossana, SANTILLI Rina, PANGRAZI Rita.
maturi 3

11/07/1958 deliberata la costruzione di una scalinata tra via G.Leopardi e via Fontemagna in corrispondenza della casa della Madre e del Bambino, costo dell’opera £ 1.064.340 eseguita dalla ditta Barbalarga Filippo;

estate 1958 i bambini osimani vanno in colonia al Diana e all’Istituto  Muzio Gallo. Scuola 7452Le scuole chiudono l’anno scolastico. I bambini osimani vanno in vacanza. Diverse sono in città le iniziative proposte per l’assistenza morale e fisica dei “figli del popolo” nel periodo estivo. A cura del Patronato Scolastico aprono le Colonie Elioterapiche al campo sportivo Diana.  Anche gli oratori, da quello di San Marco a quello della Misericordia, organizzano periodi di vacanze a Visso ed anche a Corina d’Ampezzo.
ll

910

02/08/1958 due giovani ciclisti osimani, Giorgio MUTI e Enrico ANTONELLI in 7 giorni  hanno compito più di 1.000 km in bicicletta. Erano partiti da Osimo il 26 luglio in sette giorni consecutivi hanno raggiunto: Ravenna, Padova, Venezia, Cortina, Bolzano e Milano superando anchw i passi dolomitici del Falsarego e del Pordoi. (dall’Antenna di don V.Fanesi)
ciclisti

13/09/1958 si dimette l’assessore Leonardo VOLPINI al suo posto subentra Edoardo MONDAINI;

18/09/1958 viene  posta la prima pietra dell’Istituto San Carlo voluto e finanziato da Don Carlo Rossini avente come finalità l’assistenza e l’educazione ( anche professionale) dei figli bisognosi degli emigranti. Don Carlo Rossini è stato un grande musicista, nel 1921 al termine degli studi partì missionario negli Stati Uniti d’America prestando la sua opera tra gli emigranti italiani. In questo ambiente, vedendo quelle che erano le difficoltà della condizione di vita di chi aveva lasciato tutto per cercare lavoro e fortuna, maturò il desiderio e il sogno di fare qualcosa di significativo. Impegnò tutti i suoi guadagni ricavati dai concerti e tutti i i soldi risparmiati in 37 anni di sacerdozio ed insegnante per realizzare un sogno ad Osimo, la sua città natia. L’opera prevedeva la costruzione di un convitto, della scuola e laboratori, una palestra, uno stadio e un cinema / teatro;

San Carlo 8569

nel cerchio il luogo dove verrà realizzato il San Carlo

San Carlo

L’istituto San Carlo è stato un riferimento importante per tanti giovani, figli di emigranti italiani

22/09/1958 autorizzata la realizzazione di un distributore di miscela e benzina al sig. GRACIOTTI Flavio  in Piazza F.lli Rosselli;

22/09/1958 autorizzata la realizzazione di un distributore di miscela e benzina alla ditta Agip   in località Osimo Stazione;

ottobre 1958  Le “matricole” osimane iscrittesi a facoltà universitarie nell’anno 1958:
BALBONI Alberto ( Legge a Roma); BALBONI Giuseppe ( Legge a Roma); BONCI Livio ( Legge a Bologna); CAMPANELLI Carla ( Lingue a Bologna); CARDINALI Fabio ( Farmacia a Modena); CENERELLI Carlo ( Ingegneria a Pisa);
FABIANI Maria Ludovica ( Legge a Bologna); GAGGIOTTI Raniero ( Legge a Macerata; GRACIOTTI Giuliana (Lettere a Bologna); HONORATI Onorato( Ingegneria a Torino); MORICHI Marco ( Legge a Bologna); TAPPA Augusta ( Legge a Bologna); GIORGETTI Giovanna, MANGANELLI Luigi, MORICHI Maurizio ( tutti Economia a Roma); BIANCONI Paolo (Vigilanza scolastica a Urbino); PASQUALINI Elena e PROSPERI Rossana (Ed. Fisica a Roma). Articolo tratto da “L’Antenna” di don Vinenzo Fanesi;

28/10/1958 eletto papa Angelo Giuseppe Roncalli che assume il nome di GIOVANNI XXIII;

25/11/1958 fra gli osimani che si fanno onore all’estero, ha un grande successo il cantante tenore Vitaliano BAFFETTI emigrato in Argentina;
Vitaliano Baffetti tenore

15/12/1958 il Consiglio comunale decide la sistemazione della Pretura nei nuovi locali in Piazza Leopardi

31/12/1958 intitolazione della scuola media statale “Caio Giulio Cesare”. La Giunta fa propria  la proposta del Collegio dei professori che si era pronunciata per proporre al Ministero della Pubbblica  istruzione di intitolare la scuola media a “Caio Giulio Cesare” con le seguenti motivazioni: ”  Città di Osimo, vetusta, tenace nella fede degli avi, operosa per la vitalità dei suoi figli, generosa di benefiche opere, severa nelle istituzioni e negli studi, attinge il suo carattere di austera nobiltà dall’era Romana, durante la quale gli atteggiamenti degli osimani furono spesso determinati per l’evolversi di particolari  situazioni militari, politiche, economiche e sociali può vantare il diritto alla intitolazione della locale scuola media al nome di “Caio Giulio Cesare”, il quale dai cittadini di Osimo accolto, lasciò nell’animo suo grato imperituro ricordo nel libro 1° del ” De bello civili” dove dal cap. XIII, si legge: ” At Caesar milites attianos collaudat, pupium dirittit, auximatibus agit gratias seque sorum facti memorem fore pollicetur”
Ritenuto che il Collegio dei professori non poteva far migliore scelta la Giunta inoltra domanda al ministero per ottenere il decreto di autorizzazione ad intitolare la Scuola al nome di Caio G. Cesare;

31/12/1958 appaltato il servizio di trasporto funebre urbano alla ditta VIGIANI Raffaele ;

31/12/1958 autorizzata l’apertura di un panificio con forno a riscaldamento indiretto – vapoforno – al sig. SABBATINI Camillo in via di Filottrano, 28;

31/12/1958 inaugurata la nuova fontana di Piazza Buccolino, si tratta di un progetto dell’architetto Sabbatini, realizzato dalla ditta Marchegiani;
fontaqna Sabbatini

24/01/1959 rinnovati i locali del nuovo Mercato delle Erbe, con grande soddisfazione di tutti i cittadini;
Mercato delle Erbe

12/03/1959 La Filodrammatica studentesca Osimana, formatasi in seno all FUCI presenta la commedia brillante di E. Cagliari “In città è un’altra cosa”. Lo spettacolo si svolse al Teatro del Collegio Campana. Guidati sapientemente da Aldo Blasi i giovani: Giovanni Cersosimo, Jolanda Turicchi, Silvana Parini, Alberto Parini, Antonietta Bambozzi, Gilberto Severini, Paolo Massaccesi, Nelly Pigini, Sergio Pocetti hanno saputo mettere in scena una divertente e applaudita commedia ed esprimere promettenti virtù da attori.
1959 4

25/04/1959  inaugurazione del nuovo sanatorio Muzio Gallo a Villa Cannone. Un’opera ideata e progettata dall’ing. Eugenio VACCHIARELLI  di 4.300 mq  e circondata da un parco di 75 mila mq. con un bosco ad alto fusto. Il nuovo nosocomio conta 230 posti letto per gli ammalati e 70 per il personale di servizio;

Entrata della così detta Villa del Cannone

Entrata della così detta Villa del Cannone

26 aprile 1959 coda per il film “I dieci Comandamenti”
26 aprile 1959 coda per il film i 10 comandamenti Francesco Bambozzi

08/05/1959 autorizzata l’installazione di un distributore di miscela e gasolio in via Giulia su terreno di proprietà comunale a favore di SPACCA Umberto;

–  26/06/1959 in occasione del 7° anniversario della morte del pilota Luigi FAGIOLI, l’asso del volante che portò il nome di Osimo nelle più alte glorie sportive internazionali, l’amministrazione comunale organizzò una degna cerimonia. Alla presenza di molte autorità, anche del sindaco di Gubbio, venne scoperto nei giardini pubblici di Piazzanova un busto in bronzo, opera della scultrice Gioavanna FIORENZI.
image057
Chi era Luigi FAGIOLI: nato nel 1898, è stato un grande pilota automobilistico.Lo si ricorda perchè nelle gare e nella sua guida era uno che non soltanto “non ci stava a perdere”, ma era anche uno che non mollava mai. Non a caso negli anni ’50, malgrado i suoi 52 anni, l’Alfa Romeo lo volle in squadra. Una squadra mitica e vincente che chiamavano “la squadra dei tre FA”:Farina, Fangio e FAGIOLI.
La sua attività sportiva coprì gli anni dal 1925 al 1952, anno in cui subì un ultimo fatale incidente durante le prove del Gran Premio di Montecarlo.

04/09/1959 il Consiglio Comunale  nomina il dott. ZOPPI Sinibaldo componente del Consiglio di Amministrazione dell’istituto Muzio Gallo;

22/12/1959 nominati dal Consiglio Comunale i componenti del consiglio degli Istituti Riuniti di Beneficenza di Osimo. Comporranno il’importante ente di beneficenza per il triennio 1959 -1962: Ennio VICARELLI, Buono BURGHIANI, Luigi LEPORI;

29/12/1959 assegnata concessione linea automobilistica Osimo – padiglione – Campocavallo – Casenuove per il trasporto di studenti e per le necessità della popolazione alla ditta F.lli Suardi di Osimo che subentra alla ditta Reni di Ancona;

02/01/1960 muore Fausto  COPPI il CAMPIONISSIMO;

07/02/1960 autorizzati i lavori per la pavimentazione di piazza Duomo costo opera £ 9.000.000;

18/02/1960  assegnati le borse di studio agli allievi più meritevoli: per gli universitari a RONCAGLIA Rosalba, GRACIOTTI Giuliana; per gli studenti del liceo ginnasio FALCETTA Gino; per gli studenti delle magistrali a AGOSTINELLI Giuseppina; per gli studenti frequentanti l’ist.Tecnico a GIORGETTI A.Maria; per gli studenti delle scuole medie inferiori a DURANTI Luciano, IURINI Quartina e all’attuale consigliera comunale MAGGIORI Renata;

20/2/1960 muore l’industriale Adriano OLIVETTI;

09/03/1960 il Consiglio Comunale delibera la costruzione di 2 campi da tennis ed uno spogliatoio  nell’angolo nord – est del campo sportivo Diana. Nella discussione consiliare emerge la preoccupazione che la  nuova costruzione passa andare ad incidere negativamente sull’attività della pista di ciclismo che attorniava il campo sportivo. Il consigliere comunale delle opposizioni, Re Roberto,  si dichiara d’accordo sulla realizzazione dei campi da tennis a condizione che tutti possano usufruirne e a prezzi contenuti;

10/3/1960 L’ente morale provinciale Lauretano dei Frati Minori chiede che gli sia venduta un’area di circa 200 mq. in via Ungheria a confine della Chiesa parrocchiale della Misericordia per la costruzione della sede delle Acli e di un Cinematografo. Il Consiglio comunale delibera l’alienazione in favore dei Frati;

10/3/1960 Il Consiglio Comunale approva in seduta segreta la graduatoria del concorso per vice ragioniere del Comune:
primo classificato rag. Graciotti Giuseppe, secondo il rag. Giuliodori Augusto, terzo il rag. Leone Luigi, quarto in graduatoria il rag. Agostinelli Germano;

26/03/1960 in Consiglio Comunale viene approvato  il nuovo regolamento di Igiene e  Sanità aggiornato ai tempi  rispetto a quello esistente dal 1905. Particolare attenzione viene posta all’igiene delle abitazioni, delle scuole e degli alberghi. Il Regolamento molto analitico si compone di 407 articoli e tratta dell’assistenza medica-chirurgica-ostetrica, dei servizi di vigilanza, dell’attenzione del suolo pubblico, della nettezza  del suolo pubblico. Regolamenta inoltre le regole igieniche da tenere nelle scuole, negli esercizi pubblici, delle abitazioni private. Detta norme sui materili per le costruzioni delle case, per la tenuta degli allevamenti, delle case coloniche e dei nascenti stabilimenti industriali. Particolare attenzione viene posta per quanto riguarda l’igiene degli alimenti, la loro vendita e tenuta  sia per quanto riguarda i formaggi, le uova, il latte, la frutta e la verdura ecc.. Un capitolo a se viene dedicato per le norme igieniche che debbono tenere alcune  professioni come quella dei barbieri;

31/03/1960  deliberata la costruzione di una gradinata tra  via C.Battisti e via Montefanese per un costo di £ 450.000;

11/05/1960 su istanza del Consigliere comunale MAGGIORI Guido il Consiglio comunale approva un ORDINE del GIORNO a favore della tutela degli interessi dei lavoratori del comparto delle fisarmoniche. Tutto il Consiglio approva e fa proprio l’ordine del giorno. Il generale MORETTI conferma la propria adesione all’OdG. ed auspica l’accoglimento dei desideri dei lavoratori delle fisarmoniche che appaiono legittimi in quanto rispondono ai reali bisogni della vita quotidiana ed auguraad essi il raggiungimento sollecito di una intesa cordiale e duratura con i datori di lavoro per la  tranquillità di tutti in un clima di maggiore giustizia.
Il Sindaco rileva che l’industria della fisarmonica ha un riflesso di notevole importanza nella economia locale per l’ordinato sviluppo della vita cittadina e trova quindi che l’OdG. è più che legittimo e possa essere accolto.
OdG 2

14/05/1960 approvato progetto per la costruzione  di un edificio scolastico in località Santo Stefano  per £ 8.000.000 nel dispositivo della  delibera viene scritto:
“.. Si assume l’obbligo di destinare l’edificio in perpetuo ed esclusivo utilizzo scolastico  e di cedere gratuitamente l’alloggio all’insegnante”;

14/05/1960  approvato progetto per la costruzione  di un edificio scolastico in località Villa di San Paterniano  per £ 12.000.000;

25/05/1960 inaugurato il palazzo dell’Ente Comunale di Assistenza.
Sono i locali di via San Filippo – ora sede dell’Ufficio Ragioneria, Economato – dove trovarono degna sede tutte le attività del settore dell’assistenza comunale. Verrà allestita, in questi locali, anche una mensa popolare oltre a un ristorante cittadino a prezzo fisso.

il sindaco A. Niccoli inaugura gli uffici Eca

il sindaco A. Niccoli inaugura gli uffici Eca

17/06/1960 la Giunta appalta i lavori di piccola entità e manutenzione ordinari dei beni del comune alla ditta edile BELLEZZA Enrico;

17/06/1960 si istituisce il servizio controllo notturno da parte dei vigili urbani. Il problema non era la delinquenza, furti o quant’altro ma la condotta indisciplinata dei “nuovi e numerosi 2 automobilisti e motociclisti osimani. Si legge nella motivazione della delibera: ” Molti automobilisti e motociclisti, quando viene a cessare il servizio dei vigili urbani, non si curano di osservare le norme della circolazione stradale costituendo con ciò un evidente pericolo per la pubblica incolumità e molestie per le famiglie che hanno il buon diritto di passeggiare tranquillamente con i loro bambini” ;

24/06/1960 contributo alla società “ciclistica di Osimo” per l’organizzazione del campionato italiano ciclistico categoria allievi che per quell’anno venne affidato alla soc. ciclistica osimana. Si trattava di una gara su strada, prova unica effettuata il 18/9/1960 in concomitanza con la festa del Patrono San Giuseppe da Copertino. Alla gara parteciparono 120 corridori in rappresentanza di 18 regioni e si sviluppo per le strade della città in un percorso di 105 km.  In occasione dell’importante evento sprtivo il Comune concesse alla soc. “Ciclistica osimana” a titolo di contributo nelle spese organizzative la somma di £. 300.000;

21/07/1960 concorso pubblico per titoli ed esami  per la copertura del posto di ” vice segretario capo del Comune”. Dopo le varie prove la graduatoria finale vide :
1° classificato COMPAGNUCCI Carlo Filippo;
2° classificato VALERIANI Gianfranco;
3° classificato GORINI Giancarlo.

23/07/1960 appaltati lavori per la costruzione di un edificio scolastico nella frazione di Passatempo costo opera £ 4.117.120  incaricata la ditta GIACCHE’   Gino;

23/07/1960 autorizzata l’apertura di un  distributore di miscela e benzina in località San Sabino al sig. PESARESI Nazzareno;

11/08/1960 il Consiglio comunale conferisce l’incarico a tre professionisti per la elaborazione del Piano Regolatore e precisamente agli architetti: Innocenzo SABBATINI, Renato ROZZI e Agostino SABBATINI. La scelta dei tre professionisti viene giustificata dal fatto che trattasi di “professionisti locali, amanti diOsimo e profondi conoscitori dei problemi attinenti alla vita edilizia cittadina”. Il compenso viene fissato in £.7.700.000. Nella discussione consiliare emergono perplessità, sopratutto da parte delle minoranze, sulla scelta dei professionisti a riguardo un consigliere rileva che due sono padre e figlio. Altri interventi evidenziano come il Piano arrivi in ritardo e che già diverse costruzioni sono sorte nelle periferie fuori da ogni programmazione edilizia.

12/08/1960  approvato progetto per la costruzione  di un edificio scolastico in località Fornace Fagioli  per £ 10.000.000 ;

25/08/1960 deliberata la costruzione di un edificio scolastico in località “Quattrobotti”, costo £ 5.082.000 incaricata la ditta Barbalarga Filippo;

09/09/1960 ultima riunione del Consiglio comunale del mandato 1956-1960. Il  Presidente – Sindaco, prof.Alessandro NICCOLI saluta tutti i consiglieri

24/09/1960 in previsione delle elezioni amministrative che si svolgeranno il 6 novembre  1960 la Giunta fa divieto d’uso della piazza Buccolino   come sede di comizi o altra pubblica manifestazione inerente la campagna elettorale. La motivazione, il fatto che piazza Buccolino era sede di arrivo e di partenza dei pulmann e quindi luogo non ritenuto adatto ai comizi:

– 29/09/1960 appaltati i lavori per la costruzione di un nuovo edificio scolastico in località Coppa, costo opera £. 6.000.000;

29/09/1960 in previsione delle future elezioni amministrative che si svolgeranno il 6 novembre queste le Liste che si presentato alla gara elettorale:
1 lista n° 1 :  Partito Comunista Italiano;
2 lista n° 2 :  Movimento Sociale Italiano;
3 lista n° 3 :  Partito Socialista Italiano;
4 lista n° 4 :  Partito Repubblicano e Partito Social Democratico;
5 lista n° 5 :  Democrazia Cristiana.

05/10/1960 acquistato un nuovo strumento per la pesatura dei suini, chamata Stadera per suini.  Acquisto effettuato dalla ditta GRADARA Gianfranco con sede in Osimo in via Zara, 13 ditta osimana specializzata nella fabbricazione di bilance.

05/10/1960 incaricato il dott. Binci Carlo presso la farmacia Comunale quale incaricato dalla amministrazione per la somministrazione dei medicinali agli iscritti nell’elenco dei poveri;

19/10/1960 costruzione di edificio scolastico in località MONTEGALLO, costo £  7.000.000 lavori eseguiti dalla ditta Simonetti Americo;

23/12/1960 acquisto di un televisore per i corsi televisivi di Scuola Avviamento Professionale. Si trattava di un dopo scuola televisivo nella frazione di Passatempo che dava modo ai ragazzi della 5^ elementare di poter seguire i canali televisivi di scuola per avviamento professionale. La Giunta richiese preventivi a tre ditte osimane:
1)  La  ditta NARDINI ALFREDO presentò un preventivo per un televisore TELE FUNKER 21 pollici completa di stabilizzatore, del kit per il funzionamento del 2°  programma, con stabilizzatore, cavo, con il montaggio il bene veniva offerto a £ 160.000;
2) la ditta MONDAINI Vincenzo  si propose con un preventivo che prevedeva un  televisore “PHILIPS” 21 POLLICI 110 GRADI, completo dell’unità per vedere il secondo canale. Compreso lo stabilizzatore e montaggio costo di £ 160.000
3) La ditta PRINCIPI Pierluigi  si propone per un televisore marca ” VISIOLA” 21 pollici tutto a € 145.000;
La Giunta ritiene che l’offerta più vantaggiosa è quella avanzata dalla ditta MONDAINI Vincenzo e acquista il televisore, disponendo che lo stesso venga assegnato alla frazione di Passatempo.

09/09/1960 il sindaco e presidente del Consiglio comunale nell’ultima seduta, prima delle nuove elezioni che andranno a rinnovare le cariche consiliari, saluta tutti i consiglieri comunali con questo discorso:
 Ed ora, cari colleghi, due parole brevissime di saluto. la convocazione dei comizi elettorali, prevista per il prossimo 6 novembre, potrà terminare il nostro lavoro dopo quattro anni di cordiale collaborazione; è quindi questa l’ultima volta che il Consiglio Comunale eletto nel 1956 si riunisce, giacchè il prossimo 23 novembre esso verrà sciolto ope legis e la sola Giunta rimarrà in carica per lo svolgimento della ordinaria amministrazione. Non è opportuno che, in questo momento, io esprima un giudizio sull’opera svolta dalla Amministrazione da me presieduta; questo giudizio potrà più autorevolmente essere enunciato dai rappresentanti dei partiti che prenderanno parte alla prossima campagna elettorale e, soprattutto, risulterà evidente dalla misura con la quale, per mezzo del voto, gli elettori dimostreranno di aver gradito o meno i risultati del nostro lavoro. E’ invece mio dovere,  e gradito dovere, inviare ora e per vostro mezzo un cordiale, deferente ringraziamento a tutti i nostri concittadini per la simpatia e la stima che in tante occasioni e con tanta gentilezza d’animo hanno voluto dimostrare nei miei riguardi.
Desidero poi ringraziare i colleghi dei gruppi di minoranza che, nell’ambito delle funzioni loro attribuite dalla legge e da essi svolte per effetto della volontà popolare che li aveva chiamati a far parte di questo consesso, hanno contribuito efficacemente all’opera comune con il controllo esercitato sul nostro lavoro, con i loro suggerimenti e la loro critica. Un ringraziamento più vivo voglio rivolgere ai consiglieri della maggioranza per l’apporto dei voti dati a sostegno delle proposte della Giunta e per l’affettuosa amicizia che ha improntato i nostri rapporti. Nè potrei dimenticare i funzionari e i dipendenti del Comune, impiegati e salariati, le Commissioni preposte ai vari enti locali e i loro dipendenti, le Autorità civili, militari e religiose e quanti altri ho avuto occasione  di avvicinare durante questi anni per dovere di ufficio.Agli Assessori, non dirò nulla; essi sanno già quale viva gratitudine io debba loro per l’efficacissima opera da essi svolta; desidero però sottolineare un fatto: in oltre quattro anni di lavoro comune, tra me e gli assessori non c’è stato mai un dissenso di ordine personale; anche quando alcuni dei miei collaboratori più diretti ritennero di dover rimettere al Consiglio le funzioni di cui erano stati investiti, in nessun caso questo loro desiderio fu determinato da un contrasto con la persona o con l’opera del Sindaco. Ho desiderato sottolineare questo fatto perchè questa cordialità, così viva e fraterna, è stata la maggior forza  che mi ha permesso di superare e di vincere in tanti momenti difficoltà e la amarezza che mi proveniva dal compito affidatomi.
Fare il Sindaco, colleghi carissimi, può dare soddisfazioni, ansi, dà soddisfazioni; ma le pene, la preoccupazione, le amarezze, i sacrifici sono di gran lunga maggiori. Ecco perchè, mi permetto di augurarmi che tanti concittadini nostri, dotati di capacità sperimentate dal successo professionale meritatamente conseguito, non si sottraggano ancora all’opera dell’ Amministrazione pubblica. La nostra città ha bisogno, per continuare a progredire, del lavoro di tutti i suoi figli, ha bisogno del loro amore, ha bisogno dei loro sacrifici; una classe dirigente che non sentisse questo impegno e questo dovere, dimostrerebbe di essere veramente  chiusa in un egoismo cieco, politicamente ed economicamente dannoso ai suoi stessi interessi.
Così, è bene che per effetto di una sempre maggiore consapevolezza dei limiti opposti alla azione pubblica dei mezzi effettivamente a  disposizione di questa, non si attenda soltanto dallo Stato o dai Comuni la soluzione dei problemi dei cittadini, il denaro privato, l’esperienza degli imprenditori privati, hanno modo di trovare proficui investimenti nella vita cittadina ed hanno la possibilità di contribuire alla soluzione di alcuni problemi generali. Ci vuole spirito di iniziativa e ci vuole coraggio, ma le categorie economiche debbono sentire l’impegno di affrontare con calcolata prudenza un rischio che può essere per loro sorgente di buoni profitti.
Ed ora lasciatemi esprimere una certezza: la prossima campagna elettorale, sarà viva  e permetterà a tutti noi di dibattere di fronte al corpo elettorale i grandi temi politici e amministrativi che tanto ci appassionano. lasciatemi dire che di una cosa sono certo: per quanto viva sarà la polemica elettorale, nessuno di noi dimenticherà mai la cordialità dei nostri reciproci rapporti nè la stima vicendevole che questi quattro anni di lavoro comune ha spontaneamente fatto sorgere in tutti noi.
Anche in questa occasione, gli osimani sapranno dimostrare la loro maturità civica, mantenendo i loro dissensi nei limiti dignitosi di un dibattito di idee e di programmi, alieno da ogni attacco personale e da ogni malafede.
Questa è infatti la forza della libertà; una forza che si fonda sul rispetto e sulla tolleranza, una forza che ha sempre un contenuto spirituale e, quindi religioso. Ecco perchè, lasciandovi con cuore fraterno, per tutti voi, per le vostre famiglie, per la città nostra, un augurio mi viene spontaneo dal cuore: quello che a nessuno di noi manchi mai, nelle gioie e ancor di più nelle pene e nei dolori, il sostegno e il conforto della benedizione di Dio
La cronaca del Consiglio registra che : “….  i CONSIGLIERI, IN PIEDI, APPLAUDIRONO, mentre il Presidente dichiara sciolta la seduta”.

ottobre 1960  i partiti sono in fermento e si preparano alle prossime elezioni amministrative  

19/10/1960  a fine mandato il Sindaco, prof. Alessandro Niccoli, pubblica una breve sintesi dell”attività svolta.Il titolo della pubblicazione è: 4 anni di progressi.
Oggi, relazionare ai consiglieri ed agli elettori a fine mandato è diventato un obbligo di legge, nel 1956/1960 questa non era una prassi usuale. Anche in questo si rileva la grande sensibilità e l’ attenzione  del  prof. Niccoli  che fra le tante doti ha dimostrato di  essere stato,  anche,  un grande innovatore della politica osimana comprendendo quanto il rendere conto sia un dovere verso i cittadini e gli elettori. Questo  il resoconto  che il sindaco Niccoli  fece dell’ attività svolta dalla amministrazione comunale da lui guidata nel quadriennio:  giugno 1956 – ottobre 1960.

5 Torri

Via 5 Torri, orto Marchetti

Una delle  tante emergenze che dovettero affrontare gli Amministratori del periodo fu quella della casa . Alcune zone della città era nel più totale degrado.  Molte famiglie osimane vivevano in case insalubri, in poche stanze condivise da più persone. In città sopratutto nelle periferie erano numerosi i  “bassi fondi “,  luoghi a volte malsani, privi dei più elementari servizi dove  era difficile vivere.

Gatta

La GATTARA

Osimo che lavora Fra le attività economiche emergenti vi è la soc. CAGNONI e C.
Fabbrica che inizia la sua attività di voci per fisarmoniche nell’anno 1947 in via Guazzatore. I fondatori della società sono stati Muzio CAGNONI e l’avv. Osvaldo LUCANGELI.
Dopo i primi anni difficili, legati alla difficoltà di reperire la materia prima per la produzione, grazie al coraggio dei fondatori e all’inventiva delle mani sapienti degli operai-artigiani, in breve tempo il prodotto della giovane azienda incontra il favore dei consumatori, andandosi sempre più ad affermare conquistando gran parte del mercato delle voci.
Negli anni ’70 la fabbrica Cagnoni, oramai affermata e dopo aver consolidato il proprio ruolo nel mercato, costruisce un nuovo stabilimento in via Corta di Recanati. Stabilimento che ha saputo nel tempo riadattarsi alle esigenze del mercato diversificando la produzione e che, anche oggi, da lavoro a tante famiglie osimane rappresentando una delle attività economiche più degne di rilievo della nostra città.
soc.Cagnoni

Le persone
ovvero la storia fatta attraverso le persone.

Si tratta delle elette e degli eletti in consiglio comunale nel mandato di governo preso in considerazione ( di molti purtroppo non sono riuscita a raccogliere informazioni).
Non solo gli eletti ma  anche le Persone che sono state ” protagoniste ” di Osimo ( sempre relativamente  al periodo preso in considerazione) , coloro che hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo sociale, economico e civile della nostra città.

ABBRUZZETTI Goffredo, Jesi 26/06/1893 – 19___.

Abbruzzetti

L’Ingegnere Abbruzzetti è il signore a destra

Consigliere  comunale ed Assessore con ruolo di Vice Sindaco mandato 1956-1960;

ACQUA Vincenzo, Grottamamare 1894 – .
– Sindaco nel 1945;
– Consigliere comunale nel 1946 capogruppo della minoranza;
Sindaco nel mandato 1951 – 1955 ( subentra al cugino Montanari Muzio che aveva guidato per 5 anni un’amministrazione socialcomunista.
– Sindaco nel mandato 1964.

ADORNI Giacomo, Osimo 1894 – 1973. Detto  “lo scolaro”, in quanto titolare di una cartoleria in corso Mazzini denominata “Bottega dello scolaro”. Fu segretario del Comitato di Liberazione osimano ed amministratore della soc. corale G. Verdi (dal Diz.Encicl. Osimano di Morroni&Egidi);
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

ALESSANDRINI Angelo, Recanati 27/11/1912 – 19__.
Consigliere  comunale e Assessore supplente mandato 1956-1960;

ALESSANDRINI Settimio, Osimo 2/07/1920 – 1963. Un mio “lontano”(si dice così in Osimo) parente soprannominato da noi parenti “zio Valentì” ma per tutti gli osimani era “metenfilzo”. La moglie si chiamava Piera Cittadini e aveva due figli Remo e Anna, morti giovanissimi di tubercolosi, malattia infettiva che negli anni ’40 seminava dolore in tante famiglie osimane. E’ stato un eclettico industriale osimano, prima sviluppò una delle più importanti filande cittadine, poi si buttò nella  produzione del gelo per i bar e per le famiglie facoltose della zona. Da ultimo, con discreto successo, si mise a produrre gassosa e seltz. Uomo dai mille interessi si distinse anche per l’ impegno sociale e politico caratterizzato da una forte identità ideologica che si ispirava all’ideologia dei popolari di Don Strurzo.
Consigliere  comunale e Assessore  con delega alle finanze e vice sindaco, mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale e Assessore mandato 1955-1960;

AMBROGETTI Carlonasce ad Osimo l’ 8 settembre 1899 muore ad Osimo il 17 ottobre del 1976.  La povertà che era di casa in molte famiglie osimane  spinse  Carlo Ambrogetti, giovanissimo,  a Torino al collegio “Artigianelli” dove, nei laboratori attrezzati per esercitare i ragazzi nell’apprendimento dei mestieri,  coltivò ed apprese l’arte del “saper fare”. Con un grande bagaglio di conoscenze apprese e  con la tanta voglia di fare, tipica dei  marchigiani, ritornò ad Osimo dove aprì la sua bottega artigiana. Questo è stato Ambrogetti Carlo,  un onesto e laborioso artigiano osimano, che con competenza e passione ha guidato la sua bottega di meccanica e  poi di stampaggio di materiale plastico in via Cesare Battisti all’angolo con la scalinata Filzi.

In quella bottega artigiana hanno mosso le mani ed appreso l’ingegno e l’estro creativo del bravo Ambrogetti, tanti giovani osimani che,  a loro volta, sono poi diventati  piccoli imprenditori protagonisti della economia osimana di ieri e di oggi.
Carlo Ambrogetti non è stato solo un uomo laborioso, ma sapeva anche vedere lontano. Con grande lungimiranza, aveva ben chiaro l’importanza dell’artigianato per l’economia della nostra comunità locale e non solo. Conosceva profondamente  quelle che erano le problematiche  della categoria, le opportunità lavorative che essa poteva offrire. Sentiva la necessità di superare i piccoli egoismi di bottega per unire le forze di tutti gli artigiani e meglio affrontare il mercato con responsabilità, rispetto e collaborazione. E così nel 1953, conquistata la fiducia dei colleghi, Ambrogetti fonda l’Associazione Mandamentale degli Artigiani di Osimo che riuscirà poi a fondere con l’Associazione Provinciale di Ancona. La sua officina  divenne non solo  il luogo da dove uscivano precisi prodotti meccanici  di alta fattezza, ma anche la casa di tutti gli artigiani osimani. L’artigiano che doveva sbrigare una pratica burocratica con il comune, l’artigiano che non sapeva come richiedere somme a tasso privilegiato alle banche per avviare o “rimodernizzare” l’officina, l’artigiano che voleva andare in pensione e passare di mano l’attività ai figli,  aveva in Osimo un unico riferimento: l’indirizzo della bottega, e spesso anche di casa, di Carlo Ambrogetti.
Nel 1957 venne eletto Presidente Provinciale delle Mutue Artigiane, carica che ha ricoperto per oltre 10 anni. Nello stesso periodo è stato membro della Giunta centrale della Federmutue Artigiane e Consigliere Nazionale dell’Associazione Cristiana Artigiani.
Quando l’avv. Vincenzo Acqua decise di entrare in politica,  i primi ad essere coinvolti furono  i suoi amici fraterni: Alessandro Bianchi  e Carlo Ambrogetti.
Eletto consigliere comunale nel 1951, Ambrogetti Carlo accompagnò l’avv.Acqua nella gestione della città come Assessore ai Lavori Pubblici. Assessorato che continuò a gestire anche nel successivo mandato a guida del prof. Alessandro Niccoli.
Il suo animo gentile e generoso verso tutti non lo dispensò dall’impegno in parrocchia, a San Marco, come promotore dell’Unione Sportiva Virtus e in qualità di Presidente degli uomini della Azione Cattolica.
In occasione delle feste patronali del 1976, il Comune di Osimo gli ha riconosciuto pubblicamente i giusti meriti, conseguiti in tanti anni di umile ed importante servizio a favore della nostra comunità, conferendogli la civica benemerenza.
– Consigliere  comunale ed Assessore ai servizi tecnici mandato 1951-1955;
– Consigliere  comunale ed Assessore ai lavori pubblici mandato 1956-1960;

Ringrazio Giulio, per avermi dato modo di raccogliere dai suoi ricordi e dalle sue stesse parole rotte dalla commozione, la storia bella di suo padre Carlo AMBROGETTI, una PERSONA, un uomo d’altri tempi – di cui  la politica d’oggi avrebbe tanto da imparare –  che con  tanta generosità,  spirito di servizio, umiltà e dedizione  ha servito la nostra comunità osimana.  Grazie.

Ambrogetti Carlo 1

L'impegno a Roma per gli Artigiani 1965

incontro Artigiani

Incontro in comune 1967

gennaio 1976. Carlo Ambrogetti festeggia il 50° di matrimonio con la consorte Bianca ed i figli: Vittorio, Maria Letizia e Giulio

a

18 settembre 1961 san giuseppe

 

18 settembre 1961 4

Brizi 3

Brizi 2

Ambrogetti mons.Brizi

A San Marco 2

Ambrogetti 1976

Ambrogetti 1976 2

Ambrogetti 1976 3

Ambrogetti polenta

 

1961 Ambrog

Ambrogetti 963

Ambrogetti 987

Ambrogetti 45

Ambrogetti Roma

Ambrogetti 258

Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale e Assessore  mandato 1956-1960;

ANTINORI Settimio, Osimo 30/03/1920 – 19__. Originario di  Casenuove di Osimo, ha conseguito il diploma di maturità classica e si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Macerata nel primo dopo guerra.
Vincitore di concorso ha assunto servizio come funzionario all’ufficio II.DD. di Ancona dove ha svolto la sua attività con impegno e dedizione per quasi 40 anni, tanto da essere nominato negli ultimi anni reggente dell’ufficio.
Si è sposato con Enrica Giuliodori nel 1953 da cui sono nati 4 figli: Franco, Maria Elisa, Giovanni e Giuseppe.
Iscritto all’Azione Cattolica e nella lista della Democrazia Cristiana ha sempre difeso i valori della famiglia ed ha partecipato attivamente anche alla vita politica locale. La nascita dei figli in quegl’anni ha negato però la possibilità di proseguire l’attività intrapresa rimanendo per scelta più da vicino alla famiglia, ma sempre partecipe alle vicende sociali e politiche della città

Antinori Sett Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

APPIGNANESI Carlo, Agugliano 12/06/1924 – 19__.
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

BALDI Italiano, Osimo 24/02/1905 – 19__.
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

BARBALARGA Maria Teresa, Osimo 1893 – 1967.
Consigliere  comunale e Assessore  con delega all’assistenza e beneficenza, mandato 1951-1955;

BIANCHI Alessandro, Osimo 1916 – 2006.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

BIANCHI Albino, Osimo 29/01/1912 – 1999. Titolare del forno a legna del borgo.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

BEBI Francesco, Bagnacavallo 1847 – 1973  Veterinario ad Osimo.

BLASI Aldo, Osimo 1990 – 1976. Abitava in via Pompeiana davanti la fabbrica delle gazzose.
Segretario comunale nel 
periodo 1951-1955.

BUSCARINI Enrico, Osimo 11/05/1897 – 1985.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

CAMPANELLI  Gaetano, Osimo 2/11/1906 – 1990. Era soprannominato “Dindano” ( come tutti i Campanelli) o “Gaetà” per quelli della periferia che  non avevano dimestichezza  con le tradizioni osimane del centro. E’ stato uno dei maggiori esponenti del PSI di Osimo, il partito di  Pietro Nenni e Sandro Pertini, in tempi in cui professarsi per un partito diverso dalla DC voleva dire non essere allineati ed avere un pensiero divergente. Fu proprietario terriero fino a quando,  sotto la spinta del  motto gramsciano “la terra ai contadini”, cedette gran parte delle proprietà terriere. Proseguì l’attività commerciale del padre. Nell’esercizio delle funzioni politiche cittadine  si batté con forza contro coloro che volevano lo spostamento dell’attuale ospedale cittadino di “SS.Benvenuto e Rocco” presso la sede dello  Smom di Villa San Paterniano. Se sulla questione dell’ Ospedale l’ebbe vinta, non altrettanto accadde per l’altro tema che aveva particolarmente a cuore: tenere vivo il centro storico osimano. Gaetano aveva grande lungimiranza politica e sapeva vedere “lontano”, già allora ammoniva preoccupato gli amministratori comunali che scelte, come quelle che andavano a fare,  di decentrare gran parte delle attività commerciali nelle periferie, avrebbero avuto come conseguenza  l’inesorabile depauperamento del centro storico osimano.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

Campanelli

La famiglia Campanelli riunita con il capostipite Antonio. Al centro della foto Gaetano con il figlio, il piccolo Lamberto.

Campanelli

Il giovane e “capelluto” sindaco Paolo Polenta alla inaugurazione  dei rinnovati ampi locali commerciali Campanelli in corso Mazzini. Gaetano ascolta.

I Campanelli, il vescovo Carlo Maccari e si intravede il comandante dei vigili urbani Carlo Nicoletti

I Campanelli, il vescovo Carlo Maccari e si intravede il comandante dei vigili urbani Carlo Nicoletti

Campanelli 6

” I Magazzini” Campanelli, la “Standa” degli osimani

CAPPANNARI Guglielmo, Osimo 25/06/1923 – 1997 detto Elmo, pittore, scenografo, ceramista, scrittore di vernacolo. Diplomatosi  a Roma nel 1944svolse la sua attività artistica quasi esclusivamente nelle Marche.  Dal 1945 fu scenografo presso il gruppo teatrale “Il Drammatico di Ancona”. Dal 1960 ha curato i bozzetti per il Teatro Sperimentale di Ancona.
Elmo (Guglielmo) Cappannari
Ha partecipato a diverse mostre – in Italia e nel Mondo – Nel 1981 il Comune di Osimo gli ha conferito la civica Benemerenza ( dal Dizionario Enciclopedico osimano di Egidi&Morroni)

Consigliere  comunale e Assessore supplente  mandato 1955-1960;

CARDINALI Giovanni, Osimo 1910 – 1981. Soprannominato “Nanni della gazzosa”. Gestì per anni il circolo della DC  quando era situato nella sala del Pomarancio, locali ora utilizzati dalla Banca Unicred di Osimo centro.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

CARDINALI Raffaele, Osimo 23/07/1896 – 19……
Consigliere  comunale mandato 1955-1960;

CASTELLANI Luigi, Osimo 18/06/1915 – 19……
Consigliere  comunale mandato 1955-1960;

CATENA Gino, Osimo 19… – 19……
Consigliere  comunale mandato 1955-1960;

CECCONI Cesare, Osimo 1911 – 2005. Soprannominato “Bicchierì” di professione barbiere ( parente dei Cecconi barbieri osimani, il nipote Mauro ancora oggi esercita  l’attività mantenendo viva  la tradizione familiare). Fu un grande antifascista osimano. Il nipote Renato ricorda che il 30 aprile di ogni anno – durante il periodo fascista – con i suoi fedelissimi amici e compagni: Adorni Giacomo, Andreoni Giuseppe ( un mio zio), Luna Quinto ed altri venivano prelevati dai fascisti e portati nelle carceri osimane. Questo per impedire loro di festeggiare il 1° maggio. Ma al rilascio il giorno dopo di nascosto si incontravano ed era festa grossa con merenda e grande “sbronza” generale.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

CECCONI  Umberto, Osimo 17/02/1907 – 19…… di Agostino, detto  “il Canario”. Di professione faceva il barbiere, aveva la bottega in piazza del Comune. Era un convinto mazziniano
Consigliere  comunale mandato 1955-1960;

CECCONI Silvio, Osimo 23/09/1914. – 19……
Consigliere  comunale mandato 1955-1960;

DELLA CASA Vittore, Bagnacavallo 1847 – 1973  Medico condotto ad Osimo.

GAMBINI Cesare, Osimo 19… – 19…… Forse di professione fabbro
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;;

GENTILI Gino Vinicio, Osimo 1914 – 2006 primo sindaco di Osimo dopo la liberazione

Gentili Gino Vinicio

Gentili Gino Vinicio a passeggio per corso Mazzini ( foto Giorgio Gentili)

GENTILI Tommaso, Osimo 1886 – 1963. Pittore, decorò tra l’altro gli interni della chiesa della Madonna della Misericordia, gli interni della chiesa di San Marco, gli interni della chiesa del Carmine e di quella di Santa Rosa.
Mi scrive  il sig. Giorgio Gentili da Bologna: “Tommaso Gentili è mio nonno paterno, nato ad Osimo il 7 marzo 1886 e mortovi il 2 luglio 1963. Figlio di Cesare Gentili, nato l’8 dicembre 1848, morto il 19 febbraio 1916. Padre di Gino Vinicio Gentili, nato il 27 settembre 1914, morto il 29 luglio 2006. Archeologo e primo sindaco di Osimo dopo la liberazione.
– Consigliere  comunale mandato 1954-1955;

Gentili Tommaso 1908 ( foto inviata da Giorgio Gentili )

Gentili Tommaso 1908 ( foto inviata da Giorgio Gentili )

( foto inviata da Giorgio Gentili )

( foto inviata da Giorgio Gentili )

GIULIODORI Augusto, Osimo 1914 – 1991.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

IPPOLITI Carlo, Osimo 1898 – 1994. Padre del pediatra dott. Paolo Ippoliti. Fu eletto insieme alla moglie ( Migliarini Anna)  e per 5 anni stettero insieme, marito e moglie,  nel civico consesso a condividere la passione politica di ispirazione scudo crociato.
– Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

IPPOLITI Francesco, Osimo 1874 –  1960.

IPPOLITI Giovanni, Osimo 1885 –  1970. Si laureò in lettere all’università di Roma nel 1909. Professore al Liceo Campana  di Osimo, socio della Deputazione di Storia Patria per le Marche. Successivamente Preside della Scuola Media (dal Diz.Encicl. Osimano di Morroni&Egidi);
– Sindaco di Osimo dal 1922 al 1923;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

LE MOGLIE Leonello, Osimo 1911 – Ancona 20____. Nato e vissuto a Passatempo dove svolgeva la professione di pescivendolo. Il suo spirito ideale e coraggioso lo spinse giovanissimo  alla partecipazione alla guerra d’Africa come bersagliere. Si iscrisse nelle file dell’Azione Cattolica osimana dove crebbe sotto l’influenza e gli insegnamenti del vescovo Brizi, e in questo ambiente maturò il suo impegno civile per la politica. Aderì al partito di Don Sturzo e De Gasperi, e con grande passione partecipò alla vita sociale e politica della frazione e del paese. Non erano anni facili e anche manifestare apertamente le proprie idee e pensieri spesso comportava aspri conflitti. Sono ancora  vivi  nei ricordi di suo nipote Rolando, i racconti tramandati degli aspri diverbi che portarono suo zio Leonello, giovane rappresentante dello scudo crociato,  a scontrarsi anche fisicamente contro chi patteggiava, nella frazione, per  la bandiera falce e martello. La vita lo portò poi a trasferirsi a Varano dove svolse con la moglie, Carloni Marina, l’attività di contadino. Rimasto vedovo gestì per diversi anni un lavaggio auto in Ancona presso la stazione ferroviaria. Ora riposa nel cimitero di Passatempo accanto alla moglie.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

LUNA Quinto, Osimo 10/11/ 1907 – 1983. Partigiano nome di battaglia “Simone”. Oltre che partigiano Luna Quinto  è stato colui che nella vita civile, da un piccolo laboratorio arigianale è riuscito a creare una moderna azienda metalmeccanica con oltre 50 dipendenti. A seguito della morte del figlio Alfredo si ritirò dalla vita politica attiva delle file del PCI per dedicarsi alla cura dei nipoti e della fabbrica.  Il Comune di Osimo nel 1974 gli conferì la medaglia d’oro di civica benemerenza. Muore all’età di 76 anni, la camera ardente venne allestita nel suo stabilimento a Campocavallo con la veglia presidenziata da tutti i suoi operai. Gli è intitolata una Fondazione.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960;

Luna Quinto

A Campocavallo il nuovo stabilimento di Quinto Luna

A Campocavallo il nuovo stabilimento di Quinto Luna

MAGGIORI  Guido, è nato ad Osimo il 5 settembre 1920 da una famiglia di contadini. Fin da giovane nel tempo libero si dedicò alla politica e iniziò a frequentare la Camera del lavoro dove la ddomenica incontrava i contadini e gli operai per informarli sui loro diritti. Alle parole seguirono i fatti culminati in battaglie nella campagna e scioperi nelle fabbriche.
Iscritto al partito Comunista Italiano giovanissimo si è orestato subito alla politica e fu eletto Consigliere Comunale nelle file dell’opposizione  e ricoprì quella carica per oltre 40 anni come capogruppo . Deciso nelle sue idee e  nelle convinzioni democratiche , si scontrò con le forze di maggioranza sempre con rispetto  e lealtà come gli viene  anche  oggi riconosciuto dai compagni e dagli avversari.
La sua figura è ben stigmatizzata nella motivazione della benemerenza conferitagli nel 2002 dal Comune di Osimo.
” Figura  simbolo della sinistra osimana ha saputo sempre rappresentare i valori fondamentali della moderna democrazia non accettando strumentalizzazioni di sorta. L’umiltà con la quale ha fatto uso dei poteri pubblici nella politica e nel suo ruolo di rappresentante sindacale, la disponibilità al dialogo lo hanno reso paladino delle classi più umili e indicato come stile di vita. Riconosciuto da tutte le forze sociali politiche e civili come un punto di riferimento nelle scelte più difficili. Uscito dalla politica attiva con la stessa serenità con la quale aveva umilmente servito la città merita il plauso dell’amministrazione e di tutta la civica comunità”.
Nella presentazione del libro “Al contadino non far sapere” Nevio Lavagnoli responsabile della Cia, il sindacato degli agricoltori, con queste parole descrive Mario Maggiori: ” ... La capacità di Maggiori, soprannominato, non a caso, Guido del Bravo, di “articolare, ordinare” i propri interventi tanto da rapire sempre l’attenzione degli astanti e l’ammirazione dei “dotti” per questo contadino comunista che si era formato da solo e che era sempre puntualmente preparato. Una preparazione coltivata tutti i giorni dalla lettura dei giornali, primo tra tutti l’Unità. Alle sette del mattino ( in campagna ci si alza presto) di tutte le mattine chi passava per piazza poteva vedere Maggiori dentro laa “seicento” che terminava la lettura dell’organo del PCI, oppure, quando al mattinosi andava in giro per qualche riunione lui guidava e noi “costretti” a leggere l’Unità ad alta voce…”

Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

Maggiori 2

Manifestazione per il superamento della mezzadria

Comizio in Piazza del Comune: c'è Guido che parla.

Comizio in Piazza del Comune: c’è Guido che parla.

MATTIOLI  Emilio, Osimo 11/10/1914- 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

MERCURI  Celeste, Osimo 19__ – 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

MIGLIARINI ANNA, Osimo 1904 – 1995  Madre del medico pediatra  Ippoliti Paolo. Con il marito, Ippoliti Carlo, insieme nel civico consesso ed è la  prima volta che marito e moglie siedono insieme in Consiglio comunale;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

MONDAINI  Edoardo, Osimo 09/10/1923 – 19___  
Consigliere  comunale e Assessore supplente mandato 1956-1960.

MONTANARI Ugo Muzio, Roncofreddo 21/08/1871 – 1962 Sottufficiale di Marina.
– Sindaco di Osimo dal 1947 al 1950;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

MONTEVECCHI Francesco, Osimo 1896 – 1955 segretario presso il Filippo Corridoni di Osimo.
– Sindaco di Osimo dal 1947 al 1950;
Consigliere  comunale mandato 1951-1955.

MORETTI Antondomenico, Morro d’Alba 9/03/1895 – 1960.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale e Assessore mandato 1956-1960.

NICCOLI Alessandro, Roma 27/03/1916 – Osimo 1994 Professore di lettere italiane e latino. Preside del Liceo Campana. Esponente della DC osimana, è stato consigliere comunale, provinciale e sindaco di Osimo. Senatore della Repubblica dal 1971 al 1973
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
–  Consigliere  comunale e Sindaco di Osimo  mandato 1955-1960.
Niccoli

PACINI Ledo, Osimo  30/08/1910 – 19___  Di professione sarto, era un rinomato artigiano allievo della famosa sartoria Mercuri da dove apprese l’arte di confezionare gli abiti. Le sue mani hanno confezionato gli abiti dei signori osimani, e non solo, dell’epoca. La ditta Orland di Filottrano, che negli anni 1960 era una delle più rinomate ditte lo volle tra la sua squadra di professionisti delle “Forbici d’Oro”.
Pacini

Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

PETTINARI Giulio, Osimo 28/10/1909 – 22/12/1994. Di ispirazione cristiana è stato un antifascista e partigiano durante l’occupazione tedesca. Artigiano ha gestito dal 1950 al 1970 un proprio forno a Campocavallo. Dal 1970 ha gestito la Pasticceria Centrale in via A.Niccoli fino al 1976. Ha iniziato l’attività politica coinvolto dall’avv. V.Acqua. E’ stato uno dei fondatori della  Democrazia Cristiana osimana con lo stesso Acqua, con il prof. Serrini e poi con il prof. Niccoli, aderì successivamente all’area forlaniana del partito di Don Struzo.
PolaccoConsigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

PETTINARI Renato, Osimo 19__ – 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

PIRANI Armando, Osimo 1887 – 1962. Generale nelle truppe coloniali nel campo veterinario (dal Diz.Encicl. Osimano di Morroni&Egidi);

PIRANI Ugolino, Osimo 17/02/1921- 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

QUATTRINI Luigi, Osimo 05/09/1907 – 19___.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

MONTEVECCHI Francesco, Osimo 1896 – 1955.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

RobertoReRE Roberto, Osimo 10/07/1926 -2011. Partigiano osimano Roberto Re  fece parte del Gap ‘Renato B. Fabrizi’ della V divisione Garibaldi Marche. E’ stato presidente onorario dell’Anpi di Osimo. Iscritto ed animatore del PCI era l’anima della vecchia sede del PC ora PD osimana.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

RICCIONI Emilio, Osimo 1879- 1978  Aprì una farmacia nel 1905 poi ceduta a Teodori. Fondò la Croce Bianca in campo azzurro, organizzò alcune feste dei fiori. Insegnò chimica nelle scuole osimane e collaborò all’apertura dell’Istituto Magistrale. Fu iscritto alla DC e al Partito Popolare;

ROSSI Teopiste, Bagnacavallo 1847 – 1973  Ostetrica condotta ad Osimo sostituita a volte dalla giovane ostetrica Tomasucci Terza in Catena;

SCARPONI Libero Luigi , Macerata 01/10/1929 – 19___  
Consigliere  comunale e Assessore supplente mandato 1956-1960.

SERRINI Giuseppe, Osimo 9/10/1917 – Ancona 1994. Fu insegnante di lettere al Liceo Classico di Osimo e poi preside di scuola media a Loreto, Camerano e Ancona. Fondatore della DC osimana. Presidente della Giunta Provinciale di Ancona  dal 1961 al 1970 e primo Presidente della Giunta Regionale delle Marche dal 1970 al 1972.
Consigliere comunale  mandato 1951-1955;
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

SPOTTI Cesare , Sermide 17/01/1872 – 19___  
Consigliere  comunale mandato 1956-1960.

VICARELLI  Fausto, Osimo 1917 – Ancona 1994. Nel 1955 si diplomò Ragioniere presso l’Istituto Corridoni.
1955 2I suoi compagni di classe: Andreoli Walter, Baldinelli Mirko, Balietti Giamario, Barulli Rnos, Cinti Savina, Crucianelli Piero, Giardinieri Roberto, Marchesini Giorgio, Mengarelli Enzo, Micheli Augusto, Muti Roberto, Ravaglia Giovanni, Stella Vittorio così lo ricordano nel libro di Pio Francesco Fantasia : Fu un Uomo di nobile animo che per la sua scelta di vita non ebbe mai paura di dimostrarsi umilmente buono, generoso e altruista.  Gesù e il Signore Iddio, con i quali Fausto dialogava quotidianamente nel cuore e nella coscienza, gliene resero merito arricchendolo di quella vivida Fede operativa. e di quella umana intelligenza che avrebbero raggiunto i nidi delle aquile, nei suoi giorni vissuti in mezzo a noi. Noi, suoi compagni di scuola fummo soltanto dei testimoni spesso disattenti di tanto sommesso Valore”.

VOLPINI Leonardo , Osimo 16/08/1917 – 19___  
Consigliere  comunale ed Assessore mandato 1956-1960.

VOLPINI Giuseppe, Osimo 18___ – 19___. Forse di professione falegname
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;

ZAGAGLIA  Giuseppe, Osimo 9/9/1897 – 2001.
Consigliere  comunale mandato 1951-1955;