Maroni ringrazia

LobardiaLa sconfitta di Umberto Ambrosoli in Lombardia significa la consegna della regione più popolosa e più dinamica del Paese ad una figura mediocre e ambigua come Maroni.
Un governo regionale riconsegnato a quegli stessi che si erano dimessi con disonore solo poche settimane fa, a seguito di scandali e imputazioni penali di ogni genere.
Tutta colpa e solo colpa del PD che non è stato in grado di rappresentare in Lombardia una credibile alternativa al passato ?
Parte di responsabilità ce l’hanno anche le liste Monti e il M5S che non hanno avuto sufficiente intelligenza politica per condividere la ragionevolezza del voto disgiunto a favore di Umberto Ambrosoli ?
…. mentre rifletteremo sulle risposte, Maroni comunque ringrazia la inettitudine di tutti.

Paola

Bersani: il dopo elezioni

Bersani_dopo elezioniNessuna alchimia o “balletti di diplomazia politica che il Paese non tollererebbe”, ma un “confronto in Parlamento sulle cose da fare per il Paese, che attraversa la crisi più difficile dal dopoguerra”.
Questo il senso della posizione del Partito Democratico sull’esito del voto, espressa da Pier Luigi Bersani nel corso di una conferenza stampa.
Chi non può garantire la governabilità al Paese non può dire di aver vinto – ha detto Bersani –. Quindi, pur essendo arrivati primi, noi non abbiamo vinto”.
“La prima parola spetta necessariamente a noi – ha fatto notare -. Sentiamo come prima responsabilità quella di essere portatori efficaci di una proposta di cambiamento, come e più che in campagna elettorale”.
“Se toccherà a noi – ha detto il segretario democratico -, ci rivolgeremo al Parlamento presentando alcuni punti fondamentali di cambiamento: riforma delle istituzioni, riforma della politica, moralità pubblica e privata, difesa dei ceti più esposti e impegno per una nuova politica europea per il lavoro”.
Ciascuno si prenda la sua responsabilità davanti al Paese”, ha aggiunto.
“Il voto – è stato il ragionamento di Bersani – ci ha consegnato un grande movimento d’opinione di non accettazione delle ricette di sola austerità, frutto di politiche europee francamente sbagliate, e insieme il rifiuto della politica così come si è presentata, moralmente non credibile e con istituzioni inefficienti”.
“Noi progressisti – ha aggiunto – abbiamo visto da tempo che l’opinione pubblica era mossa da una dinamica profonda, e abbiamo cercato di corrispondere a questo sentimento introducendo delle novità nel nostro modo d’essere. Dobbiamo purtroppo riconoscere che il problema ha nettamente sopravanzato le previsioni”.
Ne prendiamo atto con umiltà – ha aggiunto – ribadendo la volontà di essere utili al Paese”.
Quanto ai rapporti con le altre forze in Parlamento, in particolare con il M5S, Bersani ha ribadito la volontà di presentare proposte “che possono essere considerate da tutti”, perché “fin qui hanno detto ‘tutti a casa’. Ora ci sono anche loro, o vanno a casa oppure dicano cosa vogliono fare per il Paese, che è il loro e quello dei loro figli”.
Tornando sulla campagna elettorale, il segretario del Pd ha riconosciuto di non essersela sentita “in coscienza, di coltivare degli inganni. Forse c’è costato, ma io so fare solo questo mestiere”.
A chi gli ha chiesto di un possibile passaggio del testimone alla guida del Pd, Bersani ha ribadito che “la ruota gira”, ma che “da capitano o da mozzo, io non abbandono la nave”.

Elezioni politiche 2013: analisi del voto

Questi i dati della provincia di Ancona, relativamente alla Camera:

Politiche 2013

Lo scrutinio ci restituisce una fotografia impietosa, dove i partiti perdono consenso a favore delle liste di Grillo.  Se raffrontiamo i dati con le elezioni politiche del’aprile 2008 ( Veltroni – Berlusconi),  il dato più evidente ed eclatante è il tracollo del PDL che in Provincia passa da 91.441 (30,91 %) a 51.804 (17,95 %) e nel nostro comune  da 6.551 (32,72 %) a 3.142 ( 14,92 %). La lista 5 Stelle stravince sia a livello provinciale che comunale. Nel nostro comune segna quasi 10 punti percentuali in più rispetto al dato nazionale ( 34,70 % contro il 25,55 %).

Il PD  in Osimo si conferma di poco sotto  il dato nazionale ( 29,50 %  mentre il PD Osimo segna un 27,52) e comunque si assesta davanti al PDL. Il PD perde comunque tanti voti rispetto alla competizione politica del 2008: oltre 2.770 voti. Rispetto alle elezioni regionali del 2010 il PD, invece, conferma la stessa percentuale  di riferimento.

Il M5S si impone nettamente come nuovo primo partito cittadino, e si può ipotizzare che i 7.739 voti raccolti dalle nostre parti provengano principalmente da chi prima votava altri, sicuramente voti in precedenza della sinistra così come molti i voti fuoriusciti dal centro destra. Raffrontando i dati del Senato, si può dire che Grillo ha attratto anche gran parte del voto giovanile.

Dispiace anche del risultato negativo del candidato della sinistra in Lombardia, Umberto Ambrosoli, con i rischi che ora potranno derivare da una guida leghista delle più importanti Regioni del Nord. In conclusione è andata male, peggio di quanto ci si aspettasse. Confido, come tutti gli italiani, che alla fine prevalga la capacità di Bersani, il senso di  responsabilità di Grillo e dei suoi giovani rappresentanti, nel trovare una risoluzione a questa nostra Italia ingovernabile.

Paola

1292263579785senato

Elezioni politiche 2013: come hanno votato gli osimani per il Senato

Ad  Osimo hanno votato 21.624 elettori pari all’ 81,30% degli aventi diritto per quanto riguarda la Camera e 24.487  elettori pari all’81.17%  degli aventi diritto al Senato.

Riporto i risultati delle elezioni politiche 2013 per il Senato della Repubblica: i dati fanno riferimento solo ed esclusivamente alle 33 sezioni elettorali del Comune di Osimo. La fonte è il Ministero dell’Interno.

Questi i risultati elettorali al Senato

linea rtLeader: Giuseppe Piero Grillo

5 stelle

MOVIMENTO 5 STELLE……….voti…..6.710…..%..34,70

…….

riga 5

Leader: Pier Luigi Bersani

PD

….

Partito Democratico…………voti…..5.323…..%..27,52

….

SeL

Sinistra & Libertà ……………..voti…....529…..%….2,73

Centro democratico

….

Centro Democratico ………….voti…..93…..%….0,48

….

Totale coalizione………………………voti.….5.945…..%..30,74

riga 5

Leader: Silvio Berlusconi

PDL   Il Popolo della Libertà……….voti…..3.041…..%..15,72

FratelliFratelli d’Italia……………….voti…....355…..%1,88

….

Destra

La Destra…………………….voti…....155….%0,80

….

lega  Lega Nord ………………..voti…....136…..%….0,70

 

SamoriMir Samorì ……………..voti…..30…..%….0,15

….

Totale coalizione…………………voti…..3.717…..%..19,22

riga 5

Leader: Mario Monti

Monti 2Scelta Civica……………………..voti….222.091…..%..10,81

 

riga 5

Leader: Antonio Ingroia

IngroiaRivoluzione Civile………………..voti…....413…..%2,13

…….

riga 5

Leader: Oscar Fulvio Giannino

FareFare per fermare il Declino…….voti…....179…..%0,92

…….

riga 5

Leader: Roberto Fiore

Forza Nuova………………………voti…....118…..%0,61

riga 5

Leader: Marco Ferrando

Partito Com. lavoratori……….voti…....89…..%0,46

riga 5

Leader: Magdi Cristiano Allam

Io Amo l’Italia…………………..voti…..75…..%0,38

riga 5

totale VOTI utili……………………....19.337…..%0,18

schede BIANCHE…………..…..202…..%1,01

schede NULLE…………………..339…..%1,70

schede contestate e non assegnate…….………….0….%..0,00

Elezioni politiche 2013: come hanno votato gli osimani per la Camera

Ad  Osimo hanno votato 21.624 elettori pari all’ 81,30% degli aventi diritto per quanto riguarda la Camera e 24.487  elettori pari all’81.17%  degli aventi diritto al Senato.

Riporto i risultati delle elezioni politiche 2013 per la Camera della Repubblica: i dati fanno riferimento solo ed esclusivamente alle 33 sezioni elettorali del Comune di Osimo. La fonte è il Ministero dell’Interno.

Questi i risultati elettorali alla Camera

linea rtLeader: Giuseppe Piero Grillo

5 stelle

MOVIMENTO 5 STELLE……….voti…..7.739…..%….. 36,75

…….

riga 5

Leader: Pier Luigi Bersani

PD

….

Partito Democratico…………voti…..5.319…..%….. 25,25

….

SeL

Sinistra & Libertà ……………..voti…....587…..%….. .2,78

Centro democratico

….

Centro Democratico ………….voti…..69…..%….. .0,32

….

Totale coalizione………………………voti.….5.975…..%….. 28,37

riga 5

Leader: Silvio Berlusconi

PDL   Il Popolo della Libertà……….voti…..3.142…..%….. 14,92

FratelliFratelli d’Italia……………….voti…....409…..%……1,94

….

Destra

La Destra…………………….voti…....152…..%……0,72

….

lega  Lega Nord ………………..voti…....126…..%…….0,59

 

SamoriMir Samorì ……………..voti…..29…..%…….0,13

….

Totale coalizione…………………voti…..3.858…..%……18,32

riga 5

Leader: Mario Monti

Monti 2Scelta Civica……………………..voti…..1.913…..%.……9,08

….

CasiniUnione di Centro………………….voti…....377…..%……1,79

….

FiniFuturo e Libertà………………….voti…....104…..%……0,49

….

Totale coalizione…………………….voti…..2.394…..%……11,36

riga 5

Leader: Antonio Ingroia

IngroiaRivoluzione Civile………………..voti…....533…..%……2,53

…….

riga 5

Leader: Oscar Fulvio Giannino

FareFare per fermare il Declino…….voti…....229…..%……1,08

…….

riga 5

Leader: Roberto Fiore

Forza Nuova………………………voti…....118…..%……0,56

riga 5

Leader: Marco Ferrando

Partito Com. lavoratori……….voti…....93…..%……0,44

riga 5

Leader: Roberto Fiore

Io Amo l’Italia…………………..voti…..80…..%……0,37

riga 5

Leader: Simone Di Stefano

CasaPound Italia………………..voti…....39…..%……0,18

riga 5

totale VOTI utili……………………....21.058…..%……0,18

schede BIANCHE…………..…..188…..%……0,86

schede NULLE…………………..377…..%……1,74

schede contestate e non assegnate…….………….1….%…..0,00

Gli studenti all’estero del corso Erasmus non potranno votare. Ritorneranno invece i due militari agli arresti in India

Migliaia di studenti italiani, all’estero per il programma Erasmus, non potranno votare. Il Governo non è riuscito a superare gli ostacoli tecnici che rendono impossibile far loro esprimere il voto dai Paesi dove stanno studiando. Potranno votare solo quegli studenti che saranno in grado di sobbarcarsi le spese (in termini di tempo e di denaro) del viaggio dalla sede di studio in Italia e ritorno.
Lo stesso trattamento non è stato applicato per i due soldati Italiani agli arresti in India. Questi, infatti, potranno ritornare (e saranno già, anche, arrivati) a votare con il viaggio pagato da tutti noi contribuenti. Ricordo che il nostro Paese ha già speso quasi 800.000 euro di cauzione per farli tornare in licenza natalizia.
Ora sono favorevole sul fatto che il Governo italiano debba compiere tutti gli sforzi al fine di garantire che i due militari abbiano un processo equo e che le indagini a supporto di quest’ultimo vengano compiute in modo ineccepibile ed imparziale, in modo da stabilire la verità dei fatti. È preciso dovere di governa fare queste cose.
Cosa diversa, e questo mi sembra stia succedendo, è trattare i due militari come eroi a prescindere da quanto uscirà dalla verità giudiziaria.

Paola

BUON VOTO A TUTTI

CariOsimani,
siamo ormai a poche ore dal voto. Il 24 e il 25 febbraio non saranno due giorni qualsiasi: decideremo il futuro della nostra Italia, dobbiamo esserne consapevoli.
Da martedì il Paese avrà bisogno di una guida seria, affidabile, sicura. Per questo, a coloro che sono arrabbiati, delusi ed indecisi, dico: mettete il PD alla prova. Mettete alla prova le nostre proposte e i nostri candidati. Non vi chiedo un matrimonio ma di credere, insieme a noi, in un’Italia giusta. Di premiarci se con le riforme cambieremo, in meglio, le nostre vite. Di mandarci a casa se lasceremo l’Italia dove si trova già oggi: nel baratro.
Nella cabina elettorale toccherà a noi decidere se cadere nella trappola di un ritorno al passato – le bugie anti Stato di Berlusconi e Maroni e le “sparate” di Beppe Grillo sono perfettamente intercambiabili – oppure scegliere di stare dalla parte di chi ha aperto le sue stanze alla partecipazione, di chi si è messo in gioco senza milionari che foraggiano falsa propaganda, cercando il confronto con l’enorme rabbia che scorre nel Paese.
Per tutto questo e molto altro ancora, il 24 e 25 febbraio vi chiedo, vi chiediamo, di investire su di voi.
Buon voto a tutti.
Paola

Saremo in 26.596,  di cui 12.979 maschi e 13.647 femmine,  gli elettori di Osimo chiamati alle urne per le elezioni politiche di domenica e lunedì prossimo. Di questi 2.109 hanno meno di 25 anni e dunque voteranno solo per la Camera. Il voto si esercita in uno dei 32 seggi distribuiti sul territorio comunale.

PER L’ITALIA GIUSTA il 24 e il 25 FEBBRAIO 2013

VOTA PARTITO DEMOCRATICO

VOTA PD

E’ il momento di una fare una SCELTA GIUSTA!

Miei CariOsimani,
non voglio sentire, lunedì sera, le solite anime belle ammettere candidamente “Ah, se avessi saputo, non avrei votato così…”.
Siamo noi i responsabili delle nostre azioni.
C’è solo un modo per impedire a Berlusconi e ai leghisti di riprendersi il Governo del Paese:
DARE IL VOTO AL PD, DARE IL VOTO ALLA COALIZIONE CHE CANDIDA PIER LUIGI BERSANI ALLA GUIDA DEL PAESE.
Dopo, è troppo tardi!

VOTA PD 25

Come si vota

il  24 e 25 FEBBRAIO presentati al tuo seggio
con la  TESSERA ELETTORALE e UN DOCUMENTO DI IDENTITA’

come si vota PD

PER VOTARE PD DEVI TRACCIARE UNA CROCE SUL SMBOLO DEL PD

NON DEVI SCRIVERE NOMI DI CANDIDATI O ALTRE PAROLE
ALTRIMENTI IL TUO VOTO SARA’ ANNULLATO

QUI I FACSIMILI DELLE SCHEDE DI CAMERA E SENATO

FACSIMILE SCHEDE ELETTORALI (A4 in PDF)
SCHEDA PER LA CAMERA
SCHEDA PER IL SENATO

Pregherò…

 

    Una nota per ogni domenica

                                                                                       

                                                                                        –

               –

Buona Domenica a tutti Voi, una indimenticabile canzone   di Adriano Celentano riedizione italiana della celebre Stand by me

” Pregherò
per te
che hai la notte nel cuor
e se tu lo vorrai
crederai.
Io lo so perché
tu la fede non hai
ma se tu lo vorrai
Crederai “

L’ITALIA GIUSTA

PER L’ITALIA GIUSTA il 24 e il 25 FEBBRAIO 2013

VOTA PARTITO DEMOCRATICO

VOTA PD

Le domande degli italiani: ANTITRUST, CONFLITTO DI INTERESSI, INFORMAZIONE

conflitto di intere COSA PENSATE DI FARE PER EVITARE IL CONFLITTO DI INTERESSI?
Sono essenziali norme stringenti in materia di conflitto d’interessi, norme sull’incompatibilità e soprattutto una robusta legislazione antitrust in materia di comunicazione e informazione, in modo da superare la brutta legge firmata da Gasparri. Il PD propone inoltre da tempo una riforma della governance della Rai, per sottrarla all’invadenza della politica. Di fronte all’incapacità del governo Monti di realizzarla, il PD ha fatto scegliere i rappresentanti nel Cda dalle associazioni della società civile.

Le domande degli italiani: LIBERALIZZAZIONI

LIBERALIZZAZIONI 7 IL PD PARLA SPESSO DI LIBERALIZZAZIONI. MA CHE COSA PROPONETE IN CONCRETO?
Dopo le lenzuolate di Bersani varate durante i governi di centrosinistra (tra l’altro: commercio, energia elettrica, treni, trasferibilità cellulari e abbattimento commissione sulle ricariche, trasferibilità dei conti correnti e delle polizze assicurative…), nella legislatura appena finita il PD ha presentato e predisposto oltre 30 provvedimenti di liberalizzazione. Verranno ripresentati e rafforzati nella nuova legislatura.
Tra i temi di intervento, le professioni, i farmaci, i carburanti e l’energia, banche, trasporti e poste, assicurazioni, semplificazione per le imprese, tutela dei consumatori.

 

Tutti alle urne: per il cambiamento, fatto col cuore ma anche con la testa

Carissimi MieiOsimani,
neve o non neve, sole o pioggia tra domenica e lunedì, tutti alle urne con le parole di Piero Calamandrei nel cuore

Il mio  appello

· Vai a votare, esercita questo tuo diritto di cittadino;

· Non accontentarti di mandare un segnale di protesta, indirizza il tuo voto verso quelle forze che possono garantire un reale cambiamento;

· Per il Senato della Repubblica e per la Camera dei deputati esprimi il tuo voto per il PD, per  Pierluigi Bersani come futuro Premier

Ricorda: il tuo voto può fare la differenza

Quando la Chiesa risponde per le rime agli ABBINDOLATORI del PDL

La sen. Ada Urbani Spadoni  del PDL ha  mandato  una lettera a tutti i parroci dell’Umbria per ricevere  un sostegno politico dai prelati e dal mondo cattolico, ma un giovane parroco, don GIANFRANCO FORMENTON, le ha risposto come si deve, come deve rispondere un cattolico nei riguardi  di certi personaggi politici.  Grazie don Gianfranco.

Scrive la senatrice:

Perugia, 8 febbraio 2013
Gentile Parroco, mi sono decisa a scrivere questa lettera ai pastori del popolo cristiano dell’Umbria perché, dopo cinque anni trascorsi in Senato, so con certezza che nei primi mesi della prossima legislatura dovranno essere affrontati in Parlamento parecchi argomenti che riguardano temi etici importanti e delicatissimi. Mi riferisco, tra le altre, alle disposizioni sul fine vita (chi non ricorda il caso Englaro), alla legge sul matrimonio per le coppie omosessuali, all’adozione di bambini nelle stesse coppie omosessuali, alle problematiche sull’uso degli embrioni, all’apertura all’aborto eugenetico (che, di fatto, si va già diffondendo). In Parlamento, lo scorso anno, ho costituito, assieme ad altri colleghi, l’Associazione parlamentare per la Vita. Una Associazione che è stata un baluardo contro ogni attacco volto a modificare in senso negativo la nostra legislazione. Malgrado ciò recenti orientamenti dei giudici hanno intaccato lo stesso dettato costituzionale in tema di famiglia, di adozioni e di fine vita. Immagino che sulla politica economica del mio partito non tutto possa essere pienamente condivisibile e che, magari, alcuni preferiscano soluzioni diverse da quelle che abbiamo proposto o che abbiamo in programma di fare. Sui temi etici però, a differenza di altri partiti, il PdL è stato sempre unito e coerente, perché composto da molti cattolici e da altri che si definiscono laici adulti, la cui formazione culturale e politica è in ogni caso improntata al rispetto di tutti i valori non negoziabili. Se di politica economica si può discutere (ma io ho sempre lottato per orientare al bene comune l’azione dello Stato), su queste tematiche non ci sarà possibilità di mediazione. Mediare significherebbe comunque accettare che, prima o poi, si compia un’escalation che ha come traguardo la modificazione dei valori di fondo della nostra società, da ultima, per usare la denuncia dei vescovi spagnoli, la separazione della sessualità dalla persona: non più maschio e femmina, ma il sesso sarebbe un dato anatomico senza rilevanza antropologica. È necessario che nel futuro Parlamento ci sia un numero di persone sufficienti a non far passare leggi contro la famiglia, l’uomo e la sua vita. Io mi sono impegnata e mi impegnerò in questo senso. Per questo chiedo anche il Suo sostegno e ringrazio per tutto quello che riterrà di fare.
Devotamente saluto,
Ada Urbanicandidata PdL al senato

—————————-

La bella  risposta del giovane parroco di Spoleto

dongianfranco

Spoleto, 12 febbraio 2013
Gentile Senatrice,
ho ricevuto la sua lettera ai pastori del popolo cristiano dell’Umbria e ho deciso di risponderle in quanto pastore di una parte di questo popolo al quale recentemente il Card. Bagnasco ha raccomandato, dopo alcune eclatanti ed astrali promesse elettorali, di non farsi abbindolare.
Vedo che nella sua lettera lei parla in gran parte dei cosiddetti temi etici che lei riferisce unicamente ai luoghi comuni che tutti i politici in cerca di voti e consensi toccano quando si rivolgono ai cattolici: il fine vita, le unioni omosessuali, gli embrioni, l’aborto.
La ringrazio anche per la citazione dei vescovi spagnoli e per il suo impegno per la formazione culturale e politica improntata al rispetto di tutti i valori non negoziabili.
Ma rivolgendosi ai pastori del popolo cristiano lei dovrebbe ricordare che tra i valori non negoziabili nella vita, nella vita cristiana e soprattutto in politica entrano tutta una serie di comportamenti di vita, di etica pubblica e di testimonianza sui quali non mi sembra che il partito di cui lei fa parte né gli alleati che si è scelto siano pienamente consapevoli.
Sarebbe bello stendere un velo pietoso su tutto ciò che riguarda il capo del suo partito, sul quale non credo ci siano parole sufficienti per stigmatizzare i comportamenti, le esternazioni, le attitudini pruriginose, le cafonerie, le volgarità verbali che costituiscono tutto il panorama di disvalori che tutti i pastori del popolo cristiano cercano di indicare come immorali agli adulti cristiani e dai quali cercano di preservare le nuove generazioni.
Sarebbe bello ma i pastori non possono farlo perché lo spettacolo indecoroso del suo capo è stato anche una vera e propria modificazione dei valori di fondo della nostra società (come lei dice) operata anche grazie allo strapotere mediatico che ha realizzato una vera e propria rivoluzione (questa sì che gli è riuscita) secondo la quale oramai il relativismo morale, tanto condannato dalla Chiesa, è diventato realtà. Concordo con lei, su questo mediare significherebbe accettare.
Un’idea di vita irreale ha devastato le coscienze e i comportamenti dei nostri giovani che hanno smesso di sognare sogni nobili e si sono adagiati sugli sculettamenti delle veline, sui discorsi vacui nei pomeriggi televisivi, sui giochi idioti del fine pomeriggio e su una visione rampante e furbesca della politica fatta di igieniste dentali, di figli di boss nordisti, di pregiudicati che dobbiamo chiamare onorevoli.
Oltre a questo lei siederà nel Senato della Repubblica insieme a tutta una serie di personaggi che coltivano ideologie razziste, populiste, fasciste che sono assolutamente anti-cristiane, anti-evangeliche, anti-umane. Mi consenta di dirle francamente che il Vangelo che i pastori annunciano al popolo cristiano non ha nulla a che vedere con ideologie che contrappongono gli uomini in base alle razze, alle etnie, alle latitudini, ai soldi e, mi creda, mentre nel Vangelo non c’è una sola parola sulle unioni omosessuali, sul fine vita e sull’aborto: sulle discriminazioni, invece, sul rifiuto della violenza e su una visione degli altri come fratelli e non come nemici ci sono monumenti innalzati alla tolleranza, alla nonviolenza, all’accoglienza dello straniero, al rifiuto delle logiche della furbizia e del potere.
Mi dispiace, gentile senatrice, ma non riterrò di fare qualcosa né per lei, né per il suo partito, né per i vostri alleati, anzi. Se qualcosa farò anche in queste elezioni questo non sarà certo di suggerire alle pecorelle del mio gregge di votare per quelli che mi scrivono lettere esibendo presunte credenziali di cattolicità.
Mi sforzerò, come raccomanda il cardinale, di mettere in guardia tutti dal farsi abbindolare da certi ex-leoni diventati candidi agnelli. Se le posso dare un consiglio, desista da questa vecchia pratica democristiana di scrivere ai preti solo in campagna elettorale, e consigli il suo capo di seguire l’esempio fulgido del Papa. Sarebbe una vera opera di misericordia nei confronti del nostro popolo.
don Gianfranco Formenton

Le domande degli italiani: SICUREZZA

sicurezza 2 VOI CHE COSA CONTATE DI FARE PER GARANTIRE LA VITA SOCIALE E LA LOTTA ALLA VIOLENZA?
Per il PD la sicurezza è un diritto di libertà, cioè uno dei diritti fondamentali di cittadinanza, esattamente come lo sono la salute o l’istruzione. Per la destra invece, la sicurezza è sempre stata l’esito di un processo di enfatizzazione della paura, e lo strumento principe nel condizionamento del consenso.
I pesanti tagli alla sicurezza effettuati negli anni passati da Berlusconi e Maroni, 4 mld di euro, hanno messo in difficoltà le forze dell’ordine: purtroppo l’aumento dei reati comuni appena rilevato dal Viminale ne è una triste controprova.
Noi pensiamo che gli operatori abbiano bisogno di nuovi strumenti e di più investimenti per aumentare le capacità operative, l’efficienza e le professionalità. Anche per questo, avendo a cuore l’efficienza del Paese e lo snellimento della spesa improduttiva, siamo stati promotori nelle discussioni parlamentari di una serie di interventi tesi a rendere più efficiente il servizio e a garantire il mantenimento degli standard di sicurezza nell’interesse degli italiani e dei lavoratori dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico.
Nell’attuale situazione però tutto questo può essere effettuato solo riorganizzando i processi, razionalizzando i servizi e rimodellando le strutture. Serve una riforma per semplificare, evitare doppioni, esaltare professionalità, riorganizzare la distribuzione sul territorio. Serve un modello integrato che, come già avviene in molte città del paese da noi guidate, integri competenze amministrative locali, modelli sociali, efficienza della giustizia, gestione centrale dello stato.
Grazie al PD, già nel corso dell’ultimo anno, è stata salvaguardata la specificità del comparto e sono stati trovati 200 mln per garantire il ringiovanimento degli organici e una maggiore sicurezza per i cittadini.

Le domande degli italiani: AGENDA DIGITALE

 AGENDA DIGITALECHE COSA PENSATE DI FARE PER QUELLA CHE COMUNEMENTE VIENE CHIAMATA L’AGENDA DIGITALE ?

Un piano Industria deve riconoscere l’importanza delle “politiche industriali digitali” e promuovere un piano di alfabetizzazione digitale per le PMI. Agenda digitale non è solo economia: è sopratutto democrazia. Traduciamo in italiano “open government” come un nuovo patto di cittadinanza digitale, in cui il PD porta un elemento distintivo di credibilità come partito del governo aperto ai cittadini (bilanci pubblicati, finanziamenti, consultazioni, buone pratiche).
Pensiamo a una “innovazione popolare” che passi da tema riservato a un’élite di esperti a questione centrale per rendere l’Italia più ricca, giusta e civile.
Questo vuol dire incentivare i pagamenti elettronici (attraverso riduzione delle commissioni; campagne di promozione della convenienza e sicurezza della moneta elettronica; l’incentivazione ai piccoli esercizi; obbligo di moneta elettronica per PA e professionisti), più tracciabilità e capacità di controllo dei pagamenti per servizi pubblici (ad esempio i parcheggi comunali).
E ancora: cambiare la governance complessiva dell’Agenda Digitale che raccolga le competenze ora divise tra istituzioni diverse, abbassare l’IVA sui libri digitali al 4% dal 21% attuale, maggiore TRASPARENZA per consultare online i documenti della PA, estendere la banda larga nei comuni, e allo stesso tempo aumentare la copertura del wi-fi pubblico.

C’è un’associazione che da anni si batte per far si che anche le persone Down possano esercitare il diritto di voto.

il mio voto contaCondivido la campagna presentata dall’ Associazione italiana persone Down che ha come obiettivo la sensibilizzazione sul tema della cittadinanza attiva dei disabili intellettivi, compresa la possibilità di esprimersi alle urne elettorali.
Oggi infatti la maggior parte delle persone con disabilità intellettiva non prende parte come elettore alla vita politica, di conseguenza non esercita il suo diritto di voto.