Fumare fa male: #amicicontroilfumo2020

In Italia si stima che nel 2016 siano stati attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti (il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne) con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro.
Il  carcinoma polmonare, una delle principali patologie fumo-correlate, nel nostro Paese la mortalità e l’incidenza  ha superato il tumore allo stomaco, divenendo la terza causa di morte per neoplasia, dopo il tumore al seno e al colon-retto.

Oggi, 31 maggio, è la Giornata mondiale senza tabacco 2020 (World No Tobacco Day 2020), meglio conosciuta “giornata contro il fumo”, rilancia l’allarme:

fumare fa male

Il fascino della sigaretta così come per i prodotti da inalazione senza combustione (“Heat not Burn”) come alternativa alle sigarette tradizionali  è tutt’altro che in declino sopratutto tra gli adolescenti ed entrambi sono pericolosi. Un giovane adepto della sigaretta oggi,  sarà molto probabilmente malato in futuro.

Smettere di fumare comporta solo dei vantaggi!

Pensa che:
– dopo 24 ore senza fumo: il battito cardiaco si regolarizza, diminuiscono i rischi di aritmie cardiache;
– dopo qualche giorno: la pressione arteriosa tende ad abbassarsi, olfatto e gusto migliorano;
– dopo 2 mesi: diminuiscono tosse ed espettorato, la pelle diviene più rosea ed elastica.
– dopo 6 mesi: aumenta il vigore sessuale;
– dopo 1 anno: si dimezza il rischio di attacco cardiaco, il rischio di tumore diminuisce in modo proporzionale al perdurare dell’astinenza da fumo.
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L’ultima opera di Banksy è un omaggio agli operatori sanitari

Banksy il celebre e misterioso street artist le cui migliori opere sono state esposte anno scorso nella nostra città, ha dedicato l’ultima sua rappresentazione ai medici ed agli infermieri in prima linea contro il coronavirus.

La  sua nuova opera, infatti, raffigura un bimbo che lascia nel cesto dei giocattoli Batman e l’Uomo Ragno, preferendo come supereroe un’infermiera con il mantello e la mascherina sul volto. L’opera è  stata  appesa vicino al pronto soccorso del General Hospital di Southampton in Inghilterra.
L’artista ha anche lasciato un messaggio:

Grazie per tutto il lavoro che state facendo. Spero che quest’opera, anche se è solo in bianco e nero, porti un po’ di luce.

Un  omaggio di Banksy ai nostri eroi in corsia, che fa ancora ancora più grande la fama di questo grande misterioso artista dei nostri giorni le cui opere d’arte sono doni premurosi per l’umanità.
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S❤️S, i bambini sono la forza vitale della nostra società, aiutiamoli a rialzarsi

L’arte ha il potere di trasmettere concetti che le parole stentano ad esprimere, grazie a Tvboy per aver creato un’opera che trasmette immediatamente la condizione di tantissimi minori in questi tempi di restrizione, senza scuola, senza amici con cui giocare, privati dello sport e degli altri luoghi di socializzazione.

Nella ripartenza dobbiamo  mettere i bambini al centro

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Prudenza, responsabilità, rispetto delle regole e attenzione alle persone in difficoltà

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Prudenza, responsabilità, rispetto delle regole e attenzione alle persone in difficoltà. Sono queste le parole d’ordine di questa, così detta, “Fase2”.
Anche in Osimo così come in altre città d’Italia, nello scorso week end abbiamo assistito ad una sorta di “rilassamento” della cittadinanza che se da un lato è comprensibile e dimostra il voler tornare ad una serena socialità, dall’altro va monitorato perchè la priorità resta la salute pubblica che va salvaguardata facendo ognuno la propria parte.
Dopo due mesi di chiusura totale, i locali hanno potuto riaprire seguendo le regole dei decreti governativi: distanza di un metro dei tavoli, dispencer con gel alcolico, sanificazioni, distanze all’interno degli esercizi commerciali, ecc…… . Ma fuori ?
Fuori, tutto è demandato, alla fine, alla responsabilità delle persone.
Cosa si può e si deve fare per evitare i crocchi di giovani e giovanissimi, senza mascherina, o altra protezione, che parlano a un centimetro di distanza o violano in qualche modo le disposizioni vigenti ? Si deve arrivare ad applicare sanzioni e multe a spron battuto ?

Io credo che la strada migliore, “la strada maestra”, sia l’azione di responsabilizzazione e di sensibilizzazione. Abbiamo passato mesi durissimi nel corso dei quali  come italiani – così come in Osimo – abbiamo saputo dare al Mondo grande prova di unità, condivisione e attenzione.

Ora siamo tutti consapevoli di quanto sia importante ripartire e in fretta ma non dobbiamo mai dimenticare l’obiettivo principale che è quello di mettere in condizione gli operatori dei bar, ristoranti e i nostri commercianti di poter lavorare. Cosa che stanno facendo con impegno rispettando tutti i protocolli di sicurezza, tra gel, guanti e mascherine.

Fuori, a noi clienti  è richiesto di  far l’aperitivo, gustare un gelato o fare un acquisto in sicurezza rispettando le regole e farle rispettare ai nostri conoscenti e amici e facendo attenzione agli altri a quanti sono in difficoltà nei movimenti.
Solo un percorso condiviso di consapevolezza dei pericoli potrà  salvarci e farci tornare al più preso alla normalità, ai momenti spensierati, che tutti auspichiamo arrivino presto,  da condividere con gli amici e familiari, ma dobbiamo ancora pazientare e prestare molta attenzione per non creare nuovi potenziali danni.
Buon “secondo” fine settimana a tutti.


Paola Andreoni, vice Sindaco e assessore ai Servizi Sociali di Osimo

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Bonus per l’acquisto di bici: perchè non estenderlo a tutti i cittadini ?

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Il decreto legge 34 dello scorso 19 maggio prevede, un “buono mobilità” per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, e di altri veicoli “green” solo per i cittadini maggiorenni residenti nei capoluoghi di provincia o nei comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti. Rimanendo così il provvedimendo nelle Marche, ad esempio, potranno beneficiare del bonus solo i residenti dei comuni di Ancona, Ascoli Piceno, Fano, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino.

Un ingiusto limite territoriale che andrebbe a penalizzare nelle Marche il 75% della popolazione. Si tratta, a mio modo di vedere, di una incomprensibile discriminazione anche perchè le due ruote saranno sempre più protagoniste della mobilità del futuro dato che sono un mezzo di spostamento economico, ecologico e sicuro per il Covid-19.

Mi auguro che in sede di conversione del decreto il Governo estenda l’accesso ai contributi per biciclette, monopattini ed altri mezzi non inquinanti  a tutti i cittadini senza discriminazione territoriale.


Paola

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A giugno si parte con i CENTRI ESTIVI: un servizio educativo, ludico, sportivo e culturale rivolto ai ragazzi della nostra città.

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Tra i più penalizzati di questa emergenza pandemica, ci sono i bambini e i ragazzi. L’allontanamento forzato e di netto dalla scuola, dagli amici, dagli affetti ha stravolto la quotidianità dei nostri ragazzi/giovani,  privati – con sofferenza – del loro  naturale bisogno di socializzazione e di relazioni.
Il periodo estivo, può essere occasione  per recuperare quelle  esperienze didattiche, ludiche e di relazione perdute a causa dell’isolamento  – ma non solo – con la  riapertura delle attività produttive, le famiglie si trovano alle prese con il ritorno al lavoro e non sanno a chi affidare i loro figli.

Ecco quindi la necessità di avere risposte dal territorio, come ad esempio la possibilità di poter usufruire dei centri estivi:  un’opportunità per garantire in sicurezza ai bambini ed agli adolescenti l’esercizio del diritto alla socialità ed al gioco ma anche per genitori  impegnati nella ripresa al  lavoro.

Domenica, 17 maggio u.s., sono state rese note dal Governo le Linee Guida per la gestione dei Centri Estivi, l’Amministrazione Comunale si è subito attivata predisponendo un avviso pubblico finalizzato alla ricerca di soggetti interessati ad organizzare in sicurezza i Centri Estivi sul nostro territori, al fine di preparare per tempo i progetti ed essere in grado di fornire una rapida risposta ai genitori e a tutti i nostri “piccoli cittadini”.
Tutte le associazioni culturali, parrocchie, società sportive …,  interessate ad organizzare i centri estivi dovranno predisporre un progetto seguendo le linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia allegate all’ultimo DPCM.
Il progetto va presentato all’Amministrazione Comunale entro LUNEDÌ 8 giugno per l’approvazione.

Qui (cliccare) il testo delle Linee Guida.
Qui (cliccare) il modulo per la presentazione della domanda.


Paola Andreoni, ViceSindaco – Assessore ai Servizi Sociali di Osimo

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Le belle storie nel periodo della pandemia ( parte 1^)

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In questo periodo martoriato dal coronavirus, non sono mancate anche notizie positive. Bei gesti e belle storie di solidarietà e di  vicinanza come quella degli imprenditori Romeo e Armando De Molli, proprietari dell’omonima ditta di Castronno (Varese), che durante il lockdown hanno integrato con un contributo economico aggiuntivo gli stipendi delle proprie maestranze.

I dipendenti a loro volta si sono sentiti in dovere di ringraziarli con una lettera pubblica Ecco il testo della lettera:

Un grazie ai signori Romeo e Armando De Molli che hanno ben presente non tanto le mura e i  macchinari, quanto le persone sono l’Azienda. E se le donne e gli uomini che ci lavorano amano e credono nel proprio lavoro fanno prosperare l’azienda e costruiscono il loro futuro. Loro hanno sempre pensato a tutti coloro che hanno costruito con loro questo lungo percorso di fatica e successi e , in questo periodo buio, hanno pensato al benessere dei loro dipendenti, dando un sostegno economico per sopperire alle perdite causate da questo look down. Integrando gli stipendi e mettendo a disposizione diverse risorse. Con questo gesto personale hanno voluto ringraziare non il singolo individuo ma l’intera squadra perché solo il collettivo che si muove nella stessa direzione può far prosperare l’azienda e accrescere l’orgoglio di chi in essa opera. Questo deve essere lo spirito di partecipazione di coloro che quotidianamente lavorano in De molli. L’Azienda non ci ha lasciati soli, Grazie. Un ringraziamento di cuore da parte dei dipendenti di Brunello”.
( firmata da  tutti i dipendenti )


Si chiama,  rispetto dell’altro, meritevole di ascolto e di compassione (nel senso di condivisione delle sofferenze).
Paola

“You may say I’m a dreamer,
but I’m not the only one”

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Buongiorno OSIMO: Felici di RIAVERVI, finalmente APERTI

Buongiorno OSIMO !!

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Questa mattina vedremo le vetrine dei negozi della nostra bella città riaccendere le luci.
Rivedrò, finalmente, la mia amica parrucchiera e sarà bello ritornare a prendere un caffè e prenotare per una pizza o una cena e sarà commovente ritrovare gli amici come sarà una sensazione particolare tornare a comprare una giacca o un paio di jeans.

Insomma,  quello di oggi sarà un piccolo ritorno alla normalità e siamo tutti impazienti di ripartire ed è giusto esserlo.

Ricordiamoci, che ripartire impone responsabilità, consapevolezza, maturità e rispetto delle regole da parte di tutti.
Chi non porta la mascherina, chi fa assembramenti, chi non rispetta le distanze di sicurezza, chi si ritrova tra amici o tra familiari non conviventi in gruppo e fa come gli pare, non è furbo. In realtà causa un danno alla salute di tutti e non fa altro che mettere i bastoni tra le ruote a chi, con sacrificio e passione, sta cercando di ripartire, sta lavorando per rinascere.
Non tradiamo i sacrifici fatti fino a qui. Ricostruiamo insieme il nostro futuro.


Buona RIPRESA  a tutti, con fiducia e  con rispetto per il  bene della nostra  comunità.
Paola Andreoni, la viceSindaco di Osimo

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Tenacia e passione: quando la “Politica” (quella con la Pgrande) riesce ad arginare la “pandemia” populista che, in sordina, uccide quanto il coronavirus.

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Fra i tanti interventi contenuti nella manovra “Rilancia Italia”  che il Governo ha recentemente approvato stanziando 55 miliardi per la ripartenza dell’Italia, e che andranno ad incidere positivamente sulla vita dei lavoratori, delle imprese, delle famiglie e dei giovani vi è   anche la scelta politica fatta dal Governo italiano di regolarizzazione dei lavoratori migranti.
Una scelta di  solidarietà fattiva dell’emersione dei rapporti di lavoro, fatta propria dal nostro Governo, e promossa da Teresa Bellanova ministra delle politiche agricole alimentari e forestali. «Coloro che sono brutalmente sfruttati nelle campagne o anche nelle false cooperative, dove venivano date persone in prestito nelle famiglie per lavorare come badanti e come colf – precisa in conferenza stampa la ministra –, non saranno più invisibili perché potranno accedere a un permesso di soggiorno per lavoro e noi li aiuteremo a essere persone che riconquistano la loro identità, la loro dignità».
E aggiunge: «Voglio ringraziare la ministra Lamorgese che è stata una compagna di viaggio molto tenace, insieme a me e agli altri, per portare in porto questa scelta».
La commozione di Teresa Bellanova, derisa da alcuni esponenti dell’opposizione, è frutto della sua storia lavorativa, iniziata a 14 anni come bracciante agricola.
Con determinazione, questa donna, con licenza di terza media e un sofferto vissuto di sfruttamento, contrasta con tanta fermezza il caporalato a partire alla sua esperienza personale, e che le ha procurato una competenza che nessun titolo di studio può dare.

Questo intervento sull’emersione contrasterà ogni forma di grave sfruttamento, e non soltanto quella degli “immigrati irregolari”. Un passo avanti verso la conquista di civiltà.


Grazie Ministra, Teresa Bellanova, per il suo esempio di tenacia e passione.
Paola Andreoni

 

Quest’anno il tuo 5×1000 vale di PIU’

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Nella dichiarazione dei redditi, quest’anno ti invito a destinare il 5xmille alle attività sociali del Comune legate all’emergenza Covid-19, per finanziare gli interventi sul territorio e aiutare le fasce più bisognose della popolazione e le donne vittime di violenza

NON TI COSTA NULLA

perché è una parte delle tasse che tu già versi ma scegli di fare rimanere ad Osimo.
È sufficiente apporre la propria firma nel relativo riquadro (come nell’esempio sotto riportato) della sezione SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE, presente nei modelli CU, 730, UNICO, UNICO MINI.
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Questa scelta non si sostituisce a quella della destinazione dell’ 8 per mille dell’ Irpef allo Stato o alla Chiesa cattolica o alle altre confessioni religiose; è semplicemente aggiuntiva e serve ad aiutare il Comune ad essere più vicino ai suoi cittadini più bisognosi e meno fortunati.

Se si sceglie di destinare il 5 per mille dell’IRPEF al proprio Comune, questo avrà più risorse a disposizione e potrà svolgere le sue funzioni in modo migliore, in particolare avrà maggiori possibilità di intervenire con servizi e progetti in favore di anziani, portatori di handicap, minori, donne vittime di violenza e famiglie in difficoltà.

E’ previsto, in allegato a tutti i modelli per la dichiarazione dei redditi, un apposito modulo.
Per scegliere il tuo Comune di residenza quale destinatario del 5 per mille è sufficiente firmare nel riquadro che riporta la scritta “Attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente“.

Il tuo Comune sei tu. Sostieni la spesa sociale. Sostieni cioè gli interventi della tua amministrazione comunale per alleviare tutte le situazioni di disagio che probabilmente hai sotto agli occhi anche tu.
Il tuo Comune utilizzerà i fondi derivanti dal 5 per mille proseguendo e ampliando i servizi sul versante del sociale. Utilizzando le proprie strutture e avviando collaborazioni con enti e associazioni che operano nel sociale.
Se firmi per il tuo comune di residenza, i fondi  del 5 per mille rimarranno a disposizione della tua comunità.


Paola Andreoni, ViceSindaco e Assessore ai Servizi Sociali

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Da lunedì 18 maggio 2020 riparte anche il Commercio. Un bocca al lupo a tutti i negozianti di Osimo

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Lunedì 18 maggio si alzeranno in Osimo, come in tutta la Regione ( salve diverse disposizioni del Governo), anche  le saracinesche  dei negozi, centri commerciali, mercati e fiere. La Regione Marche ha concordato le linee guida con le realtà interessate per far fronte all’emergenza Coronavirus.

Per tutti i tipi di esercizi, che siano al chiuso o all’aperto, le regole del commercio in sicurezza della “Fase 2” si fondano su questi pilastri:
 informazioni costanti e dettagliate alle persone sui comportamenti da osservare per garantire la sicurezza e contrastare il rischio di contagio;
 organizzazione degli spazi funzionali al distanziamento sociale tra dipendenti, operatori e clienti;
 dotazione al personale dei dispositivi di sicurezza personale (mascherine, guanti, cuffie, occhiali, camici…) anche in base al tipo di mansione oltre a un’adeguata formazione per un uso corretto.

Per la clientela: è obbligatorio mettere a disposizione del materiale informativo facilmente comprensibile sulle misure d’igiene. Materiale che va posto sul banco di lavoro e in altre postazioni accessibili e visibili. In particolare, va avvisato il cliente di non presentarsi in caso di comparsa di sintomi febbrili e/o influenzali. Non dovrà presentarsi neppure se negli ultimi 14 giorni ha avuto contatti con soggetti positivi al Coronavirus o è rientrato da zone a rischio (indicazioni OMS).

Per il dipendente: è obbligatorio mettere a disposizione informazioni sulle misure di sicurezza adottate, tenendo conto anche delle mansioni e dei contesti lavorativi. Nello specifico, l’informazione e la formazione devono riguardare la distanza di sicurezza, il divieto di assembramento, le regole di igiene, i dispositivi di protezione, il divieto di rimanere sul luogo di lavoro ( con obbligo di dichiarazione tempestiva al titolare, o, dove presente, al responsabile della prevenzione) in caso di sintomi influenzali/aumento di temperatura e, in generale, stati di salute per i quali i provvedimenti delle autorità impongono di informare il medico di famiglia e l’autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio.

Di seguito le norme che regolamentano l’accesso e l’attività nei negozi-

💢 Accesso e comportamento nel negozio 💢

👉Distanziamento interpersonale almeno di un metro in tutte le attività e le loro fasi  regolamentati e scaglionati attraverso ampliamenti delle fasce orarie che possono essere prolungati fino alle ore 21;
👉per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori;
👉per locali di dimensioni superiori a quaranta metri quadrati l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita;
👉Utilizzo di mascherine sia da parte degli addetti alla vendita sia da parte dei clienti;
👉Disponibilità e accessibilità di dispenser in particolare all’ingresso, vicino ai camerini, alle casse, ai sistemi di pagamento, tastiere e schermi touch;
👉Per quanto riguarda la prova dei vestiti, calzature e accessori, il cliente e addetto alle vendite procedono sempre a lavarsi le mani con sostanza idroalcolica disinfettante; mantengono la distanza interpersonale anche con altri clienti; utilizzano mascherine; viene contingentato l’accesso alle cabine di prova.

💢 Accesso dei fornitori esterni 💢

👉Per l’accesso di fornitori esterni vengono individuate procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale impiegato in reparti e uffici.
👉Favorire sistemi di pagamento elettronici e dotare l’addetto di disinfettante per le mani e prodotti per la pulizia dei POS dopo ogni utilizzo;
👉Controllare il rispetto del numero massimo ammesso nel rispetto delle misure di distanziamento;
👉Prevedere solo se compatibile con il locale e la sua localizzazione, di installare e o individuare servizi igienici dedicati; è vietato l’utilizzo di quelli del personale dipendente. In ogni caso è da garantire una pulizia costante in base a quanto previsto dal protocollo.
👉Va ridotto, per quanto possibile, l’accesso ai visitatori.
👉 Gli ordinativi dei prodotti ai fornitori sono effettuati per telefono, e-mail o altri dispositivi, privilegiando la trasmissione telematica di documenti;
👉Regolare gli accessi nel locale dei fornitori/corrieri possibilmente in orari di non apertura al pubblico;
👉Nelle attività di consegna, carico e scarico, il trasportatore, corriere o fornitore lascia preferibilmente la merce all’esterno in prossimità dell’ingresso. Eventuale scambio di materiali/documenti dovrà avvenire nel rispetto della distanza di sicurezza (almeno un metro), indossando dispositivi di protezione (mascherine e guanti).

💢Pulizia e sanificazione 💢

👉 pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali;
👉 pulizia e sanificazione a fine turno delle superfici di contatto comuni, delle attrezzature/strumentazioni di lavoro;
👉 servizi igienici con materiali usa e getta e un numero adeguato di cesti per i rifiuti;
👉 sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni alla riapertura;
👉impianti di ventilazione meccanica controllata attivi nelle 24 ore per tutti i giorni della settimana. Le prese e le griglie di ventilazione vanno pulite con panni puliti in microfibra, inumiditi con acqua e sapone o con alcool etilico maggiore al 70%;
👉no alla funzione di ricircolo dell’aria condizionata.

Cliccando QUI si potranno leggere i Decreti predisposti dalla Regione MARCHE contenenti i Protocolli per regolamentare le riaperture in fase 2, nei settori del turismo, del commercio, dei servizi sociosanitari, etc.


Dopo queste giornate di ansia, sconforto e anche di desolazione, auguro una Buona ripresa di lavoro e un sentito incoraggiamento a tutti i commercianti osimani sperando in una veloce ripresa economica.
Ai nostri concittadini rivolgo l’invito a preferire, nel fare la spesa, i negozi della nostra città, è anche questo un modo per fare comunità, sosteniamoci.
Paola

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Rilancio, tra timori e speranze

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Stiamo vivendo la così detta fase 2, la fase che chiamano delle tre R: Responsabilità, Rispetto, Ripresa. Siamo passati dalla tragedia della fase 1, momento in cui abbiamo imparato termini come triage, respiratori, terapie intensive a una fase 2 che sarà molto difficile per le conseguenze sociali- economiche della pandemia e argomenti purtroppo saranno disoccupazione, necessità degli aiuti del Governo alle imprese, e alle famiglie.

Ieri il Governo ha approvato il decreto legge Rilancio – 55 miliardi per la ripartenza dell’Italia.
Qui in  sintesi le misure.

Rilancia Italia. Una manovra mai vista, la più complessa e difficile della storia recente del nostro Paese. Una manovra da 55 miliardi di euro, messi in campo dal Governo che con il decreto di stasera ha annunciato investimenti consistenti su lavoro, università, salute, ambiente, terzo settore, cultura, turismo, commercio. E che va ad incidere sulla vita dei lavoratori, delle imprese, delle famiglie e dei giovani.
Una manovra che crea molte aspettative, che ora non possono essere tradite, i cittadini hanno bisogno di soluzioni e hanno diritto di accedere a queste soluzioni nel minor tempo possibile e nel modo più semplice possibile.
Compito della politica, oltre a trovare risorse e dare indicazioni su come distribuirle è anche quello di rendere questi provvedimenti di facile applicazione, con una parola: semplificazione.
Noi ci saremo e faremo la nostra parte, vicini, come sempre, ai cittadini.


Paola

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Da lunedì 18 maggio anche in Osimo e nelle Marche riaprono bar e ristoranti: le principali regole da adottare e seguire

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Lunedì 18 maggio riaprono in città, così come  in tutta la nostra Regione, ristoranti, pizzerie, bar, caffetterie e tutte le attività di somministrazione alimenti e bevande. Finisce il lockdown  (salvo blocchi da parte del Governo) e si riparte pur con tutta una serie di accorgimenti, primo fra tutti, la pulizia e sanificazione dei locali.
Quali sono le principali misure da adottare secondo i protocolli definiti  dalla Regione Marche per il settore bar e ristorazione:

RISTORAZIONE,  dispone la Regione Marche “occorre evitare assembramenti di clienti all’ingresso dell’esercizio e all’interno della sala ristorante e se possibile separare gli accessi di entrata e di uscita.
Sono preferiti sistemi di prenotazione telefonica e digitale.
Occorre dotare direttamente i tavoli dei condimenti necessari possibilmente monodose.
Non è disponibile l’uso del guardaroba; gli avventori possono continuare ad essere accompagnati al tavolo.
I bagni a disposizione dei clienti sono dotati di prodotti igienizzanti per il lavaggio delle mani e riportano dépliant con le raccomandazioni delle Autorità sanitarie.
L’accesso ai servizi igienici dovrà avvenire evitando assembramenti pertanto è necessario limitare la presenza di più persone nei servizi igienici con avvisi ben visibili (poster/locandine). Si consiglia l’adozione di menu digitali su dispositivi dei clienti o, in alternativa, si procede alla igienizzazione dei menu dopo ogni uso.
Il personale di sala deve essere dotato di dispositivi di protezione individuale (mascherine o altri dispositivi idonei) e mantenere, nei limiti del possibile, la distanza interpersonale di un metro. Gli oggetti utilizzati per un servizio non possono essere messi a disposizione di nuovi clienti senza adeguata igienizzazione o devono essere monouso.
I tavoli  devono essere distribuiti assicurando il distanziamento di almeno un metro l’uno dall’altro. Nel caso di due o più persone tra loro non conviventi, dovranno essere garantite le distanze al tavolo o, in alternativa, saranno necessari dispositivi di protezione (plexiglass, vetri, divisori, etc.)
Si debbono favorire i sistemi digitali di pagamento direttamente dal tavolo. In ogni caso, alla cassa deve essere posizionata adeguata segnaletica orizzontale per il distanziamento e di protezione;
Piatti, bicchieri, posate e simili sono lavati in lavastoviglie a temperatura adeguata, in modo che possano essere disinfettati, inclusi gli oggetti che non sono stati utilizzati dai clienti.

GESTIONE SERVIZIO BAR, sempre secondo quanto stabilito dalla Regione Marche anche per i bar devono essere adottati sistemi di contingentamento degli ingressi volti a evitare assembramenti. Ove possibile, separazione degli accessi di entrata e di uscita.
All’ingresso deve essere posizionato un dispenser con gel igienizzanti per la pulizia delle mani dei clienti.
Si deve evitare l’uso di appendiabiti comuni.
Il servizio al banco assicura il distanziamento interpersonale di un metro.
Davanti al banco e alla cassa deve essere posizionata idonea segnaletica orizzontale per favorire il distanziamento interpersonale. E’ adottato un modello di servizio che favorisce la riduzione degli spostamenti della clientela all’interno dell’esercizio.
L’accesso ai servizi igienici dovrà avvenire evitando assembramenti. I bagni a disposizione dei clienti sono dotati di prodotti igienizzanti per il lavaggio delle mani e riportano dépliant con le raccomandazioni delle autorità sanitarie.
Il personale deve essere dotato di dispositivi di protezione individuale (mascherine) e mantiene, nei limiti del possibile, la distanza interpersonale di un metro. Sul banco è bene favorire la messa a disposizione di prodotti monouso E devono essere favoriti sistemi digitali di pagamento. Si consiglia, ove possibile, la predisposizione di barriere fisiche (es. barriere in plexiglas) nelle zone dove vi è una maggiore interazione con il pubblico (es. in prossimità dei registratori di cassa).
Piatti, bicchieri, posate e simili sono lavati in lavastoviglie a temperatura adeguata, in modo che possano essere disinfettati, inclusi gli oggetti che non sono stati utilizzati dai clienti.
Tovaglie, tovaglioli e altri tessuti per la tavola devono essere messi in sacchi per la lavanderia specifici e il lavaggio deve assicurare la rimozione di agenti patogeni;

SERVIZI A DOMICILIO, i trasportatori sono tenuti ad indossare i DPI richiesti (mascherina protettiva e guanti monouso) ed hanno a disposizione, sul mezzo di trasporto, soluzione disinfettante per le mani.
La consegna avviene con modalità che escludono o limitano il contatto con i clienti: i trasportatori non possono entrare nel domicilio, il cibo deve essere lasciato sull’uscio.
Sono favoriti sistemi di pagamento elettronici. Se il pagamento viene effettuato in contante o POS portatile, l’operatore provvede alla disinfezione delle mani e del POS al termine dell’operazione. Inoltre, in accordo con il cliente, il pagamento tramite contanti avviene senza contatto diretto: il contante verrà lasciato sull’uscio della porta dell’avventore e l’operatore, una volta verificato il pagamento, lascia il cibo e l’eventuale resto e si allontana prima che il cliente apra la porta.

Cliccando QUI si potranno leggere i Decreti predisposti dalla Regione MARCHE contenenti i Protocolli per regolamentare le riaperture in fase 2, nei settori del turismo, del commercio, dei servizi sociosanitari, etc.


Buona ripresa di attività a tutti i bar, pizzerie  e  ristoranti della nostra città, chiusi da due mesi. Il primo pensiero, va a Tarcisio Morbidoni, ci mancherà la sua cortesia e il suo sorriso, lo ricorderemo sempre con molto affetto e mi auguro per tutti noi, osimani amanti della buona cucina, che la signora Sandra e i figli avranno la forza di portare avanti l’attività. ” Da Tarcì” è un punto di riferimento nella mappa gastronomica della città, Osimo non ne può far meno.

Buona ripresa di attività a tutti,  è stato un brusco e devastante stop, ma ora c’è da pensare al futuro anche se sarà faticoso e non senza incognite.
Tutti noi abbiamo voglia di tornare ad avere contatti sociali, di andare al bar a bere un buon caffè, di far visita ai nostri pasticcieri a prendere una buona pasta riassaporando il profumo di un buon bignè, di andare in pizzeria, o nei ristoranti e pub per riassaporare i piatti della nostra tradizione.
Tante cose saranno diverse e sicuramente più complicate, – la parola d’ordine sarà sicurezza – ma è l’inizio di un nuovo cammino dopo una situazione drammatica.
I bar, ristoranti, pub, gelaterie, le rosticcerie sono tanti nella nostra città e dietro ognuna di queste attività c’è la vita di singole famiglie, di singoli piccoli imprenditori.
Oggi sono in difficoltà, credo che sia momento per dare loro una mano, anche questo è fare comunità. #aiutiAMOsimo.. Buona ripartenza Lavoro a tutti.

Paola Andreoni, vice Sindaco di Osimo.

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🔴 Fondo comunale di Mutuo Soccorso “Donare un Buono Spesa”: Grazie Osimo solidale

🔴 Grazie! un ringraziamento di cuore ai  cittadini, alle aziende, alle associazioni  che stanno donando  al #FondodiMutuoSoccorsoOsimo del Comune di Osimo.

Le donazioni serviranno ad aiutare famiglie della nostra comunità in difficoltà, duramente colpite dall’emergenza sanitaria da Covid-19.

Dona anche tu se puoi!! L’Amministrazione Comunale di Osimo ha attivato un  conto corrente  presso la Tesoreria Comunale denominato
Donare un buono spesa” sul quale i cittadini, le aziende che lo desiderano potranno  effettuare donazioni con versamenti a favore di iniziative di “solidarietà alimentare”  nei confronti dei concittadini più duramente colpiti dall’emergenza sanitaria da Covid-19.

Le donazioni potranno essere effettuate a mezzo bonifico bancario seguendo le indicazioni sotto riportate:

codice iban IT53E0103037490000001492858
intestato a: Comune di Osimo
causale da indicare:  Erogazione liberale ai sensi dell’art. 66 DL 18 2020 – Donazioni Emergenza Covid-19
Occorre inserire il proprio codice fiscale o partita iva.

💢Le donazioni potranno usufruire degli  incentivi fiscali previsti 💢
dal Decreto Legge  18/2020
invito pertanto a conservare la ricevuta del bonifico 


A nome dei cittadini in stato di difficoltà,  ringrazio tutti coloro che vorranno contribuire con un gesto di solidarietà.
Paola Andreoni, vice Sindaco, Assessore ai Servizi Sociali di Osimo

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#12maggio Giornata internazionale dell’Infermiere: Grazie

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Abbiamo passato giorni terribili, situazioni irreali, che mai avremmo pensato di poter e dover vivere, nel 2020, nel nostro mondo che credevamo fatto di certezze e sicurezze. Stiamo affrontando ora la “Fase 2”, la fase della Ripresa, della Responsabilità e del Rispetto.
Ci ricorderemo dei martiri, degli onesti, degli “eroi”, dei giusti ?
Ci ricorderemo di Elena Pagliarini, l’infermiera che crolla a dormire sulla sua scrivania, alla fine di un turno massacrante e con Lei tutti gli operatori sanitari, i medici e gli infermieri che hanno dimostrato abnegazione e sacrificio totale  mettendo a repentaglio anche la loro vita ?
Oggi, 12 maggio 2020, è la loro giornata, la Giornata  Internazionale dell’Infermiere, a queste donne e a questi uomini va una parola che è più bella di tutte e contiene tutto: GRAZIE.

Esprimo, altresì,  tutta la mia vicinanza alle famiglie di tutti gli operatori sanitari scomparsi nell’espletamento del servizio che si sono trovati, loro  malgrado,  a diventare “eroi”.


Paola

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Bentornata Silvia !

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Mi unisco alla gioia di tutti gli italiani e dell’organizzazione non governativa Africa Milele di Fano per la quale Silvia Romano stava lavorando ad un progetto educativo per l’infanzia abbandonata in Kenya.
Bentornata Silvia !


Paola

 

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Sarà bellissimo !!!

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Cosa ci ricorderemo di questi giorni? Questa emergenza sanitaria, una volta superata, potrà produrre un cambiamento nel nostro modo di essere e di pensare ?
Forse scopriremo un mondo nuovo fatto di abbracci e baci e sarà bellissimo. Forse scopriremo, anche,  che questo mondo, questo nuovo modo di vivere   nella solidarietà, nella sobrietà, nel rispetto, nella vicinanza e nel sostegno di chi ci sta vicino  lo avevamo già avuto  e fa parte della nostra storia.


Paola

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Silvia Romano è libera!, dopo un anno e mezzo di prigionia

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Lo avevamo tanto sperato, oggi è arrivata  la bellissima  notizia: Silvia Romano è libera!


Paola

 

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