25 Aprile: festa di ogni antifascista

Questo è il giorno in cui ricordiamo l’importanza che la Resistenza ha avuto nella Costituzione della nostra Repubblica democratica. 

Paola Andreoni 

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I programmi che servono per ottenere il consenso. I nuovi Dem: di Romano PRODI

I programmi che servono per ottenere il consenso. I nuovi DEM, articolo di Romano Prodi pubblicato su il Messaggero il 09 aprile 2022.

Sono state scritte migliaia di pagine sulla progressiva crisi dei partiti politici nella prima e nella seconda Repubblica, ma poche sono state le proposte concrete su come i partiti possano essere ricostruiti nel rispetto della nostra Costituzione. Ritengo infatti che uno degli elementi fondamentali del loro declino sia stata la mancata messa in atto dell’articolo 49 della Costituzione che, con encomiabile brevità, ci dice che “tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere – con metodo democratico- a determinare la politica nazionale”.

Il pluridecennale rifiuto di preparare una legge per rendere operativo questo dettato costituzionale è alla base del distacco fra cittadini e partiti e, quindi, della loro crisi. Il compito primario di una nuova segreteria di un partito che pone alla sua base la difesa della Costituzione è infatti il rispetto della Costituzione stessa. L’opportuno intervento della nuova segretaria del Pd contro le tessere fasulle di Caserta deve quindi essere il primo segnale della volontà di mettere in atto le regole democratiche che i partiti hanno sempre rifiutato. Opportuna e doverosa è l’opposizione che il Pd sta esercitando contro qualsiasi ritorno del fascismo, ma ad essa bisogna accompagnare regole e comportamenti che ci mettano per sempre al sicuro da ogni tentazione di manipolazione della volontà popolare. Questo deve essere l’obiettivo comune di tutti i partiti, ma sono ugualmente convinto che il compito di iniziarne la messa in atto debba cadere sulle spalle del partito che ha sempre posto, come fondamento, l’appello alla propria base popolare attraverso i dibattiti e i congressi. Se questo deve rimanere un obiettivo di fondo, un partito che ambisce a presentarsi alla guida del paese con una linea riformista e che già ricopre tante responsabilità a livello locale, deve però preparare e rendere noti non solo gli obiettivi di lungo periodo, ma anche i programmi specifici che ne caratterizzano in modo concreto la natura.

Tra gli obiettivi fondanti, oltre alla modernizzazione amministrativa e produttiva del paese, non può naturalmente mancare la difesa del welfare (scusate l’inglesismo) soprattutto nel momento in cui la mancanza di risorse sta mettendo a rischio il lavoro, la scuola e la salute, cioè i pilastri che stanno alla base della vita e della serenità di ogni cittadino.
Se questa è la bussola costante del riformismo, un partito di centro sinistra, per essere credibile, deve anche preparare proposte concrete, realistiche e di rapida messa in atto, dimostrando nei fatti che il suo ruolo non si limita a criticare i valori e la politica del governo.
Diverse possono essere naturalmente queste proposte. Mi voglio per ora limitare a tre esempi che vengono incontro a una diffusa esigenza del paese e possono non solo essere iniziati subito, ma produrre frutti in breve tempo e per i quali sono disponibili le risorse necessarie.
Parto dal salario minimo come strumento fondamentale di protezione delle categorie più deboli. E’ evidente che questo non riguarda le imprese strutturate, per le quali il salario di 9 Euro all’ora viene già sempre superato. Il salario minimo è però il segnale, già fatto proprio dall’assoluta maggioranza dei paesi europei, che mai un lavoro può essere remunerato al di sotto del minimo vitale. Come è ampiamente dimostrato all’estero, questa misura non toglie né spazio né potere ai sindacati. E’ semplicemente il primo passo per garantire a ogni cittadino la minima dignità, per il completamento della quale il sindacato avrà sempre un ruolo insostituibile. La seconda proposta riguarda l’obbligo di ricoprire il tetto di ogni fabbricato industriale, artigianale o commerciale con pannelli solari. Stiamo infatti devastando preziosissime risorse agricole, mentre abbiamo centinaia di migliaia di ettari di coperture (attive o abbandonate) del tutto improduttive.

Occorrono naturalmente nuove regole, come l’obbligo di dare vita a consorzi nelle zone industriali o artigianali fra di loro connesse, e anche un (modesto) sistema di incentivi per rendere conveniente questa trasformazione, nella falsariga delle Comunità Energetiche. Non dimentichiamo che accanto a questo progetto potrà divenire conveniente moltiplicare l’investimento nei pannelli solari, sull’esempio di quanto l’Enel sta realizzando a Catania. E così l’Italia potrà rientrare con forza in questo importante settore produttivo. Un terzo progetto riguarda la casa, dramma ormai comune a tutte le medie e grandi città italiane. Per questo motivo tale progetto deve essere pensato e portato avanti con un determinante ruolo dei sindaci. Le regole fondamentali sono infatti comuni, ma la loro applicazione deve adattatasi alle caratteristiche e alle esigenze delle città. L’Italia è, tra i grandi paesi europei, quello che ha la minore presenza nell’edilizia sociale. Edilizia che nel termine inglese contemporaneo si chiama “affordable housing”: il che significa un’edilizia alla portata dai cittadini con un modesto livello di reddito, sia che la costruzione sia realizzata dal settore pubblico che in collaborazione fra pubblico e privato. Anche in questo caso occorrono vigorose riforme legislative, in modo da permettere la rapida utilizzazione del suolo disponibile, a partire dalle aree degradate e dalle smisurate proprietà del demanio non utilizzate. A questo si debbono accompagnare nuove regole volte a dare certezza ai contratti d’affitto.

Mi attendo che su questi temi (o su altri possibili) il Pd prepari, con la massima accuratezza, appositi disegni di legge da discutere con il più ampio confronto e la necessaria rapidità. Questo è infatti il ruolo che, rafforzato dai migliori esperti disponibili, deve esercitare il governo-ombra di un partito moderno. Se esso si limita a giocare di rimbalzo sulle proposte del governo, la sua durata sarà assai breve, come è avvenuto nelle esperienze precedenti.

 
 
 

Le riflessioni di Prodi sono sempre stimolanti e come al solito pienamente condivisibili. Quanto successo a Caserta sul tesseramento fasullo è uno scandalo che la nuova segreteria PD deve fermare e sanzionare. Chi si iscrive al partito lo deve fare per partecipare ad una comunità che si caratterizzata ed alimenta con il confronto e il  dibattito. Gli obiettivi del PD non possono non essere la difesa del welfare, della scuola pubblica  e della  salute pubblica , cioè i pilastri che stanno alla base della vita e della serenità di ogni cittadino.
Paola Andreoni 

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Francesco Lanari, giovane scrittore osimano presenta “Un’idea solo bella: Ercole Luigi Morselli”


Domani, Mercoledì 5 aprile alle ore 17.30, nella bella cornice nella sala dello Zodiaco della Biblioteca Oliveriana di Pesaro il giovane  professore osimano Francesco LANARI presenterà il suo nuovo libro Un’idea solo bella , edito da Metauro 2022.
L’appuntamento è organizzato dalla Biblioteca Oliveriana di Pesaro e dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e sostenuta dal Comune di Pesaro, che hanno voluto ricordare la figura di Ercole Luigi Morselli straordinario scrittore  e drammaturgo pesarese di cui il 16 marzo 2021 si è celebrato il centenario dalla morte 
Ad introdurre l’evento il presidente dell’Ente Olivieri – Biblioteca e Musei Oliveriani Fabrizio Battistelli  e Salvatore Ritrovato, professore associato presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. seguiranno gli interventi degli autori:
– Lucia Ferrati “Ercole Luigi Morselli: biografia per immagini” e
– Francesco Lanari “Un’idea solo bella: sei studi sulla poetica di Ercole Luigi Morselli”

Chi è Francesco Lanari
Laureato in Laurea Magistrale di Lettere Moderne all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo,  Professore di Letteratura Italiana presso l’Istituto Ireneo Aleandri di Macerata, tra le sue passioni il teatro: recita difatti nella compagnia teatrale “Il Cenacolo dei Farfalloni”.  Ama scrivere poesie e si diletta  a redigere, con gli amici, copioni per cortometraggi, che a breve troveranno luce e forma.


Un altro giovane osimano che dà lustro e prestigio alla nostra città, e che si sta affermando, con positivi consensi e risultati. Questi giovani costituiscono uno straordinario esempio e sono da stimolo e da esempio. Complimenti e congratulazioni, Francesco !

Paola Andreoni 

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