Sono vicina alla popolazione turca

Sono vicina alla popolazione della Turchia, agli ospitali colleghi turchi di Osmancik con i quali abbiamo condiviso il progetto Comenius 2014 e a tutti coloro che hanno perso i propri cari nel terribile attentato terroristico all’aeroporto di Istanbul.
Paola
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27 giugno 1991 la Guerra tornò in Europa

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Venticinque anni fa, con la guerra nella ex Iugoslavia e nei Balcani, la guerra ritornò in Europa. La storia con i suoi atroci simboli e tragici fatti sembra che non ci insegni niente.

Ciao Lorenzo: con te lo sport osimano perde un campione dei valori sportivi.

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Partecipo, incredula e con sincera commozione al dolore della famiglia Manuali per la scomparsa del loro caro Lorenzo. Ho conosciuto Lorenzo e conservo di Lui un ricordo di un giovane giusto e forte dei suoi ideali.
Con lui lo sport osimano perde un campione dei valori sportivi.
Alla famiglia, a tutti i suoi amici del calcetto e dello Sportware esprimo affetto e le  mie più sincere e sentite condoglianze.
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Paola

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Buona notte prima degli esami: una notte di ansie che tutti abbiamo vissuto con preoccupazione

notte di esamiDomani – mercoledì 22 giugno – sarà il giorno della prima prova della maturità, il tema di italiano. Che emozione,  le ultime ore prima dell’inizio dell’esamone.
Ma ormai ci siamo, la “notte prima degli esami” è alle porte. Domani mattina anche gli studenti osimani infileranno le gambe sotto ai banchi e daranno il via al loro esame di maturità. Le date delle altre prove scritte saranno:
* 23 giugno seconda prova scritta;
* 27 giugno terza prova scritta;

Voglio anche quest’anno trasmettervi e fare miei gli auguri che una professoressa, una persona speciale che  ho conosciuto, ha inviato ai propri studenti. La prof. si chiama Patrizia Caporossi, seguite i suoi preziosi consigli.

” Carissimi ragazzi e ragazze,
non vi ho dimenticato … anzi! Spero altrettanto voi. E, soprattutto, quel poco o quel tanto che forse sono riuscita a darvi, a trasmettervi negli anni scorsi. Vedete: il fatto importante, in una vigilia d’esame come questa, non è “sapere tutto” (che è sempre … impossibile) ma custodire, serbare dentro di sè, l’approccio e il metodo che vi permetterà di “leggere”, “analizzare” e “interpretare” qualsiasi “questione” e/o “problema”, “tema” … Eppoi essere fedeli a stessi/e, al proprio pensiero “critico” (cioè “fondato” su letture e autorevoli “rimandi” continui nel dialogo interiore tra noi e il resto del mondo e così via) … affinchè ogni vostro “secondo me” sia sostenuto e rafforzato … da ciò che maggiormente vi ha colpito e tant’altro. Vi faccio certo gli auguri, anzi l’in-bocca-al-lupo, ma soprattutto siate certi di un mio pensiero “fitto&continuo” per voi e non solo per la vostra prova, ma proprio per la vostra “maturità” negli studi e, specialmente, nella vita. E’ il vostro momento: è la vostra entrata “ufficiale” nel mondo adulto che va migliorato, anzi vi dico proprio “cambiato” con valori autentici e profonda verità sia comportamentale sia ideale. Fatemi sapere. Un abbraccio filosofico dalla vostra vecchia prof.di filosofia”

In bocca al lupo a tutti.

Paola

…Notte prima degli esami, notte di polizia,
certo qualcuno te lo sei portato via,
notte di mamme e di papà col biberon in mano,
notte di nonne alla finestra, ma questa notte è ancora nostra,
notte di giovani attori di pizze fredde e di calzoni,
notte di sogni di coppe e di campioni,
notte di lacrime e preghiere,
la matematica non sarà mai il mio mestiere,…

Domani, 21 giugno, arriverà l’estate (quella vera) ?

Domani, 21 giugno, sarà la giornata più lunga dell’anno che dovrebbe segnare l’inizio ufficiale della bella stagione.
Questa notte, mezzora dopo la mezzanotte, scatta il solstizio d’estate. Nuvole permettendo saremo in grado di osservare “una parata di corpi celesti eccezionale”, un evento che non si verificava dal 1967: la concomitanza di solstizio e plenilunio.
Il sole si troverà nel punto più a Nord al di sopra dell’orizzonte e determinerà il giorno più lungo di luce dell’anno. La luna piena invece sarà la più bassa sull’orizzonte. Il tutto in compagnia di Marte e Saturno.

Io consiglio di aspettare un attimo prima di fare il cambio stagione.
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National PIctures    Pic shows high heels which double as flippers. See copy NnHeels

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Tanti Auguri e Buon Lavoro ai neo Sindaci

Tanti AUGURI alle neo Sindache di Roma e Torino. Le speranze degli aderenti al Vostro Movimento e dei cittadini romani e torinesi sono su di Voi. Buon Lavoro.
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Sindaci

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#WithRefugees

I nostri valori religiosi, il nostro senso di umanità ci devono spingere ad essere  tutti uniti dalla parte dei rifugiati,  persone come noi che fuggono,  persone che si lasciano tutto alle loro spalle tranne che  i loro sogni e le loro speranze: aiutiamoli a prendersi cura della propria famiglia, avere un lavoro, andare a scuola, avere un posto da chiamare casa.
Capisco che è un problema grande, che non può trovare risoluzioni da scelte individuali, pur generose,  di noi semplici cittadini ma, schierandoci pubblicamente dalla parte di chi è costretto a fuggire,  possiamo dare il nostro sostegno ai governi impegnati a trovare soluzioni giuste e durevoli a questa drammatica crisi contro quella sempre crescente retorica anti-rifugiati o alle politiche dei respingimenti o delle restrizione sull’asilo dall’altro.

Anche in Italia, come in tutto il mondo, molti personaggi dello spettacolo, della cultura, dello sport hanno scelto di sostenere la campagna #WithRefugees per testimoniare la loro solidarietà verso coloro che sono costretti a fuggire a causa di guerre e violenze.

Uniamoci a loro, insieme per garantire che l’umanità e la solidarietà trionfi sulla paura e sull’indifferenza.
Paola

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Eugenio Scalfari. L’Inghilterra e l’Europa, il destino segnato da Brexit

giornale La Repubblicadi Eugenio Scalfari, • 19 Giugno 2016. L’uscita sarebbe una sconfitta per tutta l’Unione e una vittoria dei movimento populisti che vogliono sfasciare l’esistente
Noi oggi dobbiamo votare per le elezioni amministrative e questo è il tema dominante della giornata, ma è chiara la sua marginalità rispetto a quanto accadrà tra pochi giorni con il referendum britannico. Sarà quello un segno del nostro destino.
Ci sono molti motivi per i quali gli inglesi (ma non gli scozzesi) non si sentono europei. Uno in particolare lo spiega Bernardo Valli nel suo articolo di ieri su queste pagine, citando lo storico anglo-francese Robert Tombs: “Quando gli europei raccontano la storia d’Europa parlano dell’Impero romano, del Rinascimento e dell’Illuminismo. Raccontano una storia continentale che tascura la Gran Bretagna ed è questa la ragione per cui molti inglesi considerano l’Europa come un’entità con la quale bisogna mantenere le distanze”.
In realtà le cose non stanno proprio così: l’Inghilterra anzi, per molti europei, fa parte integrante del continente e la sua storia è la nostra, strettamente connessa con quella italiana, francese, spagnola, tedesca. Del resto l’Inghilterra (quando ancora la si chiamava soltanto così) è stata il penultimo dei grandi imperi occidentali: quello romano, quello spagnolo, quello inglese e quello americano. Il colonialismo francese fu un’altra cosa e non può dirsi propriamente un Impero, anche se l’influenza politico-culturale della Francia è stata dominante per tutto il nostro continente.
La verità è che sono soprattutto gli inglesi a sentirsi storicamente, politicamente, culturalmente una Nazione, anzi una civiltà che ha determinato la storia europea. Il progetto attuale di un’Unione europea che, almeno in prospettiva, dovrebbe arrivare ad una vera e propria Federazione sul modello degli Stati Uniti d’America, non piace affatto agli inglesi. Questa è la vera radice dello scontro, anche se il Brexit ridurrebbe il Regno Unito a non esser più unito e a diventare un’isoletta come cantavano i fascisti degli anni Quaranta del secolo scorso: “Malvagia Inghilterra / tu perdi la guerra / lasciare Malta e abbandonare Gibilterra”.
Non solo non perse la guerra ma riuscì da sola a fronteggiare Hitler prima che l’America intervenisse al suo fianco per difendere Londra e liberare tutta l’Europa dal dominio della Germania nazista.
Dunque l’Inghilterra o comunque vogliamo chiamarla appartiene alla nostra storia europea, geograficamente, politicamente, culturalmente. Il Brexit – se dovesse vincere – sarebbe una sconfitta per tutta l’Europa e per tutta la civiltà occidentale ed una vittoria dei movimenti populisti che vogliono sfasciare tutto l’esistente cancellando il passato e lasciando il futuro sulle ginocchia del Fato, cioè di nessuno.
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Ci saranno anzitutto ripercussioni economiche, e infatti le istituzioni di tutto il mondo sono mobilitate: il Fondo monetario internazionale, la City e Wall Street, la Borsa di Shanghai, le Banche centrali di Washington, di Londra, di Zurigo, di Francoforte, di Tokyo, di Pechino, di Mosca, di San Paolo del Brasile, di New Delhi e di Cape Town; i Fondi d’investimento, i Fondi-pensione, il sistema bancario mondiale che è ormai strettamente interconnesso.
Venerdì scorso le Borse di tutto il mondo hanno avuto una svolta improvvisa: dopo una settimana dominata dal ribasso, c’è stato un consistente rialzo generale connesso ai sondaggi sul Brexit e sulle quotazioni degli allibratori di Londra: l’omicidio di Jo Cox è diventato paradossalmente un elemento positivo per le reazioni d’una parte consistente del Partito laburista e della pubblica opinione liberale. Parrebbe da questi sintomi che l’esito del referendum si stia per la prima volta orientando verso la permanenza della Gran Bretagna nell’Unione europea, sia pure alle condizioni abbastanza pesanti che Londra ha imposto e le Autorità dell’Unione europea hanno accettato.
Se questo sarà l’esito referendario quale sarà alla lunga la politica dei 28 Paesi membri dell’Ue?
Personalmente credo sia chiaro: una politica monetaria di maggiore flessibilità, una politica dell’immigrazione più contenuta con l’obiettivo di trattenere il più possibile in Africa i flussi che provengono da quel continente, una maggiore apertura verso la Russia e soprattutto un aumento dell’egemonia politica della Germania, concentrata soprattutto sull’Eurozona.
Il nuovo equilibrio non può sfuggire a chi osserva il sistema che si verrebbe a delineare: la Gran Bretagna resta in Europa dando maggior peso ai Paesi che non appartengono alla moneta comune; in compenso la Germania tende ad accettare una politica di crescita concentrandola appunto sui 19 Paesi dell’Eurozona. Draghi rientrerebbe nel quadro della Merkel che probabilmente accetterebbe la sua pressione verso una politica espansiva e bancariamente attiva. Ad una condizione però: che la garanzia alle banche non sia estesa anche ai depositanti poiché i tedeschi non vogliono pagare per gli altri.
Insomma, se la Gran Bretagna resta il suo peso politico-economico aumenterà, la Germania diventa più aperta ad una crescita moderata da aumenti di progressività; Francia e Spagna sono alle prese con difficoltà notevoli ma saranno comunque aiutate da Bruxelles. E l’Italia?
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Noi abbiamo molto da guadagnare dal “Remain” inglese: diventiamo il principale interlocutore della Merkel e al tempo stesso dei Paesi dell’Europa meridionale, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia. Ed anche di Draghi e di Juncker. Ma al tempo stesso del governo di Tripoli e perfino di Putin come si è visto nei giorni scorsi. L’Italia ha un vasto e variegato orizzonte dinanzi a sé. Sarà in grado di gestirlo convenientemente?
Qui giocheranno in modo purtroppo difficile le qualità e i difetti di Matteo Renzi. Come tutti, il nostro presidente del Consiglio è dotato delle une e degli altri e più il quadro è complesso più le contraddizioni aumentano. Tende a centralizzare la politica: è normale, tutti gli uomini politici tendono a questo.
È normale la sua politica se rispetta le origini e il ruolo di un partito di sinistra democratica, che deve porsi come obiettivo di spostare l’Europa verso una linea di sinistra riformatrice. Non è più il momento di rottamare bensì quello di costruire e la sinistra riformatrice deve puntare in Europa e in Italia sulla creazione di nuovi posti di lavoro, sull’aumento degli investimenti, sull’aumento della produttività, sull’aumento della domanda, sulla crescita delle zone depresse in tutta Europa a cominciare dal Mezzogiorno italiano. Un ministro del Tesoro unico dell’Eurozona, una Fbi europea e un ministro dell’Interno europeo.
Questo è il programma da perseguire e questo ho avuto la possibilità di discutere con Renzi sabato scorso all’Auditorium di Roma. Mi è parso abbastanza interessato a questa diagnosi; in gran parte da lui stesso anticipata. Con una differenza di fondo: la legge elettorale attualmente vigente, che personalmente mi sembra del tutto inadeguata. Ma oggi non è questo il tema: è il “Brexit”, puntando sull’ipotesi che vincerà il “Remain”.
Se dovesse invece perdere, allora tutti gli scenari cambiano. In peggio. Speriamo che la vecchia Inghilterra si ricordi del liberale Churchill e dei laburisti dell’epoca. Gli uni e gli altri volevano l’Europa. Erano più moderni dei “brexisti” di oggi che la storia d’Inghilterra sembrano averla dimenticata.

Evento 'Il Cortile dei Giornalisti'

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La violenza cieca del fanatismo nazionalista

Tutta la mia solidarietà e vicinanza al Labor Party ed alla famiglia  della deputata laburista Jo Cox aggredita a morte perchè impegnata contro il referendum “Brexit” e a favore dei migranti. Un attentato barbaro contro una donna indifesa, l’effetto del fanatismo nazionalista che sta dirompendo in tutta Europa.
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Si chiama Foia e da oggi è legge, si tratta del Decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97: i cittadini hanno ora diritto di conoscere dati e documenti in possesso della pubblica amministrazione, anche senza un interesse diretto e gratuitamente.

FoiaCon l’approvazione definitiva del  decreto attuativo della riforma della pubblica amministrazione – decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, –   l’Italia adotta una legislazione sul modello del Freedom of Information Act.
Ora i  cittadini avranno diritto di conoscere dati e documenti in possesso della pubblica amministrazione, anche senza un interesse diretto ed inoltre, chiedere un documento sarà gratuito.
Un’amministrazione che rifiuta il rilascio di un documento dovrà motivarlo in maniera chiara,  il cittadino che si oppone al rifiuto di un’amministrazione di rilasciare un’informazione potrà rivolgersi al responsabile della trasparenza o al difensore civico e, in ogni caso, al Tar.
Il FOIA permetterà di  garantire la massima trasparenza della PA e la più ampia partecipazione dei cittadini, che possono esercitare un controllo democratico sulle politiche e le risorse pubbliche.

Documenti correlati:
Decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97 (in formato pdf)

La Scuola di Osimo e i nostri BUONI MAESTRI

Immagini, avvenimenti, maestre e maestri, bidelli, personaggi del tempo della Scuola di Osimo
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1920 la maestra Luisa POLVERINI
1920 la maestra Luisa Polverini con le sue allieve*****

Una foto che sembra uscita fuori dal libro di Edmondo De Amicis: i ragazzi della V^ elementare 1936-37
I personaggi hanno altri nomi, non sono: Bottini Enrico,  Coraci  il calabrese sempre vestito di nero, Coretti quello sempre allegro, figlio del rivenditore di legna, e che arriva a scuola stanco morto per aiutare il Padre. Crossi  quello con i capelli rossi, che ha un braccio paralizzato, e, che aiuta la mamma che fa l’erbivendola, mentre  il padre è in carcere ma lui non lo sa, gli hanno detto che è in America. Derossi Ernesto il primo della classe, però generoso, che  aiuta chi non è in grado di fare il compito in classe. Franti, il più discolo e indisciplinato della classe sovente cattivo. Garoffi il commerciante nato che  raccatta ogni cosa. Garrone,  il più buono ed è anche il più forte fisicamente, enorme di statura; tutti lo rispettano ma è anche bravo in aritmetica. Nelli,  il povero gracile gobbino,  protetto dal generoso Garrone che sarà suo vicino di banco. Nobis Carlo,  il signorino, gelosissimo di Derossi, . Precossi Pietro il figliuolo del fabbro ferraio, quello piccolo, smorto, e sempre malaticcio, Rabucco Tonino chiamato il Muratorino, figlio di muratore. Robetti Giulio il piccolo eroe.
Ma le loro storie saranno state simili, sono gli scolari della V^ elementare dell’anno scolastico 1936/1397 della vecchia scuola Santa Lucia del centro di Osimo. Il maestro si chiamava Emilio Nicolini, insegnante che formò una generazione di ragazzi osimani. Questi i nomi dei ragazzi, oggi anziani e purtroppo molti di loro non più vivi.

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(clicca sulla foto per ingrandirla)

Re RobertoBattaglia AngeloPolinori GiuseppeSalomoni FedericoEspositi FrancescoBrandoni SilvioVescovo LuigiPesaresi AlbertoCeroli PieroAndreani DinoAndreoni Fausto ( mio padre), Streccioni FaustoDuranti OrlandoColtrinari GiuseppeEusebi AntonioAntonelli MarioRagnini FerdinandoPugnaloni Mario,Graciotti EmilioBelelli AntonioSantarelli ArmandoCanonico Antonio,Antonelli EnricoPolacco  SinibaldoTesta ClementeCapogrosso DanteFagioli AntonioMosca VinicioMarconi CesareBelli AntonioCedrati AlbertoGasparetti VastoMontesi Primo e Marinelli Piero.
Come i personaggi del libro cuore chissà quante belle storie si celeranno dietro i volti sorridenti di questi giovani osimani, chissà quali erano i loro nomignoli, quali mestieri facevano i loro padri, dove i percorsi della vita li hanno indirizzati…. ( Paola Andreoni )
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1937-39 insegnante Natalini Dardani Re. Alunne: Gina Caporaletti, Lidia Stronati, Aldina Cupido, Maria Antonelli, Maria Badaloni, Giannina Pirani, Lina Marra, Delia Polenta, Elvira Morresi, Giuseppina Strappati, Maria  Rossini, Ersilia Maggi ……

zia Lidia 1937

zia Lidia alunni 1 classe 1937_1938

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Asilo di San Giuseppe

Asilo
Asilo 2*****

5^ elementare, anno 1950, del maestro Santarelli. Il 3° da destra in seconda fila è zio Alessandrini Nazzareno. Chi erano gli altri giovani studenti ?

(inviata da Alessandrini Nazzareno)

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1953
– Liceali davanti alla chiesa di S. Gregorio:  Franco Graciotti Don Geronzi, che insegnava religione. L’altro prof. calvo, accanto a Luciano Graciotti credo sia Vicarelli. Tra gli studenti Romano Rossi, Marco Morichi, Nadia Moretti, Giovanna Sinibaldi, Lavinia Tappa, Pierluigi Feliziani ed altri.
lib( Franco Graciotti)
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Fine anni 50 elementari alla Pieta’ ( Valerio Pietroselli ) …

Scuola 10
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1955 Su la Torre de Pisa, i maschietti de le Magistrali, el Vescovo e Pangrazi. Le solite facce da ciambotti meno Carlo Gobbi che pare Little Tony e Franco Del Prete co’ lo sguardo fregarolo… ( Franco Graciotti )

2
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scuolak45Le Magistrali in gita a Lerici (1955). C’è el Vescovo, Galliano Pangrazi e na mucchia de futuri maestri e maestre che ntei cinquant’anni dobo hanne sdirozzato mezza Osimo! ( Franco Graciotti )
… j anni de recubero scolastigo, li ‘ndavi a fa da Don Geronzi!!!! E beadi chi c’avea i quadrì ( by Argentina Severini)
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1955
– L’Istituto Magistrale ( Franco Graciotti)
70*****
La maestra Antonietta Canapa…

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*****
1950
, “quanno a scola se andava sotta le logge…….la maestra era la Taddioli(dice mamma) — con Ombretta Scarponi (mamma) e Rita Giuliodori”
4( Alessandro Appolloni)
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16….oh! fedò ve riconoscede?  Argentina Graziosi, Ivo Mignanelli
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il maestro “unico RUZZINI“.
“quannu erimi piccoli il maestro te sbrontolaa se parlami in dialiettu e no’ cume maestru c’emi a Ruzzi, non so se sapete cosa volea dì. Se a scuola il maestro Ruzzini te mettea una nota sul diario, a casa era il terrore;Se a scuola il maestro Ruzzini te dava un ceffone, a casa ne pijai n’altri due. Ciao Maestro, eri severo ma ti ricordo sempre con grande affetto.” ( Celestino Stronati)
24
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1964 scuola della Pietà con la maestra MONDAINI
1964 maestra MONDAINI

*****
1967
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*****A Scuola con il maestro Buccetti ( Attilio Coriani)
25nn*****
Anno scolastico 1957-1958. Insegnante Alda Lillini. Gilberto Grottini, Romano Sacco, Giuseppe Guercio, Sandro Fanesi, Enzo Cesarini, Rodolfo Graciotti, Claudia Trucchia, Sandro MarinelliCesare Bellucci, Emilia Turicchi, Loretta Caporalini, Ivana Pallotta, Pino Attili, Ombretta Carlini, Mario Scarponi, Margherita Graciotti, Rita Stronati, …….

Zia Rita

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scpla adffQuannu nte le scole cerene i banchi de legnu, elementari di Abbadia (Bruno Cantori (Bruno Cantori)  Anna Maria Gabbanelli, Goancarlo Rocchi, Luciana Baldoni, Rita Pozzodivalle, Tersilio Caporalini, Antonietta Montapponi, Giovanni Gambini, Loretta Loretani.
*****
Asilo Muzio Gallo natale 1960 la metto per ricordare l’amore, la dolcezza e la professionalità della mia signorina d’asilo oggi Signora Adriana Fagotti. Di lei conservo dei ricordi straordinari ( Argentina Graziosi)
22 45*****
….scuola della Pieta’….IV elementare con la mitica Maestra Gioconda Mondaini ( Gino Graziosi)

1901830_470996783028901_1261326208_n…..inimitabile Maestra Mondaini…!!! (Mary Baiocco)
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1965 scuola elementare TRILLINI
1965 scuola elementare TRILLINI
25Caio Giulio cesare I°A anno 1996\97 ( di Luca Gasparoni )
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culonia al Muzio Gallo (Valerio Pietroselli)
5*****
Asilo Muzio Gallo del Borgo.
26Con Brandoni Cecilia, Diego Gates Artiaco, Diego Ricci Photographer, Franco Falcetta, Eros Pirani, rando(r.i.p),Gustì Borghi , il Ciolo …
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Classe V elementare Bruno da Osimo anno 1958 ( Milvia Vigiani) … io sò del 1965….ma i banchi sono quelli ma la cosa più bella sono i fiori sopra!!!
20( Sabrina Montecchiani)
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Se andavi a scola in piazza e quando c’avevi il compito in classe, prima d’entrà andavi a pregà  giù la cappella de San Giuseppe , col fojo protocollo ‘ntè le mà. (by Maria Pia Palmieri

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3^ elementare Santa Lucia – 1966

Immagine1C’era stata da poco l’alluvione a Firenze e a scuola abbiamo avuto per alcuni mesi un compagno nuovo ( il ragazzo senza grembiule). La sua famiglia aveva perso tutto  a causa della  piena dell’Arno, il padre aveva fatto il militare con il mio. E’ stato ospite da noi per alcuni mesi. Con il grembiule azzurro che si allacciava dietro con i bottoni, il colletto bianco inamidato “che glje se daa na ‘inamidada per fallo sta più teso se no era moscio” e il fiocchettino rosso che per non farlo sfilacciare veniva ogni tanto bruciacchiato “FIARATO”: Roberto Limosini, Massimo  Carletti, Corrado  Colonnelli, Cucchiarì piccolo, Armandì, Renato Curina, Strappato, Sandro Pangrazi, Paolo Brugè, Gna al secolo Roberto  Piangerelli, Danilo Feliciani, Giorgio Morroni, Sergio Berlardinelli, io, Celestino Andreucci, Turiddu  al secolo Salvatore Ingargiola, Graziano Mezzelani, Mosca e Silvano Baffetti figlio del profumiere ( recurdato da Cilè il fijo de Stronato il fornaciaro)
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3^ elementare 1969 Bruno da Osimo con il maestro Ruzzini
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2^ elementare 1968 con il compianto maestro Graciotti
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domadina fago seghì e vago gio pel corso sà lia ( Cinzia Guerrini ) … oddio giuppè il corso nun era il caso !!!! la notizia rivava a casa prima de te!!!! ahahahah ( Patrizia Zacconi)
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Scuola Media Caio Giulio Cesare, 1970 circa. La classe, evidentemente, era tutta maschile. E chi se lu ricurdaa?! ( Claudio Pierucci)
1489072_10202312217799768_19248433_n… ma quello a sinistra di Camei mi ricorda qualcuno….Pasqualini settebellezze? Pole esse? (Antonella Marchegiani) … claudio, sei il primo al centro a sx? ( Simonetta Antonelli)… sci, oh. m’hai rcunosciudo! ( Claudio Pierucci ) … ci sono pure PULCE ovvero Rosati Roberto ma ci sno anche Spinaci Pesaresi, ne conoscio multibé ( Giuseppe Saluzzi ) … Io ero molto preso dal tessuto dei miei pantaloni… ( Marco Mignanelli ) … magari! Mi ricordo poco di quegli anni, ma non dimentico il prof. Bortolotti che si alzava in piedi dietro la cattedra e urlava, rivolto di solito ad Alberto Leonardi “Fuoriiiiiiiii! Ulli, ulli, chi li ha fatti li trastulli!” ( Claudio Pierucci ) Il prof. Bortolotti in dimenticabile professore di matematica della Caio ( Andreoni Paola) … E pensare che ora faccio lo stesso mestiere del prof. Bortolotti! ( Claudio Pierucci ) … Però non hai come allievo Biagio. ( Claudio Montecchiani)… Me pare che c’e’ pure Schenio, al secolo Pesaresi Eugenio il primo in basso a sinistra…e’ lu uguale ‘mpaccado ..(Sergio Spilli )
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chi se rcorda della 5° elementare . Forse anno 1970. Morena Moroni, Anna Pietroselli, Paola Gatto
1aaa(Valter Azzeruoli) Una giovanissima maestra Sgardi! … tra i figjioli c’è pure Baghetto
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Al seminario 1972 il circolo Il Faro,con Mons Canalini …..da giovani ragazzi a mogli e mariti con figli (Fulvio Cingolani)
1972(foto by A.Scarponi) Riconosco il prof. Niccoli Alberto oltre a Renato Marzocchini e Tina, Fulvio Cingolani e consorte,  gli altri ?….
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1977168_10202348210300967_1872022078_nQuello più a sinistra di tutti dovrebbe essere  il figlio del maestro Carbonari
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Il Preside CAMEI
Il preside CAMEI
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1959655_10202348211981009_525691658_n*****
Con la mitica prof.ssa BIANCHI!!!!
29*****
Dobu 55 anni ancora me ricordu il sabore e ‘l prufumu delle pulpette de Gigia alla culonia al Muzio Gallo li’ ‘l Borgo ,sara’ che la fame era tanta ! ( Valerio Pietroselli)
1653298_809484635732579_1909097106_n*****
La V B in trasferta a castello (by Tony Borsini )
Scuola 859*****
Il MITICO prof. Pesarini de ginnastica(se dicea cugì quella volta,miga Educazione Fisica  ) ce dicea ATTENTI RIPOSO!!!
AABBA e chi se ricorda del Prof.CECCARINI di Applicazioni Tecniche?Anzi come adè che quanno entrene i Professori fanne tutti il casì:cula volta nun volaa una mosca!!! ( Paolo Catena )
Questa foto e’ stata fatta quando avevo 8 anni in colonia a Senigallia..chi si riconosce?:(Flavia Guercio)
1901954_644623078930231_432604579_n.. anziana sci ma rincojonita no èèèèèèèèè!!!! (Flavia Guercio )
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9Anno 1974  Brandoni Loretta, Cinzia Orlandoni,Mirella Antonella, Sabrina Coltrinari, Lorenzo Antonelli, Paolo Gambella, Oliviero Bevilacqua,Andrea Bevilacqua, Mario Belli, Andrea Accorroni, Paolo Agostinelli, Ramona Bompadre
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1974 Inaugurazione nuova scuola a San Paterniano
174 inaugurata scuola Sabìn Paternaini*****
Quarta classe della Pietà, anno 1957 o 1958, io Santarelli Sergio, sono il penultimo a destra. In quanti vi riconoscete. La Maestra era la Puccioni.( Sergio Santarelli )
Pietà*****
scuola elementare Trillini anno 1964-1965 forse…maestra Trillini..quella in alto a destra è mia madre Giuliodori Daniela…il resto non so!!! divertitevi voi!!! ( Debora Agostinelli)
Scuola oggi 2*****
4
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Ho trovato questa foto dell’asilo Montessori(ora ospizio Bambozzi)che ho frequentato ,quella vestita da pierrot in alto a destra sono io …………….. chi si riconosce???? (Alessia Santarelli)
Asilo 7
Ero Zorro! (Fabio Pierpaoli), Superman. Fila centrale a sinistra. ( Gianluca Cingolani )  Il diavolo rosso al centro so ioooooo (Michele Marzioli)… La zingara accanto al diavolo rosso!!!! ( Barbara Baleani)
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Asilo6faceo l’asilo primissimi anni 70 credo (Ross Folkkabbestia Polverini) le scarpe co j occhi andava x la maggiore (Alessandra Antonella)
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Caio Giulio Cesare  1°-2°-3° B anno 1993
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scuola 1
Scuola 2
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La prof.ssa Lucia MONTANARI
la prof.ssa Lucia MONTANARI
La maestra FAGOTTI
maestra Fagotti
Scuola Media Caio G.Cesare
Scuola Media Caio G.Cesare
maestra BARTOLI
maestra BARTOLI
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2 Giugno 2016 con i giovani neo 18enni osimani

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18enni Osimo 2_giugno_2016_3***
Grande la partecipazione dei neo 18enni osimani alla manifestazione della consegna della Costituzione Italiana. Un bella testimonianza quella offerta dai giovani della nostra comunità che hanno rinunciato ad una giornata di divertimento per ascoltare contenuti e valori racchiusi nella nostra  Carta Costituzionale che il prof. Giovanni di Cosimo e la giovane studentessa Lucia Campanari hanno saputo trasmettere citando Piero Calamandrei, Aldo Moro e i padri costituenti.

Grazie a quanti hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa, alla Banda cittadina e al m° Marco Guarnieri, all’Assessore Mauro Pellegrini, a Bruno Severini, ad Agnese Angeloni, Alessandro Marrocchi e a tutte le maestranze del Teatro cittadino, alle Associazioni di volontariato e alle Autorità militari e civili presenti.

Un grazie particolare a Orlando Duranti, a Arduina Carlini e a tutte le osimane ed agli  osimani che con la loro presenza al Teatro hanno voluto testimoniare il loro affetto e  la loro vicinanza all’iniziativa.

Un abbraccio a tutti i neo cittadini 18enni osimani, auguri per questo traguardo particolarmente importante carico di promesse ed aspettative, Grazie per la Vostra energia e per tutto quello che avrete modo di fare per il benessere della nostra comunità e del nostro Paese.

_____          Paola Andreoni
Presidente del Consiglio Comunale di Osimo

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prof. G.Di Cosimo 2 giugno 2016

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( questo il mio intervento di presentazione dell’iniziativa  )

Porgo il saluto e il benvenuto alle autorità civili e militari, ai rappresentanti delle associazioni e a tutti i cittadini e le cittadine presenti.
Come potete vedere oggi sono con noi dei giovani ai quali rivolgo il particolare saluto mio e dell’amministrazione comunale. Sono ragazzi che hanno già compiuto o compiranno, nel 2016, 18 anni. Un traguardo importantissimo nella loro giovanissima età.
Li abbiamo invitati perché in questa giornata nella quale festeggiamo il 70° anniversario della Repubblica, le Istituzioni di questa città vogliono consegnare loro la Costituzione affinché ne divengano gli ideali custodi oggi e nella società che andranno a costruire in futuro.
Saluto e ringrazio il prof. Giovanni di Cosimo, prof. ordinario di diritto costituzionale dell’università di Macerata e membro dell’Associazione Italiana dei costituzionalisti. Fra poco avremo il piacere di ascoltarlo e ci aiuterà a riflettere sui diritti e doveri contemplati nella nostra Carta.

Sono trascorsi Settant’anni da quel 2 giugno del 1946 quando gli uomini e le donne della nostra nazione si recarono alle urne per scegliere tra monarchia o repubblica e per eleggere l’Assemblea Costituente che avrebbe dato all’Italia una nuova Costituzione.
Il risultato uscito da quelle urne decretò la vittoria della Repubblica e gli italiani in quel momento ci affidarono un paese libero e da governare finalmente attraverso Istituzioni democraticamente elette. Ed ecco il primo traguardo, quello che segna il tratto distintivo della Repubblica Italiana: la partecipazione collettiva ai processi decisionali e il conseguente allargamento delle basi dello Stato a garanzia di un processo democratico pienamente realizzato.
La storia ci racconta che fu una conquista, questa, che richiese il sacrificio di molti, di tutti quelli che s’impegnarono per liberare il nostro paese dalla dominazione nazifascista che aveva mortificato la dignità di essere uomo o donna e soffocato ogni libertà .
Furono ragazzi come voi, che lasciarono i loro studi, la loro famiglia, il lavoro, gli amici, spinti dalla ferma convinzione che i valori della democrazia meritassero impegno e sacrificio . E’ a loro che dobbiamo il nostro grazie.
Ma quel 2 giugno del 1946 il popolo sovrano scelse ed allora il paese con il contributo di tutti si chiuse un capitolo drammatico della propria storia e ne aprì uno nuovo ancora tutto da scrivere. Fu un percorso impegnativo e difficile ma portó i suoi frutti. E proprio in questa giornata dobbiamo rendere omaggio alla Costituzione e alla Repubblica che su di essa si fonda.

Quel 2 giugno del 1946 segnò un altro importante traguardo nello sviluppo del Paese e che oggi voglio sottolineare: per la prima volta il voto avvenne a suffragio universale perché poterono finalmente partecipare anche le donne, l’altra metà della società italiana.
Voi ragazzi dovete sapere che dietro quel diritto, oggi acquisito, in molte lottarono! E se oggi le donne possono portare il loro contributo nella vita politica, sociale economica e culturale di questo paese lo dobbiamo a chi si impegnò per affermare questo diritto e renderlo concreta realtà.

È importante che voi giovani conosciate questi avvenimenti, fatti di sacrifici e di conquiste, pagati a caro prezzo! Non dovete dimenticare; anzi il ricordo e la consapevolezza di quanto accaduto dovrà essere per ciascuno di voi motivo di impegno civile e di fiducia nelle Istituzioni democratiche. Per questo è una soddisfazione vedervi qui oggi anche perché purtroppo voi giovani non partecipate più alle feste nazionali e alle ricorrenze importanti per il nostro Paese.
Si è vero queste date ci portano indietro di 70 anni e per voi è sicuramente un tempo lontano. Ma se ci riflettiamo bene insieme ci accorgiamo che quelle resistenze e quelle conquiste che richiamiamo sono cariche di significati e di valori che sono quanto mai attuali.
Ogni giorno senza accorgercene noi tutti ne viviamo il frutto.
La libertà personale, la libertà di pensiero, la libertà di comunicazione, i diritti di cui godiamo oggi non sono affatto scontati.
Ecco perchè oggi Vi abbiamo invitato. Noi adulti abbiamo il dovere di aiutarvi a rendervi consapevoli di questo e se non lo facessimo verremo meno ad un nostro compito.
Il clima di sconforto e di rassegnazione che si é diffuso in noi cittadini, delusi dalla politica, ci spinge a disinteressarci di tutto, delle questioni che ci riguardano, e così senza volerlo rinunciamo ai nostri diritti e lasciamo che il Paese e le nostre sorti siano decise proprio da quelli che ci hanno deluso.
Invece dobbiamo tenere alta l’attenzione e non lasciarci troppo facilmente convincere da affermazioni populiste che puntano a dare un’immagine negativa della politica in quanto tale.
Al contrario sono convinta che la politica abbia un valore fondante, dal momento che se correttamente esercitata non può non avere come finalità il bene pubblico.

Certamente il rigore, la correttezza morale debbono essere parte sostanziale ed irrinunciabile per tutti coloro che intendono occuparsi della “cosa pubblica”.
Su questo non si può transigere, pertanto vanno allontanati coloro che infangono le istituzioni democratiche, tradendo la memoria di coloro che hanno lottato e sono morti per gettare le fondamenta della nostra democrazia.
Sull’assoluta importanza delle Istituzioni, tuttavia, non devono sussistere dubbi: hanno certamente bisogno di rinnovarsi, ma devono rimanere parte viva ed essenziale del nostro sistema perché non esiste democrazia senza parlamento, senza partiti e senza sindacati.

Ecco allora il senso di questa giornata.
Quello che sta scritto nella nostra Costituzione, vera Tavola dei valori e dei principi in cui riconoscersi, oltre dei diritti e doveri da rispettare, rappresenta l’architettura stessa della democrazia, frutto di un cammino di crescita e di progresso che non ha mai fine. Altri lo hanno iniziato, ma lungo il suo dispiegarsi incontra ad un certo punto ognuno di noi, ognuno di Voi.
Tutti siamo chiamati ad una scelta: decidere se rimanere inermi, passivi spettatori oppure impegnarci con passione e slancio, affinchè il cammino della democrazia continui anche sulle nostre gambe, in modo che i diritti che la Carta ci garantisce siano pienamente realizzati, divenendo linfa vitale per Voi, giovani così come furono ispirazione per chi ci ha preceduto.

Riflette su queste cose.

Oggi vi abbiamo invitati per festeggiare il vostro diciottesimo compleanno nel giorno del 70 anniversario della repubblica magari costringendovi a rinunciare ad una giornata di mare. Ma lo abbiamo voluto fare in questo giorno per sottolinearne l’importanza di entrambi gli eventi.
I 18 anni sono un traguardo importante: la legge vi riconosce autonomia nel prendere le decisioni che riguardano voi stessi, ma dovete essere consapevoli che acquisite responsabilità anche nei confronti degli altri, della collettività a cui appartenete.
Fatevi pienamente carico di questa responsabilità che si sostanzia anche nel diritto di voto, un diritto che rappresenta il cuore stesso della democrazia, e che Voi ragazzi siete chiamati ad esercitare, perchè ciò significa farsi carico delle scelte e dei destini che riguardano, dunque, ognuno di noi.

Essere cittadini richiede partecipazione, il che significa comprendere le tematiche che il quotidiano ci pone, farle proprie con discernimento così da dare un contributo nell’operare le scelte più opportune.

Iniziate da subito.
– Mettete tutta l’energia che avete per completare i vostri studi: sappiate che conoscenza e saperi sono sinonimi di libertà .

– Cercate di dedicare parte del vostro tempo agli altri.
Nella nostra città ci sono numerose associazioni di volontariato che vi darebbero la possibilità di mettere a disposizione degli altri il meglio di voi stessi.
Infatti sono convinta che l’aprirsi al prossimo, superando ottusi egoismi sia elemento imprescindibile della civile convivenza. E’ un principio questo che voglio ribadire anche sulla scia di recenti, drammatici fatti di cronaca: mi riferisco alla vicenda di Sara, la ragazza di 22 anni assassinata da chi diceva di amarla, ma anche dall’indifferenza di chi di fronte alle sue grida di aiuto è passato oltre.

La consegna della Costituzione che faremo, rappresenta un gesto simbolico con il quale Vi affidiamo i valori e i diritti di cittadinanza contenuti nella carta rendendovi nello stesso tempo pienamente eredi di una parte importante della nostra storia.

Oggi vi chiediamo con forza di divenire i custodi della Costituzione, contribuendo a mantenerla viva.

70 anni fa ragazzi come Voi non ebbero paura di spendere la loro vita nella lotta contro la dittatura.

Voi non abbiate paura di ricevere dalle loro mani il testimone che idealmente Vi trasmettono, nel nome della democrazia che è anche difesa della vita il più prezioso dei nostri beni.
Abbiate la capacità di saperla cogliere fino in fondo, vivendone giorno dopo giorno ogni attimo intensamente.
Auguri e grazie a tutti Voi ragazze e ragazzi 18enni osimani classe 1998.”
prof.ssa Paola Andreoni 

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