Ci ha lasciati Orlando Duranti: partigiano e brava persona.

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Ci ha lasciati Orlando Duranti.
Un altro grave lutto ha colpito la nostra comunità dopo la scomparsa della staffetta partigiana Arduina Carlini, ci ha lasciato Orlando Duranti, l’ultimo partigiano di Osimo, instancabile testimone della Resistenza e dell’antifascismo

Ciao Orlando grazie per tutto quello che hai fatto per la nostra comunità, sarai sempre nella memoria di chi ti ha conosciuto; rimarranno in noi i valori di voi partigiani e la forza che ci avete trasmesso, l’esempio luminoso nel combattere le ingiustizie, nel sognare ed ottenere un mondo migliore, libero e solidale.
Oltre agli ideali di democrazia e libertà, il mio ricordo personale va anche verso i tratti umani e morali che ti hanno caratterizzato e che tutti ti riconoscevano:  la sobrietà, la semplicità, la tenacia.
Mi unisco al dolore ed esprimo la vicinanza personale e quella di tutto il Civico consesso, alla signora Lina, ad Armando, a Massimiliano, ai nipoti e a tutta la famiglia dell’ Anpi osimana.


La Presidente del Consiglio Comunale di Osimo
Paola Andreoni

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2 Giugno 2016 con i giovani neo 18enni osimani

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Grande la partecipazione dei neo 18enni osimani alla manifestazione della consegna della Costituzione Italiana. Un bella testimonianza quella offerta dai giovani della nostra comunità che hanno rinunciato ad una giornata di divertimento per ascoltare contenuti e valori racchiusi nella nostra  Carta Costituzionale che il prof. Giovanni di Cosimo e la giovane studentessa Lucia Campanari hanno saputo trasmettere citando Piero Calamandrei, Aldo Moro e i padri costituenti.

Grazie a quanti hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa, alla Banda cittadina e al m° Marco Guarnieri, all’Assessore Mauro Pellegrini, a Bruno Severini, ad Agnese Angeloni, Alessandro Marrocchi e a tutte le maestranze del Teatro cittadino, alle Associazioni di volontariato e alle Autorità militari e civili presenti.

Un grazie particolare a Orlando Duranti, a Arduina Carlini e a tutte le osimane ed agli  osimani che con la loro presenza al Teatro hanno voluto testimoniare il loro affetto e  la loro vicinanza all’iniziativa.

Un abbraccio a tutti i neo cittadini 18enni osimani, auguri per questo traguardo particolarmente importante carico di promesse ed aspettative, Grazie per la Vostra energia e per tutto quello che avrete modo di fare per il benessere della nostra comunità e del nostro Paese.

_____          Paola Andreoni
Presidente del Consiglio Comunale di Osimo

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( questo il mio intervento di presentazione dell’iniziativa  )

Porgo il saluto e il benvenuto alle autorità civili e militari, ai rappresentanti delle associazioni e a tutti i cittadini e le cittadine presenti.
Come potete vedere oggi sono con noi dei giovani ai quali rivolgo il particolare saluto mio e dell’amministrazione comunale. Sono ragazzi che hanno già compiuto o compiranno, nel 2016, 18 anni. Un traguardo importantissimo nella loro giovanissima età.
Li abbiamo invitati perché in questa giornata nella quale festeggiamo il 70° anniversario della Repubblica, le Istituzioni di questa città vogliono consegnare loro la Costituzione affinché ne divengano gli ideali custodi oggi e nella società che andranno a costruire in futuro.
Saluto e ringrazio il prof. Giovanni di Cosimo, prof. ordinario di diritto costituzionale dell’università di Macerata e membro dell’Associazione Italiana dei costituzionalisti. Fra poco avremo il piacere di ascoltarlo e ci aiuterà a riflettere sui diritti e doveri contemplati nella nostra Carta.

Sono trascorsi Settant’anni da quel 2 giugno del 1946 quando gli uomini e le donne della nostra nazione si recarono alle urne per scegliere tra monarchia o repubblica e per eleggere l’Assemblea Costituente che avrebbe dato all’Italia una nuova Costituzione.
Il risultato uscito da quelle urne decretò la vittoria della Repubblica e gli italiani in quel momento ci affidarono un paese libero e da governare finalmente attraverso Istituzioni democraticamente elette. Ed ecco il primo traguardo, quello che segna il tratto distintivo della Repubblica Italiana: la partecipazione collettiva ai processi decisionali e il conseguente allargamento delle basi dello Stato a garanzia di un processo democratico pienamente realizzato.
La storia ci racconta che fu una conquista, questa, che richiese il sacrificio di molti, di tutti quelli che s’impegnarono per liberare il nostro paese dalla dominazione nazifascista che aveva mortificato la dignità di essere uomo o donna e soffocato ogni libertà .
Furono ragazzi come voi, che lasciarono i loro studi, la loro famiglia, il lavoro, gli amici, spinti dalla ferma convinzione che i valori della democrazia meritassero impegno e sacrificio . E’ a loro che dobbiamo il nostro grazie.
Ma quel 2 giugno del 1946 il popolo sovrano scelse ed allora il paese con il contributo di tutti si chiuse un capitolo drammatico della propria storia e ne aprì uno nuovo ancora tutto da scrivere. Fu un percorso impegnativo e difficile ma portó i suoi frutti. E proprio in questa giornata dobbiamo rendere omaggio alla Costituzione e alla Repubblica che su di essa si fonda.

Quel 2 giugno del 1946 segnò un altro importante traguardo nello sviluppo del Paese e che oggi voglio sottolineare: per la prima volta il voto avvenne a suffragio universale perché poterono finalmente partecipare anche le donne, l’altra metà della società italiana.
Voi ragazzi dovete sapere che dietro quel diritto, oggi acquisito, in molte lottarono! E se oggi le donne possono portare il loro contributo nella vita politica, sociale economica e culturale di questo paese lo dobbiamo a chi si impegnò per affermare questo diritto e renderlo concreta realtà.

È importante che voi giovani conosciate questi avvenimenti, fatti di sacrifici e di conquiste, pagati a caro prezzo! Non dovete dimenticare; anzi il ricordo e la consapevolezza di quanto accaduto dovrà essere per ciascuno di voi motivo di impegno civile e di fiducia nelle Istituzioni democratiche. Per questo è una soddisfazione vedervi qui oggi anche perché purtroppo voi giovani non partecipate più alle feste nazionali e alle ricorrenze importanti per il nostro Paese.
Si è vero queste date ci portano indietro di 70 anni e per voi è sicuramente un tempo lontano. Ma se ci riflettiamo bene insieme ci accorgiamo che quelle resistenze e quelle conquiste che richiamiamo sono cariche di significati e di valori che sono quanto mai attuali.
Ogni giorno senza accorgercene noi tutti ne viviamo il frutto.
La libertà personale, la libertà di pensiero, la libertà di comunicazione, i diritti di cui godiamo oggi non sono affatto scontati.
Ecco perchè oggi Vi abbiamo invitato. Noi adulti abbiamo il dovere di aiutarvi a rendervi consapevoli di questo e se non lo facessimo verremo meno ad un nostro compito.
Il clima di sconforto e di rassegnazione che si é diffuso in noi cittadini, delusi dalla politica, ci spinge a disinteressarci di tutto, delle questioni che ci riguardano, e così senza volerlo rinunciamo ai nostri diritti e lasciamo che il Paese e le nostre sorti siano decise proprio da quelli che ci hanno deluso.
Invece dobbiamo tenere alta l’attenzione e non lasciarci troppo facilmente convincere da affermazioni populiste che puntano a dare un’immagine negativa della politica in quanto tale.
Al contrario sono convinta che la politica abbia un valore fondante, dal momento che se correttamente esercitata non può non avere come finalità il bene pubblico.

Certamente il rigore, la correttezza morale debbono essere parte sostanziale ed irrinunciabile per tutti coloro che intendono occuparsi della “cosa pubblica”.
Su questo non si può transigere, pertanto vanno allontanati coloro che infangono le istituzioni democratiche, tradendo la memoria di coloro che hanno lottato e sono morti per gettare le fondamenta della nostra democrazia.
Sull’assoluta importanza delle Istituzioni, tuttavia, non devono sussistere dubbi: hanno certamente bisogno di rinnovarsi, ma devono rimanere parte viva ed essenziale del nostro sistema perché non esiste democrazia senza parlamento, senza partiti e senza sindacati.

Ecco allora il senso di questa giornata.
Quello che sta scritto nella nostra Costituzione, vera Tavola dei valori e dei principi in cui riconoscersi, oltre dei diritti e doveri da rispettare, rappresenta l’architettura stessa della democrazia, frutto di un cammino di crescita e di progresso che non ha mai fine. Altri lo hanno iniziato, ma lungo il suo dispiegarsi incontra ad un certo punto ognuno di noi, ognuno di Voi.
Tutti siamo chiamati ad una scelta: decidere se rimanere inermi, passivi spettatori oppure impegnarci con passione e slancio, affinchè il cammino della democrazia continui anche sulle nostre gambe, in modo che i diritti che la Carta ci garantisce siano pienamente realizzati, divenendo linfa vitale per Voi, giovani così come furono ispirazione per chi ci ha preceduto.

Riflette su queste cose.

Oggi vi abbiamo invitati per festeggiare il vostro diciottesimo compleanno nel giorno del 70 anniversario della repubblica magari costringendovi a rinunciare ad una giornata di mare. Ma lo abbiamo voluto fare in questo giorno per sottolinearne l’importanza di entrambi gli eventi.
I 18 anni sono un traguardo importante: la legge vi riconosce autonomia nel prendere le decisioni che riguardano voi stessi, ma dovete essere consapevoli che acquisite responsabilità anche nei confronti degli altri, della collettività a cui appartenete.
Fatevi pienamente carico di questa responsabilità che si sostanzia anche nel diritto di voto, un diritto che rappresenta il cuore stesso della democrazia, e che Voi ragazzi siete chiamati ad esercitare, perchè ciò significa farsi carico delle scelte e dei destini che riguardano, dunque, ognuno di noi.

Essere cittadini richiede partecipazione, il che significa comprendere le tematiche che il quotidiano ci pone, farle proprie con discernimento così da dare un contributo nell’operare le scelte più opportune.

Iniziate da subito.
– Mettete tutta l’energia che avete per completare i vostri studi: sappiate che conoscenza e saperi sono sinonimi di libertà .

– Cercate di dedicare parte del vostro tempo agli altri.
Nella nostra città ci sono numerose associazioni di volontariato che vi darebbero la possibilità di mettere a disposizione degli altri il meglio di voi stessi.
Infatti sono convinta che l’aprirsi al prossimo, superando ottusi egoismi sia elemento imprescindibile della civile convivenza. E’ un principio questo che voglio ribadire anche sulla scia di recenti, drammatici fatti di cronaca: mi riferisco alla vicenda di Sara, la ragazza di 22 anni assassinata da chi diceva di amarla, ma anche dall’indifferenza di chi di fronte alle sue grida di aiuto è passato oltre.

La consegna della Costituzione che faremo, rappresenta un gesto simbolico con il quale Vi affidiamo i valori e i diritti di cittadinanza contenuti nella carta rendendovi nello stesso tempo pienamente eredi di una parte importante della nostra storia.

Oggi vi chiediamo con forza di divenire i custodi della Costituzione, contribuendo a mantenerla viva.

70 anni fa ragazzi come Voi non ebbero paura di spendere la loro vita nella lotta contro la dittatura.

Voi non abbiate paura di ricevere dalle loro mani il testimone che idealmente Vi trasmettono, nel nome della democrazia che è anche difesa della vita il più prezioso dei nostri beni.
Abbiate la capacità di saperla cogliere fino in fondo, vivendone giorno dopo giorno ogni attimo intensamente.
Auguri e grazie a tutti Voi ragazze e ragazzi 18enni osimani classe 1998.”
prof.ssa Paola Andreoni 

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