Quel piatto di lenticchie per un’Italia affamata

giornale La Repubblicadi Eugenio Scalfari •30 giugno 2013. Ritorna vincitore? Molti sostengono di sì e fanno l’elenco delle vittorie ottenute da Letta al vertice di Bruxelles: un miliardo e mezzo per l’occupazione dei giovani, l’attivazione di prestiti per le piccole imprese da parte della Bei, l’approvazione definitiva dell’uscita dall’Italia dal procedimento d’infrazione del deficit, i complimenti della Merkel per i compiti a casa scrupolosamente portati a termine. Ma molti altri sostengono invece che si tratta d’un pugno di mosche o d’un piatto di lenticchie.

Che il tesoretto sia quantitativamente modesto è certamente vero, ma che a Bruxelles sia avvenuta una svolta positiva nella politica economica europea (e tedesca) è incontestabile, soprattutto se si esaminano i progressi dell’Unione bancaria voluta da Francia, Italia e Spagna e soprattutto dalla Bce. C’è ancora molto da fare sul tema delle garanzie dei depositi, ma il principio è stato ribadito e questo è un fatto di grande importanza che mette i debiti sovrani al riparo da eventuali dissesti bancari.

Nel frattempo, mentre Bernanke si propone di metter fine all’espansione della liquidità e di rialzare sopra lo zero attuale il tasso di interesse, Draghi non lo seguirà né sull’una né sull’altra di queste decisioni. Questo è il vero aspetto positivo del vertice di Bruxelles di cui l’Italia è stata uno dei protagonisti.

Non si poteva sperare di più; anche se la svolta è appena agli inizi.

Ma – obiettano i critici – la strana coalizione che sostiene il governo è sempre più rissosa. Berlusconi al mattino promette appoggio pieno e leale a Letta, nel pomeriggio spara contro la politica del governo, alla sera minaccia elezioni a breve scadenza e prepara un nuovo partito d’assalto che sarà il motore d’una vasta coalizione.

Il tormentone non ha tregua e il governo delle larghe intese non potrà reggere a lungo. Sarà un miracolo se arriverà alla fine dell’anno. È così?

In realtà non è così perché questo non è mai stato e non si è mai proposto di essere un governo di larghe intese, di pacificazione e di definitiva concordia. Questo, al di là delle opportune ipocrisie che fanno parte del cerimoniale, è stato fin dall’inizio un governo di necessità e di scopo. Si è concentrato – come il presidente del Consiglio non cessa di ripetere – sulle politiche concrete, sui temi che interessano la gente, i giovani, i lavoratori, le imprese, i consumatori, il Mezzogiorno. Le politiche, al plurale, non la visione politica globale che semmai tocca ai partiti e ai movimenti di elaborare.

Questo è un governo a termine, lo sappiamo tutti. Tra un anno avremo le elezioni europee la cui importanza non può sfuggire a nessuno. Poco dopo, nel luglio 2014, avrà inizio il semestre di presidenza europea spettante all’Italia e sarà Letta a presiederlo. Con ogni probabilità all’inizio del 2015 il governo sarà dimissionario e la legislatura avrà termine.

A quella data, Berlusconi avrà quasi ottant’anni. Quali che siano state nel frattempo le sue vicende giudiziarie, il suo percorso politico si chiuderà. La strana alleanza, non essendo più necessaria, cederà il posto al normale scontro politico tra conservatori e riformisti o se volete tra destra e sinistra, tra chi mette l’accento sulla libertà senza ignorare l’esigenza dell’equità sociale e chi lo mette invece sull’eguaglianza purché conviva con la libertà e i doveri con i diritti. Cioè la normale dialettica di ogni democrazia. Sempre che l’Europa stia uscendo dalla crisi che ormai da tre anni ci tormenta ed abbia imboccato la strada di uno Stato federale.

Questo percorso non ha alternative. Abbiamo più volte scritto che l’uscita dell’Italia dall’euro, vista come un modo per superare il divario di produttività rispetto agli altri Paesi del continente, è una solenne sciocchezza. Il ritorno alla liretta equivarrebbe ad un vero e proprio “default” che ci farebbe precipitare al di sotto di tutti i Paesi mediterranei abbandonandoci nelle braccia della speculazione. Capisco che Grillo indulga a quest’ipotesi, spesso adombrata anche da Berlusconi: puntano tutti e due a prender voti dai tanti allocchi che attribuiscono all’euro gli antichi e nuovi mali dei quali soffriamo. Capisco assai meno che analoghe tesi siano sostenute da un finanziere come Caltagirone che non ha ambizioni politiche e dovrebbe avere qualche nozione di finanza e di economia.
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Accanto alle “politiche” il governo Letta ha anche lo scopo di avviare un pacchetto di riforme costituzionali. Qui, a nostro avviso, è stato commesso un errore: si sono escluse riforme che tocchino la prima parte della Costituzione, quella che riguarda i principi, lasciando invece libero il campo a riforme che il Parlamento dovrà avviare senza stabilire esplicitamente quali.

Siamo per fortuna ancora in tempo poiché la legge costituzionale è ancora allo studio e sarà poi trasmessa al Parlamento seguendo la procedura immaginata di affidarne la redazione alla Commissione bicamerale competente e poi, per la decisione definitiva, alle due Camere secondo il dettato dell’articolo 138 rinforzato da vari referendum finali sui singoli beni.

E bene, i temi in realtà sono soltanto tre e sarebbe opportuno precisarli per evitare sortite spesso inconsulte: la riforma del Senato e del bicameralismo perfetto, che non esiste in un nessun Paese dell’Occidente; l’abolizione delle Province; il taglio nel numero dei parlamentari e dei senatori.

Queste sono le riforme da portare a termine. L’abolizione del finanziamento dei partiti è già stata oggetto di una legge del governo della quale urge l’inizio della discussione parlamentare. La riforma della giustizia civile è già parzialmente iniziata e va rapidamente condotta a termine. La legge elettorale, che è stata infilata (non si capisce perché) nella legge costituzionale affidata all’apposita commissione dei 40 va a nostro avviso rimessa a disposizione del Parlamento. Non si può infatti correre il rischio che un improbabile ma possibile ritiro della fiducia al governo da parte di un partito della strana maggioranza avvenga senza che l’abolizione del “Porcellum” sia avvenuta.

Non dico che la nuova legge elettorale debba esser fatta subito; dico soltanto che non deve essere ingabbiata e condizionata dalle riforme costituzionali. Si tratta di una legge ordinaria ma fondamentale e non può essere sottratta alla libera disponibilità del Parlamento.
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Ci sarebbero molti altri argomenti da esaminare: i tagli di spesa per procurare risorse aggiuntive, la riforma del fisco che farà parte della legge di stabilità del prossimo autunno. E poi il congresso del Partito democratico. Sui temi della spesa e del fisco segnalo due importanti e chiarificatrici interviste di venerdì scorso: quella del ministro Giovannini su Repubblica e quella di Fabrizio Saccomanni sul Corriere della Sera.

Una parola sul congresso del Pd. Che il dibattito, come sempre dovrebbe avvenire, abbia inizio nelle istanze di base locali, sezioni o circoli che siano, mi sembra ovvio. Qual è il tema per un partito che sembra aver smarrito la sua identità? Appunto quello, la visione della società come la concepiscono i militanti che dal basso la trasmettano alle istanze regionali e nazionali. Alfredo Reichlin ha ben interpretato questo percorso affidando un suo documento alla lettura online nel sito del partito. Altrettanto faranno Renzi, Cuperlo, Fassina, Civati, che siano candidati oppure no alla segreteria del partito.

Questo è il dibattito sull’identità, il quale culminerà poi con le primarie nazionali come è sempre avvenuto da quando esiste il Pd.

Altra cosa è l’elezione del candidato alla presidenza del Consiglio. Le elezioni politiche non sono imminenti e comunque non si elegge un candidato a guidare il governo nel momento in cui un governo c’è ed è guidato da un’eminente personalità del Pd. L’incongruenza sarebbe talmente evidente che non sembra neppure il caso di discuterne.

Post Scriptum. È di ieri la notizia che John Elkann, presidente della Fiat, ha telefonato al Capo dello Stato per informarlo che la sua società è diventata l’azionista di maggioranza relativa del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera.

È stato un atto di apprezzabile gentilezza, ma la notizia contiene una realtà alquanto preoccupante. Con una posizione di maggioranza relativa che diventerebbe quasi assoluta nel patto di sindacato azionario, la Fiat avrà la proprietà di tre quotidiani nazionali: il Corriere della Sera, La Stampa, La Gazzetta dello Sport, più una società di libri, molti periodici, molti siti sulla rete, una società unica di pubblicità. Aggiungo che tra gli altri azionisti di Rcs ci sarà anche la Banca Intesa che sottoscriverà gran parte delle azioni inoptate. Forse Elkann avrebbe fatto bene a sottoporre preventivamente l’operazione alla Commissione antitrust visto che si avvia ad assumere nel mercato mediatico una posizione dominante.

La concorrenza su quel mercato c’è, è molto vivace e presumibilmente aumenterà. Non è dunque questo il dato preoccupante, ma lo è il fatto che un gruppo industriale come la Fiat abbia il controllo d’un gruppo mediatico di quelle dimensioni. Il peso dei suoi interessi sullo Stato e sulle regioni diventerebbe schiacciante, con conseguenze preoccupanti sulla politica economica e sociale del Paese.

Ciao Margherita

signora delle stelleCi ha lasciati l’astrofisica Margherita Hack.  Una donna che ho sempre ammirato per la sua intelligenza, per la determinazione, per il coraggio e la libertà nelle scelte controcorrenti, per la passione e per il suo impegno politico e sociale.
Margherita è stata anche una atea convinta e grande divulgatrice e una grande scienziata, una di quelle persone di cui il nostro Paese deve andar fiero. Ciao Margherita  ti immagino lassù tra le tue amate stelle .
Paola


Buonanotte, questa notte è per te

 

    Una nota per ogni domenica

                                                                                       

                                                                                        –

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Buona Domenica a tutti Voi,  con una storica canzone del “principe” De Gregori

… gli uccellini nel vento non si fanno mai male,
hanno ali più grandi di me e
dall’alba al tramonto sono soli nel sole.
Buonanotte questa notte è per te.…

Ciao campione di coraggio nei campi da gioco e nella vita:Stefano Borgonovo

Borgonovo“Io, se potessi, scenderei in campo adesso, su un prato o all’oratorio.
Perché io amo il calcio” (Stefano Borgonovo)

Informazioni utili: aumentati i Bolli

informazioni-utili1 Sono aumentati gli importi delle marche da bollo,  costano il 10% in più. I nuovi IMPORTI dei bolli sono in vigore dal 26 giugno con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del Decreto Legge Emergenze.
La misura dell’imposta di bollo fissata precedentemente:
– in  € 1,81  passa a € 2,  mentre
– il bollo di 14,62 euro viene rincarato a 16 euro.
marca da bollo

Il PD è per la sanità pubblica: le liste osimane no.

In questi giorni sta suscitando molte perplessità l’iniziativa del cosiddetto “Ospedale della Provvidenza”.
A riguardo è arrivata puntuale la nota del gruppo consiliare PD della Regione Marche  che senza termini dubitativi ha definito questa idea del consigliere regionale, come una iniziativa “…che ci riporta al Medioevo” e “ in contrapposizione con il Piano sociosanitario marchigiano”. ( allego sotto il comunicato).

Il nostro concetto di sanità è quello di una sanità di qualità per tutti, ricchi e poveri senza di fatto distinzione alcuna. Riteniamo che di fronte alla malattia tutti debbano avere uguali tutele che non devono essere riservate, di fatto, solo a chi può permettersele.

Ciò detto quello che ci fa riflettere è la dichiarazione finale che è stata resa dal promotore politico dell’iniziativa. Sui giornali si è potuto leggere che ha dichiarato che per non farla sentire una cosa elettoralistica, sarà pronta dopo le elezioni del giugno 2014. Tale affermazione ci fa sorgere proprio il dubbio che si tratti, in buona sostanza di una cosa elettoralistica.

Insomma l’iniziativa oltre ad essere criticabile nei contenuti, ci sembra, esclusivamente, una delle tante trovate della propaganda elettorale delle liste alla guida della città.

Paola

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Comunicato del PD Marche.

SANITA’:PD A LATINI,OSPEDALE PROVVIDENZA? NON SIAMO MEDIOEVO,  GARANZIA SALUTE NON VIENE DA CARITA’ (ANSA) – ANCONA, 27 giugno –

I consiglieri regionali del gruppo Pd delle Marche respingono la proposta del consigliere Dino Latini per l’istituzione di ”un non meglio precisato Ospedale della Provvidenza. Si tratta di una proposta che ci riporta al Medioevo – affermano -, quando i servizi sanitari non erano affidati allo Stato ma alla carita’ offerta ai pellegrini”. L’idea, insiste il Pd, ”e’ in netta contrapposizione con il Piano sociosanitario marchigiano, e coinvolge privato e terzo settore in modo confuso, ignorando che su questo tema e’ comunque necessario un rapporto convenzionale con il sistema sanitario regionale”.
gruppo consiglieri regionali PD delle Marche

medicinamedioevale

comunicato stampa Gruppo PD regione Marche

Il cristianesimo secondo l’avventura di un povero cristiano.

Il cristianesimo non è un modo di dire, ma un modo di vivere. E non si può decentemente predicare il cristianesimo agli altri, se non si vive da cristiani “.
Celestino V in “L’avventura di un povero cristiano” di Ignazio Silone

Italiani, ma stranieri

È nata in Italia e a novembre compirà dieci anni. Parla italiano e scherza addirittura in dialetto con le compagne della sua squadra di nuoto sincronizzato, sport in cui è considerata una promessa. Ma i genitori sono tunisini e quindi per la legge attuale è considerata ancora una straniera. Per questo la Federazione di Nuoto le ha vietato di farla gareggiare con le sue compagne in tutte le gare federali.
italia sono anchio 78524Un’altra storia che fa comprendere quanto sia giusta e necessaria una legge per dare la cittadinanza a tutti i bambini che nascono in Italia.
Paola

Sulla sanità: non siamo al Medioevo

Ricevo dall’Ansa comunicato del PD Marche che condivido e pubblico:

SANITA’:PD A LATINI,OSPEDALE PROVVIDENZA? NON SIAMO MEDIOEVO,  GARANZIA SALUTE NON VIENE DA CARITA’ (ANSA) – ANCONA, 27 giugno –

I consiglieri regionali del gruppo Pd delle Marche respingono la proposta del consigliere Dino Latini per l’istituzione di ”un non meglio precisato Ospedale della Provvidenza. Si tratta di una proposta che ci riporta al Medioevo – affermano -, quando i servizi sanitari non erano affidati allo Stato ma alla carita’ offerta ai pellegrini”. L’idea, insiste il Pd, ”e’ in netta contrapposizione con il Piano sociosanitario marchigiano, e coinvolge privato e terzo settore in modo confuso, ignorando che su questo tema e’ comunque necessario un rapporto convenzionale con il sistema sanitario regionale”.
gruppo consiglieri regionali PD delle Marche

medicinamedioevale

comunicato stampa Gruppo PD Regione Marche

Dov’è l’ordinanza del Sindaco ?

Leggo sul sito istituzionale del Comune di Osimo, all’interno delle comunicazioni del Sindaco (nascosto tra altre notizie “di poco conto ” )  e fra l’altro neanche evidenziato il  post, datato 26 giugno 2013, dal titolo : Avviso alla cittadinanza.
Avviso alla cittadinanza Si tratta di una comunicazione importante che ha a che fare con la salute dei cittadini osimani con particolare riguardo, a quanto sembra,  dei   cittadini residenti nella zona di Campocavallo e via Vescovara e invece viene rilegata  in secondo piano come se fosse una qualsiasi notizia ordinaria, di poco conto !
Si tratta della comunicazioni dell’adozione di una ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE  che avvisa i cittadini del divieto di  far uso dell’acqua erogata dalla rete idrica comunale ad uso domestico e alimentare  per una riscontrata non  potabilità.
Perchè il Sindaco non ha provveduto a mettere  subito in risalto il pericolo delll’emergenza idrica, rilevata dalla Asur Marche,  con una più adeguata comunicazione ?
Perchè il Sindaco non adopera il sito istituzionale del Comune per informare i cittadini osimani sulle cose importanti da comunicare ?
Perchè il Sindaco non pubblica in modo trasparente, quanto rilevato dalla Asur Marche con tanto di dati precisi e circostanziati sui valori di non potabilità rilevati ?
Perchè il  Sindaco non pubblica l’ordinanza, che sembrerebbe abbia emesso, con l’indicazione dei tempi, della zona interessata e delle modalità di divieto di  utilizzo della acqua erogata dalla rete idrica comunale ?
Perchè il Sindaco non mette in rete i risultati delle successive analisi fatte per informare ed eventualmente tranquillizzare i cittadini coinvolti da tali disagi, sull’evolversi di tali riscontratii valori di inquinamento?

Ancora una volta, anche in tale circostanza di emergenza pubblica,  il Sindaco e la sua maggioranza rilevano, tutti i loro limiti e a rimetterci sono i cittadini osimani.
Paola

Le possibilità offerte da internet e dai social media: Twitter

Per trovare nuovi potenziali clienti e incrementare il fatturato dei una azienda, oltre ai metodi tradizionali, oggi è possibile ricorrere all’utilizzo dei social media, come strumenti di marketing business. I social network disponibili sono davvero tanti e per tutte le esigenze: twitter, facebook, linkedIn, youtube, flickr, pinterest… L’obiettivo è quello di creare relazioni con persone che hanno interesse ai nostri servizi o prodotti. Stimolare il bisogno, raccogliere le necessità. Oggi cerchiamo di capire cosa è  Twitter. twitterQuesto social networkl accentua ie di una comunicazione in tempo reale e stimola le relazioni tra persone che non si conoscono. Gli utenti hanno a disposizione una pagina personale e la possibilità di scrivere messaggi di testo lunghi al massimo 140 caratteri (tweet). E’ utile per comunicare con clienti acquisiti o potenziali, pubblicare notizie e aggiornamenti, condividere link interessanti, aggiornare in tempo reale su eventi e novità in atto. Creare un account twitter richiede pochi minuti, tutto quel che occorre è un indirizzo email per registrarsi!
Ma una volta registrato, cosa devi fare per sfruttarlo al massimo?
I tweet devono suscitare l’interesse dei tuoi follower (utenti di twitter che hanno deciso di seguirti e leggono i tuoi tweet), per questo è molto importante definire e segmentare il tuo target in modo corretto ed efficace;
non fare solo promozione, rischi di stancare i tuoi utenti, piuttosto cerca di alternare i tweet promozionali con messaggi di puro svago e intrattenimento;
non utilizzare più di due hashtag # (è il modo per indicare quale argomento di discussione stai trattando oppure per inserirti in una discussione più ampia) nella scrittura di un tweet;
utilizza immagini e link: questi aumentano i retweet (ricondivisione di un tweet altrui) da parte dei tuoi follower, grazie ai link è possibile generare traffico verso il tuo sito internet o blog aziendale, catturando l’attenzione dell’utente;
inizia a seguire le persone che conosci, poi scegli chi seguire in base agli argomenti che desideri approfondire utilizzando l’hashtag più consono per vedere chi sta twittando cose interessanti;
impara ad interagire con gli altri utenti: seguendo il feed (il flusso di tweet che vedi nella tua home) delle notizie, ti capiterà senza dubbio di imbatterti in un tweet interessante e coinvolgente. In questo caso, la cosa migliore da fare è inserirti nella conversazione utilizzando il tasto reply;
ricorri all’utilizzo della mention (attraverso l’uso di @) per richiamare l’attenzione di una persona e coinvolgerla in una conversazione, l’utente menzionato riceverà una notifica;
ottimizza la “bio”: twitter, attraverso lo strumento ricerca, permette di cercare informazioni utili su argomenti, persone o aziende. Per questo motivo è necessario ottimizzare la sezione “bio” del tuo account, cioè la descrizione che compare nel profilo, utilizzando parole chiave adatte.
I social network sono davvero utili per tutte le piccole e medie imprese che vogliono accrescere il proprio business in maniera innovativa, ma spesso è difficile scegliere il modo migliore in cui operare, soprattutto se ti trovi di fronte ad una vasta gamma di strumenti a disposizione.

Consiglio Comunale del 26 giugno 2013: verbale

Verbale CONSIGLIO COMUNALE, seduta del 26/06/2013

Comunicazioni del Sindaco pagina 3;
– Interrogazione del Consigliere Comnuale Andreoni Paola in merito a campo sportivo “Diana” di via Olimpia e strutture sportive comunali, pagina 5;
– Interrogazione del Consigliere comunale Andreoni Paola in merito a stato di dissesto e di pericolo di via Rosciano, pagina 9;
– Interpellanza dei Consiglieri comunali Andreoni, Bernardini, Pugnaloni e Cardinali in merito a situazione finanziaria Fondazione Osimana Padre Bambozzi, pagina 11;
– Approvazione varianti puntuali al PRG non comportanti aumento del carico urbanistico in ordine ai rilievi provinciali,delibera n° 27, pagina 31;
– Regolamento sui criteri e modalità di calcolo dell’indennità risarcitoria ai sensi dell’art. 167 del D.Lgs.n.42/2004 e ss.mm.ii, delibera n° 28, pagina 34;
– Varianti puntuali al PRG – Controdeduzioni ai rilievi provinciali, delibera n° 29, pagina 38;
Punto aggiunto
– Variante ai senti art.15co5 L.R. 34 del 92 al PRG vigente per l’attuazione di sub comparti attuativi all’interno dell’A.T.O. “C2-1”, in via Abbadia, delibera n°30, pagina 40.

CC 26 GIUGNO 2013 (1)

Ci facciamo sempre riconoscere


Ci conoscono bene
anche in Europa: una troupe di una web tv olandese ha beccato un eurodeputato italiano (il pidiellino Raffaele Baldassarre) presentarsi al lavoro a giornata ormai conclusa, senza aver fatto nulla e solo per ritirare la diaria di 300 euro.
E come si vede nel video, incalzato dalle domande, il deputato Pdl ha perso le staffe e aggredito il giornalista.

Per ora gli F-35 aspetteranno come l’Imu e l’Iva

F 35 23Una mozione del PD, in stile governo Letta, rinvia l’acquisto dei cacciabombardieri americani.

Il cavaliere è stato smascherato

berlusconi 847Processo “Ruby”: per Silvio Berlusconi condanna a sette anni e l’interdizione a vita dai pubblici uffici, con la rinuncia anche al seggio parlamentare.
Ora lo scenario politico italiano potrebbe subire mutamenti profondi, a iniziare dalla sopravvivenza del governo. Ma secondo noi il Cavaliere, sentenza o no, dovrebbe dare retta a chi l’ha battuto sonoramente due volte su due: ormai ha fatto il suo tempo, si rassegni e si faccia da parte, lasciandoci finalmente liberi.

In un’Italia che sta affondando, l’unica speranza o punto fermo di cui si puo’ essere lieti sono: la Costituzione e la Giustizia.
Paola

Mercoledì 26 GIUGNO 2013, Consiglio Comunale

MERCOLEDI’  26 GIUGNO 2013 –  alle ore 17,00  CONSIGLIO COMUNALE

Per discutere il seguente ordine del giorno:

1) Comunicazioni del Sindaco;
2) Interrogazioni, interpellanze e mozioni:
2.1) Interrogazione del consigliere comunale Andreoni Paola  in merito a campo sportivo “Diana” di via Olimpia e strutture sportive comunali;
2.2) Interrogazione del consigliere comunale Andreoni Paola  in merito a stato di dissesto e di pericolo di via Rosciano;
2.3) Interpellanza dei consiglieri comunali Andreoni Paola, Bernardini, Pugnaloni e Cardinali in merito a situazione finanziaria Fondazione Osimana Padre Bambozzi;
2.4) Mozione dei consiglieri comunali Severini e Franchini in merito a marciapiede pedonale in Via D’Ancona;
2.5) Mozione dei consiglieri comunali Cappanera e Sabbatini per la salvaguardia del servizio di pronto intervento 118 svolto in convenzione con la Croce Rossa Italiana;

3) Approvazione varianti puntuali al P.R.G. non comportanti aumento del carico urbanistico, in ordine ai rilievi provinciali;
4) Regolamento sui criteri e modalità di calcolo dell’indennità risarcitoria ai sensi art.167 del D.Lgs.n.42/2004 e ss.mm.ii.;
5) Varianti puntuali al P.R.G. – Controdeduzioni ai rilievi provinciali;
6) Variante ai sensi dell’art.15 c.5, L.R.n.34/92 al PRG vigente per l’attuazione di sub comparti attuativi all’interno dell’A.T.O. “C2-1” in Via Abbadia.

per seguire il Consiglio Comunale in diretta audio
dalle ore 17,00  di MERCOLEDI’  26 GIUGNO 2013

Clicca per ascoltare

Un Paese dove la virtù deve chiedere perdono

giornale La Repubblicadi Vito Mancuso, stamattina 23-Giu-13. Quando nel sentire sociale è evidente la mancanza di fondamento dell’etica. I fatti di Firenze riportati ieri da questo giornale (“Assessori, escort e coop, i segreti hard di Firenze”) non sono certo un caso isolato nel nostro paese, anzi sono convinto, e con me penso lo sia la gran parte degli italiani, che ogni nostra città o cittadina presenti una realtà più o meno analoga. Si tratta di una constatazione abbastanza inquietante, almeno per me che sono spesso chiamato a parlare di etica. Ne ho parlato l’altro giorno in una tavola rotonda promossa da Conad in occasione dell’assemblea di bilancio, all’inizio di questo mese ho tenuto uno specifico corso di etica ai futuri commissari presso la Scuola Superiore di Polizia, molte volte sono stato invitato a discuterne nei licei del nostro paese, nelle aule universitarie, nelle piazze che ospitano manifestazioni culturali. Ricordo una volta a Roma nell’aula magna della Luiss, l’Università della Confindustria, di aver dovuto rispondere alla domanda sul perché il bene dovrebbe essere sempre meglio del male se il male talora risulta più efficace, sul perché si dovrebbe essere onesti e leali anche quando è possibile non esserlo, e non esserlo risulta più conveniente. Devo dire che ogni volta, prima di prendere la parola, ho sentito sorgere dentro di me una sorta di sottile disagio, procurato dal fatto di percepire sui volti che mi osservavano il disinteresse e la noia per quell’argomento di cui stavo per parlare.

Anche per questo cito qui a mia discolpa una frase di Shakespeare: “Perdonatemi questa predica di virtù, perché nella rilassatezza di questi tempi bolsi la virtù stessa deve chiedere perdono al vizio, sì, deve inchinarsi a strisciare” (Amleto 3,4).
Buonista” si usa dire, cioè poco capace di incidere sulla realtà effettiva delle cose. Gli allenatori delle squadre di calcio quando mandano in campo i calciatori dicono che li vogliono “cattivi” oppure “cinici”, il che per loro significa efficaci. Non fanno che esprimere il pensiero dominante: chi è cattivo vince, chi è buono no. Come nello sport, così nella vita: chi è cattivo riesce, chi è buono no. Questo è il pensiero che abita la mente occidentale da qualche secolo a questa parte e che ha trovato la sua consacrazione teoretica nel pensiero di Friedrich Nietzsche, il filosofo preferito da Mussolini e Hitler (in un discorso alla Camera del 26 maggio 1934 il Duce si dichiarò “discepolo di Federico Nietzsche polacco germanico”, mentre il Führer si recò in visita più volte all’archivio del filosofo, gestito, e strumentalizzato, dalla sorella Elisabeth). La cosa curiosa, e per me preoccupante, è che l’interpretazione maggioritaria di Darwin vede l’uomo e la natura esattamente nella medesima prospettiva che fa della forza e della furbizia l’arma migliore per vivere, per cui oggi anche da sinistra (dove il darwinismo ha ormai sostituito il marxismo quale orizzonte teoretico) si tende a pensare l’uomo e la vita in questa prospettiva spietata e rapace.
Mi rendo perfettamente conto che queste affermazioni filosofiche andrebbero più adeguatamente argomentate, ma qui mi posso solo limitare a dichiarare che in me non suscita alcuna meraviglia il fatto che alcuni funzionari delle nostre istituzioni possano abusare della loro funzione per soddisfare appetiti sessuali, in qualche caso addirittura con i soldi pubblici: il nostro comportamento infatti discende dalla nostra mente, e la mente è guidata per lo più istintivamente dalla gerarchia esistenziale in base a cui è configurata, per cui se non c’è nulla di più rilevante della propria volontà di potenza, e se non si può arrivare alle vette letterarie e filosofiche di Nietzsche, è logico che ci si avventi su orizzonti più caserecci.
Il problema quindi non è l’immoralità pratica, che sempre ha accompagnato il fenomeno umano e sempre l’accompagnerà, ma è la debolezza del sentire etico che fonda la differenza tra moralità e immoralità sostenendo che la prima sia spesso meglio della seconda. Gli uomini hanno sempre praticato delle trasgressioni a livello etico, ma un tempo quando si era immorali ci si sentiva fuori posto (peccatori nella versione cattolica, inadempienti agli obblighi della coscienza nella versione laica), oggi si è immorali e ci si sente furbi e vincenti. E la cosa vale tanto per chi si dice cattolico quanto per chi si dice laico.
Il problema, in altri termini, è la mancanza di fondamento dell’etica. Torna la domanda che mi è stata posta da uno studente: perché il bene dovrebbe essere meglio del male, se il male talora risulta più efficace ?
Io penso che a questa domanda si possa rispondere solo andando ad appoggiarsi al fondamento ultimo dell’etica, e penso altresì che tale fondamento abbia molto a che fare con la fisica, con la natura intima della realtà. È infatti un clamoroso falso che la cattiveria e l’immoralità siano più produttivi e più appaganti del bene e della giustizia. Che non lo siano lo dimostrano gli stati nei quali è più bassa la corruzione (Danimarca, Norvegia e in genere i paesi del nord Europa) e nei quali corrispettivamente è più alto il tasso di benessere sociale e individuale. L’etica infatti non fa che esprimere a livello interpersonale la logica della relazione armoniosa che abita l’organismo a livello fisico e che lo fa essere in salute, l’armonia tra le componenti subatomiche che compongono gli atomi, tra gli atomi che compongono le molecole, e così sempre più su, passando per cellule, tessuti, organi, sistemi, fino all’insieme dell’organismo. Lo stesso vale per la vita psichica, tanto più sana quanto più alimentata da relazioni armoniose, in famiglia, a scuola, al lavoro, e viceversa tanto più malata quanto più esposta, magari fin da piccoli, a relazioni disarmoniche e violente. Il segreto della vita in tutte le sue dimensioni è l’equilibrio, e l’etica non è altro che l’equilibrio esercitato tra persone responsabili.
Il nostro è un paese di individui che si credono furbi perché trasgrediscono le regole dell’ordine etico e civico, ma che in realtà sono semplicemente ignoranti perché tale continua trasgressione produce il caos quotidiano dentro cui siamo costretti a vivere, fatto di approssimazione, diffidenza, nervosismo, disattenzione, e tasse elevatissime cui corrispondono servizi spesso ben poco elevati. Intendo dire che rispettare le regole, comprese quelle che riguardano la vita privata (perché chi non è fedele nel privato non lo sarà certo nel pubblico) è la modalità migliore di raggiungere quel poco o tanto di felicità che la vita può dare.
Qualche giorno fa pagando il conto in una pizzeria di Roma il cassiere mi diede dieci euro in più. Gli dissi che stava sbagliando e guardandolo potei avvertire nei suoi occhi il passaggio da uno sguardo di minacciosa difesa a una luce particolare. Finì che offrì a me e a chi era con me una grappa per festeggiare. Che cosa? I dieci euro recuperati? Credo qualcosa di più.

Stamattina a Porto Recanati

Stamattina a Porto Recanati la sveglia ha suonato così,

Porto Recanatied  è sempre una grande emozione
Paola