Interpellanza: gestione casa di riposo Bambozzi

Dalla stampa locale si è potuto apprendere che il bilancio dell’Istituto Padre Bambozzi si è chiuso con un passivo di 25.000 euro.
Malgrado l’esultanza della presidente Martini Fabiola, resta il fatto che il dato esprime una gestione che indubbiamente non ha avuto risultati positivi malgrado l’elenco dei “sacrifici” forniti dalla stessa presidente.
Al di là dell’esultanza, che non mi sembra l’atteggiamento migliore per mascherare un dato negativo, e al di là dei tanti proclami, sarebbe stato utile che la Martini avesse dettagliato i negativi risultati di bilancio.
Come mai c’è un passivo di 25.000 euro che la Martini ha imputato ad un cambio di contabilità ?
I numeri sono numeri e non è che un cambio di contabilità fa diventare “meno” quello che sarebbe stato “più”.
Il bilancio o è attivo o è passivo. Tutto il resto è fumo negli occhi per mascherare il passivo dichiarato.
La presidente sostiene che il passivo non preoccupa e che già ha tagliato i “super stipendi” ai dipendenti e che molti componenti del CdA si sono tolti i gettoni di presenza.
Sarà bene ricordare alla presidente Martini che semmai ci fossero stati davvero “super stipendi”, lei se ne accorge solo adesso, dopo che già da qualche anno è alla guida dell’Istituto ?
Inoltre come è credibile quanto dichiarato, quando in realtà ci sono diritti acquisiti che sarebbe proprio interessante capire come sono stati superati.
Per amor di trasparenza la presidente avrebbe fatto bene a dichiarare anche quali sono gli emolumenti che la stessa percepisce come Presidente del CdA della casa di riposo.

In definitiva quanto dichiarato entusiasticamente alla stampa dalla Presidente Martini, non solo non ci convince, ma addirittura ci preoccupa per una gestione che non si sta rilevando felice e che ha chiuso addirittura con un passivo di non poco conto, malgrado la stessa presidente abbia dichiarato che l’azienda agraria presenti risultati in attivo con i suoi 150 ettari di proprietà.
Insomma se l’azienda agraria presenta costi in attivo, da dove nasce la perdita ?

Dalla presidente Martini chiediamo inoltre rassicurazioni che le perdite non vadano a ricadere sulle rette dei pazienti e sui servizi resi dalla casa di riposo Bambozzi.
Aspettiamo risposte, con i dati alla mano,  in Consiglio Comunale.

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Alla c.a. Sig. Presidente del Consiglio Comunale Comune di Osimo

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INTERPELLANZA

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Oggetto: gestione Casa di Riposo Istituto Bambozzi 

I  sottoscritti  consigliere Comunali  del  Partito Democratico,

Premesso  

– che in data 23 luglio 2012 il segretario regionale della UIL F.P.L., Carlo Santini, inviava al Presidente della Casa di Riposo Bambozzi e al Sindaco di Osimo una missiva in cui si segnalavano alcune illegittimità concernenti il profilo contrattuale-retributivo delle figure apicali dell’Ente, con particolare riferimento al Segretario e al Direttore;

– che nella stessa missiva di cui sopra si evidenzia che a seguito  dell’accordo stipulato in data 9 marzo 2011 in sede di delegazione trattante  per l’erogazione del salario accessorio al personale dipendente per gli anni 2008 e 2009, “a distanza di 15 mesi non risultano ancora liquidati gli importi per l’anno 2009, mentre è del tutto in alto mare la gestione del salario accessorio per gli anni 2010 e 2011“;

– e ancora, che “sembrerebbe esistono problemi di liquidità presso la Fondazione Padre Bambozzi  ma nel contempo si viene a conoscenza  che da sempre il direttore e il vice direttore dell’istituto si liquidano mensilmente non solo la loro indennità di posizione, ma anche quella di risultato, contravvenendo in maniera palese e del tutto illegittima il dettato contrattuale di riferimento che vincola la sua corresponsione a seguito di valutazione annuale“;

– che successivamente è stato erogato il salario accessorio ai lavoratori per gli anni 2008 e 2009, ma non è stato ancora erogato quello relativo agli anni 2010-2011-2012;

– che nell’intervista rilasciata al Corriere Adriatico del 20 maggio 2013, la Presidente della Fondazione Bambozzi, Fabiola Martini, dichiarava testualmente: “ABBIAMO TAGLIATO I SUPERSTIPENDI DEI DIPENDENTI”;

– che  da quanto consta ai sottoscritti interroganti, per due esercizi consecutivi il bilancio della Fondazione Padre Bambozzi ha registrato una perdita di esercizio, e precisamente per l’esercizio 2011 di circa euro 200.000 e per l’esercizio 2012 di euro 25.000;

–  che in data 15 aprile 2013, la componente del c.d.a. del Bambozzi Giacco Emilia, protocollava le proprie dimissioni così motivando: “una approfondita e sofferta riflessione mi ha portato a riconoscere che tutto il lavoro svolto non solo per migliorare la gestione della casa di riposo, ma soprattutto per dare un nuovo e moderno concetto di “casa” agli ospiti, hanno cozzato e cozzano con logiche che non mi appartengono e che travalicano gli obiettivi primari”;

– che la FP CGIL ANCONA, con comunicato stampa del 31 maggio 2013, evidenziava che a seguito della trasformazione dell’Istituto Bambozzi in Fondazione, nonostante le rassicurazioni del Presidente del c.d.a., nessun incontro è stato concordato con le oo.ss. circa il contratto collettivo da applicare ai dipendenti dell’azienda;

– che nello stesso comunicato si dà conto di quanto segue: “gli incontri sollecitati dalle oo.ss. e svolti successivamente hanno consentito di evidenziare una situazione davvero preoccupante, che avrebbe richiesto in primo luogo da parte del cda interventi adeguati e coerenti in un quadro di assoluta trasparenza” e che ” il Presdiente, nell’occasione di un incontro con l’intero consiglio di amministrazione della Fondazione, informò la rappresentanza sindacale di una situazione a dir poco complicata, descrivendo un quadro di difficoltà, riferito in particolare alla condizione finanziaria della Fondazione stessa, all’esame del c.d.a.”;

– che in data 19 aprile 2013 la componente del c.d.a. Manuela Petrizzi, in una lettera indirizzata al Sindaco e al presidente del Consiglio comunale, riportava i fatti occorsi durante il consiglio di amministrazione del 18 aprile 2013, che qui di seguito si trascrivono: “Nel premettere che la convocazione del c.d.a. per l’approvazione del bilancio (fissata per il 18 aprile 2013) reca la data del 15 aprile u.s., vi è da dire che in maniera del tutto fortuita vengo a conoscenza della circostanza che la componente del c.d.a. Giacco Emilia aveva rassegnato le proprie dimissioni.
Poichè nell’avviso di convocazione della riunione del 18 aprile non vi era alcuna menzione delle suddette dimissioni, contattavo telefonicamente la Presidente del c.d.a. esprimendo forte disappunto per la decisione di tenere all’oscuro su questa vicenda i componenti del cda proprio alla vigilia dell’approvazione del bilancio.
Alla riunione del c.d.a. del 18 aprile u.s., letteralmente stupefatta per il comportamento della Presidente la quale neppure in quella sede portava a conoscenza il c.d.a. delle intervenute dimissioni della componente Giacco Emilia, prendevo la parola e chiedevo che il c.d.a fosse reso formalmente edotto di quanto sopra e che fosse esibita la lettera di dimissioni acquisita al protocollo dell’ente.
A fronte della mia richiesta, la Presidente opponeva un secco diniego all’ostensione della predetta lettera di dimissioni, (….)
Ma vi è di più.
Deve infatti evidenziarsi che il bilancio dell’ente è stato formalmente consegnato ai componenti del c.d.a. soltanto al momento della seduta del 18 aprile 2013 convocata per l’approvazione!
Fatto ancora più grave è che è stata sottoposta al c.d.a. una relazione dei revisori di conti priva di sottoscrizione.
A fronte della richiesta di spiegazioni, il segretario Mari riferiva che non vi era la sottoscrizione poichè il revisore dei conti, in esito alla stessa seduta del 18 aprile u.s., si sarebbe riservato di apportare alcune variazioni alla relazione”;

INTERPELLANO 

Il Sindaco e l’amministrazione comunale per conoscere quali provvedimenti intendano assumere nei confronti dell’Ente Bambozzi e del Suo Presidente in ordine ai fatti sopra esposti.

Osimo lì, 7 giugno 2013

I  consiglieri comunali del PD Osimo

Paola Andreoni,  Daniele Bernardini,  Flavio Cardianli,  Simone Pugnaloni

5 per mille 2013: un’occasione per sostenere le associazioni e le cooperative sociali del territorio

5xmille_54_20396 Anche quest’anno i contribuenti potranno destinare il cinque per mille delle imposte sul reddito al sostegno agli enti del volontariato accreditati dal Ministero delle Finanze.
Per destinare una quota pari al 5 per mille della propria imposta sul reddito, relativa al 2012, bisogna apporre la firma in uno dei quattro riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione (Modello Unico PF, Modello 730, oppure sulla apposita scheda allegata al CUD per tutti coloro che sono dispensati dall’obbligo di redigere la dichiarazione).
Per effettuare una scelta specifica a favore di un singolo soggetto, il contribuente, oltre alla firma, deve indicare il codice fiscale dell’ente prescelto, ricavando questa informazione dagli elenchi pubblicati dall’Agenzia delle Entrate.

Pubblico di seguito  l’elenco delle associazioni osimane accreditate:

5 per mille –  Clicca sull‘immagine  per visualizzare meglio   l’elenco –

Ricordo che:
· la scelta può essere espresso una sola volta, a favore di un unico soggetto;
· la scelta di destinazione del 5 per mille e quella dell’8 per mille non sono in alcun modo alternative fra loro.

Paola

c’è un uomo al volante ha due occhi …

 

    Una nota per ogni domenica

                                                                                       

                                                                                        –

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Buona Domenica a tutti Voi, con una stupenda canzone di De Gregori

Di questo cavolo di pianura,
di questa terra senza misura,
che già confonde la notte e il giorno,
e la partenza con il ritorno,
e la ricchezza con il rumore,
ed il diritto con il favore,
e l’innocente col criminale,
ed il diritto col carnevale.