Interrogazione consiliare:rilevazione dei numeri civici e degli edifici

 Nel mese di gennaio partirà a Osimo, come in tutta Italia, il censimento degli edifici e la rilevazione dei relativi numeri civici. L’attività si inserisce tra gli adempimenti richiesti dall’ISTAT prima del censimento della popolazione che avverrà a ottobre 2011. I rilevatori incaricati dal Comune dovranno controllare tutti gli edifici presenti nelle zone urbane di Osimo e delle frazioni. Oltre a rilevare i numeri civici degli edifici, gli addetti dovranno anche rilevare la tipologia costruttiva e le caratteristiche esterne dell’edificio. Inoltre, per tutti gli edifici costituiti da più unità immobiliari, come ad esempio i condomini o le case composte da più edifici, dovranno anche entrare nelle aree comuni (cortili, androni, porticati, scale, ecc.) per rilevare il numero e la tipologia delle unità immobiliari. I rilevatori non dovranno comunque in nessun caso entrare nelle abitazioni o nei singoli appartamenti e non dovranno condurre alcun tipo di intervista ai residenti. I risultati del censimento saranno poi trasmessi all’Istat, che li utilizzerà come base per predisporre il censimento della popolazione da attuarsi il prossimo ottobre.
Dato che, diversamente da quanto avviene in tutta Italia, non ho visto nella nostra città  alcun bando ne procedura di avviso di selezione pubblica, per svolgere le suddette mansioni di rilevatore dei numeri civici, mi sono domandata e lo  chiedo anche al Sindaco: come sono stati scelti e selezionati i  rilevatori  ad Osimo ?
Perchè ad Osimo
, diversamente da quanto avviene in  tutt’Italia, ( sempre particolari noi ) l’amministrazione “Simoncini&Latini” non ha dato modo ad alcuni  giovani disoccupati e/o studenti osimani di poter lavorare e guadagnare qualcosa, attivando una procedura pubblica per la selezione di rilevatori dei numeri civici ?
Segue il testo dell’interrogazione consiliare che ho presentato e aspetto risposte.

FESTA della BANDIERA ITALIANA, 7 GENNAIO 2011, ma ad OSIMO non sventola il TRICOLORE.

           

Oggi 7 gennaio è la festa della Bandiera Italiana che quest’anno si celebra in concomitanza con i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’ITALIA. Il Tricolore, che i nostri padri ed i nostri nonni con le loro battaglie, le loro lotte sociali, i loro ideali ci hanno lasciato in eredità – e di cui siamo ancora oggi, come sempre, orgogliosi e fieri – deve diventare un simbolo di tutela, una garanzia che ai colori italiani ci si possa appellare per trovare tutela dei propri  diritti, segno di solidarietà, emblema della fratellanza, del rispetto e della giustizia sociale.
(Questo quanto avevo scritto nel sito comunale nello spazio riservato alle minoranze)

Mi  sarei aspettata da parte del Sindaco del Comune di Osimo, non dico l’organizzazione di una manifestazione a ricordo dell’evento che quest’anno ha un valore del tutto particolare, ricorrendo  l’ anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia,  ma almeno l’affissione di manifesti celebrativi , o una frase commemorativa sul blog istituzionale del nostro Comune, invece niente di tutto questo. Neanche l’esposizione della bandiera italiana sul pennone e sul campanile comunale. Quando questo è un obbligo di legge
Perchè ad Osimo succede questo ?  Aspetteremo la risposta del Sindaco al prossimo Consiglio Comunale.

Alla  c.a.    Sig.  Presidente del Consiglio Comunale
                       Comune di Osimo

INTERROGAZIONE a RISPOSTA ORALE e SCRITTA

Oggetto:  FESTA della BANDIERA ITALIANA, 7 GENNAIO 2011, PERCHÉ AD OSIMO NON SVENTOLA IL TRICOLORE?.

 La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni

 Premesso che il 7 gennaio 2011, in occasione della festa della Bandiera Italiana che quest’anno si celebra in concomitanza con l’inizio dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’ITALIA, sul pennone del Comune  di Osimo e sul campanile comunale non è stata issata la bandiera italiana;
Considerato che per questa festa di tutti gli italiani non è stata organizzata dall’amministrazione comunale di Osimo, alcuna manifestazione;
Considerato l’alto valore simbolico della festa della Bandiera Italiana istituita dalla legge n° 671 del 31/12/1996 allo scopo di rafforzare la consapevolezza dell’importanza dei valori fondamentali della nostra Costituzione repubblicana, democratica e unitaria.
Visto che la legge ed in particolare il Dpr n. 121 del del 7 aprile 2000 “ Regolamento recante disciplina dell’uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici”
dispone all’art. 1 che la bandiera italiana ed europea vengano esposte negli edifici sede di uffici pubblici ed istituzioni nella giornata del 7 gennaio festa del tricolore ( art. 1comma 2 punto a );
rilevata, ad avviso dell’interrogante, una grave violazione di legge;

INTERROGA IL SINDACO per sapere

–  se ritenga che la festa della Bandiera Italiana sia una ricorrenza da celebrare nel Comune di Osimo come avviene negli altri comuni d’Italia e come dispone la legge;
se la mancata esposizione della bandiera tricolore da parte dell’amministrazione comunale di Osimo sia responsabilità del sindaco Simoncini o se debba essere addebitata ad una precisa scelta politica delle liste alla guida della città.
Osimo lì, 7 gennaio 2011                                                       
           Il  consigliere  comunale
capogruppo  del Partito Democratico
                 Paola Andreoni

Simoncini si “incarta” da solo, le Associazioni del centro sociale S.Carlo rimarranno nelle loro sedi

La “gentile ed elegante” risposta del Sindaco Simoncini, relativamente all’interrogazione da me presentata circa il possibile “sfratto” delle associazioni ospitate presso il Centro Sociale “ S. Carlo”, mi obbliga, e lo farò ben volentieri, a divenire in questa circostanza memoria storica del Sindaco stesso.
E’ stato proprio Simoncini, durante il consiglio di quartiere di Osimo est, tenutosi prima di Natale, ad annunciare che l’Amministrazione, per ridurre le spese, sarebbe stata costretta a rivedere i contratti di affitto degli immobili che oggi sono sede di associazioni culturali e sportive. In quella circostanza, guarda caso, indicava proprio come esempio la sede di via Castelfidardo, oggetto della mia interrogazione.
Questo suo annuncio, determinando inevitabilmente forte preoccupazione nelle associazioni che hanno sede in quella via, ha indotto le stesse a  chiedere chiarimenti in proposito.

Dovere vuole che un consigliere comunale, tra l’altro rappresentante del maggior partito di opposizione, raccolte tali preoccupazioni, si rivolga all’Amministrazione con gli strumenti idonei, come appunto l’interrogazione, per capire quali siano le reali intenzioni dell’Amministrazione stessa.
Che cosa c’è di scorretto in tutto questo?

Anche di fronte ad una semplice interrogazione di un consigliere e ad un più che legittimo volantinaggio, il Sindaco  Simoncini, dimostrando tutta la sua fragilità, ha perso completamente il controllo, tanto da spingersi a  fare  dichiarazioni con uno  stile che non si addice certo al ruolo che ricopre.
Questa semplice vicenda  dimostra come il Sindaco sia solito “incartarsi” da solo, annunciando iniziative che poi è costretto di norma a rimangiarsi, evidentemente perché redarguito da chi, pur stando in maggioranza, ormai condivide sempre  meno i suoi modi di fare politica.
Ma ai cambi di versione e alle retromarce, ai proclami e alle bugie, comportamenti questi che connotano costantemente l’operato del Sindaco, ormai i cittadini sono abituati. Senza spingerci troppo lontano, basta portare come  esempio tutta la faccenda relativa alla sede della Scuola Primaria “ S.Lucia”, una questione gestita dalle liste “Simoncini&Latini” in maniera assolutamente negativa.

Credo che anche questa vicenda confermi tutta la debolezza di un Sindaco come Simoncini, privo di idee e incapace di accettare un confronto aperto, una debolezza, la sua, già chiaramente manifestata quando ha cercato di boicottare le iniziative del PD sulla Scuola e sulle società partecipate, organizzando, negli stessi giorni e nello stesso orario, le medesime iniziative, una decisione, questa, sulla cui opportunità e sul cui stile, per rispetto istituzionale, evito di pronunciarmi.

L’interrogazione da me presentata  ha, comunque, raggiunto il suo scopo che era appunto quello di capire se fosse vera l’intenzione dell’Amministrazione di chiudere il centro sociale San Carlo  oggi sede di associazioni sportive e culturali.
Il Sindaco oggi è ritornato sui suoi passi: le associazioni di via Castelfidardo e il Centro sociale San Carlo rimarranno nella loro sede e non debbono temere alcuno “sfratto”.
    Paola Andreoni
capogruppo PD Osimo

 

Ecco come finiscono le “false-promesse” elettorali di “Simoncini&Latini”

Dopo aver tolto i locali all’Associazione “Il cielo in una danza” e aver chiuso il Matta” , dopo aver determinato l’allontanamento dell’Associazione Osimo Ambiente dalla vecchia sede ad oggi ancora inagibile  determinando di fatto la fine del progetto “Casa degli Ailanti -CEA”, sembra che  l’Amministrazione Simoncini&Latini voglia ora mandar via le Associazioni culturali, sportive a cui erano state assegnate degli spazi in un immobile di via Castelfidardo n. 4/6. Se ciò corrisponde a verità anche le Associazioni: Milan Club, Tribù Teatrale, Ciclisti Senza Testa, Bambini nel deserto, Royal Circus  e il Club scherma La Misericordia si ritroveranno senza una sede e senza un luogo ove svolgere la loro meritoria attività.  Nell’esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà alle suddette Associazioni ho presentato una interrogazione consiliare. Aspettiamo la risposta dalle liste “Simoncini&Latini”.

Alla  c.a.    Sig.  Presidente del Consiglio Comunale
———————INTERROGAZIONE a RISPOSTA ORALE e SCRITTA

Oggetto:  Interrogazione sulla possibile chiusura del centro sociale San Carlo di via Castelfidardo n. 4/6

La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni capogruppo del Partito Democratico

————————————————-Premesso che
– A pochi giorni dalle elezioni amministrative,  era stato inaugurato dal comune – con tanto di rinfresco e taglio del nastro –  il Centro Sociale  “S.Carlo”  in via Castelfidardo n°4/6 presso il quale era stato trovato spazio  ed assegnata la sede,  a diverse associazioni meritevoli osimane come: l’Associazione Bambini nel deserto, Tribù Teatrale, Milan club, l’Assoc.Sportiva Ciclisti Senza Testa, la Royal Circus, l’associazione club scherma La Misericordia Osimo ecc.;
– Tali associazioni da anni chiedevano spazi dignitosi per svolgere le proprie attività sociali, assistenziali, sportive, ricreative e culturali e oggi  nella palazzina di via Castelfidardo n° 4/6 negli spazi loro assegnati coinvolgono numerose famiglie e giovani osimani;
– A  distanza di circa un anno e mezzo dalla assegnazione degli spazi di via Castelfidardo n. 4/6  da parte dell’ Amministrazione Comunale, i locali assegnati sono stati  adattati, arredati, attrezzati e resi funzionali alle proprie esigenze, dalle stesse Associazioni, il tutto a proprie spese e facendo ricorso alle quote associative e all’auto finanziamento.
Considerato che
– Il Comune di Osimo riconosce e promuove le forme di Associazionismo presenti sul proprio territorio;
–  lo Statuto Comunale prevede che il Comune possa erogare alle Associazioni contributi economici o a mettere a disposizione delle stesse strutture , beni o servizi in modo gratuito o comunque agevolato;
——————————————Venuta a conoscenza che

–          sarebbe intenzione di questa amministrazione comunale chiudere il centro Sociale “S.Carlo”  ( aperto ed inaugurato con grande enfasi dall’attuale sindaco pochi giorni prima delle ultime elezioni comunali )  costringendo tutte le associazioni oggi presenti in via Castelfidardo n.4/6 a trovare un’altra sede;

SE TUTTO CIO’ PREMESSO e CONSIDERATO CORRISPONDE A VERITA’
SI CHIEDE di SAPERE

1)     Se l’attuale amministrazione comunale  tiene  conto del continuo e positivo impegno di tali Associazioni sportive, ricreative, culturali ed assistenziali sul territorio comunale ;
2)     Di indicare le soluzioni proposte dall’Amministrazione comunale ed i relativi tempi di intervento per ovviare alla possibile interruzione delle attività delle varie Associazioni;
3)     Di relazionare quanto prima al Consiglio sulle motivazioni che hanno portato a disattendere quanto garantito alle stesse Associazioni e alla città intera,  appena un anno e mezzo fa;
4)     Di dare evidenza dell’avvio degli atti e dei progetti necessari a trovare un’altra sede idonea e se sono state date assicurazione in ordine ad interventi economici a favore delle stesse Associazioni a fronte delle spese e degli investimenti che queste hanno già effettuato  nei locali di via Castelfidardo n. 4/6.
Si richiede altresì di fornire alla sottoscritta una risposta scritta di quanto sopra richiesto.

Osimo lì, 29 dicembre 2010                                                      
        Il  consigliere  comunale
capogruppo  del Partito Democratico
                Paola Andreoni

Via Spontini ponte pericolante: per quanto tempo ancora ?

 Desta sconcerto e preoccupazione il silenzio e l’assoluta indeterminatezza sullo stato dei lavori della ristrutturazione del ponte di collegamento tra Via Spontini zona Molino Mensa e via Martin Luther King. La prolungata interruzione della via crea pesanti disagi ai residenti della zona costretti a prolungati percorsi alternativi per poter accedere a servizi  primari.

Dato che ad oggi non si è a conoscenza di cosa la Giunta intenda fare, considerate non più sopportabili le condizioni di disagio dei residenti,  ho presentato la seguente interrogazione consiliare per informare l’utenza e i cittadini della zona sullo stato dei lavori, sulla data di conclusione degli stessi, sollecitando l’amministrazione “Simoncini&Latini” ad attivarsi adottando atti concreti per una sollecita riapertura della via di comunicazione.

        

 

Alla  c.a.    Sig.  Presidente del Consiglio Comunale
Alla  c.a.    Sig.   Sindaco Comune di Osimo

INTERROGAZIONE

oggetto:  riapertura passaggio pedonale  e viabilità ponte di via Spontini.

La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni

                                                                         Premesso che

da tempo il ponte, all’altezza del proseguimento di via Spontini che serviva da unione tra il rione “Sacra Famiglia” e la zona di via  Molino Mensa,  è interdetto al passaggio sia veicolare che pedonale;

                                                                      Considerato che

la sistemazione e realizzazione del ponte è da ritenersi di fondamentale importanza per garantire un’adeguata viabilità di tutta la zona circostante, come più volte manifestato dai cittadini ivi residenti;

                                                       INTERROGA IL SINDACO per sapere

1)     Quali sono gli intendimenti della Giunta circa la messa in sicurezza, ripristino e conseguente riapertura del ponte e della strada di collegamento tra via Spontini e via Martin Luther King e vie collaterali;

2)     Il perché dei ritardi dei lavori di sistemazione e di riattivazione  della viabilità di via Spontini e quali i tempi e i modi dei lavori di ripristino della strada previsti per una rapida riapertura della via.

Osimo lì, 23 novembre  2010                                                 
                                                                                Il  consigliere  comunale
                                                                     capogruppo  del Partito Democratico
                                                                                       Paola Andreoni

Parco San Carlo: che bel PARCO !!!

Che fine ha fatto il Parco San Carlo  ? Inaugurato in pompa magna prima delle elezioni e poi  lasciato  nel più completo  stato di degrado, un’altra delle tante opere – questa volta in materia di verde pubblico –  annunciate più volte dall’amministrazione comunale delle liste “Simoncini&Latini” ma mai realizzate e portate a termine.

Ho presentato la seguente INTERROGAZIONE con la speranza che il Sindaco possa far conoscere  – anche a tutte le famiglie di via Tonnini –  quali sono gli intendimenti  dell’amministrazione sul   futuro del Parco del San Carlo già da tempo inaugurato.

 

Alla c.a. Sig.  Presidente del Consiglio Comunale
Alla c.a. Sig.  Sindaco Comune di Osimo

INTERROGAZIONE a RISPOSTA ORALE e SCRITTA

 

Oggetto:  Parco San Carlo stato dei lavori dopo l’avvenuta inaugurazione.

 
La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni

Premesso

che Lo scorso anno è stato inaugurato con notevole eco e risonanza sulla stampa locale, comunale, nonché sugli opuscoli della propaganda elettorale,  il Parco San Carlo, situato in fondo alla via Tonnini;
che erano state realizzate   strade, piantumati  alberi, create   piazzette;
che oggi invece la situazione che si presenta è estremamente desolante, potendo difatti rilevarsi l’esistenza di alberi secchi, di erba incolta che ha finito con il coprire tutto, di strade oramai non individuabili, tant’ é che quello che rimane di detto parco è solo…. il cartello;
ciò premesso

INTERROGA IL SINDACO per conoscere

1) l’ammontare delle spese sostenute per la realizzazione di tale parco;

2) le motivazioni dell’attuale stato di abbandono;

3)  se la proprietà del  terreno ove è collocato il Parco era, al momento della realizzazione delle opere,  di proprietà comunale, se lo è divenuta nel frattempo o se invece il Comune non è ancora proprietario del detto terreno;

4)  nell’ipotesi in cui  il Comune non fosse stato ancora proprietario del terreno al momento della realizzazione delle opere, su quali fondamenti  di legittimità ha comunque ritenuto di poterle realizzare senza contravvenire ai principi in materia;

5) le determinazioni che l’amministrazione comunale intende assumere riguardo al  Parco San Carlo.

Si richiede altresì di fornire alla sottoscritta una risposta scritta dei dati richiesti.

Osimo lì, 22 ottobre 2010                                                       
          Il  consigliere  comunale
capogruppo  del Partito Democratico
                  Paola Andreoni

L’intitolazione di una strada di Osimo a Edgardo Sogno: un pericoloso ritorno di un passato poco limpido.

Ribadisco quanto già precisato in un altro post.

” inopportuna e non sufficientemente meditata la decisione delle Liste “Simoncini&Latini” di intitolare una via di Osimo a Edgardo Sogno. “

————Paola Andreoni
capogruppo Partito Democratico Osimo

Ho presentato stamattina ( 27 settembre 2010) una interrogazione con la quale chiedo un ripensamento da parte delle Liste “Simoncini&Latini”,  invitando il Sindaco a considerare l’opportunità di una revoca di tale intestazione così da metter fine alle polemiche e togliere dagli evidenti  imbarazzi il vescovo, la ditta costruttrice,  tutti i futuri abitanti della zona e in generale  la città di Osimo.

Segue  l’interrogazione.

 

Alla  c.a.    Sig. Presidente del Consiglio Comunale Comune di Osimo
Alla  c.a.    Sig.   Sindaco Comune di Osimo

                           INTERROGAZIONE

Oggetto: intitolazione di una via cittadina a Edgardo Sogno

La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni

Premesso che

l’intitolazione delle vie e/o piazze e/o luoghi di una città deve svolgere una funzione storica e sociale rilevante nei confronti dei cittadini/e, ricordando loro in primo luogo i principali protagonisti ed eventi della storia e della vita della città e della nostra Nazione con l’obiettivo di creare un saldo e durevole legame tra il passato, il presente e il futuro;

Considerato che  

gli organi istituzionali debbono svolgere un ruolo costante e attivo di promozione di tale funzione;

SI CHIEDE al SINDACO

1)     in base a quale ragioni rispondenti ai summenzionati presupposti ha ritenuto di ravvisare la sussistenza degli stessi nella figura di Edgardo Sogno, di chi è stata la proposta e quali sono state le motivazioni che hanno indotto tale scelta;
2)     di conoscere le modalità in base alle quali vengono individuati i nominativi ai quali intestare le vie e il conseguente iter burocratico;
3)     se per il futuro, al fine di evitare scelte discutibili e comunque non condivise dall’intera cittadinanza, intende sottoporre tali scelte nella più opportuna sede del Consiglio Comunale laddove è possibile avere maggiori contributi che consentono scelte appropriate, significative e meritevoli di essere tramandate, a testimonianza nel tempo.
4)     se alla luce delle  numerose voci di dissenso che si sono levate in ordine all’intestazione di una via ad Edgardo Sogno, ritiene opportuno ridiscutere tale scelta investendo della stessa il civico consesso comunale, anche al fine di considerare l’opportunità di una revoca di tale intestazione.
Osimo lì, 27 settembre 2010                                              

           Il  consigliere  comunale
capogruppo  del Partito Democratico
                Paola Andreoni

Puliamo il Mondo, ma salviamo anche un luogo naturalistico della nostra città, reso “unico” dall’impegno dell’Ass. OsimoAmbiente

Dal 23 al 26 settembre torna la tradizionale campagna di Legambiente, versione italiana di “Clean up the world”. Anche il nostro Comune aderisce all’iniziativa e prevede un  intervento  di pulizia  – domenica 26 settembre – con i volontari chiamati a “tirare a lucido” il parco della Rimembranza, via Giulia , via Fonte Magna e il Foro Boario.

C’è un luogo naturalistico, unico in Osimo che non avrà bisogno domenica delle ramazze dei volontari della Legambiente – mi riferisco agli itinerari naturalistici della zona dell’alveo del fiume Musone – perché già perfettamente tenuto e conservato e reso fruibile, grazie al generoso impegno ed alle fatiche dei volontari e dei soci dell’Associazione OsimoAmbiente.

 

E’ grazie a questa Associazione ed alla tenacia dei suoi soci,  se ad Osimo è stato creato un Centro di Educazione Ambientale (C.E.A.).

In questi anni le attività di Educazione Ambientale dell’Associazione OsimoAmbiente sono state tantissime a beneficio di tutta la comunità osimana, delle scolaresche, di gruppi naturalisti e di tanti soggetti pubblici e privati che hanno potuto usufruire ed apprezzare le diverse iniziative promosse e i tanti laboratori naturalistici realizzati: Il Giardino dei frutti dimenticati, la Scogliera delle Orchidee, la scogliera degli Aromi, Le Grotte di Spino e Torquato (un camminamento protetto dell’area delle tane di istrici e tassi), il Veliero delle Farfalle, l’Aula verde ( percorso didattico mirato alla valorizzazione della natura e del paesaggio agricolo), ecc.

Dietro a tutti questi progetti e “fatiche” , la proposta educativa condivisa e che anima i soci dell’Associazione OsimoAmbiente: promuovere la formazione e la crescita culturale in campo ambientale; diffondere la cultura del territorio e della sua protezione; essere luogo di incontro per insegnanti, classi di studenti, associazioni ed animatori ambientali; coinvolgere le scuole non solo come istituzioni educative ma anche come soggetto del territorio in grado di fare qualcosa di concreto per migliorare l’ambiente e stimolare la partecipazione responsabile dei ragazzi ai destini della comunità osimana.

Ma tutto questo rischia oggi di perdersi irrimediabilmente per sempre. Le cause ?

1)  l’impossibilità da parte dell’Associazione OsimoAmbiente di poter utilizzare  la propria sede: la “Casa degli Ailanti” di via Capanne 11. La casa con tutte le pertinenze –  di proprietà della Provincia di Ancona e  concessa in uso gratuito al Comune di Osimo con impegno da parte di quest’ultimo di adeguare la struttura all’uso delle attività di Educazione Ambientale – è attualmente inutilizzabile.
Dopo aver per tanto tempo sollecitato la sistemazione e la messa a norma della casa, dal giugno del 2008 sono iniziati i dovuti lavori di adeguamento strutturale e di adeguamento alle norme di sicurezza che ad oggi non sono ancora terminati.  Anzi è più di un anno che tali lavori sono stati di fatto sospesi  e il protrarsi di tale situazione determina il rischio di vanificare i lavori ad oggi in parte eseguiti. Sono già evidenti i danni arrecati dalle infiltrazioni dell’acqua piovana sul pavimento nuovo del primo piano ed altri evidenti danni determinati dalla interruzione  dei lavori.

Non disporre di una struttura per le proprie attività impedisce all’Associazione di poter svolgere le proprie finalità e proposte educative: ospitare scolaresche, organizzare soggiorni estivi per ragazzi e di settimane verdi rivolte alle scuole, offrire la possibilità di incontri per le associazioni naturaliste e per  quanti in città vogliano godere di questa “Oasi naturale”, bene e patrimonio di tutti gli osimani.
Non disporre di una struttura con i servizi annessi impedisce inoltre all’Associazione di poter entrare nella rete provinciale e regionale delle C.E.A. ora LABTER  e questo comporta essere tagliati fuori  dai previsti contributi riservati a tali proposte educative da parte della Regione Marche.

2)  il drastico ridimensionamento del contributo economico elargito dall’Amministrazione Comunale,  rispetto a quanto più volte  promesso, per far fronte alle tante spese di gestione e di mantenimento dei luoghi. Spese che ad oggi i volontari di OsimoAmbiente hanno sempre anticipato personalmente per non interrompere le attività programmate,  contando comunque su un concordato contributo economico da parte dell’Amministrazione Comunale che oggi con sconcerto scoprono diverso da quello promesso e mortificante rispetto alle energie e agli impegni assunti.

Con questa interrogazione che andremo a discutere nel civico consesso di martedì 28 settembre ho voluto accogliere l’appello in sostegno all’attività  dell’Associazione OsimoAmbiente.

Mi auguro che l’amministrazione delle Liste “Simoncini&Latini” riveda le proprie posizioni, garantendo all’Associazione OsimoAmbiente il giusto e degno riconoscimento  in termini di contributo economico annuale che garantisca all’Associazione di poter continuare nella meritoria attività che va a beneficio di tutta la comunità osimana. E che inoltre si attivi  – per quanto di propria competenza e comunque a farsi parte diligente per concorrere –  ad individuare risposte atte a sbloccare l’attuale impasse dei lavori della “casa degli Ailanti”.

Paola Andreoni

“Puliamo il Mondo”
ma nel nostro piccolo salviamo anche una parte bella ed unica della nostra città,
 il lavoro ed i progetti dell’Associazione  OsimoAmbiente

 Questo il testo dell’interrogazione.

Alla  c.a.    Sig. Presidente del Consiglio Comunale   Comune di Osimo
Alla  c.a.    Sig.   Sindaco  Comune di Osimo                        

INTERROGAZIONE

Oggetto: stato dei lavori Casa degli Ailanti CEA

 La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni

 Premesso che

 A giugno 2008 erano iniziati i dovuti lavori di adeguamento strutturale e di adeguamento alle norme di sicurezza della Casa degli Ailanti CEA  sita in via Capanne.  Lavori necessari – dovevano terminare entro il 2008 – per  consentire di riutilizzare la struttura ( casa e pertinenze)  all’uso di Centro di Educazione Ambientale e per le iniziative collegate all’attività educativo-didattica  svolta nella così detta “ Aula Verde la Confluenza” da parte dell’Associazione OsimoAmbiente;

 considerato che

 È da circa un anno che i suddetti lavori sono bloccati impedendo  all’Associazione OsimoAmbiente di poter svolgere compiutamente la propria meritevole attività di volontariato. Attività che è stata rivolta a beneficio di tante  scolaresche, di gruppi naturalisti e di tanti altri soggetti pubblici e privati che hanno potuto usufruire ed apprezzare le diverse iniziative promosse attraverso incontri ed eventi di conoscenza, di educazione ambientale e  di socializzazione;

Il protrarsi della sospensione dei lavori della Casa degli Ailanti CEA determina il rischio di vanificare  i lavori ad oggi in parte eseguiti; infatti sono già evidenti i danni arrecati dalle infiltrazioni dell’acqua piovana sul pavimento nuovo del primo piano che rischia di rendere vane le opere di manutenzione straordinaria fin qui eseguite con conseguente spreco delle risorse pubbliche finora investite.

Sono anche evidenti errori di progettazione ed esecuzione dei lavori che di fatto impediranno  il pieno utilizzo della struttura una volta completata, come la porta d’ingresso ai servizi igienici.

SI CHIEDE al SINDACO

1) di  relazionare in ordine allo stato di attuazione dei lavori previsti di adeguamento strutturale e di adeguamento alle norme di sicurezza della Casa degli Ailanti CEA  sita in via Capanne e di quanto ad oggi  eseguito onde fornire riferimenti certi all’Associazione OsimoAmbiente e a tutti i cittadini osimani che da anni sono privati della fruibilità  di questo “bene della comunità osimana”;
2) di relazionare circa  i motivi che ad oggi    impediscono la completa  realizzazione degli interventi così come  progettati;
3) di conoscere in che modo il Comune di Osimo intende farsi parte diligente per concorrere ad individuare risposte atte a sbloccare la situazione;
4) di relazionare su quali iniziative intende intraprendere, in caso di mancanza di risorse, per  destinare fondi finalizzati ad incidere e risolvere la questione sopra indicata, al fine di consentire il rientro e la fruibilità della casa entro tempi brevi  e certi all’associazione OsimoAmbiente  e a tutta la  comunità osimana evitando così che le risorse economiche già investite siano sprecate;
5) di spiegare le motivazioni che hanno determinato la sospensione dei contributi straordinari richiesti dall’Associazione OsimoAmbiente, concordati e garantiti dall’ex sindaco Latini (capo staff dell’attuale Amministrazione che garantisce “continuità” con quella precedente da lui stesso diretta) a fronte di un insieme di servizi offerti dall’Associazione stessa. Si precisa che i contributi concordati e promessi a suo tempo per 10.000,00 € sono stati ridotti a € 3.000,00 somma questa che non copre assolutamente l’impiego di risorse che i soci-volontari di OsimoAmbiente hanno già anticipato e sostenuto per far fronte alle esigenze di manutenzione  dell’area dell’Aulaverde “La Confluenza” e a beneficio della struttura.
Osimo lì, 15 settembre 2010                                         

___Il  consigliere  comunale
capogruppo  del Partito Democratico
_____Paola Andreoni

Impianti fotovoltaici su terreni agricoli in Osimo. Ecco la risposta del Sindaco.

Dopo quattro mesi  è arrivata finalmente la risposta ( prot. 26718 del 25/8/2010) alla interrogazione scritta sugli impianti fotovoltaici  sui terreni agricoli. A tal riguarda vanno ricordate le diverse posizioni.
Da una parte la sottoscritta che si dichiara a favore dell’utilizzo di questa fonte di energia ma allarmata e contraria all’eccessivo consumo del terreno agricolo ( fotovoltaico si ma sui tetti,  su  terreni già compromessi,  sui tetti di capannoni , sui tetti dei parcheggi, ecc.); inoltre  ritiene  opportuno che l’Amministrazione Comunale si doti di un regolamento al fine di scongiurare fenomeni di “fotovoltaico selvaggio”.
Dall’altra, la posizione degli inquilini di palazzo del Comune –  Simoncini&Latini – per i quali il problema non sussiste,  (anzi, coinvolte attivamente  dal  fenomeno del ” fotovoltaico a terra “: Latini come produttore,  mentre un assessore risulta progettista di tali opere),  si sono dichiarati contrari a ogni freno , a qualsiasi vincolo circa la possibilità d’installare impianti di produzione di energia rinnovabile nel nostro territorio, quindi favorevoli al consumo  senza freni dei terreni agricoli.
A supporto delle loro posizioni, e  in modo demagogico come nel loro stile,  hanno giustificato che il ricorso al fotovoltaico aiuta l’economia degli agricoltori osimani gravemente colpiti dalla crisi economica e mi hanno incolpato “ di essere acerrima avversaria dei poveri agricoltori costretti  a produrre  fotovoltaico, perché la campagna non rende più “.
Con la risposta fornita dall’amministrazione alla mia interrogazione con la quale chiedevo di conoscere quante erano le istanze presentate  per l’installazione degli impianti fotovoltaici nei terreni agricoli, diventa immediatamente  chiaro a tutti che la maggior parte dei richiedenti non sono agricoltori.
Ecco l’elenco delle istanze di domanda ( triplicate nel 2010 rispetto al 2009) per l’ installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli osimani, con specifica dell’indicazione della collocazione degli impianti e dei KW di potenza energetica di ciascun impianto.  ( Ho omesso dall’elenco  gli impianti inferiori a 200 Kwp):

richiedente

Ubicaz.impianto Kwp
Sun Solution srl Via Chiaravallese 1.620
Fotosolar Enery spa Via di Jesi 1.040
M.R.G. srl Via Linguetta 1.999
Lanari A. e M. Via Molino Basso 1.958
Latini A. – Latini Dino Via Molino San Polo 1.903
Pesaresi M. – Pesaresi P. Via San Valentino 1.903
Apollo Europe srl Via Cagiata, 84 1.754
Tenuta Casenuove srl Via Coppa 1.717
Del Monte A. Via Fosso 1.716
OMAC Via Osteriola 1.702
C.P.E. snc Via Bellafiora 1.700
Az.Agricola Fava G. Via Colle San Biagio 1.691
Vignoni M. Via Abbadia 1.650
Novapover R1 srl Via Cola, 27 1.576
Hercolani Fava Simonetti Via Fontemurata 1.500
Ist.Campana Via delle Querce 1.497
Mezzelani A. M. Via Soderini 1.459
Cons.Bonifica del Musone Via Coppa 1.304
Fortecno snc Via Fratte, 24 1.300
Az.Agr. Bietti F. Via San Biagio 1.200

Nella maggioranza dei casi sono società di capitali e ciò dimostra che dietro  questi campi voltaici non ci sono i “poveri agricoltori” ma ditte, a volte  società appositamente costituite.
Con l’ interrogazione si chiedeva di  dare regole al fenomeno  del fotovoltaioco a terra,  cercare di conciliare i diversi interessi: quelli degli imprenditori da una parte tesi a cogliere delle legittime opportunità e quelli che si richiamano al benessere collettivo, alla tutela ambientale e paesaggistica dall’altro il cui primo difensore deve essere proprio l’Ente Locale.

Bene ha fatto quindi la Regione Marche che è intervenuta sulla problematica – cogliendo  il pericolo ambientale e paesaggistico che deriva dalle distese di pannelli solari che  consumano  il suolo – ponendo il   limite di 200 kilowatt per la assoggettabilità degli impianti fotovoltaici alla procedura di valutazione di impatto ambientale. Questo malgrado il consigliere Latini ( che qualcuno ingenuamente pensa che  in Regione rappresenti gli interessi della nostra città) abbia proposto un emendamento con il quale voleva che tale limite fosse 500 Kw. Emendamento che è stato sonoramente bocciato e rispedito al mittente dalla maggioranza.

Emendamento n. 2/7 del Consigliere Latini: (pag.38 Allegato Resoconto verbale)
Al comma 1, lettera n decies, il punto 2) è sostituito dal seguente:
“la cui potenza complessiva sia inferiore o uguale a 500 kW a condizione che non ricadano in ambiti sottoposti a vincolo di tutela integrale del PPAR o vincolo d’inedificabilità assoluta imposta dai PRG ad esso adeguati;”.
Lo pongo in votazione.   ( – L’Assemblea legislativa non approva – )

—-Paola Andreoni
capogruppo PD Osimo

Fotovoltaico in Osimo: occorre chiarezza e trasparenza.

Precisato che in data 6 agosto ho  presentato la seguente  interrogazione:

                                  INTERROGAZIONE a RISPOSTA ORALE e SCRITTA
Oggetto:  Installazione e progettazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli osimani e ruolo dell’Amministrazione Comunale.
La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni
                                                                           Premesso che
Nella discussione consiliare del 20/5/2010 che ha fatto seguito ad una precedente interrogazione avente ad oggetto “installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli” il Sindaco ha dichiarato: 
..Premessa  una cosa…premesso  che noi non vogliamo limitare il fotovoltaico in città, qualunque esso sia chi sia quello su territorio agricolo… che sia quello sul territorio industriale…. che sia quello sul territorio in residenziale…”

                                                        INTERROGA IL SINDACO per sapere
1)    Se componenti della Giunta Comunale svolgono prestazioni di natura professionale riguardo la progettazione e l’installazione di impianti fotovoltaici di grandi estensioni autorizzati sul territorio comunale;
2)    Se componenti della Giunta e/o del Consiglio risultano soci di società svolgenti attività sul territorio in materia di impianti fotovoltaici;
3)    Se sono state approfondite le eventuali singole posizioni al fine di verificare la sussistenza o meno, di situazioni di conflitto di interesse, e quindi di compatibilità con la permanenza nel ruolo pubblico svolto dagli eventuali soggetti interessati.
Si richiede altresì di fornire alla sottoscritta una risposta scritta dei suddetti punti.                                    
Il  consigliere  comunale capogruppo  del Partito Democratico    
Paola Andreoni

Si chiede all’Amministrazione di dare notizie alla cittadinanza delle risultanze di detta interrogazione specie con riferimento a situazioni di eventuali possibili conflitti di interesse.

Con l’occasione la sottoscritta fa presente che in data 28/4/2010 ha già presentato interrogazione in cui chiedeva i dati degli impianti fotovoltaici autorizzati su terreni agricoli del territorio osimano senza che a tutt’oggi a distanza di ormai tre mesi siano state fornite le risultanze scritte e orali così come richieste.

Sollecito pertanto il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale a voler fornire risposta  a tale interrogazione. La sottoscritta non può immaginare che l’Amministrazione Comunale osimana non è in grado di sapere quanti impianti sono stati ad oggi autorizzati perché se questo fosse, verrebbe meno da parte del’Amministrazione stessa la  funzione di gestione  e programmazione del territorio,  che comprenda anche la realizzazione di impianti fotovoltaici di produzione industriale.

Il rischio è che  dopo l’espansione urbanistica che ha compromesso la bellezza e la funzionalità del  nostro paesaggio, si continui su questa strada con l’autorizzazione indiscussa di impianti fotovoltaici di grossa taglia. Infatti stiamo assistendo ad un pericoloso proliferare di impianti fotovoltaici  realizzati su suoli fertili, sottratti alla campagna. Si costituiscono apposite aziende agrarie per coltivare “il fotovoltaico”  sulle pianure di Campocavallo, Passatempo e Casenuove così come su crinali di colline come a San Sabino.
Ritengo che l’uso spropositato del consumo dei suoli fertili per un “fotovoltaico selvaggio” di tipo industriale compromette il carattere di sostenibilità ambientale che tale tecnologia offre.
La forte concentrazione di potenza installata su pochi e grossi impianti realizzati al suolo rischia infatti di vanificare quella che è la caratteristica peculiare ed interessante dell’energia solare ovvero la produzione/generazione distribuita sul territorio grazie a piccoli/medi impianti .
Preciso da ultimo che le posizioni assunte dalla sottoscritta in detta interrogazione hanno anticipato quelle assunte  di recente dalla Regione Marche. In tale contesto va ampliamente sottolineato – anche e soprattutto alla luce di quanto apparso sulla stampa locale che menzionava  fra le richieste di realizzazione di  impianti fotovoltaici su terreni agricoli anche quella riferibile al consigliere Latini ( la cui progettazione è stata affidata all’ass. Antonelli) – come il consigliere regionale Latini  in Regione di fronte alle proposte di limitare il consumo del suolo per impianti fotovoltaici a terra al fine di tutelare  il ruolo dell’agricoltura, si sia espresso diversamente rispetto alla maggioranza di cui fa parte.
Sono convinta che è assolutamente necessaria, anche nella nostra città l’adozione di un regolamento atto a tutelare il consumo di territorio agricolo da impianti per la produzione di energia, evitandone ad esempio l’installazione nelle zone di interesse archeologico, nei crinali delle colline, ecc.

Da ultimo si conferma come il PD è favorevole ad incentivare forme di investimento in energie rinnovabili, ed in particolare a considerare il fotovoltaico – vale a dire la conversione dei raggi solari in energia elettrica – come una delle tecnologie portanti e centrale del nuovo modello energetico locale e nazionale, ma è anche consapevole che dietro i campi fotovoltaici si celano enormi interessi economici. La scelta del PD è quella di assumere responsabilmente un indirizzo preciso: quello di voler difendere il territorio e  un interesse generale legato alla nostra economia.

Paola Andreoni

 Campocavallo: altro  suolo sottratto all’agricoltura.

Durante la campagna elettorale le Liste Simoncini&Latini avevano promesso su questo luogo  “Parco Urbano” e “orti per anziani”. Per ora vediamo, anche a ridosso del centro storico,  altro fotovoltaico a terra  e ….. nulla.     

Sicurezza scolastica: non vogliamo scuole fuorilegge nella nostra città.

Quanto sono sicure le scuole osimane?

La sicurezza degli edifici scolastici è una priorità assoluta.
I Comuni nel corso dell’anno scolastico appena concluso avevano l’obbligo di effettuare una ricognizione dello “stato di salute” delle scuole .
Con questa interrogazione chiedo di sapere   i dati di questo check up sugli edifici scolastici osimani per avere un quadro completo delle condizioni dello stato delle  nostre scuole  ed eventualmente  spingere il Comune ad intervenire immediatamente qualora dai riscontri siano emerse urgenze e criticità.
Intanto sono stati deliberati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) importanti fondi per la sistemazione di  due istituti scolastici  osimani di scuola secondaria I° grado: “G. Cesare” e “Osimo Stazione”.
Segue l’interrogazione e aspetto ( e l’ aspettano anche tutte le famiglie osimane)   una puntuale risposta .

Osimo, 5 luglio 2010

Al  Sindaco di Osimo
Al Presidente del Consiglio Comunale di Osimo

INTERROGAZIONE
(a risposta scritta e orale)

OGGETTO: Edilizia scolastica. Tra i progetti finanziati la “scuola secondaria I° “G. Cesare” e “Osimo Stazione”, Piazzale Bellini,

Premesso che il problema della sicurezza degli edifici scolastici si pone drammaticamente all’attenzione dell’Italia da diversi anni;
Considerato che nel “Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici” sono stati finanziati undici progetti in provincia di Ancona per nuove scuole o interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza di scuole primarie e secondarie nei Comuni di Ancona, Corinaldo, Fabriano, Jesi, Osimo, Ripe, Falconara per complessivi 4.471.000;
Considerato che tra i progetti di cui sopra rientra per il Comune di Osimo di  scuola secondaria I^ “G. Cesare” e “Osimo Stazione”, Piazzale Bellini, per complessivi € 497’000.00;
Considerato che il provvedimento di finanziamento è stato deliberato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) che ha finanziato in tutto il territorio nazionale oltre 1.500 progetti per circa 350milioni di euro;
Considerato che si tratta della prima tranche di finanziamento per l’ edilizia scolastica a valere sui fondi destinati dall’ultima legge finanziaria ammontati ad un miliardo di euro;
Considerato che vi sono ancora da distribuire complessivamente 650milioni di euro, meno 220 andati all’Abruzzo, che il PD ritiene comunque insufficienti per mettere in sicurezza le scuole italiane, considerato altresì l’impegno degli stessi gruppi Parlamentari PD che si erano battuti per un finanziamento di un miliardo di euro in finanziaria;
Considerato che il PD continuerà ad operare perché si decida in fretta anche la destinazione dei fondi residui e soprattutto si vigili sulle procedure di assegnazione, in modo che siano chiare e trasparenti.
Considerato che l’ordine degli ingegneri regionale ha infatti stimato, di recente, che nelle Marche risultano 130 edifici non a norma
Considerato che il finanziamento complessivo per le Marche è di 10.5000.000 euro per 42 scuole

Interroga l’Amministrazione

  1. Per sapere se è al corrente dell’oggetto della presente interrogazione;
  2. Se è intenzione della medesima Amministrazione procedere  nella direzione sovraindicata relativamente alla scuola secondaria I^ “G. Cesare” e “Osimo Stazione”, Piazzale Bellini, al fine di accrescere le garanzie di sicurezza degli edifici scolastici;
  3. Per conoscere in riferimento al punto 2 di quali interventi si tratta;
  4. Quali specifici investimenti l’Amministrazione intenda tempestivamente prevedere per questo obiettivo nei restanti edifici scolastici del territorio Osimano anche alla luce degli esiti della valutazione tecnica sulla vulnerabilità sismica di tutti gli  edifici scolastici del territorio osimano.
  5. per conoscere  gli esiti della ricognizione effettuata su tutti gli edifici scolastici del territorio osimano  in ordine: alla valutazione tecnica svolta sulla vulnerabilità sismica, allo stato generale di conservazione e di eventuale degrado delle scuole e degli impianti ivi presenti, alla esistenza di barriere architettoniche e la natura delle stesse, alla presenza delle necessarie condizioni di sicurezza, alla esistenza delle varie certificazioni richieste, con particolare riferimento all’agibilità, all’idoneità sismica e alla normativa in materia  “anti-incendio”.

p. il Gruppo Consiliare PD Osimo
Paola Andreoni

Fotovoltaico sì, ma dove? No sui terreni liberi o agricoli.

 Produrre energia elettrica con l’uso di pannelli fotovoltaici è una pratica che si sta sempre più diffondendo, anche grazie ai contributi ed ai vantaggi fiscali, e a questo non si può che guardare con favore, dal momento che si utilizza una fonte energetica inesauribile, il sole, e si contribuisce in modo sostanziale alla riduzione di emissione in atmosfera di gas serra.
Accanto alla creazione di piccoli impianti localizzati sui tetti degli edifici, però, stanno ora iniziando a proliferare le richieste di autorizzazione alla creazione di impianti a terra, denominati “parchi fotovoltaici”: si tratta di schiere di pannelli disposti su diverse file parallele con adeguato orientamento, sopraelevati rispetto al piano di campagna.
Osimo non è esente da questo fenomeno, esiste già un impianto a San Sabino e sono state presentate  richieste  per altri similari impianti.
La realizzazione di tali impianti deve fare riflettere per molte ragioni, la prima delle quali è:
perché occupare suolo agricolo per realizzare impianti che possono trovare spazio (e tanto!) su superfici già irrimediabilmente compromesse dal punto di vista naturale, come ad esempio i tetti dei capannoni, i tetti delle civili abitazioni ecc.
Ci sono poi altre considerazioni non meno rilevanti:
L’impatto sul paesaggio determinato da ettari di filari di pannelli, al di sotto dei quali nel migliore dei casi ci può essere un prato nel quale però la biodiversità sarà sicuramente ridotta, mentre invece i pannelli integrati nei tetti hanno un impatto visivo minimo e quello ambientale nullo;
I contributi che vengono elargiti per promuovere giustamente la diffusione delle energie rinnovabili provengono da una quota che tutti paghiamo sulla bolletta elettrica: sarebbe più giusto che venissero ripartiti in piccole quote per finanziare piccoli impianti famigliari piuttosto che essere assorbiti da grandi impianti costruiti a scopo speculativo. Come dire: è meglio dare come incentivo 1.300.000 euro/anno a beneficio di un’unica persona o 1.300 euro a mille famiglie?
– La diffusione di piccoli impianti, nei quali le famiglie diventano produttrici di energia, stimola la consapevolezza dei propri consumi e l’acquisizione di stili di vita energeticamente sostenibile.
Per tali motivi  credo che  sia necessario intervenire al più presto per regolamentare la materia al fine di evitare – nel nostro territorio – una proliferazione incontrollata degli impianti fotovoltaici a terra con tutto ciò che di negativo ne deriva. Con l’interrogazione presentata si invita l’Amministrazione Comunale a ricercare con urgenza gli adeguati strumenti di pianificazione urbanistica per arrestare il pericoloso dilagare di impianti fotovoltaici su terreni liberi e, addirittura, agricoli.


                        INTERROGAZIONE a RISPOSTA ORALE e SCRITTA

Oggetto:  Installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli.

La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni

Premesso che

– Pur dichiarandoci  favorevoli ad incentivare forme di investimento in energie rinnovabili, ed in particolare a considerare il fotovoltaico – vale a dire la conversione dei raggi solari in energia elettrica – come una delle tecnologie portanti e centrale del nuovo modello energetico locale e nazionale;

Visti i contenuti

– del Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 ad oggetto: “Attuazione della direttiva 2001/77/Ce relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità;
– del Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 19 febbraio 2007 ad oggetto: “Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell’art. 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387”;
– del  comma 7 dell’art. 12 del D.Lgs. n. 387/2003 che dispone che: gli impianti di produzione di energia elettrica – di cui all’art. 2, primo comma, lettere b) e c) – possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici; nell’ubicazione si dovrà tenere conto delle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, così come del patrimonio culturale e del paesaggio rurale di cui alla Legge 5 marzo 2001, n. 57 artt. 7 e 8, nonché del Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 228 art. 14;

Precisato che

– E’ cresciuta la consapevolezza del pericolo che  l’esponenziale consumo di suoli fertili, genera il progressivo surriscaldamento del pianeta, pone problemi crescenti al rifornimento delle falde idriche, impoverisce la sovranità alimentare e non reca più alcun beneficio, né sull’occupazione né sulla qualità della vita dei cittadini. Il fotovoltaico su terreni agricoli rischia infatti di determinare danni quali l’erosione dei suoli, la perdita di fertilità e può compromettere la biodiversità;
– II  temi della qualità dell’aria, del risparmio energetico, del risparmio idrico, la conservazione del territorio agricolo e l’uso di energie alternative sono tra quelli posti come prioritari dalla  nostra azione politica a favore della nostra comunità cittadina;

–  Benché la tecnologia fotovoltaica consenta di produrre energia “pulita”, utilizzando una fonte rinnovabile, non la si può considerare priva tout court di impatto sull’ambiente, in quanto occorre distinguere tra le diverse tipologie di impianto. In particolare, essa è difficilmente condivisibile quando è realizzata mediante impianti a terra di pannelli fotovoltaici su suoli liberi. Gli impianti fotovoltaici posti su terreni rischiano di ridurre fortemente l’attività fotosintetica e la biodiversità. Inoltre, per carenza/assenza di precipitazioni, a causa della copertura, la superficie andrebbe incontro a progressiva desertificazione;
– La forte concentrazione di potenza installata su pochi e grossi impianti realizzati al suolo rischia in poco tempo di vanificare quella che è la caratteristica peculiare ed interessante dell’energia solare, ovvero la produzione/generazione distribuita sul territorio grazie a piccoli/medi impianti che nell’ottica originaria dei creatori del meccanismo di incentivazione pubblica dovevano avere un peso consistente nell’economia generale del programma. Ovvero: essendo previsto un limite massimo di potenza installabile che può fruire delle attuali agevolazioni pubbliche, questi grossi impianti a terra precludono ad altre utenze la possibilità di accedere a tali benefici;

INTERROGA IL SINDACO per sapere

1) Quanti sono alla data odierna gli impianti fotovoltaici su terreni agricoli autorizzati e/o realizzati, la collocazione degli impianti, i mq. di pannelli installati e i KW di potenza energetica dagli stessi  prodotta;
2) Quante sono alla data odierna le istanze  pervenute in Comune – e ancora da autorizzare – per l’installazione di pannelli di impianti fotovoltaici su terreni agricoli, con specifica della collocazione degli impianti oggetto dell’istanza, i mq. di pannelli previsti e i KW di potenza energetica che si  prevede di produrre;
3) Se intende prendere  iniziative e provvedimenti tesi ad un razionale utilizzo del fotovoltaico in particolare per quanto riguarda l’installazione sui tetti e/o su superfici già compromesse in termini di suolo perso per non consumare terreno agricolo libero;
4) Se e quali provvedimenti intende adottare per venire incontro alle legittime proteste dei cittadini le cui abitazioni sorgono in prossimità dei parchi fotovoltaici;
5) Se condivide le preoccupazioni oggetto della presente interrogazione e se è disposto a sottoporre la problematica all’Associazione dei Comuni Italiani ( Anci) affinché questa evidenzi la questione in Conferenza Stato Regioni Enti Locali per arrivare a disciplinare la materia con linee guida nazionali.

Si richiede altresì, in occasione della  seduta del Consiglio Comunale in cui la presente interrogazione si discuterà,  di fornire alla sottoscritta una risposta scritta dei dati richiesti.

 Osimo lì, 27 aprile 2010                                                       

Paola Andreoni consigliere  comunale
capogruppo  del Partito Democratico

Terreno agricolo


Lo stesso terreno agricolo, ora parco fotovoltaico.

                                                                                         

Palazzo Viglietti: la Procura indaga.

Alla notizia delle indagini della  Procura della Repubblica e sul disposto sequestro del  cantiere di Palazzo Viglietti voglio  riproporre quanto il gruppo consiliare del PD e la sottoscritta avevano a suo tempo rilevato con una apposita interrogazione consiliare.

Scrivevo il 17 luglio 2009 su questo blog.

ex palazzo Viglietti…….sempre più in alto.

Parafrasando Titti con la sua famosa esclamazione:”Mi è semblato di vedere un gatto”, direi che della nuova costruzione in Piazza Rosselli dell’ex Palazzo Viglietti si potrebbe dire: “Mi sembra una roba esagerata rispetto alla vecchia costruzione”. Non lo dico solo io ma credo che tutti gli osimani si stanno ben rendendo conto che lì non si è ricostruito, ma lì in pieno centro storico si è SPROPOSITATAMENTE INGIGANTITO. Con la allegata interrogazione consiliare chiedo pubblicamente una risposta precisa da parte dell’ amministrazione delle liste Simoncini&Latini. Ricordo che sono loro che sono stati chiamati a guidare questa città, che sono loro che rilasciano le autorizzazioni e che sono loro i responsabili dei controlli circa eventuali abusi edilizi. Aspettiamo risposte precise e speriamo non ci dicano anche in questo caso che la colpa è della Provincia, della Regione, dell’ASUR,  del Centro Sinistra, di Prodi, di Niccoli e/o della sottoscritta Paola Andreoni.

Questo il testo della interrogazione

Alla  c.a.    Sig. Presidente del Consiglio Comunale  Comune di Osimo
                                                                           INTERROGAZIONE
Oggetto:  lavori Palazzo Viglietti      
  
La   sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni
                                                                                   premesso
– che è evidente a tutti i cittadini osimani la difformità dell’opera attualmente in corso di ristrutturazione – sia in ordine al volume che all’altezza – con quello che era la precedente volumetria del palazzo ex Viglietti;
– che dal blog istituzionale del Comune di Osimo del 27 giugno 2009  a firma del Sindaco, si apprende che l’Amministrazione Comunale ha avviato una verifica sui lavori attualmente in corso a Palazzo Viglietti e ciò per accertare la conformità delle opere in corso di esecuzione con i relativi atti di approvazione;
– che sempre dal blog istituzionale del Comune di Osimo a firma del Sindaco, si apprende che diversi concittadini hanno effettuato diverse segnalazioni a riguardo
                                                          Interroga il Sindaco per conoscere
1) I titolari, i professionisti responsabili a vario titolo e l’impresa realizzatrice dell’intervento edilizio in corso all’ex  Palazzo Viglietti;
2) La natura e le prescrizioni del permesso a costruire   rilasciato dal Comune di Osimo per i suddetti lavori e l’indicazione delle varie autorizzazioni ad oggi rilasciate;
3) Lo stato dei controlli e verifiche  e quanto al momento accertato da parte dell’Amministrazione Comunale;
4) Se l’Amministrazione Comunale abbia o meno adottato provvedimenti in merito alle eventuali difformità riscontrate e l’esito dell’iter delle varie procedure intraprese in sede di autotutela
Osimo lì, 21 luglio 2008         
Paola Andreoni
onsigliere  comunale   capogruppo del Partito Democratico

L’interrogazione è stata dibattuta in Consiglio Comunale nella seduta del 31 luglio 2009. Leggete le risposte fornite  dall’Amministrazione (segue estratto della verbalizzazione della seduta consiliare) .

VERBALE CONSIGLIO COMUNALE Seduta  del  31/07/2009
– Interrogazione del consigliere Andreoni in merito ai lavori Palazzo Viglietti

Presidente Gallina – (da lettura dell’interrogazione) presentata dal Consigliere comunale Paola Andreoni “ Premesso che è evidente a tutti cittadini osimani la difformità dell’opera attualmente in corso di ristrutturazione, sia in ordine al volume che all’altezza con quella che era la precedente volumetria del palazzo Viglietti, che dal blog istituzionale del Comune di Osimo delle 27 giugno 2009 a firma del sindaco si apprende che l’amministrazione comunale ha avviato una verifica sui lavori attualmente in corso a palazzo Viglietti e che ciò per accertare la conformità delle opere in corso di esecuzione con i relativi atti di approvazione, che sempre dal blog istituzionale del Comune di Osimo a firma del sindaco si apprende che diversi concittadini hanno effettuato diverse segnalazioni al riguardo interroga il sindaco per conoscere i titolari, i professionisti responsabili a vario titolo e l’impresa realizzatrice dell’intervento edilizio in corso a palazzo Viglietti. La natura e le prescrizioni del permesso a costruire rilasciato dal comune di Osimo per i suddetti lavori e per l’indicazione delle varie autorizzazioni ad oggi rilasciate, lo stato dei controlli e verifiche e quanto al momento accertato da parte dell’amministrazione comunale, se l’amministrazione comunale abbia o meno adottato provvedimenti in merito alle eventuali difformità riscontrate e l’esito dell’iter delle varie procedure intraprese in sede di autotutela. La consigliere comunale, capogruppo del partito democratico Paola Andreoni”.
Risponde l’Assessore Alessandrini, prego Assessore ne ha facoltà

Assessore AlessandriniSi rispondo nell’ordine delle domande che sono state fatte nell’interrogazione, il titolare del permesso a costruire è la proprietaria dell’edificio la Cevi Costruzioni Srl di Osimo, il progetto è stato redatto dagli ingegneri Alessandro Molini di Ancona e dall’architetto Marco Vignoni di Osimo, il direttore dei lavori e l’architetto Marco Vignoni, l’impresa esecutrice è la Vignoni Aldo S.r.l., il permesso a costruire è il numero 90 del 16 maggio 2008 inerente lavori di ristrutturazione edilizia con ampliamento e cambio di destinazione d’uso del palazzo Viglietti.
Le prescrizioni particolari sono: il titolare del permesso di costruire dovrà provvedere su precisa richiesta dell’amministrazione comunale a ripristinare lo stato del fondo stradale della via pubblica prima della richiesta del certificato di agibilità o in alternativa prestare apposita cauzione dell’importo complessivo pari al lavoro di ripristino da eseguire;
2- il titolare del permesso di costruire dovrà impiegare forme alternative alle fonti energetiche tradizionali, quali sistemi fotovoltaici e/o solari o geotermici o eolico o di risparmio energetico privilegiando i criteri di bioedilizia;
3- il titolare del permesso di costruire dovrà rispettare le seguenti prescrizioni presenti nell’autorizzazione allo scarico numero 219 delle 25 gennaio 2008 rilasciato dalla società Astea. I bozzetti finali di ispezione distinti per tipologia di acque dovranno essere realizzati a ridosso del limite di proprietà e seguendo lo schema Astea numero 5, l’allaccio dovrà essere realizzato con tubi in pvssn4….1401 di opportuno diametro sulla pubblica fognatura di via costa del Borgo. La tipologia degli scarichi dovrà essere conforme alle normative vigenti in materia. Il titolare del permesso di costruire, unico responsabile sia nella sua proprietà,
sia all’esterno, per danni a terzi di qualsiasi natura e in qualsiasi controversia per quanto concerne l’attività di spostamento e di abbattimento di essenze arboree interferenti con l’edificato. Il titolare del permesso di costruire durante i lavori di realizzazione dell’edificato dovrà porre delle protezioni atte a salvaguardare le essenze arboree presenti nell’aria come descritto dall’articolo 17 del vigente  piano del verde comunale. Dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni presenti nel parere di conformità alla prevenzione incendi, protocollo numero 35504 del 7 febbraio 2008 rilasciato dal comando provinciale dei vigili del fuoco di Ancona a-siano attuati gli obblighi connessi con l’esercizio dell’attività previsti dall’articolo 5 dpr 37/98, siano attuati per quanto applicabili i criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro. Gli impianti elettrici di messa a terra e protezione contro le scariche atmosferiche siano realizzati ed installati a regola d’arte in conformità a quanto previsto dalla legge 186 del ‘68. Sia installata idonea segnaletica di sicurezza conforme a quanto previsto nel decreto legislativo 493 del ‘96. Per degli impianti e per le strutture, per le strutture, per l’organizzazione del lavoro eccetera vengono rispettati nel tempo gli obblighi e le indicazioni contenuti nell’articolo 3 del decreto 626 del ‘94. Il titolare del permesso di costruire dovrà cedere gratuitamente al patrimonio comunale tutte le aree previste come parcheggio pubblico anche ricadenti fuori dalla proprietà, dovendo acquisire con ciò anche le superfici di terzi comprese nel perimetro di intervento del comparto così come individuato nel piano particolareggiato del centro storico.
8- il titolare del permesso di costruire dovrà effettuare detta a completa cessione gratuita prima della comunicazione di fine lavori e della richiesta di agibilità. Le autorizzazioni ad oggi rilasciate oltre il permesso a costruire a cui ho già fatto riferimento, sono una DIA numero 76 del 25 febbraio 2009. Accertamenti effettuati: in data 7 febbraio 2009 c’è stato un sopralluogo del personale del ministero per i beni e le attività culturali direzione regionale per i beni architettonici delle Marche, nota di riscontro del sindaco in data 17/2/2009 per  trasmissione copia della documentazione richiesta al qui ha fatto seguito la quiescenza da parte del ministero. In data 5 maggio 2009 sopralluogo dell’ufficio del sub settore controllo e polizia edilizia che allo stato dei lavori non ha riscontrato irregolarità. Allo stato non risultano adottati provvedimenti conseguenti a difformità riscontrate

Presidente GallinaGrazie Assessore, allora la parola alla consigliere Andreoni per la replica… per favore… allora la parola alla consigliere Andreoni per la replica, per cinque minuti ne ha facoltà, grazie

Consigliere AndreoniGrazie Presidente, dunque voglio fare alcune considerazioni, la prima fra tutte, viene spontanea dirlo, è chi difenderà il diritto dei cittadini osimani a vedere integra la nostra città, compresa la bellezza del centro storico, voi sapete benissimo che questa opera che il Comune, che l’amministrazione comunale..

Presidente Gallina – Scusi scusi… scusi Consigliere scusi… per favore, allora io saluto con gran piacere la grande partecipazione di pubblico che questa sera c’è e mi auguro che ci sia anche in seguito nei prossimi consigli e nei prossimi lavori del consiglio comunale, però invito il sindaco e le persone presenti che se hanno necessità di discutere di alcuni punti di farlo fuori dall’aula consiliare per non disturbare i lavori, grazie, mentre invito gli altri a sedersi  per proseguire maniera più comoda l’ascolto dei lavori grazie… scusi consigliere Andreoni ha di nuovo facoltà nella parola dall’inizio

Consigliere AndreoniGrazie Presidente, dunque stavo appunto dicendo chi… chi proteggerà i diritti dei cittadini osimani a vedere integra la propria città, compreso il centro storico, dicevo appunto che voi avete autorizzato un’opera di proporzioni esagerate al centro storico, scontentando completamente la città tutta, non dico i residenti e coloro che abitano vicino a questo palazzo, ma la città tutta, perché ha un impatto veramente forte e veramente sgradevole le proporzioni che questa amministrazione ha concesso per quell’opera. Non credo che si possa aggiungere altro, chiaro è che l’assessore non poteva dirmi che le cose non erano autorizzate o non erano a norma, ci mancherebbe altro, ma rimane comunque una responsabilità di base di questa amministrazione che ha autorizzato un aumento fortissimo di volumetria per quell’edificio e che ha autorizzato un aumento in altezza di quell’edificio provocando, dico io insieme a tanti cittadini osimani, veramente gravi danni alla bellezza del nostro centro storico, vedremo anche in seguito se tutto sarà a norma e tutto sarà a regola.  Lei ha risposto in maniera compiuta leggendo praticamente quelle che sono le prescrizioni che questa amministrazione ha rilasciato, ma come è stato possibile autorizzare un aumento di volumetria, un aumento di altezza nel centro storico? Qual è la natura di questa opera che è stata concessa? è un piano di recupero? che cos’è, è una ristrutturazione, una demolizione? che cosa ha potuto autorizzare un aumento di volumetria, un aumento di altezza? questa è una vostra volontà, è chiaro che tutto il resto deve risultare assolutamente in regola e secondo le prescrizioni che voi stessi avete dato, ma la responsabilità di un’opera di così cattivo gusto e di un impatto così forte rimane solo ed esclusivamente di questa amministrazione che l’ha autorizzata scontentando, ripeto ancora, non tanto i residenti, ma la città tutta perché ha un impatto veramente forte e veramente sgradevole per la nostra città e per tutti coloro che conoscono Osimo e che la frequentano.
Io mi auguro che questa amministrazione si ravveda un po’ e che gestisca all’urbanistica in questa città in modo più consono, in modo più rispettoso di quello che è il nostro paesaggio, di quelle che sono le architetture, dei nostri edifici, del nostro centro storico proprio per salvaguardare quelli che sono i diritti dei cittadini osimani a mantenersi una città bella che invece voi con questi permessi esagerati, soprattutto nel centro storico, state veramente distruggendo. ( verbale del Consiglio Comunale del 31/7/2009)
 

Parcheggi a pagamento: erroneamente applicati aumenti tariffari non autorizzati.

 La questione degli aumenti tariffari dei parcheggi  a  pagamento,  erroneamente applicati ai cittadini e all’utenza osimana, è un’ulteriore dimostrazione della disorganizzazione e della confusione con cui l’Amministrazione Simoncini&Latini,   governa la città.

                                                                      INTERROGAZIONE
oggetto: applicazione non autorizzata dell’aumento delle tariffe dei parcheggi a pagamento nelle aree pubbliche  e nei locali del maxparcheggio.

La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni
                                                                                  visto
quanto accaduto ed ampiamente riferito dalla stampa locale in ordine agli aumenti tariffari applicati con decorrenza  gennaio 2010 da parte della soc. Park.O.spa gestore del servizio parcheggi a pagamento nelle aree pubbliche  e nei locali del Maxiparcheggio, in mancanza dei relativi atti autorizzativi
interroga il Sindaco
1) Per conoscere le motivazioni che hanno generato quanto accaduto e  protrattosi per i primi giorni dell’anno 2010;
2) Per conoscere quali provvedimenti sono stati assunti o verranno assunti in ordine alle somme indebitamente percepite dalla Park.O. spa;
3) Per conoscere a quanto ammontano le somme indebitamente percepite dalla Park.O. spa  derivanti dell’errata applicazione  tariffaria del  servizio di parcheggio a pagamento;
4) Per conoscere il n° e la data dell’atto deliberato dalla Giunta Comunale con il quale sono stati previsti aumenti tariffari per il servizio di parcheggio a pagamento;
5) Per conoscere le motivazioni per cui la Park.O.spa ha richiesto la revisione ( in aumento) delle tariffe del servizio di parcheggio a pagamento nelle aree pubbliche e nel maxparcheggio;
6) Per conoscere in base a quale normativa viene autorizzato l’aumento delle tariffe del servizio di parcheggio a pagamento prima dell’approvazione del bilancio di previsione 2010, atto quest’ultimo, di esclusiva competenza del Consiglio Comunale;
Osimo lì, 9 gennaio 2010            
                                                                                         
        Il  consigliere  comunale
capogruppo  del Partito Democratico
               Paola Andreoni

Piscina Comunale. La sua gestione, è vero che “fa…. acqua da tutte le parti ?”

E’ riportato sul sito istituzionale del Comune di Osimo il seguente comunicato  a firma del consigliere di maggioranza Dino Latini.

IL BLOG DEI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA
(23-12) LISTE CIVICHE: La piscina ha bisogno di interventi urgenti
Invitiamo il Comune di Osimo a intervenire al più presto presso la Piscina Comunale, perché in questo momento la gestione fa… acqua da tutte le parti.
Non si tratta di una accusa, ma solo di una sollecitazione, di fronte alla deprecabile disattenzione con cui viene portata avanti l’organizzazione. Chiediamo che l’Amministrazione Comunale intervenga con forza, affinché l’indirizzo pubblico torni ad essere prevalente e la gestione diventi un modello positivo, invece che negativo come è oggi. Gruppo Liste Civiche Resp.proc.pubbl.sul blob  Dino Latini.

Non so,  se le critiche in ordine alla cattiva gestione della piscina comunale formulate dal consigliere di maggioranza Dino Latini nei confronti dell’Amministrazione Comunale Simoncini&Latini di cui lo stesso  è autorevole espressione, ( rivestendo il ruolo di “capo responsabile dello Staff “),  è una critica rivolta a se stesso, sia perché Sindaco nelle due legislature precedenti, sia perché per l’appunto capo dello staff dei collaboratori dell’attuale Sindaco.
Forse si tratta di un semplice sasso gettato nello stagno per dare in pasto all’opinione pubblica un messaggio ?   ai più sconosciuto.
Al di là di ciò, quello che preme rilevare è che l’Amministrazione Comunale, per voce del suo “capo staff”, ammette che la conduzione organizzativa della piscina  costituisce un modello “negativo” che “ fa…acqua da tutte le parti ….per la deprecabile disattenzione con cui viene portata avanti l’organizzazione ” sono parole di Latini.
Una critica di  Latini al governo delle Liste ed alla gestione della città da lui stesso guidata negli ultimi 10 anni ?
Per conoscere la reale situazione della piscina comunale, in qualità di consigliere comunale, ho presentato la seguente interrogazione.

Alla  c.a.    Sig. Presidente del Consiglio Comunale                            
Comune di Osimo
Alla  c.a.    Sig.   Sindaco
 Comune di Osimo                                

                                                                      INTERROGAZIONE
oggetto: situazione della gestione dell’impianto della Piscina Comunale

La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni
                                                                                      vista
la dichiarazione del consigliere comunale Dino Latini, pubblicata in data 23 dicembre 2009 nel blog istituzionale del Comune di Osimo, con la quale l’Amministrazione Comunale è stata invitata ad intervenire in ordine all’organizzazione della gestione della Piscina Comunale
                                                                            interroga il Sindaco
1) Per conoscere dov’è che tale gestione “ fa…acqua da tutte le parti”, espressione formulata dal consigliere Dino Latini, o meglio  quali sono i problemi che presenta la gestione  della Piscina Comunale;
2) Per conoscere se tale situazione era già preesistente anche con la precedente amministrazione comunale;
3) Per conoscere a chi e a che cosa è imputabile la citata “disattenzione con cui viene portata avanti l’organizzazione” della attuale gestione del suddetto bene pubblico comunale;
4) Per conoscere quali provvedimenti l’Amministrazione Comunale ha adottato o intende adottare per porre rimedio a tale situazione che a dire del consigliere comunale Dino Latini costituisce un modello negativo di gestione.
Osimo lì, 8 gennaio 2010

 Il  consigliere  comunale 
capogruppo  del Partito Democratico
    f.to   Paola Andreoni

 

Assunzioni a tempo indeterminato nelle società partecipate osimane. A quando ?

Alla  c.a.    Sig. Presidente del Consiglio Comunale                            
Comune Osimo

INTERROGAZIONE

oggetto: istituzione  all’interno del Consiglio comunale di Osimo della figura del consigliere  aggiunto in rappresentanza degli stranieri residenti nel Comune. 

La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni

      premesso che

che sono  stati recentemente  indetti dalle società partecipate i seguenti bandi per la assunzione di personale:

 1.     ASSO srl: un  Bando di selezione pubblica per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 4 “assistenti scolastici “, bando pubblicato il 19 maggio 2009,  la cui graduatoria finale è stata approvata dal  Cda ASSO srl  del 14.09.2009;
2.    GEOS-MA.VER srl: selezione pubblica per la formazione di una graduatoria per la assunzione di operatori per lo svolgimento di servizi svolti dalla Geos Ma.Ver s.r.l., bando pubblicato il 10 novembre 2008, la cui graduatoria finale è stata approvata;
3.    PARK.O. spa: selezione riservata a personale che presta servizio presso la societa’ Park.o. s.p.a. nella qualifica di addetto al controllo parcheggi ed impianto di risalita per la stabilizzazione a tempo indeterminato di n. 2 Addetti al controllo parcheggi ed impianto di risalita in esecuzione della delibera del C.d.a. del 27 febbraio 2009, come da bando del 12/3/2009 e la cui graduatoria è stata pubblicata il 31/3/2009;
4.    PARK.O. spa: selezione riservata a personale che presta servizio presso la societa’ park.o. s.p.a. nella qualifica di addetto alla segnaletica stradale per la stabilizzazione a tempo indeterminato di n. 2 Addetti alla segnaletica stradale in esecuzione della delibera del C.d.a. del 28 Maggio 2009 come da bando del 1/6/2009 della cui graduatoria non c’è ad oggi traccia nel sito web della società;
5.    IM.OS. srl: personale da utilizzare per assunzione a tempo determinato (tre anni) In esecuzione della delibera del C.d.A. del 08/06/2009 come da bando dell’ 8 giugno 2009 della cui graduatoria non c’è ad oggi traccia nel sito web della società;

  interroga il Sindaco e la Giunta per sapere

1)    In riferimento al punto 1 se è vero che ad oggi non è ancora avvenuta l’assunzione a tempo indeterminato di 4 assistenti scolastici da parte della soc. Asso srl. In caso affermativo si chiede di esplicitarne le motivazioni;
2)    in riferimento al punto 2  se sono avvenute le assunzione come previste dal bando della soc. Geos-Ma.Ver srl in caso affermativo di specificarne il numero delle unità assunte. In caso di risposta negativa specificarne le motivazioni;
3)    in riferimento al punto 3  se è avvenuta la stabilizzazione degli addetti come previsto dal bando della soc. PARK.O. spa. In caso affermativo di specificarne il numero delle unità assunte. In caso di risposta negativa specificarne le motivazioni;
4)    in riferimento al punto 4  se è avvenuta la stabilizzazione degli addetti come previsto dal bando della soc. PARK.O. spa. In caso affermativo di specificarne il numero delle unità assunte. In caso di risposta negativa specificarne le motivazioni;
5)    in riferimento al punto 5  se sono avvenute le assunzione come previste dal bando della soc. IM.OS. srl. In caso affermativo di specificarne il numero delle unità assunte. In caso di risposta negativa specificarne le motivazioni;
Osimo lì, 4 dicembre 2009           

 Il  consigliere  comunale
capogruppo  del Partito Democratico
Paola Andreoni
 

Interrogazione consiliare:strada di accesso all’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Corridoni-Campana” in via Molino Mensa

L’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Corridoni-Campana” di via Molino Mensa  è una delle scuole  più importanti della provincia sia per la sua tradizione che per il prestigio e formazione professionale. L’ Istituto  raccoglie annualmente le iscrizioni di tantissimi ragazzi osimani e non.  Sicuramente rappresenta per la nostra città una bella realtà culturale.  Con la presente interrogazione vorrei portare all’attenzione del civico consesso la questione della accessibilità all’edificio scolastico.
Sono due le strade che si collegano all’Istituto: una strada parte dal parcheggio di piazzale Rossini ( ex piazzale San Carlo ), l’altra strada di collegamento parte da via Molino Mensa ai margini del campo sportivo comunale “Alocco”.  A mio modo di vedere entrambe queste strade  per la limitatezza della carreggiata, per il loro atato, per la loro collocazione rappresentano delle criticità. Con l’interrogazione si chiede all’amministrazione comuale di capire a chi spetta la competenza per interventi  di sistemazione e di messa a norma delle suddette strade di accesso all’Ist.Scolastico,  al fine di scongiurare pericoli e garantire,  i tanti ragazzi che a piedi o  con motorini e con le macchine giornarmente le percorrono per raggiungere la Scuola.

Alla  c.a.    Sig. Presidente del Consiglio Comunale                            

Alla  c.a.    Sig.   Sindaco                    

INTERROGAZIONE

oggetto: strada di accesso all’Istituto Tecnico Commerciale e Geometri “Corridoni-Campana” in via Molino Mensa

La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni

premesso che

 –   lungo via Molino Mensa al confine con il campo sportivo comunale “Alocco” si immette una strada a servizio di recenti costruzioni e che serve anche come accesso all’Istituto Statale “ Corridoni – Campana”;

preso atto che

 – tale strada è in condizioni pietose per le buche ivi presenti e per una asfaltatura solo abbozzata;
– la suddetta via di comunicazione  è pericolosissima:  a causa della limitatezza della carreggiata, della mancanza di un marciapiede che obbliga i pedoni – i ragazzi che frequentano la scuola ed i residenti –  ad utilizzare la già esigua carreggiata, della presenza di cassonetti dell’immondizia collocati proprio sulla confluenza con via Molino Mensa che impediscono la completa visibilità nell’accesso e nell’uscita;

 considerato che

–         la strada che si immette in  via Molino Mensa  – oggetto della presente interrogazione – costituisce con un’altrettanta disagevole via di comunicazione ( quella che scende dal piazzale Rossini ) le uniche due vie d’accesso all’Istituto Statale “Corridoni-Campana” e che, a parere della sottoscritta,  queste allo stato attuale  non rispondono alle esigenze ed al rispetto della  normativa vigente  sulla sicurezza,

interroga il Sindaco e la Giunta per sapere

1)    se l’Amministrazione Comunale sente anch’essa come proprio il problema sollevato e in tal caso perché ad oggi non sono state previste ed adottate  risoluzioni;

2)    come sono stati spesi gli oneri di urbanizzazione delle palazzine appena costruite sulla via sottostante il campo di calcio “Alocco” e perché tali oneri  non sono stati destinati per la sistemazione della carreggiata, per la sistemazione dell’ asfaltatura e dell’illuminazione della via,  da farne un collegamento viario  importante ed in  sicurezza sia per i residenti che per il traffico scolastico di accesso all’Istituto Statale “Corridoni-Campana”.

Osimo lì, 20 novembre 2009            

            Il  consigliere  comunale
capogruppo  del Partito Democratico
                    Paola Andreoni

interrogazione comunale: area di accesso al Tribunale di Osimo

 

 

Ecco come si presenta l’aria adiacente l’entrata principale del Tribunale osimano:

 

 

( Testo dell’interrogazione )

Alla  c.a.    Sig. Presidente del Consiglio Comunale

Alla  c.a.    Sig.   Sindaco del Comune di Osimo

 INTERROGAZIONE 

oggetto: sistemazione parcheggio adiacente entrata nuova sede del Tribunale di Ancona sezione distaccata di  Osimo

La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni

 visto che

 –         da diversi mesi la sezione distaccata del  Tribunale di Ancona è finalmente operativa nella nuova sede in via Molino Mensa;

 considerato che

 –         non è stata ad oggi ancora completata la sistemazione dell’area adiacente l’entrata del Tribunale, area da destinare a parcheggio,  e che versa in condizioni pietose sia per quanto riguarda l’asfaltatura ( in grandissima parte mancante ), sia per la segnaletica, sia per la sistemazione del verde che  della  recinzione che ne delimita i confini;
 –         considerato che il degrado strutturale sta diventando causa di degrado sociale, con fenomeni quali l’abbandono di rifiuti anche ingombranti;
 –         allo scopo di dare a  tale area  il  dovuto decoro e valorizzazione,  in quanto accesso di una sede del Tribunale, e di   spazi attrezzati fruibili dai giovani della zona

interroga il Sindaco e la Giunta per sapere

 1)    le scelte che si intendono adottare per ovviare a tale situazione;

 2)    come, quando e se siano previste opere di bonifica e risistemazione dell’area adiacente l’entrata  del Tribunale di Ancona sezione distaccata di Osimo in via Molino Mensa;

 Osimo lì, 18 novembre 2009            

         Il  consigliere  comunale 
capogruppo  del Partito Democratico 
                 Paola Andreoni