ANNITA BOLAFFI arrestata il 31 ottobre 1943 perchè ebrea

Osimo ha posato anno scorso, il 29 gennaio 2020, la sua  pietra d’inciampo, a ricordo della  concittadina Annita Bolaffi che ha vissuto l’orrore di anni che rischiano di essere dimenticati.

Annita Bolaffi, figlia di Giuseppe Bolaffi e Sandrina Levi è nata ad Osimo il 7 agosto 1886. Coniugata con Leone Latis.(anche lui deportato nel campo di sterminio di Auschwitz dove è stato assassinato) è stata arrestata a Brissago (Varese). Deportata nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuta alla Shoah, assassinata nel febbraio del 1944 dopo due mesi all’arrivo nel campo di sterminio.

Queste sono  le “pietra di inciampo“,  pietre che, rompendo all’improvviso l’uniformità della pavimentazione, segnano un tragico fatto storico e personale  di cui è necessario conservare le tracce.  Quel pietrino posto davanti l’ingresso del nostro Comune è  memoria, verso la  città affinché non sia mai  indifferente a ciò che è stato un  lager, a ciò che sono state le leggi razziali. Per questo anche Osimo, come tante città di tutta Europa,  ha scelto di spezzare le sue strade con le pietre d’inciampo,

Paola Andreoni 

 

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Una Legge per ampliare i diritti, bocciata dal Senato


Quanto successo oggi in Parlamento è una vergogna, un insulto alla civiltà.
Chi oggi ha votato in Senato per far saltare la legge Zan, nascondendosi nel voto segreto o disertando l’Aula ( come Renzi) ed  ha esultato come in uno stadio, ha dimostrato tutta la sua pochezza  e la più assoluta mancanza di rispetto per i tanti che ci hanno sperato, per i loro diritti. Ragazzi e ragazze che non riescono a vivere liberamente, proprio per paura di essere odiati insultati e minacciati. Una giornata triste per l’Italia. Un Paese europeo combatte la violenza e non teme i diritti.
Sì, oggi penso anch’io come Enrico Letta che il Paese – la maggior parte del nostro Paese – è da un’altra parte.
Paola Andreoni 

 

 

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Liliana Segre, una grande donna come Presidente della Repubblica

Liliana Segre al Quirinale. Mentre si iniziano a discutere i nomi dei possibili candidati alla Presidenza della Repubblica ( tra i quali, senza ritegno, compare il nome di Berlusconi), il Fatto Quotidiano ma anche  tanti liberi cittadini propongono di sostenere la nomina al Colle della senatrice a vita e Testimone della Shoah, Liliana Segre.
Io mi sono unita a loro. Per farlo basta firmare in calce al seguente appello:

A tutti i Grandi elettori del Parlamento italiano

Sosteniamo la candidatura al Quirinale della senatrice a vita Liliana Segre. Simbolo universale della Resistenza umana contro il male assoluto nazista e fascista e contro tutte le discriminazioni. Ella rappresenta la più alta testimonianza dei valori costituzionali di libertà e uguaglianza. Ci auguriamo che tutte le forze presenti in Parlamento condividano il nostro appello affinché la massime istituzioni non siano svilite da autocandidature prive di disciplina, onore e dignità.

Peter Gomez, Antonio Padellaro, Marco Travaglio e Furio Colombo

FIRMA ANCHE TU SU CHANGE.ORG E SOSTIENI LA CANDIDATURA DI LILIANA SEGRE A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA


Liliana Segre sarebbe la prima donna al Quirinale e sarebbe un’ottima riaffermazione dei valori della nostra Costituzione.
Paola Andreoni
 

 

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Società di Mutuo Soccorso fra Operai Osimani – Caldarroste, mercatino prodotti tipici e musica itinerante

Grazie all’impegno dei volontari della  Società di Mutuo Soccorso fra Operai ritorna in piazza un tradizionale appuntamento autunnale

30-31 Ottobre  e  1° Novembre

Torna quest’anno, il tradizionale appuntamento in centro storico con la “Castagna Day” per bere, mangiare, ascoltare musica delle nostre tradizioni e divertirsi in compagnia. Tutto questo grazie ai volontari della  Società Operaia osimana, associazione  che quest’anno compie 156 anni mentre il prossimo  2022 ricorreranno i 140 anni della costituzione della Società operaia femminile … ma questo è solo un particolare della storia e dell’attività di questa benemerita associazione cittadina.

L’invito a partecipare a quello che è uno degli imperdibili appuntamenti promossi dall’Associazione di via Giulia   è rivolto a tutti i cittadini.

Paola Andreoni 

 

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Il superbonus 110% di fronte ad una situazione di piccoli abusi edilizi.

La domanda ricorrente che molti condomini si pongono  è proprio questa: si  può usufruire del superbonus nel caso in cui in uno stabile condominiale siano presenti abusi edilizi?
La risposta ferma sarebbe questa: ”No, gli edifici con abusi edilizi non sanati sono esclusi dal Superbonus. Pertanto, non si possono applicare incentivi dove non c’è conformità edilizia ed urbanistica.

Tuttavia le cose non stanno così. Il legislatore è, infatti,  intervenuto, a più riprese, con correttivi normativi al fine di non vanificare l’agevolazione fiscale in oggetto, apportando così le necessarie modifiche al DPR n. 380/2001 (c.d. Testo Unico Edilizia), dap04prima con il D.L. n. 76/2020 (c.d. Decreto Semplificazioni) e poi con le modifiche introdotte con l’art. 119 del D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) rese dal D.L. n. 104/2020 (c.d. Decreto Agosto).

Il  riferimento normativo “principe” rimane sempre il Testo Unico dell’Edilizia, il quale definisce e qualifica cosa debba intendersi per abuso edilizio.
Sul punto, il T.U.E. identifica l’abuso edilizio come un intervento sul territorio realizzato in assenza o in difformità di una preventiva autorizzazione. Si definiscono abusivi gli interventi edilizi che non siano stati approvati dall’amministrazione attraverso i procedimenti previsti dalla legge (al di fuori dell’edilizia libera: permesso di costruire, SCIA, CILA, etc…) o che siano stati eseguiti in difformità, totale o parziale, dal progetto presentato e approvato. Risultano abusivi anche gli interventi approvati regolarmente ma il cui titolo sia stato, successivamente, annullato dall’Amministrazione in autotutela. Infine, sono altresì abusivi gli interventi il cui titolo sia stato annullato da una sentenza del Giudice Amministrativo.

Ciò posto, per l’articolo 49 del Testo Unico, gli interventi abusivi che comportano la decadenza dal tanto agognato bonus del 110%, sono:
le opere realizzate in assenza del titolo edilizio necessario;
le opere il cui titolo è stato annullato;
gli interventi realizzati in contrasto con il titolo richiesto solo, però, se riguardano violazioni di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che eccedano per singola unità immobiliare il 2% delle misure prescritte, ovvero il mancato rispetto delle destinazioni e degli allineamenti indicati nel programma di fabbricazione, nel piano regolatore generale e nei piani particolareggiati di esecuzione.
All’interno di queste macro aree è possibile comunque individuare una soluzione che consenta di porre rimedio a “sviste” o “errori” commessi.

In particolare, nel caso di opere realizzate in assenza del titolo edilizio necessario o in caso di realizzazione di opere non rientranti nella corretta categoria di intervento, come ad esempio, lavori realizzati con Scia per i quali sarebbe stato invece necessario il permesso di costruire, che però sono conformi agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi, non si perde la detrazione fiscale a condizione che si provveda a richiedere la sanatoria edilizia (circolare A.d.E. del 24/02/1998, n. 57/E).
Fatte queste debite precisazioni, le novità sostanziali provengono dagli interventi effettuati dal legislatore.
In ordine di tempo, il D.L. 16 luglio 2020, n. 76, c.d. Decreto Semplificazioni, ha provveduto ad abrogare il comma 2-ter dell’art. 34 del Testo Unico sull’Edilizia relativo alle tolleranze del 2%, inserendo un nuovo articolo, il 34-bis, che amplia la fattispecie delle tollerabilità ed è rubricato infatti “tolleranze costruttive”.

Con il primo comma del nuovo articolo, in pratica viene confermata la tolleranza massima del 2% di discordanza tra quanto riportato nel titolo abilitativo e quanto effettivamente realizzato, misura precedentemente già prevista all’interno dell’art. 34.

Il comma 2 dell’art. 34-bis introduce invece una vera e propria novità, consentendo, di fatto, modifiche di lieve entità:“fuori dai casi di cui al comma 1, limitatamente agli immobili non sottoposti a tutela ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, costituiscono inoltre tolleranze esecutive le irregolarità geometriche e le modifiche alle finiture degli edifici di minima entità, nonché la diversa collocazione di impianti e opere interne, eseguite durante i lavori per l’attuazione di titoli abilitativi edilizi, a condizione che non comportino violazione della disciplina urbanistica ed edilizia e non pregiudichino l’agibilità dell’immobile”.
Per  semplificare il comma in parola prevede che:
le irregolarità geometriche degli edifici di minima entità;
le modifiche alle finiture degli edifici di minima entità;
la diversa collocazione di impianti;
la diversa collocazione di opere interne;
eseguite durante i lavori, non comportano sanzioni e violazione delle norme a patto che:
siano eseguiti su immobili non sottoposti a tutela ai sensi del codice dei beni culturali (dlgs n. 42/2004);
non comportino violazione della disciplina urbanistica ed edilizia;
non pregiudichino l’agibilità dell’immobile.
Infine occorre anche soffermarsi sulla previsione delle “opere interne eseguite durante i lavori previsti dal titolo edilizio”. Questo significa che, ad esempio, se in passato avessi progettato un muro (o una porta) e durante i lavori quest’ultimo fosse stato posizionato diversamente da quanto riportato nel titolo edilizio, ad oggi, tale difformità non necessita di sanatoria e non costituisce abuso. Questa tolleranza riguarda però solo le opere interne che non pregiudichino l’agibilità o che non siano contrarie alla disciplina urbanistica.
Sul punto occorre evidenziare che lo stesso articolo 34-bis del T.U.E, al terzo comma, prevede che le tolleranze esecutive di cui ai commi 1 e 2 realizzate nel corso di precedenti interventi edilizi, non costituendo violazioni edilizie, devono essere dichiarate dal tecnico abilitato, ai fini dell’attestazione dello stato legittimo degli immobili, nella modulistica relativa a nuove istanze, comunicazioni e segnalazioni edilizie ovvero, con apposita dichiarazione asseverata allegata agli atti aventi per oggetto trasferimento o costituzione, ovvero scioglimento della comunione, di diritti reali.
Quindi, in pratica, per sanare la difformità è sufficiente dichiarare all’interno dell’atto abilitativo (CILA, SCIA, Permesso di Costruire) che quest’ultima rientra tra le tolleranze previste dall’art. 34-bis del TUE.

Ulteriore sostanziale modifica è inoltre quella apportata dal Governo con l’introduzione dell’art. 119 del Decreto Rilancio. In particolare, il c.d. decreto agosto ha previsto l’inserimento del comma 13-ter all’art. 119 del decreto Rilancio: “Al fine di semplificare la presentazione dei titoli abitativi relativi agli interventi sulle parti comuni che beneficiano degli incentivi disciplinati dal presente articolo, le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili plurifamiliari, di cui all’articolo 9 -bis del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e i relativi accertamenti dello sportello unico per l’edilizia sono riferiti esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dai medesimi interventi”.

Nella pratica il provvedimento permetterà di sbloccare l’accesso al Superbonus in molti condomini all’interno dei quali si trovano unità singole non in regola. Ciò, ovviamente, nel caso di soli interventi sulle parti comuni.

Nel caso invece di interventi trainati che riguardano le unità immobiliari il tecnico dovrà sempre verificare la conformità urbanistica/catastale anche delle singole unità.

Semplificando quindi l’importante novità introdotta dal legislatore occorre ricordare che:
eventuali abusi presenti all’interno dell’unità immobiliare non pregiudicano la fruizione dell’agevolazione sugli interventi trainanti per le parti comuni;
eventuali abusi presenti all’interno dell’unità immobiliare pregiudicano la fruizione dell’agevolazione sugli interventi trainati effettuati all’interno dell.u.i. stessa (comprese tutte le altre agevolazioni);
eventuali abusi presenti all’interno dell’unità immobiliare ma che coinvolgono le parti comuni sulle quali occorre intervenire (ad es.: le verande sul balcone di proprietà del singolo condomino) pregiudicano la fruizione delle agevolazioni fiscali.
Infine occorre fare riferimento al caso in cui se le opere da realizzare rientrano fra quelle di edilizia libera, che non richiedono nessuna comunicazione preventiva.

In questi casi l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che, se gli interventi per cui si richiede il bonus rientrano nell’edilizia libera, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante la data di inizio dei lavori e il possesso dei requisiti che danno diritto alla detrazione.
Sul punto, sempre in relazione ad interventi che rientrano a pieno titolo nella previsione dell’articolo 119 del citato D.L. n. 34/2020, occorre ricordare che per effetto del D.Lgs. n. 222/2016 è stata ampliata la categoria degli interventi realizzabili in edilizia totalmente libera. A titolo esemplificativo rientrano in tale categoria alcuni degli interventi previsti dall’articolo 16-bis Tuir, quali le opere finalizzate a prevenire il rischio di compimento di atti illeciti da parte di terzi (apposizione di inferriate, grate ecc.), le opere finalizzate al contenimento dell’inquinamento acustico oppure al conseguimento di risparmio energetico come l’installazione di pannelli fotovoltaici.


Grazie a Marco per le delucidazioni nella lettura della complessa normativa. 

Paola Andreoni 

 

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E’ ballottaggio: domenica 17 e lunedì 18 ottobre

Mi auguro che oggi e domani lunedì 18 ottobre,  moltissimi romani, torinesi, triestini vadano a votare i candidati del centro sinistra.
Roma, Torino, Trieste, nel nostro piccolo Castelfidardo, e tutti gli altri comuni al ballottaggio non  meritano di finire nelle mani della peggiore destra italiana.

Paola Andreoni 

 

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16 ottobre 1943, era come oggi un sabato

Come 78 anni fa, era un sabato, alle 5:30 del mattino, a Roma, scattò il rastrellamento di più di un migliaio di persone appartenenti alla comunità ebraica che viveva nella capitale d’Italia da parte delle forze d’occupazione naziste.
1.259 tra uomini, donne e bambini vennero prelevati da via Portico d’Ottavia e le strade vicine – area che fino a un secolo prima era quella del ghetto ebraico capitolino – , ma anche da altre parti della città. Gli arrestati  messi a bordo di un convoglio alla Stazione Tiburtina, furono inviati in direzione del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, dove arrivarono dopo quattro giorni.
Dei 1.022 che partirono ne tornarono sedici, di cui una sola donna, Settimia Spizzichino, poco più che ventenne (era nata il 15 aprile 1921).


Per non dimenticare   soprattutto ad ogni rigurgito dell’ antisemitismo.

Paola Andreoni 

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Solidarietà alla CGIL. Solidarietà a chi si impegna ogni giorno per tutelare i diritti di tutti

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Sabato 16 ottobre a Roma ci sarà la grande manifestazione antifascista, dopo lo scempio di sabato 9 con i teppisti fascisti che hanno messo a ferro e fuoco la città assaltando  anche la sede nazionale della CGIL oltre che il pronto soccorso del Policlinico Umberto I.
Non potrò essere presente di persona a Piazza San Giovanni ma esprimo tutta la mia solidarietà alla CGIL, al suo segretario Landini, a tutto il movimento sindacale italiano, alle Forze dell’ ordine,  a tutti la mia gratitudine per il lavoro prezioso che svolgete per il Paese. 
Le organizzazioni neofasciste come Forza Nuova, Casapound, Lealtà Azione e tutti quei movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana vanno sciolte.

Sarebbe bene anche portare in Consiglio Comunale una mozione sostenuta, oltre che dalla maggioranza, da tutte le forze politiche presenti nel nostro Civico Consesso che consenta l’occupazione di suolo pubblico e la presenza di banchetti nelle nostre piazze solo ai movimenti, partiti e liste che sottoscrivono una dichiarazione di adesione ai principi della Costituzione e con particolare riferimento alla XII disposizione transitoria e finale, cioè quella che vieta, sotto ogni forma,  la riorganizzazione del disciolto partito fascista. 
Una mozione che vieti la presenza nelle nostre piazze  a Forza Nuova, Casapound e alle associazioni neofasciste con i loro tributi di immagini di Mussolini, inni fascisti, saluti romani e quant’altro.


Solidarietà alla Cgil, solidarietà a chi si impegna ogni giorno per tutelare i diritti di tutti.

Paola Andreoni 

 

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Un saluto riconoscente a padre Giancarlo Corsini

Padre Giancarlo esprimo con gioia, un grazie per il ministero spirituale che ha svolto in questi anni nella nostra città.

E’ stato un saldo punto di riferimento per tante persone bisognose di aiuto e per l’intera comunità di fedeli osimana.
Con sapienza, semplicità, umiltà – guidato e sostenuto dalla sua forza spirituale –  ci ha stimolato a riflettere, a parlare,   sollecitando anche noi amministratori  ad essere lungimiranti, attenti ai bisogni di chi è in difficoltà e al bene comune.

Grazie per il lavoro che ha svolto, per le relazioni che ha creato, per la pazienza che ha dimostrato.
Grazie per le opportunità che ha reso alla nostra città e al santuario di San Giuseppe da Copertino che con la sua lungimiranza  nei prossimi anni avrà un polo bibliotecario d’eccellenza per contenere il prezioso patrimonio librario dei francescani e la città avrà a disposizione un auditorium polifunzionale.

La nostra comunità continuerà a vivere la propria storia umana, religiosa, civile e sociale,  un lavoro sempre lungo, difficile e faticoso,  ma confidiamo che vorrà tenerci presenti nella preghiera e nel suo sostegno spirituale.
Grazie padre Giancarlo e  auguri di tutto cuore per il nuovo cammino intrapreso.

Paola Andreoni 

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Buona strada, Giacomo

Giacomo Monticelli ci ha lasciati. Anima e storico rappresentante del gruppo Masci di Osimo 1, Giacomo lascia un immenso vuoto in tanti di noi che lo hanno conosciuto e con lui, la sua inseparabile Giuliana. Molti di noi scout hanno percorso con lui un piccolo o grande pezzo di strada. Ci mancherà la tua simpatia, il tuo essere una  persona per bene, generosa, spontanea e decisamente sempre allegra.
Ci mancherete Voi tutti storici rappresentanti del Masci di Osimo 1, “padri” dello scautismo del Duomo.

Riposa in Pace Fratello Giacomo, un abbraccio forte a Giuliana, Roberta e Paola.

Paola Andreoni 

 

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Claudia e Anna Rita, donne che non si fermano e che sanno rimettersi in gioco: “…al solito posto bar e self-service”  

Inaugurato ieri, 6 ottobre, il nuovo Bar & Self Service “…al solito posto non solo pane” di Claudia e Anna Rita al Parco Commerciale CargoPier di Osimo. Si tratta di una nuova impresa commerciale tutta al femminile che vede protagoniste Claudia  Goffi e Anna Rita Montironi,  le quali, dopo diverse importanti esperienze lavorative nel settore hanno deciso di aprire una attività tutta loro.

Due  gentili e dinamiche signore che davanti alla crisi si son rimboccate le maniche e hanno scommesso sulla tazzina di caffè e sulla pasticceria come scelta di qualità, buon gusto e tanta simpatia per quell’intervallo  di relax, che ormai anche da noi la società del  “businnes  to businnes”  ci sta togliendo, trasformandoci  in trottole che girano su se stesse e senza più il piacere della famosa “pausa caffè -pranzo”.

Proprio per questo Claudia e Anna Rita,  si son buttate a capofitto e piene di entusiasmo  in questa iniziativa  imprenditoriale  per offrire in un ambiente accogliente, caloroso e armonico, non solo buon caffè e un’ ottima pasticceria, quella della bontà e della genuinità dei prodotti della cooperativa “Il Biroccio di Filottrano”, ma anche proposte innovative dedicate alla piccola ristorazione, primi piatti freschi e aperitivi sfiziosi di loro invenzione. 

A dare il benvenuto alle due entusiaste imprenditrici, con il tradizionale taglio del nastro, in un clima di grande emozione e di festa  sono intervenuti oltre i tanti amici ed i colleghi commercianti del CargoPier, il Vice Sindaco di Osimo, Paola Andreoni, e il Presidente del Consiglio Comunale, Giorgio Campanari.


Auguro un buon lavoro e  un futuro di successo e di soddisfazione –  da parte mia e di tutta l’Amministrazione Comunale – a queste due imprenditrici osimane, Claudia e Anna Rita per il loro   bellissimo locale che contribuisce a valorizzare la città.

Paola Andreoni 

 

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 Grazie grazie grazie!!!

Quota ’60 che festa! Un abbraccio a tutti Voi che mi avete e mi state riempiendo di auguri, sorprese e inaspettate vicinanze. Non ho veramente parole per ringraziarVi tutti 🙏😌❤️
 
60 anni sono un traguardo importante ed io sono grata alla vita per tutto ciò che mi ha dato fino a qui che mi ha reso la persona che sono e che mi fa guardare avanti con ancora tanta fiducia.
❤️❤️ Grazie grazie grazie!!!

Paola Andreoni 

 

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Facebook, WhatsApp e Instagram non funzionano

Si stanno riscontrando diversi problemi alla connessione ai social network del gruppo Facebook.
Il malfunzionamento è partito  intorno alle 17.50 di oggi. Non si conosce per il momento la causa del malfunzionamento delle piattaforme. Non di tratta di un  malfunzionamento locale,  il problema è diffuso a livello internazionale.

 

Paola Andreoni 

 

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#InsegnantiBussoleEducative. 5 ottobre Giornata Mondiale degli insegnanti. Buona festa a tutti i colleghi

Il 5 ottobre è la  Giornata Mondiale degli insegnanti 2021, la giornata  dedicata  ai docenti e a quanti  credono nell’istituzione scolastica e a quanti vedono gli insegnanti come faro educativo fondamentale per la crescita dei giovani e di tutta la comunità.
Il World’s Teacher Day è stato istituito nel 1994 dall’UNESCO, l’Organizzazione internazionale per il lavoro e l’istruzione internazionale, per ricordare l’importanza degli insegnanti e del loro ruolo di formatori e apprezzare, valutate e migliorare l’istruzione nel mondo fornendo nuove opportunità di crescita formativa.
La Giornata Mondiale degli insegnanti, celebrata ogni anno il 5 ottobre, commemora la sottoscrizione alla Raccomandazione dell’UNESCO del 1966 sullo status degli insegnanti.
La presente Raccomandazione stabilisce parametri di riferimento per quanto riguarda i diritti e le responsabilità degli insegnanti e gli standard per la loro preparazione iniziale e per il perfezionamento, il reclutamento, l’occupazione e le condizioni di insegnamento e apprendimento.

Una  giornata che vuole offrire molteplici spunti di riflessione per sottolineare l’importanza didattica, formativa ed educativa degli insegnanti, professione troppo spesso sottovalutata, soprattutto negli ultimi anni.
Il World’s Teachers Day, pertanto, vuole rimarcare la cruciale importanza che hanno i docenti di tutto il mondo non soltanto per la formazione dei giovani, ma anche per il mantenimento di adeguati standard culturali, nozionistici e comportamentali, all’interno della società.
E’ opportuno sottolineare anche che con l’Obiettivo 4 di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, “Istruzione di qualità”, gli insegnanti vengono riconosciuti come “soggetti chiave per l’attuazione dell’Agenda 2030 sull’educazione”.
Gli insegnanti, come afferma Irina Bokova, ex Direttore Generale dell’UNESCO, costituiscono un fondamento essenziale a lungo termine di ogni società, essi forniscono ai bambini, ai giovani e agli adulti le conoscenze e le competenze necessarie per soddisfare le proprie potenzialità.
In realtà, sebbene l’insegnamento sia davvero un lavoro nobile, negli ultimi tempi è attraversato, un po’ ovunque, da molteplici problematiche di svariata natura. Mancano spazi, risorse e tempo. Inoltre, spesso, il numero alto di studenti in ogni classe non permette di fornire al meglio un’attenzione personalizzata.
Purtroppo all’interno della società non tutti e non sempre riescono a comprendere fino in fondo lo straordinario lavoro dei docenti che troppo spesso sono delegittimati della loro funzione dell’insegnante.
Mentre accade questo però, i docenti continuano ad interrogarsi quotidianamente intorno al senso da assegnare all’educazione dei giovani, alle modalità processuali attraverso cui si apprende, ma anche a quelle attraverso cui si insegna. E’ una continua corsa contro il tempo per trovare nuove strategie didattiche, nuovi metodi, nuove forme di dialogo pertinenti a una società che cambia e che richiede un aggiornamento continuo e una seria attenzione al mondo della scuola.
Certamente la parte più complessa e straordinaria del lavoro dei docenti risiede nella capacità di promuovere e costruire con i loro studenti i valori del dialogo, della tolleranza, del rispetto e della solidarietà, valori-basi del vivere democratico senza i quali nessuna società può vivere serenamente e raggiungere il progresso civile e la pace sociale.
In una società spesso distratta e a volte lontana dai verdissimi e complicati anni dei giovani, i docenti possono davvero rappresentare quella meravigliosa bussola educativa ed emozionale che orienta al giusto e al bene.
Oggi più di ieri i giovani hanno bisogno dei loro maestri, hanno bisogno di imparare a guardare la luna, perché spesso, là fuori, c’è un mondo miope che addestra a non andare oltre il dito che la indica.
Gli studenti hanno bisogno della figura autorevole, protettiva e presente dei loro insegnanti che mai chiuderanno le porte della scuola, dell’aula e del loro cuore, se è vero che amano il mestiere che hanno scelto di fare.
E i docenti hanno bisogno di ritornare ad essere i protagonisti dei saperi e dell’educazione. Bisogna riaccendere quanto prima i riflettori sugli insegnanti che sono i testimoni e i condottieri delle nuove generazioni.



Buona festa, a tutti i  colleghi.
Paola Andreoni 

 

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ALBO dei PRESIDENTI di SEGGIO ELETTORALE: iscrizione

AGGIORNAMENTO ANNUALE DELL’ALBO DEI PRESIDENTI DI SEGGIO ELETTORALE

Si comunica che il 31 OTTOBRE 2021 scade il termine per la presentazione delle domande per l’iscrizione nell’albo dei Presidenti di seggio elettorale.

Per svolgere, infatti,  le funzioni di Presidente di seggio elettorale è necessario essere iscritti nell’Albo delle persone idonee all’Ufficio di Presidente di seggio elettorale. I cittadini che possiedono i requisiti di legge e che non sono già iscritti nell’Albo possono presentare domanda per l’iscrizione all’albo.

I requisiti sono:
– essere elettore del Comune di Osimo;
– età compresa tra i 18 e 70 anni;
– titolo di studio: diploma di scuola media superiore o laurea.

Non possono esercitare la funzione di Presidente di seggio,  le persone che appartengono alle seguenti categorie:
– coloro che alla data delle elezioni hanno superato il 70° anno di età;
– i dipendenti del Ministero dell’Interno, dell’ex Ministero delle Poste e Telecomunicazioni e dell’ex Ministero dei Trasporti;
– gli appartenenti alle Forze Armate in servizio;
– i medici provinciali, gli ufficiali sanitari ed i medici condotti;
– i segretari comunali e i dipendenti dei Comuni, addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici elettorali comunali;
– i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.

L’iscrizione resta valida fino a che l’elettore non perde i requisiti o chiede di essere cancellato, quindi coloro che sono già iscritti all’Albo non devono ripresentare la domanda.

Va compilato e consegnato, con la copia del documento d’identità, all’ufficio protocollo del Comune oppure inviato per e-mail a: comune.osimo@emarche.it.

Consultazioni elettorali
In occasione di consultazioni elettorali, la Corte d’Appello, entro il 30° giorno antecedente la data fissata per le votazioni, procede alla nomina dei Presidenti di seggio.

Normativa
– Legge 21.3.1990, n. 53
– D.P.R. 30.3.1957 n. 361, art. 38
– D.P.R. 16.5.1960 n. 570, art. 23

Si ricorda inoltre, che entro lo stesso termine e con le medesime modalità è possibile presentare la domanda di cancellazione dall’albo.


Allegato:
1. Modulo/domanda di iscrizione all’albo dei Presidenti di seggio

Paola Andreoni 

 

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Una bella storia, un bell’ esempio di passione politica: grazie Franca.

Spesso si descrive l’impegno in politica e la classe politica  come immatura, litigiosa, incapace di fare fronte comune, incapace di  slanci di generosità e di  impegno disinteressato. Spesso questo è vero basti pensare agli ultimi scandali che hanno coinvolto la Lega di Salvini e Fratelli d’Italia della Meloni.
La bella notizia arriva da Milano dove per le elezioni amministrative, che si svolgono oggi,  per il rinnovo della carica di Sindaco e del Consiglio Comunale anche lei, Franca Caffa, ha scelto di partecipare. Si candida al Consiglio Comunale di Milano  a 92 anni. Chi glielo fa fare? dirà qualcuno che non la conosce. Ecco, appunto, perché chi Franca l’ha conosciuta, la risposta ce l’ha già in tasca: la sua vita, la sua memoria, la sua passione. Un autentico e disinteressato amore per gli ultimi della terra. Anzi, in modo meno prosaico e retorico, gli ultimi delle periferie. Già,  perché Franca, nata a Genova da genitori operai, da mezzo secolo si occupa come volontaria di malati psichici, bambini di famiglie povere senza doposcuola, famiglie disagiate che non risono a tirare a fine mese.  Una battaglia spesso impari, ma nella quale non si è mai arresa. Oggi, se alcuni quartieri più degradati di Milano  hanno un volto più umano, è anche e soprattutto merito suo. E’ stata  lei infatti nel 1979 a fondare il Comitato inquilini più combattivo della città, spesso scontrandosi con politici e potenti, pagando in prima persona, pur di veder riconosciuti i diritti dei senza voce. Oggi Franca avrebbe tutto il diritto di godersi la pensione, modica peraltro.
Ma non ce la fa. “Io lotto per la libertà di chi non ce l’ha. Perché ci fa star bene. Vado avanti in questa vita, con speranza e con  gratitudine“.

Grazie Franca per il tuo bell’esempio di impegno a dimostrazione che la passione non ha età.
Paola

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2 ottobre: i nonni sono la memoria di un popolo e gli anziani sono come alberi che continuano a portare frutto.

( Il murale disegnato da Paco Roca ospitato nella stazione Plaza de Castilla di Madrid )

Durante questa pandemia, alcuni hanno cercato di dirci che il coronavirus in fondo non è così terribile perché si porta via soprattutto i nostri anziani, i non produttivi.
Eppure gli anziani, i nonni, nel nostro Paese sono un sostegno economico per tante  famiglie: con le loro pensioni aiutano i più giovani,  i loro risparmi sono la base di partenza per poter sognare di attingere un mutuo o comprare casa, o semplicemente, chi ha figli può contare su di loro per tenere i bambini. Gli anziani sono una ricchezza non solo di saggezza collettiva che aiuta un Paese a crescere, ma sono un cardine dell’economia circolare, che si basa sul ruolo sociale che hanno in famiglia e nella società.

La crisi innescata dalla pandemia ha evidenziato, tuttavia,   alcune problematiche legate al sistema dell’assistenza dedicata a questa fascia della società. Qualcosa non ha funzionato  nelle politiche di assistenza, c’è da interrogarsi se, ad esempio la RSA, il ricovero nelle case di riposo   sia effettivamente il modello da seguire, o se non si debba puntare piuttosto sull’assistenza domiciliare.
La pandemia ha evidenziato la fragilità di molte strutture in ordine alla trasmissione del virus, all’isolamento ed alla solitudine in cui si sono venuti a trovare molti anziani, la questione dei costi che tendono sempre di più a gravare sui bilanci famigliari.

La civiltà di un popolo, lo afferma anche la Bibbia,  si giudica in base al modo in cui tratta i più vulnerabili: i giovanissimi e gli anziani. Allora occorrerà trovare nuove politiche assistenziali, politiche che facilitano la comunicazione: vecchi-giovani.
Credo che uno degli aspetti più belli della vita delle famiglie allargate, è la conversazione e l’amicizia tra giovani e anziani, tra nonni e nipoti, a volte anche nella quarta generazione. È così che dovrebbe essere, i giovani condividono i loro sogni con gli anziani; i vecchi condividono i loro ricordi con i giovani.
Come sarà possibile nella nostra società, quali politiche attivare per valorizzare queste relazioni ?

Un proverbio africano colmo di saggezza,  recita: “Un anziano che muore è una biblioteca che brucia”.


Paola Andreoni Assessore ai Servizi Sociali di Osimo

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Sono solidale e vicina a Mimmo Lucano

La condanna di Mimmo Lucano con la pena abnorme inflitta, 13 anni, fa inorridire ogni cittadino. Una pena  inaccettabile che getta vergogna sulla parola stessa di giustizia.
Sono  solidale e vicina a Mimmo Lucano.
Paola

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