La lezione di Pio La Torre

La lotta contro la mafia, l’utopia che si possa essere più sicuri con meno armi atomiche, l’impegno politico dalla parte dei più deboli, dei contadini, degli sfruttati. La lezione di Pio La Torre, (fondamentale la sua “legge” che istituisce il reato di associazione mafiosa e permette la confisca dei beni dei mafiosi) ucciso insieme al suo autista Rosario Di Salvo il 30 aprile del 1982 dai boss Riina, Greco, Calò e Provenzano è ancora viva. Il PD  raccoglie l’eredità di uomini come La Torre esempi di coraggio, rigore morale, forza umana e politica. Oggi la Camera dei Deputati lo ricorda. Anche io con queste brevi righe, per il suo contributo alla battaglia per la democrazia e la legalità. I gesti simbolici servono nella lotta alla mafia tanto quanto le leggi e l’azione di repressione. Ecco perché è stato un errore la decisione del Comune di Comiso di cancellare l’intitolazione a La Torre dell’aeroporto. Una scelta tanto più inaccettabile di fronte a fatti, come la progettata uccisione del sindaco di Gela Rosario Crocetta,  che stanno lì a ricordarci, drammaticamente, come il crimine mafioso sia sempre in agguato.

Povera, cara vecchia Europa

Eravamo preoccupati per veline e velone, ma la situazione, scorrendo i nomi, dei candidati del PDL, sembra peggiore del previsto.

Ecco i nomi più rappresentativi: Clemente veline-2Mastella, Iva Zanicchi, Giacomo Mancini, Nino Strano (l’ex senatore che festeggiò la caduta del governo Prodi ingozzandosi di mortadella) e l’annunciatrice bionda Barbara Matera, sì quella che punta il ditino contro il video, collega della bruna Valeria Sanjust, il cui ex marito citò il Cavaliere in tribunale. Povera, cara vecchia Europa…

“Le veline candidate? Ciarpame senza pudore per il potere”

Da Varsavia il Cavaliere lancia un monito per le candidature europee:

 “No a persone maleodoranti e malvestite, come quei personaggi che circolano nelle aule parlamentari candidati da certi partiti”.

berlusconi-700Cari  amici e compagni, noi pensavamo che l’importante fosse avere le “mani pulite” , invece come al solito abbiamo sbagliato tutto. Il problema che affligge il premier è quello dell’estetica, proprio per questo prima dell’intervento della signora Veronica stava selezionando “nipotine” (per dirla alla Verdone) da spedire al parlamento europeo. Il rammarico non è tanto quello di vedere uno dei personaggi più ricchi al mondo governare l’Italia, ma pensare ai tanti indigenti, malvestiti e maleodoranti che continuano a votarlo sperando in un miracolo impossibile.

E c’è qualcuno ad Osimo che dice: ” La certezza del buon governo nazionale a casa nostra”. 

Conosco i miei concittadini osimani, la nostra è gente laboriosa, concreta, seria, coerente ai valori a cui crede, non si lascerà ingannare dal deleterio modello di  un comico (per alcuni anche drammatico) riconosciuto a livello internazionale che si chiama Silvio Berlusconi capace di ridicolizzare il nostro paese  in tutte le sedi politiche nazionali ed estere (dalla scena delle corna nella foto di gruppo, al cucù ad Angela Merkel, fino alle urla sguaiate in presenza della regina).

Solidarietà al sindaco di Gela, Rosario Crocetta.

Paola Andreoni  esprime solidarietà al sindaco di Gela Rosario Crocetta.
La mafia lo vuole uccidere, per questo è importante stringersi attorno a lui, simbolo di una politica che non patteggia con i “signori del pizzo”
( ecco il testo della lettera inviata )

Carissimo Sindaco,
da poche ore la notizia è pubblica: la mafia voleva e vuole ucciderti.
Conosco il tuo impegno, ricordo il tuo appassionato e commovente intervento a Roma al circolo Massimo il 25 ottobre e ti considero un simbolo per tutti i sindaci che non vogliono scendere a patti con il potere mafioso.

Per questo ti esprimo la mia più viva solidarietà.
Paola Andreoni
candidata Sindaco PD Osimo (Ancona)
https://paolaandreoni61.wordpress.com/
cell.  346 6890257

La Resistenza è anche coerenza

Berlusconi per la prima volta ha partecipato ad una manifestazione del 25 Aprile. Meglio tardi che mai, potrebbe essere il commento, però, e c’è sempre un però quando si parla del Cavaliere, nel discorso di commemorazione non ha mai citato le parole “anti-fascismo” e “lotta partigiana”, e non ha nemmeno espresso una chiara e netta condanna nei confronti del regime dittatoriale mussoliniano.

berluscon-777Il premier si è limitato ad nominare l’evento storico della Resistenza allontanandolo nel tempo e ponendolo vicino al Risorgimento; meglio invece stendere un velo pietoso sulla proposta di rinominare la Liberazione in “festa della libertà”.

Comunque aldilà di tutto la presenza del premier ad Onna è stata significativa. Ora, dalle parole bisogna passare ai fatti

Mi auguro che Berlusconi dia disposizione ai suoi di ritirare il Disegno di Legge n. 1360, presentato da alcuni esponenti del Popolo della Libertà ed attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, contenente l’equiparazione dei militari repubblichini di Salò ai partigiani militari e deportati nei campi di sterminio nazisti. La Resistenza è anche coerenza.

25 aprile ad Osimo

Difendiamo la Costituzione della Repubblica italiana nata dalla Resistenza contro ogni tentativo di snaturarla, di svuotarla, di svilirla. “La Costituzione è un testamento, un testamento di 100mila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”. 25aprile21Queste parole di Pietro Calamandrei, uno dei Padri della Patria sono tremendamente attuali. La Costituzione è minacciata sempre più da pericolosi segnali di ostilità ignorando così la storia con assurde proposte di parificazione tra chi ha combattuto ed è stato ucciso per la libertà e chi ha collaborato con l’occupante. Da qui la necessità di respingere con fermezza tutti i tentativi di chi vuole reciderne le radici che la legano alla Resistenza, alla Lotta Partigiana, alla Guerra di Liberazione Nazionale. Gli Italiani tutti hanno pagato un prezzo altissimo per la conquista della Libertà che celebriamo il 25 aprile. In questo dolore, in questa lotta e in questo sacrificio affondano le loro radici la nostra Repubblica e la nostra Costituzione che la storia chiama tutti a riconoscere come matrice della nostra comunità nazionale.

Ad Osimo:
L’ ANPI di Osimo e l’ANPI MARCHE, con una cerimonia presso il teatro “La nuova fenice”  a partire dalle ore 17.30 assegnerà quest’anno il 6° premio “Renato B.Fabrizi” ai sig.ri: Orlando DURANTI, Roberto DONATI, Emilio FERRETTI ( premio alla memoria), Franco MERCURI (premio alla memoria), Franco dr. GIUSTOLISI, Marina prof.sa CAFFIERO, Micaela prof.sa PROCACCIA, Mauro prof. CANALI, Ruggero prof. GIACOMINI.

La candidata a sindaco Paola Andreoni invita tutti i cittadini ad partecipare alle celebrazioni organizzate dall’Anpi Osimo: “Mi auguro che siano molti gli osimani a venire in piazza per celebrare insieme questa importante festa nazionale nella quale sottolineare gli ideali comuni della libertà e della democrazia”.

Asik Tuygun, un “buon samaritano”

Ho ricevuto da Ilaria di  Osimo questo bel commento, pubblicato nella pagina “Segnali di Grande Civiltà”. Grazie Ilaria.

Asik Tuygun – il giovane comandante del mercantile turco, Pinar – ha la faccia ancora gonfia e lo zigomo sinistro con un grosso ematoma, colpito con violenza da una fune che si era spezzata e che era stata lanciata in mare per salvare chi era caduto in acqua. Un violentissimo colpo di frusta, che poteva anche ammazzarlo. Un rischio prevedibile per lupi di mare come i marinai del mercantile turco, che hanno vissuto momenti drammatici per soccorrere quei 144 extracomunitari salvati nel Canale di Sicilia.
Erano145 esseri umani, Migranti, persone fuggite dalla Nigeria, dal Ghana, dalla Liberia, da un’Africa sempre più affamata e dimenticata.
I fuggitivi dalla povertà e dalla guerra erano alla deriva su due barconi fino a quando l’equipaggio del mercantile turco Pinar non li ha imbarcati. asik-tuygunI profughi sono stati salvati dai bravi marinai turchi mentre governo maltese e quello italiano si sono impegnati a fondo nel gioco dello scaricabarile,. E questo per 4 lunghissimi giorni.
Quando finalmente l’altro ieri quei 144 disperati sono stati portati sulla terraferma, hanno salutato l’equipaggio ed il comandante Asik, chiamandolo “Dio”.
Non soltanto perché l’equipaggio li aveva salvati ma anche per la pazienza che avevano avuto e per il “fastidio” che sapevano di aver provocato con le autorità maltesi ed italiane.
Asik Tuygun, una testimonianza concreta della novella del “buon samaritano” per noi italiani, così cattolici ……………….a parole.
Ilaria

Napolitano, grande.

Sono terminate le “giornate torinesi” del Presidente Giorgio Napolitano. Ha pronunciato parole chiare ed inequivocabili sul fatto che la Costituzione non può essere cambiata e violata per la governabilità: ” Non è un residuato bellico” e può essere riformata solo in modo trasparente e convincente anche perchè non si parte da zero.
La statura morale di Napolitano emerge con un profilo altissimo a salvaguardia dell’equilibrio dei poteri dentro le regole della democrazia che vive un momento difficile in questa Italia governata da personaggi ambigui ed autoritari. Tra Napolitano e Berlusconi esiste una distanza etica e culturale che prefigura due diverse concezioni dell’agire politico

Il Nostro Centro, presentazione della lista

 Siamo espressione della società civile, da sempre impegnati in attività di formazione, promozione e sostegno della persona e della famiglia, operando nelle nostre professioni e nel volontariato.
Ci presentiamo in queste elezioni, perché riteniamo che i valori dell’impegno professionale e sociale debbano essere messi al servizio di tutta la nostra comunità cittadina.

 Affermiamo una politica che promuoverà:
•La partecipazione attiva dei cittadini al buon governo della città in un’ottica  di trasparenza.
•L’ottimizzazione delle risorse economiche e tecnologiche, la valorizzazione di quelle umane e culturali.
•Una solidarietà che sappia cogliere e accompagnare le esigenze di ognuno  in modo efficace e duraturo.
•Lo viluppo equilibrato capace di salvaguardare e valorizzare il nostro territorio

Contro una politica fatta di potere, sprechi e favoritismi, riaffermiamo i nostri valori:
•  Il riconoscimento della dignità della persona nel il rispetto dei suoi diritti fondamentali.
•  La centralità della famiglia  in quanto fulcro della società .
•  Il recupero del senso di appartenenza ad una comunità in crescita
•  L’attenzione alla qualità della vita ed alla tutela dell’ambiente.
 

 Questi sono i valori che sosteniamo e che condividiamo conil-nostro-centro-depliant1

Paola Andreoni , il sindaco per tutti gli Osimani!

I capolista del Pd alle Europee

Il segretario del Pd Dario Franceschini ha annunciato le liste dei 72 candidati alle eldeboraserracchianiezioni Europee. Questi i capilista nelle cinque circoscrizioni: NORD OVEST:  Sergio Cofferati, Patrizia Toia, Gianluca Susta; NORD EST:  Luigi Berlinguer, Salvatore Caronna, Debora Serracchiani; CENTRO: David Sassoli, Sergio Domenici, Silvia Costa; SUD: Paolo De Castro, Rosaria Capacchione, Gianni Pittella. ISOLE: Rita Borsellino, Francesca Barracciu, Giovanni Barbagallo.

Si, si può fare.

L’italia in tempo reale

Da alcune settimane è online un interessantissimo sito web che  calcola instancabilmente alcuni dati statistici sul nostro paese. Il sito utilizza le fonti di numerosi istituti di statistica e attraverso un algoritmo fornisce in tempo reale una fotografia dell’Italia con informazioni su popolazione, economia, società, lavoro, comunicazione, politica e sicurezza dei cittadini.

Guardando  tra i dati ci si imbatte nella dura realtà dell’economia italiana, con il nostro debito pubblico proiettato verso cifre astronomiche.

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http://italiaora.org/    aiuta a conoscerci un po’ meglio sciorinando semplicemente un freddo elenco di numeri e senza fornire opinioni.

A quelle ci dobbiamo pensare noi: spesso dalla consapevolezza passa la guarigione

AUGURI per i tuoi 100 anni, donna straordinaria: Rita Levi Montalcini

“Il capitale cerebrale e umano è identico per l’uomo e la donna, solo che nella donna viene distrutto dalla cultura sociale, mentre nell’uomo viene sopravvalutato.”

Rita Levi Montalcini.

ritalevimontalcini1Stupisce con i suoi cento anni, stupisce per la saggezza e la sua semplicità, doti oggi troppo poco conosciute,  lei con semplicità e  candore  ricorda a tutti, come uomo e donna posseggono dello stesso “capitale”, ma distrutto dalla cultura sociale.

Grazie Rita per averlo ribadito anche in questo secolo, Grazie  Rita per il tuo spirito giovane, questo dimostra ancora una volta che non è l’età anagrafica che conta ma la testa! tu ne sei l’esempio.

Un suo messaggio che merita di essere riportato:

” La mia vita è stata un continuo sviluppo. Sono grata di essere ancora qui. Di essere ancora viva».

Si, si può cambiare: PAOLA ANDREONI Sindaco di OSIMO

“Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rimangano in silenzio”
Edmund Burke

Il 6  e 7 giugno non permettetelo, si può cambiare
vota e fai votare   Paola Andreoni
  

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Berlusconi sempre peggio, ma per Secchiaroli è un modello da imitare …

Secondo Berberlusconi-8lusconi le inchieste della magistratura per l’accertamento delle responsabilità del terremoto aquilano sarebbero un ostacolo lungo la strada della ricostruzione. Meglio farle dopo dice il Cavaliere, magari pensando ai suoi processi congelati dalle immancabili leggi ad personam.

Intanto il libro comico del presidente si arricchisce di una nuova battuta, giusto per sdrammatizzare però:

“Mio padre diceva sempre che, se uno nasce per fare del male ha tre scelte o fa il delinquente, o fa il pm o fa il dentista. I dentisti per fortuna si sono emancipati perché c’è l’anestesia…”.

Un disprezzo per la giustizia di assodata tradizione familiare a quanto pare. Anche sul fronte media e libertà di espressione non si placano le polemiche. Il premier, in preda ad un delirio di onnipotenza, è sempre più suscettibile agli attacchi dell’informazione, soprattutto estera, difficilmente controllabile, tanto da dare mandato agli ambasciatori di rispondere a fronte di eventuali critiche all’Italia, o forse sarebbe più corretto dire all’operato del governo, provenienti dai giornali stranieri. L’unico risultato di questa ennesima campagna censoria sarà quello di mettere ulteriormente in cattiva luce il nostro Paese.

“Il Nostro Centro”, con Paola

Venerdì 17 aprile,  la candidata a Sindaco di Osimo Paola Andreoni ha presentato, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a piazza Boccolino, la lista civica “IL NOSTRO CENTRO, Persona Famiglia Comunità” che la appoggerà alle prossime amministrative. Presenti all’appuntamento alcuni membri della lista che hanno scelto di candidarsi perché condividono il progetto di rinascita e cambiamento per Osimo di cui la Andreoni si è fatta promotrice.
Nel suo intervento introduttivo, Paola ha sottolineato come il nome stesso della lista stia ad indicare l’impegno di tutti verso la persona, la famiglia e la comunità. “Ogni scelta politica -ha detto-  sarà effettuata tenendo conto di questi tre grandi  componenti.”
La parola è poi passata al coordinatore della lista, Carlo Giuliani. “Con questa lista, composta da persone espressione della società civile, vogliamo mettere la nostra onestà e la nostra esperienza a servizio della persona, della famiglia e della comunità. La politica, a nostro parere, deve promuovere la partecipazione attiva dei cittadini al governo della città, l’ottimizzazione delle risorse, lo sviluppo equilibrato del territorio.” Ha poi ribadito come la lista IL NOSTRO CENTRO intenda riaffermare alcuni importanti valori che sono stati gradualmente abbandonati: il riconoscimento della dignità della persona e dei suoi diritti, la centralità della famiglia in quanto fulcro della società, il recupero del senso di appartenenza alla comunità e l’attenzione alla qualità della vita e dell’ambiente.
Di seguito gli interventi dei vari candidati:
– Deborah Nisi, 41 anni, insegnante, sposata con due figli, si è detta particolarmente entusiasta di far parte di questo progetto. Il suo impegno sarà rivolto soprattutto ai bambini e ai giovani
– Diego Cea, 28 anni, architetto, vuole farsi portavoce di quella parte di Osimo che non si sente per nulla rappresentata dall’amministrazione attuale; intende mettere la sua professionalità a servizio della comunità per una nuova edilizia pubblica, pensata e strutturata nell’ottica di una riduzione degli sprechi e del rispetto dell’ambiente
– Giulia Zoboli, 35 anni, madre di tre bambini, si confronta quotidianamente con i problemi relativi ai servizi alle famiglie e avverte dunque la necessità di un loro miglioramento
– Andrea Cionna, 41 anni, non vedente, atleta paraolimpico, conosce molto bene il mondo dello sport e dell’handicap e mette a disposizione le sue esperienze di vita in questi due importanti  ambiti
– Eugenio Balietti, dirigente industriale in pensione, sposato con due figli, crede fortemente che gli Osimani debbano essere ascoltati di più e informati meglio
– Massimo Governatori, 41 anni, artigiano, presidente della CNA locale, mette a servizio della comunità la sua esperienza maturata nell’ambiente lavorativo
– Stefan Krueger, 41 anni, origini altoatesine, impegnato da sempre nel volontariato, ritiene inaccettabile che questa realtà venga considerata come un’agenzia che deve sostituire l’ente e vuole perciò ritornare a una situazione di normalità
– Elisa Pavoni, alla sua prima esperienza politica, crede fermamente che il programma di Paola possa riportare la persona, la famiglia e la comunità al centro della politica locale.

Tutti i candidati hanno mostrato di riporre una grande fiducia in Paola che, in quanto donna onesta, trasparente e competente, saprà governare perfettamente  la città di Osimo nell’interesse di tutti i suoi cittadini.
La conferenza si è conclusa con un intervento della candidata a Sindaco che, dopo aver ringraziato tutti per la loro disponibilità, si è detta orgogliosa e contenta di questa lista che ben  rappresenta i diversi spaccati della comunità osimana. Non resta quindi che augurare un buon lavoro a tutti!

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Vince Bossi, perdono (e pagano) gli italiani.

Pur di far fallire il referendum, si buttano a mare 460 milioni di euro. Berlusconi cede al ricatto di Bossi. No all’election day.
Si voterà il 21 giugno.
Anche Fini riconosce lo spreco e denuncia il ricatto, ma il premier sa che senza la Lega Nord non ha i numeri per vincere.

Tutti a guardare, “Annozero” di stasera.

Santoro ci sarà  e a quanto pare il giornalista non ha intenzione di farsi intimorire dalle censure e dalle minacce.

Anzi, è intenzionato a resistere. La Rai e il Governo spaventati dal potenziale effetto boomerang hanno fatto parzialmente marcia indietro ritirando la richiesta di una puntata riparatrice e confermando l’espulsione di Vauro, ma per un solo turno.

Al posto di Vauro sarà presente in studio, per l’ultima parte del programma, Sabina Guzzanti che raccoglie la sfida e promette di essere ancora più pungente del vignettista toscano. A Santoro non c’è bisogno di chiedergli di essere se stesso, di non compiacere nessuno, di fare quello che sa fare, ovvero il giornalista libero.

Inizio e fine dei programmi

“Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole che si sappia, il resto è propaganda”.

Sono le parole del giornalista e scrittore Horacio Verbitsky, uno dei principali esponenti del Movimento per la difesa dei Diritti umani in Argentina. Più che una dichiarazioni d’intenti questa frase è un monito verso i troppi addetti all’informazione che confondono una missione di vita con il conformismo dilagante o peggio il servilismo nei confronti dei poteri forti. teleincuboNon mancano lodevoli eccezioni, ma queste voci libere (naturalmente soffocate) giungono come echi da remote zone del mondo. Tra tutti i martiri civili della libertà d’informazione voglio ricordare la giornalista russa Anna Politkovskaja. Di lei ha scritto il filosofo e saggista francese André Glucksmann: “Sensibile al dolore degli oppressi, incorruttibile, glaciale di fronte alle nostre compromissioni, Anna è stata, ed è ancora, un modello di riferimento. Ben oltre i riconoscimenti, i quattrini, la carriera: la sua era sete di verità, e fuoco indomabile”.
In Italia per trovare esempi così mirabili ed illuminanti bisogna guardare al passato. Allora si possono trovare i vari Mauro De Mauro, Giancarlo Siani, Giuseppe Fava, Beppe Alfano, Enzo Biagi e tanti altri.

Invece lo scenario attuale è davvero desolante, e quando qualcuno vuole fare questo mestiere con onestà intellettuale cala implacabile la scure della censura o dell’isolamento.