Canzone per tutti Voi

 

    Una nota per ogni domenica

                                                                                       

                                                                                        –

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Buona Domenica a tutti Voi,  con una  poesia pura per gli occhi e per le orecchie
grande Sergio Endrigo

…La solitudine che tu mi hai regalato
Io la coltivo come un fiore
 …

Un abbraccio Paola

La posizione del M5S Osimo per il ballottaggio… mi avvalgo della facoltà di non capire.

Schierarsi al ballottaggio oppure no? E chi appoggiare? Ufficialmente il Movimento 5 Stelle di Osimo non sosterrà né Simone Pugnaloni né “Golia” il candidato delle liste “Simoncini&Latini” nel turno di ballottaggio  dell’8 giugno.
Sarebbe una scelta contraria al “non statuto” nazionale che vieta qualsiasi apparentamento o alleanza ( questa la motivazione).
Ma chiedo ai candidati, agli elettori ed agli attivisti del Movimento 5 Stelle osimano perchè gettare al vento 3.500 voti conquistati il 25 maggio in città ?
Perchè non  schierarsi, partecipare  e dare il proprio responsabile aiuto a cambiare  Osimo dopo 15 anni di malgoverno della città ?

Perchè il M5 Osimo non prende posizione ? Cosa significa lasciare liberi gli elettori ? Non è caratteristica di questo Movimento prendere decisioni a maggioranza dopo aver consultato, sulla rete, i propri elettori ?  C’è stato un passaparola interno  con gli elettori ?  si è verificata la disponibilità del candidato sindaco Pugnaloni  a valutare una parte del programma presentato dal Movimento 5 Stelle  ?

Al di là delle pur legittime dichiarazioni di NON apparentamento che sono state rilasciate, come può una forza  elettorale, che ha raccolto  quasi il 20% del consenso degli osimani,  sottrarsi, per primo ai propri elettori e poi nei confronti di  tutta la città, ad un  passaggio istituzionale cruciale per il futuro  della nostra comunità qual’è il ballottaggio ?

Mi sarei aspettata  che in questi giorni convulsi il Movimento, avesse interpellato  i propri elettori ed  attivisti. Mi sarei aspettata  un percorso politico, partendo dai programmi, per vedere se c’è un candidato Sindaco che sostiene una parte delle idee proposte  (per esempio lanciando una serie di domande pubbliche o  un confronto con i due candidati sindaci con domande precise sul vostro programma).
Prendere responsabilmente una posizione ufficiale,  e/o quantomeno sollecitare i due competitori  sui temi a Voi più cari per aiutare gli eventuali indecisi dell’elettorato 5 Stelle a decidere se e come votare.

Speravo in cuor mio, per il futuro di Osimo, di vedere il M5S protagonista anche in occasione dell’importante passaggio elettorale dell’ 8 giugno e non come forza ormai messa da parte.

Mi avvalgo della facoltà di non capire.
Se voi vi volete avvalere di altro ditelo pure.

Paola

Osimo cambia. L’8 giugno vota Simone PUGNALONI.

campagna 2

Cara elettrice, caro elettore osimano mi rivolgo a te,

l’Italia sta attraversando un momento di profonda crisi economica e sociale e il risultato delle elezioni europee, a cui tanti hanno voluto attribuire anche una valenza politica nazionale, ha dimostrato che il cambiamento è vincente.
Gli Italiani hanno dato fiducia a Matteo Renzi che vuole rilanciare il Paese e fare tornare l’Italia protagonista nella scena Europea.

Adesso più che mai è necessario, anche per la nostra comunità osimana, trovare la forza per dire basta alla politica delle liste “Simoncini&Latini” e dei soliti noti per ridare slancio all’azione riformista di cui il centro sinistra è protagonista.
E’ chiara la stanchezza e la delusione per questi 15 anni di politica di centro destra delle liste civiche che non ha saputo utilizzare le moltissime opportunità che il nostro territorio offre rendendo OSIMO marginale ed  ininfluente.

Osimo ha bisogno di cambiamento, di aria nuova, di aprire le finestre ad un nuovo giorno.

Ha bisogno di un Comune aperto alle esigenze di tutti i cittadini e non solo dei soliti poteri forti, “degli amici degli amici” come è accaduto finora con le liste civiche.
Ecco perché ti chiedo, il prossimo 8 giugno, di essere protagonista di questo decisivo appuntamento elettorale.
Ecco perché ti chiedo di sostenere al ballottaggio: Simone PUGNALONI.

Ogni voto è prezioso, ogni cittadino che si reca alle urne e sceglierà  Simone PUGNALONI sarà attore del cambiamento.

Per questo, anche a nome di tutta la coalizione a cui appartengo, mi appello con forza ad ogni elettore di Osimo affinché si rechi alle urne per scegliere il cambiamento, per dare fiducia a Simone PUGNALONI che, con la sua squadra di persone, scevra da ogni interesse personale, vuole far ripartire OSIMO.

L’8 giugno OSIMO cambia, vota Simone PUGNALONI.

 

Altri 32 grazie, a tutte ed a tutti gli osimani.

A seguito della segnalazione di alcuni elettori che hanno votato nel seggio elettorale n° 21, oggi la commissione elettorale comunale si è riunita ed ha riconteggiato le preferenze assegnatemi  e riconosciuto che per un mero errore materiale di trascrizione, non mi sono state  attribuite altre 32, regolari, preferenze.
Grazie
 ai miei attenti e fedeli votanti, e grazie di nuovo a  tutte e a tutti le elettrici e gli elettori osimani che a questo punto diventano ufficialmente:

n0565

Mezzi-blog-grazie1
da Paola

533 volte grazie, a tutte ed a tutti gli osimani.

Grazie a tutte e a tutti Voi elettrici ed elettori che domenica 25 maggio avete scelto di scrivere il mio nome sulla scheda elettorale. Sono commossa e felicissima per il risultato raggiunto. Si tratta di un risultato personale importante, che premia il lavoro svolto e mi rende sempre più determinata ad andare avanti, per garantire la vittoria a Simone Pugnaloni e, la vittoria alla Osimo migliore  quella proiettata nel futuro: una OSIMO solidale, giusta, trasparente, che sappia mettere al centro i cittadini, le attività economiche e l’interesse di tutta la comunità e non certo interessi di parte, sprechi e insopportabili privilegi.
Mezzi-blog-grazie1
da Paola

Osimo elezioni comunali 2014: i risultati definitivi.

Ecco i risultati, definitivi rilevati dal  sito della Prefettura di Ancona

Fabio Pasquinelli Fabio Pasquinelli

4,43%

L'altra Osimo
L’Altra Osimo con la Sinistra

4,43%

David Monticelli David Monticelli

18,15%

Movimento 5 Stelle
Movimento Cinque Stelle

18,15%

Sauro Mercuri Sauro Mercuri

2,22%

Voglia di Libertà - Forza Silvio
Voglia di Libertà – Forza Silvio

2,22%

Simone Pugnaloni Simone Pugnaloni

29,72%

Popolari per Osimo
Popolari per Osimo

3,16%

Partito Democratico
Partito Democratico

21,86%

Energia Nuova
Energia Nuova – Sindaco Simone Pugnaloni

4,59%

Dino Latini
Dino Latini

45,35%

Su la Testa
Su la Testa

16,11%

Forza Osimo
Forza Osimo

6,76%

Osimo Democratica
Osimo Democratica

6,73%

Liberi e Forti Osimo
Liberi e Forti Osimo

6,13%

OsimoTiAmo
OsimoTiAmo

5,56%

Patto Sociale per Osimo 
Patto Sociale per Osimo

4,03%

Sarà’ BALLOTTAGGIO tra Latini e Pugnaloni.

Osimo amministrative 2014, dalle 14 via allo spoglio.

AMMINISTRATIVE OSIMO .
Ad Osimo  ha votato il 68,14 per cento degli aventi diritto (erano 74,37 nel 2009) si è registrata, quindi,  una riduzione della affluenza degli elettori rispetto al primo turno del 2009 di circa 6 punti percentuali.  ( dati affluenza alle urne 2014 )

DALLE 14 SPOGLIO. Cominceranno alle 14 le operazioni di spoglio per le comunali. Trentatre le  sezioni da esaminare

EUROPEE risultati in Osimo.
 I Cinque Stelle al 26,87 .  Il PD arriva al 43,28.  Forza Italia si ferma al 11,46 per cento .  Ncd al 4,61  mentre  Fratelli d’Italia al 3,87.
 Lista Tsipras al 4 e 20  ( risultati definitivi europee 2014 ad Osimo )

Un commento:
Il PD vince, anzi stravince le elezioni per il Parlamento Europeo. Il dato è chiaro, senza se e senza ma. La vittoria non è solo di Renzi, ma è una vittoria del buon senso, contro gli avventurieri, i disfattisti pericolosi, come non mai. Il senso di responsabilità è prevalso, ora tocca al premier ripagare della fiducia ottenuta, ma soprattutto al Pd andare avanti unito.
Paola

You can never ever lose a thing ( Non si può mai mai perdere una cosa)

 

    Una nota per ogni domenica

                                                                                       

                                                                                        –

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Buona Domenica a tutti Voi,  con una canzone di struggente dolcezza
di Abbey Lincoln

I think about the life I live
Penso alla vita che vivo
A figure made of clay
Una figura in argilla
And think about the things I lost
E pensare alle cose che ho perso
The things I gave away
Le cose che ho dato via

And when I’m in a certain mood
E quando sono in un certo stato d’animo
I search the house and look
Cerco casa e guardo
One night I found these magic words
Una notte ho trovato queste parole magiche
In a magic book
In un libro magico

Throw it away
Buttare via
Throw it away
Buttare via
Give your love, live your life
Lascia il tup amore, vivere la tua vita
Each and every day
Ogni giorno

And keep your hand wide open
E mantenere la mano aperta
Let the sun shine through
Che il sole splenda attraverso
‘Cause you can never lose a thing
Perche ‘non si può mai perdere una cosa
If it belongs to you
Se si appartiene a voi

…You can never ever lose a thing
Non si può mai mai perdere una cosa
If it belongs to you
Se si appartiene a voi
You can never ever lose a thing
If it belongs to you

Un abbraccio Paola

L’Europa.I simboli dell’Unione Europea: conosciamoli

L’Unione Europea: i simboli 

EuropaL’Unione Europea è riconoscibile attraverso una serie di simboli, il più noto dei quali sono le stelle dorate disposte in cerchio su uno sfondo blu. In questo post vengono presentati anche altri simboli, come l’inno europeo e il motto dell’UE.

La bandiera europea
Le 12 stelle in cerchio rappresentano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d’Europa.
L’inno europeo
La melodia scelta per simboleggiare l’UE è tratta dalla Nona sinfonia di Ludwig van Beethoven, composta nel 1823.
Festa dell’Europa
Gli ideali all’origine dell’Unione europea sono stati enunciati per la prima volta il 9 maggio 1950 dal ministro degli Esteri francese Robert Schuman. Ecco perché questa data è stata scelta per celebrare la Festa dell’Europa.
Il motto dell’UE
Unita nella diversità è il motto dell’Unione europea. Esso sta ad indicare come, attraverso l’UE, gli europei siano riusciti ad operare insieme a favore della pace e della prosperità, mantenendo al tempo stesso la ricchezza delle diverse culture, tradizioni e lingue del continente.

Guardo lassù …

 

    Una nota per ogni domenica

                                                                                       

                                                                                        –

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Buona Domenica a tutti Voi,  con una canzone senza tempo
… a ballare la si aspettava per parlare guancia a guancia, erano i tempi dei Dik Dik

…Guardo lassù
la notte
quanto spazio intorno a me
sono solo nella strada
o no no qualcuno c’è (insieme a te)
 …

Un abbraccio Paola

L’Europa, gli Stati membri: conosciamoli

L’Unione Europea

europa_cartina

Stati membri dell’UE  (in parentesi l’anno di adesione)

Verso l’adesione all’UE questigli asltri  Paesi candidati
– Ex Repubblica iugoslava di Macedonia
– Islanda
– Montenegro
– Serbia
– Turchia

La tenacia e la forza delle donne non hanno età

Chi dice che a vent’anni siamo tutti ribelli, poi si cresce, si capisce come va il mondo e ci si mette tranquilli in poltrona non conosce, evidentemente,  Inocencia Zofio Cajal, 103 anni, abitante a Madrid. Il ministero dell’economia ha acquisito la proprietà della casa dove vive da 75 anni e le ha dato 30 giorni per togliersi di mezzo, insieme alla figlia e ad altri anziani pensionati. Inocencia ha scritto una fantastica lettera al ministro. Dice che non se ne andrà, aspetterà le guardie per guardarle negli occhi perché non sa dire se lo sfratto sia tecnicamente corretto ma è certo umanamente infame.
Inocencialettera di  Inocencia Zofio Cajal

Eccellentissimo Signor Ministro della Giustizia,

il mio nome è Inocencia Zofio Cajal, ho 103 anni e vivo al numero 9 della via Bailén, quarto piano, di Madrid in compagnia di una figlia pensionata che si prende cura di me, Il motivo della mia impertinenza nell’inviarle queste righe è la condizione di paura e impotenza nella quale mi trovo dopo la risoluzione, a mio parere inconcepibile, di un giudice che ha deciso di mettere sulla strada mia figlia, me e altri vicini ottuagenari e detentori di misere pensioni.

Il nostro unico delitto perché fosse emessa questa risoluzione è stato quello di aver preso in affitto un appartamento, più di settanta anni fa, da una persona che, al momento di morire, otto anni fa, non ha nominato eredi, pertanto la casa dove abitiamo è passata nelle mani del Ministero dell’Economia il quale si è accorto, a quanto sembra, che della gente pensionata non è sufficientemente interessante per fare affari dato che non possiamo comprare l’edificio per la milionaria offerta che ci hanno fatto e che, per mezzo dei meccanismi di una giustizia alla quale noi cittadini non abbiamo la possibilità né economica né tecnica di opporci, ha deciso di sfrattarci.

Signor Ministro, invece di restare in attesa di un incontro all’Audiencia Nacional, il giudice D. Jesus Antonio Broto Cartagena ha deciso di anticipare la sentenza e ci ha condannato a uscire dalle nostre case nel giro di trenta giorni, oltre a comminarci una esosa multa il cui valore è irraggiungibile con le nostre modeste entrate derivanti dalle pensioni.

Prima di tutto, io le comunico che non me ne andrò. Non ho più la forza per farlo e se Lei non potrà far nulla per evitarlo, aspetterò di guardare negli occhi delle guardie che mi manderà per eseguire una sentenza che non so dire se tecnicamente sia corretta ma credo sia umanamente infame.
Attentamente sua.

Inocencia Zofio Cajal

{ una bella storia di chi non si arrende che ho letto da: “comune.net” }

Tasi e Imu: con le elezioni alle porte le liste hanno voluto evitare l’argomento tasse.

La “responsabile a parole” amministrazione delle liste che da 15 anni tiene   in mano la gestione della città  non ha provveduto  a predisporre il Bilancio di Previsione 2014 e non ha provveduto ad individuare le aliquote e le detrazioni della nuova tassa comunale sui servizi indivisibili (Illuminazione pubblica, manutenzione strade, servizi per la sicurezza ecc.): Tasi.
TASIIl sindaco uscente e le sue liste hanno lasciato così ai futuri amministratori della città, a coloro che usciranno vincitori della imminente competizione elettorale cittadina, l’onere di predisporre  il Bilancio di previsione e la determinazione e  regolamentazione della nuova tassa comunale.
Vi sembra questa una modalità di amministrare responsabilmente  la città ?  Il  termine ultimo per la deliberazione del bilancio di previsione per l’anno 2014 era fissato al 30 aprile 2014 e appena due settimane fa è stato  ulteriormente prorogato al 31 luglio 2014. Il neo candidato sindaco che uscirà fuori   sicuramente dal turno di ballottaggio avrà appena un mese di tempo per verificare i conti e predisporre le scelte di Bilancio 2014 del Comune.
Perché le liste si sono ben guardare dal predisporre i conti per il 2014 ? Forse ci sono in previsione sorprese amare per le famiglie e le attività economiche osimane ?Con le elezioni alle porte  le liste non hanno  voluto mettersi a parlare di tasse ?
A giugno, esattamente il 16, scade il termine per il pagamento della prima rata della Tasi,   i proprietari e gli  inquilini della nostra città non sapranno   cosa versare in quanto non c’è alcun atto deliberativo.
La conseguenza sarà che le famiglie osimane , proprietarie e/o inquilini, si ritroveranno a pagare l’intero ammontare della nuova Tassa in una unica soluzione al 16 dicembre.
Il futuro sindaco della città dovrà subito cimentarsi sui conti e sarà chiamato a fare scelte importanti sul fronte della tassazione come quella di stabilire le aliquote e decidere la ripartizione della Tasi fra proprietari e inquilini.

Sarà bene cominciare a chiedere qualcosa, anche su questi argomenti, ai candidati sindaci.
Paola

Partito il Giro d’Italia: in prima fila c’è anche la Lega del Filo d’Oro

Ricevo da Salvatore Sannino e  pubblico.

Per il sesto anno consecutivo la Lega del Filo d’Oro “corre” il Giro d’Italia in nome dei bambini sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. Ecco la testimonianza di un volontario che parteciperà alla Carovana.

Parte oggi il 97° Giro d’Italia. La cronosquadre d’avvio si correrà in notturna a Belfast, in Irlanda del Nord, questa sera, probabilmente sotto la pioggia e soprattutto il vento. Ci saranno 198 corridori, in 22 squadre. Si inizia da Belfast e si chiuderà a Trieste, dopo 3.450 chilometri. In Italia il Giro arriverà martedì 13 maggio, con partenza da Giovinazzo (Bari).

Anche quest’anno la Lega del Filo d’Oro seguirà la carovana del Giro d’Italia. I volontari dell’Ente percorreranno ogni tappa, portando in giro per l’Italia informazioni sull’Associazione che quest’anno compie 50 anni e sulla sua attività, dedicata ai bambini sordociechi e pluriminorati psicosensoriali e alle loro famiglie.

Daniele Beato è un giovane pensionato e seguirà la Carovana come volontario della Lega del Filo d’Oro per una settimana, da Giovinazzo a Sestola (Modena). «È il sesto Giro che faccio come volontario della “Lega”», racconta Daniele. «È impegnativo, ma è un’esperienza bellissima». Saranno in tre ad alternarsi alla guida dell’automezzo appena riallestito per il Giro, con il caratteristico gomitolo sul tetto a identificare fin da lontano quel «filo prezioso che unisce le persone sordocieche al mondo, fatto dall’amicizia di chi vuole dare loro una mano», spiega Daniele. Ogni giorno ci si mette in marcia, si seguono i corridori e nelle piccole tappe lungo il tragitto si cerca di far conoscere la “Lega” a quante più persone possibile: «Capita molto spesso che la gente già conosca la Lega e anzi, di incontrare anche persone contente di farci sapere che sono anche loro sostenitori dell’Associazione», dice Daniele, dando l’idea quasi di una grande riunione di ami ci sparsi per tutto lo stivale, che non si conoscono ma che si riconoscono nella “famiglia” della Lega del Filo d’Oro e della sua mission.

«Il contatto con la gente è velocissimo, non abbiamo tempo per fare grandi discorsi, per questo personalmente cerco sempre di pormi bene davanti alla gente, perché molto passa dalla sola presenza, dal modo in cui ti poni. Io sono orgogliosissimo di rappresentare la Lega del Filo d’Oro, in questo contesto. Quanto al messaggio, l’essenziale credo che sia dire che la “Lega” si occupa di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, che queste persone hanno bisogno del nostro aiuto, che la qualità del servizio che la “Lega” offre è altissima e la professionalità dei suoi operatori estrema. Il nostro contributo come volontari forse è piccolo rispetto a quello che danno i volontari che stanno accanto a queste persone, nei vari centri della “Lega”, ma la cosa più gratificante è proprio la consapevolezza che anche noi, facendo conoscere ancora di più l’Associazione, diamo il nostro aiuto», dice Beato.

«Quello che unisce lo sport alla solidarietà è un binomio forte e possibile», ha spiegato Rossano Bartoli Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro. «Essere presenti al Giro è una grande opportunità che ci permette di far conoscere ad un pubblico sempre più vasto le nostre attività in favore delle persone sordocieche e ai pluriminorate psicosensoriali». Per il secondo anno, ad affiancare l’Associazione ci sarà l’azienda dolciaria Balocco, sponsor ufficiale della Maglia Rosa, che inviterà a conoscere le attività della Lega del Filo d’Oro offrendo durante le tappe al pubblico sportivo confezioni e degustazioni di dolci.

Istruzioni per il voto del 25 maggio

Cosa si vota e Quante schede mi verranno consegnate:
saranno DUE le schede consegnate una marrone per il rinnovo del parlamento europeo, e una azzurra per eleggere il sindaco e 24 consiglieri comunali

Quando si vota?
Nella sola giornata di domenica dalle ore 07 alle ore 23

Quali documenti devo portare con me?
La tessera elettorale e un documento di identità

Come si vota?
Per le EUROPEE tracciando una X sul simbolo del PD con la possibilità di indicare fino a tre preferenze.

Per le AMMINISTRATIVE Tracciando una x sul simbolo del PD, si vota automaticamente Simone Pugnaloni.
Per la prima volta è prevista la doppia preferenza di genere ovvero si possono indicare, scrivendoli sulla scheda, fino a due nomi di candidati consiglieri avendo cura di alternare una donna e un uomo. Non saranno ritenute valide due preferenze maschili o due preferenze femminili.

Paola e Mauro amm_2014_2
Non sono un elettore di centro sinistra ma voglio votare Somone Pugnalonii sindaco come posso fare?
Traccia  una X sul nome di Simone Pugnaloni e una X sul partito che preferisci ( voto disgiunto)

Chi tace sta zitto: campagna elettorale a sua insaputa

A sua insaputa. 

a mia insapdi Luca Lanari
( chi tace sta zitto )

Eugenio Scalfari: Se vogliono rottamare il Senato ci vuole la Costituente

giornale La Repubblicadi Eugenio Scalfari, • 11 maggio 2014 Lo “tsunami” morale. Da tre giorni le notizie sulla “cupola” del malaffare che domina gli appalti dell’Expo, gli arresti ordinati dal tribunale di Milano e l’arresto di Scajola accusato di associazione per delinquere, sono state ampiamente diffuse e commentate. Ha sorpreso soprattutto il riemergere delle stesse persone che già furono giudicate e punite ai tempi di Tangentopoli e che tuttora sono al centro del sistema del malaffare pubblico e privato. Gli stessi imprenditori, gli stessi affaristi, gli stessi metodi e le stesse protezioni.
Com’è possibile a distanza di 22 anni una così nefasta e ricorrente potenza della corruzione sulla legalità? E quali saranno le ripercussioni politiche d’uno “tsunami” morale di questa gravità? E infine: il paese è stato ferito e sente di esserlo?
Quest’ultima, a mio avviso, è la domanda più importante e mi suggerisce una risposta: il paese è indifferente e questo è il suo modo di protestare. Gli ultimi sondaggi ci dicono che il partito degli indifferenti, quelli che non andranno a votare alle prossime elezioni europee o sono indecisi e tendenzialmente orientati all’astensione, rappresenta oltre il 40 per cento del corpo elettorale.
L’alternativa all’astensione è il voto a Grillo, che non è né di destra né di sinistra o d’alcun altro colore politico. È antipolitica pura che si concentra su un programma distruttivo. Non ha proposte da fare di nessun genere, né per l’Italia né per l’Europa, tranne una: distruggere tutto ciò che esiste, tutti i partiti, tutte le istituzioni e tutte le persone che le rappresentano. Non ce n’è una sola che sia risparmiata, da Napolitano a Santanché, da Renzi a Berlusconi, dalla Merkel alla Le Pen, da Putin a Vendola.
Tutto va azzerato. I Parlamenti debbono essere ridotti a uffici che diano forma di legge alle decisioni indicate dai referendum. Democrazia diretta. Il governo composto da funzionari che restano in carica per un periodo breve e poi se ne tornano a casa. Per quel pochissimo che conteranno, i parlamentari dovranno rispettare il vincolo di mandato, cioè le decisioni che i partiti hanno scelto nei loro programmi e che il popolo ha in diversa misura approvato.
Ha un senso votare per un programma del genere che, nella fattispecie del Movimento 5 Stelle dà a Grillo tutto il potere trasformando la democrazia, con tutti i suoi vizi e difetti, nella tirannide d’un comico? Infatti, non ha alcun senso e la gente lo vota come protesta. Il voto a Grillo equivale al non voto, ma è molto più pericoloso e il perché è evidente. Per fortuna i sondaggi danno al Pd di Renzi 10 o 11 punti di maggioranza rispetto a Grillo, il quale a sua volta supera Forza Italia di molte lunghezze.
Gli indifferenti, sommando chi non vota e chi voterà Grillo, viaggiano verso il 65 per cento, ma due terzi di questi antipolitici si asterranno e quindi non incideranno sulla composizione politica degli eletti al Parlamento europeo. Il danno avverrà a Strasburgo, non a Roma. Ma può preannunciare ciò che avverrà in Italia quando ci saranno le elezioni politiche. E quindi è di questo che ora dobbiamo parlare.
* * *
Domenica scorsa ho scritto che forse Matteo Renzi stava diventando l’alternativa di se stesso per quanto riguardava la riforma del Senato che rappresenta il tema centrale del suo programma insieme alla politica del lavoro. Sembrava infatti che si stesse convincendo che la sola, vera e necessaria riforma del Senato fosse quella di riservare soltanto alla Camera dei deputati il compito di dare o negare la fiducia al governo, modificando in questo modo quel bicameralismo perfetto che da sessant’anni è una palla al piede della nostra democrazia parlamentare. Per il resto il Senato sarebbe rimasto quello che era, non ridotto ad una scatola vuota, ma direttamente eletto dai cittadini e dotato di nuove e altrettanto penetranti funzioni.
Ebbene mi sbagliavo. Renzi non ha alcuna intenzione di cambiare il bicameralismo eliminando utilmente la sua “perfezione”. Di fatto vuole eliminare totalmente il bicameralismo assegnando al Senato — eletto in secondo grado dalle Regioni e dai Comuni — il compito di rappresentare gli interessi degli Enti locali e al tempo stesso di controllare i poteri che essi detengono e di dirimere i loro eventuali confitti con lo Stato centrale. Altri eventuali poteri di questo Senato delle autonomie (come vorrebbero chiamarlo) sarebbero quelli di partecipare al “plenum” del Parlamento quando esso si riunisce per eleggere il capo dello Stato o i giudici costituzionali e per ratificare i trattati dell’Unione europea; poteri sostanzialmente irrilevanti e che il Senato in gran parte già possiede. Questa posizione ha un solo evidente significato: abolire il Senato. È questo che volete? Ditelo e presentate al Parlamento un disegno di legge di riforma costituzionale. Se sarà approvato avremo in Italia un sistema monocamerale e la rappresentanza degli Enti locali nei loro rapporti con lo Stato sarà gestita, come già avviene, dalle Conferenze che le Regioni e i Comuni hanno con lo Stato centrale.
Certo un regime monocamerale accresce i rischi d’un potere esecutivo non più soltanto autorevole ma tendenzialmente autoritario, tanto più se si trasformasse il governo in una sorta di cancellierato.
Per evitare che il rischio divenga realtà bisognerebbe a questo punto riscrivere la Costituzione e trovare nuovi equilibri, sapendo che non si può certo farlo utilizzando l’articolo 138 della Costituzione, ma convocando una nuova Assemblea costituente. È questo che avete in mente? Non credo. Voi avete in mente di far mangiare la minestra o far saltare dalla finestra chi non la mangia. Ma questo può concepirlo un Berlusconi o un Grillo, ma non il Partito democratico.
Perciò pensate bene a quel che farete; la fretta è sempre cattiva consigliera.
C’è ancora una considerazione da aggiungere sulla riforma del Senato che sarà discussa il 10 giugno, cioè dopo le elezioni europee. Nel disegno di legge che il governo ha in mente ma le cui linee sono già state ufficialmente anticipate, è previsto che i membri del Senato siano eletti dai consigli regionali e comunali. Tuttavia il risultante Senato delle autonomie dovrebbe anche avere il ruolo di “vigilante” sulla gestione degli Enti locali e sulla legislazione di loro spettanza. Cioè: i senatori eletti dagli Enti locali debbono vigilare su quelli che li hanno eletti. Ma chi li scrive questi testi? Del Rio? La Boschi?
Il potere giudiziario che ha il ruolo di giudicare i reati e tutelare la legalità, è reclutato con concorsi e non è eletto da chi dovrebbe poi vigilare. Un Senato delle autonomie non può dunque essere eletto dalle medesime autonomie se deve non solo coordinarle ma vigilare sul loro operato legislativo e finanziario. Per la contraddizione che non lo consente. A me sembra elementare, e a lei, onorevole Renzi?
* * * *
I sondaggi elettorali prevedono per il Pd il 34 per cento, per Grillo il 23, a Berlusconi il 18, ad Alfano il 7, alla Lega il 6.
Se i risultati rispecchieranno a grandi linee questi dati, quando si voterà per le politiche al ballottaggio tra i primi due Berlusconi non ci sarà e questo lo impensierisce molto. Ma fino a quando il Parlamento rimarrà quello di adesso, la cui scadenza naturale è nel febbraio del 2018, Forza Italia ed i suoi alleati sono ancora nel gruppo di testa insieme a Grillo e al Pd. Alla Camera il Pd ha la maggioranza assoluta ma al Senato ha una maggioranza risicata con Alfano. Ne consegue che Alfano ha l’ultima parola.
Ma qualora su qualche punto importante Alfano dissentisse da Renzi l’ultima parola l’avrebbe Berlusconi. Questa situazione non è molto tranquillizzante e potrebbe durare fino al 2018: una maggioranza di governo risicata dove i pochi seggi di Alfano hanno un peso marginale determinante e dove l’intero programma di riforme è in mano a Berlusconi. Durare fino al 2018 oppure far saltare dalla finestra Renzi appena possibile: per esempio nell’autunno di quest’anno, proprio mentre è ancora in corso il semestre europeo con presidenza italiana; oppure nella primavera del 2015.
E se la nuova legge elettorale non fosse stata ancora approvata? Se Berlusconi riuscisse a provocare nuove elezioni con la legge elettorale vigente, residuale della sentenza della Corte costituzionale che ha abolito il “Porcellum” e che ha lasciato in piedi una legge elettorale proporzionale?
Il rischio c’è. Se Berlusconi scavalcato da Grillo non potesse neppure partecipare al ballottaggio con Renzi, forse gli converrebbe puntare su elezioni nel tempo più breve possibile, con il sistema proporzionale. Avremmo in tal caso un’unica maggioranza: le larghe intese tra il Pd e Forza Italia. L’ex Cavaliere di Arcore resterebbe sicuramente un padre della Patria e resterebbe al governo per questa e per la futura legislatura.
Debbo dire che non è un bel vedere restare alleati per i prossimi nove anni con un partito fondato e guidato da due pregiudicati. Per lottare contro la corruzione non è certo questa alleanza lo strumento più idoneo.
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C’è ancora un tema che l’attualità ci impone e questo è — finalmente — positivo: l’impegno assunto da Mario Draghi di intervenire a giugno sui mercati europei con una decisa azione anticiclica che avrà lo scopo di combattere i sintomi di deflazione che si stanno manifestando in Europa e allo stesso tempo tentare una riduzione del tasso di cambio dell’euro nei confronti del dollaro. Attualmente quel tasso di cambio oscilla tra l’1,35 e l’1,40 dollari per un euro. Questo mortifica fortemente le esportazioni europee (e quelle italiane in particolare) verso l’area del dollaro, mentre un ribasso verso l’1,20 sarebbe salutare per rilanciare la domanda e quindi investimenti e occupazione.
Draghi è uno dei pochi personaggi che sta lavorando con una coerenza senza alcuna crepa per un rilancio europeo che passa attraverso l’unificazione bancaria da lui voluta e verso la nascita degli Stati Uniti d’Europa che dovrebbe essere per le persone responsabili e consapevoli l’obiettivo numero uno di questi anni.
Poiché di Draghi sono amico da molto tempo qualche giorno fa gli ho chiesto se esistesse una sua aspirazione a sostituire Giorgio Napolitano al Quirinale quando il nostro attuale presidente della Repubblica deciderà di lasciare il suo posto (spero il più tardi possibile). Draghi sembra a molti adattissimo a succedergli e gliel’ho detto, ma mi ha risposto con un diniego totale. Non certo perché consideri irrilevante quella carica prestigiosa e faticosa, ma perché il suo obiettivo e quello che considera il suo compito è l’Europa.
Penso che abbia ragione e penso che questo sia un bene anche per noi perché tutti i paesi dell’Eurozona e di tutta l’Unione europea, senza gli Stati Uniti del nostro continente, diventerebbero irrilevanti, senza storia, dopo esserne stati i protagonisti per secoli e addirittura per millenni.
Questo è il bivio di fondo con il quale dobbiamo tutti misurarci. Draghi ne è pienamente consapevole e si comporterà con la sua abituale coerenza.

Evento 'Il Cortile dei Giornalisti'

Confronti tra i candidati sindaci osimani: assente il candidato delle liste.

Proseguono i confronti pubblici con i candidati sindaci in vista delle prossime elezioni amministrative.  Dopo l’incontro al Palazzo Campana, la sfida è proseguita negli studi di èTv Marche.  Ma in entrambi gli incontri , che hanno avuto come  scopo  quello di realizzare un dibattito informativo per la città, presentando i candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio,  a prendere parte sono stati solo 4 candidati.
Presenti : Simone Pugnaloni (Pd, Popolari per Osimo, Energia Nuova), David Monticelli (M5S),  Fabio Pasquinelli (L’Altra Osimo con la sinistra) e Sauro Mercuri (Voglia di Libertà club Forza Silvio). Assente il   candidato Dino Latini (Su la Testa, Patto sociale, Osimo Democratica, OsimotiAmo, Forza Osimo-Cdo, Liberi e Forti).

Colpisce lo snobbamento”  dello sfidante delle liste osimanea  a questi incontri informativi .
Un’assenza , quella di Dino Latini, per alcuni strategica, per altri interpretata come  paura e 
sospettosa di “imboscate” da parte di chi avesse potuto porgli questioni “scomode”.  L’esponente delle liste civiche ha  così, però, palesato immediatamente la sua assenza  e l’incapacità di gestire le situazioni che, invece, capitano di frequente nella vita reale di un amministratore.
Ed alle domande si risponde, qualunque esse siano. Se lo si vuole e se lo si può… perchè la democrazia si basa  sul confronto e sulla partecipazione.