Non si può dire che l’Italia abbia fatto un figurone. Una squadra con in testa un allenatore con….braccia rubate ai campi più vasti della campagna.
Ho azzardato queste pagellonze:
Buffon s.v.: dura solo un tempo, non è granché chiamato in causa ma fa a tempo di prendersi un gol in saccoccia. Non si sa che problemi abbia avuto.
Marchetti 5,5: colpevole sul secondo gol contro la Slovacchia, dove non copre a dovere il proprio palo.
Zambrotta 5: inutile e dannoso, a destra come a sinistra. Con la Nuova Zelanda un pochetto si è reso pericoloso, ma la lucidità non è stato il suo forte. Sbaglia pure gli stop elementari. E meno male che è in forma. E’ drammaticamente tornato agli standard del Milan.
Cannavaro 5,5: in tutte le tre partite perennemente in difficoltà contro tutti; si vede lontano un chilometro che l’età avanzata è la sua più grossa sciagura. Grave l’amnesia difensiva in occasione del gol paraguaiano. Rischia in qualche occasione però perlomeno dà una mano in attacco in occasione dei corner. Il capitano è l’esempio di questa squadra: lenta, logorata, senza fantasia, cattiva.
Chiellini 5: gravissimo errore sul secondo gol contro la Slovacchia. Non è possibile farsi anticipare così dal proprio marcatore. Rischia molto spesso e appare perennemente in ritardo.
Criscito 5: sbaglia la partita più importante,quella contro la Slovacchia. Non affonda quasi mai per cercare il cross e dalla sua parte arrivano i pericoli più grandi. Per un paio di volte viene “cigato” dai suoi compagni perché in ritardo sulle chiusure.
De Rossi 5: partita di sostanza e di furbizia contro la New Zeland. Fa filtro, recupera palloni e nell’unica sortita del primo tempo si guadagna un rigore accentuando la caduta dopo la trattenuta – che c’era – di un avversario. Negativissimo nell’ultima partita in ogni fase: copertura, impostazione, contrasti, corsa, passaggi. Semplicemente inesistente, oltre che dannoso.
Montolivo 5: purtroppo quanto di buono gli avevo visto fare nelle due partite precedenti a quella della Slovacchia, si è improvvisamente dileguato. Non ne ha azzeccata una e, spiace dirlo, non ci mette nemmeno un minimo di grinta e di cuore.
Camoranesi 5,5: abbastanza lento e troppo nervoso, cerca il dribbling ma, forse non aiutato dai compagni, molte volte la perde.
Pepe 5: nell’ultima partita sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare: gol, passaggi, coperture, cross. Rischia tantissimo su di un fallo inutile e violento che meritava il rosso. Si è montato troppo la testa ?
Marchisio 5,5: tutte partite anonime da parte del centrocampista piemontese. Messo a sinistra si vede lontano un chilometro che è fuori posizione. Si scambia la fascia con Pepe ma i risultati non cambiano.
Iaquinta 4,5: un ignobile paracarro. Mettilo a destra o mettilo a sinistra, il risultato non cambia: fa schifo uguale. Si dirà che comunque è generoso e corre. Ma se ha due cubetti di porfido al posto dei piedi, le qualità sopracitate non servono a niente. Tira pure un pugno a Villar in uscita alta. Viene fatto giocare fuori ruolo, ok, ma quelle poche occasioni che ha di colpirla di testa le sbaglia tutte, manco avesse la testa a spigoli. Mezzo voto in più per il colpo di tacco in occasione del primo gol italiano.
Gilardino 3: inutile. E’ in uno stato di forma pietoso e non la butterebbe dentro nemmeno a porta vuota. Come aggravante non aiuta in difesa neanche a sparargli. 4 anni fa in Germania era il terzo attaccante, oggi è titolare: segno tangibile che lì davanti, con lui, siamo inferiori di molto rispetto all’ultimo mondiale. Per scelta del mister, questo va detto. Dannoso. Era da rispedire a casa con la prima nave di passaggio.
Di Natale 6: è arruffone e poco lucido, ma il suo golletto lo mette sempre. Peccato che si svegli solo nei 10 minuti finali.
Pazzini 5: entra per Marchisio per cercare il tutto per tutto. E non si vede mai.
Gattuso 5,5: Ottopolmoni questa volta è a corto di fiato e si vede benissimo. In crisi d’ossigeno dopo soli 15 minuti, si nota più per i contrasti persi che non per i palloni recuperati. Spiace dirlo, ma è al crepuscolo.
Pirlo 5: Bagni dice che non ha perso un pallone. E’ vero. Solo che li ha passati solo ed esclusivamente all’indietro. Ci sarebbe mancato che li avesse anche persi. Lento e nullo.
Quagliarella 7,5: un diamante in una valle di lacrime. Ci ha tenuto in linea di galleggiamento fino alla fine, l’unico degli azzurri a crederci fino in fondo. I suoi 45 minuti nell’ultima partita sono la cosa migliore del nostro sciagurato mondiale.
Lippi 3 – – : credo che il calcio nostrano possa offrire soluzioni migliori rispetto alle scelte fatte. E’ mancato il coraggio e la voglia di rinnovamento – ma questo è un male diffuso in tutta Italia e in tutti gli campi: politica compresa – il risultato finale era scontatissimo. Auguri Prandelli.
Alcuni dei nostri:
Giorgio CHIELLINI
Chi non lo vorrebbe come sposo per la propria figliuola… Uno dei nasi più rovinati della storia inserito in una faccia che definire disarmonica sarebbe riduttivo. In più è pure juventino.
Fabio QUAGLIARIELLA
Gagliardo come nessuno al mondo, il buon Fabbbbio non si separerebbe mai dalla sua amata Alfa 75 quadrifoglio verde color nero, con le fiamme gialle sul cofano e le tendine parasole dietro con Marylin Monroe che fa il dito medio, la “palla n° 8” del biliardo al posto del pomello del cambio, i tappetini in moquette a pelo lungo, i dadoni di pelo attaccati allo specchietto e la gondola veneziana sormontata dalla Madonna di Capua sul cruscotto. Veramente fine e di classe. D’estate, lì dentro, si sfiorano le medie stagonali del Congo in pieno mezzogiorno.
Voleva portarsela con sé anche in ritiro in Sudafrica, ma è stata fermata alla frontiera: la quantità di polveri sottili emessa violerebbe la Convenzione di Ginevra sulle armi non-convenzionali. Comunque BRAVO Fabbbbio.
Savonarola
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