Facebook, 10 cose da sapere e da gestire

 Michelle Obama contro il popolare social network: le figlie del presidente Usa non sono iscritte. Le ragioni? Sicurezza ed educazione. Dopotutto anche l’account di Mark Zuckerberg è stato violato. E sul suo profilo qualche settimana fa era comparsa una frase che iniziava così: ” Lasciate che inizi l’hacking…”. Allora come difendersi da azioni del genere o semplicemente proteggere le proprie informazioni personali? Navigare nel mare delle opzioni di Facebook per tutelare la propria privacy non è affatto semplice. I menu sono piuttosto complessi, molte funzioni sono nascoste ed è facile confondersi. Senza contare che i continui aggiornamenti modificano la pagina delle impostazioni, aggiungendo nuovi elementi che spesso mettono in difficoltà gli utenti. Eppure, il social network più utilizzato al mondo offre numerose configurazioni per proteggere il vostro profilo. Quindi, meglio cominciare con quelle più importanti e concentrarsi su pochi aspetti. Ecco quali.

1) Condivisione
Cosa condividere e con chi è una delle prime scelte che dovrete fare una volta creato il vostro account su Facebook. Il sito vi aiuta, dandovi accesso a tre possibili configurazioni: condividere con tutti, amici di amici e solo amici. In realtà è possibile andare molto più in profondità. Potrete creare delle liste di persone specifiche e decidere cosa possono e non possono vedere del vostro profilo, dalle foto alle informazioni personali. Ci vuole un po’ di tempo, ma in questo modo potrete controllare ogni minimo dettaglio. Nel dubbio, fate riferimento all’opzione anteprima del mio profilo, che vi permette di vedere come apparirà la vostra pagina personale all’esterno.
Percorso: Account – Impostazioni sulla privacy – Condivisione su Facebook

 2) Album fotografici
Selezionando questa opzione potrete decidere chi può consultare i vostri album, comprese le foto che pubblicate sulla bacheca che Facebook automaticamente mette in un album a parte. Anche qui, potrete utilizzare liste di amici.
Percorso: Account – Impostazioni sulla privacy – Condivisione su Facebook – Personalizza impostazioni – Modifica la privacy degli album

3) Luoghi
Potete non voler far sapere dove vi trovate esattamente. Bene, con questa opzione impedite agli amici di taggarvi in qualche luogo.
Percorso: Account – Impostazioni sulla privacy – Condivisione su Facebook – Personalizza impostazioni – Gli amici possono registrarmi nei luoghi che visito

4) Connessione su Facebook
Qui si può scegliere quali informazioni del profilo condividere con chi non è vostro amico. Foto, sesso, età, ecc. Potrete anche scegliere chi può o meno mandarvi messaggi o aggiungervi come amico. Sono le opzioni che in pratica decidono quanto è facile (o difficile) trovarvi su Facebook.
Attenzione però: se esagerate con le protezioni, potrebbe essere quasi impossibile, per chi non è già vostro amico, mandarvi una richiesta di amicizia.
Percorso: Account – Impostazioni sulla privacy – Connessione su Facebook

5) Applicazioni e siti web
Se siete iscritti a Facebook già da un po’ di tempo, è molto probabile che avrete decine e decine di applicazioni e giochi attivi. Il primo consiglio è di cancellare quelle che non usate più, quindi di procedere a configurare le applicazioni che invece ancora sfruttate. Potrete, ad esempio, decidere se l’app può o meno pubblicare contenuti sulla vostra bacheca. Ci vuole un po’ di tempo, ma tenere pulita la sezione app di Facebook è importante per non trovarsi il profilo o, peggio, la casella e-mail, invasa da messaggi inutili.
Percorso: Account – Impostazioni sulla privacy – Applicazioni e siti web

6) Personalizzazione istantanea
In poche parole, permette di collegare il vostro profilo su Facebook ad alcuni siti partner. La prima volta che accedete a questa opzione, partirà un video, in inglese, che ne spiega nel dettaglio la funzione. In pratica, se la attivate, quando vi collegate a siti come Rottentomatoes.com o Pandora, questi sapranno riconoscervi e verranno personalizzati in base al vostro profilo. Attenzione, abilitare questo servizio significa che siti esterni avranno accesso ad alcune delle vostre informazioni.
Percorso: Account – Impostazioni sulla privacy – Applicazioni e siti web – Personalizzazione Istantanea

7) Informazioni accessibili mediante i tuoi amici
Il problema di Facebook è che non siete soltanto voi a condividere le vostre informazioni. È  possibile ad esempio, pur attivando tutte le protezioni della privacy, che i vostri amici più stretti possano condividere i vostri dati con siti o altre applicazioni. Tramite questa opzione, potrete decidere cosa possono e non possono condividere.
Percorso: Account – Impostazioni sulla privacy – Applicazioni e siti web – Informazioni accessibili mediante i tuoi amici

8) Ricerca Pubblica
Se una persona cerca il vostro nome su un motore di ricerca come Google, potrebbe comparire il vostro profilo di Facebook. Disattivando questa opzione, farete in modo che questo non sia più possibile.
Percorso: Account – Impostazioni sulla privacy – Applicazioni e siti web – Ricerca pubblica

9) Liste amici
Creare liste di amici è un passaggio fondamentale per organizzare al meglio la condivisione di informazioni su Facebook e proteggere la vostra privacy. È un processo semplice anche se un po’ lungo, ma è uno degli strumenti più efficaci per limitare l’accesso ai vostri dati. All’inizio può essere noioso, soprattutto se avete già centinaia di amici, ma una volta create le liste, aggiungere o togliere amici è davvero semplice.
Percorso: Amici – Modifica Amici – Crea una lista

10) Protezione dell’account
Non si tratta di privacy, ma di sicurezza e protezione contro intrusioni esterne nel vostro account. Attivando queste opzioni, potrete, ad esempio, sapere con esattezza il luogo da dove vi siete connessi a Facebook l’ultima volta, oppure decidere di ricevere una mail ogni volta che vi collegate al vostro profilo. In questo modo, potrete scoprire se qualcuno vi ha rubato login e password e sta curiosando nel vostro profilo. Potrete anche associare diversi dispositivi (computer, portatile, telefonino) alla vostra pagina su Facebook, e scegliere se utilizzare la navigazione sicura (Https) quando disponibile. Con la navigazione sicura è più difficile subire attacchi di hacker e altre intrusioni illecite.
Percorso: Account – Impostazioni account – Protezione dell’account

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Le dieci regole da rispettare quando si preleva al bancomat

Rieccomi.  Con tante novità e suggerimenti da proporvi.

 

Un buon utilizzo del Bancomat per non avere sorprese amare. Si tratta di dieci regolette:
1. Non esagerare a fare scorta di contante prelevando presso i bancomat: bastano le scorte per pochi giorni. Viaggiare con molto denaro, infatti, è un attentato alla sicurezza personale
2. Fare prelievi regolari aiuta a monitorare meglio il bilancio familiare e a verificare quanto effettivamente si spende
3. Dal lunedì al venerdì, dalle 2 alle 5 di mattina è possibile usare solo gli sportelli bancomat della propria banca. Sempre in banca, informarsi sui costi di commissione in caso di prelievo da altri bancomat
4. Non fermarsi davanti al bancomat con il denaro in mano. Appena l’Atm lo eroga, riporre il contante immediatamente nel portafoglio
5. Per evitare la smagnetizzazione, non esporre il bancomat a fonti eccessive di calori e non appoggiarlo sul lettore di codice a barre alle casse dei negozi
6. Informarsi in banca sui limiti di responsabilità del proprio bancomat: il plafond, così come per le carte di credito, di norma non è illimitato. Conoscere il limite e ricordarlo, significa evitare di rimanere “a secco” quando si ha bisogno di denaro contante
7. Davanti allo sportello Bancomat coprire con una mano la tastiera, mentre con l’altra si digita il Pin (codice segreto). Soprattutto per quei bancomat che sono proprio sulla strada, accertarsi che non ci sia nessuno dietro a spiare il nostro codice. Guardare attentamente anche la tastiera e la fessura dove inserire la carta: a volte è facile scoprire manomissioni che servono per clonare le carte inserite
8. Non tenere mai il codice segreto insieme alla carta bancomat
9. Il consorzio Patti Chiari ha istituito il progetto Faro. Gratuitamente e 7 giorni su 7 è possibile sapere dovè il bancomat più vicino, se funziona, a quale gruppo bancario appartiene e come fare per arrivarci. Il numero verde, da fisso e cellulare, è il seguente: 800.00.22.66
10. Parole da sapere: Atm è l’acronimo di Automatic Teller Machine (l’erogatore automatico di denaro); codice PIN (Personal Idetification Number) è il codice personale segreto necessario per operare sullo sportello; Circolarità: è la possibilità di eseguire operazioni agli sportelli di banche appartenenti ad un circuito diverso dal proprio.

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Ridurre l’immondizia è il primo gesto ecologico che dobbiamo imporci

L’emergenza rifiuti in Campania così come in altre realtà italiane: Palermo, Roma ecc. è sotto gli occhi di tutti. Vedere le strade sommerse da prodotti usa e getta, utilizzati giusto il tempo di portarli a casa dai supermercati e di consumarne il contenuto, è inaccettabile.

In questo settore i nostri gesti quotidiani possono fare la differenza, con piccoli sacrifici di organizzazione domestica possiamo ridurre in maniera altamente significativa i rifiuti, e contribuire quindi a domare la rivolta della immondizia.
Non ci vuole nulla e non abbiamo scuse, ecco quello che possiamo fare:
1) comprare generi alimentari sfusi. Basta andare al mercato per capire che qualsiasi tipo di alimento all’origine è privo di plastica, polistirolo o atmosfere modificate. E’ sufficiente munirsi di buste di stoffa e chiedere i sacchetti di carta al posto di quelli di plastica. Il cibo sfuso inoltre è molto più fresco di quello confezionato, e anche i legumi essiccati o frutta secca sono sempre più recenti dei cugini di supermercato imbalsamati dentro il cellophan.
2) Utilizzare buste per la spesa in stoffa, canapa, materiale durevole. Portiamocele da casa, dobbiamo abituarci perchè prima o poi entrerà in vigore il divieto di vendere buste di plastica. Io ad esempio ho un set di 4 borse che stanno sempre in macchina, e per il mercato ho optato per l’antiquato ma utilissimo carrello della spesa.
3) Comprare detersivi per la casa sfusi: ormai diversi punti li vendono. Con questo metodo io arrivo a risparmiare circa 12 flaconi di detersivo per la biancheria e 6 flaconi di detersivo piatti (circa perchè dipende dal quantitativo di lavatrici che faccio).
4) Pretendere anche da profumerie, erboristerie o rivenditori di cosmesi la distribuzione di detergenti e ove possibile creme sfusi. Qualcosa si muove con la catena in franchising che vendono qualsiasi tipo di prodotti sfusi, ma l’elenco degli ingredienti di alcuni shampoo o bagnoschiuma fa rabbrividire, quindi sarebbe auspicabile in questo campo un incremento dell’impegno. Comunque ho notato con favore che Fructis ha appena creato il flacone da 750 ml di shampoo (un flacone invece di 3), che consente di risparmiare notevole plastica; quando faranno anche prodotti più ecocompatibili saranno perfetti.
5) Evitare di utilizzare materiali usa e getta quali stoviglie in plastica, e se possibile la plastica in generale: il vetro è un ottimo sostituto e soprattutto non rilascia strane sostanze in quello che mangiamo.
6) Aggiustare, riciclare, e se proprio non ci serve più scambiare con il freecycle: è un ottimo esercizio per rimettere in circolo i nostri oggetti e per conoscere persone che condividono i nostri obiettivi “ecologici”.
7) Boicottare tutti quei prodotti il cui involucro pesa più del contenuto: il più delle volte a che serve se non a fare marketing?
8) Evitare l’acqua e bibite in generale in bottiglia di plastica, optare per quella del rubinetto filtrata e se proprio non piace ci sono tantissimi imbottigliatori che vendono acqua in vetro a rendere. Se non siete ancora convinti, ricordate che la plastica rilascia sostanze tossiche nell’acqua che beviamo convinti ci possa depurare. Se poi proprio capita di comprare l’acqua in plastica, utilizzare la bottiglia più volte avendo cura di sciacquarla e riempiendola con buona e fresca acqua di rubinetto filtrata.
Inutile dire che siamo obbligati moralmente a fare la raccolta differenziata: possiamo credere che non serva a nulla, possiamo vedere che mentre noi separiamo anche lo scontrino arriva il simpatico omino del mobilificio di fronte casa e getta nel cassonetto ferro, vernice e legno senza che le autorità intervengano. Possiamo pensare quello che ci pare ma fare la raccolta differenziata serve ad allenare la nostra mente a percepire la quantità e la qualità della nostra spazzatura, e tarare per i futuri viaggi al cassonetto i nostri acquisti e successivi consumi.
A costo di ripetermi, insisto nel dire che ridurre l’immondizia è uno dei primi gesti ecologici che possiamo fare. Chi ritiene di non poterlo fare mente a sè stesso sapendo di mentire.

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E’ tempo di vaccino antinfluenzale

Il freddo sembra aver bussato alle nostre porte e, come di consueto, con il suo arrivo la popolazione si prepara a  fare i conti con le odiose sindromi influenzali.

Per evitare di passare intere settimane sotto le coperte, sommersi da fazzolettini e medicinali di vario genere, l’arma  più efficace da adottare è la prevenzione. Un valido aiuto per comprendere meglio la valanga di informazioni sciorinate dai media durante le fasi più critiche della sindrome influenzale, viene dal Ministero della Salute che ha diffuso le  linee guida sulla campagna di vaccinazione antifluenzale 2010-2011.

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha pubblicato sul suo sito  i consigli e le indicazioni degli esperti dell’Ospedale, facendo luce su chi vaccinare quando e perché in risposta ai dubbi e alle perplessità dei genitori. Sono i più piccoli, soprattutto quelli con patologie croniche, le persone maggiormente vulnerabili al contagio e al tempo stesso i principali veicoli di diffusione: è proprio per questo motivo che il picco influenzale tra i bambini in età scolare precede di circa due settimane quello del resto della popolazione.

Ecco alcuni di questi  consigli tratti dal sito dell’Ospedale Bambino Gesù www.ospedalebambinogesu.it :

Quale efficacia ha la vaccinazione?
Il vaccino antinfluenzale offre una protezione esclusivamente nei confronti dei virus dell’influenza. Questo significa che non protegge da altri virus né batteri responsabili di malattie respiratorie con sintomi simili all’influenza. Generalmente la vaccinazione conferisce piena immunità nel 75% dei casi; il rimanente 25% può contrarre l’influenza, ma con sintomi lievi. La protezione indotta dal vaccino inizia due settimane dopo l’inoculazione e perdura per sei -otto mesi, poi tende a declinare. Per tale motivo:
• è necessario ripetere la vaccinazione all’inizio di ogni stagione influenzale, considerato il possibile cambiamento dei ceppi in circolazione
• dato che il livello degli anticorpi si mantiene a livello protettivo per molti mesi nella maggior parte dei soggetti vaccinati, il breve anticipo della campagna vaccinale, rispetto agli anni precedenti, non comporta quindi rischi in caso di diffusione tardiva dei virus.

Chi vaccinare?
La campagna di vaccinazione stagionale è rivolta principalmente ai soggetti classificati e individuati “a rischio” di complicanze severe e a volte letali, in caso contraggano l’influenza.
Il bambino ha un ruolo centrale nella diffusione del virus; ogni anno, infatti, il picco epidemico nella popolazione in età scolare precede di circa 15 giorni quello della popolazione generale. La trasmissione aerea rapida del virus, attraverso le secrezioni respiratorie, è facilitata dalla promiscuità prolungata e dagli ambienti ristretti come le aule scolastiche.
In particolare Il Ministero della Salute raccomanda vivamente la vaccinazione ai bambini affetti da:
a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO)
b) malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30 e gravi patologie concomitanti)
d) malattie renali con insufficienza renale e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
f) tumori
g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
l) patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari) m) bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in corso di sindrome influenzale;
n) bambini pretermine di basso peso alla nascita, dopo il compimento del 6° mese di vita.
o) bambini ricoverati presso strutture per lungodegenti.

Controindicazioni e preucazioni
Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a:
• Lattanti al di sotto dei sei mesi (per mancanza di studi clinici controllati che dimostrino l’innocuità del vaccino in tali fasce d’età).
• Soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente somministrazione di vaccino o ad uno dei suoi componenti.
• Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre; questa costituisce una controindicazione solo temporanea alla vaccinazione, che va rimandata a guarigione avvenuta.

Per tutte le altre informazioni consultare il sito web: www.ospedalebambinogesu.it

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Ritorna l’ora solare

Questa notte, esattamente alle ore 3, dovremo spostare all’indietro le lancette dell’orologio di sessanta minuti. Termina cosi’, dopo 7 mesi, l’ora legale entrata in vigore quest’anno il 26 marzo. Con l’uso dell’ora legale si determina che, per un dato territorio, l’ora ufficiale dello stato venga calcolata in anticipo rispetto all’ora solare (naturale). Le ragioni sono due: da un lato questa misura consente risparmi energetici, poiche’ centrando una parte rilevante delle attivita’ durante le ore di luce solare si riduce il ricorso all’illuminazione artificiale; dall’altro i cittadini possono beneficiare di un maggior numero di ore di luce solare.

Nella storia del nostro Paese la prima adozione dell’ora legale – nata da un’intuizione di Benjamin Franklin – e’ datata 1916, quando venne limitata al solo periodo estivo. Fino al 1920, l’inizio fu anticipato a marzo ma per i successivi venti anni non se ne parlo’ piu’. L’ora legale torno’ in auge solo nel 1940, in pieno periodo bellico, e prosegui’ durante la ‘ricostruzione’ fino al 1948: e’ proprio in quell’anno che lo spostamento delle lancette fu il piu’ anticipato della storia, al 29 febbraio.

Per i diciotto anni successivi l’ora solare torno’ a dominare per tutti e dodici i mesi dell’anno mentre l’adozione definitiva di quella legale si ebbe nel ’66, dal 22 maggio al 24 settembre. Si continuo’, con inizio dell’orario estivo nella tarda primavera, fino al 1979: nel 1980 lo spostamento delle lancette fu anticipato al 6 aprile, ma dall’ 81 in poi la domenica di riferimento per l’inizio dell’orario ‘estivo’ e’ sempre stata l’ultima di marzo e quella per il ritorno della ‘solarita” l’ultima di ottobre.

Lo scorso anno, durante i sette mesi di ora legale, secondo i dati di Terna, la societa’ responsabile della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad altissima tensione, sono stati risparmiati, in totale, 643 milioni di kilowattora, un valore pari, ad esempio, alla meta’ dei consumi domestici annui dell’intera regione Marche . In termini di costi, considerando che il costo di 1 kilowattora per il cliente finale e’ stato, nel periodo in esame, in media di 14,5 centesimi di euro al netto delle imposte, l’Italia, nel complesso, ha risparmiato con l’ora legale circa 93 milioni di euro, e dal 2004 al 2009 il risparmio e’ stato per il Paese di circa 500 milioni di euro.

Ma con il ritorno all’ora solare si può dormire un’ora in più e sopratutto si possono prolungare i nostri sogni.

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Cantona recycle

I rasoi usa e getta, simbolo  per anni dello spreco di materia, cambiano immagine. E’ quanto si propone la BIC uno dei colossi del settore.  Dal 17 ottobre ha promosso in Francia un’operazione di riciclaggio dei suoi rasoi. Una campagna che punta tutto sull’immagine di Eric Cantona, l’ex calciatore “duro”, idolo dei francesi, trasformato gigante “buono” e sensibile,  che ricicla anche una sua celebre pubblicità per i rasoi usa e getta del 1995.
Il principio dell’operazione Bic recycle e questo: Il consumatore acquista i suoi rasoi Bic, li utilizza, chiede sul sito dedicato www.bicrecycle.com una busta per il riciclaggio ed invia gratuitamente a Bic un massimo di 10 rasoi usati nell’imballaggio. In seguito i rasoi vengono riciclati.  Infatti una volta recuperati i rasoi verranno trattati e trasformati in componenti per lavatrici prodotte con il 100% di materiali riciclati. Un altro piccolo segno del mondo che cambia: in meglio ( mi auguro che non si tratti solo di immagine societaria).

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La Farmacia vicina ai bisogni dei cittadini: Legge 69/2009

La farmacia del futuro sempre più vicina ai cittadini. Anche il nostro territorio beneficerà infatti delle disposizioni contenute nella Legge 69/2009 e del D.Lgs 153/2009 che prevedono la trasformazione delle farmacie in presidi nei quali il cittadino potrà trovare una serie di servizi aggiuntivi di alta valenza socio-sanitaria, quali autodiagnosi di prima istanza, attività di monitoraggio dei parametri di salute, anche cardiologici, tramite collegamento con centri specialistici, prestazioni offerte da altri operatori, come infermieri e fisioterapisti.
La farmacia potrà offrire anche servizi a domicilio dei pazienti collaborando con medici e altri operatori sanitari ai programmi di Assistenza Domiciliare Integrata. In altre parole, i pazienti anziani o malati cronici non pienamente autosufficienti potranno beneficiare di questo nuovo servizio direttamente a casa propria.

Tutto questo, nelle buone intenzioni della legge, speriamo che le intenzioni prendano anche materialmente forma.

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I fantasioni metodi anti-Autovelox

Fare attenzione alle regole del Codice della Strada dovrebbe essere sinonimo di rispetto, sia per se stessi che, soprattutto, per gli altri. Non smetterò mai di ripeterlo ai miei figli per primo e a tutti voi! Chi sbaglia paga e tra i numerosi sistemi per prevenire le infrazioni legate al mancato rispetto dei limiti di velocità, il più noto (e temuto) è senz’altro l’Autovelox.
Un sistema in grado di rilevare la velocità dei veicoli su un determinato tratto di strada, ma soprattutto capace di scattare fotografie (prove) di chi non ha rispettato le regole. Come da tradizione si sono però diffuse tra gli automobilisti delle vere e proprie “Leggende metropolitane” con un unico subdolo tentativo: aggirare il funzionamento dell’Autovelox!
Una sequenza di escamotage che denotano anche una massiccia dose di fantasia e che ovviamente non si sostiene su alcun tipo di base scientifica. Ecco quindi le soluzioni più stravaganti messe in giro dall’incessante (ed inutile) “passaparola” di molti utenti della strada.
Far “scintillare” la targa
Già di per sé è un reato, ma farlo con il proposito di “prendere in giro” l’Autovelox è anche inutile. Tra le proposte più creative c’è quella di ricoprire la targa con del lucido, una specie di vernice luccicante che, con il riflesso creato impedirebbe la visualizzazione dell’immagine scattata. Un’idea che poteva in parte funzionare con i primi modelli, ma che con gli Autovelox di ultima generazione è destinata a non aver alcun risultato. Oggi si ha infatti a che fare con lenti molto più raffinate, ma soprattutto capaci di evitare ogni tipo di riflesso.
I CD servono… ma solo per la musica
Sono probabilmente il rimedio (inefficace) più famoso! Secondo chi lo avrebbe proposto, il riflesso del supporto ottico appoggiato ad esempio sul lunotto posteriore dovrebbe disturbare il raggio dell’Autovelox. Peccato che la diabolica “macchina fotografica” lavori con un raggio “laterale” e non frontale… relegando al CD l’unico ruolo di… cattura polvere!
I rilevatori di Autovelox non “funzionano”
Assolutamente falso! Molti navigatori possono segnalare solo la presenza di quelli “fissi”. Di fatto però non rilevano nulla, ma si limitano ad emettere l’apposito “beep” in prossimità di un Autovelox presente sulla propria “cartina”. Esistono sistemi per rilevare quelli mobili? Sì, ma sono quasi sempre meccanismi di “comunicazione” tra veicoli in possesso di un stesso dispositivo. Gli automobilisti che li posseggono quando avvistano una postazione mobile premono un pulsante che comunicherà ai “colleghi” nei pressi la presenza dell’Autovelox… di fatto, dovremmo esserne muniti tutti per dargli davvero un senso (sbagliato).
Chi dice di avere particolari sensori “stana Autovelox”… mente! Anche perché va detto che il raggio emesso dall’Autovelox non crea né campi elettromagnetici tantomeno onde sonore o addirittura termiche! E’ lì… e basta!
E lo scambio di persona… automobile?
I vecchi modelli, ormai praticamente tutti pensionati, potevano fotografare ad esempio due vetture dando così spazio di manovra a possibili ricorsi. Oggi è un fenomeno decisamente più raro in quanto i sistemi più sofisticati riconoscono prima di tutto la velocità del veicolo e successivamente “tengono sotto tiro” la targa fino al momento propizio per scattare la più nitida delle foto!
Tutto questo non vuol dire che gli Autovelox siano dei sistemi infallibili, gran parte del buono operato dipende dal tipo di modello utilizzato e soprattutto dall’onestà intellettuale di chi li utilizza. Ribadiamo che parliamo di mezzi che hanno il ruolo di prevenire e mai di reprimere… leggi “far cassa“! Posizionarli in modo “sibillino”, ad esempio subito dopo un cartello che abbassi repentinamente il limite di velocità etc… sono situazioni che aprono le porte ai consueti, immancabili e spesso “sacrosanti” ricorsi al Giudice di Pace.
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Se sei disoccupato puoi diventare imprenditore con il “Prestito d’Onore”

La Regione Marche ha rifinanziato con un recentissimo bando il “Prestito d’Onore” Regionale, con l’intento di favorire l’avvio di nuove imprese. In pratica vengono messi a disposizione microcrediti a medio termine (che escludono qualsiasi garanzia) e servizi di assistenza tecnica, a soggetti disoccupati (quindi anche tanti giovani) o in cassa integrazione, di età tra i 18 ed i 60 anni, al fine di sostenere l’avvio di nuove imprese, in tutti i settori (quindi anche quelli del commercio, turismo e servizi) con il solo impegno di restituire il finanziamento agevolato, (concesso in esclusiva tramite Banca delle Marche) in 6 anni, utilizzato per spese di costituzione, investimenti e gestione delle nuove iniziative economiche, rilevando anche eventuali attività già esistenti. Il prestito concesso va da 25 a 50 mila euro in relazione se trattasi di imprese individuali o società e le domande di ammissione possono essere presentate entro il 31 dicembre 2011.
I progetti finanziabili per tutte le Marche sono solo 400 e  verranno presi in considerazione in ordine cronologico di presentazione. Per informazioni rivolgersi anche alla Confcommercio provinciale o nel sito della Regione Marche.

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L’autunno è arrivato…

E’ arrivato l’autunno. Gli indizi sono i soliti. Oggi fa freddo, ieri faceva caldo, domani farà… Se esci con l’ombrello, tra le nuvole si fa largo beffardo il sole; se esci senza ombrello, le nuvole ti si precipitano addosso con la stessa allegria d’una banda di Apache sulla diligenza. Si sta come sugli alberi le foglie, direbbe il poeta. Unica certezza e unico segnale inequivocabile: abbiamo tutti il raffreddore. Ti vesti, ti svesti, ti rivesti e starnutisci.

Con l’autunno l’armadio conosce la tradizionale transumanza: camiciole e calzoni di cotone, lavati e profumati, finiscono nei ripiani del letargo. Anche i calzini bianchi, orribili eppure così pratici, ma chi non ne ha almeno un paio nell’angolo in fondo del cassetto? Al loro posto maglioni, calzettoni, velluti e giacconi. Gli unici che si ostinano a non ammettere la realtà dei fatti sono gli adolescenti maschi, che escono con la solita t-shirt ricamata di disegni orribili e forse macchie di sugo o che sembrano tali: s’infilano con indolenza t-shirt a maniche corte, felpa con cerniera aperta e cappuccio, zaino lurido e salutano, mentre fuori piove o nevica. La mamma non urla più: scuote il capo. L’armadio dell’adolescente non si deve affaticare. Ma tutti gli altri cambiano. Ma c’è anche chi invece dell’ armadio, cambia direttamente la villa (il premier).

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Festeggia 64 anni, ma non li “sente”.

Ha deliziato e continua a farlo, i palati di tantissime generazioni, la crema gianduia più famosa al mondo. La Nutella, che ha festeggiato quest’anno il suo 64° compleanno nacque nel lontano ’46. Pietro Ferrero, quando nella sua piccola fabbrica dolciaria di Alba in Piemonte, creò una crema utilizzando un alimento abbondante nel territorio, le nocciole, non pensava certamente che questa avrebbe fatto la sua fortuna. Originariamente la Nutella nacque come Pasta Gianduia, un panetto più consistente, che poteva essere spalmato.
Da qui il grande successo che portò la piccola azienda ad espandersi nel territorio nazionale e poi nel resto del mondo, con succursali anche in Francia, Germania, Olanda, Grecia, Russia. Non a caso, nella classifica dei più ricchi del mondo, stilata da Forbes per il 2008, Michele Ferrero (figlio dei fondatori dell’impresa, oggi ottantenne) è risultato il più ricco italiano del pianeta. Mica male per un’azienda che aveva cominciato come un piccolo stabilimento dolciario. Nutella, un nome d’effetto e semplice da ricordare (deriva dall’inglese Nut, nocciola). In realtà a lavorare alla nascita di questa crema, i cui ingredienti principali sono le nocciole e il cacao, fu Michele Ferrero, partendo dal tentativo di migliorare un’altra merce già prodotta dall’azienda, la Supercrema.

Egli cercò di elaborare un prodotto facilmente esportabile ma anche molto legato al territorio; creò così quello che oggi è uno dei prodotti dolciari italiani più famosi nel mondo. Per la Nutella la concorrenza è stata fortissima, dapprima in Italia (Nutkao, Lineorella, ecc.), poi nel mondo (Merenda in Grecia, Nocilla in Spagna, ecc.), ma mai nessuno è riuscito a eguagliare il suo gusto inconfondibile. La Nutella però non è solo la crema spalmabile alle nocciole più usata in Europa e nel resto del mondo, è molto di più. Diciamolo pure è uno stile di vita, un’idea, un fenomeno sociale che va ben aldilà della sua essenza di prodotto alimentare. La Nutella è il celestiale sostegno di tante persone nei momenti tristi della vita, il supporto negli attimi successivi alla fine di un rapporto sentimentale. Come dimenticare l’immagine onirica di Nanni Moretti in “Bianca”, dove il protagonista del film, per diminuire le pressioni di una nuova relazione, si sfoga svuotando un enorme bicchiere di Nutella? Ma è anche sinonimo di seduzione, si sa il cioccolato è uno dei cibi più afrodisiaci, almeno così si dice…

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9 noci al giorno per abbattere lo stress.

Una dieta ricca di noci aiuta a combattere gli effetti biologici dello stress. Lo ha scoperto una ricerca pubblicata dal Journal of the American College of Nutrition, secondo cui mangiare 9 noci al giorno diminuisce sia la pressione totale che l’aumento della pressione dovuta alle situazioni stressanti. I ricercatori hanno studiato 22 adulti sani con il colesterolo alto, fornendo loro tutti i pasti per sei settimane. I soggetti che avevano un’alta quantita’ di noci nella dieta, sottoposti a prove stressanti come parlare in pubblico o immergere i piedi nell’acqua fredda, hanno mostrato un minore aumento della pressione, e la migliore condizione circolatoria e’ stata confermata anche con degli esami che misuravano la dilatazione delle vene.

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Presidenti e scrutatori presso i seggi elettorali: dal 1 al 31 ottobre le domande in Comune

Chi vuole svolgere la funzione di Presidente di seggio e di scrutatore  deve fare apposita domanda in Comune. Ecco come si fa la domanda  e le scadenze.

Iscrizione nell’albo delle persone idonee all’ufficio di
Presidenza di seggio elettorale

Le domande vanno presentate dall’1 al 31 ottobre
Gli elettori disposti ad essere inseriti nell’albo delle personee idonee all’ufficio di presidente di seggio elettorale possono presentare, su apposito stampato, domanda entro il mese di ottobre di ogni anno.
Il modulo di domanda puo’ essere anche ritirato  all’Ufficio Elettorale del proprio Comune. La domanda puo’ essere presentata al protocollo del Comune o inviata per fax oppure per posta ordinaria indirizzata al “Sig. Sindaco del Comune di ….. allegando, in tutti i casi, la fotocopia del documento di identità.

REQUISITI
• essere elettore del Comune;
• diploma di istruzione secondaria di secondo grado
 
Sono esclusi dalla funzione di presidenza:
a) coloro che hanno superato il settantesimo anno di età;
b) i dipendenti dei Ministeri dell’interno, delle poste e telecomunicazioni e dei trasporti;
c) gli appartenenti a Forze armate in servizio;
d)i medici provinciali, gli ufficiali sanitari ed i medici condotti;
e) i segretari comunali ed i dipendenti dei Comuni, addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici elettorali comunali;
f) i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.

Coloro che si sono già iscritti all’Albo dei Presidenti non devono più ripresentare la domanda.

Modello di domanda di iscrizione nell’ Albo dei Presidenti di seggio

 Al Sig. Sindaco del Comune di OSIMO

Il/la sottoscritto/a ____________________________ nato/a  ________Provincia _______ il _________________ residente in Osimo  Via/Piazza____________________________n.___________Tel. _____________________

_______________________CHIEDE

ai sensi dell’art. 1 della Legge 21/3/1990, n. 53 , di essere inserito nell’ Albo delle persone idonee all’Ufficio di Presidente di seggio elettoraleed  in base agli artt.. 46 e 47 dellT.U. 28/12/2000, n. 445, consapevole delle sanzioni penali a carico di chi dichiara il falso o esibisce atto falso o contenente dati  non rispondenti a verità (art.76  T.U. 28/12/2000 n.445)

_______________________DICHIARA

1)  di essere in possesso del titolo di studio __________________________­­­­­­­­­­­­­­­­­___conseguito presso ________________;

2) di esercitare la professione di ____________________________________________ ;

3) di essere iscritto nelle liste elettorali di questo Comune ;

4) di non trovarsi in alcuna delle condizioni di incompatibilità previste dalla normativa vigente   (1).

5) di non essere stato/a condannato/a,  anche con sentenza non definitiva,  per i reati previsti dall’art. 96 del D.P.R. 570/1960 e dall’art. 104, comma 2,  del D.P.R. 361/1957;

Il/la sottoscritto/a dichiara inoltre di essere informato/a, ai sensi dell’art. 13 decreto L.vo 196/2003 che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento elettorale.

OSIMO,…………….                                                                             (firma) 
                                                                                      ___________________________

(1) artt. 38 del T.U. 361 /1957 e 23 del T.U. n.570/1960:
–  di non aver superato il 70° anno di età;
–  dipendenti dei Ministeri dell’ Interno, delle Poste e Telecomunicazioni e dei Trasporti;
–  appartenenti alle Forze Armate in attività di servizio;
–  medici provinciali, gli ufficiali sanitari ed i medici condotti;
–  segretari comunali ed i dipendenti dei comuni, addetti o comandati a prestare servizio presso gli Uffici Elettorali  Comunali;
–  candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.

Iscrizione nell’albo delle persone idonee all’ufficio di
scrutatore presso i seggi elettorali

Le domande devono pervenire in Comune dal 1  al 30 novembre
Visto il primo comma dell’art.1 della legge 8 marzo 1989 n, 95 come modificato dall’art.9 della L. 30 aprile 1999, n.120, gli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune di Ottobre, che desiderano essere inseriti nell’Albo delle persone idonee all’ufficio di scrutatore presso i seggi elettorali, possono presentare domanda su apposito modulo nei mesi di ottobre e novembre di ogni anno.
Il modulo di domanda puo’ essere anche ritirato  all’Ufficio Elettorale del proprio Comune. La domanda puo’ essere presentata al protocollo del Comune o inviata per fax oppure per posta ordinaria indirizzata al “Sig. Sindaco del Comune di ….. allegando, in tutti i casi, la fotocopia del documento di identità.

REQUISITI
1.essere elettore del Comune;
2.avere assolto gli obblighi scolastici.
 
Sono esclusi dalla funzione di scrutatore:
a) i dipendenti dei Ministeri dell’interno, delle poste e telecomunicazioni e dei trasporti;
b) gli appartenenti a Forze armate in servizio;
c) i medici provinciali, gli ufficiali sanitari ed i medici condotti;
d) i segretari comunali ed i dipendenti dei Comuni, addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici elettorali comunali;
e) i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.

Coloro che si sono già iscritti all’Albo degli scrutatori non devono più ripresentare la domanda.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO
– D.P.R. 30.03.1957, n.361, art.38 e D.P.R. 16.05.1960 n.570 art.23.

Modello di domanda di iscrizione nell’ Albo degli Scrutatori di seggio

 Al Sig. Sindaco del Comune di OSIMO

Il/la sottoscritto/a ____________________________ nato/a  ________Provincia _______ il _________________ residente in Osimo  Via/Piazza____________________________n.___________Tel. _____________________

_______________________CHIEDE

ai sensi dell’art. 9 della Legge 30/4/1999, n. 120 , di essere inserito nell’ Albo delle persone idonee all’Ufficio di Scrutatore di seggio elettorale.A tal fine, consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni false e della conseguente decadenza dai benefici eventualmente conseguiti , ai sensi degli artt. 75 e 76 D.P.R. 445/2000, sotto la propria responsabilità

_______________________DICHIARA

1)  di aver assolto agli obblighi scolastici, essendo in possesso del titolo di studio presso ________________;

2) di esercitare la professione di ____________________________________________ ;

3) di essere iscritto nelle liste elettorali di questo Comune ;

4) di non trovarsi in alcuna delle condizioni di incompatibilità con l’incarico di Scrutatore di seggio previste dalla normativa vigente   (1).

5) di non essere stato/a condannato/a,  anche con sentenza non definitiva,  per i reati previsti dall’art. 96 del D.P.R. 570/1960 e dall’art. 104, comma 2,  del D.P.R. 361/1957;

Il/la sottoscritto/a dichiara inoltre di essere informato/a, ai sensi dell’art. 13 decreto L.vo 196/2003 che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento elettorale.

OSIMO,…………….                                                                             (firma) 
                                                                                      ___________________________

(1) artt. 38 del T.U. 361 /1957 e 23 del T.U. n.570/1960:
–  di non aver superato il 70° anno di età;
–  dipendenti dei Ministeri dell’ Interno, delle Poste e Telecomunicazioni e dei Trasporti;
–  appartenenti alle Forze Armate in attività di servizio;
–  medici provinciali, gli ufficiali sanitari ed i medici condotti;
–  segretari comunali ed i dipendenti dei comuni, addetti o comandati a prestare servizio presso gli Uffici Elettorali  Comunali;
–  candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.

                                                                                

LaComaredelBorgo

Meraviglioso

Credo che sia una delle più belle canzoni che ho sentito, e che sa trasmettere tante emozioni. Bellissima

Meraviglioso (di Domenico Modugno)

 

E’ vero
credetemi è accaduto
di notte su di un ponte
guardando l’acqua scura
con la dannata voglia
di fare un tuffo giù

D’un tratto
qualcuno alle mie spalle
forse un angelo
vestito da passante
mi portò via dicendomi
Così: Meraviglioso
ma come non ti accorgi
di quanto il mondo sia
meraviglioso
Meraviglioso
perfino il tuo dolore
potrà guarire poi
meraviglioso
Ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato
il mare eh!
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole!
La vita
l’amore
Meraviglioso
il bene di una donna
che ama solo te
meraviglioso
La luce di un mattino
l’abbraccio di un amico
il viso di un bambino
meraviglioso
meraviglioso…
ah!…

Ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato
il mare eh!
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole!
La vita
l’amore
meraviglioso

La notte era finita
e ti sentivo ancora
Sapore della vita
Meraviglioso  Meraviglioso  Meraviglioso  Meraviglioso  Meraviglioso

 LaComaredelBorgo

Che cos’è l’ISEE

L’ISEE introdotto dal decreto legislativo 109/1998, modificato due anni dopo dal decreto legislativo 130/2000 ed ultimamente dalla Finanziaria 2008 (legge 244/2007), è lo strumento attraverso il quale i Comuni, le Province, le Regioni, ma anche le Università “misurano” la condizione economica delle famiglie che chiedono agevolazioni tariffarie su servizi pubblici, le prestazioni sociali agevolate. Serve ad individuare coloro che “meritano” realmente una certa prestazione in regime di totale esenzione o riduzione tariffaria della spesa da sostenersi per il servizio.
Secondo l’ultimo rapporto ISEE redatto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel 2009, “Le tipologie di prestazioni che hanno fatto registrare il maggior numero di richieste attraverso l’ISEE sono relative al settore economico assistenziale, che coinvolge circa un richiedente su due, e all’ambito dei servizi di istruzione (40% dei nuclei richiedono prestazioni scolastiche e il 16% prestazioni universitarie). Le prestazioni economico assistenziali hanno fatto inoltre registrare negli ultimi anni (2004 – 2007) un tasso di incremento medio annuo a due cifre, più del doppio della crescita delle DSU, nell’analogo periodo. Seguono poi le prestazioni legate a servizi abitativi e di trasporto, generalmente definite a livello locale, che coinvolgono circa il 22% dei nuclei. Oltre alle due categorie di prestazioni in ambito sanitario, esenzione ticket e servizi socio sanitari, che si attestano entrambe al 12% in termini di diffusione. Rimangono invece al palo le prestazioni a favore delle famiglie con figli e della maternità: a fronte di una popolazione ISEE molto dinamica, riscontrano un tasso di crescita medio prossimo allo zero negli ultimi tre anni; nel complesso sono richieste da meno di un richiedente su dieci”.
Di fatto, il ricorso all’ISEE da parte di Comuni, Province e Regioni è sempre più frequente, anche se ci sono enti locali che adottano dei correttivi o usano altri indicatori, il più delle volte evitando di considerare l’abitazione principale. Questo accade nella Regione Lazio, dove spesso si include nel nucleo familiare, per le coppie di fatto, il genitore naturale anche se non residente, come si è riscontrato a Roma per la richiesta di iscrizione all’asilo nido. C’è, poi, anche chi l’ISEE non lo utilizza: in Valle d’Aosta l’indicatore di riferimento è l’IRSEE (utilizzato anche per l’assegnazione del servizio della “tata familiare”, ossia di una baby sitter messa a disposizione del Comune), mentre a Cagliari (e in tutta la Sardegna) le graduatorie che regolano i servizi comunali si basano sul reddito imponibile. A Trento vengono usati sia l’ISEE che l’ICEF (indicatore di condizione economica familiare) a seconda delle prestazioni. Anche le Università adottano un indicatore diverso: con il Dpcm9 aprile 2001 è stato previsto l’ISEEU, una variante accademica dell’ISEE che, tra l’altro, considera solo al 50% i redditi e i patrimoni di fratelli e sorelle. La maggior parte degli atenei usa l’ISEEU per stabilire la riduzione delle tasse universitarie per chiedere agevolazioni su prestazioni scolastiche quali borse di studio, libri di testo gratuiti, scuolabus, mense scolastiche, riduzioni per le tasse universitarie, per le tariffe di pubblica utilità.
In forte aumento anche le dichiarazioni ISEE presentate per ottenere agevolazioni di carattere locale, erogate dalle Regioni, Province e Comuni, quali l’iscrizione agli asili nido, i servizi socio sanitari per anziani, e a partire dall’anno 2009 con una tendenza che si è confermata negli ultimi mesi, altre prestazioni sono state concesse in base all’ISEE, questa volta a carattere nazionale come la Social Card (regolata dal decreto legge 112/2008) il bonus sociale sull’energia elettrica (introdotto dalla Finanziaria 2006, legge 266/2005), il bonus sociale sul gas introdotto dal decreto legge 185/2008
Cosa è l’ISEE
L’ISEE è una modalità di certificazione per verificare il diritto d’accesso alle prestazioni assistenziali. Può essere richiesta ai cittadini residenti in Italia da tutte le amministrazioni per assicurarsi che coloro che chiedono agevolazioni o sgravi, versino effettivamente in una situazione di bisogno. A tal fine viene considerata la situazione economica di tutto il nucleo familiare, avendo come riferimento lo stato di famiglia anagrafico. La dichiarazione ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente della famiglia, oltre a contenere i dati della dichiarazione dei redditi, comprende anche dei valori relativi alla situazione patrimoniale del nucleo familiare.
L’ISEE, Indicatore di Situazione Economica Equivalente, consente di effettuare una valutazione della condizione economica di ciascun soggetto, considerando, oltre alla sua capacità reddituale e patrimoniale, la composizione del proprio nucleo familiare. L’analisi di questo indicatore permette di effettuare confronti tra nuclei familiari con diverse caratteristiche e, quindi, di valutare la situazione economica complessiva del singolo cittadino. In caso di richiesta di prestazioni o servizi sociali e assistenziali o di servizi di pubblica utilità, con l’ISEE è possibile valutare la situazione economica dei richiedenti, per meglio individuare eventuali agevolazioni o differenze tariffarie.
Il valore dell’ISEE è dato dal rapporto tra l’ISE (Indicatore di Situazione Economica) e il parametro relativo alla famiglia. Ciò tiene conto del numero dei componenti del nucleo familiare, della presenza di portatori di handicap, del fatto che ci sia un solo genitore o che entrambi i genitori lavorino. L’ISE a sua volta si ottiene dalla somma dei redditi e del 20% calcolato sul valore relativo al patrimonio assunto al 31 dicembre dell’anno precedente la richiesta, con una franchigia di 15493 euro per il valore mobiliare (depositi e investimenti) e di 51645 euro per la sola casa di abitazione. In presenza di mutuo, la franchigia si eleva al maggior valore tra 51645 e il debito residuo del mutuo per l’acquisto dell’immobile (in questo caso anche non prima casa) al 31 dicembre dell’anno precedente.
Per ottenere l’attestazione ISEE, è necessario presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica di validità annuale, nella quale sono indicati tutti gli elementi utili al fine del calcolo dell’indicatore in esame, avente valore di autocertificazione. Entro il periodo di validità della Dichiarazione Sostitutiva Unica, possono essere fatti rilevare, mediante presentazione di un’ulteriore dichiarazione, eventuali mutamenti riguardanti il nucleo familiare, i redditi e il patrimonio.
Per la dichiarazione ISEE, come ogni altra forma di assistenza fiscale (730, UNICO, calcolo ICI…), ci si può rivolgere ai CAF, all’INPS, agli altri enti erogatori delle prestazioni sociali, o direttamente all’Agenzia delle Entrate. Tutte le dichiarazioni ISEE confluiscono nella banca dati INPS
Le prestazioni collegate all’ ISEE sono:
Assegno per il nucleo familiare; assegno di maternità; asili nido ed altri servizi educativi per l’infanzia; mense scolastiche; prestazioni scolastiche (libri scolastici, borse di studio…); agevolazioni per tasse universitarie; prestazioni del diritto allo studio universitario; servizi socio sanitari domiciliari; servizi socio sanitari diurni, residenziali, ecc…; agevolazioni per i servizi di pubblica utilità (luce,telefono,gas); altre prestazioni economiche assistenziali quali ad esempio il pagamento di ticket sanitari, agevolazioni per il trasporto pubblico, per tributi e tariffe comunali, per l’assegnazione di somme denaro a carattere assistenziale.

LaComaredelBorgo

I posti più belli che abbiamo scoperto in questi giorni di ferie

Prelà in provincia di Imperia, ci sono capitata questa estate per caso, mi ci ha portato il cuore, l’incontro da sempre programmato ma mai realizzato con una mia ex compagna di università. E’ un posto magico dove il tempo  si è fermato per conservarlo quasi intatto fino a noi nella bellezza del suo ambiente naturale, della sua storia e delle sue tradizioni si trova in fondo ad una piccola valle dell’entroterra imperiese, l’Alta Val Prino.In particolare ci si arriva percorrendo l’autostrada A-10 Genova-Ventimiglia e si esce ad Imperia ovest per poi seguire le indicazioni per Dolcedo e Prelà. Ma quello che di cui vi voglio parlare è una piccola frazione che si chiama Valloria. È terra di ulivi e angolo di serenità,  le case sono abitate dai pochi residenti per i quali l’ospitalità è sacra e il visitatore viene accolto con la semplicità derivante da una sensibilità culturale profonda. La vita si svolge ancora col ritmo dettato dalla natura, tra le pareti domestiche, la cura degli ulivi e la produzione dell’olio, che tuttora rappresenta la ricchezza del borgo.
C’è un caratteristico ristorantino, con una cucina semplice caretteristica del posto,  ma la sorpresa doveva ancora arrivare e fu quando la mia cara amica  ci introdusse per le stradine circondate da case di pietra, nel vedere  i colorati dipinti sulle vecchie porte di cantine e di ripari per gli animali, negli anfratti delle strade e sotto gli archivolti di pietra.
Lo stupore e la meraviglia non mi hanno più lasciato per tutto il giro del paese nel vedere la magia di un mondo che solo gli artisti sanno creare e che in questo caso si sommava a quello di un villaggio arrivato fino a noi da tanto lontano praticamente intatto nella sua armonia capace di far rivivere il passato.
Ho sentito subito il bisogno di saperne di più e di capire come mai questa frazioncina – Valloria – fosse così caratteristica con le sue porte dipinte e le sue feste dell’inizio di luglio e di agosto, durante le quali alcuni pittori vengono invitati a lasciare  lì il loro segno.
Ho così scoperto che questa meritata fama che si concentra nel detto “A Valloria fai baldoria” è dovuta ad un gruppo di amici che hanno inizialmente creato un’Associazione dal nome “Le tre fontane”,.legato alla tradizione locale, che si è poi trasformato in “Amici di Valloria”, che hanno avuto a cuore la rinascita di questi luoghi abbandonati dall’esodo verso le città.
Grazie alla fantasia di questo gruppo di amici che hanno lavorato per dare una nuova vita a questo luogo dove la natura, il clima e la qualità della vita è oggi così apprezzata soprattutto dagli stranieri che numerosi sono venuti a cercare il luogo privilegiato del loro sogno mediterraneo.
Questo gruppo di persone dagli anni 80 ha cominciato a riunirsi regolarmente, intorno ad una tavolata imbandita con le prelibatezze locali tipiche di una invidiabile dieta mediterranea, con lo scopo di trovare il modo di rivitalizzare e far rivivere il paesino lasciato dai più per andare a vivere in città.
Ed è così che dal 1991 è nata una festa la cui fama ha quasi oscurato quella di sagre ben più antiche, ma non altrettanto sostenute dalla fantasia, dalla volontà e dall’amore per il proprio territorio degli Amici di Valloria, che hanno saputo creare e far diventare ormai una tradizione consolidata l’occasione di un ritorno alle radici, motivo di grande aggregazione che ha saputo unire tante persone amanti dell’autenticità.
Ma la sagra con il suo slogan e i bellissimi manifesti pubblicitari di cui si sono occupati gli amici milanesi, è stata solo un inizio. Il bisogno di mantenere un ricordo del passato e delle sue attività, usi e costumi si è materializzato con il restauro dell’Oratorio di Santa Croce nel 1994, che ha permesso di ospitare al suo interno il “Museo delle Cose Dimenticate”.
Ancora oggi è un tempio che riesce a commuovere le persone anziane che ritrovano il loro “piccolo mondo antico”, ma anche i giovani, che possono intuire quanta fatica è costata a tante generazioni del passato la trasformazione di un territorio selvaggio e scosceso in un luogo ameno fatto di coltivazioni con terrazzamenti estesi a tutta la vallata e case di pietra a cui si sono aggiunte nei secoli tante testimonianze di una fede condivisa, che oggi vede la valle costellata in ogni dove di magnifiche chiese.
Da quell’anno è stata vincente anche l’idea, di accogliere l’opera di artisti di varia ispirazione che potessero lasciare sulle porte più vecchie e non ancora rinnovate, come quelle dei magazzini spesso abbandonati, un segno tangibile della loro arte, adattandolo in assoluta libertà alla porta che veniva loro affidata in occasione delle giornate di inizio luglio e agosto, che terminavano con la famosa festa.
La fama di queste belle manifestazioni culturali ed artistiche si è diffusa ben presto e riesce ad attirare persone di ogni età, condizione sociale e nazionalità, ma soprattutto la realizzazione di un turismo sostenibile, che sempre più si sta diffondendo nel nostro meraviglioso paese, senza alterarne la bellezza.
Ormai le porte dipinte hanno superato ampiamente il centinaio e la prossima occasione per arricchire il borgo  di altre performance artistiche avrà luogo il  3 e 4 luglio con relativa festa, che si rinnoverà il 7 e l’8 agosto per la gioia di grandi e piccini e di tutti i turisti e gli amanti delle cose belle e buone che potranno anche quest’anno darsi appuntamento dove  si fa baldoria”, naturalmente “a Valloria”.

La Comare del Borgo

 – aspetto le vostre foto e i luoghi, gli eventi che avete scoperto questa estate

Anziani e costo ridotto bollettini postali: gli Uffici Postali dovrebbero avvisare più diffusamente.

Premesso che sono fra coloro che ritengono che le Poste Italiane svolgono un ruolo importante tramite la propria articolazione territoriale e la gamma dei servizi offerti, richiedo tuttavia  una maggiore attenzione nei confronti delle persone anziane e dei loro diritti.
Nello specifico mi riferisco al costo dei bollettini postali: le persone con oltre 70 anni pagano 0,77 euro anziché 1,10 euro.
Senonchè:
Negli uffici postali vi sono tanti avvisi ed informazioni, tranne quella del minor costo per gli anziani; debbono essere loro a richiederlo di volta in volta presentando anche un documento comprovante l’età.
Chiedo ai bravi impiegati  degli uffici e ai responsabili dei singoli uffici postali di Osimo, come atto di trasparenza e di generosità verso i clienti anziani, di prendere una  iniziativa : apporre un cartello con scritto in grande che gli anziani oltre i 70 anni pagano il bollettino postale 0,77 euro . Sarebbe una azione dal grande significato civico.
Nel frattempo, avviso voi tutti di estendere la conoscenza di questo diritto e colmare così  “il vuoto informativo”.

La Comare del Borgo

Braccialetti Miracolosi: gli italiani un popolo di creduloni.

Braccialetti miracolosi? Ecco il parere dello psicologo Stefano Benemeglio (uno dei quattro pilastri dell’ipnosi) sui braccialetti «miracolosi» che avrebbero il «potere» di ridurre lo stress, migliorare la concentrazione o aumentare le performance fisiche delle persone.
Può un braccialetto risolvere tanti problemi?
«Un braccialetto può creare un effetto emozionale che ha lo stesso valore di un talismano, come nelle fiabe popolari. Si tratta di prodotti commerciali che rispondono a esigenze non razionali».
Un imbroglio?
«Tutt’al più un’illusione» puntualizza lo psicologo che esprime il suo plauso all’Antitrust che si è mossa per far sì che venga fornita un’idonea documentazione medico-scientifica sulle proprietà e gli effetti sul corpo umano attribuiti a prodotti così miracolosi.
«Vi ricordate Vanna Marchi e i suoi scioglipancia? Gli obesi preferivano lei ai dietologi» ricorda lo psicologo.

C’è da chiedersi quanto sia potente un messaggio pubblicitario capace di convincere numerose persone a fidarsi del potere di “bilanciamento” di un braccialetto che non obbedisce ad alcuna legge o attività scientifica accertata .

La Comare del Borgo