Italiani, che bella soddisfazione

Una nazionale che diventa emblema dell’orgoglio e del sacrificio di un Paese.
Un giovane ragazzo, di seconda generazione, che ne diviene il simbolo, più forte degli insulti e del razzismo del tempo che è stato.
Un Presidente del Consiglio, che quando parla di economia e finanza, è ascoltato e stimato per le proprie capacità e non per le barzellette.
La Padania e i ciarlatani vari – compresi quelli delle nostre liste locali che non hanno votato per l'”Italia sono anch’io” – capaci solo di dire bugie e gettare discredito, se ne stiano in panchina a non far danni, non abbiamo bisogno di voi.

Azzurro come te, come il cielo e il mare. Ciao

Ciao, semplicemente ciao.
Difficile trovar parole molto serie,
tenterò di disegnare…
come un pittore,
farò in modo di arrivare dritto al cuore
con la forza del colore.

Osimo CheTempoFarà2012 bollettino 29 giugno – 2 luglio

Carissimi MieiOsimani
saranno sole ed alte temperature a caratterizzare il prossimo fine settimana.. per chi non è già fuggito al mare
Caldo, arriva Caronte: weekend di fuoco con temperature di 40°
Si preannuncia un weekend di ‘fuoco’ con temperature record domenica. E in arrivo “Caronte”, il nuovo anticiclone africano che a partire da domani pomeriggio inizierà a soffiare aria calda a tutte le quote dall’entroterra algerino e tunisino verso il Mediterraneo. La colonnina di mercurio sfiorerà in Spagna i 45 gradi e in molte regioni italiane si toccheranno i 40 °C nel corso del fine settimana, quando “Caronte” raggiungerà la massima potenza. Nella giornata di domenica si toccheranno i record storici di caldo.
Per sabato, il ministero della Salute ha lanciato l’allerta di livello 3, (“rosso”, con condizioni di “rischio elevato”) per 10 città’. Le temperature torride che già oggi attanagliano Rieti e Roma, domani sono previste a Perugia e Reggio Calabria, cui si aggiungeranno sabato Bologna, Bolzano, Brescia, Frosinone, Latina e Viterbo.
Sempre sabato sono dieci le città segnalate di livello 2 (“arancione”): Ancona, Campobasso, Civitavecchia, Firenze cc.
Nella prima parte del mese di luglio, l’anticiclone africano dovrebbe ritirarsi nei suoi luoghi di origine, così sull’Italia avremo temperature più accettabili specie al centro-nord. Continuerà, invece, a essere rovente invece il clima nelle regioni meridionali e sulla Sicilia.

Bollettino Meteo da oggi Sabato 29 giugno a Lunedì  2 luglio ….. CALDO e temperatura in aumento. In Osimo media 30 gradi.

Bollettino Biometeo  in Osimo, gli esperti dicono  caldo in leggera attenuazione . Temperature nella norma stagionale.

Ondate di Calore attenzione in Ancona e provincia

Paola

La violenza sulle donne in nome dell'”amore”

Giovedì 5 luglio alle ore 21.15, presso i Giardini di Piazza Nuova ad Osimo, si terrà un interessante e attualissimo dibattito sul tema della violenza sulle donne, spesso vittime innocenti di uomini “innamorati alla follia”.
Intervengono due donne, illustri relatrici: l’Avv. Roberta Montenovo e la criminologa dott.ssa Margherita Carlini.

Si può morire di troppo amore?
Di quell’amore che diventa ossessione, malattia, di quell’amore che non ha nulla a che vedere con un sentimento che dovrebbe far diventare due in uno, spesso si può morire e nella maggior parte dei casi a morire sono le donne.
Troppo poco si è fatto e si sta facendo per cercare di limitare se non eliminare totalmente lo stillicidio che giornalmente si perpetra nei confronti delle donne. E’ la storia di tante donne e del loro percorso doloroso e non solo dal punto di vista fisico. E’ la storia di tante donne e del loro coraggio ad affrontare e denunciare prepotenze e soprusi, donne che non vogliono lasciarsi cancellare.
Perché … di amore non si può morire.
Ti aspettiamo Giovedi 5 luglio al fresco di Piazza Nuova alle ore 21,15

Paola Andreoni

La maschera di Pirandello

Oggi anche il più noto motore di ricerca, Google, rende un omaggio speciale nella home page, a Luigi Pirandello. Pirandello è conosciuto a tutti per i suoi capolavori letterari.
Google ha deciso di celebrare l’anniversario della sua nascita con un doodle molto particolare che riprende in un disegno ( dove lo si vede tenere in mano una maschera ) uno dei concetti principali del pensiero dello scrittore: la differenza tra persona e personaggio, per cui tutti siamo dei personaggi di fronte agli altri e indossiamo costantemente una maschera che a nessuno permette di vedere la nostra persona.

Mercoledì 27 giugno 2012, Consiglio Comunale

MERCOLEDI’ 27 GIUGNO 2012 –  alle ore 15,00  CONSIGLIO COMUNALE

Per discutere il seguente ordine del giorno:

1. Comunicazioni del Sindaco;
2. Approvazione regolamento per la disciplina dell’Imposta Municipale Propria “IMU”.
3. Determinazione delle aliquote e detrazioni per l’applicazione della Imposta Municipale Propria “IMU” sperimentale – Anno 2012.
4. Approvazione del Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari per l’anno 2012.
5. D.Lgs.n.163/06 – Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 09.06.2005. Approvazione Programma Triennale 2012/2014 ed Elenco Annuale 2012.
6. Esame ed approvazione del Bilancio Previsionale 2012, del Bilancio Pluriennale 2012/2014 e della Relazione Previsionale e Programmatica 2012/2014.
7. Aggiornamento Piano Generale di Sviluppo 2010/2014.


per seguire il Consiglio Comunale in diretta audio
dalle ore 17,45 di Mercoledì 27 giugno

Clicca per ascoltare

Una nuova regolamentazione dell’addizionale comunale Irpef: una scelta più equa.

Perché non ipotizzare una rimodulazione delle aliquote sull’addizionale Irpef ?
E’ questa la proposta del Partito Democratico Osimano, che non si è potuta concretizzare con la presentazione di un “formale emendamento” perché ancora una volta il Sindaco non ci ha fornito i dati contabili richiesti, ma che con forza ribadiamo,  denunciando come l’Amministrazione delle liste “Simoncini&Latini-Api”  vessa le famiglie osimane con l’applicazione di una aliquota addizionale Irpef  troppo onerosa, ingiustificata,  e  iniqua perché applicata indifferenziatamente su tutti i redditi imponibili prodotti dalle famiglie osimane.

Chiederemo,  domani, in Consiglio Comunale,  di prendere in considerazione la nostra proposta. In particolare sull’ Addizionale Irpef che si applica sui redditi imponibili  chiederemo l’appoggio, di tutto il civico consesso, per  una  rimodulazione delle aliquote, che oggi è allo 0,8% per tutte le fasce di reddito, ridefinendole come segue:

Esenzione per i redditi fino ai 10.000 euro annui ( come già applicato).

aliquota 0,65 % per i redditi tra 10.000 e 15.000 euro annui

aliquota 0,75 % per i redditi tra 15.000 e 26.000 euro annui

aliquota 0,8 % per i redditi oltre 26.000 euro annui ( come già applicato).

Dai conteggi che abbiamo fatto prendendo come riferimento le tabelle dei redditi imponibili fornite dal Ministero dell’Economia e  Finanze, la rimodulazione che proponiamo ( formulata in via   minimale  per assicurare l’equilibrio del Bilancio, non avendo la disponibilità di altre informazioni e dati che avevamo richiesto con l’accesso agli atti ) è fattibile, perché lascia invariato  l’importo della  previsione  iscritta nella parte entrata alla voce addizionale Irpef, che la Giunta ha quantificato   per l’anno  2012 in € 3.187.000,00.

Crediamo opportuno vagliare e sostenere questa proposta del PD Osimo, perché permette di abbassare la pressione fiscale ai redditi più bassi (le dichiarazioni dei redditi fino a 26.000 racchiudono oltre il 63% dei contribuenti osimani) e di chiedere qualcosa in più ai redditi più alti che già comunque  si vedevano applicata l’aliquota massima applicabile ( aliquota del 0,8 % ).

In tempi di crisi come questi servono sistemi che distribuiscano gli sforzi anche in base alle possibilità di ognuno. Come vediamo ogni giorno, la situazione nazionale è ancora lontana dal potersi definire stabile. Questa crisi mondiale ci tiene sul filo del rasoio, e sta ai Comuni cercare, per quanto è loro possibile, di equilibrare gli sforzi per riuscire a mantenere i servizi essenziali e garantire equità e giustizia sociale.

L’insensibilità e il disinteresse dell’amministrazione delle liste “Simoncini&Latini-Api”   oggi impone  ad una famiglia osimana, che ha un reddito imponibile di 15.000 €,  di  pagare proporzionalmente  quanto i 271 fortunati osimani che nell’anno 2010 ( dato certificato dal Ministero delle Finanze)  hanno percepito un reddito dai 70.000 euro ai 100.000 euro e quanto gli altrettanti  185 più fortunati  osimani che hanno dichiarato  redditi imponibili superiori ai 100.000 euro.

Perciò la scelta di modulare l’addizionale irpef in base al reddito ci pare valida: chi ha di più dia di più.

Se le entrate fiscali corrisponderanno alle  previsioni, chiederemo alla Giunta ed al Sindaco di utilizzare le entrate derivanti da questa rimodulazione dell’addizionale irpef per abbassare le aliquote IMU più gravose. Di certo l’IMU va a colpire il patrimonio, ma la prima casa non è una fonte di reddito, anzi, molti per acquistarla hanno aperto un mutuo.

Crediamo inoltre sia importante privilegiare  il lavoro, con la scelta di aliquote Imu, che cercano di non andare a gravare ulteriormente sulle imprese già in difficoltà.

Ora, con la rimodulazione dell’addizionale irpef, si vuole fare ordine, chiedendo a chi ha di più un aiuto maggiore per sostenere il bilancio comunale.

Una società unita e coesa, che unita continua a lavorare giorno per giorno per costruire un domani più sereno e prospero, è l’unico antidoto per uscire da questa situazione di crisi. Il carattere degli osimani, la volontà e la laboriosità tipica dei marchigiani sono elementi certi di garanzia.

Paola Andreoni capogruppo PD Osimo

Don Lorenzo Milani: una lezione sempre viva, ancora da leggere e che insegna ancora tantissimo

Il sacerdote fiorentino non fu, né mai ambì ad essere, un pedagogista o un sociologo o un politico dell’istruzione. Non elaborò metodi didattici, non mise a punto rilevazioni sociali e neppure immaginò qualche riforma della scuola. Dalle pagine dei suoi scritti (non solo «Lettera a una professoressa», ma anche «Esperienze pastorali», «L’obbedienza non è più una virtù» e soprattutto le sue lettere) emerge senza ombra di dubbio che egli fu prima di tutto e soprattutto un prete che pose al centro della propria azione il problema di come annunciare il Vangelo in modo non rituale, ma sostanziale e cioè in grado di entrare nelle coscienze, di essere capito e assimilato anche dalle persone più semplici e meno provviste di strumenti culturali. In una parola si propose di vincere la povertà spirituale e culturale di chi non era (e non è) capace di uscire da se stesso e di comunicare con gli altri a causa della sua marginalità sociale o geografica.

Il 26 giugno sarà il 45° anniversario della sua morte.

Perle dette da Don Milani:

“…che la Scuola non sia un ospedale che accoglie i sani e respinge gli ammalati “;

“… poi insegnando imparavo tante cose. Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia…”

Detto da lui…

Ve lo ricordate? La persona di cui si ride nel filmato è la stessa (“il leader dei moderati” che vuole il ritorno alla lira o la Germania fuori dall’euro) che oggi chiede a Monti di esigere rispetto dalla Merkel per l’Italia.

Sono i nostri amari ricordi (che speriamo rimangano tali e sempre più lontani).

Osimo CheTempoFarà2012 bollettino 23 giugno – 26 giugno

Carissimi Miei Osimani, buona estate a tutti! :

Il sole splende e le temperature sono belle alte… ma non diteci che è già troppo!

Bollettino Meteo da oggi Sabato 23 giugno a Martedì 26 giugno. ….. CALDO e temperatura in aumento. In Osimo media 30 gradi.

Bollettino Biometeo  in Osimo, gli esperti dicono  caldo in leggera attenuazione .

Raccomando a tutti gli osimani di seguire i consigli utili, previsti anche dal Ministero della Salute: uscire di casa nelle ore meno calde della giornata, indossare un abbigliamento leggero e comodo, rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro, bere molti liquidi, mangiare molta frutta e verdura, non bere alcolici, fare pasti leggeri e porre attenzione alla conservazione domestica degli alimenti, non uscire all’aria aperta tra le 11 e le 18, non fare attività fisica intensa, proteggere la pelle, il capo e gli occhi dai raggi del sole, non lasciare mai persone o animali nelle auto in sosta, anche se per poco tempo.

Paola

Un tocco di leggerezza

Con questo caldo, un tocco di leggerezza…

in attesa che il sig. Alberto ci dia lumi sugli effetti positivi del fluido contenuto in queste particolari scarpe.
Buona strada, con l’augurio che sia per tutti Voi una meta serena.

Paola

Il bene comune e il bisogno di buona politica

Il governo Monti al di là di meriti o errori è una parentesi o un punto di non ritorno?
Io credo che l’Italia non può permettersi di tornare, dopo l’esperienza Monti, alla politica introversa, e ai politici senza competenze . Tutti gli italiani più che di tornare a dividersi tra centro-destra e centro-sinistra chiedono nuove regole istituzionali, un diverso sistema di partiti e una rinnovata élite politica fatta di persone serie e preparate.
In Italia c’è bisogno di politica, di buona politica. Di politici competenti e moralmente rigorosi. Ce lo chiede la gente, lo chiedono i nostri giovani a cui dobbiamo ridare fiducia e speranza per il futuro del Paese.

Paola

Valutazione negativa (bollino rosso) per il Comune di Osimo sulla trasparenza

Questa volta non è per la minoranza né tantomeno per la sottoscritta ma è a giudizio del Governo che il Comune di Osimo, a guida delle liste “Sim&Lat-Api di Rutelli”, non rispetta le norme di legge della trasparenza amministrativa online collocandosi agli ultimi posti nella classifica con soltanto 6 parametri su un totale di 43 soddisfatti.  Appena 13,96% la percentuale di aderenza del sito ai contenuti minimi obbligatori per legge previsti dalla direttiva 8/2009 del Ministero della Pubblica Amministrazione.

I parametri considerati nella formulazione del giudizio sono, per l’appunto, quelli della direttiva 8/2009 del Ministero della pubblica amministrazione sui contenuti obbligatorio dei siti Web delle pubbliche amministrazioni come giunta, consiglio, uffici con i nomi dei responsabili ed i rispettivi recapiti telefonici, indirizzo di posta elettronica e posta elettronica certificata, la voce URP (Ufficio relazioni con il pubblico), l’albo pretorio on line su cui vanno pubblicati delibere e determine, la sezione “trasparenza, valutazione e merito”, il piano di programmazione triennale (i lavori pubblici effettuati nell’arco di tre anni e le spese), i curricula in formato europeo e gli stipendi di dirigenti, segretari comunali e provinciali e di coloro che rivestono incarichi politico-amministrativi e ancora i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale, gli incarichi e le retribuzioni per eventuali consulenze esterne, l’organismo di valutazione delle performances (un ispettore che controlli il rispetto dei parametri di trasparenza). La pubblicazione di “bandi di gara e concorsi”. Alle singole voci di ciascun sito di una pubblica amministrazione il Governo attribuisce un bollino rosso (che indica l’insufficienza), uno giallo (che indica una completezza a metà), uno verde (che attesta la perfetta corrispondenza ai contenuti di legge).

Il Comune di Osimo risulta, dunque, deficitario in quasi tutte le voci ottenendo due soli bollino verdi (Informazioni relative all’Ufficio relazioni con il pubblico URP e Presenza del link inerente la modulistica) e quattro bollini gialli (Presenza di pubblicazioni messaggi di informazione e di comunicazione, Presenza dei bandi di concorso, Presenza dell’elenco dei bandi di gara, Presenza di un link ad accesso diretto ai procedimenti).

E’ quanto mai necessario e urgente  che  l’Amm.Comunale ripristini  e adegui  il sito comunale a quelle che sono le finalità e gli obblighi previste dalla Legge. Il sito on line di un Comune ha il compito per legge di dare informazioni, pubblicare documenti necessari ai cittadini e/o alle imprese. Ha il compito di “facilitare la vita” del cittadino offrendo un servizio nuovo, moderno che estenda il diritto alla partecipazione, all’informazione e alla trasparenza.

http://www.comune.osimo.an.it non deve essere la pagina a disposizione della maggioranza per la propria propaganda politica, come oggi avviene, con la pubblicazione di interventi spesso anonimi, con un linguaggio deprecabile contenente accuse infondate di basso profilo, tante bugie, senza alcun rispetto istituzionale verso i consiglieri comunali di opposizione e le varie espressioni della società civile osimana.
La legge chiede ben altro, le liste “Sim&Latini-Api” sono invitate a rispettare la normativa e a ripristinare la legalità e la trasparenza.

Paola

Osimo CheTempoFarà2012 bollettino 19 giugno – 22 giugno

Con la stagione CALDA ritorna l’appuntamento con il Bollettino Meteo  – Bollettino Biometeo Emergenza caldo.

E’ un’informativa sul disagio bio-climatico diramata dalla Protezione Civile, nella quale viene sottolineata la situazione delle  temperature  al fine di dare indicazioni atte a fronteggiare i disagi provocati dalle ondate di calore.

Bollettino Meteo da oggi Martedì 19 giugno a Venerdì  22 giugno. ….. CALDO e temperatura in aumento. In Osimo media 30 gradi.

Bollettino Biometeo  in Osimo, gli esperti dicono  caldo in leggera attenuazione . Temperature nella norma stagionale.

Raccomando a tutti gli osimani di seguire i consigli utili, previsti anche dal Ministero della Salute: uscire di casa nelle ore meno calde della giornata, indossare un abbigliamento leggero e comodo, rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro, bere molti liquidi, mangiare molta frutta e verdura, non bere alcolici, fare pasti leggeri e porre attenzione alla conservazione domestica degli alimenti, non uscire all’aria aperta tra le 11 e le 18, non fare attività fisica intensa, proteggere la pelle, il capo e gli occhi dai raggi del sole, non lasciare mai persone o animali nelle auto in sosta, anche se per poco tempo.

Paola

Il sottosegretario Quaresima

BUONGIORNO di Massimo Gramillini 19 giugno 2012. Il sottosegretario Quaresima
Lo scrivo a voce bassa e raccomandando il massimo riserbo – non vorremo svelare i piani segreti del governo a qualche potenza straniera? – ma il sottosegretario all’Economia con delega alle chiacchiere Polillo ha appena avuto un’idea geniale per far impennare il Pil. Rinunciare a una settimana di ferie. Non lui, gli italiani tutti. Poiché i lavoratori dipendenti godono di tre mesi di vacanze l’anno, ha ragionato il grand’uomo (temo li abbia confusi con i parlamentari), basterebbe offrire alla Patria una settimana di tintarella e l’economia nazionale ripartirebbe a razzo verso il cielo stellato.
Non intendo guastare i sogni di Polillo ricordando che è inutile produrre di più se poi non c’è nessuno a cui vendere e che oggi il problema non è rappresentato da quelli che fanno le ferie, ma da quelli che non le fanno perché hanno perso il lavoro. Mi limito a prendere spunto dall’ultima uscita «tecnica» per invocare dai rispettabili membri del governo un cambio: se non di marcia, almeno di umore. Sarà vero che arriviamo da un carnevale di vent’anni (anche se la maggioranza di noi nemmeno stava sui carri e applaudiva o fischiava la sfilata dal bordo della strada). Ma non mi sembra una buona ragione per sprofondarci in questa quaresima senza pasque, quasi dovessimo espiare una colpa collettiva. Chi lavora, in Italia, lavora tantissimo. Semmai lavora male, a causa della corruzione e della burocrazia, figlie naturali della cattiva politica. Invece di farlo sentire un verme, gli andrebbe restituita una speranza, mandando in ferie non pagate gli ottusocrati e in carcere i ladri.

Grazie Gramillini, sai cogliere puntualmente nel segno gli aspetti più ridicoli di questa “nostra” classe dirigente, ora ci si mettono anche i tecnici ad essere burleschi.
Paola

Il nuovo per la Rai: è la proposta del PD

Il PD proporrà per il nuovo CdA Rai due nomi indicati da movimenti della società civile (e non dal Partito), come aveva chiesto il Segretario Bersani. I due selezionati sono l’ex magistrato di Mani Pulite Gherardo Colombo e la giornalista Benedetta Tobagi, figlia del cronista ucciso dai terroristi della Brigata 28 marzo. Ottima la proposta di Bersani, finalmente premiate competenza, professionalità e parità di genere.

Paola

Nell’attesa dei “barbari” rischia anche la civiltà

 di Guido Rossi • 11 giugno 2012. Non esiste alternativa ad una maggiore integrazione politica, economica e fiscale europea, che salvi non solo l’euro, ma anche l’Europa.

L’incertezza tragica della situazione attuale, e soprattutto di quella futura della Grecia, è rappresentata con straordinaria preveggenza da una grande poesia, scritta più di cento anni fa dal poeta greco Kostantinos Kavafis: «Aspettando i barbari». L’inizio rappresenta la realtà attuale:

« Cosa aspettiamo qui riuniti al Foro?
Oggi devono arrivare i barbari.
Perché tanta inerzia al Senato?
E i senatori perché non legiferano?
Oggi arrivano i barbari.
Che leggi possono fare i senatori?
Venendo i barbari le faranno loro».

È l’attesa spasmodica di una soluzione che doveva venire dall’esterno, dai barbari, cioè da coloro che, senza alcun contenuto dispregiativo, erano dai Greci semplicemente chiamati quelli che non conoscevano la loro lingua e abitavano fuori dei loro confini. E così, nell’ambiguità tipica di questa poesia, i barbari del Fondo monetario, della Bce, dell’Europa finanziaria e della Germania sono già arrivati da tempo a fornire le leggi dell’austerità e del rigore, che hanno messo in ginocchio dal punto di vista sociale, economico e democratico la Grecia.
Il finale è ancora liricamente più complesso e, a parer mio, di possibile interpretazione dualistica:

«Perché è già notte e i barbari non vengono.
È arrivato qualcuno dai confini
a dire che di barbari non ce ne sono più.
Come faremo adesso senza i barbari?
Dopotutto, quella gente era una soluzione».

Si apre con questi versi finali la tragica apocalittica e profetica visione di una Grecia che ha perso ogni speranza di sopravvivere e sente vicino il triste abbandono da parte di tutta l’Europa.
Un’Europa alla quale pur aveva fornito le strutture iniziali della sua civiltà, della sua libertà politica e della sua arte. Se i barbari non portano più una soluzione, l’insistenza sull’imporre leggi di austerità, il fallimento di elaborare un piano concreto di integrazione bancaria, fiscale ed economica, che è necessaria per far sopravvivere la moneta unica, son poi le ragioni principali per cui anche l’euro è così vicino alla catastrofe. E non corre più dubbio ormai che la scomparsa dell’euro e il ritorno, da tanti irresponsabilmente invocato, alle vecchie monete dei singoli Stati membri provocherebbe certamente anche la distruzione di quel pur consistente pezzo di Europa che dal Trattato di Roma in poi è stato costituito.
Ma i due versi finali del capolavoro di Kavafis, se danno ragione in prospettiva al fatto che i barbari fossero una soluzione, lasciano ancora aperta la possibilità che i barbari riappaiano proponendo una diversa alternativa. È ben noto che non esiste alternativa ad una maggiore integrazione politica, economica e fiscale europea, che salvi non solo l’euro, ma anche l’Europa. Un passo in avanti era ben stato fatto il primo dicembre 2009, quando entrò in vigore il Trattato di Lisbona. Ma mancò allora, come manca oggi, quella passione e profondità filosofica dello straordinario dibattito che seguì la bozza della Costituzione degli Stati Uniti prima della sua adozione nel 1788. Son mancate, prima del Trattato di Lisbona, e mancano anche oggi, figure come Alexander Hamilton e James Madison, che riempirono i dibattiti americani con parole come “virtù”, “libertà” e “bene pubblico”, che oggi sembrano ridotte alle nuove, ma tutt’altro che consistenti, dichiarazioni del cancelliere Merkel, che per uscire dalla crisi ci vuole “più Europa”. Formula laconica, aliena da qualsiasi concreta e precisa decisione.
Val forse la pena allora di ricordare una pietra miliare dell’atteggiamento attuale della politica tedesca, che pur frutto di una nazionalistica ideologia della signora Merkel, trova un forte appoggio nella contorta e confusa decisione della Corte Costituzionale tedesca dell’estate del 2009, che approvò il Trattato di Lisbona, con due caveat, che impedivano di continuare sulla strada dell’unificazione. Il primo fu la dichiarazione che non esiste «nessun popolo europeo uniforme», capace di esprimere «la sua volontà maggioritaria»; il secondo caveat costituiva un «deficit democratico strutturale», perché le elezioni al Parlamento europeo non tenevano nel giusto conto il «principio di uguaglianza», essendo piccoli paesi sopra rappresentati rispetto a quelli grandi come la Germania. Il secondo punto è ben lungi dal costituire un deficit di democrazia, se si pensa che negli Stati Uniti tutti gli Stati, indipendentemente dalla loro popolazione, sono in misura identica rappresentati al Senato; e lo stesso dicasi per il Regno Unito, che certamente non può non essere considerato, come gli Stati Uniti, una vera democrazia.
E che dire poi della mancanza di un uniforme popolo europeo, soprattutto dovuto alla varietà di lingue, se si pensa alla democrazia indiana, che riconosce ufficialmente ben 22 lingue, e che creò il popolo indiano e non fu la democrazia ad essere creata dal popolo, poiché come ha scritto in una famosa e celebrata sentenza il filosofo tedesco Jurgen Habermas, «i popoli emergono con le Costituzioni dei loro Stati».
Ad evitare le facili obiezioni degli euroscettici, non è neppur necessario che l’alternativa sia quella di una federazione europea, nel senso tecnico della parola, poiché sia la grande Europa di Delors, sia la proposta di Habermas prevedono soluzioni diverse. Gli Stati membri, iniziatori e forze propulsive dell’unificazione europea, hanno originariamente creato un’Unione con carattere sopranazionale. I loro cittadini potranno rivendicare il ruolo di popolo dell’Europa solo attraverso una Costituzione di diritto internazionale. Qualunque più o meno omeopatica medicina, senza la vera cura di una unificazione politica, non solo non salverà l’euro, ma rischierà di distruggere completamente i valori della civiltà europea e con essa di quella occidentale. Se il fiorino della Firenze rinascimentale accompagnò la straordinaria crescita dell’Europa, la crisi dell’euro rischia oggi – e non è il caso di cercare altre ragioni, elettorali o non, nelle preoccupazioni del Presidente Obama – di provocare la fine della civiltà occidentale. Arriveranno allora forse altri barbari.

Il nobile lavoro del giornalista

E’ un lavoro nobile che richiede qualità, valori morali e sopratutto  tanto coraggio e ricerca di verità:  il lavoro del giornalista.

Ai tanti bravi giornalisti che ogni giorno sulla carta stampata, sulla rete, in tv condividono  il loro sapere, alimentando  la nostra coscienza, stimolando il nostro senso critico e  la nostra  curiosità  va tutta la mia riconoscenza.

Journalism is printing what someone else does not want printed: everything else is public relations.
“Giornalismo è pubblicare qualcosa che qualcun altro non vuole venga pubblicato: tutto il resto sono pubbliche relazioni. ”
George Orwell