CronacaComuneOsimo. Bocciata la proposta del PD per la trasparenza degli atti amministrativi e per rendere il Comune una casa di vetro dei cittadini

Nella seduta  del 6 febbraio scorso le Liste Simoncini&Latini hanno respinto la Mozione presentata dal PD con la quale si  chiedeva la  trasparenza degli atti amministrativi e l’istituzione dell’Anagrafe  pubblica degli eletti e dei nominati del Comune di Osimo.

Trasparenza 11L’obiettivo perseguito dalla mozione era quello di dare una maggiore trasparenza e quindi la possibilità  da parte dei cittadini di verificare e controllare le scelte politiche dell’amministrazione. Si chiedeva la trasparenza sullo stato economico e sull’attività dei consiglieri comunali, assessori e sindaco (anagrafe degli eletti) e si chiedeva la trasparenza degli atti pubblici del comune. Con l’istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti e il suo accesso tramite il sito internet del comune si intendeva migliorare il rapporto democratico tra istituzioni e cittadini, fornendo a questi una più completa informazione relativa all’attività degli eletti e del comune. A completamento dell’anagrafe pubblica degli eletti si chiedeva inoltre la trasparenza degli atti che consentisse   completezza di informazione, così come di accessibilità per tutti, relativamente agli atti, ai provvedimenti e ai bilanci del comune e delle società partecipate.

 cittadini Osimani avrebbero potuto sapere, per esempio, l’andamento patrimoniale di sindaco ed assessori nei cinque anni di mandato, le spese effettuate, indennità, rimborsi  e ancora scelte di voto, anche dei consiglieri, su ogni atto approvato. Tramite internet i cittadini di Osimo  avrebbero potuto consultare e stampare tutte le delibere, ( anche quelle degli anni passati)  i bilanci comunali, l’elenco delle ditte fornitrici, quello dei consulenti, le interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno con l’indicazione dei proponenti e lo stato del loro iter amministrativo, i bandi e gli esiti di gara, i verbali di ogni consiglio comunale.

Avrebbero, perchè  Sindaco e consiglieri delle liste alla guida della città,  hanno bocciato la nostra istanza. Le liste hanno detto: trasparenza in Osimo, no grazie.

È questa la conclusione abbastanza scontata a cui è finita la maggioranza delle Liste “Simoncini&Latini”,  bocciando la mozione dell’anagrafe degli eletti proposta dal  gruppo del Partito Democratico.

Una conclusione alquanto scontata, poiché ogni qualvolta nell’Assise comunale si è dibattuto sulla questione riguardanti  la trasparenza, principio basilare di una sana democrazia, il sindaco e l’intera sua maggioranza hanno sfoderato una serrata ostilità mascherata da questioni di opportunità politica e da un fantomatica volontà di rispettare la  riservatezza delle informazioni. Non è un caso che le legittime richieste dei consiglieri comunali di minoranza in ordine ad informazioni,  interrogazioni, formali richieste di   accesso agli atti,  trovino nel nostro Comune, insormontabili ostacoli e continuino ad essere disattese da Sindaco e  Giunta.

In poche parole a questa amministrazione interessa soltanto aumentare le tasse, tagliare i servizi, deprimere la città senza dare ai cittadini l’opportunità di conoscere il peso sociale delle scelte contabili di bilancio né tantomeno di conoscere il profilo economico e politico dei propri rappresentanti.

La mozione bocciata nell’ultimo consiglio andava in questa direzione; aveva come obiettivo quello di pubblicare sul sito del nostro comune la condizione economica e patrimoniale dei consiglieri e dell’intera giunta, le presenze, le iniziative politiche, i verbali dei consigli, le votazioni ad ogni singolo atto, l’archivio delle delibere ecc… per permettere a ciascun cittadino di conoscere approfonditamente ogni suo rappresentante che in quanto tale deve, perché è un obbligo morale, mettersi a nudo di fronte a coloro che rappresenta.
Non si può più pensare di essere amministratori della cosa pubblica e non rendere conto di quello che si fa ai cittadini.
Questo è un obbligo morale a cui non ci si può sottrarre. Evidentemente, le liste – e mi rifiuto di chiamarle “civiche” – non la pensano così. I consiglieri della maggioranza , ritengono superfluo tutto ciò che arricchisce la democrazia.
La trasparenza non può far paura, ma per Simoncini e i suoi evidentemente è un grande, grande spauracchio.

Naturalmente come gruppo consiliare del Partito Democratico, non ci arrenderemo, anche perchè la nostra proposta dell’ Anagrafe degli eletti, già adottata in diverse amministrazioni e comuni  sparsi per l’Italia, è, di fatto,  diventata legge.

E’ notizia di oggi ( 15 febbraio ) che il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, su proposta del Ministro della pubblica amministrazione e semplificazione, il decreto con la disciplina degli obblighi di pubblicita’, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle PA.  Quindi tutti gli enti locali con più di 10.000 abitanti saranno  tenuti ad adottare l’anagrafe degli eletti.

Che altro aggiungere,  …nonostante le liste osimane, la  politica sarà più trasparente.

Paola

esito votazione mozione del PD per l'istituzione dell'anagrafe degli eletti e dei nominati

esito votazione mozione del PD per l’istituzione dell’anagrafe degli eletti e dei nominati

Gestione dei Rifiuti e costo del servizio in Osimo

Ricevo e Pubblico dal coordinatore IdV di Osimo, Giuseppe Cavina

oggetto: PRECISAZIONI,ISTANZE E PROPOSTE IN MERITO ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL POTENZIAMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA.

 Visto  il nostro recente invito all’Amministrazione Comunale di Osimo a fare autocritica in merito all’andamento della raccolta differenziata negli ultimi 12 anni, che ad oggi ci vede ancora al di sotto degli obiettivi minimi di legge e visto che tale invito è stato, come al solito, ignorato, fatta eccezione per il lapidario quanto denigratorio commento del consigliere Latini che ci ha liquidato dicendo: “le  contestazioni dell’IdV sono prive di sostanza perché quello che conta è solo il raggiungimento del 65% di differenziata entro il 2012”, ci è sembrato opportuno utilizzare un modo più formale di comunicazione, come previsto dall’art.43 del nostro Statuto Comunale, per fare alcune precisazioni e avanzare alcune proposte alle quali l’Amministrazione, essendo al servizio di tutti i cittadini e non solo di una parte, ha il dovere di rispondere.

 Premesso che i livelli di raccolta differenziata (RD) stabiliti dalla normativa statale sono i seguenti e che non sono finalizzati solo al 31 dicembre 2012, ma anche agli anni precedenti come si vede in tabella:

Obiettivi racc.differenziata Anno di riferimento Normativa statale di riferimento
35% 31/12/2006 D.lgs 152/2006, art. 205
40% 31/12/2007 Legge 296/2006, art. 1 comma 1108 (Finanziaria 2007)
45% 31/12/2008 D.lgs 152/2006, art. 205
50% 31/12/2009 Legge 296/2006, art. 1 comma 1108 (Finanziaria 2007)
  31/12/2010 Non definito dalla normativa statale. La L.R. 15/97 all’art. 2 bis,comma 6, prevede che “in caso di mancata determinazione dellivello di RD per l’anno di riferimento da parte della normativa

statale, si considera il livello di RD fissato per l’anno precedente”.

60% 31/12/2011 Legge 296/2006, art. 1 comma 1108 (Finanziaria 2007)
65% 31/12/2012 D.lgs 152/2006, art. 205

Premesso che, in base alla Legge Regionale n.15/1997 art.2-bis, l’entità del tributo di conferimento in discarica dipende dalla percentuale di superamento del livello di raccolta differenziata (RD) previsto dalla normativa statale (come si può vedere nella tabella, più alto è il livello di raccolta differenziata e meno si paga):

% di superamento del livello di RD rispetto alla normativa statale % di riduzione del tributo Ammontare del tributo dal 1gennaio 2009 per i rifiuti urbanied i rifiuti speciali assimilati (art.

2, comma 1 lettera e), LR 15/97)

                     (€/tonn)

Modulazione del tributo nel caso di superamento dellivello di RD. (art. 2bis, LR 15/97)

                 (€/tonn)

da 0.01 a 9.99% 30%                                20 14
10% 40% 12
15% 50% 10
20% 60% 8
25% 70% 6

 Premesso che in base all’articolo 3, comma 24, della legge n. 549/1995, nel caso in cui non siano conseguiti gli obiettivi minimi previsti,viene applicata un’addizionale del 20% sul tributo di conferimento in discarica.

Considerato che per il mancato raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata previste dal 2006 ad oggi, il Comune di Osimo è sempre stato costretto a pagare l’addizionale del 20% per il maggior conferimento in discarica (come mostra la tabella seguente) e non ha usufruito di sconti sul tributo come altri comuni virtuosi:

Obiettivi raccoltadifferenziata Anno di riferimento  % di raccolta differenziata Comune Osimo Ammontare del tributo dal 1 gennaio 2009 per i rifiuti urbani ed i rifiuti speciali assimilati (art.2, comma 1 lettera e), LR 15/97)                        (€/tonn) Tributo maggiorato del 20% per il mancato raggiungimento dei livelli minimi (art.3,comma 24,Legge n.549/1995)                                                                                                                             (€/tonn) 
35% 31/12/2006 27 20 24
40% 31/12/2007 30 24
45% 31/12/2008 37,5 24
50% 31/12/2009 38,3 24
  31/12/2010    
60% 31/12/2011    
65% 31/12/2012    

 Considerato che il mancato raggiungimento e superamento degli obiettivi minimi negli ultimi anni, ma anche in quelli precedenti, ha provocato tutta una serie di maggiori oneri dovuti a maggiori spese di raccolta, conferimento in discarica, trasporto, oltre che a problemi d’impatto ambientale e a minori ricavi dovuti alla vendita di materiale differenziato.     

Considerato che il mancato raggiungimento e superamento degli obiettivi minimi negli ultimi anni, ma anche in quelli precedenti, ha provocato tutta una serie di maggiori oneri dovuti a maggiori spese di raccolta, conferimento in discarica, trasporto, oltre che a problemi d’impatto ambientale e a minori ricavi dovuti alla vendita di materiale differenziato.    

Considerato che per il mancato raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata previste dal 2006 ad oggi, il Comune di Osimo è sempre stato costretto a pagare l’addizionale del 20% per il maggior conferimento in discarica (come mostra la tabella seguente) e non ha usufruito di sconti sul tributo come altri comuni virtuosi:

 

Obiettivi raccolta

differenziata

Anno di riferimento 

% di raccolta differenziata Comune Osimo

Ammontare del tributo dal 1 gennaio 2009 per i rifiuti urbani ed i rifiuti speciali assimilati (art.2, comma 1 lettera e), LR 15/97)        

                (€/tonn)

Tributo maggiorato del 20% per il mancato raggiungimento dei livelli minimi (art.3,comma 24,Legge n.549/1995)                                                                                                                             (€/tonn) 

35%

31/12/2006

27

20

24

40%

31/12/2007

30

24

45%

31/12/2008

37,5

24

50%

31/12/2009

38,3

24

 

31/12/2010

 

 

60%

31/12/2011

 

 

65%

31/12/2012

 

 

 

 Considerato che il mancato raggiungimento e superamento degli obiettivi minimi negli ultimi anni, ma anche in quelli precedenti, ha provocato tutta una serie di maggiori oneri dovuti a maggiori spese di raccolta, conferimento in discarica, trasporto, oltre che a problemi d’impatto ambientale e a minori ricavi dovuti alla vendita di materiale differenziato.    

Considerato che tutto ciò ha provocato e continuerà a provocare un maggior esborso di risorse pubbliche nell’ordine di milioni di euro.

Considerato che il Comune di Osimo è il socio principale del gestore Astea SPA

Considerato l’attuale periodo di crisi economica e di occupazione.

                                  CHIEDIAMO al Sindaco e alla Giunta Comunale:

 – di informare in maniera trasparente i cittadini dei maggiori oneri a carico della collettività per il mancato raggiungimento di un’elevato standard di raccolta differenziata.

-di garantire che i maggiori oneri dovuti alla gestione e smaltimento rifiuti non ricadano su tutti i cittadini.

-di attuare come previsto dal D.P.R. 158/99 un reale ed equo regime di “misurabilità” dei rifiuti delle singole utenze,in modo che la parte variabile della tariffa premi il cittadino virtuoso e penalizzi quello negligente.

-di attivare dei controlli sistematici volti a verificare la correttezza del conferimento nei rispettivi contenitori con pesanti sanzioni a chi trasgredisce.

-di favorire un livello d’incentivazione “esplicita” che faccia toccare con mano i benefici economici dei comportamenti virtuosi (per esempio puntare alla concessione di premi a consuntivo da portare in detrazione sulle bollette dell’anno successivo, oppure pensare ad un premio collettivo di zona per minor produzione pro-capite di rifiuto secco indifferenziato.

-di attuare un’informazione capillare in ogni quartiere e nei singoli condomini individuando alcuni referenti tra i cittadini, che, opportunamente istruiti e incentivati, si facciano carico di questo. indispensabile compito.

-di spronare l’Astea a potenziare l’attività di raccolta  usufruendo anche del terzismo.

-di far conoscere ai cittadini l’andamento dell’attività di selezione del nuovo impianto di S.Biagio, dei costi-benefici e delle prospettive future in un’ottica di miglioramento della produttività, ma soprattutto  della qualità del prodotto.

-di incentivare la pratica del riutilizzo in un’ottica di rifiuti zero, siglando accordi e convenzioni con la grossa distribuzione e i commercianti  che propongono prodotti a basso impatto ambientale e senza imballo a perdere.

Nondimeno, INVITA l’Amministrazione tutta a:

diventare protagonista a livello provinciale, stimolando il confronto con tutti gli enti locali del Bacino 1 e monitorando attentamente il lavoro svolto dai gestori del servizio,  affinché si intensifichi NOTEVOLMENTE la raccolta differenziata prima che sia troppo tardi.

 Giuseppe Cavina
Coordinatore IdV Osimo

Mi permetto di aggiungere solo una brevissima considerazione, sicuramente le liste “Simoncini&Latini” vorrebbero portare ad Osimo discariche e termovalorizzatori. Non credo che la città abbia bisogno di questi interventi e i continui e ripetuti aumenti della Tariffa a carico delle famiglie e delle attività economiche sono da addebitare solo alle inefficienze, ai ritardi, al carico dei costi sul servizio e alle scelte di questa amministrazione. La sottoscritta aspetta da diversi mesi la risposta ad una interrogazione scritta con la quale si chiedeva al Sindaco l’esatto importo degli aumenti tariffari fatti pagare per il 2010 agli osimani.
La strada maestra da seguire per la  “soluzione” al problema dei rifiuti,  rimane sempre la riduzione degli sprechi, il riuso e il riciclo, le famose 3 R, questo non solo per noi, ma soprattutto per le generazione che verranno dopo di noi.

Paola

CronacaComuneOsimo…come la vediamo noi.

Nella seduta  del 7 luglio 2010 le Liste Simoncini&Latini-API hanno respinto la Mozione presentata dal PD e Sinistra-Libertà con la quale si  chiedeva la  sospensione dell’applicazione degli aumenti tariffari della TARIFFA sul Servizio Rifiuti per l’anno 2010.
La maggioranza ancora una volta respinge le nostre istanze ed incurante di una crisi economica che attanaglia le famiglie e le attività economiche, continua nella politica degli aumenti tariffari
L’ennesima  dimostrazione di come questa Amministrazione  non fa nulla, se non AUMENTARE il carico delle tasse che fa gravare sui bilanci delle famiglie e delle imprese economiche cittadine.

 

ATTO DI CONSIGLIO COMUNALE  Seduta del 07/07/2010 n. 000000000058
OGGETTO: MOZIONE DEI CONSIGLIERI COMUNALI ANDREONI, SEVERINI E BERNARDINI IN MERITO A SOSPENSIONE AUMENTI DELLA TARIFFA SUL SERVIZIO RIFIUTI PER L’ANNO 2010.
L’anno Duemiladieci il giorno Sette del mese di Luglio alle ore 15.30, nella sala delle adunanze consiliari della Sede Comunale a seguito di invito diramato dal Presidente in data 02/07/2010 n. 21750, si e’ riunito il Consiglio Comunale, convocato per le ore 15.30 .
Presiede l’ adunanza il Sig. GALLINA MIRCO nella sua qualita’ di PRESIDENTE .
Partecipa alla seduta il V. Segretario Generale Dott. MAGI LUCIA.
Presenza dei Consiglieri Comunali
…………………….Presenti N. 16
SIMONCINISTEFANO SINDACO
BORRA LUCIANO
GALLINA MIRCO PRESIDENTE
CAPPANERA DANIELE
ONORI PATRIZIA
LUCCHETTI LUCA
BECCACECE GIUSEPPE
PESARESI ANDREA
FALCETELLI ANDREA
CARPERA EMANUELE
RIDERELLI MARCO
ANDREONI PAOLA
BERNARDINI DANIELE
CARDINALI FLAVIO
SEVERINI ARGENTINA
FRANCHINI FEDERICA
……………………Assenti N. 5
LATINI DINO
SABBATINI GRAZIANO
PUGNALONI SIMONE
SECCHIAROLI LUCIANO
PIRANI DAMIANO
Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta ed invita i presenti alla trattazione dello argomento indicato in oggetto.

IL CONSIGLIO COMUNALE
Visto l’allegato testo della mozione presentata in data 31.10.2009 prot.n.34960 dai consiglieri comunali Andreoni, Severini e Bernardini e uditane l’illustrazione resa dal consigliere comunale firmatario Andreoni (All.A);
Udita la proposta di emendamento dei consiglieri comunali Andreoni, Cardinali, Severini e
Bernardini, consistente nell’aggiunta al testo del dispositivo del seguente ulteriore capoverso:
5) a richiedere all’ente gestore un monitoraggio dell’andamento della raccolta differenziata al fine di apportare, nell’anno, i necessari interventi correttivi qualora i dati non dovessero risultare in linea con gli obiettivi attesi, in modo tale da arrivare nel 2011, come già prospettato dall’Amministrazione Comunale stessa, ad una diminuzione delle tariffe per la gestione dei rifiuti, resa anche possibile dall’ottimizzazione dell’uso dell’impianto di selezione.
Esperita la votazione in ordine alla suddetta proposta di emendamento che viene respinta con il seguente esito:
Presenti 16
Votanti 16
Favorevoli  5 ( Andreoni, Bernardini, Cardinali, Franchini , Severini )
Contrari 11 (Riderelli, Carpera, Falcetelli, Pesaresi, Beccacece, Lucchetti, Onori, Cappanera, Borra, Gallina, Simoncini)
Udita la discussione sviluppatasi sull’argomento, nonché le dichiarazioni di voto dei consiglieri comunali Cardinali, Severini, Beccacece, Franchini, Andreoni, del Presidente Gallina e del Sindaco Simoncini, come da trascrizione integrale della registrazione della seduta allegata alla presente sub B;
Esperita la votazione in ordine alla proposta di mozione nella sua versione originaria, con il seguente esito:
(Prima della votazione entra il consigliere Sabbatini – Presenti 17)
Presenti  17
Votanti 16
Favorevoli  5 ( Andreoni, Bernardini, Cardinali, Franchini , Severini )
Contrari 11 (Riderelli, Carpera, Falcetelli, Pesaresi, Beccacece, Lucchetti, Onori, Cappanera, Borra, Gallina, Simoncini)
Astenuti  1 (Sabbatini)
……………………………………………………DELIBERA
di respingere la mozione presentata in data 31.10.2009 prot.n.34960 dai consiglieri comunali Andreoni, Severini e Bernardini.

A proposito di TIA e competenze tariffarie

La Corte di Cassazione, sez. unite civili, con sentenza n. 8313 dell’8 aprile 2010,
ha annullato le fatture emesse da una società di gestione dei rifiuti in quanto questa non poteva determinare le Tariffe. La carenza di potere di determinazione delle Tariffe era, in verità, già insito nell’art. 49 D.lgs. 22/1997, ma sono interessanti le affermazioni della Corte in materia di potere degli enti di delega a società concessionarie. Per la Corte, la natura tributaria della TIA implica che ad una società privata può essere delegata la riscossione, ma non il potere di determinare le Tariffe. L’errata considerazione della TIA come un’entrata patrimoniale ha condotto all’errore di delegare alla società non solo la riscossione e la determinazione delle tariffe ed anche all’errore di applicarvi l’IVA. Il potere impositivo ha carattere pubblicistico e non può che restare all’Ente impositore.

Mozione: NO agli aumenti delle Tariffe dei servizi comunali.

Paola 500Oggi ho presentato con altri colleghi consiglieri,  una MOZIONE urgente,  per chiedere la SOSPENSIONE degli AUMENTI della Tariffa sul servizio rifiuti per l’anno 2010

L’accoppiata SIMONCINI&LATINI, alla guida della città,  chiede alle famiglie osimane, agli artigiani, ai commercianti, agli operatori economici osimani AUMENTI della PRESSIONE FISCALE per il servizio rifiuti del 16%.

Questa l’ennesima prova di quanta attenzione ripone   chi ci amministra, verso i disagi, le sofferenze delle famiglie osimane e degli operatori economici presenti in città, incurante della particolare situazione economica e  della precarietà dei salari.

Come dicevo in campagna elettorale, questi personaggi – e lo avevano già  dimostrato in 10 anni di governo della città – non hanno a cuore le sorti della comunità osimana, il loro unico interesse praticato con la sistematica bugia e il camuffamento della realtà, è la cura delle loro ambizioni personali e quelle del loro club. Altro che speranza. Mi auguro che i “9.000 osimani” aprano gli occhi.

Comune banner PD

MOZIONE   URGENTE

oggetto:  “sospensione degli aumenti della Tariffa sul servizio rifiuti per l’anno 2010 “.

I sottoscritti Consiglieri Comunali del Partito Democratico, propongono la seguente mozione da inserire, all’Ordine del Giorno della prossima riunione del Consiglio Comunale.

In merito

– a quanto comparso sulla stampa, dove l’Amministrazione Comunale ha preannunciato aumenti sostanziosi della TIA  – la Tariffa Igiene Ambientale – per l’anno 2010 per effetto di un presumibile Piano Tariffario presentato da Astea spa all’Amministrazione comunale;
premesso
– che la tariffa-tassa dei rifiuti, seppur riscossa dall’ente gestore del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti, viene alla fine approvata, dietro presentazione di un Piano Tariffario, dal Consiglio Comunale

visto

– quanto si legge, sempre dalla stampa locale, che  gli aumenti  tariffari previsti sarebbero  sostanziosi, quantificati  in  una maggiorazione   media della TIA per l’anno 2010 rispetto al 2009 del 16%,  il che  andrebbero  ad incidere pesantemente sui bilanci sia delle famiglie che delle imprese osimane;

– che da diversi anni, anche a seguito dell’anticipato passaggio da tassa a tariffa, si sono registrati costanti aumenti annuali della pressione fiscale nei confronti delle famiglie e delle imprese osimane in relazione allo smaltimento dei rifiuti;

– che non si ravvisano plausibili motivazioni che giustificano una così rilevante maggiorazione a carico delle utenze osimane, né l’aumento della tariffa può trovare giustificazione nella sperimentata procedura della raccolta differenziata del “porta a porta”, avviata da appena 6 mesi e in quanto circoscritta ad alcune zone periferiche della città;
 
– che ad oggi non sono stati introdotti meccanismi su larga scala al fine di premiare la capacità dei singoli soggetti esercenti attività economiche e delle famiglie di conferire i rifiuti in maniera differenziata;

– che gli aumenti andrebbero ad incidere negativamente sui bilanci familiari, il che in un momento di crisi drammatica dei salari e dell’economia come quella che stiamo vivendo,  è assolutamente inopportuno;
 
– che i previsti aumenti a carico delle imprese, degli  artigiani,  dei  negozianti potrebbero essere “scaricati” sui prezzi con la naturale conseguenza di provocare un ulteriore marcata ripresa dell’inflazione oltre che un  rallentamento generale dell’economia locale osimana ad ulteriore  grave pregiudizio delle famiglie a basso reddito;

sottolineato

che l’attuale momento di crisi economica mondiale che ha investito anche il nostro Paese richiederebbe il massimo sforzo anche da parte del Comune di Osimo a  non incidere con ulteriori aggravi nei confronti dei cittadini e delle attività economiche  del territorio

Tutto ciò premesso e considerato
propongono
che il Consiglio Comunale

impegni Sindaco e Giunta

1) a rinegoziare il Piano Tariffario proposto da Astea spa con particolare attenzione agli incrementi dei costi evidenziati nel medesimo;

2) a sospendere gli aumenti richiesti, rimodulando il Piano Tariffario riportando gli importi della TIA sui livelli fissati per l’anno 2009;

3) ad incrementare ed estendere su tutto il territorio comunale le politiche  di “raccolta differenziata spinta” ed il riciclo, al fine di ridurre lo smaltimento dei rifiuti con la conseguente riduzione dei costi per la gestione del servizio e derivanti benefici ambientali ed economici per le utenze domestiche  e non, osimane;

4) ad attivare e favorire da subito su tutto il territorio comunale – con il coinvolgimento degli operatori economici e di tutti  i cittadini utenti – , buone pratiche per la riduzione  dei rifiuti “a monte” attraverso azioni quali per esempio  la distribuzione di latte, acqua e detersivi alla spina, incentivando i prodotti locali di stagione, ripristinando il vuoto di vetro e la plastica a rendere,  abolendo dalla città le tradizionali buste di plastica per la spesa sostituendoli con più ecologici sacchetti biodegradabili, l’utilizzo di soli imballaggi da biomasse ( cartone e legno).

Osimo il 30 ottobre  2009

Il Gruppo Consiliare del PD Osimo  

Tassa Rifiuti: l’Iva non va applicata, ma non può essere sospesa fino al cambiamento delle norme fiscali.

Tassa rifiuti, l’Astea spa fra due fuochi
Secondo la Corte costituzionale non va pagata l’Iva del 10%. Le associazioni dei consumatori, come anche noi da questo blog,  chiedono a Astea spa  di togliere il balzello, ma l’azienda risponde di avere le mani legate.
Infatti l’Iva sulla tassa rifiuti non deve essere più riscossa, è illegittima. Lo dice una sentenza della Corte Costituzionale del 24 luglio scorso, per cui le associazioni dei consumatori chiedono di togliere quel 10% dalle prossime fatture e di predisporre un piano di rimborso degli arretrati a partire dal 1998. Ma la sentenza della Corte costituzionale non si è ancora tradotta in una modifica delle norme fiscali da parte del Governo e del Parlamento, per cui Astea è vincolata al loro rispetto.
Si è creato uno scenario di totale incertezza e di confusione normativa, che vede i consumatori sul piede di guerra. Adiconsum, Federconsumatori e Confconsumatori hanno annunciato iniziative di mobilitazione nazionale degli utenti delle società di servizi pubblici che hanno in carico la TIA.
Da parte loro le società, replicano  che gli utenti hanno ragione, ma che l’Iva pagata indebitamente non è un’entrata per le società, che la riscuote solo per conto dell’Erario. Non può sospenderla fino a quando non saranno cambiate le norme fiscali.
Spetta dunque al Governo la modifica delle norme di riscossione e i rimborsi.

Dalla parte delle famiglie, contro i preannunciati aumenti delle tariffe dei servizi comunali.

tasse e tariffe 12Il Partito Democratico Osimano non accetterà e si schiererà  contro ogni proposta di aumenti delle tariffe  dei servizi comunali. Le tariffe dei servizi che incidono  pesantemente sul bilancio delle famiglie – oggetto dei prossimi confronti politici per la predisposizione del bilancio comunale del 2010  –  vanno bloccate.

In questo momento di crisi drammatica dei salari  e dell’economia anche il Comune è chiamato a fare la sua parte congelando le tariffe  dei servizi  a domanda individuale ( asili nido, anziani, categorie svantaggiate ).
Stesso discorso vale per la tariffa-tassa dei rifiuti che seppur si tratta di una tariffa che viene riscossa dal gestore Astea spa e non transita per il bilancio comunale,  viene alla fine approvata  – dietro presentazione di un piano tariffario – dal civico consesso.
Riteniamo che non ci siano motivazioni che giustifichino l’ennesimo aumento e “ritocco in avanti” delle tariffe Tia, anche perché il costo delle materie prime non ha subito variazioni e il progetto di raccolta differenziata avviata con il così detto  “porta a porta” deve tradursi per i cittadini in un risparmio e in un beneficio (ambientale ed economico) e non può assolutamente essere la scusante per nuovi balzelli a carico delle famiglie osimane.
L’obiettivo dell’incremento dei valori della raccolta differenziata, la così detta “raccolta differenziata spinta” e il riciclo, al fine di ridurre lo smaltimento,  è un obiettivo condiviso e sollecitato da tutti gli schieramenti politici  ed in particolare il PD osimano ha da sempre appoggiato iniziative in tal senso. L’anomalia tutta osimana sta nelle affermazioni espresse dall’Amministrazione comunale delle Liste Simoncini&Latini  – riportate in questi giorni sulla stampa locale – quando il sindaco riferisce  che il ricorso al “porta a porta”  e quindi l’utilizzo di strumenti efficaci per incrementare i valori della raccolta differenziata,  RENDONO NECESSARI ed INEVITABILI ritocchi e maggiorazioni tariffarie.
Il messaggio trasmesso dall’amministrazione comunale  è diseducativo e oltretutto non veritiero. In tutte le città dove lo strumento della raccolta  “porta a porta” viene attuato,  determina e deve determinare (altrimenti lo strumento è inefficace) vantaggi alla collettività in termini di costi / benefici.

Quindi  in merito ai possibili e paventati aumenti della Tariffa rifiuti, di cui si discute in questi giorni, il Partito Democratico, come altre forze politiche della sinistra che già hanno fatto sentire la loro voce, è contrario ad ogni forma anche minima di aumento. Nel merito per due buoni motivi. Il primo  è che in una situazione di crisi  come quella odierna aumentare la tariffa rifiuti è assolutamente inopportuno. Se qualcuno deve fare sacrifici, questi non devono essere sempre ed unicamente i lavoratori, gi artigiani, gi esercenti attività economiche ed i pensionati. Il secondo motivo è quello di chiedersi se sono giustificati gli aumenti menzionati da Simoncini. Ha forse il sindaco a disposizione  delle carte e conteggi di spese giustificativi, di cui i consiglieri comunali di minoranza sono tenuti all’oscuro? Proprio per ottenere una conoscenza il più possibile completa sulle diverse modalità di attuazione  della raccolta differenziata, sul suo sviluppo e una verifica approfondita  sui costi con le diverse metodiche di raccolta e sui risultati del progetto sperimentale del “porta a porta” attuato da pochi mesi, limitatamente ad alcune zone di Osimo, chiediamo di essere messi a conoscenza e con noi tutta la città, dei dati ad oggi acquisiti e riscontrati di questa sperimentazione e i risultati in termini di costi e benefici ( ambientali ed economici ). Questi dati, la loro conoscenza e diffusione sono alla base del “ normale confronto politico” che deve precedere la redazione del preventivo 2010, senza buttare sulla stampa – come fanno Simoncini&Latini -ingiustificati  proclami ed allarmismi di gravosi aumenti.

 In conclusione: il Comune di Osimo deve fare la sua parte  per contrastare la crisi, e non aggravare ancor di più i bilanci delle famiglie osimane. Si ricorda che sempre questa amministrazione ( quella volta la edizione Latini&Simoncini) ha già pesantemente colpito in termini di tributi e tasse tutti gli osimani applicando il massimo della aliquota dell’addizionale Irpef  che continua a colpire indifferentemente tutti i redditi anche quelli di chi vive della sola pensione minima.

Paola Andreoni capogruppo consiliare PD Osimo

Tariffa Rifiuti: l’IVA non va applicata e deve essere restituita ai cittadini.

Tariffa Rifiuti: l’IVA deve essere restituita ai cittadini. L’aggravio dell’IVA sul pagamento della tatarsu ivassa rifiuti è illegittima. A stabilirlo è stata prima la Corte di Cassazione ed ora in modo definitivo la Corte Costituzionale, in base al fatto che quella sui rifiuti non è una tariffa, su cui può gravare l’IVA, ma una tassa a tutti gli effetti.

Con una recente sentenza (n. 238 del 24 luglio 2009)  la Corte Costituzionale ha riconosciuto natura tributaria alla Tia, dichiarandone in modo esplicito l’esclusione dal campo di applicazione dell’Iva.
L’analisi svolta dalla Corte Costituzionale ha rilevato, in relazione agli elementi di analogia tra TARSU e TIA, che entrambi i prelievi sono estranei all’applicazione dell’IVA (cfr. Citata sentenza sub 7.2.3.6.), concludendo che la tariffa di igiene ambientale è una prestazione tributaria.
Al riguardo, anche tenendo presente che la definizione dal legislatore, con l’art. 238 del D.lgs. 3/4/2006 n. 152: <<corrispettivo per lo svolgimento del servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani>>, è di tutta evidenza che la natura tributaria della prestazione, come statuita dalla suprema corte, vieta che sulla T.I.A. sia prelevata l’imposta di valore aggiunto (I.V.A.).Tradotto significa che si apre una questione assai delicata per i protagonisti della vicenda vale a dire i Comuni ( come il comune di Osimo) che con la scelta di passare dalla Tarsu alla Tia hanno fatto addebitare sulle bollette (fatture) del servizio rifiuti l’Iva ai cittadini e i cittadini stessi che l’hanno pagata e che adesso avrebbero diritto al rimborso.

Alla luce delle predette considerazioni, si invita Il Sindaco a mettere in atto ogni iniziativa utile per l’immediata non applicazione dell’Iva dalle bollette e per valutare e individuare i modi per garantire la restituzione, qualora ce ne fossero le condizioni, ai cittadini utenti delle somme già pagate ma non dovute.

Paola Andreoni