Io sono con loro, per quanti lottano per un mondo senza differenze di “sfumature” di colore.

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Che brutta storia quella che si è consumata a Minneapolis, dove un poliziotto ha ucciso l’afroamericano George Floyd. Un orribile gesto di razzismo e violenza. E che dire del comportamento del presidente Trump ? Come al solito il presidente non ha saputo trovare le parole giuste, ammesso che fosse possibile trovarne nella situazione che si è determinata.
Purtroppo le pulsioni razziste, il non rispetto verso le persone, l’odio sono ancora ben radicate in America così come nel nostro Paese.
Con persone costrette in tutta la vita a subire ingiuste ed inqualificabili violenze per via del colore della pelle.
Come non ricordare la storia di Jesse Owens il grande campione di Atletica Leggera che vinse quattro medaglie d’oro nell’olimpiade berlinese del ’36 davanti ad Adolf Hitler. Quando tornò in patria non trovò una nazione ad accoglierlo. Sbarcato a New York fece fatica a trovare un albergo che lo ospitasse. Quando lo trovò, gli fu imposto di entrare dalla porta di servizio per non mischiarsi con la clientela bianca. Isolato da tutti i circuiti professionisti degli Stati Uniti, finirà la sua avventura sportiva guadagnandosi da vivere come fenomeno da baraccone, facendo gare di corsa con i cavalli.
Io sono con loro: con George, con Jesse, con Rosa Parks, con Martin Luther King, con Soumaila Sacko, con quanti hanno subito l’umiliazione o hanno perso la vita a causa del razzismo e con  quanti lottano ancor oggi per i diritti di parità di genere ed i #diritti e le #vite di tutte e tutti senza differenze di “sfumature” di colore.


Paola
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