Volantinaggio vietato ad Osimo ?

L’ art. 21 della Costituzione recita “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Ma non a Osimo,  o quantomeno tale diritto nella nostra città viene gravemente limitato, penalizzando i partiti e  le libere associazioni.
Il Comune di Osimo, a guida delle liste,  ignora i diritti dei cittadini di esprimere e di diffondere le proprie idee attraverso volantini e pannelli. Grave quanto accaduto recentemente ai militanti di Sel che si sono visti, di fatto, bloccare la distribuzione di un volantino a carattere politico (nel quale si denunciava la cementificazione avvenuta nel nostro territorio) nelle vie principali del Centro Storico, ma la stessa cosa era accaduta  pochi  giorni prima con la rimozione da corso Mazzini di alcuni pannelli 70×100 del PD,  manifesti nei  quali si propagandava una serie di incontri di natura politica ed amministrativa con la cittadinanza.
Forse un eccesso di zelo da parte degli organi di controllo, forse un regolamento di polizia urbana ed un regolamento   sull’applicazione dell’imposta sulla pubblicità, interpretati davvero troppo alla lettera. Fatto sta che  la distribuzione dei volantini è stata stoppata per le vie del centro e il responsabile di Sel ha dovuto pagare circa 70 euro  per bolli e tasse compresa una sanzione per omessa dichiarazione e al Partito Democratico è giunta ugualmente la pretesa di pagamento di bolli e tasse per l’affissione, fatta in proprio, su alcuni  spazi pubblici.
Ritengo che il comportamento e le pretese  tributarie del Comune di Osimo non abbiano fondamenta legali; come si fa  a non distinguere tra propaganda commerciale  e la promozione di istanze ed idee politiche ?
Siamo preoccupanti  perchè di fatto, con tali comportamenti, si cerca di limitare la possibilità alle forze politiche/associative e/o sindacali  di informare i cittadini   ignorando i diritti di esprimere e di diffondere le proprie idee attraverso opuscoli, volantini, manifesti o altri scritti.

volantinaggio 3Ho presentato a tal fine una interrogazione, per chiedere al primo cittadino di rendere noto  quanto accaduto, confidando che prenda iniziative, per quanto di sua competenza, per rivedere le disposizioni emanate in materia e/o dare alle stesse  la giusta interpretazione sia per quanto riguarda l’occupazione del suolo pubblico, sia per la promozioni delle iniziative politiche culturali e/o sindacali non a scopo di lucro e di ristabilire  per il volantinaggio, la gratuità e la libertà da qualsiasi preventivo controllo della espressione del pensiero dei  cittadini e/o delle associazioni socio-culturali e dei partiti politici.
Paola

linea italia

Alla c.a. Sig. Presidente del Consiglio Comunale Comune di Osimo

INTERROGAZIONE

La sottoscritta PAOLA  ANDREONI consigliere Comunale capogruppo del Partito Democratico,

Oggetto:  chiarimenti in ordine alla limitazione poste dall’Amministrazione Comunale all’attività politica tramite volantinaggio ed esposizione di pannelli per le vie cittadine

La    sottoscritta consigliere comunale, Paola Andreoni

– letta la nota del coordinatore del circolo SEL di Osimo, dalla quale si rileva che per effettuare la distribuzione a mano di un volantino,  a carattere politico, SEL ha dovuto –  come se si trattasse di una attività commerciale con finalità di lucro – provvedere a tutta una serie di adempimenti istruttori fra i quali il versamento a favore del Comune di € 57,  più di € 11 ( di cui € 4,25 per omessa dichiarazione)a titolo di bolli e tributi;

– venuta a conoscenza che da parte degli uffici preposti ai controlli del rispetto delle norme regolamentari è stata data informazione di un vigente divieto di fare attività di volantinaggio politico per le vie principali del Centro Storico;

– che anche in occasione di altre recenti iniziative a carattere politico sono stati fatti togliere pannelli con la motivazione che questi non possono essere affissi e/o collocati per le vie principali del Centro Storico secondo disposizioni contenute in un, non ben precisato, regolamento comunale;

PREMESSO

– che la Costituzione italiana, all’articolo 21, prevede che ‘ogni cittadino può manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione’;

– che all’articolo 17 della Costituzione italiana è previsto che le autorità possono vietare le manifestazioni ‘soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica’Comunale;

RITENUTO

– che per l’espletamento di iniziative a carattere umanitario, sociale, politico e sindacale, la domanda di richiesta di autorizzazione suolo pubblico per la raccolta di firme di petizioni, la collocazione di pannelli 70×100 e   la distribuzione di volantini non sia dovuta la richiesta di applicazione di marche da bollo né il pagamento della tassa sulla  pubblicità;

VISTE

– le disposizioni e la normativa che trattano di manifestazioni e di soggetti  esonerati dall’obbligo del pagamento delle sopra citate marche da bollo e della tassa sulla pubblicità, in particolare:
1) Sono esonerati dall’obbligo del pagamento della tassa di bollo per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche coloro i quali, promuovono manifestazioni ed iniziative a carattere politico, sindacale, purchè l’area occupata non ecceda i 10 metri quadrati ( art.3 comma 67 Legge 549/1995);
2) Volantini ideologici, cioè contenenti un pensiero, una posizione, un qualsiasi messaggio politico ed ideologico, non è prevista alcuna tassa, essi non rientrano nella previsione dell’art. 5 del D.Lgs. 507 del 15/11/1993 comma 2. Pertanto la previsione dell’art. n° 8 della stesso decreto legislativo che prevede, per i soggetti passivi dell’imposta, la necessità della comunicazione, non si applica a coloro che diffondono attraverso volantini il proprio pensiero;
3) La Corte Costituzionale che nella sentenza n° 301 del 19 luglio 2000 espressamente afferma: dal sistema normativo in esame, correttamente interpretato, non discende affatto che siano soggette all’imposta le forme di propaganda di contenuto ideologico effettuate senza fine di lucro. Sentenza, questa che richiama un’altra sentenza della stessa Corte Suprema , la n° 131 del 16/07/1973, che già negli anni settanta aveva stabilito che la diffusione del pensiero non è assoggettabile al alcuna tassa o restrizione.

Fatte queste premesse e per le motivazioni sopra riportate,   la sottoscritta,

INTERROGA IL SINDACO
perché faccia chiarezza su quanto accaduto, e
più precisamente 

1) Se non ritiene opportuno rivedere le disposizioni emanate o mal interpretate in materia, dandone comunicazione agli uffici preposti al controllo, sia per quanto riguarda la domanda di occupazione del suolo pubblico, sia per quanto attiene le promozioni di iniziative politiche culturali e/o sindacali non a scopo di lucro fatte tramite volantinaggio o esposizione per la pubblica via (eseguite per proprio conto dalle stesse associazioni) di pannelli 70/100;

2) Se non ritiene opportuno ristabilire, per il volantinaggio a contenuto ideologico, non avente finalità di lucro, la gratuità e la libertà da qualsiasi preventivo controllo della espressione del pensiero dei cittadini e/o delle associazioni socio-culturali e dei partiti politici tutti indistintamente e senza alcuna limitazione territoriale;

3) Se intende prendere iniziativa, per quanto di sua competenza, per dar seguito agli opportuni provvedimenti di rimborso a quanti fra associazioni socio-culturali-sportive e partiti politici hanno ad oggi dovuto pagare diritti istruttori ed imposte non dovute per legge.

Osimo lì, 12 novembre 2013

……..la consigliera comunale
capogruppo del Partito Democratico
———-Paola Andreoni