17 luglio 1944: ” SPERANZA DI  LIBERTA’ CI AFFRATELLO’ RICORDATECI UNITI “

Un uomo muore solo quando più nessuno si ricorda di lui

Osimo era stata appena liberata ma era ancora sulla linea del fronte. Alcune forze tedesche  erano ancora trincerate   sul “Monte della Crescia” nella  loro linea di difesa denominata “Edith”, a San Paterniano e val Musone  avanzava il II° Corpo d’Armata Polacco e il Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.). Osimo si trovava sotto il tiro continuo delle artiglierie dei due campi, i cui colpi bassi cadevano sui tetti della città e le famiglie osimane furono costrette nelle cantine malgrado la proclamata liberazione. Solamente la sera del 17 luglio con l’attacco  decisivo avvenuto nei pressi di Casenuove le truppe alleate con il Corpo Italiano di Liberazione e le varie compagini di partigiani riuscirono a sfondare la linea “Edith” e liberare il nostro territorio dal nemico nazifascita. Ancona veniva liberata l’indomani,  il 18 luglio.
A distanza di anni è, per tutti noi, doveroso ricordare per non dimenticare il grande tributo umano speso per la causa della libertà. Ai Canapa, ai Fiorenzi, ai Ricci, ai Duranti, alle formazioni partigiane “Fabrizi” e “Stacchiotti”, ai Guercio, agli Acqua, ai Volpini, ai Pallotta, ai Magnoni, ai Cecconi, alle staffette, a don Igino Ciavattini, alla Comunità Francescana di Osimo e ai tanti prelati osimani deve andare il nostro riconoscimento. Come deve essere sempre vivo il ricordo ed il riconoscimento di quanti si batterono e si opposero anche senza armi e soffrirono nelle carceri e nelle cantine, tutti accomunati dal valore della Libertà.

Gli osimani hanno scritto sul cippo commemorativo, dove sono scolpiti i nomi dei partigiani caduti nella battaglia del 17-18 luglio 1944, in località Casenuove

SPERANZA DI  LIBERTA’ CI AFFRATELLO’
RICORDATECI UNITI

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17 e 18 luglio 1944: la battaglia del Musone

Un uomo muore solo quando più nessuno si ricorda di lui

Osimo 16 giugno 2020: ricordiamo i  giovani caduti del Corpo Italiano di Liberazione nella battaglia del 17-18 luglio 1944, detta battaglia del Musone, decisiva per facilitare l’intervento delle truppe alleate nella liberazione di  Jesi e Ancona dall’occupazione nazi-fascista.

Il 14 luglio 1974, sul cippo commemorativo  a loro dedicato in località Casenuove in occasione del XXX anniversario della Liberazione

Gli osimani hanno scritto:

SPERANZA DI  LIBERTA’ CI AFFRATELLO’
RICORDATECI UNITI

e sul cippo sono stati scolpiti i nominativi dei partigiani caduti  nella battaglia del 17-18 luglio 1944:
cap.le. ANELLI Luigi, soldati BALDONI Ivo, BARBIERI Gennaro, BETTARELLI Cirillo, BISCARDI Giovanni CUNSOLO Nicola, DE LUCA Carmelo, DE SENA Angelo, serg. DI FAZIO Oreste, cap.le FANTI Angelo, soldati FORNARA Rinaldo, GRASSO Antonio, IUDICI Teodosio, LUCONI Aurelio, cap.le MASSARE Giacomo, soldato MORBIO Lorenzo, allievo ufficiale MORETTI Aldo, tenenti NUZZIELLO Giuseppe, PALUMBO Giovanni, serg. PARAGGIO Ennio, SALVI Giorgio, cap.magg. ZAFFARONI Giuseppe, soldati MANGO Alfredo, DONEDI Domenico, cap.li SEGLI Angelo, SARSETTI Carlo, sold. DONELLI Dante, ten.GIORGI DI VISTARINO G., sold. ALGHISI Mario, cap.le AMBROSIANO Vincenzo, sold. BARONI Gaetano, serg.magg. BERNARDI Sisto, cap.le BORTOLIN Giovanni, cap.magg.BRUSCA Andrea, soldati CARLUCCI Salvatore, FINELLI Salvatore, FRANCHINI Guido, FRUSCIANO Giuseppe, cap.le GAGLIARDI Raffaele, soldati IVIGLIA Pietro, MAESTRI Luigi, MUSSONI Guerrino, sott.ten.TOTI Augusto, soldati FONSIDITORSI Oronzo, PIANCONI Nunzio, MOLLAR Mario, REY Silvio

Diversi giovani osimani si unirono al Corpo Italiano di Liberazione e 60 giovani partigiani osimani si arruolarono volontari nelle divisioni italiane “Cremona” e “Friuli” per continuare la lotta contro i fascisti e gli oppressori nazisti.

Il monumento commemorativo è stato realizzato dall’impresa di marmisti osimani Marchegiani Mario e Tommaso su progetto del prof. Elmo Cappannari.

 

Inaugurazione del cippo commemorativo il 14/07/1974 alla presenza del Sindaco Paolo Polenta

 

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