#OSIMANI con l’hashtag: Raniero GAGGIOTTI il magistrato d’assalto osimano a difesa dei consumatori

 #OSIMANI ,  il nostro territorio e la sua gente attraverso una galleria di volti e di storie raccontate in pochi caratteri. Storie  veramente straordinarie.

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Osimo, la nostra  città, pur non essendo una grande metropoli, è ricca di Storia,  quella che l’ha attraversata nei secoli, e testimoniata dai manoscritti, dalle pietre, dai monumenti, dalle  Chiese e dalle pareti dei Palazzi del nostro Centro Storico. Ma una città, e in particolare la nostra comunità, è ricca anche delle storie di persone spesso sconosciute o troppo velocemente dimenticate.  Persone, osimane ed osimani, che per le proprie capacità lavorative, per il proprio intelletto, hanno occupato posti di prestigio, o sono stati sotto le luci della ribalta, contribuendo a rendere migliore il nostro Paese.

Questo articolo vuol essere un omaggio a un nostro concittadino, residente nel centro storico, che si è distinto per impegno professionale, per la gentilezza, pur nella sua autorevolezza,  e per l’attaccamento che ha provato e manifestato per il suo territorio.

Mi riferisco al dottor Raniero GAGGIOTTI, nato in Osimo il 13 aprile 1940, dove – dopo una lunga e  prestigiosa carriera nella magistratura è ritornato – prima del meritato riposo, a gestire la giustizia osimana,  ricordato per il suo proverbiale  rispetto verso la gente e gli avvocati.

Andato in pensione nel 2011 dopo quasi 45 anni trascorsi come Pretore, Giudice di Tribunale, Consigliere e poi Presidente della Corte di Appello Penale di Ancona, ancora oggi è ricordato dagli avvocati e dagli operatori della giustizia,  per le sue qualità umane e professionali. Il suo Ufficio è sempre stato un luogo di proposte e idee, un punto di riferimento per la cultura giuridica italiana.

Un legame profondo quello tra Osimo e il Giudice Gaggiotti. Il padre  bancario, la madre casalinga, il dott. Gaggiotti è cresciuto tra la campagna dei possedimenti  di Cingoli e le mura del centro storico osimano dove ha frequentato il Liceo Classico. Una formazione e una crescita  condivisa con gli amici di sempre: i due gemelli Alberto e Giuseppe Balboni ( entrambi poi divenuti Ambasciatori di rango a servizio del nostro Paese),  Livio Bonci ( noto avvocato di Osimo), Fabio Cardinali (titolare della Farmacia di  Corso Mazzini), Carlo Cenerelli ( omeopata, medico, deceduto qualche anno fa), Maria Ludovica Fabiani (poi professoressa di italiano figlia dell’avv. Vincenzo Fabiani), Giuliana Graciotti ( anche lei  professoressa di italiano,  già al tempo del Liceo superlativa nelle materie letterarie)  e Onorato Honorati ( ingegnere, professore all’Università di Roma, grande matematico).

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Inverno 1959, da sinistra: Giuseppe Balboni, Honorato Honorati, Alberto Balboni, Raniero Gaggiotti ( foto credits R.Gaggiotti)

Diplomatosi a 18 anni, il Giudice Gaggiotti,  ha proseguito gli studi presso l’Università di Macerata  laureandosi in Giurisprudenza a soli 22 anni , con una tesi di approfondimento sul diritto assicurativo perchè  l’ambizione  del giovane osimano di tante belle speranze era quella di diventare un affermato avvocato, non aveva, di fatto,  mai pensato, né preso in considerazione,  strade diverse da quella della professione forense.

Spinto dai familiari, partecipa, però,  al concorso nazionale per Magistrati, un concorso che allora, come oggi,  incuteva timore per la vastità degli argomenti da studiare e per le poche speranze di vittoria, erano previsti, infatti,  appena 254 posti a fronte di più di 3.000 candidati pretendenti alla vittoria. Un concorso affrontato con impegno e  una sfida vinta  tanto che a 26 anni – il dott.Raniero Gaggiotti –  viene nominato magistrato ordinario e inizia la carriera di Giudice a servizio della legge simboleggiata dalla bilancia e dalla spada: l’equilibrio e l’equità che è compito della Giustizia conservare e ristabilire.

 Prima il tirocinio in Ancona, poi il primo incarico in seno alla Magistratura giudicante: Pretore a Saronno ( in provincia di   Varese) e dopo circa un anno, la prestigiosa nomina a Pretore di Milano. Nel frattempo, anche, il matrimonio con la sig.ra Emilia Palmieri Lattanzi Tolomei, la nascita della figlia Manuela, oggi avvocato in Osimo.

Milano negli anni ’65- ’70 non era solo città salotto dell’imprenditoria nazionale, città della moda, dei manager, degli industriali e dei finanzieri, dei vip che come oggi,  affollavano i negozi di via Spiga, e  via Montenapoleone.  Milano in quegli anni era anche città dalle gravi tensioni sociali. Il Giudice Gaggiotti era Pretore della  Milano di quei tempi, anni difficili e pericolosi.
Ricorda,  ancora, la cupezza di quel periodo, a causa di vicende drammatiche come la  strage di Piazza Fontana con l’avvio della strategia della tensione, gli attentati e gli assassini dei colleghi giudici uccisi dalle Brigate Rosse e dai gruppi armati di estrema destra. Non è stato facile esercitare la giustizia in quella Milano, teatro delle grandi mobilitazioni studentesche e operaie, in atto in quegli anni.

Il dott. Gaggiotti  quale Magistrato e giurista colto e raffinato ha saputo affrontare e vincere anche questa difficile sfida professionale. Autore ed estensore di Sentenze che hanno fatto Giurisprudenza,  si è guadagnato sul campo l’appellativo di “Giudice d’assalto” a difesa di  tutti i consumatori italiani. In particolare è da ricordare il suo impegno in un settore cruciale della vita quotidiana di tutti gli italiani quale la correttezza dei messaggi pubblicitari e la loro veridicità rispetto ai prodotti che vengono immessi nel mercato al fine di evitare inganni e truffe. Un impegno politico-culturale a difesa del cittadino consumatore e protagonista di  grandi battaglie processuali – tutte vinte – contro i più acclamati avvocati ingaggiati delle grandi industrie e società multinazionali, che ben presto gli fecero guadagnare   le luci della ribalta, articoli e copertine dei più importanti giornali italiani.
Popolarità e clamore mediatico ( tanto che, in quel periodo, fu “corteggiato” dai due più grandi partiti politi dell’epoca, la DC e il PCI, per essere eletto in Parlamento)  che il nostro concittadino-Giudice ha sempre affrontato con la sua solita proverbiale modestia, determinazione e gentilezza.

Per chi non lo sapesse,  è grazie al nostro concittadino Pretore a Milano, se oggi,  quando andiamo a comprare il prosciutto al supermercato, lo paghiamo al “giusto peso” vale a dire paghiamo solo il prosciutto senza l’aggiunta del peso dell’involucro. Una lunga battaglia giudiziaria vinta a favore di tutte le casalinghe   e le famiglie ed applicata su tutto il territorio nazionale, e una vittoria  per nulla scontata che vide il Giudice scontrarsi contro tutti i più grandi gruppi economici abituati a fino a quel momento a far pagare ai consumatori il peso della carta-involucro come se fosse prosciutto.

Nel 1970 il Giudice Gaggiotti fece sudar freddo i panettieri milanesi per la questione del pane, inchiesta dalla quale risultò che per colpa dell’umidità e di certi additivi (autorizzati dallo Stato) il pane a Milano era spesso cattivo,  e che si concluse con l’indicazione di nuove procedure di lavorazione che andarono a migliorare il prodotto: con i panettieri che respirarono rasserenati e  i consumatori contenti di poter avere in tavola un pane di migliore qualità.

 Famosa anche l’inchiesta su alcuni prodotti venduti in Farmacia e pubblicizzati come dotati di eccezionali effetti terapeutici come il così detto  “braccialetto della salute”. Un’inchiesta che alla fine provò la truffa o quanto meno il messaggio pubblicitario ingannevole, infatti emerse che scientificamente  il braccialetto non provocava nessun rimedio contro i reumatismi. Conseguenza  della Sentenza fu, che il prodotto, risultato essere  non altro che un amuleto,  dovette essere ritirato da tutte le Farmacie d’Italia.

Altre iniziative, promosse dal dott. Gaggiotti sempre riguardo la pubblicità ingannevole, soprattutto riguardo la salute, hanno suscitato grande clamore, come le Sentenze contro le pomate vendute in Farmacia e spacciate come toccasana alla caduta dei capelli, o quelle contro le lozioni per la crescita dei capelli nei confronti di una multinazionale americana.

Riportavano i giornali dell’epoca: ” Trentun anni, alto, elegante, distinto, Raniero Gaggiotti appartiene a quella categoria di “giovani leoni” della Magistratura che hanno preso di petto le delicate questioni di loro competenza  con la volontà di risolverle al più presto. Come lui, si battono Gianfranco Amendola (Pretore a Roma impegnato contro le questioni dell’inquinamento), e altri quattro suoi colleghi d’ufficio: Corrado Carnevali, Luca Mucci, Oronzo De Pascalis e Ferdinando Pincioni, i quali costituiscono, con Gaggiotti, il gruppo dei “magnifici cinque” della 6^ Sezione Penale  del Tribunale di Milano. Cinque giudici giovani  che agiscono con uguale entusiasmo in settori diversi.”

A chi pensa che queste battaglie siano state di poco conto,  riporto le parole che lo stesso Gaggiotti riferì in occasione di una intervista ad un giornalista; spiega il Giudice: ” Perchè, vede,  il problema è molto delicato. Per ora si parla di capelli e d’accordo, forse non è un gran male. Ma se un giorno dovessero dire che una qualsiasi porcheria guarisce dal cancro ? Quale prezzo avrebbero le illusioni dei malati e dei loro parenti ? “.

Parole profetiche quelle lanciate dal Giudice Gaggiotti dette negli anni ’70 e  i cui timori hanno purtroppo poi,  trovato riscontro nei fatti di cronaca.

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Dopo cinque anni di intenso lavoro a Milano,  con una media di circa  1.000 sentenze dibattimentali annuali, che hanno fatto giurisprudenza e costituito punto di riferimento su tutto il territorio nazionale, e dopo essersi occupato di tante altre delicate inchieste,   il dott. Gaggiotti, il “Pretore che difende le casalinghe e i consumatori” chiede ed ottiene il trasferimento in Ancona.

 Un trasferimento resosi necessario per stare vicino ai propri cari.

 Un percorso professionale che ha visto il dott, Gaggiotti prima impegnato in  Tribunale ad Ancona, poi Giudice presso la Pretura di Osimo dal 1979 al 1992, ancora Consigliere presso la Corte di Appello di Ancona e,  infine, Presidente della sezione Penale della stessa Corte dal 2009 al 2011.

 Sedi che hanno visto il dott. Gaggiotti sempre impegnato,  con la stessa passione, nella difesa della legalità e della democrazia.

 In particolare, mi ha raccontato di ricordare con affetto i tredici anni passati nella  Pretura di Osimo, la sua Città. La guida della Pretura  gli ha permesso di ammirare e conoscere più approfonditamente la varia umanità che popolava e vivacizzava “la periferia del mondo” e che ogni giorno gli scorreva davanti impegnata in liti, beghe e piccoli imbrogli di poco conto.

Sicuramente,  ed è giusto evidenziarlo, il dott. Raniero Gaggiotti, merita tutta la stima dei cittadini osimani, una persona che con il suo lavoro di amministratore della giustizia è stato di aiuto agli altri. Un magistrato che è stato capace di promuovere una giurisprudenza finalizzata ad una migliore qualita’ della vita. Una persona, un bravo Giudice che ha saputo ben amministrare il difficile compito del giudicare, sempre anteponendo la gentilezza, il rispetto umano  e l’attenzione all’individuo. Un magistrato che ha servito per 45 anni lo Stato e la Giustizia, senza indulgere a facili protagonismi o esternazioni mediatiche, ma lavorando duramente e con grande professionalità.

 Si dice  che un Giudice bravo e scrupoloso lo è “ab origine”. Un Giudice eccellente, come nel caso del nostro stimatissimo concittadino, tende a rimanerlo per tutta la vita, perchè quando si ha umanità, si ha cuore, si hanno dei forti valori di riferimento, si ha rigore etico-morale, e stile comportamentale, ciò viene percepito e rende la figura di un Giudice, un punto di riferimento essenziale di una intera comunità cittadina.
Grazie dott. Gaggiotti per averci fatti partecipi di questa importante storia che contribuisce ad arricchire il patrimonio di valori della nostra città di cui Lei è senza dubbio uno dei figli migliori!.

La Presidente del Consiglio Comunale
*****prof.ssa Paola Andreoni

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