Ancora una volta, anche in questo momento istituzionale importante qual’è la votazione per la scelta del Presidente della Repubblica, il ceto politico italiano mette in scena uno spettacolo inqualificabile. Una “classe politica annoiata” che si diverte a presentare schede nulle o a scrivere nomi di amici, cantanti, uomini dello spettacolo, rinviando – di giorno in giorno – la responsabilità di una scelta condivisa per l’elezione del successore di Sergio Mattarella.
Non voglio disconoscere la rilevanza dell’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, ma le modalità con cui si è arrivati a questo appuntamento e la poca responsabilità del ceto politico nel cercare di risolvere con urgenza la partita, per dedicarsi alle priorità del Paese.
Assistiamo, dopo due votazioni inconcludenti, ad un “fare politica” concentrata sui giochini, sui tornaconti personali e sulle mosse che rischiano di lasciare fuori dal Governo e dal Quirinale, Mario Draghi, l’unica vera personalità e risorsa che oggi abbiamo, in grado di salvaguardare gli interesse degli italiani e di un Paese sovraccarico di debito pubblico, agli occhi dell’Europa e del Mondo.
Abbiamo una classe politica assorta nei suoi “giochini di potere” da non accorgersi di quanto sta succedendo nel Paese ancora in pieno stato emergenziale dal punto di vista economico e sanitario. Un Paese che quotidianamente piange la vita di chi lavora in fabbrica, nei cantieri e i sogni spezzati di un ragazzo di 18 anni, impegnato ad imparare un mestiere.
E loro continuano a giocare….. ( esito della seconda giornata di votazione: schede bianche n° 527, schede nulle n° 38, voti dispersi n° 161, Umberto Bossi n° 12 preferenze, …. Enrico Ruggeri n° 4 voti, Serafino Generoso n° 2 voti, Claudio Baglioni n° 2 voti, …..)
Esprimo cordoglio alla famiglia di Lorenzo, a tutte le vittime sul lavoro e vicinanza a tutti gli italiani impegnati a rendere migliore, il nostro Paese.
Paola Andreoni
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