Il 18 marzo 2020 è la data in cui si registrarono il maggior numero di decessi per Coronavirus su scala nazionale. E’ anche la data rimasta incisa nella memoria degli italiani: quella dei mezzi militari che a Bergamo trasportavano le vittime falcidiate dal Covid-19, che racchiudeva il dramma dell’intera pandemia.
Il Covid ha colpito le nostre famiglie e tutta la nostra comunità lasciando una lunga scia di sofferenza e di paura. In questo giorno ricordiamo quanti ci hanno lasciati, e vogliamo testimoniare la vicinanza a chi soffre per la loro mancanza. In questo giorno non posso fare a meno di ricordare mia madre Ornella, anche lei portata via dal virus.
Una esperienza terribile quella della pandemia da Coronavirus, abbiamo pianto e sofferto per gli affetti che ci sono strati strappati via e che neppure abbiamo potuto abbracciare e consolare.
Questa giornata di memoria per quanti sono deceduti per il Coronavirus sia per tutti noi, anche, momento di riflessione e di responsabilità per il dono della vita e della salute di tutti.
Rinnoviamo, inoltre, la nostra gratitudine a quanti durante la pandemia, hanno offerto con dedizione e rischio il loro servizio per tutta la comunità.
Un grazie particolare a te don Gerardo Diglio che nell’emergenza delle restrizioni ospedaliere ti sei sostituito a noi figli e hai dato le nostre parole, il conforto e il calore dell’ultimo abbraccio a mia madre nel momento dell’addio.
Paola Andreoni
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