Il P.R.G. della giunta Simoncini&Latini: tanta improvvisazione e mancanza assoluta di una visione futura per la città.

Ricevo, condivido e apprezzo l’iniziativa di Sel sulla questione PRG di Osimo.
Un Piano Regolatore quello predisposto dalle Liste Simoncini&Latini spropositato e irrealizzabile. Questo il giudizio negativo.  espresso a suo tempo  in Consiglio Comunale e condiviso dal Partito Democratico e Sel.  Oggi gli stessi  cittadini che hanno avuto i terreni inseriti fra quelli edificabili stanno chiedendo al Comune di ripristinare la situazione precedente e far ritornare i loro terreni, terreni agricoli. E’ una situazione veramente incredibile, frutto anche questa dell’IMPROVVISAZIONE amministrativa della maggioranza che guida la città.

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Riduzione del consumo del suolo: concetto aberrante per il pensiero delle liste”Simoncini&Latini”

Ricevo dall’ Ass.“ Comitato Cittadino per la Difesa Ambiente e Territorio , pubblico e condivido                                   

NON SI PUO’ DIRE CHE OSIMO ( mia nota “OSIMO made Liste Simoncini&Latini” )
SIA UN COMUNE VIRTUOSO.

E’ ORA CHE il  TAR  delle MARCHE  DECIDA sul FUTURO del PRG 2005  di OSIMO
Bisogna dare ragione a certi politici nazionali  quando dicono che “ la giustizia” in Italia non funziona.                  Infatti, sono già trascorsi più di tre anni e mezzo ed ancora il TAR delle Marche non si è pronunciato sul ricorso presentato dalla Provincia di Ancona per l’annullamento della delibera di C.C. n. 32 del 23/4/2008 che approvava la variante generale al PRG 2005.   Tutto questo nonostante che  lo stesso Ente che aveva proposto il ricorso chiedesse la trattazione del merito con urgenza!  Di qui sorge il “ CASO OSIMO”, sicuramente l’unico caso in ITALIA dove una città con più di 30.000 abitanti si trova ad aver  approvato uno  strumento urbanistico importante come il suo PRG, dove il 70% delle sue aree edificabili presentano rilievi di non conformità  ai piani sovra comunali ( PTC – piano territoriale di coordinamento, PPAR-  piano paesistico ambientale regionale)  e con la legge regionale vigente; la sua validità ( ignorando la delibera provinciale con rilievi perché ritenuta formulata “ fuori termine”) è basata su un “timbro”apposto  nella presentazione della documentazione alla Provincia  per la richiesta di conformità.                                        
Nel frattempo molti cittadini da anni sono costretti a pagare l’I.C.I. alle casse comunali sulla loro area prevista edificabile dal PRG, ma che in realtà risulta inutilizzabile in quanto pendente dalla decisione del TAR delle MARCHE.  Intanto l’ I.C.I.  con le vigenti manovre nazionali continua ad aumentare la sua aliquota percentuale ed il prelievo sulle tasche dei cittadini è sempre maggiore.  Che dire delle amministrazioni Latini- Simoncini? Si sono dimostrati amministratori certamente non lungimiranti che non hanno fanno gli interessi della città.   La domanda è sempre la stessa:  a  cosa serviva redigere una variante generale al PRG quando il precedente piano ( Niccoli)  non era stato ancora completato ma utilizzato neanche  per il 50%.? Perché poi fare tutte quelle successive varianti alla variante generale del PRG?   Era utile per la città  approvare un PRG sovradimensionato che prevedeva  un forte consumo del suolo?     Perché continuare  nell’ edificazione del territorio quando ancora vi erano molti appartamenti e capannoni invenduti? Ancora i nostri amministratori non hanno capito che una volta lottizzate le aree, tutte le opere di urbanizzazione quali strade, fognature, illuminazione pubblica, aree verdi ecc..  vengono cedute dai lottizzanti ( imprese o privati)  all’ente pubblico tanto che  la loro manutenzione risulterà devastante per le finanze comunali.  Non si può dire che i nostri “ amministratori” non erano stati avvertiti! Noi del CODAT lo abbiamo detto in tutti i modi sia  con appelli pubblici ai  consiglieri comunali, di maggioranza e di minoranza, sia organizzando  convegni con proiezioni di video e manifestazioni; tutto per far capire che quella variante al PRG era contro la città.  Adesso tutto quello che avevamo previsto si sta verificando e  molti cittadini ed operatori del settore  sono in forte difficoltà economiche, in quanto  l’invenduto ad Osimo è tantissimo.  Il  TAR delle MARCHE deve decidere presto affinché non ci costringa a farlo diventare   un caso nazionale.   Nel frattempo la regione Marche con la sua recente legge n. 22/2011 sulla riqualificazione urbana sostenibile, all’art. 11 (disposizioni in materia urbanistica ),  indica ai Comuni di attenersi alle disposizioni finalizzate alla riduzione del consumo di suolo, nonché al massimo utilizzo e riqualificazione del patrimonio edilizio ed urbano esistente, anche ai fini di tutela paesaggistica e vieta di adottare nuovi PRG o varianti ai PRG vigenti, anche con il procedimento gestito tramite lo sportello unico per le attività produttive , che prevedono ulteriori espansioni di aree edificabili in zona agricola nei Comuni che non hanno completato per almeno il 75 per cento l’edificazione delle aree esistenti con medesima destinazione d’uso urbanistica; mentre possono essere adottate nuovi PRG o varianti ai PRG vigenti, se finalizzati alla riduzione delle previsioni di espansione delle aree edificabili ovvero al recupero di aree urbane degradate.  A noi del CODAT fa piacere leggere questo articolo di legge regionale perché è quello che noi ripetiamo da anni, ma noi siamo solo semplici cittadini che  agiscono solo nell’interesse della città e e non certo personale.  Ci permettiamo di dare un suggerimento agli amici del Comitato NO PRG 2005:
– chiedete all’A.C. di fare una variante al P.R.G. come previsto nella legge regionale di cui sopra per retrocedere le vostre aree da edificabili ad agricole  ed il costo  tecnico   fatelo pagare agli amministratori ed ai  consiglieri comunali che hanno approvato questa variante scellerata.  

Ci permettiamo di dare un suggerimento anche all’A.C.:
–  non continuate a dire di aver fatto una variante al P.R.G. per creare ambiti strategici che dovevano servire per la realizzazione della strada di bordo, perché ad Osimo nessuno  più crede a queste parole dato che  era solo una vostra UTOPIA . Tantissimi  cittadini sono scesi in piazza per ben due volte per manifestare contro le vostre scelte in campo urbanistico ed   i vostri errori; sta di fatto che la politica urbanistica della città è sotto gli occhi di tutti e di certo non si può dire che Osimo sia in comune virtuoso.

CODAT – Osimo ( Comitato Cittadino per la Difesa Ambiente e Territorio