I gruppi consiliari del Partito Democratico di Osimo e di Sinistra e Libertà propongono di intitolare una via pubblica di particolare rilevanza e significato in memoria di Peppino Impastato, giovane siciliano ucciso dalla mafia nel 1978. La proposta congiunta dei Gruppi PD-SeL viene dopo la recente decisione del sindaco leghista di Ponteranica, ( comune bergamasco ) di eliminare la targa a Peppino Impastato dalla Biblioteca comunale.
Togliendo l’intestazione della biblioteca comunale a Peppino Impastato, si è voluto cancellare con un colpo di spugna insanguinata l’impegno di Peppino e di chi ne ha raccolto il testimone in Sicilia e in tutto il Paese. Il sindaco leghista dimentica che ormai il crimine organizzato ha infilato i suoi tentacoli ovunque, anche nel nord italia. Invece di togliere quella targa farebbe bene a organizzare incontri nelle strade, nelle scuole e nella stessa biblioteca comunale in ricordo di Peppino Impastato e di tutte le vittime innocenti di mafia.
Coniugando le parole di Paolo Borsellino “la lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale”, i consiglieri del Partito Democratico osimano e di Sinistra e Libertà intendono sensibilizzare i più giovani nel ricordo di chi ha perso la vita per le proprie idee e per lottare contro la mafia. Se da un lato la lotta alla mafia deve essere condotta attraverso le funzioni legislative e giurisdizionali, dall’altro è importante coinvolgere i giovani affinché in futuro siano loro stessi a combattere e debellare la mafia in Italia.
” In un momento in cui si vuole rimuove l’esperienza del passato ed i simboli che ne fanno monito per le future generazioni, i consiglieri comunali del partito democratico e di sinistra e libertà propongono un gesto significativo per mantenere alta l’attenzione sulla mafia, che è costata la vita di moltissime donne e di moltissimi uomini. L’intitolazione di una via cittadina al giovane Peppino Impastato, è un monito e uno stimolo verso tutti i cittadini osimani ed i giovani in particolare che sappiano trovare dall’esempio del giovane giornalista di “Radio Aut”, una testimonianza di impegno politico non violento ispirato agli ideali di verità, legalità e giustizia sociale. La testimonianza e il sacrificio di Peppino Impastato non si rimuovono “.
Paola Andreoni capogruppo consiliare PD Osimo
Con la mozione presentata si è inteso esprimere anche un segno di solidarietà e rispetto nei confronti dei familiari di Peppino e di tutte le vittime del crimine organizzato, offese dall’inqualifcabile gesto dell’amministrazione leghista di Ponteranica.
– segue il testo della mozione consiliare:
Alla c.a. Sig. Presidente del Consiglio Comunale
Comune di Osimo
MOZIONE
oggetto: “ Intitolazione a Giuseppe Impastato, detto Peppino, – giornalista e martire antimafia ( 1948 – 1978) – di una via pubblica di particolare rilevanza come segnale della città di Osimo contro la mafia “.
I sottoscritti Consiglieri Comunali del Partito Democratico e di Sinistra e Libertà, propongono la seguente mozione da inserire, all’Ordine del Giorno della prossima riunione del Consiglio Comunale.
premesso
che Giuseppe Impastato, detto Peppino, fondatore dell’emittente radiofonica Libera Radio Aut, venne assassinato per la sua costante azione di denuncia politica e giornalistica contro la mafia e i suoi traffici criminosi;
che il valore civile dell’azione di denuncia dei delitti di mafia operata da Giuseppe Impastato è reso ancora più alto poiché era figlio e parente di mafiosi;
che solo dopo 25 anni di tormentate vicende, la giustizia è riuscita a condannare gli assassini e ad individuare il mandante nel boss mafioso Tano Badalamenti;
l’eco della risonanza internazionale del film “I cento passi”, candidato all’Oscar nel 2001, che riproduce, al di là di ogni schematismo fazioso, la toccante complessità umana della vicenda del giovane Impastato, la sua sofferta rottura con il padre di cultura mafiosa, la denuncia senza compromessi delle speculazioni edilizie e del traffico della droga gestiti dalla criminalità organizzata, il suo coraggioso tentativo di cambiare, mediante “Radio Aut” un ambiente sociale e culturale arretrato;
quanto accaduto a Ponteranica in prov. di Bergamo, con la decisone presa dalla giunta comunale leghista di rimuovere la targa e l’intitolazione della biblioteca comunale alla memoria di Peppino Impastato, portando allo scoperto un’insofferenza verso i modelli positivi nella lotta alla mafia che il giovane siciliano ha coraggiosamente interpretato
considerando
l’importanza etica e civile del messaggio rappresentato per tutti gli italiani onesti, ed in particolare per i giovani, dall’esempio di Peppino Impastato, il giornalista trentenne assassinato dalla mafia a Cinisi il 9 maggio 1978: una testimonianza di impegno politico non violento nella comunicazione ispirato agli ideali di verità, legalità, bellezza e giustizia sociale;
la lotta contro la mafia e gli atti di alto significato politico che a quella lotta si riconducono, valori che non possono e non devono essere affermati e agiti solo nel sud del Paese;
che quanto accade a Ponteranica, con la decisione di rimuovere la targa in memoria di Peppino Impastato è qualcosa di sconcertante e che occorra contrapporre a questa indegna iniziativa che offende la dignità umana un segno di solidarietà e rispetto nei confronti dei familiari di Peppino e di tutte le vittime del crimine organizzato a segnale che la sua testimonianza e il suo sacrificio non si rimuovono.
Tutto ciò premesso e considerato
propongono
che il Consiglio Comunale di Osimo
impegni Sindaco e Giunta
1) a deliberare l’intitolazione a “Peppino Impastato” di una via pubblica di particolare rilevanza e significato ( come ad esempio la via che da Piazza Padre Rossini conduce all’Ist. Tecnico Commerciale “F.Corridoni” o il piazzale antistante l’entrate della nuova sede della sezione di Osimo del Tribunale distaccato di Ancona ) che non abbia ancora ricevuto una denominazione ufficiale;
2) ad inaugurare la via a “Peppino Impastato” con una degna e importante cerimonia per tributare il giusto ed indelebile ricordo al coraggio e all’impegno civile del giovane di Cinisi. Una cerimonia che presenti ai giovani osimani il fratello Giovanni e le organizzazioni civili nazionali di lotta al racket e all’usura (Comitato Addiopizzo Onlus, Ass. Libera Onslus, Ass.Ammazzatecitutti Onlus, l’ass. daSud Onlus, ..ecc.), la proiezione del film “I Cento Passi” di T.Giordana, e che commemori anche gli altri martiri della resistenza antimafiosa in Sicilia, degni di onore da parte degli italiani di tutte le regioni del Paese.
Osimo il 13 settembre 2009
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