Civiche Benemerenze 2014

1297-benem2014L’Amministrazione comunale di Osimo allo scopo di sostenere e sviluppare il dovere civico nel suo senso più ampio, rende testimonianza indicando alla pubblica riconoscenza l’attività di cittadini, enti, associazioni ecc. che con opere, atti, eventi doti e virtù personali o associative nel campo sociale, culturale,del lavoro, sportivo ed economico, nonché con atti di particolare rilievo ed abnegazione, abbiano apportato prestigio alla comunità osimana dimostrando particolare dedizione e senso civico.
Dopo aver assegnato la cittadinanza onoraria a ferragosto al musicista  Franco Cerri, la commissione  per l’assegnazione delle Civiche Benemerenze – anno 2014, composta : dal Sindaco, dall’Assessore alle  Attività Culturali Mauro Pellegrini, dall’Assessore Daniele Bernardini, dal consigliere di maggioranza Pasquinelli Fabio, dal  consigliere di minoranza Antonelli Sandro e dalla sottoscritta Paola Andreoni quale Presidente del Consiglio Comunale, ha deciso di assegnare le seguenti civiche benemerenze per l’anno 2014:

Civiche Benemerenze 2014

Orlando Duranti
Maria Letizia Gardoni
I maestri del covo di Campocavallo

Premio una vita per il lavoro

Silvano Carnevali
Giancarla Lombardi

Premio Giovani Osimani nel Mondo

Martina Pirani
Laura Torriani

Riconoscimento alla memoria

prof.ssa Loredana Loretani
Giuseppe Martini

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I “GIUSTI” osimani 2014.  Congratulazioni ai nuovi insigniti delle benemerenze civiche e un ringraziamento per quello che hanno fatto e continuano a fare per la comunità di Osimo. Un GRAZIE a nome di tutta la città.

………….prof.ssa Paola Andreoni
Presidente del Consiglio Comunale di Osimo

6 luglio 1944, a quegli uomini e a quelle donne va sempre il nostro devoto ricordo e il nostro sentito ringraziamento per averci resi LIBERI

A 70 anni dalla Liberazione di Osimo – con una riflessione sulla storia della Resistenza locale –   ieri domenica 6 luglio, prima in piazza del Teatro e poi con una seduta straordinaria del Consiglio Comunale aperto a tutti i cittadini, si è celebrato l’Anniversario della Liberazione della città avvenuta il 6 luglio 1944.
Alla cerimonia istituzionale hanno preso parte autorità civili e militari cittadine, le associazioni degli ex combattenti e d’arma, l’Anpi e tantissime cittadine e cittadini osimani. Ospiti della serata i sindaci di Filottrano e di Castelfidardo, lo storico Mario Fratesi, lo storico osimano Massimo Morroni e il maestro Carlo Gobbi.

Il Consiglio Comunale osimano all’unanimità ha approvato e condiviso , per l’occasione,  il seguente Ordine del Giorno:

Immagine1OGGETTO:  ORDINE DEL GIORNO IN MERITO A COMMEMORAZIONE DEL 70°  ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DELLA CITTA’ DI OSIMO.

Il Consiglio Comunale di Osimo

riunitosi nel settantesimo anniversario della liberazione di queste terre dall’oppressione nazifascista

PREMESSO

– che attraverso la Resistenza e la Lotta di Liberazione sono stati affermati i principi e i valori  democratici sui quali si fonda la Repubblica italiana, i quali trovano espresso riconoscimento nella  Costituzione e nelle Istituzioni. La Resistenza è stupenda ed eroica proprio perché mostra che un  popolo ormai lacero e misero, percosso e umiliato, ritrova nella sua stessa disperazione la forza  per insorgere contro il sopruso e la barbarie;

– che il contributo della Resistenza partigiana è stato determinante nel processo di nascita dello  Stato democratico e repubblicano;

– che libertà e democrazia sono state conquistate grazie al contributo determinante di militari,  civili e religiosi che hanno preso parte alla Lotta di Liberazione. Inoltre vanno ricordati gli  scioperi degli operai a sostegno della lotta e a salvaguardia degli impianti produttivi. La  popolazione protesse, nascose, avvertì, aiutò in ogni modo i partigiani, spesso ospitandoli e nutrendoli con grave personale pericolo, in uno slancio del tutto spontaneo, pur tra i gravi sacrifici e lutti che la guerra aveva imposto;

– che la nostra città porterà sempre viva la memoria di quegli osimani che, sprezzanti del  pericolo, entrarono a far parte di quelle formazioni partigiane che, nel luglio 1944, diedero un  fondamentale contributo alla liberazione di Osimo dalle truppe naziste;

– che la nostra città sarà sempre riconoscente alle truppe polacche che, settanta anni fa, restituirono  la libertà e la speranza ai cittadini di Osimo, nonché agli abitanti di tutta la provincia di Ancona;

– che i valori ed i principi di democrazia, uguaglianza e solidarietà sociale rappresentano quindi un  patrimonio civile comune a tutti, e che, pertanto, è importante non solo rispettarli e difenderli, ma  anche trasmetterli alle giovani generazioni, perché possano a loro volta farli propri e custodirli,  assieme alla memoria delle complesse e travagliate vicende che hanno portato alla liberazione  dell’Italia. Tra le grandi lezioni lasciate alle generazioni successive dalla Resistenza c’è il richiamo  all’impegno e al non rimanere indifferenti innanzi ad ogni genere di abuso fisico o morale, ad ogni  violazione dei diritti umani e della persona.

CONSIDERATO

il tributo pagato dall’Italia durante il regime fascista, illiberale, antidemocratico e persecutorio, la  guerra d’aggressione da esso sferrata, le atrocità compiute da questo insieme all’alleato nazista;

CONSIDERATI ALTRESÌ

i valori fondanti dell’antifascismo nella nostra Repubblica, contenuti nella Carta Costituzionale, e i principi di Pace, Libertà, Democrazia e Giustizia Sociale, dei quali l’Italia ha saputo essere  testimone e protagonista dopo la caduta del regime fascista;

RIBADISCE

la necessità di contribuire alla difesa e al mantenimento di una memoria attiva della Lotta di  Liberazione, affinchè il suo valore rimanga punto di riferimento per la libertà e la democrazia  dell’Italia;

che la città di Osimo, riconoscendo nella Costituzione della Repubblica il suo primario punto di  riferimento e la fonte ispiratrice di ogni azione, opererà sempre nel solco del ripudio di “ogni  forma di razzismo e di violenza” riconoscendo nella pace “un diritto fondamentale dei popoli”  (art.2 comma 1 Statuto Comunale);

SI IMPEGNA

– a promuovere e a sostenere con la Scuola e le altre agenzie educative forme di collaborazione  utili affinchè possa maturare nelle giovani generazioni la convinta adesione ai valori della  democrazia, della non violenza e della legalità, riconoscendo in essi gli elementi fondativi e la  linfa vitale di ogni civile consesso;
– a promuovere in tutti la consapevolezza che l’Europa, settanta anni fa, terreno di conflitto e di  separazione fra i popoli, può essere ora terra di pace e casa comune in cui siano garantiti i diritti  inviolabili di tutti e di ciascuno.

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6 luglio 1944 partigiani e truppe polacche lungo corso Mazzini

 Dopo l’approvazione dell’Ordine del Giorno, sono seguite le riflessioni. prima quella dello storico Mario Fratesi che ha rievocato il passaggio  del fronte nelle nostre terre.  Poi Massimo Morroni ha presentato la sua ultima ricerca “il passaggio del fronte nella vallata del Musone”,  leggendo brani, diari dei caduti per la libertà  e proiettando foto e letto  brani tutti  tratti dal libro che ricostruisce le vicende della Resistenza nelle nostre vallate.

Il maestro Carlo Gobbi ha ricordato la battaglia consumatasi per la conquista del  Monte della Crescia fra toccanti memorie intime  personali e quelle  raccolte  nel libro:  “Quota 360. Il Monte della Crescia”.

Da ultimo il Presidente dell’Anpi Osimo, Armando Duranti ha ricordato come la guerra di liberazione sia stata  storia di sofferenze e di vite spezzate non solo tra i militari ma anche tra gli ignari civili . Presumibilmente  più di 150 le persone che  persero la vita in quei tragici giorni di luglio del 1944 e molti erano bambini.

Presente alla cerimonia e visibilmente commosso, Duranti Orlando ( nel 1944 era un giovane partigiano),  salutato con un caloroso applauso da tutti i presenti.
Duranti

Arrivano gli alleati polacchi

Arrivano le truppe polacche

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L’odio li uccise, la gloria li eterna

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le vittime dell’eccidio di Chigiano

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 6 luglio 2014Un GRAZIE a quanti hanno collaborato e lavorato per la realizzazione  e l’organizzazione di questo importante appuntamento, un grazie a tutti i Consiglieri Comunali  e un ringraziamento  particolare all’ANPI Osimo e al suo infaticabile Presidente.
Paola Andreoni

Due bellissime foto della Storia della scuola osimana

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Sai de Osimu se…

Oggi il prof. Franco Graciotti ha pubblicato su fb due bellissime immagini, che qui ripropongo, ognuna accompagnata da un  commento 
scuo 65456Su la Tore de Pisa,1955, i maschietti de le Magistrali, el Vescovo e Pangrazi. Le solite facce da ciambotti meno Carlo Gobbi che pare Little Tony e Franco Del Prete co’ lo sguardo fregarolo… ” ( Franco Graciotti )

scuolak45Le Magistrali in gita a Lerici (1955). C’è el Vescovo, Galliano Pangrazi e na mucchia de futuri maestri e maestre che ntei cinquant’anni dobo hanne sdirozzato mezza Osimo!
…Sono passati 60 anni e qualche nome mi sfugge, anche perchè alcuni/e non erano osimani. Comunque Fra le ragazze riconosco: Rossana Prosperi, Franca Costantini, Elia Giuliodori,  Sandra e Aide Alessandrini, una Parini, Marcella Feliziani, Santarelli, Matia Pia Dall’O, Ilda Belli, Titina De fraia e la sorella. Tra i maschi, di Osimo, Leonardo Pallotta, Carlo Gobbi, Oriano Guzzo, Adalberto Minucci, Franco Del Prete e il sottoscritto. on riesco a ricordare il nome del frate che insegnava lettere. 
( Franco Graciotti ) 

Come sottolinea il prof. Graciotti questi, allora, giovani studenti delle Magistrali sono diventati gli educatori e seminatori dei saperi nella nostra città.
Ognuno di loro avrà portato  il proprio metodo, qualcuno ispirandosi a Danilo Dolci, altri avranno sperimentato le teorie di Alberto Manzi e qualcuno avrà fatte sue le idee di  don Lorenzo Milani, ma tutti  li ricordiamo ed immaginiamo animati dalla stessa  passione e pazienza. I nostri Maestri … e oggi, la storia continua.
Oggi, la Scuola è sempre più ricca di strumenti tecnologici, dotata di  nuovi più raffinati metodi di formazione –  ma sempre grazie ai suoi “maestri”  – continua ad avere  la stessa ed unica finalità: insegnare a pensare.
Grazie Maestri e grazie al prof. Franco Graciotti per aver rammentato  i nomi di alcuni educatori che hanno fatto la storia della scuola della nostra città.
Paola

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Sai de Osimu se: la Scuola

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Sai de Osimu se…

continua  nella rete a riaffiorare i vecchi ricordi e le foto della storia di Osimo, dei modi di dire, e delle memorie  legate ad alcuni personaggi più caratteristici della nostra città.
Propongo al numeroso gruppo di faiceBucchiani , e non solo,  di tirare fuori dai nostri  cassetti – per  condividerle insieme – le foto degli anni della scuola e raccontare dei Maestri, dei professori e dei nostri compagni di scuola.
Ricordare la nostra SCUOLA osimana, i nostri compagni con i quali abbiamo condiviso anni di emozioni e di spensieratezza. Ricordare, anche per ringraziarli,  il maestro o il professore che ci ha insegnato l’italiano, la matematica ecc. ma che ci ha insegnato anche cosa è la vita e che cosa significa vivere.
Un ringraziamento, un vero e proprio omaggio ai nosri Maestri e una “rimpatriata” con i compagni di banco.
Questa l’idea che propongo, dalla quale  potrebbe scaturire una mostra di foto e racconti che ripercorre i passi, come un viaggio, della scuola osimana. Aspetto vostri scritti e foto.

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11.
I  racconti della scola osimana:
Una foto che sembra uscita fuori dal libro di Edmondo De Amicis: i ragazzi della V^ elementare 1936-37
I personaggi hanno altri nomi, non sono: Bottini Enrico,  Coraci  il calabrese sempre vestito di nero, Coretti quello sempre allegro, figlio del rivenditore di legna, e che arriva a scuola stanco morto per aiutare il Padre. Crossi  quello con i capelli rossi, che ha un braccio paralizzato, e, che aiuta la mamma che fa l’erbivendola, mentre  il padre è in carcere ma lui non lo sa, gli hanno detto che è in America. Derossi Ernesto il primo della classe, però generoso, che  aiuta chi non è in grado di fare il compito in classe. Franti, il più discolo e indisciplinato della classe sovente cattivo. Garoffi il commerciante nato che  raccatta ogni cosa. Garrone,  il più buono ed è anche il più forte fisicamente, enorme di statura; tutti lo rispettano ma è anche bravo in aritmetica. Nelli,  il povero gracile gobbino,  protetto dal generoso Garrone che sarà suo vicino di banco. Nobis Carlo,  il signorino, gelosissimo di Derossi, . Precossi Pietro il figliuolo del fabbro ferraio, quello piccolo, smorto, e sempre malaticcio, Rabucco Tonino chiamato il Muratorino, figlio di muratore. Robetti Giulio il piccolo eroe.
Ma le loro storie saranno state simili, sono gli scolari della V^ elementare dell’anno scolastico 1936/1397 della vecchia scuola Santa Lucia del centro di Osimo. Il maestro si chiamava Emilio Nicolini, insegnante che formò una generazione di ragazzi osimani. Questi i nomi dei ragazzi, oggi anziani e purtroppo molti di loro non più vivi.

classe 1936_1937

(clicca sulla foto per ingrandirla)

Re RobertoBattaglia AngeloPolinori GiuseppeSalomoni FedericoEspositi FrancescoBrandoni SilvioVescovo LuigiPesaresi AlbertoCeroli PieroAndreani DinoAndreoni Fausto ( mio padre), Streccioni FaustoDuranti OrlandoColtrinari GiuseppeEusebi AntonioAntonelli MarioRagnini FerdinandoPugnaloni Mario,Graciotti EmilioBelelli AntonioSantarelli ArmandoCanonico Antonio,Antonelli EnricoPolacco  SinibaldoTesta ClementeCapogrosso DanteFagioli AntonioMosca VinicioMarconi CesareBelli AntonioCedrati AlbertoGasparetti VastoMontesi Primo e Marinelli Piero.
Come i personaggi del libro cuore chissà quante belle storie si celeranno dietro i volti sorridenti di questi giovani osimani, chissà quali erano i loro nomignoli, quali mestieri facevano i loro padri, dove i percorsi della vita li hanno indirizzati…. ( Paola Andreoni )
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1937-39 insegnante Natalini Dardani Re. Alunne: Gina Caporaletti, Lidia Stronati, Aldina Cupido, Maria Antonelli, Maria Badaloni, Giannina Pirani, Lina Marra, Delia Polenta, Elvira Morresi, Giuseppina Strappati, Maria  Rossini, Ersilia Maggi ……

zia Lidia 1937

zia Lidia alunni 1 classe 1937_1938

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Se ginnastica alle medie te l’ha fatta Pesarini !! A me me l’ha fatta Lombardi ,ogni volta che lo vedo penso :ma quanti cacchio de anni ha so vecchio io ? Lu me pare sempre uguale ! e perchè Pesarini ?? ancora dà le cighe dentro la scuola guida ? bisognerebbe studiarli , avranno il gene dell’immortalità.
Pesarini avea importado dall’ ameriga il beseboll a scola  ( by Valerio Pietroselli, Roberto Tozzo, Sergio Spilli )
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Fine anni 50 elementari alla Pieta’ ( Valerio Pietroselli ) …
Scuola 10Massimo Belfiori è, per caso, quello in piedi alla dx della colonna? ( Argentina Graziosi)
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… j anni de recubero scolastigo, li ‘ndavi a fa da Don Geronzi!!!! E beadi chi c’avea i quadrì ( by Argentina Severini)
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Chi e annati a scola alla caio se ricordera’ della Romiti
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5^ elementare, anno 1950, del maestro Santarelli. Il 3° da destra in seconda fila è zio Alessandrini Nazzareno. Chi erano gli altri giovani studenti ?

(inviata da Alessandrini Nazzareno)
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il Maestro Milò!!!, il Maestro Boccetti, i maestri Minucci
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Anno scolastico 1957-1958. Insegnante Alda Lillini. Gilberto Grottini, Romano Sacco, Giuseppe Guercio, Sandro Fanesi, Enzo Cesarini, Rodolfo Graciotti, Claudia Trucchia, Sandro MarinelliCesare Bellucci, Emilia Turicchi, Loretta Caporalini, Ivana Pallotta, Pino Attili, Ombretta Carlini, Mario Scarponi, Margherita Graciotti, Rita Stronati, …….

Zia Rita

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….scuola della Pieta’….IV elementare con la mitica Maestra Gioconda Mondaini ( Gino Graziosi)
1901830_470996783028901_1261326208_n…..inimitabile Maestra Mondaini…!!! (Mary Baiocco)
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Se andavi a scola in piazza e quando c’avevi il compito in classe, prima d’entrà andavi a pregà  giù la cappella de San Giuseppe , col fojo protocollo ‘ntè le mà. (by Maria Pia Palmieri)
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3^ elementare Santa Lucia – 1966 –

Immagine1C’era stata da poco l’alluvione a Firenze e a scuola abbiamo avuto per alcuni mesi un compagno nuovo ( il ragazzo senza grembiule). La sua famiglia aveva perso tutto  a causa della  piena dell’Arno, il padre aveva fatto il militare con il mio. E’ stato ospite da noi per alcuni mesi. Con il grembiule azzurro che si allacciava dietro con i bottoni, il colletto bianco inamidato “che glje se daa na ‘inamidada per fallo sta più teso se no era moscio” e il fiocchettino rosso che per non farlo sfilacciare veniva ogni tanto bruciacchiato “FIARATO”: Roberto Limosini, Massimo  Carletti, Corrado  Colonnelli, Cucchiarì piccolo, Armandì, Renato Curina, Strappato, Sandro Pangrazi, Paolo Brugè, Gna al secolo Roberto  Piangerelli, Danilo Feliciani, Giorgio Morroni, Sergio Berlardinelli, io, Celestino Andreucci, Turiddu  al secolo Salvatore Ingargiola, Graziano Mezzelani, Mosca e Silvano Baffetti figlio del profumiere ( recurdato da Cilè il fijo de Stronato il fornaciaro)
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domadina fago seghì e vago gio pel corso sà lia ( Cinzia Guerrini ) … oddio giuppè il corso nun era il caso !!!! la notizia rivava a casa prima de te!!!! ahahahah ( Patrizia Zacconi)
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Scuola Media Caio Giulio Cesare, 1970 circa. La classe, evidentemente, era tutta maschile. E chi se lu ricurdaa?! ( Claudio Pierucci)
1489072_10202312217799768_19248433_n… ma quello a sinistra di Camei mi ricorda qualcuno….Pasqualini settebellezze? Pole esse? (Antonella Marchegiani) … claudio, sei il primo al centro a sx? ( Simonetta Antonelli)… sci, oh. m’hai rcunosciudo! ( Claudio Pierucci ) … ci sono pure PULCE ovvero Rosati Roberto ma ci sno anche Spinaci Pesaresi, ne conoscio multibé ( Giuseppe Saluzzi ) … Io ero molto preso dal tessuto dei miei pantaloni… ( Marco Mignanelli ) … magari! Mi ricordo poco di quegli anni, ma non dimentico il prof. Bortolotti che si alzava in piedi dietro la cattedra e urlava, rivolto di solito ad Alberto Leonardi “Fuoriiiiiiiii! Ulli, ulli, chi li ha fatti li trastulli!” ( Claudio Pierucci ) Il prof. Bortolotti in dimenticabile professore di matematica della Caio ( Andreoni Paola) … E pensare che ora faccio lo stesso mestiere del prof. Bortolotti! ( Claudio Pierucci ) … Però non hai come allievo Biagio. ( Claudio Montecchiani)… Me pare che c’e’ pure Schenio, al secolo Pesaresi Eugenio il primo in basso a sinistra…e’ lu uguale ‘mpaccado ..(Sergio Spilli )
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Questa foto e’ stata fatta quando avevo 8 anni in colonia a Senigallia..chi si riconosce?:(Flavia Guercio)
1901954_644623078930231_432604579_n.. anziana sci ma rincojonita no èèèèèèèèè!!!! (Flavia Guercio )

… e la storia continua
Paola

Una foto che sembra uscita fuori dal libro di Edmondo De Amicis

I personaggi hanno altri nomi, non sono: Bottini Enrico,  Coraci  il calabrese sempre vestito di nero, Coretti quello sempre allegro, figlio del rivenditore di legna, e che arriva a scuola stanco morto per aiutare il Padre. Crossi  quello con i capelli rossi, che ha un braccio paralizzato, e, che aiuta la mamma che fa l’erbivendola, mentre  il padre è in carcere ma lui non lo sa, gli hanno detto che è in America. Derossi Ernesto  il primo della classe, però generoso, che  aiuta chi non è in grado di fare il compito in classe. Franti, il più discolo e indisciplinato della classe sovente cattivo. Garoffi il commerciante nato che  raccatta ogni cosa. Garrone,  il più buono ed è anche il più forte fisicamente, enorme di statura; tutti lo rispettano ma è anche bravo in aritmetica. Nelli,  il povero gracile gobbino,  protetto dal generoso Garrone che sarà suo vicino di banco. Nobis Carlo,  il signorino, gelosissimo di Derossi, . Precossi Pietro il figliuolo del fabbro ferraio, quello piccolo, smorto, e sempre malaticcio, Rabucco Tonino chiamato il Muratorino, figlio di muratore. Robetti Giulio il piccolo eroe.

Ma le loro storie saranno state simili a quelle raccontate dal De Amicis, sono gli scolari della V^ elementare dell’anno scolastico 1936/1397 della vecchia scuola Santa Lucia del centro di Osimo. Il maestro si chiamava Emilio Nicolini, insegnante che formò una generazione di ragazzi osimani. Questi i nomi dei ragazzi, oggi anziani e purtroppo molti di loro non più vivi.

classe 1936_1937

(clicca sulla foto per ingrandirla)

Re Roberto, Battaglia Angelo, Polinori Giuseppe, Salomoni Federico, Espositi Francesco, Brandoni Silvio, Vescovo Luigi, Pesaresi Alberto, Ceroli Piero, Andreani Dino, Andreoni Fausto ( mio padre), Streccioni Fausto, Duranti Orlando, Coltrinari Giuseppe, Eusepi Antonio, Antonelli Mario, Ragnini Ferdinando, Pugnaloni Mario, Graciotti Emilio, Belelli Antonio, Santarelli Armando, Canonico Antonio, Antonelli Enrico, Polacco  Sinibaldo, Testa Clemente, Capogrosso Dante, Fagioli Antonio, Mosca Vinicio, Marconi Cesare, Belli Antonio, Cedrati Alberto, Gasparetti Vasto, Montesi Primo e Marinelli Piero.

Come i personaggi del libro cuore chissà quante belle storie si celeranno dietro i volti sorridenti di questi giovani osimani, chissà quali erano i loro nomignoli, quali mestieri facevano i loro padri, dove i percorsi della vita li avrà indirizzati….